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I Limiti alla Crescita I Limiti alla Crescita 30 anni dopo30 anni dopo

Ing. Flavio [email protected]

www.conti-enersave.net

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Lo sviluppo insostenibileLo sviluppo insostenibile

• La teoria economica classica è basata su 2 ipotesi di base:– Illimitato uso delle risorse naturali e loro

sostituibilità– Illimitata possibilità della tecnologia di risolvere

ogni tipo di problema aumentando la produttività delle risorse e la loro sostituibilità

• TUTTO CIO’ NON E’ PIU’ VERO. . • I LIMITI DELLA CRESCITA sono molto

prossimi.

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Ricordo LtG 1972Ricordo LtG 1972

• Nel 1972 3 studiosi del MIT pubblicavano il libro

LIMITS TO GROWTH malamente tradotto in italiano I LIMITI DELLO SVILUPPO

Gli studiosi sono:Dennis MEADOWS

Donella MEADOWS eJorgen RANDERS

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Le domande poste nel 1970Le domande poste nel 1970

• Le attuali politiche stanno conducendoci verso un futuro sostenibile o verso il collasso globale?

• Che cosa va fatto per creare un sistema economico per l’umanità che fornisca beni sufficienti per tutti?

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La novità del LtGLa novità del LtG

Il libro del MIT poneva per la prima volta il problema della finitezza delle risorse, alcuni anni prima della 1a crisi energetica del petrolio del 1973;

Non indicava quali risorse si esaurivano prima e quali crisi avremmo incontrato, perché questo non è conoscibile su base scientifica;

Ammoniva tuttavia che l’umanità avrebbe dovuto indirizzare in modo diverso capitali e impegno umano per affrontare i limiti ecologici durante il XXI secolo.

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Cos’è l’OVERSHOOTCos’è l’OVERSHOOT

• L’Overshoot significa andare oltre il limite, letteralmente “sparare, lanciare troppo oltre”.

• Questo accade in moltissime occasioni, quando si deve passare da un certo stato ad un altro stato.

• La transizione può essere – Asintotica ossia senza oscillazioni– Con overshoot e successive oscillazioni

che via via si smorzano sul nuovo valore

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Tipi di VariazioneTipi di Variazione

0

5

10

15

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25

30

35

0 5 10 15

Overshoot e Oscillazioni smorzate

Approccio smorzato asintotico

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Le cause dell’OvershootLe cause dell’Overshoot

Tre sono le cause dell’overshoot:1) La necessità o la decisione di un

rapido cambiamento (fisico, psicologico, finanziario, politico, etc.)

2) L’esistenza di un limite o di un obbiettivo prefissato (fisico, biologico, logico, politico, o di sistema)

3) Ritardo nella risposta o errore nella percezione di andare oltre i limiti. (disattenzione, dati errati, riflessi lenti, inerzia del sistema, burocrazia, etc.)

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Gli scenari di crescitaGli scenari di crescita

• I calcoli dei Meadows e Holgren erano fatti con varie ipotesi di crescita e di decisioni politiche che conducevano a diversi scenari.

• L’espansione della popolazione e del capitale fisico aggrava i problemi ambientali e di limitatezza delle risorse.

• Questo obbliga a dirottare sempre maggiori capitali verso la mitigazione dei problemi ecologici, finché diviene impossibile sostenere la crescita industriale.

• A questo punto si ha la crisi.

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I tipi di “crisi”I tipi di “crisi”

La fine della crescita può avvenire in vari modi:

• Collasso: incontrollata decrescita della produzione e della popolazione e del benessere (welfare) umano

• Lenta riduzione dell’impronta ecologica umana e adattamento alla capacità di sostentamento del pianeta

• Scenari intermedi

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L’Impronta L’Impronta Ecologica Ecologica

degli umanidegli umani

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Il programma di calcoloIl programma di calcolo

Il programma di calcolo (noto con il nome di WORLD3) cerca di simulare il funzionamento del mondo reale, definendo:

- gli stock ossia i serbatoi di accumulo delle variabili (popolazione, capitali, risorse)

- flussi ossia le interconnessioni fra i diversi stock.

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Sorgenti e PozziSorgenti e Pozzi

POZZI:Atmosfera

Acque superficiali

Discariche

Risorse Naturali

Materiali e Combustibili in Uso

Rifiuti nell’Ambiente

SORGENTI

POZZIUso delle Risorse

Emissioni

SORGENTI:Miniere

Falde acquifere

Nutrienti nei suoli

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15Come misurare la sostenibilitàCome misurare la sostenibilità

La sostenibilità è un concetto quantitativo che mette in relazione le necessità degli esseri viventi rispetto a quanto il pianeta in cui viviamo può fornire e sopportare in modo continuativo nel tempo.

La sostenibilità dipende dall’ Impatto Ambientale dei viventi, cha a sua volta dipende da:

• Il numero di umani sulla Terra• Il Livello di vita (quantità di beni e servizi

richiesti)• Le Tecnologie usate per soddisfare le

necessità ed i desiderata degli individui.

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Formula di ImpattoFormula di Impatto

• Paul Ehrlich e John Holdren hanno proposto il modello IPAT:

Impatto = P x A x TdoveP =Popolazione [4 109 (1970) –> 6 (2000) -> 10 x109(2050)]A = Affluenza (Consumption pro capite)Se 7 miliardi di persone dovessero consumare come le persone dei

paesi industrializzati, sarebbero necessari 10 mondi per soddisfare I loro bisogni

T = Tecniche (carico inquinante per unità di consumo)

(P x A) < T Sviluppo Sostenibile(P x A) > T Sviluppo Insostenibile

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La crescita esponenzialeLa crescita esponenziale

La crescita è LINEARE quando si ha un aumento di quantità COSTANTE in ogni eguale intervallo di tempo.

La crescita è ESPONENZIALE quando l’aumento è proporzionale a quello che già esiste.

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Le caratteristiche della Le caratteristiche della crescita esponenzialecrescita esponenziale

Un piccola ninfea in un lago non desta preoccupazione, anzi!

Ma il giorno dopo vi sono 2 ninfee, dopo 2 g 4.

Dopo 29 giorni mezzo lago è pieno di ninfee!

Se sono stati necessari 29 giorni per riempire ½ lago, quanto necessita per riempire l’altra metà? 1 SOLO GIORNO!!

Ma se la ninfea soffoca tutte le altre specie, 1 GIORNO può essere troppo tardi per reagire e prendere provvedimenti!

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Crescita Storica della Crescita Storica della PopolazionePopolazione

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Population Growth Rate Population Growth Rate

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L’Impronta EcologicaL’Impronta Ecologica

• Nella seconda metà degli anni 90 si è accentuato il dibattito internazionale sul concetto di “Sviluppo Sostenibile”. (terminologia ormai così abusata e svuotata di significati pregnanti nella politica e nell’economia)

• Questo concetto sta invece facendo grandi passi in avanti nel campo scientifico, proprio con la Sustainability Science)

• Nel 2000 l’ecologo Rees ha lanciato il concetto di Impronta Ecologica.

• Inoltre dal 2000 l’Impronta Ecologica è parte integrante del rapporto biennale Living Planet Report che il WWF pubblica con la collaborazione del World Conservation Monitoring Centre (WCMC) del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP).

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22DefinizioneDefinizione

Rees e Wackernagel hanno così definito l’Impronta Ecologica:

“Area totale di ecosistemi terrestri ed acquatici richiesta per produrre le risorse che una determinata popolazione umana consuma e per assimilare i rifiuti che essa produce.”

Mathis Wackernagel

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Come si calcolaCome si calcola

Non si calcola più quanto “carico umano” può essere sopportato da un determinato ambiente, bensì quanto “territorio” degli ecosistemi produttivi fondamentali per la sopravvivenza umana viene utilizzato per una determinata popolazione.

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Come si calcolaCome si calcolaL’Impronta Ecologica è determinata dalla Popolazione,

dalla Quantità di risorse consumata pro capite e dall’Intensità delle risorse usate per beni e servizi.

Essa include la superficie richiesta per soddisfare i consumi della gente in termini di:

• Aree agricole per il cibo, prati per l’allevamento del bestiame (per cibo, lana, latte, etc.),,

• Zone marine per la pesca• Foreste per alberi per fibre e carta, legna da ardere• Superfici a verde per assorbire la CO2 prodotta dalla

combustione di combustibili fossili meno quella assorbita dagli oceani.

• Le aree costruite (gli edifici per le abitazioni e le altre attività umane) le infrastrutture (strade, aeroporti, invasi per centrali idroelettriche, etc.)

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Come si misuraCome si misura

• Il “fabbisogno totale delle popolazione è “tradotto” in termini di ettari di superficie

• L’impronta ecologica di una città o provincia o altri Enti Locali dipende, oltre che dall’insieme delle

• abitudini/consumi dei suoi abitanti, dalle scelte di gestione del territorio e delle risorse perseguite.

• Calcolare l’attuale valore dell’impronta ecologica e confrontarlo con il valore ottenibile in virtù di differenti interventi permette di valutarne l’efficacia ed è quindi uno strumento di supporto alla pianificazione.

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Capacità di carico e Capacità di carico e deficit ecologicodeficit ecologico

• Se l’impronta ecologica è la “misura” della superficie terrestre che ciascuno utilizza, la capacità di carico quantifica (nella medesima “unità di superficie”) la capacità del territorio di fornire risorse ed energia e di assorbire rifiuti.

• Una volta determinate impronta ecologia e capacità di carico, è possibile verificare se il territorio realmente disponibile per l’area in esame riesce a soddisfare le esigenze della popolazione che lo occupa.

• La differenza tra capacità di carico e impronta ecologica viene definita deficit ecologico quando le differenza risulta negativa e biocapacità residua quando tale differenza è positiva.

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The The Global FootprintGlobal Footprint

• . In 2003 the global Ecological Footprint was

14.1 billion global hectares,

or 2.2 global hectares per person

(a global hectare is a hectare with world-average ability to produce resources and absorb wastes).

• The total supply of productive area,or biocapacity, in 2003 was

11.2 global hectares,

or 1.8 global hectares per person

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Paesi Creditori e debitori rispetto Paesi Creditori e debitori rispetto alla capacità di carico media alla capacità di carico media

mondialemondiale

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Footprint 2003Footprint 2003

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Footprint and BiocapacityFootprint and Biocapacity

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Footprint and PopulationFootprint and Population

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La situazioneLa situazione

Paese

Impronta (ettari/cap)

Biocapacità (ettari/cap)

Deficit (ettari/cap)

Mondo 2,2 1,8 0,4

Italia 3,8 1,1 2,7

Germania 4,8 1,9 2,9

Olanda 4,8 0,8 4,0

USA 9,5 4,9 4,7

Cina 1,5 0,8 0,8

India 0,8 0,4 0,4

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Andamento storicoAndamento storico

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I meccanismi della crescitaI meccanismi della crescita

Il tasso di crescita è dato dalla differenza tra i valori medi di fertilità e mortalità.

Il tasso di natalità non è correlato solo al Reddito pro capite, ma anche alla più equa distribuzione del reddito, all’istruzione ed occupazione delle donne, ai servizi sanitari di base, alla pianificazione famigliare.

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La crescita della La crescita della PopolazionePopolazione

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La Transizione DemograficaLa Transizione Demografica

• Nelle società preindustriali sia la fertilità che la mortalità è alta.

• Quando la nutrizione e la salute migliorano, prima decresce la mortalità e poi la natalità.

• La transizione può essere +/- rapida• Nei paesi del Nord è durata 200 a con poco

scarto tra morti e nascite• Nei paesi del Sud la mortalità è diminuita

fortemente, mentre le nascite sono rimaste alte e spesso la transizione non si è ancora conclusa.

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Transizione Demografica nei Transizione Demografica nei Paesi del Nord e del SudPaesi del Nord e del Sud

PAESI INDUSTRIALIZZATI:

Transizione compiuta. Tassi di mortalità e fertilità eguali. Crescita della popolazione 5 volte.

PAESI IN VIA DI INDUSTR.

Transizione in corso. Tassi di mortalità e fertilità diseguali. Crescita della popolazione 10 volte.

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Flussi del Capitale FisicoFlussi del Capitale Fisico

Capitale Industriale

Acciaierie, Fabbriche, Impianti di produzione, Robots, etc.

Capitale per i ServiziScuole, Ospedali, Terziario

Capitale per ottenere RisorseMiniere, Pozzi di petrolio, etc.

Capitale AgricoloSistemi di Irrigazione, trattori, etc.

Merci prodotte per il Consumo

Produzione di Risorse

Produzione Agricola

Produzione di Servizi

Produzione per Investimenti Industriali

CONTEGGIO DEL PIL

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Struttura di feedback del Struttura di feedback del capitale industrialecapitale industriale

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La Produzione Industriale MondialeLa Produzione Industriale Mondiale

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La struttura produttivaLa struttura produttiva

• L’industria è cresciuta di più della popolazione.

• Dal 1930 al 2000 la produzione industriale è cresciuta di 14 volte.

• Dal 1975 al 2000 la produzione industriale è raddoppiata mentre la produzione pro capite è salita solo del 30%.

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Il falso paradigma Il falso paradigma della crescitadella crescita

• Tutti i partiti sostengono la crescita.• Dicono che senza la crescita non vi può

essere benessere economico.• Di fatto, però, in base alla presente struttura

delle società, LA CRESCITA NON FA DIMINUIRE LA POVERTA’ !

Al contrario, GLI ATTUALI MODI DI CRESCITA PERPETUANO LA POVERTA’ ED AUMENTANO LE DIFFERENZA FRA I RICCHI ED I POVERI.

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Le cifre della povertàLe cifre della povertà

• Il rapporto tra il 20% dei + ricchi abitanti del N ed il 20% del S nel 1960 era 30:1, nel 1995 di 82:1 (Fonte UNDP)

• La famiglia media africana consuma nel 1997 il 20% di meno rispetto al 1972.

• La concentrazione di reddito nazionale in mano alla minoranza più ricca della popolazione si va accentuando, specie nei paesi a più alto tasso di crescita demografica.

IL RICCO DIVENTA SEMPRE PIU’ RICCO ED IL POVERO FA BAMBINI.

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Le tragedie Le tragedie agricoleagricole

La prodigiosa crescita della produzione agricola è stata annullata dalla

crescita demografica.

La tragedia ambientale. La crescita agricola è avvenuta con metodi che hanno impoverito i suoli, inquinato le acque, tagliato le foreste e distrutti gli ecosistemi, rendendo più difficile l’ulteriore crescita agricola.

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Tre semplici regole di Herman Tre semplici regole di Herman Daly per la sostenibilitàDaly per la sostenibilità

1. Usare le RISORSE RINNOVABILI ad un tasso non maggiore della loro riproducibilità.

2. L’uso delle RISORSE NON RINNOVABILI non deve essere maggiore del tasso della loro sostituzione con fonti rinnovabili.

3. Il tasso di EMISSIONE DI INQUINANTI non deve essere maggiore del tasso del loro riciclo, assorbimento o messa in sicurezza nella loro collocazione finale.

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L’Ecosistema GlobaleL’Ecosistema Globale

Fonti del Pianeta

Sottosistema Economico

Pozzi del Pianeta

Rifiuti ed Inquinamento

Materiali e comb fossili

Energia solare

Energia pregiata

Energia degradata

Calore disperso

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La risorsa “territorio”La risorsa “territorio”

• La fame persiste nel mondo e milioni di umani ne muoiono ogni anno.

• La produzione di grano dal 1950 al 2000 è aumentata del 350%, ossia più della crescita della popolazione.

• La produzione pro capite però dal 1980 è in leggera diminuzione, anche se >50% rispetto al 1950.

• Stime ONU indicano che la terra coltivabile (??) può ammontare a 2-4 miliardi di ha.

• Circa 1,5 miliardi di ha sono attualmente coltivati e questo ammontare è costante da circa 30 anni.

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La risorsa “territorio”La risorsa “territorio”

• Secondo studi ONU (Fonte:UNEnv.Progr.) negli ultimi 1000 anni gli umani hanno trasformato 2 miliardi di ettari da terra produttiva in terra di scarto.

• 100 milioni di ha di terra irrigati sono persi a causa della salinizzazione.

• Altri 110 mio ha persi per ridotta produttività• La perdita di humus si accelera, da 25 mio t prima del

1800 a 300 mio t nel secolo scorso, a 760 mio t durante gli ultimi 50 anni.

• Il degrado dei terreni agricoli arriva al 38% + 21% dedicato a pascolo + 18% a foresta.

• L’inurbamento ruba terreno agricolo per milioni di ettari all’anno.

• Gli USA asfaltano 170000 ha /anno.

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La tecnica d’uso La tecnica d’uso del Far Westdel Far West

• Il primo uso insostenibile della terra è dovuto all’esaurimento dell’humus ed al degrado della qualità dei suoli. Anche se la quantità di terreno usato è costante, la sua qualità è molto peggiorata.

• Il secondo uso insostenibile è la terra stessa. Milioni di ha sono abbandonati e nuove foreste sono abbattute. Il cibo è prodotto muovendosi sempre verso nuove terre ed abbandonando quelle esaurite.

• Questa è la tecnica del FAR WEST, ove c’era abbondanza di terra. Ora questa è una PRATICA INSOSTENIBILE.

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La Risorsa FORESTELa Risorsa FORESTE

Le foreste svolgono un ruolo vitale:• Moderano il clima• Controllano le inondazioni• Proteggono dalle erosioni del suolo• Trattengono fango e sabbia e ne

mantengono liberi i fiumi ed i laghi• Sono l’habitat di milioni di specie animali e

vegetali (biodiversità)• Incorporando grandi quantità di CO2

riducono l’effetto serra• Sono gradevoli per l’animo umano.

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Quanta foresta rimane?Quanta foresta rimane?

• Prima dell’avvento dell’agricoltura v’erano circa 6-7 miliardi ha

• Le foreste ora occupano 3,9 mld ha• Le foreste tropicali sono stimate 2,1 mld ha• Metà della distruzione delle foreste è

avvenuta tra il 1950 ed i 2000, prevalentemente foreste tropicali!

• L’altra metà della distruzione avvenne durante l’industrializzazione dell’Europa e nord America.

• Il tasso di distruzione attuale è di 20 mio ha/a

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L’uso della cartaL’uso della carta

• USA 380– EU 160 – PVD 17 kg/a pro cap.Si può contenere l’uso del legname con:• Riciclo della carta• Maggiore efficienza delle segherie• Maggiore efficienza di combustione• Maggiore efficienza nell’uso della carta

(imballaggi, pubblicità, fronte/retro)• Togliendo ogni sussidio e mettendo tasse

sull’uso improprio di carta, cartoni e legno.

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La risorsa ACQUALa risorsa ACQUA

• Flusso totale annuo 40700 km3/a• Flusso incontrollato 29000 km3/a• Ricarica dei fiumi e falde 11000 km3/a

– Serbatoli e dighe +3500 km3/a– Inaccessibili -2100 km3/a

• Netto disponibile 12400 km3/a– Prelievi ad uso umano 2290km3/a– Per diluire l’inquinamento 4490km3/a

• Proiezione 2050 @9mld abit. 10200 km3/a

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La disponibilitàLa disponibilità

La disponibilità d’acqua dolce varia da regione a regione e dipende da:

• Possibilità di stoccaggio artificiali• Ricarica delle falde• Esistenza di ghiacciai e nevai vicini• Piogge e nevicate • Capacità di ritenuta dei suoli (foreste)• Esistenza di giacimenti profondi• Uso sostenibile della risorsa acqua.

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Ogalalla Ground WaterOgalalla Ground Water

• Una grande riserva d’acqua si è prodotta nel West degli USA durante 25000

• Le necessità agricole hanno spinto ad un uso eccessivo dopo il 1945.

• Alla fine degli anni 70 la riserva di Ogalalla riforniva il 20% di tutte le aree coltivate degli USA.

• Si estraeva circa l’1%/a della riserva ossia 10 volte di più della ricarica naturale.

• Nel 1970 si stimava la riserva durasse 300 a, nel 1980 70 a e nel 1990 solo 30 a.

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Libia’s GroundwaterLibia’s Groundwater

• In Libia vi sono grandi serbatoi di acqua fossile.

• Nle 1969 il col. Qaddafi decise che la Libia doveva essere autonoma per il cibo.

• Il flusso di acqua estratta è circa il 5% del Nilo.

• L’acqua costa 5-10 volte il valore delle produzioni agricole realizzate.

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L’acqua ed L’acqua ed i suoi usii suoi usi

• L’uso dell’acqua spesso non è appropriato.• Si coltivano specie che richiedono molta acqua in paesi ove

scarseggia.• Si innaffiano prati verdi per il gioco del golf in paesi aridi.• Si privilegia una dieta a base di carne che è molto più

dispendiosa di diete vegetali.

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Trend di scoperte di nuovi Trend di scoperte di nuovi pozzipozzi

La crescita delle riserve dopo gli anni ‘80 è una illusione causata dalle ritardate correzioni delle stime delle riserve. Correggendo a ritroso le stime all’anno in cui i pozzi sono stati scoperti si osserva che le riserve stanno scemando perché diminuiscono le scoperte di nuovi pozzi.

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Le scoperte e la produzioneLe scoperte e la produzione

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LA PRODUZIONE GLOBALE DI PETROLIO, sia convenzionale che non convenzionale (rosso) ha avuto una ripresa dopo il 1973 e 79. Un declino più permanente si avrà prima del 2010. Il petrolio USA e CDN (marrone) ebbe il max nel 1972. La produzione dai paesi ex-URSS (arancio) è scesa del 45% dal 1987. Un picco di produzione dai paesi fuori dalla regione del Golfo Persico (viola) è pure imminente.

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L’analisi tipica L’analisi tipica del processo dei combustibili fossilidel processo dei combustibili fossili

Riserve conosciute

ProduzioneCombustibili

Capitale x Esplorazioni

Capitale x Produzione

Capitale x Combustione

scoperteproduzione

combustione

Rapporto Produzione/Riserve

Combustibile Prod.Annua R/P Anni residui

PETROLIO 28 Mld bbl/a 37 50 anni

GAS 88000 Mld cu ft 65 160 anni

CARBONE 5,0 Mld tons 217 secoli

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Il processo reale Il processo reale del ciclo dei combustibilidel ciclo dei combustibili

Riserve sconosciute

Riserve conosciute

ProduzioneCombustibili

Inquinamento

Capitale x Esplorazioni

Capitale x Produzione

Capitale x Combustione

scoperteproduzione

combustione

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Prima del 2000

2000-2025

2025- 2050

2050 - 2075

2075 – 2100Quantità di gas da scoprire e produrre

tra il 2075 e 2100 se il consumo di gas del mondo

continua al tasso di crescita di 2,8% /a

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IL DEBITO ECOLOGICOIL DEBITO ECOLOGICO

• Da lunedì 9 ottobre fino alla fine dell'anno la Terra sarà in «debito ecologico». Un parametro che misura il punto virtuale in cui le risorse del pianeta utilizzate dagli esseri umani superano quelle che il pianeta stesso è in grado di produrre.

• Quindi si va in una sorta di «bolletta» dell'ambiente, per la quale al contrario di un conto corrente in rosso, non si sa bene chi deve intervenire. O meglio si saprebbe, visti i pochi risultati sul fronte del consumo energetico e della ricerca di fonti alternative e le mancate adesioni al protocollo di Kyoto di potenze come gli Stati Uniti e la Cina.

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Possibili scenari futuriPossibili scenari futuri

Numerosi sono gli scenari futuri possibili:

• Collassi improvvisi• Collassi prevedibili• Transizioni “dolci” verso nuovi equilibri

sostenibili.MaNESSUN SCENARIO di CRESCITA

INDEFINITA E’ POSSIBILE !!

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Quali messaggi?Quali messaggi?

• La cattiva notizia è che molte sorgenti di risorse vanno esaurendosi e molti “pozzi” si stanno riempendo di rifiuti.

• IL FLUSSO DI MATERIALI GENERATO DALL’ATTUALE ECONOMIA NON PUO’ SOSTENERSI PER MOLTO TEMPO.

• La buona notizia è che I GRANDI FLUSSI DI MATERIALE NON SONO NECESSARI PER SOSTENERE UN DECENTE LIVELLO DI VITA DEGFLI ESSERE UMANI.

• L’impronta ecologica può venir ridotta sia riducendo la popolazione, che cambiando le norme di vita e adottando tecnologie sempre più efficienti.

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Le alternative possibiliLe alternative possibili

1. RIDURRE L’ENORME FLUSSO DI MATERIALI USATI DAGLI UMANI AD UN LIVELLO DI SOSTENIBILITA’ CON SCELTE BASATE SU:

– Scelte condivise– Miglioramenti tecnologici– Miglioramento dell’organizzazione sociale umana

Oppure

2. LASCIARE CHE I LIMITI NATURALI FORZINO LE DECISIONI CON LA MANCANZA DI CIBO, ACQUA, ENERGIA E MATERIALI o CON UN AMBIENTE SEMPRE PIU’ OSTILE.

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La transizione verso la La transizione verso la sostenibilitàsostenibilità

A chi domandava se la Terra può sostenere la vita di 8-10 miliardi di persone una famosa risposta era ed è:

SI per livelli di vita austeri ed efficienti

NO per esseri avidi ed irresponsabili. Bisogna che il mondo adotti 2 definizioni di

ABBASTANZA:- la prima deve riguardare la quantità di

materiali e risorse usate; - La seconda riguarda le dimensioni delle

famiglie.

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Il tipo di società futuraIl tipo di società futura

• Un mondo sostenibile implica:– Minor livello di ricchezza rispetto ad oggi– Maggior sicurezza per tutti– Maggiore partecipazione alle decisioni– Non è necessariamente stagnazione ed

uniformità

• Un mondo NON sostenibile implica:– Lotte e guerre sempre più feroci– Controllo autoritario della società– Disparità crescenti fra popoli e nei popoli.