1 [email protected] 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del...

40
1 [email protected] 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema dell’eutanasia

Transcript of 1 [email protected] 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del...

Page 1: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

19 aprile 2008

Prof. Giampaolo Azzoni

Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli

Riflessioni sul tema dell’eutanasia

Page 2: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Struttura della presentazione

1. ‘Morte’: quando si muore?

2. ‘Eutanasia’: quando si ha eutanasia?

3. V’è un diritto a morire?

I problemi della volontà e dell’autonomia.

Page 3: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

1.

‘Morte’:

quando si muore?

Page 4: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Morte:un fenomeno non istantaneo, ma graduale

Il corpo umano non muore tutto contemporaneamente:

dalla corteccia cerebrale ad elementi che godono di autonomia funzionale

Page 5: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Morte biologica vs. morte clinica

Morte biologica, o assoluta: la scomparsa di ogni attività biologica

Morte clinica: morte dell’individuo umano

Page 6: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Quando si ha morte clinica?

• Esalazione dell’ultimo respiro / Assenza di respiro spontaneo

• Arresto del battito cardiaco / Asistolia(vs. arresto temporaneo, sincope)

Page 7: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

rianimazione per persone con arresto cardiaco:terapie intensive e tecniche biomediche (come i ventilatori che

possono tenere a cuore battente persone in coma a tempo indeterminato)

esasperazione della gradualità del passaggio da vita a morte

Page 8: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Morte 1.: Cessazione di tutte le attività

connesse al tripode vitale:

attività respiratoriaattività cardiocircolatoria

attività nervosa

(Anche per il diritto fino alla L. 1993/578)

Page 9: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

“Morte” 2.: “Morte” corticale

DecorticazionePerdita irreversibile dell’attività cerebrale

superiore, connessa alla coscienza.

Page 10: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Morte 3.: Morte cerebrale(“whole brain death”)

Decerebrazione.Cessazione definitiva di tutte le attività del

cervello.

Page 11: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

L. 29.12.1993 n. 578Norme per l'accertamento

e la certificazione di morte.

1. Definizione di morte.La morte si identifica con la cessazione

irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo.

Page 12: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

D.M. 22-8-1994 n. 582Regolamento recante le modalità per l'accertamento e la certificazione di

morte.

3. Accertamento della morte nei soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie.

1. (...) la morte è accertata quando sia riscontrata, per il periodo di osservazione previsto dall'art. 4, la contemporanea presenza delle seguenti condizioni:

a) stato di incoscienza; b) assenza di riflesso corneale, riflesso fotomotore, riflesso oculocefalico e

oculovestibolare, reazioni a stimoli dolorifici portati nel territorio d'innervazione del trigemino, riflesso carenale e respirazione spontanea dopo sospensione della

ventilazione artificiale fino al raggiungimento di ipercapnia accertata da 60 mmHg con pH ematico minore di 7,40;

c) silenzio elettrico cerebrale, documentato da EEG eseguito secondo le modalità tecniche riportate nell'allegato 1;

d) assenza di flusso cerebrale preventivamente documentata nelle situazioni particolari previste dal comma 2 dell'art. 2.

Page 13: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

4. Periodo di osservazione.

1. La durata del l'osservazione ai fini dell'accertamento della morte deve essere non inferiore a:

a) sei ore per gli adulti e i bambini in età superiore a cinque anni; b) dodici ore per i bambini di età compresa tra uno e cinque anni;

c) ventiquattro ore nei bambini di età inferiore a un anno. (...)

3. La simultaneità delle condizioni di cui al comma 1 dell'art. 3 - o, nei casi di cui al punto c) del comma 2 dell'art. 2, di tutte quelle esplorabili - deve essere rilevata dal

collegio medico per almeno tre volte, all'inizio, a metà e alla fine del periodo di osservazione. La verifica di assenza di flusso non va ripetuta.

4. Il momento della morte coincide con l'inizio dell'esistenza simultanea delle condizioni di cui al comma 3

Nell'accertamento della condizione di cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo, in concomitanza con i parametri clinici riportati in art. 3, deve essere

evidenziata la presenza di silenzio elettrico cerebrale definito come «assenza di attività elettrica di origine cerebrale spontanea e provocata, di ampiezza superiore a 2 microVolts su qualsiasi regione del capo per una durata continuativa di 30 minuti».

Page 14: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

5. Arresto cardiaco irreversibile durante il periodo di osservazione.

1. Qualora, durante il periodo di osservazione di cui all'art. 4, si verifichi la cessazione del battito cardiaco, l'accertamento della morte può essere effettuato

con le modalità di cui all'art. 1. l'accertamento della morte per arresto cardiaco può essere effettuato da un

medico con il rilievo grafico continuo dell'elettrocardiogramma protratto per non meno di 20 minuti primi.

Page 15: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Le persone in stato vegetativo persistente non sono legalmente morte

Page 16: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

2.

‘Eutanasia’:

quando si ha eutanasia?

Page 17: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

è eutanasia solo nel senso etimologico di ‘eutanasia’

Eutanasia pura:

aiutare nel morireMorte naturale resa indolore, dolce

(es. per sostanze antidolorifiche, cure palliative).Il suo contrario è detto ‘distanasia’.

Page 18: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Eutanasia collettivistica•Eugenica

•Economica•Criminale

•Sperimentale•Profilattica

•Solidaristica

K. Binding / A. Hoche, La liberazione dell’estinzione di una vita priva di valore, 1922.Ma anche oggi: eutanasia neo-natale e geriatrica.

Page 19: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Attiva/commissiva

Passiva/omissiva

Consensuale Non consensuale

Tipologia dell’eutanasia

Page 20: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Eutanasia individualistica / pietosa

1) Passiva: lasciar morire / comportamenti omissivi2) Attiva: aiutare a morire

Page 21: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Eutanasia passiva consensuale

= non è vera eutanasia, ma rifiuto delle cure da parte del paziente

32.  Cost. (...)Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento

sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal

rispetto della persona umana.

Page 22: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

L. 28 marzo 2001, n. 145.Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la

protezione dei diritti dell'uomo e della dignità dell'essere umano riguardo all'applicazione della biologia e della medicina: Convenzione sui diritti dell'uomo

e sulla biomedicina, fatta a Oviedo il 4 aprile 1997, nonché del Protocollo addizionale del 12 gennaio 1998, n. 168, sul divieto di clonazione di esseri

umani.

Consentement 5.  Règle générale.

Une intervention dans le domaine de la santé ne peut être effectuée qu'après que la personne concernée y a donné son consentement libre et éclairé.

Cette personne reçoit préalablement une information adéquate quant au but et à la nature de l'intervention ainsi que quant à ses conséquences et ses risques.

La personne concernée peut, à tout moment, librement retirer son consentement

Page 23: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

L’eutanasia passiva consensualenon è un problema giuridico,

ma può essere un problema etico:abbiamo il diritto etico di rifiutare cure che

sappiamo adeguate alla nostra salute?

Page 24: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Così come non è un problema giuridico,MA NEMMENO ETICO

il rifiuto dell’accanimento diagnostico-terapeutico

Page 25: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Rifiuto dell’accanimento diagnostico-terapeutico:

la deontologia medica

Art. 16 CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA

-Accanimento diagnostico-terapeutico –

Il medico, anche tenendo conto delle volontà del paziente laddove espresse, deve astenersi dall’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualità della vita.

Page 26: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Rifiuto dell’accanimento diagnostico-terapeutico:

la Chiesa cattolica

cosiddetto «accanimento terapeutico», ossia: “certi interventi medici non più adeguati alla reale situazione del malato, perché ormai sproporzionati ai risultati che si potrebbero sperare o anche perché troppo gravosi per lui e per la sua famiglia. In queste situazioni, quando la morte si preannuncia imminente e inevitabile, si può in coscienza «rinunciare a trattamenti che procurerebbero soltanto un prolungamento precario e penoso della vita, senza tuttavia interrompere le cure normali dovute all'ammalato in simili casi».

(…) La rinuncia a mezzi straordinari o sproporzionati non equivale al suicidio o all'eutanasia; esprime piuttosto l'accettazione della condizione umana di fronte alla morte.

“Evangelium vitae”, 1995, § 65

Documento di riferimento: Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’eutanasia – Iura et bona, 5 maggio 1980

Page 27: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Eutanasia attiva non consensuale:

è la forma più grave di eutanasia

575. Omicidio.Chiunque cagiona la morte di un uomo è

punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno.

Page 28: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Eutanasia passiva non consensuale

40. C.P. Rapporto di causalità.(…).

Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.

Page 29: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Eutanasia attiva consensuale

la “vera” eutanasia,quella che più rileva nel dibattito contemporaneo

Quando un soggetto (medico, infermiere, familiare,…) pone termine alla vita di un malato dietro sua richiesta

(contestuale o anticipata) al fine di alleviarne le sofferenze.

Page 30: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Eutanasia attiva consensuale

Art. 17 CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA

- Eutanasia -Il medico, anche su richiesta del malato, non deve effettuare né favorire trattamenti finalizzati a provocarne la morte.

Page 31: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Il divieto di eutanasia attiva consensuale

GIURAMENTO DI IPPOCRATE (460 a.C. / 370 a.C.)

“Mi varrò del regime per aiutare i malati secondo le mie forze e il mio giudizio, ma mi asterrò dal recar danno e ingiustizia.

Non darò a nessuno alcun farmaco mortale neppure se richiestone, né mai proporrò un tale consiglio”.

Page 32: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Art. 580. Istigazione o aiuto al suicidio.

Chiunque determina altrui al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. (…).Le pene sono aumentate se la persona istigata o eccitata o aiutata si trova in una delle condizioni indicate nei numeri 1 e 2 dell'articolo precedente. Nondimeno, se la persona suddetta è minore degli anni quattordici o comunque è priva della capacità d'intendere o di volere, si applicano le disposizioni relative all'omicidio

Page 33: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Art 579. Omicidio del consenziente.Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni.(…).

Si applicano le disposizioni relative all'omicidio se il fatto è commesso:1. contro una persona minore degli anni diciotto;2. contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un'altra infermità o per l'abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti;3. contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno.

Page 34: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Tribunale di Roma.Sentenza 17.10.2007 n. 15381

“l'unica soluzione perché la condotta del medico, attuativa della volontà del paziente e causativa della morte di quest'ultimo, possa essere ritenuta di per sé lecita, sarebbe quella di ridisegnare, mediante l'intervento del legislatore, i limiti della fattispecie di cui all'art. 579 c.p., escludendo esplicitamente l'ipotesi del medico che, ottemperando la volontà del paziente, cagioni la morte di quest'ultimo, mentre una previsione incriminatrice così ampia ingloba necessariamente anche questo caso.”

Page 35: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

3.

V’è un diritto a morire?

I problemi della volontà e dell’autonomia

Page 36: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

3.1. Il problema della volontà

L’esercizio di un diritto presuppone la volontà.

Ma

1. Quando va manifestata la volontà?

2. Come va manifestata la volontà?

Page 37: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

Il CNB ritiene che le dichiarazioni anticipate siano legittime, abbianocioè valore bioetico, solo quando rispettino i seguenti criteri generali:A. abbiano carattere pubblico, siano cioè fornite di data, redatte in forma scrittae mai orale, da soggetti maggiorenni, capaci di intendere e di volere, informati,autonomi e non sottoposti ad alcuna pressione familiare, sociale, ambientale;B. non contengano disposizioni aventi finalità eutanasiche, che contraddicano il dirittopositivo, le regole di pratica medica, la deontologia. Comunque il mediconon può essere costretto a fare nulla che vada contro la sua scienza e la sua coscienza;C. ai fini di una loro adeguata redazione, in conformità a quanto indicato nel puntoB, si auspica che esse siano compilate con l’assistenza di un medico, che puòcontrofirmarle;D. siano tali da garantire la massima personalizzazione della volontà del futuro paziente,non consistano nella mera sottoscrizione di moduli o di stampati, sianoredatte in maniera non generica, in modo tale da non lasciare equivoci sul lorocontenuto e da chiarire quanto più è possibile le situazioni cliniche in relazionealle quali esse debbano poi essere prese in considerazione.

Parere del CNB su le “Dichiarazioni anticipate di trattamento” (18 dicembre 2003).Criteri di legittimità delle DAT

Page 38: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

CASSAZIONE – Sezione prima civile4 ottobre – 16 ottobre 2007, n. 21748

«Ove il malato giaccia da moltissimi anni (nella specie, oltre quindici) in stato vegetativo permanente, con conseguente radicale incapacità di rapportarsi al mondo esterno, e sia tenuto artificialmente in vita mediante un sondino nasogastrico che provvede alla sua nutrizione e idratazione, (…), il giudice può autorizzare la disattivazione di tale presidio sanitario (…), unicamente in presenza dei seguenti presupposti: (a) quando la condizione di stato vegetativo sia, in base ad un rigoroso apprezzamento clinico, irreversibile e non vi sia alcun fondamento medico, secondo gli standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, che lasci supporre la benché minima possibilità di un qualche, sia pure flebile, recupero della coscienza e di ritorno ad una percezione del mondo esterno; e

Page 39: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

CASSAZIONE – Sezione prima civile4 ottobre – 16 ottobre 2007, n. 21748

e (b) sempre che tale istanza sia realmente espressiva, in base ad elementi di prova chiari, univoci e convincenti, della voce del paziente medesimo, tratta dalle sue precedenti dichiarazioni ovvero dalla sua personalità, dal suo stile di vita e dai suoi convincimenti, corrispondendo al suo modo di concepire, prima di cadere in stato di incoscienza, l’idea stessa di dignità della persona.

Ove l’uno o l’altro presupposto non sussista, il giudice deve negare l’autorizzazione, dovendo allora essere data incondizionata prevalenza al diritto alla vita, indipendentemente dal grado di salute, di autonomia, e di capacità di intendere e di volere del soggetto interessato e dalla percezione, che altri possano avere, della qualità della vita stessa».

Page 40: 1 giampaolo.azzoni@unipv.it 19 aprile 2008 Prof. Giampaolo Azzoni Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico T. Taramelli Riflessioni sul tema delleutanasia.

[email protected]

3.2. Il problema dell’autonomia

L’autonomia individuale è l’unico valore?

L’essere umano è un’isola?

Fino a che punto l’autonomia individuale può spingersi?