1 Esame e valutazione dei contenuti strategici del piano di protezione civile Seminario: Il piano di...
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Esame e valutazione dei Esame e valutazione dei contenuti strategici del contenuti strategici del
piano di protezione civilepiano di protezione civile
Seminario: Il piano di protezione civile negli enti localiSeminario: Il piano di protezione civile negli enti localiVilla Montalto (FI) - 25 settembre 2007Villa Montalto (FI) - 25 settembre 2007
Paolo Covelli, Stefano Dapporto, Moritz Gabrielli, Alessandro Guarducci
REGIONE TOSCANA - Settore “Sistema Regionale di Protezione Civile”
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DUE DOMANDE FONDAMENTALI:
1. Quali sono i contenuti strategici che rendono un piano di protezione civile efficace?
2. Come si valuta l’efficacia di un piano di protezione civile?
Efficacia del piano di protezione civile
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Cosa rende un piano di protezione civile efficace?
“Efficace” significa che le azioni previste nel piano si possono realmente attivare quando serve…
Fattibilità operativa
…e nei tempi congrui a realizzare una prevenzione nei confronti delle persone e dei beni.Fattibilità temporale
• Corretta individuazione delle azioni
• Rapidità di attivazioneEFFICACIA
Efficacia del piano di protezione civile
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VALUTAZIONE
GESTIONE SEGNALAZIONE
INDIVIDUAZIONEAZIONI POSSIBILI
per far sì che un piano di protezione civile “funzioni” è determinante definire soggetti che presiedono ai passaggi tra le fasi di valutazione e l’attivazione delle azioni
ANALISI FATTIBILITA’
ATTIVAZIONE DELLE AZIONI
GESTIONEDELLE AZIONI
Efficacia del piano di protezione civile
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• Gestione del numero di telefono• Capacità di acquisizione delle
informazioni• Capacità di attivare, in base a una lista
di controllo, le strutture competenti nella valutazione delle informazioni
VALUTAZIONE
GESTIONE SEGNALAZIONE
INDIVIDUAZIONEAZIONI POSSIBILI
ANALISI FATTIBILITA’
ATTIVAZIONE DELLE AZIONI
GESTIONEDELLE AZIONI
Gestione della segnalazione
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Capire il manifestarsi di una condizione di rischio:
• dove si manifesta?
• come si sviluppa temporalmente e con quale intensità?
• chi e cosa può essere coinvolto dalla condizione di rischio?
• soggetti che per competenza specifica in materia sono già attivi/devono essere attivati
• soggetti esterni e interni di riferimento per quel dato rischio con cui mi devo relazionare; gli strumenti e modalità per contattarli
Dal piano di protezione civile deve risultare chiaramente chi deve fare queste valutazioni e come attivarlo.
VALUTAZIONE
GESTIONE SEGNALAZIONE
INDIVIDUAZIONEAZIONI POSSIBILI
ANALISI FATTIBILITA’
ATTIVAZIONE DELLE AZIONI
GESTIONEDELLE AZIONI
Valutazione
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VALUTAZIONE
GESTIONE SEGNALAZIONE
INDIVIDUAZIONEAZIONI POSSIBILI
ANALISI FATTIBILITA’
ATTIVAZIONE DELLE AZIONI
Individuazione delle possibili azioni
• Chi deve intervenire in relazione a quella tipologia di evento ed alle specifiche competenze
• Le possibili azioni di contrasto (evacuazione, autoprotezione…) e la relativa fattibilità operativa e temporale
• Le risorse umane e strumentali necessarie
GESTIONEDELLE AZIONI
Dove le azioni siano collegate a comunicazioni alla popolazione queste devono essere previste nel piano solo se sia stata attuata un’adeguata informazione preventiva
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Analisi Fattibilità: operativa
• Quali e quante risorse sono disposizione nell’ente? Quali e quante sono effettivamente attivabili in tempo utile?
• Sono disponibili anche in caso di evento esteso?
• Quali sono le risorse esterne a supporto di cui posso richiedere l’attivazione?In quali tempi saranno disponibili?
• Riesco a gestire l’insieme delle informazioni essenziali e i flussi informativi con i soggetti coinvolti?
VALUTAZIONE
GESTIONE SEGNALAZIONE
INDIVIDUAZIONEAZIONI POSSIBILI
ANALISI FATTIBILITA’
ATTIVAZIONE DELLE AZIONI
GESTIONEDELLE AZIONI
9Tempo [ore]
AZIONE 2 AZIONE 3
AZIONE 1 AZIONE 4 AZIONE 5
AZIONE 7AZIONE 6
AZIONE 8
La procedura è spesso scomponibile in azioni che hanno tra loro una relazione di consequenzialità o contemporaneità, a volte in responsabilità di soggetti diversi.
Analisi Fattibilità: temporale
VALUTAZIONE
GESTIONE SEGNALAZIONE
INDIVIDUAZIONEAZIONI POSSIBILI
ANALISI FATTIBILITA’
ATTIVAZIONE DELLE AZIONI
GESTIONEDELLE AZIONI
Il fattore tempo è cruciale e trascurarlo può compromettere l’intera procedura.
INDIVIDUAREVIAB. ALTERNATIVA
CHIUSURA DELTRAFFICO
VERIFICAIN LOCO
PRE-ATTIVAZIONEDITTE PER INTERVENTO
ESECUZIONEINTERVENTO
ASSISTENZAALLA POPOLAZIONE
ATTIVAZ. VOLONTAR.
SCAMBIO INFORMATIVO
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Rapidità di attivazione
Oltre alla corretta individuazione delle azioni, è fondamentale garantire una rapidità di attivazione delle varie fasi
VALUTAZIONE
GESTIONE SEGNALAZIONE
INDIVIDUAZIONEAZIONI POSSIBILI
ANALISI FATTIBILITA’
ATTIVAZIONE DELLE AZIONI
GESTIONEDELLE AZIONI
Fattori ESTERNI Fattori INTERNI
RAPIDITA’
•Prevedibilità eventi•Capacità di preavviso
•Capacità di reazione tempestiva dell’Ente
VALUTAZIONE
GESTIONE SEGNALAZIONE
INDIVIDUAZIONEAZIONI POSSIBILI
ANALISI FATTIBILITA’
ATTIVAZIONE DELLE AZIONI
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Risorse attivabili in funzione del tempo di preavviso
Sistema efficiente
Sistema non efficiente
T E M P O
Inizio Criticità
Affidabilità previsione del fenomeno e dei suoi effetti
Effi
cie
nza
sis
tem
a
pro
tezi
on
e c
ivile
Prevedibilità - preavviso - risposta operativa
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Rapidità di attivazione
La rapidità di attivazione delle strutture e delle azioni è un elemento determinante su cui si può intervenire anche in fase di pianificazione attraverso:
• Chiarezza e semplicità
• Ordine logico e temporale
• Completezza
PROCEDURE
• Aderenza all’effettiva organizzazione dell’ente
• Individuazione competenze e responsabilità
MODELLO ORGANIZZATIVO
CONCERTAZIONE CON SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI(attivazioni “reciproche” – ripartizione dei compiti)
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Rapidità di attivazione
Utilizzare ogni possibile forma di “pre-allertamento” interno per minimizzare i tempi di reazione al momento dell’attivazione vera e propria
Prevedere dei momenti di controllo sullo stato delle azioni in corso definendone centri di responsabilità e dotandoli di strumenti adeguati (check-list).
MODELLO ORGANIZZATIVO
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Rapidità di attivazione
PROCEDURE
Un piano di protezione civile è di fatto un piano operativo: ciò significa che quando viene attivato normalmente ho poco tempo per “leggere” il piano.
Elementi che migliorano l’efficacia di una procedura:
• Rappresentare le procedure in forma di diagramma di flusso, elenco temporale/schema.
• Limitare le parti discorsive…sintesi e chiarezza.
• Utilizzare forme di impaginazione di facile accesso(indici, codifica procedure, colori,separare fascicoli..)
• Aggiungere sempre la cartografia di ogni elemento strategico di pianificazione, delle risorse, degli elementi vulnerabili, …
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Spesso si riescono a prevedere “Scenari tipo”, non scenari effettivi di un dato rischio. Spesso si può immaginare il tipo di criticità ma non la localizzazione e la tempistica esatta.
Inoltre, spesso non dispongo di un sistema di preavviso
E’ quindi essenziale rendere le “attivazioni” del piano flessibili flessibili e adattabili a situazioni reali diversee adattabili a situazioni reali diverse.
La descrizione dettagliata delle procedure ricorrenti non dovrebbe essere ripetuta per ogni tipologia di rischio.
Flessibilità delle attivazioni
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ESERCITAZIONI ESPERIENZA REALE
CRITICITA’ DEL PIANO
CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI
•Risorse•Direttive specifiche•Assetti organizzativi Ente
TRAFORMAZIONI TERRITORIALI
AGGIORNAMENTO DEL PIANO
Aggiornamento del piano
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Un piano di protezione civile è uno strumento organizzativo
Deve essere soggetto ad una procedura amministrativa di aggiornamento adeguata alla sua natura.
Dopo la prima approvazione deve essere sempre possibile aggiornare procedure, risorse, riferimenti attraversoatti amministrativi semplici
Aggiornamento del piano