DOSSIER Protezione Civile

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Sabato 20 febbraio 2010 pagina 9 uanto sia seria la situazione lo raccontano le facce scure e le dichiarazioni di chi lavora tra Palazzo Grazioli e Palazzo Chigi. “Sono turbato e preoccupato”, dice il sottosegretario Gianni Letta. “Approveremo nuove norme contro la corruzione” gli fa eco un po’ bugiardo il premier, Silvio Berlusconi, dopo aver esaminato i focus group e i sondaggi riservati che ormai lo assimilano alla Casta. “Posso aver commesso errori e omissioni”, si giustifica il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. “È vero il sistema di potere esiste, ma non è illegale” assicura il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, atterrito dalle intercettazioni che hanno svelato la sua vera passione: non la politica, ma gli affari. A dieci giorni esatti dagli arresti per corruzione di tre importanti funzionari pubblici, Angelo Balducci, Fabio De Santis, e Mauro Della Giovampaola, e dell’imprenditore romano Diego Anemone, la politica italiana entra in una fase nuova, diversa, mai vista prima. In attesa che la magistratura faccia di nuovo scattare le manette ai polsi di qualche protagonista del “sistema gelatinoso” attraverso cui vengono assegnati gli appalti nella Penisola, diventa chiaro perché nel nostro paese le opere pubbliche costino molto più che all’estero e perché spesso non vengano mai terminate. Per rendersene conto basta leggere le 20.000 pagine, piene zeppe di omissis, dei rapporti del Ros dei carabinieri alla base delle 4 ordinanze di custodia cautelare e dei 40 avvisi di garanzia emessi mercoledì 10 febbraio. Il Fatto Quotidiano, dopo averle esaminate tutte, ha deciso di fornire ai suoi lettori un’ampia sintesi. Già ora, in attesa che i giudici stabiliscano chi è colpevole e chi è innocente, è così possibile trarre dalle carte qualche conclusione. Anzi, sette punti fermi. 1) Nel corso degli anni, e sotto diversi governi, si è deciso di derogare per legge alla normativa europea sugli appalti. Ufficialmente la scelta è stata presa per permettere di concludere celermente una serie di opere pubbliche. In realtà la discrezionalità con cui vengono assegnati i lavori si è rivelata criminogena. 2) Alla Protezione civile di Bertolaso sono stati affidati compiti che non hanno nulla a che vedere con la salvaguardia delle popolazioni e del territorio: per esempio il G8 alla Maddalena, i Mondiali di Nuoto, la Celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia (tutti eventi ora sotto i riflettori degli investigatori). 3) Intorno a Bertolaso (oggi indagato) si è coagulato un gruppo di gran commis dello Stato che andava a braccetto con le imprese a cui erano stati affidati gli appalti. Esemplare è il caso di Balducci, fino a pochi giorni fa presidente del Consiglio superiore delle opere pubbliche. La famiglia Balducci era socia della famiglia Anemone, proprietaria di un’azienda di soli 26 dipendenti, a cui sono stati affidati più di 100 milioni di euro di lavori per il G8 e i mondiali di nuoto. Insomma il controllore faceva affari con il controllato. 4) In una situazione per certi versi analoga si trovano molti parlamentari. Verdini era legato a doppio filo alla Baldassini Tognozzi Pontello di Riccardo Fusi. Il suo collega di partito Rocco Girlanda si muoveva invece in favore del gruppo Barbetti. Ma l’elenco è lungo. E comprende aziende vengono considerate “di riferimento” per importanti esponenti del centro-sinistra. Nelle carte spuntano, a questo proposito, i nomi di Francesco Rutelli e Walter Veltroni, che però smentiscono e annunciano querele. 5) Il sistema delle “aziende di riferimento” rende spesso (ma non sempre) inutile le mazzetta. Il rapporto del Ros elenca piuttosto una serie di favori. Che possono andare da quelli sessuali (escort), fino alle raccomandazioni per concorsi o esami. In pratica il funzionario dello Stato, che ha bisogno della politica per far carriera, ha tutto l’interesse a favorire l’impresa segnalata dal politico di turno. 6) Questo metodo di spartizione degli appalti è esteso anche a lavori che non riguardano la Protezione Civile. Nella documentazione si parla spesso di gare che riguardano l’Anas. E di riunioni, tra imprenditori, politici e funzionari, in cui vengono discussi business rimasti per ora misteriosi. 7) Anche la ricostruzione del post terremoto abruzzese, fiore all’occhiello di Bertolaso e del governo, è in qualche modo entrata nella partita. La Baldassini, per esempio, costituisce un consorzio, che lavorerà all’Aquila, dopo un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Letta. E Gianni, come dice Verdini per telefono, “ha portato tutto a Guido”. Se questo è il quadro, ecco che diventa chiaro come sia del tutto inutile cercare la “pistola fumante”, cioè la prova incontrovertibile di eventuali passaggi di denaro. Perché i soldi ci sono. E sono i 1000 euro in più di tasse che ogni cittadino è costretto a versare per far fronte a spese inutili o gonfiate. Il malaffare, dicono le statistiche, costa al Paese 60 miliardi all’anno. E a fumare in Italia ormai non sono le pistole, ma qualcos’altro. Peter Gomez Q Le carte dell’inchiesta OPERE PUBBLICHE, VIZI PRIVATI Gianni Letta L’ombra di Palazzo Chigi dietro gli appalti Guido Bertolaso L’uomo delle emergenze indagato per corruzione Diego Anemone A capo di un impero, a disposizione degli amici Angelo Balducci Il soggetto attuatore da 300 milioni di euro I protagonisti PROTEZIONE&CORRUZIONE Dossier a cura di Beatrice Borromeo, Giampiero Calapà, Silvia D’Onghia, Antonio Massari e Elisabetta Reguitti

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Dossier de "Il Fatto Quotidiano"

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Page 1: DOSSIER Protezione Civile

Sabato 20 febbraio 2010 pagina 9

uanto sia seria la situazione loraccontano le facce scure e ledichiarazioni di chi lavora traPalazzo Grazioli e Palazzo Chigi.“Sono turbato e preoccupato”,dice il sottosegretario GianniLetta. “Approveremo nuovenorme contro la corruzione” gli faeco un po’ bugiardo il premier,Silvio Berlusconi, dopo averesaminato i focus group e isondaggi riservati che ormai loassimilano alla Casta. “Posso avercommesso errori e omissioni”, sigiustifica il capo della Protezione

Civile, Guido Bertolaso. “È vero ilsistema di potere esiste, ma non èillegale” assicura il coordinatorenazionale del Pdl, Denis Verdini,atterrito dalle intercettazioni che hannosvelato la sua vera passione: non lapolitica, ma gli affari.A dieci giorni esatti dagli arresti percorruzione di tre importanti funzionaripubblici, Angelo Balducci, Fabio DeSantis, e Mauro Della Giovampaola, edell’imprenditore romano DiegoAnemone, la politica italiana entra in unafase nuova, diversa, mai vista prima. Inattesa che la magistratura faccia di nuovoscattare le manette ai polsi di qualcheprotagonista del “sistema gelatinoso”attraverso cui vengono assegnati gliappalti nella Penisola, diventa chiaroperché nel nostro paese le operepubbliche costino molto più cheall’estero e perché spesso non venganomai terminate. Per rendersene contobasta leggere le 20.000 pagine, pienezeppe di omissis, dei rapporti del Ros deicarabinieri alla base delle 4 ordinanze dicustodia cautelare e dei 40 avvisi digaranzia emessi mercoledì 10 febbraio. IlFatto Quotidiano, dopo averle esaminatetutte, ha deciso di fornire ai suoi lettoriun’ampia sintesi. Già ora, in attesa che igiudici stabiliscano chi è colpevole e chiè innocente, è così possibile trarre dallecarte qualche conclusione. Anzi, settepunti fermi.1) Nel corso degli anni, e sotto diversigoverni, si è deciso di derogare per leggealla normativa europea sugli appalti.Ufficialmente la scelta è stata presa perpermettere di concludere celermenteuna serie di opere pubbliche. In realtà ladiscrezionalità con cui vengonoassegnati i lavori si è rivelatacr iminogena.2) Alla Protezione civile di Bertolasosono stati affidati compiti che non hannonulla a che vedere con la salvaguardiadelle popolazioni e del territorio: peresempio il G8 alla Maddalena, i Mondialidi Nuoto, la Celebrazione dei 150 annidell’Unità d’Italia (tutti eventi ora sotto iriflettori degli investigatori).3) Intorno a Bertolaso (oggi indagato) si

è coagulato un gruppo di gran commisdello Stato che andava a braccetto con leimprese a cui erano stati affidati gliappalti. Esemplare è il caso di Balducci,fino a pochi giorni fa presidente delConsiglio superiore delle operepubbliche. La famiglia Balducci era sociadella famiglia Anemone, proprietaria diun’azienda di soli 26 dipendenti, a cuisono stati affidati più di 100 milioni dieuro di lavori per il G8 e i mondiali dinuoto. Insomma il controllore facevaaffari con il controllato.4) In una situazione per certi versianaloga si trovano molti parlamentari.Verdini era legato a doppio filo allaBaldassini Tognozzi Pontello di RiccardoFusi. Il suo collega di partito RoccoGirlanda si muoveva invece in favore delgruppo Barbetti. Ma l’elenco è lungo. Ecomprende aziende vengonoconsiderate “di riferimento” perimportanti esponenti del centro-sinistra.Nelle carte spuntano, a questoproposito, i nomi di Francesco Rutelli eWalter Veltroni, che però smentiscono eannunciano querele.5) Il sistema delle “aziende dir ifer imento” rende spesso (ma nonsempre) inutile le mazzetta. Il rapportodel Ros elenca piuttosto una serie difavori. Che possono andare da quellisessuali (escort), fino alleraccomandazioni per concorsi o esami.In pratica il funzionario dello Stato, cheha bisogno della politica per far carriera,ha tutto l’interesse a favorire l’i m p re s asegnalata dal politico di turno.6) Questo metodo di spartizione degliappalti è esteso anche a lavori che nonriguardano la Protezione Civile. Nelladocumentazione si parla spesso di gareche riguardano l’Anas. E di riunioni, traimprenditori, politici e funzionari, in cuivengono discussi business rimasti perora misteriosi.7) Anche la ricostruzione del postterremoto abruzzese, fiore all’o c ch i e l l odi Bertolaso e del governo, è in qualchemodo entrata nella partita. La Baldassini,per esempio, costituisce un consorzio,che lavorerà all’Aquila, dopo unincontro a Palazzo Chigi con ilsottosegretario Letta. E Gianni, comedice Verdini per telefono, “ha portatotutto a Guido”.Se questo è il quadro, ecco che diventachiaro come sia del tutto inutile cercarela “pistola fumante”, cioè la provaincontrovertibile di eventuali passaggi didenaro. Perché i soldi ci sono. E sono i1000 euro in più di tasse che ognicittadino è costretto a versare per farfronte a spese inutili o gonfiate. Ilmalaffare, dicono le statistiche, costa alPaese 60 miliardi all’anno. E a fumare inItalia ormai non sono le pistole, maqualcos’altro. Peter Gomez

Q

Le cartedell’inchiesta

OPEREPUBBLICHE, VIZI PRIVATI

GianniLettaL’ombra diPa l a z zoChigi dietrogli appalti

GuidoBertolasoL’uomo dellee m e r g e n zeindagato percorruzione

DiegoAnemoneA capo di unimpero, adisposizionedegli amici

AngeloBalducciIl soggettoattuatore da300 milionidi euro

I protagonisti

PROTEZIONE&CORRUZIONEDossier

a cura di Beatrice Borromeo, Giampiero Calapà,Silvia D’Onghia, Antonio Massari e Elisabetta Reguitti

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“Voi siete una banda di banditi evi credete che gli altri sono tuttiscemi... c’ho davanti gente cheruba tutto il rubabile...”

UNA STORIA DI ORDINARIA CORRUZIONE

QUEI NUOVI FURBETTIDEL SISTEMA GELATINOSO

La “Bertolaso Connection” èuna “storia di ordinariacorruzione” per il gip RosarioLupo, la cui “gravità appare,se possibile, ancora maggiorese si pensa che il delitto oggicontestato maturanell’ambito di un sistema nona caso definito ‘ge l a t i n o s o ’non dagli investigatori ma daalcuni degli stessiprotagonisti di taleinquietante vicenda dim a l a f fa re ”.

Indagini “lunghe, artico-late, complesse e benc a l i b ra t e ”, così definitenell’ordinanza che ha

scoperchiato il “sistema ge-latinoso” made in Bertolaso,permettendo di “accer tarein modo chiaro ed inconfu-tabile il totale ed incondizio-nato asservimento dellapubblica funzione” di tre altifunzionari e di un impren-ditore (arrestati) e di una re-te di loro “soci”, di appoggipolitici ai più alti livelli, co-me il coordinatore del PdlDenis Verdini, sui quali con-tinueranno le indagini dellaProcura di Perugia, a cuiquella di Firenze ha trasmes-so gli atti.Via della FerratellaGli arrestati sono AngeloBalducci (direttore del Di-partimento per lo Sviluppoe la Competitività del Turi-smo, diretta diramazionedella presidenza del Consi-glio dei ministri, con uffici aRoma, via della Ferratella inLaterano numero 51), FabioDe Santis (alto funzionariodi via della Ferratella), Mau-ro Della Giovampaola (fun-zionario della stessa struttu-ra, responsabile del control-lo sui cantieri relativi agli ap-palti del vertice G8 sull’IsolaLa Maddalena) e l’i m p re n d i-tore Diego Anemone.Al centro di una complessa eintrecciata galassia di socie-tà, ben articolata, c’è pro-prio Anemone, beneficiarioprincipe delle attenzioni divia della Ferratella per l’a s-segnazione di appalti legatia grandi eventi, “come am-piamente dimostrato dagliinvestigator i”, scrive il gip:

“Ovviamente tale asservi-mento veniva ben retribuitocon vari benefit di carattereeconomico e non, anche digrande rilevanza patrimo-niale, utilità indirizzate o di-rettamente ai tre pubblici uf-ficiali o a loro parenti o asoggetti legati a loro o loroamici, in particolare Anemo-ne e i suoi collaboratori simettevano a disposizionedei tre, in particolare Bal-ducci, per risolvere loroqualsiasi tipo di esigenza,anche la più banale”, dallosciacquone del water ai do-mestici da licenziare, comechiede ad Anemone la mo-glie di Balducci ad esem-pio.Nel cuore dello StatoScrive ancora il gip: “I fattiemersi sono gravissimi pro-prio per la sistematicità del-le condotte illecite e dei rap-porti illeciti e di cointeres-senza tra gli indagati e per lerilevantissime ripercussionifinanziarie ed economicheai danni del bilancio delloStato rese possibili, tra l’a l-tro, da una normativa ampia-mente derogatoria delle or-dinarie regole in materia diaggiudicazione degli appalti

pubblici che presuppone inchi la deve gestire ed appli-care ancora di più un rispet-to delle regole di trasparen-za, fedeltà, imparzialità edefficienza imposte da leggee Costituzione ai pubblici uf-ficiali competenti”.Come contropartita “questogruppo di imprenditori, al fi-ne di ottenere appalti pub-blici secondo un criterio diturnazione, può godere dirapporti privilegiati con ipredetti funzionari ministe-riali, con particolare riferi-mento, ai fini della presenteindagine, ai lavori finanziatinell’ambito dei Grandi Even-ti, la cui gestione è stata af-fidata ai funzionari del Di-partimento di via della Fer-ratella diretto da Angelo Bal-ducci fino al 10 ottobre2008, ma di fatto ancoracontrollato da questi comepresidente del Consiglio su-periore dei Lavori pubbli-ci”.La torta da sparire1) Celebrazioni del 150° an-niversario dell’Unità d’I t a-lia.2) Vertice G8 nell’isola de LaMaddalena previsto per ilmese di luglio 2009 e suc-

cessivamente spostato aL’Aquila.3) Campionati Mondiali diNuoto “Roma 2009”.4) Appalti per la ricostruzio-ne del post-terremoto aL’Aquila.La gelatinaE’ l’architetto Paolo Deside-ri, mentre parla con il suocollega Marco Casamonti, aconiare il termine “sistemage l a t i n o s o ”.“Fammi però completare ilmio ragionamento... il mioragionamento è questo... lo-ro evidentemente stannoimmersi in un liquido gela-tinoso che dici giustamentete... è al limite dello scanda-lo... bene... però non è chepossono pretendere chequando da questo liquidogelatinoso emergono... equindi il sistema di potereporta alla premialità per lo-ro... e tutto questo va bene...e quando questo non avvie-ne... tutto questo va male...cioè in altre parole... se latua impresa...”. Lo interrom-pe Casamonti: “...la mia im-presa è legata al ministero...più di qualsiasi altra... equindi figurati”. Desideri:“Oh, bravo!”.

SALARIA SPORT VILLAGE

La schiena dolorante di BertolasoBertolaso: “Io sono atterratoin questo istante da... dagliStati Uniti... se oggipomeriggio, se Francescapotesse... io verrei volentieri...una ripassata…”

La frase che ha messo incroce Bertolaso - secon-do il capo della Prote-zioen civile - si riferiva a

nient’altro che a un massag-gio. Effettivamente la “r ipas-sata” ha distratto l’attenzionemediatica dal bubbone degliappalti e si è rivelata in fondo

un’alleata per il Guido nazio-nale. Che, a dire il vero, è sta-to più vago sulla serata con labrasiliana Monica.Notti magicheQualche giorno prima, Regi-na – ex ballerina del CacaoM e ra v i g l i a o di “Indietro tutta”– chiede a Rossetti di esserricevuta al Centro Benessereper fargli conoscere una ra-gazza bionda che dalle suc-cessive conversazioni si rive-la essere Monica, presceltaproprio per intrattenere Gui-do Bertolaso. E’ la sera del 14d i c e m b re .

ROSSETTI: ... sì...BERTOLASO: ...sono GuidoROSSETTI: ...sì, Guido...ciaoBERTOLASO: ...che mi dici ?ROSSETTI: ...allora guardatutto a posto... tutto a postoBERTOLASO: ...sì?ROSSETTI: ...tu quando vuoivieni qui da me... qui è tuttoquanto chiuso e dopo ci sonoioBERTOLASO: ...va beneROSSETTI: ... va bene a po-sto... tu parcheggia con lamacchina tranquillamente infondo al parcheggio

LA CRICCA

T E L E F O NAT E F RAT R I C I DE

“ABBIAMO LA PATENTEPER UCCIDERE”

F abio De Santis, arrestato dal Gip Rosario Lupodi Firenze, era stato nominato recentemente

provveditore alle Opere pubbliche della Toscana ein precedenza alto funzionario del DipartimentoSviluppo e Turismo. In una delle conversazionitelefoniche con suo fratello Marco, imprenditore,spiega nel modo più chiaro possibile comefunziona il sistema degli appalti legato ai grandieventi e alla gestione delle emergenze, ammettendocandidamente: “Abbiamo la patente per uccidere,cioè possiamo piglià tutto quello che ci pare...perché l’altra forma è che uno può collaborare...dici “guar da”... che ne so... ti collaboro aorganizzare le cose. (...) E quello può essere peròanche un incarico tuo, ti guadagni che ne so 20 milaeuro al mese”. In un’altra circostanza, però, ilfratello Marco sbotta: “...voi siete una banda dibanditi e vi credete che gli altri sono tutti scemi...c’ho davanti gente che ruba tutto il rubabile... mafatela finita... ma non le fate sapere le cose in giro!Lasciate perdere! Che prima o poi uno scemo che vicrea qualche problema lo trovate”.

“Indagini complesse, articolate e bencalibrate”che accertano in modochiaro “il totale asservimento dellapubblica funzione”

DOSSIER PROTEZIONE&CORRUZIONE

BERTOLASO: ...eh no io sonoal solito posto perché non so-no da solo... ovviamente...ROSSETTI: ...perfetto ovvia-mente...BERTOLASO: ...va bene ?ROSSETTI: ...non ci sonoproblemi a dopo...BERTOLASO: ...grazie mille,scusami eh, ciao...ROSSETTI: ...ma che scherziciao...Poi Rossetti fornisce a Reginale ultime istruzioni primache arrivi e lei assicura chesta andando a prendere qual-cosa per l’abbigliamento del-

la ragazza: “...sì ...va bene co-sì dai intanto abbiamo risol-to... abbiamo risolto, io stoandando adesso... al centrob e n e s s e re .Rossetti riferisce a Reginache provvederà lui a riac-compagnare e a pagare la ra-gazza: “...sì, sì dopo l’accom-pagno io, così dopo gli do isoldini... e dopo, dopo noicimettiamo d’accordo dai... civediamo un attimo”.Sono le 22, quando Rossettiinforma Diego Anemone chetutto procede per il meglio:

Sabato 20 febbraio 2010

“Senti... ti volevo dire una cosa...siccome nel bagno...qui sopra... da tanto tempoche sento scolare l’acqua...”

“...non è che arrivano due stellinedel cazzo... perchése no non le fanno entrare...lì ci sono tutti i marmi... i dipinti”

LA LISTA DEI “FAVO R I ”

Le “amanti” per i weekende alle mogli auto e mobili“Non è che arrivano duestelline del cazzo... ancheperché se no non le fannoentrare... lì ci sono tutti idipinti... i marmi... i cazzi... seno non entrano capito?”

N on è facile accontentare isuperfunzionari del cuore

pulsante dei Dipartimentidella Presidenza del Consi-glio (Sviluppo&Turismo eProtezione civile). Quandoc’è da controllare i lavori ma-gari sono di bocca buona maquando devono svagarsi han-no pretese molto più alte perla “qualità” delle prostituteda ricevere in albergo.Effetto VeneziaDaniele ANEMONE: HotelGr itti?DELLA GIOVAMPAOLA: ...Pa-lace...ANEMONE: ... Palace... ciaoDELLA GIOVAMPAOLA: ...pe-rò siccome è roba che è asei... sei... quasi sette stel-le...ANEMONE: ...eh! mi devo or-g a n i z z a re . . .DELLA GIOVAMPAOLA:...no... deve essere tutto equi-va l e n t e . . .ANEMONE: ... eh capito...DELLA GIOVAMPAOLA:...perché non è che arrivanodue stelline del cazzo...ANEMONE: ... (ride)...DELLA GIOVAMPAOLA:...che poi è una cosa che nonva bene no?ANEMONE: ... (ride)... e no...non va bene no...DELLA GIOVAMPAOLA: ...an-che perché se no non le fan-no entrare... lì ci sono tutti imarmi... i dipinti... i cazzi...se no non entrano capito?ANEMONE: ...va bene adessomi organizzo vai!DELLA GIOVAMPAOLA:...ciao, ciao...ANEMONE: ...okay... ciao.Basta chiedereLa lunga lista delle prebendee dei favori in cambio dellator ta:1) Nel periodo natalizio2007, ad alcuni funzionariministeriali – non meglio in-dividuati – con uffici in viadella Ferratella, viene data lasomma di 100.000 euro da

parte dell’imprenditore DeVito Piscicelli che ha dovutoperaltro contrarre un presti-to a tasso d’usura da soggettidi Giugliano in Campania at-traverso la mediazione di An-tonio Di Nardo, funzionariodel ministero delle Infrastrut-ture, e dell’i m p re n d i t o reRocco Lamino, questi ultimidue accusati di aver rapporticon la Camorra.2) Simone Rossetti, su indi-cazione di Diego Anemone,mette a disposizione unadonna di nome Monica alloscopo di intrattenere GuidoBertolaso al Salaria Sport Vil-lage, il 14 dicembre 2008,usufruendo lo stesso Bertola-so, presso il medesimo Cen-tro, in più circostanze, dimassaggi operati da France-sca, la cui presenza è stataprocurata, di concerto, daAnemone e Rossetti Simone:l'ormai famosa “r ipassata”.3) Piscicelli paga i materialiedili utilizzati per i lavori diristrutturazione della villettadell’Argentario di Fabio DeSantis (2008) fornisce a suespese assistenza tecnica e le-gale a seguito del sequestrodell’immobile per abusivi-smo edilizio (dal settembre2008 in poi).Il “malinconico Smith”4) Piscicelli paga, su richiestadi Balducci e di Diego Ane-mone, delle spese di due sog-giorni (maggio e giugno2008) di Carlo Malinconico,segretario generale della Pre-sidenza del Consiglio dei mi-nistri, all’hotel Pellicano diPorto Santo Stefano.5) Anemone assume nel lu-glio 2009 Anthony Smith surichiesta di Balducci, a cuiSmith è stato segnalato daparte di Mauro Masi, diretto-re generale della Rai.6) Anemone impiega e sti-pendia sino al novembre2008, alla villa di Montepul-ciano (Siena) dei Balducci,due custodi rumeni.7) Una dipendente di Anemo-ne è impiegata nell’a bitazio-ne romana di Balducci comecollaboratrice familiare8) Una Smart dell’i m p re n d i -tore Gaetano Citola data inuso a Fabio De Santis e sua

moglie e una vacanza a Cor-tina d’Ampezzo nel marzo2009 sempre a spese dell’im-prenditore pagata alla coppiaDe Santis.9) Simone Rossetti, su indi-cazione dei fratelli Anemone,organizza incontri con pro-stituta per De Santis e DellaGiovampaola a Venezianell’agosto e nell’o t t o b re2008 e a Roma nel novembre2008.10) L’imprenditore Alessan-dro Mazzi nel settembre2008 passa 50 mila euro a DeSantis, Anemone e Della Gio-va m p a o l a .Bamboccioni mai11) Anemone paga alla Fore-sti Elena Arredamenti di Ro-ma il materiale di arredo perl’abitazione di Filippo Bal-ducci, figlio di Angelo nel set-tembre 2008.12) Filippo Balducci e la suafidanzata vengono assunti daparte di società riconducibiliall’imprenditore Ezio MariaGruttadauria Ezio Maria nelsettembre 2008, su richiestadi Anemone, in cambio di unincarico alla biennale perGruttadauria presso la Tecno-cos di Anemone nel dicem-bre 2008 ed altri incarichitecnici relativi alla realizza-zione di opere pubbliche13) Lavori di ristrutturazioneall’appartamento di FilippoBalducci in via Latina 25, daparte di imprese riferibili aDiego Anemone, ottobre-no-vembre 2008.14) Anemone acquista unaBmw, del valore di71.000 euro, da destinare aFilippo Balducci, ottobre-no-vembre 2008.15) Anemone paga viaggi ef-fettuati con aeromobili priva-ti a Balducci ed altri, da Romaper Palermo con scalo a Ca-pri (8 settembre 2008) e perTunisi (12 settembre), e daOlbia a Tunisi con ritorno aRoma (24-26 ottobre 2008), enuovamente per Tunisi (17maggio 2009).16) Anemone fornisce di mo-bili l’abitazione di De Santis ,dicembre 2008.17) Da Piscicelli regali costo-si per Balducci per il Natale2007 (un orologio Rolex Sub-

mariner), per il Natale 2006(un orologio Jaeger Le Coul-tre da tavolo Atmos dorato),per il compleanno (un oro-logio Jaeger Le Coultre ac-ciaio).18) Due orologi di pregio(del valore complessivo di 10mila euro acquistati nel di-cembre 2008 da FrancescoPiscicelli e Riccardo Fusi econsegnati a De Santis e Ma-ria Pia Forleo.19) Intestazione di beni nonmeglio individuati, effettuatinell’ottobre 2008 a San Ma-rino, da parte del commercia-lista Stefano Gazzani, su di-sposizione di Anemone, in fa-vore di Mimma Giordani, ma-dre di Claudio Rinaldi, nomi-nato nel giugno 2008 com-missario delegato per i lavoridei Mondiali di Nuoto “Roma2009”, in sostituzione di An-gelo Balducci.Fedeli nei secoli20) Riccardo Fusi, su input diBalducci e De Santis, dell’in-carico per l’assistenza legaleallo scopo di avere assicuratoil favorevole esito della vicen-da riguardante la gestione delcantiere della Scuola mare-scialli carabinieri di Firenze.21) Assunzione di RobertaPriore, moglie dell’appar te-nente alla Guardia di finanzaMarco Piunti, in una societàriconducibile a Anemone.22) Giampaolo Gandola,coordinatore per la sicurezzadel cantiere per la costruzio-ne della piscina a Valco SanPaolo (programma Mondialidi Nuoto), al fine di assicu-rarsi un atteggiamento di fa-vore durante l’esecuzionedei lavori, paga 5.000 euro daparte di Piscicelli, e per l’as-sicurazione, allo stesso Gan-dola, dell’affidamento di unincarico tecnico di De Santis,quale provveditore alle Ope-re Pubbliche per la Toscana.23) Esecuzione delle impresedel gruppo Anemone, di la-vori edili a un immobile delconsigliere comunale di Ro-ma Antonio Aurigemma, perripagarlo dell’apporto forni-to, ricoprendo tale incarico,in procedimenti amministra-tivi riguardanti il Salaria SportVilla ge.

i protagonistiì

BalducciUna lunga carrieranei lavori pubblici

A ngeloBalduc-

ci, presiden-te del Consi-glio superio-

re dei Lavori pubblici. Ilprimo concorso lo vin-ce nel ‘76, al ministerodei Lavori pubblici.Nell’89 diventa provve-ditore alle opere pub-bliche per la Lombardiae nel ‘90 per il Lazio. Exvicecapo della Protezio-ne civile era il commis-sario straordinario perle opere dei Mondiali diNuoto di Roma.

De SantisAlla conquistadella Toscana

S i è avval-so della

facoltà dinon rispon-dere Fabio

De Santis, anche luiagli arresti. Alto funzio-nario del DipartimentoSviluppo e Turismo(della presidenza delConsiglio dei ministri)è stato recentementenominato provveditorealle Opere pubblicheper la Toscana. Nominamolto gradita al coor-dinatore del Pdl DenisVer dini.

Della GiovampaolaPrima dell’arrestonomina agli Uffizi

R ecente-mente

nominato (il2 febbraioscorso) dalla

presidenza del Consi-glio “soggetto attuato-r e” per il completa-mento dei Nuovi Uffizia Firenze. In preceden-za componente del po-tente triumvirato di viadella Ferratella insiemecon Balducci e De San-tis. Anche per DellaGiovampaola l’accusa èdi corruzione conti-nuata in concorso.

Quattrocchi“Berlusconi parla,

io lavoro”

G iuseppeQuattr oc-

chi, ha coordi-nato l’indagi -ne. Da quando

ha lasciato la Procura diLucca per quella di Firen-ze nel capoluogo toscanosono scoppiati diversi ter-remoti: lo scandalo dell’af -fare Castello, con due as-sessori della giunta Dome-nici indagati e dimissiona-ri; poi, prima dei grandiappalti, la ripresa delle in-dagini sui mandanti occul-ti delle stragi del ‘92.

Nella foto grandeGuido Bertolaso e l’i m p re n d i t o re

romano Diego AnemoneDa sinistra,

la prostituta peruviana Angelaassoldata a Venezia

e la ragazza brasiliana Monicache ha trascorso la sera

del 14 dicembre con BertolasoLe immagini sono contenutenei documenti dell’i n ch i e s t a

FIORI E SCIACQUONI

SE IN BAGNO C’È UNA PERDITAE IL GIARDINO APPASSISCE...

D iego Anemone pensava, ovviamente,anche al personale di servizio nelle

abitazioni di Angelo Balducci, l’exvice-Bertolaso arrestato per corruzione, e lofaceva nei minimi dettagli. Rosanna Thau,moglie di Balducci, si lamenta conl’imprenditore riguardo la gestione di dueinservienti rumeni e poi, colta da un fremito diambientalismo, ne approfitta per segnalare unproblema allo sciacquone della casa del figlioLorenzo, che abita al piano di sopra.THAU: Dice… qui lo stipendio è poco e mihanno offerto un… da badante.ANEMONE: Mo’ mo’ ci penso io… non tipr eoccupar e… domani ci penso io… facciamoun bel discorsetto.THAU: Senti… ti volevo dire una cosa… siccomenel bagno di Lorenzo… qui sopra… da tantotempo che sento scolare l’acqua… non vorrei…già con la carenza d’acqua… che si esaurisse.ANEMONE: No… Telefono subito, ma chescherzi? Già ce n’è poca… mo’ ci penso io.

LE PREBENDE

“...è tutto in atto... daun’oretta ...sì ...sì ...capito?Poi dopo vediamo un attimi-no... sentiamo... comunquetranquillo... l’ho messo subi-to a suo agio... e niente... l’ap-puntamento sta andando be-ne... e... niente... ora c’è Di-no dentro che sta mangian-do”.Un’ora dopo Rossetti fa ca-pire che è ancora in attesache Bertolaso esca dal Cen-tro: “...e niente... ancora...ancora niente...”. Anemone èfelice: “...come se avessimoguadagnato 500 punti guar-da... che dici?”.Mr Emergenza sperdutoROSSETTI: ...prontoBERTOLASO: ...come escoSimone?ROSSETTI: ...sì... allora guar-da... c’è direttamente sulladestra o sulla sinistra... vicinoad una delle porte... vicinoad una rotella...BERTOLASO: sì...ROSSETTI: allora...BERTOLASO: ...quella rossa?ROSSETTI: sì... fagli fare duescatti in alto... verso sinistraBERTOLASO: verso sinistra?ROSSETTI: sì... verso... hai vi-sto gira quella... e guarda ...sto venendo giù comunquecon la chiave...BERTOLASO: grazie...ROSSETTI: niente...BERTOLASO: non riesco adapr irlaROSSETTI: sì... sì... arrivo...ar rivo...Alle 23.14 Rossetti chiede aun collaboratore di andare amettere in ordine il CentroBenessere: “Bello... senti unpo’... una cosina... allora... bi-sogna andare a sistemare ilcentro benessere... che ci stalo spumante in giro e tuttoq u a n t o . . .”. Quindi Rossettichiama Anemone rassicuran-dolo sulla completa riuscitadell’operazione: “Diego... aposto… tutto a posto eh: èrimasto più che contento…sì... sì... ha detto grazie... con-tentissimo... contentissi-mo… tutto a posto”.Preservativi perdutiE’ quasi mezzanotte e il col-laboratore di Rossetti lo infor-ma sul fatto che non riesce atrovare i preservativi: “Oh...un’altra cosa… io ho cercatotracce di preservativi... manon l’ho visti”. E ancora: “Di-ciamo che la carta si vede cheè una carta usata... capito?Quindi conviene che la tolgoeh... e poi dentro il cestinodell’immondizia c’è sempredella carta... capito? Ora ades-so la rotolo... la metto dentroil cestino così quando... se cisono i preservativi dentro...manco si vedono... capito? E’tutto un malloppo di carta...qua invece c’è un asciugama-no in terra... con i petali e ri-metto a posto”.

Page 3: DOSSIER Protezione Civile

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Piermarini (cognatodi Bertolaso): “Diego ti volevoringraziare perché è arrivato acasa il regalo che mi avete fatto”

Sancetta sui lavori in Abruzzo:“No bisogna farlo subito... lìbisogna andare a parlaredirettamente a Bertolaso”

“Secondo me prenderanno 2-3000imprese perché non è facilericostruire tutto... sicuramente cisarà tantissimo lavoro”

UNA SOLA GRANDE FAMIGLIA

SPUNTANO COGNATICOME FUNGHI

“O Dio!... quanti ce ne sono dicognati?... allora... l’a l t roc og n a t o ”

La stagione di Parentopoliè sbocciata. Nello “scan-dalo Protezione civile”colpisce la fitta rete pa-

rentale impegnata come ta-sk-force in molteplici attività.Dai cantieri della Maddalenaper il Vertice del G8 ad attivitàimmobiliari, dallo smaltimen-to rifiuti all’organizzazione digrandi eventi passando ancheper la produzione cinemato-grafica. Una rete di famiglietentacolari che si estende pertutto lo Stivale. Prendiamo adesempio Francesco Piermari-ni, fratello di Gloria, moglie diGuido Bertolaso. Viene im-piegato nei cantieri della Mad-dalena per il Vertice G8. Il 9aprile 2008 nel corso di unaconversazione che intercorrefra Angelo Balducci (ex vicedi Bertolaso) e l’i m p re n d i t o reDiego Anemone si fa riferi-mento a due incontri: primacon Piermarini e poi con unaltro parente eccellente: Pao-lo Palombelli (cognato diFrancesco Rutelli).Balducci chiama Diego Ane-mone e gli riferisce: “Io fra unpochino devo vedere… il co-gnato… Pa o l o ”. A quel puntoAnemone chiede conferma sesi tratti del cognato di Rutellie Balducci conferma (ma il co-gnato di Rutelli ha dichiarato:‘Sono stato arbitrariamenteassociato alla "cricca" del si-gnor Anemome dal quale, tral'altro, non ho mai avuto al-cun compenso’”). Balducciinvita poi Anemone a sentireanche l’altro cognato: “… ODio!... quanti ce ne sono dicognati… a l l o ra … l’altro co-gnato?” risponde Anemone.“… Guido… il cognato di…”,prosegue Balducci al qualeAnemone risponde: “…sì…no quello non ha fatto nul-la. Noi lo stiamo utilizzandolì… invece lui lo vorrebbe inqualche modo…”.La conversazione tra i dueprosegue fino a che Balducciesorta Anemone a chiamarePiermarini: “…allora perchénon lo chiami… magar i…questa settimana quando lui

sta a Roma… 10 minuti… ciparliamo io te e lui”.Dopo qualche minuto Balduc-ci accenna anche al suo segre-tario Roberto Di Mario chedeve incontrarsi prima conPaolo Palombelli e poi conFrancesco Piermarini.Un altro riferimento al cogna-to di Bertolaso emerge duran-te una conversazione dell’8agosto 2008 fra gli architettiMarco Casamonti e la collegaSilvia Fabi. La telefonata tra idue si conclude positivamen-te rispetto al fatto che perl’esame del progetto lavori G8venga coinvolto anche Fran-cesco Piermarini. Ma il cogna-to di Guido Bertolaso è anchemolto amico dell’i m p re n d i t o -re Anemone tanto è vero cheil 25 settembre lo stesso Pier-marini, nel corso di una tele-fonata, ringrazia Anemoneper il bel regalo ricevuto per ilsuo terzo matrimonio.“Diego, adesso sto a Roma tivolevo ringraziare perché èarrivato a casa il regalo che miavete fatto… senza parole”confida Piermarini. Il Fa t t oQuotidiano ha chiesto allo stes-so Piermarini quale fosse sta-to il dono capace di lasciarlo“senza parole”.“Un piatto d’argento di 50centimetr i”, è stata la rispo-sta.Un altro tassello riguarda la fa-miglia di Angelo Balducci (tut-tora in carcere), alter ego diBertolaso, presidente delConsiglio superiore dei Lavo-ri pubblici. E’ stato Balducci,secondo gli inquirenti, acooptare la Anemone costru-zioni di Diego Anemone: l’im-presa che ha ottenuto diversiappalti nei cantieri della Pro-tezione civile tra i quali, perl’appunto, il risanamento del-la Maddalena (il valore com-plessivo dei lavori si aggira in-torno agli 80 milioni di eu-ro ) .Una nota a parte merita la re-lazione che intercorre tra leconsorti di Angelo Balducci eDiego Anemone. RosannaThau (moglie di Balducci) èsocia con Vanessa Pascucci(moglie di Anemone) nella so-cietà “Er retifilm”.In questo quadro c’è postoanche per la prole: Filippo

Balducci ha comprato con ilcostruttore Anemone il cen-tro sportivo della banca di Ro-ma a Settebagni. Nasce così il“Salaria sport Village” nel qua-le poi Filippo Balducci è statoassunto come apprendista (a5.500 euro al mese).Il sistema parentale ha dira-mazioni anche in Puglia econtatti con la famiglia diGianpi Tarantini l’i m p re n d i -tore alla ribalta della cronacacome fornitore di “escor t”.Partiamo da Gian Michele Cal-vi: presidente di Eurocenter(organismo della Protezionecivile) referente di Bertolasoper il progetto C.a.s.e de

L’Aquila per la costruzionedel post-terremoto. Gian Mi-chele Calvi è succeduto cometerzo “soggetto attuatore”dell’organizzazione del G8,dopo gli arrestati Angelo Bal-ducci e Fabio De Santis. GianMichele Calvi è fratello diGian Luca, a capo della Myre-mex Spa, da cui parte un im-pegno di acquisto di 300 milaeuro per la TecnoHospital diMaria Giovanna Tattili madre,per l’appunto, di Gianpi. LaTecnoHospital è un’aziendain pesante crisi economicache si occupa di protesi sa-nitar ie.

CORTE DEI CONTI

Sancettail giudice poliedrico

“Per quelle opere lì... sedobbiamo attivarci è bene che sifaccia subito...”.

Mario Sancetta, presiden-te di sezione della Cortedei Conti e socio de “Ilpaese del sole immobi-

liare Srl”, è stato anche capodell’ufficio legislativo del mini-stro delle Infrastrutture, ai tem-pi di Pietro Lunardi, fino al2006. Indagato per concorso incorruzione, è considerato un“fa c i l i t a t o re ” e le carte lo defini-scono “poliedr ico”. I lavori di ri-strutturazione della sua casa so-no finiti negli atti dell’i n ch i e s t adella Procura di Firenze.Bisogna fare in frettaNell’autunno 2008 Sancetta te-lefona a Rocco Lamino, ammi-nistratore del Consorzio Novus,e ribadisce la necessità d’inse -rirsi in fretta nei lavori in Abruz-zo:

SANCETTA: ...no perché vogliodire... adesso un po’ bisogna ...bisogna vedere anche inquell’area che è abbastanza... inquesto momento impegnata inqueste operazioni… (…) … nobisogna farlo subito... non misembra inopportuno no... ve-ro?... d’altro canto…(…)…cer -to... lì bisogna andare a parlaredirettamente con Bertolaso aquesto punto.LAMINO : ... come no!... quelliadesso stanno togliendo tuttigli... ma io penso che da mo a 10giorni bisogna intervenire im-mediatamente… (…) …maadesso serviranno tutte le forzee tutte le imprese accreditateper gli interventi dei monumen-ti delle chiese e dei restauri... se-condo me prenderanno 2-3000imprese perché non è facile a ri-costruire tutto... sicuramente cisarà tantissimo lavoro da affron-t a re … (…) …loro chiamerannoprima... non so se adesso fanno

una riunione col provveditora-to... col ministro... con i Beni ar-cheologici... faranno una riu-nione per vedere le imprese in-nanzitutto accreditate... innan-zitutto le imprese che hanno giàmandato l’invito... l’elenco del-le imprese di fiducia e noi abbia-mo già mandato a giugno2008... mo non so adesso cheprocedura adotteranno adessoper chiamare le aziende... per-ché adesso daranno... non pen-so che hanno il tempo di fare tut-te queste gare... quindi darannomolti affidamenti diretti.SANCETTA: …comunque iofaccio una cosa... per quanto in-somma... telefono a coso, aquello che abbiamo detto chesta lì per la Prodi bis... Terraccia-no…(…)…vediamo lui perchése mi da un appuntamento io loraggiungerei... spero che rientria Roma...”LAMINO: “P re s i d e ’ noi siamopronti a partire anche domani

mattina... (…) …siamo prontianche a partire anchedomani mattina con le squa-d re … (…) …quindi non abbia-mo nessuna difficoltà... abbia-mo uomini e mezzi per partire.Matteoli e la nominaLa mattina del 22 ottobre San-cetta informa il funzionario delministero delle infrastruttureAntonio Di Nardo di aver avutoun colloquio con Pietro Lunar-di, asserendo che l’ex ministroha convinto il suo successore,Altero Matteoli, a nominare An-gelo Balducci presidente delConsiglio superiore dei Lavorip u bbl i c i .SANCETTA: Comunque io ierisono stato a trovare Pietro...no?… (…) Secondo me sa checosa è successo?... che sicco-me... diciamo questi qua non so-no riusciti ad avere degli affida-menti da Angelo... e Angelo in-vece è riuscito lo stesso... lì pareche l’abbia aiutato Pietro eh!

PA R E N T O P O L IDOSSIER PROTEZIONE&CORRUZIONE

Sabato 20 febbraio 2010

E sulla nomina di Balducci:“Lì pare che l’abbia aiutato Pietro(Lunardi) eh! Perché mi ha detto:‘Ho convinto Altero (Matteoli)”

Balducci parla ad Anemonedi suo figlio: “Quello ha fatto 30 annieh! ...ti rendi conto te? Dico tu a 30anni eri a capo di un piccolo impero”

“Fabrizio Gatti controllatodal Gruppo Anemone: “Ma tu loconosci lui... lo conoscevi prima...come fa un giornalista ad iniziare?”

…(…) …perché mi ha detto co-sì dice... “ho convinto Altero”...insomma... boh?... “a metterlolà”... allora questo parlava pe-rò... mi ha fatto dei nomi che ionon ricordo come cose... maparlava di 8 lotti in Sardegna.La Corte dei ContiSancetta accenna poi al fattoche Lunardi non esaudirà le suerichieste finché non verrà risol-to il suo problema con la Cortedei Conti.SANCETTA: perché bisogna unpo’ entrare nel vivo del... conquello con Lunardi purtroppoc’ho ‘sta cosa in piedi e ancoraandiamo per le lunghe... e hol’impressione che quello... seprima non si vede risolta la cosasua... non alza un dito... peròquello sarebbe pure un’ottimacosa... vabbè comunque comin-ciamo con le piccole cose e ve-diamo di entrare nel vivo.L’ap p u n t a m e n t oSancetta si sente successiva-mente con Angelo Balducci,presidente del Consiglio supe-riore dei Lavori pubblici, perchiedergli un appuntamento.SANCETTA: sentiamoci allora.BALDUCCI: ...con grandissimopiacere perché adesso noi...con l’altra emergenza... conquesta storia della Maddalena...però... poi diciamo... sono... neiprossimi giorni quando vuoite.SANCETTA: ...va bene ... ti sonograto veramente... tutto benec o mu n q u e ?BALDUCCI: Insomma... poi tiaggior no.

AFFARI LORO

L’impero Anemonee il “socio” Balducci

Diego Anemone e il suo gruppo,riuscito a entrare in quasi tuttele operazioni edilizie legate aigrandi eventi di questi ultimianni, sono il fulcro del sistema dicorruzione scoperchiato dalleindagini della Procura di Firenze.

Luca Telese sulle colonnedi questo giornale hascritto: “Perché persino ilnome dell’i m p re n d i t o re

che fa da intermediario – Ane -mone – assume una sonorità dateatro plautino, una suggestio-ne da maschera greca, da com-media grottesca?”. Come ab-biamo visto Anemone cura irapporti con i suoi amici met-tendosi a completa disposizio-ne: serve un’auto di grossa ci-lindrata a Balducci? Lui c’è. Ser-ve riparare lo sciacquone in ca-sa del figlio di Balducci o redar-guire i domestici? Lui c’è.L’amico che tutti vorrebberoave re .In cambio di tutto ciò il suo im-pero cresce e prospera, comein occasione dei lavori per il G8de La Maddalena.Il duo Anemone-BalducciPerché proprio Balducci, pre-sidente del Consiglio superio-re dei Lavori pubblici, come“soggetto attuatore” ha gestitoappalti per oltre 300 milioni dieuro. Il vertice dei “gra n d i ” inItalia doveva tenersi nel luglio2009, dopo il sisma di aprile,però, Berlusconi spostò tuttosimbolicamente a L’Aquila.Anemone e Balducci, anche at-traverso la moglie di quest’ul -timo, hanno anche comuni in-teressi relativi a rapporti socie-tari, come scrisse Fabrizio Gat-ti suL’e s p re s s o già nel dicembre2008.Seguì una nota della Protezio-ne civile che letta oggi, dopotutte le ulteriori rivelazioni sca-turite dalle indagini della Pro-cura di Firenze, risulta alquan-to stonata:Mai mancati controlli nella realiz-zazione delle opere in merito all’ar -ticolo pubblicato su L’e s p re s s o c heriferisce di una serie di irregolaritànell’ambito delle procedure relativealla realizzazione delle struttureche il prossimo mese di luglio ospi-teranno il G8 sull’isola de La Mad-dalena: è indispensabile fornire una

serie di elementi capaci di restituirequel quadro di completa trasparen-za che sempre ha caratterizzatotutta l’attività svolta dal Diparti-mento della Protezione civile.Il titolo dell’articolo del settimanaleriferisce di un dirigente della Prote-zione civile, responsabile per la rea-lizzazione dei lavori de La Madda-lena, vicino, in modo sospetto, allasocietà che si sarebbe aggiudicatala parte più importante dell’appal -to per la costruzione delle opere. Ilcapo del dipartimento della Prote-zione civile e Commissario delegatoper il prossimo G8, dott. Guido Ber-tolaso, ha ricevuto dall’i n ge g n e rBalducci, chiamato in causa nell’ar -ticolo, una relazione che ribadiscela regolarità delle procedure seguiteed esclude qualsiasi legame fami-liare con imprese impegnate nellarealizzazione delle opere per ilprossimo G8. A questo proposito ilDipartimento della Protezione civi-le precisa che l’ingegner Angelo Bal-ducci non è un proprio dirigente, maè il presidente del Consiglio supe-riore Lavori pubblici, presso il mini-stero delle Infrastrutture, quindi lamassima autorità istituzionale inmateria di appalti e di realizzazio-ne di opere per conto dello Stato.L’ingegner Balducci, tra l’altro, ave-va già svolto per incarico durante ilgoverno Prodi importanti compitiistituzionali nell’ambito delle realiz-zazioni previste in occasione del150° anniversario dell’Unità d’Ita -lia e per la ricostruzione del TeatroPetruzzelli di Bari, oltre ad esserestato provveditore alle Opere pub-bliche per Lazio e Sardegna.Non un funzionario della Protezio-ne civile, quindi, ma il riferimentonaturale per la realizzazione diopere pubbliche.La scelta del dipartimento di asse-gnare ruoli ai più alti livelli istituzio-nali nell’ambito delle rispettivecompetenze, per i diversi settori sucui si sta svolgendo l’attività prepa-ratoria del prossimo G8, è quindiperfettamente in linea con l’obiet -tivo di ricercare la massima corret-tezza e linearità nel corretto svol-gimento delle procedure tecniche,amministrative e contabili.E’ comunque utile sottolineare chemai è stato sollevato lo scudo delsegreto di Stato per coprire irrego-larità. Anzi, come riportato anchedall’articolo del settimanale, è statorealizzato un preciso percorso an-che per i controlli di legittimità degli

atti e della procedure che, comesempre accade nelle attività dellaProtezione civile nazionale, raffor-za il controllo contabile che è sem-pre stato svolto dalla Corte dei Con-ti.Quella difesa di BalducciPoi anche Balducci inviò a Ber-tolaso un rapporto di chiari-mento, datato 24 dicembre2008, ne pubblichiamo alcunepar ti:L’evidente natura scandalisticadell’articolo introduce, ad arte, leattività hobbistiche della signoraThau (la moglie di Balducci, ndr),ventilando commistioni del tuttoinesistenti, anche in quanto la soc.Erretifilm Srl non ha di fatto maioperato e da tempo è stata posta inliquidazione .(...) Si assume, nell’articolo, che sus-sisterebbe un curioso legame d’af -fari tra la famiglia del coordinatoredella Struttura di missione e l’Im -presa Anemone Costruzioni Srl: ciònon corrisponde alla realtà in quan-to è documentalmente provato ilcontrario sulla base della certifica-zione camerale. Per completezzadi informazione, va detto, inoltre,che c’è identità dello studio profes-sionale commerciale utilizzato dal-la ditta Anemone e un componentedella famiglia dell’ing. Balducci. Perquanto precede risulta palese chela semplice circostanza che due opiù soggetti si avvalgano del mede-simo professionista non costituisceaffatto elemento sintomatico di col-legamenti di sorta né tantomeno dicuriosi legami di affari; si assumeche la ditta Anemone sarebbe ag-giudicataria di opere di particolarerilevanza perché “pur dichiarandosoltanto 26 dipendenti, si è presa lafetta più grossa della torta”: tale af-fermazione è destituita di fonda-mento sulla base del mero dato te-stuale che la ditta Anemone ha con-seguito l’aggiudicazione in Ati conl’evidente conseguente ripartizio-ne, nelle misure convenzionalmen-te previste, dei corrispettivi risultan-ti dall’appalto (...).Sulle inchieste del cronista Fa-brizio Gatti, contestualmente,partì un’azione di “c o n t ro l l o ”da parte del gruppo Anemone,così come emerge dalle inter-cettazioni in cui Patrizio La Bel-la (che si presenta a Gatti comeaddetto stampa del GruppoAnemone) parla con Balducci:LA BELLA: ...io lo vedo in set-

timana lo sai?... e perché... so-no a una cena... un’amica co-mune... e c’è anche lui... quin-di... e niente... ma tu lo conoscilui... lo conoscevi già prima?...o è una denuncia di qualcu-no... come fa un giornalista adiniziare... no?Fogli e figliUn legame tanto stretto quellotra Anemone e Balducci, cometestimoniano anche altre inter-cettazioni nelle carte fiorenti-ne, tra cui quelle che riguarda-no una storia di “fogli e figli”.Sono trascorsi cinque giornidal terremoto de L’Aquila. Dal-le carte emerge una sorta dibraccio di ferro: da un lato c’èl’aspirazione per un “fo g l i o ”,dall’altra quella per un “fi g l i o ”.Poche ore prima, Balducci, haincontrato Bertolaso. E ha pro-vato anche a passargli Anemo-ne al telefono. Niente da fare,però. Balducci spiega: “Cer tose uno c’ha bisogno con voi...praticamente ho chiamato tut-ti e tre… nessuno… ho fattoproprio una bella figura... ioadesso sto aspettando perchélo dovrei rivedere un attimo alui... perché dopo lui riparte super L’Aquila… ecco, è uscitoadesso... sta tornando da Gian-ni Letta e quindi...”. I due si sen-tiranno più volte, durante lastessa giornata, ma finirannoquasi per litigare. In serata Bal-ducci richiama Anemone e glichiede di munirsi d’un foglio dicarta, in quanto, appena arrivaa casa, gli deve dettare qualco-sa da mandare poi a Bertolaso:“Senti dopo... ce l’ho a casa pe-rò... ti devo dettare... un coso...un... un indirizzo da mandare...lì a... una cosa da mandare lì aGuido”.Nella successiva telefonata Bal-ducci, che avrebbe dovuto for-nirgli “la cosa da mandare aGuido”, comincia a parlare del-la situazione di suo figlio Filip-po: “Quello ha fatto 30 anni eh!...ti rendi conto te? Io per caritànon è che mi voglio... nemme-no permettere di confrontarmicon voi... però dico tu a 30 annieri già a capo di un piccolo im-pero... questo non c’ha mancoun posto da usciere tanto peressere chiari… eh... Diego...permetterai che uno è un po'incazzato…”.

I protagonistiì

To r oLacrime

e dimissioni

A chilleTor o

procurator eaggiunto diRoma è stato

indagato per rivelazio-ne del segreto d’uf ficioin concorso con il fi-glio Camillo (indagatoanche per favoreggia-mento) nell’ambitodell’inchiesta della Pro-cura di Firenze sui pre-sunti illeciti legati aicosiddetti “Grandieventi”. Toro ha rasse-gnato le dimissioni coneffetto immediato.

Te s a u r oDal lodo Alfano

a quelle telefonate

G iuseppeTesaur o,

giudice costi-tuzionalistavoluto alla

Consulta da Carlo Aze-glio Ciampi, votò per labocciatura del lodo Al-fano. Al vaglio degli in-quirenti alcune inter-cettazioni di telefonatecon Antonio Di Nardo,dipendente del mini-stero delle Infrastruttu-re “in rapporti con sog-getti vicini al clan ca-morristico dei Casale-si”.

ColosimoI conti

non tornano

A ntonelloColosi-

mo, consi-gliere dellaCorte dei

Conti. Dal 2005 al 2008ha ricoperto la caricadi vice alto commissa-rio per la lotta allaContraffazione. Il gipRosario Lupo nell’or di-nanza scrive di “rap-porti poco chiari” tralui e quel sistema gela-tinoso incarnato dagliarrestati Balducci, Del-la Giovampaola e DeSantis.

FecarottaL’imprenditorevicino ai Riina

M ario Fe-car otta,

impr endito-re accusato diesser affiliato

a Cosa Nostra e legatoalla famiglia Riina, poiassolto. E’ stato arresta-to nel 2002 per mafia eper estorsione aggrava-ta. Entra nell’inchiestafiorentina sui grandiappalti della Protezionecivile per le intercetta-zioni tra lui e il funzio-nario ministeriale An-tonio Di Nardo.

Da sinistra, Angelo Balducci (s), DiegoAnemone (c) e Mauro Della Giovampaola

(d) a pranzo nel ristorante Mandarin aRoma il 2 settembre 2008; il coordinatorePdl Denis Verdini con Antonio Di Nardo e

un amico napoletano; Fabio De Santisscende dall’auto; il Salaria Sport Village;uno degli impianti dei Mondiali di Nuoto

Nella foto grande, Fabio De Santise Angelo Balducci

( FOTOANSA)

IL “TUTTO FARE”

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“Ti volevo dire che il nostro amico s’èmosso su quella cosa di Genova, m’hadetto che ha fatto tutto, ora è allaMaddalena con Berlusconi”

“Non è che c’è un terremotoal giorno. Per carità, poveracci”“Io ridevo stamattina alle tree mezzo dentro al letto”

IL SODALIZIO FIORENTINO

“AMICI MIEI”CON VERDINI E FUSI

Indagato per corruzione,interrogato per ore dai pm dellaProcura di Firenze, il coordinatorenazionale del Pdl Denis Verdini,dagli atti del procedimento,emerge come una figura centraledel sistema che ruotava intornoalla Protezione civile e allagestione dei suoi appalti.Soprattutto, appare l’anellocentrale di un sistema che vedeprotagonisti, per svariati affari,altri parlamentari del Pdl.

Dagli atti emerge un parti-colare interessamentoagli affari legati al calce-struzzo. L’affare inizia a

profilarsi nel novembre 2008.Fusi con la sua BTP deve costrui-re la superstrada da 700 milionidi euro che collegherà Marche eUmbria. Denis Verdini e l’ono -revole Rocco Giralda (Pdl) vo-gliono che la fornitura di calce-struzzo sia data agli amici del ce-mentificio Barbetti di Gubbio.La sera del 21 novembre 2008viene intercettata una conversa-zione fra Riccardo FUSI e Leo-nardo BENVENUTI che chiede aFUSI dei dati riferiti a una impor-tante fornitura di calcestruz-zo…BENVENUTI: ...Riccardo buo-n a s e raFUSI: ...buonaseraBENVENUTI: ...sono qui in mac-china con Rocco (Girlanda, ndr)...come va? (...) senti che... c’haiquei dati per caso?FUSI: ...si guarda... ce li ho... te lido subito... allora senti... l’im -porto totale... si sta parlando di44 milioni di euroBENVENUTI: ...44... okay... l’im -porto... e come metri cubi?FUSI: ...aspetta che cerco di leg-gerlo... allora... quantitativo325.000 tonnellate...BENVENUTI: ...325.000 tonnel-late (...).FUSI: più 220.000 tonnellate...il totale fa 325 più 220...BENVENUTI: ...va beneFUSI: ...allora questo importo di44 milioni... viene ritirato in unamedia di circa 11-12 milioni... apartire da gennaio...Il 23 settembre 2009 VERDINIchiama Fusi.FUSI: ...ehi?...VERDINI: ... Riccardo?...FUSI: ... dimmela...VERDINI: ...sono qui con Roc-

co...FUSI: ... sì...VERDINI: ... che mi domanda...c’è qualche problema lì? ... l’ave -te risolti i problemi o no?...La conversazione prosegue traRiccardo FUSI e l’on. RoccoG I R L A N DAGIRLANDA: ... Ricky?...FUSI: ... è inutile che tu vada daDenis... io quando ti dico...quando io ti do unaparola... è un contratto...La cosa di GenovaNella mattina del 10 settembrel’on. VERDINI informa Riccar-do FUSI di aver avuto un contat-to con un comune amico – nonmeglio indicato – che si sarebbemosso su una vicenda allusiva-mente definita quella cosa diGenova; l’on. VERDINI invitaFUSI a fare un’autonoma verifi-ca.VERDINI: ... ti volevo dire... cheil nostro amico... s’è mosso suquella cosa di Genova... m’hadetto che ha fatto tutto... poi mene parla... ora è alla Maddalenacon BERLUSCONI... vedi unpo’... verifica un po’...FUSI: ...te dove sei?...VERDINI: ...io sto andando aGubbio ora (...) però verifica unpo’ se c’è qualche news sull’ar -gomento... gli ho spiegato tut-to... gli ho dato la lista che tu mihai dato... lui ha fatto un viaggioinsieme al capo... al capo loro...e... mi ha chiamato ora e mi hadetto... ‘io ho fatto tutto... poi tispiego a voce’... quindi... bè...insomma... deve essere bono...verifica un po’...FUSI: ... bene... ho capito... vabene... ciao...Matteoli e la Scuola mare-scialliIl 27 gennaio 2009 –scrivono gliinquirenti – viene rilevata unaconversazione intercorsa fraRiccardo FUSI e l’on. DenisVERDINI, riguardante la vicen-da della costruenda Scuola ma-rescialli con riferimento alla sol-lecitazione per il ministro MAT-TEOLI che deve assumere la de-cisione perla destinazione del cantiere.Salvare BonsignoreL’11 marzo 2009 Verdini chiamaFusi.FUSI: ... ehi!... buongiorno...VERDINI: ... ciao... buongior-no... dovresti chiamare Vito...(si sente squillare un telefono in

sottofondo)... ti ha trovato unacosa mi ha detto...Il 13 marzo 2009 Verdini chiamaFusiVERDINI: ...di Vito (Bonsigno-re, ndr) l'avevi chiamato poi?FUSI:... sì, sì, sì, ma io sono belloe avanti... sono oltre... (...) sentidomattina dove sei?VERDINI: ... e ora te lo scrivo...più tardi te lo dico perché c’hòun mare, una serie di cose di......no volevo dire Vito mi ha det-to delle cose buone... io non sose te le ha dette a te...Non è da escludere che i riferi-menti all’on. Vito BONSIGNO-RE – si legge negli atti – a bbianoattinenza con la prossima ese-

cuzione di alcune Grandi opereda parte di società riferibili alparlamentare europeo.Il 19 aprile 2009 Fusi e Verdini sisentono ancora.FUSI: ... ciao Denis... buongior-no... scusa se ti disturbo... ma miha chiamato Vito... sai VitoGAMBERALE?...VERDINI: ... sì...FUSI: ...lo puoi chiamare sul cel-lulare?... non so che vuole... per-ché mi ha chiesto per favore...VERDINI: ... Vito BONSIGNO-RE... BONSIGNORE...FUSI: ... sì... scusa... scusa... scu-sa... (ride)...VERDINI: ... lo so io che vuole...mi toccherà salvarlo...

IL SISMA E GLI SCIACALLI

L’uomo che ridevasul dramma de L’Aquila

L’Abruzzo è devastato dalterremoto alle 3:32 del 6 aprile,nel pomeriggio di quello stessogiorno in Italia qualcuno dice:“Io ridevo stamattina alle tre emezza dentro al letto”

Francesco Maria De VitoPiscicelli, imprenditore,è indicato nell’o rd i n a n z adel gip Rosario Lupo co-

me “personaggio alquanto im-portante in tale inchiesta”. E’quello che, a poche ore daldramma che ha sconvoltoL’Aquila, rideva con il cognatoPierfrancesco Gagliardi “per -ché non c’è un terremoto algior no” e di conseguenza “bi -sogna partire in quarta subi-to”.PISCICELLI: ...sìGAGLIARDI: ...oh ma alla Fer-ratella occupati di ‘sta roba delterremoto perché qui bisognapartire in quarta subito... non è

che c’è un terremoto al gior-noPISCICELLI: ...no ...lo so (ri-de)GAGLIARDI: ...così per direper carità... poveracciPISCICELLI: ...vabbuò ciaoGAGLIARDI: ...o no?PISCICELLI: ...eh certo ...io ri-devo stamattina alle tre e mez-zo dentro al lettoGAGLIARDI: ...io pure ...vab-buò ..ciaoConsorzio e odor di mafiaMa Piscicelli è anche quelloche con la sua Opere pubbli-che e ambiente Spa passa, se-condo gli inquirenti, nel croce-via in odor di mafia del Consor-zio Stabile Novus di Napoli: DeVito Piscicelli, nel corso di nu-merosi dialoghi intercettati,spiega di aver “dovuto contrar-re un prestito di 100 mila eurocon soggetti campani, per sod-disfare alcune richieste avan-zategli dall’ufficio di via della

Fer ratella”, arrivando a resti-tuire una somma di 140 milaeuro. Un prestito usuraio,quindi, pagato con assegni adue persone indicate al cogna-to come pericolose: “Son quel-la gente che è meglio che ci stailontano… se si sgarra è la fi-ne… quello vanno trovando…io già l’altra volta da 5 al me-se… sono passati al 10”.I due soggetti campani a cui DeVito Piscicelli fa riferimento ri-spondono ai nomi, nell’ordi -nanza del gip, dell’imprendito -re Rocco Lamino (diretto desti-natario degli assegni) e Anto-nio Di Nardo, intermediario frai due. Quest’ultimo funziona-rio ministeriale in contatto conaltri soggetti indiziati di appar-tenenza a Cosa Nostra e Ca-morra. E proprio Antonio DiNardo “gestiva occultamente ilConsorzio”, scrive il gip.Gli interessi su FirenzeDe Vito Piscicelli sponsorizza

al dipartimento sviluppo e tu-rismo della presidenza delConsiglio dei ministri la Btp diRiccardo Fusi. Tra la fine del2007 e l’inizio del 2008, infatti,mette in contatto prima Vin-cenzo Di Nardo e poi RiccardoFusi (legale rappresentante epresidente del Cda di Btp) pro-prio con Angelo Balducci econ Fabio De Santis. Grazie aquesta intermediazione Fusiavrebbe avuto la preventiva as-sicurazione dell’assegnazionedi diversi appalti. E De Vito Pi-scicelli era impegnato nel farein modo che la Btp partecipas-se alla “spartizione dell’enor -me torta costituita dai 465 mi-lioni di nuovi euro stanziati perla realizzazione di ulteriori di-ciassette opere” relative allecelebrazioni dell’anniver sariodell’Unità d’Italia.PISCICELLI: ...ma infatti c’è an-che quella in campo... io sto la-vorando per loro... ho fatto già

POLITICA D’A F FA R I

A F FA R I PER 12 MILIONI

SUI MONDIALI DI NUOTOL’OMBRA DEI CASALESI

U omini vicini ai Casalesi e alla mafia eranoentrati nel giro d’affari legato alla Protezione

civile. Antonio Di Nardo, funzionario del ministero,in contatto – attraverso soci di alcune imprese a luiriconducibili – con il clan dei Casalesi. A lui “èriferibile il Consorzio Stabile Novus che partecipain ATI alla gara (persa) per la costruzione del NuovoTeatro di Firenze. Il consorzio puntava anche alleopere dei pacchetti “Vertice G8” e “150°Anniversario dell’Unità d’Italia”. La Novuss’aggiudica “la progettazione ed esecuzione delpolo natatorio – piscine olimpiche in Valco SanPaolo Roma Tre”, per un importo di euro 12 milionidi euro, appaltati nell’ambito del programma per iMondiali di Nuoto Roma 2009. Al Consorzio StabileNovus spa partecipano altre imprese, come laITALSYSTEM srl che vede, tra i soci, il fratello di unuomo del clan camorristico Cesarano. A Di Nardo,infine, era riconducibile anche la “ SOA NAZIONALECOSTRUTTORI” , dove compariva un parente dellaprimula rossa dei Casalesi, il latitante AntonioIovine, detto “O Ninno”.

DOSSIER PROTEZIONE&CORRUZIONE

Sabato 20 febbraio 2010

“Lui (Gianni Letta) mi ha detto che hapassato tutto (a Bertolaso)e che richiamerà... siccome gli amici lìde L’Aquila lo conoscono...”

“Quell’architetto è di Veltroni,l’impresa è di Veltroni e il sindacoDomenici ha preso gli ordinida Veltroni, è una vergogna”

l’accordo con Baldassini ...eh!...certo ...sì con ...come si chia-ma con Antonio e Rocco …ehcerto già è in pista anche que-sto e in più io sto lavorando, ioanticipo ho fatto ...ho detto isalti mortali e compagna bellae loro ...e lui arriva bello frescoe tosto e ...non è così che si par-tecipa alle cose ...che poi tunon sai che loro hanno fatto an-che degli interventi per cerca-re di entrare in questa cosa sub-dolamente ...io poi li misi a po-sto 5/6 mesi fa ...peraltro inter-venti a perdere tempo e a daresolo fastidio... non servono aniente perché così conquell’uomo non si ottieneniente... vabbè dai! Già tengol’elenco… tengo l’elenco in ta-sca e già gli ho... già ho fattol’accordo con Vincenzo DiNardo per partecipare a quellegare insieme... con Rocco...con me al 10% ... ma non nelnostro... singolo dove parteci-piamo da soli... in quelle dovepartecipiamo con loro”.Ma non solo, per Btp De VitoPiscicelli si muove per sblocca-re la situazione dei lavori dellaScuola marescialli nell’area diCastello a Firenze, appalto perdiscutere del quale Fusi incon-tra il suo amico Denis Verdini,coordinatore del Pdl, e anche ilministro Altero Matteoli. Pro-prio qualche giorno prima del-la deflagrazione dello scandaloalla Btp viene riconosciuta la ti-tolarità del cantiere nell’area diCastello, escludendo un’a l t raimpresa, la Astaldi.

GIANNI LETTA

L’inter ventodi Palazzo Chigi

Il nome di Gianni Letta, negli attidell’inchiesta, compare quandogli investigatori scoprono chel’imprenditore Riccardo Fusi,presidente della BTP, ha fissatoun appuntamento, a PalazzoChigi, con il sottosegretario allapresidenza del Consiglio. Tregiorni dopo quell’i n c o n t ronascerà un consorzio, Il“Federico II”, che si aggiudicheràappalti, per circa 12 milioni dieuro, nella ricostruzione postterremoto a L’Aquila.

E’l’11 maggio 2009. Alle ore20:55 Riccardo FUSI, conun sms, informa LiborioFRACASSI che l’appunta -

mento dell’indomani è a PalazzoChigi e alle ore 17:30. “Appunta -mento a Palazzo Chigi alle ore17:30”.Dopo 3 minuti FUSI, con unsms, assicura il geometra FRA-CASSI che l’indomani certa-mente all’incontro (a PalazzoChigi) potrà partecipare il diret-tore della Cassa di Risparmio deL’Aquila (Rinaldo TORDERA).“Faccia venire le persone, il di-rettore entrerà sicuramentespero anche gli altri”.Consorzio al via.Il 12 maggio alle ore 17:15 FUSI

chiama il suo amministratoredelegato Vincenzo DI NARDO.“CICONE Luciano... è il com-mercialista dei soci giù deL’Aquila... chiamalo (...) lorovorrebbero fare... andrebbe be-ne fare come è stato fatto il no-stro Consorzio Stabile... ma nonpotendo fare noi un consorziostabile... perché ne abbiamo giàuno... bisognerebbe trovare unmodo di farlo... o si fa normale epoi si fa una scrittura a laterecon le stesse cose...”.Tre giorni dopo, a L’Aquila, èstato effettivamente costituitoil Consorzio FEDERICO II.“Sono da Letta”.Alle 17:17 FUSI chiama una suaamica di nome VITI Eva: “O rasono a Roma... perché sono quia Palazzo Chigi... sono da LETTAqui... capito? … e quindi... sonoin sala d’attesa... e niente... nonso che ora farò qui quandoe s c o . . .”.La soddisfazione degli amici.Alle ore 18:49, il geometra Libo-rio FRACASSI chiama FUSI perriportargli la viva soddisfazionedegli amici aquilani, facendoevidentemente riferimentoall’esito dell’incontro a PalazzoChigi che si è appena concluso“Ho sentito gli altri amici... sonotutti contenti... soddisfatti... le

sue lodi all’infinito... ”.L’intervento di Verdini.Alle ore 19:19 FUSI informaBARTOLOMEI dell’esito piùche positivo degli incontriodierni, lasciando intendereche l’intervento dell’on. VER-DINI è stato determinante.BARTOLOMEI: ... pronti?...FUSI: ... ehi...BARTOLOMEI: ... come stai?...FUSI: ... guarda... sono uscito inquesto momento... guarda...BARTOLOMEI: Sei stato lì?FUSI: ...sì... sì... ho fatto... oggiho fatto un lavoro straordina-rio... da stamani ad ora... se nonne va in porto nemmeno una al-lora vuol dire che deve esseredestinata... sennò non c’è ver-so... tutte al massimo che si po-teva fare... tutte al massimo...tutte al massimo ... anche quelloche s’è visto ieri (riferimentoall’on. Denis Verdini, ndr) oggi...se facesse sempre come oggi…si sarebbe i primi in classificaLa schedaIl 16 maggio FUSI dice a FRA-CASSI: “Andrebbe preparatauna piccola scheda... con la pre-sentazione del gruppo... cioè...BTP con le altre imprese... per-ché va data a quella persona chesiamo andati l’altro giorno...”.“Gianni ha portato a Berto-

laso”Il 26 maggio Fusi chiama VER-DINI.FUSI: ... pronto?...VERDINI: ...sì ...ciao Riccar-do...FUSI:...buongior no...VERDINI:...buongiorno ... allo-ra ... ho parlato con Gianni cheha portato tutto a BERTOLASOFUSI: ... sì...VERDINI: ... richiamerà... peròio comunque gli farei anche...visto che loro hanno buonirapporti... li farei sollecitare an-che da loro insomma...FUSI: ... sì...VERDINI: ... eh?...FUSI: ... vabbene... e come sifa?... non si fa l’i n c o n t ro ? . . .VERDINI: (Gianni Letta, ndr) ...mi ha detto... gli ho portato tut-to... sta comandando... vedrai...ti chiama... però... insomma...te sollecita poi semmai inter-vengo io... l’incontro dovrebbeavvenire con lui... perché è luiquello che...FUSI: ... ma chi ce lo fissa?... senon ce lo fissa lui... non siamo ingrado di fissarlo noi...VERDINI: ... allora... lui mi hadetto che ha passato tutto e cherichiamerà... dicevo... siccomegli amici lì de L’Aquila lo cono-scono... così mi hanno detto...

i protagonistiì

ParisiIl luogotenente

di Verdini

M assimoParisi,

deputato ecoordinator eregionale del

Pd in Toscana, dove èun uomo del “potente”Denis Verdini. Tantoche, se il capo non ri-sponde, si passa da lui:“Parisi... bisogna chia-mare Parisi, ce l’hai ilnumer o?”. Sancetta vo-leva diventare capo digabinetto del presiden-te del Senato, per que-sto cerca Parisi, “uomovicino a Verdini”.

CesaroUno strano

finanziamento

L uigi Cesa-ro parla-

mentare cam-pano del Pdl,era spesso al

telefono con uomo vicinoai clan di camorra. Parlia-mo di Antonio Di Nardoche, intercettato dagli in-vestigatori, viene raggiun-to da un sms dal quales’intuisce l’intenzione difinanziare il parlamenta-re: “Tale dottor Guerra glicomunica gli estremi diun conto corrente accesoper finanziare l’attivitàpolitica dell’onor evole”.

GirlandaIl deputato editore

del calcestruzzo

R occo Gir-landa,

deputato Pdl,editore del“Corrier e-

dell’Umbria”. S’inter es-sa di forniture di calce-struzzo per conto dellaBarbetti Spa, in una in-tercettazione LeonardoBenvenuti della Barbet-ti parla con Fusi: “Sonoin macchina con Roc-co. Quei dati?”. Fusi: “Sista parlando di 44 mi-lioni di euro... unquantitativo di 325 mi-la tonnellate”

ViceconteSognandoil governo

G uido Vi-ceconte,

senatore delPopolo dellalibertà con il

sogno incompiuto didiventare sottosegreta-rio.Dalle indagini dellaProcura di Firenzeemerge che assiemeall’onorevole Mario Pe-pe, era interessato a faraggiudicare appalti dilavori pubblici all’im-presa del costruttoreGuido Ballari.

Da sinistra, il patron (poi dimessosi) dellaBtp Riccardo Fusi mentre scende

dall’auto; Fusi (con due buste di gioielleriain mano) con l’imprenditore FrancescoMaria De Vito Piscicelli il 16 dicembre

2008 in via della Ferratella a Roma. Fotocontenute nei documenti dell’i n ch i e s t a

In alto, Guido Bertolasocon il coordinatore del Pdl Verdini ieri alla

Camera. A lato, gli ex sindaci di RomaRutelli e Veltroni ( FOTO ANSA)

CA S E DI MINISTRI

LUNARDI E QUEI LAVORINELLA VILLA DI PARMA

A nche l’onorevole Pietro Lunardi, quand’eraministro per le Infrastrutture, ha usufruito

dei lavori della ditta Anemone per laristrutturazione d’una casa di campagna.L’episodio, ricostruito da il “Fatto Quotidiano”, enon contenuto nell’inchiesta, è stato commentatocosì da Lunardi: “Mi fu presentato da AngeloBalducci. Pagai regolarmente i lavori”. Dalleintercettazioni contenute nell’indagine, invece,emerge che il giudice della Corte dei Conti, MarioSancetta, capo dell’ufficio legislativo del ministerodelle Infrastrutture fino al 2006, avrebbe fatto unpiacere a Lunardi per una causa pendente allaCorte dei Conti. L’ex ministro, all’epoca, fucondannato, proprio dalla Corte dei Conti, apagare 2,7 milioni di euro. Dopo una transaziones’accordò per 600mila euro, risparmiando ben 2milioni, e nelle intercettazioni si sente Sancettache dice: “Bisogna entrare nel vivo con Lunardi ...se prima non vede risolta la cosa non muove undito”. “Sue aspirazioni, delle quali non mi haparlato, non gli ho mai promesso nulla”.

POLITICA D’A F FA R I

RUTELLI E VELTRONI

Una “cricca” di romaniTra i politici tirati in ballo anche gliex sindaci di Roma Rutelli e Veltroni,che – secondo gli intercettati –avrebbero sponsorizzato architettiper il Nuovo Parco della Cultura edella Musica di Firenze e il NuovoPalazzo del Cinema di Venezia Lido.

Parlano i due architetti rivali,Paolo Desideri e Marco Casa-monti, che indica come al li-mite dello scandalo il siste-

ma di gestione degli appalti all’in -terno del ministero. Desideri con-ferma che esiste un sistema di po-

tere: “Loro evidentemente stannoimmersi in un liquido gelatinoso”.I colleghi sospettano che Desideriabbia vinto la gara grazie alle pres-sioni di Veltroni. In un’intercetta -zione del 29/12/2007, Casamontisi lamenta con l’ad dell’i m p re s aBTP, Vincenzo Di Nardo:CASAMONTI: quell’architetto è diVeltroni, l’impresa è di Veltroni e ilsindaco Domenici ha preso gli or-dini da Veltroni, è una vergogna...DI NARDO: Marco questo ti inse-gna anche un’altra cosa... o tu di-venti amico di Rutelli o di Veltronio tu puoi tornare a casa.

CASAMONTI: ma infatti detto frame e te doveva vincere la GIAFI...senonché è arrivato l’ordine di Vel-troni e quindi...Nella stessa mattina Di Nardo chia-ma Santi Caminiti della ARCHI-TECNA ENGINEERING srl, perraccontargli l’esito negativo dellagara per i lavori dell’Auditor ium.DI NARDO: tutti romani, criccaVeltroni-Rutelli, si son messi d’ac -cordo e si sono divisi il bottino.Vincenzo Di Nardo chiama Fabri-zio Bartaloni del consorzio ETRU-RIA, e gli ripete quelli che, a suoparere, sono stati gli accordi per fa-

vorire il progetto dell’arch. PaoloDesider i.DI NARDO: Desideri è una settima-na che è a Mali, perché lui non ave-va da fare nulla... aveva bell’e finitotutto da un pezzo... e guarda casosono tutti e due romani... Il Dome-nici, che cosa avrà chiesto a Veltro-ni in cambio... perché hanno ven-duto Firenze a questa gente qui...Lì è gestito tutto da questo Balduc-ci che risponde a (inc.) e Veltroni.“E’ una totale follia – la risposta diVeltroni – non sappiamo nulla diciò di cui si parla nelle intercetta-zioni”.

Page 5: DOSSIER Protezione Civile

pagina 16 Sabato 20 febbraio 2010

Per i Mondiali di Nuotoin tutto vengono spesi 700 milionidi euro pubblici, per il G8della Maddalena 327 milioni

A trasformare i 150 annitrascorsi in un eventoeccezionale, è stato il governoProdi nel 2006

Nell’Italia berlusconianail mercato è cancellato perdecreto: grazie all’e m e rg e n z asemplicemente non esiste

DAI MONDIALI DI NUOTO AL G8

GRANDI OPEREGRANDI SPECULAZIONI

di Monica Raucci

L’assalto alla diligenza dellaProtezione Civile non haguardato troppo per il sot-tile. Manifestazioni e av-

versari prevedibili come le Olim-piadi invernali, il Giubileo, il G8del 2009, i Giochi del Mediterra-neo a Pescara, addirittura la com-memorazione di San Giuseppedi Copertino, le regate della Vit-ton cup sono state tramutate perdecreto in emergenze nazionali.In tal modo si aggiravano le nor-me e i controlli ordinari. Al di làdelle ruberie, resta inevasa unadomanda chiave dello scandalo:cosa resterà ai cittadini di questagigantesca spesa? Siamo andati averificare, evento per evento, lostato dell’ar te.Mondiali del nuoto 2009. Fi n oal 13 giugno 2008 si è occupatodelle piscine da costruire pro-prio Angelo Balducci, arrestatoanche per le regalie accettate daDiego Anemone per favorirlonegli appalti. In tutto vengonospesi 700 milioni di euro pubbli-ci, i due appalti d’oro sono la ri-strutturazione dello Stadio Cen-trale del Foro italico, che vale 23milioni di euro e il museo dellosport, da 20 milioni di euro. Ilprimo se lo aggiudica la Tec-no-cos di Daniele Anemone in-sieme alla Imac di PierfrancescoMurino. L’iperbolico palazzettoper la pallanuoto con tetto mo-bile, inizialmente previsto pergiustificare la spesa, non saràmai realizzato. La giunta di Romacambia idea, i lavori tardano e legare si disputano in una piscinasmontabile. Non va meglio con ilpolo di Torvergata. La grandiosacittà dello sport ideata dall’archi -tetto Calatrava salta per il costoeccessivo. Resta solo un insensa-to museo dello sport. L’appaltoda 20 milioni euro viene vinto daun’associazione di imprese gui-data dalla Igit di Bruno Ciolfi, le-gato ad Anemone. Il terzo bandoè quello da 10 milioni di euro peril polo natatorio di Pietralata, eprevede la costruzione di due pi-scine e foresteria. Viene vintodalla Cogei di Roberto Petrassiassieme alla Eschilo1 del suoamico Roberto Caramanica. Pe-trassi, che non è indagato a Firen-ze, mentre era intercettato nelcorso di un’altra inchiesta, per laquale sarà rinviato a giudizio per

corruzione, nel 2003 si autode-finiva così: “Noi abbiamo unaforma di rubare che è autorizzatasotto certi casi. A noi è più dif-ficile che ci mettano in galeraperché le cose siamo abituati afarle bene”. Talmente bene chegli impianti di Pietralata vengo-no aperti per i mondiali di nuoto,ma qualche giorno dopo il pavi-mento inizia a sollevarsi e a di-stanza di otto mesi, sono abban-donati.Ancora più indietro è la piscinadi Valco San Paolo. L’appalto èstato vinto dal Consorzio Novus,di cui fa parte Francesco Mariade Vito Piscicelli, intercettatomentre rideva del terremoto inAbruzzo, e alcuni imprenditoriin odor di mafia. Le strutture do-vevano essere pronte per luglio2009 ma sono ancora sotto im-palcatura. Nelle intercettazionisi sente il capo cantiere preoccu-pato per un abbassamento dellacampata di cemento del tetto. EPiscicelli lo scongiura di non far-ne parola con nessuno. A Ostiainvece hanno sbagliato addirit-tura le misure: quando gli atletidei mondiali sono arrivati per al-lenarsi hanno scoperto che la pi-scina olimpionica era un metro emezzo più lunga del previsto.Anche le foresterie che doveva-no ospitare gli atleti non sonopronte. E Bertolaso in questo ca-so non può sostenere di non ave-re saputo. Tra aprile e ottobre LeIene dedicano ben due servizi airitardi e agli sprechi dei Mondia-li. Bastava guardare i servizi diFrancesca Biagiotti e Filippo Ro-ma per inchiodare il commissa-rio Claudio Rinaldi alle sue re-sponsa bilità.Italia 150. I festeggiamenti del150esimo anniversario dell’Uni -tà d’Italia sono un’altra torta daspartire. L’“Unità di missione”del governo è coordinata dall’in -gegner Mauro Della Giovampao-la, arrestato dal Gip di Firenze,che era stato - prima di passaredall’altra parte - nella società Me-dea Progetti della famiglia Ane-mone. A trasformare i 150 annitrascorsi in un evento ecceziona-le, è stato il governo Prodi nel2006. Il programma delle opereviene tracciato sotto la regia delvicepresidente del ConsiglioFrancesco Rutelli. A vincere l’ap -palto da 80 milioni di euro perl’Auditorium di Firenze è la Igit

(legata a Anemone). L’opera do-vrebbe finire per il maggio mu-sicale ma i lavori vanno a rilentoe sul cantiere c’è un’enorme bu-ca. L’Unità si festeggia anche aVenezia, per l’esultanza dellagiunta rossa di Massimo Caccia-ri. A vincere l’appalto per la co-struzione del nuovo Palazzo delCinema e dei congressi è la Sa-caim spa di Venezia, a cui sonoandati 61 milioni di euro. Nell’as -sociazione di imprese c’è ancheEnrico Intini, amico di Giampao-lo Tarantini.La posa della prima pietra dei la-vori, il 28 agosto, è l’occasioneper Anemone per fornire unaprostituta sudamericana a bene-ficio dei controllori De Santis eDella Giovanpaola. Distratti dasimili incombenze i due si di-straggono e i tempi di consegnaslittano. Il palazzo difficilmentesarà pronto per il 2011. Comel’altra grande opera di Italia 150:il nuovo aeroporto di Perugia. Avincere l’appalto per 25 milionidi euro è un consorzio con la Re-dim 2002 della moglie di DiegoAnemone e la solita Igit, di Bruno

PROSSIMA MOSSA LA RIFORMA DELLE INTERCETTAZIONI

Un Paese al contrariodi Marco Lillo

Un paese nel quale nessu-no fa più il suo mestiere.Un mondo di politici chenon si occupano più della

polis, di imprenditori non fan-no più impresa e di giudici chenon controllano ma aspiranosolo a favori e incarichi.E’ questa l’immagine dell’Italiache emerge dall’inchiesta delRos dei carabinieri. E non stia-mo parlando di mele marce madi una pianta ben radicata nellacoscienza nazionale. I protago-nisti sono Denis Verdini, coor-dinatore del primo partito ita-liano; Btp, la settima impresaitaliana di costruzioni; AchilleToro, numero due della Procuradi Roma; Guido Bertolaso, se-condo un sondaggio di Sky del2009, più popolare del Papa.Non è la degenerazione del si-stema berlusconiano, ma la mi-gliore espressione del suo fun-zionamento.A volte le coincidenze sono pre-sagi. Il 21 novembre del 2008 èil giorno della fondazione delPdl, una data storica a suo modoper questo paese. Denis Verdi-ni, il coordinatore di un partitoche rappresenta un italiano sutre dice: “Grazie alla vittoria diBerlusconi l’Italia potrà diven-tare più simile alla Francia e allegrandi democrazie europee”.Proprio quel giorno il suo ami-co costruttore, Riccardo Fusidella Btp, gli chiede una mano

per l’appalto da 290 milioni del-la scuola dei Carabinieri di Fi-renze. E Verdini, per un’a l t rastoria misteriosa, gli chiede dimettersi in contatto con un al-tro onorevole del Pdl, RoccoGirlanda di Gubbio. Non si par-la di politica ma di calcestruzzo.Verdini e Girlanda vogliono cheFusi affidi la più grande com-messa dell’anno, 44 milioni dieuro, al cementificio Barbetti.In Sicilia è la mafia che imponela fornitura del calcestruzzo incambio della tranquillità e delsuo appoggio, in questo caso èla politica. Fusi accetta perchénon ha alcun interesse a pagaredi meno il cemento per poi po-ter fare un’opera più concor-renziale. Nell’Italia berlusco-niana il mercato è cancellatoper decreto: grazie all’emer gen-za semplicemente non esiste.Ecco perché non serve a nullapuntare sulla legalità e l’ef fi-cienza. Per entrare negli appaltiromani dei mondiali del nuoto,la Btp di Fusi si allea con Vincen-zo Maria Piscicelli, quello che ri-deva nel letto per il terremoto.Non importa se Piscicelli si van-ta di non sapere cosa è un pianodi sicurezza, non importa se co-struisce le piscine con un tettotanto storto da far paura pure alsuo capo cantiere, chi se ne fre-ga se porta con sé soci poco rac-comandabili dalla Campania.Fusi ha ragione: è lui l’uomo giu-sto. E infatti l’appalto arriva.In un altro paese europeo la set-

tima impresa nazionale non ac-cetterebbe il “racket politico”sul calcestruzzo né l’alleanzacon un consorzio che costrui-sce male e ha soci in odor di ma-fia. Non tanto per una ragioneetica ma economica. Nell’Italiaberlusconiana, invece, vige laconvenienza dell’illegalità. Il si-stema è chiuso, senza rischi. Agarantire l’impunità ci sono icontrollori ei giudici corrotti.Dal capocantiere, al soggetto at-tuatore, dal giudice contabile alcommissario, dal presidentedel Consiglio dei Lavori pubbli-ci al Procuratore che ha la de-lega sulle indagini, tutti sono av-vicinati o avvicinabili. Quasitutti accettano di asservire icontrolli alla loro sete di dena-ro, di donne e di favori per figli,

fratelli e mogli. Nessuno fa l’in -teresse pubblico, nessuno con-trolla fino a quando, grazie alleintercettazioni telefoniche, ungruppo di investigatori lontanidai palazzi romani svela il siste-ma. Per salvare l’apparenza fi-nora il sistema sacrificava il suomembro più esposto. È andatacosì con Agostino Saccà, peresempio, o con Nicola Cosenti-no. Stavolta il fusibile Bertolasonon è saltato. Silvio Berlusconigli ha imposto di restare al suoposto e ha detto ai magistratiche “si devono vergognare”.Non ci vuole una grande fanta-sia per prevedere il prossimopasso: l’accelerazione della ri-forma delle intercettazioni edella giustizia. Solo allora il si-stema sarà finalmente perfetto.

SOLDI PUBBLICI

Ciolfi. Il capocantiere, secondo ipm, è Guido Ruggeri, che in pas-sato lavorava per l’archietto deiservizi segreti Mauro Salabé. Lerisorse stanziate per l’aeropor tosono 42 milioni di euro ma i la-vori sono al 40 per cento. “È col-pa della pioggia”, dice Riggeri a IlFa t t o . Anche nel restauro del SanCarlo di Napoli (un appalto chevale 52 milioni di euro) troviamoun amico di Anemone: la Imac diPierfrancesco Murino.G8 alla Maddalena. Sono statisono spesi 327 milioni di euro,per un vertice che poi è statospostato a L’Aquila. Il capo dellastruttura è il solito Mauro dellaGiovampaola. La struttura ècoordinata da Angelo Balducci,che poi verrà sostituito da FabioDe Santis, (entrambi arrestati) einfine dal professor Gian LucaCalvi. Il primo è legato agli Ane-mone, il secondo è il fratello diGian Michele, a.d. della Myr-mex, che un mese fa si è impe-gnata ad acquistare l’azienda difamiglia di Gianpi Tarantini. L’ap -palto per il palazzo delle confe-renze e la residenza dell’Ar sena-

le va all’Impresa Anemone, a cuivanno 58 milioni di euro. Il me-dia center alla Imac del solitoMurino. La riconversionedell’ospedale militare in albergova alla GiaFi dell’i m p re n d i t o refiorentino Valerio Carducci, giàfinito nell’indagine Why Not delpm Luigi de Magistris. La vittoriadell’appalto sardo, secondo gliinquirenti, sarebbe la ricompen-sa per il mancato appalto del Par-co della Musica a Firenze per i150 anni dell’Unità d’Italia. Ilprogettista Valerio Casamonti as-sicura al telefono di essere in gra-do di far lievitare i costi. E infatti

alla fine le spese passano da 57 a73 milioni di euro. Anche in que-sto caso Bertolaso non può diredi non sapere. A parte le inchie-ste de L’E s p re s s o che denunciava-no sprechi e ritardi nei lavori,c’era il cognato, Francesco Pier-marini, che lavorava proprio allaMaddalena, per la presidenza delConsiglio. Con tanto di villa pa-gata dallo Stato. I suoi rapporticon l’imprenditore Anemoneerano talmente freddi che per lenozze il dinamico costruttore glifa un regalo tale che Piermarinilo chiama apposta per ringraziar-lo così: “Sono senza parole”.

In alto, il padiglione sospesocostruito per il G8

della MaddalenaA sinistra, l’impianto di Valco San

Paolo costruito dal consorzioN ov u s (FOTO GUARDARCHIVIO)

A lato, l’impianto di Pietralatacostruito dalla Cogei

( FOTO ANSA)

DOSSIER PROTEZIONE&CORRUZIONE