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I STITUTO T ECNICO T RASPORTI E L OGISTICA “ALFREDO CAPPELLINI” Agenzia formativa Regione Toscana n. LI0581 Certificato IQNET/CISQ/ICIM n° IT 44155 Sede Operativa: Piazza La Giovine Italia n. 1 - 57126 LIVORNO - Tel 0586/898158 - Fax 0586/898063 E-mail scuola: [email protected] - Sito web: www.iis-bco.it Sede amministrativa: Via Emilio Zola, 6/B-57122 Livorno Tel. 0586/421071 Fax:0586/425248 C.F.:92110860498 E-mail: [email protected] - PEC:liis00900cpec.istruzione.it ESAME DI STATO A.S. 2017/18 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PERCORSO FORMATIVO COMPLESSIVO DELLA CLASSE QUINTA SEZ. B OPZIONE CMN Livorno, 15 Maggio 2018 1

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ISTITUTO TECNICO TRASPORTI E LOGISTICA“ALFREDO CAPPELLINI”

Agenzia formativa Regione Toscana n. LI0581 Certificato IQNET/CISQ/ICIM n° IT 44155 Sede Operativa: Piazza La Giovine Italia n. 1 - 57126 LIVORNO - Tel 0586/898158 - Fax 0586/898063

E-mail scuola: [email protected] - Sito web: www.iis-bco.itSede amministrativa: Via Emilio Zola, 6/B-57122 Livorno Tel. 0586/421071 Fax:0586/425248 C.F.:92110860498

E-mail: [email protected] - PEC:liis00900cpec.istruzione.it

ESAME DI STATO A.S. 2017/18

DOCUMENTO

DEL CONSIGLIO DI CLASSE

PERCORSO FORMATIVO COMPLESSIVODELLA CLASSE

QUINTA SEZ. B

OPZIONE CMN

Livorno, 15 Maggio 2018

Il Coordinatore del CdC Il Dirigente scolastico

Prof.ssa Anna Livi Prof. Riccardo Borraccini

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INDICE

PRESENTAZIONE DELL ’ ISTITUTO 1. Profilo dell’istituto tecnico nautico

32. Piano orario 33. Sbocchi professionali

44. Sperimentazione orario “settimana corta”

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 1. La classe 62. Storia della classe 6

PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE1. Obiettivi comportamentali

8 2. Obiettivi cognitivi 83. Obiettivi disciplinari 84. Obiettivi trasversali

95. Contenuti

96. Metodologie e strumenti

97. Valutazione 9

7.1 Criteri di attribuzione del voto nelle prove 10

7.2 Criteri attribuzione del voto nelle discipline 11

7.3 Attribuzione del credito scolastico nelle classi terminali 15 7.4 Valutazione della condotta 17 7.5 Griglia valutazione prova scritta di Italiano 20

7.6 Griglia valutazione della prova scritta di Navigazione 22

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7.7 Griglia valutazione terza prova 24

7.8 Griglia valutazione colloquio 24

8. Preparazione all’esame 269. Risultati finali 2610. Allegati 26 10.1 Programmi 27 10.2 Percorsi formativi 47 10.3 Copia simulazione prove 81 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 113

ELENCO ALLIEVI 114

PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO

1) Profilo dell’Istituto

Il corso degli studi è suddiviso in un primo biennio comune, un secondo biennio di indirizzo ed un anno terminale di indirizzo al termine del quale, attraverso gli Esami di Stato, si consegue il diploma. Il titolo di studio consente sia l’inserimento nel mondo del lavoro che la prosecuzione degli studi in facoltà universitarie. Il corso di studi consentirà agli studenti di conseguire il seguente titolo:

Conduttore del Mezzo Navale

Con questo titolo lo studente acquisisce conoscenze e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento dell'attività d'organizzazione dei trasporti in generale e marittimi in particolare. Inoltre, possiede adeguate competenze per l'inserimento in settori del controllo e del monitoraggio ambientale.

I due anni terminali di quest’indirizzo mirano a fornire una preparazione scientifica e tecnologica ampia e flessibile, utile all’inserimento nei settori di attività connessi con l'organizzazione e la gestione del trasporto interno delle attività riguardanti la tutela e la

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salvaguardia della fascia costiera.

Egli pertanto può svolgere un ruolo attivo nel settore di trasporto portuale, aeroportuale ed intermodale; nell'organizzazione di aziende finalizzate al trasporto ed alle spedizioni; nella gestione dei sistemi informatici e telematici; nella protezione della fascia costiera dall'inquinamento; nell'organizzazione dello sfruttamento e della commercializzazione delle risorse marine; come ufficiale della Marina Mercantile in qualità di allievo ufficiale di coperta; come libero professionista nel settore del trasporto marittimo. Inoltre, può svolgere un ruolo attivo e responsabile di progettazione, esecuzione di compiti e coordinamento del personale.

2) Piano orario seguito nei cinque anni di corso

MATERIE CLASSI

I II III IV V

Italiano 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Complementi di Matematica 1 1

Inglese 3 3 3 3 3

Scienze della Terra e Biologia 2 2

Fisica 3(1) 3(1)

Chimica 3(1) 3(1)

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

3(1) 3(1)

Tecnologie Informatiche 3(2)

Scienze e Tecnologie Applicate 3(1)

Meccanica e macchine 3 (2) 3 (2) 3 (2)

Scienze della navigazione, struttura e costruzione del mezzo

6 (3) 5 (3) 8 (4)

Logistica 2 (1) 3 (1)

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Elettrotecnica, elettronica e automazione 3 (2) 3 (2) 3 (2)

Diritto ed Economia 2 2 2 2 2

Scienze Motorie 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

Le ore segnate con ( ) sono di laboratorio con la presenza dell’ITP.

3) Sbocchi Professionali

I diplomati dei corsi CNM e CAIM acquisiscono il titolo rispettivamente di

“Conduttore del Mezzo Navale” equipollente a quello di “Allievo Ufficiale di Coperta su Navi Mercantili”

“Conduttore di Apparati e Impianti Marittimi” equipollente a quello di “Allievo Ufficiale di Macchine su Navi Mercantili”

e con esso possono affrontare la carriera marittima nella Marina Mercantile o nella Marina Militare.

Possono inoltre:

partecipare a concorsi nella pubblica amministrazione o in corpi militari (Guardia di Finanza, Carabinieri, ecc)

continuare gli studi all’Università (sono più indicate le facoltà di tipo scientifico, senza escludere però le altre)

lavorare in campo cantieristico, della logistica portuale, delle agenzie marittime, ecc

4) Sperimentazione Orario

Dall’anno scolastico 2004-05 è stato sperimentato un orario settimanale in 5 giorni con il sabato libero. Le ore del sabato sono state recuperate dal lunedì al giovedì con un allungamento di mezz’ora e il venerdì con un rientro di 4 ore.

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Dopo aver scartato l’idea di ridurre semplicemente le ore del sabato e fare un rientro di tre ore (perché il vantaggio per i ragazzi sarebbe stato minimo) e quella di fare due rientri (che sarebbe stato troppo pesante per i pendolari) si è scelta la soluzione di un solo rientro di 4 ore e la distribuzione delle altre 2 ore da recuperare sui primi 4 giorni della settimana. Questa soluzione rappresenta un aggravio di orario per i ragazzi, ma lascia un giorno libero, ed anche i pendolari, che sono quelli che pagano di più la variazione di orario, hanno il vantaggio di poter riposare il giorno dopo il rientro e di avere una mattinata libera a casa loro.

Naturalmente, le lezioni del venerdì pomeriggio sono state scelte, finché è stato possibile, tra laboratori, educazione fisica, ore di recupero per le materie fondamentali, e il venerdì mattina si è cercato di ridurre il numero delle discipline, inserendo gruppi di due ore, in modo da non dover costringere i ragazzi a studiare troppe materie per lo stesso giorno.

Si era anche pensato, nella flessibilità dell’orario, di variare periodicamente le materie del pomeriggio, per non far pesare il rientro sempre sulle stesse discipline e gli stessi docenti, ma non si è riusciti a realizzare tale ipotesi.

Nei primi anni di sperimentazione dell’orario su cinque giorni sono stati effettuati monitoraggi per verificare la funzionalità di tale organizzazione, somministrando questionari a tutte le componenti all’interno della scuola: docenti, non docenti, genitori, alunni. I risultati hanno rivelato un elevato gradimento tra genitori ed alunni, qualche perplessità tra i docenti e il personale ATA, per cui tale orario è stato confermato di anno in anno.

Dall’anno scolastico 2010-11 l’orario è stato modificato in seguito alla variazione della normativa che non consente più la riduzione di tutte le ore a 50 minuti e che ha ridotto l’orario settimanale per le classi fino alla 4^ da 36 a 32 ore. Le classi hanno fatto sei ore al giorno dal lunedì al giovedì e sei più due al pomeriggio il venerdì; il sabato è rimasto libero su insistente richiesta dei ragazzi.

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

1) La Classe

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La classe è composta da 14 alunni, di cui 2 femmine e 12 maschi. Rispetto alla classe IV del precedente a.s., c’è un alunno ripetente, proveniente dalla stessa classe dell’istituto. Gli alunni hanno dimostrato una buona socializzazione e un discreto rapporto con gli insegnanti.

Il gruppo di studenti che costituisce questa classe è nel complesso omogeneo rispetto agli interessi e alle motivazioni di scelta professionale e culturale; risulta però diversificato rispetto all’impegno, alla partecipazione e al rendimento scolastico. Si distinguono infatti alcuni alunni dotati di buone capacità in grado di conseguire risultati più che soddisfacenti, da altri che supportano con l’impegno le difficoltà riscontrate, pochi presentano invece delle difficoltà nell’apprendimento di alcune discipline.

Nel complesso, la classe si è dimostrata disponibile al dialogo educativo ed ha mantenuto una buona condotta.

L’obiettivo didattico/formativo perseguito dai docenti è stato quello di fornire agli studenti e ai futuri naviganti gli strumenti, i mezzi e le chiavi di interpretazione di una realtà marittima in continuo mutamento.

La partecipazione al dialogo educativo è stata nel complesso soddisfacente, così come l’impegno e l’interesse.

2) Storia della Classe

Nell’Istituto Nautico la scelta dell’indirizzo avviene alla fine del biennio, durante il quale gli allievi studiano le materie comuni a tutti gli indirizzi. Nel secondo biennio e nel monoennio finale vengono studiate prevalentemente le materie di indirizzo.

Nel corso degli anni gli studenti hanno partecipato a varie iniziative organizzate dalla scuola.

Nella classe prima:

gita d’istruzione a Capraia a bordo del traghetto della Toremar Spa

Nella classe seconda:

viaggio d’istruzione in battello sui canali francesi (Camargue)

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Nella classe terza:

partecipazione al progetto “Settimana blu” Partecipazione alla trasmissione Porto aperto Corso di meteorologia organizzato da LEM in collaborazione con il centro Ibimet-

Cnr

Nella classe quarta:

progetto “Orientamento alle professioni del mare” stage a bordo su navi Grimaldi Lines stage a bordo su navi Toremar Spa stage presso Corpo Piloti Porto di Livorno

Nella classe quinta:

progetto “Erasmus Plus Belfast/Valencia”

C’è ancora da segnalare che alcuni allievi hanno conseguito la certificazione internazionale Basic Training, necessaria per imbarcarsi.

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PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE

1) Obiettivi Comportamentali

Gli obiettivi comportamentali che il Consiglio di classe si era prefisso nella programmazione iniziale sono quelli generali che sono stati perseguiti da tutti i docenti:

assiduità nella frequenza rispetto delle scadenze e continuità nello studio rispetto delle regole e delle opinioni altrui acquisizione di senso critico ed autonomia nelle scelte capacità di autovalutazione riconoscimento della cultura come strumento di autoaffermazione consapevolezza del proprio ruolo professionale

2) Obiettivi Cognitivi

Tutti i docenti erano inoltre impegnati al raggiungimento, ognuno attraverso la propria disciplina, dei seguenti obiettivi cognitivi:

acquisizione di un metodo di studio fondato sul possesso di strumenti logico-organizzativi

sviluppo delle capacità di decodificazione di testi anche specialistici acquisizione di corrette capacità espressive e di un lessico adeguato ai diversi

ambiti disciplinari capacità di discutere sia oralmente che nello scritto problematiche ed argomenti a

carattere interdisciplinare capacità di riutilizzare anche in contesti diversi le competenze e le conoscenze

acquisite

3) Obiettivi Disciplinari

Ciascun docente ha inoltre fissato degli obiettivi specifici per la propria disciplina, che sono legati alle particolari conoscenze necessarie per sviluppare le relative competenze e capacità. I programmi delle singole discipline e le relazioni dei docenti saranno allegate al presente documento di cui fanno parte integrante.

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4)Obiettivi trasversali

Attenzione particolare è stata dedicata a far acquisire un atteggiamento positivo verso tutte le discipline e tematiche proposte non solo strettamente disciplinari, ma che riguardassero nel complesso la vita della scuola e il rapporto della scuola con il territorio. Le difficoltà iniziali verso un approccio critico, di approfondimento guidato e autonomo delle problematiche e dei contenuti disciplinari sono parzialmente migliorate.

5) Contenuti

Gli argomenti di studio delle singole discipline sono stati individuati seguendo la logica di fornire le conoscenze e le competenze di base che permettano poi di sviluppare le capacità per affrontare i problemi connessi.

Si è resa necessaria la riformulazione di alcune parti di programma in seguito al nuovo quadro sinottico delle competenze STCW, ma si è cercato di fornire comunque un quadro il più possibile completo delle problematiche connesse alle varie materie, cercando di sviluppare le capacità logiche, critiche e espressive.

6) Metodologie e Strumenti

Si sono adottate per lo più lezioni frontali e interattive, ma anche lavori di gruppo, specialmente durante le esercitazioni, discussioni, conferenze.

Sono stati utilizzati tutti gli strumenti didattici a disposizione: lavagna, LIM, più tutti gli strumenti disponibili nei laboratori.

Le verifiche, di tipo formativo e sommativo, sono state effettuate al termine di una o più unità di apprendimento o a fine modulo. Oltre alle verifiche orali si sono effettuate delle verifiche scritte attraverso prove strutturate e semi strutturate, relazioni e risoluzioni di problemi.

Per il recupero delle carenze dopo la pagella del 1° trimestre si sono tenuti corsi di recupero, al termine dei quali si sono svolte prove di verifica, e attività di sportello per alcune discipline.

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Nell’anno scolastico corrente, in preparazione all’esame di stato, sono state effettuate due simulazioni per ognuna delle tre prove d’esame.

7) Valutazione

Per la valutazione si è deciso di attenersi il più possibile, ma con la necessaria elasticità, alla tabella riportata, approvata dal Collegio dei docenti ed inserita nel PTOF 2016-2019, che comprende tutti i valori della conoscenza, della capacità e della competenza. Ovviamente, la valutazione, sia del singolo insegnante sia quella finale del Consiglio di classe, non si baserà solo sulle conoscenze e sul profitto, ma terrà conto della partecipazione, dell’impegno, del comportamento verso la scuola e dei vari crediti acquisiti.

7.1 Criteri di attribuzione del voto nelle prove

E’ stato predisposto, nel PTOF approvato dal Collegio docenti, un modello comune di misurazione per la valutazione dei vari tipi di prove in cui compaiono, accanto alla scala decimale, la scala in quindicesimi, la scala in trentesimi, i giudizi ed i corrispondenti indicatori.

Voto in

decimi

Voto in quindicesi

mi

Voto in trentesimi

Giudizio Indicatori

1 1 1-2 Gravemente negativo

Prova non svolta. Totale assenza di elementi valutazione

1 - 2 2 - 3 3 – 6 Negativo Prova fortemente lacunosa e gravemente scorretta sul piano linguistico – espositivo

2 - 3 4 - 5 7 – 10 Gravemente

insufficiente

Prova con diffuse carenze e scorrettezze linguistico – espositive e concettuali

3 - 4 6 - 7 11 – 14 Insufficiente

Prova incompleta con carenze concettuali e formali

4 - 5 8 – 9 15 – 19 Non sufficiente

Prova con inadeguatezze conoscitive e formali

5 - 6 10 20 Sufficiente Prova che denota sufficienti nozioni ed informazioni disciplinari

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pur con improprietà contenutistiche e formali

6 - 7 11 – 12 21 – 23 Discreto Prova provvista di contenuti ed informazioni pertinenti, trattati in modo complessivamente coerente e corretto

7 - 8 13 24 – 26 Buono Prova che denota conoscenze complete ed esposizione consapevole e chiara

8 - 9 14 27 – 28 Ottimo Prova che denota capacità di elaborare autonomamente ed in modo personale i contenuti e di effettuare collegamenti trasversali con esposizione sicura ed appropriata

9 - 10 15 29 - 30 eccellente Prova che denota padronanza e competenza contenutistiche ed espositive pluridisciplinari ed è condotta con rigore e criticità

7.2. CRITERI ATTRIBUZIONE DEL VOTO NELLE DISCIPLINE

VOTO=9-10

OTTIMO ECCELLENTE

CONOSCENZE

HA CONOSCENZE AMPIE, APPROFONDITE, COMPLETE, COORDINATE

COMPRENSIONE UTILIZZA CORRETTAMENTE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONI COMPLESSE

APPLICAZIONE

APPLICA QUANTO APPRESO IN SITUAZIONI NUOVE IN MODO PERSONALE E ORIGINALE, COGLIE GLI ELEMENTI DI UN INSIEME E STABILISCE RELAZIONI INEDITE

ANALISI

ORGANIZZA IN MODO AUTONOMO E COMPLETO LE CONOSCENZE E LE PROCEDURE ACQUISITE ED EFFETTUA ANALISI APPROFONDITE E COMPLETE SENZA ALCUN AIUTO

ABILITA’

POSSIEDE UN LESSICO RICCO E APPROPRIATO, SI ESPRIME CON CHIAREZZA E STILE PERSONALE

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LINGUISTICHE

VOTO 8

BUONO

CONOSCENZA

POSSIEDE CONOSCENZE AMPIE E COMPLETE

COMPRENSIONE

UTILIZZA CORRETTAMENTE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONI DI MEDIA DIFFICOLTA’

APPLICAZIONE

APPLICA QUANTO APPRESO IN SITUAZIONI NUOVE IN MODO PERSONALE, COGLIE GLI ELEMENTI DI UN INSIEME E STABILISCE RELAZIONI

ANALISI

ORGANIZZA IN MODO AUTONOMO LE CONOSCENZE E LE PROCEDURE ACQUISITE ED EFFETTUA ANALISI ABBASTANZA APPROFONDITE E COMPLETE SENZA AIUTO

ABILITA’ LINGUISTICHE

POSSIEDE UN LESSICO APPROPRIATO E ABBASTANZA RICCO. SI ESPRIME CON CHIAREZZA

VOTO 7

DISCRETO

CONOSCENZA

HA CONOSCENZE ABBASTANZA AMPIE

COMPRENSIONE

UTILIZZA CORRETTAMENTE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONI DI MEDIA DIFFICOLTA’

APPLICA QUANTO APPRESO IN SITUAZIONI NUOVE DI MEDIA DIFFICOLTA’

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APPLICAZIONE

ANALISI

ORGANIZZA, CON LEGGERO AIUTO, LE CONOSCENZE E LE PROCEDURE ACQUISITE ED EFFETTUA ANALISI ABBASTANZA COMPLETE

ABILITA’ LINGUISTICHE

POSSIEDE UN LESSICO APPROPRIATO E SI ESPRIME CON CHIAREZZA

VOTO 6

Sufficiente

CONOSCENZA

HA CONOSCENZE ADEGUATE NEI CONTENUTI ESSENZIALI DELLA DISCIPLINA

COMPRENSIONE

UTILIZZA CON QUALCHE AIUTO LE CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONI DI MEDIA DIFFICOLTA’

APPLICAZIONE

APPLICA QUANTO APPRESO IN SITUAZIONI NUOVE SEMPLICI

ANALISI

ORGANIZZA, CON AIUTO, LE CONOSCENZE E LE PROCEDURE ACQUISITE ED EFFETTUA ANALISI GUIDATE

ABILITA’ LINGUISTICHE

POSSIEDE UN LESSICO ESSENZIALE E SI ESPRIME CON CHIAREZZA

CONOSCENZA

HA CONOSCENZE SUPERFICIALI NEI CONTENUTI ESSENZIALI DELLA DISCIPLINA

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VOTO 5

Insufficiente

COMPRENSIONE

UTILIZZA CON QUALCHE AIUTO LE CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONI SEMPLICI

APPLICAZIONE

APPLICA SPORADICAMENTE QUANTO APPRESO IN SITUAZIONI NUOVE

ANALISI

ORGANIZZA, CON DIFFICOLTA’ LE CONOSCENZE ACQUISITE ED EFFETTUA ANALISI SOLO SE GUIDATO

ABILITA’ LINGUISTICA

POSSIEDE UN LESSICO ESSENZIALE E NON SEMPRE SI ESPRIME CON CHIAREZZA

VOTO 4

Nettamente

Insufficiente

CONOSCENZA

HA CONOSCENZE FRAMMENTARIE E SUPERFICIALI

COMPRENSIONE

UTILIZZA CON ERRORI LE CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONI SEMPLICI

APPLICAZIONE

NON SA PER LO PIU’ APPLICARE IN SITUAZIONI NUOVE QUANTO APPRESO

ANALISI

ORGANIZZA CON DIFFICOLTA’ LE CONOSCENZE ACQUISITE E NON SA EFFETTUARE ANALISI

ABILITA’ LINGUISTICHE

POSSIEDE UN LESSICO ESSENZIALE E SI ESPRIME NON SEMPRE CON CHIAREZZA

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VOTO 3

Gravemente insufficiente

CONOSCENZA

HA CONOSCENZE MOLTO FRAMMENTARIE

COMPRENSIONE

UTILIZZA CON ERRORI E SPORADICAMENTE LE CONOSCENZE ACQUISITE ANCHE IN SITUAZIONI SEMPLICI

APPLICAZIONE

NON SA APPLICARE IN SITUAZIONI NUOVE QUANTO APPRESO

ANALISI

ORGANIZZA MOLTO POCO LE CONOSCENZE ACQUISITE E NON SA EFFETTUARE ANALISI

ABILITA’ LINGUISTICHE

CONOSCE MOLTO POCO E/O NON UTILIZZA IL LESSICO ESSENZIALE DELLA DISCIPLINA

VOTO 1-2

Nullo

Molto scarso

CONOSCENZA

NON HA CONOSCENZE

COMPRENSIONE

HA DIFFICOLTA NELLA COMPRENSIONE DEI CONCETTI ELEMENTARI

APPLICAZIONE

NON E’ IN GRADO DI PASSARE ALLA FASE APPLICATIVA

ANALISI

NON ORGANIZZA LE CONOSCENZE ACQUISITE E NON SA EFFETTUARE ANALISI

ABILITA’ LINGUISTICHE

NON CONOSCE E/O NON UTILIZZA IL LESSICO ESSENZIALE DELLA DISCIPLINA

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7.3 ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO NELLE CLASSI TERMINALI

Sempre in relazione a quanto stabilito dal PTOF, agli alunni del secondo biennio e del monoennio viene attribuito un credito scolastico secondo le bande di oscillazione indicate nella sottostante tabella A. Esso viene espresso in numero intero e tiene in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi, elencati nella tabella B, non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

 TABELLA A

CREDITO SCOLASTICO PUNTI

Media dei voti III ANNO IV ANNO VANNO

M=6 3 – 4 3 – 4 4 – 5

6< M ≤7 4 – 5 4 – 5 5 – 6

7< M ≤8 5 – 6 5 – 6 6 – 7

8< M ≤9 6 – 7 6 – 7 7 – 8

9< M ≤10 7 - 8 7 - 8 8 - 9

LA VALUTAZIONE DEI CREDITI

Il credito aumenta al punto superiore della banda di oscillazione nel caso in cui, in base alla sottostante tabella, i punti sommati risultino 8 o più; in caso contrario, il credito resta al minimo della banda.

TABELLA B

RIF MEDIA PUNTI

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A 0<media≤0,1 1

0,1<media≤0,2 2

0,2<media≤0,3 3

0,3<media≤0,4 4

0,4<media≤0,5 5

0,5<media≤0,6 6

0,6<media≤0,7 7

media>0,7 8

CREDITO SCOLASTICO

B insegnamento R.C. / attività alternativa con giudizio ≥ “b” 2

C partecipazione a corsi / concorsi /progetti / iniziative culturali 2

D assiduità frequenza 1

E impegno negli organi collegiali: rappresentanti di classe, di istituto, consulta. 1

CREDITO FORMATIVO

F ECDL base 2

G ECDL advanced 3

H Certificazione lingua straniera con superamento esame 3

I Attività sportiva agonistica 2

L Frequenza corsi certificati 2

M Attività volontariato 2

N Esperienza di studio all’estero certificata 3

O Esperienza di stage all’estero certificato 3

P Esperienza lavorativa 3

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7.4. VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA

All’attribuzione del voto di condotta concorrono i seguenti descrittori:

VOTO

DESCRITTORI

Comportamento nel rapporto con i docenti, il personale e i compagni;

Uso delle strutture, delle attrezzature e del materiale dell’Istituto; Rispetto del regolamento (regolamento d’Istituto, dei laboratori); Frequenza (intesa come rispetto della puntualità e della frequenza

alle lezioni) Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione; Rispetto delle consegne (compiti e funzioni assegnate); Rispetto delle norme di sicurezza.

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L'allievo

si relaziona correttamente con i docenti, i collaboratori scolastici e i compagni; dimostra maturità, senso di democrazia e della legalità, rispetto per la persona e per gli altri; ha un comportamento responsabile in ogni momento dell'attività scolastica;

rispetta gli ambienti, e le cose comuni; rispetta i regolamenti; è sempre puntuale e frequenta le lezioni con regolarità; partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni

momento svolgendo un ruolo propositivo nell'ambito del gruppo classe, contribuendo alla socializzazione e all'inserimento dei compagni in difficoltà

è interessato e motivato all'apprendimento, esegue sempre i compiti assegnati;

rispetta le norme di sicurezza; non ha riportato note disciplinari sul registro di classe.

9 L'allievo

si relaziona correttamente con i docenti, i collaboratori scolastici e i compagni e dimostra maturità adeguata alla sua età; ha un comportamento responsabile in ogni momento dell'attività scolastica;

rispetta gli ambienti e le cose comuni; rispetta i regolamenti; è sempre puntuale e frequenta le lezioni con regolarità; partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni

momento svolgendo un ruolo propositivo nell'ambito del gruppo classe, contribuendo alla socializzazione e all'inserimento dei compagni in difficoltà

è interessato e motivato all'apprendimento, esegue sempre i compiti assegnati;

rispetta le norme di sicurezza;

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non ha riportato note disciplinari sul registro di classe.

8

L'allievo

generalmente si relaziona correttamente con i docenti, i collaboratori scolastici e i compagni e dimostra maturità adeguata alla sua età; ha un comportamento responsabile durante l’attività scolastica;

rispetta gli ambienti e le cose comuni; rispetta generalmente i regolamenti; sporadicamente non è puntuale ma frequenta le lezioni con

regolarità; partecipa al dialogo educativo mostrando interesse per

l’apprendimento; è motivato all'apprendimento, esegue i compiti assegnati quasi

regolarmente; rispetta le norme di sicurezza; non ha riportato note disciplinari sul registro di classe.

7

L'allievo

talvolta, assume atteggiamenti per lo più collaborativi nei confronti dei compagni dei docenti e dei collaboratori scolastici; generalmente assume un comportamento per lo più responsabile durante l’attività scolastica;

rispetta generalmente gli ambienti e le cose comuni; rispetta generalmente i regolamenti; qualche volta non è puntuale e/o non frequenta le lezioni con

regolarità; partecipa al dialogo educativo mostrando non sempre interesse

per l’apprendimento non sempre è interessato e motivato all'apprendimento, qualche

volta non esegue i compiti assegnati; si adegua alle norme di sicurezza; non ha note disciplinari sul registro di classe.

6 L'allievo

assume un atteggiamento poco collaborativo con i compagni, docenti e collaboratori scolastici;

ha un comportamento non sempre responsabile durante l’attività scolastica;

talvolta non rispetta le indicazioni dei docenti e non sempre dimostra di aver cura degli ambienti e delle cose comuni;

non sempre è puntuale e/o frequenta le lezioni con regolarità; dimostra una superficiale attenzione in classe e qualche volta

disturba le lezioni, ostacolando il dialogo educativo; è poco interessato e motivato all'apprendimento, non sempre

esegue i compiti assegnati; si adegua, se sollecitato, alle norme di sicurezza;

20

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può avere qualche nota sul registro di classe per infrazioni non gravi

5

o inferiore

inosservanza reiterata delle norme fondamentali del Patto educativo di corresponsabilità e del Regolamento d’ Istituto:

comportamenti che violino la dignità ed il rispetto della persona umana (es. violenza privata, minaccia verbale grave, percosse, ingiurie e calunnie ecc……)

comportamenti che implicano pericolo per l’incolumità fisica (incendio, distribuzione di stupefacenti ecc..)

atti di grave violenza che compromettono la civile convivenza (danneggiamenti vandalici, aggressione fisica ecc..);

atteggiamenti reiterati di prevaricazione e/o bullismo nei confronti dei compagni;

comportamenti di particolare gravità tali da determinare apprensione a livello comunitario e sociale

Il comportamento gravemente scorretto dell’alunno è sanzionabile con periodi di sospensione dalle lezioni (anche cumulativi) di 15 giorni o più ( DM n° 5 del 2009)

Si propongono qui di seguito delle griglie di valutazione delle prove scritte e del colloquio.

7.5. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

INDICATORI LIVELLO VALUTAZIONE PUNTEGGIO CORRISPONDENTE

PUNTEGGIO MASSIMO

Padronanza della lingua, capacità espressive, logico-linguistico

Nulla o gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

Buono

0-1

1

2

2.5

3

21

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Ottimo 3

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti, aderenza alla traccia

Nulla o gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

Buono

Ottimo

0-1

2

3

4

5

5

Capacità di organizzare un testo

Nulla o gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

Buono

Ottimo

0-1

2

3

3.5

4

4

Capacità di elaborazione critica, originalità e creatività

Nulla o gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

0-1

1.5

3

22

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Buono

Ottimo

2

2.5

3

7.6. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI NAVIGAZIONE

GRIGLIA SECONDA PROVA SCRITTA

Alunno _____________________________________________________PRIMA PARTE: QUESITI DI TIPO PROBLEMA / ESERCIZI

INDICATORI DESCRITTORI

VALO

RI PUNTEGGIO

ASSEGNATO

Assunzioni di dati

Analizza i dati, nel complesso, in modo corretto ed approfondito 2

___Analizza i dati in modo non sempre chiaro e corretto 1

Analizza i dati commettendo gravi errori 0

Completezza

Interamente svolto 2

___Svolto in buona parte 1.5

Svolto a metà 1

Non svolto o svolto in maniera parziale 0.5

Esposizione

Procedimento lineare e rigoroso 2

___

Procedimento lineare 1.5

Procedimento non sempre lineare 1

Procedimento confuso 0.5

Procedimento quasi/completamente errato 0

Risoluzione (calcoli e grafici)

Corretta, completa e approfondita di riferimenti teorici 4___

Corretta, chiara, con qualche imprecisione 3

23

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Non del tutto corretta con errori elementari 2

Non corretta con numerosi errori anche in operazioni elementari 1

Non effettuata 0

Totale punteggio Prima Parte ___ /10

SECONDA PARTE: QUESITI DI TIPO TEORICO / ARGOMENTATIVO

INDICATORI DESCRITTORI

VALO

RI Quesito Quesito

Contenuti

Dimostra di possedere conoscenze ampie, chiare e approfondite dell’argomento

1.5

___ ___Conosce gli argomenti in modo completo 1.2

Conosce gli aspetti essenziali dell’argomento richiesto 0.8

Conosce l’argomento in modo frammentario e lacunoso 0.4

Non conosce l’argomento 0.25

Esposizione

Chiara, corretta ed articolata con uso appropriato del lessico specifico 1

___ ___

Chiara, corretta con uso appropriato del lessico specifico 0.8

Sufficientemente chiara con uso adeguato del lessico specifico 0.6

Disordinato, lessico specifico impreciso o inadeguato 0.3

Esposizione appena accennata o mancante 0

Totale singolo quesito ___/2.5 ___/2.5

Totale quesiti ___ /5

Punteggio complessivo della prova (1° Parte + Seconda Parte): ____/15

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7.7. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

Criteri Indicatori Punti

Q1 Q2 Q3 Q1 Q2 Q3 Q1 Q2 Q3 Q1 Q2 Q 3

Conoscenza

dei contenuti

Ottimo

Distinto

Buono

Sufficiente

Quasi sufficiente

Insufficiente

Grav.insufficiente

8

7

6

5

4

2/3

1

Capacità

argomentative e

di sintesi

Elevata

Adeguata

Inadeguata

Assente

4

3

2

0/1

Correttezza

linguistico

espressiva

e/o di calcolo

Appropriata

Accettabile

Inadeguata

3

2

0/1

TOTALE

QUESITI

TOTALE DISCIPLINA

25

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Il punteggio della singola disciplina verrà stabilito effettuando la media aritmetica dei punteggi dei tre quesiti. Il punteggio della prova verrà stabilito effettuando la media aritmetica dei punteggi totali delle singole discipline. Il punteggio sarà arrotondato ogni volta per eccesso, se la sua parte decimale risulterà uguale o maggiore a 5.

7.8 GRIGLIA VALUTAZIONE COLLOQUIO

CONOSCENZE CAPACITA’ DI COLLEGAMENTO

ORGANICITA’; EFFICACIA

ARGOMENTATIVA /RIELABORAZIONE

CRITICA

PROPRIETA’ LINGUAGGIO /FLUIDITA’/ CHIAREZZA ESPOSITIVA

Conosce solo parzialmente e

non sempre correttamente i temi proposti

Sa individuare i concetti chiave,

ma non sa collegarli

1

Non sa esprimere giudizi

personali né operare scelte

proprie

1

Si esprime con linguaggio non

sempre corretto

1

1

2 2 22

33 3 3

4

4 4 45

Conosce in modo accettabile i temi

trattati

6 Sa individuare alcuni concetti

chiave e stabilire semplici

collegamenti

4Esprime giudizi

efficaci e motivati

4-5

Si esprime con linguaggio semplice e

corretto

4-57

Conosce in modo corretto ed

essenziale i temi trattati

8Sa individuare

concetti chiave e stabilire

opportuni collegamenti

4Esprime giudizi

critici e li rielabora in

modo adeguato

5-6

Si esprime con linguaggio

corretto, chiaro ed adeguato

5-6

9

510

26

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Conosce in maniera

approfondita e ampia i temi

trattati

11 Sa individuare

concetti chiave e stabilire efficaci

collegamenti6

Esprime giudizi critici motivati ed

argomentati6

Si esprime con linguaggio

corretto, ricco e fluido

612

Punteggio assegnato

Punteggio assegnato

Punteggio assegnato

Punteggio assegnato

PUNTEGGIO TOTALE ________________ / 30

8) Preparazione all' Esame

In vista dell’esame, sin dalla classe terza, sono stati illustrati i meccanismi per l’attribuzione dei crediti e le prove d’esame.

Nel corso della quinta i docenti singolarmente hanno proposto ai ragazzi verifiche di vario tipo.

Si sono svolte simulazioni di tutte le prove di esame secondo un calendario programmato fino all’ultima settimana di lezione, comprendente 2 prove di italiano, 2 prove di navigazione, 2 terza prova. Le materie interessate nella terza prova sono state Inglese, Meccanica e Macchine, Elettrotecnica Elettronica Ed Automazione, Matematica.

Per la terza prova si è utilizzata la tipologia B con domande a risposta singola: tre quesiti a disciplina per un tempo di due ore.

9) Risultati finali

La classe, salvo pochi elementi, ha risposto alle attese dei docenti per quanto riguardava il loro processo di apprendimento e formazione.

10) ALLEGATI AL DOCUMENTO

- Vengono allegati al presente documento- Programmi consuntivi firmati dagli alunni- Percorsi formativi disciplinari delle singole materie del quinto anno redatte a cura

dei singoli docenti. - Copia delle simulazioni della prima, seconda e terza prova

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10.1 ProgrammiAnno Scolastico 2017/18Prof.ssa Maria Enrica SenesiClasse V BC

Programma di Italiano

Libri di testo:BALDI G., GIUSSO S., RAZZETTI M., ZACCARIA G. , L’ attualità della Letteratura. Dalle origini all’età della Controriforma, vol. II, Dal Barocco al Romanticismo, vol. III, Dall’età postunitaria ai giorni nostri, Paravia, 2012.

Giacomo Leopardi.La vita, le opere, la poetica e il pensiero.Analisi e commento dei seguenti testi:da I Canti: L’infinito, La sera del dì di festa, A Silvia, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, A se stesso, La ginestra (I,II, III e ultima parte).Da Le operette morali: Il dialogo della Natura e di un Islandese, Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere, Dialogo di Plotinio e di Porfirio.

La Scapigliatura.Caratteri generali.

Il Naturalismo franceseEmile Zola, Prefazione a La fortuna dei Rougon Macquart.

Il Verismo italiano.Luigi Capuana, recensione a I Malavoglia, sul “Fanfulla della Domenica”

Giovanni Verga.La vita, le opere, il pensiero, la poetica.Lettura e analisi delle novelle: Rosso Malpelo, La roba.I Malavoglia: lettura integrale de testo. Giosuè Carducci.La vita, le opere, la poetica, il pensiero.Piccolo pianto antico

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Alla stazione in una mattina d’autunno.

Il DecadentismoCaratteri del decadentismo europeo: società, cultura, idee

Charles BaudelaireCorrispondenzeL’albatro

Gabriele D’annunzioLa vita, le opere principali, la poetica, il pensieroda Alcyione:La sera fiesolanaLa pioggia nel pineto.

Giovanni PascoliLa vita, le opere principali, il pensiero, la poeticada Myricae:LavandareX AgostoIl lampoNovembreda I canti di CastelvecchioIl gelsomino notturnoNebbia.

Luigi PirandelloLa vita, le opere principali, il pensiero e la poeticaDa Novelle per un annoCiàula scopre la lunaIl treno ha fischiatoLettura integrale de Il fu Mattia Pascal Da Enrico IV: Atto III

Italo SvevoLa vita, le opere, il pensieroLettura integrale de La coscienza di Zeno

Giuseppe UngarettiLa vita, il pensiero, le opere e la poeticaDa L’allegria:Il porto sepoltoVegliaSono una creaturaSan Martino del CarsoSoldati

Prof.ssa Maria Enrica Senesi

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Anno Scolastico 2017/18Prof.ssa Maria Enrica SenesiClasse V BC

Programma di Storia

Libri di testo: FELTRI F.M. – BERTAZZONI M.M. – NERI F., La torre e il pedone, corso di Storia, vol. II Da Luigi XIV all’imperialismo, vol. III, Dal Novecento ai giorni nostri, SEI Editrice, Torino, 2012.

Vol. II

Unità 8. Politica e società fra Ottocento e NovecentoI problemi del nuovo Stato in ItaliaI governi della Destra e Sinistra storica

Unità 9. L’età dell’imperialismoRagioni e caratteri dell’imperialismoGli anni Novanta in Italia, la politica di Francesco Crispi

Vol. IIIUnità 1. L’epoca delle masseLe masse entrano in scenaL’Italia nell’età giolittiana

Unità 2. La prima Guerra MondialeLe origini del conflittoGuerra di logoramento e guerra totaleIntervento americano e sconfitta tedesca

Unità 3. L’Italia nella grande GuerraIl problema dell’interventoLa guerra dei generaliContadini e soldati tra repressione e propaganda.

Unità 4. Il comunismo in Russia

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Le due rivoluzioni del 1917Comunismo di guerra e Nuova politica economicaStalin al potere

Unità 5. Il fascismo in ItaliaL’Italia dopo la prima guerra mondialeIl movimento fascistaLo Stato fascista

Unità 6. Potenze in crisi: Germania e Stati UnitiLa Repubblica di WeimarLa grande depressione negli Stati unitiHitler al potere

Unità 7. La seconda guerra mondialeVerso la guerraI successi tedeschi (1939-1942)La guerra globale (1942-1945)

Unità 8. L’Italia nella seconda guerra mondialeLa scelta di entrare in guerraLo sbarco alleato in SiciliaL’occupazione tedesca e la guerra di liberazione

Unità 10. La guerra freddaL’ordine bipolare

Unità 11. L’Italia RepubblicanaLa nascita della RepubblicaGli anni Sessanta e Settanta

Prof.ssa Maria Enrica Senesi

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PROGRAMMA SVOLTO

Doc. del 15 maggio

Classe 5a Sez. BC Ind. CMN A.S. 2017/2018

Materia : Scienze della Navigazione

Proff. Luca Gaudiano

Franco Freschi

CRITERI DI SCELTA DEL PROGRAMMA

Individuazione di un percorso didattico in base alle esigenze del riordino degli Istituti Tecnici Nautici, oggi Istituti dei trasporti e della Logistica.

ARGOMENTI SVOLTI

ASTRONOMIA NAUTICA Calcolo della latitudine in mare: polare e osservazioni meridiane. Determinazione dell’istante del passaggio del Sole al meridiano mobile della nave. Il metodo Saint Hilaire per la determinazione del fix astronomico. Calcolo del punto nave con due, tre, quattro rette d’altezza (simultanee ed intervallate). Valutazioni degli errori accidentali e sistematici. Saper commentare la bontà del punto nave ottenuto..

ARGOMENTI SVOLTI

Prescrizioni SOLAS sull'obbligatorietà radar e AIS

IL RADAR Caratteristiche del radar e sue prestazioni, bande di funzionamento. Errori del radar. Moto relativo e moto assoluto: concetti di base e loro

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applicazione alla navigazione. Risoluzione del triangolo delle velocità per la determinazione del moto vero del bersaglio. Funzionalità e utilità AIS. Principali contenuti COLREGs. Codice internazionale dei segnali e segnalamento IALA. Il radar e l'ARPA come strumenti anticollisione: tracking, auto tracking, trial manoeuvre. Impostazioni dello schermo radar

ARGOMENTI SVOLTI

TENUTA DELLA GUARDIA Contenuto COLREG. Principi fondamentali per la tenuta della guardia. Descrizione sistemi VTS: organizzazione, funzioni principali procedure e frasi standard per il reporting VTS. Procedure di comunicazione radio: frequenze principali e frasi standard. Principi generali sistema GMDSS: servizi e medio e breve raggio, comunicazioni satellitari, DSC. Trasmissione informazioni a mezzo AIS e LRIT. Sistemi per la localizzazione automatica in caso di emergenza: EPIRB, SART.

ARGOMENTI SVOLTI

GIROBUSSOLE Principio di funzionamento, elementi costitutivi, errori, verifica del buon funzionamento

ECOSCANDAGLI E LOG Principio di funzionamento, elementi costitutivi, errori

COMUNICAZIONI E STRUMENTAZIONI ELETTRONICHE Conoscenza del principio di funzionamento del sistema satellitare G.N.S.S. “Global Navigation Satellite System”. Struttura e segnali del sistema GPS: segmento spaziale, utente e di controllo, portanti e codici. Calcolo della posizione GPS: misure di pseudo range. Errori del GPS: errori del satellite, errori del ricevitore, errori di osservazione. Accuratezza del sistema: concetto di GDOP, GPS differenziale.

CARTOGRAFIA ELETTRONICA La cartografia nautica in formato digitale: formati raster (RNC) e vector (ENC). ECDIS: struttura sistema, principali funzioni, allarmi. Giropilota e autopilota: principali funzioni ed interfaccia con gli altri sistemi di bordo. Integrazione dei sistemi di navigazione: caratteristiche IBS e INS.

ARGOMENTI SVOLTI

FENOMENO DELLA MAREA Teoria di Newton, maree lunisolari (sizigiali e di quadratura), maree reali. Problemi nautici sulle maree. Procedure di calcolo per valutare immersione, assetto e stabilità in seguito alla movimentazione di pesi a bordo finalizzata al rispetto di specifici parametri di galleggiabilità. Problemi nautici sulle correnti di marea. Tavole di marea

ARGOMENTI SVOLTI SAFETY Principali prescrizioni codice ISM, procedure e documenti (SMS, DOC), figure del Safety Officer e del DPA, Procedure di espletamento delle attività secondo i sistemi di qualità e sicurezza

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PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI A BORDO Principali PPE, segnaletica IMO

ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI EMERGENZA Ruolo d’appello, esercitazioni antincendio, abbandono nave, uomo in mare

INCENDIO Triangolo del fuoco, sostanze comburenti combustibili infiammabili, classi di incendio e relativi mezzi estinguenti più adatti, protezione passiva

SECURITY Principali prescrizioni codice ISPS, livelli di security, possibili minacce in termini di security, figure coinvolte nella gestione della security (SSP, CSO, PFSO)

GENERALITÀ SULLA CONVENZIONE SAR Organizzazione sistema SAR, principali strutture e figure (SRR, RCC, SMC, OSC)

MANUALE IAMSAR Principali procedure, schemi di ricerca

ARGOMENTI SVOLTI

PREVENZIONE INQUINAMENTO Inquinamento operativo e accidentale. Intervento in caso di inquinamento da idrocarburi

MARPOL Generalità sulla convenzione MARPOL. Analisi principali annessi convenzione MARPOL: aree speciali e relativi criteri di discarica

Prof. Luca Gaudiano

Prof. Franco Freschi

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PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE CLASSE VBC ANNO SCOLASTICO 2017/2018 PROF.SSA MARIA GRAZIA SACCHI

Dal libro di testo "Get on Board" sono stati svolti per intero i seguenti capitoli:

N. 1 The main parts of a ship

N. 2 Ships' measurements

N. 3 Ship Classification

N. 4 Shipbuilding

N. 5 Visual and Sound Signals

N. 6 The Buoyage System

N. 7 Geographical Coordinates

N. 8 Navigational Aids and Instruments

N. 9 The Deck Department

N. 17 Piloting & Plotting (parti 1 2 e 3)

N. 19 The Moving Air (parti 1 2 e 3)

N. 21 Moving Waters (parti 4 e 5)

N. 22 The Dead Reckoning Plot (parte 1)

N. 26 Radio Communication on Board

N. 27 Radio Massages

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N. 31 The GMDSS

N. 32 Integrated Navigation

Prof.ssa Maria Grazia Sacchi

PROGRAMMA SVOLTO MATEMATICA CLASSE VB CONDUZIONE DEL MEZZO NAVALE

Esame di stato A. S. 2017-2018

PROF: ROSSI PATRIZIA

MODULO 1: RIPASSO

Ripasso del programma del quarto anno con particolare riferimento a derivate e a studio di funzioni razionali fratte, irrazionali, logaritmiche, esponenziali goniometriche.

MODULO 2: INTEGRALE INDEFINITO

Definizione di primitiva di una funzione f(x). Integrale indefinito e sue proprietà. Integrali indefiniti immediati. Integrale delle funzioni la cui primitiva è una funzione composta. Integrazione per parti. Semplici integrali per sostituzione. Integrazione di funzioni razionali fratte: caso in cui il numeratore è la derivata del denominatore, casi con denominatore di I o II grado, con ∆>0 , ∆=0 e∆<0.

MODULO 3: L’INTEGRALE DEFINITO

Definizione di trapezoide. L’Integrale definito nel caso di funzione positiva o nulla. Definizione generale di integrale definito. Proprietà dell’integrale definito.

Il Teorema della media integrale (senza dimostrazione) e il suo significato geometrico. Il teorema fondamentale del calcolo integrale (senza dimostrazione). Calcolo di integrali definiti. Calcolo delle aree di superficie piane. Calcolo di aree di parti di piano racchiuse tra asse x e una funzione positiva e tra asse x e una funzione almeno in parte negativa. Caso di due funzioni che delimitano una superficie chiusa, limitatamente a parti di piano racchiuse tra il grafico di una retta e una parabola, tra due parabole o tra una retta e una iperbole equilatera. Calcolo dei volumi di solidi di rotazione attorno all’asse x, alcuni semplici esempi sul calcolo di volumi di solidi cavi.

L’integrale improprio: caso di funzioni non continue in uno o più punti dell’intervallo di integrazione e caso di integrazione su un intervallo illimitato.

MODULO 4: EQUAZIONI DIFFERENZIALI

Definizione di equazione differenziale e dell’ordine di una equazione differenziale. Le equazioni differenziali del I ordine e Il problema di Cauchy. Equazioni del tipo y’= f(x) e la determinazione di una soluzione particolare nota una condizione iniziale. Semplici equazioni differenziali a variabili separabili

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Libri di testo: Bergamini Trifone Barozzi Matematica. verde Modulo V ed. Zanichelli

Bergamini Trifone Barozzi Matematica. verde Modulo W: Il calcolo integrale e le equazioni differenziali. Ed Zanichelli

Prof.ssa Patrizia Rossi

PROGRAMMA CONSUNTIVO DI MECCANICA E MACCHINE

ANNO SCOLASTICO 2017-2018 CLASSE V B CONDUZIONE DEL MEZZO NAVALE

MODULO 1: Motori Diesel e turbine a gas

Cicli termodinamico Otto o Beau de Rochas. Ciclo termodinamico Brayton. Ciclo termodinamico di Carnot, cicli simmetrici. Confronto tra i cicli termodinamici simmetrici. Ciclo termodinamico Diesel. Ciclo teorico Diesel 4 tempi. Ciclo termico Diesel motore a 2 tempi, tipi di lavaggio: trasversale tradizionale, trasversale con valvola automatica, assiale. Ciclo reale motore Diesel 4 tempi, diagramma circolare. Ciclo reale motore Diesel 2 tempi, diagramma circolare. Richiami sui combustibili navali, potere calorifico caratteristico, aria necessaria alla combustione. Potenza indicata, pressione media indicata. Potenza al freno, pressione media effettiva, consumo specifico. Cenni sulle curve caratteristiche. Bilancio termico e sistemi di recupero dell'energia. Sistemi di iniezione nei motori Diesel, impianti del combustibile. Sovralimentazione di un motore Diesel. Impianto di raffreddamento di un motore Diesel. Generalità sulle turbine a gas. Schema elementare turbina a gas. Lavoro, calore potenza e rendimenti di una turbina a gas. Architettura di un motore Diesel. Esercitazioni al simulatore di macchine.

MODULO 2: Impianti di refrigerazione, ventilazione e condizionamento

Ciclo frigorifero a compressione nel piano p-h. COP di un ciclo frigorifero e metodi per migliorarlo. Ciclo frigorifero come pompa di calore. Caratteristiche dell'aria umida, umidità specifica e umidità relativa. Principali trasformazioni nel diagramma di Mollier per l'aria umida. Condizionamento invernale. Condizionamento estivo. Impianti di condizionamento.

MODULO 3: Oleodinamica sulle navi

Componenti di un circuito oleodinamico elementare. Calcolo portata, pressione, rendimenti di un impianto oleodinamico. Ausiliari di coperta: argani e verricelli. Cenni sulle eliche a pale orientabili. Cenni sulle pinne stabilizzatrici. Timonerie idrauliche.

MODULO 4: Principali metodi di estinzione incendio a bordo delle navi

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Generatori di gas inerte. Diagramma di infiammabilità delle miscele di idrocarburi. Inertizzazione delle cisterne. Impianti di estinzione fissi. Impianti di estinzione portatili.

MODULO 5: Difesa dell'ambiente e processi di corrosione

Corrosione acquosa: cause e caratteristiche. Sistemi per prevenire la corrosione

Prof. Antonio Ricciarini

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PROGRAMMA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED AUTOMAZIONE

a.s. 2017/2018

Classe 5BC

MODULO 1: ELEMENTI DI ELETTRONICA

Unità 1: Il diodo a giunzione

Semiconduttori. Drogaggio. Giunzione PN. Polarizzazione diretta e inversa. Caratteristica reale del diodo. Modelli circuitali e corrispondenti caratteristiche ideali del diodo. Il diodo Zener.

Unità 2: Raddrizzatori

Raddrizzatori a singola semionda. Raddrizzatori a doppia semionda con trasformatore a presa centrale. Raddrizzatore a doppia semionda a ponte di Graetz.

Unità 3: Il transistor BJT

Il transistor bipolare a giunzione: struttura interna e principio di funzionamento. Le curve caratteristiche. Il punto di lavoro. Le tre zone di funzionamento: zona di interdizione, zona di saturazione e zona attiva. Funzionamento del transistor come interruttore statico e come amplificatore. Polarizzazione e stabilizzazione del transistor.

Unità 4: L'amplificazione

Concetti generali sull'amplificazione di un segnale. Fattore di amplificazione o guadagno. Distorsione di ampiezza, di frequenza e di fase. Amplificatori a BJT. Classificazione degli amplificatori. Algebra degli schemi a blocchi: retroazione positiva e negativa. Amplificatori operazionali: caratteristiche generali e applicazioni principali. Circuito invertente, derivatore, integratore.

Unità 5: I filtri

Il filtro passa basso. Il filtro passa alto. Il filtro passa banda. Il filtro arresta banda. La frequenza di taglio superiore ed inferiore. I filtri semplici RC e RL. Il teorema di Fourier. I filtri di livellamento. Schema a blocchi dell'alimentatore stabilizzato e analisi della funzione dei vari blocchi.

Unità 6: I circuiti oscillanti

Oscillazioni persistenti, smorzate e forzate. Circuito risonante RLC serie. Frequenza di risonanza. Banda passante.

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MODULO 2: ELEMENTI DI TELECOMUNICAZIONI

Unità 1: I principi generali delle telecomunicazioni

I segnali. La trasmissione dei segnali. I fenomeni oscillatori. La teoria delle onde. Fenomeni di riflessione, diffusione, rifrazione diffrazione, interferenza. Onde stazionarie. Le onde elettromagnetiche: classificazioni e loro caratteristiche di propagazione. I mezzi trasmissivi: linee in cavo, guide d'onda, fibre ottiche, spazio libero. Le antenne: caratteristiche e principio di funzionamento. Guadagno. Diagramma di radiazione. Dipolo hertziano. Antenna Marconi. Antenna parabolica.

Unità 2: La radiotrasmissione

Principi fondamentali. Modulazione delle grandezze sinusoidali. Modulazione di ampiezza. Modulazione di frequenza. Modulazione di fase. Radiotrasmettitore: schema a blocchi e analisi delle funzioni dei vari blocchi. Rivelazione e sintonia. Radioricevitori: schema a blocchi e analisi delle funzioni dei vari blocchi.

Unità 3: Il radar

Principio di funzionamento. Caratteristiche e classificazioni dei radar. Componenti di un radar. Impieghi del radar.

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ISTITUTO TECNICO TRASPORTI E LOGISTICA“A. CAPPELLINI” - Livorno

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PROGRAMMA DI DIRITTO

Classe V B

Anno Scolastico: 2017-2018 Prof.: Damiano Vaudo

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A - IL DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE: FONTI, REGIME GIURIDICO DEI MARI E DELLO SPAZIO AEREO E ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DELLA NAVIGAZIONE

5. Il diritto della navigazione e le sue fontiDefinizione – Caratteri – Cenni storici – Il codice della navigazione – Le fonti – La normativa dell’Unione europea.

2. Il regime giuridico dei mariLa codificazione del diritto del mare – Le acque interne – Il mare territoriale – Le azioni di protezione ecologica oltre il limite esterno del mare territoriale – La zona contigua – La zona archeologica – La piattaforma continentale – La zona economica esclusiva – L’alto mare.

3. Il demanio marittimo Nozione – Il demanio marittimo – La gestione del demanio marittimo – Uso particolare e concessione demaniali.

4. Organizzazione amministrativa della navigazioneGeneralità – Amministrazione diretta – Esercizio privato di funzioni e servizi pubblici.

B - Il PORTO

1. Il porto

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Il porto: nozione e natura giuridica – Il riordino della normativa in materia portuale –Il porto: classificazioni –I piani regolatori portuali – La gestione dei porti – Autorità portuale ed Autorità marittima: competenze – Le operazioni portuali ed i servizi portuali – La concessione di aree e banchine ed il concetto di impresa terminalistica – Il Lavoro portuale – L’attività amministrativa e la polizia nei porti.

C - I MEZZI DI TRASPORTO: LA NAVE

La nave: generalitàNozione di nave – Nozione di galleggiante – Navi maggiori e minori – Altre distinzioni tra le navi – Navi militari – Le parti della nave.

2. La costruzione della naveLa costruzione della nave come atto giuridico – Il contratto di costruzione – Forma e pubblicità del contratto di costruzione – Profili pubblicistici del contratto di costruzione: abilitazione alla costruzione – Il contratto di costruzione nei formulari standard.

3. Individuazione ed ammissione alla navigazione della naveGeneralità – Gli elementi di individuazione della nave – La nazionalità della nave – Requisiti di nazionalità della nave – Iscrizione ed immatricolazione – Iscrizione della nave e registro bare-boat – Cancellazione dai registri di iscrizione o di immatricolazione.

4. Navigabilità e documenti di bordoLa navigabilità – I documenti di bordo – Certificati della nave.

D – L’ESERCIZIO DELLA NAVIGAZIONE: IL PERSONALE DEI TRASPORTI

1. L’armatore L’esercizio della nave – La figura dell’armatore e del proprietario – Dichiarazione di armatore – Responsabilità dell’armatore – La limitazione del debito dell’armatore nel codice della navigazione – Limitazione del debito dell’armatore in virtù delle convenzioni internazionali.

Gli ausiliari dell’armatoreIl raccomandatario marittimo – Il comandante della nave – L’equipaggio.

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E – I CONTRATTI DI LAVORO A BORDO

Il lavoro nautico. Il contratto di arruolamento Il Lavoro nautico – Il contratto di arruolamento – Il contratto di tirocinio – Il contratto di ingaggio – Il contratto di comandata – Il contratto di lavoro del personale addetto alla navigazione interna.

F – I CONTRATTI DI UTILIZZAZIONE DELLA NAVE

1. La locazione La locazione – Locazione a scafo nudo: caratteristiche – Forma del contratto – Obbligazioni del locatore – Obbligazioni del conduttore – Cessazione della locazione – Impossibilità sopravvenute nel godimento.

Il noleggioNozione – Oggetto del contratto – Stipulazione e forma del contratto – Obbligazioni del noleggiante – Obbligazioni del noleggiatore – Le responsabilità del noleggiante – Cessazione del noleggio.

Il trasporto di personeIl contratto di trasporto – Il trasporto marittimo di persone - Generalità – Prova del contratto: il biglietto di passaggio – Obbligazioni del vettore – Obbligazioni del passeggero – Impedimenti nell’esecuzione del contratto – La responsabilità del vettore nel trasporto marittimo di passeggeri.

4. Il trasporto di cose Nozione – Fonti normative – Il trasporto di cose nel codice della navigazione e nel codice civile – Il trasporto di carico totale o parziale – Stallie e controstallie – L’esecuzione del contratto – Il nolo.

5. La responsabilità del vettore nel trasporto di coseObblighi del vettore – Responsabilità del vettore marittimo – Limitazione legale della responsabilità del vettore.

G- IL SOCCORSO E LE ASSICURAZIONI MARITTIME

1. Il soccorso Normativa vigente - Assistenza e salvataggio – Elementi costitutivi del soccorso – Tipi di soccorso – Obblighi del soccorritore – Obblighi dei beneficiari del soccorso – Le obbligazioni pecuniarie derivanti dal soccorso.

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2. Le AssicurazioniContratti di assicurazioni – L’assicurazione merci – Le assicurazioni di responsabilità – Il rischio e le deroghe al regime comune – Durata dell’assicurazione – Obblighi dell’assicurato – Liquidazione dell’indennizzo – Liquidazione per abbandono.

Prof. Damiano Vaudo

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Programma finale di Scienze motorie e sportiveClasse V^ B CMN

a. s. 2017/18Prof. Viola Massimo

Ginnastica posturale; esercizi di respirazione diaframmatica e toracica; potenziamento fisiologico;

resistenza generale; pallavolo; pallacanestro; calcetto e pallamano; voga.

Teoria: cenni di metodologia dell’allenamento; l'uomo in acqua: fisiopatologia dell'attività subacquea,

nuoto per salvamento, cenni di primo soccorso e rianimazione.

Prof. Massimo Viola

Programma di religione della classe V BC

I.T.T.L. “A. Cappellini”

Anno scolastico 2017-2018

Insegnante: Giovanni Stellati

Lo svolgimento del programma ha seguito le indicazioni previste dai Programmi Ministeriali, integrato da argomenti scelti dagli alunni, in accordo

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con l'insegnante sui contenuti, gli obiettivi e le finalità di Insegnamento della Religione Cattolica.

Esso ha trattato e sviluppato i seguenti argomenti:

- i sette vizi capitali, loro ruolo nell’orientare l’essere umano al male, nello sfruttare le energie dell'organismo sano e nel ritorcersi contro di esso “uccidendolo”;

- le quattro virtù cardinali, la prudenza, la fortezza, la temperanza, la giustizia e loro capacità di orientare l’uomo al bene, a compiere atti di attenzione verso il prossimo e di orientare verso la vita interiore;

- le virtù teologali, fede, speranza e carità, capaci illuminare e dare sostanza al nostro rapporto con il sé, con gli ideali esistenziali e con Dio;

- le virtù cristiane che emergono dal testo evangelico: la compassione, la sostanza, la fedeltà, la coscienziosità, …

- il progetto ed i valori di vita in relazione alle tematiche religiose;

- il male e la provvidenza, atteggiamenti di fronte ad essi: fatalismo, indifferenza, fiducia;

- il senso della vita e la domanda religiosa dell'uomo;

- l'impegno del giovane nel mondo, il servizio, il lavoro, la perseveranza..;

- la persona e l'azione di Cristo nelle relazioni con l'uomo ed il destino umano;

- la pace, la giustizia e l'unità fra i popoli;

- il sacramento del matrimonio e la sessualità come linguaggio.

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10.2 Percorsi formativi PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina Italiano

Docente Prof.ssa Senesi Maria Enrica

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI (descrivere dettagliatamente specificando il livello di approfondimento dei singoli contenuti, ed eventualmente il tempo complessivo, in ore, dedicate al singolo contenuto disciplinare, comprensivo delle prove di valutazione/verifica).

Contenuto disciplinare sviluppatoN° unità didattiche monodisciplinari-pluridisciplinari

Livelli di approfondimento:ottimo/buono/discreto/suff./solo cenni

1) Produzione scritta Saggio breve – Tema- Buono2) Giacomo Leopardi Il pensiero: pessimo

storico e cosmico; la poetica; i Piccoli idilli, i Canti pisani recanatesi, le Operette morali, il Ciclo di Aspasia: A se stesso, La ginestra.

Buono

3) Naturalismo – Verismo – Giovanni Verga Quadro di riferimento storico: l'età postunitaria. Il fenomeno della Scapigliatura.Il Positivimo e il Naturalismo in Francia, riferimento a Emile Zola.Il Verismo, Verga, la poetica e l’ideologia verghiana. I Malavoglia, lettura integrale.Le novelle: Rosso Malpelo e La Roba

Buono

4) Giosuè Carducci Quadro di riferimento storico, la vita, la poetica, la figura del poeta vate. Le raccolte: Rime nuove,

Buono

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Odi Barbare

5) Il Decadentismo Quadro di riferimento storico. La visione del mondo e le differenti tipologie dell’artista decadente; riferimento a Baudelaire

Buono

6) Gabriele D'Annunzio Vita, opere e pensiero. L'Esteta e il Superuomo, il panismo. Da Alcyone: analisi di: La pioggia nel pineto, La sera fiesolana. Trama dei principali romanzi: “Il piacere”, “Il fuoco” “La vergine delle rocce”

Buono

7) Giovanni Pascoli Vita , opere e pensiero. Il Fanciullino. Lettura e analisi delle poesie : daMyricae:Novembre,Lavandare, X Agosto, Il lampo; da I canti di Castelvecchio: Il Gelsomino notturno, Nebbia

Buono

8) Luigi Pirandello Vita opere e pensiero. L'Umorismo. Lettura delle novelle Ciàula scopre la luna, Il treno ha fischiato, lettura integrale de Il fu Mattia Pascal”. Trama di Uno nessuno e centomila.Il teatro: si è considerato solo Enrico IV , in particolare l’ultimo atto

Buono

9) Italo Svevo Vita, opere e pensiero. La figura dell’inetto in Una vita e Senilità. Lettura integrale de La Coscienza di Zeno.

Buono

10) Giuseppe Ungaretti Vita , opere e pensiero. In particolare si è considerata L’allegria e i testi Il porto sepolto, Veglia, Sono una

Buono

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creatura, San Martino del Carso, Soldati

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METODI USATI:

Lezione frontaleLavoro individualeSi specifica che nella considerazione di ciascun autore si è privilegiata la sua contestualizzazione storica e l’analisi del suo pensiero e della sua poetica rispetto alla cultura del tempo. Minore rilievo si è invece dato all’analisi strutturale e formale dei testi.

MEZZI (STRUMENTI ) UTILIZZATI :

Libro di testo : “ L'Attualità della letteratura” di Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria. Ed.Paravia, voll. II e III

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

4 ore settimanali per un totale di 132 ore annue di cui 92 ore di attività ordinaria e insegnamento e 40 ore di verifiche scritte e orali.

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Prove scritte: abilità linguistico-espressive e lessicali. Capacità di analisi del testo e interpretazione. Capacità di sintesi e rielaborazione personale.Prove orali : conoscenze disciplinari, padronanza della lingua e correttezza nell'esposizione. Capacità di collegamenti tra tematiche e autori diversi.Si è tenuto inoltre conto dell'impegno la partecipazione dimostrate anche con lo svolgimento dei compiti a casa e dei progressi compiuti nell'arco dell'anno scolastico.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/SOSTEGNO:

In itinere

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Sono stati utilizzati:

n.6 prove scritte tradizionali n. 6-7 prove orali tradizionalin.___ ___ prove strutturate e/o semi strutturate (a risposte aperte e/o chiuse) mono disciplinarin.______ prove strutturate e/o semi strutturate (a risposte aperte e/o chiuse) pluridisciplinari n. ____ ricerche/relazioni/lavori di gruppo, altro ________________________________________________

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OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La partecipazione e l'impegno sono stati in genere soddisfacenti, alcuni elementi si sono distinti per particolari capacità espressive sia nell’orale, che nello scritto.

Il programma dettagliato relativo agli argomenti svolti nell’arco dell’anno, sarà consegnato a completamento entro il 4 giugno 2018

Firma del Docente

Maria Enrica Senesi

Livorno, 7 Maggio 2018

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina Storia

Docente prof. ssa Maria Enrica Senesi _

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI (descrivere dettagliatamente specificando il livello di approfondimento dei singoli contenuti, ed eventualmente il tempo complessivo, in ore, dedicate al singolo contenuto disciplinare, comprensivo delle prove di valutazione/verifica).

Contenuto disciplinare sviluppatoN° unità didattiche mono disciplinari-pluridisciplinari

Livelli di approfondimento:ottimo/buono/discreto/suff./solo cenni

1) I governi della Destra e Sinistra storica, Giovanni Giolitti

La situazione dell’Italia post-unitaria; la politica della Destra storica e il brigantaggio; il trasformismo di De Pretis e la questione meridionale; il governo Crispi.La politica di Giovanni Giolitti nei primi decenni del ‘900

Buono

2) La Prima Guerra Mondiale Origini del conflitto. L'inizio della guerra. Guerra di logoramento. L'Italia in guerra.L’intervento americano, la sconfitta della Germania, il trattato di Versailles.

Buono

3) La Rivoluzione Russa La rivoluzione di Febbraio e la rivoluzione di Ottobre. La politica e il pensiero di Lenin. La politica di Stalin.

Buono

4) Il Fascismo in Italia L’Italia dopo la prima guerra mondiale. Il movimento fascista l’affermazione di Mussolini. Caratteri della politica di Mussolini

Buono

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5) Il Nazionalsocialismo in Germania La repubblica di Weimar. L’ascesa di Hitler al potere, il progetto politico del III Reich.

Buono

6) Economia e politica tra le due guerre La grande depressione. La crisi del ’29 in America e il New Deal.

Buono

7) La Seconda Guerra Mondiale La Germania verso la Guerra. L’entrata in guerra dell’Italia. L’entrata in guerra degli Stati Uniti: un conflitto mondiale. Lo sbarco degli alleati, la caduta del fascismo, la resistenza e la fine della guerra.

Buono

8) La Guerra Fredda L' ordine bipolare. La nascita e il formarsi del ‘blocco americano’ e del blocco sovietico. Gli anni di Kruscev e la crisi di Cuba.Economia e società degli anni’60

Buono

9) L’Italia repubblicana Il passaggio dalla monarchia alla Repubblica; le elezioni del 1948 e l’affermazione della DC; i governi De Gasperi, la politica del centrismo; I governi del centro-sinistra; gli anni della contestazione.

Discreto

Sufficiente

METODI USATI:

Lezione frontale, Lavoro individuale. Si è privilegiato un metodo induttivo che permettesse di cogliere gli eventi più significativi nelle loro reciproche relazioni

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MEZZI (STRUMENTI ) UTILIZZATI :

.Libro di testo: “ La Torre e il Pedone” di Feltri Bertazzoni Neri Ed. SEI Voll.II e III

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO :

2 ore settimanali per un totale di 66 ore annue, proporzionalmente distribuite fra interrogazioni e attività di insegnamento

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Comprensione dei fenomeni storici e capacità di approfondimento. Uso di una corretta terminologia.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/SOSTEGNO :

In itinere

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

Sono stati utilizzati:

n.___ ___ prove scritte tradizionali n.5 /6 prove orali tradizionalin. 1 prove strutturate e/o semi strutturate (a risposte aperte e/o chiuse) mono disciplinarin.______ prove strutturate e/o semi strutturate (a risposte aperte e/o chiuse) pluridisciplinari n. ____ ricerche/relazioni/lavori di gruppo, altro ________________________________________________

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La partecipazione e l'impegno sono stati in genere soddisfacenti, alcuni elementi si sono distinti per particolari capacità di analisi e rielaborazione degli argomenti trattati.

Il programma dettagliato relativo agli argomenti svolti nell’arco dell’anno, sarà consegnato a completamento entro il 4 giugno 2018

Firma del Docente

Maria Enrica Senesi

Livorno 7 Maggio 2018

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Classe V BC CMN

Disciplina Scienze della Navigazione

Docente Gaudiano Luca

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Contenuto disciplinare svoltoUnità didattiche

Livelli di approfondimento:ottimo/buono/discreto/suff./solo cenni

- Calcolo della latitudine in mare: polare e osservazioni meridiane.- Determinazione dell’istante del passaggio del Sole al meridiano mobile della nave.- Il metodo Saint Hilaire per la determinazione del fix astronomico. Saper commentare la bontà del punto nave ottenuto. Valutazioni degli errori accidentali e sistematici.

Esercizi: - Calcolo del punto nave con due, tre, quattro rette d’altezza (simultanee ed intervallate).

Modulo 1- Astronomia

nautica

Discreto

- Caratteristiche del radar e sue prestazioni, bande di funzionamento. Errori del radar.- Moto relativo e moto assoluto: concetti di base e loro applicazione alla navigazione.- Funzionalità e utilità AIS.- Principali contenuti COLREGs(10). Codice internazionale dei segnali e segnalamento IALA(5h).- Il radar e l'ARPA come strumenti anticollisione: tracking, auto tracking, trial manoeuvre. Impostazioni dello schermo radar

Esercizi: - Risoluzione del triangolo delle velocità per la determinazione del moto vero del bersaglio

Modulo 2- Radar

- ColregsBuono

Buono

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- Contenuto COLREG. Principi fondamentali per la tenuta della guardia.- Descrizione sistemi VTS: organizzazione, funzioni principali procedure e frasi standard per il reporting VTS.- Procedure di comunicazione radio: frequenze principali e frasi standard.- Principi generali sistema GMDSS: servizi e medio e breve raggio, comunicazioni satellitari, DSC. Trasmissione informazioni a mezzo AIS e LRIT. Sistemi per la localizzazione automatica in caso di emergenza: EPIRB, SART.

Modulo 3- Tenuta della

guardia

- Principio di funzionamento delle girobussole, elementi costitutivi, errori, verifica del buon funzionamento.- Ecoscandagli e log: principio di funzionamento, elementi costitutivi, errori- Conoscenza del principio di funzionamento del sistema satellitare G.N.S.S. “Global Navigation Satellite System”. Struttura e segnali del sistema GPS: segmento spaziale, utente e di controllo, portanti e codici. Calcolo della posizione GPS: misure di pseudo range. Errori del GPS: errori del satellite, errori del ricevitore, errori di osservazione. Accuratezza del sistema: concetto di GDOP, GPS differenziale. - La cartografia nautica in formato digitale: formati raster (RNC) e vector (ENC). ECDIS: struttura sistema, principali funzioni, allarmi. Giropilota e autopilota: principali funzioni ed interfaccia con gli altri sistemi di bordo. Integrazione dei sistemi di navigazione: caratteristiche IBS e INS

Modulo 4- Girobussola

- Ecoscandagli e Log

- Comunicazioni e strumentazioni

elettroniche- Cartografia elettronica

Discreto

- Teoria di Newton, maree lunisolari (sizigiali e di quadratura), maree reali. Problemi nautici sulle maree. Procedure di calcolo per valutare immersione, assetto e stabilità in seguito alla movimentazione di pesi a bordo finalizzata al rispetto di specifici parametri di galleggiabilità. Problemi nautici sulle correnti di marea. Tavole di marea

Modulo 5- Fenomeno della

marea Sufficiente

- Principali prescrizioni codice ISM, procedure e documenti (SMS, DOC), figure del Safety Officer e del DPA, Procedure di espletamento delle attività secondo i sistemi di qualità e sicurezza- Prevenzione degli infortuni a bordo: principali PPE, segnaletica IMO- Organizzazione dei servizi di emergenza: ruolo d’appello, esercitazioni antincendio, abbandono nave,

Modulo 6- Safety

- Prevenzione degli infortuni a bordo- Organizzazione

dei servizi di emergenza- Incendio

Discreto

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uomo in mare- Triangolo del fuoco, sostanze comburenti combustibili infiammabili, classi di incendio e relativi mezzi estinguenti più adatti, protezione passiva- Security: principali prescrizioni codice ISPS, livelli di security, possibili minacce in termini di security, figure coinvolte nella gestione della security (SSP, CSO, PFSO)- Organizzazione sistema SAR, principali strutture e figure (SRR, RCC, SMC, OSC)- Manuale IAMSAR: principali procedure, schemi di ricerca

- Security- Generalità sulla convenzione sar

- Manuale iamsar

- Inquinamento operativo e accidentale. Intervento in caso di inquinamento da idrocarburi- Generalità sulla convenzione MARPOL. Analisi principali annessi convenzione MARPOL: aree speciali e relativi criteri di discarica

Modulo 7- Prevenzione inquinamento- MARPOL

Discreto

METODI USATI:Come metodologia didattica è stato utilizzato il metodo interattivo, le lezioni sono state strutturate con l’ausilio di tecnologie informatiche, presentazioni power point, discussioni di gruppo, inoltre sono stati improntati dialoghi e discussioni relativi ad argomenti afferenti gli argomenti curriculari.Le lezioni teoriche sono state sviluppate con una grossa mole d’esercizi finalizzati all’applicazione dei contenuti proposti e ad un ragionamento logico.Alcuni argomenti sono stati svolti con attività laboratoriale mediante l’utilizzo di un simulatore di manovra.

MEZZI (STRUMENTI ) UTILIZZATI:Libro di testo: Fondamenti di Navigazione e Meteorologia nautica 2; Autore: Riccardo Antola; Editore: Simone per la scuolaAppunti del Prof.; Appunti universitari, Lezioni in PPT.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO :Aula ordinaria, ma non una unica aula. I tempi corrispondono alle ore di lezione previste dall'orario del presente anno scolastico

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CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

La valutazione è un’attività presente in maniera continuativa sia nella progettazione di un modulo o di un intero percorso curriculare, sia nella sua realizzazione. Nelle verifiche orali, si è tenuto conto, tramite una griglia, del livello di raggiungimento dei seguenti obiettivi: l’acquisizione delle conoscenze, delle competenze intese come capacità di utilizzazione applicativa delle conoscenze, delle capacità intese come abilità di comprensione e di esposizione con uso di terminologia specifica.Negli esercizi si è valutato la chiarezza e la logicità dello sviluppo, la precisione dei calcoli.La valutazione finale sarà formulata tenendo conto della prestazione in confronto ai risultati ottenuti dai compagni di studio, in riferimento ai criteri stabiliti negli obiettivi didattici, in riferimento al progresso rispetto alle condizioni di partenza, alla capacità ed ai ritmi di apprendimento.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/SOSTEGNO:Il programma è stato svolto come da programmazione di inizio anno. Sono sempre stati corretti gli esercizi per casa, anche se non da tutti sono stati svolti con la adeguata regolarità. È stata organizzata una attività di recupero in itinere e uno sportello didattico nel mese di marzo al quale però gli alunni di questa classe non hanno partecipato. Le prove di recupero sono state scritte e si sono svolte dopo la fine del primo trimestre e nel mese di maggio.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

Sono stati utilizzati: prove strutturate e/o semi strutturate (a risposte aperte e/o chiuse) mono disciplinari e prove orali

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Al termine del percorso formativo gli obiettivi su esposti sono stati raggiunti dalla totalità della classe. Pochi studenti si sono applicati con regolarità e senso di responsabilità nello studio personale della materia e hanno migliorato la propria preparazione iniziale raggiungendo buoni risultati.La quasi totalità degli allievi con interesse continuo ed impegno domestico di rielaborazione ed approfondimento hanno raggiunto una buona conoscenza del programma e l’uso di queste conoscenze per la soluzione dei problemi operativi specifici dell’indirizzo. Pochi studenti sebbene dotati di buone capacità logiche e deduttive hanno seguito l’attività in modo discontinuo, accontentandosi del raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Altri studenti, a causa di alcune difficoltà incontrate e/ o ad una preparazione di base incerta, hanno mostrato carenze soprattutto nella produzione scritta, bilanciando questa lacuna, con un apprezzabile impegno personale.

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Il programma dettagliato relativo agli argomenti svolti nell’arco dell’anno, sarà consegnato a completamento entro l’8 giugno 2018.

Firma del Docente

Luca Gaudiano

Livorno, 15 maggio 2018 ____________________________________

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE(a cura del singolo docente)

LINGUA E CIVILTA INGLESEdisciplina________________________________________________

PROF. SSA MARIA GRAZIA SACCHIdocente______________________________________________

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Dopo la revisione delle principali nozioni e conoscenze linguistiche già acquisite sono state approntate le seguenti letture di argomento tecnico nautico, programmate e concordate con i docenti delle varie materie professionali:

Cap 1 - The main parts of a ship Cap 2 - Ships’ measurements and specifications Cap 3 - Ship classification Cap 4 - Ship building Cap 5 - Visual & Sound signals Cap 6 - The buoyage system and navigation lights Cap 7 - Geographical coordinates Cap 8 - Navigational aids and instruments Cap 9 - The deck department

Cap 17 - Piloting and plotting (fino parte 3) Cap 19 – The moving air (fino parte 3) Cap 21 – Moving waters (parte 4 e 5) Cap.22 – The dead reckoning plot (parte 1) Cap 26 – Radio communication on board Cap 27 – Radio messages Cap 31 - The GMDSS Cap 32 - Integrated navigation

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Inoltre, come approfondimento delle competenze linguistico comunicative già acquisite e per consolidare una maggiore fluency, sono state svolte letture su argomenti di attualità, con l’intento di aiutare gli studenti a diventare lettori più abili e attivi nella lingua straniera, estratte dal libro di testo “English File” OUP e relative a vari items comunicativi.

METODI USATI

Il metodo comunicativo con approccio integrato delle quattro abilità linguisticheè stato usato sin dal biennio. Ancor più mirato nel triennio per il raggiungimento di una formazione atta alla loro futura operatività professionale considerato che, a livello internazionale, la lingua inglese è la lingua veicolare.Si sono pertanto affrontate le letture comprendendone (spesso dopo l’ascolto) il contenuto e contestualizzandone il lessico e le funzioni grammaticali.Le verifiche scritte hanno spaziato da tests sommativi per la revisione delle funzioni grammaticali a “writing”, produzione scritta di domande aperte in previsione della terza prova.Le verifiche orali hanno avuto principalmente lo scopo di testare le capacità espressive -espositive anche se in presenza di accettabili errori grammaticali e di sintassi.

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

Libro di testo: “Get on board” Autori: Abis-Davies Edizioni: Il capitello

Libro di testo: “File” Autori: Koenig- Oxenden -Boyle Edizioni: Oxford UP

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO :

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Le lezioni sono state svolte in aula e qualche volta in laboratorio multimediale.I tempi previsti sono, come da programmi ministeriali, di numero tre ore settimanali anche se spesso utilizzate per progetti, conferenze o incontri per l’alternanza scuola lavoro che hanno visto gli alunni impegnati in altre sedi.

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

buona fluency della lingua inglese nel suo complesso buona conoscenza dell’argomento proposto padronanza di lessico specifico della lingua tecnica buona capacità espressivo espositiva anche se in presenza di errori grammaticali buona capacità di esprimere opinioni personali

Molta cura ed importanza è stata destinata alla correzione dei compiti svolti a casa sia per chiarire eventuali lacune, sia per la valutazione orale.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/SOSTEGNO :

Tutte le volte che se ne è presentata la necessità è stato attuato durante l’anno scolastico il recupero in itinere con fermo programma.Alcuni alunni hanno invece partecipato al corso di recupero.Le carenze del primo trimestre e del periodo successivo sono state verificate attraverso prove scritte come risulta dal registro personale del docente.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

Sono state utilizzate:1. tradizionali prove orali2. prove strutturate e semi strutturate (a risposte aperte)

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

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Nella classe solo la metà degli alunni hanno raggiunto un buon rendimento in tutte e quattro le attività linguistiche.L’altra metà della classe ha raggiunto un livello medio e basso di conoscenza della lingua inglese.Fermo restando gli obbiettivi generali della programmazione la maggior parte degli alunni ha acquisito le seguenti conoscenze:

argomenti a carattere nautico collegati interdisciplinariamente con quelli delle materie professionali supportati da approfondimento delle competenze comunicative generali già acquisite.

Gli studenti hanno inoltre sviluppato le seguenti capacità:

Capacità di riflettere sulla lingua partendo dai testi studiati Capacità all’ uso di dizionari specialistici monolingue e bilingue

Firma del Docente

__________________________________

Livorno _____________

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Classe V sez. B Opzione CMN

Disciplina Matematica

Docente Rossi Patrizia

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Contenuto disciplinare

svolto

Unità didattiche Livello di approfondimento

Calcolo differenziale Ripasso regole di derivazione e calcolo della derivata di funzioni reali di variabile reale.

Concavità di una funzione in un punto. I punti di flesso: classificazione dei punti di flesso (a tangente orizzontale, obliqua e verticale) e loro determinazione mediante lo studio del segno della derivata seconda.

Grafico di funzioni polinomiali.

buono

Calcolo integrale Integrale indefinito. Gli integrali immediati. Il metodo di sostituzione, l’integrale per parti e l’integrale di una generica funzione

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Contenuto disciplinare

svolto

Unità didattiche Livello di approfondimento

razionale fratta (denominatore di grado 1 o di grado 2).

buono

Applicazioni del calcolo integrale

Definizione di integrale definito di una funzione continua. Il teorema fondamentale del calcolo integrale. Il teorema della media integrale

Il calcolo delle aree. Area racchiusa tra i grafici di due curve note (rette, parabole, iperboli equilatere). Il calcolo dei volumi dei solidi di rotazione attorno all’asse x.

Integrali impropri: caso di un discontinuità in uno degli estremi dell’intervallo di integrazione e caso di intervallo di integrazione illimitato.

buono

Equazioni differenziali Definizione di equazione differenziale e dell’ordine di una equazione differenziale. Le equazioni differenziali del I ordine e il problema di Cauchy. Equazioni del tipo y’= f(x) e la determinazione di una soluzione particolare nota una condizione iniziale. Semplici equazioni differenziali a variabili

sufficiente

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Contenuto disciplinare

svolto

Unità didattiche Livello di approfondimento

separabili..

METODI USATI:

Lezione frontale che richiede la partecipazione attiva da parte degli studenti. È stato dato maggior risalto alla risoluzione degli esercizi che non alla dimostrazione degli aspetti teorici, visto l'esiguo numero di ore settimanali della materia.

MEZZI UTILIZZATI:

Lavagna, LIM, libro di testo soprattutto per gli esercizi, risoluzione di esercizi per casa. Nelle prove scritte e nella simulazione di terza prova è stato consentito l’uso della calcolatrice scientifica.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

Aula ordinaria, ma non una unica aula. I tempi corrispondono alle ore di lezione previste dall'orario del presente anno scolastico

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CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Gli esiti delle misurazioni in itinere (se presenti) e delle prove di fine modulo concorrono nella formulazione della valutazione finale dello stesso.

La valutazione del modulo è data dalla media dei voti delle prove intermedie (se presenti) e di quelle di fine modulo.

La valutazione finale scaturisce dalla media dei voti unitamente ai criteri stabiliti nel PTOF.

Le griglie di valutazione utilizzate sono quelle concordate durante le programmazioni di inizio anno.

ATTIVITÀ DI RECUPERO:

Il programma è stato svolto come da programmazione di inizio anno. Sono sempre stati corretti gli esercizi per casa, anche se non da tutti sono stati svolti con la adeguata regolarità. E’ stata organizzata una attività di recupero in itinere. Le prove di recupero sono state sia scritte che orali e si sono svolte subito dopo la fine del primo trimestre e nel mese di maggio. Tutti gli alunni hanno migliorato il livello di apprendimento della materia superando il debito del primo periodo, per alcuni alunni la situazione è ancora non del tutto definita.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Prove scritte a risposta aperta con cadenza mediamente mensile e prove orali. Due simulazioni della Terza prova d’esame. Comportamento e partecipazione attiva alle lezioni.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Si evidenzia un gruppo di studenti, dotato di buone capacità logiche e deduttive, che ha seguito con impegno ed interesse le lezioni di matematica durante tutto il triennio, conseguendo una preparazione buona. Alcuni studenti, a causa di alcune difficoltà incontrate e/ o ad una preparazione di base incerta,

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mostrano carenze soprattutto nella produzione scritta, bilanciando questa lacuna, con una partecipazione sufficientemente attiva durante le lezioni e a un buon impegno personale.

Livorno 15 maggio 2018 Prof.ssa Patrizia Rossi

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Classe V sez. B - Opzione CONDUZIONE DEL MEZZO NAVALE

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Disciplina MECCANICA E MACCHINE

Docente ANTONIO RICCIARINI

Anno Scolastico 2017-2018

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Contenuto disciplinare svolto Unità didatticheLivelli di approfondimento:ottimo/buono/discreto/suff./solo cenni

Motori Diesel e turbine a gasCicli termodinamico Otto o Beau de Rochas. Ciclo termodinamico Brayton. Ciclo termodinamico di Carnot, cicli simmetrici. Confronto tra i cicli termodinamici simmetrici. Ciclo termodinamico Diesel. Ciclo teorico Diesel 4 tempi. Ciclo termico Diesel motore a 2 tempi, tipi di lavaggio: trasversale tradizionale, trasversale con valvola automatica, assiale. Ciclo reale motore Diesel 4 tempi, diagramma circolare. Ciclo reale motore Diesel 2 tempi, diagramma circolare. Richiami sui combustibili navali, potere calorifico caratteristico, aria necessaria alla combustione. Potenza indicata, pressione media indicata. Potenza al freno, pressione media effettiva, consumo specifico. Cenni sulle curve caratteristiche. Bilancio termico e sistemi di recupero dell'energia Sistemi di iniezione nei motori Diesel, impianti del combustibile. Sovralimentazione di un motore Diesel. Impianto di raffreddamento di un motore Diesel. Generalità sulle turbine a gas. Schema elementare turbina a gas. Lavoro, calore potenza e rendimenti di una turbina a gas. Architettura di un motore Diesel Esercitazioni al simulatore di macchine.

Modulo N.1 (settembre -

dicembre)

BUONO

BUONO

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Impianti di refrigerazione, ventilazione e condizionamentoCiclo frigorifero a compressione nel piano p-h. COP di un ciclo frigorifero e metodi per migliorarlo. Ciclo frigorifero come pompa di calore. Caratteristiche dell'aria umida, umidità specifica e umidità relativa. Principali trasformazioni nel diagramma di Mollier per l'aria umida. Condizionamento invernale. Condizionamento estivo. Impianti di condizionamento.

Modulo N.2(febbraio, aprile)

Oleodinamica sulle naviComponenti di un circuito oleodinamico elementare. Calcolo portata, pressione, rendimenti di un impianto oleodinamico. Ausiliari di coperta: argani e verricelli. Cenni sulle eliche a pale orientabili. Cenni sulle pinne stabilizzatrici. Timonerie idrauliche.

Modulo N.3(maggio)

DISCRETO

Principali metodi di estinzione incendio a bordo delle navi Generatori di gas inerte. Diagramma di infiammabilità delle miscele di idrocarburi. Inertizzazione delle cisterne. Impianti di estinzione fissi. Impianti di estinzione portatili.

Modulo N.4(maggio)

SUFFICIENTE

Difesa dell'ambiente e processi di corrosioneCorrosione acquosa: cause e caratteristiche. Sistemi per prevenire la corrosione

Modulo N.5(maggio) SUFFICIENTE

METODI USATI:All’inizio del corso, prima dello svolgimento del programma, è stato fatto un breve ripasso relativo ai prerequisiti di base di macchine del quarto anno necessari allo svolgimento della materia. Tale sondaggio ha evidenziato una buona preparazione degli studenti della classe. Il criterio didattico seguito è stato quello di suddividere la materia in moduli come previsto dalla STCW, durante e al termine dei quali sono state effettuate verifiche scritte ed orali. I singoli argomenti sono stati trattati

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facendo sempre riferimento a casi concreti e particolarmente a quelli inerenti il campo navale.

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI:

Lezioni frontali. Lavagna, proiettore, mezzi informatici (rete, internet, ecc.).utilizzo della calcolatrice scientifica per risoluzione di esercizi. Simulatore di macchine.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

Il numero di ore effettivamente svolte non si è discostato rispetto a quelle previste dal piano di studi, il programma è stato svolto regolarmente.

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:La valutazione dei moduli è data dalla media dei voti delle prove intermedie, se svolte, e di quelle di fine modulo. La valutazione del trimestre/ pentamestre scaturisce dalla media dei voti dei moduli. Le valutazione dei moduli concorrono al voto finale della disciplina in percentuale.La valutazione finale dell’alunno tiene conto oltre che dei risultati delle prove di verifica, anche del percorso di apprendimento, dell’interesse della partecipazione e impegno dimostrati nel lavoro in classe e a casa. Per la griglia di valutazione si fa riferimento a quelle concordate durante le programmazioni di inizio anno.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/SOSTEGNO:Alcune lezioni durante l’intero anno scolastico sono state dedicate all’attività di recupero, sia per la ripetizione dei concetti in precedenza analizzati, sia per ulteriori opportuni approfondimenti e quindi per la verifica del recupero delle lacune riscontrate da alcuni alunni al termine del primo trimestre. Per alcuni alunni le lacune presenti nel primo trimestre non sono state recuperate.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Congruo numero di verifiche scritte e orali per ogni periodo (trimestre, pentamestre) al termine di ogni blocco o gruppo di blocchi tematici. N. 2 Simulazioni della Seconda prova d’esame.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:La conoscenza degli argomenti trattati durante l’anno scolastico risulta buona. Gli studenti si sono applicati mostrando interesse e partecipazione. Questo atteggiamento ha consentito di svolgere tutti gli argomenti programmati ad inizio anno. Si può ritenere che mediamente le competenze raggiunte alla fine dell'anno sono in linea con quanto disposto dalla STCW.

Segue il programma dettagliato relativo agli argomenti svolti nell’arco dell’anno

Firma del DocenteLivorno, 8 maggio 2018

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

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Disciplina Elettrotecnica, elettronica ed automazione

Docente Prof. ssa Livi Anna

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Contenuto disciplinare sviluppato N° modulo e unità didattica

Livelli di approfondimento:ottimo/buono/discreto/suff./solo cenni

Il diodo a giunzioneSemiconduttori. Drogaggio. Giunzione PN. Polarizzazione diretta e inversa. Caratteristica reale del diodo. Modelli circuitali e corrispondenti caratteristiche ideali del diodo. Il diodo Zener.

Modulo 1Unità didattica 1

Buono

RaddrizzatoriRaddrizzatori a singola semionda. Raddrizzatori a doppia semionda con trasformatore a presa centrale. Raddrizzatore a doppia semionda a ponte di Graetz.

Modulo 1Unità didattica 2

Buono

Il transistor BJTIl transistor bipolare a giunzione: struttura interna e principio di funzionamento. Le curve caratteristiche. La retta di carico e il punto di lavoro. Le tre zone di funzionamento: interdizione, saturazione e zona attiva. Funzionamento del transistor come interruttore statico e come amplificatore. Polarizzazione e stabilizzazione del transistor.

Modulo 1Unità didattica 3 Buono

L'amplificazioneConcetti generali sull'amplificazione di un segnale. Fattore di amplificazione o guadagno. Distorsione di ampiezza, di frequenza e di fase. Amplificatori a BJT. Classificazione degli amplificatori. Algebra degli schemi a blocchi: retroazione positiva e negativa. Amplificatori operazionali: caratteristiche generali e

Modulo 1Unità didattica 4

Discreto

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applicazioni principali. Circuito invertente, derivatore, integratore.

I filtriIl filtro passa basso. Il filtro passa alto. Il filtro passa banda. Il filtro arresta banda. La frequenza di taglio superiore ed inferiore. I filtri semplici. I filtri di livellamento. Schema a blocchi dell'alimentatore stabilizzato e analisi della funzione dei vari blocchi.

Modulo 1Unità didattica 5

Discreto

I circuiti oscillantiOscillazioni persistenti, smorzate e forzate. Circuito risonante RLC serie. Frequenza di risonanza. Banda passante.

Modulo 1Unità didattica 6

Discreto

I principi generali delle telecomunicazioniI fenomeni oscillatori. La teoria delle onde. Fenomeni di riflessione, diffusione, rifrazione diffrazione, interferenza. Onde stazionarie. Le onde elettromagnetiche: classificazioni e loro caratteristiche di propagazione. Le antenne: caratteristiche e principio di funzionamento. Guadagno. Diagramma di radiazione. Dipolo hertziano. Antenna Marconi. Antenna parabolica.

Modulo 2Unità didattica 1 Discreto

La radiotrasmissionePrincipi fondamentali. Modulazione delle grandezze sinusoidali. Modulazione di ampiezza, di frequenza e di fase. Radiotrasmettitore: schema a blocchi e analisi delle funzioni dei vari blocchi. Radioricevitori: schema a blocchi e analisi delle funzioni dei vari blocchi.

Modulo 2Unità didattica 2 Sufficiente

Il radarPrincipio di funzionamento. Caratteristiche e classificazioni dei radar. Componenti di un radar. Impieghi del radar.

Modulo 2Unità didattica 3

Sufficiente

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Prima prova scritta

METODI USATI:

Lezione frontaleDialogo educativoTutti gli argomenti sono stati trattati utilizzando un linguaggio scientifico rigoroso, ma nel contempo semplice, senza addentrarsi in complicate trattazioni matematiche.

MEZZI (STRUMENTI ) UTILIZZATI :

Libro di testo : “ Elettrotecnica ed elettronica a bordo” di Michelangelo Flaccavento e Francesco Dell'Acqua – Hoepli ; Lavagna interattiva multimediale

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

3 ore settimanali per un totale di 99 ore annue

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Prove scritte: conoscenza dei contenuti, capacità argomentative e di sintesi, correttezza linguistica.Prove orali: conoscenze dei contenuti, conoscenza del lessico specifico e correttezza nell'esposizione. Capacità di effettuare collegamenti tra argomenti diversi.Si è tenuto inoltre conto della partecipazione al dialogo educativo, dell'impegno nello studio e dei progressi compiuti nel corso dell'anno scolastico.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/SOSTEGNO:

In itinere

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Sono state utilizzate prove scritte a risposte aperte e prove orali tradizionali

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Il grado di preparazione raggiunto è risultato mediamente sufficiente, con alcuni alunni che si sono messi in evidenza per un rendimento degno di apprezzamento.

Si allega il programma dettagliato relativo agli argomenti svolti nell’arco dell’anno.

Firma del DocenteLivorno, 8 maggio 2018

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Prima prova scritta

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Classe V sez. B - Opzione CONDUZIONE MEZZI NAVALI

Disciplina DIRITTO

Docente Damiano Vaudo

Anno Scolastico 2017-2018

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Contenuto disciplinare svolto Unità didatticheLivelli di approfondimento:ottimo/buono/discreto/suff./solo cenni

- Il diritto della navigazione e le sue fonti.- Il regime giuridico dei mari.- Il demanio marittimo.- Organizzazione amministrativa della

navigazione.

1 BUONO

- Il porto. 2 BUONO

- La nave: generalità.- La costruzione della nave.- Individuazione ed ammissione alla

navigazione della nave.- Navigabilità e documenti di bordo.

3 BUONO

- L’armatore.- Gli ausiliari dell’armatore. 4 BUONO

- Il lavoro nautico. Il contratto di arruolamento. 5 BUONO

I contratti di utilizzazione della nave- La locazione.- Il noleggio.- Il di trasporto di persone. 6

BUONO

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Prima prova scritta

- Il trasporto di cose.- La responsabilità del vettore nel trasporto di

cose.

L’assistenza ed il salvataggio. Tipi di soccorso. Il contratto di assicurazione. Tipologia delle coperture assicurative marittime.

7BUONO

METODI USATI:Lezioni frontali e, nei casi in cui la classe ha “risposto” positivamente, partecipate.Il lavoro svolto si è incentrato prevalentemente sulla comprensione degli istituti trattati, con il costante riferimento a casi concreti.

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI:Libro di testo.Codice della navigazione e Convenzioni Internazionali.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:Il numero di ore effettivamente svolte si è discostato rispetto a quelle previste dal piano di studi, sia per i progetti e le iniziative a cui la classe ha partecipato, sia per i diversi giorni in cui l’attività scolastica è stata interrotta per motivi organizzativi di concomitanti diverse attività nei locali dell’Istituto ed al di fuori degli stessi.

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Gli allievi sono stati classificati con voti espressi in decimi, da 1 a 10.La valutazione ha tenuto conto: a) della progressione nell’apprendimento; b) dell’impegno costante; c) della partecipazione e della d) preparazione conseguita.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/SOSTEGNO:Alcune lezioni durante l’intero anno scolastico sono state dedicate all’attività di recupero, sia per la ripetizione dei concetti in precedenza analizzati, sia per ulteriori opportuni approfondimenti e quindi per la verifica del recupero delle lacune riscontrate da alcuni alunni al termine del primo trimestre. Solo un alunno non ha recuperato le citate lacune.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Le verifiche sono state sia orali e sia scritte.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La classe si è presentata nel complesso non del tutto omogenea. Alcuni alunni hanno evidenziato delle lacune di base e difficoltà nell’affrontare lo studio delle varie tematiche trattate. La partecipazione al dialogo educativo è stata per una parte della classe piuttosto passiva; apprezzabile, al contrario, l’interesse mostrato da alcuni alunni.

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Prima prova scritta

In definitiva l’impegno è risultato accettabile.Il programma è stato svolto integralmente e per il dettaglio si rimanda al programma consuntivo controfirmato dagli allievi. Nel complesso la preparazione conseguita può ritenersi sufficiente, così come il profitto medio ottenuto.Il comportamento tenuto dagli alunni è risultato sostanzialmente corretto.Il rapporto con le famiglie è risultato piuttosto sporadico, concentrato principalmente durante i ricevimenti pomeridiani collettivi.

Il programma dettagliato relativo agli argomenti svolti nell’arco dell’anno, sarà consegnato a completamento entro il 6 giugno 2018.

Firma del Docente

Livorno, 7 maggio 2018 ____________________________________

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Prima prova scritta

ITTL “ A. CAPPELLINI” LIVORNO A.S. 2017/18

Percorso Formativo Disciplinare: Scienze Motorie e dello sportDocente : VIOLA MassimoCLASSE : 5°BCN° alunni 14 (alunni 12, alunne 2)

La classe presenta, al compimento del quinquennio, un discreto livello di progressione nell’apprendimento e nello sviluppo di abilità e conoscenze.All’interno della classe si percepisce una relazione positiva e di rispetto reciproco tra docente e alunni e tra gli alunni stessi. Buone le competenze motivazionali (impegno, attenzione, comportamento).Minime le difficoltà motorie incontrate.Libro di testo“In perfetto equilibrio” Del Nista, Parker, Tasselli. Edizioni D'annaOre di lezioneAlla data del 15 maggio sono state effettuate 45 ore di lezione; è previsto lo svolgimento di altre 8 ore per un totale di 53 ore su 61 previste dal piano di studi.

Obiettivi operativi conseguitiSaper organizzare autonomamente un percorso o un circuito che stimoli le capacità coordinative e condizionali; saper analizzare le proprie prestazioni motorie per elaborare uno stile di vita individuale; saper praticare attività ludiche o sportive ed essere responsabile e consapevole dell'aspetto educativo e sociale dello sport; interpretare la cultura sportiva in modo responsabile ed autonomo.Tutti gli alunni hanno acquisito una conoscenza sufficientemente estesa e dei contenuti disciplinari.Metodo di insegnamento:

stile di insegnamento attraverso i comandi (dimostrazione, spiegazione, esecuzione, correzione)stile di insegnamento per compiti (alcune decisioni che di norma sono di competenza dell’insegnante, vengano

passate all’allievo nel momento della realizzazione degli esercizi o delle attività. L’insegnante mantiene il suo potere decisionale nel planning, nella valutazione e nella scelta dell’obiettivo).

Criteri di valutazioneAlla fine di ogni unità di apprendimento è stato rilevato il livello di riuscita, la partecipazione e l'impegno dimostrati. La valutazione periodica si è tradotta nella verifica della competenza con i relativi obiettivi teorici (conoscenze) e pratici (abilità); sono state utilizzate griglie di osservazione.La valutazione è volta a definire le modificazioni avvenute nel processo di apprendimento; essa prende in considerazione, oltre ai risultati delle verifiche pratiche e/o teoriche, le variabili personali, sociali, ambientali e relazionali; terrà conto della partecipazione, dell'impegno, della collaborazione, del rispetto delle regole condivise e delle competenze pratico-teoriche raggiunte.Ampio spazio è stato lasciato alla “capacità di organizzazione e gestione” di tornei interni alla classe.

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Prima prova scritta

Mezzi (strumenti) utilizzati:Palestra, tappeti paracadute, tappetini, spalliere, palco di salita, palloni (pallavolo, calcetto, pallamano, pallacanestro), funicelle, scale orizzontali, lance a remi, mezzi multimediali.

Attività di recupero e sostegnoL’attività proposta non ha subito curvature verso gli obiettivi minimi perché non si sono rilevate specifiche difficoltà legate al movimento.

Strumenti di valutazione adottatiSono stati utilizzati: test motori e osservazioni dirette.

CONTENUTO DISCILINARE SVILUPPATO U.D.MONO EPLURIDISCIPLINARI

LIVELLI DI APPROFONDIMENO: OTTIMO/BUONO/DISCRETO/SUFF./SOLO CENNI.

Ginnastica posturale H 3 1 solo cenniPotenziamento fisiologico H 8 1 discretoPallavolo H 18 1 buonoPallacanestro H 9 1 buonoCalcetto H 5 1 buonoTeoria: fisiopatologia delle immersioni con A.R.A. E apnea H 4 1 discreto

Pallamano H 3 1 buono

Teoria : L'uomo immerso in acqua, adattamenti dell'organismo all'ambiente acquatico H 4

1 discreto

Livorno, 15/05/2018Prof. Massimo VIOLA

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Prima prova scritta

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Classe V sez. BCDisciplina Religione

Docente Giovanni STELLATI

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Contenuto disciplinare svolto Unità didatticheLivelli di approfondimento:ottimo/buono/discreto/suff./solo cenni

I sette vizi capitali, loro ruolo nell’orientare l’essere umano al male, nello sfruttare le energie dell'organismo sano e nel ritorcersi contro di esso “uccidendolo”;

7

Ottimo

Le quattro virtù cardinali, la prudenza, la fortezza, la temperanza, la giustizia e loro capacità di orientare l’uomo al bene, a compiere atti di attenzione verso il prossimo e di orientare verso la vita interiore;

4

Ottimo

Le virtù teologali, fede, speranza e carità, capaci illuminare e dare sostanza al nostro rapporto con il sé, con gli ideali esistenziali e con Dio

3

Ottimo

Le virtù cristiane che emergono dal testo evangelico: la compassione, la sostanza, la fedeltà, la coscienziosità, …

6

Ottimo

Il progetto ed i valori di vita in relazione alle tematiche religiose

2Buono

Il male e la provvidenza, atteggiamenti di fronte ad essi:

2 Buono

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Prima prova scritta

fatalismo, indifferenza, fiduciaL'impegno del giovane nel mondo, il servizio, il lavoro, la perseveranza

2Buono

Il senso della vita e la domanda religiosa dell'uomo;

2Buono

La persona e l'azione di Cristo nelle relazioni con l'uomo ed il destino umano

2Buono

La pace, la giustizia e l'unità fra i popoli

2Buono

Il sacramento del matrimonio e la sessualità come linguaggio

1Sufficiente

METODI USATI:Lezioni frontali – Dialogo formativo – Problem solving

MEZZI (STRUMENTI ) UTILIZZATI :Dispense – libro di testo – Apparati multimediali

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO :Aula assegnata – Tempi: un ora settimanale

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Test – Griglie di osservazione – Verifiche orali.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/SOSTEGNO :Non prevista

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

Verifica dell’interesse, dell’impegno, della partecipazione, della conoscenza dei contenuti, uso di linguaggio specifico

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Nel complesso ottimi.

Livorno 11 Maggio 2018 Firma del Docente

10.3 Copia simulazione prove

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Prima prova scritta

PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli, Nella Nebbia, da Primi Poemetti, Zanichelli, Bologna, 1926.

E guardai nella valle: era sparitotutto! Sommerso! Era un gran mare piano, grigio, senz’onde, senza lidi, unito.

E c’era appena, qua e là, lo strano5 vocìo di gridi piccoli e selvaggi: uccelli spersi per quel mondo vano.

E alto, in cielo, scheletri di faggi, come sospesi, e sogni di rovinee di silenziosi eremitaggi.

10 Ed un cane uggiolava senza fine, né seppi donde, forse a certe péste* che sentii, né lontane né vicine;

eco di péste né tarde né preste, alterne, eterne. E io laggiù guardai:15 nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.

Chiesero i sogni di rovine: – Mainon giungerà? – Gli scheletri di piante chiesero: – E tu chi sei, che sempre vai?

Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errante20 con sopra il capo un largo fascio. Vidi, e più non vidi, nello stesso istante.

Sentii soltanto gl’inquieti gridi d’uccelli spersi, l’uggiolar del cane, e, per il mar senz’onde e senza lidi,

25 le péste né vicine né lontane.

Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna nel 1855, quarto di dieci figli. Il poeta è segnato dolorosamente da un’infanzia e un’adolescenza costellate da lutti familiari e sciagure, prima fra tutte l’assassinio del padre. Dopo alcuni anni di insegnamento nei licei, inizia la carriera universitaria, che lo porterà a succedere a Carducci all’Università di Bologna. Muore a Bologna nel 1912, accudito dalla sorella Mariù, con la quale aveva cercato tutta la vita di ricostituire il ‘nido’ distrutto. Le raccolte poetiche di Pascoli presentano un’organizzazione che non corrisponde alla reale sequenza cronologica dei testi, in quanto l’autore lavora contemporaneamente a contenuti e generi diversi. La lirica Nella Nebbia, tratta dai Primi poemetti, presenta molti dei motivi, delle immagini e dei simboli che caratterizzano la produzione poetica pascoliana.

*péste: orme, impronte, quindi passi

1. Comprensione del testoDopo un’attenta lettura, presenta in sintesi il contenuto della lirica.

2. Analisi del testo2.1 Analizza il testo dal punto di vista stilistico, con riferimento alla metrica, alla presenza di figure retoriche, alle scelte lessicali.

2.2 Spiega il significato simbolico dell’immagine del “mar senz’onde e senza lidi” presente nella prima e nell’ultima strofa del testo.

2.3 Spiega a che cosa può alludere l’espressione ‘un’ombra errante’ al v. 19.

2.4 Soffermati sulle modalità descrittive dell’ambiente naturale, evidenziando l’uso dei diversi piani sensoriali e il particolare effetto di sospensione degli elementi di riferimento spazio-temporali

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Prima prova scritta

3. Interpretazione complessiva e approfondimentiSulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia, ricostruendone simboli e temi. Approfondisci l’interpretazione con opportuni collegamenti ad altri testi di Pascoli e/o di altri autori a te noti, in cui il rapporto con l’ambiente naturale diventa esperienza dell’insondabilità del reale e percezione del mistero dell’esistenza.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

ARGOMENTO: Il tema della gelosia nella letteratura e nell’arte.

Edvard Munch, Gelosia, 1895, Bergen Kunstmuseum

La figura maschile sulla destra del quadro mostra una sfumatura verdastra negli occhi e nel viso ed ha lo sguardo allucinato; evidentemente la sua sofferenza nasce dalla scena che si svolge in secondo piano, dove un uomo sta offrendo dei fiori rossi ad una donna seminuda rappresentata nell’atto di cogliere un frutto da un albero.

«Quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo; alto di statura, ferrigno. Ma ora, tutto raso per obbedire alla moda, con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso, dire che fosse bello, via, non si poteva più dire, soprattutto perché pareva che lui lo pretendesse, anche così con la barba rasa, anzi appunto perché se l'era rasa.

- La gelosia, del resto, - sentenziò, - non dipende tanto dalla poca stima che l'uomo ha della donna, o viceversa, quanto dalla poca stima che abbiamo di noi stessi. E allora...

Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso, e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e non lui. Donna Giannetta, che se ne stava ancora alla specchiera, con le spalle voltate, lo vide nello specchio, e con una mossetta degli occhi gli domandò:

- E allora... che cosa?- Ma sì, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese lui, con rabbia. - Da questa poca stima di noi, che ci fa credere, o meglio, temere di non bastare a riempire il cuore o la mente, a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco!»

Luigi PIRANDELLO, La fedeltà del cane, Novelle per un anno, CDE, Milano, 1987

«Fra i poteri della gelosia c’è quello di rivelarci quanto la realtà dei fatti esteriori e i sentimenti dell’animo siano qualcosa di sconosciuto che si presta a mille supposizioni. Crediamo di sapere esattamente le cose e quel che pensa la gente per la semplice ragione che non ce ne importa. Ma non appena abbiamo, come hanno i gelosi, il desiderio di sapere, davanti a noi c’è un caleidoscopio vertiginoso nel quale non distinguiamo più niente.»

Marcel PROUST, Alla ricerca del tempo perduto, Albertine scomparsa, trad. G. Raboni, Mondadori, Milano, 1993

«La cucina è spenta, non preparo la cena, non apparecchio i piatti, niente vino. Siedo con il foglio del conto aperto e aspetto. Lei ritorna, saluta, vede e si mette a sedere.Quanto siamo rimasti zitti, poi che parole mandate allo sbaraglio nel campo dei centimetri che le nostre mani non potevano attraversare: ho scordato. Deve avermi detto di non fare così, ma io non so più di che materia fosse quel così, se bruciava o era spento.Ora che è vita andata, recito l’atto di dolore: mi pento e mi dolgo, mi dolgo e mi pento di averle presentato il conto. La presunzione di avere diritto mi gonfiava la vena della fronte. Avanzavo il mio rauco reclamo e più sacrosanto era, più era goffo: le chiedevo conto, e mai si deve tra chi sta in amore. Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.»Erri DE LUCA, Il conto, Il contrario di uno, Feltrinelli, Milano, 2009

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

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Prima prova scritta

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICOARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.

DOCUMENTI

«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla 'cyberpsicologa’ Linda Kaye, dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa.Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed email. E non è solo un fatto generazionale, assicurano gli esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata alla personalità che all'età.Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o FaceTime, usiamo non solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto' scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche modo sostituisce la comunicazione non verbale."Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei differenti modi sul come e perché le usiamo". […]"Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna essere consapevoli - ha concluso - che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad esempio con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici".»Altro che gesti, gli emoticon raccontano come siamo, «La Repubblica», 17.1.2017«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta. I francesi — chi altro? — preferiscono però , secondo nella classifica internazionale. Al terzo posto assoluto l’affettuoso , seguito dal tenero e dal classico . Non c’è che dire: il mondo, quando comunica, è felice. Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della università di Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. I francesi sono risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio su cinque contiene un emoji — seguiti a distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia, sono uno su dieci). Il primato degli emoji negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele. L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra le persone sono più stretti e le emozioni scorrono più liberamente. […]Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata, iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una salutare domanda di sintesi; offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […]Domanda: quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le vecchie parole non sono più adatte per portare le emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si intuisce un sentimento. Dietro si comincia a sentire il profumo dell’emozione preconfezionata.»Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride, «Corriere della Sera», 5.1.2017«L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico alla base della ricezione del messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo meccanismo, che funziona nella sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende, senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri rimossi (incompatibili con la correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La comunicazione ironica con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si giova della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità. Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni e della plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto o l’opera pittorica. Di conseguenza irrigidisce il movimento/espansione del gesto psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra espressione. Si trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del nostro modo di essere.»Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il Manifesto», 30.5.2015

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Prima prova scritta

3. AMBITO STORICO - POLITICOARGOMENTO: Il colonialismo italiano.

DOCUMENTI«Chi, in Italia, non ha sentito almeno una volta alla radio o in televisione esecuzioni di canzonette del periodo coloniale come Faccetta nera o Tripoli bel suol d’amore? Ma quanti sarebbero in grado di precisare quali domini coloniali l’Italia liberale e l’Italia fascista stabilirono, in quali anni, per quale motivo e con quali risultati?In quasi tutte le città della Penisola permane il ricordo toponomastico delle imprese coloniali dell’Italia unita: una piazza Adua, un corso Tripoli o una via Mogadiscio, o simili, fanno ancora mostra di sé negli elenchi stradali italiani. Ma quanti - soprattutto tra i giovani - sanno spiegarsi il perché di quei nomi a fronte dell’assenza di quelli di altre città africane, forse anche più importanti ma che non furono dominio italiano?»

Nicola LABANCA, Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana, Il Mulino, Bologna, 2002

«Si deve a singoli episodi se, in modo sporadico e irregolare, l’Italia uscita dal fascismo e dalla guerra ha ricordato e ricorda il passato coloniale. La nostalgia ha cancellato le colpe dai libri di testo e i sensi di colpa dalle coscienze; l’oblio ha appannato i sentimenti e gli interessi. Eppure il colonialismo, benché in parte fuori tempo e pieno di manchevolezze, è parte integrante della storia d’Italia e della sua stessa formazione come nazione e Stato unitario. La lunga frequentazione con l’Africa autorizza i documenti del ministero degli Esteri o il dibattito politico ordinario a parlare pudicamente di legami storici e culturali, ma l’attenzione è scarsa, superficiale, inficiata da preconcetti e luoghi comuni.»

Gian Paolo CALCHI NOVATI, L’Africa d’Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Carocci, Roma, 2011

«… lo scopo di questi tentativi coloniali è quello appunto di convertire questi vasti territorii in larghi mercati e centri novelli di consumazione. Quando in quelle ora deserte contrade il contatto di colonie italiane verrà mutando usanze e tenore di vita, e vi saranno introdotte le istituzioni e le abitudini dell’Europa, gl’indigeni, invece di cibarsi malamente di un po’ di dura [cereali], e di coprirsi di pochi cenci, cominceranno a sentire novelli bisogni, e diverranno consumatori utili dei prodotti europei, per le esigenze create dal sole della civiltà. D’altronde, dovunque l’uomo incivilito porta con sé in mezzo a popoli di civiltà inferiore capacità intellettuali, cognizioni tecniche, capitali, e lavoro, è impossibile economicamente, che non produca e non accresca valori e ricchezze.»

Giorgio ROCHAT, da Dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Mancini, alla Camera dei deputati sulla politica italiana nel Mar Rosso (27gennaio 1885) – in Giorgio ROCHAT, Il colonialismo italiano, Loescher, Torino, 1973

«La grande Proletaria si è mossa. Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori che in Patria erano troppi e dovevano lavorare per troppo poco. […]Il mondo li aveva presi a opra i lavoratori d’Italia; e più ne aveva bisogno, meno mostrava di averne, e li pagava poco e li trattava male e li stranomava. […]Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d’acque e di messi, e verdeggiante d’alberi e giardini; e ora, da un pezzo, per l’inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è per gran parte un deserto. […]Vivranno liberi e sereni su quella terra che sarà una continuazione della terra nativa, con frapposta la strada vicinale del mare. Troveranno, come in Patria, a ogni tratto le vestigia dei grandi antenati. Anche là è Roma. […]Ora l’Italia, la grande martire delle nazioni, dopo solo cinquant’anni ch’ella rivive, si è presentata al suo dovere di contribuire per la sua parte all’umanamento e incivilimento dei popoli; al suo diritto di non essere soffocata e bloccata nei suoi mari; al suo materno ufficio di provvedere ai suoi figli volonterosi quel che sol vogliono, lavoro ...»

Giovanni PASCOLI, La grande Proletaria si è mossa, discorso pronunciato a Barga il 26.11.1911 per celebrare la guerra per la conquista della Libia – in Giovanni PASCOLI, Prose I. Pensieri di varia umanità, Mondadori, Milano, 1971

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Gazzetta del Popolo 10.5.1936 Corriere della Sera 6.5.1936

ARGOMENTO: L’attività umana e la sfida globale dei cambiamenti climatici: responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future.

DOCUMENTI

«[…] il cambiamento climatico è arrivato ad uno stadio avanzato, ma non ancora incontrollabile. La sua origine è l’attività umana e, proprio per questo, l’uomo può ancora intervenire per limitarne gli impatti più disastrosi.Per riuscirci, serve un cambiamento radicale nei nostri sistemi energetici, nelle nostre abitudini di consumo, nei modi di produrre. In altre parole, serve un nuovo modello di sviluppo, una transizione – inevitabilmente lenta, ma da guidare con mano sicura – verso un’economia sostenibile. Serve anche collaborazione internazionale, soprattutto a favore dei Paesi in via di sviluppo, spesso i più vulnerabili ai cambiamenti climatici. E servono politiche chiare e lungimiranti nei Paesi sviluppati. […] Abbiamo visto come il tema dei cambiamenti climatici sia strettamente legato a quelli dell’uguaglianza sociale e dello sviluppo economico. Abbiamo parlato di economia, di salute e di equilibri sociali usando metriche oggettive, basandoci sui risultati della ricerca scientifica, sia per quanto riguarda l’analisi delle cause, sia per gli scenari futuri e le vie d’uscita. Abbiamo parlato di benessere, di opportunità, di convenienza. […] Servono una nuova strategia ed un nuovo sforzo economico nella ricerca – simile a quello fatto anni fa per la ricerca spaziale – per individuare quelle tecnologie che, da un lato, ci possano permettere di produrre energia a basso costo e senza impatti sul clima e sull’ambiente, dall’altro migliorino la nostra capacità di conservare l’energia prodotta ed, infine, ci aiutino a rimuovere dall’atmosfera i gas serra che abbiamo immesso in questi ultimi decenni. […] La strada da percorrere non dipende solo dalle istituzioni: ogni individuo, ogni impresa, ogni comunità può decidere di intraprendere fin da oggi scelte coerenti nei consumi, nelle modalità di spostamento, nelle risorse utilizzate, nell’organizzazione della produzione, nei servizi, nella tipologia delle abitazioni, ecc.»

Carlo CARRARO, Alessandra MAZZAI, Il clima che cambia, Il Mulino, Bologna, 2015

«La Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura riunitasi a Parigi dal 21 ottobre al 12 novembre 1997 nella sua 29a sessione. […] Constatando che la sorte delle future generazioni dipende in gran parte dalle decisioni e misure prese oggi e che i problemi attuali, tra i quali la povertà, l’insufficiente attrezzamento materiale e tecnologico, la disoccupazione, l’esclusione, la discriminazione e le minacce all’ambiente devono essere risolti nell’interesse delle generazioni presenti e future. […] Proclama solennemente in questo dodicesimo giorno di novembre 1997 la presente Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future. […] Articolo 5. Protezione dell’ambiente 1. Affinché le generazioni future possano beneficiare della ricchezza offerta dagli ecosistemi della Terra, le generazioni presenti dovrebbero agire per uno sviluppo durevole e preservare le condizioni della vita e in particolare la qualità e l’integrità dell’ambiente.»

Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future adottata dalla Conferenza generale dell’Unesco, in Codice di diritto internazionale dell’ambiente e dei diritti umani a cura di M. Déjeant-Pons, M. Pallemaerts, S. Fioravanti

Sapere 2000, Roma, 2003

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

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TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Le leggi razziali del ’38.«Con l’espressione «leggi razziali» si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.»

Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari, 1996Linee orientative. Per lo svolgimento del tuo elaborato potrai, se vuoi, fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti:

al contesto storico in cui vengono emanate le «leggi razziali»; ad alcune misure discriminatorie previste in queste leggi; ai concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”; alle origini storiche dello stereotipo antisemita; al modo in cui queste «leggi razziali» furono applicate; a eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci.

Potrai, infine, concludere il tuo elaborato, se vuoi, con riflessioni e argomentazioni personali.Se lo ritieni, potrai aggiungere una tua riflessione sulla valenza che le tendenze razziste assumono quando la loro visibilità pubblica è «acquisita». TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Globalizzazione e vulnerabilità sociale.

«Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la necessità di incrementare la produzione agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree urbanizzate e un maggior consumo di suolo. «Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo non si sarebbe costruito per le cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una maggiore esposizione al rischio delle nostre società: siamo più numerosi e più vulnerabili agli eventi naturali, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di sempre maggiore interdipendenza tra i Paesi.»

Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la Lettura», 11 settembre 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

sul fenomeno del «vertiginoso aumento della popolazione», con riferimento alle aree del mondo in cui tale fenomeno si rende più evidente;

su ciò che si intende per «consumo di suolo»; sullo sfruttamento agricolo e industriale dei territori e sul fenomeno dell’antropizzazione delle aree a rischio; sul fenomeno del cambiamento climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità dell’acqua; su ciò che si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».

Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in relazione ai fenomeni appena trattati. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

SIMULAZIONE

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITCN – TRASPORTI E LOGISTICA

ARTICOLAZIONE CONDUZIONE DEL MEZZO

OPZIONE CONDUZIONE DEL MEZZO NAVALE

Tema di: SCIENZE NAVIGAZIONE, STRUTTURA E COSTRUZIONE DEL MEZZO NAVALE

Classe:_______: Sez: _______ Opz.:_______ Data:_____________

Alunno:_________________________________________________

Il candidato svolga tutta la prima parte della prova e risponda a due dei quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE: Pianificazione e controllo della traversata da Hamburg(Germany) e Felixstowe(UK) e gestione dei pesi a bordo.

LOADING PLAN: In seguito alla caricazione ad Hamburg la nave, avente LBP=312 m, galleggia sbandata di 1,5° sulla dritta, con le seguenti immersioni estreme: TA= 12,84 m ; TF= 13,04 m

Si deve scaricare zavorra da una cassa prodiera di dritta e successivamente si intende procedere con il bunkeraggio, caricando su due casse simmetriche poppiere, come meglio specificato nel seguente schema:

TANK LONGITUDINAL POSITION

TRANSVERSAL POSITION

VERTICAL POSITION

CAPACITY CURRENT STATUS

Ballast 186 m from the AP 22 m from the centre line (on STB)

2,0 m on the baseline

300 t 300 t

(to be partly discharged)

Fuel 52 m from the AP 16 m from the centre line (on STB)

5,0 m on the baseline

750 t 100 t

Fuel 52 m from the AP 16 m from the centre line (on PORT)

5,0 m on the baseline

750 t Empty

Sono noti dalle curve idrostatiche:∆ =96.371 t; LCF= 147,54 m from AP; TPC=106,50 t; MCT1C= 1.235,14 t*m; KMt= 14,50 m; KG= 13,66 m.Determinare quanta zavorra scaricare per rendere la nave dritta trasversalmente, quindi calcolare quanto Bunker caricare considerando 3 g di navigazione per la traversata che si deve intraprendere e prevedendo un ulteriore 10% di riserva (è noto il consumo giornaliero pari a 155 t).Determinare le nuove immersioni estreme della nave, la nuova altezza metacentrica e l’immersione media prevista all’uscita dal fiume Elbe, tralasciando i consumi, essendo Hamburg un porto fluviale avente acqua completamente dolce (ω= 1,000 t/m3).Passage Plannig - appraisal/planning

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Si pianifica la traversata sull’ECDIS tracciando le rotte in ottemperanza ai TSS previsti fino alla posizione WP2 (φ= 52°03’,0N; λ=

002°42’,0E) da cui si dirigerà sulla N Shipwash Buoy al largo di Felixstowe , posta in WP3 (φ= 52°01’,7N; λ= 001°38’,3E) punto

di reporting VTS, con funzione di racon (M), che si utilizzerà come riferimento nell’avvicinamento.

Ad Hamburg viene assegnato un ETD che prevede di sfruttare una Tidal window tale da poter lasciare la banchina in sicurezza (in

particolare viene indicata che con una immersione massima di 13,8 m, occorre partire entro le t f =20.15 del 18/06/2015); verificare

che l’U.K.C. che si ha alla partenza sia sufficiente per i vincoli della compagnia(che richiede 2,0 m)considerando la propria

immersione effettiva. Sono noti i dati di marea del giorno di partenza, la profondità in banchina e la pressione atmosferica: HW

18.00 del 18/06 h=4,2m; LW 01.10 del 19/06 h=0,2m;

Depth12,50 m; Patm=1021 hpa

Dopo il disormeggio e la navigazione nel fiume ELBE si prevede di raggiungere la Pilot station in 7 ore ; da lì in poi si manterrà

una velocità di 14 Kn. Determinare analiticamente cammino e rotta per il leg finale che conduce alla N Shipwash Buoy al largo di

Felixstowe e l’E.T.A. locale in tale punto, prevedendo di giungere nel WP2 alle UTC=19.40del 19/06/2015. Dalla boa si valuta di

raggiungere poi la pilot boarding position in 30 minuti.

Predisporre inoltre i dati da comunicare quando si giungerà il VTS reporting point, ricordando di annotare gli instanti in cui

comunicare ai piloti l’E.T.A. alla pilot boarding position, sapendo che viene richiesto 8 ore di anticipo e successivamente

confermato 3 ore e 1 ora prima dell’arrivo.

Passage Plannig -Execution/monitoring

All’alba del 19/06 , poco dopo aver sbarcato il pilota, in navigazione con Rv=250° e V=14Kts; quando al GPS si legge (φ=

54°02’,8N; λ= 007°43’,4E) si rileva con la gyro il sorgere del lembo superiore del sole, ottenendo ag=045°,5 al Tc=02h55m00s.

Verificare il buon funzionamento della bussola sapendo che lo stato assoluto del cronometro K=+1m23s.

Più tardi, alle tf= 1232 del 19/06/2015, navigando nella nebbia all’interno del TSS navigando con Pv= 220° e Vp= 14 nodi, in

assenza di vento e corrente rilevanti, si rilevano al radar i seguenti bersagli:

tf = 1232

target A Bearing 000° Range = 8,5 Nm

target B Bearing + 036° Range = 8,0Nm

target C Bearing -175° Range = 7,5Nm

tf = 1238

target A Bearing 000° Range = 7,5 Nm

target B Bearing + 036° Range = 6,0Nm

target C Bearing -175° Range = 7,5Nm

Valutare la situazione cinematica e agire nel modo più opportuno, specificando i valori che descrivono il moto relativo dei bersagli

anche in seguito ad eventuali manovre, sapendo che le consegne del comandante prevedono un CPA minimo di 1.5 Nm.

SECONDA PARTE

1. Relativamente alla fase di esecuzione della navigazione si è dovuta affrontare una certa situazione cinematica in ambito TSS:

dopo aver chiarito cosa si intende con questa sigla, esporre brevemente le indicazioni contenute nella Convenzione COLREG 72 a

tal riguardo.

2. Si è detto che è stata riscontrata nebbia durante la navigazione: esporre brevemente quali tipologie di nebbia è facile incontrare in

mare e com’è possibile effettuare una grezza previsione delle possibilità che essa si formi.

3. Nel Passage Plannig - appraisal/planning si è parlato di Tidal window, cosa s’intende con tale termine? Che relazione esiste tra

dati di marea, profondità in banchina, pressione atmosferica e chart datum?

4. Nel Passage Plannig -Execution/monitoring si è parlato di verificare il buon funzionamento della gyro; spiegare questa

operazione, il metodo utilizzato per la verifica e gli strumenti che occorrono al navigante per effettuare a bordo questa operazione.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA a.s.2017-2018

ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED AUTOMAZIONE

Candidato: ________________________

Quesito 1. Spiega che cosa vuol dire polarizzare una giunzione PN, in quali modi è possibile farlo e che cosa comporta.________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 2. Quali sono le zone di funzionamento di un transistor e come si comporta il transistor in tali zone?__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Quesito 3. Spiega il significato di riflessione, rifrazione ed interferenza.__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE TERZA PROVA a.s.2017-2018

INGLESE

Candidato: ________________________

Quesito 1. Describe one of the navigational aid or instrument used on board.________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 2. What is the main purpose of buoys and lights on board?

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 3. Which are the main building steps?

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2017/’18

MATERIA: MATEMATICACANDIDATO: NOME………………………… COGNOME……………………………

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QUESITO N. 1: Dopo aver dato la definizione di primitiva di una funzione, determina la funzione di cui F ( x )=3√x è primitiva e il relativo intervallo di integrazione.

QUESITO N. 2: Verifica, applicando la definizione, la convergenza

dell’integrale improprio ∫2

3 dx3√x−2

CANDIDATO: NOME………………………… COGNOME……………………………

QUESITO N. 3: Dopo aver disegnato sul piano cartesiano i grafici delle funzioni y= x2−3 x e y= x+5 , determina l’area della regione finita di piano racchiusa tra queste.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA a.s.2017-2018

MECCANICA E MACCHINE

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Candidato: ________________________

Quesito 1. Schematizzare e descrivere un impianto frigorifero a compressione facendo riferimento alle principali apparecchiature impiegate, al ciclo termodinamico nel piano p-h e agli accorgimenti necessari per migliorare il COP.______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 2. Conoscendo i seguenti valori di una nave: PB= 10000 Kw, potenza al freno erogata dal motore; SFC = 215 g/(KW h), consumo specifico di combustibile; m= 3000 nm, lunghezza del viaggio; vp= 18 kts, velocità della nave.

Calcolare il quantitativo di combustibile necessario per effettuare il viaggio espresso in t e in m3 (= 950 kg/ m3)._____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 3. Schematizzare lo schema elementare di una turbina a gas e descriverlo evidenziandone i limiti di impiego in campo navale. Descrivere le principali disposizioni impiantistiche a bordo delle navi con particolare riferimento all'impianto CODOG.__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Vittorio Sereni, La spiaggia, Gli strumenti umani, Einaudi, Torino 1965.

Sono andati via tutti –

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blaterava la voce dentro il ricevitore. E poi, saputa: - Non torneranno più –.

Ma oggi

5 su questo tratto di spiaggia mai prima visitato quelle toppe solari... Segnali

di loro che partiti non erano affatto?

E zitti quelli al tuo voltarti, come niente fosse.

I morti non è quel che di giorno

10 in giorno va sprecato, ma quelle toppe di inesistenza, calce o cenere pronte a farsi movimento e luce.

Non

dubitare, - m'investe della sua forza il mare –

15 parleranno.

Vittorio Sereni (Luino, 27 luglio 1913 – Milano, 10 febbraio 1983) è stato un poeta e scrittore italiano. La spiaggia conclude la raccolta Gli strumenti umani del 1965, che affronta il difficile dopoguerra del poeta, reduce dai campi di prigionia dell'Algeria e del Marocco.

1. Comprensione del testo1.1. Ricostruisci la situazione presentata dalla poesia.1.2. Descrivi la struttura metrica della poesia, mettendo in evidenza l’eventuale presenza di versi regolari, di rime

o di assonanze.

2. Analisi del testo2.1. Analizza la struttura del periodo delle singole strofe.2.2. Definisci il tipo di lessico usato nelle singole strofe, facendo precisi riferimenti testuali.2.3. Alcuni termini si ripetono all’interno della poesia. Quale significato può avere questa ripetizione?2.4. A che cosa si contrappone l’“oggi” del verso 4? Il riferimento è implicito o esplicito?2.5. Individua e commenta il significato di qualche enjambement.

3. Interpretazione complessiva e approfondimentiSulla base dell’analisi condotta, sviluppa un commento sul significato complessivo della poesia, a partire dagli elementi formali per giungere alle tematiche espresse. Approfondisci poi l’interpretazione del testo, facendo opportuni collegamenti ad altri testi poetici del Novecento italiani e stranieri.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: L’amicizia.

Briton RIVIÈRE – Il suo unico amico (1871), Manchester Art Gallery

Il grande amico

Un grande amico che sorga alto su me e tutto porti me nella sua luce,

che largo rida ove io sorrida appena

e forte ami ove io accenni a invaghirmi…

5 Ma volano gli anni, e solo calmo è l’occhio che antivede perdente al suo riapparire

lo scafo che passava primo al ponte. Conosce i messaggeri della sorte,

può chiamarli per nome. È il soldato presago.

10 Non pareva il mattino nato ad altro?

E l’ala dei tigli

e l’erta (1) che improvvisa in verde ombría (2) si smarriva non portavano ad altro?

Ma in terra di colpo nemica al punto atteso 15 si arroventa la quota.

Come lo scolaro attardato (3)

– né piú dalla minaccia della porta sbarrata fiori e ali lo divagano – io lo seguo, sono nella sua ombra.

20 Un disincantato soldato.

Uno spaurito scolaro.

Vittorio SERENI, Gli strumenti umani,

(in Appuntamento a ora insolita), Einaudi, Torino 1965

(1) Salita; (2) ombríare = far ombra; (3) probabile riferimento allo scolaro François Seurel, personaggio del romanzo di Alain- Fournier Le grand Meaulnes (Il grande amico), che - fisicamente impedito - non può seguire l’amico.

«Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero

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o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei volentieri dato la vita. […] Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato da particolari simpatie nei confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza, forse, era che avevano tutti una mentalità estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, non avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta.

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Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia. […] I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di breve durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più preziose della vita.»

Fred UHLMAN, L’amico ritrovato, Feltrinelli, Milano 1986

«“Che cos’è un amico? È qualcuno che conosciamo a fondo e a cui vogliamo bene comunque”. […] Ma l’amicizia non è soltanto completa conoscenza dell’altro. Occorre necessariamente, per lo sviluppo e la costruzione di questo sentimento, una parte importante di rispetto e ammirazione. Tali qualità risaltano in maniera tanto più autentica in quanto non sono distorte dal gioco della seduzione. All’inizio del rapporto amoroso, la voglia di piacere e di sedurre porta inevitabilmente a qualche menzogna, se pur piccola. Menzogne verbali per rendere più bella la realtà, o menzogne fisiche, sempre per rendere più bella la realtà: ci si pettina, ci si profuma, si fa uno sforzo per apparire migliori. C’è una trasformazione momentanea e non destinata a durare nel tempo, come un pavone che per fare la corte si incollasse addosso magnifiche piume; piume destinate a volar via col vento. Ma i vostri amici non hanno mai visto le vostre piume artificiali: tutto quello che hanno visto, amano, ammirano in voi è reale. C’è una forma di autenticità unica, possente, rassicurante. Non esiste doppio gioco. C’è un essere umano, completo, che è come voi lo vedete. Ed è questa verità assoluta che contribuirà a creare il legame di amicizia. Poiché in fondo, è di amore che parliamo.»

Joël DICKER, La verità, soltanto la verità, sull’amicizia, «Corriere della Sera - la Lettura»,18 settembre 2016

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La società di fronte al fenomeno del cyberbullismo: responsabilità e spazi di intervento.

DOCUMENTI

Legge 29 maggio 2017, n. 71.

“Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbulismo”.

Art. 11. La presente legge si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni,

con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche.2. Ai fini della presente legge, per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione,

molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo. […]

Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017, n. 127

«Ma l’elemento determinante, potenzialmente in grado di condurre a esiti drammatici, suicidio compreso, sembra essere la visibilità senza confini offerta dalla rete. Un atto di bullismo, per compiersi, richiede una vittima, un persecutore e la presenza di spettatori, che possono inconsapevolmente alimentare l’intensità della violenza attraverso una presenza silenziosa o, ancor peggio, riprendendo la scena e caricando il video in rete. Sempre gli spettatori

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potrebbero far cessare l’atto di bullismo non solo intervenendo in modo concreto per favorirne l’interruzione, ma anche semplicemente voltando le spalle alla scena. […]

Il web, per sua stessa natura, rappresenta un non luogo, ovvero uno spazio astratto che ha però ripercussioni concrete e da dove non è possibile fuggire. Nel web la visibilità non è più prigioniera dello spazio e quindi non ha senso cambiare classe, scuola o città. Svincolata dalla presenza fisica dell’altro, la visibilità sul web occupa ogni spazio disponibile; di conseguenza, è impossibile sottrarvisi.»

Federico TONIONI, Cyberbullismo. Come aiutare le vittime e i persecutori, Mondadori, Milano 2014

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«La maggior parte degli attacchi di cyberbullismo avviene su Internet. Allo stesso tempo, Internet è uno dei primi luoghi dove le persone coinvolte in questo tipo di episodi cercano informazioni, aiuto, suggerimenti e contatti utili. Mentre i casi più tragici arrivano alle prime pagine dei giornali, in Internet anche le esperienze meno estreme e sensazionali trovano uno spazio dove poter essere condivise. Raven Days è un esempio di sito Internet volto alla prevenzione di bullismo e cyberbullismo e al supporto delle vittime. Il sito riporta un impressionante numero di storie personali, in cui le vittime di bullismo e cyberbullismo raccontano le loro esperienze, e condividono le loro emozioni.»

Giulia MURA, Davide DIAMANTINI, Il cyberbullismo, Guerrini e Associati, Milano 2012

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Razzismo.

DOCUMENTI

razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodi di r. contro gli extracomunitari.

http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/

«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista […]. Questo razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.»

Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa, Contro il razzismo. Quattro

«Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della scuola, grazie alla loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri strumenti che consentono la connessione in rete.

Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprendere la necessità di difendere i propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio.

I giovani devono essere consapevoli che le proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi anche nella vita

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ragionamenti, Einaudi, Torino 2016

«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. […] Hitler in realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile, ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente comprendere la critica violenta dell’ideologia.»

George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari 1992

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«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambini che si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile.

- Perché, babbo?- Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi

parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi. Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro,

Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.

DOCUMENTI

«Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo

– una nuova transazione, un nuovo sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo.

Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.»

Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014

«Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.»

Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore - Nòva» 19 ottobre 2016

«Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il disabile? Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.»

Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La Repubblica», 12 novembre 2016

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.»

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Il documento che segue è tratto dalla lettera di dimissioni dall’incarico universitario dello storico e politico Gaetano Salvemini. Nella lettera emergono alcuni tratti dell’opposizione al regime fascista di una parte del mondo intellettuale italiano. Illustra, anche a partire da quanto presente nel documento proposto, i caratteri salienti dell’opposizione intellettuale e politica al regime fascista.

Dalla lettera al Rettore dell’Università di Firenze del 5 novembre 1925 da Londra.

«Signor Rettore, la dittatura fascista ha soppresso, oramai, completamente, nel nostro paese, quelle condizioni di libertà, mancando le quali l’insegnamento universitario della Storia - quale io lo intendo - perde ogni dignità, perché deve cessare di essere strumento di libera educazione civile e ridursi a servile adulazione del partito dominante, oppure a mere esercitazioni erudite, estranee alla coscienza morale del maestro e degli alunni.

Sono costretto perciò a dividermi dai miei giovani e dai miei colleghi, con dolore profondo, ma con la coscienza sicura di compiere un dovere di lealtà verso di essi, prima che di coerenza e di rispetto verso me stesso.

Ritornerò a servire il paese nella scuola, quando avremo riacquistato un governo civile.»

Gaetano SALVEMINI, Memorie di un fuoruscito, Feltrinelli, Milano 1973

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L’illustre storico Gaetano Salvemini (1873-1957) è stato uno dei più importanti intellettuali e politici italiani della prima metà del Novecento. Figura eminente nel panorama politico e culturale del primo ventennio del secolo, si schierò apertamente contro il fascismo e Mussolini. Fu fondatore nel gennaio 1925 del giornale antifascista clandestino “Non mollare” e nello stesso anno firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Per la sua opposizione al regime fascista, l’8 giugno 1925 fu arrestato; uscito dal carcere il 31 luglio a seguito di amnistia, espatriò clandestinamente nell’agosto dello stesso anno. Nel 1926 fu privato della cittadinanza italiana assieme ad altri fuoriusciti. Dall’estero (Francia, Inghilterra, Stati Uniti) continuò la sua battaglia politico-culturale contro il fascismo. Nel 1929 fu tra gli ispiratori di Giustizia e Libertà. Ritornò definitivamente in Italia nel 1949 e gli fu restituita la cattedra all’Università di Firenze.

Più volte aveva precisato di aver tentato di vivere secondo il precetto “Fa’ quello che devi, avvenga quello che può”.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Competizione sociale e gioco d’azzardo.

«Se parole come valutazione, classifica, selezione, merito, prevalgono nel discorso pubblico, indirizzano i programmi politici, improntano il lessico dell’economia, è perché il modello competitivo ha un successo incontrastato. La competizione viene vissuta come la modalità prima di relazione, con se stessi e con gli altri, quasi fosse una legge primordiale. Non c’è più quasi lembo di vita che si sottragga al modello della gara. […]

Il paradigma agonistico ha un’estensione e una profondità tali da poter essere considerato uno dei tratti peculiari della nostra epoca. […]

Dietro questa fiducia nel calcolo si cela la terribile convinzione che la vita possa essere ridotta a una gara. L’assunzione di questo agonismo, che porta con sé l’obbligo di vincere, ha conseguenze devastanti. Che ne è, infatti, di chi perde? Disagio, depressione, «passioni tristi», come le chiamava Spinoza, scandiscono questa tarda modernità. Ma qui non deve sfuggire un altro fenomeno correlato: il gioco d’azzardo. Chi si sente escluso, avviato alla sconfitta, tenta la mossa estrema. Il «rischia tutto!», messaggio reiterato dalla pubblicità, viene preso alla lettera: si mettono in gioco non solo i soldi, gli averi, ma il tempo, i legami affettivi, la dignità, la vita stessa. Da un lato il gioco d’azzardo appare la rivolta esterna all’agonismo, la scorciatoia per aggirare tutte le gare vincendo d’un colpo, dall’altro ne è solo la versione parossistica che porta quasi sempre alla rovina.»

Donatella DI CESARE, Il boomerang dell’agonismo, «Corriere della Sera - la Lettura», 13 marzo 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

sul significato da attribuire al c.d. «modello competitivo» che viene oggi imputato alla nostra società, adducendo esemplificazioni in cui – nel contesto sociale – esso si rivela e si rende effettivo;

se sia fondato l’assunto che questo «modello competitivo» interferisce con le relazioni interpersonali e – in caso affermativo – sulle modalità con cui tale interferenza si manifesta;

sull’eventuale relazione fra insuccesso nella competizione e pulsione della «mossa estrema»; sulle forme del disagio sociale e sulle altre «passioni tristi» che colpiscono i c.d. perdenti, adducendo

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– se lo ritieni – eventuali esemplificazioni; sul fenomeno del gioco d’azzardo, sulle sue cause, sui suoi effetti, sulle responsabilità, sul ruolo della

pubblicità. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior

completezza all’elaborato.

Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con un tuo personale approfondimento sugli interessi, occulti e/o palesi, connessi al fenomeno del gioco d’azzardo e sugli interventi che risulterebbero necessari per contrastarlo.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

SIMULAZIONE

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITCN – TRASPORTI E LOGISTICA

ARTICOLAZIONE CONDUZIONE DEL MEZZO

OPZIONE CONDUZIONE DEL MEZZO NAVALE

Tema di: SCIENZE NAVIGAZIONE, STRUTTURA E COSTRUZIONE DEL MEZZO NAVALE

Classe:_______: Sez: _______ Opz.:_______ Data:_____________

Alunno: _________________________________________________

Il candidato svolga tutta la prima parte della prova e risponda a due dei quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE: Pianificazione e controllo della traversata da Charleston (South Carolina) (φ = 32° 47’ N; λ = 79° 56’ W) e Dakar(Senegal) (φ = 14° 42’ N; λ = 17° 27’ W) e gestione dei pesi a bordo.

LOADING PLAN: Alle tf=20h del 14/04/2016, una nave arriva nel porto di Charleston in condizione di even keel con una immersione media Tm=7,20m. Viene scaricato, dalla stiva n.2, il carico indicato in tabella e contemporaneamente viene zavorrata la nave caricando 2 ballast tanks. Successivamente, prima della partenza, prevista per il giorno dopo, viene fatto bunkeraggio caricando la cassa del fuel poppiera, posizionata esattamente nel piano diametrale. Nella tabella sono riportati nel dettaglio i dati relativi alle varie movimentazioni:

PESO (tonn

)

X from the AP (m)Longitudinal

Position

Z on the Baseline (m) Vertical

Position

Y from the centerline (m)

Transversal Position

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CARGO (HOLD

n.2)

-1500

X1 = 85 m Z1 = 4,6 m Y1 = 0 m

BALLAST + 360

X2 = 114 m Z2 = 1,5 m Y2 = - 7,2 m

BALLAST + 215

X3 = 125 m Z3 = 1,5 m Y3 = + 6,5 m

FUEL + 600

X4 = 36 m Z4 = 3,5 m Y4 = 0 m

Considerando che il baricentro della nave ha coordinate KG=6,0 m determinare: le immersioni estreme T’F e T’A a fine caricazione e l’assetto finale TRIM’; l’altezza metacentrica GM’. Essendo a fine caricazione la nave inclinata trasversale di 2°,7, determinare la quantità di zavorra da spostare ad una distanza laterale y=10 m per raddrizzare la nave.

Passage Plannig - appraisal/planning:

Si pianifica la traversata sull’ECDIS; il Comandante decide di effettuare una spezzata lossodromica, considerato che

sulle PILOT CHARTS della zona che riguarda il vertice, non risultano proibitive le condizioni del mare, le correnti non

sono a sfavore ed il vento non è dai settori prodieri. D’accordo con l’Ufficiale di Navigazione decide in impostare il

cambio di rotta ogni 10 gradi di ∆λ.

A Charleston viene assegnato un ETD = tf =18.15 del 15/04/2016 che prevede di sfruttare una Tidal window tale da

poter lasciare la banchina in sicurezza. Sono noti i dati di marea del giorno di partenza, la profondità in banchina e la

pressione atmosferica:

HW 16.30 del 15/04 h=5,8m; LW 22.50 del 15/04 h=0,8m; C.D. (Depth) 5 m; Patm=1013 hpa.

Terminate le operazioni di disormeggio, prima di giungere in mare aperto, dopo 15 minuti dalla partenza, la nave dovrà

passare sotto la campata di un ponte, la base inferiore del ponte è elevata di 10 m dal MHWS; l’altezza della

sovrastruttura più alta della nave è 16 m dalla baseline; il livello del MHWS rispetto al C.D. è più alto di 6 m. Verificare

che il passaggio sotto il ponte avvenga con un over head di almeno 2 m.

Passage Plannig -Execution/monitoring

Più tardi, in uscita da Charleston, navigando con Pv= 050° e Vp= 14 nodi, l’ufficiale di guardia, allo scopo di

determinare gli elementi di moto della nave, alle tf = 20h00m del 15/04 localizza al radar l’eco di una boa luminosa, le

cui successive misurazioni risultano:

alle tf = 20h00m bearing + 19° Range 6 mg; alle tf = 20h30m bearing + 96° Range 3 mg.

Determinare la Rv, la Veff della nave e gli elementi della corrente.

Alle tf = 20h34m, con lieve foschia si avvista sullo schermo radar l’eco di una nave X, le cui successive misurazioni

risultano:

alle tf = 20h34m bearing - 76° Range10 mg; alle tf = 20h40m bearing - 90° Range 9,3 mg.

Determinare la Pv e, Vp della nave X.

Alle tf = 20h46m si accosta a sinistra per passare ad un CPA di 3 Nm dalla nave X. Determinare l’angolo di accostata, la

Pv da assumere, nonché il TBP.

Giunta la nave al BP, dopo aver comunicato otticamente con la nave X, si ritorna in rotta.

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Mentre si sta seguendo il terzo tratto di spezzata la nave si trova 100 miglia dopo il WP2. Al crepuscolo mattutino si

legge al cronometro Tc = 2h12m30s e si misura l’altezza della stella Polare ottenendo hi = 32°21,5’; determinare la

latitudine effettiva di osservazione e l’azimut dell’astro, nota l’elevazione dell’occhio e = 22m e la correzione d’indice γ

= +0,2’.

SECONDA PARTE

1. Nel Passage Plannig - appraisal/planning si è parlato di Tidal window , Depth, U.K.C.e MHWS; cosa s’intende con

questi termini?

2. Nel Passage Plannig -Execution/monitoring il candidato ha verificato la latitudine della propria posizione osservando

la stella Polare; commenti.

3. Relativamente alla fase di esecuzione della navigazione, il candidato ha determinato gli elementi del moto ed

eventuale corrente in zona; descrivi brevemente la differenza tra modalità radar in Ground-Stabilised e Water-

Stabilised, e indicare il significato di SOG, COG, STW, HDG.

4. Nel LOADING PLAN, si è determinato la nuova altezza metacentrica e le nuove condizioni di equilibrio alla

partenza; descrivere brevemente quali sono le condizioni generali per un buon stivaggio indicando se l’equilibrio della

nave è migliorato o peggiorato.

SIMULAZIONE TERZA PROVA a.s.2017-2018

ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED AUTOMAZIONE

Candidato: ________________________

Quesito 1. Illustra le modalità di funzionamento di un transistor BJT.____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Quesito 2. Spiega il significato di oscillazione armonica smorzata e fornisci un esempio di circuito nel quale si verifica tale tipo di oscillazione per la corrente.____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 3. Spiega il significato di onda trasversale e longitudinale e fornisci almeno un esempio per ognuno dei due tipi.____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SIMULAZIONE TERZA PROVA a.s.2017-2018

INGLESE

Candidato: ________________________

Quesito 1. In how many ways can a bearing be taken? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 2. Briefly describe an Integrated Bridge System.

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__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 3. What is the Track?__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2017/’18

MATERIA: MATEMATICACANDIDATO: NOME………………………… COGNOME……………………………

QUESITO N. 1: Calcola il seguente integrale indefinito descrivendo il

metodo applicato ∫x+1

√ x+2dx

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QUESITO N. 2: Enunciare il teorema della media e calcolare il valor medio

della funzione y= x

1+x2 nell’intervallo [−1,1 ]

CANDIDATO: NOME………………………… COGNOME……………………………

QUESITO N. 3: Dopo aver disegnato sul piano cartesiano i grafici delle curve, calcolare il volume del solido generato da una rotazione completa attorno all’asse delle ascisse della regione di piano compresa tra la curva di equazionexy=1 ,le rette y−x=0 , x−2=0 e l’asse

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SIMULAZIONE TERZA PROVA a.s.2017-2018

MECCANICA E MACCHINE

Candidato: ________________________

Quesito 1. Schematizzare e descrivere un impianto oleodinamico elementare adibito alla movimentazione di un verricello salpa ancore facendo riferimento ai dispositivi necessari al suo funzionamento.__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 2. Calcolare la potenza al freno e il consumo orario di un motore a 2 tempi essendo noti i seguenti valori:

= 3, rapporto corsa-diametro D= 800 mm, alesaggio; z = 12 numero di cilindri; pme = 13 bar, pressione media effettiva; n = 300 g/', numero di giri; SFC = 190 g/(kwh), consumo specifico; = 970 kg/ m3, densità del combustibile.

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quesito 3 Descrivere il processo di inertizzazione di una cisterna adibita al carico di prodotti petroliferi sia nella fase di carico che di ventilazione facendo particolare riferimento alla curva di infiammabilità degli idrocarburi.____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Lettere prof.ssa Maria Enrica Senesi __________

Matematica prof.ssa Patrizia Rossi___________

Inglese prof.ssa Maria Grazia Sacchi_____________

Navigazione prof. Luca Gaudiano _________________

Laboratorio di Navig. prof. Franco Freschi ___________________

Meccanica e Macchine prof. Antonio Ricciarini _______________

Esercitazione di Mecc. e Macch. prof. Valdiserra Andrea_________________

Diritto prof. Damiano Vaudo _________________

Elettr. Elettronica Aut. prof.ssa Anna Livi_______________________

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Esercit. di Elettr. Elettornica Aut prof. Giuseppe Di Vita ________________

Educazione Fisica prof. Massimo Viola ________________

Religione prof. Giovanni Stellati _______________

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ELENCO DEGLI ALLIEVI

1. AMATO FABIANA2. BATTAGLIA MICHELE3. CARBONE ANNA4. MANNARI ANDREA5. MARAVIGLIA MATTIA6. MARINARI DANIELE7. MICHELOTTI IVAN8. NICCOLI NICCOLO’9. PARACHINI TOMMASO10. PIERETTI ANTONIO11. PIEROZZI MARCO12. PIZZINGA ALEXANDER13. STIAFFINI LEONARDO14. TREMOLANTI GIACOMO