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IL POST-IMPRESSIONISMO: Ultimo quarto del 1800: entusiasmo tecnologico: da civiltà del vapore a civiltà dell’elettricità. Fotografia, descrizione scientifica della luce. 1880 impressionismo affermato ma i membri del movimento iniziano a percepirlo come ripetitivo postimpressionisti: non più natura en plain air ma anche propri ricordi due direzioni: 1. Momento pittorico come atto drammatico, cogliere l’elemento espressivo del momento pittorico: Gauguin e Van Gogh pittura per esprimere realtà interna 2. Dare fondamento scientifico alla pittura usando dettami della fisica del colore: Cezanne e Seurat quadro come realtà esterna, autonomo dalla persona che lo dipinge e dall’intera società SIMBOLISMO: stessi anni del post-impressionismo poesia: protesta contro materialità, evocazione immagini simboliche rapporto con droghe, azzardo, sessualità PREMESSA PER LE AVANGUARDIE: Nate nei primi decenni del 1900 tese a portare alle estreme conseguenze il rinnovamento del linguaggio pittorico e indipendenza dalla figurazione rappresentativa Pilastri: Van Gogh, Seurat, Gauguin, Cèzanne 1886: SALON DES INDIPENDANTS -scompare la contrapposizione tra astratto e figurativo -la figura si deforma -tendenza alla geometrizzazione della figura (soprattutto con Cezanne) -astrazione geometrica e astrazione organico gestuale (Informale) -uso di tecniche e mezzi non tradizionali (Arte ambientale, Ready made..) -nascono composizioni alogiche (Magritte) fino ad arrivare al Concettuale -conquista dello spazio oltre la cornice (Istallazioni) -prevalenza del concetto nell'opera IL NEO-IMPRESSIONISMO O POINTILLISME Seurat, Signax rifiutano emozione soggettiva come guida dell’opera. L’arte deve muoversi in parallelo con ricerche ottiche. Ogni colore deve essere diviso nelle sue componenti primarie: legame con la scienza. Il colore si compone sulla stessa tela. -SEURAT (1859-1891): insegnamenti impressionisti. Parte da radice percettiva

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IL POST-IMPRESSIONISMO:Ultimo quarto del 1800: entusiasmo tecnologico: da civiltà del vapore a civiltà dell’elettricità.Fotografia, descrizione scientifica della luce.1880 impressionismo affermato ma i membri del movimento iniziano a percepirlo come ripetitivo postimpressionisti: non più natura en plain air ma anche propri ricordidue direzioni:

1. Momento pittorico come atto drammatico, cogliere l’elemento espressivo del momento pittorico: Gauguin e Van Gogh pittura per esprimere realtà interna

2. Dare fondamento scientifico alla pittura usando dettami della fisica del colore: Cezanne e Seurat quadro come realtà esterna, autonomo dalla persona che lo dipinge e dall’intera società

SIMBOLISMO:stessi anni del post-impressionismopoesia: protesta contro materialità, evocazione immagini simboliche rapporto con droghe, azzardo, sessualità

PREMESSA PER LE AVANGUARDIE:Nate nei primi decenni del 1900 tese a portare alle estreme conseguenze il rinnovamento del linguaggio pittorico e indipendenza dalla figurazione rappresentativaPilastri: Van Gogh, Seurat, Gauguin, Cèzanne1886: SALON DES INDIPENDANTS -scompare la contrapposizione tra astratto e figurativo-la figura si deforma-tendenza alla geometrizzazione della figura (soprattutto con Cezanne)-astrazione geometrica e astrazione organico gestuale (Informale)-uso di tecniche e mezzi non tradizionali (Arte ambientale, Ready made..)-nascono composizioni alogiche (Magritte) fino ad arrivare al Concettuale-conquista dello spazio oltre la cornice (Istallazioni)-prevalenza del concetto nell'opera

IL NEO-IMPRESSIONISMO O POINTILLISMESeurat, Signax rifiutano emozione soggettiva come guida dell’opera. L’arte deve muoversi in parallelo con ricerche ottiche. Ogni colore deve essere diviso nelle sue componenti primarie: legame con la scienza. Il colore si compone sulla stessa tela.

-SEURAT (1859-1891): insegnamenti impressionisti. Parte da radice percettiva dell’impressionismo di Monet, trattando la luce come un’entità però da scindere e analizzare sulla tela. Approccio scientifico: no en plain air ma studio dell’atelier. L’artista compone la tela con dei puntini, producendo la scomposizione fisica della luce, ricomposta nella retina dell’osservatore.

- CéZANNE : non aprezzato immediatamente, osteggiato dalla famiglia, una volta giunto a parigi frequenta il libero Atelie Academie Suisse. Artista metodico e riflessivo. Dipinge i suoi capolavori in età avanzata.Non voleva dipingere la visione ma una ricostruzione logica e strutturale di essa. Natura e luce del sole sono impossibili da riprodurre, rappresentare con degli “equivalenti” pittorici: no contorni, no profili delle figure. Opere con solenne costruzione architettonica, che sacrifica la veridicità dei colori. Dipinge ritratti e autoritratti.

-GAUGUIN: trasferimento in un ambiente vergine Pont Aven, regione francese più ostile ad accogliere le novità, si fa amici grazie al suo carisma.

1891 si spinge a Thaiti. Tavolozza sempre più ricca di colori accesi. Si vede come profeta visionario, portatore di valori alternativi rispetto alle consuetudini sociali, fondate su profitto e materialismo: descive vita quotidiana semplice e buona.

-VINCENT VAN GOGH (1853-1890) opere simbolo del disagio interiore del secolo. È un genio incompreso, solo. Soffre di malattia mentale1886: a Parigi conosce toulouse-lutrect e Bernard, Seurat, Gauguin. Tavolozza chiara, accesa da contrasti di colori complementari, ispirata ad un divisionismo non scientifico pennellata allungata e scissa. Pittura è incontro tra sfera emotiva e realtà, tecnica simile ad una scrittura automatica. Ispirazione dalle stampe giapponesi. 1888: fuga a sud della francia, casa gialla di Arles idea con Gauguin di fondare ateleir di artisiti ma poi litigi. Muore suicida in un manicomio.

IL RINNOVAMENTO DELLA SCULTURAAlla fine del 1900 la Scultura rispetto alla pittura raggiunge più tardi le novità formali

-MEDARDO ROSSO: italiano. Lavori incentrati su vita urbana e quotidiana, frammenti della sua esistenza spesso avventurosa. Sculture di cera non finite: modellato e colatura del materiale. Traspone il simbolismo della luce alla pittura in tridimensione. La luce può raggrupparsi o diffondersi in superfici distese, può animarsi fino a creare volumi, ma mai venire afferrata e definitivamente trattenuta.

-AUGUSTE RODINPARIGI, “IL CORPO è UN CALCO SU CUI SI IMPRIMONO LE PASSIONI”Si da influenzare da Michelangelo, rapporto sentimentale e professionale tormentato con al sua allieva Camille Claudel.

IL SIMBOLISMOMovimento con sfaccettature diverse che coinvolse non solo le arti visive ma anche letteratura e musica.Il simbolismo si propone come un vero e proprio sistema gnoseologico cioè di analisi della conoscenza; etico, estetico.Bergson: la realtà la si può raggiungere non attraverso la percezione del reale ma per mezzo dell’intuizione: comprensione delle cose istantanea e non mediata dalla logica. Reazione alla poetica realista e naturalista che aveva dominato la cultura francese e europea. Il gruppo dei Nabis: fondato in Francia nel 1899. “I profeti”, gruppo che ha come portavoce Maurice Denis.

DIVISIONISMO (SIMBOLISMO IN ITALIA):Ispirazione dal puntinismo di Seurat. MA lontano dal messaggio freddamente scientista francese, si privilegiano i problemi sociali.

-GIOVANNI SEGANTINIinfanzia infelice presso un riformatorio, dove viene indirizzato agli studi presso l’accademia di Brera. Vita lontana dai rumori cittadini e vicino allo spirito religioso.

-GAETANO PREVIATIformato a Milano con la scapigliatura lombarda. Tecnica divisionista più sottile di quella di Segantini. Luminescenza fotissima che influenzerà Boccioni.

-GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDOaccademie di Milano e Bergamo

SECESSIONIGli artisti che vi partecipavano volevano rompere con la cultura accademica tradizionale, con le associazioni artistiche consolidate e di creare un’alternativa alle strutture espositive ufficiali. E’ il tempio dove fiorisce l’art nouveau, il primo grande stile internazionale che rinnova letteralmente il gusto dei vecchi Paesi del continente, fino a diffondere la propria febbre decorativa agli USA.

SECESSIONE DI MONACO: 1892Guidata da Franz Von Stuck, pittore simbolista guida della rivista “Jugend”. Era al centro della pittura di Bocklin: simbolismo che aveva influenzato i più giovani. Da Brocklinf Frank deriva le visioni simboliste misteriose e notturne ma in tono più cupo e visionario. Insegna all’accademia di Monaco e sono suoi allievi Klee e Kandinsji.

SECESSIONE DI VIENNA: 1897Klimt e la Scuola di arti applicate frequentata dallo stesso ebbero un ruolo attivo nella secessione di Vienna. Insegnamenti dell’architetto Josef Hoffmann e il pittore grafico Moser la scuola spingeva gli studenti verso rinnovamento del gusto che necessitava la capitale del vecchissimo impero austriaco, necessità scaturita dalle trasformazioni in atto nelle città che poco dopo la metà del secolo aveva smantellato le fortificazioni antiche per ridisegnare la propria forma urbanistica attraverso il Ring =anello di ampi viali alberati che cingeva il centro ed era diventato la vetrina dell’ala borghesia viennese. Ma gli edifici sorti attorno erano ancora concepiti secondo eclettismo che mescolava rinascimento e barocco. una nuova città necessita di architettura nuove, non di rivisitazioni del passato. Idea sostenuta da Otto WagnerIl governo concede a Olbrich, allievo di Wagener, la possibilità di costruire un intero edificio dedicato alla secessione, decorato da Klimt.Lo sviluppo di arte architettura e design hanno dato lo sviluppo della rivista Ver Sacrum guidata da Klimt.

-GUSTAV KLIMT(1862-1918)Successo nel periodo in cui c’è imperatore Francesco Giuseppe che Cerca di tenere a freno le istanze separatiste degli ungheresi. Altri austriaci studiano la profondità dell’IO: Mahler disgrega il linguaggio della musica sinfonica e Freud scopre la nozione destabilizzante di inconscio e la centralità della vita sessuale. In qst clima intraprende carriera che pare votata alla decorazione degli spazi pubblici. Sintesi estrema delle fisionomie e a un appiattimento dello spazio, in favore dei fondi oro ispirati ai mosaici di Venezia e Ravenna. I fondali si arricchiscono di motivi decorativi che si legavano alle ambientazioni e agli abiti. Figure maschili scompaiono in favore di un’immagine della femminilità ora fiera ora crudele, ora esaltata da una gravidanza mostrata senza pudore. Attratto da pittura giapponese, da scultura africana, dai fregi micenei.

SECESSIONE DI BERLINO: 1898Liebermann, Corinth, Kollowitz. Critiche alle opere di Munch considerate troppo crude e oscene. Uqeste critiche colpiscono i secessionisti che mostrano le realtà contemporanee senza veli

L’ART NOUVEAUNome deriva dal negozio-laboratori progettato da Henry Van de Velde e Samuel Bing aperto 1895 a Parigi, dove veniva effettuata una produzione di mobili e oggetti di arredamento.

Stile ornamentale, risposta a una delle questioni ricorrenti nell’arte del Novecento: arti diverse o architettura, pittura ornamentazione vanno considerate come rame di uno stesso albero? Art nouveau d’accordo con la seconda ipotesi: unica arte con molteplici linee espressive. Dilaga in quasi tutti i paesi europei come una moda. Nacque in stretta relazione all’arte industriale: modo per rendere accettabile il frequente uso del ferro nelle architetture temporanee delle esposizioni universali e nelle architetture industriali; per dare stile nuovo alle riviste, alla grafica pubblicitaria.Il nuovo linguaggio pervade ogni settore della figurazione. Elementi costanti: asimmetria e ispirazione alla natura linea avvolgente, serpentinata, sinusoidale, che mimetizzagli angoli retti a imitare spirali di fumo, le onde del mare. Linea come espressione di forza e dinamismo. Alla base vi era una forte fiducia del progresso, nel futuro.Il modernismo inizia proprio dopo l’ART NOUVEAU, determinanti furono il revival gotico, influsso dell’arte giapponese, con le sue strutture asimmetriche e i colori piatti delle grafiche.

IL NOVECENTOLA LINEA ESPRESSIONISTA: Esigenza di esprimere attraverso la pittura stati d’animo piuttosto che oggetti e fnomeni della visione. Meno diffidente sul piano delle emozioni rispetto all’impressionismo. No riferimento all’occhio, alla percezione, al modo n cui si vede la realtà esterna, ma si presta attenzione all’introspezione, al modo in cui la sensibilità individuale coglie il mondo. Radici: Gauguin, Van Gogh Precursori: Ensor, MunchEspressionismo:

Francese: Matisse, Rouault Tedesco: Ludwig Kirchener, Kandinskij, von jawlenskij Austriaco: Kokoshka, shiele

Principi estetici: ritorno ai primitivi, rivalutazione dell’arte tedesca, valorizzazione arte folkloristica, liberaione della forza del colore, distorsione ed esagerazione dei tratti figurativi, eliminazione dell’illusionismo prospettico, rappresentazione della natura in senso simbolico e panteistico.

-EDUARD MUNCH (PRECURSORE!) 1863-1944Vita segnata da fatti tragici: morte madre e sorella, padre ossessionato dalla religione. Fascino ma rapporto difficile con le donne, atteggiamento misogino. Visione tragica della vita, alimentata da Norvegia ossessionata da convenzioni bigotte, depressione a cui si devono drammi teatrali di Ibsen.Grande viaggiatore, fonti art Nouveau e pittura simbolista.1885 visita Parigi per la prima volta, influenza di Degas, van Gogh, reperti maya (mummie influenzeranno i sui visi). 1892 mostra a Berlino chiusa per la sua scabrosità: pittura ampia, non finito, stesure sciatte di colore opaco, gesto della mano e setola del pennello. Ammirato dalla secessione berlinese, convinto a rimanere in Germania. Vita dedita ai vizi. Esprime la sua ossessione nella continua variazione di uno stesso tema, soggetti ripetuti con tecniche diverse. Non volle mai aderire all’espressionismo, ne per i temi che tratta ne per il fatto che nei suoi quadri fornisce una soluzione formale: ansia è rappresentata con aloni attorno alle teste, follia colori rossi dei cieli, paura da fughe prospettiche.

-JAMES ENSOR (PRECURSORE!) 1860-1949Belga. Immaginario inquieto e brulicante di personaggi grotteschi. Fonti: fiamminghi.Rivaluta il teatro di strada, il carnevale e il folklore fino ad allora considerati troppo volgari. Amò l’irrazionalità tipica del linguaggio popolaresco, accentua aspetti ironici e macabri. Personaggi sono maschere buffonesche che cercano di farsi notare dalla folla ma si disperdono in essa.

I FAUVES1905 Desavaillères, vice direttore del Salon D’Automne decise che in un’unica sala avrebbero esposto Matisse, nelle recensioni si parla di “fauves”, belve. Il visitatore si trovava un fuoco di colori mai visto prima.Il gruppo non aveva una vera e propria unità di intenti, non volevano criticare la società in cui vivevano, né creare opere violente rivelatrici di un disegno di vivere. Uno dei pochi obiettivi comuni era descrivere il gusto di vivere, di sentire, di esercitare il potere di emozionarsi fondamentali Gauguin e Van Gogh.Altre caratteristiche: antinaturalismo, rifiuto prospettive, no tecniche artistiche tradizionali, no rigore compositivo e chiaro scuro. Altra condivisione: carattere formale come diretta conseguenza del puntinismo di Seurat e Signac. Fatica e lavoro vanno orientati a costruire un quadro come organismo autonomo, no copiare la natura o i maestri. L’associazione si dissolse molto velocemente, lasciando in eredità ai pittori tedeschi la follia dei colori e ai francesi la scoperta dell’arte africana.

-HENRI MATISSE (1869-1954) Figlio di negoziante destinato alla carriera legale, vocazione tardiva come pittore. Cordiale rivalità con Picasso.Molto ansioso, fisico debole. Corsi di decorazione a Parigi. Allievo di Moreau. Signac è suo amic-maestro.Appartiene ai fauves anche se di selvaggio ha molto poco dato che ha un matrimonio sereno, usa metodicità nel lavoro e ha amore incondizionato per la vita.Visita algeria e marocco nel 1905.Stile: forma circolare e ripetizione ritmica sono due costanti dell’opera di matisse. Interessato ai rapporti tra i colori. Non volle mai raggiungere l’astrazione.

GRUPPI DELL’ESPRESSIONISMO TEDESCOA inizio secolo gia in Germania si agitavano tensioni politiche e sociali molto forti. Favorito lo sviluppo di classi militari e nobiliari e controllo ferreo burocratico sulla popolazione. Anche i pitori espressionisti sono considerati con sospetto. studenti più giovani hanno assunto atteggiamenti di ribellione. Cominciano a insorgere secessioni, soprattutto a Monaco e dresda. In francia le energie si coagulano nella capitale, in germania acquistano potere le città minori decentramento con rete museale capillare. Caratteristiche comuni degli espressionisti tedeschi: aggressività estetica e morale, uso violento del colore, emotività esasperata, desiderio di provocazione e polemica solciale.Gruppo coagulato nel 1905 con Kirkener, muller, heckel che aveva suggerito di chiamarsi DIE BRUCKE “ Artisti del ponte” citando un passo di Nietzche: ponte ideale lanciato verso un futuro segnato dalla volontà di potenza, di forza d’animo, di rivolta verso chiunque cercasse di uccidere l’impulso alla vita. Eredi dell’idealismo romantico, sono convinti che l’arte potesse giocare un ruolo determinante nel ricondurre l’uomo moderno a valori meno corrotti di quelli a cui lo forava la

nuova società urbana. Stile di vita erede dello sturm und drang: nottatre fuori casa, morfina, sessualità disinibita. Fonti dalle gallerie della città: Munch e Van Gogh, museo etnografico di dresda.Tecnica privilegiata: scultura in legno e xilografia: tipo di stampa che si ottiene incidendo lastre di legno inchiostrando l parti non incise, ponendovi sopra il foglio lasciando co’ la stampa. Tecnica che a incisività e precisione. Adottata dai giapponesi e determinante anche per Gauguin. Pubblicarono numerosissime riviste.Malgrado diversi sforzi gli espressionisti continuarono a suscitare reazioni di indifferenza o di disprezzo: quanto più gli artisti cercano di rivolgersi a strati vasti della popolazione, mossi quasi da un afflato profetico tanto più le innovazioni che introducono li allontanano dalla gente.

IL GRUPPO DEL BLAUE REITERInizio XX sec: Monaco è città vitale bella di tradizione cattolica: meno oppressa dal senso di colpa e dal protestantismo rispetto alla Germania. Nacuqe qui il secondo focolaio dell’espressionismo tedesco. Kandinskij iperattivo e dotato di vocazione da leader fonda il Bleaue Reiter (cavaliere azzurro) con l’amico franz Marc: in quel periodo kan dipingeva cavalieri e Marc considerava il blu il colore per eccellenza. Si aggregarono presto Macke, Klee, Von JAWlenskij. Il Blaue reiter pubblicava un bollettino sotto lo stesso titolo, non si diede un programma vero e proprio come accadde per il Die Brucke, ma era delineato da tre caratteristiche peculiari: era un gruppo cosmopolita che non accoglieva i riflessi di una sola cultura nazionale. Era interdisciplinare e non limitava lo sguardo alla sola pittura allargandolo alle innovazioni che negli stessi anni stavano sconvolgendo il panorama musicale, letterario e teatro. Terza caratteristica: comuni intendi dei suoi adepti riguardo il linguaggio pittorico. Si volevano attribuire al colore delle valenze simboliche, un impianto ideale comune spingeva contro il naturalismo pittorico e verso l’affermazione dei valori spirituali, benche centrati su un’idea dell’uomo genericamente mistica e panteistica, slegata dal riferimento ad una specifica religione rivelata. Percorso intrapreso da Brucke portò ad una forma di espressionismo realista, crudo e dalle forti connotazioni politiche, quello del Blaue reiter aveva un forte lirismo, un’apertura all’universo del poetico, nonché la riscoperta del potere spirituale delle armonie decorative.Movimento ebbe vita molto breve, ma ebbe un influsso enorme e sfociò nella prima affermazione dell’astrattismo.

ESPRESSIONISMO AUSTIACOAgli inizi del 1900 Vienna sarebbe stata ancora per pochi anni capitale dell’impero austroungarico. Metropoli molto emancipata, grane mosaico di etnie e di nazionalità in fermento.Mentalità puritana e conservatrice, ospitò ingengni innovatori come Freud, Klimt e i compositore Mahler. Caratteristica: tentativo costante di superare gli steccati disciplinari.

-EGON SCHIELE (1890-1918)Allievo di klimt. Partecipo alle secessioni di Monaco, conobbe diversi artisti. Occasioni di crescita: semplifica i fondi, meno interesse per le decorazioni eccessive e bizantine, disegno immediato e nervoso. Paesaggi spettrali e convulsi, ritratti e autoritratti sono i temi centrali del suo lavoro. Dipingeva modelle in pose oscene: condannato er diffusione di immagini immorali.

Si avventò nell’universo della vita privata. Getta sui corpi uno sguardo crudo, leva i vestiti mostra segni di magrezza o piacere, affronta tabù come l’omosessualità femminile e l’autoerotismo.

L’ECOLE DE PARISCentro di circolazione intensissima, grumo di idee e di energie anche a prescindere dalle occasioni ufficiali. Vita volta al bere, al fumare hashish, ripercorrere il mito della bohème. Disimpegno sul fronte politico, scavo nelle tensioni esistenziali, idea romantica e decadente dell’artista come profeta inascoltato. Il successo arrivò a pochi, principalmente grazie all’attività dei mercanti grazie al sistema dell’arte fondato sull’incrocio tra artisti, mercanti, critici e collezionisti. L’ecole di Paris non è avanguardia consapevole riunita in un gruppo compatto con istanze teoriche precise. Gli artisti solidarizzavano più per il loro comune destino che per una consonanza culturale.

Massiccio contributo di artisti non francesi, e non accademici. Cioè autodidatti o dagli studi asistematici cultura del centro entra in crisi e quindi contributo delle suggestioni che vengono dalla periferia, inteso come contributo degli stati emarginati dal tessuto sociale.

Amedeo Modigliani: ebreo livornese trasferito Parigi. Muore dopo che sua moglie si suicida incinta del secondo figlio. Ambizione di diventare scultore monumentale, studia a Firenze, Venezia e Parigi. Senso classico della forma, no indagine al tessuto urbano o da denuncia sociale: occhi spesso vuoti. Utilizzo di molte forme geometriche, basi di un vocabolario architettonico. Maestro Giovanni Fattori, interesse pittura del 300, arte africana. Fondamentale l’incontro con Brancusi, scultore che lavorava a “levare” in modo che le sculture avessero tratti più duri. La durezza del suo stile scultoreo si riflette nei suoi dipinti stile ibrido tra scultura e pittura, rigidità delle linee. Il colore riempie le forme in modo piatto, ma indebolito dagli effetti di chiroscuro. Fonte: geometrismo di Cezanne

Marc Chagall: allegro. Amico di Modigliani, di pittori orfici come Delaunay. Vita come un caleidoscopio di emozioni. La sua idea di scomposizione era legata alla mente, non gli interessa ciò che interessa ai cubisti, ossia cioò che accade dentro le cose. Non è surrealista, anche se Andrè Breton ha cercato di inserirlo. No influenza della psicanalisi.

IL CUBISMOFine del 1900: cambia l’immagine chi si ha dell’universo: microscopio, telescopio, visione aerea rivoluzionano il modo di vedere e quindi l’intero sapere. L’arte visiva è stata partecipe a questa grande rivoluzione cognitiva, ma è con il cubismo che la cesura con il passato diventa irreversibile e netta. Leger vuole tornare alle cose con minore eccitazione rispetto agli espressionisti.

Caratteristiche: imitazione diretta dela natura non è necessaria nell’arte, no valore nella somiglianza al vero della pittura. Il soggetto nell’opera conta poco. La pittura non deve rappresentare nulla, così come lo è per la musica. Cubismo analitico: arte di dipingere composizioni nuove con elementi presi dalla conoscenza più che dalla visione. Picasso, GrisCubismo fisico: si ispira ad elementi tratti dalla visione Le FauconnierCubismo orfico: è indirizzato alla resa della luce. Delaunay, Léger, Picabia.

Spunto: Cezanne al Salon d’Automne 1907: colore, forma, modo di costruire lo spazio vanno rinnovati. Aveva cercato di ridurre il possibile alla semplicità delle forme geometriche. Riduzione del colore. Bisognava ripensare le basi della concezione artistica, ripensare cosa fossero u quadro e una scultura. Grande cambiamento: matematica concezione del tempo, difficile da rappresentare. La quarta dimensione temporale venne interpretata in modo differente dai diversi artisti, cercando di evidenziare tutti i diversi momenti temporali in cui un oggetto può essere visto. poetica della simultaneità. Il cubismo non cercò adepti, no manifesti. Movimento unitario legato alle mostre che fecero a Parigi. Salon des idépendents 1911 salon d’automne 1911 e salon de la section d’Or 1912A nessuna delle mostre parteciparono gli inventori del cubismo: Picasso e Braque.Cubismo come maniera di dipingere piatta, geometrica tendente a deformazione del soggetto risale al dipinto Les Demoiselles d’avignon.

-PABLO PICASSO (1881-1973)1901-1903: periodo blu. Influsso degli impressionisti e dall’atmosfera culturale parigina venata di simbolismo. Vive a Parigi. Rappresenta un’umanità cupa, povera e marginale. 1906-1906: periodo rosa. Colori chiari e pacati, temi circensi, personaggio più ricorrente è Arlecchino. A riscattare la povertà restano solo i legami affettivi. Forza al simbolismo e alla poesia.1907: demoiselles d’avignon, nascita del cubismo1909-1911 sodalizio con Braque. Tavolozza. Ocra, grigi e marroni. Introduzione di forme ovali, rottura con tradizionale adesione al mondo quadrangolare: CUBISMO ANALITICO1912-1917: CUBISMO SINTETICO Viene introdotta la tecnica del collage, che si tradurrà poi in readymade, assemblage, object trouvè.1917-1924: classicismo. Picasso compie un’inversione di rotta, abbandona il cubismo ce percepisce come ripetitivo. Figure monumentali e massicce. 1925-1937: fisionomia delle figure perde ogni legame col reale. Impegno civile per la spagna.1937-1973: intensissima attività creativa: anche ceramica, scultura e grafica.

CUBISMO: primi quadri cubisti: autoritratti e ritratto di Gertrude Stein. I dipinti si fanno sempre più secchi, linee fortemente geometriche, riduzione dei volumi, contributo all’arte africana. Rinuncia al naturalismo accademico. Egli è consapevole del suo talento ma il rischio era di rimanere prigioniero rischiando di essere un copista.

SODALIZIO CON BRAQUE: quando incontra Picasso ha appena finito la sua fase fauve. I due artisti applicano la scomposizione dei piani in maniera rigorosa, entrando dentro ad ogni oggetto e facendolo leteralmente a fette. Sono coscienti del fatto che questo modo di interpretare si allontanava dall’idea di realismo e di comune rappresentazione della realtà.

Collage: Monocromo e uniformità dei piani conducono Braque e Picasso verso l’astrattismo, soglia che però i due artisti non intendono superare. La realtà non viene più dissezionata ma ricomposta, esaltata con valori cromatici inediti. Nature morte presentano una scompsizione calibrata, i cui piani si ampilificano come onde concentriche o griglie fitte. Scambio tra realtà della scomposizione, riprodotta e citata dal vivo.

Prima guerra mondiale: mutò gli equilibri di Montparnasse e distolse l’atmosfera gaia dei primi anni parigini. Incontro con l’Italia, avvicinamento alla pittura classicista. Alla fine del momento classicista si trova Guernica: impegno da sociale a politico, iscrizione al partito comunista.

-GEORGES BRAQUEProtagonista insieme a Picasso. Figlio e nipote di decoratori. Aveva formato un gruppo di impronta Fauve. Attenzione al materiale, alla scomposizione. Poco importante il soggetto del quadro.

IL CUBISMO ORFICOPicasso e Braque volutamente non forte colore dei Fauves. MA altri artisti vicini a loro vogliono conciliare questo eccessivo cromatismo con gli aspetti del movimento. costruire quadri con forti rapporti geometrici senza rinunciare all’utilizzo del colore. Gruppo battezzato Section d’OR

ROBERT DELAUNAY (1885-1941)Guida della Section d’or. Partito da uno stile neo impressionista e da un puntinismo alla Seurat. Fase cubista: vedute delle città, architettura. Oggetto di osservazione principale: Tour Eiffel stelo di ferro monumento di modernità e progresso gli dava sensazione di vertigine e lo stupiva con le sfumature di luce che filtravano dalla sua griglia in diverse ore del giorno e con diverse intensità luminose. dIpinta più volte nel 1910. Intuì che il colore già da solo è capace di creare ritmo e movimento. Partendo dal cubismo arriva all’arte astratta. A questo punto l’unità di base della sua produzione diventa il disco, simbolo del sole e della luce, ma anche allegoria della modernità in qunto ruota elica ed ingranaggio. Compaiono nei soi quadri con l’intento di fornire dinamismo. La sua nuova pittura si proponeva come un’eresia al cubismo, fatta di rimi rotatori che la ponevano in relazione con la musica: def di CUBISMO ORFICO, inventata nel 1912 da Apollinaire. Non ebbe mai il coraggio di definire le sue opere “astratte” . poi si ricondusse alla figurazione.

IL FUTURISMONacque come movimento letterario, promesse teoriche poste dal poeta Marinetti. 20/02/1909 su Le Figaro” pubblica il manifesto del Futurismo. Nato in ricca famiglia milanese, aveva vissuto vita da dandy. Pensiero nutrito dalle teorie della volontà di potenza e sull’Oltreuomo, dal socialismo libertario e dallo scorrere del tempo.Per alcuni ciarlatano esaltato, per altri genio assoluto, specialmente per la creazione di “paole in libertà”, esperimenti di scrittura che portarono al verso libero e condussero la poesia in territori vicini alla grafica. Eccezionale capacità provocatoria, leader. Compreso il potere della pubblicità, dei metodi di propaganda. Fu il primo esponente delle avanguardie a ricercare il coinvolgimento del pubblico. Convinto assertore di arte totale che avvolge e penetra tutti i settori della vita.Amava le macchine, dalle quali toglieva addirittura significati simbolici. Nazionalista, accanito dell’intervento in guerra.Il linguaggio visivo aveva maggiori possibilità di diffondersi rispetto a quello letterario perché slegato dalle singole lingue nazionali. Trovò giovani che giudicò dotati di temperamento futurista: boccioni, balla, carrà, Russolo, Balla, SeVerini.

11/02/1910: manifesto della pittura futurista firmato da questi artisti, un mese dopo Manifesto tecnico della pittura futurista.1912: manifesto della scultura futurista.

Culto della modernità, lo stile divisionista si mostrò subito inadeguato.Rapporto più impo e discusso fu quello con il Cubismo. Severini, radiato dalle scuole italiane e installatosi in francia come seconda patria mise i colleghi in relazione con l’ambiente parigino. ogni esponente trasse spunti personali ed elaborò una poetica autonoma. Il cubismo insegnò loro a infrangere gli oggetti rappresentati, a liberarsi dal puntinismo e a trattare il colore in modo meno sgargiante. Rispetto ai cubisti però i futuristi concepirono l’oggetto in modo molto più metaforico, eredità del simbolismo divisionista. Inoltre i futu cercarono di mettere nelle loro opere l’idea di movimento declinato su doppio piano:

Dinamismo proprio degli oggetti e quello interno ai soggetti Gli stati d’animo di chi li percepisce

Cubisti volevano risolvere problemi formali legati al rinnovamento della rappresentazione e si esercitavano su immagini tendenzialmente statiche es nature morte. I futuristi invece desiderano mostrare la velocità e lo scontro di forze es. macchine, frenesia dei boulevard.B e P erano restii a mostrare al pubblico le loro opere, mentre i dipinti futuristi nascevano da un gruppo di artisti chiassosi, ansiosi di proclamare ad alta voce la loro volontà di rivoluzionare il mondo.

I futuristi non cambiarono il mondo ma pur restando esclusi dai Salon e dalle riviste più importanti del tempo esposero alla galleria BERHEIM JAUNE nel 1912 con una mostra che viaggio nelle varie città di Europa.--> Italia si inserisce nel contesto delle avanguardie internazionali. Per via della loro affezione alla guerra, non vennero valutati per molto tempo, fino agli anni 60. Dopo la fine della grande guerra la carica creativa dei futursiti subì un forte rallentamento.

UMBERTO BOCCIONI (1882-1916)Nato a Reggio Calabria da una famiglia romagnola vive in città diverse, cultura priva di localismi e aperta internazionalmente. Formazione avviene a Roma, dove Giacomo balla lo avvia al divisionismo. Conosce Severini ed entra in contatto con le avanguadie. Tendenza al simbolismo iniziale, stile attraversa varie fasi e approda al futurismo nel 909 con Carrà. Tutta la produione si attua in7 anni, prima della morte per una caduta a cavallo.

Pittura: vedi La città che sale pag. 146Scultura: esperimenti scultorei che iniziano nel 1912. Opere che hanno titoli che sono dichiarazioni di intenti . vedi forme uniche della continuità nello spazio pag 147, 149Aspetto centrale: compenetrazione di figura e spazio, stati d’animo interiori e mondo esterno.

CARLO CARRA’ (1881-1966)Fase futurista ristretta a 4 ani. Tensioni simili a quelle di Boccioni.La galleria di Milano, una sorta di “sfida a Picasso” è modulata secondo il principio delle linee di forza e della compenetrazione tra figure e sfondo. Parte bassa dominata dal movimento curvilineo e caotico. Vedi manifestazione interventista pag. 152

GIACOMO BALLAFu il membro più anziano del gruppo, il più legato alla matrice divisionista. Non andò a Parigi con Boccioni e quindi subì mnori influenze da parte della pittura cubista. Interesse della rappresentazione con immagini sovrapposte, scindere elementi geometrici: studi sulle variabili percettive e sull’accostamento scientifico dei colori. Esordi divisionisti vicini all’astrattismo geometrico, a cui non aderì mai esplicitamente. Manifestazione interventista p152

Parigi: futurismo snobbato da Apollinaire e Stein, primato al cubismo.Concorrenti: DADAISTI: Picabia, Man Ray, Duchamp. ideali antiborghesi, antiaccademici, provocatori. Molte serate erano simili a quelle futuriste.

Il futurismo stimolò la nasita in UK di un movimento detto VORTICISMO. Russia, LARINOV teorizzò il RAGGISMO

L’ASTRATTISMOOpere che astraggono dalla rappresentazione e da ogni narrazione realistica. Kan scoperta di qesta pittura avvenuta con un processo di felice causalità, che la scienza definisce serendipità: si cerca una cosa e se ne trova un’altra più importante. Scoprì che volle dedicarsi ad una pittura nella qale non si riconosceva nessun soggetto. primo acquerello astratto. Voleva essere considerato il primo ad aver dipinto un quadro senza soggetto.All’astrattismo stavano arrivando molti artisti, oggi appare come una conquisti collettiva e inevitabile. Una serie di lenti spostamenti condussero tra il 10 e il 15 a un drastico scossone finale destiato a diventare uno spartiacuqe dell’arte europea. Kan giunse alla non figurazione partendo da una pittura espressionista e quindi da un’accentuazione del ruolo del colore, ma altri vi arrivarono in modo diverso.Es: Malevic accentura valore simbolico e sintetico dell’immagineMondrian segue le linee del cubismo e ne accentua il carattere formale. tutti e tre questi astisti condividevano un credo mistico e la convinzione che l’arte dovesse veicolare una rivoluzione dello spirito, per questo bisognava eliminare ogni riferimento alla percezione comune e al mondo materiale.Decorazione di stoffe muri potrebbe essere un precedente.Con l’emergere dell’astrattismo l’arte ha perso il suo compito più comune, quello di rappresentare o raccontare con l’astrattismo l’arte diventa un puro veicolo espressivo, la cosciena spinge a pensare che l’arte sia sempre stata considerata inutile dal punto di vista pratico. Essa non lo è neppure oggi, ma se dovessimo individuare un momento in cui si è avvicinata a questa meta dovremmo indicare l’mergere dell’arte astratta.

VASILIJ KANDINSKIJ (1866-1944)Nasce in russia, studia economia e legge. Viaggia molto. Dal 1922 insegnò al BAUHAUS scuola di arte e mestieri fondata da Gropius a Weimar e quando venne chiusa dai nazisti tornò in Francia.Rigoroso, disciplinato, leader. Animatore in Germania del Cavaliere AzzurroIniziatore dell’astrattismo, consapevole di essere stato il primo ad avvisarsi sulla via della non rappresentazione. Studia matisse, seurat, van gogh, gauguin.

Inizia a privare i suoi dipinti della linea orizontale, a dividere lo spazio in linee diagonali, a disporre le linee secondo ritmi diversi da quelli suggeriti dalla prospettiva. Spazio figurativo come un campo dove si trovano energie fisiche. Lavorava a più opere continuamente, costituendo serie omegenee. Il passaggio definitivo all’astrattismo fu piuttosto lento, libro “ Lo spirituale dell’arte” 1909. Kan aveva proposto una schematizzazione dei colori secondo risvolti psicologici e spirituali, così come per le forme geometriche. Artista è veggente che cammina nel buio, rivolgendo i suoi sguardi verso una realtà più profonda e nacosta di quella comunemente percepita. Contesto di religiosità multiforme. Pag 164, primo acquerello astratto.

KASIMIR MALEVIC (1878-1935)1915 pubblica il suo primo testo programmatico: dal cubismo al Suprematismo. Poi in conflitto con gli esponenti dell’avanguardia russa, Tatlin e Rodcenko, ispiratori della corrente COSTRUTTIVISTA. Disegni eseguiti per la Vittoria dul sole passaggio al suprematismo: superficii colorate ben definitie, rettangoli. Scenografia era tutta composta ad astrattismo gometrico, defiito da melevic suprematismo—> distacco da naturalismo e contatto dell’arte con sovrarealtà spirituale. I quadri suprematisti sono come degli oggetti in se, suscitare sensazioni superiori rispetto a quelle dettate dai sensi fisici. Quadro come fonte di emozioni, non di immagini che rappresentano qualcosa.Elemento simbolico fortissimo, conserva il ricordo delle icone russe e dei simboli religiosi.Dopo la guerra malevic sviluppò ulteriormente le sue teorie, concependo una dilatazione tridimensionale dei suoi quadri: progetti di architetture abitative sopraelevate a forma di aereo, da collocarsi sopra alla terra. Garantire nuove forme abitative per la collettività.Ultimo period, ritorno al realismo socialista. Vedi pag 168

IL COSTRUTTIVISMO E L’ARTE DELLA RIVOLUZIONERivoluzione del 1917 colse gli intelletuali russi nel momento di fervore. Futuro, uguaglianza e energia organizzata erano le parole chiave per un paese che malgrado l’industrializzazione era ancora legato alla cultura rurale. Arte a basso costo, produzione dilagante di manfesti e slogan, dipinti sui treni e battelli.

VLADIMIR TATLIN (1885-1953)Visto i Papier collés di Picasso, spunto per nuova scultura. Desiderio di rompere con la tradizione accademica e di conservare i lati popolari della produzione artigianale. Uso meno manuale e più ingegneristico dei materiali rispetto a malevic.Vedi monumento terza internazionale p171

Olanda: PIET MONDRIANFine dell’arte: evoluzione spirituale. Semlificazione delle forme attraverso la geometria. Abolire i mezzi toni per favorire la campitura uniforme, priva di chiaroscuro e delle tracce di pennello.Legato alla teosofiaAbbandono progressivo delle linee curve e oblique. Colori fondamentali:

Giallo: segno della luce solare Rosso: elemento di fusione tra luce e spazio Blu: segno dello spazio infinito.

Fondato la rivista “ Lo stile” con Theo vn Doesburg, con un gruppo che comprendeva architetti, artisti e designer giunse al suo stile più noto: griglia di ortogonali nere che ospitano quadrati piatti con colori primari. Le maglie iniziarono a somigliare a quello che di li a poco sarebbe diventato il modernismo essenziale basato sull’angolo retto. Proprio stile individuale definito: NEOPLASTICISMO, pitura accompagnata ad un nuovo modo di vivere.Opere pag 174-175

PAUL KLEEStudia a monaco da franz von stuck. Figura presente in tutti i gruppi delle avangardie: astrattismo, dadaismo, surrealismo, Bauhaus. La sua vasta produzione non può essere iscritta in nessuna di queste tendenze, isolato a dipingere su fogli piccoli. Influenza dei futuristi, ma fuggi alle dinamiche interne dei gruppi, per questo abbandonò l’incarico al Bauhaus dove aveva insegnato a partire dal 1921. Esordio coincise con la seconda mostra del Cavaliere Azzurro. Affascinato dai colori abbaglianti del sud. Non si creò mai uno stile unitario, modo di lavorare avido, non tollerava la ripetizione. Sperimentò diverse tecniche

IL BAUHAUSScuola di Weimar nel 1919. Capitale della Germania socialista sede adatta per costituire una scuola d’arte di concezione interamente nuova, in linea con le aperture del momento in campo artistico e politico. Istituto nasceva per volontà di Gropius con volontà di unificare il campo dell’artigianato, della pittura e della scultura. Anche il nome sotolinea l’intento di non dividere le arti. Luogo di feste memorabili e di studi rigorosissimi, convivenza gioviale tra allievi e maestri, aspre e stimolanti discussioni teoriche. Semestre di introduzione, poi laboratoriKan e Klee professori. 1924, disastrosa situazione economica del paese, scuola spostataa Dessau, vantaggio perché si costruisce un edificio completamente nuovo progettato da Gropius. Aumenta lo spazio per il design, artisti fuori dalla torre d’avorio, espandere il bello nel mondo. Il dipartimento architettura fu stabilito solo nel 1927.Sotto la direzione di Meyer forte adesione all’ideologia comunista, accentuazione dell’aspetto pratico della scuola. Divisioni interne, no atmosfera di gioia. fine scuola, emigrazione degli artisti verso NY.

IL DADAISMOAvanguardia più radicale. Nacque in tempo di guerra ed era contro la guerra che l’aveva generata e contro le avanguardie precedenti. Guerra stava dimostrando che il progresso conduce a condizioni di vita diverse ma non migliori e la storia non si stava dimostrando un flusso verso il bene ma un caotico susseguirsi di eventi: Caos unica regola di vivere, anche nell’arte. Dadaisti erano anarchici o comunisti in Germania, America lontani da presa di posizione politica. Nato in due distinti focolai: Zurigo e NY, in sei anni si diffuse. Le Avanguardie prebelliche avevano riferimenti nell’arte del passato, i dadaisti no perché aveva aperto gli occhi con i recenti fatti storici. Svizzera neutrale, ma vicina alla guerra fu un’oasi per i rifugiati, intellettuali, poliglotti, pacifisti.

Hugo Ball, imprenditore teatrale, apri un ritrovo chiamato Cabaret Voltaire, recitazione di poesie senza senso, si suonava jazz.Febbraio 1916, invenzione “DADA” termine indefinibile che indica la tendenza artistica dai margini sfumati. Diverse teorie su come possa essere stato scelto il nome. Dadaisti non volevano porsi come rivelatori di realtà nuove, ma come portatori di verità fondate sul dubbio.Artista più dotato del gruppo di Zurigo: HANS ARP, faceva cadere pezzi di carta e li fissava come erano caduti a terra. Serate simili a quelle dei futuristi, così come nei poster e nelle poesie. MA dada no fiducia nella sotira, nella guerra. Scetticismo, no senso nella storia passata,

DADA IN GERMANIA: berlino, colonia e hannover il cui protagonosta fu shwitters. SCHWITTERS: ebbe rapporti controversi con il gruppo di Berlino. Si forma all’accademia di dresda. Esegue collage con ogni genere di rifiuto. Il suo operato era definito come Merz, riabilitare in termini poetici lo scarto e il rifiuto. Pubblicò una rivista con numerosi esperimenti di tipografia. Privilegia linee dinamiche e oblique. Uno dei più innovativi artisti del 900, invenzione dell’opera ambientale, dilata il suo quadro alla dimensione dell’intera stanza: Merzabu, opera che divenne come un suo autoritratto.

DADA A NY:città non toccata dalla guerra ma un gruppo di artisti comincia a operare con spirito simile a quello Dada. Spirito che emerge attorno al 1915 ma anticipato dall’Armory Show, rassegna inormativa che portò l’arte delle avanguarie eurpoee in america nel 1913.MAN RAY: origine russo-ebraica, si dedica al design e alla fotografia fin da giovane. Incontro con Duchamp, lunga amicizia e collaborazione: Oggetti d’affezione molto vicino al Ready made, titolati con giochi di parole e presentati sottoforma di fotografie. Tema del mistero, dello stupore. Come fotografo fa molteplici sperimentazioni, non solo riproduzioni ma anche produzioni dotate di specifica autonomia. Rayografie: ottenute appoggiando oggetti sulla carta fotosensibile ed esponendoli alla luce per qualche istante.

DADA A PARIGI:Ultima tappa del movimento dadaista. Con l’arrivo degli artisti iniziarono le performance MARCEL DUCHAMP: (1887-1968)Lavoro provocatorio, complesso e ricco di riferimenti alla tradizione di cui fu critico acuto. Si accorse ad un certo punto di non avere più nulla da dire come artista, fu allora guida per altri artisti, collezionisti, critici e curatori. Formazione di carattere filosofico. Mai cercò di arricchirsi, la maggior parte delle sue opere andò distrutta dopo la sua morte. Autore di dipinti, ready made, fotografie. Tutt le sue opere hanno doppio senso. P199: nudo che scende le scale, fontana Ready made: “bell’e fatto”Divise i ready made in due categorie:

Rettificati: quelli a cui aggiungeva il suo intervento es: ruota di bicicletta Intatti: ricollocandoli in un contesto diverso da quello originario es: Lo Scolabottiglie. Allora

ciò che entrave nelle gallerie godeva dello statuto di opera d’arte, ma l’atto di esporre nelle gallerie questi oggetti fece comprendere la pericolosità di questo meccanismo di legittimazione culturale e mercantile. Altra questione: chi è l’autore dell’opera? Chi la fabbrica o chi la decontestualizza?

Ready Made diversi dagli Object trouvè, esti infatti venivano scelti per le le loro qualità estetiche, mentre Duchamp gli sceglieva in base al loro grado di “indifferenza visiva”.

L’intera poetica di Duchamp può essere vista come un dialogo dissacrante ma profondo contro le convinzioni della storia dell’arte. Possibile interpretazione alchemica ed esoterica dei suoi lavori.Opere sul corpo dell’artista: proseguono la tradizione dell’autoritratto. L’artista si traveste, si moltiplica con la fotografia. Sapeva che il suo lavoro era di difficile interpretazione, ne fece infatti un riassunto con la solita autoironia: La Boite en valise. Museo portatile, con minuscole riproduzioni delle opere con le istruzioni e gli appunti che hanno accompagnato la loro elaborazione.

IL SURREALISMOPRIMO MANIFESTO PUBBLICATO NEL 1924 co la sola firma di Andè Breton, presupposti già pronti nel 1920. Sempre mantenuta una concezione letteraria, fondato su incongrui di immagini e parole. Incontri frequentati da Artaud, Aragon..Movimento che ocupò il panorama fino al secondo dopoguerra in Europa ma anche negli USA.Surrealismo si propose come attitudine mentale e filosofia di vita: lotta alla logica, accettazione di ogni aspetto dell’irrazionale, dal gioco alla magia, dal caso all’assurdo. Punto focale fu l’amore per la donna. Benchè tra divisioni il movimento fu organizzato attentamente e poggiava su amicizie profonde che lo aiutarono a mantenerlo vitale per almeno 20 anni. Protagonisti: Ernst, Masson, Magritte, Mirò, Dalì, Tanguy. Metodi usati: collage, frottage (strofinare pastello su un foglio appogiato su una superficie in rilievo) , assemblaggio di oggetti trovati, pittura figurativa, gestualità automatica.Temi: amore come fulcro della vita, sogno e follia, polemica contro la logica, liberazione dalle convenzioni sociali, rinnovamento politico antiborghese. Fu una specie di cedo, con i suoi dogmi, sacerdoti, morale di vita. Andrè Breton fu il fulcro: poeta, teorico, romanziere. Fanatico, intransigente, venne a conoscenza di alcuni rudimenti della psicanalisi di Freud. 1929 secondo manifesto: obiettivo è coniugare la ribellione morale con quella sociale. Consapevoli che il cultor della ragione dei secoli precedenti aveva generato mostri, occorreva volgere lo sguardo altrove.Obiettivo: far uscire allo scoperto un tipo di sapere capace di non negare ma di esprimere la complessità della psiche umana.In pittura ci si espresse con due filoni:

Pittura fatta di mezzi tradizionali che aveva oggetti onirici, che si ispirava a scene immaginarie, incongrua con la realtà

Tecniche non tradizionali tese a creare nell’artista uno stato di accesso ai propri contenuti inconsci.

Prima mostra nel 1925 a Parigi vi parteciparono artisti provenienti da movimenti diversi ma il surrealismo riuscì a porsi come un catalizzatore.

JUAN MIRO’(1893-1983)Una delle tesi sostenute dai surrealisti è che la pittura dei bambini fosse la manifestazione più fertile della mente, non condizionata dall’educazione sociale. Giunto a Parigi fu influenzato dal surrealismo e iniziò a dipingere a matita secondo modalità infantili. Utilizzo di molte immagini, ideogrammi disposti senza nessuna logica. La creazione è un gioco combinatorio, stelle, falci di luna, figure antropomorfe. Fu il fiore all’occhiello del versante antropomorfo surrealista. Carattere schivo e metodico ma fu ribelle dal punto di vista politico: contro la dittatura di Franco in Spagna. Criticò il sistema commerciale dell’arte. Dagli anni 70 si dedica ad opere monumentale: sede unesc

SALVADOR DALI’ (1904-1989)Surrealista più discusso. Grande inventiva e atteggiamenti irritanti. Definiì la sua stessa pitura critico-paranoia. Studiò a Madrid e poi venne espulso dalla scuola Si legò ai surrealisti nel 28, Elaborò un immaginario che egli stesso definì preverso polimorfo.Tratto paticolare: come sfruttò il proprio esibizionismo. Comportamenti eccessivi lo spinsero a manifestare simpatie naziste, a vivere come un nobile circondato da una corte di adoratori e a ritenersi l’unico pittore valido della cerchia surrealista.

RENE’ MAGRITTE (1898-1967)Surrealista che ha avuto maggiore successo di pubblico, copiato dalla grafica e dalla pubblicità. Visse maggiormente a Bruxelles comportandosi come un borgese. Uomini con bombetta ripetutui sono una sorta di autoritratto. Frequente associazione donna-mare e uomini incappucciati: da piccolo sua madre suicidata in vasca da bagno con camicia da notte sul viso. Formazione in Belgio. Consueto si contrappone all’assurdo, allo stupefacente, all’illogico. 1925: conosce De Chirico. La fortuna fu tarda ma decisiva per l’arte del dopoguerra. Indagine nei meandri della logica, cosa che lo differenzia dagli altri surrealisti, più interessati alle pulsioni primarie. La pittura non ha a che fare con la realtà ma con il pensiero, per questo può oresentarci immagini che contraddicono le nostre aspettative percettive. Ceci n’es pas une pipe pag 223

LA METAFISICAPrencede cronologicamente sia il Dada che il Surrealismo, i quali ne furono profondamente influenzati.La corrente metafisica, confluendo in quella di Valori Plastici fu fondamentale per capire ciò che in seguito venne chiamato il Ritorno all’ordine. Primi quadri metafisici reisalgono ai primi anni dieci.Dada aveva ampliato i confini dell’arte sperimentando tecniche e materiali inediti e non ortodossi, La metafisica opera un medesimo straniamento del soggetto rimanendo nell’alveo tradizionale della pittura, pittura che esibisce modelli iconografici rinascimentali e archeologici, usa olio e tela, ossia tecnica e supporto antico. Ogni opera mostra uno stato di sospensione innaturale. Dada usava l’enigma verso la derisone feroce della società, l’ironia, il non senso, la Metafisica ne devia il senso verso un mistero che rimane ostinatamente irrisolto. Esperienza che non rimane chiusa solo a Ferrara, ma anche Monaco, Firenze e Parigi.Giorgio de Chirico portava dalla grecia suggestioni archeologiche che si mescolavano con il simbolismo con cui era venuto in contatto a Monaco e con il rinascimento italiano conosciuto a Firenze. DE Chirico e Carrà si conoscono in un istituto a seguito di una crisi nervosa, con il sodalizio di Savinio e Morandi nasce ufficilamente la metafisicano riferimento a sistema filosofico ne a un mondo soprannaturale. Desiderio di superare il lato fisico, la realtà: volontà di costruire una meta realtà consistente in visioni popolate da apparizioni, cariche di simboli, colme di incongurenze. Decontesualizzazione, spiazzamento introdurre losservatore nel regno dell’ignoto e dell’enigma. Riproduzioni meticolose di oggetti disparati vengono accostate in composizioni assurde, misteriose, e in paesaggi stranianti che mettono a disagio l’osservatore. Titoli rebu che complicano l’opera.Ferrara diventa la città metafisica per eccellenza, spazio mentale, proiezione di un’interiorià inquieta; De Chirico ne disegna una mappa visionaria, ambientando le sue apparizioni nelle piazze o inserendo alcuni simboli della città in contesti estranei e congruenti. La città appare spesso nei dipinti di DE Chirico, la pittura di Carrà avviene qusi sempre negli interni, claustrofobici e affollati di oggetti.

La metafisica di Morandi è lineare, rarefatta, monocroma. Pondera il valore visivo degli oggetti, ne orchestra le forme, disponendo con rara armonia linee curve e rette. In ogni quadro l’artista cerca una misura perfetta, una geometria precisa e assurda, perché il significato non ha senso apparente. La stagione più feconda si conclude al principio degli anni 20.

GIORGIO DE CHIRICO (1888-1979)Artista italiano più influente nell’ambito delle avanguardie storiche, il più amato e controverso. Nato in grecia, vocazione alla pittura è precoce. Alla morte del padre la madre lascia la grecia e va in firenze e poi a Monaco. Passione per la mitologia greca. L’influenza di Nietzche non si fermò alle piazze d’Italia.1910 de Chirico fece ritorno in Italia, risiedendo prima a Firenze e poi a Torino opere pag. 233-234poi iniziò ad evocare Raffaello, Pollaiolo invocando la tradizione del “Pictor classicus”, presa di posizione contro le avanguardie, ritorna alla tempera su tavola.Dal 1931, seonde nozze, la produzione si divide in vari filoni, tra cui emergono classicismo baroccheggiante, variazioni su temi metafisici.

CARLO CARRA’Studi su Giotto e Paolo Uccello. Opere pag 238

GIORGIO MORANDIIn contatto con De Chirico e Carrà, al tempo della rivista “ Valori Plastici” che proponeva il ritorno alla costruzione della forma e al mestiere dopo le rivoluzioni operate dalla avanguardie.Transito per la metafisica legato all’interesse per un solo oggetto che avrebbe sviluppato in un momento successivo. No rappresentazione umana, sostituita da vasi, bottiglie, vasellame, scatole. Pittura levigata, oggettifamigliari perdono il senso d’uso.Temperamento schivo, appartati, metodico. Analicità non narrativa, quasi ossessiva.Quadri sempre di piccole dimensioni e rappresentano continui aggiustamenti di una poetica che doveva molto all’incomunicabilità metafisica. Analisi rapporto percettivo soggetto-oggetto. Ossessione di carattere concettale: vuole trovare un modo di ritrarre le cose cosi come tengono destrutturrsi nella retina in termini geomentrici, per non essere distratto dai temi figurativi rappresenta sempre gli stessi soggetti, depurandoli in modo decorativo. Pittura degli esordi fu piattissima, poi la pennellata si fece sempre più gestuale, con colori composti per ottenre toni bassi. Gioco di ombre sempre più presente. Anni 30 pasta cromatica si fa densa. Mai ceduto all’astrattismo, si è mosso in linea sotile che lo divide dal realismo. Rappreenta fenomeni strutturati da un occhio, più che realtà a se stanti scisse dall’attività cerebrale di chi ne è testimone.

ARTE TRA LE DUE GUERREBenessere economico, ampio investimento in arte. conversione al realismoSi diffuse in tute le aree dove c’erano le avanguaride, legata a duna posizione politica precisa, visione del mondo apparentemente serena, ma anche malinconica e inquieta, fu spontanea, solo più tardi si assistette ad un accademismo forzato in funzione propagandistica.Ritorno all’oridne in fraancia attorno al 1916, anni 20 in Italia e germania pittura dai segni reali, resi misteriosi dalla staticità trattenuta. Ogni soggeto sembrava raggelato da uno sguardo teso. NOVECENTO ITALIANO: guidato da margherita sarfatti, artsti provenienti da diversi backgrounD

I conclude con la crisi prebellica, non più appoggiato nemmeno dalla autorità.

IN GERMANIA:-REALISMO MAGICO-NUOVA OGGETTIVITA’: di derivazione espressionista di stampo politicoOTTO DIXSi forma a Dresda, si arruola volontario in guerra e torna con il disgusto per la trincea e compassione per i reduci. Donne dai tratti deformati, prostitute, incinte, anziane o disfatte.Spesso associa il corpo femminile ai simboli della morte. Amore fisico come supremo inganno che tende a procreare e a aumentare la vita. Mette in luce l concentrazione innaturale degli esseri umani.

LE COBRUSIER (1887-1965)Fascino personale, scritti suggestivi, artigiano di professione e molto precoce nell’attività di progettista. Viaggia molto. Fonda la rivista L’esprit nouveau, vive 5 anni e ha molto successo. Numerosi progetti di urbanistica. Maggiori realizzazioni nell’ambito dell’architettura residenziale: unità di abitazione.

GIUSEPPE TERRAGNI (1904-1943)Casa del fascio: Facciate semplici, struttura rigorosamente quadrata, simmetria. Altezza della costruzione è metà della base. Facciata asimmetrica. Esplosione di volumi.

ESPRESSIONISMO ASTRATTO AMERICANOAnni 40. Aspetti che connotano: -grande dimensione delle opere-piattezza della superficie (intesa in due sensi)

1. Abolizione di ogni illusionedi profondità e di prospettiva2. Si presenta priva di rilievi, colore si comporta come una tintura

-importanza del gesto di dipingere, come esperienza dell’artista

ACTION PAINTINGPer capire gran parte dell’arte del secondo Novecento occorre introdurre alcuni termini inglesi: dripping: sgocciolamento dal pennello o da barattoli di colore si fa scendere il colore. Spesso tela messa a terra e lavorata da tutti e quattro i lati. il segno deriva da tutto il corpo dell’artista. Da questa tecnica deriva la definizione di Action painting, pittura d’azione, da estendere anche ad altri artisti. L’immagine sembra continuare anche oltre i bordi: pittura all over “a tutto campo”. Dipinto nasce come dichiarazione di uno stato d’animo, di una visione della propria interiorità ma anche del mondo esterno, come ambito d’azione per pulsioni e forze interne.

JACKSON POLLOCK (1912-1956)Inquieto, ribelle, dipendente dall’alcol, bisognoso di soldi e di supporto psicologico. Opposizione ad una pittura statica, realistica e precisa. Usa rotolo di cotone, barattoli di vernice, stecche, grandi siringhe. Il corpo e le azioni dell’artista eterminano le linee della composizione. Uso del dripping. Tecniche gia usate dai surrealiste, ma sfruttò al massimo le loro potenzialità.

COLOR FIELDAltra corrente dell’espresionismo astratto dove però si pratica una pittura con emotività più controllata. Artisti: Clyfford Still

L’INFORMALE EUROPEOContemporaneamente agli USA anche in Europa si sviluppa la ribellione alla forma sia realista che astrattista. Difficile dare un senso, sia alla storia che alla pittura. Premesse dimili all’espressionismo astratto, am ci sono punti di distacco:-no gigantismo americano, -la guerra conferisce all’arte una dimensione maggiormente drammatica. -attenzione alla materia e a un uso rinnovato degli oggetti comuniSi sviluppa seguendo due traiettorie:

1. Valorizzazione del segno-gesto, vicina all’action painting2. Materica, volta a valorizzare i rifiuti, gli scarti, colore usato a pasta densa

Infomale materico, quadri con attrattiva macabra, sfuocature nauseanti. JEAN DUBUFFETL’impiego della materia raggiunge il massimo della duttilità. Non conosce l’arte, assoluta libertà dai vincoli della tradizione. Attratto dall’arte degli alienati e dei bambini, cioè di coloro il cui istinto creativo non è oscurato dalla ragione. Nel 48 fonda la compagnie de l’art brut con Breton, tapiè e pauhlan. Arte rozza nel senso originaria, non mediata dal pensiero. Pittura fatta di gesso, sabbia, terra mescolata al colore a olio. Mai dogmatica, sempre giocosa. Realizza anche grosse sculture.

IL GRUPPO COBRA: Abbattere ogni forma di razionalità, che affrontano rifacendosi al grottesco, alla follia, alle leggende.

INFORMALE ITALIANO: dopoguerra situazione spaccata, diatribaa tra astrattisti e realisti è legata a motivi politici. La sinistra non vede di buon occhio l’astrattismo perché semobra incomprensibile al popolo, mentre il realismo è raccomandata dalla nomenklatura sovietica. Per questo in Italia l’informale arrivò in ritardo. Artisti: Birolli, capogrossi, scultore Pomodoro.

EMILIO VEDOVA: (1919-2006)Esponente italiano più significativo della pittura gestuale. Descrisse un disagio collettivo, le sue opere sono esplosioni di pennellate contrastanti, ad indicare disagi sociali.

ALBERTO BURRI (1915-1995)Laureato in medicina, si convete alla pittura durante il periodo di prigionia in texas nel 1943. Il suo lavoro si ordina in cicli. -quadri neri detti Catrami-muffe-sacchi-combustioni, terre, legni-plastiche ottenute facendo liquefare le superfici con la fiamma ossidricaopera famosa: Grande Cretto di Gibellina 1981. Coperte le macerie della cittadina siciliana devastata da un terremoto, create le strade con dei solchi. Ricreato labirinto che è fantasma del centro storico. Aspetto molto drammatico

LUCIO FONTANA (1899-1968)Anni 30: maggiore artista italiano del dopoguerra aveva dimostrato di sapersi svinolare da una formazione tradizionale. Fece parte della Milano astrattista, collaborò con i maggiori architetti

milanesi per la decorazione di efifici pubblici. Eccezionale capaità manuale, procede su binari differenti. Durante la guerra va in argentina dove è nato. Crive il Manifesto Bianco, si ai mezzi in linea con lo sviluppo tecnologico. Premessa per la fondazione dello Spazialismo, esplorazione dello spazio.Alla pittura fontana arriva partendo dalla scultura, attenzione per gli effetti ch muovono l superficie del quadro e la disinvoltura cin cui riuscì a manipolarla.47 inizia la serie dei buchi. Si sfregia il supporto tradizionale senza intenti provocatori ma con l’obiettivo di portare lo sguardo dello spettatore oltre il quadro. Interpretavano la sensibilià del clima informale.serie dei tagli depura ulteriormente la forma, portandola ad un’essenzialità minimale.Vengono superati i limiti tra pittura, scultura e decorazioneInstallazioni ambientali opere che fanno uso di elettricità, labirinti. Opera come inno ai valori primi della vita

ARTE CONCRETA p336, Max Bill: organizzazione di mostre astratto- geometriche, direttore scuola di Ulm.

HAPPENING, NEW DADA, POP ARTNel ricco Dopoguerra dell’Occidente, nelle strade e nelle case iniziano ad entrare oggetti inesistenti fino a pochi anni prima, ma subito vissuti come indispensabili. Utili e in grado di proporre nuovi statu symbol nella società democratica, nuovi segni di distinzione nelle classi sociali. Cominciarono a diffondersi opere che li includevano: carcasse di automobili, manifesti strappati. nuova forma assunta dal realismo. Realtà non più rappresentata ma presentata e modificata. Arte visiva è strumento per rilevare e sottolineare anche in modo critico i mutamenti del panorama visivo e del nuovo orizzonte quotidiano, caratterizzato dal vivere in città, dal consumismo, dall’esplodere della stampa illustrata e dalla televisione.

IL NEW DADA AMERICANODefinizione appliata a Kaprow, Rauchemberg, Johns, Twombly. JASPER JOHNSFormazione classica. Dal 55 dipinge bandiere americane, bersagli, calchi anatomici, pezzi del corpo umano., mappe geografiche USA, lettere e numeri standrad utilizzati per apporre il prezzo alle merci. Soggetto banale per opporsi al soggettivismo dell’espressionismo astratto, sia per rispecchiare le cose di ogni giorno, sia per concentrarsi sul metodo. Pittura che unì l’encausto al collage, l’artista inzuppava i giornali di vernice, li incollava sulla tela, li copriva con strati di cera e di colore. La superficie risultava così trasparente e mostrava le macchie di colore sottostante. Il suo lavoro si configura come un’indagine sulla natura del linguaggio figurativo. ROBERT RAUSCHENBERGMetà anni 50 già esposto la serie dei black paintings, red paintings e white paintings: monocromi concepiti come specchi, pagine vuote sulle quali potevano riflettersi i segni di quanto accadeva intorno e sopra di loro: azione, luce, smog, ditate dei trasportatori. Erano carte assorbenti della vita, si opponevano ai monocromi bianchi di malevic. Riflettevano l’accidentalità e l’immanenza di vivere.Mise a punto la tecnica del combine painting : assemblaggi di disegni, fotocopie, pagine stampate e fotografie istantanee, oggetti trovati di ogni tipo che prendono ispirazione dal sovrapporsi nel nostro campo visivo e nella nostra memoria, di informazioni di diversa natura, sanza vhe venga rispettata alcuna gerarchia tra i messaggi culturali elevati e quelli comuni.

Con una serie di inversioni rinnova il linguaggio artistico, sovvertendo spesso anche le regole.

NOUVEAU REALISME EUROPEOContemporaneamente allo sviluppo del neo dadaismo americano, in europa gruppo di artisti con caratteristiche estetiche molto simili. In Francia su iniziativa del critico d’arte Pierre Restany nasce il gruppo dei Nouveaux Realistes, le cui attività nascono prima ma il cui manifesto esce nel 1960. Le loro opere partono da un brandello di archeologia del presente, un comune segno dei tempi da presentare al futuro. ArtistiAman: incornicia strumenti musicali dopo averli fatti a pezzi.

YVES KLEIN (1928-1962)Personalità più complessa, affascinante tra coloro che aderirono al Nouveau Realisme. Autodidatta, si forma in compagnia dello scultore Arman. Amava il Giappone, dove divenne maestro di judo e v3enne ispirato dal buddismo.54 torna a parigi e iniia a mettere su tela le sue idee sui rapporti tra arte e universo spirituale. Quadri solo monocromi blu e arancioni e dorati, colori adatti per parlare di luce e infinito.Brevettò una tonalità di blu: IKB: International Klein Blue. Ricordo ei cieli di giotto e delle volte delle chiese sbocco verso spiritualità.Attrazione per il mistero, la sensibilità, Klein si interessa ad ogni forma di rituale. 1958: mostra intitolata “Il vuoto”, stanza vuota ospita solo la sensibilità del’artista, che può essere pagata in oro. Inaugurazione fu mescolanza di sacro e profano, di rituale e di triviale. Gli ospiti bevevano coctail blu che avrebbe reso blu la loro urina per una settimana. Evidenre componente di gioco e provocazione, monocromi più suggestivi dell’arte moderna.

PIERO MANZONI (1933-1963)Inizia l’attività artistica dopo un breve apprendistato all’accademia di Brera. Legami con lucio fontana, con il gruppo T, con la rivista Azimuth, centro nevralgico della creatività milanese.Percorso volto a dissacrare la tipologia romantica dell’artista geniale capace di far dientare oro ciò che tocca, e di mettere in luce una mitologia collettiva fatta di eventi primari. Prime opere: monocromi imbiancati col colino, fatti di stoffa comune e decorati con pietre e pieghe o con panini che denunciavano l’inutilità del quadro. Poi fiato d’artista, merda d’artista. Le opere incarnano un conflitto fondamentale: l’atto artistico viene ridotto ai suoi minimi termini, per mettere in discussione una tradizione ormai stantia.Un giorno invitò gente nella sua galleria e invitò a divarare l’arte, cioè a mangiare uova sode con impresse la sua impronta. Seconda idea: idea junghiana di un inconscio collettivo in base al quale tutti condividiamo modi simili di pensare: placentarium, teatro a forma di uovo dove ognuno sarebbe stato libero di pensare. Merda d’artist pag 369

POP ART INGLESEPrima che gli artisti tornassero a riflettere sulle questioni poste da Klein e manzoni, si sviluppoò una forma d’arte che prendeva le mosse dall’osservazione del consumismo senza caricarsi di accenti critici la pop art, princiale difensore Lawrence Alloway. Iltemirne deriva dall’inglese “popular”, sta cambiando il suo significato: dal riferimento a tradizioni rurale e regionali si spostava verso la rappresentazione di nuove consuetudini urbane e i nuovi miti dell’immaginaro di

masso. Nacque contemporaneamente agli altri movimenti, ma le sue rapprenstazioni più eclatanti avvennero negli anni 60. Esponente: hamilton

POP ART AMERICANA1962 SIDNEY JANIS gallerista organizzò una gigantesca mostra che riuniva tutti color che in europa e america avevano aderito allo spitito pop o lo avevano preceduto. Gli americani però si esprimevano con capacità comunicativa più immediata. Presenza della pop art americana alla biennale di venezia del 64, successo mai così marcato a livello internazionale. Il modo di operare dei protagonisti prendeva spunto dall’immaginario di massa e da ciò che lo eccitava: pubblicità, fumetti, oggetti di consumo, ritratti delle star. Il soggetto veniva poi manipolato secondo strategie differenti e ricondotto ad una nuova forma di attenzione. Artisti:-JIM DINE-CLES OLDEMBURG: ambientazioni, culto degli oggetti qualsiasi, tradimento delle sue funzioni. Oggetti esposti in vetrina. Collaborazioni con O’ Ghery. Piazza cadorna, -ROY LICHTENSTEIN: Rapporto tra cultura visiva alta e bassa, servendosi del linguaggio del fumetto che trasponeva la pittura. Nella prima fase isolava dalla striscia un disegno solo, che assumes la sua indipendenza sia dal punto di vista della composizione che da quello della narrazione. La vignetta veniva riprodotta su quello della carta stampata ripetendo a mano e a olio i puntini che segnano il retino della stampa da rotocalco. I cattivi toni dell’originale venivano riprodotti con tono brillante , in modo che apparisse come una scelta raffinata, come la volontà di attenresi alla massima sintesi. L’immagine risultava ingigantita fino alle dimensioni di qadro o di dipinto murale. Mostrò di rispettare l’rte che si compra in edicola e che accompagna la vita delle masse, ma anche di volerla trasfigurare e portare nei musei, luoghi aulici che per Lichtenstein non hanno perso il ruolo di guida.-GEORGE SEGAL: scultore che esegue calchi in gesso di personaggi ritratti in momenti di vita comune. Ispirazione dai calchi trovati ad Ercolano e Pompei. -JAMES ROSENQUIST: Esordi come pittore di insegne, quadri di enormi dimensioni che riflettono le giustapposizioni di cartelloni pubblicitari. Composizione frammentaria dietro la quale sta però l’esperienza di rauchemberg e il montaggio cinematografico.

ANDY WARHOL (1928-1987)Meglio di lui nessuno rappresentò le intuizioni di quel tempo. Vocazione artistica nacque da piccolo, quando in seguito ad una grave malattia la madre gli regalò l’occorrente per disegnare. Grande capacità di osservazione.Giunto a NY esordì come pubblicitario si successo, ottenendo numerosi premi.Efificò un piccolo impero, La factory: centro di produzione artistica non lontano dalle botteghe medievali, in cui il maestro viveva con gli allievi e indicava loro cosa dovevano o potevano fare.Eclettismo lo spinge a collezionare cose di ogni tipo, a pubblicare Interview, una rivista grafica che si occupa di editoria di cinema e moda, scrivere libri e diari.Molteplici campi d’azione sono lo sfondo su cui nacque e si sviluppò la sua produzione artistica, che non si comprenderebbe senza conoscere la sua attenzione per la vita mondana, per i giornali, per gli oggetti e per le persone considerate alla stregua di immagini viventi che di esseri con cui comunicare.

Gli interessa come il mondo della comunicazione e il “modo di vedere” si trasformano attorno a lui, senza prendere distanza critica ne etica. Warhol si pose come uno schermo vuoto, lavagna su cui si evidenziavano i segni del suo tempo. Dipingeva ciò che vedeva ogni giorno, diventando oggetto di adorazione collettiva. Trasformava le persone in icone, togliendo i segni dal volto, ritraeva l’immagine pubblica delle persone, quelle sovente rappresentate dalla stampa. No partecipazione emotiva. Diventato un mito, costruì la sua stessa icona nello stesso modo in cui si sarebbe ritratto.

IPERREALISMO AMERICANO:conseguenza della pop art. tecinca maniacale nel rappresentare la realtà in modo ancora più realistico che attraverso la fotografia: pittura a aerorafo, calco di resine sintentiche.-DUNANE HANSON: piccola borghesia americana con crudezza, con sofferta partecipazione della sua dimensione alienata.

POP ART ITALIANA:Arriva in italia come linguaggio gia codificato. Dolce vita di fellini: appiattimento valori etici tradizionali. -MARIO SCHIFANO frammenti di marchi comuni su monocromi sgocciolanti. Meccanicità delle scritte, controno geometrico. Senso tragico della desuetudine, della consapevolezza che ogni immagine era destinata a durare pochissimo. -PINO PASCALI: si forma nell’ambito della scenografia cinematografica, trasporta questa copetenza nel campo dell’arte. La sua produzione fu molteplice e passò dalla pittura alla scultura: