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Prof. Stefano Federici Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, Università degli Studi di Perugia [email protected] 1. Introduzione al modello biopsicosociale secondo l’ICF

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1. Introduzione al modello biopsicosociale secondo l’ICF

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La Salute secondo l’OMS

Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (1946)

– «La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non consiste solo in un’assenza di malattia o d’infermità»

– «Il possesso del migliore stato di salute possibile costituisce un diritto fondamentale di ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, d’opinioni politiche, di condizione economica o sociale»

– «La salute di tutti i popoli è una condizione fondamentale della pace del mondo e della sicurezza; essa dipende dalla più stretta cooperazione possibile tra i singoli e tra gli Stati»

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La Carta di Ottawa (1986) – 1a Conferenza Internazionale sulla promozione della salute

– La promozione della salute È il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo

sulla propria salute e di migliorarla.– Come si raggiunge la salute

Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte.

– La salute come mezzo non come fine La salute è quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana, non è

l’obiettivo del vivere. La salute è un concetto positivo che valorizza lerisorse personali e sociali, come pure le capacità fisiche.

– La salute come responsabilità globale Quindi la promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del

settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere. 3

La Promozione della salute secondo la Carta di Ottawa

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I prerequisiti per la salute– Le condizioni e le risorse fondamentali per la salute sono la

pace, l’abitazione, l’istruzione, il cibo, un reddito, un ecosistema stabile, le risorse sostenibili, la giustizia sociale e l’equità. Il miglioramento dei livelli di salute deve essere saldamente basato su questi prerequisiti fondamentali.

Mediare– I prerequisiti e le aspettative per la salute non possono essere

garantiti solo dal settore sanitario. Quel che più conta è che la promozione della salute richiede un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti: i governi, il settore sanitario e gli altri settori sociali ed economici, le organizzazioni non governative e di volontariato, le autorità locali, l’industria e i mezzi di comunicazione di massa. Le persone di ogni ceto sociale sono coinvolte come individui, famiglie e comunità.

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La Promozione della salute secondo la Carta di Ottawa

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I C I D H – 1980

1976 – World Health Assembly of the WHO approva una pubblicazione di uno strumento di classificazione della disabilità introducendovi una versione del modello sociale.

1980 – International Classification of Impairments, Disabilities, and Handicap (ICIDH) (Classificazione Internazionale delle Menomazioni, delle Disabilità e degli Svantaggi Esistenziali)– Questo fu un tentativo di una classificazione internazionale delle

conseguenze della malattia, che apparve incarnare le intuizioni del modello sociale.

– Al tempo della sua ristampa nel 1993, l’ICIDH era già stato tradotto in 13 lingue e usato in dozzine di contesti per un’ampia varietà di proposte.

– Tuttavia, nonostante le promesse, fin dalla sua prima apparizione, molti critici hanno sostenuto che l’ICIDH e il suo modello fossero profondamente viziati.

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ICIDH: Modello sequenziale dei livelli

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«ogni perdita o anormalità di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche e anatomiche»

CORPODeviazioni da norme biomediche statisticamente

fondate osservabili e misurabili

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ICIDH Menomazione

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ICIDH Disabilità

«Ogni restrizione o assenza (risultante da una menomazione) di abilità per l’esecuzione di una

attività nel modo o nell’ordine considerato normale per un essere umano»

SVANTAGGIO8

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ICIDH Svantaggio Handicap

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Limita o impedisce il compimento di 6 funzioni per la “sopravvivenza” Orientamento Indipendenza

fisica Mobilità Occupazione Integrazione

sociale Autonomia

economica

HandicapSvantaggio

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ICIDH Handicap

«L’handicap è uno svantaggio per un dato individuo, risultante da una menomazione o disabilità,

che limita o impedisce il compimento di una funzione che è normale (rispetto all’età, al sesso, e ai fattori

sociali e culturali) per quell’individuo»

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Punti controversi dell’ICIDH /1

Nonostante il tentativo di offrire un modello non-medico di disabilità, le promesse non sono mai state pienamente, o chiaramente realizzate.

La radice del problema stava in una sottile ambiguità del linguaggio che minava il modello inteso.

Il linguaggio per definire l’handicap come socialmente costruito è ambiguo, se non addirittura contraddittorio.

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Punti controversi dell’ICIDH /2

Origine dell’handicap«Lo svantaggio risulta dall’essere [l’individuo]

inabile a conformarsi alle norme del suo universo. Handicap è così un fenomeno

sociale, rappresentando per un individuo le conseguenze sociali ed ambientali che hanno origine dalla presenza di una menomazione

e disabilità»12

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Punti controversi dell’ICIDH /3

le persone sono svantaggiate solo a causa delle loro disabilità;

l’handicap è causato da una menomazione e disabilità;

nella classificazione non c’è alcun riferimento ad una classificazione dell’handicap che caratterizzi le circostanze del mondo sociale che creano l’handicap;

In modo particolare nel classificazione dell’handicap della mobilità e del lavoro si vede l’incongruità.13

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Punti controversi dell’ICIDH /4handicap mobilità e impiego

Le persone hanno un handicap di mobilità quando:

«le loro disabilità interferiscono con la loro abilità di muoversi».

Le persone hanno un handicap nell’impiego perché sono “incapaci” di lavorare.

Le persone hanno un handicap di autosufficienza economica quando:

«hanno sofferto una riduzione di un economico benessere causato dalla loro menomazione o disabilità».14

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Strategie politiche

L’utilizzatore dell’ICIDH non può registrare,attraverso degli indici di misurazione, gli effetti di un ambiente inadatto alla vita delle persone.– Pertanto l’utilizzatore può certamente registrare

un cambiamento del livello di abilità di una persona, ma non ha alcun modo di sapere se esso è il risultato di un cambiamento della persona (riabilitazione), o di cambiamenti dell’ambiente sociale e fisico (adattamento/accessibilità)

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1993WHO comincia il processo di revisione dell’ICIDH 1996 Alpha draft dell’ICIDH-2 per la revisione di esperti 1997 Beta-1 per un meeting Internazionale a Ginevra e 2 anni di test

sul campo. 1999 Beta-2 final draft 22 Maggio 2001 La WHO adotta la:

International Classification of Functioning, Disability, and Health

ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della

Disabilità e delle Salute16

Dall’ I C I D Hall’ I C F

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I C F – IntroduzioneLe componenti della salute

Le componenti della salute L’ICF non è più una classificazione delle conseguenze delle malattiecome l’ICIDH 1980.– Le componenti della salute identificano

gli elementi costitutivi della salute, mentre le conseguenze si focalizzano sull’impatto delle malattie o di altre condizioni di salute che ne possono derivare.

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I C F – ProprietàL’Universo

Cosa classifica– L’ICF racchiude tutti gli aspetti della salute umana e alcune componenti

del benessere rilevanti per la salute e li descrive come domini della salute e domini ad essa correlati. La classificazione si riferisce all’ampio contesto della salute e non copre circostanze che non sono ad essa correlate, come quelle causate da fattori socioeconomici. Per esempio, le persone possono essere limitate nell’esecuzione di un compito

nel loro ambiente attuale a causa della razza, del sesso, della religione o di altre caratteristiche socioeconomiche; non essendo queste limitazioni correlate alla salute, esse non vengono classificate nelI’ICF.

A chi si rivolge – Molto spesso si ritiene erroneamente che l’ICF riguardi soltanto le persone

con disabilità; in realtà esso riguarda tutti. In altre parole, l’ICF ha un’applicazione universale.

– L’ICF non classifica le persone, ma descrive le situazioni di ciascuna persona nella forma dei domini della Salute e ad essa connessi»18

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Modello Universale: Zola /1

Zola (1989) Toward the necessary universalizing of disability policy

L’intera popolazione è a rischio per la concomitanza di malattie croniche e disabilità

Demistificare la specialità della disabilità

L’universalità non è solo una questione statistica ma politica.

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Modello Universale: Zola /2

«Solo quando noi riconosceremo l’avvicinarsi dell’universalità della disabilità e che tutte le sue dimensioni (inclusa quella biomedica) sono parte del processo sociale, da cui i significati di disabilità sono negoziati, sarà possibile apprezzare in pieno come una generale politica sociale può intervenire efficacemente su questo problema»

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1) La disabilità non è un attributo umano che demarca una porzione di umanità da un’altra (come fa il genere e talvolta la razza); è un caratteristica dell’infinitamente varia ed universale condizione umana

21Abili Disabili

M F B N

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2) Nessun essere umano possiede un repertorio completo di abilità, adatto per tutti i mutamenti dell’ambiente fisico e sociale

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3) Scientificamente parlando, non c’è alcun confine inerente ed intrinseco all’arco di variazioni nelle abilità umane

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4) Abilità/disabilità è un continuum e la completa assenza di disabilità, come la completa assenza di abilità, è un caso limite di interesse solo teoretico

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Funzionamento– è il termine ombrello per le funzioni corporee, le strutture

corporee, attività e partecipazione.– Esso indica gli aspetti positivi dell’interazione tra un individuo

(con una condizione di salute) e i fattori contestuali di quell’individuo (fattori ambientali e personali).

Disabilità– è il termine ombrello per menomazioni, limitazioni dell’attività e

restrizioni della (alla) partecipazione.– Esso indica gli aspetti negativi dell’interazione tra un individuo

(con una condizione di salute) e i fattori contestuali di quell’individuo (fattori ambientali e personali).

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I C FFunzionamento e Disabilità

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Disabilità

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I C F – Visione d’insiemeDefinizioni 1/2

Le funzioni corporee – sono le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei (incluse le

funzioni psicologiche). Le strutture corporee

– sono le parti anatomiche del corpo, come gli organi, gli arti e le loro componenti.

Le menomazioni – sono problemi nella funzione o nella struttura del corpo,

intesi come una deviazione o una perdita significative. L’attività

– è l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo.

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La partecipazione – è il coinvolgimento in una situazione di vita.

Le limitazioni dell’attività – sono le difficoltà che un individuo può incontrare

nell’eseguire delle attività. Le restrizioni alla partecipazione

– sono i problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento nelle situazioni di vita.

I fattori ambientali – costituiscono gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in

cui le persone vivono e conducono la loro esistenza.

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I C F – Visione d’insiemeDefinizioni 2/2

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I C F – Visione d’insiemeSuddivisione generale

L’ICF può essere suddiviso in 2 parti, ognuna composta da 2 componenti che possono essere espresse in termini sia positivi che negativi – Parte 1. Funzionamento e Disabilità

a)Funzioni e Strutture Corporeeb)Attività e Partecipazione

– Parte 2. Fattori Contestualic) Fattori Ambientalid)Fattori Personali

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I C F – Visione d’insiemeSuddivisione generale

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Parte 1. Funzionamento e Disabilità Parte 2. Fattori Contestuali

Componenti Funzioni e strutture corporee

Attività e Partecipazione

FattoriAmbientali

FattoriPersonali

Domini Funzioni corporeeStrutture corporee

Aree di vita(compiti, azioni)

Influenze esterne su funzionamento e

disabilità

Influenze interne su funzionamento e

disabilità

Costrutti Cambiamento nelle funzioni corporee

(fisiologico)

Cambiamento nelle strutture corporee

(anatomico)

CapacitàEseguire compiti in un

ambiente standard

PerformanceEseguire compiti in un

ambiente attuale

Impatto facilitante o ostacolante delle caratteristiche del

mondo fisico, sociale e degli atteggiamento

Impatto delle caratteristiche della

persona

Aspetto positivo Integrità funzionale e strutturale

AttivitàPartecipazione

Facilitatori Non applicabile

Funzionamento

Aspetto negativo Menomazione Limitazione nella attivitàRestrizione nella partecipazione

Barriere / Ostacoli Non applicabile

Disabilità

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I C F – Visione d’insiemeParte 1 – Funzioni e strutture del corpo

Funzioni e strutture del corpoMENOMAZIONI

– Definizioni: Le menomazioni strutturali possono comprendere

un’anomalia, un difetto, una perdita o un’altra anormalità significativa nelle strutture corporee.

Le menomazioni rappresentano una deviazione rispetto agli standard generalmente accettati nello status biomedico del corpo e delle sue funzioni.

Le menomazioni possono essere temporanee o permanenti; progressive, regressive o stabili; intermittenti o continue. La deviazione dalla norma può essere lieve o grave e può fluttuare nel tempo. Queste caratteristiche vengono rilevate nelle descrizioni ulteriori, principalmente nei codici, attraverso i qualificatoti dopo il punto.

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I C F – Visione d’insiemeParte 1 – Funzioni e strutture del corpo

Funzioni e strutture del corpoMENOMAZIONI

– Definizioni: Le menomazioni non sono contingenti all’eziologia o al modo in cui si

sono sviluppate; per esempio, la perdita della vista o di un arto può derivare da un’anomalia genetica o da una lesione.

Le menomazioni possono essere una parte o un’espressione di una condizione di salute, ma non indicano necessariamente la presenza di una malattia o che l’individuo dovrebbe essere considerato malato.

Il concetto di menomazione è più ampio e comprensivo rispetto a quello di disturbo o malattia; per esempio, la perdita di una gamba è una menomazione della struttura corporea, non un disturbo o una malattia.

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Funzioni e strutture del corpoMENOMAZIONI– Definizioni:

Dalle menomazioni possono risultare altre menomazioni; ad esempio l’assenza di forza muscolare può danneggiare le funzioni del movimento, le funzioni del cuore possono essere correlate a un deficit nelle funzioni respiratorie, e una percezione deficitaria può essere correlata con le funzioni del pensiero.

I fattori ambientali interagiscono con le funzioni corporee, come nelle interazioni tra qualità dell’aria e respirazione, luce e vista, suoni e udito, stimoli distraenti e attenzione, conformazione del terreno e equilibrio, e temperatura dell’ambiente e regolazione della temperatura corporea.

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I C F – Visione d’insiemeParte 1 – Funzioni e strutture del corpo

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Attività e PartecipazioneLIMITAZIONE DELL’ATTIVITÀ E RESTRIZIONI DELLA PARTECIPAZIONE

– Definizioni:I domini per la componente Attività e

Partecipazione sono presentati in un unico elenco che copre l’intera gamma delle aree di vita.

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I C F – Visione d’insiemeParte 1 – Attività e partecipazione

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Attività e PartecipazioneLIMITAZIONE DELL’ATTIVITÀ E RESTRIZIONI DELLA PARTECIPAZIONE

– Definizioni: Il qualificatore performance descrive ciò che un individuo fa nel suo

ambiente attuale. Dato che l’ambiente attuale implica un contesto sociale, la performance può anche venire considerata come un coinvolgimento in una «situazione di vita» o «esperienza vissuta» delle persone nel contesto reale in cui vivono.

Il qualificatore capacità descrive l’abilità di un individuo di eseguire un compito o un’azione. Per valutare l’abilità complessiva dell’individuo, sarebbe necessario utilizzare un ambiente standardizzato in modo da neutralizzare l’impatto della variabilità dei diversi ambienti sull’abilità dell’individuo. Questo ambiente standardizzato può essere:

– un ambiente reale usato in genere per la valutazione di capacità nell’ambito di test di verifica;

– nei casi in cui questo non sia possibile, un ambiente predefinito che possa avere un impatto uniforme sull’individuo. Questo tipo di ambiente può essere chiamato ambiente «uniforme» o standard.

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I C F – Visione d’insiemeParte 1 – Attività e partecipazione

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Attività e PartecipazioneLIMITAZIONE DELL’ATTIVITÀ E RESTRIZIONI DELLA PARTECIPAZIONE

– Definizioni: È difficile distinguere tra Attività e Partecipazione

basandosi sui domini nella componente Attività e Partecipazione. Ugualmente non è possibile distinguere tra le prospettive individuali e sociali sulla base dei domini a causa della variabilità internazionale e delle differenze negli approcci di contesti professionali o teorici.

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I C F – Visione d’insiemeParte 1 – Attività e partecipazione

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I C F – Visione d’insiemeAttività e Partecipazione: matrice d’informazione

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DOMINIQUALIFICATORI

Performance Capacità

d1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze

d2 Compiti e richieste generali

d3 Comunicazione

d4 Mobilità

d5 Cura della propria persona

d6 Vita domestica

d7 Interazioni e relazioni interpersonali

d8 Aree di vita fondamentali

d9 Vita sociale. civile e di comunità

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I C F – Visione d’insiemeParte 2 – Fattori contestuali

Parte 2. Fattori contestuali– I Fattori Contestuali rappresentano l’intero

background della vita e della conduzione dell’esistenza di un individuo.

– Essi includono 2 componenti: i Fattori Ambientali e i Fattori Personali

che possono avere un impatto sull’individuo con una condizione di salute e sugli stati di salute e ad essa correlati di quell’individuo.

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Fattori contestuali

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Persona genere età stile di coping retroterra sociale istruzione professione esperienze passate stile di personalità

Ambiente prodotti ambiente naturale

istituzioni norme sociali cultura ambiente costruito

fattori politici natura

Ambiente

Persona

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Fattori Ambientali – I fattori ambientali sono organizzati nella classificazione

in maniera da evidenziare 2 differenti livelli: Individuale

l’ambiente personale dell’individuo, inclusi - ma non solo - la casa, il luogo di lavoro e la scuola. Questo livello include le caratteristiche fisiche e materiali dell’ambiente in cui l’individuo si trova e in cui ha un contatto diretto con altre persone, quali i familiari, i conoscenti, i compagni e gli estranei.

Socialele strutture sociali formali e informali, i servizi e le principali interazioni nella comunità o nella società che hanno un impatto sugli individui. Questo livello include organizzazioni e servizi correlati all’ambiente di lavoro, attività della comunità, servizi statali, servizi di comunicazione e trasporto, reti sociali informali e leggi, regolamenti, regole formali e informali, atteggiamenti e ideologie.40

I C F – Visione d’insiemeParte 2 – Fattori ambientali

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Fattori Personali – I fattori personali sono il background personale della vita e

dell’esistenza di un individuo, e rappresentano quelle caratteristiche dell’individuo che non fanno parte della condizione di salute o degli stati di salute.

– Questi fattori comprendono: il sesso, la razza, l’età, altre condizioni di salute, la forma

fisica, lo stile di vita, le abitudini, l’educazione ricevuta, la capacità di adattamento, backround sociale, l’istruzione, la professione e l’esperienza passata e attuale (eventi della vita passata e eventi contemporanei), modelli di comportamento generali e stili caratteriali, che possono giocare un certo ruolo nella disabilità a qualsiasi livello.

– I fattori personali non sono classificati nell’ICF.

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I C F – Visione d’insiemeParte 2 – Fattori Personali

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I C FModello biopsicosociale

Modello biopsicosociale:– L’ICF è basato su una integrazione di

questi 2 modelli di disabilità, medico e sociale, estremi.

– Per cogliere l’integrazione delle varie dimensioni del funzionamento, l’approccio utilizzato è di tipo biopsicosociale

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Interazione dei ConcettiI C F 2001

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Condizione di Salute (disturbo/malattia)

Fattori Ambientali

Fattori Personali

Corpofunzioni & strutture

menomazione

Attivitàlimitazione

Partecipazionerestrizione

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Diversi modelli interpretativi guardano e interpretano la realtà della disabilità da diverse prospettive.

Queste prospettive si dimostrano come visioni parziali della realtà.

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Dalla complessità del concetto ai modelli di disabilità

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Nel periodo immediatamente seguente la Seconda Guerra Mondiale, l’assistenza sociale e sanitaria per le persone disabili fu caratterizzata da una formale preoccupazione umanitaria per i mutilati di guerra.

In questo contesto, le valutazioni delle funzioni furono orientate verso un semplice calcolo aritmetico rispetto agli effetti del danno e del deficit in particolari arti.

Fu assunto che la misurazione della menomazione fosse sufficiente a fornire una base per valutare i bisogni di una persona disabile.45

Modello medico /1origini storiche

Presenter
Presentation Notes
Albrecht, G. L., Seelman, K. D., & Bury, M. (2001). Handbook of Disability Studies. Thousand Oaks - London - New Delhi: Sage Publications, p. 125-126.
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Modello medico /2definizioni e conseguenze

Disabilità– impedimento biologico permanente

Le persone disabili– meno (in)abili rispetto ad individui normali

Conseguenze – l’individuo che non può essere riparato da un

intervento professionale rimane deficiente46

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Modello medico /3Diagnosi e Cura

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MALATTIA

MENOMAZIONE

S V A N T A G G I O

INTERVENTO

MEDICO

RIABILITATIVO

La valutazionedella condizione

della personaè tragica

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Ruolo sociale inappropriato e stigmatizzante del disabile – conseguenza di un pregiudizio basato su differenze fisiche socialmente visibili che

costituirebbero una forma di devianza sociale, che legittima comportamenti che esonerano la persona con disabilità dalla responsabilità sociale e dall’assunzione di ruoli normali.

– Le persone con disabilità devono assumere un ruolo di malati, di “buoni pazienti” cercando attivamente di recuperare.

– Come vittime innocenti di una malattia o di un trauma le persone con disabilità sono trattate con indulgenza e pietà.

Dimensioni sociali della disabilità sottostimate se non ignorate– Per la sua enfasi sulla menomazione il modello biomedico si concentra sul funzionamento

dell’individuo ignorando le dimensioni sociali.– L’adattamento dell’individuo all’ambiente rimane il compito sociale primario da perseguire.– Gli obiettivi di riconoscimento di diritti di eguaglianza ed integrazione saranno valutati come meno

importanti degli obiettivi basati su bisogni di tipo medico. I bisogni individuali saranno ridotti a bisogni di tipo medico

– valutati da un prospettiva medica che predeterminerà una gerarchia dei bisogni individuali in base al criterio di bisogni primari per la sopravvivenza.

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Modello medico /4LIMITI

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Neutralità eziologica– Sebbene l’eziologia è un elemento centrale della spiegazione scientifica di una

menomazione e pertanto la base per determinare il bisogno medico, pur tuttavia, da un punto di vista clinico, non è particolarmente rilevante come un paziente ha sviluppato la menomazione. Un paziente è un paziente, sia se la menomazione è stata causata da se stesso o è l’esito di un incidente, un epidemia, o di un’azione intenzionale di altri.

– Il principale effetto di questo punto centrato sui bisogni, come opposto alla responsabilità, è minare una credenza intorno ad un’origine remota della menomazione, il credo cioè, che la menomazione e le stesse cause della sofferenza, sono meritate come punizione di precedenti peccati.

La dimensione del corpo– La prospettiva del modello medico ci invita a non sottovalutare la dimensione

del corpo e delle dimensioni della salute e della malattia connesse alla disabilità.

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Modello medico /5VANTAGGI

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La disabilità è compresa da un prospettiva sociologica per cui essa è culturalmente prodotta e socialmente strutturata– al livello delle esperienze delle persone con

disabilità c’è un livello di svantaggi e limitazioni che sono da ricondurre a come le persone reagiscono – le loro attitudini e comportamenti – e non alle loro incapacità50

Modello sociale /1PROSPETTIVA

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Modello sociale /2MODALITÀ DI INTERVENTO

Socio politico per l’abbattimento delle barriere ambientali intese sia come barriere fisiche che culturali.– la disabilità è il prodotto di un determinato ambiente

sociale, per cui la responsabilità della disabilità deve essere ricondotta alle strutture sociali che la determinano: soltanto interventi di tipo sociopoliticopossono ridurre le cause disabilitanti.

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La dimensione politica di questo modello è riconosciuta da tutti gli aderenti al modello ed è considerata sia uno strumento di ricerca, per la comprensione e la spiegazione della disabilità, sia il fondamento di movimenti politici (Oliver, The Politics of Disablement).

Le risposte terapeutiche e riabilitative non possono avvenire in un vuoto sociale. Diversamente, il successo riabilitativo e terapeutico avviene soltanto se i bisogni individuali sono riletti all’interno dell’ambiente entro cui la persona con disabilità interagisce.

Il ruolo specifico di un terapista deve essere quello di orchestrare dei mutamenti ambientali tali da favorire la piena partecipazione delle persone.

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Modello sociale /3POLITICHE DI INTERVENTO

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Modello sociale /4LIMITI

La dimensione corporea/individuale– La disabilità non ha nulla a che fare con le dimensioni individuali della

salute e della malattia– Si deve supporre che esista uno svantaggio legato a specifiche

menomazioni fisiche o mentali?– È difficile individuare modalità per misurare il miglioramento.

La dimensione sociopolitica– Se la disabilità è solo un “costrutto sociale”, come è possibile

indirizzare politiche di intervento che tengano conto della specifica “differenza” di una persona con disabilità?

La dimensione ambientale– Non è sempre così chiaro in che modo l’ambiente crei (come unica

causa) la disabilità.

53

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Menomazione Disabilità HandicapMalattia

odisordine

Dal modello dell’ ICIDH – 1980al modello del’ ICF – 2001

FattoriAmbientali

Funz./Strutt. Attività PartecipazioneCorporee (Limitazione delle Attività) (Restrizione nella(Menomazioni) Partecipazione)

FattoriPersonali

Condizioni di Salute(disordine/malattia)

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Fondamenti dell’ ICF

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Funzionamento Umano - non semplicemente disabilità

Modello Universale - non un modello di minoranza

Modello Integrato - non solo medico o sociale

Modello Interattivo - non progressivo lineare

Parità - non eziologica causalità

Inclusivo - contesto: ambiente e persona

Culturalmente applicabile - non concetti occidentali

Operativo - non solo teoricamente condotto

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Perdita di un arto– mine = diabete = talidomide

Perdita temporanea di un’attività usuale– influenza = depressione = mal di schiena = angina

Pregiudizio– lebbra = schizofrenia = epilessia = HIV

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Equità / Parità

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Il tuo corpo non funziona bene

Sei limitato nelle tue attività

Trovi barriere nella società

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ICF in termini semplici

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Dimensioni del Funzionamento & Disabilità

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CORPO PERSONA SOCIETÀFunzioni/ Attività PartecipazioneStrutture(menomazione) (limitazione) (restrizione)

CORPO ATTIVITÀ PARTECIPAZIONE

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Schizofrenia

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Elaborazione Deficit nelle Impedimentodell’informazione funzioni parentali occupazionale,

Disfunzioni nel StigmatizzazioneLavoro

CORPO ATTIVITÀ PARTECIPAZIONE

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Epilessia

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Perdita transitoria nessuna divietodella Coscienza di guida

CORPO ATTIVITÀ PARTECIPAZIONE

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Sclerosi Multipla

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Stanchezza cura si sé Partecipazione ComunitariaLinguaggio faccende domestiche ImpiegoDebolezza nei maneggiare oggetti Assenza di Muscoli dispositivi spec.

CORPO ATTIVITÀ PARTECIPAZIONE

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ICFQualificatori

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ICFCodice alfanumerico

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d 4 50 1 X . 2 0Dimensione

Attività ePartecipazione

CapitoloMobilità 2° livello

Camminaree spostarsi

3° LivelloCamminare perlunghe distanze 4° Livello

I qualificatorePerformance

Capacità

II qualificatore

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Struttura dell’ ICF

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ICFQualificatori Uniformi

0 Nessun problema 0-4 %

1 LEGGERO 5-24 %

2 MODERATO 25-49 %

3 SEVERO 50-95 %

4 TOTALE 96-100 %

8 non specificato

9 non applicabile65

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ICFQualificatori per Fattori Ambientali

-0 NESSUNA barriera (assente, trascurabile… ) 0-4 %

-1 LIEVI barriere (leggere, piccole…) 5-24 %

-2 MEDIE barriere (moderate, discrete...) 25-49 %

-3 GRAVI barriere (notevoli, estreme…) 50-95 %

-4 COMPLETE barriere (totali…) 96-100 %

+0 NO facilitatore (assente, trascurabile… ) 0-4 %

+1 MILD facilitatore (leggeri, piccoli…) 5-24 %

+2 MODERATE facilitatore (moderati, discreti...) 25-49 %

+3 SEVERE facilitatore (notevoli, estremi…) 50-95 %

+4 COMPLETE facilitatore (totali…) 96-100 %

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Una menomazione che non porta a limitazioni nella capacità né a restrizione nella partecipazione.

– Un bambino nasce privo di un’unghia in una mano. Questa malformazione è una menomazione strutturale, ma

non interferisce con la funzionalità della mano né con le azioni che il bambino può compiere con essa, pertanto non sono ravvisabili limitazioni nella capacità. Allo stesso modo, può non verificarsi un problema di partecipazione sociale –come, ad esempio, subire derisioni o essere esclusi dal gioco con gli altri bambini – a causa di questa malformazione.

– Il bambino, quindi, non ha limitazioni di capacità o problemi nella partecipazione.

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Esempio 1

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Una menomazione che non porta a limitazioni nella capacità ma provoca problemi di partecipazione.

– Un bambino diabetico ha una menomazione funzionale: il pancreas non produce insulina. Il diabete può essere controllato con la somministrazione di farmaci

(cioè di insulina). Quando le funzioni corporee (i livelli di insulina) sono sotto controllo, alla menomazione non viene associata alcuna limitazione della capacità.

Tuttavia, il bambino diabetico può sperimentare un problema di partecipazione nel socializzare con amici o compagni in situazioni che coinvolgono la sfera dell’alimentazione, dato che dovrà limitarsi nell’assunzione di zuccheri. L’assenza di cibo adatto a lui può creare una barriera alla piena partecipazione sociale. Per questa ragione il bambino non riuscirà a socializzare a pieno nell’ambiente attuale, a meno che non vengano presi dei provvedimenti per assicurare che gli venga fornito cibo appropriato, nonostante l’assenza di limitazioni nella capacità.

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Esempio 2

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Una menomazione che porta a limitazioni nella capacità e, a seconda delle circostanze, può produrre o no problemi di partecipazione.

– Una variazione significativa nello sviluppo intellettivo rappresenta una menomazione mentale (ritardo), che può portare a una certa limitazione in varie capacità della persona.

– I fattori ambientali, tuttavia, possono influire sul grado di partecipazione dell’individuo in diverse sfere di vita. Ad esempio, un bambino con una menomazione mentale potrebbe

sperimentare uno svantaggio ridotto in un ambiente in cui le aspettative non sono elevate per tutta la popolazione in generale e in cui viene dato al bambino un insieme di semplici compiti da portare a termine. In questo ambiente il bambino avrà buone performance in diverse situazioni di vita (cioè avrà buona partecipazione sociale).

Un bambino con una menomazione simile, che cresce invece in un ambiente competitivo e con aspettative di rendimento scolastico elevate e rigide, potrebbe sperimentare maggiori problemi di partecipazione in varie situazioni di vita rispetto al bambino la cui condizione è stata esaminata precedentemente.

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Esempio 3

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ICF Checklist – versione 2.1A (settembre 2003)– L’intero ICF risulta essere poco pratico in

termini di gestione della raccolta dati 2° livello = 362 codici 3° + 4° livello = 1.424 codici

– La checklist utilizza una selezione di 128 codici.È possibile aggiungere altri codici.

– In Italia il Disability Italian Network (DIN) suggerisce, ad esempio, di utilizzare nel dominio D (A+P) il codice d420 – Trasferirsi.70

ICF ChecklistVersione

Presenter
Presentation Notes
Slide tratte da: Organizzazione Mondiale della Sanità. (2003). ICF Checklist (Versione 2.1a, Clinician Form). Trento: Erickson.
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ICF ChecklistNatura

Strumento di classificazioneconsente di ordinare i domini del funzionamento all’interno di un modello complessivo.

– Non è uno strumento di misurazione, né di valutazione o di assessment. Non consente di assegnare e cogliere delle differenze

qualitative osservate attribuendo un valore numerico– Serve per aprire dei codici, in risposta alla domanda «esiste

un problema?».

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ICF ChecklistStruttura

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ICF ChecklistSomministrazione

Somministratore– clinici o professionisti del settore sociale o sanitario.

Somministrazione– La Checklist può essere compilata sia direttamente

con il paziente che con un caregiver, ed è molto utile nelle équipe multidisciplinari.

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Fonti1. Documenti scritti2. Soggetto interessato3. Informazioni fornite da altri4. Osservazione diretta

Nota:– Se non sono disponibili informazioni mediche e diagnostiche, si

suggerisce di completare l’Appendice 1 – Informazioni Sintetiche sullo stato di Salute, che può essere compilata dal soggetto interessato o dall’intervistatore.

Informazioni anagrafiche– sesso, età, scolarità, stato civile e situazione lavorativa– codice ICD-10

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ICF ChecklistSezione introduttiva

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Le Funzioni Corporee– sono le funzioni fisiologiche dei sistemi

corporei (incluse le funzioni psicologiche). Le Menomazioni

– sono problemi nella funzione del corpo, intesi come una deviazione o una perdita significative.

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ICF ChecklistParte 1a: Funzioni corporee 1/3

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Primo qualificatore: Estensione della menomazione0 Nessuna menomazione

– la persona non presenta problemi1 Menomazione lieve

– il problema è presente in meno del 25% del tempo, con un’intensità che lo persona può tollerare e che si è presentato raramente negli ultimi 30 giorni.

2 Menomazione media– il problema è presente in meno del 50% del tempo, con un’intensità che interferisce nella vita

quotidiana della persona e che si è presentato occasionalmente negli ultimi 30 giorni.3 Menomazione grave

– il problema è presente per più del 50% del tempo, con un’intensità che altera parzialmente la vita quotidiana della persona e che si è presentato frequentemente negli ultimi 30 giorni.

4 Menomazione completa– il problema è presente per più del 95% del tempo, con un’intensità che altera totalmente lo vita

quotidiana della persona e che si è presentato quotidianamente negli ultimi 30 giorni.8 Non specificato

– l’informazione è insufficiente per specificare lo gravità della menomazione.9 Non applicabile

– è inappropriato applicare un particolare codice (es: b650 Funzioni della mestruazione per donne in età di pre-menarca o di post-menopausa).

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ICF ChecklistParte 1a: Funzioni corporee 2/3

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b1 Funzioni mentalib2 Funzioni sensoriali e doloreb3 Funzioni della voce e dell’eloquiob4 Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico,

immunologico e dell’apparato respiratoriob5 Funzioni dell’apparato digerente e dei sistemi metabolico ed

endocrinob6 Funzioni genitourinarie e riproduttiveb7 Funzioni neuro-muscoloscheletriche e correlate al movimentob8 Funzioni della cute e delle strutture correlateOgni altra funzione corporea

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ICF ChecklistParte 1a: Funzioni corporee 3/3

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ICF ChecklistParte 1b: Strutture corporee 1/4

Le Strutture Corporee – le parti anatomiche del corpo come gli

organi, gli arti e le loro componenti. Le Menomazioni

– problemi nella struttura del corpo, intesi come una deviazione o una perdita significative.

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Primo Qualificatore: Estensione della menomazione0 Nessuna menomazione

– la persona non presento il problema.1 Menomazione lieve

– il problema è presente in meno del 25% del tempo, con un’intensità che lo persona può tollerare e che si è presentato raramente negli ultimi 30 giorni.

2 Menomazione media– il problema è presente in meno del 50% del tempo, con un’intensità che interferisce nella vita

quotidiana della persona e che si è presentato occasionalmente negli ultimi 30 giorni.3 Menomazione grave

– il problema è presente per più del 50% del tempo, con un’intensità che altero parzialmente la vita quotidiano della persona e che si è presentato frequentemente negli ultimi 30 giorni.

4 Menomazione completa– il problema è presente per più del 95% del tempo, con un’intensità che altera totalmente lo vita

quotidiana della persona e che sì è presentato quotidianamente negli ultimi 30 giorni.8 Non specificato

– l’informazione è insufficiente per specificare lo gravità della menomazione.9 Non applicabile

– è inappropriato applicare un particolare codice (es: s6301 Struttura dell’utero per un uomo).

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ICF ChecklistParte 1b: Strutture corporee 2/4

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ICF ChecklistParte 1b: Strutture corporee 3/4

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s1 Strutture del sistema nervosos2 Occhio, orecchio e strutture correlates3 Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquios4 Strutture dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e

dell’apparato respiratorios5 Strutture dell’apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrinos6 Strutture correlate al sistema genitourinarie e riproduttives7 Strutture correlate al movimentos8 Cute e Strutture correlateOgni altra struttura corporea

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ICF ChecklistParte 1b: Strutture corporee 4/4

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ICF ChecklistParte 2: Attività e partecipazione 1/5

L’Attività – l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un

individuo La Partecipazione

– il coinvolgimento in una situazione di vita. Le Limitazioni dell’Attività

– le difficoltà che un individuo può incontrate nello svolgere delle attività.

Le Restrizioni alla Partecipazione – i problemi che un individuo può sperimentare nel

coinvolgimento nelle situazioni di vita.

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Il qualificatore Performance – descrive quello che un individuo fa nel suo ambiente attuale.– Indica l’estensione della restrizione alla partecipazione

descrivendo l’attuale performance delle persone in un compito o in un’azione nel loro ambiente reale. Poiché l’ambiente reale introduce al contesto sociale,

performance può essere intesa come «coinvolgimento in una situazione di vita» o «esperienza vissuta» delle persone nel contesto reale in cui vivono.

Questo contesto include i fattori ambientali – tutti gli aspetti del mondo fisico, sociale e degli atteggiamenti – che possono essere codificati usando la componente Fattori Ambientali.

Il qualificatore Performance misura la difficoltà che la persona incontra nel fare le cose, ammesso che le voglia fare.

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ICF ChecklistParte 2: Attività e partecipazione 2/5

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Il qualificatore Capacità – indica l’estensione della limitazione nell’attività e descrive

l’abilità della persona nell’eseguire un compito o una azione.– Focalizza l’attenzione sulle limitazioni che sono caratteristiche

inerenti o intrinseche della persona stessa.– Queste limitazioni dovrebbero essere manifestazioni dirette dello

stato di salute della persona, senza assistenza. Per assistenza intendiamo l’aiuto di un’altra persona, o

l’assistenza fornita da un veicolo o da uno strumento o ausilio adattato o appositamente progettato o qualsiasi modificazione ambientale di una stanza, della casa, del posto di lavoro, ecc.

– Il livello di capacità dovrebbe essere valutato in relazione alle capacità normalmente attese per quella persona o alle capacità della persona prima delle attuali condizioni di salute.

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ICF ChecklistParte 2: Attività e partecipazione 3/5

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0 Nessuna difficoltà– la persona non presento il problema.

1 Difficoltà lieve– il problema è presente in meno del 25% del tempo, con un’intensità che lo persona può tollerare e che si è presentato

raramente negli ultimi 30 giorni.2 Difficoltà media

– il problema è presente in meno del 50% del tempo, con un’intensità che interferisce nella vita quotidiana della persona e che si è presentato occasionalmente negli ultimi 30 giorni.

3 Difficoltà grave– il problema è presente per più del 50% del tempo, con un’intensità che altero parzialmente la vita quotidiano della

persona e che si è presentato frequentemente negli ultimi 30 giorni.4 Difficoltà completa

– il problema è presente per più del 95% del tempo, con un’intensità che altera totalmente lo vita quotidiana della persona e che sì è presentato quotidianamente negli ultimi 30 giorni.

8 Non specificato– l’informazione è insufficiente per specificare lo gravità della difficoltà.

9 Non applicabile– è inappropriato applicare un particolare codice..85

ICF ChecklistParte 2: Attività e partecipazione 4/5

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d1 Apprendimento e applicazione delle conoscenzed2 Compiti e richieste generalid3 Comunicazioned4 Mobilitàd5 Cura della propria personad6 Vita domesticad7 Interazioni e relazioni interpersonalid8 Area di vita principalid9 Vita sociale, civile e di comunitàQualunque altra attività e partecipazione

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ICF ChecklistParte 2: Attività e partecipazione 5/5

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I Fattori ambientali – costituiscono l’ambiente fisico, sociale e degli atteggiamenti in cui le

persone vivono e conducono la loro esistenza.

Qualificatore ambientale: barriera o facilitatore

-0 Nessuna barriera +0 Nessun facilitatore 0-4 %

-1 Barriera lieve +1 Facilitatore lieve 5-24 %

-2 Barriera media +2 Facilitatore medio 25-49 %

-3 Barriera grave +3 Facilitatore sostanziale 50-95 %

-4 Barriera completa +4 Facilitatore completo 96-100 %

-8 Barriera non specificata +8 Facilitatore non specificato

-9 Non applicabile +9 Non applicabile87

ICF ChecklistParte 3: Fattori ambientali 1/2

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ICF ChecklistParte 3: Fattori ambientali 1/2

e1 Prodotti e Tecnologia

e2 Ambiente naturale e cambiamenti effettuati dall’uomo

e3 Relazioni e Sostegno sociale

e4 Atteggiamenti

e5 Servizi, Sistemi e Politiche

Qualunque altro fattore ambientale88

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Fare una descrizione sintetica del soggetto e di ogni altra informazione rilevante.

– ……………………………………………………………………………………………………………………

Includere tutti i Fattori Personali che possono avere un impatto sullo stato funzionale (es. stile di vita, abitudini, contesto sociale, educazione, eventi della vita, razza/etnia, orientamento sessuale e beni dell’individuo).

– ……………………………………………………………………………………………………………………

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ICF ChecklistParte 4: Altre informazioni sul contesto

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ICF ChecklistAppendice 1: Informazioni sullo stato di salute 1/2

Autocompilata // Somministrata da un clinico1. Altezza2. Peso3. Mano dominante (prima dell’attuale condizione di salute)4. Come valuta la sua salute fisica nell’ultimo mese?5. Come valuta la sua salute mentale ed emotiva nell’ultimo mese?6. In questo momento ha qualche malattia(e) o disturbo(i)?7. Ha mai avuto qualche lesione significativa con conseguenze sul suo

livello di funzionamento?8. È stato ricoverato in ospedale nell’ultimo anno?9. Sta assumendo qualche farmaco (sia con prescrizione medica che

senza)? 90

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10. Fuma?11. Assume alcool o droghe? (Tabacco, Alcool, Droghe)12. Utilizza qualche ausilio come occhiali, apparecchio acustico, sedia a

rotelle, ecc.?13. C’è qualche persona che l’assiste nelle cure personali, nel fare la spesa o

in altre attività quotidiane?14. Sta ricevendo qualche tipo di trattamento per la sua salute?15. Ulteriori informazioni significative sul suo stato di salute passaro e

presente:16. NELL’ULTIMO MESE, ha ridimensionato (es. ridotto) le sue attività

abituali o il lavoro a causa del suo stato di salute (malattia, trauma, disturbi emotivi, abuso di alcool e/o droghe)?

17. NELL’ULTIMO MESE, è stato totalmente incapace di eseguire attività abituali o il lavoro a causa del suo stato di salute ì (malattia, trauma, disturbi emotivi, abuso di alcool e/o droghe)?

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ICF ChecklistAppendice 1: Informazioni sullo stato di salute 2/2

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Domande guida per l’esaminatore rispetto a problemi nel funzionamento e nelle attività quotidiane, per poter distinguere tra capacità e performance.

– Si prendano in considerazione tutte le informazioni personali note che riguardano il soggetto e si ponga qualsiasi altra domanda necessaria.

– Se necessario si ripetano le domande con formulazione aperta. Prima domanda: capacità

capacità di svolgere un compito o un’azione o limitazioni di capacità che sono caratteristiche inerenti o intrinseche alla persona stessa.

– Queste limitazioni dovrebbero essere manifestazioni dirette dello stato di salute della persona, senza assistenza. Per assistenza intendiamo l’aiuto di un’altra persona, o l’assistenza fornita da

un veicolo, da un ausilio, da un dispositivo o uno strumento adattato o appositamente progettato, o qualsiasi altra forma di modificazione ambientale di una stanza, della casa, del posto di lavoro, ecc. Il livello di capacità dovrebbe essere valutato relativamente alle normali aspettative della persona, o alle capacità della persona, prima delle attuali condizioni di salute.92

ICF ChecklistAppendice 2: Guida su partecipazione e attività 1/8

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ICF ChecklistAppendice 2: Guida su partecipazione e attività 2/8

La seconda domanda: performance – attuale performance del soggetto interessato in un

compito o in un’azione nella situazione o ambiente di vita attuali, ed evidenzia ulteriori informazioni sugli effetti delle barriere o dei facilitatori ambientali.Questo è importante per enfatizzare che si è

interessati solo alla gravità della difficoltà che la persona ha nel fare le cose, ammesso che le voglia fare. Il non fare qualcosa è irrilevante, se è la persona stessa a decidere di non fare.

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ICF ChecklistAppendice 2: Guida su partecipazione e attività 3/8

1. MOBILITÀ(Capacità)

1. Nel suo attuale stato di salute, quante difficoltà incontra nel camminare per una lunga distanza (un chilometro o più) senza assistenza?

2. Come paragona queste difficoltà rispetto a un’altra persona, simile a lei, ma senza la sua condizione di salute?(o: « ... quella che aveva prima di sviluppare il suo problema di salute o di avere l’incidente?»)

(Performance)1. Nel suo attuale ambiente di vita, quanti problemi incontra nel camminare

per lunghe distanze (un chilometro o più)?2. Il suo abituale ambiente di vita migliora o peggiora queste difficoltà nel

camminare?3. La sua abilità di camminare per lunghe distanze, senza assistenza, è

maggiore o minore di quella che lei esprime nel suo attuale ambiente di vita?94

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ICF ChecklistAppendice 2: Guida su partecipazione e attività 4/8

2. CURA DELLA PROPRIA PERSONA(Capacità)1. Nel suo attuale stato di salute, quante difficoltà incontra nel lavarsi senza

assistenza?2. Come paragona queste difficoltà rispetto a un’altra persona, simile a lei,

ma senza la sua condizione di salute?(o: «... quella che aveva prima di sviluppare il suo problema di salute o di avere l’incidente?»)

(Performance)1. In casa sua, quanti problemi incontra nel lavarsi?2. Questo problema è peggiorato, o migliorato, da quando la sua casa è

stata organizzata o utilizza strumenti specificamente adattati?3. La sua capacità di lavarsi senza assistenza è maggiore o minore di

quella che lei esprime nel suo attuale ambiente di vita? 95

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ICF ChecklistAppendice 2: Guida su partecipazione e attività 5/8

3. VITA DOMESTICA(Capacità)

1. Nel suo attuale stato di salute, quante difficoltà incontra nel pulire il pavimento della casa in cui vive, senza assistenza?

2. Come paragona queste difficoltà rispetto a un’altra persona, simile a lei, ma senza la sua condizione di salute?(o: «... quella che aveva prima di sviluppare il suo problema di salute o di avere l’incidente?»)

(Performance)1. In casa sua, quanti problemi incontra nel pulire il pavimento?2. Questo problema è peggiorato, o migliorato, da quando la sua casa è

stata organizzata o utilizza strumenti specificamente adattati?3. La sua abilità di pulire il pavimento senza assistenza è maggiore o minore

di quella che lei esprime nel suo attuale ambiente di vita? 96

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ICF ChecklistAppendice 3: Linee Guida per l’uso della Checklist 6/8

4. INTERAZIONI INTERPERSONALI(Capacità)

1. Nel suo attuale stato di salute, quante difficoltà incontra nel fare nuove amicizie senza assistenza?

2. Come paragona queste difficoltà rispetto a un’altra persona, simile a lei, ma senza la sua condizione di salute?(o: «… quella che aveva prima di sviluppare il suo problema di salute o di avere l’incidente?»)

(Performance)1. Nella sua attuale situazione, quanti problemi ha nel fare nuove amicizie?2. Il suo attuale ambiente di vita, migliora o peggiora questa difficoltà nel

fare amicizie?3. È capace di fare amicizia, senza assistenza, in maniera maggiore o

minore di quella che lei esprime nel suo attuale ambiente di vita?97

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ICF ChecklistAppendice 2: Guida su partecipazione e attività 7/8

5. AREE DI VITA PRINCIPALI(Capacità)

1. Nel suo attuale stato di salute, quante difficoltà incontra nell’eseguire tutti i compiti necessari per la sua attività lavorativa, senza assistenza?

2. Come paragona queste difficoltà rispetto a un’altra persona, simile a lei, ma senza la sua condizione di salute?(O: «… quella che aveva prima di sviluppare il suo problema di salute o di avere l’incidente?»)

(Performance)1. Nel suo attuale ambiente di vita quante difficoltà incontra nell’eseguire tutti i compiti

necessari per la sua attività lavorativa?2. Questo problema, di portare a termine le mansioni della sua attività lavorativa, è

peggiorato, o migliorato, da quando l’ambiente di lavoro è stato modificato o utilizza strumenti specificamente adattati?

3. La sua abilità di svolgere il suo lavoro, senza assistenza, è maggiore o minore di quella che lei esprime nel suo attuale ambiente di vita?

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ICF ChecklistAppendice 2: Guida su partecipazione e attività 8/8

6. VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITÀ(Capacità)

1. Nel suo attuale stato di salute, quante difficoltà incontra nel partecipare a incontri della comunità, feste o altri eventi locali, senza assistenza?

2. Come paragona queste difficoltà rispetto a un’altra persona, simile a lei, ma senza la sua condizione di salute?(O: «… quella che aveva prima di sviluppare il suo problema di salute odi avere l’incidente?»)

(Performance)1. Nella sua comunità, quante difficoltà incontra nel partecipare a incontri della

comunità, feste o altri eventi locali?2. Questo problema è peggiorato, o migliorato, da quando la sua comunità è stata

organizzata o utilizza strumenti, veicoli o altro specificamente adattati?3. La sua abilità di partecipare agli eventi della comunità, senza assistenza, è

maggiore o minore di quella che lei esprime nel suo attuale ambiente di vita?

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ICF ChecklistAppendice 3: Linee guida per l’uso della Checklist 1/2

1. Questa è una Checklist delle principali categorie dell’ICF. La ICF Checklist è uno strumento pratico per evidenziare e registrare informazioni sul funzionamento, sulla disabilità e sull’ambiente di una persona. Queste informazioni possono essere riassunte in dossier informativi (per esempio, nella pratica clinica o nell’ambito sociale).

2. Questa versione (2.1A) è stata concepita per essere utilizzata da clinici o professionisti del settore sociale o sanitario.

3. La ICF Checklist deve essere utilizzata congiuntamente alla versione completa o breve dell’ICF che è stata pubblicata nel settembre 2001. Gli intervistatori dovrebbero familiarizzare con l’ICF seguendo un programma di formazione o di autoapprendimento.

4. Tutte le informazioni che provengono da documentazione, dal soggetto interessato, da altri informatori e dall’osservazione diretta possono essere utilizzate per compilare la scheda di valutazione. Si prega di riportare nella prima pagina tutte le fonti di informazione utilizzate.100

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ICF ChecklistAppendice 3: Linee guida per l’uso della Checklist 2/2

5. Le parti da 1 a 3 dovrebbero essere compilate descrivendo il codice del qualificatore per ciascun termine delle funzioni, strutture, attività e partecipazione, relativamente al quale il soggetto intervistato presenti difficoltà. I codici appropriati per i qualificatori sono forniti nelle relative sezioni.

6. Possono essere fatti commenti riportando qualsiasi informazione che possa servire come informazione aggiuntiva o che si pensa possa essere significativa per il soggetto intervistato o osservato.

7. La parte 3 (Fattori Ambientali) ha codici qualificatori sia negativi (barriere) che positivi (facilitatori). Per tutti i codici qualificatori positivi, si utilizzi un segno più (+) prima del qualificatore.

8. Le categorie presenti nella lista di valutazione sono state selezionate dall’lCF e non sono esaustive. Se ci fosse bisogno di utilizzare una categoria che non si trova nella lista, si utilizzi lo spazio alla fine di ogni dimensione per annotarla. 101