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download sentireascoltare.com · ne WS SA 5 Marissa Nadler ha firmato per Kemado e sta già la-vorando al suo nuovo album che uscirà per l’etichet-ta newyorkese tra fine 2008 e inizio 2009.

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e i l rock. Gli amici-per-cos-dire conqui-s teranno un successo inat teso in Inghi l terra , un disco presenza f issa dei cr i t ics pol l di f ine anno gi vinci tore del Mercury Prize e, bot to f inale , 150.000 copie vendute negl i Stat i Unit i senza una tourne promoziona-le . Non sera mai vis to , o quasi . I l fa t to che la forza e la Grandezza di Dummy (Go! Discs , 1994; 8.5/10 ) s tanno dentro e fuori non a una ma tante ed eterogenee t radizioni , come gl i a l ieni che in X Files sono gi t ra noi e chiss da quant i anni . Da t re , a lmeno, considerando che appunto nel 91 a Bris tol i l proget to prende forma per mano del poco pi che ventenne Geoff Barrow. Barrow vanta una gavet ta presso i l locale s tudio di regis t razione Coach House e l amicizia di Massive e Tricky . In Homebrew , gemma di-menticata del 92 di Neneh Cherry (ex Rip, Rig & Panic , u l ter iore pezzo sul lo scacchie-re) , f i rma una Somedays ant ic ipo di futuro, nonch eccelsa love song che scorre su una

ci tazione pianis t ica beethoveniana. Strada tut ta in discesa, giacch f ioccano remix per Primal Scream e Depeche Mode e avvie-ne l incontro con Beth Gibbons, cantante di set te pr imavere pi vecchia che scatena nel ragazzo la vogl ia di un proget to tut to suo. Beth cantava nei pubs (scappa da r idere , a immaginarsela) ed catal izzatore decce -z ione per lo s lancio creat ivo del biennio seguente , lungo i l quale vengono poste le fondamenta del palazzo Port ishead. Arr iva l esper to chi tarr is ta Adrian Utley (classe 1958, un passato coi Jazz Messengers ) ed i l tocco che manca, seppur def i la to (ma un proget to , non un gruppo: ergo non importa) . Paral le lamente al l esordio, i l t r io lavora al cortometraggio To Kil l A Dead Man , omag-gio ai f i lm spionis t ic i dei Sessanta (nel qua-le ess i s tess i reci tano) e che correlat ivo vis ivo del disco in arr ivo. Forse. Rappre-senta una del le pi robuste font i ispirat ive, pure i l pr imo palesars i del gioco sot t i le t ra

real t e percezione, t ra i l vero e i suoi avan -z i (concorda, vero, maestro Antonioni? E pure le i , no, Mr. Hitchcock?) . La Go! Discs f iuta l affare e l i met te sot to contrat to . Poco dopo Dummy nei negozi e i l res to s tor ia , anche e soprat tut to del cuore. Gi, perch avevamo trovato la perfet ta colonna sonora, se proprio non del l inver-no dei nostr i scontent i , cer to del l autunno. Elegante , r icca di suggest ioni vis ive, col ta come una Piaf r ingiovani ta in una ci t t im -maginar ia , t ra nuvole gravide di pioggia che non s i scatenano davvero mai , viceversa la-sciano addosso una col t re dumida t r is tezza. Pi legat i a l la t radizione di composi tor i per la cel luloide come Lalo Schifrin (campio-nato in Sour Times ) e Bernhard Herrmann , o magari ad avventur ier i del la s tereofonia e del l e le t t ronica del la genia di un John Bar-ry (quel le chi tarre; gl i echi e i r imbombi del l onda sonora) e un Oskar Skala , i t re s i proponevano scostat i dai r i f le t tor i come in-te l le t tual i t imidi ma senza spocchia , tut t a l pi i ronici e a capo chino sul la musica. Cos lontani - e per questo cos vicini - da quei f ra te l l i Massive Attack cui smussano i l la to black in noir, raccogl iendone da maestr i lo spir i to senza imitarne la forma. Dotat i del l umil t di un nome importante , poco o nulla c i ta to a proposi to di Port ishead, quale quel lo dei Talk Talk del la svol ta post . I l loro bat ter is ta Paul Webb r ingraziato dal-la Gibbons nel le note di copert ina e torner , ma intanto chiude un pezzo non indifferente del cerchio. Simile la dis tanza apparen-te , tut ta br i tannica, t ra autore e contenuto, evidente nel la new wave (eccolo, i l lega-me al l oggi) che nei suoi predecessori di non rock intel le t tuale; comune la tecnica di s t raniamento par tecipato e inf ine acco-stabi l i le tess i ture , i l rendere l ascol ta tore par tecipe del la propria f ragi l i t emotiva e del le incer tezze la tent i . Se s i eccet tua la r i tmica col locata in avant i nel mix e i tagl i orizzontal i del lo scratching, gl i ambient i di Wandering Star - armonica e hammond in fantasmatica dialogare pi un basso ipnot i -camente f isso - sono sot t ra t t i da Laughing Stock , mentre I t s A Fire ne cost i tuisce ful-gida out take vir tuale . Non r inunci a nul la di questo album strepi toso, dal le lame di the-remin che fendono un accogl iente t r is tezza (Mysterions ) a l t remolo cos James Bond di

corde e r intocchi di sonar (Sour Times ) , a l jazz in camere deco dub-hop ( i l t r is das -s i Strangers /Pedestal /Biscui t ) a l magis t ra le compitare la scuola br is tol iana t ra s incopi di rul lante e dubbi Soul II Soul ( I t Could Be Sweet ) . Basterebbe a farne i l capolavo-ro che , non ci fosse i l valore aggiunto di unansia s ta t ica che at tanagl ia per tut t i i suoi c inquanta minut i e s i sciogl ie in due momenti s te l lar i , s tagl ia t i sul l eccezional i -t a piene mani e i campionamenti dautore t rasf igurat i . C un mondo intero racchiuso nel gassoso soul dal cuore di laniato, fer i to con orchestra e twang chi tarr is t ico Roads e in quel la perfet ta torch song da Genera-zione X che r isponde al nome di Glory Box . Sis temata con intel l igenza in chiusura, don-dola su un campione di Isaac Hayes verso fondal i dolorosi , se i corde che scort icano e parole a l t re t tanto (Dammi un motivo per amart i , dammi un motivo per essere donna, vogl io solo essere una donna) . Arr iva, im-provviso, un breakbeat e lo segue un ur lo di pena che commuove e fa male , inf ine cala i l s ipar io . Scrosciano solo applausi . Diff ic i le impresa dare un segui to , ol t re tut-to mentre cresce un clamore mai insegui to (nel le intervis te , peral t ro rare , Beth non mai presente) : con la sola potenza di tanta bel lezza s i scalano le char ts , i v ideo - ver i e propri mini f i lm - car ichi d inquietante ro -manticismo trainano i l d isco ed successo. Per approfi t tare del l hype in modo creat ivo, i s ingol i sono corredat i da remix e inven -z ioni , i migl ior i del cesto scior inat i nel la mezzora del mini Sour Times (Go! Discs , 1994; 7.3/10 ) , dove un Theme From To Kil l A Dead Man d i puro dis t i l la to Barry accom-pagna quat t ro r i le t ture del brano omonimo tra ombre di jazz acido, t r ip- lounge affat to scontato e dj-ar t di vecchia scuola . Su di esse svet ta una sensazionale e graff iante opzione rock int i tolata Airbus Reconstruct ion , g ioco al r impiat t ino col quale - mentre esplode la moda t r ip-hop e Tricky s i inf iamma come Nearly God - i l terzet to gest isce la fama con oculatezza. Tocca at tendere i l 1997 per la repl ica , sagacemente int i tolata Port ishe-ad (Go! Discs , 1994; 7.8/10 ) e improntata solo in par te a l gi det to (ben sot tol ineato nel pianismo classico di Undenied , in quel-lo ambientale colmo di blues metaf is ico Western Eyes e nel la chirurgica Over ; meno

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nel la fedele a l la l inea Seven Months ) , con-centrato semmai sul guardarsi a l lo specchio e scoprire i l velo del cambiamento. Rif iuta i l brano t ra inante , l opera, ed ragionevole che le vendi te saranno minori ma l accomo -darsi nei cuori no. Par la chiaro anche l im -magine in copert ina, roba da Lynch prestato al la vis ionaria BBC dei s ixt ies , che racchiu -de una Bil l ie Holiday inaspri ta da ectopla-smi di piat t i Technics e sal iscendi chi tar-r is t ic i (Cowboys ; la sua gemella Elysium ) , orchestrazioni da diva psicot ica (All Mine ) , sospensioni i r real i ( la suprema bel lezza di Only You ; i l jazz orbi tante Mourning Air ) se no orrorose (Humming ) , crescendo di f i t -t iz io candore (Half Day Closing , ispirata dagl i United States Of America: quest io-ne non di geograf ia ma di Stor ia) . La resa del le emozioni pare chiudersi su s s tessa in grumi di s ignif icato, f rammenti di so-luzioni che at t raggono e imprigionano nei loro vort ic i . Senza che baleni i l proposi to di uscirne, beninteso. A sorpresa, dopo dodi-ci mesi s i da al le s tampe i l p iacevole lusso Roseland NYC Live (1998; 7.2/10 ) , sor ta di best of immortalato nel lugl io precedente , inf ioret ta to di misurata orchestra e ot toni puntual i , suonato nel senso pieno e vero del termine; un gesto di razza che spiega eff i -cacemente i meccanismi tecnici del la magia port isheadiana e regala pi dun br ivido. Si spar isce, dopo, tornando in quel l a lveo di si lenzio dal quale s i era venut i . Inglesi , e va bene, ma pi isolani che isolat i , a t tent i a l la loro passione che pr ima o poi viene a gal la . Ne pieno Out Of Season (Go Discs , 2002; 7.5/10 ) , in tes tato al la Gibbons e a un Rustin Man che al t r i non che i l s ignor Webb, e s i sente eccome nel la f i l igrana so -nora e in ta lune sospensioni s t rumental i . La

fa da padrone una revis ione del folk-rock da pr imi anni 70, t ra quel Nick omag-giato in Drake e le schegge Pentangle , ma at tenzione, perch Resolve una mai es i -s t i ta Faithful l che r i legge Cohen . Sincero e umbrat i le , intreccia offuscate vibrazioni anche s inis t re nel la luminosa famil iar i t acust ica (Mysteries ) , venata derreb (Tom The Model ) e cameris t ica amarezza (Show ) , vol ta a scivolosi ibr idi (una Spider Monkey d i nervoso or iental ismo, i l jazz gregoriano Romance ) . Fuori da qualsiasi stagione che non sia la sua, un culto da amare senza condizioni, anche in ragione del suo non parafrasare i l gruppo madre in chiave unplugged come ci si poteva attendere (tranne che nella novembri-na Funny Time Of The Year , dal t i tolo ironi-camente fuorviante). Pi facilmente, ne t iene conto mentre rivisi ta la tradizione. I l resto attuali t: i l r i torno dopo undici anni - che volete che siano? - col terzo atto, coeren-te nellesprimersi come sa e deve, pescan-do equazioni logiche (i l krautrock che, via i l Duca Bianco berlinese, preconizz la nuova onda) e cesellando un rock intinto dintro-spezione, fantasma fin qui recondito e mai placato. E nel passato i l lustre dei pionieri che i l gruppo pesca, viaggiando nella coda della cometa di Faust e Silver Apples , infi-lando la testa dentro alla tremante emotivi-t Joy Division e offrendo accenni di jazzi-smo libero e l iberato. Vi troverete questo e parecchio altro, tra cui i l lascito folk della Gibbons solista. Soprattutto, la certezza di un disco capace di crescere con gli ascolti , di raccontare ladesso perch maneggia alla perfezione tanti fert i l issimi ieri . Siamo, per questo, pi ammirati e r iconoscenti che mai. Vale la pena sedersi e attendere, certe volte.

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pAris jungleFuoco dalle banlieu

Linfuocata scena musicaLe parigina viene da Lontano: un

fruLLato degLi uLtimi dieci anni, tra robotiche daft punk,

beastie boys e dfa, mescoLato aLLhip hop ibrido deLLe banLieu

e ispirato aLLestetica dubstep ingLese. in continuit con

La rovente guerrigLia urbana che nei novanta incendiava La

capitaLe, vista neL reaLismo de La haine di kassovitz. fino

aLLoggi di missiLL, dinamite mc, dJ vadim e dJ netik.

testo: marco braggion e teresa greco

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Segnal i da Parigi , fumo elet t r ico mescola-to con le inf luenze del Commonweal th br i -tannico: i l bhangra indiano che spopola e s i mescola con l hip-hop, l ar ia di r ivoluzio -ne diret tamente da La Haine del le banl ie-ue ancora in f iamme. Gli ingredient i del la nuova scena musicale nascono dal l es te t ica f rul la ta e scomposta degl i ul t imi dieci anni , infarci ta dal funk electro robot izzato dei Daft Punk e dal la cos lontana cos vicina New York dei Beastie Boys e del la DFA, da et ichet te e lectro che nascono come funghi : Ed Banger, Inst i tubes, Ci t izen e Kitsun. Ma non solo p-funk, baby. La r i tmica da dancefloor s i mescola con l hip hop me -t iccio degl i abi tant i del le rue e dei Campi El is i : B-boys e B-gir ls che usano la musica come unarma per espr imere e manifestare dissenso. I l tu t to eredi ta to di s t r iscio dal la controcul tura dubstep, da personaggi oscuri come Kode 9 , Warrior Queen e a l t re facce t rasversal i del la Soul Jazz, la London che smonta i confini ad ogni s ingolo, r ie labo-rando i r icordi del passato roots t rapiantan-dol i nel music pot presente e viviss imo.

passato prossiMo urBanoPrima di par lare del la nuova generazione, facciamo un passo indietro. I l passato del la capi ta le dei gal le t t i da noi arr ivato at t ra-verso le immagini te levis ive: r icordiamo in par t icolare quei fuochi che i l luminavano le nott i di per i fer ia e quel senso di instabi l i t e di impotenza che t rovava sfogo solo nel la guerr igl ia urbana. La t raduzione su pel l ico-la di questo feel ing l abbiamo vis ta nel f i lm di Mathieu Kassovitz , La Haine (Lodio ) , in quei Novanta che da noi r ibol l ivano nel le aule dei t r ibunal i e che la s t rada l aveva -no persa di vis ta . La s tor ia presto det ta . 1995: s iamo nel le banl ieue, a Les Muguets , i l g iorno e la not te successivi a l la r ivol ta urbana con la pol iz ia , scatenatasi dopo i l pestaggio durante un interrogator io di un ragazzo del quart iere , Abdel Ichah, 16 anni , che ora in coma. I l f i lm segue le vicende di t re ragazzi , un ebreo, un maghrebino e un afr icano, t re modi different i di affrontare la vi ta e le s tor ie cont ingent i che accadono in-torno a loro. Abdel poi morir , scatenando ulter iormente la fur ia del la r ivol ta e la re-

azione di uno dei protagonis t i , Vinz (Vin-cent Cassel ) . Premio per la migl ior regia a l Fest ival di Cannes 1995, Lodio ha se-gnato l affermazione di Kassovi tz con uno st i le for te : r i tmo serrato, real ismo esaspe-rato, concatenazione per accumulazione, bianco e nero l ivido accompagnato in modo s incopato da una colonna sonora che mesco-la reggae, hip hop, rap e r i tmi urbani , un suono meticcio che ingloba un melt in pot usato come arma per r ivendicazioni social i . Ispirato a un fat to vero di cronaca successo t re anni pr ima nel le rovent i per i fer ie par i -gine, Lodio par la to in ver lan, s t re t to dialet to par igino che accentua i l real ismo e la veloci t dei dialoghi . Fi lm dialogat is -s imo quindi , urban l ingo e street talking : non poteva essere a l t r iment i . I l protagonis ta Vinz, i l ragazzo ebreo pieno di rabbia che s i fa r ispet tare con la violenza, non conoscen-do al t r i mezzi , s i ispira a l Travis Bickle di Taxi Driver , r ichiamandolo anche nel l ico -nograf ia , e r icordando l analogo personag -gio di Motorcycle Boy in Rumble Fish d i Coppola , sul model lo dei tant i rebels wi-thout a cause d i jamesdeaniana memoria e carat ter i s imil i messi in scena da Scorsese e Spike Lee , t ra gl i a l t r i . Anche se a differen-za degl i esempi precedent i , i personaggi de Lodio non sono mossi da confl i t t i in terni , ma esterni e legat i a l cont ingente . I l regis ta poi dal s ingolo episodio del le banl ieue al-larga i l quadro a tut ta la Francia ( l apologo f inale sul la f ine del la societ , che r ipren -de la scena iniziale del l uomo che precipi ta dal c inquantesimo piano): la Francia come simbolo del l Occidente devastato dal l odio, dai confl i t t i razzial i , dal la violenza da cui nessuno escluso. La caduta del l uomo che si vede a inizio f i lm infat t i quel la che poi s i espl ic i ta per tut ta la sua durata . I l f i lm ha susci ta to numerose polemiche al la sua usci ta in Francia , per la cruda rappre-sentazione del la pol iz ia f rancese, la qua-le ha sconfessato da subi to la pel l icola . E guerr igl ie urbane e r ivol te s i sono cont inua-te a r ipetere: cronaca quot idiana ormai da parecchi anni . Gi a f ine 2005 Kassovi tz , che nel f ra t tempo aveva tenuto un basso profi lo sul l argomento, aveva polemizzato dal suo blog (www.mathieukassovi tz .com/blog/) con l a l lora minis t ro del l interno Ni-colas Sarkozy , i l quale aveva invocato la

repressione nei confront i del le r ivol te nel le banl ieue. Lodio anche pel l icola s t racol-ma di musica, usata come concatenazione t ra una scena e l a l t ra , mentre s i procede per cont inue accumulazioni : come nel 68 si ascol tava l ur lo di Immigrant Song prima di indossare l eskimo ed uscire a manifesta -re , nei Novanta i l rock viene sost i tui to con i l reggae di Bob Marley ( in aper tura con Burning And Loothing , mentre vengono lun-gamente mostrate immagini - di reper tor io - di scontr i con la pol iz ia , del la Par igi che brucia incandescente) e con la black mu-sic (Isaac Hayes con That Loving Feel ing , The Gap Band) , l hip hop e i l rap ( i Beastie Boys , Cut Kil ler pi tardi con Mc Solaar , Assassin) , i l funk (Cameo, Zap Mama), in un mix inscindibi le dal le immagini .

Forward to present Oggi i l problema violenza urbana resta , anche se non fa pi not iz ia , anche se i TG sono dis tant i anni luce dal reale . Nel l era Sarkozy la Francia che sciopera, la Par i -gi che fa t remare con le sue manifestazioni gl i scranni imbott i t i dei palazzi del potere e blocca per una set t imana la Metr, la gente

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che s i r ibel la a l l immobil ismo del la c lasse dir igente sono segnal i che s i t raducono an-che in musica, che fanno smuovere lo s t i le global izzato. I l padre s tor ico di questo mi-scugl io prol i f ico Manu Chao che con la sua Mano Negra ha aper to nuovi or izzont i , nuove vie . Ma se quel gruppo era (e r imane) un cul to mainstream, gl i eroi di oggi non sono sul-la bocca di tut t i , anzi , sono da scoprire a t -t raverso le connessioni e le amicizie sul la re te , quasi un passaparola da nerd fanzinar i . Impossibi l i ta t i a t rascorrere i weekend nel-la capi ta le del l haute couture , c i muoviamo at t raverso i l download e le connessioni , i forum e i commenti myspaceiani di fan en-tusiast i , le c l ip su YouTube e le poche usci-te uff ic ia l i . E r inasce improvvisamente la sensazione del la musica dei pr imi Novan-ta , quando la jungle di Goldie impazzava, quando la f reschezza del la scoperta s tupi-va anche i pi agguerr i t i t radizional is t i del quat t ro . Da quel le connessioni nacquero f i -gl i prorompenti che sfot tevano i l tempo e le mode: drumnbass , nu-jazz, big beat e t ran -ce . Oggi dal network bisogna tagl iare col machete le fogl ie dei parassi t i impestant i e cercare di uscire vivi dal la Par is Jungle . I l fenomeno non coinvolge solo le fol le di ravers o di headbangers da fest ival , bens diventa sempre pi una quest ione di s t i le . St i le che coinvolge le nuove 4 vie . Basta con M.C.- ing, rapping, graff i t ing e turnta-bl ism: oggi c i misuriamo con t -shir t ing, de-s igning, featur ing e agi t -poshing. La s t rada t ras loca sul le passerel le del la moda? I vo-lant ini c ic lost i la t i d iventano f lyers , gl i s lo-gan diventano r i ff e i f rui tor i di questa mu-sica portano tut to su un piano mondano: je t set vs . impegno. Pol i oppost i o facce del la s tessa medagl ia?Lincontro fra moda e pol i t ica , f ra musica elet t ronica e passerel le /palchi l avevamo gi vis to nel l ascesa di un personaggio in bil ico t ra i due mondi: M.I.A. . La pasiona-r ia del r i tmo e del la contaminazione del le inf luenze etno-bhangra, nel 2007 ha infuo-cato i palchi e le consol le dei DJ di tut to i l mondo. Sar per la bel la presenza, saranno i suoi modi schiet t i e le sue dichiarazioni senza pel i sul la l ingua, ma M.I .A. diven-tata un s imbolo per la nuova generazione di nonsoloteen. La sua musica quel lo che pi

di global izzato possiamo ascol tare , ovvia-mente proveniente da una del le capi ta l i del-la musica senza confini . I l punto di par tenza e di scambio di suoni ancora una vol ta la London Cal l ing, che ha da sempre sfornato ta lent i giovaniss imi e schiet t i (vedi , tanto per dirne una, l a l t ra r r iot- teen che Lady Sovereign ) . Quel lo che oggi passa al di l del le bianche scogl iere di Dover la s to-r ia del r i tmo: Giamaica e Maghreb, India e ghet to americano. Tut to compresso in un f i le * .z ip di patchanka new global porter, che at tende di essere esplorata e soprat-tut to - bal la ta .

M-i-douBle s-i-douBle l avec la crewLa guida per sopravvivere a l caos suburbano par i s ien una le i . I l suo nome d i ba t tag l ia : Miss i l l . La be l la jeune- f i l l e in iz ia a muo-vers i come graff i t t a ra e des igner a l l ombra del la c rew BMC . I l suo percorso a r t i s t ico s i avvic ina sempre d i p i a l la musica e ne l 1999 res ident a l le se ra te Rumble in the Jungle a l Batofar e a l Glazar t par ig in i ; nel 2003 sbanca a l fes t iva l Transmusica les d i Rennes a f ianco d i nomi de l ca l ibro d i Amp Fiddler, Jay l ib , Kowalsk i , Kruder e Fischerspooner, po i f ina lmente a 22 anni i l debut to con Mash Up (Discograph , o t tobre 2005) , acc lamato da l l e le t t rocr i t ica mon -dia le come uno de i mig l ior i mix de l l anno. Ancora to sa ldamente a l la cu l tura de l bre-ak h ip-hop mescola ta con qua lche accenno d i e le t t ron ica e funky, p i da l le par t i de l le c rew old-schoolanni 80 d i Afr ica Bam-bataa che a l le t rans iz ioni rock de i Beas t ie , l a lunga compi la t ion propone g i qua lche spunto d i r i f less ione e lec t ro . In breve tempo s i a ffe rma come una de l le voc i p i f resche e pronte ad accogl ie re i suoni che s tanno t ras formando i l suo te r r i to r io . Oggi esce i l nuovo d isco : Targets (BMC-Discograph / Se l f , 10 marzo 2008, su SA #41) . E i l sa l to di qua l i t c tu t to . Anzi d i p i . I fea tur ing spaccano, inser i scono idee e an ima g loba l , bra ins torming r i tmico e vogl ia d i novi t s t i lose , senza compromess i ; l e t racce au to -prodot te da l la s t ree t punker sono per fe t to pos t -Daf t , ac id i t concent ra ta per le fo l -le che ass i s tono a i suoi show (andatev i a guardare su YouTube qua lche f i lmato tan to per vedere la popolar i t de l miss i le te r ra -ar ia ) . Ma chi sono ques t i a l f ie r i de l nuovo

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suono urbano? I nomi sono mol t i e var iega-t i , ma le d ivers i t che s i incont rano s tanno tu t te su un Trans Europe Express che par te da Londra e a r r iva a l lo s t i l e , da l vecchio break anni 90 a i f lash de i paparazz i . La nouvel le vague ha una base so l ida d i bea t che guarda a l la moda , e in ques to f rangente i punt i d i conta t to con i l punk sono mol te -p l ic i . I l no- fu ture na to p i che su i d i sch i su i negozi d i Viv ienne Westwood e su l le coper t ine de i magazine ind ipendent i , su l le p in e su l le borchie , su l le c res te e su l nuo-vo modo d i v ivere la musica , l asc iando da par te i l passa to e d ich iarando (per pochis -s imo) l ind ipendenza . Oggi sappiamo che l a separaz ione da l lo s ta r sys tem dura ta un ba t te r docchio e che es t romet te rs i da l merca to ( s ta to) un sogno. Con i l senno d i poi , perch non prendere come base l ap -par tenenza a l lo s ta r sys tem e smontar lo con suoni che spaccano? Dis t ruggere i l s i s tema da dent ro? Pr ima d i t ra r re conclus ioni av-venta te , to rn iamo a l la c ronaca . La base de l nuovo sound urban punk la cos t ru isco-no due personaggi che con i l r i tmo hanno scolp i to la lo ro car r ie ra . I l p r imo Dyna-mite MC : lu i l ane l lo d i congiunzione con le esper ienze de l drumnrapping ta r-gato UK. Roni S ize , Reprazent , e Scratch Perverts r iemergono d i prepotenza da l le macer ie de l la f ine de i Novanta . Dynami te ha par tec ipa to a que l New Forms (1997) che ha r innovato le nos t re convinz ioni su l r i tmo. Da l in po i par t i to tu t to d i nuo-vo: graz ie a que l la bomba oggi s i ce lebrano i ner i baccanal i dubs tep , senza que l d i sco niente sarebbe com . Dopo le innumerevo -l i co l laboraz ioni con crew e DJ , dopo aver sc r i t to t racce per i mondi v i r tua l i de l v ide-ogame bes tse l le r Need For Speed , i l nos t ro rapper ha ben pensa to d i p rodurre d isch i da so lo . Oggi r i to rna a segnalare la sua pre-senza a t t raversando la manica , rappando su quel l inno ragga che Forward , una cosa che co l lega Kings ton a l vecchio cont inente a t t raverso una t t i tud ine b lackiss ima; e po i nel la ac id-prop Toxick , che fa t remare i ra -gazz i bes t ia newyorkes i spaccando i l cu lo pure a l le d i scendenze smarr i te de i RATM .Lal t ro DJ Vadim , d i re t tamente da l la f reddiss ima San Pie t roburgo a t te r ra con de l le cose da paura a Londra . Old school Ninja Tune , amico d infanz ia d i Mark B,

mago de l sampl ing e innovatore su l le l inee di un jazz- rap quas i d obbl igo per quegl i anni d i scazzo consapevole . Oggi co l labora con DJ Jazzy Jeff ne l la sua e t iche t ta BBE e con i l g ruppo rapper One Se l f (Blu Rum 13 e la brava mogl ie t t ina Yarah Bravo) . I l fea tur ing de l suo gruppo (Choose To Care ) puro ac id rap con una cassa che spacca e che p ian ta de l le fondamenta d i cemento che sos tengono l in te ro Targets . Su ques te g i t ta te sono mol t i i g iovani ta len t i che co-s t ru iscono p ian i d i lo f t sc iccos i . La fo to r icordo s i compone magicamente d i perso-nal i t underground, e propr io per ques to l a page . I l secchionerd i l t re vo l te cam-pione de l mondo d i tu rn tab l i sm DJ Net ik : uno che mangia v in i le , un cosmopol i ta che fa ba l la re le generaz ioni d i tu t to i l g lobo , superbass i e d i s tors ioni in ac ido ne l la sua Dark Moon ; c poi la be l la e imposs ib i le model la voca l i s t venezuelana : Yethz , una par tec ipaz ione che fa t remare la reg ina M.I .A. . Kema l a Pul l Up The People de l 2008, Mueve Lo l a r i spos ta a l fu lmicoto-ne che fa p iazza pul i ta d i Nel ly e d i tu t to que l lo che avevate sen t i to su l versante d i -scola t ino . Sos tando in Sudamer ica c pure i l cugine t to Edu-K , uno che ha sos t i tu i to la p de l p- funk con la b de l ba i le funk bras i l iano , voca l i s t da paura in Kabrake , da fa r inv id ia a Kavinsky o a Sebas t ian ( f i -g l i ac id i de l la n id ia ta e lec t rof renchdisco) . Uno che va a suonare con la nos t ra reg i -ne t ta ne l le carcer i f rances i , t an to per ca-p i re i l t ipo . Per concludere i l quadre t to c i sono pure Nine Lives The Cat , i l combat DJ aus t ra l iano e i l mi to jungle reggae Ju-nior Red .

coMBat posh?Miss i l l ha r ipr i s t ina to le idee e g l i s ta t i d i ag i taz ione de l punk, la cu l tura de l pos t breakbea t , tu t to f ru l la to con le sonor i t Chemica l Bro thers e la sens ib i l i t dance -ha l l de l cuore d i Londra . I l r i su l ta to una nuova cu l tura osmot ica in cont inuo muta-mento , senza cer tezze , aper ta a qua ls ias i contaminaz ione e per ques to seppur an-cora ta a s t i l emi o ld-school pos tmoderna . La pol i t ica c i en t ra d i s t r i sc io , i p roc lami e g l i s logan non sono che gadgets per ab-be l l i re , pa i l le t tes e g l i t t e r de i ves t i t i nuovi del l impera t r ice jungle , che d ich iara , rag -

g iunta per mai l : Non so se la mia mus ica ha de l po tenz ia le pol i t i co . concepi ta per far fes ta , non ho la pre tesa d i essere ac-cos ta ta a Mano Negra o RATM. Loro sono leggende! S to so lo por tando avant i la mia propos ta e non vogl io essere co invol ta in pol i t i ca . Penso che i l mondo s ia mala to e non vedo l ombra de l cambiamento . P i g iro i l mondo e p i mi accorgo de i danni che l uomo ha fa t to . La guer ra in iz ia ta . Dal la s t rada s i passa a l l au tos t rada infor-mat ica , da i mani fes t i a l le pagine MySpace .

Ques to i l nuovo modo d i fa re cont rocul -tura . La musica res ta un ingredien te che condisce le no t t i e le amic iz ie , ha i l po-tere d i far incontrare la gente , un modo d i comunicare; ma guardando come g ira i l mondo, c i vorr mol to d i p i per cambiare le cose . Non c i hanno ancora preso tu t to , Par ig i va l bene una Miss i l l .

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pasticche nel BeveroneMuoversi con equi l ibr io t ra dischi buoni e meno buoni non poi cos diff ic i le . Basta esser bravi a smorzare l entusiasmo che a volte t i prende, a t tendere che la f iammella s i consumi pr ima di assumersi quel r ischio di t roppo. Che poi senn r imbalza nel la re te vi ta natural durante , e quel voto esagerato t i s i appiccica addosso come un tag imperi-turo. Quindi : cautela . Unimpresa non cer to diff ic i le , diciamo pure che roba da me-diani . I l problema che ogni tanto t i capi ta quel disco che t i s i annida dentro, non smet-te di squadernare messaggi a divers i l ivel l i di profondi t e complessi t , dal lo sfr igol io epidermico del pop al c igol io angoscioso del l avanguardia (non necessar iamente mu -sicale) . Allora un po pi diff ic i le r i t rars i , n icchiare , fare lo gnorr i . C un dovere nel piacere proprio come c una ragione nel la fol l ia , cos non puoi fare a meno di addi tare quel t i tolo t ra i tant i , aff inch al t r i ne colga-no i l peso e la portata sul le cose del mondo pop-rock. E fanculo la cautela . I l panegir ico dedicato al l ul t ima fat ica dei Baustel le , gi incensato nel la recensione del numero scorso. I l cui valore c i sembrato notevole f in da subi to , salvo poi i r robust i rs i con gl i ascol t i , con la decodif ica dei segni e segnal i di cui pervaso. Ci sembra un album im-portante come lo furono a suo tempo - solo per dirne qualcuno - Ko De Mondo dei CSI , Hai paura del buio? degl i Afterhours , Tra-sparente d i Marco Parente . Oppure - pi lontano nel tempo - La voce del padrone d i Battiato , cos come - pi di recente - So-cial ismo tascabi le degl i Offlaga Disco Pax . Dischi non necessar iamente bel l iss imi , non esent i da pecche. Ma important i appunto per quel la tensione che l i spinge a costruir-

s i una rete di r imandi , a l lusioni e re lazioni t ra epoche, s t i l i e fenomenologie cul tural i diverse , innescando l ink che def iniscono un or izzonte coerente ma espanso, sempre che l ascol ta tore decida di s tare a l gioco, d in -vest i re cur iosi t , passione, impegno nel di -svelamento dei l ivel l i narrat ivi . Botole disseminate nel la t rama testuale e so-nora, preziosismi che puoi scambiare per ab-bell imenti vezzosi f inch non al larghi l an-golo di r ipresa e intravedi una mappa, una sensibi l i t s t rut turata e convergente. Pren-dete, in Amen, i l caso del s ingolo Charlie fa surf : melodia parecchio adesiva per non dire scontata , chi tarre impetuose, tast iere e archi per una bolgia iperpop su cui impazza un laconico sarcasmo anti-giovanil is ta e ant i-ant i-giovanil is ta ad un tempo. Un bel coa-cervo di espedient i se volete , ma intanto oc-corre prendere nota del l introduzione darpa a cura di Beatrice Martini - giovane ar t is ta mult idiscipl inare prossima al debutto sol is ta - e degli ammiccamenti ( la contro-ci tazione del t i tolo, le al lusioni nel testo, l ispirazio-ne generale) ad una instal lazione Charlie Dont Surf - del l ar t is ta(?) provocatore (?) Maurizio Cattelan , che a sua volta schiude al t r i r imbalzi musical i e cinematografici , dai Clash a Francis Ford Coppola . Un muo-versi t ra popular e avanguardia, t ra cul to ed emergenza che l i porta ad avvalersi di Bea-trice Antolini - mult is t rumentis ta neopsych sodale dei Jennifer Gentle , gi un album al le spal le - cos come del la poetessa Fran-cesca Genti (autr ice del le l i r iche di Dark Room) , del mitologico musicis ta etnojazz et iope Mulatu Astatke - a l le prese con vi-brafono, percussioni e Fender Rhodes - e di Alessandro Alessandroni , s tor ico composi-tore romano gi al lavoro con Morricone e

e cos (il pop?) sia

Torniamo a parlare di Amen, lultima notevole fatica dei Baustelle, perch tra i rinterzi e le botole che ne cospargono la superficie capita dimbattersi in attori non protagonisti capaci dinnescare link dallinconsueta, penetrante densit. Accendiamo la luce su quattro di essi, cos diversi nelle intenzioni, negli ambiti operativi, nelle potenzialit. Cos misteriosamente affini.

Cat t e l a n : B i d i B i d o B i d i B o o

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Umiliani che ha orchestrato Spaghett i We-stern e addir i t tura suonato i l s i tar ne I l l i -berismo ha i giorni contat i . Per non dire dei r imandi implici t i ed espl ici t i (gl i omaggi a Lee Hazlewood , Pasolini , Baudelaire . . . ) , nonch le t ipiche carrel late mnemoniche come nel la s truggente Alfredo , giocando ad osci l lare con una certa - voluta - forzosi t t ra presente e passato pi e meno remoto, get tando improvvisi bagliori su una Storia recente t roppo poco metabolizzata aff inch si possa chiudere pacif icamente nei l ibr i . I l passaggio al la mult inazionale di turno - la Warner in questo caso - degli ex indipen-denti / frugal i Baustel le avvenuta ai tempi di La Malavi ta (2006), fu un passo coerente al disegno che oggi s i compie, di drogare cio con past icche pop birbantel le i l beverone indist into del la contemporanei t , nel tenta-t ivo tanto pi s truggente quanto vel lei tar io di scuotere la vi ta emotiva del l individuo/ascoltatore s trat tonandolo per i t impani via cervel lo e cuore. Volendosi pop nel la sua accezione pi viva: emulsione edibi le di ro-vel lo avanguardist ico.Ci pare giusto anzi s t imolante quindi lasciare che Amen ci sedu-ca. Ma a modo suo, rendendoci cio amanti a t t ivi in cerca di r isposte e forme e vol t i e indir izzi . Per questo torniamo ad affrontar-lo scegliendo quat tro punti di osservazione diversi , quat tro segnali di r interzo per rac-cogliere la sf ida e lanciarne al t re . s t e F a n o s o l v e n t i

Beatrice Martini FraGile FolGorante tenaciaUna porta che cigola. La sirena di unam-bulanza che dun tratto invade, violentan-dolo, lo spazio. Ma la ragazza non si scom-pone: come fosse protetta da una pell icola di tenacia, i sensi affondati nel compiersi di unepifania sonora per arpa e percussioni. Anzi, quel cigolio e quellululato sono agen-t i accidentali proprio come il cacciavite o i l rotolo di cartone adoperati per complicare la consuetudine di unarpa, la stupenda con-suetudine del pi immaginifico e surreale tra gli strumenti . I l luogo i l Sound Metak, ne-gozio milanese di strumenti musicali gesti to da Xabier Iriondo . I l tempo laprile del 2007. La ragazza Beatrice Martini , arpi-sta e percussionista fiorentina, classe 1985.

Tra i motivi per cui lex terrorista della sei corde per Afterhours e A Short Apnea s i interessato a lei , c probabilmente quella determinazione che lavora - senza mai tra-valicarla - sotto la soglia di una solenne de-licatezza. La performance documentata nel dvd in mio possesso si apre con The Crown Of Ariadne , composizione del 1979 a fir-ma Raymond Murray Schafer , oltre venti minuti di rapimento ora etereo ora febbrile per arpa e percussioni ( tom, cavigliere, wo-odblocks, shaker, wind chimes. . .) che gi le valsero i l Premio delle Arti 2006. C poi la breve Divertissement lespagnole di Andr Caplet , un intermezzo tanto antico - del 1924 - quanto brioso, prima del palpitante valzer Elgie pour la morte dun berger di Bernard Andrs . Avrete capito che lambito in cui Beatrice ama muoversi quello della colta contemporanea, ma un dichiarato amo-

re per le sperimentazioni (minimale, elettro-nica, atonale, improv) e per la molteplicit/multiformit delle manifestazioni art ist iche (teatro, let teratura, architettura, danza, gra-fica. . .) conducono la sua call igrafia in una zona di confine tra indistinto e contamina-zione, dove location, scenografia, posa, tratt i somatici , luci , colori , suoni, gesti , esattezze e imperfezioni coll idono in una performan-ce fragile e coerente. Come gi in 3 Meters , video realizzato nellagosto del 2005 da Du-bravka Sekulic, camera fissa su una candida Beatrice intenta a percuotere con un cucchia-io dodici bott iglie di vetro riempite con col-la vinil ica, latex, farina, lat te. . . Un ingenuo, puro, ingegnoso inseguimento del suono bianco, percussivo e armonico, esistenziale e utopico, tenace e minimale. Ferma restan-do limportanza della messinscena come enunciato irrinunciabile: tutto scarno ma

accogliente, t iepido e schivo dal parquet alla luce radente, essenziale ed evocativo dalla veste al drappo sospeso (un patchwork rea-lizzato con sagome floreali r i tagliate da map-pe e quotidiani) che la ricoprono, rendendola ascetica e angelica, ninfa curiosa e inarresta-bile alla scoperta di quel cha accade quando accadono le emozioni. Una cura dei dettagli , della fragranza e delle sfumature votata al concepimento di una indagine intima anzi in-teriore, sulle tracce dellimmaginifico resi-duo nellesistenza reale, un esercizio dintel-l igenza femminile che ipotizza evidenti l ink con lopera di Joanna Newsom , Cocorosie , Juana Molina , per non dire della ricerca or-mai divinizzata di Bjork e della frusta arcai-cit operata dallult ima PJ Harvey . E gra-zie a Myspace - pensate un po - che Iriondo si accorto di lei . Cos come Alessandra Fabbri , at tr ice e coreografa, che lha voluta in Hydrology , spettacolo di danza andato in scena al TANZherbst Festival di Dresda nel novembre 2007, stessa cit t dove si tenuto ImproWinter 08, sett imana dedicata allarte improvvisata nel quale stato presentato un evento concepito durante alcuni workshop condotti da Markus Stockhausen trombet-t ista e compositore figlio del grande Karl-heinz - con la fatt iva partecipazione della Martini . Anche Francesco Bianconi uno di quell i folgorati su Myspace. Linterven-to di Beatrice in Amen una gelatina fiabe-sca darpa a mo dintroduzione del singolo Charlie fa surf , appena un frammento quindi per posto in prima fi la a caratterizzare i l sound dei Baustelle anno 2008. Ulteriore pe-culiare ingrediente di un album che, strato dopo strato, dettaglio dopo dettaglio, sugge-risce una elaborazione sofist icata di elemen-ti semplici , una frugale metabolizzazione di memorie e teoremi, di passato che realizza un presente che non consente di auspicare futuro. Per Beatrice invece i l futuro c e si-gnifica una collaborazione l ive con Robert Lippok dei To Rococo Rot al Brighton Fe-stival 2008, in programma una performance per organo, arpa, percussioni ed elettronica. Quindi arriver i l primo album, Scores For Fingertips On Tiptoe , in uscita entro lesta-te. Ne riparleremo. steFano solventi

Be at r i C e Ma r t i n i

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ricaMi Floreali in doppiopetto il BiG saloon di Beatrice antoliniPr ima d i Amen , p r ima de l con t r a t to ma jo r, p r ima che l a Mi lano da be re s i imposses -sas se de l l e co rde voca l i sgua lc i t e d i B ian -con i e Co . t r a s fo rmando le in una ve r s io -ne agg io rna ta e dec i samen te pop d i Luig i Tenco e Se irge Gainsbourg , i Baus t e l l e v ivacch iavano con d ign i t ne l so t tobosco i nd ie nos t r ano . Un un ive r so a s s t an te , con p ropr i e r ego le , t u t to ra in pe renne f i -b r i l l az ione , dove non po i cos d i f f i c i l e imba t t e r s i , t r a l e t an te p romesse manca te , anche in qua lche p i cco lo f enomeno d i cu l -to des t ina to a c re sce re in f r e t t a . Qua lche anno f a que l f enomeno s i ch i amava p ro -p r io Baus te l l e . Ora i l t e s t imone sembra passa to ne l l e man i d i Bea t r i ce An to l in i . Due s to r i e appa ren temen te d ive r se l e l o ro , che in Amen un i scono fo r tune e capac i t .

I l mer i to de l l a band d i Montepu lc i ano , che ch iama l a r t i s t a bo lognese a mus ica re S te inway e a p re s t a re g l i s t rumen t i i n Spa-ghe t t i Wes te rn , o t t enendo ne l p r imo caso uno s t rumen ta l e a l p i anofo r t e ma l incon ico quan to su r rea l e e ne l s econdo un b ra -no da l suono a d i r poco e sp los ivo . Ep i sod i che a l d i l de l l e r e sponsab i l i t d i r e t t e d i ch i suona , f anno r i f l e t t e r e ancora una vo l -t a su l l a po l i ed r i c i t , l a vog l i a d i con tami -nar s i , l a c r ea t iv i t d i una mus ic i s t a capace d i cambia re d ab i to con e s t r ema fac i l i t . Del r e s to non ma i s t a to un mis t e ro . Ce ne e ravamo accor t i g i ne l 2006 , a l momento de l l a pubb l i caz ione de l suo e so rd io d i sco -g ra f i co e ne abb iamo u l t e r io re confe rma o ra che r i t rov iamo Big Sa loon d i nuovo sug l i s ca ff a l i dopo un ope ra d i r e s ty l ing mus ica l e e g ra f i co ad ope ra de l l a r t i s t a e de l Madcap Co l l ec t ive . A l lo ra come ogg i t r en taqua t t ro minu t i d i mus ica sconc lus io -na ta , e sp los iva , ecc i t a t a da cambi d i r i tmo r epen t in i , i n cu i s i mesco lano ob l iqu i t melod iche d i s cuo la ba r re t t i ana , p i anofo r-t i so t to an fe t amina , fugac i s cena r i on i r i c i , r i t r a t t i a penna re l lo che sbo rdano , f i nezze j azza te . S i s egue i l f l u s so de l l e pa ro le t r a p i s to l e l a se r e ba t t e r i e che sembrano mac-ch ine da sc r ive re (Topog Danc ing Mou-se ) e c i s i r i t rova a bazz ica re t r a morb idez -ze quas i t r i p -hop (Moved From A Town ) ; s i sa l t e l l a su r i tmi s incopa t i e ba t t i t i d i man i a l l u r lo d i we are k ids w i th the microphone (Bread & Puppe t s ) e s i f i n i sce co l c i t a r e vecch i ske tch d i Benny Hi l l (Lazy Jazy ) ; s i app rezzano c repusco la r i ma l incon ie a l p i anofo r t e (Tur t l e & Peach In Love ) f i n -ch non a r r iva i l t u rno de l l e ba l e re cubane (Mons ter Munch ) . La nuova ves t e una r imas te r i zzaz ione ad ope ra d i Dav ide Cr i -s t i an i de l Bombane l l a S tud io , un ope ra -z ione d i ch i ru rg ia e s t e t i ca che pu r man te -nendos i f ede le a l l e vecch ie r eg i s t r az ion i , d nuovo lus t ro a l l a s c r i t t u ra de l l An to l i -n i , g iocando su l l a de f in i z ione deg l i s t ru -men t i , r i pu lendo l e me lod ie , i nna lzando i l d i sco da sempl i ce home reco rd ing a ope ra d i l o - f i cosc i enz ioso . I l min imo pe r una mus ic i s t a capace d i conqu i s t a re con i l suo cha rme anche i p i an i a l t i de l l a d i scogra f i a u ff i c i a l e .FaBriz io zaMpiGh i

Francesca Genti uno sGuardo pop al quotidianoNon d i f f i c i l e cog l i e re i l s enso de l l a p re senza d i F rancesca Gen t i i n Amen de i Baus te l l e . C un medes imo sen t i r e che l a accomuna a l g ruppo , come c i r i ve l a l a po -e t e s sa , r agg iun ta pe r ma i l : Asco l t ando a mane t t a t u t t i i d i sch i de i Baus te l l e mi ha co lp i to l a nos t r a consonanza poe t i ca , mi ha p ropr io s tup i t a , pe r ques to ho vo lu to me t t e rmi in con ta t to con lo ro . La du rez -za e v i t a l i t de l l e l o ro canzon i , penso - e spe ro - s i a l a s t e s sa de i mie i ve r s i . Que l lo che mi p i ace in Amen i l co ragg io d i com-promet t e r s i con l a con temporane i t , non so lo c r i t i cando la , ma anche subendo la . E ce rcando un senso sempre e comunque . Un a t t egg iamen to ve ramen te roman t i co e t e -mera r io . Penso che i Baus te l l e non s i me t -t ano ma i i n ca t t ed ra a c r i t i ca re da l l a l to lo s t a to de l l e cose , ma c i a ffond ino den t ro , pa t endo i l mondo e tu t t e l e sue con t r ad -d iz ion i . Un r i t r a t to che t r acc i a l e coor-

d ina te de l l a band to scana , che l a Gen t i ha vo lu to conosce re da f an , a t t r ave r so una l e t t e r a : Mi sono p resen ta t a ce rcando d i f a re una be l l a f igu ra , qu ind i s c r ivendo una mia poes i a . Mi sono p ropos ta pe r una co l -l aboraz ione , s ebbene pens i che i Baus te l l e non abb iano a s so lu t amen te b i sogno d i un pa ro l i e re , pe rch i l o ro t e s t i sono mol to be l l i . C la s se 1975 , t o r inese t r ap ian ta t a a Mi lano dove l avora a l l a R izzo l i come reda t t r i ce , F rancesca ( che c i t a t r a i suo i numi tu t e l a r i A ldo Pa lazzesch i , Nann i Ba-l e s t r in i e Rossana Campo) , ha a l l a t t i vo un pa io d i l i b r i d i poes i e , Bimba Urbana (Emi l io Mazzo l i , 2001) e l a r acco l t a che l ha impos ta a l l a t t enz ione , I l ve ro amore non ha l e nocc io l e (Mer id i anoze ro , 2004) , fo lgo ran te e sempio d i me tapop poe t i co , p i cco l i a ff r e sch i me t ropo l i t an i pos tmoder-n i e sp res s i con g raz i a , che a ff e rmano in r ea l t una poe t i ca du ra e sp i e t a t a , e uno sgua rdo c r i t i co ve r so l a con temporane i t (Al l Esse lunga de l l amore : compro un ge -

Fr a n C e s C a Ge n t i

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l a to / a f o rma d i so l e . / ( i l so l e vero / ha meno co lore / i l v e ro amore / non ha l e nocc io l e ) . Ha da poco pubb l i ca to su Con i -g l io Ed i to re un l i b ro d i na r r a t iva , I l cuore de l l e s t e l l e . Agg iorna t i s s imo ca ta logo de i maghi (2007) , so r t a d i d i sve lamen to i ro -n ico de l mondo de l l a mag ia od ie rna , con tu t to que l lo che d i c i a r l a t anesco compor t a ( que l lo che vo levo me t t e re a l l a be r l ina in ques to t e s to , che una pa rod ia de l l a l e t t e -r a tu ra new age , e r a p ropr io i l l a to p rosa -s t i co e mis t i f i can te de l l e so te r i smo) , un l a to de l l a nos t r a soc ie t de l lo spe t t aco lo che p re t ende d i r ende re tu t to commerc ia -b i l e , sv i l en te . Va da s , i l vo lume ha in -t en t i pa rod i s t i c i che hanno gene ra to anche f r a in t end imen t i ( l ope raz ione r iu sc i t a t a lmen te bene che nessun l i b ra io ha cap i to che s i t r a t t ava d i un ope ra d i na r r a t iva ed i l l i b ro s t a to messo ne l r epa r to ded ica to a l l e so te r i smo) .Dopo es se r s i p ropos ta a F rancesco B ianco-n i , l a co l l aboraz ione s i qu ind i conc re t i z -za t a ne i ve r s i d i Dark Room , un incede re morr i con iano da co lonna sonora ann i 70 d i cu i au t r i ce e can tan te Rache le Bas t r e -gh i ( Francesco mi ha manda to v i a ma i l una me lod ia : i o ho sc r i t t o i l t e s to che lu i ha success ivamen te r imanegg ia to ) e che sembra r i ch iamare Io e t e ne l l appar ta -men to da Suss id iar io i l lus t ra to . La dark room come luogo ch iuso de l s e s so , s ce l to e sp res samen te da l l a Gen t i , come c i r i ve -l a : Ho asco l t a to i l pezzo , mi s embra to morb ido e ma l incon ico e ho sub i to pensa to che vo levo me t t e rc i una s t anza , un pos to ch iuso , fuo r i da l mondo . Rache le ha una voce mol to ga t to sa e s ensua le , qu ind i ho pensa to d i f a re una canzone che pa r l a s se d i s e s so . La mia idea e ra sc r ive re un nuo-vo Pens ie ro s tupendo , ma a Mi lano , ne l 2008 . Ch i s s che ques t a p ro f i cua co l l a -bo raz ione non possa con t inua re .teres a Greco

Maurizio cattelan assurde provocanti deriveUn p rovoca to re d i g rana g rossa , ma fo r se anche un gen io . Ar t i s t a oppure p i azz i s t a d i s e s t e s so e - pe rch no - en t r ambe l e cose . Co lu i che - fu rbescamen te - r i ve l a i l l a to oscu ro . In somma, su Maur i z io Ca t t e -

l an s i pu l i be ramen te pensa re d i t u t to e ques to sos t anz ia l a sua a r t e , s e d i a r t e s i pu pa r l a re . Se d i a r t e s i s i a ma i po tu to l ec i t amen te - con cogn iz ione , au to revo l -men te - pa r l a re . In ogn i epoca e fo rma e luogo . Se c i p rend iamo ques t a l i cenza so lo pe r i l l i nk a t t i va to da i Baus te l l e i n Amen , ovve ro in Char l i e f a sur f , i l f ami -ge ra to s ingo lo che c i t a i nve r samen te ( co l t i t o lo ) ed e sp l i c i t amen te ( ma l e man i ch ioda te ) un ins t a l l az ione d i Ca t t e l an , Char l i e dont sur f ( 1997) , dove s i pu angosc iosamen te ammira re un s impa t i co r agazz ino incappucc ia to da l l a sua f e lpa e s edu to anz i i nch ioda to ( appun to ) ad un banco d i s cuo la . I l t i t o lo de l l ope ra - ve ne sa re t e acco r t i - a sua vo l t a una c i t a -z ione , anz i due : de l pezzo de i Clash , ov -v iamen te , ma anche de l l a s se rz ione u l t r a -sb ru ffona de l co lonne l lo - su r f i s t a K i lgo re i n Apoca lypse Now , i l c apo lavoro ( fo r se ) d i Franc i s Ford Coppola . Ep i sod io cu i St rummer e soc i s i sp i r a rono componendo i l l o ro ce l eb re - d i c i amo cos - con t r appas -so . Tre p i cc ion i p re s i con una f ava mes -sa l un po d i sb i eco , cond imen to poco ev iden te ma so t t i lmen te invas ivo , quas i i nv i s ib i l e ( e i n fa t t i da me co lpevo lmen te

ignora to a l momento d i s t ende re l a r ecen -s ione d i Amen) e non e s senz ia l e , pe r ca -r a t t e r i zzan te o comunque agen te d i r i l i evo ne l l a mis t i canza d i s egn i e s egna l i d i cu i i l d i sco s i sos t anz ia . Tornando a Ca t t e l an , t i r a r e in ba l lo un nome come i l suo s ign i f i ca in se r i r s i i n un so lco scomodo e a s s i eme ammiccan te , e s -sendo l e sue p rovocaz ion i - o s e p re fe r i -t e pe r tu rbaz ion i - s empre e s t r emamente popo la r i , cond i t io s ine qua non pe r l im -pa t to shockan te de l l e s t e s se . I cod ic i sono immedia t amen te f ru ib i l i a f f inch i l mes -sagg io a r r iv i ne l minor t empo poss ib i l e co l suo ca r i co d i de l i z ioso ve leno , ad az ione fu lminea e /o d i f f e r i t a s econdo i ca s i . Fu l -mineo fu ad e sempio i l messagg io ( e l o scanda lo ) d i Senza Ti to lo ( 2004) , t r e bam-b in i f an tocc io imp icca t i ad un a lbe ro d i P i azza XXIV Magg io a Mi lano , t an to che qua lcuno pens d i a r r ampica r s i pe r e s t i r-pa r l i ( cadendo rov inosamen te - e g raz i ad -d io - ne l compimen to de l l e ro i co ges to ) . Idem d icas i pe r i l ce l eb re papa Woyt i l a abba t tu to da un me teo r i t e i n La Nona Ora (1999) . In en t r ambi i ca s i c a l t r e s un r i -ve rbe ro seman t i co ed e sege t i co che ag i sce a va r i l i ve l l i d i concomi tanza cu l tu ra l e ,

pene t r ando t r ame p re t t amen te a r t i s t i che come g i in ope re p i eso te r i che qua l i A Per fec t Day ( 1999) - dove i l ga l l e r i s t a Mass imo De Car lo venne l e t t e r a lmen te a t -t acca to con lo sco tch ad una pa re t e - e La ba l la ta d i Tro t sk i ( 1997) , ovve ro un ca -va l lo imba l sama to appeso a l so ff i t t o con un imbraga tu ra .L impor t anza de l con te s to - una s t anza ba rocca , l a p i azza d i Mi lano - p i che un r e t agg io s i tuaz ion i s t a s em-bra obbed i re a l p roge t to pubb l i c i s t i co de l Nos t ro , a t t en to a t r adur re scenogra f i ca -men te l e pu l s ion i e sp res s ive in g ioco con fu lmineo ada t t amen to r eady-made . Una ve loc i t f ru i t i va che d i scende da modu l i s t i l i s t i c i comples s i ma ben r i conosc ib i l i , ma i p r iv i d i agganc i po ten t i con l a cu l tu ra popo la re che ne d i s s imul ino l a s t ru t tu ra -z ione . Ne l l Ado l f H i t l e r i ng inocch ia to d i Him ( 2001) e ne l s acco r i empi to con ma-ce r i e de l Pad ig l ione d Ar te Con tempora -nea (d i s t ru t to in un a t t en ta to t e r ro r i s t i co ) d i Lul laby London ( 1994) , l avo rano s im-bo l i camen te e ma te r i a lmen te f r amment i d i memor ia , a r che t ip i o a r i s ch io d i amnes ia , i n ogn i caso fondan t i i l t e s su to de l l a me-mor ia co l l e t t i va come somma d i e spe r i en -ze cu l tu ra l i , soc i a l i , i nd iv idua l i . E qu i t o rn i amo ad Amen . A l l avoro d i r e -cupe ro e r i c i r co lo ope ra to con os ses s iva e sempre p i cu ra t a man iaca l i t da B iancon i e compagn i . A l l a c r i t i ca / ana l i s i cu i so t to -pongono i l p re sen te pa r t endo sempre da un conf ron to in a t to con un passa to a sua vo l t a c r i t i cab i l e . A l s enso d i de r iva - ecco un a l t ro r ivo lo s i t uaz ion i s t a - i n c i che accade . A l l a s su rd i t che pe rmea l e r e l a -z ion i t r a i nd iv idu i e ogge t t i ne l lo spaz io v i t a l e , quas i non fos se a l t ro che uno spa -z io men ta l e . Sen t i t ev i l i be r i d i s en t i r c i un d i spe ra to a s sa l to a l l a fo r t ezza de l s enno smar r i to . Ve l l e i t a r io , d i spe r s ivo , equ ivo-co fo r se . Anche fu rbo , ne l l a pegg io re de l -l e i po te s i : ma gene roso e qu ind i v ivo . Se v i pa r poco .steFano s olvent i

la r i v o l u z i o n e s i a M o n o i l a B a l l ata d i t r o t s k y

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ReCenSiOni

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an t o n ne w C o M B e

th e Bl a C k ke y s

anti atlas Between two/Between voices (one little indian, 2008)Genere: trip-lounGeC s ta to un tempo in cui i l t r ip-hop pareva l ennesima del le nuove front iere e - per un paio danni , a lmeno - ne sono venute fuori cose buone e addir i t tura ot t ime. Solo che, come accade in ogni genere, dietro ai Mas-sive Attack e a i Luke Vibert sono spuntat i gl i Alpha o i Groove Armada - e va ancora bene, tut to sommato - e in un bat t ibaleno s arr ivat i , come nul la fosse, a l le compila -t ion da Buddha Bar. I l problema che, per un suono che s i regge su del icat i equi l ibr i e r icerca del le a tmosfere , le invereconde cadute nel le colonne sonore da sauna new-age rappresentano i l nemico, costantemente al l er ta tanto quanto gl i scivoloni nel lacca -to buonismo prog da supermarket . Non serve a convincere Ned Bigham e Chris Hufford l evidenza che i l genere s ia da lungi a l la f rut ta , che se anche i pi Grandi sopravvi-vono non proprio in formissima (come Del Naja , uomo solo al comando) o cambiano) direzione ( i vest i t i nuovi dei Portishead ) , a i r incalzi tocca morire a causa del la selezio-ne naturale . Non suff ic iente a l lora vantare l inf luenza di Mahler e l ascol to di Steve Reich se ammorbi con un cd di pura tap-pezzer ia s t rumentale e un al t ro - correlat ivo cantato del pr imo - in cui r incorr i fantasmi laccat i e cedevol i , buone intenzioni e cat-t ive abi tudini . Non bastava un pr imo disco gi in carniere , bisognava repl icare con que -s to doppio e chiamare cantant i divers i per ognuna del le ot to t racce (c pers ino i l Jeff Buckley de noartr i The Niro ) , per un r isul-ta to che sa di pupazzet t i Beth Orton impri-gionat i nel chi l l -out e c inguet t i i s imil-Kate Bush in pomposi t s intet iche. Si salva solo l aer i forme Spring Lul laby con ospi te Yuki Chikudate , ma f igurars i se redime questa colonna sonora da sabato i ta l iano, t ra sushi e f ranget te , complet ini f i rmat i e Cayenne in seconda f i la . Ci r i f le t t i su , per un at t imo t i arrendi a l l idea che non s ia male r i lassars i . Poi r iascol t i i l tu t to unal t ra vol ta , scor-r i i t i to l i e t i v iene quasi da r impiangere i Tangerine Dream d i Phaedra . Ladesivo in copert ina informa che Grazia ha dato al disco i l massimo dei vot i . Ah, beh, a l lora (4.5/10 )G i a n c a r l o t u r r a

B52s - Funplex (lo, Gennaio 2008)Genere: house in the rnr partyC Steve Osborne dietro al nuovo make up dei redivivi B52s e s i sente . I l d isco monta casse house e f i l t r i dancey, ingredient i che i l produt tore innesta nel ventre popnrol l come nessun al t ro perch proprio lui era dietro ai bot toni del bel Get Ready dei New Order e proprio per questo lavoro la band ha deciso di assoldar lo . Funplex infat -t i formalmente questa scocca luccicante: espedient i house intagl ia t i rockabbi l ly, sa-l iscendi t ra s t rofa e r i tornel lo , e le t t roniche al sapor di big beat (Fat Sl im e non poco) , e soprat tut to i r iverber i ar iosi del le chi tarre ( t ra t ta te , ma sempre aff i la t iss ime) che sono in prat ica la special i t del l uomo. Dietro al mutuante arrangiat ivo c per a sua vol ta del la sostanza: l hook di Pump aggiorna, senza perderci , i l p ia t to for te del quartet to . una s tor ia di bat tuta e bat t i to di mani s ixt ies , chi tarra e le t t r ica macha e un dialogo di coppia per la ser ie Hazlewood/Sinatra ma decisamente sfrontato e , ovvia-mente, punk. Ci r is iamo dunque, con tes t i pi tost i per giunta: t ra in & Out sessua-l i (Sperm and Gel ly, G Spot , ready to pump ecc.) , squal l idi t radimenti e scorr i -bande da mercato sessuale-chirurgico. In sostanza, i Bs c i dicono che se quest i sono tempi per cer t i vers i pi sfrontat i degl i Ottanta , c da aff i lare la lama e calciare in bocca i l d iver t imento e tut to c i ovviamen-te mascherato con i bei tempi andat i , con i l fun Sessanta cal i forniano (Hot Corner ) , b i -lancia necessar ia e paradossale per muoven-dosi nel la maniera pi eff icace t ra ingenui t e disvelamento. I l mito del res to era tut to l e qui r i torna, se non fosse che i quat t ro non vogl io neppure perdere i l t reno del l a t -tual i t e dei grandi numeri . Non sorprende pertanto ascol tare in Funplex canzoni com-mercial i e FM come Jul ie t of Spir i ts oppu-re Love In The Year 3000 dove tut ta una faccenda di buona produzione. E non s i tace nemmeno, una canzonaccia funky house al la Minogue meno performante come Eyes Wide Open . Prodot t i assolutamente prescindibi-l i a cui i l r i tornel lo-met-Ottanta-brut t ino del la t i t le track non oppone un granch, se non fosse per quel lo sproloquio da predica-tore e quel la , diciamo, mater ia non al l ine-ata . La diagonale c: zampate da vecchie

best iacce come queste sascol tano per buo -na met del l a lbum e tengono vivo un di -ver t imento non automatizzato (non del tut to a lmeno, sent i te anche i l colpo di coda Keep This Party Goin ) . Se aggiungiamo i l buon lavoro di Osborne e qualche bel pezzo senza se e senza ma i l r isul ta to non dispiace affat-to . (6.8/10 )edoardo Bridda

Be-hive BeautiFul Freaks (seahorse recordinGs, aprile 2008)Genere: post GrunGePassato da cover band, in vi ta dal 2003, arr i -vano da Fiuggi i Be-Hive e a l l a t t ivo hanno gi un EP che pu godere di discret i e logi e parecchio passaparola . Beautiful Freaks rappresenta i l loro pr imo album compiu-to e completo e r iprende alcuni dei brani inevi tabi lmente lasciat i da par te durante le regis t razioni di A wakeful ep . I passat i da gruppo fotocopia hanno inf lui to sul le carat ter is t iche del suono del la formazione: cont inui r ichiami agl i anni 80 e 90, grunge come campo giochi nel quale sbizzarr i rs i , ps ichedel ica , punk ed elet t ronica a colma-re i vuot i . Composizioni esal ta te da tecnica notevole e aff ia tamento.Inevi tabi le sot to-l ineare come siano le chi tarre a dominare la scena e inevi tabi le sot tol ineare come le somigl ianze con Everclear e Bush s i spre-chino. I l problema che, di quei gruppi , i Be-Hive sembrano lo spet t ro . Versione pal-l ida, pacata senza mordente ed un minimo di cat t iver ia . La bat ter ia prova pi vol te a r in-ghiare , mordendo e facendo r ivol tare le chi-tarre , ma nul la pi. Le voci r imangono mo-derate , quasi cast igate , lontane da sussul t i ; le canoniche esplosioni r imangono in vi ta per pochi is tant i , spegnendosi nel giro di qualche bat tuta per mancanza di combust i -bile . Alla lunga un po di noia . (5.5/10 )Marco canepari

Bill dixon with explodinG star orchestra selF titled (thrill Jockey, 8 FeBBraio 2008)Genere: FreejazzSi det to giustamente, per descr ivere in precedenza la Exploding Star Orchestra , che essa racchiude i l megl io di Chicago nel-la sua veste jazz e rock, o a lmeno coloro che hanno gravi ta to a t torno al l as t ro Tortoise,

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tenut i insieme dal la personal i t di Rob Ma-zurek , dal la sua t romba e dal la sua vis ione deflagrante . Unidea di gruppo, insomma.Per recensire questo capi tolo del l esplosio -ne chicagoana abbiamo per bisogno di un cambio di fuoco, di far r i fer imento a un epi-sodio biograf ico di Mazurek che esula dal la compagine che dava tanta anima al prece-dente We Are From Somewhere Else . I l fa t -to l incontro t ra Rob e un al t ro as t ro del la t romba, i l maestro ( davvero un insegnante di musica) Bil l Dixon - una voce che disse molto nel coro del la New Thing in occa-s ione del Guelph Internat ional Jazz Fest ival e di un soundcheck che, a quanto pare , ha lasciato Mazurek senza f ia to (un problema, per un t rombet t is ta) .Da l chiacchiere l in-guis t iche e soprat tut to quel la raff inat iss ima forma conversazionale che i l jazz (specie se f ree) r iesce a vol te a essere; i l r isul ta to , e ci s iano da tes t imoni , sono le t re t racce di Bil l Dixon With Exploding Star Orchestra , dove i protagonis t i , p i che un col le t t ivo di musicis t i messi ass ieme per espr imere una koin, sono loro due, c io Dixon e Mazurek; bel lo vedere come tut to apparecchiato per

loro anzi per Bi l l Dixon, pr incipalmente - , perch dialoghino l iberamente; come loro conducano, ma, a l contrar io , come r iescano a nascondersi e a sembrare un semplice con-tr ibuto t ra gl i a l t r i agl i sferragl i e a l le sfer-zate f ree , a i lent i e a i for t i , a l le f ras i e a l le fas i .Ne esce una col laborazione animalesca, dove la t rombe di Bi l l e di Rob f iniscono ora col barr i re violentemente, ora con l es -sere f i l t ra te e dimesse, scoppiet tant i o oscu-re (pr incipalmente in Entrances / Two ) . Do-potut to Dixon suon con tant i grandi nomi, da Coleman a Colt rane, e c i che piace di questo disco la sospensione del tempo; la Exploding Star Orchestra non pi onda lunga e tor tois iana dei Novanta post che scoprirono la New Thing. un f lusso che, ad oggi , lascia agl i e lefant i del jazz di essere effervescent i . (7.3/10 )G a s p a r e c a l i r i

Black crowes warpaint (silver arrow, 4 Marzo 2008)

Genere: aMeriCan roots

Sette gl i anni per tornare sul le scene, r icchi

di avvenimenti che pensavamo avrebbero lasciato in dote insanabi l i fer i te . I l i t igi e le diatr ibe t ra i f ra te l l i Robinson culminarono nel 2002 in uno sciogl imento poco amiche-vole e nel le i r r i levant i , r ispet t ive carr iere sol is te ; nel f ra t tempo Chris d ivorziava dal-la moglie ed era unul ter iore tegola a cadere sul la sua tes ta . Legi t t imo supporre che, a un cer to punto, i legami di sangue debbano averl i convint i a seppel l i re l ascia di guer-ra : r isale a l 2005 i l r iavvicinamento, quel comprendere che, se le lancet te pi di tan-to non potevano tornare indietro, qualcosa da dire ancora cera . Mancavano solo de -gl i ingranaggi da sost i tuire , in par t icolare i l chi tarr is ta Marc Ford r impiazzato dal leggendario Luther Dickinson (ass iduo fre-quentatore di Alex Chilton e Tav Falco ) per concret izzare un nuovo disco e voi l , ecco fa t to . Considerate le premesse, bench s t i l is t ica-mente nul la s ia mutato le t racce di quanto accaduto consegnano un ul ter iore senso di maturi t , una reazione vigorosa come non accadeva da anni . Non hanno mai innesca-to r ivoluzioni , i Black Crowes: da loro non

ci s i a t tende r iscr i t ture del le mappe o al-largamenti di confini t ra i p i t radizional i coi qual i confrontars i nel rock. Le coordi-nate r imangono fedel i a unepoca classica considerata t ra le pi fel ic i , la t ransizione f ine Sessanta-pr imi Set tanta che osservava beat e psichedel ia cedere i l passo agl i Sto-nes b isbocciant i con cadaveri blues e nuove leve del cal ibro di Litt le Feat . Ci s i guar-da indietro da sempre in casa Robinson, e ben venga chi mant iene viva la memoria con scr i t tura di rango ed esecuzione br i l lante . Spet ta ad al t r i , oggi come ai tempi di Shake Your Money Maker , i l compito di esplorare e ibr idare . Da buoni sudis t i , i Corvi infondono dunque tut ta l anima in undici brani (e la negri tu -dine prorompe sanguigna da Walk Bel iever Walk ) senza mai perdere di vis ta equi l ibr io , misura, gusto per la c i tazione col ta (Gods Got I t uno s tomp omaggio del reverendo Charlie Jackson ) . Prelevano cocci glor io-si per lucidarne l a t tual i t , perch se lo fa Bobby Gil lespie a targhe al terne, loro ci sono dapprima nat i e in segui to cresciu-t i nel cuore sonoro di cui sopra. Gli spet ta di dir i t to questa musica, e lo sanno. Questo spiega la t rascinante Goodbye Daughters Of The Revolut ion , i cor i a la t i sul passo sot-t ra t to a Lowell George per We Who See The Deep , l acust ica sereni t che vibra e dipin -ge quadret t i toccant i come Oh Josephine e Locust Street . Per su Evergreen a leggia un non so che di dopato e Wounded Bird in-col la erreb e una f iammeggiante s l ide sul le a tmosfere vagamente beat les iane del disco di Gary Louris , guarda caso prodot to pro-pr io dal buon Chris Robinson. Su mattoni sol idi come la cura del l intars io e le argo -mentazioni che un po t i aspet t i e un po no, Warpaint in tavola discorsi ant ichi e c i no-nostante meri tevol i dat tenzione. Tra genui -namente retro e ar t i f ic iosamente nuovo f in t roppo faci le scegl iere . (7.3/10 )G i a n c a r l o t u r r a

the Black keys - attack & release (nonesuch, 1 aprile 2008)Genere: Blues roCkStrana coppia quel la formata dai Black Keys, da sempre ar tef ic i di un blues rock sanguigno ed elet t r ico, e da Brian Burton al ias Danger Mouse (Gnarls Barkley, Go-

cesare Basile - storia di caino (urtovox / audioGloBe, 4 aprile 2008)Genere: roCk CantautorialeReduce invincibi le da una sconfi t ta inappel labi le : ecco quel che sembra i l Cesare Basi le anno 2008, sesto album da sol is ta e una scr i t tura che ha smesso di credere al l accumulazione di segni , mate -r ia l i e volumi, a l la necessi t di sfondare grazie a l l impeto di un rock graff iante , minaccioso. Cos , malgrado la squadra di musicis t i p i o meno eccel lent i ( idealmente capeggiat i dal producer John Parish ) , malgrado i l corredo di chi tarre , viol ini , percussioni , armonica, pianoforte , harmonium, didjer idoo, cor i e quantal t ro , un disco che suona scarno, essenziale , t rovando in questo ut i l izzo pars imonioso degl i ingredient i la chiave di una s t raordinar ia intensi t . Al servizio di tes t i infarci t i d i r imandi bibl ic i , r i f less i ner i di una contemporanei t malata , incapace di teners i ass ieme perch impegnata in una perenne r imozione di s , del la corruzione che la invade come una metastasi vorace. Le dodici - apostol icamente - t racce s i muovono quindi in un laconico l i r ismo prossimo al l ul t imo De Andr , cui i l reading asciut to di Basi le ammicca spesso, s i t ra t t i d i uno spurgo impetuoso e scort icato ( la nevrastenia Nick Cave di Canto del l osso ) o duna scheletr ica t repidazione ( i Calexico radent i e inacidi t i d i Gli agnel l i ) . Mai cos i ta l iano, i l Basi le , ferma restando la radice americana, che lo porta a s temperare Fossati e Howe Gelb nel la splendida sequela di morbide sentenze de Alluncino di un sogno , a dissanguare Lanegan in A tut te ho chiesto meravigl ia , a c iondolare legnoso come un Waits marionet ta in 19 marzo . Un solo pezzo in inglese, What Else Have I To Spur Me In To Love , o l t re tut to aff idato al la voce di Robert Fisher dei Willard Grant Conspiracy , a l sol i to pastoso/ombroso come un nipot ino dolciastro di Cash . Lessenza del disco e del Basi le anno 2008 s i t rova da qualche par te t ra l asciut ta veemenza del la t i t le track , l indolenzi ta pietas di Sul mondo e sul le luci e una Maria degl i ammalat i che proprio quel la preghiera con l anima nel la polvere cui i l t i to lo fa pensare . (7.5 /10 )s t e F a n o s o l v e n t i

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r i l laz , The Grey Album ) , ins ieme per i l se-condo album del gruppo su Nonesuch (dopo una lunga mil i tanza in Fat Possum). La loro col laborazione era nata in occasione di un disco che avrebbero dovuto scr ivere per Ike Turner , proget to abort i to dopo la scompar-sa del la leggenda RnB lo scorso dicembre. Proget to che s i cos t rasformato in Attack & Release .Ci s i chiede cosa s ia cambiato in termini di economia di gruppo: i l produt to-re non ha fat to a l t ro che r iempire i l sound scarnif icato del duo di Akron, che assume qui sembianze pi piene e s t ra t i f icate . Ci s i intenda sui termini del la quest ione: gl i ingredient i sono tut t i a l posto giusto, dai bluesacci torvi e grezzi ( I Got Mine ) a l le soul bal lad acide zeppel iane (Lies ) e l iser-giche (All I Ever Wanted ) , a l le inf less ioni beat garage del gruppo (Remember When Side B ) . In pi al lora , qua e l la s t rut tura base viene arr icchi ta (synth, effet t i , tocchi di drum machine, cor i e controcant i ) , come nel la spet t ra le e suggest iva Remember When Side A e in Psychot ic Girl , country psych bal lad, insieme al l uso di s t rumenti qual i organo, moog, banjo e a unat tenzione spe -c ia le per melodie e arrangiamenti . Questo fa guadagnare in var ie t e coesione al l a l -bum, esempio di contaminazione equi l ibra-ta che d nuova l infa a l gruppo. Una buona r ipar tenza quindi . (7.0/10 )t e r e s a G r e c o

Black Francis svn FnGrs (cookinG vinyl, 3 Marzo 2008) Genere: indie-roCkChe Charles Thompson IV non sapesse s tare con le mani in mano era cosa pi che r isputa data la sua vasta carr iera discograf ica post Pixies , ma, a l la luce di questo suo ul t imo ep, la sua prol i f ic i t , pi che estrema passione, potremmo definir la quasi come vera e pro-pr ia dipendenza. Sono passat i sol tanto cin-que mesi da Bluefinger che i l Nostro, sem-pre sot to lo pseudonimo Black Francis , s i r ipresenta con un mini a lbum che tanto mini non . Set te canzoni per un totale di vent i minut i abbondant i di sano e t i ra to rock elet-t roacust ico schizzato di punk e blues . Pro-prio come i l t i tolo del l ep, Svn Fngrs , anche la pr ima t raccia , The Seus, sembra essere senza vocal i tanto ruvido e graff iante i l r i ff del la s t rofa su cui l ex leader dei Pixies

si c imenta in una sor ta di rap sbi lenco, f ino al l aper tura melodica del r i tornel lo che ci l ibera dal la c laustrofobia iniziale . Infat t i , le t racce restant i , nonostante la loro eteroge-nei t , s i muovono tut te su quel le z igzagant i e incis ive melodie che hanno rappresentato e rappresentano a tut t oggi i l vero e pro -pr io marchio di fabbrica del Nostro. come se in sole set te canzoni fosse r ipercorsa la sua intera carr iera discograf ica: dai Pixies (Garbage Heap) a Black Francis (When They Come To Murder Me) passando per Frank Black (Half Man). Charles Thompson IV : un mostro sacro a set te di ta . (6 .5/10)a n d r e a p r o v i n c i a l i

BoBBy & BluMM everyBody loves (Morr Music, 4 aprile 2008) Genere: popGenti le morbidezza ar t ica . Tre parole che s intet izzano perfet tamente la proposta mu-sicale contenuta nel l esordio di Bobby & Blumm, ovvero la svedese Bobby Baby (El-l inor Bl ixt) e i l g i noto tedesco F. S. Blumm (Frank Schl tge) . Una voce femmini le che piroet ta del icatamente su t redici canzoni minimali e scheletr iche, ol t remodo. Infat t i , sol tanto i l suono pul i to , a lgido ed essen-ziale di una chi tarra a cost i tuire la base di tut te le t racce. Menomale che tempest iva-mente fanno la loro comparsa anche un pia-no, una celesta e gl i tcher ie var ie , a l t r iment i i l r isul ta to f inale r ischierebbe addir i t tura di toccare temperature sot tozero. I l paragone pi vicino quel lo con Susanna (con o sen-za The Magical Orchestra) : s tesso minimali-smo sonoro, s tessa e terea atmosfera , s tesse la t i tudini glacial i . Ma l approccio vocale a planare a quote molto pi basse r ispet to a quel le s ideral i raggiunte dal la norvegese. Rispet to agl i a lbum di questul t ima, infat t i , Everybody Loves r iesce ad annoverare can-zoni dal le melodie molto pi accessibi l i e di pi faci le ascol to . E ci non da con-siderars i esclusivamente come un demeri to , anzi . Not At Home, B To B e In Future Pre-sent , ma non solo, sono fragi l i canzoni pop di tut to r ispet to che s i fanno ben ascol tare: sognant i , quiete e leggere al punto giusto.Bobby & Blumm: una val ida vers ione tasca-bi le di Susanna. Sicuramente un buon r ime-dio contro l afa es t iva che verr . (6.3/10 )a n d r e a p r o v i n c i a l i

BochuM welt - r.o.B. (rephlex, 4 Marzo 2008)Genere: idMAlbum doppio e senzal t ro celebrat ivo per i l veterano Rephlex Gianluigi Di Costan -zo: da una par te una col lezione di rar i t a inser i rs i nel solco del revival intel l igent primi Novanta , dal l a l t ra un disco d inedi t i che poi ta l i non sono dato che le suggest io-ni e gl i ambient i sono meravigl iosamente - i medesimi. Nessuna fuga in avant i dun-que, neanche complicazioni f ra t ta l i , Gian-luigi a t t inge al lo sci-f i versante emozionale del l e t ichet ta di R. James, precisamente la placenta e le t t ronica che s interseca con i l gusto del vecchio compagno Tom Middleton (e qualcosa aerea al la Seefeel) ma non solo. R.O.B missa t racce Ottanta e drumnbass dal tagl io morbido, i l la to pi smaltato del l a icd t rova la braindance pi essenziale . Complice un r i t rovato insegnamento Kraf -twerk e un amore adul to per i v ideogiochi (che evi ta accuratamente ogni gioco speedy di cui non c proprio alcun bisogno ora) , i l doppio tomo parla di unastronave in rot ta verso casa, i l motivo un Graal par t icolar-mente sent i to di quest i tempi , una classici -t IDM voluta , r icercata e a l la f ine t rovata . Con s intesi e umil t (ed evi tando cos a l -cune t rappole del c i rcui to Mu-Ziq Rephlex qual i i l cul to del la personal i t e gl i eccessi di ego) , Di Costanzo r ipaga e s i porta molto vicino a quel lo che senzal t ro i l cuore del -la faccenda. (7.0/10 )e d o a r d o B r i d d a

Breeders Mountain Battles (4ad, 11 aprile 2008) Genere: so 90s indieCi sono cose che paiono non cambiare mai e s icurezze cui , presto o tardi , tocca r inun-ciare . Giusto cos , perch al t r iment i non ci sarebbero mai evoluzioni e r ivolgimenti , n tanto meno r i torni a casa. Da un lustro ab-bondante le sorel le Kim e Kelley Deal non davano infat t i p i not iz ie , r intanate nel la t ranqui l l i t del la provincia americana a con -cedersi tuff i nel l immensi t del loro passato e soprat tut to Kim , impegnata t ra i l 2004 e i l 2005 con la reunion dei Pixies . Trappola suadente , i l guardarsi indietro: credi di pos-sedere ancora i l v igore dei ventanni o la vi -sione dei t renta , ma in real t le cose ta lvol ta stanno diversamente. Ti ost ini a comunica-

re col mondo l fuori usando l unica l ingua che conosci , quel la s tessa che frat tanto ha perso eloquenza e raccol to polvere , sebbe-ne s ia lungi dal presentar t i nei panni del la petulante reduce.Sul l onda dei concert i coi redivivi Fol le t t i , Kim s i dunque messa al l opera con l ul t ima formazione nota del -le /dei Breeders (Kelley , ovviamente, pi i comprimari Jose Medeles e Mando Lopez ) . Non l unico elemento in comune con Tit le Tk : d i questul t imo mantenuta la determi -nazione ad al lontanarsi da comodi model l i aff idandosi a t rame pi r i f less ive. La mossa s i r ivela moderatamente vincente , i l guizzo che consente una sghemba suff ic ienza, ga-rant i ta un po a fa t ica dai s ibi l i e i sussurr i del la t i t le- t rack, da una Is tanbul che pare t ra t ta dai dischi sol is t i d i Maureen Tucker , dal chiaroscuro su cui poggiano Night Of Joy e Spark . S det to moderatamente, per, poich sgradi te novi t fanno i l loro ingres -so sot to forma di unesecuzione f iacca (o di una convinzione assente , come se c i fosse un car te l l ino da t imbrare) e penna scarsa-mente incis iva qualora l igia a pi consone forme. Con le piacevol i eccezioni del l ini -z ia le rut i lare Overglazed e del la squadrata Walk I t Off , le res tant i composizioni osci l -lano t ra car iner ia che sa dacqua fresca e , per la pr ima vol ta , pura e semplice brut tezza (Bang On non va da nessuna par te ; Regala-me Esta Noche las t r ica di buone intenzioni la via del l inferno) . A questo giro le assol -viamo, ma ci piacerebbe che le (non pi) ra-gazzot te Deal s i rendessero conto di come, pian piano, s t iano perdendo i l t reno. A quel punto, forse , non sarebbe meglio sopprime-re la l inea? (6.4/10 ) G i a n c a r l o t u r r a

Brian Jonestown Massacre My Bloody underGround (a / GoodFellas, 31 Marzo 2008)Genere: shoeGaze, raGa roCkCi s tavamo quas i p reoccupando per la sa -lu te (e sopra t tu t to per la ch ioma) de l buon Anton: d i scograf icamente s t i t i co da a lmeno o t to anni , c i aveva lasc ia to con un a lbum data to 2003 be l lo come i l so le . S i ch iamava orgogl ioso Questa la nos tra mus ica , ed e ra comple to come so lo i p roge t t i matur i e de-f in i t iv i possono essere , un c lass ico scherzo del des t ino , sopra t tu t to per l Anton r n r.

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La s te l l ina appunta ta a l pe t to , megl io , l a medagl ia a l mer i to consegui ta dopo anni d i d roghe e bot te da orb i in que l la che gra-z ie a Dig , i l famigera to documentar io - as -sumeva la c lass ica parabola pop amer icana dove a una caduta cor r i sponde i l sempre necessar io r i sca t to . Ti to l i d i coda ( l epp We Are The Radio de l 2005) e f ine .Ma conclus i i Promess i Spos i che s i fa? Newcombe r imet te i l v in i le su l p ia t to e to r-na daccapo. Al l in iz io de l la s tor ia . Nien -te vecchia ia count ry rock per lu i ma tan ta droga e un a l t ro i r r inunciab i le - g i ro in g ios t ra . E a l lora va i , t i seguiamo, t ra c i -t az ionismo e fede , fede che per l uomo pagana adoraz ione , anz i , un uragano che lo r i f ionda (e c i r i f ionda) ne l la confus ione d i un pr imo grande amore . tes ta rdo Anton . E fa qua lcosa d i spec ia-le con My Bloody Underground , uno z i -baldone d i shoegaze e ro inomane e loop l a Valent ine , feedback rock e raga , pers i -no un so lo a l p ianofor te t rag icomico in t i -to la to We Are The Niggers Of The World . E c tan ta , t an ta generos i t . Toh pure le ment i de i Ride Andy Bel l e Mark Garde-ner ad accompagnar lo per que l lo che non vuole essere a l t ro che un mani fes to orgo-gl ioso . Lennes imo d i to medio r ivo l to a l famigera to s i s tema a cu i l uomo oppugna una casa d iscograf ica ( f igur iamoci la A come Anarchia , Records) e un r innovato sogno, forse neppure t roppo fe t ic i s ta , ma senza l t ro puro come sporche sono le no te d i ques t a lbum. Non fermatevi a l le lungaggin i a l la produ-z ione vac i l lan te (quando e se s i pu ch ia-mare ta le ) , que l che conta lo sp i r i to . E non la t rackl i s t . Roba sconvol ta come Golden-Fros t (voca l i smi Morr i son/Warsaw e a r ran -g iament i My Bloody Valent ine) , incurs ioni nel pa l lone psych neoze landese v ia Kranky (Auto-Mat ic -Faggot For The People ) e omaggi a l Mr.Jones ind iano che non pos-sono mancare (Whos Fuck ing Pissed In My Wel l ) . I l tu t to d isord ina tamente massacre e c i s iamo capi t i , se i My Bloody Valent ine sono a i b locchi d i par tenza d i un imminen -t e tourne , Anton g i pronto a s f idar l i , f rom the underground ovviamente . C de l la be l lezza in tu t to c i . (7.0 /10 )edoardo Bridda

carniFull trio welldonia! (riotMaker / warner Music italia, 28 Marzo 2008) Genere: eleCtroFunk indieroCkI discorsi sul funk i ta lo da qualche anno a questa par te passano sempre per la Riotma-ker. Se ci met t iamo poi l e lectro(rtro) de -r ivata dal la Scuola Furano o la mal inconia wave-hop del t rentenne medio degl i Amari , in bi l ico t ra s indromi di Peter Pan e contrat t i a termine, i l b ingo matematico. Lestet ica indie del Bel Paese quindi piacevolmente costret ta a misurars i con i l pop, intreccian-do ad ogni usci ta del la piccola grande et i -chet ta di Udine del le magl ie s t re t t iss ime con

i l r i tmo e l e le t t ronica. Leco del la piccola revolut ion fr iulana s i fa sent i re sempre pi pesantemente sul panorama mainstream: ogni nuovo numero di catalogo ci ass icura qual i t e f reschezza, diver t imento e per-ch no? - c lasse . I l r i torno del t r io di Luca Carniful l prose-gue la direzione presa un paio danni fa dal combo sui binar i del funk rock. Se Moda-mare apr iva a soluzioni e direzioni e tero-genee, lasciando per qualche ingenui t e imperfezione dovute probabi lmente a l l an -s ia da debut to , oggi i nostr i caval ier i sfog-giano l ar te del la costruzione del r i tmo in

maniera compatta , con una produzione che in a lcuni punt i raggiunge le vet te p-funk di newyorkese memoria . Andiamo con ordine. I l d isco var ia f ra t re coordinate di base: la sensibi l i t melodico rock ( inevi tabi lmente una canzone damore per i l s ingolo che sar Mama Uba ) , i l r ichiamo del la foresta punk (Hot Chip e Le Tigre nel la veloce Noi voi alcool ) e i l Funk con la effe maiuscola ( in Kaiserfunk e nel la s tupenda O puzzone ) . Ma i l bel lo arr iva nel mezzo: la disco. Eb-bene s : Ti faccio causa (ed ef fe t to) l inno derivato dal le r i tmiche chic anni 80 del le ragazze cin cin mescolate a un tes to che va

Foot villaGe Friendship nation (toMe, 10 Marzo 2008)Genere: new triBal Madnessexcepter deBt dept. (paw tracks, 25 Marzo 2008)Genere: industrial-triBal MadnessNe parlavamo qualche tempo fa a l momento di ispezionare i l sot tobosco del la New Tribal America. Ora eccol i qui , in tut to i l loro splendore inacidi to: Excepter e Foot Vil lage, ovvero costa es t e costa ovest . Ovvero come decl inare la nuova america t r ibale in forme opposte , ma ugualmente devastan-t i .Pi solar i i cal i forniani Foot Vil lage, intent i a coniugare, esasperandola , la f ree form del la s ta-gione psichedel ica dei 60 a base di energia , nonsense e lustr ini .Pi malef icamente ossianici gl i Excepter, quasi che la col t re di gr igio cemento newyorchese fosse un prolungamento del l Inghi l terra ta tcher iana. Come se Wil l iamsburg fosse la nuova Sheff ie ld o una protesi ancor pi maleo -dorante e malata del la Londra dei Throbbing Gris t le .No electr ic i ty hardcore. No jamming. No drum circles . Questo i l credo dei quat t ro invasat i capi tanat i da Brian Mil ler (capo del la Deathbomb Arc) a l le prese con quel lo che real is t icamente l esordio lungo dopo la