ILgridodidolore...frequentare le lezioni perché i trasporti pubblici non ga-rantiscono i...

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di Pier Luigi Pireddaw FONNI

Il grido di dolore delle zone in-terne è salito forte dalle monta-gne dalle montagne della Barba-gia e l’eco è rimbombata poten-te da una valle all’altra arrivan-do fino a Cagliari. Il presidentedella Regione, Francesco Piglia-ru, l’ha sentito e non è potuto re-stare insensibile. Troppi i pro-blemi lamentati da decine di im-prenditori che stanno combat-tendo anche soltanto per tenerein piedi le loro aziende e nonsoccombere sotto i violentissi-mi colpi di una crisi senza fine.Una battaglia durissima com-battuta contro nemici invisibiliche si chiamano burocrazia elentezza, collegate a infrastrut-ture inesistenti, collegamenti di-sastrosi, trasporti impossibili.

«Crediamo nelle zone internee non ci arrendiamo allo spopo-lamento e io sono qui per riba-dirlo – questa la replica forte delpresidente della Regione, Fran-cesco Pigliaru –. Se guardiamogli esiti delle scelte fatte in que-sti decenni è chiaro che eranosbagliate: dobbiamo cambiareil punto di vista. Lo spopola-mento nasce quando non c’èsperanza di sviluppo, di occupa-zione. Individuate le cause, oraportiamo avanti azioni non piùgeneriche e dispersive, ma mira-te. Da affrontare insieme. E laRegione farà la sua parte met-tendoci le risorse. Lo sviluppoc’è se ci sono le proposte proget-tuali – ha insistito Pigliaru – sce-gliamo insieme le azioni, pochee definite, e puntiamo su quelle.Perché questo modello funzioniè necessario fare rete, ma perriuscirci dobbiamo avere fidu-

cia reciproca. La parola chiave –ha aggiunto il presidente – è“connessione, ovvero dialogotra le istituzioni e con i cittadini,trasporti, digitale ma ancheunione tra imprenditori per cre-are un ambiente favorevole allosviluppo e agli investimenti».

«Vivere in un paese dell’inter-no è ogni giorno più difficile –ha spiegato Daniela Falconi, sin-daca di Fonni, in apertura di la-vori –. é una scelta di resistenzacivile. I giovani vanno a studiarefuori dalla Sardegna e sono mol-to pochi quelli che tornano a ca-

sa, perché sanno che non ci so-no sbocchi lavorativi e allora ilfuturo se lo costruiscono altro-ve. Non ci sono alternative. Checosa possiamo fare? Chiedereaiuto alla Regione e sperare inun’inversione di rotta . Conti-nuiamo a crederci, anche se è

sempre più difficile. Ci vuolegrande coraggio a fare impresain queste zone – ha conclusoDaniela Falconi – ma non ci ar-rendiamo. La presenza del pre-sidente Pigliaru non può checonfortarci. Ma servono inter-venti urgenti». Gli stessi concet-

ti sono stati ripresi dal sindacodi Lanusei, Davide Ferreli, chesi è soffermato anche sullo spo-polamento. Ricco di spunti posi-tivi l’intervento di Nicola Pirina,direttore generale di Sardex econoscitore di realtà imprendi-toriali sconosciute ai più, che hasottolineato e le idee innovativedi molti giovani che stannoemergendo.

Non è mancato l’attacco poli-tico da parte di Pietro Pittalis,capogruppo di Forza Italia allaRegione «per i ritardi e il disinte-resse nei confronti delle zone in-terne. Non è più tempo di di-chiarazioni, ma di azioni. Serveuno choc positivo che può arri-vare solo da iniziative come defi-scalizzazione, zona franca, so-stegno alle famiglie»

«Sè la fiscalità di vantaggio èuno strumento utile per arrivareal risultato, punteremo anchesu quello – ha replicato il presi-dente Pigliaru –. E ci sono rile-vanti risorse aggiuntive per que-ste zone soprattutto sul frontedelle infrastrutture, delle stradee del dissesto idrogeologico».

Il presidente Bornioli: «Subito una svolta»«Serve una svolta nelle politicheper le aree interne, interventiincisivi e strutturali che diano unsegnale chiaro della volontà dellaGiunta regionale di porre i cittadinie le imprese di questi territori alcentro dell'agenda politica».Queste le parole di RobertoBornioli, presidente diConfindustria della Sardegnacentrale, all’affollatissimo

convegno «Un master per le zoneinterne» che si è svolto a Fonni.Servono misure compensative checonsentano un riequilibrio perchéfare impresa a Fonni o a Ovodda eSorgono non è come fare impresa aCagliari. Non ci sono gli stessiservizi e le aziende non dispongonodelle stesse infrastrutture. Perquesto chiediamo la fiscalità divantaggio per le aree interne».

la confindustria

Pigliaru: progetti miratie condivisi, serve un pattoIl presidente della Regione ha spiegato quali sono le misure scelte per il rilancioI sindaci sollecitano interventi per arginare il fenomeno dello spopolamento

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e a sinistra Roberto Bornioli

UN ASSESSORATO SPECIFICO. LaRegione si impegni a attivareun assessorato per le Aree inter-ne o un dipartimento che operisotto la Presidenza della Regio-ne. Una regìa unica che si dedi-chi allo sviluppo dei territoridell’interno e al contrasto dellospopolamento.SOSTEGNO ALLE IMPRESE. La Re-gione si impegni affinché il Go-verno conceda la fiscalità divantaggio nella Sardegna cen-trale e doti le aree Pip delle in-

frastrutture necessarie.INFRASTRUTTURE. Costituzionedi una task force dedicata allaSardegna centrale e alla realiz-zazione di un Piano territorialeper le infrastrutture.DECENTRAMENTO. Trasferire aNuoro l’assessorato all’Am-biente, la direzione del CorpoForestale e realizzare la ScuolaForestale. Per costituire un po-lo ambientale che valorizzi levocazioni del territorio.AMBIENTE. Valorizzare le risor-

se ambientali a fini turistici eproduttivi e promuovere l’agro-alimentare e le produzioni tipi-che attraverso marchi d’area.Sostenere il Trenino verde perpromuovere il territorio.CULTURA. La Regione eroghi lerisorse finanziarie ai presidiculturali eccellenti come mu-seo Man, Isre, Biblioteca Satta,museo Nivola e altri e alle gran-di manifestazioni culturali. Esostegno alle attività del Di-stretto culturale del Nuorese.

richieste e proposte

Un assessorato specifico e il Polo ambientale a Nuoro

Il folto pubblico in sala

zone interne»IL grido di dolore

24 Provincia di Nuoro LA NUOVA SARDEGNA SABATO 15 OTTOBRE 2016

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mensionati, i tagli alla sani-tà, la precarietà dei traspor-ti. Senza dimenticare l’anno-so problema dello spopola-mento. Stavolta sono gli im-prenditori che vivono e ope-rano nelle zone interne apresentare sul tavolo del di-battito le loro difficoltà, chesembrano destinate a spe-gnere anche le speranze nelfuturo.

TESTIMONIANZE. «Abbiamogrossi problemi di viabilità,per non parlare delle condi-

zioni delle zone Pip. Ci sonoaree non coperte dalla lineainternet o telefonica»: MMaarriiooMMaassiinnii, del Biscottificio Tipi-co di Fonni ha sottolineatoche nell’area dove si trova alavorare ci sono molte ca-renze. MMaassssiimmiilliiaannoo MMeelloonnii,Fattorie Gennargentu, hachiesto che i costi del tra-sporto merci possano essererivisti. «Non possiamo spen-dere 0,25 euro al chilo afronte dei nostri competitorche ne spendono 0,10». NNii--

nnaa PPuudddduu, dei Fratelli Pud-du di Oliena che produconosalumi e vino, evidenzia iproblemi legati alla pestesuina, mentre Eleonora Por-ru, del torronificio Licaniasde Sardigna di Tonara, chie-de un marchio di qualità delGennargentu. La Suber Ex-tra di FFrraannccoo MMoorroo, che hasede a Ovodda, nel corso de-gli anni ha resistito tra milledifficoltà investendo in inno-vazione, tecnologia e risorseumane per fronteggiare un

mercato sempre più compe-titivo. E PPiieettrriinnaa LLeeccccaa,, del-l’hotel Orlando resort di Vil-lagrande, ha chiesto di soste-nere il turismo e gli investi-menti legati al grande patri-monio della longevità. Unagiovane studentessa dell’Isti-tuto professionale per l’agri-coltura e lo sviluppo ruraledi Sorgono ha chiesto al pre-sidente Pigliaru un interven-to immediato per salvare ilConvitto. «Alcuni miei com-pagni hanno già smesso di

frequentare le lezioni perchéi trasporti pubblici non ga-rantiscono i collegamenti enon sanno come tornare acasa». Il presidente della Re-gione ha fatto sapere che siè già attivato per chiedereuna deroga per scongiurarela chiusura del Convitto.L’associazione degli indu-striali della Sardegna Cen-trale, durante l’incontro “Unmasterplan per le zone in-terne”, ha sollecitato inter-venti incisivi e strutturaliche diano un segnale chiarodella volontà della Giuntaregionale di porre i cittadinie le imprese di questi territo-ri al centro dell’agenda poli-tica.

Il presidente Bornioli haribadito al presidente dellaRegione le sei idee chiaveper la rinascita. «In lineacon quanto accade a livellonazionale - ha spiegato Bor-nioli - è importante attivareun assessorato per le aree in-terne, un’agenzia o un dipar-timento, una struttura ope-rativa dotata di competenzetecniche e risorse finanzia-rie proprie». Proposta nonaccolta. «È necessario - con-tinua Bornioli - poter goderedi una fiscalità di vantaggio,realizzare infrastrutture perla competitività e decentra-re gli enti amministrativi epolitici sul territorio senzadimenticare la risorsa stra-ordinaria data dall’ambientee dall’agroalimentare d’ec-cellenza. Tutto ciò, unito al-la cultura, può davvero co-stituire una grande poten-zialità per le aree internedella Sardegna». Il presiden-te Pigliaru si dice pronto ascommettere su proposte disviluppo utili, a patto chesiano chiari gli obiettivi.

Roberto TangianuRIPRODUZIONE RISERVATA

� Zone interne della Sarde-gna: tutto da rifare. Le stra-tegie politiche degli ultimivent’anni non hanno pro-dotto alcun risultato. E il di-sastro è sotto gli occhi di tut-ti. È il quadro sconfortanteemerso ieri mattina a Fon-ni, durante l’incontro “Unmasterplan per le zone in-terne” organizzato da Con-findustria nuorese. Anche seil presidente della RegioneSardegna Francesco Pigliaruha annunciato la disponibili-tà di circa 150 milioni di eu-ro per programmare il rilan-cio. «Dobbiamo fare regìa,piuttosto che creare un’altrascatola separata» ha dettoPigliaru, bocciando la richie-sta di un assessorato ad hoc.«Siamo qui per rimboccarcile maniche e lavorare sulleidee che siano in grado di ri-baltare la situazione».

LE CIFRE. Il presidente diConfindustria SardegnaCentrale, RRoobbeerrttoo BBoorrnniioollii,delinea i termini di un dram-ma che si consuma nella suaattualità e ricorda che ilNuorese dal 2001 al 2011 haperso quasi 6 mila abitanti,mentre oltre 2.300 impresehanno chiuso i battenti dal2008 al 2015. Ogni giorno lecronache dal centro Sarde-gna registrano il deteriorar-si della qualità della vita: lestrade dissestate per manca-ta manutenzione, le struttu-re scolastiche fatiscenti, iservizi continuamente ridi-

FONNI.Daniela Falconi chiede interventi per convincere i giovani a restare in Barbagia

I sindaci: «Vivere qui è un atto di resistenza civile»� «Scegliere di vivere in un paese del cen-tro Sardegna è un vero atto di resistenzacivile». Le parole del sindaco di Fonni DDaa--nniieellaa FFaallccoonnii risuonano lapidarie nel cor-so del suo intervento durante il quale au-spica che si manifestino fatti concreti perla crescita di un territorio che non può es-sere soltanto il pretesto di un lungo elen-co di lamentele da archiviare. «Ultima-mente nel nostro paese dodici studentihanno deciso di intraprendere e prosegui-re il loro processo formativo all’Universitàscegliendo le facoltà legate alla farmacia -ha detto il primo cittadino -. Questo signi-fica che quei ragazzi torneranno in paesesporadicamente. Se i primi a non crederea un percorso di studi legato al turismo,

all’ambiente, al marketing e al territoriosono proprio i nostri figli, noi abbiamo ildovere di interrogarci. È inutile che conti-nuiamo a pavimentare centri storici bellis-simi circondati da case che rischiano di ri-manere disabitate».

PPiieettrroo PPiittttaalliiss, capogruppo di Forza Ita-lia in Consiglio regionale, ha spiegato cheper rilanciare le zone interne «non servo-no finte riforme e promesse a babbu mor-tu, ma è necessaria un’azione che stimoliuno shock positivo immediato». L’espo-nente nuorese ha parlato di iniziative daattuare come la defiscalizzazione, la zonafranca, il sostegno alle famiglie. «Tutteazioni da inserire in un accordo quadroanalogo a quello stipulato nella scorsa le-

gislatura per il Sulcis. Invece, la Giuntanon solo non ha mosso ancora un dito, maci porta addirittura indietro di trent’annisu questioni cruciali, come la scuola e itrasporti pubblici, facendo venir meno an-che le condizioni minime per lo sviluppo».

Al dibattito sono intervenuti anche NNiiccoo--llaa PPiirriinnaa, direttore generale di Sardex, e ilsindaco di Lanusei DDaavviiddee FFeerrrreellii. Il sena-tore GGiiuusseeppppee LLuuiiggii CCuuccccaa, in una nota,ha parlato dell’azione di un Governo con-creto che conferma la volontà di far con-fluire risorse nei nostri territori, mentre AAttttiilliioo DDeeddoonnii dei Liberaldemocratici hachiesto sull’argomento una sessione stra-ordinaria del Consiglio regionale. (r. t.)

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FONNI. Spopolamento, scuola, viabilità e trasporti: basterà il Masterplan della Regione?

Zone interne al capolineaPigliaru agli imprenditori: i soldi ci sono, voi metteteci le idee

Il sindaco di Fonni, Daniela Falconi

PRIMO PIANO | LA CRISI DEL NUORESE

PRONTO INTERVENTO AMBIENTALE

Da sinistra Nicola Pirina (Sardex), Roberto Bornioli (Confindustria), Francesco Pigliaru e Davide Ferreli (sindaco di Lanusei) [R. T.]

2 sabato 15 ottobre 2016L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it

Un momento del convegno di Fonni; a sinistra, il sindaco di Atzara Alessandro Corona

di Giovanni Melisw FONNI

«Il professore ha detto che isoldi in Regione ci sono e staal mondo degli imprenditoridare le idee. Non voglio entra-re nel merito di questa affer-mazione, che spero sia veritie-ra. Perché nelle nostre zone leidee sono tante e forse anchevincenti. Quelli che mancanosono i soldi».

Una riflessione a caldoquella del sindaco di Atzara,Alessandro Corona, che all’in-domani del riuscitissimo con-vegno organizzato da Confin-dustria a Fonni, riflette con icolleghi sindaci della Barba-gia Mandrolisai.

Nella manifestazione, svol-tasi nella sala don Muntoni,gremita di imprenditori, citta-dini e amministratori, il pro-getto del Masterplan per laSardegna centrale è piaciuta.I primi cittadini, ad iniziaredalla padrona di casa DanielaFalconi, chiedono però fatti

concreti. «Luci e ombre alconvegno di Confindustria aFonni. Ma anche un dovere eun ringraziamento verso que-sta terra che ci ospita da mil-lenni e dalla quale abbiamotratto tutto. Ma in queste con-dizioni, resistere è sempre piùdifficile. Senza servizi, senzatrasferimenti amministrarediventa impossibile. Nonchiediamo cose straordinarie,per quello ci pensano i cittadi-ni – ha aggiunto –. Ci bastereb-be l’ordinario, ovvero assicu-rare condizioni di vita accetta-bili a tutti coloro che intendo-

no vivere da queste parti».Il mondo dell’impresa è

presente e non vuole piegarsialla crisi. Da Mario e PietroMasini del biscottificio Tipicodi Fonni, alla Suber Extra diOvodda rappresentata dalcombattivo ed “arrabbiato”Franco Moro, ai fratelli Pud-du di Oliena, a MassimilianoMeloni delle fattorie Gennar-gentu, al salumificio Rovajo diDesulo e tanti altri. Le zone in-terne sono prodotti di qualità,valore aggiunto al lavoro chetiene occupati centinaia di ad-detti in forni di pane, salumifi-

ci, caseifici e altre piccole im-prese.

«È il momento che la politi-ca – ha detto il presidente Ro-berto Bornioli – prenda in ma-no i destini di queste persone.Che non chiedono sussidi,ma servizi e la possibilità con-creta di confrontarsi con unmercato che gioca sui costi fis-

si. Perché l’isolamento, la tas-sazione, i trasporti, incidonosui prezzi di beni che sono digrande valore».

La sua idea di un assessora-to per le zone interne è stataaccolta con favore dai presen-ti: naturalmente, l’idea è statagirata al presidente Pigliaruche non poteva certo essere

specifico. Ma ha parlato chia-ro con la questione dei soldiche “ci sono”. Per ora di certoci sono solo i fondi stanziatidall’assessore ai lavori pubbli-ci Paolo Maninchedda per lasistemazione delle gallerie diNuoro, la cui chiusura è statauna ulteriore mazzata per laviabilità nelle zone interne.

Progetto Masterplani sindaci chiedono:«Ora fatti concreti»Fonni, luci e ombre dopo il convegno della ConfindustriaDaniela Falconi: «Resistere qui è sempre più difficile»

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Il presidentedice che i soldi ci sonoe sta agli imprenditoriportare le ideeNei nostri paesi i progettinon mancano, serve altro

22 Provincia di Nuoro LA NUOVA SARDEGNA DOMENICA 16 OTTOBRE 2016

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CRONACA | NUORO E PROVINCIAFONNI. Prosegue il confronto dopo la visita del presidente Pigliaru

Battaglia per i servizi«Nelle zone interne necessario creare sviluppo»

NUORO.Corso di micologia,lezioni con Renato Brotzu:iscrizioni entro domani

� Sono aperte fi-no a domani aNuoro le iscrizio-ni per il corso dimicologia di ba-se. Organizza ilCeas Nuoro. Ilcorso sarà tenutoda Renato Brotzue prevede lezioni

in aula con proiezioni e studio di alcunicampioni anche con l’ausilio del micro-scopio. Per info www.alternatura.it e tele-fono 0784 1823466 o 3200940906.

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TONARA. Il coro Murenucanterà domani la messanella portaerei Cavour

� Appuntamento speciale per il coro ma-schile Peppinu Mereu di Tonara che do-mani alle 10 canterà la messa sulla portae-rei Cavour. La nave è dal 2011 ammiragliadella Marina militare italiana ed è ormeg-giata al molo Rinascita di Cagliari per ildodicesimo weekend clinic, nell’ambitodel progetto “Un mare di sorrisi”. Grandesoddisfazione ed emozione per il coro fon-dato nel 1995. Dice il direttore Gianni Ga-rau: «Per noi è un orgoglio grandissimo eun onore che capita raramente. Saràun’emozione indescrivibile portare i can-ti di Tonara su questa nave». (a. c.)

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Renato Brotzu

� Nella Sardegna centralemancano le connessioni, diqualsiasi tipo, e in un mon-do che viaggia ad alta veloci-tà dovrebbe essere di facileintuizione determinare imotivi della crisi che affliggei paesi. Se il presidente del-la Regione Francesco Piglia-ru venerdì, a Fonni, nell’in-contro sul masterplan per lezone interne organizzato daConfindustria ha lanciatosegnali di speranza per la di-sponibilità di un finanzia-mento di circa 150 milionidi euro che dovrebbe accele-rare il percorso di rivitaliz-zazione dei piccoli paesi, èlo stato attuale e disastrosodelle cose che placa gli entu-siasmi.

SENZA SERVIZI. «Si parla dimassimi sistemi, ma ci man-cano i servizi essenziali»,tuona il sindaco di DesuloGigi Littarru. Di soldi negliultimi vent’anni ne sono sta-ti spesi tanti, ma a nulla èservito qualsiasi tipo di in-tervento. «Oggi nelle zoneinterne manca la possibilitàdi connettersi al mondo e al

mercato», hadetto Piglia-ru. «Dobbia-mo fare unmasterplanper dire allaSardegna e almondo interoche nelle zo-ne interne c’èla possibilitàdi fare impre-sa e di crearesviluppo».

I MODELLI. Secondo il di-rettore generale di SardexNicola Pirina è inutile spie-gare e attuare le cose nuovecon schemi e modelli vec-chi. «Ad esempio, il pianoSulcis. Anche lì - spiega Piri-

na - benché sotto diversa ve-ste, non si è ragionato e agi-to in maniera diversa rispet-to a quanto fatto nei varipatti territoriali, contrattid’area e così via. A oggi pro-

seguire con questa visione èinutile. Se continuiamo aimporre modelli che deriva-no da studi, a provare a farfare ai territori quello chenon vogliono, a essere ciò

che non so-no, vuol direche conti-nuiamo asbagliare e al-la grande».

ECCELLENZE. I sindaci dellaSardegnacentrale, in-tanto, non siarrendono econtinuano astare in trin-cea per com-battere la lo-

ro battaglia. «Le aree interne - spiega

Davide Ferreli, sindaco diLanusei - sono una risorsa insenso lato che esprimono giàoggi validissime eccellenze

in ambito agroalimentare,ambientale e via dicendo. Ilcentro Cnr di Progenia diLanusei, polo unico in Italiache studia l’invecchiamentodelle nostre popolazioni, ri-ceve attenzioni dal mondoscientifico internazionale.Serve investire ancora sullearee interne per far loro re-cuperare il gap infrastruttu-rale storico che le ha pena-lizzate. Non mancano le ideee le proposte nuove, rispet-tose della nostra tradizione eorientate ai tempi moderni».

LE FIERE. Dare voce agli im-prenditori dovrebbe esserefondamentale per poter av-viare un serio processo divalorizzazione.

«Un aiuto al settore - diceKatia Bulloni, del panificioBulloni di Bitti - può arriva-re dalla partecipazione dellaRegione alle grandi fiere disettore europee e interna-zionali. Le singole aziendenon riescono a sostenere icosti visto che si parla di cir-ca diecimila euro a evento».

Roberto TangianuRIPRODUZIONE RISERVATA

NUORO.Con i volontari del Faigiornata alla scopertadei tesori della Cattedrale

� Oggi il Fai di Nuoro propone la visita gui-data nella cattedrale di Santa Maria della Ne-ve, nel seminario vescovile e nell’archiviostorico della diocesi. Occasione per scopri-re tesori nascosti come paramenti e argen-teria sacra. Storia raccontata da esperti: An-gelo Ziranu e Anna Maria Cau. Nel semina-rio saranno gli stessi seminaristi a racconta-re la storia del luogo, nell’archivio diocesa-no i volontari mostreranno come andare al-la ricerca delle proprie origini e curiosare sudocumenti di illustri personaggi. Alle 19, nel-la Cattedrale, intrattenimento musicale acura di Battista Giordano e Ignazio Pes.

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CALA GONONE. Turista francesecade mentre fa arrampicata:interviene il Soccorso alpino

� Intervento del Soc-corso alpino e speleo-logico ieri a Cala Go-none per il recupero diun’arrampicatricefrancese. L’incidentein località “Il budinodei giganti”. La donna,D. C., 53 anni, è cadu-ta da un’altezza di 6

metri riportando contusioni e la sospettafrattura alle costole. Allertati dal 118, sulposto 5 tecnici di Nuoro con i volontaridella Croce azzurra e i vigili del fuoco.

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I soccorsi

Da sinistra, Pigliaru con il sindaco di Fonni e il pubblico all’incontro di venerdì sulle zone interne [R. T.]

sport

in direttadalle 14.30

in diretta con Vittorio Sanna pre e post partita con Lele Casini Silvio Camboni

I commenti, le interviste e gli approfondimenti

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BELVÌ. L’anziano automobilista è all’ospedale di Nuoro

Novantenne fuori strada con l’Ape� Ha perso il controllodella sua Ape mentre af-frontava una curva perico-losa ed è finito fuori stra-da. Momenti terribili perLuigi Marotto, 93enne diBelvì, che era al volantedella sua Ape. È stato soc-corso e accompagnato al-l’ospedale di Nuoro.

L’incidente si è verificatoieri mattina, verso le12.30, lungo la strada pro-vinciale 61 bis che dal pic-colo centro barbaricinoporta ad Atzara.

I soccorsi sono stati al-

lertati immediatamente esul posto sono intervenutii carabinieri dell’aliquotaradiomobile della compa-gnia di Tonara e il perso-

nale medico del 118 diSorgono.

L’anziano automobilistaha riportato una ferita allatesta, ma per fortuna le suecondizioni non destanopreoccupazioni. Non versain pericolo di vita. È statocomunque necessario iltrasferimento a Nuoro e ilricovero nell’ospedale SanFrancesco.

I carabinieri hanno ese-guito i rilievi di rito neces-sari a ricostruire la dina-mica dell’incidente. (r. t.)

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BORTIGALI.Marijuana: arrestato un allevatore di 57 anni

Una piantagione nel cortile di casa� Quando i carabinieri han-no fatto irruzione in una ca-sa del centro storico hannoscoperto la coltivazione dimarijuana nel cortile retro-stante. Un piccolo laborato-rio per il confezionamento.Per questo un allevatore diBortigali, Francesco Serra di57 anni, è stato arrestato daicarabinieri. Sono stati i mili-tari guidati dal marescialloNicola Pibiri, assieme a quel-li di Montresta col marescial-lo Leonardo Pintus e coordi-nati dal comandante dellacompagnia di Macomer il ca-

pitano Giuseppe Pischedda,a scoprire la piantagione nel-la centralissima via Deffenu.I militari hanno trovato 20piante di marijuana alte cir-

ca un metro e mezzo e altreotto di circa un metro e tren-ta in fase di essiccazione. Al-tre ancora sono state trova-te già essiccate, pronte alconfezionamento e probabil-mente allo spaccio.

All’allevatore sono stati se-questrati 150 euro in con-tanti e materiale utilizzatoper la coltivazione e l’irriga-zione della marijuana. È agliarresti domiciliari. Ieri a Ori-stano il giudizio per direttis-sima: sono stati chiesti i ter-mini per la difesa. (f. o.)

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La marijuana sequestrata I rilievi dopo l’incidente

40 domenica 16 ottobre 2016L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it

convegno a fonni

«Ilmotore della rinascitasaranno le zone interne»Il governatore accetta la sfida lanciata da amministratori e imprese:«Scelte sbagliate negli ultimi 10 anni. Ora puntiamo a generare benessere»

Il presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru

Il grido di dolore delle zone interneè stato finalmente ascoltato. Gliimprenditori-eroi che ogni giornocombattono per tenere in vita leloro aziende hanno potutoraccontare i loro problemi ericevere risposte rassicuranti. Leparole del presidente dellaRegione, soprattutto il suoimpegno, hanno restituitol’entusiasmo a chi ormai era statosopraffatto dalla delusione dopo

essere stato massacrato dallaburocrazia. Il grido di dolore versola Regione è partito venerdi daFonni nel corso del convegno “Unmasterplan per le zone interne”organizzato dalla Confindustriadella Sardegna centrale al qualeha partecipato il presidentePigliaru che ha rassicurato tuttisulla centralità del problemaall’attenzione della giunta. E hadetto che bisogna intervenire

subito. Del resto, come si puòpensare che un’azienda cheproduce tappi di sughero facciafunzionare i macchinari con ilgruppo elettrogeno perchè, nel2016, non arriva la correnteelettrica. Oppure altre aziende cheper connettersi con il mondodevono farsi carico di installare aloro spese antenne e altristrumenti tecnologici improvvisatiper non chiudere i battenti. (plp)

Il grido di dolore degli imprenditori che non si vogliono arrendere alla crisi

di Luca Rojch◗ SASSARI

Va dritto al cuore dell’isola. Il go-vernatore Francesco Pigliaru en-tra nella tempesta e spiega comecerca di cambiare il destino del-le zone interne. Nessuna rasse-gnazione, ma la convinzione diavere la ricetta per cambiare latraiettoria dei paesi dell’interno.Sempre più vuoti, vecchi, prividi servizi e di futuro. Perché lavera sfida non è fuggire dal cuo-re della Sardegna, ma cercare divivere nei piccoli centri dell’iso-la.

Si parla sempre più spesso didecrescita felice, quasi di unarassegnata accettazione del fe-nomeno dello spopolamento.Secondo lei è un processo inar-restabile? Cosa si deve fare perfermarlo?

«Intanto rifiutare la rassegna-zione: dobbiamo crederci, nonarrenderci. Le persone lasciano iluoghi quando muore la speran-za di sviluppo, di un lavoro sod-disfacente per sé e per i propri fi-gli. Se guardiamo gli esiti dellescelte degli ultimi decenni èchiaro che erano sbagliate, lospopolamento è continuato no-nostante i molti fondi europei eregionali utilizzati in modo di-spersivo. Invece di individuare ele cause dei problemi e sostene-re chiare e precise politiche disviluppo, si assecondavano ri-vendicazioni generiche per qual-che infrastruttura o forma di as-sistenzialismo in più. Sia chiaro,tutto può servire, ma bisognaprima capire dove e come inizia-re a generare benessere. Noi ab-biamo le nostre idee e ci con-frontiamo con tutti».

L’opposizione accusa la giun-ta di disinteresse verso le zoneinterne. Quali sono i provvedi-menti messi in campo dallagiunta per combattere i feno-meni di spopolamento e di iso-lamento?

«L’opposizione fa il suo me-stiere come lo ha fatto negli anniin cui ha governato, contribuen-do a rendere la situazione quellache è. La Sardegna è per l’80 percento una grande zona interna,quindi tutto ciò che facciamo èazione politica anche e soprat-tutto per le zone interne. Rifor-me come Enti locali e Sanitàhanno risvolti positivi importan-tissimi. Unioni dei Comuni benstrutturate permettono di fare lecose giuste aiutandosi a vicen-da. Una sanità ben articolata sulterritorio argina lo spopolamen-to. Pensiamo alla legge sullasemplificazione e alla program-mazione unitaria che permettela regia dei fondi regionali, Por eFsc. Le risorse ci sono. Usiamoleper una visione strategica condi-visa, non più una somma di que-stioni frammentate. E poi diamorisposte a problemi specifici co-me la peste suina che da 40 anninega un’opportunità di crescitache ha fatto la fortuna di altri ter-ritori, come in Spagna. Investia-mo risorse e lavoriamo in modoorganizzato. Facciamo vincere ilbenessere di tutti contro l’illega-lità di pochi».

Strade, scuole, rete internet,ferrovie e su tutto il lavoro. Lepriorità delle zone interne pos-sono essere rappresentate an-che con questo semplice elen-co. Come si può fare impresa inaree industriali in cui non c’èinternet veloce, qualche voltamanca anche la linea telefoni-ca, la rete viaria e ferroviaria so-no inadeguate e i costi di tra-sporto e produzione sono mag-giori rispetto al resto dell’isola?

«Al primo posto le scuole, per-ché la dispersione ruba il futurodei nostri ragazzi. Col Progettoiscol@ sono stati avviati 848 can-tieri. Che hanno impegnato 150milioni e dato lavoro. Tantissimi

cantieri sono nelle zone interne.E con 50 milioni finanziamo 10modernissime scuole del nuovomillennio, affiancando i miglio-ramenti nella didattica. Strade eferrovie sono tra gli assi portantidel Patto con il Governo, checonta oltre 3 miliardi tra risorseFsc riprogrammate e risorse ag-giuntive per l’insularità. Per laprima volta siamo entrati neicontratti Anas e Rfi. Abbiamo435 milioni di risorse Anas nelprossimo triennio e altrettanti

nel successivo, liberandone così150 per lo sviluppo locale, più 50milioni per le manutenzioni distrade che per il 90 per cento so-no dell’interno ed è bene citare i94 milioni per i canali tombati.Su internet abbiamo attivato icantieri della banda ultralarga,che sono già partiti. Così si copri-ranno 313 Comuni tutti nelle zo-ne rurali. Strettamente collegatala videosorveglianza, essenzialeper la sicurezza e già in faseavanzata. Poi l’energia, con i 400

milioni nel Patto per la dorsaleche porterà il metano ovunque,non solo nelle zone densamentepopolate. Tutto questo lavoro ètrasversale, ogni azione cheavanza porta occupazione».

Sindaci e imprese le hannopresentato richieste specifiche:un assessorato ad hoc, la fiscali-tà di vantaggio, la scuola fore-stale, attenzione maggiore allestrutture culturali: Man, Isre,Biblioteca Satta, museo Nivola.Quante di queste richieste po-

tranno realmente essere accol-te e quali?

«Un assessorato dedicato nonè quello che serve. Le risposte ar-rivano da assessorati che lavora-no insieme unendo le forze sutemi specifici. La fiscalità di van-taggio è uno strumento, se deci-diamo insieme che è utile punte-remo anche su quello. Le struttu-re culturali, messe in connessio-ne, diventano attrattore per l’in-tero territorio. Tra fondi europeie strutturali sono disponibili 11

milioni, e i progetti di raccordoculturale e ambientale del Nuo-rese sono stati valutati tra i pri-mi. Sulla biblioteca Satta lavoria-mo per mettere in sicurezza ilpersonale e la struttura in armo-nia con il Comune, che avrà pie-no coinvolgimento nella gover-nance. La scuola forestale è con-fermata e andiamo avanti perdare contenuti e struttura orga-nizzativa nella legge di riformadel Corpo forestale che portere-mo a casa entro l’anno».

Quali sono secondo lei le di-rettrici dello sviluppo delle zo-ne interne?

«Torniamo alle connessioni.Le più importanti sono fra le zo-ne interne e i mercati nazionali einternazionali, quelli che davve-ro contano. Le connessioni oggisono troppo deboli. Per rinfor-zarle dobbiamo individuare i no-stri punti di forza. Le grandiscommesse sono turismo, agri-coltura e agroalimentare. Pervincerle dobbiamo rimuovere ilimiti che da sempre ci danneg-giano: infrastrutture carenti, tra-sporti insufficienti, poca capaci-tà di offrire, collaborando, attrat-tori forti in cultura, archeologia,paesaggio. All’agroalimentareserve più rete tra imprese per af-frontare i mercati ricchi, in cui sientra solo con una soglia dimen-sionale adeguata. Vedo che que-sto discorso comincia a farsistrada: i nostri bandi per l’inter-nazionalizzazione hanno inco-raggiato la formazione di reti dicooperazione, con progetti con-divisi e ambiziosi. Prima regioned’Italia, abbiamo portato suAmazon l’artigianato d’eccellen-za, che ora si può acquistare nelmondo con un clic. Lo stesso fa-remo con l’agroalimentare, suquesta e su altre piattaforme.Connettere la nostra qualità conmercati grandi e ricchi è l’unicavia per lo sviluppo».

Come si possono convincerei residenti a non lasciare i co-muni e perché un giovane do-vrebbe restarci?

«I giovani scommettono neiterritori che offrono la prospetti-va di un futuro. Rimarranno seavranno fiducia nella nostra ca-pacità di rilanciare un’agricoltu-ra che le nuove tecnologie ren-dono attraente anche per i giova-ni più istruiti. Il mondo parla dismart farm, non solo di smart ci-ty. Lo stesso vale per cultura, ar-cheologia, turismo. Dobbiamovederli come settori moderni,capaci di assorbire alte compe-tenze che migrerebbero verso leluci della città. Tra le azioni incampo, Entrerpreneurship&back ha 7 milioni per percorsi diformazione all’imprenditoriali-tà in centri di eccellenza e per-mette di inserirsi nel sistemaproduttivo».

Come vede lei il futuro delcuore dell’isola?

«Vedo un presente coraggio-so, che sta decidendo di cambia-re. Lo vedo in rappresentantiistituzionali determinati, chenon si lasciano fermare da inti-midazioni vigliacche e lavoranocon passione per le loro comuni-tà. E lo vedo in giovani brillanti,che trasformano il lavoro dei lo-ro padri in aziende moderne, ca-paci di dialogare con il mondo. Èda un presente così che nasce ilfuturo».

Lei è un figlio delle zone in-terne. Sente questo legame?

«Sì, è un legame molto forte,che ho ereditato da mio padre edai miei parenti, la famiglia Do-re, che ho frequentato continua-mente, nell’infanzia e nell’adole-scenza, tra Orune e Olzai. So checiò che ci rende diversi e interes-santi sono le zone interne, con laloro cultura, le loro risorse, le lo-ro tradizioni, e so che il nostrodovere è renderle di nuovo unposto interessante per viverci».

l’intervista»francesco pigliaru

‘‘La Sardegnaè per l’80%zona interna

quello che facciamoè per il cuore dell’isola

‘‘Le grandiscommessesono turismo

agricolturae agroalimentare

‘‘La fiscalitàdi vantaggioè uno strumento

Se decidiamo che è utilepunteremo su quello

4 Sardegna LA NUOVA SARDEGNA LUNEDÌ 17 OTTOBRE 2016

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