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A Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno decimo Numero 1 - GIUGNO 2016 Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna Comunica zione

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ARegistrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno decimo Numero 1 - GIUGNO 2016 Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna

Comunicazione

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COMUNICAZIONERegistrazione Tribunale di Bologna

n. 7734 del 19.02.2007Anno decimo - numero 1

Giugno 2016

Legale RappresentanteAntonino Di Geronimo

Direttore ResponsabileBiagio Cunsolo

Coordinatore EditorialeGiovanna Regina

Responsabile Progetto GraficoGiorgio Bertuzzi

FotoBiagio Cunsolo

StampaIn proprio

redattori:Sabrina Arcangeli Pierluigi De Rosa,

Antonella Pellegrino, Tiziana Sabattini

per questo numero si ringrazia:

Paolo CorsaniciFranco FarinellaFabio Martini

Giuseppe Mazza

per far pagare le tasse a tutti bisognerebbe...

27 maggio 2016: una giornata speciale

un aiuto alle vittime di usura ed estorsione: il ruolo delle istituzioni in un convegno a bologna

dal 740 lunare al 730 precompilato

quasi...tutto dichiarazioni

canone rai: a piacenza è rimasto attivo uno sportello dell’agenzia delle entrate fino a sabato 14 maggio

la voce dell’agenzia: come nasce la web-radio dell’agenzia delle entrate emilia-romagna

progetto di comunita’

una chiamata “alle arti” lo spettacolo insieme per la legalità

dietro le quinte

qualcosa che è importante sapere sulla nostra raccolta fondi…

gli imbullonati nel mirino

#entrate nel cuore

paolo corsanici espone un’opera artistica in legno al “terzo paradiso” a parma

SOMMARIO

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Comunicazione2016

EDITORIALE

AUGURI

Giovanna Regina

Per far pagare le tasse a tutti bisognerebbe... questa è stata la domanda a cui hanno risposto gli studenti delle scuole pri-marie, superiori di primo e secondo grado in occasione della premiazione del concorso Sostieni la legalità. In modo giocoso gli studenti sono stati coinvolti ed hanno partecipato attivamen-te anche alla giornata di premiazione. Le risposte che hanno fornito offrono interessanti spunti di riflessione “abbassarle, per renderle più abbordabili a tutti”, “aumentare l’efficienza dei servizi”, “volerlo fare tutti”, “parlare molto alle persone in modo che le paghino”, “cambiare la mentalità dell’italiano medio”, “mostrare con chiarezza dove i soldi versati finisco-no”, “premiare chi già lo fa spontaneamente”, “farne pagare di meno”, “far capire che le tasse sono necessarie”. Risposte che evidenziano diverse esigenze: dalla diffusione della cono-scenza del fine del pagamento dei tributi a quella di massima trasparenza sulla loro destinazione, dalla necessità di una ri-duzione delle tasse alla richiesta di intervento per creare senso civico e senso di appartenenza allo Stato.

Molte di esse vanno oltre le nostre possibilità di intervento. Pensiamo per esempio al tema, cruciale, della trasparenza nel-la gestione delle risorse pubbliche. Diversi studi sottolineano come conoscere “dove andranno i soldi delle tasse” incida po-sitivamente sul comportamento fiscale. Ci sono tuttavia altre esigenze, tra quelle segnalate dagli studenti, rispetto alle quali possiamo fare qualcosa. I ragazzi hanno parlato di bisogno di “cambiare la mentalità”, espressione sicuramente molto forte ma sintomatica della conoscenza dell’esistenza del fenomeno di evasione fiscale e della necessità di sconfiggerlo attraverso l’auspicato cambiamento. Per attuare un cambiamento sicura-mente occorre “parlare molto alle persone” e “far capire che le tasse sono necessarie” come dicono i ragazzi ma il rinnova-mento deve nascere dalla consapevolezza dei cittadini di far

parte di uno Stato e di partecipare alla vita dello stesso. In que-sta direzione le attività di comunicazione ma più in generale il racconto che facciamo del nostro lavoro possono avere un peso.

Da anni l’Agenzia delle Entrate porta avanti il progetto Fisco e Scuola attraverso una rete di referenti che come “comunità edu-cativa” incontra gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per diffondere la cultura contributiva “educando” le giova-ni generazioni sull’importanza della partecipazione di tutta la collettività al funzionamento dei servizi pubblici attraverso il pagamento delle tasse.

Con giochi, video, esempi, racconti che cercano di “emozio-nare e coinvolgere”, agli studenti viene spiegato l’art. 53 della nostra Carta Costituzionale, quadro di riferimento fon-damentale e indispensabile per conoscere il dovere collettivo di contribuire alle spese pubbliche. I ragazzi sono sensibilizzati sull’importanza della partecipazione alla vita pubblica, sulla necessità di svolgere appieno il loro futuro ruolo di cittadini e di contribuenti.

Sviluppare la responsabilità sociale e la consapevolezza che in-sieme ai diritti ci sono dei doveri nello “status” di cittadini è il punto di partenza per costruire un nuovo senso civico. Tutti noi, da cittadini, a volte dimentichiamo che la fruizione dei diritti è resa possibile dal pagamento dei tributi: il nostro diritto alla salute, all’istruzione, alla proprietà non sarebbe esercitabile se non ci fossero delle strutture pubbliche che lo rendono effettivo. L’adempimento fiscale è la “prima pietra” su cui poggiano i nostri diritti: è questo il messaggio che, ancora una volta, ab-biamo provato a portare all’attenzione di tutti.

Non è solo questione di diffusione della conoscenza ma di cul-tura della legalità fiscale.

PER FAR PAGARE LE TASSE A TUTTI BISOGNEREBBE...

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Venerdì 27 maggio, presso la sala “Rita Longo” della Direzione re-gione, tra sorrisi, applausi, gioco e tanta emozione, si è conclusa la seconda edizione del concorso “Sostieni la legalità”. Il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Di Geroni-mo, il Direttore generale dell’Uffi-cio Scolastico Regionale, Stefano Versari, il Direttore Regionale di Equitalia, Carlo Mignolli e il Di-rettore dellUPT di Bologna, Sal-vatore Scarpino, intervallati dagli sketch degli attori di 16Lab, hanno premiato i quattro vincitori del concorso. Il concorso. Due gli obiettivi fondamen-tali: da un lato far partecipare in prima persona gli studenti all’educazione fiscale con un prodotto che rappresentava il valo-re etico e costituzionale del pagamento dei tributi, dall’altro sensibilizzarli sul valore della solidarietà. Gli studenti delle scuole della regione, in piena libertà espressiva e creativa, hanno realizzato temi, disegni, e-book, spot vi-deo, spot audio e canzoni rap, dimostran-do non solo un grande fantasia e talento artistico ma anche una sorprendente sensi-bilità nei confronti delle tematiche trattate durante gli incontri “Fisco e Scuola”. La commissione esaminatrice, composta da rappresentanti dell’Agenzia delle En-trate, dell’Ufficio Scolastico Regionale e di Equitalia, ha avuto il non semplice compito, valutati gli elaborati, di decreta-re i vincitori.Medaglia d’oro per la sezione “Primarie” alla scuola “Filippo Bassi” di Castel-Mag-giore. Il video “Un mondo senza tasse”, prodotto dalla classe IIIA, ha colpito la Commissione perché “ esprime con stra-ordinaria efficacia comunicativa il nesso tra imposte e servizi pubblici, e l’impor-tanza del contributo individuale per il be-nessere collettivo. Il taglio dell’inquadra-tura, che sembra alludere al ruolo di pro-tagonista affidato ai futuri contribuenti, e

l’uso sapiente del montaggio, raccontano come in ‘presa diretta’ il processo di co-struzione di una forte coscienza civica nei giovani alunni” Sul primo gradino del podio per la se-zione “Scuole secondarie di primo gra-do” la classe I F dell’Istituto Gandino di Bologna. Questa la motivazione della Commissione: “Tax n’rap rappresenta, con il ricorso a una incisiva similitudine, la necessità di sostenere i servizi pubbli-ci in modo corale attraverso il contributo di ciascun cittadino. L’armonia musicale delle rime esprime bene, grazie all’energia del rap, il bisogno di coesione all’interno della comunità in cui viviamo, interpreta-to da un suggestivo ballo di gruppo”La Giuria ha, infine, scelto di assegnare un ex-aequo per la sezione “Scuole seconda-rie di secondo grado”. Il prodotto realiz-zato dalla classe VAR Istituto Istruzione Secondaria Superiore “J. M. Keynes” “si caratterizza per l’originale scelta comu-nicativa, espressione di una notevole ca-pacità di rielaborazione dei contenuti da parte degli studenti. Lo spettatore è por-tato a riflettere non su un vago concetto di legalità fiscale, ma su casi concreti di vita quotidiana, chiamato a rispondere alle domande incalzanti che nel finale si sus-seguono sul grande tema del rapporto tra Stato e cittadino”.Il video, realizzato dai ragazzi della IV C dell’Istituto Statale di Istruzione Tecnica

“Ugo Bassi Pietro Burgatti” “colpi-sce per la maturità artistica e per la consapevolezza che gli studenti mo-strano rispetto a un’idea di cittadino portatore non solo di diritti ma an-che di doveri, chiamato a partecipa-re in prima persona alla costruzione di uno Stato nuovo. Molto efficace la scelta del rap come espressione dell’insofferenza e di un certo spi-rito di ribellione delle nuove gene-razioni nei confronti di un’opinione pubblica in cui non si riconoscono”.Una rassegna dei lavori premia-ti è disponibile sul canale Youtube

dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Roma-gna e sul sito internet regionale.La solidarietà. L’altro tema-guida del concorso era la solidarietà, in particolare nei confronti degli istituti scolastici che operano presso le strutture ospedaliere. I 3mila euro raccolti grazie alla generosità dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna sono stati devoluti aial-le sezioni ospedaliere individuate dalle scuole vincitrici: • “Clinica Pediatrica Gozzadini” e

“Ospedale Bellaria – N.E.S.” • “Ospedale Maggiore” • “Gozzadini – Sant’Orsola”Conclusa la seconda edizione del concor-so “Sostieni la legalità”, un caloroso gra-zie va a tutti i colleghi che si sono prodi-gati per la riuscita dell’iniziativa. Un ringraziamento particolare anche all’ex collega e grafico Giorgio Bertuzzi, che (nonostante sia in pensione da anni continua ad accontentare ogni nostra ri-chiesta) per l’occasione, ha realizzato la locandina del concorso e il logo dei ga-dget.Un grazie di cuore, infine, all’ex colle-ga Marco Marchegiani, ora direttore di 16Lab, scuola bolognese di improvvisa-zione teatrale, che ha offerto a titolo gra-tuito la propria partecipazione e quella dei suoi attori alla giornata.

27 MAGGIO 2016: UNA GIORNATA SPECIALE

Tiziana Sabattini

PRIMO PIANO

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Come proteggere, anche dal punto di vi-sta amministrativo, le vittime di usura ed estorsione? Come accelerare il proce-dimento che porta alla sospensione degli adempimenti amministrativi, fiscali e contributivi per le imprese e le persone colpite? Se ne è parlato in un convegno organizzato da Agenzia delle Entrate e Regione Emilia-Romagna, lo scorso 12 aprile a Bologna.All’evento hanno partecipato i rappresen-tanti istituzionali di un Protocollo di inte-sa firmato nel 2015 per semplificare l’iter burocratico e per consolidare la collabora-zione tra le istituzioni, insieme con alcuni esponenti del mondo accademico e delle associazioni che operano al fianco delle vittime di usura ed estorsione. L’idea è creare un tavolo di confronto per fare il punto sugli aspetti tecnico-operativi, ma anche per portare ancora una volta all’at-tenzione dell’opinione pubblica il grande tema dell’infiltrazione delle organizzazio-ni criminali nel tessuto economico dell’E-

milia-Romagna.I lavori sono stati aperti da un intervento introduttivo del Direttore regionale, An-tonino Di Geronimo, che ha sottolineato

l’importanza dell’incontro come “punto di snodo” rispetto alla sigla del protocollo di intesa, che altrimenti è destinato a restare lettera morta. Al contrario, l’impegno co-stante da parte delle istituzioni coinvolte può rendere l’accordo un efficace stru-mento di lavoro, a tutto vantaggio del-le categorie da tutelare. Il fenomeno del racket e delle estorsioni, ha proseguito Di Geronimo, non è più soltanto un problema dell’Italia meridionale, e nemmeno più soltanto un problema italiano. La grande esperienza maturata dal nostro Paese sul fronte dell’anti-terrorismo, sia negli anni di piombo, sia durante la stagione delle stragi di mafia dei primi anni ’90, deve es-sere spesa anche su questo fronte, dove è fondamentale il coordinamento tra i diver-si ‘pezzi’ dello Stato. L’impegno dell’A-genzia delle Entrate Emilia-Romagna è proprio diretto a rafforzare e garantire questo coordinamento, all’interno della stessa Agenzia e nei rapporti con gli altri enti. L’importanza dello ‘spirito di squa-

UN AIUTO ALLE VITTIME DI USURA ED ESTORSIONE: ll ruolo delle istituzioni in un convegno a Bologna

Pierluigi De Rosa

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PRIMO PIANOdra’ tra le istituzioni è stata anche al centro dell’intervento dell’Assessore alla cultura, politiche giovanili e politiche per la lega-lità della Regione Emilia-Romagna, Mas-simo Mezzetti. L’Emilia-Romagna, ha affermato Mezzetti, sconta un basso nu-mero di denunce rispetto all’ampiezza del fenomeno, che sta emergendo nella sua virulenza anche attraverso le cronache del processo Aemilia. Il fatto che le denunce siano così rare, ha proseguito Mezzetti, è indice di una scarsa fiducia nelle istituzio-ni: la leva della cooperazione tra le istitu-zioni deve quindi servire “a scardinare il muro della paura” e a costruire le basi per una rinnovata fiducia nello Stato.Antonio Cologno (Ufficio Accertamento, Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna) e Barbara Fasan (Ufficio Riscossione, Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna) hanno illustrato il funzionamento del Fon-do di solidarietà e i punti essenziali della legge n. 44/1999: chi sono i destinatari, vale a dire i “soggetti danneggiati”, quali sono le condizioni per ottenere l’erogazio-ne del risarcimento del danno subito e gli altri benefici previsti dalla legge, qual è il procedimento che disciplina la sospensio-ne degli adempimenti fiscali, qual è nel-lo specifico l’attività svolta dagli Uffici dell’Agenzia delle Entrate in Emilia-Ro-magna.Giustino Trincia, Responsabile dell’Uffi-cio rapporti con i consumatori, ha illustra-to l’impegno delle banche sul fronte della prevenzione e del contrasto dell’usura, a partire dall’individuazione delle catego-rie più esposte: dai soggetti in difficoltà con il pagamento del mutuo alle piccole e medie imprese costrette a fare i contri con la crisi, dagli over 60 alle popolazioni colpite da calamità naturale, solo per ci-tare alcuni esempi. Da un lato vi sono le misure di prevenzione a favore di questi soggetti, dall’altro i “rimedi di leggi e di iniziativa delle parti”, come l’Accordo quadro sull’usura promosso dal Ministero dell’Interno già nel 2007 e la procedura per la composizione delle crisi da sovrain-debitamento (Legge n. 3/2012).Stefano Landi, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, ha pre-sentato l’esperienza della Camera di Com-mercio a tutela degli imprenditori. I se-gnali di una progressiva infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto emilia-no e reggiano hanno spinto la Camera di Commercio a intraprendere una collabo-razione con l’Associazione Libera che ha portato poi all’istituzione di 52 Sportelli per la legalità presso le Camere di Com-mercio, con lo scopo di fornire supporto e consulenza agli imprenditori colpiti da richieste estorsive o usuraie. “Accom-pagnare alla denuncia resta un obiettivo

primario, così come non abbandonare le vittime nel percorso post denuncia” , ha ricordato Landi, sottolineando la necessità di intervenire tempestivamente sul dupli-ce fronte giudiziario e amministrativo.Augusto Balloni, criminologo e Presiden-te della Società Italiana di Vittimologia, ha incentrato il suo intervento sul vissuto e sulle percezioni della vittima di usura ed estorsioni. Per lungo tempo, ha rimarca-to Balloni, la vittima dei reati, soprattutto in Italia, è rimasta estranea ad ogni inte-resse da parte dell’opinione pubblica, da parte della dottrina criminologica e della ricerca empirica, l’attenzione essendosi concentrata quasi esclusivamente sull’au-tore del reato. Dopo alcuni, significativi, interventi legislativi nei primi anni ’90, si è registrata un’importante svolta con l’emanazione del d.lgs. 212/2015 di at-tuazione della direttiva 2012/29/UE, un passo decisivo verso “il riconoscimento di uno status di vittima”. Resta ancora molta strada da fare, ha concluso Balloni, per far sì che il sistema di giustizia prenda effet-tivamente in considerazione la situazione

in cui si trova la vittima, favorendo quel confronto sociale che si fonda appunto su un bilancio di diritti e di doveri.Don Marcello Cozzi, Vicepresidente di Libera, ha raccontato l’esperienza ormai pluridecennale dell’associazione Libera, fondata nel 1995 con l’intento di coordi-nare e sollecitare l’impegno della società civile contro tutte le mafie. Don Cozzi ha richiamato le istituzioni affinché risponda-no in modo tempestivo alle sollecitazioni che provengono dalle vittime, soprattutto quando queste sono esposte non solo alle minacce delle organizzazioni criminali, ma anche all’isolamento da parte dell altre imprese e dei concittadini. Sono il silenzio e la paura, infatti, i migliori alleati delle mafie. L’associazionismo da solo non ba-sta: è indispensabile il contributo attivo dell’opinione pubblica e delle istituzioni.Le slide dei relatori e i testi degli interven-ti sono disponibili nella sezione dedicata del sito internet regionale http://emiliaro-magna.agenziaentrate.it/?id=12242

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Nell’anno 1993 la dichiarazione dei red-diti doveva essere spedita per posta in du-plice copia, in allegato doveva contenere tutta la documentazione relativa alle rite-nute e agli oneri indicati; il modello era così complicato da essere pubblicato, in versione “ludica”, nel settimanale satirico “Cuore” e definito, dall’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, modello “lunare”.

Il presidente aggiunse “Il cittadino ha di-ritto ad avere in mano un foglio di quattro facciate, con su scritte poche cose com-prensibili da tutti. Questo è un diritto. Non possiamo, per la bravura incompren-sibile di tecnici lunari, rischiare di dover pagare lo scotto di una rottura del rappor-to di fiducia tra cittadino e Stato: non è pensabile”.Negli anni ‘90 è iniziato un lungo proces-so di innovazione e riorganizzazione della Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di migliorare la qualità del rapporto con il cittadino attraverso una maggiore effi-cienza, trasparenza e semplificazione am-ministrativa. Nel tempo si sono susseguite numerose iniziative finalizzate a ridurre al minimo indispensabile gli adempimenti a carico dei contribuenti e sono nati nuovi servizi sempre più rispondenti alle concre-te esigenze di cittadini e imprese.

Nel 2015 l’iniziativa più ambiziosa: l’av-vio, in forma sperimentale, della dichiara-zione precompilata. L’Agenzia delle En-trate ha messo a disposizione a una platea di oltre 20 milioni di cittadini il modello 730 precompilato predisposto utilizzan-do i dati contenuti nelle certificazioni dei sostituti d’imposta, le informazioni dispo-nibili in Anagrafe tributaria (ad esempio, la dichiarazione dell’anno precedente e i versamenti effettuati) e quelle trasmesse da soggetti terzi (banche, assicurazioni ed enti previdenziali).

DAL 740 LUNARE AL 730 PRECOMPILATO

Tiziana Sabattini

ha predisposto più di 20 milioni di 730 e 10 milioni di Unico. L’applicazione sulla base delle informazioni già in possesso dell’Agenzia (ad esempio il possesso di una partita Iva), e delle risposte fornite ad alcune semplici domande (ad esempio presenza di redditi che non possono es-

I destinatari della dichiarazione pre-compilata 2016Nel 2016 cresce il numero di cittadini che possono beneficiare della dichiarazione precompilata. Con le informazioni di-sponibili, infatti, l’Agenzia delle Entrate

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sere dichiarati con il modello 730) guida il contribuente a scegliere il modello più rispondente al proprio profilo fiscale.

A differenza dell’anno 2015 il 730 pre-compilato è stato predisposto anche per chi non ha presentato il 730 l’anno pre-cedente. Il contribuente può, inoltre, uti-lizzare il 730 precompilato anche se il sostituto non ha trasmesso la Certificazio-ne Unica all’Agenzia entro il 7 marzo, in questo caso, è necessario aggiungere alle informazioni già proposte i dati relativi al lavoro dipendente o alla pensione.

I soggetti tenuti a presentare la dichia-razione dei redditi per conto di persone legalmente incapaci, compresi i minori, purché appositamente abilitati possono accedere alla dichiarazione precompilata del tutelato o del minore.

Non possono, invece, presentare la dichia-razione precompilata gli eredi di contri-buenti deceduti.

La dichiarazione congiunta

Nel 2015 è stato possibile presentare la dichiarazione in forma congiunta solo tra-mite il sostituto d’imposta, il Caf o il pro-fessionista abilitato. Nel 2016 i coniugi non legalmente separati, che possiedono entrambi redditi dichiarabili nel modello 730, possono presentare la dichiarazione congiunta via web.

Il “coniuge dichiarante”, dopo aver com-pletato la propria dichiarazione, indica

nell’area autenticata dell’applicazio-ne web il codice fiscale del coniuge che presenterà il modello 730 in qualità di “dichiarante”. Quest’ultimo esprime il consenso alla presentazione congiunta in-dicando, nella propria area autenticata, il codice fiscale del coniuge. A seguito della manifestazione di volontà espressa da par-te di entrambi i coniugi, le informazioni contenute nella dichiarazione precompila-ta del coniuge confluiscono, senza possi-bilità di modifiche, nel 730 congiunto che viene reso disponibile nell’area autentica-ta del dichiarante, il quale può procedere all’invio della dichiarazione congiunta.Nel caso di presentazione della dichiara-zione in forma congiunta, la dichiarazio-ne si considera sempre “modificata”, in quanto il prospetto di liquidazione finale è variato rispetto a quelli predisposti sepa-ratamente con riferimento ai due coniugi (Circolare 11 del 2015).

Dati inseriti nella precompilataLa dichiarazione precompilata 2016 con-tiene circa 700 milioni di dati in più ri-spetto allo scorso anno e tra questi trovia-mo i nuovi oneri comunicati da terzi, cioè:

• le spese sanitarie, al netto dei relati-vi rimborsi erogati dalle casse e dagli enti che hanno fini assistenziali. Per quest’anno non sono stati riportati nella precompilata e devono essere inseriti dal contribuente gli scontrini delle farmacie e le spese sostenute

nei confronti di soggetti che eroga-no prestazioni di assistenza specifica (per esempio, parafarmacie, rivendi-tori di articoli sanitari) e prestazioni ausiliarie della professione sanitaria (per esempio, ottici, podologi, fisio-terapisti), ma non operano nell’ambi-to di strutture accreditate per l’eroga-zione dei servizi sanitari.

• le spese universitarie al netto dei relativi rimborsi e contributi. Le spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria pres-so università statali sono riportate integralmente nella dichiarazione precompilata, mentre gli importi co-municati dalle università non statali, sono indicati solo nel foglio informa-tivo e devono essere ricondotti dal contribuente entro i limiti fissati dal decreto ministeriale n. 288 del 29 aprile 2016.

• le spese funebri - Da quest’anno sono detraibili le spese funebri so-stenute «in dipendenza della morte di persone», quindi a prescindere dall’esistenza o meno di un vincolo di parentela. La detrazione è ammes-sa fino ad un importo massimo di spesa sostenuta pari ad euro 1.550 per evento funebre. Nella dichiara-zione precompilata sono indicati i dati delle fatture emesse dai soggetti che esercitano attività di servizi di

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Lo scorso 18 maggio si è tenuto a Bologna il convegno “Quasi…tutto dichiarazioni”, appuntamento ormai tradizionale sulla dichiarazione dei redditi, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna. Ce ne parla Giuseppe Mazza, funzionario dell’Ufficio Audit della Dire-zione regionale Emilia-Romagna, che è intervenuto come relatore sul tema dei visti di conformità e delle responsabilità degli intermediari.

Il visto di conformità (art. 35 del d. lgs. 241/1997) assume oggi un ruolo centrale nel nostro ordinamento tributario. L’appo-sizione del visto di conformità sul modello Iva, al fine di contrastare il fenomeno legato alle compensazioni di crediti inesistenti, è infatti obbligatorio dal 2010 per poter com-pensare in modo orizzontale crediti Iva su-periori ai 15.000 euro; tale vincolo è stato esteso dal 2014 anche ad altri crediti che emergono dalle dichiarazioni dei redditi (crediti concernenti le imposte sui redditi, le relative addizionali, le ritenute alla fonte di cui all’art. 3 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, le imposte sostitutive delle imposte sul reddito e l’imposta regionale sulle atti-vità produttive).Inoltre, dal 2015 tale istituto giuridico ha trovato un ruolo fondamentale anche nei rimborsi Iva (articolo 13 del D.Lgs. 21 no-vembre 2014, n. 175). La nuova normativa presenta un cambio di impostazione radi-

cale nel rapporto tra fisco e contribuente, eliminando l’obbligo generalizzato di pre-stazione della garanzia, con la conseguente significativa riduzione dei costi per ottenere i rimborsi annuali e trimestrali. Ne è deriva-ta anche una contrazione della tempistica di lavorazione per il venir meno della fase am-ministrativa di richiesta e di riscontro della validità delle garanzie.Un altro punto di attenzione riguarda i con-trolli che il professionista deve effettuare prima di apporre il visto di conformità (art. 2 e 23 del D.M. 164/1999). Le diverse cir-colari emanate dall’Agenzia delle Entrate (n. 134/1999, n. 57/2009, n. 28/2014 e n. 7/2015) riportano i principali controlli, che devono essere considerati in modo esem-plificativo e non esaustivo e, quindi, ove necessario, vanno integrati dal soggetto che appone il visto in base allo specifico caso.Quanto alle responsabilità del professioni-sta, sicuramente tra le più rilevanti vi sono le responsabilità per visto infedele (art. 39 del D.Lgs. 241/1997 e art. 25 del D.M. 164/1999). Si va da quelle amministrative (sanzione da euro 258 ad euro 2.582, so-spensione e cancellazione dall’elenco dei professionisti che possono apporre il visto di conformità e revoca dell’abilitazione en-tratel) a quelle penali. Bisogna sottolineare, a questo proposito, come una giurispruden-za ormai consolidata ritiene che nei reati tri-butari (i cui principali si trovano nel D.Lgs. 74/2000) si possa realizzare una responsa-bilità di tipo concorsuale, ai sensi dell’ar-ticolo 110 del Codice penale, che colpisce il professionista che abbia intenzionalmente dato un contributo causale, materiale o mo-rale, alla realizzazione del reato commesso dal cliente.Per concludere, meritano un cenno gli ar-ticoli 13bis, comma 3 e 10quater del de-creto legislativo 74/2000, in vigore dal 22/10/2015. Il primo prevede un aumen-to di pena della metà se il reato “(…) è commesso dal concorrente nell’esercizio dell’attività di consulenza fiscale svolta da un professionista”. Con il secondo articolo sono state aumentate le pene: è punito con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni chiunque non versa le somme dovute, utilizzando in compensazione crediti ine-sistenti per un importo annuo superiore ai cinquantamila euro.

pompe funebri. Il contribuente può integrare la dichiarazione riportando le eventuali ulteriori spese detraibili sostenute in dipendenza del decesso entro il limite di spesa detraibile

• i contributi versati alle forme di pre-videnza complementare

• i bonifici riguardanti le spese per interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici effettuati nel 2015. Questi dati non sono inseriti direttamente nella dichiarazione precompilata ma sono riportati nel foglio riepilogativo per la verifica da parte del contribuente dei requisiti oggettivi (tipologia d’in-tervento) e soggettivi (possesso o de-tenzione dell’immobile), previsti per ottenere le detrazioni.

New entry

Dal 2015 è prevista una nuova agevolazio-ne: la detrazione su un importo massimo di 400 euro per ciascun figlio delle spese di iscrizione e frequenza agli istituti di qualunque ordine e grado, e versate agli istituti stessi. Rientrano, ad esempio, la tassa d’iscrizione, la tassa di frequenza e le spese sostenute per la mensa scolastica anche quando il servizio è reso dal Co-mune o da altri soggetti terzi rispetto alla scuola. Per fruire dell’agevolazione, nella causale del bonifico o del bollettino posta-le andranno indicati il servizio mensa, il nome e cognome dell’alunno e la scuola frequentata. I contribuenti che pagano il servizio in contanti o con altre modalità diverse dal bonifico (es. bancomat o buoni mensa), dovranno chiedere alla scuola o al soggetto che riceve il pagamento un’atte-stazione che certifichi l’ammontare della spesa sostenuta nell’anno e i dati dell’a-lunno.

QUASI...TUTTO DICHIARAZIONI Giuseppe Mazza

PRIMO PIANO

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Comunicazione2016

CANONE RAI: A Piacenza apertura straordinaria dell’Agenzia delle Entrate

Una “non-stop” per assistere i contribuenti alle prese con la dichiarazione sostitutiva per il canone Rai. L’Agenzia delle Entrate di Piacenza è rimasta aperta eccezional-mente anche nei pomeriggi di mercoledì e venerdì, dalle 14,30 alle 16,30, e sabato mattina 14 maggio, dalle 9 alle 12.30, con uno sportello esclusivamente dedicato al canone Rai.

Allo sportello, aperto nella sede di Via Modonesi 16, i contribuenti hanno rice-vuto informazioni sulle nuove modalità di pagamento del canone Rai e assistenza sulla compilazione della dichiarazione so-stitutiva.

Il modello è stato utilizzato per certificare che in nessuna delle abitazioni per le quali il soggetto è titolare di un’utenza elettrica è presente un apparecchio tv, oppure per evitare il doppio pagamento del canone, ad esempio quando due persone fanno parte della stessa famiglia anagrafica ma sono titolari di utenze elettriche separate. La dichiarazione sostitutiva, inoltre, può essere utilizzata dall’erede in riferimento ad una utenza elettrica intestata a una per-sona deceduta.

“Lo sportello dell’Ufficio territoriale di Piacenza – dichiarano il Direttore regio-nale, Antonino Di Geronimo, e il Direttore provinciale di Piacenza, Licia Falanga – è nata dall’iniziativa di alcuni dipendenti, che spontaneamente si sono resi disponi-bili a fornire questo servizio di assistenza al di fuori dei consueti orari di apertura. Non si è trattato tuttavia di casi ecceziona-li – lo stesso era accaduto, sempre a Pia-cenza, in seguito all’alluvione che aveva colpito Roncaglia – ma dello spirito di servizio che anima gran parte dei nostri dipendenti e che non sempre trova il giu-sto risalto”.

L’informazione sul canone Rai. Per tutte le altre informazioni sul canone è disponi-bile la sezione dedicata sul sito della Rai, all’indirizzo http://www.canone.rai.it/

Sabrina Arcangeli

I FATTI

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Non sempre e non necessariamente i so-cial, intesi come mezzi di comunicazio-ne che favoriscono l’interazione diretta tra gli utenti, sono la scelta giusta per le PA e la comunicazione pubblica. In altre parole, non è sufficiente “essere” su Fa-cebook, su Twitter o su Telegram per fare buona comunicazione pubblica. Alla base deve esserci una scelta oculata delle piat-taforme più funzionali ai propri obiettivi di comunicazione e più coerenti con la missione istituzionale e l’identità dell’or-ganizzazione. Da queste premesse nasce il nuovo canale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, una web-radio inizial-mente dedicata al tema del momento, la dichiarazione dei redditi, ma più in gene-rale uno strumento per fare informazione aggirando il filtro – non sempre clemente – dei media tradizionali. La web-radio, creata sulla piattaforma gratuita Spreaker, è autoprodotta a costo zero e attinge, sia per la conduzione che per gli ospiti, alle professionalità interne. Alla conduzione Santo Mosca, collega della Direzione provinciale di Piacen-

za- Ufficio provinciale Territorio, con un passato da giornalista radiofonico, mentre come ospiti si alternano colleghi di diversi uffici: fino ad ora sono stati ai nostri mi-crofoni Francesco Monaco, Ettore Vur-chio (DP Bologna) e Fabio Mavilio (DP Rimini). Ad oggi la web-radio dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, raggiungibile a questo indirizzo https://www.spreaker.com/user/agenziaentrateemiliaromagna, conta sette puntate, tutte dedicate alla dichiarazione dei redditi e in particolare al 730 precompilato: dalle istruzioni per accedere all’area riservata alla visualiz-zazione dei dati, dalle agevolazioni fiscali più comuni alle novità della dichiarazio-ne 2016, il ventaglio informativo è molto ampio. Tutti i contenuti pubblicati posso-no essere condivisi via Facebook, Twit-ter e Google+ e scaricati in download e quindi ascoltati con tutta calma. Inoltre, in aggiunta ai podcast scaricabili dal sito, potranno essere realizzati dei live show, l’equivalente di una “vera” diretta radio-fonica.

Quello della nostra web-radio è un Fi-sco che vuole essere davvero “vicino” al contribuente e che per fare questo esplora nuovi territori del mondo web, provando a inserirsi nel passaparola online. Se da un lato il profilo social è ancora debole, con un unico coraggioso follower nono-stante il migliaio di visualizzazioni già registrate, dall’altro i feedback ricevuti sono incoraggianti. Tra tutti, un articolo su Repubblica.it, a firma di Giorgia Oli-vieri, mostra bene come queste iniziative possano disinnescare lo stereotipo di un Fisco dalle voci “grigie e monotone”, l’i-dea di una burocrazia votata al silenzio, e contribuire a creare la percezione di un’A-genzia diversa, desiderosa di essere il più possibile vicina al contribuente e alle sue esigenze. Non basta certo una web-radio, ma sicuramente è un tassello importante, insieme alle altre iniziative in corso, per primi gli incontri di quartiere che in questi giorni stanno interessando numerose cen-tri dell’Emilia-Romagna.

Buon ascolto…e seguiteci!

LA VOCE DELL’AGENZIA: Come nasce la web-radio dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna

Pierluigi De Rosa

I FATTI

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Comunicazione2016

Il Progetto di Comunità è una forma di collaborazione tra pubbliche amministra-zioni volta a promuovere e attivare nuove modalità di erogazione dei servizi e ad in-staurare nuove forme di partecipazione e di cittadinanza attiva.

Con i “Progetti di Comunità – L’Agen-zia Entrate nei Quartieri della Città”, ci si è proposti, in collaborazione, in pri-ma battuta, con il Comune di Bologna e in seguito con gli enti locali della regione che hanno aderito all’iniziativa, di attuare nuove forme di relazione con il cittadino/contribuente per promuovere la diffusio-ne della cultura fiscale. L’idea consiste nell’organizzare una serie di incontri te-matici (es. 730 precompilato, servizi ca-tastali, registrazione contratti d’affitto, agevolazioni per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico, ecc.), in orario po-meridiano/serale per agevolare i cittadini che lavorano, in tutti i quartieri del capo-luogo emiliano-romagnolo e nelle sedi dei Comuni della regione.

Il progetto permette di sviluppare allo stesso tempo tre obiettivi principali:

a. creare una rete tra istituzioni;

b. avvicinare il Fisco alla collettività at-traverso la diffusione di notizie e in-formazioni “a misura di cittadino” e la promozione di un sistema di buone relazioni con il contribuente;

c. incoraggiare lo spirito di squadra e rendere l’ambiente di lavoro più par-tecipativo attraverso la condivisione di un fine comune il cui perseguimento sarà il risultato dello sforzo combinato di ciascun collega coinvolto in prima persona nell’iniziativa.

La rete di lavoro vede coinvolti oltre all’A-rea di Staff della Direzione regionale, i Di-rettori provinciali e territoriali, i Referenti della comunicazione Entrate-Territorio, i colleghi esperti sugli specifici temi e i re-

I FATTI

ferenti e i rappresentanti degli enti locali della regione.

Il progetto si sviluppa in cinque fasi:• avvio dei contatti con gli amministra-

tori degli enti locali (sindaci, assesso-ri, presidenti di quartiere, consiglieri, ecc.) per illustrare il progetto e chiede-re la disponibilità di locali in cui orga-nizzare l’evento

• presentazione del progetto ai Direttori provinciali e acquisizione della dispo-nibilità dei funzionari ad effettuare gli incontri

• riunioni di coordinamento con i re-ferenti degli enti locali, con gli uffici stampa di riferimento e con i funziona-ri individuati per realizzare il progetto per definire gli argomenti e i program-mi degli incontri

• sopralluogo della location individuata e predisposizione di materiale informa-tivo e pubblicitario (slide, locandine, siti, comunicati stampa, ecc.)

• realizzazione dell’incontro.Tali incontri sono apprezzati, seguiti e partecipati da un pubblico molto attento che solitamente interviene con domande o richieste di precisazioni pertinenti.Favorire il coinvolgimento della comu-nità significa, infatti, aprire spazi alla partecipazione dei cittadini/contribuenti che, superando le classiche logiche della rivendicazione e della lamentela, possono sviluppare senso di responsabilità e crea-re intese e relazioni fiduciarie. Significa, inoltre, orientare l’azione a migliorare le relazioni fra gli attori coinvolti, rimuove-re i blocchi che ostacolano l’espressione delle risorse e delle potenzialità latenti per promuovere la ridefinizione in positivo di un’identità collettiva condivisa. Lo scopo del lavoro di rete è dare impulso a prassi nelle quali introdurre il concetto di rela-zione come elemento fondante della strut-tura sociale, ed il concetto di circolarità tra la sfera formale ed informale come ele-

mento dell’azione e delle politiche sociali. Il progetto si rivela così come un impor-tante segno di attenzione nei confronti del contribuente e di tutti gli stakeholder in generale non più visti solo come interlo-cutori finali, ma coinvolti sempre di più nella gestione dei servizi pubblici.La promozione e la valorizzazione di que-sti eventi inoltre, attribuisce ruoli, crea le-gami e fa crescere il senso di appartenen-za, che si instaura tra individui coscienti di avere in comune una medesima matri-ce culturale, sociale e professionale, e il commitment diventando spinta propulsiva e gratificando chi è impegnato nella loro realizzazione. Tutto ciò, di conseguenza, favorisce la creazione di un’immagine positiva all’esterno ma anche all’interno della Comunità Agenzia Entrate, dove si sviluppa un clima costruttivo e collabora-tivo che restituisce, in questo modo, una dimensione relazionale significativa.L’iniziativa avviata nell’aprile del 2015 con il tema del “730 precompilato”, è proseguito nel novembre dello stesso anno affrontando il tema dei “contratti di locazione”. Nel febbraio del 2016 il pro-getto è ripartito in quasi tutte le strutture della regione affrontando tematiche nuove quali le “agevolazioni fiscali in materia di ristrutturazioni edilizie e di risparmio energetico”, le “Zone Franche Urbane” e i “contratti di locazione”. Vale la pena evidenziare che, in alcuni casi, i cittadini stessi, al fine di agevolare la realizzazione di tali incontri, si sono attivati e fatti pro-motori in prima persona presso le sedi dei Comuni e si sono offerti di pubblicizzare gli eventi affiggendo locandine o distri-buendo il materiale, a tal fine predisposto, nei luoghi da loro maggiormente frequen-tati (centri sociali, circoli ricreativi e cul-turali, ecc.).In questi giorni, negli spazi riservati dai Comuni della regione all’Agenzia delle Entrate, si parla di dichiarazione precom-pilata.

PROGETTO DI COMUNITA’

Antonella Pellegrino

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Il 21 aprile si è tenuto, presso il teatro co-munale di Casalecchio di Reno (BO), lo spettacolo di beneficenza “Insieme per la legalità”, organizzato dalla Direzione regionale Emilia-Romagna. Circa 350 i presenti, per un totale di fondi raccolti superiore ai 2.000 euro, a cui si sono ag-giunte le donazioni raccolte dai dipenden-ti dell’Agenzia negli uffici della regione. L’intera somma raccolta, al netto delle spese per l’organizzazione dell’evento, è stata destinata alle scuole che operano negli ospedali dell’Emilia-Romagna a conclusione del concorso “Fisco&Scuo-la”. Un modo per essere insieme, noi e le nostre famiglie, in un contesto diverso da quello lavorativo, e per dare un segnale di vicinanza e di impegno alle comunità in cui operiamo. Un segnale di “apertura”, come ha sottolineato il Direttore regio-

nale Antonino Di Geronimo presentando l’evento, che si aggiunge ai tanti realizzati per cercare di essere davvero “vicini” alle persone, dagli incontri in quartiere alla web-radio, dall’impegno per le vittime di usura ed estorsioni al servizio di assi-stenza per i contribuenti che non riescono a mettersi in contatto con i nostri uffici. Con una battuta giornalistica, la notizia che possiamo rilanciare dopo la serata del 21 aprile è che l’Agenzia delle Entra-te come comunità, o come “community”, esiste ancora ed ha voglia di mettersi in gioco, di esserci anche al di là dei compi-ti prettamente istituzionali. È un’Agenzia fatta di persone appassionate che hanno messo a disposizione il loro tempo libero per una causa benefica. Un’Agenzia che sa fare auto-ironia, che riesce ai liberarsi per una sera del peso emotivo di un perio-

LO SPETTACOLO INSIEME PER LA LEGALITÀ

La Redazione

do sicuramente non facile, ma soprattutto un’Agenzia che sa fare squadra, nella qua-le colleghi che prima erano tali solo sulla carta diventano realmente interpreti di un sentire comune. In questa Agenzia le di-stanze tra “tecnici” e Staff, tra strutture provinciali e regionali, tra Entrate e Terri-torio, tra l’anima “giurista” e quella “rela-zionale” si riducono e forse, per una sera, vengono meno. È questo, in aggiunta allo splendido contributo raccolto, il risultato a cui teniamo di più e che può indicarci la rotta, anche quando il mare è in tem-pesta: la consapevolezza di poter contare su grandi professionalità e su grandi per-sone (oltre che su grandi artisti!). Il colle-ga Franco Farinella, autore di alcuni testi rappresentati nello spettacolo, ci racconta come ha vissuto questa esperienza.

I FATTI

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Comunicazione2016

LA CHIAMATA ALLE “ARTI”

Franco Farinella

I FATTI

Non è la prima volta e non sarà l’ultima volta che l’amministrazione fiscale si pre-senta sul palco per una buona causa con un gruppo di “eroi”: la cosa è particolarmente interessante, oggi, perché tutti viviamo ed operiamo, nel mondo del professionismo più esasperato ed esagerato, dove ogni cosa deve essere perfetta; ebbene in questo mon-do, sul palco, vanno i dilettanti, con la loro leggerezza, la loro gioia, chiamati non alle armi, ma alle arti, e ci vanno per dare quel che possono, in assoluta sincerità. L’occasione è ideale per documentare la voglia di partecipare che esiste e della quale c’è necessità assoluta: l’intenzione di dare di dire e di rappresentare e rappresentarsi in totale buona fede. Sapete, sappiamo, che la buona fede, alla fine di tutto è una cate-goria giuridica, un atteggiamento essenziale sia sul palco del teatro che sul palco della vita, dell’impegno quotidiano.

Il conflitto tra chi chiede perché deve chie-dere e chi chiede invece cosa dare e quando dare, è quello di sempre, nella realtà come sulla scena : sapere cosa dare con certezza e sapere cosa chiedere con sicurezza. Anche sulle tavole del teatro è così: ciascuno per proprio conto si espone davanti al pubbli-co, che giudica.La manifestazione, voluta dalla Direzione Regionale Emilia-Romagna nel quadro più ampio dei rapporti esterni in genere e con le scuole, mi ha indotto a scrivere per l’oc-casione tre brevi situazioni, che non con-tengono - volutamente - nessun rapporto con le tasse, ma che vogliono sottolineare la grande opportunità che ognuno di noi ha, che è l’opportunità di esserci. Ecco perché ho ritenuto di dover scrivere un accorato monologo sull’uomo, cui segue immediata-mente un frettoloso e asciutto dialogo tra lui, proprio lui, quell’uomo, e una donna,

nel caso la moglie (con sorpresa finale) e dulcis … in fundo, la recita a più voci sulla identità di ciascuno di noi, al di là di quel che siamo, facciamo, speriamo. Ricordo, per un altro evento di questo ge-nere, di qualche anno fa, sempre organiz-zato dall’amministrazione finanziaria, che un giornalista di allora scrisse, recensendo quello spettacolo per i suoi lettori … di aver percepito, proveniente dal palco, un certo “esprit de finesse” ; secondo il suo sentire all’interno degli uffici non c’era solo il tri-buto, o il grigio funzionario esclusivamente propenso - dico io per continuare con Pa-scal - all’esprit de geometrie più scientifico e rigoroso possibile, ma c’era cuore, e per Pascal l’esprit de finesse è nient’altro che...le coeur...il cuore. Ebbene la stessa notazione giornalistica potrebbe valere e vale, secondo me, anche ed ancora oggi : ho visto io stesso, in tutti,

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quell’esprit de finesse che se applicato e coniugato con l’esprit de geometrie, può rendere finalmente chiara la via a coloro che si dedicano per professione, e con diverse responsabilità, alle “attività” e alle “azio-ni” proprie dell’amministrazione tributaria. Gli “artisti” coinvolti, tutti volontari, tut-ti assolutamente ok, si propongono per una ottima causa, e ci comunicano la loro piena ragionevolezza, che essa pure è una categoria giuridica, la loro misura, la loro passione, perché chi ascolta capisca, colga, non fraintenda e ricerchi le ragioni comuni del vivere. Le motivazioni del fare.Osservarli mentre si rivolgono al pubblico è particolarmente emozionante, io mi sono compiaciuto della loro voglia di liberarsi dai pesi di una difficile routine, attraverso una immersione senza bombole nell’ocea-no della condivisione. Questo mi sta bene. Mi piace.La raccolta di fondi per i bambini lungode-genti è il primo fronte, la prima vittoria, la prima trincea, ma esiste anche un altro cam-po di confronto che tutti i giorni va in scena: legalità e furbizia, insofferenza e ricerca del compromesso e dell’equilibrio. Si tratta perciò di una buona chiamata, una chiamata alle arti, per morigerare i costumi e per produrre ogni giorno, nel teatro di tutti i giorni, che tutti frequentiamo assiduamen-te, qualcosa di possibile e di sostenibile.

DIETRO LE QUINTE

Dietro le quintepassano volti ignoti, ogni minuto sempre più vicini.Condivido emozioni. Emozioni e paure. Ogni giorno viviamo l’indifferenzadi chi ci sta accanto .Giudichiamo l’apparenza,senza capire quei volti.Volti fatte di fatiche, dolori, ricordi, speranze. Paura e voglia di stare insieme,dietro quelle tensioni, disegnate sul viso.Perché non riusciamo, non possiamo.Dietro le quinte, volano via tutte le maschere,sparisce ogni tensione.Sul palco voliamo, in un unico abbraccio.Bastano pochi attimiper riconoscersi.E per capire quant’è bello.

I FATTI

Paolo Corsanici

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Comunicazione2016

La serata dello spettacolo è stata sicuramente una bella occasione per stare assieme lontano dagli uffici e dal lavoro. Siamo certi che il pubblico ha apprezzato l’impegno e le capacità artistiche dei nostri colleghi e ci auguriamo che le ore trascorse in nostra compagnia siano state piacevoli.

Vogliamo però ricordare qual è stato lo scopo prioritario di questa iniziativa. L’evento è nato come strumento per

raccogliere fondi da destinare alle scuole che operano negli ospedali dell’Emilia-Romagna, a cui è affidato il delicatissimo compito di garantire l’istruzione a bambini e ragazzi lungo-degenti. Il lavoro di questi insegnanti e operatori, noto solo a quanti si trovano nelle corsie di un ospedale per un lungo periodo di tempo, merita non solo il nostro contributo economico ma anche la nostra attenzione.

QUALCOSA CHE È IMPORTANTE SAPERE SULLA NOSTRA RACCOLTA FONDI…

Pierluigi De Rosa

È un lavoro silenzioso di cui dobbiamo essere orgogliosi, perché consente ai nostri figli di crescere “come gli altri”, pur vivendo una forte condizione di disagio.

Spesso dimentichiamo che questi servizi, “invisibili” eppure insostituibili, hanno un costo che non sempre la sanità pubblica riesce a sostenere. A tutte queste persone abbiamo voluto dire grazie, con un piccolo segno di attenzione e di vicinanza.

I FATTI

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Sono circa 1.600 i tecnici professionisti che l’Agenzia ha incontrato in tutta la re-gione per presentare le novità introdotte dalla legge di stabilità 2016, riguardanti la rideterminazione delle rendite catastali dei cosiddetti “imbullonati”. Gli incontri seminariali sul classamento delle unità immobiliari a destinazione spe-ciale e particolare rientrano tra le iniziative realizzate dalla Direzione regionale Emilia Romagna al fine di avvicinarsi il più pos-sibile a questo specifico pubblico di rife-rimento: i tecnici professionisti ai quali i proprietari necessariamente si rivolgono per presentare le variazioni catastali. Orga-nizzati in collaborazione con le categorie professionali della regione, i seminari han-no rappresentato un’occasione di incontro con gli interlocutori tra i più assidui del lato Territorio dell’Agenzia, nella convinzione che un dialogo serrato tra le parti favorisce una migliore qualità del servizio fornito.Il responsabile dell’Ufficio Attività immo-biliari Salvatore Scarpino ha condotto tutti i sei incontri, dedicando l’apertura dei lavori ad una breve illustrazione del nuovo assetto organizzativo delle Direzioni provinciali, all’interno delle quali si trovano, dall’inizio di quest’anno, gli Uffici provinciali-Terri-torio.Le novità introdotte dalla legge 208 del 28/12/2015 e l’esame della circolare 2/2016

dell’Agenzia hanno poi decisamente cattu-rato l’attenzione del pubblico: l’ing. Scar-pino ha presentato e analizzato i commi dal 21 al 24 dell’art. 1 della legge di stabilità, quelli riguardanti i componenti immobiliari oggetto di stima catastale, la nuova denun-cia di variazione catastale per lo “scorporo” degli impianti, gli effetti fiscali derivanti dall’approvazione di tali atti e, infine, l’atti-vità di monitoraggio di competenza dell’A-genzia.Alle novità legislative sono state ripetu-tamente correlate le norme previgenti e tuttora in vigore (comprese le circolari pubblicate dall’Agenzia) con l’obiettivo di offrire l’analisi dei nuovi dettami legislativi all’interno di un ampio quadro di riferimen-to della normativa, delle nuove procedure e delle prassi consolidate.Ad ogni incontro un tecnico catastale ha poi presentato la parte procedurale della reda-zione degli atti di aggiornamento della ban-ca dati catastale: un’esposizione pratica per mostrare concretamente le nuove scherma-te della versione più aggiornata del softwa-re Docfa 4.00.3, da installare per procedere all’invio degli atti aventi per oggetto gli “imbullonati”.L’elevato numero di domande sollecitate dagli interventi dei funzionari delle Entrate riflette la riuscita di questa iniziativa che ha saputo fornire risposte pratiche a tutti quei

tecnici che si tro-vano a rideter-minare la ren-dita catastale di numerosi fab-bricati a desti-nazione specia-le e particolare affinché i pro-prietari possano beneficiare del-le agevolazioni previste da que-sti importanti provvedimenti legislativi.

Fabio Martini

Giorgio Bertuzzi

FOCUS SUGLI IMBULLONATIIncontri di presentazione delle novità fiscali per i fabbricati di categoria D ed E

Una piattaforma digitale per condi-videre con addetti ai lavori ma anche semplici contribuenti informazioni e approfondimenti sugli argomenti di maggiore interesse fiscale.Il nuovo canale social dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, che apre un proprio profilo su SlideShare, il sito che permette di caricare e con-dividere le proprie presentazioni con altri utenti. Le presentazioni condivise su Slideshare possono essere scarica-te, ma anche incorporate in blog, siti, o altri social network per agevolarne la diffusione.L’obiettivo è facilitare la circolazio-ne delle informazioni fiscali anche nel mondo del web 2.0, aumentando la presenza istituzionale nei “luoghi” della rete ora maggiormente frequen-tati. Il profilo SlideShare dell’Agenzia Entrate Emilia-Romagna. Collegan-dosi a questo indirizzo http://www.slideshare.net/AgenziaEntrateER l’u-tente può accedere, senza necessità di registrarsi, alle presentazioni di volta in volta rese disponibili e, se interes-sato, può scaricarle gratuitamente. Tra i contenuti disponibili, un pacchetto di presentazioni che illustrano le novità della Legge di stabilità 2016 dal punto di vista fiscale e una serie di interven-ti tenuti dai funzionari dell’Agenzia Entrate Emilia-Romagna in seminari e convegni: si va dalle onlus e cinque per mille ai rimborsi Iva, dalla tassa-zione dei redditi prodotti all’estero alle agevolazioni per risparmio ener-getico e ristrutturazioni, fino alla cor-rezione degli errori di bilancio.Insieme ai contenuti, cambia anche il livello di approfondimento, in alcuni casi per addetti ai lavori, in altri alla portata del cittadino comune.

I dati a giugno 2016 36 presentazioni caricate 8267 visualizzazioni 192 download

IL FISCO IN SLIDEL’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna è su SlideShare

I FATTI

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Comunicazione2016

Ci sono situazioni di emergenze in occa-sione delle quali sapere cosa fare può fare la differenza tra la vita e la morte. Una di queste circostanze è rappresentata dall’ar-resto cardiaco nel quale il pronto interven-to di chi è nelle immediate vicinanze può mantenere in sopravvivenza la vittima e far guadagnare tempo per l’arrivo utile dei soccorsi.Secondo i dati forniti dall’Istituto Superio-re della Sanità, in Italia ogni anno i decessi per arresto cardiocircolatorio improvviso (ACC) sono circa 73.000, con un ritmo di 200 vittime al giorno, una ogni 7,2 minuti, pari a circa il 10% di tutti i decessi che si verificano annualmente nel paese. A causa dell’imprevedibilità dell’arresto cardio-circolatorio, molte delle vittime muoiono prima di raggiungere un ospedale. Infatti, la possibilità di sopravvivenza si riduce con il passare del tempo e raggiunti cir-ca dieci minuti dall’arresto, la probabili-tà di sopravvivenza è praticamente nulla. Difficilmente i soccorsi sanitari riesco-no ad arrivare sul posto entro 10 minuti, considerando il tempo per rendersi conto dell’accaduto, allertare il 118 e il tempo impiegato dall’ambulanza per arrivare.La catena della sopravvivenza La sopravvivenza in caso di arresto car-diaco dipende dalla realizzazione della corretta sequenza di una serie di interven-ti, definita catena della sopravvivenza, convenzionalmente immaginata come una sequenza di 4 anelli-maglie che deve esse-re seguita senza interruzioni: la mancata

#ENTRATE NEL CUORE

Biagio Cunsolo

attuazione di una delle fasi riduce drasti-camente le possibilità di portare a termine con esito positivo il soccorso.

Il progetto della DR Emilia-Romagna Il progetto #EntrateNelCuore prevede l’installazione di un defibrillatore in ogni immobile della regione in cui è ubicato un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, con l’attivazione di una rete di 215 soccorrito-ri abilitati (dipendenti che si sono offerti volontariamente). L’art. 1 della Legge 120 del 3 aprile 2001 consente l’uso del defibrillatore semiautomatico anche a personale non sanitario opportunamente formato nell’attività di rianimazione car-dio-polmonare, tramite la partecipazione ad un corso specifico BLS-D (Basic Life Support-Defibrillation) e superamento del relativo esame. L’intervento del defibril-latore è determinante: si stima che più del 75% degli adulti potrebbe sopravvivere ad un arresto cardiaco se assistito con un defibrillatore. Il coordinamento delle attività di defibrillazione sarà effettuato dalle centrali operative 118 competenti per territorio. Le centrali operative, in-fatti, dispongono di tutte le informazioni relative alla dislocazione dei defibrillatori semiautomatici esterni, sia per intervenire tempestivamente sul luogo dell’evento in caso di segnalazione di utilizzo del defi-brillatore, sia per il monitoraggio delle at-tività di defibrillazione, anche ai fini della loro manutenzione. Il Direttore regionale, Antonino Di Geronimo, promotore del

progetto #EntrateNelCuore, in occasione del recente incontro avuto con i Respon-sabili del Servizio di Prevenzione e Pro-tezione delle strutture, ha ricordato che “occorre prevenire i rischi che possono crearsi nei nostri luoghi di lavoro, senza mai sottovalutarli e individuarli prima che essi emergano nelle loro conseguenze fattuali. Il ruolo di chi gestisce il servizio di prevenzione e protezione deve essere quello di non far conseguire eventi lesivi al rischio, e nell’eventuale impossibilità di poterlo eliminare, operare in modo tale da abbassarne sempre il grado di peri-colosità, contenendo al massimo i danni. Il rischio anche se minimo, deve essere sempre valutato con grande scrupolosità. Non esistono rischi effimeri. Non dimen-tichiamoci che siamo un punto di riferi-mento fondamentale per i nostri colleghi e l’importanza di dover fare squadra ci pone l’obiettivo di agire congiuntamente sempre nel rispetto della sicurezza dei la-voratori”. Per fermare un cuore basta davvero poco. Per farlo ripartire, invece, serve molto impegno e un sistema di cura e assistenza complesso e perfettamente oliato, del qua-le sono parte molti attori.

• 1° anello = ALLARME PRECOCE: attivazione precoce del sistema di emergenza (118)

• 2° anello = RCP PRECOCE: inizio precoce delle procedure di Rianimazio-ne Cardio Polmonare

• 3° anello = DEFIBRILLAZIONE PRECOCE: utilizzo precoce del DAE

• 4° anello = ACLS PRECOCE: tempestiva applicazione delle procedure di soccorso avanzato.

I FATTI

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A Parma nel mese di aprile, nella cen-tralissima Piazza della Pace sono state esposte delle opere artistiche in occasio-ne dell’evento denominato “Terzo Para-diso”, all’interno della manifestazione “Parma 360 festival”. Era presente anche un’opera in legno di Paolo Corsanici, no-stro collega della Direzione Provinciale di Parma.

A Parma si svolge, dal 2 aprile, l’even-to mostra “Terzo Paradiso”, organizzato da “Manifattura Urbana”, sulla base di un’i-dea di Michele Pistoletto, celebre architetto artista, nell’ambito della manifesta-zione “ Parma 360 Festival”. Terzo Paradiso è un idea, una teoria di miglioramento della società in cui viviamo, ed è rappresentato da un disegno di infinito con all’interno un grande cerchio, appunto il “terzo paradiso”.

Il simbolo contempla al suo interno nuovi spazi di condi-visione e scambio collettivo progettati e curati da archi-tetti, associazioni e artigiani del comune di Parma attra-verso un processo partecipa-tivo che prevede il coinvol-gimento dei cittadini e delle scuole sia nella progetta-zione che nella costruzione, stimolando e promuovendo il riuso, il riciclo, l’autoco-struzione e la sostenibilità. Si tratta di una intuizione di Michele Pistoletto, artista italiano contemporaneo, che ha teorizzato la possibilità di una terza via da intraprende-re per interrompere il degra-do urbano e sociale che sta

Giorgio Bertuzzi

IL “TERZO PARADISO” A PARMA UN’OPERA DI PAOLO CORSANICI

I FATTI

caratterizzando la nostra società. …“Ter-zo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indi-spensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza”….

In piazzale della Pace sono stati collocati, a formare il disegno dei tre cerchi del ter-zo Paradiso, 200 pallet (bancali di legno) sui quali, associazioni, artisti e semplici cittadini, hanno la possibilità di esprime-

re la loro creatività, le loro idee e il loro senso artistico. sono state installate opere che rappresentano le più disparate idee, la maggior parte delle quali con un occhio rivolto alla salvaguardia dell’ambiente, al riciclo e alla sostenibilità di una vita che rispetti quello che ci circonda.

Tra i tanti espositori, ha aderito anche il gruppo di cittadini “Amici per la Terra – Marcia Globale Clima Parma”, con un’o-

pera in legno di Paolo Corsanici, nostro collega di Parma, che va proprio in questa direzione: infatti l’”Albero della Terra” rappresenta la vita, il calore e il movimento del nostro Pianeta. Un albero che ha perso tutte le foglie ma che non si arren-de agli attacchi che l’uomo gli sferra quotidianamente, e che mette sempre più a rischio l’e-quilibrio naturale e la presenza su di esso della vita.

Il passante può lasciare un messaggio di solidarietà alla terra sul libro posto accanto all’albero.

L’Albero della Terra è stato realizzato da Paolo partendo da una idea ben precisa, rap-presentare insieme il concetto di vita e quello di sofferenza della Terra. La sua idea ha pre-so vita sotto forma di un albero fiammeggiante, partendo da un pannello di legno, residuo di un vecchio comò e altri oggetti trovati in garage (alcuni legni di abete, un porta bottiglie ed una cassetta di legno) e riuti-lizzati per creare l’opera espo-sta. Per completare le finiture esterne dell’opera Paolo si è avvalso dell’aiuto dell’amico Emilio Ceci.