ØØ EvoluzioneEvoluzione scenarioscenario didi sicurezzasicurezza internazionaleinternazionale

ØØ II militarimilitari neglinegli attualiattuali scenariscenari didi crisicrisi

ØØ OpOp.. didi StabilizzazioneStabilizzazione ee RicostruzioneRicostruzione

ØØ ComprehensiveComprehensive ApproachApproach

Mantova, 12 novembre 2018

EVOLUZIONE DELLO SCENARIO 1/3EVOLUZIONE DELLO SCENARIO 1/3

IndeterminatezzaIndeterminatezzaImprevedibilitàImprevedibilità

• Minaccia multidirezionale e multiforme• Scenari operativi non definiti• Formazioni Multinazionali• Rapporti alleanze da definire nelle Coalizioni

OGGIOGGICertezzaCertezzaPrevedibilitàPrevedibilità

• Minaccia unidirezionale e definita• Scenario operativo conosciuto• Forze precostituite• Rapporti alleanze definiti

IERIIERI

La natura dei “conflitti armati” si è trasformata. Le guerre tra Stati – come quelle tra India e Pakistan, o tra Stati Uniti e Iraq – sono sempre più rare. Sono invece sempre più numerose le guerre interne per il controllo di un territorio o di uno stato: nei primi dieci anni del ventunesimo secolo, hanno rappresentato l’80% dei conflitti, e si sono distinte per il loro carattere asimmetrico.

La fine della Guerra Fredda ha anche messo in discussione lo status quo mondiale. Ormai da decenni si verificano instabili dinamiche globali: dalla proliferazione incontrollata di conflitti regionali all’esplosione del fenomeno del terrorismo islamico, dal controverso fenomeno delle “primavere arabe” alle recenti, preoccupanti e violente tensioni in Ucraina, che testimoniano quanto l’egemonia planetaria degli Stati Uniti sia in un momento di riflessione, sino alle “hybrid wars”.

IL POST GUERRA FREDDAIL POST GUERRA FREDDA

Secondo Uppsala Conflict Data Program (UCDP) il numero dei conflitti attivi è cresciutoda 41 nel 2014 a 50 nel 2015, soprattutto per l’espansione di Daesh in nuovi paesi. Di questi 50 conflitti solo uno è stato combattuto tra stati (India–Pakistan). I rimanenti sisono verificati all’interno degli stati per cause relative ai governi (19), al territorio (29) o per entrambi (1).

Ø International Armed Conflict occurs when there is any conflictbetween two states. Neither the duration of the hostilities, theintensity of any fighting, nor the number of wounded or killedaffects the characterization as an armed conflict.

Ø Non-International Armed Conflicts present a more complexidentification paradigm than international armed conflicts. Ingeneral, non-international armed conflicts involve protractedarmed violence between a government and organized armedgroups or between two or more such groups.

Ø The adoption of the 1949 Four Geneva Conventions brought afundamental changes: the term “war” was replaced by “armedconflict”.

NATURE OF CONFLICTS 1/2NATURE OF CONFLICTS 1/2

MINACCIA IBRIDA

ASIMMETRICITÀ

CONGESTIONE DELLA DIMENSIONE TERRESTRE

CONFUSIONE

ELEMENTI DI CONTINUITÀ RISPETTO AI

CONFLITTI DEL PASSATO

VIOLENZA

EMOTIVITÀ

VOLONTÀ POLITICA

RISCHIO

CASUALITÀ

VULNERABILITÀ

CONFLITTO CONFLITTO TERRESTRETERRESTRE

ELEMENTI DIDISCONTINUITÀ

RISPETTO AI CONFLITTI DEL

PASSATO

PERSISTENZA DEI CONFLITTI

EVOLUZIONE DELLO SCENARIO 2/3EVOLUZIONE DELLO SCENARIO 2/3

LE CRISI REGIONALILE CRISI REGIONALI

Ø Mettono alla prova le Alleanze

Ø Aumentano le tensioni esistenti

Ø Originano flussi di profughi e rifugiati

Ø Incoraggiano il crimine organizzato

Ø Richiedono interventi esterni

Ø Creano le condizioni per lo sviluppo del terrorismo

FromFrom interstateinterstate conflictsconflicts ……

… … toto intrastateintrastate conflictsconflicts

EVOLUZIONE DELLO SCENARIO 3/3EVOLUZIONE DELLO SCENARIO 3/3

Intrastate violence is the most common form of conflict today. It describessustained political violence that takes place between armed groups representingthe state, and one or more non-state groups. Violence of this sort usually isconfined within the borders of a single state, but usually has significantinternational dimensions and holds the risk of spilling over into bordering states(i.e., the conflict in Syria and Iraq).

Interstate: Interstate violence is a conflict between two ormore states (both members of the international system),who use their respective national forces in the conflict (i.e.,India vs. Pak; Russia vs. Georgia).

In the past half-century wars between states have become exceedingly rare, and those between great powers and their allies almost non-existent, mainly because of the mutually destructive power of nuclear weapons, international legal constraints and the declining appetite for violence of relatively prosperous societies. On the other hand, intrastate or civil wars have been relatively numerous, especially in fragile or failing states, and have usually proved long-lasting. Climate change, population growth and sectarian or ethnic extremism are likely to ensure that such wars will continue.Extrastate conflict is between a state (member of the international system) and a political entity which does not come in the form of a recognized state. This type of conflict can take place outside the boundaries of the state recognized by the international community (i.e., colonial’s wars).

POST WW2 CONFLICTSPOST WW2 CONFLICTS

Ø Organizzazioni internazionali mondiali (ONU) e regionali (NATO, UE, OSCE, ecc.)

Ø Forze di sicurezza locali e internazionali

Ø Istituzioni governative locali e internazionali, Ambasciate

Ø Agenzie/organizzazioni governative (es. USAID, Cooperazione Italiana)

Ø Organizzazioni Non Governative/NGO (ICRC, MSF, ….)

Ø Donor statuari (Governi) e privati (es., Aga Khan Development Network)

Ø Media locali, nazionali e internazionali

Ø Popolazione locale (in ruolo passivo e attivo)

Ø Opinione pubblica locale, nazionale e internazionale

Ø Altri (cittadini stranieri, turisti, ecc.)

Ø Avversari

PRINCIPALI ATTORI DI UNA CRISI REGIONALEPRINCIPALI ATTORI DI UNA CRISI REGIONALE

GLI AVVERSARI DI OGGI (E DEL FUTURO)GLI AVVERSARI DI OGGI (E DEL FUTURO)

COMBATCOMBATPRE CONFLITTO POST CONFLITTO

SVILUPPO SVILUPPO DIDI UNA OPERAZIONE MULTINAZIONALEUNA OPERAZIONE MULTINAZIONALE

CONFLITTO

SCENARIO TRADIZIONALE 1/2SCENARIO TRADIZIONALE 1/2

PRE-CONFLICT CONFLICT POST-CONFLICT

DICHIARAZIONE

DI

GUERRA

ACCORDO

DI

PACE

NATION BUILDING

ACCORDO ACCORDO DIDIPACEPACE

OPERAZIONI DI

COMBATTIMENTO

TEMPO

INTE

NSI

TA’

PIANIFICAZIONE LENTAIMMISSIONE

FORZE

LUNGA GUERRA

OBIETTIVI DILUNGO TERMINE(CIVILIAN LEAD)

PASSAGGIO RESPONSABILITÀ

FORZE DISPONIBILI PER OCCUPAZIONE

DICHIARAZIONE DICHIARAZIONE DIDIGUERRAGUERRA

SCENARIO TRADIZIONALE 2/SCENARIO TRADIZIONALE 2/22

Process of creating the conditions forsustainable peace aimed to reduce the risk of(re)lapsing into conflict by strengtheningnational capacities at all levels (measures thateffect the functioning of society and the State)

• Conflitto inizia senza dichiarazione di guerra

• Rapido schieramento delle forze

• Guerra di breve durata (operazioni rapide e decisive)

• Conflitto non sempre finisce con un accordo di pace

• Accordo di pace raramente rispettato

• Attività post-conflitto (possibile prosecuzione degli scontri)

• Passaggio di responsabilità/transizione

SCENARIO MODERNOSCENARIO MODERNO

ATTIVITÀ POST-CONFLITTO: periodo che intercorre tra termine delle operazionie cessazione definitiva delle ostilità.NON IMPLICA la conclusione definitiva dei combattimenti durante il quale ènecessario prevenire la confusione e porre le basi per ristabilire le normalicondizioni del tempo di pace.

LE OPERAZIONI ATTUALI 1/2LE OPERAZIONI ATTUALI 1/2

CONTINUUM

SUPPORT OPERATIONS

MILITARYOPERATIONSM

ILIT

AR

YM

ILIT

AR

YC

IVIL

CIV

IL

CRISISCRISIS STABILIZATIONSTABILIZATION

ECONOMIC& SOCIAL

LIFESUPPORT

OPERATIONAL MODELOPERATIONAL MODEL

LIFESAVING

DIPLOMATIC

UN/IOs/NGOs Overall Mandate Mission

Governance

Security

Reconstruction & Development

InstitutionMentoring

Counter-TerrorismCounterinsurgency Local Forces

Creation of Essential Services

Social & EconomicDevelopment

Disarmament, Demobilization, Reintegration (DDR)

Human Rights

Fighting Corruption/Drug

Trade

Link Local Institution with

Population

Conditions

Safe/Secure Environment Established

Essential Services Restored

Local Governance Established

LINES OF EFFORTS 1/2LINES OF EFFORTS 1/2

SECURITY

RECONSTRUCTIONAND DEVELOPMENT

GOVERNANCE

MULTINATIONAL CONTINGENTS LOCAL FORCES

INSURGENT FACTIONS

CENTRAL GOVT

LOCAL GOVT

ELECTIONS

TRANSFER OF TASKS

SOCIAL SERVICES

POPULATION

DONORS

OUTSIDE SUPPORT TO INSURGENTS

CORRUPTIONTRIBAL

TRADITIONSDRUGS …

COMPLEXITY OF SCENARIO COMPLEXITY OF SCENARIO

LE OPERAZIONI DI STABILIZZAZIONE: Insieme di attività, militari e civili, condotte nelcontesto di gestione di una crisi, volte a porre fine all’uso indiscriminato della violenza e arestaurare e/o mantenere le condizioni (auspicate) di sicurezza, tali da consentire dicreare le premesse per il ritorno ad una condizione (minima) di stabilità che favorisca ilprocesso di ricostruzione e sviluppo.

LE OPERAZIONI LE OPERAZIONI S&RS&R 1/61/6

LE OPERAZIONI DI RICOSTRUZIONE: Complesso di attività, civili e militari, finalizzate aripristinare le condizioni generali per uno sviluppo sostenibile. Tali attività possonocomprendere:Ø la realizzazione di infrastrutture di emergenzaØ il ristabilimento delle strutture di governo essenzialiØ il sostegno tecnico, amministrativo ed economico.

EFFO

RT &

RIS

K

Security Ops

Support to SSR/DDR

Support to Essential Services

Supporting Local Governance

MILOUT

T1 T2Mil Leadership Civilian Leadership Local Ownership

Use of Force

STABILISATION RECONSTRUCTIONTime/Phases

+ --

LINES OF EFFORTS 2/LINES OF EFFORTS 2/22

DURATA

INTENSITÀ

PIANIFICAZ.. BREVEIMMISSIONE

CONFLITTOBREVE

LUNGO TERMINE(GESTITO DAI CIVILI)

POCHE FORZEDISPONIBILI PER S&R

MISSIONE DINATION

BUILDING

OPERAZIONIDI

COMBATTIMENTO

INSTABILITÀINSTABILITÀCAOSCAOS

VUOTO VUOTO DIDIPOTEREPOTERE

LE (PRIME) OPERAZIONI POST COLD WARLE (PRIME) OPERAZIONI POST COLD WAR

MISSIONE DINATION

BUILDING

DURATA

INTENSITÀ

PIANIFICAZ.COMBAT

E S&R

BREVEIMMISSIONECONGIUNTA

BREVE CONFLITTO

LUNGO TERMINE(GESTITO DAI CIVILI)

TRANSIZIONE

OPERAZIONIS&R

IMMEDIATE

OPERAZIONIDI

COMBATTIMENTO

LE OPERAZIONI ATTUALI 2/LE OPERAZIONI ATTUALI 2/22

Militari Civili

Facilitate the political process, protect civilians, assist in the disarmament, demobilization and reintegration of former combatants; support the organization of elections, protect and promote human rights and assist in restoring the rule of law

Ø In Stabilization and Reconstruction (S&R) missions, where themilitary and civilians will integrate closely, multinational forcesshould elaborate mission requirements to address four areas:

§The military must provide a secure environment for the conductof civilian stability operations.§The security force must protect the victims of conflict as much

as they seek to neutralize perpetrators of unlawful violence.§The military will be required to provide both physical security

and logistical support to deployed civilians, and to conducthumanitarian or reconstruction operations.§Military planning must retool to provide capability for

integrated civil-military planning.

LE OPERAZIONI LE OPERAZIONI S&RS&R 2/62/6

SICUREZZA

COIN OPS •RICOSTRUZIONE•ASSISTENZA UMANITARIA

IL RUOLO DELLA COMPONENTE MILITAREIL RUOLO DELLA COMPONENTE MILITARE

THREETHREE--BLOCK WAR BLOCK WAR

CONCEPTCONCEPT

LE OPERAZIONI LE OPERAZIONI S&RS&R 3/63/6

la Stabilizzazione e la Ricostruzione (S&R) non sono due fasi del Processo di Stabilità, marappresentano due funzioni distinte di tale processo che si sostengono reciprocamente. Ogni attorecoinvolto contribuisce per la parte di propria competenza che, per la componente militare, ruotaintorno all’elemento della Sicurezza, fattore caratterizzante l’impegno militare, sia pur in misuraminore, anche nella funzione Ricostruzione. Mettendo in relazione le funzioni con il fattore Sicurezzae il processo di stabilità stesso, prende forma il modello di S&R.

In primo luogo, se la funzione Stabilizzazione ha inizio con l’intervento civile-militare, il processo distabilità ha inizio, invece, ben prima dell’esplosione dello stato di crisi, in particolare nella fase dipredisposizione politico-strategica in cui si materializza il progetto di S&R comprendente, tra l’altro, lestrategie di bilanciamento tra gli imperativi della Stabilizzazione e gli obiettivi della Ricostruzione,nonché i criteri di impostazione delle correlate attività civili-militari.

In generale, il grado di efficacia dell’intero processo di stabilità dipenderà da:• qualità delle relazioni civili-militari e di rapidità di impostazione della funzione di Sicurezza e

Stabilizzazione di breve/medio termine;• coinvolgimento degli operatori della Ricostruzione nel vivo dello sforzo stabilizzante, fin dalle fasi

iniziali dell’intervento;• capacità di sfruttare il complesso delle attività integrate di Stabilizzazione e Ricostruzione,

indirizzando le stesse, ove possibile, anche in un’ottica di sviluppo di medio/lungo termine, alloscopo di facilitare l’osmosi tra gli sforzi condotti durante l’intervento e quelli che saranno poicondotti durante la fase finale del processo di stabilità, quella di sviluppo.

LE OPERAZIONI LE OPERAZIONI S&RS&R 4/64/6

LE OPERAZIONI LE OPERAZIONI S&RS&R 5/65/6

ToA Mil-Civ

Sec. ToAto HN

ToA to HN

MODELLO RICOSTRUZIONE SOCIOMODELLO RICOSTRUZIONE SOCIO--ECONOMICAECONOMICA

28

Ø Quick Impact Projects: soddisfacimento esigenze primarie (assistenzasanitaria di emergenza quali MEDCAP & VETCAP, distribuzione viveri eprodotti agricoli e altri materiali di prima necessità come legna daardere, coperte, candele, ecc.).

Ø Progetti a Medio Termine: creazione condizioni per sviluppo attivitàcommerciali, agricole e industriali (ricostruzione scuole, stazionipolizia, edifici pubblici, pozzi e impianti d’irrigazione, creazionecapacità umane).

Ø Progetti a Lungo Termine: sostegno allo sviluppo (costruzione di stradee ponti per favorire il commercio, crescita affari e tenore di vita, ecc.).

IERIFASE COMBATFASE COMBAT FASE FASE DIDI TRANSIZIONETRANSIZIONE FASE POST CONFLICTFASE POST CONFLICT

ASSETTI DOPO GUERRAASSETTI DOPO GUERRA

ASSETTI ASSETTI COMBATCOMBAT

OGGIFASE COMBATFASE COMBAT FASE FASE DIDI TRANSIZIONETRANSIZIONE FASE POST CONFLICTFASE POST CONFLICT

ASSETTI ASSETTI COMBATCOMBAT ASSETTI ASSETTI S&RS&R

LE OPERAZIONI LE OPERAZIONI S&RS&R 6/6/66

Ø Comprehensive Approach: combination of political, civilian and militaryinstruments (military forces and critical civilian capabilities).

Ø Different actors contribute to a Comprehensive Approach based on a sharedsense of responsibility, openness and determination, taking into account theirrespective strengths, mandates and roles, as well as their decision-makingautonomy.

Ø Military means, although essential, are not enough on their own to meet themany complex challenges to our security. The effective implementation of aComprehensive Approach to crisis situations requires nations, internationalorganizations and non-governmental organizations to contribute in a concertedeffort.

COMPREHENSIVE APPROACH 1/4COMPREHENSIVE APPROACH 1/4

NATOSCR

AFGHANISTAN

WIDE RANGE OF ACTORSWIDE RANGE OF ACTORS

EMBASSIES

31

There are two distinct but related asset pools for preparing MN Forces to work closely on aComprehensive Approach – military forces and critical civilian capabilities. Both areindispensable if MN Forces, internally and with partners, is to achieve optimum civil-military teamwork.

First, MN commands must determine the military resources necessary to achieve initialstability and the return of essential services in the immediate wake of military operations.These are assets such as military police, CIMIC (Civil Military Cooperation), constructionengineers and military medical personnel. These forces have to move into areas in thewake of conflict and work with combat forces that are still securing the area. They mustprovide public security, temporary governance and the most basic of services. These forcesmust be culturally aware and accustomed to working with both traumatized populationsand civilian actors, including NGOs that may already be in the conflict area.

Second, MN Forces at all levels must be able to prepare and conduct integrated military-civil missions, including through two-way, co-equal organizational interfaces. This requirespre-established information sharing, comprehensive planning methods, role integrationand ultimately operational support. Military support to civil agencies can be extensive andgenerally requires resources (vehicles, shelter, communications, security, supplies, etc.) inexcess of the kit required by the military unit alone (need to ensuring commonunderstanding of the different organizations’ approaches, cultures and objectives).

COMPREHENSIVE APPROACH 2/4COMPREHENSIVE APPROACH 2/4

Co-existence The state of being together in the same place at the same time

Awareness: Transparency & information sharing enhances shared view of the engagement space

Deconfliction Shared view avoids interference and encouragesmaximization of activities – self-synchronize

Cooperation Shared view & economy of activities encourages common purpose and common goals

Coherence Common goals & trust lead to comprehensiveactions – concerted planning & action

Integration Integrated planning and action

COMPREHENSIVE APPROACH COMPREHENSIVE APPROACH 3/43/4

The multi-faceted nature of 21st Century security challenges require to combine political, civilianand military instruments

ForzeForze SicurezzaSicurezza

Attori LocaliCivili

Non-state Actors

SOLUZIONICOMUNI

COMPREHENSIVE APPROACH 4COMPREHENSIVE APPROACH 4//44