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Anno 6 - N° 53 Maggio 2012 EDITORE DIRETTORE RESPONSABILE ALESSANDRO DISPERATI [email protected] Responsabile P.R. ORNELLA REPETTI [email protected] Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/934583 www.ilperiodiconews.it [email protected] Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto. STAMPA: San Biagio Stampa S.p.A. - Genova Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 31/03/2011 il Periodico news Distribuzione Gratuita 20.000 COPIE 20.000 COPIE Rivanazzano al voto: Ferrari tenta il bis Lo contrastano: Alberici, Curati, Zelaschi DI ALESSANDRO DISPERATI Sono stati giorni intensi, giorni caldi quelli trascorsi a Rivanazza- no Terme. Tra polemiche, attacchi, a volte anche personali, da una parte e dall’altra. Tre liste si sono sfidate a viso aperto: quella di Romano Ferrari, sindaco uscente che cerca il bis, quella di Stefano Alberici del Centro Sinistra per Rivanazzano Terme e la lista civica di Graziella Zelaschi che non ha mancato di sferrare duri attacchi all’amministrazione comunale uscente che in sostanza si ripresenta in toto. Se ne è stata zitta, forse anche a vedere le mosse degli altri, la candidata dell’Idv, Monica Curati. La giovane rivanazzanese è stata purtroppo anche protagonista di un brutto incidente stradale avvenuto lungo la provinciale Bressana-Salice all’altezza del ter- ritorio comunale di Retorbido. Al momento di andare in stampa si trova ancora ricoverata al Policlinico San Matteo di Pavia: nello Stradella In arrivo la Consulta della Famiglia e del Volontariato Salice-Rivanazzano: è in arrivo un Acquapark da record Santa Giuletta: il sindaco scrive al ministro Balduzzi schianto ha riportato diversi traumi: cranico, al bacino e alle costole. Le sue condizioni sono considerate serie ma per fortuna la giovane non corre pericolo di vita. Il 6-7 maggio dunque si va al voto. I seggi saranno aperti domenica 6 dalle 8 alle 22 e, lunedì 7 dalle 7 alle 15. Dopo di che si procederà immediatamente allo spoglio delle schede e scopriremo il volto del nuovo sindaco di Rivanazzano Terme. Gli aventi diritto al voto sono oltre 4 mila, per l’esattezza. 4.299. La lista vincente avrà oltre al sindaco, cinque consiglieri. Il resto se lo spartiranno gli altri candidati. E’ già certo che qualcuno delle tre liste rimanenti non avrà neppure un posto in consiglio: infatti chi arriverà quarto non salirà in comune. I posti sono solo due per l’opposizione. Quindi potrebbe anche succedere che vadano tutti ad una sola lista oppure uno alla seconda ed uno alla terza lista: ci si baserà ovviamente sui voti ottenuti. Intanto in questa settimana che ci divide dal voto non mancheranno gli ultimi colpi di scena. Il sindaco di Santa Giuletta ha scritto al Ministro Balduzzi per chiedere che venga presa in considerazio- ne la grave situazione in cui versa la ex Vi- nal. Servizio a pagina 38 Pian del Poggio: pronto il progetto per la rinascita della località turistica Servizio a pagina 33 Un progetto senza precedenti, un progetto che potrebbe dare slancio alla Valle Staffora. Un Acquapark con numeri da record verrà rea- lizzato nell’ex area dove vi era la spiaggia tra Rivanazzano e Salice. Mauro Nobile ci presenta in ante- prima il progetto. Servizio a pagina 17 Casteggio, i pensionati chiedono al Comune di non aumentare le tasse Servizio a pagina 41

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Anno 6 - N° 53Maggio 2012

EDITORE

DIRETTORE RESPONSABILE

AlessAndro [email protected]

Responsabile P.R.

ornellA [email protected]

Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/[email protected] i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto.stAmpA: San BiagioStampa S.p.A. - Genova

Registrazione presso il Tribunale di VogheraN. 178 del 31/03/2011

il Pe

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news

Distribuzione Gratuita

20.000COPIE

20.000COPIE

Rivanazzano al voto: Ferrari tenta il bisLo contrastano: Alberici, Curati, Zelaschi

di AlessAndro disperAti

Sono stati giorni intensi, giorni caldi quelli trascorsi a Rivanazza-no Terme. Tra polemiche, attacchi, a volte anche personali, da una parte e dall’altra. Tre liste si sono sfidate a viso aperto: quella di Romano Ferrari, sindaco uscente che cerca il bis, quella di Stefano Alberici del Centro Sinistra per Rivanazzano Terme e la lista civica di Graziella Zelaschi che non ha mancato di sferrare duri attacchi all’amministrazione comunale uscente che in sostanza si ripresenta in toto. Se ne è stata zitta, forse anche a vedere le mosse degli altri, la candidata dell’Idv, Monica Curati. La giovane rivanazzanese è stata purtroppo anche protagonista di un brutto incidente stradale avvenuto lungo la provinciale Bressana-Salice all’altezza del ter-ritorio comunale di Retorbido. Al momento di andare in stampa si trova ancora ricoverata al Policlinico San Matteo di Pavia: nello

StradellaIn arrivo la Consulta

della Famiglia e del Volontariato

Salice-Rivanazzano: è in arrivo un

Acquapark da record

Santa Giuletta: il sindaco scrive al ministro Balduzzi

schianto ha riportato diversi traumi: cranico, al bacino e alle costole. Le sue condizioni sono considerate serie ma per fortuna la giovane non corre pericolo di vita. Il 6-7 maggio dunque si va al voto. I seggi saranno aperti domenica 6 dalle 8 alle 22 e, lunedì 7 dalle 7 alle 15. Dopo di che si procederà immediatamente allo spoglio delle schede e scopriremo il volto del nuovo sindaco di Rivanazzano Terme. Gli aventi diritto al voto sono oltre 4 mila, per l’esattezza. 4.299. La lista vincente avrà oltre al sindaco, cinque consiglieri. Il resto se lo spartiranno gli altri candidati. E’ già certo che qualcuno delle tre liste rimanenti non avrà neppure un posto in consiglio: infatti chi arriverà quarto non salirà in comune. I posti sono solo due per l’opposizione. Quindi potrebbe anche succedere che vadano tutti ad una sola lista oppure uno alla seconda ed uno alla terza lista: ci si baserà ovviamente sui voti ottenuti. Intanto in questa settimana che ci divide dal voto non mancheranno gli ultimi colpi di scena.

Il sindaco di Santa Giuletta ha scritto al Ministro Balduzzi per chiedere che venga presa in considerazio-ne la grave situazione in cui versa la ex Vi-nal.Servizio a pagina 38

Pian del Poggio: prontoil progetto per la rinascita

della località turisticaServizio a pagina 33

Un progetto senza precedenti, un progetto che potrebbe dare slancio alla Valle Staffora. Un Acquapark con numeri da record verrà rea-lizzato nell’ex area dove vi era la spiaggia tra Rivanazzano e Salice. Mauro Nobile ci presenta in ante-prima il progetto.

Servizio a pagina 17

Casteggio, i pensionatichiedono al Comune dinon aumentare le tasse

Servizio a pagina 41

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MAGGIO 2012il Periodico 3

Nuovo? No, lavato con perlana!Elezioni comunali per chi votare?

TERZA PAGINA

Commento di Antonio lA trippA

In Italia, in Lombardia, in Provincia di Pavia, ed an-che nel nostro Oltrepò il 6 e 7 maggio, in alcuni co-muni si voterà per l’elezione del nuovo sindaco. Per ogni comune si presentano più candidati… per chi votare? Una domanda difficile alla vigilia di una ele-zione. In presenza di più candidati a chi dare il voto? Come si sceglie un candidato per cui vale la pena an-dare alle urne? A queste domande si risponde in ma-niera diversa ed ognuno di noi è spinto da diversi fat-tori nella scelta di un candidato. In queste ultime settimane i vari giornali erano e sono pieni di pagine che parlano dei candidati. Ognuno dei candidati ha presentato un sunto del programma elettorale. I pro-grammi elettorali dovrebbero essere come dei con-tratti a scadenza che un candidato si impegna di man-tenere se viene eletto. I vari candidati ne hanno tracciato le linee e leggendo tra le righe non ci si stu-pisce che sono molto simili tra loro. In comune hanno dei punti cardine che sono imprescindibili oggi: rifiu-ti e raccolta differenziata, risanamento dei conti e bi-lancio, recupero delle tradizioni e della storia del pa-ese, recupero delle manifestazioni storiche e culturali, delle sagre di paese e valorizzazione del turismo, dell’economia e del sociale, onestà, trasparenza etc. etc… insomma le solite cose… dette in modo generi-co. Che è un modo di dire le cose che fa molto “fine e non impegna!” Ovviamente leggendo i vari program-mi si presenta qualche piccola soluzione diversa per ogni punto ma in linea di massima siamo in presenza di un copia e incolla “politico” dettato dal momento e dalla crisi economica e sociale attuale. Questa ovvia-mente è una mia impressione e non vuole certamente diminuire il valore degli stessi. Però una domanda ai miei lettori la pongo in essere: per caso qualcuno di voi ricorda il lunghissimo programma elettorale scrit-to e firmato dagli attuali Sindaci? Cosa era scritto in quel contratto presentato cinque anni fa con gli eletto-ri? Nessuno, se non i più incalliti “aficionados” della politica se lo ricordano, si capisce che, in realtà, il programma elettorale è solo un riempitivo della cam-pagna elettorale comunale e non certo il principale protagonista nella scelta dei cittadini. Perché garanti del programma elettorale dovrebbero essere i consi-glieri eletti dal popolo e un legislazione che impone al sindaco ogni sei mesi di relazionare sullo stesso in consiglio. Il passato insegna che nessuno di noi ha mai sollevato neanche l’interrogativo se gli attuali sindaci abbiano mai realizzato, in modo completo e totale, un solo punto in programma per il semplice fatto che nessuno di noi ricorda cosa hanno scritto in quel programma. Tutti i candidati Sindaci, su qualche argomento, chi più chi meno, parla di “nuovo” , “rin-novamento “, “taglio con il passato” e tante altre frasi simili, ma perché ? Mi viene in mente quella pubbli-cità: “Nuovo? No, lavato con perlana”. Uno slogan che i molti politici locali e comunali ultimamente pensano di utilizzare per rinnovarsi e quelli che vo-gliono entrare in politica utilizzano per propaganda e per dire noi “siamo più belli”. Il mio pensiero è un altro: in un comune , soprattutto se piccolo, ma la re-gola vale sempre, vanno votate le persone per le loro professionalità e, soprattutto, per la loro qualità di ri-spondere al bene comune. Ci sono persone degnissi-me che sono state elette più volte ed hanno fatto bene o comunque il massimo possibile e sono nuovamente candidati …..perché si devono ritenere vecchi? Ci sono invece vecchi politici che hanno fatto male il

loro lavoro, che hanno portato al disastro economico e sociale, che hanno fatto appalti con aziende “ami-che”, che hanno trovato per i loro figli, parenti, fami-gliari ed affini.. “un buon posto”, che hanno venduto proprietà comunali o ne hanno approvato la vendita, che poi si sono rilevate un disastro, la cura peggio della malattia!!, ci sono politici che non sopportano le critiche o i suggerimenti che arrivano dai cittadini, ci sono politici che pensano di aver sempre (o meglio vogliono sempre dire la loro) la soluzione su tutto e su ogni problema, dall’edilizia, alla scuola, al turi-smo, all’agricoltura, alla politica economica, ai locali pubblici, a come si fa il bollito misto e le frittelle di San Giuseppe, sono i politici che sanno tutto. QUE-STI SONO DEI FENOMENI… PERO’… DA BA-RACCONE! Questi sono i politici che non meritano di essere votati. Ma il nuovo sarà tanto meglio e più bravo? A volte si a volte no: I cittadini a mio giudizio devono votare liberamente i sindaci ed i consiglieri comunali che più gli sembrano vicino come ideali, programma e purtroppo… parentela ed amicizia. Per-ché in tutta Italia ed anche in Oltrepò… senza paren-tela ed amicizia… c’è “poco da mordere”. E’ triste dirlo… ma è la realtà! Bisogna votare senza guardare se è vecchio, passato o nuovo o brillante. I candidati che utilizzano questi termini sbagliano l’approccio alla campagna elettorale. Sarebbe meglio convincere i potenziali elettori con le proprie qualità e valori pro-fessionali, umane ed etiche e senza dire la solite sciocchezze “mi voglio mettere al servizio del mio paese e della mia gente”. A questa frase “fatta” non ci crede nessuno, vuoi fare il sindaco o il consigliere co-munale? fallo, perché hai voglia… e soprattutto tem-po libero, ma non diciamo cavolate alle quali non credono neanche i bambini dell’asilo. Uno si candida per i più strani ed a volte futili motivi, per voglia di apparire, per desiderio di comandare, perché è in pen-sione e non sa come impegnare il tempo, perché pen-sa di far meglio di chi c’è attualmente, per fare gli interessi della gente (mi scappa un pochino da ride-re)…. per fare i propri, perché non è soddisfatto della propria vita professionale e cerca un riscatto pubblico

etc. etc. etc… insomma mille motivi, ma non quello “mi metto al servizio della gente e del mio paese”. Le vicende politiche di questi decenni, anni, mesi, setti-mane e giorni, hanno chiarito che di politici al servi-zio della gente e del proprio paese non c’è neanche l’ombra. Nelle varie liste comunali ci sono sia perso-ne che hanno già fatto politica, sia persone che sono nuove e che vogliono entrare in politica, solo pochi saranno eletti, ma chi risulterà vincitore, sarebbe bel-lo la smettesse di parlare e di porsi come un politico del Parlamento Italiano (dove vista la situazione si fa solo brutta, anzi pessima figura), sei stato eletto in un comune? in un paese? Si bene! Stai sereno e parla come mangi! Sarebbe bello che l’eletto, parlasse come un politico da “paese”, senza atteggiarsi a Pre-sidente degli Stati Uniti. La gente è stanca di sentirsi dire solo fesserie, bisogna passare ai fatti concreti ed alla realtà delle cose. In questo momento manca il la-voro, mancano i soldi, si è terrorizzati dai controlli fiscali, le banche non danno più una lira… etc. etc., sarebbe bello che i nuovi sindaci ed i nuovi consiglie-ri di maggioranza e minoranza eletti, si occupassero di cose vere, reali e concrete e non di “aria fritta” come ad esempio: convegni sui temi e problemi più strani, cambi di nomi del proprio comune, nuovi ed improbabili musei, iniziative umanitarie per le più di-sparate associazioni mondiali, piani turistici fantasio-si, esportazione dei nostri vini e del nostro salame nei più disparati paese stranieri (perché molti eletti sono stati, forse, solo una volta all’estero, e magari con un viaggio organizzato…da altri altrimenti non riusciva-no a tornare a casa, simposi sull’energia pulita ed al-ternativa, convegni su autostrade presenti e future, incontri sulle guerre nel mondo etc etc etc. Purtroppo, ogni giorno in questi anni molti politici da paese han-no parlato e parlano di temi e di problemi più grandi di loro, problemi o temi che non interessano minima-mente la vita “reale” del comune/paese dove sono stati eletti. Bene questi politici non votateli, perche non sono politici da paese, nel senso buono del termi-ne, ma politici paesani, nel senso peggiore del termi-ne. Buon voto a tutti!

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MAGGIO 2012il Periodico 4IN ARRIVO OLTRE UN MILIONE DI EURO PER L’ENTE VARZESE

Pesato: “Dalla Regione Lombardia nuovi fondi per la Comunità montana”

ATTU

ALITA

entro la fine del 2012. In particolare per la Provincia di Pavia saranno investiti 1.085.000 euro, che cer-cheranno di alleviare i pesanti carichi imposti dalla situazione economica attuale, che ha visto i Comuni sempre più in difficoltà per un taglio alle risorse. Vit-torio Pesato ci spiega in questa intervista in che cosa consiste il finanziamento. A che cosa saranno destinati i fondi che la Regio-ne ha stanziato per la Comunità Montana? C’è un accordo con i comuni?“Con questo stanziamento Regione Lombardia dimo-stra nuovamente la volontà di riconfermare gli impe-gni presi con le Comunità Montane e con i Comuni che si trovano in condizione di svantaggio o disagiati.Dal 2006 ad oggi la Regione ha stanziato sul suo territorio oltre 40 milioni di euro, cifra destinata

ad arrivare a 50 milioni entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda la nostra Provincia lo stanziamen-to sarà di 1.085.000 euro e servirà a dare respiro ai servizi in un momento particolarmente complesso come quello attuale. Questi fondi serviranno appunto per potenziare servizi come l’assistenza agli anziani, alle scuole, all’urbanistica e alla viabilità ma senza trascurare altri settori come ad esempio le biblio-teche. Vogliamo proseguire nell’ottica di un governo del territorio fondato sul principio di sussidiarietà, la nostra Comunità Montana così come le nostre Unioni di Comuni meritano la giusta considerazione. Come

Consigliere regionale mi impegnerò anche in futuro per mantenere l’attenzione sul nostro territorio”.In questo momento di crisi i comuni si trovano sempre più in difficoltà, come si sta attivando la Regione per cercare di aiutare queste realtà?“Regione Lombardia propone un modello di governo fondato sul principio di sussidiarietà, il rapporto con i Comuni è solido e il finanziamento come quello alla Comunità montana e all’Unione dei Comuni sono esempi di buon governo e di vicinanza alle ammini-strazioni locali, il momento di crisi le difficoltà si per-cepiscono a tutti i livelli di governo amministrativo e nessuno vuole negarlo, tuttavia questa è una Regioneche guarda con ottimismo al futuro, forte e sicura del-la sua dedizione al lavoro e soprattutto all’innova-zione. Regione Lombardia c’è e i Comuni lo sanno”.Su cosa verterà il suo impegno nei prossimi mesi?“Nei prossimi mesi la priorità è certamente quella di trovare la strada giusta per dare respiro alle im-prese lombarde, bisogna potenziare quelli che sono gli strumenti utili per il rilancio dell’economia comead esempio lo start-up di impresa. Allo stesso tempo una particolare attenzione va rivolta verso i giovani disoccupati: la borsa lavoro e la dote apprendistato sono strumenti utili. Approfitto di questo spazio per invitare i giovani a valutare le opportunità promosse da Regione Lombardia sull’inserimento lavorativo. Rinnovo in conclusione la mia disponibilità”.

di ilAriA riCotti

La Regione Lombardia effettuerà un nuovo finanziamento alla Comunità Montana e alle Unioni di Comuni in Provincia di Pavia: questa è la notizia che Vittorio Pesato, consigliere re-gionale della Lombardia, annuncia ai suoi elettori e concittadini nella Valle Staffora. Dal 2006 ad oggi la Regione ha stanziato sul suo territorio oltre 40 milioni di euro, che diventeranno 50

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MAGGIO 2012il Periodico 5

Poma: “Gli amministratori devono pensare ai reali problemi della gente”

NOSTRA INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALEATTUALITA’

di oliviero mAggi

“Mi ha molto stupito il suo cambio di casacca solo per il fatto di non essere stato candidato”. Così l’ono-revole Giancarlo Abelli, sul nostro giornale, parlando di Vittorio Poma, dopo la debacle del centrodestra alle elezioni provinciali. Lo stesso Poma, ora Presi-dente del Consiglio provinciale, però, glissa su questa polemica e non intende replicare: “Non voglio fare alcuna polemica con Abelli, non ci trovo nulla di pro-ficuo. Non mi interessa nemmeno il futuro del Pdl ne’ della politica in generale. Voglio solo impegnarmi per risolvere i veri problemi della gente”.La politica è così messa male, Presidente Poma?“Io giro molto, mi piace stare a contatto con la gente e parlare con le persone. E noto sempre di più una forte avversione verso la politica. Ai cittadini non interessa sentire parlare di alleanze o congressi, ma vogliono risposte sui problemi reali di tutti i giorni. I partiti e le Istituzioni devono agire per non rendere così dirompenti le misure economiche di questo go-verno”.Il “governo dei professori” ha aggravato la crisi della politica?“C’è una crisi di credibilità che coinvolge tutti gli attori politici, nessun partito si salva; i sondaggi parlano di una piccolissima percentuale di opinione pubblica che si fida ancora dei partiti. E il governo tecnico ha segnato il fallimento della politica. Ma è proprio la politica la causa di questa repulsione, non è certo un problema dell’opinione pubblica. È la po-litica quella che non affronta i problemi. E Monti ha preso quelle decisioni che la politica in questi anni non è mai stata in grado di prendere”.Perchè la politica non è riuscita ad agire in tutti questi anni?“Perchè tutte le riforme strutturali che servivano al nostro Paese sono state bloccate dai veti incrociati dei partiti. E la politica del centrodestra, in partico-lare della Lega, negli ultimi anni, è stata fortemen-te autolesionista. Una volta raggiunti livelli critici, poi, si sono rese necessarie queste misure drastiche. Oggi, nonostante il periodo di recessione, c’è final-mente una ripresa di fiducia del nostro Paese a livel-lo internazionale. Tutto quello che sta succedendo è causa del governo Monti, ma, ripeto, il governo Mon-ti è una conseguenza dell’inettitudine della politica”.Che cosa deve fare la politica per risollevarsi da questa situazione?“La politica deve necessariamente fare qualcosa, al-trimenti alle prossime elezioni nessuno andrà più a votare o si voterà in base all’emozione del momento o alla rabbia, e ciò non è positivo. Quando una per-sona, che non riesce ad arrivare alla fine del mese, si vede compromettere anche il lavoro, allora cova una rabbia che non si può gestire. E la reazione è sempre contro il sistema, impersonato dalla politica e dai partiti”.Quali sono, a suo parere, i problemi più importan-ti da risolvere?“Il problema principale è quello che le famiglie non riescono a far quadrare i bilanci familiari. La mag-gior parte delle famiglie si reggono sui redditi dei due coniugi, ma se solo uno dovesse perdere il la-voro, si rompe subito l’equilibrio. L’ultimo rapporto del Censis ci ha detto che i consumi sono come quelli di trent’anni fa e il prossimo aumento dell’Iva li de-primerà ancora di più. Infine c’è tutta la parte che

riguarda la salvaguardia delle piccole e medie impre-se, che sono l’ossatura del nostro Paese”.E gli Enti locali, come la Provincia, come possono risolvere questi problemi?“Bisogna abbandonare i ragionamenti politici, se non sono finalizzati a trovare soluzioni alla crisi. Gli amministratori locali, a mio avviso, devono lavora-re molto sulla spesa sociale. L’introduzione dell’Imu graverà sui bilanci familiari e sempre più famiglie si rivolgeranno ai servizi sociali. Ecco, serve un occhio di riguardo verso questo settore: e mi riferisco alle rette degli asili nido, delle scuole materne, alle spese per le mense scolastiche. Ad esempio, conosco molti genitori che si organizzano con i nonni o altri parenti per cercare di evitare il pagamento della mensa e re-cuperare un po’ di potere d’acquisto”.Presidente Poma, nel 2013, il governo Monti ter-minerà il suo mandato. E allora che faranno i par-titi?“Io credo che tutti i partiti, sia quelli che lo dico-no apertamente che quelli che lo nascondono, siano consapevoli che questa non sarà una fase transitoria breve. Il rischio è che questo governo tecnico possa andare avanti ben oltre il 2013. Se ciò avvenisse sa-rebbe un ulteriore segno di debolezza della politica, che teme il giudizio degli elettori. E questo perchè, come ha detto prima, nessuno crede più nei partiti”.Ora, però, mi permetta qualche domanda di po-litica locale. Come giudica, da ex Presidente della Provincia di Pavia, questi dieci mesi della nuova Giunta?“Questi primi mesi sono stati di approccio e di verifi-ca, una fase di apprendistato, che in genere copre un anno di tempo. Il bilancio che abbiamo approvato, infatti, è il primo bilancio di questa nuova ammini-strazione, perchè, fino ad ora, si è lavorato con il bi-lancio di quella precedente. Detto questo, la Provin-cia è chiamata a intraprendere politiche di sviluppo del territorio con poche risorse e dovendo rispettare i vincoli del Patto di Stabilità. Quindi o si rivedono i meccanismi del Patto o diventa difficile dare un giu-dizio sulle scelte di un’Amministrazione, che sono conseguenza di uno stato di necessità. Spesso l’am-ministratore non fa un intervento non perchè non ne è capace, ma perchè non è messo nelle condizioni di farlo. Per questo non mi sento di dare un giudizio”.Invece, come è iniziata la sua esperienza di Presi-dente del Consiglio provinciale?“È un’esperienza molto interessante ed in questo, devo dire, un grande aiuto mi viene dato dai Capi-gruppo. C’è una verifica periodica dell’attività isti-tuzionale, mettendo a fuoco tutti i punti inseriti negli ordini del giorno. Inoltre c’è una buona preparazione dei lavori del Consiglio. Apprezzo molto i consiglieri di opposizione, che stanno facendo il loro lavoro con misura, equilibrio e responsabilità. Oggi le Istituzio-ni hanno bisogno di un dibattito libero al loro inter-no, lontano dalla demagogia. In sostanza, quindi, un’esperienza positiva, volta anche a restituire forza alla politica”.Di cosa si occuperà il Consiglio provinciale nei prossimi mesi?“Innanzitutto nelle scorse settimane abbiamo appro-vato il Bilancio preventivo dell’Ente e il PSG, Piano Generale di Sviluppo. Nei prossimi mesi affrontere-mo il problema della dismissione delle quote della Milano Serravalle, che potrebbe sbloccare risorse importanti per la Provincia. Poi ci occuperemo della

una questione di credibilità. Come ho già avuto oc-casione di dire, io ho sempre pensato che la Broni-Mortara sia una buona opportunità per il nostro territorio, a patto che sia gestita bene, ovvero senza trascurare l’impatto ambientale e operando una veri-fica puntuale del progetto definitivo. Durante la pri-ma conferenza dei servizi, nel 2007, quando abbiamo votato sì al progetto preliminare, abbiamo posto alla ditta costruttrice alcune condizioni: la creazione di una segreteria tecnica per gestire il passaggio dal progetto preliminare al definitivo; uno studio tecnico per rilevare le criticità, che precedesse la VAS; una particolare attenzione al problema dell’attraversa-mento delle proprietà agricole”.E queste clausole sono state rispettate?“In occasione della seconda Conferenza dei servizi, verificheremo se queste condizioni sono state rispet-tate. Se così non sarà non siamo obbligati a chiude-re in fretta questa questione. L’autostrada, per farla male, tanto vale non farla. Se, invece, si decidesse di farla allora bisognerà rispettare quelle condizioni che abbiamo posto e, soprattutto, cercare la massima condivisione con il territorio”.È stato presentato lo studio di prefattibilità per il nuovo ponte sul Po. Lei è ottimista riguardo que-sto intervento, soprattutto per quanto riguarda il reperimento dei fondi?“Ho apprezzato l’impegno di questa Amministrazio-ne e dell’Assessore Visponetti, che rapidamente han-no affrontato il tema del nuovo ponte. La Provincia sta ultimando i lavori di messa in sicurezza del Ponte della Becca, ma non possiamo accontentarci di que-sto. Il bisogno di un nuovo ponte è molto sentito dal territorio. Anche perchè non è un ponte qualunque, ma è essenziale per il collegamento di una fetta im-portante dell’Oltrepò con Pavia e con il sud di Mi-lano. È stato fatto un buon lavoro in sede di solu-zione progettuale, con il coinvolgimento dei Comuni interessati. Per quanto riguarda il finanziamento, io credo che la Regione non abbia i soldi da destinare a questo progetto. Il Ponte sarà finanziato solo se in-globato in una Legge Obiettivo della Finanziaria. E in questo il ruolo di tutti i nostri parlamentari a Roma sarà fondamentale”.Dopo tutto quello che abbiamo detto, troveremo in futuro Vittorio Poma in qualche partito?“Sinceramente non mi preoccupa sapere dove anda-re. Io non rinnego le mie tradizioni e la mia storia. In questi anni di attività politica ho ottenuto un’ap-prezzabile credibilità e di questo sono contento. Io mi considero un moderato e i moderati non rappresenta-no la palude della politica, ma un gruppo di persone serie e responsabili. Per questo faccio un appello a queste persone, al di là di ogni spirito di parte, per creare un nuovo progettto che dia ancora dignità alla politica”.

ricapitalizzazione della società Polo Tecnologico e c’è la volontà di con-tinuare gli interventi sulle ex strade statali e sull’edilizia scolastica. Infine dovremo continuare a misurarci con la questione della Broni-Mortara”.A proposito di Broni-Mortara. Lei si è sempre dichiarato favorevole a questo intervento. Lo è ancora, dopo che anche la Provincia ha det-to il suo no?“Io credo che la coerenza sia anche

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MAGGIO 2012il Periodico 7

Ferrari: “Il patto tra l’amministrazione e i cittadini ha dato grandi risultati”

SPECIALE ELEZIONI: LISTA ‘PATTO PER RIVA’ RIVANAZZZANO T.

di AlessAndro disperAti

Incontriamo il sindaco uscente di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari che punta al bis.Cosa ne pensa dell’amministrazione che ha appena terminato il proprio mandato?“E’evidente che sono assolutamente soddisfatto per i risultati che abbiamo ottenuto in questi cinque anni di amministrazione. Abbiamo trovato nel 2007 un co-mune commissariato. Siamo riusciti a far riacquista-re al nostro paese il ruolo che merita e che gli spetta di diritto. Questo è avvenuto in parte per i lavori e le opere che abbiamo fatto, in parte per gli eventi che abbiamo promosso, ma soprattutto è avvenuto grazie alla fattiva collaborazione e sinergia di intenti che si è sviluppata tra noi amministratori ed i nostri concit-tadini. Forse ci ha aiutato il non isolarci dalla gente. Abbiamo voluto che ogni cittadino fosse per noi un in-terlocutore privilegiato. Abbiamo sempre considerato le persone come una risorsa da valorizzare, non da escludere, nell’amministrazione della cosa pubblica. Tutti hanno potuto in questi cinque anni portarci idee e suggerimenti di cui abbiamo fatto tesoro. Tutti han-no trovato da noi una risposta. Se posso sintetizzare dico: per cinque anni abbiamo parlato con la gente ed abbiamo cercato di essere disponibili. Sicuramente se saremo rieletti continueremo allo stesso modo. Per fare un bilancio posso dire che dopo cinque anni di amministrazione lasciamo un paese sicuramente più bello. Abbiamo fatto davvero tanti interventi”.I punti salienti del vostro programma?“Abbiamo tanti sogni da realizzare nei prossimi cin-que anni. La nostra mission è di lanciare Rivanazza-no Terme come capitale della Valle Staffora. Abbiamo mantenuto la promessa fatta cinque anni fa di non aumentare le tasse e ci siamo riusciti nonostante la congiuntura economica in forte peggioramento. Con l’introduzione della nuova IMU, l’impegno è quello di contenere il più possibile le aliquote stabilite dalla legge, introducendo specifici correttivi volti a difende-re le fasce sociali più deboli, le famiglie e, in partico-lar modo, gli anziani”.Una priorità per Rivanazzano Terme.“Più di una: recupero e riqualifica del centro storico, nel rispetto delle caratteristiche architettoniche, della storia e della tradizione del nostro paese. Valorizza-zione dell’ambiente e del territorio con la realizzazio-ne della pista ciclabile Retorbido-Rivanazzano Terme - Salice Terme. Realizzare nuovi tratti fognari per ri-solvere i problemi legati al deflusso delle acque. Por-tare la linea del gas metano dove ancora non arriva”.Per quanto riguarda la viabilità, ha in mente qual-che progetto?“Sicuramente si potrebbe deviare il traffico pesante togliendolo dal centro del paese. Per fare questo è ne-cessario che vedano la luce le circonvallazioni previ-ste dal nostro PGT. Quella che dalla zona aeroporto porterebbe alla nostra zona industriale e quella che, sempre dalla strada che arriva da Voghera porterebbe ad attraversare un nuovo ponte sullo Staffora per usci-re sulla Bressana Salice, all’ingresso del nostro paese. Inoltre potrebbe essere opportuno prevedere dei sensi unici, in centro paese, anche alla luce dell’incremento di abitazioni legato al recupero dell’ex Albergo Gran-de. Prima di apportare ogni variazione alla viabilità del centro, parleremo con la gente e decideremo in-sieme ai cittadini. E’ il modo migliore per lavorare”.Cosa intende fare per aiutare il commercio di Riva-nazzano Terme?“Il commercio del nostro paese deve rimanere vivo,

attivo e a misura di cittadino. Vogliamo renderlo sem-pre più un importante motore di crescita economica e turistica. Rivanazzano Terme valorizzerà ancora di più i negozi di vicinato. Sono una risorsa incredibi-le per il nostro territorio, un’alternativa valida e di qualità alla grande distribuzione. Proprio per favo-rire questa tipologia di commercio continueremo a non mettere parcheggi a pagamento. E’ un modo per venire incontro a queste attività che attirano gente in paese. Il PGT che abbiamo appena approvato tutela i piccoli negozi di vicinato, non consentendo l’apertura di nuove medie e grandi strutture di vendita alimenta-ri. Noi non vogliamo centri commerciali e ipermercati. Cercheremo di proseguire nella collaborazione con le associazioni di categoria per accedere a contri-buti dedicati allo sviluppo delle attività commerciali. Collaborazione che in questi cinque anni ha portato qualche finanziamento al nostro commercio. Proprio per questo continueremo a far parte del Distretto del Commercio “Valle Staffora il mercato dei monti” di cui siamo soci fondatori”.E per i prodotti che potrebbero essere certificati Deco?“Abbiamo istituito, durante questi cinque anni, due DeCo per manifestazioni, concedendo questo ricono-scimento alla Fiera d’Aprile ed alla Cena delle Sette Cene. Sono manifestazioni di qualità assoluta, che vi-vono grazie alla genialità ed all’amore per il nostro paese messo in campo dalle donne di Occasioni di Festa con in testa la Presidente Piera Spalla Selva-tico. Abbiamo a suo tempo istituito una Commissione di esperti che ha il compito di valutare la possibilità di attribuire questo marchio a determinati alimenti. Al momento è in corso la valutazione relativa alla possi-bilità di attribuire il marchio ai malfatti prodotti con una ricetta tradizionale e con materie prime locali. Vogliamo che l’attribuzione del marchio DeCo venga riconosciuta a prodotti di qualità e caratteristici della nostra località, per i quali vengono utilizzati ingre-dienti provenienti dal nostro territorio. Andremo in tale direzione senza inflazionare l’utilizzo del marchio”.Rivanazzano Terme è una località che ha anche de-gli insediamenti industriali: avete qualche idea nel cassetto?“Sicuramente l’amministrazione è interlocutore pri-vilegiato delle aziende per tutte le problematiche le-gate allo sviluppo del lavoro. Abbiamo fin’ora avuto esperienze positive partecipando e promuovendo in-contri con le aziende stesse. Incontri volti ad affron-tare problemi comuni alle diverse attività della zona.

ti e disoccupati, accessibile a tutte le aziende”.Rivanazzano Terme e lo sport: quali progetti?“Lo sport è per noi incontro e momento aggregativo. Continueremo ad incentivare l’attività sportiva, alla luce soprattutto del fondamentale ruolo che l’attività sportiva svolge sia sul potenziamento dello stato di be-nessere psico-fisico sia sul piano sociale ed educativo. Alla luce di queste motivazioni manterremo e, dove possibile, potenzieremo i contributi e le altre agevola-zioni, alle associazioni del paese. Questo per permet-tere il mantenimento e la crescita dei settori giovanili delle nostre società. I bambini di Rivanazzano Terme, anche nei prossimi cinque anni, dovranno avere la pos-sibilità di avvicinarsi alla pratica di uno sport. Fortu-natamente, a Rivanazzano Terme, ci sono persone che impegnano gran parte del loro tempo nel far vivere queste società e nel creare e mantenere un ambien-te sano a cui affidare i nostri figli. L’amministrazione dovrà aiutarli in questo loro compito. Vogliamo che nascano infrastrutture ed impianti ludico-sportivi che facciano da traino per la crescita del turismo e aumen-tino l’offerta per i nostri concittadini. Cito ad esempio l’acquapark, l’ampliamento del campo da golf. Cer-cheremo di vedere realizzata una piscina coperta an-che nel nostro comune. Patrocineremo e incentiveremo la partecipazione dei nostri ragazzi a tornei sportivi internazionali ed istituiremo un riconoscimento agli atleti e alle società sportive rivanazzanesi che si di-stingueranno in tornei e competizioni sportive”.Pgt: idee?“Abbiamo appena approvato il Piano di Governo del Territorio. Abbiamo dato la nostra impronta allo svi-luppo del paese nei prossimi cinque anni. La tutela del territorio, la sostenibilità degli interventi e l’atten-zione per l’ambiente urbano e naturale sono alcune delle priorità già individuate durante la stesura del PGT. Vogliamo continuare su questa strada anche in futuro. Abbiamo voluto, con l’approvazione del PGT, ed avremo, nei prossimi cinque anni, un paese che si svilupperà e crescerà in modo equilibrato, nel rispetto delle sue caratteristiche naturali e territoriali. Basti pensare che la crescita di abitanti, prevista dal nostro PGT, è senza dubbio inferiore a quella che era prevista dal vecchio PRG, basti pensare che abbiamo limita-to l’altezza delle costruzioni e che abbiamo gettato le basi per valorizzare i negozi di vicinato”.E per il Borgo di Nazzano, cosa proponete?“Non si dovrebbero più presentare i problemi legati alla carenza di acqua potabile, nel periodo estivo. An-che questo era un problema che abbiamo ereditato dal passato che dovremmo aver risolto grazie ad un inter-vento richiesto da noi all’ASM. Abbiamo poi già pre-so i primi contatti per avviare l’iter al fine di inserire Nazzano nel Club, promosso dall’ANCI, de “I Borghi più belli d’Italia”. Per raggiungere questo obiettivo ambizioso, bisognerà lavorare molto e fare gioco di squadra. Inoltre vogliamo realizzare un parcheggio”.

Situazioni che se affrontate insieme da più aziende, a volte, sono più facil-mente risolvibili. L’amministrazione dovrà farsi carico anche in futuro di favorire lo sviluppo di azioni comuni da parte delle ditte per risolvere parti-colari problematiche. Dovremo anche promuovere la nascita e lo sviluppo di iniziative importanti ad esempio legate alla conciliazione famiglia-lavoro ed alle convenzioni con asili nido. Dovre-mo dare vita ad una bacheca on-line con l’elenco dei lavoratori sottoccupa-

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MAGGIO 2012il Periodico 9 RIVANAZZZANO T.SPECIALE ELEZIONI: LISTA ‘PATTO PER RIVA’

Ferrari: “Abbiamo stretto un patto con i rivanazzanesi, inizia il nostro 2° tempo”di AlessAndro disperAti

E’ una parata di politici: dal sindaco di Voghera, Carlo Babieri, al presidente della Comunità monta-na dell’Oltrepò, Bruno Tagliani. Al consigliere re-gionale Vittorio Pesato e poi il segretario del Pdl di

Voghera, Giampiero Rocca, il segretario provinciale del Pdl, Carlo Nola, l’ex sinda-co di Voghera, Aurelio Torriani, l’ex sindaco di Rivanazzano, oggi consigliere comunale, Giancarlo Piaggi, il segretario dei pensio-nati, Tiziano Casari-ni, il capogruppo di

maggioranza in consiglio comunale a Rivanazzano, Giuliano Chiodi ed infine Giovanni Fassini in rap-presentanza del Fli provinciale, si sono susseguiti sul palco per lanciare il bis al sindaco uscente, Ro-mano Ferrari, 52 anni medico. Che ha sottolineato: “Ci ritroviamo, dopo cinque anni di amministrazione, per presentare la nuova lista “Patto per Riva” ed il programma elettorale per il prossimo quinquennio. Consideriamo quella che stiamo per affrontare come se fosse il secondo tempo di una partita molto impor-tante una partita che vogliamo assolutamente vincere. Vogliamo proseguire la strada intrapresa nel 2007 con il Patto stret-to con i rivanazzane-si. Patto che nei primi cinque anni crediamo proprio di aver rispet-tato”. E ancora: “Cin-que anni di lavoro sono stati la prima importan-te fase operativa di un

quanto stanno ancora attendendo. Dopo il voto del 6 e 7 maggio inizierà la seconda fase del nostro impegno. Nel 2007 ci siamo pre-sentati sicuramente con meno esperienza am-ministrativa di quella che abbiamo ora, ma con tanta tanta voglia

programma che vogliamo fermamente proseguire, con l’obiettivo di concretizzare ulteriormente gli im-pegni assunti verso i nostri concittadini e realizzare

di lavorare. Crediamo di aver ottenuto buoni risultati.Sono stati cinque anni per noi ricchi di impegno, ma anche e soprattutto di soddisfazioni legate ai risultati ottenuti. Tutto questo è stato possibile grazie al lavo-ro di un gruppo affiatato e all’aiuto di tutti i rivanaz-zanesi. I nostri concittadini ci hanno sempre seguito con simpatia e fiducia permettendoci di lavorare se-renamente anche nei momenti più difficili. Da parte nostra abbiamo sempre cercato e sempre cercheremo di collaborare con tutti coloro che a vario titolo hanno sempre portato avanti iniziative importanti per il pa-ese. Basti pensare quale importante risorsa sono state in questi anni le varie associazioni di volontariato del nostro paese. Basti pensare a come hanno contribui-

to al rilancio del nostro paese”. Dal palco del teatro, stracolmo di gente, è poi la volta della presentazione dei consiglieri della lista ‘Patto per Riva”, “una lista - dice ancora il sindaco uscente, Ferrari - che ha tra i suoi componenti solo elementi di Rivanazzano e pos-siamo dirlo con fierezza che delle quattro liste can-

didate questa è l’unica ad avere rappresentanti tutti di Rivanazzano”. Ed eccoli allora i vari candidati. Si parte da Andrea Degli Alberti, 38 anni imprenditore. “Ho fatto parte di una squadra che ha potuto lavorare e ha ottenuto molti obbiettivi perché fin dai primi mesi di

amministrazione ha preso decisioni coraggiose. Deci-sioni che ci hanno permesso di ottenere i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, tante opere fatte nell’inte-resse dei Rivanazzanesi. Sono convinto che anche per il futuro lavoreremo in questo modo per raggiungere gli obbiettivi che questa sera il Sindaco ha presentato. Ringrazio tutta la squadra per i risultati che abbia-mo ottenuto”. Laura Disperati, 49 anni impiegata. “Sono molto felice di far parte di questo gruppo che nei precedenti cinque anni ha lavorato bene, sempre coeso. La visibilità di un paese è legata alla cultura dell’accoglienza e nei prossimi cinque anni vorrei sviluppare le no-stre idee per una cresci-ta di Rivanazzano Ter-me affinchè diventi il centro culturale e turi-stico più rilevante della Valle Staffora. Trovo che la nostra zona ab-bia grandi potenzialità

paesaggio, la nostra enogastronomia, que-sto con amore passione e grande professionali-tà”. Marco Poggi, 50 anni agente di com-mercio. “Se negli ulti-mi cinque anni si sono visti migliaia di visi-tatori arrivare in que-sta suggestiva località

ma bisogna valorizzarla nel rispetto delle tradizioni con promozione turistica valorizzando le attività cul-turali, il nostro patrimonio storico e architettonico il

territorio. Attraverso sagre, manifestazioni, concerti, eventi sporti-vi, organizzati in que-sti anni, siamo riusciti a trasmettere ai nume-rosi visitatori i valori culturali e tradizionali della nostra cittadina. Valori che hanno pro-fonde radici storiche.

Se saremo riconfermati, continuere-mo a rivitalizzare e rilanciare il no-stro paese per renderlo polo culturale e turistico della Valle Staffora”. Luca Schiavi, 35 anni libero professionista. “Il mio slogan è: più vicini alla gente a tutela del territorio. Sono contento di far parte di questa amministrazio-ne che in questi cinque anni ha sapu-to lavorare molto bene dando slancio alla località termale”. Francesco Di Giovanni, 38 anni libero professio-nista. “Sono il volto nuovo della lista anche se cinque anni fa ero il responsabile elettorale e di fatto ho contribuito al successo di Romano Ferrari. Questa volta ho deciso di mettermi in prima persona in un gruppo che ha saputo lavorare molto bene per valorizzare Rivanazza-

nale che ha permesso di far fare un salto di qua-lità alla nostra località. Il nostro intento sarà quello di dare sempre maggior slancio alle at-tività commerciali pre-senti sul territorio oltre a potenziare le De.Co, che attualmente sono due con la Cena delle 7 Cene del Ristorante Selvatico e i malfatti prodotti da Riva del Gusto. Il nostro intento, per i prossimi cinque anni, è quello di realizzare un’apposita tessera per gli anziani del Comune che potranno recarsi pres-so i negozi di Rivanazzano Terme ed ottenere delle agevolazioni”. Marco Largaiolli, 61 anni, libero pro-fessionista. “Ho deciso di candidarmi perchè Romano merita la riconferma di sindaco, lui così come tutta la squadra. Mi metto a disposizione anche se è da ven-ticinque anni che sono in amministrazione ma voglio mettermi a disposizione proprio perchè questa ammi-

nistrazione è il futuro di Rivanazzano Terme”. Prima di chiudere è an-cora Romano Ferrari a parlare: “Il nostro è un ‘Patto per Riva’. Nel 2007 i rivanazzanesi ci hanno concesso il loro sostegno, hanno parte-cipato concretamente al nostro Patto. Ora vi

no e con loro intendo operare per il bene della località per i prossimi cinque anni”. Giampaolo Monastero, 45 anni, commerciante. “Rivanazzano Terme è un paese ancora con attività commerciali di livello con negozi di vicinato, segno di un paese molto funzio-

chiediamo di rinnovarci quel sostegno: insieme potre-mo collaborare per il bene del nostro paese, insieme potremo nuovamente vincere la sfida che ci attende. Vi aspettiamo Venerdì 4 maggio alle ore 21,15 presso le Terme di Rivanazzano, per festeggiare la chiusura della Campagna Elettorale”.

termale” spiega l’assessore, “e’ grazie alla preziosa collaborazione che siamo riusciti ad istaurare con le Associazioni culturali, sportive e di volontariato del

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MAGGIO 2012il Periodico 11SPECIALE ELEZIONI: LISTA ‘CENTRO SINISTRA PER RIVANAZZANO TERME’

“Idee nuove e non sterili polemiche:votateci, noi risolveremo i problemi”di FederiCA CAlizzAno

Il candidato sindaco Stefano Alberici parla chiaro nel corso della presentazione che lo ha visto prota-gonista insieme ai componenti della lista “Centro Sinistra per Rivanazzano Terme”: “Ci proponiamo

RIVANAZZZANO T.

per vincere perché ab-biamo idee e persone capaci di farle vivere”. E chiude ogni polemi-ca: “Il PD non fa liste di disturbo. La nostra, quindi, non è stata co-stituita per dare fasti-dio a qualcuno, ma per contrapporsi politica-mente ad un’ammini-strazione che in tante

cose crediamo non abbia operato al meglio”. Ospiti d’onore, il consigliere regionale Giuseppe Villani e il senatore Daniele Bosone, presidente della Provin-cia di Pavia, che hanno garantito il pieno sostegno del Partito Democratico alla sfida amministrativa accolta da Alberici. “Alcuni mesi fa, anche attraverso la ria-pertura della sede rivanazzanese del partito, abbiamo iniziato un percorso importante – ha spiegato Villani - che ha visto consolidare la nostra presenza attiva sul territorio. Seppur civica, la lista è chiaramente conno-tata politicamente e capace di rivolgersi alla maggior parte della cittadinan-za: durante la battaglia elettorale i candidati sapranno, attraverso le loro capacità e compe-tenze, comunicare agli elettori la forza delle loro idee e dello schie-ramento che li sostiene. Abbiamo, infatti, parte-cipato all’elaborazione

nel pieno rispetto delle Istituzioni”. E di si-nergia amministrativa parla anche il senatore Bosone: “L’Oltrepò ha fortemente bisogno di cambiare, di ritrova-re il suo orgoglio e la sua identità. Una sfi-da importante che non può essere affrontata

dei punti fondamentali del programma che vede tra le sue priorità la gestione associata dei servizi. Vo-gliamo rinnovare la politica, in modo trasparente e

nell’isolamento: gli obiettivi proposti sono in sintonia con quelli dell’amministrazione provinciale e quindi spero in una vittoria per poter camminare insieme. Dobbiamo ritrovare la capacità di fare rete e lavorare fianco a fianco per il rilancio del nostro territorio. Me-todologie, queste, di cui spesso ci si riempie la bocca, ma per le quali si è fatto davvero poco. Stiamo cer-cando di recuperare il tempo perso senza dimenticare le poche risorse a disposizione. Le difficoltà, però, non devono fiaccare la voglia di rinnovamento. I componenti di questa lista si sono messi in gioco con entusiasmo e passione: prerogative fondamentali per far capire alla gente che c’è anche una politica positi-va, quella fatta da amministratori responsabili, onesti

e capaci di mettere in moto proposte innovative”. E poi la citazione va al cantautore Vecchioni che spesso ha cantato la forze delle idee: “In questo Paese le idee sono merce rara e tale aspetto va sfatato. Questa lista fa percepire che c’è anche una politica che propone e che risolve i problemi, con umiltà. Non aspettiamo-

ci che il cambiamento venga dal Parlamento: deve scaturire dalla base e quindi anche da queste esperienze di liste civiche”. “Se non si pensa a come potrà essere il paese nei pros-simi anni - interviene Alberici - come si pos-sono fare oggi le scelte giuste?”. Ed è chiaro il

riferimento al nuovo Piano di Governo del Territorio: “Il PGT approvato dalla giunta uscente ricalca il Pia-no Regolatore delle passate amministrazioni di centro destra in cui la parola d’ordine è urbanizzare, anche a scapito delle aree agricole. Ad esempio, nel Piano è stato inserito un Acquapark grande come trenta campi di calcio. Noi puntiamo ad un futuro di tipo rurale che trova forza nel turismo e nel rispetto delle bel-lezze paesaggistiche. Il tempo odierno ci chiama ad una politica non di grandi opere, ma capace di dare ri-sposte ed intervenire sui bisogni”. Quindi, spazio alla presentazione dei com-ponenti di lista. Ivana Pasqual, 48 anni e da 33 impiegata Gabel: “Ho accettato con entu-siasmo la sfida elettora-le per mettere a dispo-sizione dei concittadini la mia esperienza la-vorativa e sindacale in difesa dell’occupazio-

le criticità e cercare di limitarne i possibili effetti così da evitare casi come quello della Eckart o della Brasi-lia dove 150 persone, tra operai e impiegati, sono senza stipendio da mesi e rischiano di per-dere il posto di lavoro. Non vogliamo un paese

ne. Vogliamo istituire un tavolo permanente di mo-nitoraggio che coinvolga le varie attività produttive e parti sociali per poter cogliere in maniera preventiva

sul territorio. Perdere il lavoro non è soltan-to vedersi sottratto un sostegno economico, ma soprattutto la pro-pria dignità”. Battista Boroni, 51 anni e riva-nazzanese da 7: iscrit-to all’associazione na-zionale partigiani della sezione di Voghera, si

è candidato perché condivide “lo stile democratico e aperto con cui si è pro-posta la lista. Pur non essendo iscritto al PD, ho una chiara filosofia politica improntata al centro sinistra. Ciò che mi ha colpito del programma, è il ten-tativo di rendere i cittadini protagoni-sti del percorso politico”. Massimi-liano Borsatti, 42 anni e infermiere presso la fondazione don Carlo Gnoc-chi di Salice Terme: “puntiamo alla valorizzazione della vocazione ter-male del territorio, sen-za dimenticare la sua natura rurale”. E lan-cia un appello “perché venga utilizzato l’info-point che dovrà essere un punto di riferimento per cittadini e visitato-ri”. Stefano Caslotti: 42 anni, nato e cre-sciuta a Rivanazzano, ma da alcuni anni vive

di sostanza e non di parole”. Dirigente nel volley rivanazzanese e allenatore dei pulcini nella locale squadra di calcio, Adriano si rac-conta: “La mia è una stata una scuola di vita poiché tanto ho impa-rato in mezzo alla gen-te e, a mia volta, cerco di trasmettere alle nuove generazioni quei valori che sono diventati per me imprescindibili. I bambini non devono vivere le difficoltà dei genitori ed è per questo che come impegno sociale e sportivo saremo presenti attivamente”. E conclude: “abbiamo fatto una squa-dra in breve tempo, ma non dobbiamo affrontare il campionato. La nostra è una partita secca in cui tire-remo fuori tutte le nostre energie.” Carlo Garbarini, definito il “saggio” del gruppo. Nato a Montesegale, 66 anni, a Rivanazzano da 6 anni: “Mi sono iscritto al PC quando è nata mia figlia, al PD quando è nato

il mio nipotino. Prima di tutto darò il mio con-tributo al fine di evitare gli sprechi”. Ed esorta ad andare alle urne: “Il voto è un’espressione della nostra liberà e non va sprecata”. Le conclusioni sono affi-date a Paolo Gramigna, coordinatore circoli

a Voghera. “Vogliamo instaurare un rapporto stretto con le scuole e le associazioni locali non solo per l’allestimento di eventi fieristici nel mese di agosto, ma attraverso un percorso improntato alla continui-tà”. Adriano Milan, 56 anni, si definisce “un uomo

Valle Staffora per il PD: “Stefano e i suoi candidati stanno facendo politica, non polemica ed è sulla forze delle idee che vinceranno le elezioni. Idee importanti, quali l’inserimento delle terme in un pacchetto terri-toriale o la salvaguardia del patrimonio fluviale dello Staffora”.

popolato da capannoni disordinati, frutto di iniziative estemporanee e dettate da interessi personali. Va pre-miato il piccolo imprenditore di valore che scommette

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RIVA

NAZZ

ANO T

.Alberici: “Noi siamo la vera novitàe alternativa per Rivanazzano Terme”

SPECIALE ELEZIONI: LISTA ‘CENTRO SINISTRA PER RIVANAZZANO TERME’

avviati dalla Giunta Barbieri. Per il resto, non ha saputo proporre e pensare un programma di sviluppo per il paese. Nessun progetto sul piano dello sviluppo turistico, limitandosi sul tema alla realizzazione di un info point come sola struttura muraria, senza un pro-gramma per la gestione del front office. Nessun pro-gramma per la gestione associata dei servizi. Scarsa attenzione per il lavoro e le realtà produttive, ne sia esempio la gestione della chiusura della Eckart. E’ stato, poi, elaborato ed adottato un PGT che prevede aree di trasformazione che non tengono in adeguato conto la salvaguardia del nostro patrimonio paesag-gistico ed ambientale; prova ne sia la possibilità di realizzare un Acquapark della grandezza di 30 cam-pi di calcio lungo il torrente Staffora o la possibilità di urbanizzare a ridosso della collina di Nazzano, di fronte a Salice Terme, con annessa costruzione di un ulteriore campo di golf a nove buche. Certamente, per la giunta uscente, l’amministrazione della cosa pubblica non è stata una “mission”, in ragione del deliberato aumento economico delle indennità di ca-rica, previste per legge, ma senza un riscontro reale apprezzabile. Ma se la amministrazione ha espresso questo, la minoranza ha saputo solo criticare, sen-za avanzare proposte costruttive, dimostrando di non avere a loro volta idee da mettere in campo. E’ proprio per questa ragione che non ci sono state le condizioni per una alleanza elettorale. Noi parliamo di idee e programmi. Noi siamo la vera novità ed al-ternativa per Rivanazzano Terme!”. I punti salienti del vostro programma?“Il nostro programma parte dalla considerazione che i trasferimenti dalle istituzioni sovracomunali saran-no sempre minori. Peraltro, la crisi del settore immo-biliare limiterà anche le entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione. In ragione di tutto ciò, la nostra Amministrazione dovrà avere la capacità, non solo di ridurre i costi mantenendo efficenti i servizi, ma an-che di percorrere vie per trovare le risorse indispen-sabili per il finanziamento di progetti indirizzati allo sviluppo locale. Per questo, occorrerà saper lavorare in sinergia sia con le associazioni locali, che con enti e istituzioni sovra comunali; occorrerà perseguire con determinazione e competenza una idea proget-tuale che possa dare un futuro a Rivanazzano Terme, esaltandone i suoi patrimoni: gli uomini, l’ambiente, il paesaggio, la storia, le terme, l’ agricoltura”. Una priorità per Rivanazzano Terme.“Se dovessimo indicare una sola priorità si potreb-be dire “perseguire lo sviluppo locale attraverso la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e rurale”. Il che vuol dire urbanizzazione controllata e attenta al risparmio energetico, raccol-ta differenziata in accordo con ASM, arrivare a sot-toscrivere il “patto dei Sindaci” per reperire risorse e opportunità, stipulare un “contratto di fiume” con

i comuni rivieraschi dello Staffora per preservare e rendere fruibile il corridoio fluviale che attraversa il nostro territorio, agevolare il recupero degli edifici in precarie condizioni di staticità del centro storico attraverso incentivi alla ristrutturazione e progetti di utilizzo come potrebbe essere quello “dell’albergo diffuso”. Perseguire un’idea di sviluppo locale soste-nibile significa creare occupazione ed equità sociale”. Per quanto riguarda la viabilità, ha in mente qual-che progetto?“La viabilità di Rivanazzano Terme necessità di maggiori posteggi nelle aree limitrofe al centro; di maggiori spazi pedonali e di piste ciclabili, ove rea-lizzabili; di poter eliminare il traffico pesante con una bretella che non chiuda il paese e che non lo isoli, noi pensiamo sia più utile e meno costoso concertarla con il Comune di Voghera e la Provincia di Pavia. di attraversamenti pedonali sicuri, anche dotandoli di semafori per i non vedenti; di una rotatoria nell’in-crocio dove è situato l’ufficio postale”.Cosa intende fare per aiutare il commercio di Ri-vanazzano Terme?“Il Comune deve, principalmente, migliorare i servi-zi per aiutare i commercianti ad attrarre clienti. Ad esempio, migliorare la fruibilità dei parcheggi esi-stenti e possibilmente crearne di nuovi. Ma è, pure, necessario migliorare la cura dell’arredo urbano, con gusto estetico non “pacchiano”, come quello di-mostrato con il posizionamento delle fioriere sul pon-te dello Staffora. Non occupare la piazza e i giardini contemporaneamente, nel mese di agosto, soprattutto con giostre e mercatini di scarsa qualità. vorremmo, se le norme legislative lo consentiranno, realizzare una farmacia comunale: un servizio in più, che per-metta di ampliare la gamma dell’offerta. Siamo con-trari alla realizzazione di un centro commerciale di grande distribuzione, ma possibilisti per un piccolo discount con prodotti a lunga conservazione, al di fuori del centro cittadino, che possa servire anche per calmierare i prezzi. Ma occorre anche investire in idee, per esempio, potrebbe essere percorribile un progetto di fidelizzazione al paese, legando agli ac-quisti nei negozi di Rivanazzano Terme omaggi per spettacoli organizzati nel parco o nel Teatro”.E per i prodotti che potrebbero essere certificati Deco?“Il nostro programma punta particolarmente al recu-

pero delle tradizioni e dei prodotti rurali, anche come volano del turismo. La costituzione di DeCo (prodotti a denominazione comunale) riveste una grande op-portunità. Infatti l’Amministrazione Provinciale sta costituendo il “paniere pavese” dei prodotti tipici, uno strumento promozionale non solo delle produzio-ni locali ma di tutto il territorio. Per citare un esem-pio, il frumento storico di Rivanazzano Terme potreb-be sicuramente fregiarsi della DeCo”.Rivanazzano Terme è località che ha anche degli insediamenti industriali: avete qualche idea nel cassetto?“Gli insediamenti industriali oggi ancora presenti vanno tutelati. L’Amministrazione si farà carico di organizzare un tavolo permanente di monitoraggio, anche in sinergia con l’Amministrazione Provin-ciale, gli Enti sovracomunali e le parti sociali, con l’intento di cogliere preventivamente e, se possibile, scongiurare situazioni come quella della chiusura dell’Eckart. Sicuramente questa attenzione è manca-ta sia nell’azione della amministrazione uscente, che come proposta della minoranza consigliare”.Rivanazzano Terme e lo sport: quali progetti?“Conosciamo l’importanza che lo sport ha nello sviluppo pscicofisico dei ragazzi, e la sua funzione cardine di contrasto delle devianze (alcool, droga, malattie metaboliche…) nell’età evolutiva e non solo. L’obiettivo è quello che a Rivanazzano Terme l’acces-so allo sport sia un diritto per tutti! Le Associazioni sportive rappresentano certamente un’eccellenza da preservare ed incentivare. Anche in questo caso, pare opportuna una sinergia ed un dialogo per la raziona-lizzazione delle risorse. Un progetto ambizioso che consentirebbe la formalizzazione dei contratti di affi-damento degli impianti, potrebbe essere quello della costituzione del “pool delle associazioni sportive”.Pgt: idee?“Il PGT è il documento programmatico più impor-tante e delicato che l’Amministrazione esprime ed adotta. Abbiamo già detto più volte che l’attuale PGT di Rivanazzano Terme ripercorre la stessa im-postazione delle amministrazioni di centro destra (amministrazione Fabbri compresa) che per anni si sono succedute. Il concetto di sviluppo si coniuga con l’idea di urbanizzare. Purtroppo, una profonda modifica del documento risulterebbe difficile, lunga e costosa. Meglio agire individuando metodi di incen-tivazione/disincentivazione, assumendo criteri per il completamento e la realizzazione degli ambiti di trasformazione. Priorità potrebbero avere gli inter-venti di dimensione contenuta, che prevedano edifici ad emissioni zero”.E per il Borgo di Nazzano, cosa proponete?“Nazzano è una delle gemme del nostro comune. Il borgo va, prima di tutto, salvaguardato nel suo conte-sto paesaggistico ed ambientale, contrastando l’edi-ficazione della collina su cui sorge, curando l’arredo urbano e la pulizia degli spazi pubblici. Deve essere reso fruibile sia per i residenti stagionali, che per i visitatori, che per gli ospiti di cerimonie o eventi. Allo scopo sarà pensato, almeno nei mesi estivi, un colle-gamento “navetta” tra il borgo e il centro del pae-se; sarà anche istituita un’area “free wirless”, così come nei nostri parchi. Ma non basta. Nazzano sarà promosso come elemento territoriale ed inserito in un carnè provinciale da presentare nelle più importanti fiere del settore turistico”.

di AlessAndro disperAti

Incontriamo il candidato sindaco Stefano Alberici, 48 anni, gestore del centro sportivo di Rivanazzano.Cosa ne pensa dell’amministra-zione che ha appena terminato il proprio mandato?“Si è caratterizzata per aver conclu-so alcuni lavori, peraltro già pro-grammati ed, in alcuni casi, anche

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MAGGIO 2012il Periodico 13 RIVANAZZZANO T.

di AlessAndro disperAti

Incontriamo il candidato sindaco Graziella Zelaschi, dirigente scolastico prossima alla pensione.Cosa ne pensa dell’amministrazione che ha appe-na terminato il proprio mandato?“L’Amministrazione Ferrari si è trovata all’inizio del mandato, cinque anni fa, nelle casse comunali la bella somma di 1.600.000 euro (3 Miliardi di vecchie lire), subito disponibili; non sono stati spesi in modo oculato perché troppi lavori sono stati realizzati con poca cura e scarsi controlli, dimenticando forse che si tratta di soldi pubblici. Alcune opere si stanno già rifacendo e altre dovranno essere rifatte. I “fatti” de-cantati dall’Amministrazione uscente sono realizza-zioni di progetti approntati dalle amministrazioni precedenti (Teatro, Scuole) oppure sono opere di ma-nutenzione ordinaria che ogni amministrazione deve fare perché gli compete per legge. E’ stato detto che c’è un avanzo di circa 900.000 euro, ma non è vero, perché al netto di giroconti, residui e fatture non pa-gate, andrà bene se si avanzano 1000 euro. Inoltre è mancata una progettualità complessiva e uno sguardo attento alle diverse realtà del paese, uno sguardo al futuro di un territorio che non è stato preso in consi-derazione in tutti i suoi aspetti, economici, storico-culturali, naturalistici. E’ stato approvato un PGT senza partecipazione attiva dei cittadini che presenta molte riserve”. I punti salienti del vostro programma?“Una amministrazione si distingue per una visione di futuro e per “come” si realizzano gli interventi, sia in campo sociale che amministrativo; il nostro è un progetto che parte dalla realtà vera di Rivanazzano e tiene conto della crisi economica che stiamo vivendo, che riguarda anche le attività produttive del no-stro Comune. Le sfide socio-economiche di oggi sono complesse, ma per vincerle sono necessari come ieri il coraggio, la volontà, la capacità di collaborare, la fiducia nelle risorse delle persone, spirito di servizio, uno sguardo al futuro. Punti salienti. Il lavoro in tutti i settori; la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, fossi, con materiali di qualità per evitare di fare e disfare; uno studio sulla situazione delle acque bianche e della rete fognaria, del Cavo Lagozzo, del rio Garello per evitare esondazioni e allagamenti di cantine ad ogni pioggia. Attenzione al patrimonio sto-rico-culturale-ambientale come volano di sviluppo; la creazione di un Polo culturale multifunzionale che comprenda anche la biblioteca, sacrificata in spazi ormai angusti, nell’ambito di una collaborazione ef-ficace con le numerose associazioni che operano da anni con generosità a favore dello sviluppo culturale e sociale della comunità rivanazzanese”. Una priorità per Rivanazzano Terme.“Lavorare con le persone e per le persone, nel ri-spetto di tutti e per il rilancio del territorio. Creare le condizioni per mantenere il lavoro e per sviluppar-lo, creando un tavolo permanente con il mondo delle imprese commerciali, industriali, agricole, turistico-termali, sportive. Esistono realtà di eccellenza in tutti i campi da valorizzare e che possono fare da traino per ulteriori sviluppi. Progetto Europa e creazione di una rete di informazione per i giovani (bandi nazio-nali ed europei) e Programma Gioventù in Azione. La difesa dell’ambiente naturale e investimento sul Bel-lo, favorendo la partecipazione attiva di tutti. Unire le persone, superare gli steccati”. Per quanto riguarda la viabilità, ha in mente qual-

che progetto? “La viabilità deve essere presa in considerazione in modo complessivo; è un problema fondamentale che tocca la vita quotidiana dei rivanazzanesi; inoltre nel fine settimana alcune strade diventano punti critici per la concentrazione di autoveicoli e con problemi di inquinamento. Un’analisi della viabilità del centro storico vede al primo posto la sicurezza dei cittadini (in alcune vie la velocità deve essere ridotta anche a 30 Km). Collegamento con le cascine e le aree resi-denziali con piste ciclabili. Con Provincia e Regione una stretta collaborazione per realizzare percorsi alternativi per i mezzi pesanti, ma anche per evita-re ingorghi e curve pericolose, ad esempio quella del Selvatico. Il progetto è quello di tagliare la curva, proseguire verso Mondo Sposi; altro punto nevralgi-co a cui porre rimedio è quello della zona Scuole”. Cosa intende fare per aiutare il commercio di Ri-vanazzano Terme?“Una risorsa importante per un paese come Rivanaz-zano Terme è rappresentata dalla presenza dei negozi “di vicinato”. Si farà di tutto per tutelare il loro la-voro anche con sgravi fiscali e se necessario favorire convenzioni per le famiglie in difficoltà. Valorizzare i negozi di Rivanazzano che danno una chiara iden-tità al paese e il commercio dei prodotti locali. Un freno ai supermercati, a differenza di quanto previsto dall’Amministrazione uscente che su questo punto è stata ambigua. Ha autorizzato l’apertura di un gran-de supermercato e nel contempo negava di averlo autorizzato”.E per i prodotti che potrebbero essere certificati Deco?“Il De.Co è stato istituito, ma non si è pensato ad un prodotto da pubblicizzare. Istituire un marchio signifi-ca avere in mente una tipicità. A Rivanazzano ci sono alcune proposte, che riguardano sia prodotti che ri-cette, occorre fare sinergia con il mondo agricolo e produttivo, oltre che con i ristoratori per condividere una linea comune. Le premesse ci sono, ma è urgente la definizione di un marketing territoriale, volto a ga-rantire lo sviluppo di un comprensorio territoriale nel lungo periodo”.Rivanazzano Terme è località che ha anche degli insediamenti industriali: avete qualche idea nel cassetto?“Rivanazzano Terme ha tantissime potenzialità poco valorizzate; accanto alla ruralità, al turismo, al ter-malismo, esiste una realtà importante, quella degli

alcune realtà imprenditoriali esistenti”. Rivanazzano Terme e lo sport: quali progetti?“La presenza di impianti sportivi è un’altra risorsa importante, ma essi vanno visti in un’ottica comples-siva e questo può avvenire solo con l’ascolto degli imprenditori che agiscono in questo campo con una sinergia pubblico- privato. Il golf, il tennis, le attività in palestra, il trekking, ecc sono in grado di attrarre turisti ed amatori delle diverse discipline sportive da tutta la provincia e oltre. E’ urgente la necessità di sostenerle con un’azione di valorizzazione e di co-ordinamento. Ci sono attività che agiscono in modo indipendente e a volte conflittuale, che non portano alla crescita nell’interesse delle persone e delle im-prese. Nel PGT ad esempio è previsto un Parco Acquatico, con tutti i problemi che porterebbe con sé e non si prevede nulla per valorizzare le realtà sportive esistenti, dal Golf, al Centro Sportivo, alle Piscine. L’attuale palestra vicina alle scuole non può rispon-dere alle nuove esigenze; stanno crescendo gruppi sportivi come la pallavolo femminile che vanno soste-nuti e tutelati, favorendo gli allenamenti”.Pgt: idee?“Il Piano di Governo del Territorio approvato dall’Amministrazione uscente è da rivedere. L’attuale Piano, non ancora approvato dalla Regione Lom-bardia ha preso solo in considerazione le proposte di alcuni costruttori e non vi sono stati momenti di confronto costruttivi con i cittadini. Per l’edilizia ci sarebbe molto da fare: ad esempio il recupero del cen-tro storico, con agevolazioni fiscali. Il PGT approvato si basa su dati inefficaci e inadatti. Sono dati di dieci anni fa, superati dall’attuale censimento; non sono menzionate le zone a rischio frane e allagamenti. Non vi è uno sguardo d’insieme armonico del territorio co-munale e alcune varianti al vecchio Piano Regolato-re sono da cancellare. Il nuovo tracciato nella zona dell’ex Eckart ad esempio, ha compromesso lo svilup-po di un’azienda che poteva dare lavoro ad almeno 60 persone. Riprendere in mano il PGT è necessario e urgente se si vogliono creare nuove prospettive di sviluppo economico ed anche sociale. Non ha sen-so un acquapark, destinato ad essere solo oggetto di speculazione; ha più senso un vero parco-giochi per i bambini in un’ampia area con verde attrezzato, spazi naturali, laboratori artistici escientifici”. E per il Borgo di Nazzano, cosa proponete?“Per il Borgo di Nazzano non basta dire che deve es-sere inserito fra i borghi più belli d’Italia. Uno slogan che non dice nulla. Occorre pensare a come realiz-zalo. Prima di tutto con il recupero di tutto quello che il tempo ci ha lasciato. Nazzano può attrarre tu-risti “naturalisti”, amanti dell’arte, del silenzio, della musica. Serve un Comitato per il recupero e la valo-rizzazione, in sinergia con i privati che possiedono i Beni più significativi (Villa Sampietro e Castello) e la Parrocchia”.

insediamenti industriali. Le Aziende industriali presenti nel territorio co-munale sono di grande livello, anche internazionale. Innanzitutto si vuole istituire un tavolo permanente per lo sviluppo, a partire dall’ascolto delle esigenze delle aziende; urgente è la revisione del Piano del Governo del Territorio deliberato dall’Ammini-strazione uscente che ha strozzato lo sviluppo di alcune aziende importanti e che non tiene conto delle necessità di

SPECIALE ELEZIONI: LISTA ‘ALLEANZA PER RIVA’

Zelaschi: “Il nostro obiettivo è lavorare per le persone e con le persone”

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MAGGIO 201215il Periodico RIVANAZZZANO T.SPECIALE ELEZIONI: LISTA ‘ALLEANZA PER RIVA’

“Persone, patrimonio ambientale,culturale e lavoro: i nostri principi”di AlessAndro disperAti

Sulle note di ‘Si può dare di più’, quasi una provoca-zione, che portò al successo a Sanremo il trio Tozzi, Morandi, Ruggeri è stata presentata in questi giorni la lista con candidato sindaco Graziella Zelaschi.

A introdurre la candi-data sindaco per la li-sta “Zelaschi”, è il de-putato Luigi Fabbri, ex sindaco di Rivanaz-zano che così esordi-sce: “La decisione di presentare una lista in occasione delle prossi-me elezioni comunali, è nata perché sentia-mo la necessità di un

nuovo modo di governare, poiché la politica, quella tradizionale, non sa o non è in grado di risolvere i problemi. La nostra è una lista targata anche al fem-minile, con candidate tre donne. Una lista che unisce persone che hanno background culturale e politico diversi. Non è un caso che in questa lista ci sia gente che proviene da diverse aree. Sono persone di diver-sa professionalità, dall’agricoltura, alla medicina. Poi c’è chi proviene dal mondo della scuola, come il can-didato sindaco. Perché abbiamo pensato a lei? Perché è una persona capace che nella sua attività lavorativa ha avuto un ruolo di co-ordinamento, cosa utile per tenere uniti giunta e consiglio nell’ottica di realizzare i punti in programma”.Ed è proprio dalla sua attività professionale di dirigente scolastica che Graziella Zelaschi prende il via per il suo

perché anche la scuola è un’impresa, e questo mi ha favorito nella mia vita professionale. Mi ha favorito l’incon-tro con tante persone che ho, come dire, ac-colto, ho guidato, in molti casi sono state le insegnanti stesse che mi hanno guidato.

intervento: “Ho lavorato trent’anni come direttrice, oggi ci chiamiamo dirigenti. La funzione è quella di coordinare, organizzare e progettare un’impresa,

Quindi quando poche settimane fa mi è stato detto che c’era un gruppo di persone che mi avevano qua-lificato come consigliere candidata sindaco io ho vo-luto accettare, perché mi sento in grado di occuparmi di questo paese che amo”. Ma ecco le parole-chiave del suo programma e la sua idea di innovazione: “per-sone, patrimonio ambientale storico culturale e lavo-ro”. “Rivanazzano Terme ha una storia importante, un territorio che comprende aree naturali bellissime, il borgo di Nazzano, il bacino dello Staffora, boschi, un centro storico di grande valore, aree residenziali, un’area industriale con aziende a livello internazio-nale, le terme, le aziende agricole, impianti sportivi con piscina e campi da golf e da tennis e una realtà di

piccoli negozi che qualificano il paese e che voglia-mo sostenere. Il nostro obiettivo è una valorizzazione complessiva e mirata, base dello sviluppo economi-co, sostenendo anche le associazioni che operano sul territorio. Così come ritrovare un’identità che faccia da volano per ricercare finanziamenti, anche euro-

pei, in particolare per i giovani che hanno le necessità di confron-tarsi con altre realtà, per esempio attraverso i programmi di servi-zio civile europeo e di mobilità internazionale promossi dall’Unione Europea. Il lavoro è un altro punto di atten-zione forte: creare una

rete con le realtà produttive locali tutte, dall’industria al commercio al turismo, una rete di informazioni che presuppone formazione; contribuire con fon-di e sollecitazioni per la formazione di associazioni temporanee di impresa e consorzi che sono le uniche possibilità per avere agevolazioni fiscali; pensare a un piano preciso di marketing territoriale; recupera-re anche dal punto di vista edilizio il centro storico. Provengo da un lavoro dove l’impegno e la responsa-bilità nei confronti dei giovani sono centrali, e que-sto mi spinge a voler creare le condizioni affinchè i giovani trovino lavoro qui e sviluppino capa-cità imprenditoriali”. “Amministrare un bene pubblico per tutti noi”, conclude Zelaschi, “ha un significato preciso: mettere a disposizione le nostre capacità ed esperienze, accettando le critiche collettive per

del Territorio che è pas-sato quasi inosservato. Il nostro gruppo è cre-dibile e corretto perché è composto da persone che conoscono, alcuni molto bene, la mac-china amministrativa comunale”. Prosegue poi con la presenta-zione dei candidati, da

fare di più e meglio, coinvolgere con informazioni trasparenti i cittadini, sollecitarne la partecipazione, soprattutto per quanto riguarda il piano del Governo

macchina amministra-tiva; Marco Bertele-gni, funzionario Enel con una vasta espe-rienza nel campo del volontariato; Palmira Grasso, insegnante; Lidia Agoni, avvoca-to; Maurizio Torlasco, medico stimato; Cesa-re Lisandria, esperto

d’arte, “punta di diamante per la re-alizzazione di eventi che abbiano una risonanza non solo locale”.Prende la parola il candidato Marco Bertelegni, che sottolinea l’impor-tanza della verità e trasparenza, cri-ticando le “voci fumose che circola-no a Rivanazzano in questi giorni di campagna elettorale”. Il candidato Antonio Chiappini, consigliere uscente, attacca la maggioranza at-tuale, “incapace di essere coerente, di difendere le proprie idee, di andare fino in fondo nelle cose in cui crede. Perché il Sinda-co più di una volta ha detto “abbiamo fatto e siamo quelli del fare”. Ma non dice il resto. Che è il dire “siamo bu-giardi”. Lo dico pubbli-camente. Perché dico questo. Perché non ha

Maurizio Torlasco in-terviene per salutare i cittadini rivanazzanesi, Ennio Passoni vuo-le invece ricordare lo studio approntato per il deflusso delle acque piovane, problema spi-noso in Rivanazzano. Cesare Lisandria si sofferma invece sulla questione della formazione della lista, poiché l’obiet-tivo iniziale era creare una grande alleanza che com-prendesse i diversi ambienti di Rivanazzano, con un programma condiviso: “Ad un certo punto qualcosa non ha più funzionato, e ha condotto la formazione di un’ulteriore lista. Ma sui grandi temi come il lavoro, l’ambiente, la cultura, non esiste una differenza poli-tica a livello di una comunità come quella di Rivanaz-zano che faccia ritenere di destra o di sinistra uno di questi aspetti”. Lidia Agoni e Palmira Grasso sono invece orgogliose della candidatura a sindaco di una

donna, “scelta per la competenza e serietà, per la volontà di fare. Una persona sempre attiva, ricettiva e dispo-nibile con tutti. È un periodo di crisi, di for-tissima crisi. La prima cosa che Graziella ha chiesto a tutti noi è la riduzione dei costi con

avuto il coraggio nel momento in cui mi ha tolto la delega di dare le reali motivazioni. Che sono che a un certo punto, ho cominciato a dare fastidio. Perché per il cimitero ho preso il capitolato di appalto e ho sco-perto molte delle cose che non venivano rispettate”.

la rinuncia del cinquanta per cento dei nostri stipendi se saremmo eletti. Con questa esperienza, noi perso-nalmente, vorremmo ridare un certo peso, un certo valore alla donna in politica”. Alla presentazione del-la lista era presente anche l’ex sindaco di Godiasco, Elio Berogno.

Eugenio Passoni, imprenditore agricolo, interessato a predisporre un piano per favorire il consumo dei pro-dotti locali; a Chiappini, che conosce molto bene la

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MAGGIO 2012il Periodico 16

RIVA

NAZZ

ANO T

.Curati: “Noi siamo l’alternativa con persone nuove e non riciclate”

SPECIALE ELEZIONI: LISTA ‘ITALIA DEI VALORI’

dove la manutenzione e’ assente da numerosi anni, interverremo su tutti quegli aspetti che rendono più vivibile il paese, dall’asfaltatura all’illuminazione, dai marciapiedi, ai parcheggi, videosorveglianza, dissuasori di velocità e la rete wi-fi. Inoltre abbiamo intenzione di realizzare un punto pubblico di telela-voro e di creare una cooperativa comunale formata dai disoccupati del paese per utilizzarli nei lavori di manutenzione. Relazionare annualmente i cittadini riguardo le spese e gli investimenti sostenuti e in cor-so d’opera. Utilizzare il referendum per opere o in-vestimenti importanti che diano valore al territorio”.Una priorità per Rivanazzano Terme?“Evitare spese superflue ed iniziative straordinarie, forse inutili, sicuramente costose, e dedicarsi fin da subito a migliorare lo stato delle cose esistenti. Con-siderando che le amministrazioni locali avranno sem-pre meno trasferimenti dallo Stato, sarà necessario abbattere i costi dell’amministrazione per impiegarli sul territorio e per aumentare i servizi ai cittadini”. Per quanto riguarda la viabilità, ha in mente qual-che progetto?“Intervenire sui parcheggi, scarsi e in alcuni casi non asfaltati; sull’illuminazione e sull’asfaltatura, con particolare attenzione alle periferie e alle frazio-ni, molto trascurate; sui marciapiedi. Introdurre dis-suasori di velocità in centro. Ponderare molto bene

il nuovo ponte sullo Staffora con il traffico deviato in Via Verdi ed eventuale impatto. Esaminare le nuove strade implementate nel PGT e relativo utilizzo”.Cosa intende fare per aiutare il commercio di Ri-vanazzano Terme?“Sostenere e tutelare i commercianti locali, coinvol-gendoli nelle scelte e nelle strategie; incentivare e va-lorizzare i prodotti del nostro territorio, in particola-re quelli agricoli, attraverso manifestazioni e sagre”.E per i prodotti che potrebbero essere certificati Deco?“La DE.CO., è il marchio Comunale, che certifica la provenienza di un determinato prodotto (del settore enogastronomico o artigianale) da un determinato territorio; si tratta di prodotti di qualità strettamen-te legati al luogo in cui vengono prodotti ed eseguiti ancora con metodi tradizionali. Sostenerli significa non solo accrescere il senso di appartenenza di una comunità, ma anche incentivare il mercato e il turi-smo eno-gastronomico, coinvolgendo allevatori, pro-duttori, e ristoratori”.Rivanazzano Terme è località che ha anche degli insediamenti industriali: avete quale idea nel cas-setto?“Qualsiasi impresa è ben accetta nel rispetto delle regole ambientali e imprenditoriali”.Rivanazzano Terme e lo sport: quali progetti?“Il Comune dispone già di impianti sportivi per pra-ticare numerosi sport, la pista ciclabile è la priorità anche per rilanciare il turismo”.Pgt: idee?“Attualmente pochi gli interventi possibili in quan-to restano vincolati per tutta la durata dell’attuale P.G.T. cioe’ per i prossimi cinque anni. Per qualsiasi futura modifica, invece, vogliamo che i cittadini siano coinvolti direttamente, ad esempio, tramite referen-dum. Non solo, riteniamo che sarebbe utile coinvol-gere anche i Comuni confinanti al fine di fare scelte non solo tecniche, ma anche politiche che permettano un programma e una visione più ampia”.E per il Borgo di Nazzano, cosa proponete?“Nazzano è un Borgo stupendo che merita di esse-re valorizzato. Chiaramente la maggior attrattiva è il Castello, che però, ricordiamo, è di proprietà pri-vata, compito del Comune è quello di valorizzare e mantenere in buono stato gli arredi urbani, imple-mentandoli nello stile consono al periodo storico”.

mane, a differenza delle altre tre liste, quella del’Idv non è stata presentata ufficialmente alla cittadinanza. La lista numero 1 vede come candidati: Romolo Via-le, promotore finanziario; Oreste Bottazzo, funzio-nario ministero della giustizia; Vittorio Marrandino, commerciante; Nicola Leo, agente di commercio; Roberto Cucchi, impiegato; Alessandro Iacobellis, studente universitario; Sabina Vieni, impiegata.Cosa ne pensa dell’amministrazione che ha appe-na terminato il proprio mandato?“Non è compito mio esprimere un parere sulla giunta uscente, saranno i rivanazzanesi stessi a farlo, quan-do, a maggio, esprimeranno il loro voto. E’ chiaro che noi ci proponiamo come alternativa con persone nuove non riciclate, con il massimo rispetto per il la-voro svolto e con l’umiltà di chi affronta per la prima volta questo tipo di esperienza. Ovviamente con de-terminazione e con tutta l’intenzione di fare quanto meglio possibile”.I punti salienti del vostro programma?“Riavvicinare i cittadini alle Istituzioni rendendoli partecipi, quanto più possibile, alle scelte che li ri-guardano direttamente: vogliamo una politica lim-pida e partecipativa che parta dal singolo cittadino. Scelte politiche e non solo tecniche per la stesura del prossimo P.G.T., anche in questo caso con pieno coin-volgimento dei cittadini e dei comuni limitrofi. Inter-venti relativi a iniziative che vanno riviste come il progetto dell’Aquapark (dispendioso per il consumo di acqua e territorio), l’utilizzo dell’aeroporto che nonostante sia fallito è ancora un costo per i cittadi-ni, mancata appartenenza alla Comunità Montana. Vogliamo valorizzare le risorse presenti sul territorio e utilizzarle per investimenti proficui e intelligenti, sostenendo l’agricoltura, il turismo (inesistente). Fa-remo in modo di aumentare l’uso del fotovoltaico, ci occuperemo della cura delle frazioni e delle periferie

di AlessAndro disperAti

Protagonista di un grave incidente stradale avvenuto sabato notte scor-sa, Monica Curati, si trova attual-mente ricoverata al Policlinico San Matteo di Pavia. Le sue condizio-ni, seppur gravi, sono in via di mi-glioramento. La lista è espressione dell’Italia dei Valori. In queste setti-

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MAGGIO 2012il Periodico 17 RIVANAZZZANO T.

di FederiCA CAlizzAno

La piazza cittadina e le sue voci. Un unico grande protagonista: l’Acquapark. Tutti ne parlano, ma se appena si cerca di scalfire la debole superficie delle convinzioni collettive il grande spettro si sgonfia e ri-mane il dilemma. L’impressione è che il progetto del grande parco acquatico sia diventato uno strumento politico a cui far appello per sostenere, a ragione o a torto non sta a noi dirlo, la propria visione di svilup-po territoriale. E se in clima elettorale ogni scintilla diventa focolare, quel che è certo è che l’Acquapark figura ufficialmente nel tanto discusso Pgt di Riva-nazzano Terme. Ma, allora, è davvero a rischio l’equi-librio naturale, paesaggistico e idrico delle nostre colline? Lo abbiamo chiesto al legale rappresentante della società Npiù, che ha dato vita al progetto: Mau-ro Nobile, volto noto dell’imprenditoria oltrepadana in quanto titolare del locale ‘Over Ocean La Spiaggia’ di Salice Terme. Primo e imprescindibile quesito: dove sorgerà l’Acquapark?“Il parco acquatico sarà costruito nel comune di Ri-vanazzano Terme, ma interesserà anche il territorio di Salice Terme. Il progetto prevede un’estensione dal torrente Staffora, per intenderci alle spalle de ‘La Spiaggia’, fino all’ex statale del Penice. Sarà realiz-zata una rotonda d’ingresso al complesso in prossi-mità del nodo di controllo della linea elettrica, prima dell’ex deposito carburante di Godiasco”. Si parla di una struttura imponente. Che superfi-cie avrà?“Dei 150.000 mq a disposizione secondo Pgt, ne sa-ranno utilizzati 90.000 mq. Sarà, per dimensione, il parco acquatico più grande d’Italia”. Come sarà strutturato? Quali attrattive ospiterà?“Si parla di un parco assolutamente unico: il primo, a livello mondiale, per innovazione, caratterizzazio-ne e impianto sportivo. Una parte, dedicata alle at-trazioni, sarà aperta nel periodo estivo. Una seconda area, invece, su cui per il momento preferisco mante-nere il riserbo, rimarrà a disposizione di visitatori e sportivi tutto l’anno”. Unico anche per investimento. Chi finanzia il pro-getto? “Il progetto è totalmente privato e richiede un inve-stimento complessivo di circa 40 milioni di euro. Sa-ranno coinvolti in partnership gruppi imprenditoriali internazionali operanti nel settore, ma non escludia-mo eventuali sinergie con imprenditori locali”.Quali motivazioni l’hanno spinta ad una tale for-ma di investimento? Insomma, perché proprio un parco acquatico? “Analisi e studi di fattibilità mettono in luce che si tratta di un settore che non risente della crisi. In un periodo di congiuntura economica come quello che stiamo vivendo, giovani e famiglie preferiscono ri-nunciare alla vera e propria vacanza per puntare alla gita fuori porta, dai costi più contenuti. Ma al di là delle valutazioni preventive, sono convinto che per rispondere alle richieste di mercato sia necessario porre attenzione alle esigenze dei bambini, dei gio-vani del domani. Solo così possiamo anticiparne le richieste e soddisfarle con l’offerta più idonea”.Dal punto di vista ambientale, però, si dovrà ri-nunciare ad una vasta area oggi dominata dal ver-de e dalle colline. “Si tratta di una zona oggi non considerata. Le nostre

intenzioni sono di valorizzare questa parte di terri-torio nel totale rispetto dell’ambiente. Non solo la morfologia del terreno sarà mantenuta (gli scivoli, ad esempio, sfrutteranno la naturale pendenza colli-nare), ma eviteremo qualsiasi azione eccessivamente impattante, anche nell’impiego dei materiali. L’uso, poi, di strumenti tecnologicamente avanzati ci per-metterà di contenere il consumo energetico”.Come risponde agli allarmismi sollevati in meri-to allo spreco di risorse idriche che l’Acquapark comporterebbe?“Si tratta di preoccupazioni infondate. L’unico e ir-risorio consumo idrico potrebbe essere quello legato al naturale processo di evaporazione. Una volta im-messa nelle vasche, l’acqua sarà filtrata, depurata e trattata per poi essere rimessa nuovamente in circolo. E non solo: le acque bianche saranno utilizzate per la manutenzione del verde”. Quale pensa sarà l’impatto sull’economia della zona?“Certamente rilevante a cominciare dal fatto che sono previste 120 assunzioni di addetti stagionali, di cui 40 a tempo pieno. Un numero importante, consi-derando l’attuale crisi occupazionale. Nei lavori di realizzazione, inoltre, saranno privilegiate, a parità di costi, le aziende locali. Senza contare che l’Ac-quapark fungerà da indotto anche a livello turistico: quanti saranno i visitatori che approfitteranno della gita al parco per fermarsi, ad esempio, a mangiare un gelato a Rivanazzano Terme o per pernottare in uno degli alberghi di Salice Terme?”.Quale sarà il bacino d’utenza del complesso?“Proprio in forza della sua innovazione e della ca-pacità di soddisfare esigenze di ogni età, possiamo ipotizzare che l’Acquapark ospiterà circa 250.000 presenze a stagione. È chiaro che un numero di tale

portata non può che contribuire al rilancio del terri-torio”.Unicità ed innovazione sembrano essere le parole chiave del progetto. Qualche esempio?“Sarà un parco acquatico completamente senza bar-riere architettoniche e tutte le attrazioni, anche quel-le più adrenaliniche, saranno accessibili anche ai diversamente abili”.In quale fase si trova il progetto? Quali le tempisti-che di realizzazione?“In fase di definizione. Nel corso degli studi di fat-tibilità, abbiamo preliminarmente interpellato Enti ed Istituzioni per ricevere le loro direttive. Prima di passare alla fase esecutiva, però, il progetto sarà ri-discusso. I lavori avranno una durata temporale di circa 2 anni: pensiamo che l’Acquapark potrà diven-tare operativo a partire dall’estate 2015”.

NELL’EX AREA DELLA SPIAGGIA UN MEGA IMPIANTO PRONTO A STUPIRE

In arrivo l’Acquapark più grande d’ItaliaIl progetto interesserà anche Salice

Biblioteca da recordCONVEGNO DI NUTRIZIONE

L’ultima manifestazione della biblioteca ‘Paolo Migliora’ di Rivanazzano Terme, andata in scena nei giorni scorsi ha riscosso davvero un grande successo. E sia il presidente dell’ente, Marco Lar-gaiolli, che la direttrice Laura Barbieri si dicono soddisfatti per il risultato ottenuto. Il 20 aprile è an-data infatti in scena la conferenza dal titolo “Cibo e nutrizione, il benessere arriva dalla tavola” che ha visto nel tavolo dei relatori il dottor Enrico Be-vacqua, medico chiurgo esperto proprio in nutri-zione e la sala della biblioteca ha fatto registrare il pienone.

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MAGGIO 2012il Periodico 18

Il Comune boccia la proposta delleTerme di immettere nuove azioni

APPROVATI TUTTI I PUNTI DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALEGO

DIAA

SCO

tuata una procedura di comparazione. E’ stato quindi dato l’ultimatum per la costruzione del parcheggio da ultimare entro sei mesi. Il Comune vuole acquisire un pezzo di strada con la delibera che andrebbe ad accettare il compimento delle opere. Su questo punto la Giunta ha votato all’unanimità. Altro punto all’or-dine del giorno è stata l’approvazione del contratto di servizio per l’erogazione dei servizi di fognatura e depurazione nel Comune con la società Asm di Vo-ghera. I servizi di fognatura presi in considerazione sono quelli in Via delle Terme e nel tratto di strada in direzione Montalfeo. Le fognature saranno gestite dall’Asm con una manutenzione ordinaria e straordi-naria: con tale convenzione la società quindi si pren-de responsabilità importanti. Anche su questo punto la Giunta ha votato all’unanimità. Passiamo quindi al punto chiave della discussione, ossia la situazione economico-finanziaria delle Terme di Salice. La pro-posta iniziale era di chiedere un’assemblea straordi-naria con un aumento del capitale sociale di un milio-ne di euro, andando quindi a modificare l’articolo 5. Tale modifica doveva essere recepita nell’assemblea straordinaria, che era obbligata quindi a prendere del-le decisioni importanti. Il Comune di Godiasco detie-ne il 47% delle quote delle Terme di Salice, ritenuto il principale patrimonio del territorio. Il Consiglio d’Amministrazione delle Terme in data 20 Marzo ha deliberato la proposta all’assemblea dei soci di un au-mento scindibile del capitale sociale di un milione di euro mediante l’emissione di massimo 100 mila azio-ni da 10 Euro per azione e una modifica dell’articolo 5: questa proposta è stata effettuata per superare la crisi dell’azienda. La Giunta si è dichiarata contra-ria all’aumento di capitale sociale. Rilevante è sta-to l’intervento del consigliere di minoranza Alberto Sorrentino, che si dichiara soddisfatto per il mancato aumento del capitale sociale di 10 euro per azione. In-fatti, con un breve calcolo effettuato sul momento, ha intuito che l’azienda, con un eventuale aumento del capitale sociale, avrebbe avuto il possesso del 78% delle quote delle Terme, andando a sminuire ulterior-mente quelle del Comune, che sarebbero state pari al 22%. Sono stati poi comunicati gli atti di nomi-na e designazione assunti ai sensi dell’articolo 50, ai commi 8 e 9, del decreto legislativo 267. L’ingegner Gatti ha sostituito l’architetto Sartori. L’ultimo punto di discussione, non inserito inizialmente nell’ordine del giorno, è stata l’approvazione della delibera di di-smissione della partecipazione alle azioni dell’ente. Il Comune delibera le dismissioni, è necessaria una valutazione e si può partecipare alla gara con le aste. La delibera viene inviata alla Corte dei Conti. Quindi il Comune è sottotutelato dalla Corte dei Conti e può fare delle precisazioni sulle eventuali valutazioni. Il bando potrebbe essere emanato entro 60 giorni e il mese giusto per la dismissione è Settembre o Ottobre.

di AlessAndro disperAti

Il Consiglio Comunale all’unanimità ha votato un indirizzo al Sindaco del Comune di Godiasco, Anna Corbi, per la prossima assemblea dei Soci delle Terme di Salice che è stata fissata per mercoledì 2 maggio. L’indirizzo è coerente con la delibera di dismissione della quota azionaria che il Comune di Godiasco ha assunto, subito dopo, a cui era tenuto per legge essendo la società in passivo negli ulti-mi tre anni e non avendo, la stessa, finalità stretta-mente istituzionali. Ma torniamo all’indirizzo che è stato votato a favore da tutti i consiglieri comu-nali sia di maggioranza che di minoranza: esso è stato motivato dalla proposta del Consiglio di am-ministrazione delle Terme di Salice, da sottoporre all’assemblea dei Soci, di aumentare il capitale so-ciale entro il tetto massimo di un milione di euro, mediante emissione di azioni del valore nominale di euro 10 ciascuna, proposta motivata dalla crisi di

liquidità in cui versa la società Terme. Consideran-do che l’attuale capitale sociale è di euro 850.000 dei quali 400.000 del Comune e 450.000 del socio privato, l’aumento del capitale porterebbe, proprio alla vigilia della dismissione obbligatoria per legge, all’abbassamento della quota dell’Ente in maniera significativa (da 400.000 euro su 850.000 euro a 400.000 euro su 1.850.000 euro). L’indirizzo ap-provato all’unanimità dal consiglio comunale del Comune di Godiasco, si dichiara contrario all’au-mento di capitale e alla modificazione dell’art. 5 dello Statuto sociale. Durante la seduta è stato sot-tolineato come “operazioni di questo tipo esigono che il valore delle azioni, non nominale ma reale, sia determinato sulla base di apposita perizia, invita a fare ricorso ad altre forme di rifinanziamento”. La delibera di dismissione sarà ora trasmessa alla Cor-te dei Conti, sarà, contemporaneamente, effettuata una perizia che sarà la base dell’asta, ad evidenza pubblica, successiva.

di giAnluCA giAConiA

Giovedì 19 Aprile nel Comune di Godiasco si è riunito il consiglio co-munale per affrontare parecchi temi scottanti, su tutti la questione riguar-dante le Terme di Salice. Inizialmente è stato approvato il verbale della se-duta precedente, solo Sorrentino si è astenuto dal voto. In seguito il discor-so si è spostato sul Piano di Lottizza-zione “I ciliegi”, infatti è stata effet-

Terme: all’unanimità è ‘no’ all’aumento di capitale

DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE A GODIASCO

di AlessAndro disperAti

All’età di 69 anni ci ha lasciati l’amico Enzo Mazza. Professore e docente di Marketing e Comunicazio-ne Creativa Pubblipromozionale all’Università di Pavia, salicese da sempre. Grafico che ha collabo-rato con molte aziende nazionali ed internazionali dalla Coca Cola alla Barilla, tanto per citarne qual-cuna, era stato apprezzato negli anni sessanta anche per alcune collaborazioni discografiche con artisti che si erano esibiti a Sanremo. Con Enzino, come eravamo abituati a chiamarlo, se ne va un pezzo di Salice, un amico vero. Mi piace ricordarlo men-tre passeggiava per via delle Terme, sempre con i giornali sottobraccio. Mi piace ricordarlo mentre si fermava accanto a me, mi prendeva per un braccio e amichevolmente mi diceva: “Ciao direttore, il tuo giornale è sempre più bello”. E poi: “Posso offrir-ti un gelato”. Quante volte me l’ha chiesto Enzino Ci mancherai Enzo. Mancherai a Salice, ai salicesi tutti tuoi amici, per cui tu avevi sempre una parola dolce.Anche il sindaco di Godiasco, Anna Corbi ha paro-le dolci per ricoradre la figura di Enzo Mazza. “In questo momento di lutto e di dolore è difficile tro-vare le parole perché non ci sono parole sufficienti ad esprimere l’affetto della Comunità salicese perEnzo Mazza. Con Enzo se ne è andata una parte di Salice, la più gioiosa, partecipe, attenta, coinvolta e coinvolgente ed il paese piange questa perdita e

già avverte il vuoto che si è aperto. Caro Enzo, noi ti vogliamo ricordare animatore dei giorni del ge-mellaggio con Challes les Eaux e compositore del-la canzone dedicata: “Vieni a Salice con me” Noi ti vogliamo ricordare come appassionato interlo-cutore sui temi dell’onestà politica, della tutela am-bientale, del bene di Salice, delle ragioni del si, nel referendum recente, per il cambio del nome. Noi ti vogliamo ricordare come sostegno e animatore del-la comunità parrocchiale, nella lettura dell’antifo-na alla messa delle 11 e nella costante presenza al servizio della Chiesa. Sicuri di interpretare la tua volontà staremo accanto alla tua cara famiglia e terremo viva la memoria di te”. Ciao Enzo, ci man-cherai, mi mancherai perchè avevi sempre un con-siglio da darmi. Tanta gente l’altro giorno ha preso parte al funerale per l’ultimo saluto.Condoglianze sincere alla famiglia Mazza.

Ciao EnzoSI E’ SPENTO A 69 ANNI UN AMICO DI SALICE TERME

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MAGGIO 2012il Periodico 19

Piedicorcia: “Massima collaborazioneper risolvere i problemi del paese”

IL CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA IN SENO AL CONSIGLIO DI GODIASCO SALICE TERME

di giAnluCA giAConiA

Angela Piedicorcia opera all’interno del Comune di Godiasco come capogruppo consiliare di maggioran-za e referente per le pari opportunità, per l’assistenza alla persona con riferimento alle problematiche del disagio sociale.Su quali obiettivi si sta concentrando attualmente la giunta comunale?“Bisogna ovviamente dare un seguito a questo refe-rendum, che ci ha portato via parecchie energie. Stia-mo cercando di terminare l’agrinido, che sarà situato presso le vecchie scuole medie, infatti il Comune ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Lombardia. A breve verranno trasferiti gli studi medici e dovrà essere costruito un’ ascensore per facilitare gli anzia-ni. Inoltre altri aspetti devono essere rivisti, come ad esempio la questione dell’oratorio, che è una struttu-ra pronta per l’impiego. Pur essendo un punto di ri-ferimento, ci sono ben pochi ragazzi presenti e sareb-be quindi necessario un maggior impegno di alcune persone. Domenica 15 Aprile ci sarà un incontro del verde pulito con tutte le scuole, voluto dall’Assessore Masanta. Sarebbe bello che la popolazione di Godia-sco rispondesse agli inviti del Comune, ma purtroppo è un paese che rimane sulle sue per paura di esporsi. Io ho iniziato questo percorso perché mi sono stufata delle persone che si lamentano e non prendono poi iniziativa quando ci sarebbe da agire”.Quindi è per questo motivo che lei è entrata in po-litica?“Volevo portare dei cambiamenti e sono entrata quindi in politica nel 2009 accettando l’invito della Dott.ssa Anna Corbi e di Fabio Riva. I cambiamenti sono utili perché portano, col passare del tempo, a qualcosa di buono, ma non sono subito visibili. Ad esempio la nuova piazza mi piace molto perché rap-presenta una novità, è molto illuminata e acquista così una maggiore visibilità”. Un suo parere sul risultato del referendum dell’11 marzo.

“Ho vissuto in prima persona entrambi i referendum: siamo arrivati tardissimo al cambio del nome. Lavo-rando a Salice, risulta difficile dire ai miei clienti che questo paese non fa Comune. Per quanto riguarda il risultato, è andata bene, soprattutto per quello che si percepiva in particolar modo a Godiasco. Se fosse-ro arrivati un maggior numero di voti provenienti da Salice, sarebbe andata ancora meglio. A mio avviso l’unica spiegazione dei pochi votanti a Salice può es-sere determinata dal fatto che molti di loro proven-gono da fuori, erano estranei alla vicenda e quindi questo referendum non li toccava particolarmente da vicino”. Qual’è il suo ruolo all’interno del Comune?“Io mi occupo dei piani di zona, ossia del ruolo dei comuni del distretto dell’Asl per quanto riguarda la spesa sociale. Fino ad ora la Regione Lombardia, l’Asl e i Comuni potevano contare su un discreto budget. Adesso, per errori effettuati nel passato, la Regione Lombardia ha ridotto del 50% il suo impe-gno verso i piani di zona e i Comuni hanno dovuto rivedere quindi i loro importi. I piani di zona toccano settori riguardanti i prestiti ai bisognosi e ai disabili, l’opportunità di assistenza negli asili nidi e il pron-to intervento per i giovani. Il Comune di Godiasco ha usufruito in particolare del pronto intervento e

dazione Adolescere di Voghera e San Germano di Varzi. Abbiamo scelto la Fondazione San Germano, più economica, e l’impegno del Comune risulta così meno gravoso”.Cosa ne pensa dell’operato del Sindaco Corbi?“Non conoscevo personalmente la Dott.ssa Corbi prima del 2009, anno in cui ha vinto le elezioni per la nomina di primo cittadino di Godiasco. Ho avuto a che fare con una persona che si impegna in ogni compito che svolge, non lascia mai niente al caso, e, se si presenta un problema, lei fa partecipi anche noi. Infatti, come Amministrazione, abbiamo sempre puntato sulla collaborazione per riuscire a raggiun-gere gli obiettivi prefissati. A volte mi domando come faccia ad essere così attiva durante tutta la giornata. Sono molto soddisfatta di ciò che sta cercando di fare perché, al di là dei campanilismi esistenti, è sempre stata il Sindaco di Godiasco e non è mai prevalso un suo impegno maggiore a Salice. Ovviamente Salice è molto più conosciuta, e quindi ben venga Godiasco Salice Terme. Ci tengo a raccontare che ho un cliente da circa 20 anni che è sempre stato sindaco nel man-tovano. L’anno seguente l’insediamento della nuova Amministrazione è andato di persona a complimen-tarsi con la Dott.ssa Corbi per i lavori svolti. Inol-tre egli partecipa alle manifestazioni del Comune di Godiasco, come Salicedoro e la marcia del 25 aprile. Quindi come mi ha insegnato mia mamma: un passo dopo l’altro, un giorno dopo l’altro”.

sono stati spesi 10.000 Euro. Inoltre abbiamo 5 persone che usufruiscono del servizio per la prima infanzia. La Regione Lombardia ha deciso di di-mezzare l’impegno, l’Asl ha ridotto il numero di persone che potevano usufruire dei servizi e i sindaci hanno continuato ad aiutare i bisognosi. Per quanto riguarda la tutela minorile, i comuni del distretto hanno deciso la gestione delle attività per l’assistenza minorile in convenzione con la Fon-

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MAGGIO 2012il Periodico 20

Sartini: “Piscina coperta o palazzetto dello sport fra i nostri obiettivi ”

ABBIAMO INCONTRATO L’ASSESSORE ALLO SPORTSA

LICE T

REME

ni e manifestazioni ma, come tutta la maggioranza, cerco di essere il più presente possibile perché la no-stra è una squadra e tutti ci troviamo a collaborare per garantire un risultato a 360°”.Quali sono le prossime manifestazioni sportive previste ?“Il 16 maggio ci sarà la giornata conclusiva dell’evento “I valori scendono in campo”, che pre-vede una serie di incontri nelle classi terza, quarta e quinta delle scuole primarie delle due località e sui campi di calcio di Godiasco e di Salice Terme. Avremo come ospite un relatore, il Professor Bruso-rio Fabrizio che, attraverso dvd, giochi di relazione, giochi-sport e mini gare, insegnerà ai bambini come relazionarsi per la ricerca di un sano confronto sui valori positivi che lo sport offre loro. Il 19 maggio ci

sarà invece il 2° raduno del “Fun Football”, manife-stazione finale che ospiterà 16 squadre di piccoli ami-ci della delegazione di Pavia. Questi due eventi sono stati possibili grazie alla collaborazione tra il nostro Comune, l’Istituto Comprensivo di Rivanazzano Ter-me, il Professor Fabrizio Brusorio e la F.I.G.C”.Altre iniziative?“Dall1 al 3 giugno si svolgerà una manifestazione molto importante per il nostro territorio, la “Vigneti D’Oltrepo Marathon”, una due giorni di gare ciclisti-che senza sosta che si concluderanno domenica con la tanto attesa “Gran Fondo”, che vedrà protagonisti circa 2500 atleti, tra professionisti e non, i quali si sfideranno sulle colline dell’Oltrepo. Il 2 giugno si comincerà con la classica Salice Terme-Brallo, che prevede la partecipazione di circa 130 corridori, ma-gistralmente organizzata, come ogni anno in occasio-ne della festa di Godiasco, dal Pedale Godiaschese. Sempre il 2 giugno, nel parco di Salice Terme, verrà organizzato il primo trofeo Mini Bike “Terre Diver-se”, riservato ai ragazzi da 5 a 12 anni, che si sfi-deranno in un anello di circa 900 metri all’interno del parco, con tanto di esibizione dei maestri di Mtb della scuola “Il branco”. Il 3 giugno, a conclusione degli eventi, la Gran Fondo riempirà le strade di tut-ta la valle con gli atleti in bicicletta. Questa iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione tra enti, associazioni e privati, quali il Pedale Godiaschese,

la Team Bike Oltrepò, l’Associazione Albergatori Ol-trepo, le Terme di Salice e le Terme President, con il patrocinio del Comune di Godiasco, della Comunità Montana Oltrepo Pavese, della Provincia di Pavia e della Regione Lombardia”.Come valuta i suoi tre anni da amministratore ?“Li valuto positivi. Sono stati tre anni intensi, con molto del mio tempo libero impegnato nel cercare di svolgere al meglio il mio incarico, abbiamo fatto tan-to e tanto ci rimane da fare. Credo sia una esperien-za che tutti dovrebbero fare, prima o poi, per capire i meccanismi dell’amministrare perché non tutto è come sembra; bisogna fare i conti con il bilancio, le leggi e la burocrazia e spesso ciò che sembra facile diventa più complicato del previsto”.Quali modifiche farebbe all’interno del suo paese?“Vorrei attuare molte cose ma, per restare nel mio campo, mi piacerebbe realizzare una piscina coper-ta o un palazzetto dello sport. Dobbiamo però fare i conti con la realtà e questo è un momento molto difficile, dove anche i piccoli Comuni stanno pagando pesantemente la crisi nazionale e spesso anche fare il quotidiano diventa impegnativo. A Godiasco mi pia-cerebbe sistemare il parco “E. Montale” e la parte esterna dell’oratorio, inoltre vorrei dare una coper-tura alla tribuna dello stadio. La nostra maggioranza sta lavorando con molto impegno per cercare di rag-giungere questi obiettivi, ma le risorse sono poche”.

di giAnluCA giAConiA

Abbiamo incontrato Gaetano Sartini, che ricopre il ruolo di Assessore allo sport e tempo libero all’interno del Comune di Godiasco Salice Terme. Di cosa si occupa all’interno del co-mune?“Il mio ruolo all’interno dell’Ammi-nistrazione Comunale è quello di As-sessore allo sport e tempo libero. Mi occupo principalmente di associazio-

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MAGGIO 2012il Periodico 21INTERVISTA ALL’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI, SEVERINO GIACOBONE

“In arrivo nuovi ambulatori medici nell’edificio che ospitava le scuole”

GODIASCO

di FederiCA CAlizzAno

Il Comune di Godiasco Salice Terme procede verso il suo sviluppo: ad assicurarlo è l’assessore ai La-vori Pubblici Severino Giacobone che, soddisfatto di quanto è stato portato a termine fin’ora, ci svela i progetti futuri. Assessore Giacobone, nonostante il momento di crisi che il nostro Paese sta attraversando, come procedono le opere pubbliche?“È proprio nei periodi di crisi che bisogna fare inve-stimenti, ottimizzare le risorse per ottenere il miglior risultato possibile. Le attività proprio in questi mo-menti dovrebbero investire in qualità e in promozione per far si che l’eventuale cliente scelga di spendere i pochi denari presso il loro esercizio, proprio in quel prodotto. In questa ottica, la nostra Amministrazione si sta impegnando per reperire le risorse da spendere sul territorio. Nonostante la crisi siamo riusciti, in questi primi anni di mandato, a tenere fede al pro-gramma elettorale realizzando tante opere grazie a validi progetti che hanno ottenuto finanziamenti da parte di Regione Lombardia e di altri enti”. A giugno sono ormai tre anni dall’inizio del suo mandato, ritiene quindi che la vostra amministra-zione stia mantenendo le promesse fatte?“Da giugno 2009 ci siamo impegnati per rendere il territorio comunale più ospitale, migliorandone i ser-vizi. Inizialmente abbiamo dovuto, con molta fatica, risolvere i problemi ereditati dalla precedente ammi-nistrazione, concentrandoci poi nell’ottenere contri-buti che ci permettessero, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, di realizzare ciò che ci siamo prefissati. I lavori che stiamo eseguendo sono sempre in linea con il nostro programma eletto-rale che ad oggi è stato realizzato per il 60%”.Quali i lavori pubblici più importanti realizzati in questi 3 anni?“Ci stiamo impegnando, su tutto il territorio, per migliorare le carenze. Nella località di Salice Terme abbiamo voluto creare una tensostruttura capace di ospitare eventi nei periodi estivi, in modo da soppe-rire alla mancanza della Sala Ninfea delle terme che è stata sottratta alla popolazione per realizzare la pi-scina termale. Sempre a Salice Terme abbiamo realiz-zato la pavimentazione in pietra di basalto nel Viale delle Terme. Ci siamo inoltre impegnati per mante-nere la fruizione pubblica del Parco delle Terme per

la quale abbiamo eseguito lavori di manutenzione straordinaria e stiamo provvedendo alla pulizia dei cestini e degli spazi. A Godiasco, vista la scarsa con-siderazione delle precedenti amministrazioni, abbia-mo dovuto fare molti lavori per migliorare i servizi, come ad esempio la messa in sicurezza dell’oratorio: anche se gestito dalla parrocchia, che dovrebbe farne la manutenzione come accade in tutti i paesi, abbia-mo voluto intervenire per dare finalmente ai ragazzi un luogo dove svolgere attività ludico-culturali. Altra importante opera realizzata è stata la riqualificazio-ne di Piazza della Fiera, biglietto da visita del nostro capoluogo”. Quali lavori sono invece in corso d’opera?“Il prossimo mese, sempre a Godiasco, negli edifi-ci di Via Gerbidi (che alcuni anni fa ospitavano le scuole medie) verranno inaugurati i nuovi ambulato-ri medici per offrire un servizio migliore a coloro che necessitano di assistenza medica, senza la presenza di fastidiose barriere architettoniche. Tra gli inter-venti degni di nota figura sicuramente la pulizia delle cunette di tutte le strade comunali, opera avviata nei mesi scorsi e che entro la fine dell’anno si prevede di ultimare. L’intervento viene realizzato interamen-te dagli operai del Comune che utilizzano la terna acquistata nel 2010. A ciò si aggiungono tutte le pic-cole manutenzioni ordinarie che, data la vastità del territorio comunale, sono impegnative e a carico dei nostri operai”. Quali i programmi futuri?“Un importante progetto che sta per partire riguarda la realizzazione dell’asilo nido nelle ex scuole medie di Via Togliatti. L’intervento ci permetterà di recu-perare un edificio dismesso e di creare un servizio importante per il futuro del nostro paese. La realizza-zione dell’agrinido (asilo nido natura) sarà possibile grazie ad un contributo a fondo perduto di 160.000 euro che la nostra amministrazione è riuscita ad otte-nere con la collaborazione del GAL Alto Oltrepò. La validità del progetto presentato è stata premiata con il finanziamento da parte di Regione Lombardia. Nei prossimi mesi, grazie ai lavori che eseguirà la Comu-nità Montana dell’Oltrepò, sarà possibile eseguire la nuova asfaltatura della piazza Piero Fontana”.Spesso, specialmente nei piccoli comuni, i com-ponenti dell’amministrazione comunale vengono considerati dai cittadini come rappresentanti della zona dove hanno la propria abitazione. Cosa pen-

Gli Idromassaggi alle Terme di Salice

Con l’arrivo della bella stagione, il caldo favorisce l’insorgere di gambe gonfie e piedi pesanti che con il passare degli anni posso diventare croniche. Ter-me di Salice propone gli idromassaggi in acqua sal-sobromjodica, ideali per migliorare la circolazione degli arti inferiori. L’azione di questa acqua terma-le, ricca di sodio, bromo, iodio e cloro, permette, una riduzione del gonfiore grazie all’eliminazione dei liquidi in eccesso. Gli idromassaggi si effettua-no in vasca singola, in cui gli ugelli che dirigono l’acqua dalle caviglie alle ginocchia e dalle ginoc-chia alle anche, generando così una forza centripeta che stimola il microcircolo venoso. Ogni cittadino ha diritto ad un ciclo di cure termali all’anno a cari-co del SSN, è sufficiente l’impegnativa del medico di base per effettuare 12 giorni di cure termali pa-gando solo il ticket. Agli idromassaggi si può poi abbinare il percorso vascolare, una vasca a ferro di cavallo a due temperature, 24° e 32°. Camminando in questo percorso, si sfrutta sia il potere dell’ac-qua, sia quello delle due differenti temperature che svolgono un’efficace ginnastica vascolare su vene e vasi linfatici delle gambe. Per chi ne volesse sa-pere di più o volesse prenotare: 0383-93046 oppure www.termedisalice.it.

Pubbliredazionale a pagamento

sa in proposito?“Si, è luogo comune anche a Godia-sco Salice Terme. Anche se risiedo in una frazione di Godiasco, con la ca-rica che ricopro sono fiero di rappre-sentare l’intero territorio comunale per il quale ogni giorno cerco di fare il meglio, senza trascurare nessuna zona e cercando, con le risorse a di-sposizione, di migliorare i servizi e rendere il nostro paese più ospitale. A giugno 2009 ho deciso di assumere questo impegno per migliorare tutto il mio Comune al di là che io dorma in un luogo piuttosto che in un altro”.

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MAGGIO 2012il Periodico 23

VOGHERAIL SINDACO DI VOGHERA ILLUSTRA I PROGETTI DAL TEATRO ALLA SICUREZZA

Barbieri: “Aiuteremo i deboli e faremo verifiche su chi percepisce contributi”di ilAriA riCotti

Il sindaco di Voghera Carlo Barbieri risponde qui ad alcune nostre domande sui temi che maggiormente animano il dibattito vogherese nell’ultimo periodo.In questi mesi i cittadini italiani, e quindi anche quelli vogheresi, inizieranno a sentire maggior-mente l’effetto della riforma economica varata dal governo Monti: saranno applicate nuove tasse come l’Irpef e soprattutto l’Imu, che riguarda le abitazioni. Come ha deciso di orientarsi il comune di Voghera nell’applicazione delle percentuali che spettano ai Comuni? Quali sono state le motiva-zioni delle scelte fatte?“I lavori per stabilire le aliquote devono ancora com-pletarsi. Sono stati promossi incontri con le organiz-zazioni sindacali in fase di gestazione del bilancio, oltre che confronti con la maggioranza. Il tentativo è quello di ridurre al minimo le imposte, sempre però guardando ai servizi offerti al cittadino. Vorremmo applicare una politica che richieda alle famiglie i mi-nori sforzi possibili, ma contestualmente che cerchi di mantenere un livello di servizi dignitosi. Tenere basse le aliquote è relativamente semplice, ma serve un equilibrio, in modo che queste scelte non vada-no a discapito del cittadino. Il bilancio verrà fatto e deve essere fatto come cammino della maggioranza, in questo frangente il voto e l’intervento di assessori e consiglieri comunali sono indispensabili”.Ultimamente si sente parlare di crisi del centro storico della città, schiacciato dalla competizione con la grande distribuzione: l’amministrazione metterà in atto qualche progetto o iniziativa per rilanciare il commercio vogherese?“Sono in corso alcuni passaggi che riguardano ap-punto questo tema, come il rifacimento della Via Cavour. Il centro storico deve essere valorizzato e cerchiamo di fare questo anche attraverso le va-rie manifestazioni culturali organizzate, a partire dall’inaugurazione di Casa Gallini fino ad arrivare ai sessanta giorni di apertura del castello previsti quest’anno. Il distretto del commercio si trova ad un bivio in seguito alla liberalizzazione degli orari: è necessario che si crei una nuova identità che rappre-senti per Voghera un ulteriore valore aggiunto”.La chiusura di Via Cavour per lavori non risulterà essere un ulteriore indebolimento del centro città? Perché si è deciso di intervenire ora?

“Si è deciso di intervenire in questo momento perché è necessario e ci sono i fondi a disposizione. Ormai lo stato della strada lo richiedeva, dopo i due interventi precedenti all’area idrica e all’area fognaria. Cer-cheremo di dare il minor disagio possibile ai cittadi-ni, ma penso che la città apprezzi di sopportare un po’ di disagio in cambio del miglioramento del suo cen-tro storico. La parte più consistente dei lavori sarà comunque realizzata nei mesi di luglio ed agosto, in modo da gravare il meno possibile sugli spostamenti della cittadinanza”.Secondo lei che cosa è necessario per Voghera per riuscire a superare la crisi senza troppe “perdite”? Le famiglie soprattutto sono in difficoltà, il bilan-cio che sarà presentato prevede delle agevolazioni per le fasce deboli?“Le fasce sociali saranno sicuramente salvaguarda-te, abbiamo attuato una politica che punta, nonostan-te le limitazioni, ad aumentare la spesa sociale. Inol-tre andremo a fare una forte verifica nei confronti di coloro che percepiscono i contributi, per rintracciare i casi in cui questi soldi sono concessi indebitamente. Un controllo che ora diventa più che mai necessario. Siamo tra i cinque comuni più innovativi della Lom-bardia, grazie anche all’applicazione della Carta dei Servizi che diventa bancomat sul quale il comune carica i contributi e che può essere utilizzato per la spesa e in quei frangenti in cui il comune garantisce a queste persone un intervento. Con questa nuova Car-ta si può fare un controllo immediato del modo in cui i soldi vengono impiegati e impedire uno spreco di risorse che ora è quanto mai fondamentale”.Per quanto riguarda invece la Fiera dell’Ascensio-

getti che la sua amministrazione porterà avanti nel 2012?“Certo, terremo come linea guida il programma elet-torale, il quale rimane attuale nonostante i tempi e ciò dimostra ancora di più quanto fosse serio e bi-lanciato. Tra i progetti che saranno attuati nel 2012 c’è il rinnovamento di via Cavour, il miglioramento dei giardini in piazza San Bovo, il piano per la ma-nutenzione di marciapiedi e strade, una gestione più efficace per la città del palazzetto, la conclusione del-le piste ciclabili e l’inizio della green way, l’approva-zione del Pgt (Piano di Governo del Territorio, par-ticolarmente importante perché riguarderà il futuro di Voghera nei prossimi dieci anni). Fondamentali rimangono i temi della sicurezza e della viabilità, an-che se Voghera si configura già come una città sicura e ne siamo orgogliosi”. E per il Teatro Sociale?“Ci sarà la definizione dell’inizio dei lavori per il Teatro Sociale e il rifacimento dei portici di piazza Duomo entro la fine del 2012. Il nostro slogan per quest’anno è “Voghera Città Pulita”: con l’Asm ab-biamo deciso un piano di pulizia completa dei graffiti dagli edifici pubblici, vorremmo poi procedere con gli edifici istituzionali maggiori e infine coinvolgere i privati. Vogliamo poi ridare, dopo una particolare cura da parte nostra, le piazze e i giardini pubblici ai nonni e ai bambini, i veri destinatari di questi spa-zi in comune. L’Asm è un’azienda municipalizzata, quindi molto vicino al comune, intendiamo chiedere al consiglio di amministrazione e al management un particolare occhio di riguardo a questo settore. In-fine, stiamo facendo passi avanti con la promozione della linea wireless gratuita in città: per la Fiera dell’Ascensione sarà disponibile in Piazza Meardi”.

ne 2012? Ci saranno delle novità?“La Fiera viene organizzata anche quest’anno dal comune, con il sacri-ficio dei suoi uffici interni, a cui va il mio plauso perché si tratta di un’or-ganizzazione davvero complessa. Proporremo la formula dello scorso anno, con alcuni aggiornamenti. Vi-sta la difficoltà del momento abbiamo razionalizzato le spese e ritengo che si farà una buona manifestazione”.Nonostante sia un anno molto deli-cato per il bilancio, ci sono dei pro-

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MAGGIO 2012il Periodico 24

Fiocchi: “Compagnie ed artisti locali per la 630^ Fiera di Voghera”

DAL 17 AL 20 MAGGIO VA IN SCENA LA KERMESSE CITTADINAVO

GHER

A

di ilAriA riCotti

Giuseppe Fiocchi è il vicesindaco di Voghera e si è occupato in prima persona dell’organizzazione della 630^ Fiera dell’Ascensione che si terrà quest’anno a Voghera dal 17 al 20 maggio. Ci spiega in questa intervista quali saranno i tratti salienti della manife-stazione.Che cosa caratterizzerà la 630^ Fiera dell’Ascen-sione?“Anche quest’anno ci muoviamo tra tradizione e novità: da un lato conservare e dall’altro proporre qualcosa di nuovo. Già lo scorso anno la Fiera era stata organizzata dal Comune e si era puntato sui

prodotti del territorio, anche per questa 630^ edizio-ne ci muoviamo verso questa direzione”.Quale sarà la sua organizzazione?“Ci saranno tendostrutture all’interno del corti-le centrale della Caserma di Cavalleria, con stand dedicati a varie aree: 25 per l’area commerciale/artigianale, 16 per quella istituzionale, 14 per quel-la enogastronomica. Inoltre ci sarà anche un risto-rante gestito dal Guest Ranch e uno stand dedicato alla degustazione di prodotti tipici. Anche quest’an-no avremo il padiglione degli spettacoli, il luna park nell’altro cortile della Caserma, l’area agricola con 37 spazi espositivi, piazzale Fermi che comprende-rà 31 spazi dedicati, l’area motori in via Emilia con otto spazi e circa 350 ambulanti per le vie della città. L’apertura sarà giovedì 17 maggio alle 18 e si con-cluderà come tradizione con lo show pirotecnico alle 22.30 di domenica 20 maggio”.Il mercato europeo verrà ospitato anche quest’an-no all’interno della Fiera?“No quest’anno non ci sarà il mercato europeo, al fine anche di evitare problemi per la circolazione delle persone. Intendo comunque riproporlo anche quest’anno in un altro momento, magari in Piazza Duomo”.Si è risentito dei tagli imposti dalla crisi nell’orga-nizzazione della Fiera?“Si, anche in questo caso avevamo a disposizione un budget ridotto. Per il 2012 sono stati stanziati

200.000 euro, 10.000 in meno dello scorso anno”.Per quanto riguarda gli spettacoli offerti nei gior-ni della Fiera?“Per il 2012 abbiamo puntato molto su compagnie ed artisti locali. In questo modo oltre a non pesare ec-cessivamente sulle casse del comune, promuoveremo artisti di ottima qualità che operano sul territorio”.Ci sono altri progetti che la riguardano nei pros-simi mesi?“Come distretto del commercio abbiamo ancora da assegnare una parte dei fondi del quarto bando. Pro-cederemo con una proroga perché andrebbero asse-gnati entro il 31 dicembre 2012 ma dilazioneremo i termini in modo che anche altri che non hanno anco-ra usufruito dei finanziamenti possano fare domanda. Aspettiamo anche altre possibilità di finanziamento regionale. Vorremmo inoltre implementare i mercati-ni e gli ambulanti per la Via Emilia e il centro storico della città, in modo da richiamare persone in centro e dare impulso al commercio al dettaglio. Cerchiamo di fare il possibile con i fondi che abbiamo”.C’è un piano di rilancio per il centro storico in dif-ficoltà?“Vedremo di coordinarci anche con l’assessorato alla cultura per delle iniziative. In particolare, durante i giovedì di “Voghera sotto le stelle” quest’estate vo-gliamo offrire intrattenimento, spettacoli culturali e mercatini organizzati per le vie, così da rafforzare l’offerta per il cittadino”.

GiuseppeFiocchi

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MAGGIO 2012il Periodico 25IL RESPONSABILE DEI GIOVANI DEMOCRATICI SCENDE IN CAMPO

Zanellati: “L’amministrazione comunale non ha le idee chiare sul da farsi”di ilAriA riCotti

Matteo Zanellati è il responsabile dei Giovani Demo-cratici di Voghera. In questa intervista ci dà un bi-lancio del primo anno di attività e un opinione sulla politica vogherese.Dopo questo primo anno come Giovani del Pd, quali sono le sue considerazioni?“In un anno siamo riusciti a migliorare il numero dei tesserati, con l’aggiunta di qualche ragazzo in più, siamo ad un buon numero di partenza. Ci siamo resi presenti sul territorio grazie a comunicati stampa sui giornali e ad alcune apparizioni su Tele Pavia. Il nostro obbiettivo primario per ora è quello di farci conoscere dalle persone come gruppo e come ulte-riore riferimento per il Pd e penso che in quest’anno abbiamo fatto passi avanti in questo senso”.Quali sono i punti che ritenete fondamentali?“Il punto fondamentale per noi è appoggiare il circo-lo del Pd, adesso anche per quanto riguarda l’ultimo discorso della Lega Nord. In questo momento dob-biamo insistere su questo, dimostrando ai cittadini che hanno sempre parlato e fatto solo propaganda ma all’atto pratico niente, sia a livello nazionale che locale. Abbiamo una maggioranza in Comune che sfiora il ridicolo e il problema della Lega secondo me avrà ripercussioni in tutti i comuni con maggioranza di centro destra, in particolare qui a Voghera dove di problemi ce n’erano già prima. Noi speriamo che l’anno prossimo insieme alle elezioni nazionali qui ci saranno anche quelle comunali”. Avete già impostato qualche attività per il futuro?“A partire dallo scorso congresso siamo diventati il Circolo Giovani Pd Voghera – Valle Staffora e ci siamo così posti la possibilità di confrontarci anche con altre realtà simili alla nostra della zona, come ad esempio i Circoli di Zavattarello e Romagnese. Cer-cheremo quindi di ampliare il discorso anche con il sindaco di Varzi, che conosco e stimo molto. In questo modo vogliamo porre delle basi per un dialogo co-stante su cui ragionare in futuro. Inoltre, continuere-mo a sostenere il Pd nella zona e per quanto possibile supporteremo la candidatura dell’esponente del Pd alle amministrative di Rivanazzano. Vogliamo che non sia importante solo il nome, ma lo siano soprat-tutto i fatti. L’amministrazione provinciale poi sta promuovendo percorsi turistici, ne ha appena inau-gurati di nuovi in Lomellina, puntiamo che la stessa iniziativa sia attuata in Valle Staffora, anche in vista di un discorso Expo 2015. A novembre era stato de-liberato il primo ciclo di finanziamenti per la green way e come Circolo di Voghera ci battiamo perché questo progetto venga messo in atto, visto che abbia-mo una linea in disuso che potrebbe connettere tutta la valle”.Un vostro parere sugli ultimi provvedimenti presi dall’amministrazione, anche per quanto riguarda il bilancio e le nuove tasse che verranno approvati in futuro.“Non sanno neanche loro quello che vogliono fare, ogni settimana saltano fuori con una proposta diver-sa. Non è possibile che un gruppo di persone che ri-tiene di governare una città ferma da anni non abbia una scala di priorità. Anzi, qui se c’è un problema se ne discute due o tre giorni e poi basta, non se ne parla più. Abbiamo un assessore al bilancio che non è in grado di stilare un bilancio, il Pgt (Piano di Go-verno del Territorio) sarà approvato ad ottobre quan-

L’anno scorso non si è voluto dimettere, ma ora è giusto che la gen-te lo mandi via”.In questo momento di crisi per aziende e famiglie su cosa si do-vrebbe puntare?“Tra le varie priorità a livello commerciale c’è bisogno di un program-ma che cerchi se non di rilanciare ma alme-no arginare la crisi di aziende e famiglie. Se in questo momento ri-lanciarsi è difficile, tro-vare una soluzione per tamponare le perdite è la soluzione migliore. Bisogna instaurare un dialogo con i commer-cianti per discutere ad esempio se, con le nuove liberalizzazioni, conviene tenere aperte più ore durante la setti-mana visto che ci sono poche persone in giro; quindi magari organiz-zare eventi il sabato e la domenica che attiri-no i cittadini nelle vie principali e fare più ore in questi casi. Il centro storico ha poi anche la problematica della viabilità, le persone sono portate verso il

che tanto difende il territorio padano, vota a favore di questo progetto qui a Voghera, mentre a Casteggio la Lega si è scontrata con il Pdl per dire no: è ora che si prenda una decisione chiara e che la si segua, non che si sta sempre dalla parte di chi fa comodo”. Di cosa ha bisogno quindi Voghera?“Penso che Voghera abbia bisogno di servizi, di cul-tura (ne abbiamo molta, siamo la città più grande dell’Oltrepò, ma non ci sono attività a sufficienza. Si potrebbero coinvolgere le scuole, come l’istituto tecnico Ipsia che ha sede in un palazzo storico), in-novazione (rilanciare un minimo le attività giovanili in città, introducendo ad esempio il wi fi nel centro storico), un minimo di democrazia (confrontarsi con i cittadini prima di applicare norme decise su due pie-di dalla maggioranza)”.

fuori piuttosto che verso il centro. È paradossale che nel nuovo Pgt si vada a mettere a disposizione per fini commerciali via Piacenza, la strada tra Voghera e l’Iper di Montebello, quando i nostri negozi cittadini stan-no morendo. Oltre a questo, c’è anche il discorso del consumo del territorio e di ulteriori lavori per garantire la viabilità, che non sarebbero svolti per una vera necessità ma solo per favo-rire la commercializzazione. C’è un altro controsenso poi, perché la Lega,

Matteo Zanellati

VOGHERA

do doveva esserci un punto definitivo a febbraio, si è riaperto il discorso del lascito Zelaschi e non sanno cosa fare, l’anno scorso hanno disboscato gli argini dello Staffora e poi hanno lasciato lì tutto senza con-cludere nulla. È da una scala di priorità chiara che si dovrà ripartire, con tre/quattro punti importanti su cui procedere. Ne consegue anche il fatto che il sin-daco è ancora indagato e tra un po’ si chiuderà il processo, se sarà rinviato a giudizio rischia tra i tre e gli otto anni di carcere, se patteggia anche di più.

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MAGGIO 2012il Periodico 26

“L’amministrazione deve essere a sostegno delle esigenze della città”

PARLA NICOLA AFFRONTI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALEVO

GHER

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di giAnluCA giAConiA

Con ben 490 preferenze, Nicola Affronti è stato elet-to Presidente del consiglio comunale di Voghera nel 2010. Come giudica questi due anni di mandato?“Eravamo una novità all’interno dell’Amministra-zione, nonostante i miei dieci anni di esperienza poli-tica alle spalle. Nel 2010 il bilancio è stato effettuato dalle precedenti amministrazioni, dal 2011 abbiamo cominciato ad incidere sulle scelte della città. Dalla crisi finanziaria in avanti, gli enti locali sono stati penalizzati dai tagli delle spese: c’è stato un taglio a Voghera di oltre 2.700.000 Euro rispetto all’anno precedente. L’anno scorso il Comune ha preso in ge-stione la Fiera dell’Ascensione, ci sono molti eventi, la città è più viva, anche grazie alla riapertura del castello e del Palazzo Gallini, riconsegnato un mese fa. A Febbraio si è tenuto un consiglio comunale ri-guardante l’ordine scolastico, infatti la Provincia sta-va penalizzando gli istituti. Ho presentato la bozza di delibera per non prendere in considerazione le azioni della Provincia e ci sono stati solo 4 voti contrari da parte del PD. La nostra delibera è stata accordata con tutti i capigruppo e tutti i dirigenti scolastici. La nostra Amministrazione ha voluto ascoltare le neces-sità dei dirigenti scolastici e dei genitori”.Qual’è stato il primo obiettivo che si è imposto dopo la sua elezione?“In questi due anni ho lavorato per riportare la cen-tralità nell’Amministrazione, che doveva avere un ruolo propositivo ed essere a sostegno delle esigenze della città. I consiglieri di maggioranza stanno dan-do il loro contributo per migliorare il rapporto con i cittadini. Ho un giorno di ricevimento per il pubblico, un numero e una mail personale per comunicare con i cittadini. L’Amministrazione non può risolvere tutti i problemi, ma è importante che questi siano messi in luce per giungere così ad un’eventuale soluzione. La nostra Amministrazione ha messo in risalto i servizi sociali perché, nonostante i tagli imposti, abbiamo sempre aiutato le famiglie bisognose, che, fino a poco tempo fa, vivevano in condizioni accettabili. Mante-nere gli stessi fondi è importante per essere più vicino ai bisognosi. Il ruolo del presidente, oltre a rappre-sentare il consiglio comunale, è quello di concede-re le stesse opportunità ai cittadini, ai consiglieri di maggioranza e minoranza”.Quali sono le priorità per il 2012?“Ad inizio maggio andremo ad approvare il Conto Consuntivo del 2011 ed il Bilancio Preventivo. Sia-mo in fase di approvazione del Piano di Governo del Territorio, con cui entriamo nell’ottica dell’Ammini-strazione. Vogliamo pianificare le scelte per il futuro con la costruzione di nuove aree industriali, un terzo ponte sullo Staffora, il social housing, un parcheggio

nosciuta di quanto noi pensiamo. Abbiamo il vino più buono del Nord Italia, una gastronomia eccezionale, mio padre regala spesso la nostra mostarda quando si reca a Roma. Dobbiamo puntare maggiormente sui prodotti tipici locali per rilanciare la città”.

per gli autotreni e un’area di espansione commercia-le in Via Piacenza. La previsione di zone di sviluppo pianificate è importante e tutto ciò verrà approvato ad Ottobre. Il 2012 è un anno difficile e decisivo, la nostra Amministrazione vuole puntare decisamente sulle risorse del nostro territorio, come i prodotti ti-pici e il turismo. L’inserimento di nuovi insediamenti industriali andrebbe a creare nuovi posti di lavoro per i vogheresi, che resterebbero quindi nella propria città. Ho collaborato di persona con la direttrice del carcere, una realtà importante che offre parecchio la-voro, e questo è stato un chiaro segnale di integrazio-ne. Mi sono impegnato per la salvaguardia del tribu-nale, che è una realtà importante e agevola parecchie attività. Stiamo cercando di trattenere il tribunale a Voghera in tutti i modi perché attorno ad esso ruota-no avvocati e praticanti che aiutano l’economia del-la città. Quest’anno andremo a restituire un miglior decoro urbano grazie alla riedificazione di Via Ca-vour. Negli ultimi anni Voghera è una città più viva e vogliamo migliorarla ulteriormente con la riapertura del teatro sociale. Non vogliamo fare promesse, ma l’obiettivo è quello di trovare i fondi necessari alla riapertura: il sindaco Barbieri si è preso questo im-pegno e lo porterà a termine con caparbietà”.Come giudica l’operato del Sindaco Barbieri?“L’operato del Sindaco è positivo, collaboro con lui per portare questa Amministrazione a lasciare il se-gno. Barbieri sa che le eventuali discussioni e scambi di idee sono fondamentali per migliorare la città. I risultati delle Elezioni Comunali del 2010 hanno sot-tolineato che i cittadini di Voghera credono in noi: io come rappresentante dell’Udc ho ottenuto il 10% delle preferenze e Barbieri è stato eletto col 62% dei voti. Non vogliamo deludere le aspettative e la sfi-da è ancora più entusiasmante perché avviene in un momento difficile ed è necessario quindi un maggiore impegno. Riuscire a riconsegnare alla città un mo-numento, il teatro sociale, in un periodo determinato dai numerosi tagli delle spese, costituirebbe un suc-cesso. Abbiamo il bilancio a posto e possiamo inve-stire quindi per il bene della nostra città”.Cosa ne pensa del rapporto tra i giovani e la po-litica?“Ho scelto di fare politica perché, se deve essere mo-dificata, questo cambiamento avviene dall’interno con il coinvolgimento dei giovani, che devono quindi prendersi il loro futuro. L’età giovanile fornisce mag-giori energie per portare a casa un successo. Quan-do un giovane entra in politica, viene visto come una figura che deve imparare. Non sempre è stato facile vedere in me una figura autorevole, ma sono riuscito a guadagnarmi il rispetto che questa carica istituzio-nale ha il diritto di avere. Io rappresento il consiglio comunale, l’organo più importante dell’Amministra-zione assieme al Sindaco. Partecipando alle iniziati-ve del Comune, ho portato la presenza del consiglio comunale all’interno delle varie realtà”.Cosa vorrebbe cambiare a Voghera?“Voghera dovrebbe avere più fiducia in sé stessa per-ché molti cittadini parlano male della nostra città. Quando dei miei amici vengono a Voghera, notano che viviamo in una città molto bella e Piazza Duomo ne è un esempio lampante, quindi dovremmo conosce-re maggiormente i monumenti e le chiese che abbia-mo a disposizione. Mancano delle strutture ricettive, bisogna trovare gente in grado di investire per creare le occasioni per approdare a Voghera, che è più co-

PRESIDENTE SODDISFATTOGrazioli: “Asm, bilancio ok”

di AlessAndro disperAti

Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio di Am-ministrazione della Società Asm Vendita e Servizi Srl (interamente partecipata da Asm Voghera Spa Holding), è stato illustrato ed approvato il Bilancio 2011 (composto da Stato Patrimoniale, Conto Eco-nomico, Nota Integrativa e Relazione sulla Gestio-ne). Il Presidente Franco Grazioli ha annunciato i dati economici del bilancio, che è stato approvato con un utile prima delle imposte di € 1.966.417 e con un utile netto dopo le imposte di € 787.112. “Non posso che esprimere grande soddisfazione per un risultato economico che acquista ancora mag-gior importanza in questo periodo di crisi mondiale – afferma il Presidente Franco Grazioli – La nostra Società ha fatto dell’impegno quotidiano dei suoi dipendenti, della professionalità e del radicamen-to nel territorio le armi vincenti per competere in un mercato sempre più globale. Ci siamo riusciti e ne andiamo fieri perché Asm e Asm Vendita e Servi-zi hanno una grande responsabilità prima ancora che una missione industriale: essere l’Azienda di riferimento del proprio territorio”. Nel corso del 2011 Asm Vendita e Servizi, grazie ad offerte chia-re e concorrenziali nei settori del gas e dell’energia elettrica (ma anche grazie ad un personale sempre attento alle esigenze degli utenti) ha saputo cresce-re sotto il profilo commerciale, acquisendo nuovi clienti in Oltrepo Pavese con l’apertura di un ufficio in Valle Staffora, nella sede della Comunità Mon-tana. “All’acquisizione di nuovi clienti - conclude Grazioli – dobbiamo anche unire un alto grado di fidelizzazione degli utenti attuali, che hanno sempre rinunciato alle tanto mirabolanti quanto fuorvianti offerte di tanti colossi nazionali per rimanere con la loro Azienda”.

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MAGGIO 2012il Periodico 27CANDIDATO ALLE PROVINCIALI OGGI SEGUE DA VICINO IL PARTITO A VOGHERA

Angelo Rossi: “L’Udc deve fare squadra per il bene della città e dei cittadini” VOGHERA

di ilAriA riCotti

Angelo Rossi ha partecipato come candidato dell’Udc alle ultime elezioni amministrative e provinciali a Vo-ghera. In questo periodo dove la politica è vista dai cittadini quasi come un nemico pericoloso, può essere utile conoscere il punto di vista di chi se ne è occupa-to in prima persona nella nostra città.Che ruolo ricopre all’interno del partito?“In questo momento non ho nessun incarico politico e nessun incarico in commissioni di vario genere, ma lavoro in termini di programmi ed obbiettivi strate-gici. Rivesto quindi un ruolo più organizzativo, per rappresentare le tematiche all’interno del partito”.Che ruolo ha avuto alle provinciali?“Alle ultime provinciali sono stato candidato Udc per Voghera con Claudio Ferri. Come performance, sono stato il secondo dell’Udc più votato nella provincia di Pavia, dopo Zucca di Belgioioso. Dato che l’Udc non si è alleato né con il Pdl né con il Pd, non ha avuto nessun seggio nell’amministrazione provinciale, ma per me comunque si è trattato di un risultato straor-dinario, che mi ha portato alla ribalta nel partito”.Per quanto riguarda le amministrative del 2009?“Due anni fa per le amministrative l’Udc aveva fatto una lista di trenta persone e il gruppo mi ha chiesto di partecipare. Non ho fatto un gran risultato, anche perché lavorando a Milano non ho potuto svolgere campagna elettorale e poi il nostro è un partito an-cora in ascesa che si trova a fare i conti con carri ar-mati come Pd e Pdl. Abbiamo comunque occupato tre seggi nell’amministrazione e per me è stata un’espe-rienza vissuta in serenità, con l’ottica di cogliere un’opportunità offertami da altri, “gareggiando” con le mie forze. È stata la prima candidatura della mia vita, un’esperienza vissuta con onestà, in cui ho lavorato soprattutto per il gruppo”.Perché ha scelto l’Udc?“Io sono un uomo di centro, non condivido il bipola-rismo estremo perché si creano due fazioni comple-tamene contrapposte, il cui unico obbiettivo diventa

quello di screditare gli avversari con tutti i mezzi. Penso invece che la collocazione centrista dell’Udc sia una posizione costruttiva, in modo da garantire un Terzo Polo che aggreghi e non divida. La politica, per rappresentare davvero il bene del paese, deve es-sere costruttiva: sono in questo partito perché credo in una coalizione larga di centro che metta insieme varie correnti e offra quindi ai cittadini proposte se-rie ed equilibrate”.Come ha avuto inizio la sua esperienza politica?“Ho lavorato in consiglio regionale, ho vissuto la po-litica da dipendente ma vicino ai partiti. Vicino però mai schierato. Tre anni fa poi mi è stato chiesto di avvicinarmi all’Udc a Voghera, città dove vivo, e per me è stato un piacere. Sono convinto che lavorare per la normalità, ovvero per la vita di tutti i giorni, sia la cosa migliore: dare risposte semplici e chiare alle domande e ai problemi dei cittadini può valere di più che presentare proposte roboanti che poi non posso-no essere eseguite o portate a termine”. Che cosa pensa dell’amministrazione di Voghera?“Io non frequento il consiglio comunale, quindi pos-so solo parlare da esterno, come cittadino della città. Nel complesso penso che a Voghera stiano lavorando bene. Ci sono state delle controversie come in tutti i sistemi democratici, ma considerando l’operato dell’Udc penso che come partito abbia sempre cer-cato di sedare queste liti. È così che mi piace imma-ginare un partito: un Udc che serva da stimolo per qualsiasi maggioranza e impegnato su diversi fronti. Inoltre, mi piacerebbe un partito impegnato nell’am-biente e quindi volto a migliorare la qualità di vita dei cittadini attraverso la promozione di più spazi verdi in città e più curati”.Quali sono i punti che secondo che potrebbero rendere Voghera una città migliore?“Secondo me Voghera non è ancora una città abba-stanza sicura, ci sono delle zone in cui andrebbe mi-gliorata la sicurezza dei cittadini. C’è poi un aspetto che mi preme personalmente e che avevo anche in-serito nel programma elettorale: non capisco perché

mi piacerebbe che a Voghera venissero inseriti più parcheggi, uno che arriva da fuori non sa dove an-dare a parcheggiare ormai. Dovrebbe esserci una ra-zionalizzazione degli spazi, che consenta di ricavare più posti auto e non tutti a pagamento. Questa è una mia opinione, ci sono degli addetti ai lavori che si occupano di questi campi e rispetto i loro interventi e le loro decisioni”.Come immagina il “suo” partito?“Vorrei prima di tutto che fosse una vera squadra, in cui tutti sanno chi deve fare cosa, dove insomma non ci siano cariche che si accumulano, ma vengono divise. Sono parole delicate, ma secondo me un par-tito democratico e pluralista come l’Udc deve dare questo senso di democrazia per dimostrare di avere le capacità di fare qualcosa per i cittadini e per il paese. Parlando della realtà che conosco, l’Udc qui a Voghera è composto da tre generazioni, i veterani, quelli “di mezzo” e i giovani. Mi piacerebbe che tut-te queste diversità ed aspirazioni trovassero spazio nell’Udc, che si potrebbe così caratterizzare come un vero partito di mezzo, dove contano tutti allo stesso modo, dal più giovane al più vecchio. Rappresente-rebbe così il massimo della democrazia e il significa-to più profondo dello stare in un partito, in cui l’ope-rato politico viene inserito all’interno di ciò che uno fa tutti i giorni. Un partito serenamente serio. Spero che l’Udc possa incarnare questa visione, costruito da una squadra di persone volenterose”.

Voghera debba avere le luci dell’illu-minazione notturna di un giallognolo che conferisce uno strano colore alla città. Ad esempio a Tortona ci sono delle luci bianche, che danno una sensazione di luminosità e anche di maggiore sicurezza. Inoltre penso che Voghera debba puntare sull’offrire ai propri cittadini nelle sere “normali” della settimana dei punti di ritrovo, di cui purtroppo scarseggia pur essendo una città di medie dimensioni. Infine

Tra chiese e piazze di Voghera per l’evento “Riscopri la tua città”

CONCERTI GRATUITI FINO A GIUGNO

E’ iniziata giovedì 12 aprile, la terza edizione di “Ri-scopri la tua città – Musica nelle chiese e nelle piaz-ze della nostra città”. L’iniziativa è stata organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera sull’onda del successo delle precedenti rassegne e su richiesta di numerosi cittadini. Lo scopo di questa nuova manifestazione è, ancora una volta, quello di valorizzare il patrimonio storico artistico culturale mediante una serie di concerti appositamente studiati.Il primo di questi concerti si è tenuto presso la chiesa di San Giuseppe in via Plana dove il gruppo vocale “Audite Nova” di Voghera ha presentato “Lachrimae. Affetti dell’anima”, uno spettacolo intenso ed emo-zionante, ideato e coordinato da Chiara Scotti e Ma-rio Giaccoboni, con Fabio Delfini al cembalo e Silvio Malinverno al trombone, diretti da Mario Giaccoboni.La serata si è aperta con i saluti dell’Assessore alla Cultura, dott.ssa Marina Azzaretti, che si è detta or-gogliosa di aver organizzato questo nuovo ciclo di

concerti e soddisfatta per la risposta di pubblico. Il programma della serata è stato suddiviso in sette par-ti, ognuna composta da due brani.Durante il concerto sono state proiettate, su uno schermo appositamente posizionato sopra l’altare maggiore, una serie di immagini estremamente sug-gestive a corollario dei brani proposti. “Nella musica barocca il tema del pianto è sicuramen-te uno dei più frequentati, prova ne è che intere com-posizioni portano già nel loro titolo i nomi di pianto, lamento, lacrime – dice Mario Giacobboni, direttore artistico di Audite Nova - Lungi dall’essere conside-rato, come oggi troppo spesso accade, un momento di debolezza, il piangere era visto semmai come ma-nifestazione esteriore e concreta di una ‘crisi’, di un conflitto dell’anima. Non mancavano sicuramente neanche allora le ‘lacrime di gioia’, ma è sul dolore che sembra concentrarsi la maggior parte della produ-zione artistica del periodo, sia figurativa che letteraria

e musicale”.La seconda serata si è svolta giovedì 26 aprile presso la chiesa di San Pietro (Don Orione) in via Emilia dove si è esibito il coro dell’Associazione Naziona-le Alpini “I. Timallo”. Numeroso il pubblico che ha partecipato all’evento che ha potuto ascoltare i canti della tradizione alpina e della canzone popolare. La manifestazione proseguirà per altre quattro date fino a giugno.Questo il programma: Giovedì 10 maggio presso la chiesa della RESURREZIONE (strada Oriolo) Con-certo a cura della “Polifonica A. Gavina”; Giovedì 24 maggio presso piazza CESARE BATTISTI Concerto a cura del “Corpo Musicale Città di Voghera”; Giove-dì 7 giugno presso chiesa di GESÙ DIVINO LAVO-RATORE (via Furini) Concerto a cura della “Man-dolinistica Estudiantina”; Giovedì 14 giugno presso CHIESA DEL CARMINE (via Mazzini) Concerto a cura della “Chitarrorchestra città di Voghera”. Prima dell’inizio dei concerti, viene tenuta una breve de-scrizione storico- artistica del monumento ospitante, tenuta dalla dott.ssa Laura Marro, esperta in materia, dando poi spazio alle note, alla musica ed al canto. I concerti hanno tutti inizio alle ore 20.45 e l’ingresso è gratuito. (F.d.)

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MAGGIO 201228il Periodico

Dal Maserati un approccio didattico che punta sulle abilità comunicative

INIZIATIVA SPIEGATA DAI PROFESSORI DI SCIENZE, ITALIANO, STORIA E INGLESEVO

GHER

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di giAnluCA giAConiA

L’Istituto di Istruzione Superiore (IIS) Maserati ha voluto presentarci il progetto CLIL, un approccio di-dattico che punta alla costruzione di competenze lin-guistiche e abilità comunicative in lingua straniera. Gli insegnanti di Scienze, Italiano e Storia tengono le loro lezioni in Inglese, supportati da un insegnante di lingua che interviene per perfezionare la pronun-cia e tradurre termini poco conosciuti. Le lezioni Clil trasmettono nuove conoscenze e fungono da palestra linguistica per lo studente che è vincolato all’uso del-la lingua straniera nei suoi processi di apprendimento.La Professoressa Maria Cristina Gavio insegna Italiano e Storia: come si inserisce il progetto all’interno di queste materie? “Il Clil è un progetto iniziato durante l’anno scolasti-co 2007-2008 nella nostra scuola secondo la prassi ministeriale: infatti noi insegnanti teniamo le lezioni in Lingua Inglese, sia in classe che in laboratorio. Per quanto riguarda la mia materia, abbiamo trat-tato inizialmente il tema dell’Età Vittoriana, per poi proseguire con Oscar Wilde, il teatro e Guglielmo il Conquistatore. I ragazzi partecipano ed intervengo-no durante la lezione e il loro lavoro verrà valutato

Cinzia Bonini insegna Scienze: come si svolgono le lezioni?“La materia si affronta in laboratorio, gli studenti hanno le schede con gli esercizi in Lingua Inglese. E’ importante sottolineare che nessuno svolge que-sta materia in laboratorio, eccetto noi del Maserati. L’insegnante in lingua italiana si cimenta nell’ impat-to con l’Inglese ed è stimolato da questa nuova espe-rienza. Scienze in lingua inglese è studiata dai ragaz-zi delle classi 2^, 3^ e 4^: la nuova riforma Gelmini prevede infatti nel quinto anno di corso l’insegna-mento curricolare di una materia in lingua straniera. A questo progetto aderisce anche il mio collega di Scienze, il Professor Mario Benenti”.Quali sono gli argomenti trattati?“La classe seconda si occupa delle parti descrittive, quindi di cellula, vegetale e animale, tramite delle presentazioni in formato Power Point, poi il feno-meno dell’osmosi mediante una piccola esperienza in laboratorio. La classe terza studia l’evoluzione, le scoperte di Darwin e tutto ciò ovviamente è svol-to in lingua straniera, quindi la valutazione vale sia per Scienze che per Inglese. In laboratorio vengono studiati i virus e i batteri, che vengono identificati in positivi e negativi. Questa è la classe che risponde

meglio, dato che i ragazzi allo stesso tempo si diver-tono. I professori, lavorando assieme, migliorano la loro intesa, ma dietro tutto ciò c’è una preparazio-ne importante: a casa sistemiamo il lavoro con la collega di lingua straniera perché bisogna spiegare ovviamente in Inglese. Per noi non è propriamente facile perché abbiamo una preparazione della lingua a livello scolastico”.La Professoressa di Inglese, Monica Masanta ci ha permesso di cogliere il parere di qualche alunno che ha aderito al progetto. A vostro parere, come risultano le lezioni di Scienze?“Le lezioni di Scienze sono svolte sul proiettore con le slide, vengono descritti i vari funzionamenti dei bat-teri e dei virus. Siamo aiutati dalle immagini, quindi le lezioni risultano semplici e comprensibili, alcuni argomenti sono difficili da studiare, ma il progetto è molto interessante. Il giudizio complessivo è positivo, l’intenzione è quella di rifare l’esperienza”.E per quanto riguarda le lezioni di Italiano?“Le lezioni si tengono in aula sulla lavagna tradi-zionale, il modulo si sarebbe dovuto concludere con la visione di un film in Inglese. Abbiamo arricchito il nostro vocabolario con l’inserimento di nuovi ter-mini. E’ stato agevole e stimolante allo stesso tempo affrontare argomenti di letteratura italiana in Lingua Inglese”.Professoressa Masanta, il Politecnico di Milano dal 2014 vuole cancellare l’Italiano e utilizzare unicamente l’Inglese nel biennio finale e nei dot-torati per studenti e docenti: è d’accordo con tale proposta?“Il Politecnico ha fatto sicuramente una proposta interessante, che però suscita molto scalpore, infatti a mio avviso è difficile ipotizzare un istituto che pre-veda l’utilizzo di una sola lingua. Quindi preferisco creare un’equiparazione tra le due lingue per facili-tare gli insegnamenti. E’ giusto valorizzare la lingua inglese, che costituisce il nostro futuro, ma non fino a questo punto”.

Nel segno del gemellaggiotra Voghera e il Nepal

INIZIATIVA DELLA SCUOLA PRIMARIA LEONARDO DA VINCI

di AlessAndro disperAti

Giovedì 29 Marzo presso la scuola Primaria Leonardo da Vinci di Voghera, si è tenuta una conferenza sulla solidarietà, si è finalmente dato vita in modo ufficiale, al gemellaggio con la scuola nepalese di Lele Lalitpur. Il gemellaggio vede coinvolte le classi 5° della scuola Leonardo da Vinci, che sono costantemente in con-tatto con gli alunni dell’istituto comprensivo nepale-se, che nel mese di novembre hanno ricevuto 1900 euro di donazione da parte di Tuttincima, Cai Geam Cornaredo (Mi) e grazie a molte persone sensibili che hanno fatto delle donazioni per la scuola. Il progetto che in prima battuta vedeva la realizzazione del ge-mellaggio, l’acquisto di materiale didattico e di un pc portatile con connessione wireless per sopperire alle assenze di luce di cui Kathmandu e valli limitrofe sof-frono, ora si sta pensando con i proventi che si racco-

glieranno, di costruire un acquedotto e servizi igienici per la scuola, visto che ne è sprovvista. Durante la serata è stato proiettato un filmato con tutte le scuo-le visitate dall’alpinista bronese Massimo Pastorelli e dall’insegnante/alpinista Francesca Disperati che appunto tra ottobre e novembre sono stati ospiti del Nepal e della scuola di Lele. Inoltre è stato presentato il libro “In punta di piedi tra i giganti del mondo” che racconta la spedizione umanitaria dei due alpinisti e il ricavato della vendita sarà destinato, appunto a Lele. La serata è stata presentata dal dirigente Scolastico Claudia Boccalini, che ha relazionato con i genitori, gli alunni e i due ospiti della serata. Inoltre presso la scuola è già attivo un progetto con il Senegal, infatti è intervenuto un rappresentate dell’associazione che ha costruito una scuola in Senegal e parte del denaro è stato donato dalla scuola Leonardo. La dirigente ha potuto così affermare che la scuola Leonardo da Vinci

ha progetti che arrivano agli estremi della Terra, in paesi caldi e freddi. L’importanza di questi progetti extra europei per i ragazzi è fondamentale per accre-scere il senso di solidarietà, aiuto, uguaglianza e cit-tadinanza che si esprime nel Mondo. Una crescita dei bambini a 360° che non pensano solo al loro territo-rio e conoscono altre problematiche molto differenti dalle loro. I bambini hanno scritto delle poesie sulla solidarietà e hanno esposto i loro lavori, disegni che riproducevano le montagne più alte della terra, pae-si sherpa, volti di bambini nepalesi. Per loro è stata l’occasione per conoscere un paese asiatico molto bi-sognoso e un momento di confronto con altri bambini lontani. L’iniziativa a scopo umanitario è tuttora in corso chi fosse interessato trova tutte le informazioni sul sito www.tuttincima.it

dall’insegnante in cattedra e da quello in lingua straniera: gli studenti hanno così migliorato le loro capacità lingui-stiche e il loro impat-to con la materia di studio. Qualche anno fa avevamo trattato il tema dei cavalieri della tavola rotonda, ma non ha riscontra-to molto successo”.La Professoressa

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MAGGIO 2012il Periodico 29PARLA L’ASSESSORE AL BILANCIO ENRICO FRATTINI

“Il bilancio si chiude con un avanzo di 370 mila euro che saranno investiti”di ilAriA riCotti

Enrico Frattini è l’assessore al bilancio del comune di Retorbido. In questa congiuntura economica molto difficile in particolare per i piccoli comuni, ci presen-ta come si è chiuso il bilancio del 2011 e le aspettative per il 2012.In che situazione si è trovato Retorbido in seguito all’inizio della crisi lo scorso anno?“Se diamo una scorsa relativamente all’anno passato il bilancio appena concluso presenta una situazione buona. Abbiamo 370.000 euro di avanzo di bilancio e siamo riusciti ad investire 223.000 euro in opere pub-bliche, oltre ad aver mantenuto il discorso che si rife-risce ai servizi gratuiti come gli aiuti particolari alle situazioni disagiate, lo scuolabus, l’integrazione per l’asilo nido, il servizio mensa. Anche la situazione della cassa è molto positiva, non abbiamo mai avuto una liquidità così buona. Inoltre abbiamo percepito 425.000 euro di finanziamenti dalla Fondazione Co-munitaria Cariplo e dal Distretto del Commercio”.Quali opere sono state portate avanti e completate nel 2011?“Per quanto riguarda le opere pubbliche è stato eret-to un muro di sostegno nei pressi della chiesa, sono state fatte delle migliorie in piazza Risorgimento, sono stati completati gli asfalti, c’è stata una pro-grammazione e una riqualificazione di piazza Roma (con un finanziamento del Distretto del Commercio), è stata continuata la pista ciclabile grazie alla quo-ta di fondi del Distretto del Commercio Gal e della Provincia. Abbiamo poi potenziato l’illuminazione pubblica, migliorato il centro sportivo grazie alle tri-bune, svolto lavori di manutenzione alla scuola, com-pletato la segnaletica stradale e apportato migliorie interne al centro sportivo, con la conseguente attri-buzione del lotto finale”.È soddisfatto di come si è chiuso questo 2011?“In un periodo di crisi per un comune come il nostro costituisce un risultato importante, soprattutto se si pensa che non abbiamo inasprito la pressione fiscale.

mente drammatici relativi allo stato della Brasilia, la quale oltre ad essere sinonimo di diverse famiglie che risiedono a Retorbido, è diventata anche sinonimo di precariato ed è l’unica azienda di grandi dimensioni ubicata nel comune. Stiamo cercando di attivarci ma la situazione ci preoccupa molto”.Quanto è importante l’adesione al Distretto del Commercio per un comune come Retorbido?“Il Distretto del Commercio rappresenta un risvolto molto positivo per noi. L’unione di più comuni crea delle sinergie che possono dare maggiori risultati ri-spetto all’azione singola. Abbiamo già raccolto dei frutti da tutto ciò grazie al finanziamento che ci è stato assegnato nel 2011 e abbiamo constatato che il Distretto funziona. Stiamo ricalcando così quello che ha stabilito il governo, che fa pressione per costruire Sistemi Associati e Convenzioni tra più comuni”.Retorbido è un comune che ha un occhio di riguar-do per la cultura. Il bilancio prevede anche finan-ziamenti in questo campo?“Come comune ci sentiamo molto vicini alla cultu-ra, ci sono diverse associazioni fortemente attive e a livello di bilancio c’è sempre la previsione di inse-rire aiuti per queste realtà, visti anche i risultati che conseguono. È molto presente l’associazione della biblioteca che è al servizio dei cittadini e delle fa-miglie ed organizza spettacoli culturali dodici mesi all’anno.”

fronte a circa 100.000 euro di investi-menti (in seguito alla gestione degli anni precedenti). Ci auguriamo di po-ter portare a termine questo proposito e di riuscire ad aprire nuovi cantieri fra le persone che desiderano costru-ire a Retorbido, in modo da utilizzare gli oneri che arrivano al comune per le spese di gestione”.Ci sono delle situazioni che invece preoccupano il comune?“Nonostante questi numeri positivi stiamo vivendo momenti particolar-

Enrico Frattini

VALLE STAFFORA

Vorrei poi sottolineare che nel 2011 è stato concluso il nuovo PGT (Piano per il Governo del Territorio) e sono state avviate forme di collaborazione con altri enti per dare la possibilità anche ai privati di accede-re ai finanziamenti”.Per quanto riguarda invece il 2012?“Per quest’anno proprio in questo periodo siamo ve-nuti a conoscenza di quanto lo stato ha in previsione di incassare dai comuni come il nostro. Le leggi che riguardano l’Imu però non sono ancora definitive, anzi regna una grande confusione. Basti pensare che non c’è ancora la certezza se le persone ricoverate in case di cura dovranno pagare il tutto come seconda casa. Considerato ciò non siamo ancora in grado di approvare il bilancio preventivo per l’anno in corso. Come previsione generale dovremmo riuscire a far

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MAGGIO 2012il Periodico 30

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MAGGIO 201231

Bertorelli: “Casa di riposo e asfaltatura delle strade sono le nostre priorità”

IL SINDACO DI MENCONICO ILLUSTRA GLI INTERVENTI IN PROGRAMMA VALLE STAFFORA

di giAnluCA giAConiA

Livio Bertorelli è entrato nel mondo dell’amministra-zione pubblica negli anni ’70. Il suo primo mandato sindacale è iniziato nel 1975 e si è concluso nel 1990; in totale è stato primo cittadino di Menconico per 25 anni. Inoltre è stato sempre in Comunità Montana, ec-cetto pochi mesi nel 1996.Il suo ultimo mandato è iniziato nel 2004: siete in linea con i programmi stabiliti?“Una volta completata l’asfaltatura delle strade co-munali, essenziali per il collegamento con i paesi vi-cini, avremo mantenuto le promesse iniziali. Infatti con quest’opera importante avremo completato il no-stro programma elettorale”.Quali sono le priorità attuali?“Con quest’amministrazione stiamo appaltando la casa di riposo perché scade il mandato della coope-rativa che l’aveva presa in gestione. Penso che sia un’entrata in grado di risolvere i problemi attuali di bilancio del nostro Comune. Stiamo per assumere un mutuo per asfaltare le strade comunali: il nostro Comune è composto da 17 frazioni e il territorio da gestire è di 28,28 chilometri quadrati”.Con il bilancio quali saranno gli obiettivi che vi porrete?“Approveremo il bilancio per rilanciare la viabilità, che è ulteriormente peggiorata durante il periodo invernale; i compiti si sono assottigliati, infatti la fi-nalità delle nostre azioni è quella di gestire i servizi. Attraverso la Comunità Montana dovremo mettere assieme numerosi servizi, come quelli socio-assisten-ziali, di trasporto e di pulizia urbana. In questo terri-torio l’unione dei servizi serve a non creare un’unio-ne di comuni, come del resto lo è già la Comunità Montana. Questo ci permette di mantenere il nostro bilancio che, con l’eventuale unione dei comuni, sa-rebbe unificato. Ad ogni Comune rimangono così i soldi da gestire e le persone possono godere di alcuni

benefici. La Comunità Montana, avendo i compiti di coordinamento, diventa quindi un ente insostituibile. Abbiamo sistemato i tre cimiteri del paese, tramite il ministero dell’ambiente, con una spesa superiore a un milione di Euro: i versanti delle zone franose sono stati messi a posto, dato che le strutture stavano crepando. Con un finanziamento regionale, effettua-to assieme al Comune di Santa Margherita Staffora, abbiamo attrezzato un’area per i camper con una

“Il Piano di Governo del Territorio è stato adottato e approvato due mesi fa, prendendo in considerazione l’ambiente in cui viviamo. Infatti siamo in una zona di sviluppo relativo con dei problemi di manutenzio-ne del territorio, vista la presenza del parco natura-le e dei boschi annessi. Abbiamo soddisfatto tutte le richieste sottoposte dai privati e siamo stati uno dei primi comuni ad avere approvato il Pgt”.Quali saranno le manifestazioni durante l’anno?“Le manifestazioni sono gestite dalla Pro Loco di Menconico. A Luglio ci saranno la Festa della Birra e la Festa Argentina. La prima domenica di Settem-bre si terrà la festa dei prodotti locali, come il tartufo e il nisso di Menconico, formaggio tipico della Valle Staffora”.Un suo parere sulla questione dei piccoli comuni.“Possiamo ritenerci fortunati di vivere in Comunità Montana, altrimenti non potremmo più usufruire del nostro bilancio. I servizi devono essere uniti e gestiti con i comuni limitrofi per avere un risparmio dei costi complessivi. L’unione dei comuni è quindi un fatto-re positivo. Abbiamo una casa di riposo con 40 posti letto, che stiamo ormai per appaltare. Inoltre stiamo servendo i pasti ai pensionati che non vogliono anda-re nella casa di riposo e preferiscono quindi restare a casa propria”.

spesa totale di 165.000 Euro. Inoltre in questa zona abbiamo in progetto di sistemare la parte danneggiata du-rante l’inverno, che faceva parte della struttura polifunzionale, con una spe-sa complessiva di 80.000 Euro”.Da chi è composta la giunta comu-nale?“Oltre a me, ci sono il vicesindaco, Milva Ferrari, e gli assessori, Ago-stino Cerati, Fabio Figallo e Simone Ferrari”.Parliamo del Pgt.

Livio Bertorelli

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MAGGIO 2012il Periodico 32

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MAGGIO 2012il Periodico 33il Periodico

Pronto il rilancio della seggiovia di Pian del Poggio: firmata l’intesa

COMUNE DI SANTA MARGHERITA, PROVINCIA, REGIONE E COMUNITA’ MONTANA VALLE STAFFORA

di giAnluCA giAConiA

Venerdì 20 aprile si è tenuta a Codevilla, nella sede territoriale della Provincia di Pavia, la conferenza ri-guardante il rilancio della seggiovia di Pian del Pog-gio, posta nel comune di Santa Margherita Staffora e chiusa da due anni. La conferenza è stata tenuta da Daniele Bosone, Presidente della Provincia di Pavia, Pietro Brignoli, Sindaco di Santa Margherita Staf-fora, Bruno Tagliani, Presidente della Comunità Montana e Fabio Riva, assessore al turismo della Co-munità montana. E’ stato infatti firmato il protocollo d’intesa che concede al Comune di Santa Margherita Staffora la possibilità di procedere con l’acquisizione dell’impianto di Pian del Poggio. Bosone ha ricordato che questo percorso dura ormai da molto tempo ed è stata utile la volontà comune di riaprire la struttura. “L’impegno della Provincia è stato decisivo, grazie alla somma di 523.000 Euro (in parte erogata dalla Regione Lombardia), necessaria per la rivitalizzazio-ne di tale area nella stagione estiva e invernale. La finalità di questa riapertura è collegata alla pratica degli sport invernali, infatti la pista è la più lunga in tutta la provincia, e alla voglia di utilizzare il no-stro territorio in chiave turistica, anche nel periodo estivo. Il Comune di Santa Margherita Staffora av-vierà le procedure d’appalto e la gestione può essere affidata alla Comunità Montana, che controllerà la formazione degli impianti. Tutto questo coincide con la fine del percorso di coordinamento degli enti e con l’inizio della politica di procedura, che terminerà con i lavori di allestimento di promozione del territorio”. Bruno Tagliani è pienamente d’accordo con il pen-siero di Bosone e lo ha ringraziato per essersi fatto carico dell’investimento. “Ringrazio inoltre l’Ammi-nistrazione Provinciale per il contributo di 200.000 Euro. La Provincia ci è stata molto vicina in questo periodo: sono sicuro che questa riapertura porterà entusiasmo e rivitalizzerà la nostra area. Il progetto della rete sentieristica è fondamentale, ciò testimonia l’importanza delle istituzioni all’interno dello svi-luppo territoriale. Voglio quindi ringraziare le istitu-zioni, che hanno compiuto il loro dovere e ci hanno concesso una grande opportunità”. Pietro Brignoli si è dichiarato doppiamente soddi-sfatto e ha ringraziato nuovamente la Provincia e il Presidente Bosone, che hanno fornito un contributo importante. “Vorrei inoltre ringraziare Bruno Taglia-ni per l’appoggio fornito dall’ente montano. Resto un po’ preoccupato per il percorso, che è ormai fermo da anni, ma non possiamo perdere quest’opportuni-tà di riaprire la seggiovia, altrimenti l’intera vallata sarebbe ancora sofferente. La struttura è fondamen-tale anche nel periodo estivo perché aiuta il nostro percorso incentrato sul turismo. In inverno ci sarà nuovamente un po’ di vitalità, dato che è l’unica seg-giovia presente nella zona meridionale della Lombar-dia”. Al termine della conferenza è stato precisato che il bando prevede che i lavori saranno ultimati en-tro il 2012. Nel caso in cui le opere terminassero oltre questo arco di tempo, verrebbe chiesta una proroga alla Provincia, dato che le stesse istituzioni tengono molto alla vallata. Pian del Poggio è ideale per gli sciatori esperti ed è una meta che attira gli abitanti delle zone di Pavia e Milano, quindi l’obiettivo è promuovere sempre il turismo. La sistemazione della Seggiovia Pian del Poggio è ritenuta di fondamenta-le importanza per la promozione del turismo, delle

discipline sportive sia durante il periodo invernale, quali sci e snowboard, sia durante il periodo estivo quali mountain bike e trekking, alimentando l’indotto economico della Valle. La Provincia di Pavia si è di fatto impegnata a cofinanziare il progetto di sistema-zione della seggiovia Pian del Poggio, già approvato e finanziato da Regione Lombardia per 200 mila euro, trasferendo al Comune di Santa Margherita di Staffo-ra la somma complessiva di Euro 100.000,00. Inoltre provvederà alla ricerca di altri canali di finanziamen-to per un importo ulteriore di Euro 100.000,00. Part-ner economici dell’iniziativa sono anche: il Comune di Voghera, Euro 30.000,00; la Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, Euro 70.000,00; il Comune di Santa Margherita di Staffora, Euro 13.168,48.

In senso orario:

Brignoli,Bosone,

Tagliani,Riva

Punto di vista di AlessAndro disperAti

Anche il giornalista del Corriere della Sera, Antonio Morra, al castello di Montesegale durante la presentazione del libro sulla sto-ria di questo Comune, è rimasto fortemente sorpreso dagli interventi dei politici presenti ed in particolare di quelli del presidente del-la Provincia di Pavia, Daniele Bosone e del presidente della Comunità montana dell’Ol-trepò pavese, Bruno Tagliani. Gli stessi che poche ore prima, nella sala provinciale alle-stita a Codevilla, avevano firmato il protocollo d’intesa per il rilancio della seggiovia di Pian del Poggio che significa rilancio di una bella fetta di montagna pavese. E questo perchè nell’illustrare alcuni progetti di rilancio della nostra Provincia e quindi della nostra mon-tagna Bosone e Tagliani, in coro hanno det-to: “Faremo”. E il caporedattore del Corriere, Morra ha preso la palla al balzo e ha sottoli-neato: “Per una volta non ho sentito dire dai nostri politici che ‘sarebbe nostra intenzione fare, ma mancano i soldi’. No. Per una volta si è detto: faremo”. Già faremo. Ed è un bel passo in avanti, con l’obiettivo di promuovere il turismo e sviluppare l’economia territoriale. Nasce dall’unione di più forze (leggi Provin-cia di Pavia, Comune di Voghera, Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese e il Comune di Santa Margherita di Staffora), la volontà di riaprire, dopo due anni di chiusura, la seggio-via di Pian del Poggio, impianto che in estate ed in inverno può essere punto di riferimento per il rilancio della montagna. Permettendo di sciare in inverno e di fare trekking e mountain bike in estate. Questi enti hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato alla realizza-zione degli interventi di sistemazione della seggiovia Pian del Poggio: tutti insieme con l’intento di rilanciare turisticamente il nostro bell’Appennino.

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MAGGIO 2012il Periodico 34

Gaiotti: “Con il distretto del commercio mettiamo in rete le nostre risorse”

IL VICE SINDACO DI TORRAZZA COSTE ILLUSTRA I PROGETTI DEL COMUNEVA

LLE S

TAFF

ORA

che sia un punto di riferimento per anziani e giovani, oltre che un centro per le attività legate alla promo-zione del territorio e della cultura. Abbiamo acqui-stato Villa Alessi, per la quale esiste già un progetto in via di elaborazione finale. È una villa di 950/600 metri quadri con un parco di oltre duemila metri qua-dri, che ospiterà la sede istituzionale del comune e potrà essere utilizzata anche come luogo per conve-gni, manifestazioni, mostre ed altri eventi culturali, dato che dispone anche dell’ampio parco che può essere utilizzato per questi scopi. Abbiamo posiziona-to un parco giochi in via Riccagioia, in modo che le famiglie che vengono a visitare il territorio abbiano a disposizione anche un angolo di divertimento per i bambini. È stato pavimentato il piazzale antistante alla palestra, non solo per le attività della palestra, ma anche per feste comunali e altre manifestazioni in piazza”.Per quanto riguarda progetti futuri?“Completeremo l’asfaltatura delle vie del comune, in modo che alla fine del nostro mandato come ammi-nistrazione comunale avremo riasfaltato tutte le vie della città. Abbiamo già reso esecutivo il marciapiede in via Voghera e adesso stiamo trattando con la pro-vincia per l’asfaltatura delle vie traverse provinciali che passano nel comune, via Roma, via Voghera e via Emilia. Ci sarà inoltre la costruzione di loculi nel cimitero della frazione di Pragate. Vorremmo anche “spostare” una piccola rotatoria che adesso si trova in piazza Vittorio Emanuele in una posizione tale che possa realizzare i suoi scopi, ovvero smaltire il traffi-co e fare in modo che chi va troppo veloce in macchi-na rallenti. Quest’ultimo lavoro entrerà nel bilancio 2012 ma non siamo ancora certi dei suoi tempi di attuazione”.Qual è lo spirito che anima questa amministrazio-ne?“Tutti i progetti che abbiamo realizzato e che realiz-zeremo sono nati da un’idea comune di inizio legisla-tura che guardi al futuro. Un futuro in cui Torrazza Coste mantenga le sue caratteristiche rurali, il suo paesaggio e la cura per l’ambiente. A questo fine ab-biamo cercato di dotarci di strutture istituzionali ma anche culturali per il tempo libero, che siano funzio-nali al progetto. Vorremmo che Torrazza Coste fosse e diventasse un comune sufficientemente attrezzato che abbia un suo futuro, che non sia solo quello di paese dormitorio in cui le persone che ci abitano per vivere bene debbano guardare alle città più grandi. Perciò l’attività enogastronica, alimentare e agricola va coltivata in modo che i giovani possano sviluppa-re il proprio futuro qui. Abbiamo cercato quindi di inquadrare ogni scelta e iniziativa di carattere so-ciale, strutturale, culturale in una visione futura del ruolo che Torrazza Coste potrebbe svolgere nell’am-

bito ultrapadano. Ci siamo posti un obbiettivo che inizia da una domanda: “Che cosa vogliamo fare di Torrazza?” Anche il Pgt (Piano di governo del terri-torio) si inquadra in questo ambito: valorizzazione delle caratteristiche ambientali del territorio, a cui vogliamo dare uno sviluppo sostenibile, con strutture che lo possano mantenere vivo e con una prospettiva. Sempre sull’onda di questo ragionamento abbiamo proceduto con l’acquisto e la ristrutturazione di Villa Alessi: una struttura che consenta attività istituzio-nali, ma anche la possibilità di tenere convegni per Torrazza Coste, mostre e manifestazioni che attirino le persone da fuori, attività ricreative per la città. Sarà un patrimonio che consegneremo alle genera-zioni future”.Quanto è importante lo sviluppo dell’Oltrepò per Torrazza Coste?“Per noi è fondamentale, siamo tra i principali fau-tori del Distretto del Commercio (che riunisce Code-villa, Montebello della Battaglia Retorbido e Torraz-za Coste), una via per mettere in rete le potenzialità dell’Oltrepò. Non è un’istituzione chiusa in sé stessa, ma collaboriamo con gli altri distretti per riuscire a valorizzare al meglio il territorio. Servono infatti delle sinergie sempre più stringenti per la promozio-ne della zona, singolarmente nessun comune potreb-be raggiungere risultati soddisfacenti. Siamo anche attivi nell’ambito del GAL (Gruppo Azione Locale) insieme ad altri comuni”.Quanto ha influito la crisi economica su Torrazza Coste?“Come tutti i comuni abbiamo subito dei tagli ai fi-nanziamenti, all’incirca del 10%. Con l’inserimento dell’Imu poi i trasferimenti statali che riguardavano l’Ici sono stati sospesi, quindi noi ci mettiamo la fac-cia in questa tassazione impopolare, ma i profitti van-no in larga parte allo Stato. Ci tengo a sottolineare che tutte le iniziative culturali e sociali promosse a Torrazza Coste vengono finanziate quasi esclusiva-mente con sponsorizzazioni, autofinanziamenti e vo-lontariato. Solo per una piccolissima parte gravano sul bilancio comunale, cerchiamo sempre di trovare altri canali. Abbiamo inoltre ulteriormente diminuito

gli stanziamenti per la Pro Loco perché quest’anno con il bilancio 2012 apriremo un nuovo capitolo per gli aiuti alle famiglie bisognose: dovremmo riuscire a stanziare 5000 euro e se ce ne sarà la possibilità incrementeremo la cifra. Tutto ciò va ad aggiungersi ai finanziamenti che già prima erano destinati al so-ciale, è un aiuto in più che vogliamo dare in questa situazione economica così difficile. Malgrado tutto questo riusciamo ancora a mantenere integri i servizi scolastici, come la mensa e il trasporto in bus, senza gravare ulteriormente sul bilancio delle famiglie. Va sottolineato l’apporto fondamentale dei volontari che nel nostro comune sono attivi per l’assistenza scola-stica, il controllo e la sicurezza del territorio, i lavori pubblici”.Per quanto riguarda le iniziative culturali?“Siamo molto attivi. La Pro Loco sta organizzan-do la Festa dello sport, la Festa del Primo Maggio e la serata dedicata alla produzione vinicola con il centro vitivinicolo di Riccagioia. Con i comuni del Distretto del Commercio abbiamo organizzato “Col-li d’Oltrepò”, una marcia che partirà dalla Soms di Montebello fino ad arrivare alla sede della ex Soms di Torrazza Coste, per celebrare i 110 anni dalla fon-dazione dell’ex Soms. Abbiamo partecipato con ini-ziative collaterali alle giornate organizzate dal Fai con visite ai Calanchi di Sant’Antonino e a Pontasso. Nel mese di Luglio ci sarà “Ultrapadum”, uno spet-tacolo che verrà allestito alla Villa Alessi. Ci saranno poi altre iniziative elaborate dalla Consulta Scuola e Cultura che è molto attiva. Con la Consulta Ambien-te e Territorio si sta poi elaborando un progetto di raccolta differenziata porta a porta di rifiuti. Sempre nell’ambito delle Consulte, abbiamo istituito anche quella Giovani, che ha già una quindicina di iscritti: la loro attività è appena partita, stanno elaborando ad un progetto che sottoporranno all’approvazione della giunta”.

di ilAriA riCotti

Alessandro Gaiotti è il vicesindaco di Torrazza Coste. In questa intervista ci spiega alcuni punti che la giunta co-munale del paese sta cercando di re-alizzare.Quali sono i progetti in cui si è im-pegnata l’amministrazione nel suo mandato?“Abbiamo ristrutturato il centro di aggregazione polivalente, in modo

Franza: “Al via lavori sulle strade”

OPERE A BAGNARIA

Interventi alle strade: l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Bagnaria, Mattia Franza, illustra i progetti. “Nel contesto dei lavori finanziati dalla Comunità montana dell’Otrepò pavese, sulla legge 25/2007 della montagna, sono stati avviati lavo-ri di rifacimento della pavimentazione della stra-da interna della frazione Mutti, ad oggi in terra battuta e selciato e sostituita con la posa di nuovi autobloccanti. Inoltre, sono stati ripuliti due trat-ti di fossi facenti parte del reticolo Idrico Mino-re del Comune di Bagnaria e più precisamente il Rio Monte Golio ed il Rio Arcano nell’omonima frazione. I lavori riguardavano la pulizia e la ri-calibratura dei fossi parzialmente otturati dallo smottamento dei versanti limitrofi impedendo il normale deflusso delle acque a monte. Nei prossi-mi mesi sarà interessata da lavori di asfaltatura la strada di collegamento che da Bagnaria capoluo-go porta alla frazione Torretta per un tratto di cir-ca 600 metri attraverso la stesura di conglomerato bituminoso”.

Alessandro Gaiotti

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MAGGIO 2012il Periodico 35PARLA IL RAPPRESENTANTE DELLA LEGA DELLA SEZIONE DI VARZI

“Seguiamo l’esempio della Val Curone per il rilancio” VARZI

di giAnluCA giAConiA

Giampiero Degli Alberti è un militante e punto di forza della Lega Nord di Varzi, partito che può contare su 80 iscritti all’interno del Comune.Parliamo dell’attuale situazione della Lega.“La Lega sta attraversando un periodo tutto sommato positivo. In Italia stiamo vivendo un periodo non faci-le, che si è ulteriormente complicato per le ultime leggi imposte dal Governo Monti, con cui stiamo toccando il fondo. Il governo tecnico non va bene, devono esserci dei politici che sono d’accordo per prenderci in giro. Da buoni italiani non ci sappiamo far sentire, a differenza della Grecia, paese in cui scoppiano parecchie rivolte”.Un sondaggio del barometro Demopolis-l’Espresso ha previsto che nelle prossime elezioni la Lega pren-derà il 7% dei voti, con un calo del 3% rispetto alle previsioni di febbraio: come valuta questi risultati?“E’ una percentuale a mio avviso giusta, ormai tutti i giornali parlano del caso scoppiato intorno alla Lega. I 2.500.000 Euro sono spariti dalle casse, i casi sono due: ci temono e quindi ci stanno bastonando oppure ci sono altri aspetti nascosti, come sempre ha previsto la politi-ca italiana. Se verrà mantenuta questa previsione, non è poi così eccessiva e sono contento che siano stati cac-ciati due personaggi che non centravano nulla. Siamo l’unico partito che, ammettendo i propri errori, caccia i colpevoli. Abbiamo fatto pulizia, come è successo tanti anni fa quando i soldi spariti sono stati poi restituiti, quindi Belsito e Rosy Mauro sono considerati degli er-rori. Chi ha sbagliato è stato espulso, noi a Varzi abbia-

mo creato un nuovo direttivo, ci sono ragazzi con età inferiore ai 30 anni. Le nostre tessere non sono diminu-ite rispetto all’anno scorso, e abbiamo 80 sostenitori”.Cosa avete intenzione di fare a Varzi?“A Varzi abbiamo in progetto due progetti molto impor-tanti: uno dovrebbe portare alla creazione di nuovi posti di lavoro e l’altro andrebbe ad aiutare una realtà spor-tiva, considerando che l’As Varzi può contare su 105 iscritti e ha una struttura in condizioni pessime. Nessu-no ci fornisce un aiuto a livello politico e non percepia-mo i soldi dalle istituzioni. Abbiamo avuto una cena con Salvini nel mese di Marzo con lo scopo di raccogliere i fondi per poter risolvere almeno in parte i problemi delle infrastrutture. L’ obiettivo è quello di occuparci dei problemi della zona e agire nel territorio, non è facile perché siamo visti come ladri, in ogni caso ci proviamo e siamo disposti al sacrificio”.Con quale obiettivo è entrato in politica?“Il mio intento è quello di fare qualcosa per la nostra vallata, ci vogliamo provare, anche perché nella zona le popolazioni non vengono aiutate. La Lega ai tempi era un partito pulito e mi ha convinto il loro modo di essere, basato sul principio che chi sbaglia paga. Secondo me era il partito che aveva delle idee fattibili, come la se-cessione o la Padania intesa come macroregione. Sono sempre stato di destra, mi sono allontanato dopo il tra-dimento di Fini, quindi mi sono allineato alla Lega per-ché agisce per il bene del Nord Italia. Inoltre i giovani che hanno fatto parte del partito mostrano molta voglia di fare e questo è stato stimolante per me”.E’ stato dato il via ai lavori per la riapertura della seggiovia di Pian del Poggio: cosa ne pensa?

e spero che tutto proceda per il verso giusto”.Cosa si potrebbe fare per rilanciare la Valle Staffora?“Le azioni svolte nella Val Curone, come la costruzio-ne del campo da golf, potrebbero essere un esempio del modo in cui si dovrebbe agire. Mi chiedo come mai non nasca nulla dalle nostre parti: una volta c’erano molte iniziative che sono ormai sparite; resiste solo il Carne-vale. A mio avviso la colpa è delle associazioni e delle istituzioni, è sempre un discorso di impegno e di volontà da parte dei politici. Se un turista si reca a Varzi, oltre al centro storico e alla piscina, non trova praticamente nulla: forse siamo gli unici della regione a non avere un campo di tennis coperto. La struttura quindi non è polivalente e non serve ai ragazzi di Varzi. Il nostro Co-mune è il più grosso della vallata ed è molto limitato. Le frazioni funzionano bene. Dal nostro ingresso in politica le tessere sono passate da 17 a 80, e per questo abbiamo voluto ringraziare il direttivo e tutti coloro che ci hanno preceduto”.

“E’ stato un passo importante perché questo può attirare nuovamente la gen-te, che era presente nei tempi in cui era aperta la seggiovia. Ci sono alcuni alberghi in zona che possono ospitare parecchi turisti. La situazione è ben de-lineata, credo sia un bene per la vallata

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Casarini: “Sicuramente mi ricandiderò per la poltrona di primo cittadino”

L’ANNUNCIO DEL SINDACO DI MONTALTO PAVESEOLTREPO

di oliviero mAggi

Marina Casarini arriva con entusiasmo al terzo anno di mandato come Sindaco di Montalto Pavese. Tan-te le opere realizzate, non ultima l’inaugurazione del nuovo parco comunale, e un grande impegno per va-lorizzare le potenzialità turistiche del suo paese. E, nell’incertezza generale sulla sorte dei piccoli Comu-ni - Montalto conta 973 abitanti, di poco sotto quota 1000 - c’è finora un’unica certezza: la ricandidatura del Sindaco alle comunali del 2014.Sindaco Casarini, facciamo un bilancio di questi tre anni di Amministrazione.“È un bilancio positivo, direi molto positivo. Svol-go il mio incarico con molto entusiasmo e vedo che le persone mi vogliono bene. Sono in Comune tutte le mattine e in tutto ciò che faccio ci metto buona fede e umiltà. E mi sembra che i risultati si vedano. Non so quello che riuscirò a fare in questi ultimi due anni, spero ancora molto, però sono convinta di aver già fatto molto per il mio paese. E, sicuramente, nel 2014, mi ricandiderò per la poltrona di primo citta-dino”.Quali sono gli interventi più importanti che avete realizzato?“Subito nei primi mesi siamo intervenuti per sman-tellare e mettere a norma l’area dietro al cimitero del capoluogo, garantendo igiene, pulizia e sicurezza, dopo alcuni casi di deposito abusivo di rifiuti. Abbia-mo messo a disposizione della popolazione uno scar-rabile, collocato due volte al mese davanti al cimite-ro, per permettere la raccolta dei rifiuti ingombranti. Inoltre abbiamo concesso in comodato un locale nel-la sede comunale destinato all’ambulatorio medico, per l’insediamento del secondo dottore, come da ri-chiesta dei cittadini”.A Montalto ci sono la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, per un totale di circa 50 alunni. Nel corso di questi anni si sono rese necessarie al-cune manutenzioni alle strutture scolastiche? “Nei primi anni di Amministrazione siamo interve-nuti sull’edificio scolastico con la sostituzione del-la caldaia per l’impianto di riscaldamento e con il rifacimento del pavimento della palestra e la sosti-tuzione dei vetri. Nel 2011, poi, con un impegno di 80 mila euro, ci siamo impegnati nel rifacimento del tetto dell’edificio per adeguarlo alle recenti norme igienico-sanitarie e di sicurezza”.Inoltre, avete sperimentato una nuova mensa sco-lastica.“Sì, questo è il terzo anno consecutivo in cui, con il consenso dei genitori degli alunni, abbiamo affidato il servizio di fornitura pasti per la Scuola primaria ai ristoranti del centro e precisamente, da ottobre a gen-naio al Ristorante “Il Portico” e da febbraio a mag-gio al ristorante “Italia”. Inoltre, a partire dall’an-no scolastico in corso, abbiamo affidato il servizio mensa della scuola d’infanzia ad una nuova ditta di ristorazione, con un risparmio di 5800 euro rispetto alla spesa precedente”.Montalto è un paese molto caratteristico, domina-to da un bellissimo Castello. Come vi siete mossi nel campo del turismo?“Il Comune di Montalto ha aderito al “Distretto dei Borghi e dei Castelli” e ha partecipato ad un bando regionale, grazie al quale i commercianti hanno ot-tenuto risorse a fondo perduto per eseguire migliorie nei loro esercizi. Sempre per quanto riguarda la pro-

mozione turistica, nel 2010 abbiamo fatto stampare 5 mila dèpliant del paese, distribuiti ai commercianti, ma anche in Provincia e in Regione, e abbiamo col-locato due cartelloni, uno nel capoluogo e uno a Ca’ del Fosso, per pubblicizzare le aziende agricole, gli esercizi commerciali e i ristoranti del territorio. Par-lando del nostro splendido Castello, posso dire che il rapporto di collaborazione con il Conte Balduino, padrone dell’edificio, è ottimo”.Montalto è anche un paese molto vivo dal punto di vista delle manifestazioni.“Sì, a dicembre si è svolto, presso l’agriturismo “La Colombina”, il secondo Pranzo di Natale per gli an-ziani, dopo la prima edizione che aveva avuto molto successo. Inoltre è stato riproposto, per il secondo anno consecutivo, il Trofeo “La Banda dei Golosi” per i bambini, in occasione della Fiera di San Mar-tino. Da qualche tempo si è costituita a Montalto an-che un’Associazione culturale, “Il Salotto della Cul-tura”, che ha già organizzato qualche evento, tra cui una mostra naif presso Palazzo Cristina”.

questa scelta, anche perchè il parco è molto frequen-tato tutti i giorni”.Altre opere che avete realizzato ultimamente?“In questi ultimi mesi abbiamo realizzato i marcia-piedi di via Musetti, il parcheggio accanto alla pale-stra comunale e la nuova illuminazione pubblica in Piazza Vittorio Veneto, grazie ad un contributo regio-nale di 44.200 euro, ottenuto su progetto del tecnico comunale, Architetto Roberta Reguzzi. Grazie al con-tributo della Comunità Montana abbiamo asfaltato la strada di Mondino e, grazie alla donazione del signor Karl Michael Belcredi, discendente dei fondatori del Castello, abbiamo posizionato un nuovo orologio nella piazza principale del paese”.Sindaco, lei è anche Assessore in Comunità Mon-tana. Come vede il futuro dei piccoli Comuni?“Il futuro è sicuramente molto incerto. Credo, co-munque, che il percorso da seguire sia la gestione associata dei servizi. Io, come ricordava lei, sono an-che Assessore alla Cultura in Comunità Montana e, nei nostri ultimi incontri, siamo tornati a discutere di questo argomento. La Comunità Montana in questo potrebbe essere molto utile, perchè la gestione dei servizi si potrebbe fare proprio tra questi Comuni. Ad esempio a Montalto la Commissione Paesaggio è quella della Comunità”.Quindi lei vede un futuro anche per la Comunità Montana?“Secondo me sì, decisamente. Il Presidente Tagliani sta lavorando bene e ha dato alla Comunità un’im-pronta diversa, più propositiva. C’è un bel rapporto di amicizia e di stima tra il Presidente e i 4 Assessori e c’è molta unione tra i 19 Comuni. Io credo che, se continuerà questa gestione, il futuro della Comunità sarà garantito”.

Veniamo ad oggi. So che c’è un in-tervento che le sta particolarmente a cuore.“Sì, nell’agosto scorso abbiamo inaugurato il parco giochi comuna-le, recuperando un’area attigua alla scuola usata per il ricovero di mate-riale, e abbiamo deciso di intitolarlo al Dottor Ersilio Zanaletti, medico condotto per anni qui a Montalto, e grande esempio di umanità e profes-sionalità. Sono davvero contenta di

Marina Casarini

Pancetta da recordA CASANOVA STAFFORA

E’ stata tagliata a Pasquetta una pancetta da record che è stata prodotta dal salumificio di Angelo De Domenici di Casanova Staffora. Un insaccato dal peso di 72 chili e mezzo e lungo due metri che non ha mancato di stupire ed incuriosire.

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MAGGIO 2012il Periodico 38

Brandolini: “Risolviamo il problema della Vinal prima che sia troppo tardi”

IL SINDACO DI S. GIULETTA HA SCRITTO UNA LETTERA AL MINSITRO BALDUZZIOL

TREP

O

di oliviero mAggi

Approfittando della sua visita a Broni, per prendere visione della situazio-ne della Fibronit, il Sindaco di San-ta Giuletta, Maurizio Brandolini, ha scritto una lettera al ministro della Sa-lute, Renato Balduzzi, per illustrargli la situazione della ex Vinal. Lo stabi-limento, chiuso nel 2005 e posto sotto sequestro, è completamente abbando-nato. Addirittura è stato preso di mira

la salute”.C’è altro, però, oltre all’amianto.“Sì, in uno dei depositi di stoccaggio merci è presente dell’acido solforico, che non è mai stato rimosso e, negli anni, ha rotto l’involucro che lo conteneva e sta progressivamente distruggendo parte del fabbricato. È impressionante vedere come le pareti di questo edi-ficio siano gonfiate, così pure il pavimento, dalla pre-senza dell’acido. Purtroppo accanto allo stabilimento ci sono i nostri nuovi pozzi dell’acquedotto e la mia preoccupazione è che, come l’acido si è disperso nel-le pareti, possa penetrare nel sottosuolo, inquinando la falda acquifera. La situazione, ovviamente, è sotto controllo da parte degli organi competenti, però vor-rei che si agisse prima che degeneri del tutto”.Cosa ha chiesto al Ministro Balduzzi?“Io non chiedo soldi per la bonifica, vorrei solo che il Ministro si interessasse di questa situazione. Ci sono anche diversi imprenditori interessati all’area, però sono scoraggiati dal fatto che tutto è sotto sequestro. Negli scorsi anni abbiamo avuto offerte dal Gruppo Gavio, dalla proprietà dell’Outlet di Serravalle, dal Presidente del Real Madrid, tutti soggetti che aveva-no le carte in regola per rilevare la zona. Però, come ho detto, tutto è fermo”.Il procedimento penale a che punto è?

“Noi speriamo che l’area sia dissequestrata, però gli avvenimenti che sono accaduti in questi anni ci fanno pensare che il procedimento penale, essendo trattato lontano da questa zona, dalla Procura di Nocera, sia considerato un fallimento come tanti altri. In realtà non è così, ma io non ho alcun punto di riferimento a cui rivolgermi”.A cosa si riferisce in particolare?“Mi riferisco al fatto che già tre giudici sono cambia-ti appena prima di prendere la decisione sul procedi-mento. Non dico che ci sia corruzione o quant’altro, però qualcosa che non va c’è sicuramente: sono state scoperte, infatti, 12 partite IVA, quindi lo stabilimen-to è stato smembrato tra 12 persone differenti, però tutte riconducibili alla stessa persona. Oggi, comun-que, quello che mi preme di più è preservare la salute pubblica”.Quali saranno i suoi prossimi passi dopo la lette-ra?“Questa è stata la prima mossa e mi auguro che il Ministro mi dia una risposta. In caso contrario, o nel caso la risposta non sia soddisfacente, farò altri pas-si, magari interpellando il Ministro della Giustizia, o, addirittura, il Presidente Napolitano. Non escludo neppure di fare un’ordinanza sindacale in cui ordi-no la messa in sicurezza e lo smaltimento almeno del materiale pericoloso”.Poco lontano dalla Fibronit di Broni, quindi, un altro caso di emergenza ambientale.“Io ho cercato di smuovere un po’ le acque e spero che la situazione non peggiori tanto da diventare in-gestibile. Certo, se avessi avuto il potere di fare qual-cosa mi sarei mosso molto prima. La vicenda della Vinal non è certo paragonabile a quella della Fibro-nit, e spero non lo diventi mai, però dobbiamo fare tutto il possibile per risolverla. Sia per la salute dei cittadini, ovviamente, sia per il biglietto da visita del Comune, che ora non è certo dei migliori”.Sindaco Brandolini, anche con il Pgt state cer-cando di facilitare il rilevamento dell’area. In che modo?“Nel Pgt che stiamo predisponendo abbiamo classi-ficato l’area della Fibronit non classificandola. Mi spiego: l’abbiamo messo sotto una forma che per-mette all’imprenditore che l’acquisterà di farne ciò che vuole, di farla sviluppare in qualunque modo. Per adesso, possiamo fare solo questo, anche perchè il Comune non ha 2 milioni di euro per la bonifica”.

Maurizio Brandolini

da vandali che hanno rubato i cavi elettrici e il rame. Oltre a questo, però, c’è un’emergenza ambientale che si sta aggravando: accanto alle lastre di amianto delle coperture che si stanno sfaldando, ora la paura è per la fuoriuscita di acido solforico, che non è stato mai smaltito. L’area è molto vasta, alcuni imprendi-tori importanti si sono fatti avanti per rilevarla, ma il procedimento penale pendente frena ogni tipo investi-mento. L’intento del Sindaco non è quello di chiedere fondi, ma di portare all’attenzione questo problema. E se non sarà ascoltato ricorrerà a tutto ciò che è in suo potere, almeno per mettere in sicurezza la zona.Sindaco Brandolini, perchè ha preso carta e penna e ha scritto al Ministro Balduzzi?“La lettera che ho scritto e consegnato al ministro Balduzzi nasce da uno sfogo preciso riguardante la situazione dell’ex Vinal. Dal 2005 lo stabilimento è stato chiuso e posto sotto sequestro e, da quel mo-mento, noi non abbiamo più sentito nulla, solo qual-che piccola notizia che però non ha portato a nessun sviluppo positivo”.Facciamo un po’ di storia della Vinal.“La Vinal fu fondata dai fratelli Pozzi, che la resero una delle distillerie più importanti in Europa, dan-do lavoro a davvero tanta gente. Dopo vari passaggi, poi, la proprietà arriv nelle mani del dott. Antonio Marrone, principale concorrente dei Pozzi nel campo della distilleria e proprietario di altri stabilimenti in tutta Italia”.E con Marrone arrivò il fallimento.“Io credo che Marrone abbia rilevato la proprietà solo per eliminare un suo forte concorrente. Anche perchè, da quel momento la Vinal servì come luogo di stoccaggio di alcol, prodotto nelle altre distillerie. Nel 2005 è stato poi dichiarato il fallimento e da al-lora non sappiamo più nulla, a parte quello che ci dice l’Avv. Toscano, curatore fallimentare dello sta-bilimento”.Quanto è grande l’area della Vinal?“Oltre a tutto quello che si vede lungo la statale, lo stabilimento si estende anche per ettari di terreno in profondità, fin contro l’autostrada e, per alcuni tratti, anche al di là. In tutto parliamo di 900 mila - 1 milio-ne di metri quadrati”.Lei ha denunciato una situazione molto critica. Di che si tratta?“La situazione è andata degenerando nel corso de-gli anni. Lo stabilimento è stato completamente ab-bandonato e nessuno ci è più entrato a fare manu-tenzione. Dall’ultimo periodo, addirittura, c’è una situazione che rischia davvero l’esplosione, se non si interviene subito. Purtroppo le coperture, e anche le pareti, di tutti i fabbricati sono formati da lastre di cemento amianto che, con il passare del tempo e le piogge acide, si stanno sgretolando. Il rischio, ovvia-mente, è che liberino nell’aria le fibre, pericolose per

Nel piccolo Comune di Calvignano, 127 abitanti in tutto, il 6-7 maggio si vota per il rinnovo dell’ammi-nistrazione comunale. Tre le liste che si sfideranno: la lista numero 1 (Nsab Mlns) capeggiata da Pierluigi Pagliughi, la lista numero 2 (Pirateparty.it) con a capo Anna Belardi e la lista 3 (Calvignano giovane) che rappresenta in sostanza la continuità con l’amministrazione uscente che vede come capolista l’attuale vice sindaco, Andrea Gramegna. Ma ecco i candidati. Lista 1: candidato sindaco Pierluigi Pagliughi, can-didati consiglieri: Luca Bergamo; Marco Carnieletto, Giovanni Biffi, Marco Ortolano, Donata D’Avolio, Alberto Re. Lista numero 2, con candidata Anna Belardi detta Fatina. Vede candidati: Francesca Ca-ricato, Francesca Cantamesse, Emma Oliveti, Emanuele Maltoni detto Emanuele Loda, Maria Grazia Belvedere detta Meg, Sara Caterina Esposito. Lista numero 3 con a capo Andrea Gramegna. Candidati: Marco Casarini, Adriano Brusco, Pietro Maggi, Maurizio Saviotti, Marco Ghisoni, Maria Nobile. (A.d.)

127 abitanti e tre liste: si vota anche a Calvignano

IL VOTO IL 6 E 7 MAGGIO

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INTERVISTA AL COORDINATORE PROVINCIALE DI FLI, FRANCESCO ADENTI

“Alcuni amministratori, fuoriusciti dal Pdl, hanno aderito al nostro partito”di oliviero mAggi

La difficile situazione politica nazionale, la crisi di popolarità dei partiti e, in provincia, il primo anno del centrosinistra alla guida dell’Amministrazione di Piazza Italia e il nuovo corso del Pdl con Carlo Nola. In questo panorama si muove, da ormai nove mesi, il Fli, partito di Gianfranco Fini, guidato a livello pro-vinciale dall’onorevole Francesco Adenti.Onorevole Adenti, come giudica la situazione poli-tica a livello nazionale?“Sono convinto che siamo alla vigilia di un grande cambiamento nella geografia politica del nostro Pa-ese. Prevedo che via una scomposizione e ricomposi-zione del quadro politico in una stagione dove pur-troppo il degrado soprattutto etico è sotto gli occhi di tutti. Sarebbe un grave errore cavalcare l’antipoliti-ca, semmai occorre riformare i partiti che rimangano capisaldi della democrazia”.In questo quadro come si pongono Fini e Fli?“Gianfranco Fini ha avuto il merito di contribuire a salvare l’Italia dal baratro, sia ponendo fine al ber-lusconismo sia sostenendo convintamente il governo Monti che, pur tra mille difficoltà, attraverso riforme necessarie, sta ridando dignità al nostro Paese in Eu-ropa. L’auspicio di Fli è che possa nascere in Italia un nuovo Polo che si ispiri al popolarismo europeo, aperto alla società civile, dove i valori della patria, della legalità e del merito ci accompagnino verso la Terza Repubblica”.Questo nuovo polo, può essere il Terzo Polo?“Il Terzo Polo ha dimostrato di essere decisivo a li-vello elettorale laddove si è presentato unito e penso che questi mesi di cammino insieme tra Udc-Fli-Api e Mpa sia stato utile per metter le basi per la costru-zione di un nuovo progetto politico che mi auguro possa vedere la luce prima di quest’estate”.Vi proponete ancora come un’alternativa alla de-stra berlusconiana?“Non vi è dubbio che fin quando Berlusconi sarà in campo è impossibile pensare ad un cammino comune

con il Pdl che anche in questi mesi appare sempre più diviso al proprio interno mentre a breve è prevedibi-le una frantumazione di un partito che appare senza prospettiva politica”.Veniamo alla provincia. Quali progetti come Fli state portando avanti in questi mesi?“In soli nove mesi di attività, accanto al forte radica-mento di Fli sul territorio, l’adesione di molti ammi-nistratori locali, alcuni dei quali fuoriusciti dal Pdl, abbiamo messo in cantiere alcuni progetti relativi alla valorizzazione del territorio con particolare rife-rimento al recupero dei terreni incolti e abbandonati, proposte per contrastare il gioco d’azzardo, iniziative per la trasparenza degli amministratori”.Fli sta portando avanti l’iniziativa “Liste pulite”. In che cosa consiste?“Sono due petizioni popolari. Con la prima “Fuori i corrotti dalla politica” si chiede ai partiti di impe-gnarsi con inderogabili norme statutarie a non can-didare nelle loro liste e a non indicare per la nomina ad incarichi pubblici quanti siano stati condannati, anche in via non definitiva, per reati gravi come con-cussione, corruzione, peculato, associazione a delin-quere anche di stampo mafioso, turbativa degli ap-palti, usura etc. Un contributo perché i partiti diano prova di rinnovamento e di legalità selezionando la propria classe dirigente con trasparenza e rigore”.La seconda petizione, invece?“Con la seconda petizione “Fuori i corrotti dalla Pubblica Amministrazione” si chiede che il Parla-mento modifichi il codice penale al fine di allontanare dai pubblici uffici quanti siano stati condannati per gli stessi reati sopraccitati prevedendo in ogni caso di condanna la sanzione accessoria dell’interdizio-ne perpetua dai pubblici uffici. Per aderire a queste petizioni si può consultare il sito internet www.liste-pulite.it”.Intanto è nato il coordinamento provinciale Fli dei giovani e delle donne.“Crediamo molto nei giovani e nella loro volontà d’impegnarsi per il rinnovamento della politica e,

con la guida di Niccolò Fraschini, Generazione Fu-turo penso possa essere un’ottima palestra di forma-zione. Stesso dicasi per il Coordinamento Donne che, con la guida di Roberta Mirata, è impegnato a defi-nire proposte concrete su temi femminili”.Circa un anno fa Bosone vinceva le elezioni pro-vinciali. Come giudica questi primi 12 mesi della giunta di centrosinistra?“Mi pare sia stata fin’ora una gestione senza infamia e senza lode, in linea con la scarsità di risorse finan-ziarie a disposizione degli Enti Locali”. Il Pdl ha eletto il nuovo coordinatore provinciale, Carlo Nola. Come commenta questo risultato?“Mi pare sia stato un risultato nelle intenzioni dei vincitori di segnare una discontinuità con i preceden-ti equilibri anche se il nuovo coordinatore era il vice della passata gestione ed in ogni caso emerge uno spostamento dell’asse del partito a destra che potreb-be anche favorire spaccature interne”.Onorevole, nel 2013 si andrà a votare per il Parla-mento. I partiti riusciranno ancora a farsi votare oppure il governo tecnico ne ha sancito la fine?“Molto dipenderà se “la buona politica” prenderà il sopravvento, come mi auguro, rispetto all’azione di faccendieri, lobbies, affaristi che hanno avuto troppo spazio all’interno dei partiti. Sarebbe già importante che i cittadini avessero la possibilità di scegliere i propri parlamentari e che fosse rivisto il sistema dei rimborsi elettorali dimezzandone l’importo”.

OLTREPO

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Quadrelli: “Abbiamo chiesto al Comune di non applicare aumenti sulla prima casa”

IL SINDACATO PENSIONATI DI CASTEGGIO ALLE PRESE CON L’IMUCASTEGGIO

di oliviero mAggi

Abbiamo incontrato Delisio Quadrelli, Segretario dello SPI-CGIL di Casteggio, che ci ha illustrato i servizi che il sindacato offre per la tutela dei pensio-nati più deboli, ma non solo. In una situazione di crisi così complicata, ancora di più nell’area del Casteg-giano, le persone che bussano alla porta dei Comuni e delle associazioni di volontariato sono in continuo aumento. Mancano, però, le risposte a questa crisi, in termini di crescita e di lavoro, risposte che la politica non è stata in grado di dare, ma che, forse, nemmeno il governo dei tecnici sta mettendo in campo.Segretario Quadrelli, come è strutturata la lega SPI-CGIL di Casteggio?“La lega SPI-CGIL di Casteggio fa capo a 28 Comu-ni della zona, da Cervesina a Fortunago, da Bressa-na a Pinarolo a Lungavilla, e corrisponde, come le altre leghe della provincia, al territorio del distretto sanitario locale. Noi siamo presenti con uno sportel-lo in 11 di questi Comuni. La sede di riferimento è qui a Casteggio, presso la Camera del Lavoro, negli edifici della Stazione, mentre gli attivisti lavorano sui Comuni”.Quali sono i servizi che offrite?“I nostri servizi sono rivolti, in prima istanza, ai pen-sionati, però assistiamo anche giovani, lavoratori e disoccupati, tutti coloro che vengono a chiederci aiu-to. Noi ci occupiamo delle pratiche relative a tutti i tipi di pensione, in collaborazione con il Patronato INCA. In più facciamo negoziazione con i Comuni e con le RSA, a cui chiediamo di mantenere le rette il più basse possibili per i degenti”.La negoziazione con i Comuni su che ambiti si svolge?“I sindacati di base, CGIL, CISL e UIL insieme allo SPI fanno le trattative con i Comuni, cercando di ot-tenere accordi che tutelino le fasce più deboli della cittadinanza. Quindi ci interessiamo alle addizionali comunali e regionali, alle varie esenzioni per fasce di reddito, all’assistenza domiciliare dei più bisognosi, ai trasporti, alle tariffe dei servizi e delle utenze”.Qual è, in generale, la condizione dei pensionati italiani?“Circa il 50% dei pensionati italiani ha un reddito inferiore ai 1000 euro; il 37% ha un reddito tra i 1000 e 2000 euro e solo il 13% ha un reddito superiore ai 2000 euro. È evidente che con 1000 euro non si può fare molto, si è addirittura al di sotto della so-glia di povertà. La nostra battaglia è su due fronti: da una parte per ottenere il recupero economico delle pensioni, che hanno perso negli anni il 30% del loro valore; dall’altra per far ritornare la legge sulle non autosufficienze, approvata dal governo Prodi e poi tolta dal governo Berlusconi, che permette l’assisten-za complessiva dell’anziano in difficoltà”.Voi vi occupate anche della dimensione sociale dell’anziano.“Sì, noi organizziamo le Feste di Libertà, grazie alle quali i nostri pensionati riescono a socializzare con il ballo, la musica, il gioco delle carte, il mangiare, la pittura, la poesia e la fotografia. Inoltre c’è un ot-timo rapporto con il Centro anziani di via Vigorelli, che organizza molte attività interessanti a favore dei meno giovani. Spesso organizziamo eventi insieme, ci scambiamo opinioni. Il Centro è davvero un grande punto di riferimento per favorire la socializzazione

degli anziani, che è un altro punto delle battaglie.Qual è il panorama di lavoratori e pensionati nel territorio di Casteggio?“Ci sono delle situazioni davvero terribili, persone che hanno perso il lavoro e che non posso usufruire degli ammortizzatori sociali. Vengono qui da noi a chiedere un aiuto e noi non possiamo fare altro che indirizzarli verso i Comuni oppure cercare tutte le soluzioni possibili per venire incontro alle loro esi-genze. Certi non hanno davvero nemmeno da man-giare. Se poi parliamo in particolare dei pensionati, quelli che hanno una famiglia alle spalle riescono più o meno a sbarcare il lunario, gli altri sono costretti a chiedere un sostegno economico al Comune, soprat-tutto per il pagamento delle bollette”.Un panorama tutt’altro che roseo quindi.“Purtroppo il territorio di Casteggio e del circonda-rio soffre pesantemente di questo periodo di crisi. Le ultime fabbriche della città, come la Crisci, hanno chiuso, manca il lavoro per tutti, e in particolare per i nostri giovani. La crisi si sente più qui che nelle altre zone, perchè questa è una zona agricola e le risposte al lavoro sono diverse rispetto alle zone a vocazione industriale che stanno rispondendo, seppur parzial-mente, a questo momento negativo”.Quali sono le possibili soluzioni per affrontare questo problema?“All’orizzonte non ci sono progetti per affrontare la crisi. Occorrerebbe che gli Enti locali mettessero sul tavolo dei progetti, degli impegni di investimento da parte degli imprenditori e degli industriali per risol-vere il problema del lavoro. E poi bisogna puntare sulle nuove tecnologie, come il fotovoltaico”.L’Amministrazione Comunale come si sta muo-vendo in questo ambito?“Stiamo tentando di rifare, in occasione dell’appro-vazione del bilancio, l’accordo con il Comune, come già è avvenuto lo scorso anno. È stato un accordo discreto e, anche quest’anno, faremo tutto il possibile

per ottenere delle situazioni miglio-rative. Ci sono stati molti aumenti, basti pensare alla mensa scolastica, e dobbiamo ancora vedere cosa ne sarà dell’Imu. All’Amministrazione, co-munque, abbiamo già chiesto di non applicare un aumento oltre il 4 per mille dell’Imu sulla prima casa”.Lo scorso 18 aprile c’è stato lo scio-pero generale della CGIL, a cui ave-te aderito anche voi come sindacato pensionati. Quali sono, a vostro pa-

Delisio Quadrelli

NEL CASTEGGIANOPaura per lagrandine

Una leggera grandinata l’altro giorno nella zona di Borgo Priolo e della valle Schizzola: per for-tuna i chicchi di grandine non erano particolar-mente consistenti ed erano misti all’acqua. Non si segnalano pertanto al momento danni di parti-colare gravità ai vigneti della zona: in questo mo-mento della stagione, in cui cominciano a notarsi i primi germogli sulle viti e sulle piante da frutto, il maltempo non avrebbe arrecato guai troppo pe-santi alle colture. Anche alla Coldiretti di Casteg-gio confermano che non si segnalano problemi di particolare entità. Forti raffiche di vento, pioggia e piccoli chicchi di grandine hanno fatto sentire la loro presenza anche nella zona di Casteggio, Borgoratto Mormorolo ed anche verso Fortunago. Non si segnalano problemi invece nella zona di Voghera e della valle Staffora: la zona interessata al forte temporale dell’altro giorno è stata pratica-mente quella dal Casteggiano fino a Tortona, dalla pianura alla prima collina. In molti hanno comun-que segnalato come le piogge di questi giorni ab-biano un benefico effetto sui terreni, che stavano rischiando la siccità.

rere, i nodi irrisolti della riforma del lavoro?“Abbiamo scioperato sicuramente sul problema del lavoro per i giovani e per i disoccupati e per la rifor-ma del governo Monti, che non ha avuto il sostegno della CGIL. Ci siamo mobilitati perchè venga ripresa dal governo la strada degli investimenti a favore del-la crescita, perchè venga riaperta la questione degli esodati e l’intera trattativa sulle pensioni. Purtroppo la riforma sulle pensioni, la prima di questo governo tecnico, ha inasprito una situazione già resa difficile dai provvedimenti del governo precedente, con l’in-nalzamento dell’età pensionabile a 67 anni. Infine vogliamo che venga riaperta la discussione sulla pe-requazione, ora riservata alle pensioni fino a 1400 euro lorde”.

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“Purtroppo la Provincia ha tagliato i ponti con il nostro Info Point”

A SETTEMBRE LA STRUTTURA DI CASTEGGIO COMPIRA’ 3 ANNI DI ATTIVITA’CASTEGGIO

di oliviero mAggi

Nel settembre del 2009 nasceva a Casteggio l’Info point. Ora, a distanza di tre anni, abbiamo incontrato Patrizio Chiesa e Antonio Allegretti, che gestiscono la struttura e il portale internet dell’Oltrepò Pavese, per sapere da loro un bilancio di questa iniziativa. Come nasce l’idea dell’ Info Point?“L’Info Point è nato da un accordo tra un ente pub-blico, il Comune di Casteggio, e un ente privato, la nostra società, che oltre a questo gestisce il portale dell’Oltrepò Pavese (www.oltrepopavese.com). Que-sto accordo ha permesso due cose: da una parte ab-biamo dato al Comune la possibilità di un punto tu-ristico a costo zero per quanto riguarda il personale; dall’altra abbiamo portato dentro l’Info Point tutta la nostra esperienza maturata con il portale. Questo è un esempio di come la partnership pubblico/privato possa dare dei buoni risultati”.Come è stata, in questi anni, l’affluenza dei turisti?“I mesi in cui si concentrano di più le richieste sono quelli del periodo in cui non c’è il turismo al mare e in montagna, quindi da marzo a giugno e da settem-bre a ottobre. Dire quanta gente entri nell’Info point non è possibile, anche perchè è già difficile sapere quanta gente venga in Oltrepò. E ciò è dovuto ad una politica turistica che non esiste. D’altronde questo è l’unico Info Point attivo da Voghera a Stradella”.Con i turisti stranieri come va?“Sappiamo molto poco le lingue e non siamo molto

preparati per accoglierli. Dal punto di vista turistico hanno più facilità le cantine che i ristoranti, perchè hanno già avuto esperienza con il commercio all’este-ro, che li ha obbligati a conoscere le lingue. Gli altri operatori fanno molta fatica e anche i siti internet non sono tradotti nelle altre lingue. Il nostro portale è uno di questi, nonostante il 30% degli accessi sia da paesi europei: abbiamo chiesto ad un Ente un piccolo contributo per la traduzione in lingua inglese del sito, ma non ci è stato concesso. Comunque, ancora prima degli stranieri, dobbiamo cercare di portare qui da noi gente da Milano”.Si parlava di mancanza di una politica turistica. A cosa è dovuto questo?“Il problema è sempre il solito. Quante gente co-nosce l’Oltrepò, non dico in tutta Italia, ma almeno nel Nord Italia? Noi non dobbiamo esultare perchè abbiamo riempito a Pasqua. È stato un turismo che ha portato economia immediata, ma che non ha fat-to emergere l’anima turistica dell’Oltrepò. Prima di promuovere l’Oltrepò turistico dobbiamo costruire e sapere cosa è l’Oltrepò turistico. E, ora come ora, non lo sappiamo”.La vostra ricetta qual è?“Bisogna sconfiggere il cooperativismo, il finanzia-mento di pochi eletti. C’è troppo personalismo, tanto che non si è ancora riusciti a creare un Consorzio turistico in Oltrepò Pavese. I pochi Enti che ci sono e che credono di saper fare turismo, poi alla fine detta-no le leggi. E i pochi contributi pubblici che arrivano

to da una società privata? Sono ormai 12 anni che esistiamo, è inutile che l’Ente pubblico si inventi un sito dell’Oltrepò quando c’è già. Troviamo un accor-do, invece che sono anni che ci snobbano. Noi siamo aperti alla collaborazione con qualsiasi Ente pubbli-co, se mai qualcuno vorrà sposare la nostra causa”.Quindi dite che gli Enti non vi considerano?“Non c’è nessuna collaborazione con gli Enti. Se non ci fossero le aziende che regolarmente pagano per stare sul portale, noi potremmo chiudere. Tranne il Comune di Casteggio e quello di Zavattarello, que-sto va detto, nessuno ci manda mai niente, ne’ pub-blicazioni ne’ notizie di eventi. Tutto quello che c’è sul portale e riguarda i Comuni è a titolo gratuito e a nostro insindacabile giudizio. All’inizio anche le aziende ci snobbavano, per 3 anni non ce ne è stata una sul portale. Se ora, per molte, siamo diventati un punto di riferimento, qualcosa vorrà dire”.

vanno tutti al no profit. Ma chi ancora oggi lavora gratis? Il nostro portale, infatti, non è mai riuscito ad ottene-re un finanziamento pubblico per un bando”.Ecco, il portale. Cos’ha rappresen-tato per l’Oltrepò in questi anni?“Il portale negli anni ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, che c’è qualcosa che non va. Perchè un sito che si chiama “Oltrepò Pavese” non è un sito istituzionale, ma crea-

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MAGGIO 2012il Periodico 44IL CAPOGRUPPO DI MINORANZA, MAGGI, ATTACCA SUI RINCARI DI IMU E IRPEF

“Le spese azzardate del Comune hanno portato all’aumento delle aliquote”

BRON

I

di oliviero mAggi

“Se con i soldi del Carbonetti si fossero iniziati i la-vori della nuova scuola elementare, ora il Sindaco non avrebbe dovuto mettere a bilancio il mutuo per la realizzazione dell’edificio”. Ezio Maggi, Capogrup-po di minoranza di “Broni per il futuro”, riprende il concetto, già espresso dagli altri suoi colleghi di op-posizione: le spese affrontate dall’Amministrazione negli ultimi mesi potevano essere rimandate.Capogruppo Maggi, nelle scorse settimane è scop-piata la questione della privatizzazione dell’asilo nido. Ci può spiegare cosa è successo?“Il Sindaco aveva prospettato la possibilità di affida-re a dei privati la gestione dell’asilo nido. Ora sem-bra che la questione sia rientrata e che per quest’an-no non si faccia nulla. Alla fine Paroni si è dovuto ricredere, vista anche la ferma opposizione dei ge-nitori e degli insegnanti e, ovviamente, della nostra minoranza consiliare. Questa scelta, a nostro avvi-so, non avrebbe comportato nessun risparmio per il Comune, perchè le attuali insegnanti sarebbero state fatte rientrare nell’organico comunale, aumentando le spese per il personale”.Voi avete sostenuto che questo tentativo era detta-to dalla mancanza di risorse, impiegate invece in altri interventi.“Questo è un concetto che andiamo ripetendo dall’inizio di legislatura: quando si fanno interventi sbagliati o, addirittura, al di sopra della portata del Comune di Broni, questi si ripercuotono interamente sui cittadini. Il recupero del Carbonetti e l’Enoteca di Cassino costeranno al Comune 9 milioni di euro. Ora, non dico che questi fossero interventi da non re-alizzare, però si poteva avere più attenzione nel fare scelte così azzardate ed evitare di utilizzare risorse importanti in un momento così disastroso”.Il Comune ha reso noto le aliquote di Imu e Irpef a carico dei cittadini. Cosa ne pensate?“L’Imu l’avrei lasciata al 4 per mille sulla prima casa, come da indicazione del governo, e non l’avrei innalzata al 5; così come mi sembra molto alta l’ali-quota dell’8,5 per mille per tutti gli altri casi. Va bene lo scaglionamento dell’Irpef a seconda delle fasce di reddito, ma non l’avrei innalzata oltre lo 0,6%. L’in-troduzione dell’Imu ricadrà molto su quelle persone, che, ad esempio, con una pensione bassa, hanno una casa di proprietà e una seconda casa magari in cam-pagna”.Con questi aumenti si riusciranno a trovare i soldi per chiudere il bilancio?“Con l’aumento dell’1 per mille sulla prima casa e con un aumento così elevato dell’addizionale Irpef credo proprio che riusciranno a chiudere il bilancio,

almeno il previsionale. Certo è che il previsionale an-dava chiuso entro l’anno, mentre adesso siamo già ad aprile. Ciò vuol dire che il Sindaco qualche problema ce l’ha avuto”.Cosa non vi convince di questo bilancio?“Secondo noi non bisognava andare ad aggravare la già pesante situazione dei cittadini e programmare alcuni interventi più in là nel tempo. Se con i soldi del Carbonetti si fossero iniziati i lavori della nuova scuola elementare, ora il Sindaco non avrebbe do-vuto mettere a bilancio il mutuo per la realizzazione dell’edificio. E non si sarebbe reso necessario ritoc-care Imu e Irpef. Ora, almeno, bisogna garantire ai cittadini quei servizi essenziali, che già sono pochi”.Cambiamo argomento. La visita del ministro Bal-duzzi ha rappresentato un momento importante per il futuro di Broni. Ora che succederà?“Io spero che il governo possa mantenere le promes-se e far arrivare a Broni i contributi necessari per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto del sito Fibro-nit. Il tutto deve avvenire nel più breve tempo possi-bile perchè se i flussi di risorse non sono continuativi si rischia che i costi aumentino e non si arrivi mai ad una fine. Parallelamente a ciò bisogna creare una discarica all’interno della Fibronit per smaltire gli stessi fabbricati che saranno demoliti”.Quindi, la vostra soluzione rimane sempre la di-scarica esclusivamente per il materiale della Fi-bronit?“Sì la nostra soluzione rimane la discarica all’inter-no dell’area. L’amianto da smaltire bisogna sotter-rarlo, coprirlo con il cemento e crearvi al di sopra una collinetta con degli alberi. E’ la soluzione meno costosa. È vero che la Regione si è già opposta per-chè sarebbe troppo vicino alle case, ma con le de-roghe si può fare tutto. Sul territorio del Comune di Broni non devono sorgere ne’ discariche provinciali ne’, tantomeno, inertizzatori. Broni ha già pagato troppo in termini di vite umane, di sofferenze e di im-magine. Noi, su questo punto, non arretriamo di un millimetro”.Ora, però, l’attenzione sul problema della Fibro-nit sembra fissa.“L’arrivo del ministro Balduzzi ha dimostrato che, in questo momento, all’attenzione del governo c’è anche questo gravoso problema, che è di Broni ma anche di tutti i Comuni vicini. Se questa attenzione ri-mane allora ci sono buone speranze per l’elargizione di questi contributi. Si tratta di 15 milioni di euro, che corrispondono al rimborso elettorale di un partito, tanto per rimanere all’attualità. Se c’è la volontà di risolvere il problema allora i soldi credo proprio che arriveranno”.Capogruppo Maggi, un’altra vicenda che periodi-camente ritorna alle cronache è quella della Far-maBroni. Lei che idea si è fatto?“Premetto di non conoscere a fondo la vicenda. Co-munque so che c’è aperto un contenzioso tra il Co-mune e il Cda precedente, che non mi sembra molto logico. La Farmabroni della gestione precedente è stato un ente che ha chiuso i suoi bilanci in utile ed ha sempre garantito un buon quantitativo di soldi per le casse comunali. Quindi ha lavorato bene. L’unico errore è stato, a mio avviso, quello di mettere nel Cda consiglieri e assessori invece dei privati, per evitare agli amministratori ulteriori problemi”.La Provincia ha ritirato il ricorso al Tar sul Pgt. Lei era d’accordo con quel ricorso?

“La Provincia si era opposta ad un’area commercia-le prevista nel Pgt del Comune e aveva fatto ricorso agli organi competenti. La nuova Amministrazio-ne provinciale ha poi ritirato il ricorso, sbloccan-do quindi tali aree. Io credo che la posizione presa dall’allora Assessore provinciale Gandini sia stata sbagliata. Prima di arrivare allo scontro il Comune e la Provincia dovevano cercare una soluzione condi-visa, senza arrivare ad interpellare il Tar. La condivi-sione e l’interesse dei cittadini sono fondamentali in scelte importanti, come quelle del Pgt”.Tra poche settimane la Giunta Paroni bis compirà un anno. E così anche la minoranza “Broni per il futuro”. Soddisfatto del vostro lavoro?“La minoranza di “Broni per il futuro” è coesa. Pos-so dire che, prima di essere colleghi di opposizione, siamo soprattutto amici. Spesso ci troviamo tutti in-sieme per discutere le linee da seguire e per scam-biarci le idee. Le decisioni sono prese tutte insieme e nessuno ha mai preso un’iniziativa, senza prima discuterla con il resto del gruppo”.

SOGGETTI CONDANNATI“Una risorsa perArena Po”Un anno fa il Comune di Arena Po approvava la convenzione per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità con il Tribunale di Voghera. Il provvedimento consentiva ai soggetti condannati per guida in stato di ebbrezza di sostituire la pena detentiva e pecuniaria con lavori di pubblica uti-lità presso il Comune (mantenimento della puli-zia, dell’ordine e del decoro degli spazi pubbli-ci). “La convenzione - ricorda il Sindaco Valeria Morganti - ha trovato piena attuazione a partire dallo scorso mese di settembre, con l’assegnazio-ne dei primi soggetti. Ad oggi sono stati assegnati al Comune, complessivamente, cinque individui. Siamo molto soddisfatti perchè questa iniziativa ci ha garantito la presenza di operatori efficienti e puntuali, che si sono rivelati una preziosa ri-sorsa per la collettività”. Dopo l’inaugurazione ad ottobre ha preso avvio anche la Biblioteca co-munale. Dall’1 aprile, infatti, è partita una fase sperimentale di apertura al pubblico per tre giorni settimanali, che si concluderà il 31 luglio. L’avvio di questa fase è stato possibile grazie ad un pro-getto di lavoro retribuito a mezzo voucher, rivolto a soggetti residenti disoccupati, cassintegrati o in mobilità, pensionati e studenti con meno di 25 anni iscritti a regolari corsi di studi universitari, in ambiti lavorativi individuati dall’ente. “Questa forma lavorativa - afferma il Sindaco - ci permet-te di ottenere un duplice risultato: da una parte è utile al Comune, che ha la possibilità di introitare forza lavoro sulla base delle proprie reali neces-sità; dall’altra si contraddistingue come misura di sostegno al reddito e possibilità lavorativa per i cittadini”. In questo periodo i cittadini potranno recarsi in biblioteca, consultare i testi e prelevarli, per poi restituirli dopo la lettura. Secondo gli Am-ministratori il progetto “rappresenta un momento profondamente innovativo per il paese”. (o.m.)

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MAGGIO 2012il Periodico 45

BRONIIL VICESINDACO RIVIEZZI ANNUNCIA UNA NOVITA’ DI QUESTO MANDATO

“Abbiamo creato l’Assessorato allo sport per coordinare le associazioni” di oliviero mAggi

Oltre alle deleghe all’Urbanistica, Commercio e Coordinamento delle Associazioni di volontariato, dall’inizio della legislatura è stata assegnata al Vice-sindaco Antonio Riviezzi anche la delega allo Sport. Questo nuovo assessorato nasce per rilanciare l’at-tività sportiva in città, cercando di fare rete con le associazioni sportive del territorio, così come è stato per le associazioni di volontariato negli anni scorsi. Vicesindaco Riviezzi, quali sono le novità relative alle sue deleghe?“Per quanto riguarda la mia delega al Coordina-mento delle Associazioni di volontariato posso dire che abbiamo avviato i contatti con la Dott.ssa Piera Capitelli, dirigente scolastico delle scuole elemen-tari e dell’Istituto Faravelli, per organizzare la tra-dizionale Festa del Volontariato, l’annuale vetrina delle nostre Associazioni, in cui hanno la possibilità di farsi conoscere alla cittadinanza. Da questa edi-zione saranno coinvolte anche le nostre scuole”.Come si svolgerà la Festa quest’anno?“Quest’anno la festa si articolerà su due giornate: domenica 6 maggio le Associazioni allestiranno i loro stand in Piazza Garibaldi e distribuiranno vo-lantini e materiale informativo per sensibilizzare la cittadinanza e cercare di attirare nuovi volontari. Sabato 19 maggio, invece, presso il liceo di Broni, le Associazioni illustreranno ai ragazzi le loro at-tività”.Un’attenzione particolare alle scuole, quindi.“La presenza delle scuole è importante, perchè è giusto che i ragazzi vengano a contatto con il mondo del volontariato. Questo è un obiettivo importante che io intendo perseguire con forza. Le associazioni di volontariato sono ormai diventate fondamentali per la società, perchè i Comuni, a causa della scar-sità di risorse, non riescono più a tutelare le fasce più deboli. E il volontariato va a dare sostegno a queste persone, che non trovano più risposta nelle istituzioni”.Da questo mandato è stato introdotto un nuovo Assessorato, che fa capo a lei. Ce ne vuole par-lare?“Sì, in questo mandato abbiamo istituito l’Assesso-rato allo Sport, la cui delega è stata affidata al sot-toscritto, per dare maggior rilievo alle associazioni sportive di Broni. Abbiamo già fatto una riunione con tutti questi soggetti e l’obiettivo è quello di cre-are un Coordinamento delle associazioni sportive, così come è avvenuto per quelle che si occupano del sociale. Vogliamo promuovere l’attività sportiva in Città, anche qui con il coinvolgimento delle scuole, e organizzare, probabilmente a giugno, la Festa del-lo Sport, analoga a quella del Volontariato di cui si parlava prima”.Quali sono le associazioni sportive presenti a Bro-ni?“Le Associazioni sportive presenti sul territorio sono: le tre squadre di basket, una maschile, una femminile e una di minibasket, il Broni Calcio, il tennis, il Judo, la Bocciofila, la Pallavolo femminile, Oltredanza e i Cannisti bronesi. Sono molto conten-to perchè hanno tutte accolto con entusiasmo e di-sponibilità il nostro invito”.Cambiamo argomento e parliamo del Commer-

cio. Anche quest’anno saranno riproposte le se-rate al mercoledì?“Certamente, come gli anni scorsi, anche quest’an-no ci sarà una nuova edizione dei mercoledì sera di Broni. La novità è che c’è un nuovo soggetto che collabora con il Comune e con l’Ascom per l’orga-nizzazione delle manifestazione, ovvero la Nuova Pro Loco di Broni. La società privata che gestiva l’evento si è ritirata e così abbiamo pensato di coin-volgere le associazioni del territorio. La Pro Loco si occuperà dell’organizzazione delle serate e dei mer-catini, in sinergia con l’Ascom. Abbiamo registrato la piena disponibilità dei bar, come anche in prece-denza, e siamo intenzionati ad estendere la parteci-pazione a tutti i commercianti di Broni”.Il bando del Distretto del Commercio, invece, come si è concluso?“Il bando del Distretto del Commercio si è conclu-so a metà gennaio. I soggetti che hanno partecipato sono stati 21 e siamo riusciti ad impiegare tutte le ri-sorse che avevamo a disposizione. Questo vuol dire che è stato anche ben pubblicizzato. Principalmen-te le attività che hanno partecipato sono di Broni ed è positivo che, nonostante il momento di crisi, i commercianti vogliano investire e rilanciare i loro esercizi. Adesso i soggetti interessati hanno tempo fino ad ottobre per eseguire i lavori e poi dovranno presentare le fatture per certificare gli interventi”.Quali novità che riguardano il Distretto?“Stiamo pensando di organizzare a breve un incon-tro con i consiglieri regionali eletti nella nostra Pro-vincia per fare un po’ il punto della situazione, spie-gando loro l’attività del nostro Distretto e chiedendo il loro sostegno per ottenere la certificazione regio-nale, in quanto riteniamo di essere un Distretto vir-tuoso, che ha partecipato a tutti i bandi e ha sempre impiegato tutte le risorse messe a disposizione. Per questo dobbiamo anche ringraziare la professionali-tà del Celit, che ci ha aiutato in tutto l’iter burocra-tico. Il nostro obiettivo principale rimane quello di sostenere il più possibile le nostre attività, mettendo a frutto l’esperienza maturata in questi anni”.Quali sono i progetti in campo per i prossimi mesi?“Abbiamo intenzione di incontrarci e confrontarci

zato, l’arredamento che deve essere il più omogeneo possibile, nel rispetto dell’architettura degli edifici del centro”.Intanto state cercando di chiudere il bilancio in una situazione sempre più difficile.“È una situazione molto complicata. Le risorse da-gli enti superiori sono sempre meno, si pensi ai tagli del 70% dei Piani di zona o al mancato introito degli oneri di urbanizzazione per la crisi del settore edile, e, a fronte della mancanza di risorse, le competen-ze affidate ad un Comune sono sempre in aumento. Inoltre sempre più famiglie chiedono di usufruire dei servizi sociali ed è chiaro che siamo in difficol-tà. Ora il gettito dell’Imu darà un po’ di respiro ai Comuni, ma sarà sulle spalle dei cittadini. In tutta questa situazione noi riusciremo a chiudere il bilan-cio. La trattativa con i sindacati è andata a buon fine e siamo riusciti a non togliere nemmeno un ser-vizio. Certamente alcuni servizi andranno rivisti ed ottimizzati, laddove si possa risparmiare sui costi”.Vicesindaco Riviezzi, la visita del ministro della Salute Balduzzi è stata definita dal Sindaco Paro-ni “un giorno di speranza per Broni”. Lei è d’ac-cordo?“Ovviamente. La visita del Ministro è stata un se-gnale molto positivo e l’auspicio è quello di un im-pegno costante del governo per risolvere questo an-noso problema. Oltre alla questione dolorosa delle vittime e delle loro famiglie bisogna anche conside-rare il grave danno di immagine per la città. L’im-pegno, quindi, deve essere rivolto anche al rilancio di Broni sotto tutti i punti di vista. Già il fatto che il Ministro Balduzzi sia venuto in prima persona di-mostra, a mio parere, che c’è la volontà di arrivare presto ad una soluzione”.

con Ascom e Confesercenti per stu-diare un regolamento per l’arredo urbano nel centro storico. I bar, sem-pre più spesso, fanno richiesta per posizionare dei dehors. Noi sostenia-mo qualsiasi iniziativa delle nostre attività commerciali, però crediamo che, nel centro storico, sia necessario mettere alcune regole, ad esempio sui colori da utilizzare, le dimensioni di insegne o tendoni, il materiale utiliz-

Antonio Riviezzi

CONFESERCENTI Troppa burocraziaTroppa burocrazia, regole complesse e soprattutto costose per i commercianti. Così Confesercenti ha bollato il nuovo regolamento comunale per i tavoli all’aperto e i gazebo di bar e ristoranti. Il giudizio è scritto nero su bianco in una lettera al Comune: «In una situazione in cui c’è uno sforzo da parte di Unione Europea, Governo e Regione di forte semplificazione delle procedure, questo regolamento va in senso opposto. Si può aprire un’attività in un giorno, per avere i tavolini ci vo-gliono settimane, forse mesi, con mille passaggi e mille spese. Non è comprensibile che per aprire un’attività di pubblico esercizio viene utilizzata l’autocertificazione, mentre per i tavolini si deve fare un lungo e costoso percorso burocratico.

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MAGGIO 2012il Periodico 46

Maggi: “Ricostituiamo la Consulta della Famiglia e del Volontariato”

IL VICESINDACO DI STRADELLA DEVE FAR FRONTE AI TAGLI DEL WELFAREST

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LLA

di oliviero mAggi

Con il Vicesindaco e Assessore al Welfare del Co-mune di Stradella, Piergiorgio Maggi, ripercorriamo questi tre anni della Giunta Lombardi alla guida della città. Il Vicesindaco ci parla anche del bilancio che sta per essere approvato e delle recenti dimissioni dei due consiglieri di maggioranza del Gruppo Misto, Cristi-na Covini e Alvaro Albanesi.La Giunta Lombardi compie tre anni. Qual è il giudizio sul suo operato?“Il giudizio lo devono dare i cittadini di Stradella. Abbiamo lavorato con impegno. Sappiamo che pos-siamo e dobbiamo migliorare”.Quali sono gli interventi più importanti che avete realizzato?“Voglio ricordare la realizzazione della nuova scuo-la materna di via F.lli Cervi, il collegamento della gronda Nord con la strada per S. Cipriano, Pavia e l’imbocco dell’autostrada, i lavori di ristrutturazio-ne dei mini alloggi e del CSE CDD di via Vena, il rifacimento completo del tetto delle scuole elementa-ri, il fotovoltaico presso la scuola media, i lavori di ripristino delle due frane di Casa Agati e del Rile in zona Amistà Torre Sacchetti, l’allestimento delle aree mercatali con videosorveglianza dell’area e posa di colonnine per l’acqua e l’energia elettrica, il com-pletamento cimitero con la realizzazione di 140 nuovi loculi; ancora si è dato il via a due importanti recu-peri del centro storico, poi i lavori già partiti pres-so l’area del vecchio ospedale. Al netto delle varie manutenzioni effettuate e dei servizi attivati nei vari Assessorati”.Nei prossimi anni a cosa vi dedicherete?“Rimangono due anni di amministrazione, di lavo-ro intenso per migliorare i servizi del Welfare locale, la qualità della vita, l’aspetto e l’ordine nella nostra città, le manutenzioni, gli asfalti, il verde, la funzio-nalità degli uffici e la qualità dei servizi ai cittadini. Tutti interventi possibili, ma per attuare gli interven-ti relativi ai lavori pubblici occorre che il governo modifichi il patto di stabilità, liberando le importanti risorse economiche, oltre 2 milioni di euro, che il Co-mune possiede, ma non può utilizzare. Occorre altresì grande collaborazione tra pubblico e privato per re-alizzare le opere, un modo nuovo e più aderente alla mutata situazione socio economica del paese”.Si è addirittura parlato di sforamento del Patto. Lei cosa ne pensa?“Come ho detto prima il governo deve modificare i criteri non più realistici del rispetto di tale Patto. Se ciò non accadrà, probabilmente non lo rispette-

remo, non per scelta, ma per necessità. Subiremo le penalizzazioni economiche e gestionali previste, ma restituiremo ai cittadini quello che chiediamo loro in contributi e tasse, finanziando gli interventi che ho elencato, oltre a pagare fino all’ultimo euro i nostri fornitori e le ditte che hanno lavorato per il Comu-ne e che aspettano i loro soldi da più di un anno, in alcuni casi da due; così facendo daremo un minimo respiro alla nostra economia locale, senza mettere in ginocchio le piccole ditte artigiane che si sono fidate dell’Ente Locale”.Una novità introdotta dal suo Assessorato è stato il Pedibus. Come procede?“E’ stata una sorpresa anche per me. Circa 45 bam-bini su 4 percorsi nel raggio di 500 metri dalla scuola elementare. Un autobus umano che ha i punti di rac-colta, le fermate e l’arrivo presso la scuola. Un modo nuovo per conoscere la propria città, le regole stra-dali, per sviluppare l’autonomia e mischiare le amici-zie, una pratica di buona salute. Vorremmo allungare i percorsi dal prossimo settembre, arrivare fino a mil-le metri dalla scuola, per favorire nuove adesioni di ragazzi. Purtroppo mancano ancora volontari, ora ci sono 6 dipendenti comunali e 12 cittadini, e i nostri uffici del Comune aspettano adesioni; nonni, genito-ri, cittadini dateci e datevi una mano!”.Nelle scorse settimane è partita la nuova edizione della Primavera dello Sport. Quali sono le novità di quest’anno?“A calendario capovolto, la serata finale di sabato 9 giugno, con premiazioni di atleti e società, esibizioni e spettacolo si svolgerà per la prima volta al Tea-tro Sociale di Stradella, gestito come un evento della stagione teatrale, con tanto di biglietti, maschere, al-lestimento scenico. Il programma poi come al solito è ricchissimo, con le Società Sportive protagoniste, con molto spazio per bambini, ragazzi e scuole, come è giusto. Una cosa però devo dire, in un momento economico difficile come questo: la Primavera del-lo Sport è totalmente finanziata dagli sponsor, che ringrazio con riconoscenza, e non sottrae un euro al bilancio comunale. Purtroppo ci sono persone che criticano senza sapere o fingendo di non sapere que-ste cose”.È tempo di discussione del bilancio, in un quadro ancora molto complesso, soprattutto per quanto riguarda l’Imu. Il Pdl si è mostrato disponibile al dialogo. È un buon inizio?“Siamo quasi in dirittura di arrivo. Sia nelle commis-sioni, che nella seduta consiliare, con la condivisione di un atto di indirizzo, che nella recente Assemblea Pubblica, l’atteggiamento della minoranza consiglia-re è stato di grande collaborazione e di grande spi-rito costruttivo. Oltre alla scelta di tenere invariata l’aliquota IRPEF al 5 per mille, l’ obiettivo dell’Am-ministrazione per garantire i servizi oltre al pareggio di bilancio, è quello di incassare dall’IMU la stessa cifra garantita nel passato ai Comuni dall’ICI”.Quanto si pagherà a Stradella per l’Imu?“Se il governo non modificherà per l’ennesima volta le aliquote, pagheremo a Stradella il 4,70 per mille sulla prima casa, l’8,1 per mille sulla seconda casa, il 9,6 per mille per le abitazioni classificate A/10, il 10,6 per mille per i D/5 (banche, assicurazioni, ecc.) oltre che per le aree fabbricabili, lo 0,2 per i fabbrica-ti rurali così come stabilito dal decreto governativo. Le tariffe per i servizi comunali saranno invariate,

come da accordo di legislatura siglato con i sindaca-ti e deliberato, fatto salvo l’adeguamento automatico dell’ISTAT per le fasce a più alta compartecipazione, quest’anno l’ISTAT è del 2.8%”.Di sicuro finora ci sono i tagli al Welfare. E la mi-noranza chiede di ottimizzare le spese per i servizi alla persona. Qual è la soluzione?“Messa così girerei il quesito al Dr. Monti e al Mi-nistro Fornero che del Welfare pare non si occupi-no, dopo i disastri e i tagli del precedente governo, ad esempio l’azzeramento del FNA, fondo per le non autosufficienze, passato dai 44 milioni del 2008 allo zero del 2011, o al FNPS fondo nazionale per le po-litiche sociali, passato dai 94 milioni del 2008 ai 25 milioni del 2011 -73%”.Una situazione disastrosa...“Il Comune di Stradella ha minori entrate valutabili tra i 70 e gli 80 mila euro. I servizi non si toccano, le tariffe neppure, e allora? Allora pur nelle difficol-tà si devono ridurre gli interventi sulle utenze, non nel numero, ma negli importi massimi, si dovranno ridiscutere le compartecipazioni dei parenti nelle rette di ricovero, non si sostituirà più il personale in quiescenza, ma si adotteranno soluzioni interne; ma la vera risorsa saranno le agenzie e le Associazioni esistenti sul territorio cittadino, che già si occupano dei più fragili. Uniamo le forze, non sovrapponiamo gli interventi, aiutiamo chi veramente ha bisogno. Ri-lanciamo e ricostituiamo la Consulta della Famiglia e del Volontariato: ne ho parlato con Don Cristiano, si può fare”.Vicesindaco Maggi, nel 2014 si voterà per le co-munali. Governissimo con parte della minoranza o tornerà Torre Civica?“La natura stessa del nome, Torre Civica, e le pas-sate esperienze amministrative hanno dimostrato che stiamo parlando di una vera lista civica composta da progressisti, riformisti, moderati, società civile, mondo associativo e del volontariato, semplici e im-portantissimi cittadini che sono stati eletti e che sono pure e soprattutto amici. Si deve proseguire, parten-do dall’esistente, cercando di allargare il più possi-bile la rappresentanza cittadina nella futura forma-zione e francamente al sottoscritto e penso anche ai cittadini di Stradella poco importa del governissimo o di particolari formule politiche”.Intanto però si sono dimessi i consiglieri Albanesi e Covini. Un commento.“Mi spiace che Alvaro e Cristina abbiano preso que-sta decisione, che rispetto, così come ne rispetto le motivazioni. Abbiamo lavorato assieme per anni, sia come consiglieri, sia come assessori, nell’interesse di Stradella e della parte di popolazione più fragile e debole, siamo e spero resteremo amici. All’inizio della legislatura, pur rimanendo all’interno della maggioranza, hanno valutato più opportuno costi-tuirsi in gruppo misto. Con grande lealtà e senso di responsabilità non hanno mai fatto mancare il loro apporto, anche a volte giustamente critico, alla no-stra maggioranza. Li ringrazio e spero che nel futuro il loro impegno civico ci faccia incontrare di nuovo. Un benvenuto ai due nuovi consiglieri comunali di Torre Civica Aldo Bongiorni e Irene Buffagni, che hanno già avuto importanti esperienze sia nel mondo del volontariato sociale, sia nel mondo associazio-nistico e sportivo, un ottimo viatico per l’esperienza che stanno per iniziare”.

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MAGGIO 2012il Periodico 47

“I tagli ai trasferimenti mettono a rischio i servizi per i disabili”

INTERVISTA AL PRESIDENTE DI ANFFAS BRONI-STRADELLA, PAOLO PIETRA

di oliviero mAggi

Abbiamo incontrato Paolo Pietra, Presidente dell’As-sociazione ANFFAS Onlus Broni-Stradella, che da più di 40 anni, si occupa dei problemi delle persone disabili. L’azione di questa Associazione, in sinergia con il Comune di Stradella e i Comuni del territorio, ha permesso la creazione di una rete molto importante di servizi per queste persone. Servizi messi in discus-sione dai continui tagli alle risorse dei Comuni.Presidente Pietra, di cosa si occupa la vostra As-sociazione?“La nostra è un’Associazione di famiglie che hanno persone con disabilità. Ci occupiamo, da 40 anni, della tutela dei loro diritti in tutti i modi possibili. Forniamo un servizio, che si chiama SAI (Servizio di Accoglienza e Informazione), a supporto di tutta la cittadinanza, su problematiche relative alla disabili-tà: pensioni, invalidità, agevolazioni fiscali. Inoltre ci occupiamo di 2 Comunità socio-sanitarie, una a Stradella e una a Broni, che ospitano in tutto 20 per-sone. Infine, con i nostri mezzi, 3 pullmini e 3 auto, offriamo un servizio di trasporto sul nostro territorio di riferimento, ovvero Stradella, Broni e Casteggio”.Quali sono i servizi offerti nella struttura di Stra-della?“Presso questa struttura sono attivi i tre servizi pre-visti dalla Regione per le persone con problemi di disabilità, il CDD, il CSE e lo SFA, tutti gestiti dal Comune di Stradella. Il CDD (Centro Diurno Disabi-li), per gli utenti più gravi, in cui si svolgono attività per il benessere psicofisico e per il mantenimento del-le abilità acquisite; il CSE (Centro Socio Educativo), per casi meno gravi, dove si effettuano laboratori con un taglio più occupazionale (attività con un’azienda agricola di Montù Beccaria e con le scuole). Infine lo SFA (Servizio Formazione alle Autonomie), per i casi lievi, riservato ai giovani 16-35 anni, con un taglio molto occupazionale, svolto all’esterno delle struttu-re, in collaborazione con ditte o cooperative sociali del territorio”.Quanti utenti usufruiscono di questi servizi?“Il nostro bacino di utenza è molto ampio e compren-de utenti da 4 Distretti dei Piani di zona. La nostra struttura, unica per l’Oltrepò Orientale, raccoglie disabili da 22 Comuni di tutto il territorio. In totale abbiamo 28 utenti al CDD, 23 al CSE, 14 allo SFA. Si tratta di servizi diurni, quindi a fine giornata gli utenti tornano nelle loro famiglie”.Oltre a queste persone, immagino ci siano molte richieste di nuovi utenti.“Sì, ci sono molte richieste, però il Comune, nono-stante i posti liberi nelle strutture, è costretto a re-spingerle per la mancanza di risorse. Ogni utente del CDD costa al Comune dove risiede 20,5 euro al gior-no, mentre ogni utente del CSE-SFA costa 32,5 euro al giorno, 10 euro in più rispetto allo scorso anno. Tutto questo a causa del taglio al Fondo Politiche Sociali e all’azzeramento del Fondo Non Autosuffi-cienze”.Nelle strutture residenziali invece come funziona?“Nelle strutture residenziali vivono persone che o non hanno più famiglia oppure con i genitori che non sono più in grado di curarli. Tipico è il caso di una persona disabile con un solo genitore magari anzia-no o malato. In questo caso la retta è a carico dei familiari, anche se il Comune interviene in casi di difficoltà economiche. Gli utenti di queste strutture

partecipano alle attività dei centri diurni”.Quindi, uno dei problemi che dovete affrontare è quello della scarsità di risorse?“Il primo problema che dobbiamo affrontare è pro-prio quello di riuscire a mantenere i servizi che at-tualmente offriamo. È l’argomento di tutte le riunioni che stiamo facendo con gli Amministratori di Stradel-la e Broni. Purtroppo, come ho già detto prima, que-sto è l’unico centro in questa parte di Oltrepò, l’altro è a Voghera. E in questi anni sono aumentati molto i costi per i Comuni di residenza, anche dal punto di vista dei trasporti. Un altro problema è legato alla mancata occupazione di queste persone, molto diffi-cile per tutti in questi momenti di crisi. Infine c’è un serio pericolo culturale che sta venendo avanti”.Di cosa si tratta?“È un problema, figlio di questo momento storico, per cui il disabile è visto come un costo per la citta-dinanza. Soprattutto dopo queste campagne contro i falsi invalidi, certamente giuste, ho l’impressione che si inizi a pensare che il disabile debbano curarselo le famiglie e non più lo Stato. E, a lungo andare, questo atteggiamento può diventare pericoloso”.Siete soddisfatti dei risultati che state ottenendo?“Sì, i nostri utenti ottengono buoni risultati, so-prattutto per quanto riguarda la consapevolezza di se stessi e l’autonomia. C’è un forte miglioramento delle capacità e del mantenimento di quanto è stato acquisito”.Sono in corso dei lavori all’interno della struttura. Di cosa si tratta?“L’edificio è un edificio molto vecchio rispetto agli standard attuali, però non ha mai richiesto grossi in-terventi. Recentemente ci sono stati dei problemi nei locali del CSE e abbiamo provveduto a dei lavori di adeguamento degli spazi, con due nuove stanze per i laboratori e servizi igienici attrezzati, secondo le di-rettive della Regione. I lavori sono quasi ultimati e, al

più presto, utilizzeremo anche questa zona”.Di recente avete chiesto all’Amministrazione più parcheggi riservati agli invalidi. Siete stati ascol-tati?“Questo rientra nella difesa dei diritti di cui parlavo all’inizio. Noi abbiamo chiesto più parcheggi per gli invalidi, soprattutto nella zona centrale, e, di recente ne sono stati creati di nuovi. Il problema ora è impe-dire a chi non ha il tesserino di occupare quei posti e l’Amministrazione si è impegnata a vigilare di più su queste infrazioni. A Broni, ad esempio, il problema è meno frequente. Parallelamente noi stiamo studiando una campagna di sensibilizzazione della cittadinan-za, con dei volantini da mettere sulle vetture, ripren-dendo lo slogan, già usato in altre città, ‘vuoi il mio posto? Prendi anche il mio handicap’”.Il Consigliere comunale Vercesi ha presentato un’interpellanza per chiedere l’esenzione per i di-sabili del pagamento della sosta nelle strisce blu. Siete d’accordo con questa proposta?“Questa è un’altra nostra richiesta che abbiamo avanzato. L’Amministrazione ci ha detto che ora non si può fare, bisogna aspettare la revisione del con-tratto con la concessionaria. Il parcheggio gratuito nei posti blu sarebbe il massimo per garantire la mo-bilità dei disabili”.Presidente Paolo Pietra, quali saranno i progetti che state mettendo a punto in vista dei prossimi anni?“Purtroppo manca tutta l’azione rivolta ai disabili più piccoli. Nei prossimi anni cercheremo di prestare la nostra attenzione alle giovani coppie di genitori, che hanno figli disabili. Abbiamo organizzato un Con-vegno in ottobre su questo tema, a cui bisogna dare seguito, cercando sempre di allacciarsi con il mondo della scuola, che è il primo tramite con le famiglie. Ci dobbiamo muovere assolutamente in questa direzio-ne, in cui finora, siamo stati un po’ carenti”.

STRADELLA

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MAGGIO 2012il Periodico 48

Successo per la presentazione del libro ‘Montesegale, storia di un antico borgo’

IN PRIMA FILA: BOSONE, POMA, TAGLIANI, VITALI E JANNUZZELLIEV

ENTI

cato di illustrare nella sua ultima fatica letteraria: “Montesegale: storia, paesaggio, bellezza e cultura di un antico borgo”. L’opera (Bell&Tany Edizioni), presentata al pubblico presso la Sala Convegni del Castello di Montesegale, è stata realizzata in colla-borazione e con il patrocinio della Fondazione Co-munitaria della Provincia di Pavia, della Provincia di Pavia, della Comunità Montana Oltrepò Pavese e dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia. L’incon-tro ha visto protagonisti due personalità del giornali-smo italiano e, in particolare, del Corriere della Sera: il caporedattore Antonio Morra, nel ruolo di mo-deratore, e Armando Torno, Responsabile Cultura. «Piccole storie locali, come quella di Montesegale, sono la nostra ricchezza – spiega l’esperto - poiché, nel loro complesso, costituiscono la Storia del nostro Paese. Si tratta di un libro di piacevole lettura non solo perché l’autore ha seguito, nel metodo, tutti i dettami necessari per la ricostruzione della memoria collettiva, ma soprattutto per i particolari rilevati e per l’interessante apparato iconografico». Fotografie d’epoca che Alessandro Disperati ha reperito gra-zie alla disponibilità degli abitanti di Montesegale, un borgo al quale si sente particolarmente legato: «a cavallo della seconda guerra mondiale – spiega l’au-tore - mio nonno è stato qui segretario comunale. La storia di questo paese mi ha sempre affascinato per-ché, a differenza di altri comuni della Valle Staffora dominati dai Marchesi Malaspina, si distingue per la presenza dei conti Palatini, istituiti da Carlo Magno. Da questi ultimi discende poi la famiglia Gambarana che ha dominato la scena politica fino alla fine del feudalesimo. Tante sono le curiosità che ho portato alla luce: per esempio, a testimonianza di quanto fos-se importante il castello di Montesegale, intorno al 1300 circa, vi dimoravano ben 200 cavalieri e 400 fanti. La fortezza è stata infatti espugnata una sola volta quando i Gambarana si schierarono con i Ma-laspina contro i Visconti di Voghera, ma ne uscirono sconfitti. In quella occasione, una parte del castello andò distrutta, ma grazie all’opera di Ruggero Jan-nuzzelli, attuale proprietario, ancora oggi possiamo godere dell’aspetto originario. Consultando l’archi-vio del comune sono riuscito a ricostruire anche pic-coli episodi: dall’affitto della legna per riscaldare i 3 plessi scolastici, alla necessità di reperire le risorse per far fronte alla neve nelle ben 21 frazioni. Il resto è storia recente: il mio ringraziamento va, in partico-lare, al sindaco Carlo Ferrari che tanto sta facendo per la salvaguardia di questo nostro splendido terri-torio». E tanto ancora rimane da fare, ad affermarlo è proprio il primo cittadino: «La valle Ardivestra ha saputo mantenere nel tempo le sue peculiarità. Ab-biamo la ferma convinzione che l’unica strada per-corribile per la valorizzazione del nostro comune, sia proprio quella di trasformare un punto di apparente

debolezza, derivante dalla quasi assenza di sviluppo economico sul territorio, in un punto di forza facendo del paesaggio e dei prodotti tipici un’inestimabile ri-sorsa da salvaguardare e al tempo stesso da promuo-vere». Questi, i fattori distintivi, ma «esistono aspetti allarmanti – interviene Morra - come, ad esempio, le centrali fotovoltaiche che occupano le colline». La provocazione trova risposta nel senatore Daniele Bo-sone, presidente della Provincia di Pavia: «Se il pae-saggio è un punto di forza va preservato: non ci sono dubbi sulla politica che l’amministrazione provincia-le ha intrapreso in questi mesi. Dobbiamo maturare una percezione collettiva dell’Oltrepò montano affin-ché possano prendere vita progetti turistici capaci di promuovere il territorio, con i suoi splendidi borghi e castelli. L’importante è che ogni opera ed iniziativa sia coordinata tra le varie istituzioni così da garan-tirne una corretta gestione, anche in vista dell’Expo». E sulla sinergia tra enti parla anche Bruno Tagliani, presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò pa-vese: «Vogliamo dare la possibilità a chi viene sul territorio di essere accolto e guidato. A fronte di una potenzialità importante, in passato ciò che è venuto a mancare è la capacità di prenderci cura del turi-sta. La scommessa è quella di muoverci, insieme, in questa nuova direzione e credo che con l’impegno di tutti si possa guardare al futuro con occhi nuovi». Ma come Cultura e Politica possono coesistere in un

progetto di tale portata? A chiarirlo è Vittorio Poma, presidente del Consiglio Provinciale: «Legare insie-me Cultura e Politica non è certo facile, soprattutto di questi tempi. Ma possibile: il volume presentato ci insegna che la storia incrocia le scelte della politi-ca e ci permette di recuperare la nostra identità. Ci aiuta a capire non solo com’era una comunità, ma come vuole essere, quali direzioni di crescita vuole intraprendere. Ecco quindi che su di noi grava una responsabilità: non possiamo tradire le aspettative di chi ha lavorato per tramandarci le ricchezze oggi a nostra disposizione, ma pensare ad un domani che sia coerente con le nostre radici». Ed è proprio nell’inte-resse collettivo che la Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia ha contribuito alla realizzazione del volume storico: «Gli obiettivi della fondazione – spiega il presidente Giancarlo Vitali - sono favorire l’aggregazione sociale ed intervenire dove esistono condizioni di necessità in ambito culturale, storico e artistico». A chiudere la presentazione è il padrone di casa, l’imprenditore Ruggero Jannuzzelli: «Per svi-luppare ulteriormente questo territorio è necessario ritrovare il contatto con quella dimensione naturale e genuina che oggi stiamo dimenticando a favole di uno stile di vita improntato al consumo». E se l’in-tento dell’autore era mettere in luce la storia di un piccolo gioiello d’Oltrepò, l’impressione è che invece abbia contribuito a lanciare una sfida al futuro.

di FederiCA CAlizzAno

Non si può parlare di futuro se non si mette in salvo la nostra memoria. Ed è con questa consapevolezza che scrivere la storia di un piccolo bor-go d’Oltrepò diventa la chiave per consegnare alle nuove generazioni la traccia di un sentiero da percorrere. Un sentiero di piccole e grandi uma-nità, di gioielli storici e artistici che Alessandro Disperati non ha man-

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MAGGIO 2012il Periodico 49

“Tra gli appuntamenti organizziamo la seconda edizione del Val Versa Book”

LA BIBLIOTECA COMUNALE DI SANTA MARIA DELLA VERSA PUNTA SUI GIOVANIEVENTI

di oliviero mAggi

La Biblioteca Comunale di Santa Maria della Versa è gestita da un gruppo di giovani volenterosi, a cui si affianca l’esperienza di persone adulte. Abbiamo incontrato la Presidente del Comitato di gestione, Alice Brandolini, e Federica Bergonzi, che ci hanno illustrato le diverse iniziative organizzate dalla bi-blioteca, lungo tutto l’arco dell’anno, con l’obiettivo di coinvolgere persone di tutte le età, dai bambini ai pilastri della comunità. Iniziative che vanno al di là del semplice prestito dei libri.Quali sono gli orari di apertura della Biblioteca?“La Biblioteca è aperta per la consultazione e il no-leggio dei libri due volte a settimana, il mercoledì pomeriggio dalle 17.00 alle 18.00 e il sabato mattina dalle 10.15 alle 11.30. L’offerta letteraria è sempre molto aggiornata; noi stessi del Comitato provvedia-mo, con le donazioni ricevute da chi frequenta le no-stre iniziative, ad ordinare almeno due volte all’anno gli ultimi libri usciti. Cogliamo l’occasione per rin-graziare anche tutti quelli che ci donano i loro libri”.La Biblioteca ha programma molto ricco di eventi. Ce ne volete ricordare qualcuno?“Quest’anno abbiamo organizzato diverse nuove gite: abbiamo replicato a teatro con il nuovo spet-tacolo dei Legnanesi “Sem Nasù par patì e patem” e il musical “Sister Act”. Tutti gli spettacoli hanno visto la partecipazione di una media di 45 persone, un buon successo, che ci ha permesso di avere il bus sempre affollato. Inoltre durante il periodo natalizio siamo andati a Milano a vedere il “Museo del ‘900”, mentre a fine ottobre abbiamo organizzato un week-end a Venezia”.Per i più piccoli, invece, cosa avete organizzato?“Per i bambini e i ragazzi ogni estate organizzia-mo una gita al parco divertimenti di Gardaland. Quest’anno non abbiamo ancora deciso il gior-no, perchè stiamo ancora valutando la possibilità di cambiare meta e andare a Mirabilandia. Oltre a questo abbiamo organizzato il 31 ottobre la festa di Halloween. Per l’ultimo giorno di scuola, inoltre, è prevista una caccia al tesoro. Infine abbiamo in pro-gramma il tradizionale torneo di Basket, a squadre di tre persone, cui parteciperanno numerose squadre della Provincia di Pavia”.Molte sono anche le iniziative letterarie. Cosa ave-te in programma nei prossimi mesi?“Nel mese di aprile c’è stata la seconda edizione del “ValVersa Book Festival”, ovvero una serie incontri con gli autori in biblioteca. L’anno scorso durante la prima edizione hanno partecipato degli scrittori emergenti della provincia di Pavia: Giorgio Scian-na (“18 secondi prima dell’alba”), Andrea Valente (“Astrolibro”) e Piersandro Pallavicini (“African In-ferno”). Quest’anno, invece, un’ edizione tutta al fem-minile. L’incontro principale è stato con la scrittrice Sveva Casati Modigliani, cui ha partecipato anche la Professoressa Morini, insegnante al liceo scientifico Golgi di Broni. Dal 25 marzo al primo aprile, inoltre, è stata allestita “Come eravamo”, mostra di fotogra-fie di Santa Maria della Versa, delle frazioni e dei Paesi confinanti dal 1890 al 1970 circa”.Avete collaborato anche per l’organizzazione del Carnevale?“Sì, come ogni anno, domenica 26 febbraio abbiamo collaborato con la Pro Loco cittadina per l’organiz-zazione del 29° Carnuà d’la Val Versa, dove hanno

sfilato carri allegorici, carri d’la scua, gruppi e ma-schere singole e che ha registrato anche quest’anno un ottimo successo di pubblico”.Grande successo ha avuto il gioco “Quizzami”. Di cosa si tratta?“Quizzami è un vero e proprio tv show dal vivo sulla cultura, che richiede una certa abilità e con anche un pò di fortuna. Le squadre si sfidano in un autentico live show. La serata è composta da quattro manche con dodici domande ciascuna e ad ogni manche 3 squadre passano alla finale. Nella finale si fronteg-giano 12 squadre al meglio di 5 domande, ma nel frattempo anche quelle non qualificate si danno bat-taglia nella finalina degli sconfitti”.Sono previsti anche dei premi?“La squadra vincitrice ha la possibilità di scegliere tra cinque buste, quattro delle quali contengono pre-mi di consolazione mentre in una c’è addirittura un

eventi in calendario?“Per fine aprile è prevista la sperimen-tazione della “Cena con il Delitto”. La serata sarà basata su testi gialli origi-nali, scritti appositamente dagli Autori della Compagnia, e interpretati da un gruppo di attori con la formula di “te-atro interattivo”: il pubblico può inter-venire con domande agli indiziati, esa-minando gli indizi durante gli intervalli e fornendo infine la soluzione, singo-larmente o a squadre. Per l’estate vor-remmo anche organizzare una sfilata di abiti da sposa dagli anni ‘50 ad oggi”.

buono per un soggiorno di 4 persone in Italia, Spagna o Croazia. Le due serate, il 4 febbraio e il 3 marzo, sono state un grande successo, con rispettivamente 19 e 29 squadre iscritte, e tutti i posti a sedere disponi-bili occupati a Palazzo Pascoli”.Quali sono i prossimi

E per quanto riguarda le gite?“Nel mese di settembre, dopo la vendemmia, organiz-zeremo un altro week-end. In questo caso non abbia-mo ancora scelto la meta, ma le possibili destinazioni sono Firenze oppure Perugia e Assisi. In primavera sono previste un paio di gite in giornata, le destina-zioni saranno il “Parco di Pinocchio” a Collodi per coinvolgere i bambini ma non solo, e il “Parco Sigur-tà” a Desenzano sul Garda”.Siete soddisfatti dell’attività della biblioteca?“Certamente, perchè tutti insieme collaboriamo per la buona riuscita delle iniziative da organizzare, dividendo il nostro tempo fra il lavoro, lo studio e il volontariato in biblioteca. In tutte queste attività, inoltre, abbiamo realizzato di essere specializzati an-che nel catering. Ogni iniziativa è infatti seguita da un ricco buffet con dolci e stuzzichini salati preparati da noi”.

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MAGGIO 2012il Periodico 50L’INCONTRO ALL’HOTEL CLEMENTI DELLA LOCALITA’ TERMALE

Il 3 volte Campione d’Europa Luca Rossetti a Salice Terme presenta il programma sportivo 2012

MOTO

RI

europeo ha svelato ai giornalisti giunti da molte parti d’Italia e d’Europa il programma 2012. E’ stato con-fermato l’accordo con Skoda Turchia – Yuce Auto, per partecipare al Campionato Rally Turco 2012. La serie è composta da sei gare più il Bosphorus Rally, valido anche per il Campionato Europeo Rally. Alla televisione turca Turkey Radio Television Sport24 presente a Salice un Rossetti visibilmente soddisfatto in un perfetto inglese ha dichiarato: “Sono davvero felice di prendere parte al campionato turco, per me è l’inizio di una nuova sfida. Sarà tutto nuovo per me, tranne che i miei amici della Pegasus Racing Turkey che supportano questa partecipazione e con cui ho già vinto il Bosphorus Rally nel 2010 e il Rally di Bulgaria nel 2011. Come pilota italiano, sono orgo-glioso di rappresentare la Skoda Turchia – Yuce Auto in un programma ufficiale. La scelta di presentare il programma a Salice Terme è voluta: qui ha sede la società che cura i miei interessi con il brand United Business, qui abita il mio manager, Pier Liberali, a Salice ed all’Hotel Clementi ci sono spesso, mi piace tutto, mi sento a casa mia, e proprio in un posto in una località dove mi sento “a casa” ho voluto presentare il programmo di quest’anno, che mi vedrà impegnato in paese lontano con gare ed avversari per me nuo-vi”. Per l’ex pilota ufficiale Peugeot e Fiat Abarth, anche nel 2012, un altro ingaggio di primo piano, Skoda Turchia, per la United Business una grande soddisfazione. Sempre ai microfoni di Turkey Radio Television Sport24, il patron di United Business, Pier Liberali: “Piazzare un pilota italiano all’estero è dif-ficilissimo, ci siamo riusciti grazie ai rapporti che ab-biamo con Skoda Motorsport; trovare in Italia risorse per correre ad alto livello è oggi un’utopia. Partiamo con il Campionato Turco, speriamo di vincerlo, poi stiamo pianificando con Rossetti altri impegni inter-nazionali, penso che correremo in Belgio, Bulgaria, Portogallo e Polonia. Il momento è difficile, essere riusciti a firmare per un programma ufficiale è un buon risultato, perché, e purtroppo, molti piloti nostri concorrenti l’anno scorso, sono fermi o hanno pro-grammi di due o tre gare e poi non sanno cosa fare. Al contrario Rossetti correrà con la vettura vincente , la vettura del “ momento”, lo stop alle competizio-ni da parte di Fiat Abarth non ci ha colti imprepa-rati, erano mesi che lavoravamo a questo progetto, grazie al supporto dell’ente del turismo turco anche quest’anno cercheremo di essere protagonisti asso-luti”. Il principale partner pubblicitario del progetto sarà infatti il ministero del turismo turco, con il mar-chio “Go Turkey”, il contratto con l’ente governati-vo è stata firmato da Pier Liberali ed Ertuğrul Günay ministro della Cultura e Turismo della Repubblica di Turchia, a febbraio ad Ankara durante la serata di premiazione degli “AWARD FOR TURKISH”, premio che viene conferito dal Governo Turco, alle

persone che hanno promosso nei più svariati settori la Turchia. Una curiosità, pur essendo “italianissimi”, Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi correranno con la bandiera identificativa turca, avendo dovuto cambiare

Luca Rossetti e United Business, l’azienda che si occupa del suo ma-nagement sportivo, hanno presentato a Salice Terme, all’Hotel Clementi, il programma sportivo per la stagio-ne rally 2012. Durante una piacevole serata che ha visto la presenza di ol-tre cento inviati, il tre volte campione

licenza sportiva , da italiana a turca, per precise clau-sole contrattuali con “Go Turkey”.E’ proprio il caso di dire “mamma li turchi!”

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MAGGIO 2012il Periodico 51PAROLA AL PRESIDENTE DELL’ASD, PAOLO DEANTONI

Godiasco da alti livelli in 2° categoria: “Obiettivo play off, possiamo farcela” SPORT

di giAnluCA giAConiA

Paolo Deantoni è il presidente e l’anima dell’Asd Go-diasco Salice, società nata nel 2005. La squadra, che dal 2008 disputa le partite interne allo stadio “E. De Martino” di Salice Terme, si trova immischiata nella zona playoff del campionato di 2° categoria girone W. Deantoni, dopo essere stato Direttore Sportivo per alcune stagioni, ricopre da quest’anno il ruolo presi-denziale.Come procede il campionato?“Fino a un mese fa eravamo agganciati al treno per il primo posto e quindi stavamo procedendo ad alti livelli. Purtroppo siamo incappati in una serie di tre sconfitte casalinghe, dovute a nostri errori e a infortuni pesanti, come quelli di Guarna e Finardi, pedine importanti che potevano influire diversamente sull’esito delle partite”.Siete in linea con gli obiettivi prefissati ad inizio stagione?“In linea di massima l’obiettivo ad inizio stagione era quello di trovarsi in una posizione tranquilla a livello di playoff e potersi quindi giocare la vittoria finale del campionato. Attualmente alcuni eventuali passi falsi potrebbero pregiudicare anche il discor-so inerente ai playoff. Mi aspettavo qualcosa in più, anche perché il mercato invernale è stato fatto con lo scopo di rinforzare e ringiovanire la rosa in tutti i settori del campo”.Come giudica la 2° categoria di quest’anno?“Rispetto agli altri anni è un campionato molto equi-librato. L’anno scorso avevamo nel girone il Vistari-no, che era retrocesso, e per tradizione era sempre stato in categorie superiori, come la Promozione. In quei casi il primo posto è già assegnato in parten-za e risulta difficile competere, infatti a 5-6 giorna-te dalla fine il Vistarino aveva praticamente vinto il campionato. C’è quindi il rammarico di non essere riusciti ad approfittare di questo equilibrio esisten-te. Considerando le prime 8 squadre in classifica il campionato è equilibrato, invece le altre formazioni mostrano qualità inferiori ed evidenti difficoltà dal punto di vista tecnico e tattico, e la stessa situazione si ha in 1° categoria. Infatti io penso che se noi fossi-mo inseriti in quel campionato ci salveremmo senza problemi perché non vedo il divario tra le due cate-gorie. Il divario era presente dieci anni fa, quando la 1° categoria era più tosta e la 2° aveva un buon livello globale”.Da chi è composta la società?“Ci sono due vicepresidenti, Salvatore Noto e Renato Volpini, la segretaria Sara Volpini, il Direttore Spor-tivo Carlo Garbarini e i consiglieri Matteo Sartini, Matteo Ferrari, Antonella Marcomini e Pierantonio Barbieri”.Un giudizio sul gruppo che avete a disposizione.“La squadra è attrezzata per effettuare il salto di ca-tegoria, il mercato estivo è stato fatto a questo scopo. Poi ovviamente il verdetto finale lo da il campo e noi abbiamo molto rammarico per aver fallito molte par-tite, che erano sicuramente alla nostra portata”.Inizialmente l’allenatore era Fulvio Rossarola, che è stato sostituito a metà stagione da Tiberio Loda: come mai c’è stato questo avvicendamento?“Questo cambiamento è dovuto al fatto che Rossaro-la, dopo un girone d’andata molto positivo, ha deciso di tornare a giocare perché si sentiva in buona con-

dizione e voleva fornire il suo contributo per aiutare i compagni in campo. Avevo bisogno quindi un tra-ghettatore e ho scelto Tiberio Loda. Purtroppo que-sto cambiamento non ha dato la scossa necessaria e qualcosa non è andato durante le ultime partite. E’ stata quindi una scelta dettata dal ritorno in campo di Rossarola”.Il campo “E. De Martino” è stato protagonista di ritiri di squadre importanti come Juventus, Sam-pdoria, Atalanta, Pavia. La presenza di questa struttura è stata importante per la crescita della società?“La struttura è in gestione a noi ed ha avuto senza dubbio un’importanza vitale. Abbiamo a disposizione una struttura che, nonostante le varie bollette di gas e luce, è un lusso e facilita il coinvolgimento di squa-dre importanti e di ritiri giovanili estivi. Inoltre mol-ti giocatori approdano al Godiasco per il discorso societario e per l’ottimo terreno di gioco. Speriamo di migliorare la parte posteriore, con la presenza del campo di allenamento riusciamo a gestire meglio il campo di gioco, utilizzato la domenica”.Se non riuscite a raggiungere la 1° categoria in questa stagione, quali saranno i progetti futuri?“Il nostro progetto proseguirà, non è facile program-mare le prossime stagioni. Il progetto va fatto annual-mente perché l’anno sbagliato può capitare, oppure può anche succedere di iniziare la stagione con una squadra non attrezzata e trovarsi poi in 1°categoria. Vogliamo creare un settore giovanile che diventerà la nostra base per il futuro: in quest’ottica abbiamo bisogno di persone competenti e un maggior numero di squadre giovanili alle spalle. Sto infatti pensando di inserire figure importanti per restituire vigore alla squadra e al settore giovanile”.Come procede il lavoro del settore giovanile?“Seguo parzialmente il settore giovanile, ho affida-to il lavoro ad altre persone competenti, che in fu-turo saranno affiancate da nuovi elementi. Rispetto all’anno scorso, non abbiamo Esordienti e Juniores e puntiamo quindi attualmente su Primi Calci e Pul-cini. In campionato i Pulcini stanno ottenendo ottimi risultati e hanno affrontato squadre come Napoli e Modena nel precedente torneo di Cesenatico. Questo è il nostro punto di partenza e dovrà avere continuità perché i giovani costituiscono il futuro; viviamo in una zona in cui ci sono tante squadre e molti ragazzi da seguire. Parlando di settore giovanile, c’è stato

qui a Salice il “Memorial Cartolini” per gli Allie-vi classe ‘96, disputato ad Aprile e concluso con la vittoria dell’Alessandria. Sono soddisfatto quindi del lavoro dei Primi Calci e dei Pulcini ed è importante la collaborazione con la Soccer School Juventus, che sarà attiva anche l’anno prossimo”.Secondo lei, qual’è stato il ricordo più bello in que-sti anni di storia della società?“A mio avviso il momento più bello è stata la vittoria del campionato di 3° categoria nella stagione 2007-2008. Portare il nome di Godiasco in giro è sempre stato motivo di orgoglio e quel giorno me lo ricordo particolarmente. Altri momenti belli sono costituiti dalla partita contro il Casale per Haiti e dalle richie-ste di amichevoli provenienti dalle squadre gloriose che ci hanno contattato in questo periodo. In questa stagione mi ha fatto molto piacere battere il Casteg-gio, società che ha una storia gloriosa alle spalle, ed è stato un altro motivo di orgoglio”.

PaoloDeantoni

NEL TUNINGPer Trapolarinuovo successoMarco Trapolari insieme ad alcuni sui collaboratori della carrozzeria Omega, ha lavorato sull’estetica di una Mitsubishi Lancer Evo X(10). Questa auto già con carattere sportivo, è stata allestita con un kit studiato e creato appositamente per renderla an-cor piu aggressiva. Ogni accessorio e lavorazione hanno la relativa certificazione che ne garantisce la qualità e la professionalità. Trapolari ha preso par-te all’evento MY SPECIAL CAR SHOW edizione 2012 alla Fiera di Rimini, la rassegna internaziona-le del settore tuning piu importante in Italia. I giudi-ci di Elaborare (rivista di tiratura nazionale) hanno valutato tutte le auto esposte e stilato classifiche per le varie categorie del tuning (extreme, soft...) e hanno premiato l’auto preparata dal giovane ol-trepadano come miglior auto “Japan Style” fra tutte quelle esposte. “I nostri punti di forza - racconta Marco Trapolari - sono stati la scelta dello stile e la certificazione di un lavoro eseguito a regola d’ arte e con professionalità”.

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MAGGIO 2012il Periodico 53

Lo Zavattarello punta ai play off“Il futuro? Difficile fare dei programmi”

A COLLOQUIO CON IL DIRETTORE SPORTIVO MARCO CASTELLI

di ginluCA giAConiA

Lo Zavattarello punta ai playoff di 2° categoria. Lo ribadisce a più riprese il Direttore Sportivo, Marco Castelli, che in passato è stato anche allenatore e gio-catore di questa squadra. Il team è presieduto da Car-lo Brichetti.Siete in corsa per i playoff: secondo lei l’obiettivo è raggiungibile?“Siamo attaccati al treno per i playoff e per questo ci proviamo fino in fondo. Attualmente stiamo vivendo un momento difficile perché abbiamo a che fare con l’assenza di 3-4 titolari per infortunio e quindi ci tro-viamo una rosa ristretta a disposizione. Cerchiamo di restare a contatto con la zona playoff, in attesa del recupero dei nostri infortunati”.Come giudica la categoria?“Il campionato è abbastanza equilibrato, e questo è testimoniato da una classifica corta, che è spaccata in due parti: le prime squadre lottano per la promo-zione diretta e i playoff, le altre vogliono evitare la retrocessione. Per quello che ho potuto vedere, a mio avviso la Rivanazzanese e il Giussago sono le squa-dre che giocano meglio. Il Nord Voghera, che si gioca l’accesso diretto alla 1° categoria, possiede anche lei delle ottime doti”.Per quale obiettivo finale è stata costruita la squa-dra durante la scorsa estate?“Si è parlato dei playoff, ma l’obiettivo è principal-mente quello di divertirsi, creando un gruppo unito e giocando un buon calcio. Cerchiamo di stare il più in alto possibile; purtroppo dal termine del girone d’andata abbiamo avuto delle difficoltà dovute agli infortuni, ma l’importante è essere ancora lì per po-tercela giocare”.Un giudizio sull’allenatore, Bonafé.“Bonafé è un allenatore molto valido, un ottimo moti-vatore e lo ritengo adatto per i nostri obiettivi finali”.Le prime posizioni della classifica sono occupate dalle squadre oltrepadane: è una casualità oppu-re crede che le nostre compagini stiano realmente migliorando?“Non c’è niente di casuale a mio avviso, in quanto queste squadre disputano ottimi campionati da qual-che anno. Il Godiasco era nelle zone alte della classi-fica anche nelle due precedenti stagioni, il Casteggio ha vinto il campionato di 3° categoria e ha una storia gloriosa alle spalle, quindi è normale che si trovi in quella posizione”.Perchè manca il settore giovanile a Zavattarello?“Zavattarello è un paese di circa 800 abitanti e non è quindi facile costruire un settore giovanile. Non raggiungiamo un numero sufficiente di giovani, che quindi sono costretti ad accasarsi nelle realtà vicine, come il Nizza. A Zavattarello non sarà mai possibile costruire un settore giovanile, sarebbe sicuramente piacevole perché mi rendo conto che una società do-vrebbe averlo a disposizione”.Dove si allena la squadra?“I nostri giocatori durante la settimana vivono lon-tano da Zavattarello per motivi di lavoro e di studio, quindi allenarsi qui diventerebbe impossibile, anche per le difficili condizioni metereologiche nel periodo invernale. Abbiamo quindi a disposizione il campo di Casatisma per consentire alla squadra di allenarsi regolarmente”.Storicamente Zavattarello è una società che ha militato in categorie superiori: in quanto tempo

volete risalire?“Non abbiamo progetti immediati. Al giorno d’oggi è difficile riuscire a costruire una squadra dignitosa perché mancano i soldi, dato che la crisi tocca an-che il mondo del calcio. In una piccola realtà come Zavattarello non è possibile quindi effettuare questi progetti a lungo termine”.Quanto le manca il derby col Varzi?“Il derby col Varzi era molto sentito e rappresentava una giornata importante, anche se spesso e volentieri si è andati oltre le righe. La rivalità è molto avanzata, nonostante l’amicizia con il loro Direttore Sportivo Guidi e il Presidente Guardamagna. Mi manca mol-to soprattutto per le frecciatine che ci lanciavamo a vicenda nei giorni che precedevano questa partita, la quale ha previsto in campo troppi scontri fuori luogo. Era comunque una sana rivalità e mi manca più che

SPORT

CON LA 500 ABARTHTigo: inizio stagione ok

E’ ripartita la stagione del pilota salicese Andrea ‘Tigo’ Salviotti. Il primo appuntamento è stato il Rally Valli Piacentini a bordo della Fiat 500 Abarth – Degiorgi. Navigato dalla piemontese Ilenia Sartori, Salviotti ha ottenuto, dopo alcune difficoltà dovute all’apprendimento della nuova vettura, un terzo posto di classe. “Per me è stata una gara di studio della macchina – dice Salviotti – in quanto ad ogni assistenza ho dovuto modifi-care l’assetto della vettura su questo tipo di terre-no insidioso e sconnetto e l’auto ha avuto diversi problemi a restare in strada”. Prossimo appun-tamento sarà al Rally Race di Candia Lomellina in programma il 13 maggio: la gara si svolgerà tra Lombardia e Piemonte, tra Candia Lomellina e Casale Monferrato. In occasione di questa gara Andrea Salviotti sarà al via con la Suzuky Swit nella categoria R2B.

L’Alessandriavince il trofeo

A SALICE AL CARTOLINI

L’Alessandria si è aggiudicata il secondo Memorial Cartolini, battendo ai rigori 4-2 il Derthona dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari. Il torneo, organizzato in memoria del compianto Graziano Cartolini, fondato-re della società AC Godiasco 2005, si è svolto durante il periodo di Pasqua allo stadio “E. De Martino” di Salice Terme e vedeva protagonisti gli allievi clas-se ’96 di Voghera, Valenzana, Cremonese, Derthona, Como, Alessandria, Casale e Sampdoria. L’Alessan-dria ha superato ai quarti di finale il Como e in semi-finale ha sconfitto la Sampdoria. E’ stata senza dub-bio una manifestazione ben riuscita per il numeroso pubblico presente sugli spalti e per il buon livello di gioco delle partite, infatti alcuni giovani interessanti si sono messi in mostra durante il torneo. Gli orga-nizzatori del Memorial, capitanati da Paolo Deantoni, presidente del Godiasco, e Gianluca Rosina, allena-tore della Beretti del Voghera, sono stati soddisfatti dell’andamento globale e hanno voluto ringraziare tutti i partecipanti. Deantoni ha detto inoltre una frase significativa: “Salice, che ha organizzato il torneo, ha di nuovo un ruolo nel calcio giovanile”. Anche il di-rettore sportivo del Voghera, Angelo Fogagnolo, si è complimentato per la perfetta organizzazione di que-sta manifestazione. In tribuna si sono viste presenze importanti come Ambrogio Pelagalli, presidente del Derthona, e Massimo Giacomotti, allenatore del Vo-ghera, che ha premiato il miglior giocatore del torneo. (g.g.)

altro perché loro sono in 1° e noi in 2° categoria: se fosse il contrario, non mi mancherebbe”.In questi anni di dirigenza c’è stato un momento che ricorda particolarmente?“Ho passato tanto tempo in questa società e ci sono stati parecchi momenti emozionanti. Il ricordo più piacevole è legato alla vittoria del campionato di 2° categoria: ero l’allenatore e abbiamo ottenuto 18 vit-torie nelle prime 18 partite, andando poi a pareggia-re durante la 19 ^ giornata, inoltre in quell’annata abbiamo superato i cento gol fatti. Ricordo anche una vittoria in Coppa Italia contro il Varzi in trasfer-ta per 4-1 davanti ad un pubblico numeroso. Inoltre non dimentico la vittoria per 1-0 ai danni del Nizza a Varzi nello spareggio per non retrocedere: è stato un successo che ci ha consentito di restare in seconda categoria”.

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MAGGIO 2012il Periodico 54

Il Nizza svela le proprie ambizioni“L’obiettivo è salire in 2° Categoria”

INTERVISTA AL PRESIDENTE, TINO PERNIGOTTISP

ORT

un’evidente superiorità, ossia Castelletto, Don Bo-sco e Albuzzano, mentre le altre compagini sono alla portata. La nostra squadra è giovane, abbiamo rifon-dato il gruppo quest’estate. Si sono alternati buoni risultati, come il pari ad Albuzzano, e prestazioni insufficienti, dovute principalmente all’inesperienza. Abbiamo cercato di rendere la rosa più competitiva a dicembre tramite degli innesti, che purtroppo sono sfumati. Vogliamo porre le basi per allestire una squadra competitiva per la prossima stagione: questo è un campionato di transizione, anche se un buon gi-rone di ritorno potrebbe precludere ad un piazzamen-to nella zona playoff, cosa ardua ma raggiungibile”.Dopo anni trascorsi alla guida della squadra, Chierici è ora il direttore sportivo: come mai c’è stato questo cambiamento?“Volevamo cambiare timone alla squadra perché dopo tanti anni l’intento era quello di fornire ulte-riori stimoli, principalmente ai giovani. La figura che si stacca, agendo da collante tra società e squadra, è sempre mancata e calza a pennello con le carat-teristiche di Chierici, che sta svolgendo un ottimo lavoro. Una sua eventuale perdita equivaleva ad un grave errore, in futuro ci sono molti progetti e la sua esperienza ci darà una mano in senso positivo”.Cosa ne pensa dell’allenatore Marchese?“Marchese è molto esperto, visti i trascorsi da alle-natore e giocatore con diversi campionati vinti. Con una squadra giovane e completamente da rifondare,

era normale avere qualche difficoltà, ma complessi-vamente il suo lavoro è positivo”.Avete quindi in progetto il salto di categoria nei prossimi anni?“La volontà sarebbe quella di salire per permettere ai nostri giovani di misurarsi in campionati più am-biziosi. La terza categoria non è il massimo, anche se con le risorse a disposizione e con questa crisi non sarà facile”.Come prosegue il lavoro del settore giovanile?“Il lavoro prosegue molto bene, da qualche anno collaboriamo con l’Anspi Godiasco: abbiamo tre squadre di pulcini, gli esordienti a 9, giovanissimi e allievi, per un totale di 90 ragazzi. Tutte le squadre stanno facendo un buon campionato, mantenendo le aspettative iniziali. In futuro ci sarebbe il progetto di collaborare col Varzi per un settore giovanile unifi-cato”.La società è affiliata con l’Ac Pavia: come procede il rapporto?“Quando i nostri ragazzi diventano promettenti ven-gono segnalati al Pavia, che ha quindi una sorta di “precedenza” sulle altre società e può acquistare i

giovani se lo ritiene opportuno. Ci sono due nostri ragazzi che stanno svolgendo il campionato di allievi regionali, in procinto di passare ai nazionali l’anno prossimo: questo per noi è una grande soddisfazio-ne”.Avendo lei giocato in passato, com’è cambiato il calcio in questi anni?“E’ cambiato tutto negli ultimi anni, e questo discor-so vale sia per i giovani che per i più anziani. Quando ero ragazzo, il calcio era una priorità e veniva ama-to, adesso invece è visto come un piacere che fanno le società, che permettono a tutti di giocare. L’amore per il calcio si vede principalmente nei più piccoli, è diventato difficile gestire i ragazzi dai 14-15 anni perché non hanno rispetto ed educazione. Tutto ciò fa parte della società di oggi perché la scuola non svolge a pieno il proprio dovere, i genitori hanno meno tempo per occuparsi dei loro figli: ovviamente parlo per la maggior parte dei ragazzi, non per tutti. Gli “anziani” si sacrificano di meno, se c’è freddo oppure nevica decidono comunemente di non fare al-lenamento. Si hanno sempre più pretese, una volta si giocava per divertimento, ora invece ad inizio stagio-ne si parla di soldi e quindi diventa difficile andare avanti”.Qual è stata la più grande gioia in questi anni di presidenza?“Al mio primo anno di presidenza, ero anche gio-catore e siamo stati ripescati in 2° categoria, dopo aver perso la finale playoff col Retorbido. Di sicuro la vittoria di un campionato lascia il segno e infatti la gioia più grande è stata nel 2002, quando siamo passati in 2° categoria, trionfando sul campo. Un’al-tra soddisfazione proviene dalla stagione successiva, in cui avevamo in rosa gente come Segagni, Zuffada, Carulli e a metà campionato eravamo primi in clas-sifica. Mi fa molto piacere anche quando società im-portanti chiamano per offrire un provino o acquistare un nostro giocatore. L’anno scorso il Torino ha cer-cato un nostro giovane, mentre nelle stagioni passate è toccato al Genoa bussare alla porta”.

di giAnluCA giAConiA

Tino Pernigotti è la vera e propria ani-ma del Gs Nizza Calcio, ricoprendo il ruolo di presidente dalla stagione ‘95/’96. La prima squadra sta dispu-tando una buona stagione in terza ca-tegoria, puntando parecchio sull’uti-lizzo dei giovani.Presidente, come procede il campio-nato di terza categoria?“Ci sono tre squadre che mostrano

Tino Pernigotti

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MAGGIO 2012il Periodico 55

Voghera, a quando il rilancioDAI LETTORI

Una tantum l'opinione di Piero Guaschi

La Margherita e la Lega, gli ultimi scandali in ordine di tempo, in attesa dei prossimi. Un ex partito (o movimento?), il primo, che pur non esistendo più da tempo continua a venir foraggiato con denaro pubblico e ad essere terreno fertile per le tentazio-ni. Un movimento (o partito?), il secondo, in crisi e alla resa dei conti dopo essersi scoperto afflitto dagli stessi mali contro cui scagliava la sua REPRIMENDA e dopo aver fallito i suoi obiettivi fondamentali che perseguiva nella sua doppia veste di partito di governo e di lotta allo stesso governo di cui faceva parte e credeva di servirsi. Solo da noi sono possibili simili ossimori. Na-turalmente i rispettivi responsabili, che dovevano controllare e garantire, erano all’oscuro di tutto e dopo aver preso le distanze da quegli stretti collaboratori, da loro stessi nominati e gratificati, ammettono al massimo qualche trascurabile negligenza veniale e si autoassolvono chiamando in causa l’immancabile complotto, fumoso ed astratto come tutti i complotti la cui funzione è sempre la stessa: “Tana libera tutti”. In pratica usano le stesse parole di Craxi che parlava di mele marce e di complotti. Paradossalmen-te la Lega, adesso che come altri si ritrova anche lei infangata, proprio per questo ha gettato nel discredito, oltre se stessa, tut-ta la partitocrazia cui si è omologata. Senza rendersene conto, e a proprio danno, indirettamente rischia di avviare in negativo quella rivoluzione che in passato non le era riuscita altrimenti. La sorte è sempre ironica e beffarda e paga tutti con la stessa mo-neta. Ma soffermarsi solo su questi scandali è parlare degli effetti perdendo di vista le cause. Il vero scandalo è un altro, è rappre-sentato dai tanti (troppi) soldi che i partiti ricevono a pioggia e dei quali nemmeno devono rendere conto, se non genericamente, in barba al referendum che a favor di popolo aveva abrogato il finanziamento pubblico e di cui non si è mai tenuto conto. Anzi, si è peggiorata la situazione sostituendolo con un rimborso che anziché essere la restituzione della spesa effettivamente soste-nuta, come avviene per i rimborsi, lo ha esageratamente gon-fiato e moltiplicato. Insomma, RIMBORSOPOLI! La proposta di rinunciare ad una piccola parte di questi soldi e di metterla a disposizione dei conti pubblici in un momento difficile come l’at-tuale non è stata nemmeno presa in considerazione. Si obietta: senza il finanziamento pubblico la politica sarebbe in mano alle lobbies. Non si discute il diritto al finanziamento pubblico, non lo si vuole negare ma soltanto contenere in limiti ragionevoli e non esosi. Forse la politica non è ormai fortemente condizionata dalle lobbies, da tempo saldamente inserite, come grandissime ospiti, proprio all’interno di quegli stessi partiti (tutti) che a parole le biasimano ma nei fatti le blandiscono? Altra cosa che si do-veva fare e non si è fatta: i tagli alla spesa pubblica. Bisognava individuare gli sprechi ed eliminarli, o almeno ridurli, invece di limitarsi a piccoli e marginali ritocchi sostanzialmente ininfluenti. Questo apre il doloroso capitolo della mancata (e ormai chimeri-ca) ripresa economica che doveva essere favorita dal rigore che ci è stato imposto. Invece l’ha stroncata. Come il rigore, applicato poi senza equità, ma scaricato unicamente sulle già deboli spalle dei ceti menabbienti, possa da solo produrre ripresa e crescita è un mistero e non occorre essere esperti economisti per capirlo. Meno soldi da spendere = meno consumi = meno produzione = perdita di posti di lavoro. Licenziamenti. Altro che nuove assun-zioni. È l’inevitabile effetto domino. Intanto il prof. Monti tira a campare a dispetto delle sue ambiziose intenzioni. Ha avuto dai partiti che lo sostengono carta bianca finché doveva togliere per loro le castagne dal fuoco. Adesso per evitare che li oscuri deve patteggiare qualsiasi cosa. I partiti, infatti, in vista delle elezioni amministrative sono tornati ad occuparsi dei loro orticelli. Poi, in attesa del 2013, penseranno a confezionarsi una legge elettorale si misura per continuare il gioco delle tre carte. Intanto una data incombe. Il 6 maggio sapremo chi avrà vinto in Francia. Sarkozy o Hollande. Due mondi opposti di intendere l’unione europea. Due scenari futuri completamente diversi. Poi toccherà alla Mer-kel. Noi? Aspettiamo. Fiduciosi e rassegnati.

Spettabile direttore, nel farle i complimenti per l’ottima redazione del mensile più letto in provincia, vorrei spendere due parole sulla vita di Voghera. Essendo cittadino di questa località, noto con rammarico che con più passano i mesi e più ci addentriamo (enfatizzando) nel secondo millen-nio, Voghera è sempre rimasta statica com’era. Solo grazie allo sforzo dell’amministrazione comunale che ci governa, noto che almeno per il periodo estivo qualche piccola maifestazione in più c’è. Ma a mio av-viso, questa bella località ha molto da offrire. È davvero un peccato per Voghera, vedere che in altri posti, magari più piccoli e più dispersi la vita della comunità venga sentita e rinvigorita con feste, sagre, cultura. Perché noi vogheresi non possiamo aspirare a questo? Ora, con la bella stagione, è deprimente fare una passeggiata nel tardo pomeriggio o in serata per le vie del centro e trovare il nulla. Tutto deserto. Ormai gli abitanti non escono più di sera per paura, perché sono in giro da soli. Ma basterebbe poco per rianimare la località con qualche mercatino, o incontro culturale, per esempio. È un peccato che per veder rivivere Vo-ghera bisogna aspettare l’Ascensione, unico momento veramente vivo e sentito. Spero che tutti i vogheresi si mettano una mano sulla coscienza e cerchino, nel loro piccolo, di rendere frizzante una località che come già sostenuto prima ha molte possibilità.

Marco Ruggero (Voghera)

Spettabile Direttore de Il Periodico News,vorrei fare un’appunto sulla situazione ormai insostenibile nella quale tutti gli italiani sono costretti a vivere. Siamo nell’anno 2012, e come se già non fosse bastata l’entrata in vigore dell’Euro che ha di fatto dato inizio, secondo il mio modesto parere, al tracollo dell’economia italiana, ora ci si mette anche, ereditando una situazione già pesante dal vecchio governo, il nuovo governo tecnico con a capo il tanto criticato e applaudito (da pochi) signor Monti. Per restare nella famigerata Unione Europea siamo costretti a subire la stretta di cinghia che il governo ci impone. Ma come faremo ad andare avanti così?. I posti di lavoro ormai sono come la ricerca dell’oro nel fiume Ticino. Chi fortunatamente ha mantenuto l’impiego non arriva a fine mese. D’altro canto come può una persona con uno stipendio medio di 1200,00 euro sopravvivere nella ‘giungla’ della tassazione e del continuo rincaro della vita. E ora arriverà a breve anche l’Imu. Mi ricordo quando ero ragazzo che i miei genitori mi dicevano: trovati un lavoro stabile, costruisciti una casa e cerca di vivere in modo dignitoso. Ma oggi cosa può dire un genitore al proprio figlio: di lavoro neanche a parlarne. Le fabbriche chiudono, lasciando sul lastrico migliaia di famiglie, e i giovani sono alla disperata ricerca di un lavoro che tarda ad arrivare; per quanto riguarda la casa, chi è riuscito con immensi sacrifici ad acquistarne una, pagando tasse su tasse, ora deve aggiungerci anche l’Imu. Ma non si versano già abbastanza soldi nelle casse dello Stato? Almeno sulla prima casa il governo del Professor Monti, perché così vuole essere chiamato, ribadendo in più occasioni che lui non è un politico; poteva risparmiarci questa incombenza in più. Chi invece una casa la vuole acquistare, non viene messo in condizioni di poterlo fare, e l’assurdo è che lo stesso Stato ha creato questa situa-zione. Le banche, non avendo come garanzia la busta paga, sono restie a concedere mutui, e quindi o si è tutti figli di miliardari o il sogno rimane nel cassetto. E della vita decorosa cosa possono dire i milioni di italiani che lottano ogni giorno per arrivare a fine mese. E non tutti ci arrivano. Tanti, cronache di questi tempi, si sono suicidati o hanno tentato di farlo. Ma come è possibile, nel 2012! E quello che si sente in televisione è sempre la stessa nenia: la situazione di crisi italiana sarà un lungo recupero, stiamo facendo il possibile. Ma chi esattamente sta facendo di tutto per risolvere concretamente la situazione? La gente comune ed onesta che, nonostante le ristrettezze a cui è costretta, paga ogni volta tutto quello che lo Stato esige, sia in tasse sia con l’aumento dell’Iva. E chi ci governa, a cosa ha rinunciato? A niente. Provino loro per una settimana a vivere come un normale cittadino, con uno stipendio misero, con la cassa integrazione o con una pensione sempre più assottigliata. Grazie per le poche righe di sfogo che mi avete concesso, ma penso di interpretare il pensiero della maggior parte degli italiani, ormai non più fieri di esserne tali.

Giovanni Rossi (Stradella)

Ci stanno tartassando di tasse

LETTERE AL DIRETTOREQuesta pagina è a disposizione dei lettori per lettere, suggerimenti o per intervenire sulle questioni dibattute dal nostro giornale. Scrivete a: “Il Pe-riodico News” Via delle Terme, 97, 27052 Salice Terme. È anche possibile in-viare una mail scrivendo a: [email protected]. Le lettere non devono superare le 1500 battute! Mi raccomando le 1500 battute e non 5 mila come spesso vengono recapitate in redazione. E devono contenere nome, cogno-me, indirizzo e numero di telefono che non saranno pubblicati sul giornale ma che ci permetteranno di riconoscere la veridicità del mittente.

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