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Anno 5 - N° 40 EDITORE National Proklama S.r.l. DIRETTORE RESPONSABILE Alessandro Disperati Responsabile comm. Ornella Repetti [email protected] DIREZIONE REDAZIONE AMMINISTRAZIONE GRAFICA MARKETING PUBBLICITA’ Viale delle Terme N°97 27052 Godiasco/Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/934583 www.ilperiodiconews.it [email protected] Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e foto. Stampa: Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Erbusco (BS) Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 02/03/2009 Per la Vostra pubblicità su questo giornale tel: 0383-944916 il Periodico news Distribuzione Gratuita Varzi Bilancio positivo per i Promotori della Libertà 20.000 COPIE 20.000 COPIE Montescano, viticoltura in crisi, intanto gli amministratori rinunciano agli emolumenti per aiutare le persone in difficoltà Rivanazzano L'assessore Deglialberti traccia il bilancio sul Pgt Servizio a pag. 9 Il settore agricolo è in crisi. Intanto il sinda- co Roggero insieme agli altri amministratori devolvono gli emolumenti spettanti, per aiu- tare le persone in difficoltà: messi da parte 10 mila euro all'anno. Un'iniziativa unica in tutto l'Oltrepo pavese che ha permesso di far fronte anche alle spese per le scuole. Servizio a pagina 25 Broni Il sindaco traccia il bilancio di 5 anni di attività Servizio a pag. 31 Stradella punta tutto sullo sport: da aprile a giugno tantissimi eventi e il Giro d'Italia Si chiama 'Primavera dello Sport' e per tre mesi animerà Stradella. Evento che culminerà con il passaggio in Stradella del Giro d'Italia, previsto per domeni- ca 8 maggio in occasione della tappa che porterà il Giro d’Italia da Alba a Parma. Servizio a pagina 44 In merito alla campagna promossa dal Comune di Voghera, "Costruire la Città attorno al cittadino", si sono espressi gli Amici di Beppe Grillo vogheresi, che cri- ticando il posizionamento di alcuni cartel- loni informativi, ci hanno mostrato alcune foto e ci hanno spiegato come risultino non sufficientemente visibili. Comunicare significa, infatti, raggiungere il cittadino in modo positivo e costruttivo. Ma nel caso del comune iriense “basta vedere la posizione e il modo in cui sono stati affissi questi cartelloni per capire quan- to poco il Comune crede nella sua stessa iniziativa. Appesi in contesti sbagliati o in zone nascoste come quello in piazza Fra- telli Bandiera. Oppure "buttati li", come quelli nei pressi di Piazza Meardi, tanto da sembrare quasi abusivi. Basterebbe semplicemente un po' di attenzione e di impegno in più. Per fare comunicazione in questo modo è meglio non farla”, ci ha detto Maurizio Benzi, portavoce del grup- po Amici di Beppe Grillo. Servizio a pagina 15 Voghera, Amici di Beppe Grillo contro il Comune Pesato dà vita ad una legge per tutelare i vini d'Oltrepo Vittorio Pesato, consigliere regionale, si è attivato nel settore agricolo per rilancia- re la viticoltura in Oltrepo. E spiega: “Tra gli obiettivi che sto portando avanti vi è la mia legge sul potenziale viticolo che con- sente per la prima volta, dopo tanti anni, una sorta di indipendenza dell’Oltrepò per le scelte che a volte venivano invece calate dall’alto e condizionavano profondamente lo sviluppo agricolo e vitivinicolo dell’Ol- trepò stesso”. Servizio a pagina 4

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EDITORENational Proklama S.r.l.DIRETTORE RESPONSABILEAlessandro DisperatiResponsabile comm. Ornella [email protected] AMMINISTRAZIONE GRAFICA MARKETING PUBBLICITA’Viale delle Terme N°97 27052 Godiasco/Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/[email protected] i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e foto.Stampa: Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Erbusco (BS)Registrazione presso il Tribunale di VogheraN. 178 del 02/03/2009

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Distribuzione Gratuita

Varzi Bilancio positivoper i Promotori

della Libertà20.000COPIE

20.000COPIE

Montescano, viticoltura in crisi, intanto gliamministratori rinunciano agli emolumentiper aiutare le persone in difficoltà

RivanazzanoL'assessore Deglialbertitraccia il bilancio sul Pgt

Servizio a pag. 9

Il settore agricolo è in crisi. Intanto il sinda-co Roggero insieme agli altri amministratori devolvono gli emolumenti spettanti, per aiu-tare le persone in difficoltà: messi da parte 10 mila euro all'anno. Un'iniziativa unica in tutto l'Oltrepo pavese che ha permesso di far fronte anche alle spese per le scuole.

Servizio a pagina 25

BroniIl sindaco traccia il

bilancio di 5 anni di attivitàServizio a pag. 31

Stradella punta tutto sullo sport: da aprile agiugno tantissimi eventi e il Giro d'Italia

Si chiama 'Primavera dello Sport' e per tre mesi animerà Stradella. Evento che culminerà con il passaggio in Stradella del Giro d'Italia, previsto per domeni-ca 8 maggio in occasione della tappa che porterà il Giro d’Italia da Alba a Parma.

Servizio a pagina 44

In merito alla campagna promossa dal Comune di Voghera, "Costruire la Città attorno al cittadino", si sono espressi gli Amici di Beppe Grillo vogheresi, che cri-ticando il posizionamento di alcuni cartel-loni informativi, ci hanno mostrato alcune foto e ci hanno spiegato come risultino non sufficientemente visibili. Comunicare significa, infatti, raggiungere il cittadino in modo positivo e costruttivo. Ma nel caso del comune iriense “basta vedere la posizione e il modo in cui sono stati affissi questi cartelloni per capire quan-to poco il Comune crede nella sua stessa iniziativa. Appesi in contesti sbagliati o in zone nascoste come quello in piazza Fra-telli Bandiera. Oppure "buttati li", come quelli nei pressi di Piazza Meardi, tanto da sembrare quasi abusivi. Basterebbe semplicemente un po' di attenzione e di impegno in più. Per fare comunicazione in questo modo è meglio non farla”, ci ha detto Maurizio Benzi, portavoce del grup-po Amici di Beppe Grillo.

Servizio a pagina 15

Voghera, Amici di Beppe Grillo contro il Comune

Pesato dà vita ad una leggeper tutelare i vini d'OltrepoVittorio Pesato, consigliere regionale, si è attivato nel settore agricolo per rilancia-re la viticoltura in Oltrepo. E spiega: “Tra gli obiettivi che sto portando avanti vi è la mia legge sul potenziale viticolo che con-sente per la prima volta, dopo tanti anni, una sorta di indipendenza dell’Oltrepò per le scelte che a volte venivano invece calate dall’alto e condizionavano profondamente lo sviluppo agricolo e vitivinicolo dell’Ol-trepò stesso”.

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Con la Libia e con Gheddafi

E’ del tutto evidente che siamo di fronte ad una guerra di tipo neocolonialista. I governi occidentali conge-lando i soldi e le proprietà del governo libico all’este-ro stanno cercando di fregare i soldi libici investiti in occidente e la fase successiva, presumo, sarà fregarsi il petrolio che sarà debitamente privatizzato da socie-tà occidentali. I libici, ahi loro, avranno l’illusione di imparare le magnifiche virtù del cosiddetto “libero mercato”, ma quello che avverrà da loro nei prossimi anni sarà e sarebbe meglio definirlo “capitalismo pre-datorio”. Gli utili da petrolio non saranno spartiti tra i libici ma finiranno alle sette, otto, nove sorelle petro-lifere e nel giro di pochi anni il reddito ed il tenore di vita dei libici si uniformerà a quello degli altri paesi africani (ad oggi il reddito libico è quello più alto dell ’Africa… o secondo appena dopo il Sud Africa, di-pende dai sistemi di calcolo).In compenso i libici avranno il sacrosanto diritto uma-no alla lamentela: potranno criticare il governo (fan-toccio) che li deruba ed ogni cinque anni avranno il diritto di scegliere un governante tra due candidati (generalmente uno di destra ed uno di sinistra) che faranno finta di litigare parlando di cose del tutto inin-fluenti e secondarie. La sostanza non cambierà en-trambi saranno graditi agli stati “democratici” occi-dentali ed ai mercati finanziari. Miserrima la situazione dell’Italia. Paese a sovranità limitata che deve rimangiarsi un trattato di pace e di amicizia con i libici (ed è la seconda volta nella nostra storia che ci rimangiamo qualcosa con i libici… sarà la dannazio-ne di Badoglio) che dovrà rinunciare ad uno dei part-ner economici più importanti (saremo sostituiti da francesi, tedeschi, americani e inglesi) e che vedrà gli investimenti fatti negli anni da Eni sfruttati dalle altre compagnie occidentali concorrenti di ENI stessa. In compenso dovremmo fare fronte a migliaia di dispera-ti in viaggio verso l’Italia. In queste settimane gli ita-liani sono indicati come bombardatori (contro i nostri interessi), traditori della parola data (trattati)… ed in-vece siamo solo dei poveracci costretti a bombardare il nostro partner economico più importante al fine di consegnare questo partner nelle mani dei nostri “fede-li amici ed alleati”. Una tragedia. Mio padre avrebbe detto “cornuti e mazziati”. Ma com’era la Libia sotto il governo di Gheddafi? Quanto male ha fatto al popo-lo? Era cosi oppresso? Così tanto come noi oggi lo consideriamo comunemente come un dato di fatto? Guardiamo ai fatti per un momento. Prima che il caos scoppiasse la Libia aveva un tasso di carcerazione in-feriore alla Repubblica ceca: era classificata 61ma. La Libia aveva il più basso tasso di mortalità infantile di tutta l’Africa. La Libia aveva la speranza di vita più alta di tutta l’Africa, meno del 5% della popolazione era denutrita ed in risposta ai rincari dei prodotti ali-mentari in tutto il mondo, il governo della Libia ha abolito TUTTE le tasse sul cibo. Il popolo in Libia era ricco: la Libia aveva il più alto prodotto interno lordo (PIL) a parità di potere d’acquisto (PPA) pro capite di tutta l’Africa. Il governo ha avuto cura di garantire che tutti, nel paese, condividessero la ricchezza, distri-buendola più equamente che in molti altri stati, forse più equamente che in Italia con una percentuale di persone che vivevano al di sotto della soglia di pover-tà, inferiore all’Olanda. La Libia aveva il più alto indi-ce di sviluppo umano di qualsiasi paese del continen-te. Come fa la Libia ad essere così ricca? La risposta è il petrolio. Il paese ha parecchio petrolio e non con-sente alle multinazionali straniere di rubarle le risorse mentre la popolazione muore di fame, a differenza di paesi come la Nigeria che è sostanzialmente gestita dalla Shell. Come ogni altro paese la Libia soffre di un governo con burocrati corrotti che cercano di ottenere

Commento di Antonio La Trippa

una porzione più grande della torta a danno di tutti gli altri; in risposta a ciò Gheddafi ha chiesto che le entra-te del petrolio fossero distribuite direttamente al popo-lo, in quanto a suo avviso, il governo non considerava il popolo. A differenza delle dichiarazioni apparse in piu’ articoli, Gheddafi non è il presidente della Libia, in realtà non occupa alcuna posizione ufficiale del go-verno. L’attuale primo ministro è Baghdadi Mahmudi e definire Gheddafi il leader della Libia, è come dire che Akihito (l’imperatore, NdT) è il leader del Giap-pone. I manifestanti in Libia sono paragonabili ai ma-nifestanti in Egitto ed in Tunisia? Niente affatto. Tut-tavia guardiamo per un momento le azioni dei manifestanti: l’edificio del Congresso generale del po-polo, il parlamento della Libia, è stato incendiato da manifestanti arrabbiati, questo e’ paragonabile a dei manifestanti che incendiano Capitol Hill negli USA. Pensate anche solo per un momento che il governo degli Stati Uniti starebbe seduto a guardare i manife-stanti incendiare il Campidoglio? I disordini di oggi non sono opera di giovani secolarizzati che desidera-no il cambiamento o qualcosa di simile a ciò che si è visto in Egitto ed Tunisia. La risposta è che gli stessi gruppi che gli Stati Uniti hanno finanziato per decenni stanno ora cercando la loro occasione per ottenere il controllo della nazione. Un gruppo recentemente arre-stato in Libia, era composto da decine di cittadini stra-nieri coinvolti in numerosi atti di saccheggio e di sa-botaggio ed il governo libico non ha potuto escludere collegamenti con paesi occidentali. E’ stata quest’or-ganizzazione che ha fatto appello alla “Giornata della rabbia“, la quale ha fatto precipitare nel caos la Libia, il 17 febbraio scorso. Lo ha fatto a Bengasi, una città conservatrice che si è sempre opposta al governo di Gheddafi. Va notato che il Fronte Nazionale per la Sal-vezza della Libia è ben armato. Perché gli Stati Uniti si oppongono a Gheddafi? E’ la principale minaccia all’egemonia statunitense in Africa poiché tenta di unire il continente contro gli Stati Uniti. Questo con-cetto si chiama Stati Uniti d’Africa. In effetti Ghedda-fi possiede idee totalmente contrarie agli interessi de-gli Stati Uniti, i quali non trarrebbero alcun beneficio in un mondo arabo forte. In realtà sembra elementare che il piano sia mettere in ginocchio la Libia attraver-so il caos e l’anarchia. Alla fine del 2010 la Gran Bre-tagna ancora puntellava il governo libico attraverso una lucrosa vendita di armi, nulla è una garanzia mi-gliore per distruggere la Libia di una sanguinosa guer-ra civile. Il sistema tribale, ancora forte in Libia, è utile da sfruttare per poter generare una guerra, nella misura in cui la Libia è stata storicamente divisa in

nari è un conflitto tra i vari gruppi etnici. La violenza è davvero ec-cessiva ma tutti sembrano dimenti-care che la situazione non è la stes-sa che si vede in Tunisia ed in Egitto: i legami tribali svolgono un ruolo molto importante e quindi il conflitto sarà purtroppo più san-

vari gruppi tribali, non a caso il go-verno libico ri-sponde importan-do mercenari. Le appartenenze tri-bali vengono pri-ma della fedeltà al governo, soprat-tutto a Bengasi, e quindi il governo centrale non ha più alcun controllo sulla parte orienta-le del paese. L’al-ternativa ai merce-

guinoso. La violenta guerra civile libica che si sta di-spiegando non è paragonabile alle rivoluzioni viste in Tunisia ed in Egitto: entrambe queste rivoluzioni han-no coinvolto manifestanti pacifici che soffrivano per la povertà in opposizione ai loro governi corrotti. Il caos in Libia è costituito da una miscela di conflitti tribali: conflitti per le entrate petrolifere (dal momento che la maggior parte del petrolio si torva a est del pa-ese), conflitti tra islamisti radicali ed il governo di Gheddafi, e tentativi di destabilizzazione dall’esterno da parte di gruppi di esiliati finanziati dall’occidente. Gheddafi ha preso il potere 41 anni fa con un colpo di stato senza spargimento di sangue sostituendosi ad un monarca malato ed assente per cure mediche. La sua ideologia si basa sulla unificazione e ha tentato di uni-re pacificamente il suo paese con l’Egitto e la Siria, ma ora ci vorrebbe un miracolo affinché la violenza in atto porti ad un unico governo democratico stabile in Libia, con il pieno controllo su tutto il paese. Il paese è grande più del doppio del Pakistan, ma ha 6 milioni di abitanti con deserti senza fine che separano molte delle città della nazione. Semmai dovremmo chiederci quante nazioni saranno frantumate nei prossimi mesi mentre il mondo applaude. Certo Gheddafi non è uno stinco di Santo… sembra si sia fatto fare il botulino per sembrare più giovane… ma ci sono altri capi di governo a noi ben più vicini, che oltre al botulino si sono fatti fare il trapianto di capelli e portano le scarpe con il tacco per sembrare più alti… quindi… su que-sto… meglio tacere; sembra che i suoi figli spendono e spandono in donne, macchine potenti e calcio… Vi ricordano qualcuno? Direi che anche su questo è me-glio che noi italiani, democratici ed illuminati taccia-mo. E’ vero, Gheddafi è uno un pochino strano, aveva ad esempio una sua particolare guardia personale for-mata da sole donne, le ha chiamate Le Amazzoni, for-se in Libia le escort si chiamano così, ma il Bunga Bunga lo hanno inventato in Libia o in Italia ? Boh…..Amazzoni, Escort, che dire ….. tutto il mondo è pae-se. Noi italiani, con tutti i governi che abbiamo avuto negli ultimi quarant’anni e di tutti i colori politici, rossi, bianchi, neri, azzurri, verdi , ma soprattutto gri-gi… siamo sempre volati a Tripoli ad omaggiare il grande leader. Baciare la mano a Gheddafi non è stato un gesto solo da parte dell’ultimo governo, tutti i go-verni italiani precedenti hanno baciato non solo la mano, ma anche il… a Gheddafi. Ma fino ad un mese fa questo era giusto, Gheddafi era un grande leader, Amico dell’Italia… Ora non più. Come cambiano dra-sticamente le opinioni in un solo mese… Incredibile vero!

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Pesato: "Ecco la mia legge a favore dei vini prodotti in Oltrepo pavese”

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Le prossime elezioni provinciali, calendarizzate per domenica 15 e lunedì 16 maggio, ci offrono lo spunto per incontrare Vittorio Pesato, consigliere regionale della Lombardia, eletto in quota Pdl nel collegio elet-torale di Pavia, con cui scambiamo anche alcune im-pressioni sulla situazione politica della Valle Staffora e dell’Oltrepò Pavese.Consigliere Pesato a luglio sarà passato un anno dal suo insediamento nel Consiglio Regionale della Lombardia. Vuole fornirci un primo bilancio ri-guardante il suo operato?“Ad oggi posso dire di aver già concretizzato oggetti-vamente dei risultati. Ad esempio nel settore agricolo la mia legge sul potenziale viticolo che consente per la prima volta, dopo tanti anni, una sorta di indipenden-za dell’Oltrepò per le scelte che a volte venivano in-vece calate dall’alto e condizionavano profondamente lo sviluppo agricolo e vitivinicolo dell’Oltrepò stesso. Dunque da oggi definiamo noi la nostra denominazio-ne di origine, coinvolgiamo le realtà del territorio che operano nel settore, ci confrontiamo con le associa-zioni agricole e soprattutto ci prepariamo a definire con maggiore precisione cosa dovrà essere l’Oltrepò nel settore vitivinicolo nel futuro, a fronte delle nuove concessioni che l’Unione Europea avanzerà nei con-fronti del settore vinicolo. Dunque questa legge punta a difendere l’agricoltura sviluppata in zona collinare e inoltre rilancia la nostra vocazione, dimostrata dal fatto che la zona dell’Oltrepò costituisce il 65% della denominazione di origine della viticoltura dell’intera Lombardia e rappresenta una delle zone a maggiore produzione di uva dell’intera Europa. Dunque si può affermare che questa legge segni una svolta epocale: finalmente esiste qualcuno che nel concreto si interes-sa della viticoltura”.In particolare per l'Oltrepo cosa sta facendo?“Per ciò che concerne l’Oltrepò Occidentale mi sono occupato del sistema della Comunità Montana e più precisamente di tutti i comuni del sistema della Comu-nità Montana, a partire da Godiasco per arrivare fino al Brallo. Ad esempio mi sono interessato in prima persona della questione riguardante gli impianti scii-stici di Santa Margherita Staffora, impegnandomi per la riapertura di quegli impianti, grazie ad un finanzia-mento spalmato su tre anni, ammontante nello specifi-co a quarantamila euro per il primo anno, ottantamila per il secondo e ottantamila per il terzo, al fine di ria-prire la seggiovia. Inoltre sto mettendo in cantiere un progetto di riqualificazione della montagna che deve passare per forza di cose dal coinvolgimento delle

terzo polo?“Il terzo polo e Futuro e Libertà sono una riproposi-zione novecentesca della politica. Si sta andando ver-so una stagione politica nella quale i concetti di destra e sinistra vengono completamente ribaltati. I conser-vatori bigotti si trovano oggi a sinistra. Mi riferisco al cosiddetto “partito della conservazione”, costituito da una parte della sinistra chiusa verso ogni forma di reale cambiamento, alleata con segmenti della CGIL, rappresentati dalla FIOM, coloro che non accettano nessuna riforma riguardante i rapporti tra lavoratori e impresa, parte del mondo giornalistico per cui la libertà di stampa è tema di loro proprietà e di nessun altro, per non parlare poi di alcune correnti della ma-gistratura in cui vi sono magistrati che utilizzano la giustizia per fini esclusivamente personali e politici, atteggiamento che getta discredito anche su quella parte della magistratura che invece svolge in modo ineccepibile il proprio dovere, lavorando per il bene del paese, parte di docenti universitari che, oltre ad assomigliare sempre di più a soprammobili dell’Otto-cento, non hanno alcun interesse a favorire lo svilup-po e la crescita delle università nelle quali lavorano”.Per ritornare alla politica locale, una questione particolarmente dibattuta negli ultimi mesi ha ri-guardato il progetto di costituzione dell’ecomuseo e dell’archivio presso il Palazzo Pedemonti-Mala-spina di Godiasco, progetto che ovviamente non riguarda solo il comune di Godiasco ma l’intera Valle Staffora. Essendo questa una materia che interessa da vicino le politiche regionali (il comi-tato promotore ha infatti affermato che gran parte dei fondi necessari saranno recuperati attraverso bandi regionali oltre che provinciali ed europei) si sente di dire qualcosa al riguardo?“Posso di certo sin da ora offrire la mia disponibilità a sviluppare questo progetto. Tuttavia attenzione per-ché la logica dei bandi è totalmente cambiata rispetto a qualche tempo fa. Purtroppo vi è “tanta carta, tanti bandi e pochi soldi”. Occorre avere le idee ben chiare su cosa si intende fare, su chi saranno gli interlocutori coinvolti a livello provinciale, regionale ed europeo. Sono convinto che soprattutto l’Europa possa essere di maggiore aiuto in tal senso. Inoltre fondamentale sarà il coinvolgimento delle fondazioni bancarie che hanno proprio nei loro statuti lo sviluppo e l’imple-mentazione di iniziative come questa”.Sempre restando sulla situazione di Godiasco, l’at-tuale consiglio comunale ha votato all’unanimità la proposta avanzata dall’attuale maggioranza di modificare il nome del comune da Godiasco in Go-diasco Salice Terme. Visto che anche questa è ma-teria di interesse regionale cosa ci può dire?“Sono convinto che in tutta la Valle Staffora sarebbe opportuno proporre un referendum per individuare al massimo due amministrazioni. Uno dei grandi proble-mi che abbiamo oggi è certamente quello di avere un numero enorme di amministrazioni comunali che gra-vano pesantemente sui bilanci pubblici e che purtrop-po, oltretutto, non riescono ad essere efficaci. Dunque personalmente mi trovo d’accordo con questo referen-dum perché va nella direzione giusta, ovvero quella di fortificare concretamente un comparto, quello ter-male, che non deve essere solo rilanciato dal punto di vista del marketing mediatico. Sono convinto che in tal modo le Terme di Salice, Godiasco e di Rivanaz-zano potranno trovare la via per un concreto rilancio turistico, una nuova fase di attrazione economica e sociale. Se dunque questa è la direzione verso la qua-le si va io sono il primo alleato dell’amministrazione di Godiasco, per fare in modo che si possa ottenere questa nuova denominazione del comune, che spero possa tramutarsi in una concreta risorsa”.

amministrazioni del territorio, della Comunità Mon-tana e delle associazioni di volontariato per favorire la centralità e l’attenzione che questa zona merita, una centralità che purtroppo, a mio avviso, è venu-ta a mancare nell’ultimo decennio. Tale situazione ha relegato questa zona ad essere poco partecipata, difficilmente raggiungibile e purtroppo depressa. Per risolvere questa non semplice situazione mi rivolgo anche e soprattutto alla coscienza dei cittadini, coloro i quali abitano queste vallate. In tal senso è mia inten-zione, anche con l’aiuto di qualche amico con buona volontà, di aprire un ufficio di rappresentanza a Varzi, per dare un punto di riferimento concreto e sviluppare al meglio quelli che sono i progetti che la Regione ha in cantiere. Mi sono impegnato a rendere concreta la mia presenza in questa zona tanto che ho visitato per-sonalmente quasi tutti i comuni della Valle Staffora e continuo questo mio giro a contatto con le diverse realtà locali per raccogliere le testimonianze”. Ma per la Valle Staffora cosa si può fare?“Fondamentale è rendere attrattiva la Valle Staffo-ra dal punto di vista turistico, soprattutto come zona particolarmente vocata per la pratica degli sport estivi. Per fare ciò sarà fondamentale migliorare la viabilità della vallata, rendendola più dinamica e più veloce. Tutto ciò sono convinto favorirà anche una ri-popolazione di questi territori che, se osservati atten-tamente, dimostrano di esprimere ancora un grandis-simo potenziale economico e sociale. Fondamentale sarà trovare una proficua intesa tra natura, storia e intraprendenza dei cittadini che abitano queste val-late, cittadini che a volte purtroppo sono anche stati ostacolati dalla politica più che aiutati. La politica non deve ostacolare lo sviluppo di queste vallate, deve puntare ad agevolarlo”.Le prossime elezioni provinciali rappresentano senza dubbio l’appuntamento politico di maggior interesse dei prossimi mesi. A tal proposito, in quanto importante esponente del Popolo della Li-bertà, cosa può dirci in merito alle strategie eletto-rali del suo partito? “Fondamentale è precisare da subito la certa allean-za tra il Pdl e la Lega, alleanza che è assolutamente imprescindibile. Non è pensabile, infatti, che i due partiti possano correre separati. Chi ha lavorato per spaccare questa solida alleanza ha sbagliato tutto. Occorre tuttavia agire verso un rinnovamento com-plessivo della classe dirigente. In tal senso qualche giorno fa ho lanciato le “primarie delle idee” ovvero puntiamo a candidare le idee. In tutto l’Oltrepò così come in tutta la Valle Staffora è previsto l’insediamen-to di gazebo-point in cui i cittadini potranno esprime-re le loro idee e potranno segnalare le principali ne-cessità del territorio. Da questo punto di vista il mio personale obiettivo sarà quello di trovare non solo candidati giovani, sono contrario infatti ad un giova-nilismo di facciata, ma cittadini che vedono nella po-litica una grande missione attraverso la quale miglio-rare le condizioni del proprio territorio e del proprio comune e non il mezzo per raggiungere i propri inte-ressi personali, atteggiamento che ha per lungo tempo influenzato in negativo lo sviluppo dell’intero nostro territorio. Occorre dunque un rinnovamento comples-sivo della classe dirigente a cominciare appunto dalle prossime elezioni provinciali, con consiglieri e asses-sori che diano la loro totale disponibilità, molto più di quanto sino ad oggi non sia stato fatto. Non basta chiedere i voti agli elettori e poi sparire per i succes-sivi cinque anni, occorre lavorare quotidianamente”.Spostando per un attimo l’attenzione alla politica nazionale, considerata la sua provenienza politica, come giudica l’azione messa in campo da Futuro e Libertà, partito di Gianfranco Fini e dal cosiddetto

Vittorio Pesato

Articolo di Marco Rochini

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Pendolari: “Una piattaforma onlineper segnalare i disservizi dei treni”

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Il problema della mobilità pendolare è un problema spinoso per la nostra Provincia, dove i pendolari rag-giungono quota 12 mila. Ne parliamo con la referente del Coordinamento Provinciale Pendolari pavese, Io-landa Nanni.Sig.ra Nanni, quando e perchè nasce il Coordina-mento Provinciale Pendolari?“Il Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi na-sce a settembre 2009 dall’esigenza di unificare tutte le istanze dei Comitati Pendolari del nostro territorio provinciale e, in meno di un anno e mezzo, ha realiz-zato e portato avanti proposte, progetti e tavoli isti-tuzionali più di quanto un solo Comitato Pendolari abbia potuto fare in 10 anni. L'idea è stata quella di organizzare una vera e propria rete di cittadini, un movimento dal basso, che ha in comune l'obiettivo del miglioramento dei nostri standard. Attualmente oltre 450 pendolari sono iscritti al nostro Coordina-mento”.Tra le iniziative più importanti di cui il Coordina-mento si è fatto promotore c'è stata la creazione di una piattaforma online di monitoraggio. In che cosa consiste?“Questa rivoluzionaria piattaforma software di mo-nitoraggi, accessibile a tutti tramite il nostro blog (al link www.coordinamentopendolari.it/segnalazioni.php) consente infatti ai pendolari di inviare in tempo reale via sms o via email (con possibilità di allegare fotografie del disservizio) ogni tipo di segnalazione di disservizi sul proprio treno e nella propria stazione (dalle code in biglietteria, agli impianti di riscalda-mento non funzionanti). Tale progetto, a titolo speri-mentale, solo per il territorio pavese, ci è stato “cer-tificato” dalla Direzione Regionale Infrastrutture e Trasporti della Regione Lombardia a cui l’abbiamo presentato ufficialmente a giugno scorso. I dati rac-colti vengono poi, mensilmente, trasmessi a Regione Lombardia”.Quali sono le altre iniziative che avete promosso?“Altre iniziative in campo sono state: la partecipazio-ne periodica agli incontri della Commissione Provin-ciale Trasporti, gli incontri con i Sindaci del nostro territorio, le raccolte firme per i gravi casi di ritardi sulle linee, il supporto attivo ai singoli pendolari che subiscono disservizi senza riuscire ad ottenere risar-cimenti da Trenitalia. Abbiamo collaborato col Sin-daco di Stradella portando le nostre testimonianze per la denuncia a Trenitalia di interruzione di pub-blico servizio presso la stazione locale, continuiamo e continueremo ad assistere i pendolari senza mollare mai!”.Oltre al blog ci sono altri modi per fare delle se-gnalazioni di disservizi?“Ciascun pendolare può scrivere a [email protected] ed effettuarci la sua segnalazione; a stretto giro, si attiva il nostro gruppo di lavoro per la risoluzione del suo problema, cosa che sarebbe peraltro di competenza degli enti locali, ma che pur-troppo non si attivano a sufficienza. Abbiamo una mailing list di pendolari “attivi” attraverso la quale, grazie alla tecnologia, possiamo discutere le nostre proposte e redigere insieme i nostri dossier”.Vi occupate solo dei pendolari del trasporto fer-roviario?“No. Ci occupiamo di tutti i pendolari, anche di quelli del “trasporto su gomma”, i pendolari via pullman. Aderiscono al nostro Coordinamento anche le rappresentanze del Comitato Pendolari Pullman Lomellina, del Comitato Pendolari Pullman Oltrepo e del Comutenti Sila dell’area pavese (ora PMT, ex Sila). A questo proposito, ci siamo molto attivati sul-le vicende del fallimento SILA con numerosi incontri

Attualmente in cosa siete impegnati?“Attualmente siamo impegnati negli incontri con i Sindaci, nel mese di dicembre abbiamo incontrato l’assessore ai trasporti del Comune di Voghera, a gennaio quello di Locate Triulzi, a febbraio quello di Vigevano e di Pavia. Insomma, di lavoro da fare ce n’è sempre tanto. E ci tengo a sottolineare che tutto il tempo che impieghiamo in queste attività, a servizio dei pendolari, è tutto tempo sottratto alla nostra vita privata, giacchè durante il giorno tutti noi lavoriamo. Un servizio che dovrebbe, ripeto, essere effettuato dagli Enti locali. Proprio per questo stiamo chieden-do ai Sindaci di individuare un rappresentante isti-tuzionale con “delega” ai pendolari, che si occupi di raccogliere le segnalazioni dei pendolari del ter-ritorio, collezionarle e portarle periodicamente alla Provincia ed alla Regione”.Lei è una pendolare, che ogni mattina percorre il tratto Pavia-Milano. Qual è la situazione dei tra-sporti in Provincia di Pavia?“La situazione è pessima. Da troppi anni, in Pro-vincia di Pavia, non ci sono investimenti sulla rete ferroviaria. Avremmo bisogno, come altre realtà, di un passante ferroviario, con un rinnovo dei treni, con treni cadenzati (almeno 1 all’ora), mentre invece nu-merosi sono stati i tagli alle carrozze e quindi i con-seguenti problemi di sovraffollamento. I dati parlano chiaro: in provincia di Pavia si muovono oltre 12mila pendolari al giorno e il dato è in aumento, non in diminuzione, pertanto tagliare carrozze ai treni si-gnifica farci viaggiare costantemente in piedi. Inoltre l’utenza dei paesi delle nostre linee è quasi totalmen-te tagliata fuori. Senza contare i soliti problemi di sempre: guasti agli impianti di riscaldamento, ulti-mamente porte guaste (interne ed esterne), finestrini bloccati, arredi treno fatiscenti, stazioni lasciate in stato d’abbandono, etc etc”.In primavera ci saranno le elezioni provinciali. Quali sono secondo lei i problemi che vanno af-frontati dal punto di vista dei trasporti?“I problemi da affrontare sono sintetizzabili in due punti: maggiori investimenti strutturali sulla rete ferroviaria (programmazione efficace e tempestiva di una linea passante S Milano-Pavia-Voghera) e rinnovo parco treni. Per quanto riguarda i pullman: potenziamento delle corse di collegamento fra i paesi e il capoluogo di provincia e Milano. Infine, propen-deremo per la scelta di quei rappresentanti che in questi anni si sono battuti per la mobilità sostenibile: che non significa solo avere una rete pubblica di tra-sporti efficiente, ma anche un’attenzione e cura par-ticolare all’intermodalità, vale a dire piste ciclabili di collegamento alle stazioni, autobus sincronizzati con gli orari di partenza ed arrivo dei treni, servizi di car-sharing, parcheggi gratuiti per i pendolari, in-centivazione all’uso del mezzo pubblico in generale, per diminuire il traffico e l’inquinamento nelle nostre città”.

con l’assessore provinciale Gandini e in occasione dell’incontro del 2 febbraio scorso in Commissione Trasporti, abbiamo denunciato la totale assenza di servizi informativi di PMT (nuovo gestore, exSila) in quanto i nuovi orari delle corse non sono stati pubbli-cati alle pensiline, ma solo sul sito web di PMT. Non si può costringere un pendolare ad avere un compu-ter per conoscere gli orari del suo pullman”.Si può dire che avete portato la voce dei pendolari in Provincia e in Regione. Quali sono state le rea-zioni?“Diciamo che siamo diventati un po’ l’”incubo” di quelle istituzioni che svogliatamente trattavano sino a prima della nostra nascita, i problemi della mobili-tà pendolare. Abbiamo quindi prima di tutto cercato di “risvegliare” il senso di responsabilità dei nostri amministratori sul tema, attraverso incontri, propo-ste, in particolare abbiamo presentato al Consiglio Provinciale una mozione approvata all’unanimi-tà per la richiesta di apertura urgente di un Tavolo Istituzionale con la Regione e Trenitalia/RFI per la discussione esclusivamente dei problemi del nostro territorio. Abbiamo poi ottenuto a Pavia per la prima volta un servizio di navette bus dedicato ai pendolari che, gratuitamente consente di parcheggiare la mac-china, prendere il bus-navetta e recarsi in stazione”.Il Coordinamento ha rapporti anche con le Ammi-nistrazioni Comunali. Trovate collaborazione da parte dei Sindaci?“Da alcuni mesi abbiamo iniziato una vasta cam-pagna denominata “Operazione Fiato sul collo sui Comuni” per sensibilizzare quelle istituzioni locali che, per prime, dovrebbero attivarsi per la tutela dei diritti dei propri cittadini. Riteniamo infatti che co-stituendo una rete di sindaci virtuosi, una specie di coordinamento di comuni, la voce degli stessi possa meglio incidere presso gli enti sovraordinati (Provin-cia e Regione). Al momento abbiamo incontrato la disponibilità dei Comuni di Voghera, Stradella, Lo-cate Triulzi, Villamaggiore, Siziano, Pavia, e ci aspet-tiamo altrettanta disponibilità da Vigevano, Mortara, Bressana, e molti altri che stiamo contattando”.Certamente siete un punto di riferimento per i pendolari. Quali sono le segnalazioni più frequenti che vi fanno?“Ogni tipo di segnalazione. Dalla mamma che la-

menta il taglio o il costante ritardo o sovraffollamento della corsa che utilizza il figlio per recarsi a scuola, al pendolare che viaggia su treni con carrozze fredde o che deve affrontare a fine mese lunghe code in biglietteria per assenza di personale sufficiente o di macchinette per emissione dei bi-glietti, alle lamentele per gli aumenti delle tariffe, a nostro parere, del tutto ingiustificati poiché, a fronte di que-sti aumenti, abbiamo documentato un costante peggioramento del servizio di trasporto”.

Iolanda Nanni

Articolo di Oliviero Maggi

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.“Condivido il programma elettorale della maggioranza ma non la sua realizzazione”

Strane manovre in consiglio comunale a Rivanzza-no Terme. Da Chiappini che vota con la minoranza a Barbieri che esce allo scoperto e dice chiaramente di condividere il programma elettorale della maggioran-za (ma alle elezioni non era contro la giunta guidata oggi da Ferrari?) ma non i metodi e i modi di attua-zione. Che Chiappini voti contro è cosa naturale dopo che è stato spodestato dell'incarico di vice sindaco. Ma che Barbieri sia a favore della maggioranza, non senza stuzzicarne l'operato, lascia presagire possibili futuri accordi in vista delle elezioni del 2012? Stare-mo a vedere. Intanto ecco Beniamino Barbieri.Cosa pensa delle manifestazioni giovanili che inte-ressano l’Italia?“La mancanza di valori veri, l’attuale precarietà ed un futuro incerto oltre, ma non solo, ad una classe politica che non è d’esempio, è disgregante. Ma la differenza tra la democrazia liberale e la pluralista non può giustificare la violenza”. In conclusione difende o critica il mondo giovani-le?“Sono e sarò sempre vicino ai giovani. Non confon-diamoli con gli esaltati e gli infiltrati. Ma se uno si limita a dire che i giovani sono il nostro futuro gli chiedo cosa faccia perché ciò si avveri”. Lei cosa ha fatto per i giovani?“In appena due anni e mezzo abbiamo ristrutturato, ripeto ristrutturato completamente le scuole dell’ob-bligo con una spesa di un milione di euro. Istituite due cucine per avere, finalmente, i pasti cucinati caldi al momento per tutte le scuole e la commissione di con-trollo comprendente i genitori. Istituito il contributo all’Oratorio in aggiunta al Parrocchiale. Richiesto un contributo per la sistemazione dell’ex asilo per un importo di un milione e cinquecento mila euro. E sappiamo perché sia rimasto sulla carta. Come le procedure, già avviate, per l’asilo nido comunale in accordo con la Provincia deputata alle autorizzazio-ni. Istituito un nuovo servizio sociale e legale gratu-ito per i giovani con disadattamenti anche familiari, sociali e scolastici, problemi di droga, di alcool ed altro, pratiche anche presso le Procure, i Tribunali nonchè consulenze per i Comuni richiedenti. Sotto la

mutui, demonizzati fino a ieri sera, per ben 622.500 euro ed un altro, per il futuro, di 500.000 euro. Fare mutui in questi tempi vuol dire che anche grattare il barile non è sufficiente. Ciononostante, ed ancora, il bilancio non pareggiava”.Significa che sono state attuate altre decisioni?“Esatto. Sono stati costretti a prevedere lavori co-perti dagli oneri di urbanizzazione per 525.000 euro (lire 1 miliardo e 16 milioni). O è in arrivo un boom edilizio da grande cementificazione, sempre negata, o qualcosa non quadra. Se per pareggiare un bilancio necessitano tali e tanti decisioni, ognuno può com-mentare da solo che tutto quanto è scritto negli atti approvati in Consiglio. Mi permette una precisazio-ne?”.Che consisterebbe in?“Ad ulteriore dimostrazione di quanto non sia reale il bilancio, parecchi lavori promessi andranno sotto l’uscio. E non sarebbe la prima volta. Ma attenti, per importi che svuoteranno anche voci molto importan-ti. Lo dico ora, non a fine anno quando è facile fare la spunta delle promesse. Se avrò ragione, ancora una volta dimostrerò cosa significhi saper leggere un bi-lancio senza pregiudizi”.Perché parla di bilancio e non dei singoli lavori proposti dalla maggioranza?"Ne parlerò, giustamente, più avanti. Qualsiasi tec-nico che si rispetti comincia dalla base che è il bi-lancio. Se non è reale con quali soldi paga i lavori? Ovviamente chi non ha le giuste conoscenze tecniche sposta la discussione sulle singole voci dove tutto è più facile”.

mia Presidenza il Distretto sanitario ha elargito con-tributi ai bimbi fino a tre anni, con Ise, raddoppiati per i diversamente abili, mai più uguagliati. Con-tributi comunali personali e familiari, assistenziali, scolastici vari, estivi, alle associazioni, per sentenze della Magistratura, per affitti, eccetera. Tanto per co-minciare. E se siamo stati individuati come esempio provinciale un motivo ci sarà stato”.Le dichiarazioni sulla minoranza del consigliere Antonio Chiappini aprono nuovi orizzoni?“Precisando di condividere il programma elettora-le della maggioranza, ma non la sua realizzazione, e che la minoranza è composta da cinque posizioni politiche diverse, lui compreso, senza giri di parole comunica di essere libero da vincoli od accordi di fondo. Più chiaro di così”.Il suo commento per le parole che le ha rivolto il signor Marco Podda?“Se questa è la reazione ad una semplice voce di piazza, sono contento che la nostra Costituzione, concedendo la libertà di parola e di pensiero, con-senta di conoscere le persone”.All’accusa di copiare e sfruttare le idee della mino-ranza il sindaco Ferrari si chiede perché non siano state realizzate dalla stessa. Il suo commento?“Che sia la stessa minoranza a parlare delle notevoli potenzialità economiche e realizzative, delle idee im-

Beniamino Barbieri

postate e in dirittura di arrivo della mia amministrazione, lasciate sul campo, riporta la verità al giusto posto. E vedrà quando renderò noto le numerose ed importanti realizza-zioni”. Un suo commento sul bilancio preventivo 2001 approvato in consiglio comunale?“Che neppure la malaugurata rine-goziazione dei mutui, decantata a favore del bilancio 2011, è riuscita a pareggiare il bilancio. Tanto che già quest’anno prevedono nuovi

di Alessandro Disperati

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Marco Bertelegni: “Sembra di essere già in campagna elettorale visti i ripetuti attacchi”

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Replica del consigliere comunale di opposizione, Mar-co Bertelegni, al sindaco del comune termale, Romano Ferrari.Consigliere Bertelegni, il Sindaco Ferrari le ha det-to di “Dormire sonni tranquilli” sui problemi di Rivanazzano Terme: ha qualche dichiarazione da fare in merito?“Ultimamente per ogni cosa che dico, il Sindaco Fer-rari si comporta in modo polemico, mi riferisco an-che all’ultimo Consiglio Comunale, durante il qua-le, pur essendoci astenuti sul Bilancio per senso di responsabilità sui tagli dei trasferimenti regionali, mi interrompeva e mi contraddiceva. Io dormo tranquil-lo perché ciò che dico è supportato da un documen-to, mentre lui fa filosofia e usa tanta immaginazione. Io dormo tranquillo, lui forse un po' meno e più si va avanti più le sue preoccupazioni aumenteranno…a ciascuno la riflessione conseguente!”.Come minoranza avete solo contestato le cose o avete fatto proposte costruttive?“Noi non abbiamo solo alzato la mano approvando tutto (come qualcuno in minoranza fa costantemente!) o votato contro nella maniera più dura, ma abbia-mo chiesto più volte di essere coinvolti nelle analisi di provvedimenti di impatto, abbiamo suggerito mo-difiche e soluzioni, pochissime volte accolte e abbia-mo fatto riflettere più volte la maggioranza su prov-vedimenti rischiosi (come lo spostamento dell’ area esondazione Staffora, la permanenza rischiosa nel consiglio aereoporto, il mancato piano delle acque meteoriche, etc). Ogni volta il Sindaco ha polemizzato o ci ha tacciati di essere catastrofisti. Abbiamo messo in campo l’esperienza, la prudenza e la preoccupazio-

do dubbi persino all’Ufficio Tecnico ben consapevole dei soldi necessari e di quanto realmente disponibile. Ad oggi non è stato fatto nulla se non la pulizia (fatta male) di alcune comunelle, che sono ben altra cosa . Forse si aspetta che piogge intense si riversino sul-le strade di collina e in molte cantine? Non è stato nemmeno volutamente affrontato un piano complessi-vo per le acque meteoriche da noi più volte richiesto. Sulla via Colombo la soluzione che sta emergendo è quella di un ulteriore scarico in Staffora, da noi più volte evidenziato. Stiamo aspettando tutti le soluzioni ed i progetti che mancano”. E la solita vostra attenzione sul Cimitero cosa vi porta a dire dopo che sono stati sistemati i tetti?“Veramente mi trattengo per rispetto dei nostri cari defunti, ma dopo anni che c’erano i soldi disponibili con ritardo sono stati ripassati i tetti. I soldi sono finiti i tetti no! Le parti dei cornicioni si stanno staccando e sui marciapiedi si vedono i pezzi. Gli interventi “ri-solutivi” fatti per le cappelle esistenti contro gli alla-gamenti sono sotto gli occhi di tutti e stanno partendo denunce da parte dei proprietari che si sono ritrovati i pavimenti rovinati dalle infiltrazioni. La soluzione l’abbiamo depurata e i soldi ci sono, basta ridurre altri interventi. Ancora una volta sono stati fatti la-vori che dovranno essere rifatti. Le nuove cappelle? Sarebbe toccato a chiunque procedere in questo senso, magari decidendo luogo e soluzioni diverse, ma non barattiamole come nuovi progetti. Sono necessità”.Per finire qualche progetto?“I progetti sono da chiedere all’Amministrazione at-tuale dato che nel documento triennale non se ne vede traccia, se non cose necessarie e dovute tutt’altro che innovative. Personalmente ritengo che il nostro pae-se non è cambiato dal cambio nome, ma ha bisogno della fiducia di tutti, di una gestione più seria delle spese e di un’attenzione per le famiglie e le persone bisognose. Ha bisogno di un’Amministrazione che, anziché rendere velenosi alcuni rapporti, si attivi per far lavorare insieme in armonia le persone e sia più trasparente nell’assegnazione di fondi valutando effet-tivamente chi ha bisogno. Le persone già oggi vivono un’ esistenza piena di ansie e dolori che non possono e non devono essere riacutizzate nei momenti di relax. Occorre rendere le piazze luoghi di discussione ed ag-gregazione e i giardini vere isole nelle quali respirare aria pura con giochi sicuri per i bambini e protetti dal-le strade. Occorre uno sviluppo urbanistico control-lato e non solo mirato ad incassare ciò che si spende male. Come abbiamo sempre detto vorremmo vivere in “Un paese a misura d’uomo!” Questa è la nostra idea. Quella degli altri è confusa e troppo condizionata. La gente capisce tutto ciò e giudicherà di conseguenza”.

ne per il futuro di Rivanazzano Terme. Questo significa per noi fare Minoranza e Amministrare”.Cosa ne pensa dei tanti attacchi personali nei suoi confronti?“Sembra già di essere in campagna elettorale ad un anno di distanza. E’ prematuro e ringrazio per la tanta attenzione, solo…devo rammaricarmi perché quando si arriva all’attacco personale significa che le idee sui programmi sono finite e invece di parlare di progetti (non di normale manutenzione!) di interesse per lo svi-luppo del Paese, ci si sofferma sulle ironie e a volte si scivola nel ridicolo. Ho fiducia nell’intelligenza della gente che ci giudica”.Sappiamo che non ama toccare l’argomento per il quale le sono valsi attacchi personali e a cui Lei tie-ne particolarmente, ma chi ha ragione sui contribu-ti dati o non dati all’Oratorio?“Anche i volontari sono rimasti molto perplessi per la risposta dell’Amministrazione Comunale sui con-tributi concessi, e per dovere elenco sinteticamente. Abbiamo sempre avuto un piccolo contributo sui costi di funzionamento dell’Oratorio (c.a 2500 Euro su c.a 4.500 di spese Luce e Gas), ma negli ultimi anni si è ridotto a 1.500 Euro. L’anno scorso è stato stipulato un contratto con l’US Rivanazzanese a fronte del qua-le il Comune doveva intervenire (accordo a tavolo con Resp. Oratorio, Amatori Calcio, US e Assessori) in modo complementare con c.a 1.400 Euro. Il Comune ha dato 1.500 euro a copertura di entrambi i contribu-ti, e qualcuno ha detto “Sono stati dati perché hanno giocato i Pulcini altrimenti non sarebbe arrivato nul-la!” Quest’anno il contributo è stato di 0 Euro! Noi abbiamo informato tutti, Comune e US e abbiamo tut-ta la documentazione. Se qualcuno si sente di ritratta-re gli accordi, significa che ci sono delle inadempienze più gravi! Alla gente le riflessioni del caso!”. Tornando alle vicende Comunali come minoran-za avete criticato l’asfaltatura delle strade. Non vi sembra di attirarvi le critiche della gente?“Molte strade sono messe male e hanno bisogno di intervento. Altra cosa è intervenire sulle strade solo come politica pre-elettorale, valutando solo le situa-zioni che interessano potenziali elettori. Occorre fare una verifica e una mappatura dello stato di tutte le strade comunali (che tutt’oggi non esiste) e program-mare una priorità di intervento con un costo stimato da aggiornare anno per anno. Questo strumento servi-rà a tutte le Amministrazioni e questa è una proposta e non una critica”. Ogni volta che si parla di fossi e reticolo idrico mi-nore andate su tutte le furie, perché?“L’anno scorso il Sindaco ha detto che avrebbe avvia-to gli appalti per la pulizia di tutto il reticolo, suscitan-

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di Alessandro Disperati

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.Deglialberti: “Il nuovo Pgt corrispondealle necessità dei rivanazzanesi”

Abbiamo incontrato Andrea Deglialberti, assessore con delega all’urbanistica, all’ambiente ed ecologia del comune di Rivanazzano Terme, per parlare del nuovo Piano di Governo del Territorio. Quali sono i criteri principali su cui si basa il nuo-vo PGT?“I principi a cui ci siamo ispirati per la realizzazio-ne del nuovo PGT ci sono stati forniti dalle risposte al questionario che avevamo voluto, sviluppato e distribuito prima della redazione del Documento di Piano. Queste risposte ci hanno permesso di cono-scere quali erano le principali esigenze dei Rivanaz-zanesi ed infatti abbiamo recepito, condiviso e cer-cato di dare risposte concrete ai problemi relativi alla viabilità, alla tutela ambientale, al recupero del centro storico e allo sviluppo controllato del nostro paese”.Grazie a questo strumento, qual è la visione futu-ra del paese?“Semplicemente quella di un paese a misura d’uo-mo dove l’ambiente, la viabilità, i servizi e le infra-strutture sono sufficienti a soddisfare le esigenze di tutti”.Quali sono le migliorie che potrete apportare al PGR vigente? “I perfezionamenti sono molteplici, dalla viabili-tà che risponda alle reali necessità, all’ ambiente, con la tutela del paesaggio che la fà da padrone, alla tutela e valorizzazione del centro storico, aiu-tando e incentivando i recuperi dei fabbricati, allo sviluppo turistico, con nuove infrastrutture, a quello produttivo, facilitando i collegamenti con le princi-pali reti viabilistiche. Su questo punto mi permetto di soffermarmi per spiegare meglio ciò che vorrem-mo sviluppare. Oggi più che mai, grazie alla glo-balizzazione dei mercati attraverso internet, i nuovi insediamenti produttivi o lo sviluppo di quelli già esistenti chiedono in primo luogo infrastrutture, in-fatti, la velocità di collegamenti con le principali reti viarie sono fondamentali per lo sviluppo produttivo. Nuove strade portano nuovi capitali con ricadute sul mondo del lavoro e sull’economia di zone più o meno vaste. Partendo da questo pensiero con il nuo-vo PGT abbiamo pensato ad un collegamento veloce tra la nostra zona industriale di via Tortona e la ex Statale del Penice in direzione di Voghera che, una volta realizzata la bretella SUD della tangenziale di

Voghera, porterebbe velocemente le merci e la pro-duzione della nostra zona verso i mercati più impor-tanti delle principali città Italiane. Siamo certi che questa nuova strada aiuterà sicuramente le aziende già avviate e ne farà insediare di nuove”.Quali progetti avete in previsione?“Tra i progetti che abbiamo valutato e recepito in maggioranza con la condivisione di tutti i consiglie-ri ce ne sono alcuni sicuramente degni di nota. Uno dei fondamentali è la tutela della collina di Nazza-no. In modo chiaro e determinato oggi posso dire che abbiamo vincolato in modo definitivo l’area che noi riteniamo essere il fiore all’occhiello del nostro paese e che non prevediamo alcun nuovo insedia-mento residenziale se non quelli legati allo sviluppo del campo da GOLF. Altra importante richiesta per-venuta, valutata e condivisa all’unanimità da tutta la maggioranza, è quella legata alla realizzazione di un parco acquatico tra i più grandi d’ Italia, dove il tema dell’acqua, e quindi del termalismo, è messo in evidenza. Abbiamo definito la destinazione urbani-stica dell’area della ex caserma Maginot e seguendo la nostra sensibilità ambientalista, abbiamo deciso che nessun nuovo insediamento residenziale potrà essere sviluppato al suo interno. Abbiamo recepito alcune richieste di sviluppo industriale pervenuteci

Andrea Deglialberti

visto che alle due assemblee pubbliche svolte in pre-cedenza non ha partecipato, a differenza di altri suoi colleghi. Per concludere dico che il nuovo PGT sarà sicuramente il frutto delle necessità dei Rivanazza-nesi e che il nostro merito sarà unicamente quello di essere stati capaci di interpretarle al meglio”.

da aziende già insediate che porte-ranno importanti ricadute sul terri-torio”.Come risponde all’attacco subito il mese scorso da un membro della minoranza, il quale lamentava di non essere a conoscenza del nuovo PGT?“In prima battuta dico che è norma-le che lui non ne sappia nulla visto che è parte della minoranza e gli suggerisco di essere maggiormente presente alla vita amministrativa

Articolo di Isabella Ferrari

Festeggiati i 150anni dell'unità d'ItaliaGrande successo di pubblico per il concerto celebrativo del centocinquantesimo anniversa-rio dell'unità d'Italia, che si è tenuto al teatro di Rivanazzano Terme nella serata di giovedì 17 marzo. Il concerto ha visto l'esibizione del Coro Istituti civici " Brera" di Novara. La se-rata è stata allietata dalle musiche di G.Verdi, M.Novaro, A.Olivieri e dalla lettura di testi di C. Abba, E.De Amicis, A. Manzoni, G. Garibal-di da parte dell'artista Maria Paola Bidone. La serata è stata introdotta dal discorso del Sindaco Ferrari che ha ricordato gli eventi accaduti nella località di Rivanazzano 150 anni fa."Nel 1859 precisamente il 23 febbraio", ha detto Ferrari, "il consiglio comunale di Rivanazzano dichia-rava il pieno appoggio alla politica di Cavour che riarmava l'esercito piemontese. In quegli anni ben 65 rivanazzanesi combatterono con l'esercito Sabaudo e 5 furono coloro che si ar-ruolarono nei garibaldini. Per questi fatti pos-siamo certo dire che Rivanazzano l'unita' d'Ita-lia l'ha fortemente voluta". Il folto pubblico ha inoltre molto gradito il gustoso buffet tricolore preparato al termine del concerto dall'associa-zione culturale "occasioni di festa".

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www.danielebosone.it

ELEZIONI PROVINCIALI domenica 15 e lunedi 16 Maggio 2011

Innovazione: un nuovo passo nel fare politica, nel fare funzionare la provincia, nel mettere in moto le nuove generazioni. Ma anche l’innovazione tecnologica, la ricerca avanzata in campo elettronico e biomedico che si fanno sistema economico, organizzato intorno alle eccellenze presenti nel nostro ca-poluogo, Pavia.

Cultura: identità, storie e monumenti dei nostri territori, vocazioni e tra-dizioni culturali da ritrovare e da trasformare anche in un valore economico.

Ambiente: paesaggi, parchi, fiumi, colline e risaie, ma anche ruralità e agricoltura, valorizzati insieme da due grandi progetti di distretto, quello del riso e quello vitivinicolo, e una nuova idea “il paniere pavese” per valorizzare i prodotti tipici del territorio.

Solidarietà: vivere meglio si può, tenendo insieme tutti in una grande rete sociale, in un territorio unito, coeso ed equilibrato, dove ognuno possa dare e ricevere, sentendosi protagonista.

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Giuseppe Mazzoccato

Mazzoccato: “La Protezione civile di Godiasco-Salice è in forte espansione”

Incontriamo Giuseppe Mazzocato coordinatore della protezione civile del comune di Godiasco.Da circa un anno e mezzo ricopre il ruolo di coor-dinatore della protezione civile di Godiasco. Vuole farci un bilancio dell’attività del gruppo di volon-tari che lei coordina?“Ciò di cui vado particolarmente fiero come coordi-natore della protezione civile di Godiasco è che nei primi 12 mesi dalla costituzione del gruppo tutti i vo-lontari hanno seguito il completo iter di formazione. Ho inserito nella formazione anche il corso di primo soccorso tenuto dalla C.R.I di Voghera e ad oggi sia-mo tutti iscritti all’albo Regionale della protezione civile. Fanno parte del nostro gruppo undici volon-tari, a cui se ne sono aggiunti altri quattro che sono in attesa di affrontare l’iter di formazione. Penso che questo rappresenti già un bel risultato”. Quali sono i progetti di cui vi state occupando in questo momento?“Ci stiamo preparando con diverse esercitazioni che dovremo affrontare nel prossimo futuro, esercitazio-ni che comprendono diversi scenari utili alla prepa-razione, per un ruolo significativo della protezione civile, così da poter essere concretamente operativi sul territorio. Stiamo svolgendo anche un censimen-to delle popolazioni che risiedono in zone a rischio territoriale come ad esempio le zone potenzialmente soggette ad esondazioni dello Staffora”.A proposito di problematiche legate al territorio, una vera e propria piaga che colpisce ormai da tempo la Valle Staffora sono le frequenti frane. Come vi state muovendo in tal senso?“Purtroppo il nostro territorio è interessato da molto tempo da questa seria problematica. Tuttavia, pos-siamo dire per fortuna che le frane che sino ad ora si sono verificate non hanno provocato gravissimi problemi ai centri abitati. Devo dire però che in tale campo il nostro compito è il monitoraggio e la segna-lazione agli organi competenti delle varie problema-tiche che si possono presentare sul territorio, come ad esempio le frane”.Come è stato sino ad ora il rapporto con l’ammini-strazione del comune di Godiasco?“Il rapporto è certamente buono. Diciamo però che non tutta l’amministrazione comunale considera an-cora la protezione civile per quello che è realmente. Non voglio spingermi a dire che vi sia indifferenza verso la nostra organizzazione, perché quando ab-biamo presentato delle richieste abbiamo sempre ri-cevuto disponibilità e puntuali risposte, ad eccezione però della questione riguardante la sede, che rimane una richiesta per ora inevasa. In generale preferi-rei una maggiore attenzione e un maggior interesse verso le nostre iniziative. Un punto sul quale tuttavia tengo a focalizzare l’attenzione è che all’interno del Gruppo che io coordino non vi è nessun colore poli-tico. La protezione civile accoglie tutti coloro che vo-gliono entrare a farvi parte qualunque siano le idee politiche. Il Gruppo Volontari di Protezione Civile ha come primo compito quello di intervenire sul territo-rio, la catastrofe non guarda il colore della politica. Tuttavia, per tornare al rapporto con l’amministra-zione comunale di Godiasco, voglio dire che siamo (esclusa la sede) in generale soddisfatti. Certamente il fatto che il sindaco Anna Corbi sia il responsabile della protezione civile comunale, fa sì che sia anche nell’interesse dell’amministrazione comunale che il nostro gruppo abbia volontari attrezzati, generosi e preparati”.

Come sono stati sino ad ora i rapporti con le altre organizzazioni presenti a Godiasco?“Quando è stato chiesto il nostro aiuto, il nostro con-tributo, noi abbiamo sempre risposto positivamente. Vorrei però specificare che la nostra non è una sem-plice associazione, ma un gruppo di volontari con compiti specifici, dunque una cosa assolutamente diversa. Il nostro appartenere alla protezione civile, infatti, non pregiudica affatto il far parte di altre or-ganizzazioni presenti sul territorio”.Quali progetti avete per il futuro?“Ci stiamo soprattutto concentrando su due fronti principali: lo Staffora e le scuole. Per ciò che concer-ne il discorso riguardante lo Staffora già da diversi mesi ci stiamo interessando con monitoraggi mirati e siamo in attesa dei relativi permessi per concertare un intervento programmato ed intervenire per la pu-lizia dell’alveo. Per ciò che concerne le scuole inve-ce nei prossimi giorni entreremo nelle diversi classi per far conoscere ai ragazzi l’importanza dell’azione svolta dalla protezione civile e il significato del vo-lontariato più in generale. Inoltre abbiamo appena ricevuto la richiesta di intervento e di aiuto per il Ponte della Becca che infatti verrà chiuso al traffico pesante per permettere di effettuare lavori di ristrut-turazione. La Provincia ha dunque chiesto il nostro contributo. Certamente daremo una risposta positiva, ovviamente proporzionata alle nostre forze. Tuttavia ci tengo a dire che quando avremo una sede idonea sarà sicuramente più facile pianificare al meglio la nostra attività. Per ora infatti la nostra sede si trova presso il comando della polizia locale con cui abbia-mo un’ottima collaborazione e teniamo le riunioni di gruppo in biblioteca. Peraltro, frequentando il co-mando e riordinando alcuni documenti, ho avuto la possibilità di appurare la presenza già dal 1995 di

della comunità salicese ma onestamente la cosa si è reputata ancor più difficile di quanto pensassimo. Speriamo che nel prossimo futuro qualche cittadino salicese voglia entrare a far parte della nostra or-ganizzazione. Penso che ciò sarebbe anche un aiuto concreto verso una reale fusione tra le due comunità di Godiasco e Salice. Proprio in questi giorni l’at-tuale consiglio comunale ha proposto la modifica del nome del nostro comune da Godiasco in Godiasco Salice Terme. Bene, penso che questo possa avere un senso solo se tale modificazione formale sarà accom-pagnata da una più reale fusione tra le due comu-nità. Infine ci terrei a dire una cosa. La protezione civile riceve un contributo dal comune di Godiasco che tuttavia risulta assolutamente insufficiente a sod-disfare tutte le necessità che l’organizzazione che io coordino presenta. Sarebbe molto importante che i privati, così come le aziende, pur senza partecipare direttamente alle nostre attività, donassero contributi o ancora meglio attrezzature adatte al nostro scopo, tipo idrovore, torre faro, e perché no un mezzo di tra-sporto. Come vede ci sono tanti modi per dare una mano al nostro gruppo”.La protezione civile si è anche impegnata nell’or-ganizzazione di alcuni eventi. Come vi state muo-vendo in tale senso?“Occorre precisare che gli eventi che la protezione civile si impegna ad organizzare sono eventi tecnici, come ad esempio le esercitazioni, che poco hanno a che fare con la visibilità. Più che organizzare eventi la protezione civile si impegna ad offrire un aiuto, un contributo alle associazioni che chiedono il nostro in-tervento. Ad esclusione della festa dei nonni che pen-siamo comunque di mantenere come unico impegno organizzativo, il nostro compito in tale direzione è soprattutto fornire un appoggio. Ad esempio daremo il nostro contributo a “Telefono Azzurro” per la ven-dita delle ortensie azzurre nella piazza di Godiasco e di Salice Terme il 16 e 17 Aprile”.

anche se devo ammettere che pian piano la popolazione godiaschese si sta sempre più interessando alla protezione civile e alle sue attivi-tà. Tuttavia mi pare che permanga ancora un po’ di diffidenza, onesta-mente ingiustificata, ma comunque presente. Su un punto però ci ter-rei a focalizzare l’attenzione. Mi riferisco alla scarsa risposta che abbiamo avuto dagli abitanti di Salice Terme. Sapevamo che non sarebbe stato facile attirare membri

azioni che oggi competo-no alla protezione civile. Già da allora infatti il tenente dei vigili Terzetti coordinava questo tipo di attività, gestendo rap-porti tra la prefettura e il comando di Godiasco, anche se ovviamente non esisteva ancora un’orga-nizzazione strutturata e presente sul territorio”.Come giudica i rap-porti con la popolazio-ne godiaschese. Avete avuto le risposte che at-tendevate oppure siete rimasti in parte delusi?“Se devo essere sincero ci aspettavamo di più

Articolo di Marco Rochini

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MELa Pro loco punta sull'autofinanziamento

Il presidente Buonanno

Nei giorni scorsi si è riunita l’assemblea ordinaria della Pro Loco di Salice Terme per l’approvazione del bilan-cio consuntivo del 2010 e la programmazione dell’atti-vità 2011. Il presidente Luigi Buonanno ed il tesoriere Roberto Serra illustrano i risultati gestionali dello scor-so anno: “E’ stato un anno positivo sotto tutti i punti di vista: intenso come attività, più che soddisfacente per l’aspetto economico. L’associazione che ho l’onore di presiedere – afferma Buonanno – nel corso del 2010 ha organizzato un buon numero di eventi, molti dei quali consolidati negli anni: come il carnevale dei bambini, i mercatini dell’hobbistica tutte le prime domeniche da maggio a settembre, il tradizionale concerto di Luglio sul sagrato della Chiesina e quello dell’8 settembre, per la festa patronale, quest’anno tenutosi presso l’Audito-rium Diviani. Sempre a settembre abbiamo organizzato la rassegna dei prodotti locali ed ospitato la Cornfield Marching Band di Palestro che ha sfilato per le vie di Salice insieme ai partecipanti alla rievocazione sto-

rica, con numerosi figuranti in costume ed automezzi militari, della II guerra mondiale. Non dimentichiamo-ci, poi, delle tre splendide serate del “Settembre musi-cale”, organizzato dalla sig.ra Angiolina Sensale, con la nostra collaborazione e la disponibilità del Comune di Godiasco. La Pro Loco ha inoltre coordinato l’ini-ziativa delle gite settimanali riservate agli ospiti delle strutture alberghiere e termali di Salice. Ma non solo. L’associazione ha fatto la propria parte anche in occa-sione dell’iniziativa pro Haiti, sollecitata dalla nostra concittadina e funzionaria ONU, Monica Albertini. Ha contribuito alle luminarie natalizie, organizzato par-te del mercatino di Natale, il Vin Brulè della notte di Natale. Abbiamo corrisposto anche alle sollecitazioni che ci sono pervenute dall’Amministrazione comunale in occasione della rassegna Salicedoro”. Quindi un bilancio più che positivo del quale può essere sicuramente soddisfatto.“Certo. Sono più che soddisfatto proprio perché ho ben presente le risorse a nostra disposizione. Colgo quindi l’occasione fornitaci da “Il Periodico” per ringraziare quanti a vario titolo hanno favorito il nostro impegno. In primo luogo il Comune di Godiasco che ci ha so-stenuto economicamente ed anche incoraggiato. Per questo voglio ringraziare pubblicamente sia il Sindaco, Anna Corbi, che il vice Sindaco Fabio Riva. Ringrazio anche l’assessore al turismo della Provincia di Pavia, Renata Crotti, che ha sempre sostenuto la nostra asso-ciazione. Un sentito grazie anche alle Terme di Salice s.p.a. per la disponibilità logistica e non solo. Grazie a Sandro Moro delle Terme President e a quegli operato-ri turistici che nel corso del 2010 non ci hanno negato il loro appoggio. Ecco, la Pro Loco vive anche grazie

a queste sinergie”. Dal punto di vista economico?“Anche in questo caso possiamo essere soddisfatti. Nel corso del 2010 le entrate sono state pari a € 16.051,46, le uscite a € 15.297,56 è stato quindi registrato un sal-do attivo di € 753,90. La Pro Loco non ha debiti. Come amministratore ritengo giusto ringraziare e sottolinea-re l’importanza del contributo concesso nel corso del 2010 dal Comune di Godiasco che complessivamente ha erogato 5.500 euro compreso il contributo gite, quel-lo all’attività ordinaria e ad altri progetti. Escludendo le erogazioni degli enti pubblici, delle aziende termali e di alcuni alberghi, finalizzate alle gite settimanali, quest’anno non sono stati chiesti contributi agli ope-ratori turistici. L’attività svolta è anche frutto di au-tofinanziamento dovuto principalmente ai mercatini dell’hobbistica. Quindi quando il Presidente Buonanno parla di risorse è chiaro il riferimento alle disponibili-tà economiche che non sempre ci sono e che è sempre più difficile reperire. Ma parliamo anche della disponi-bilità delle persone che, ricordo, operano su base vo-lontaria, impegnando il proprio tempo libero. Diversa-mente sarebbe un vero e proprio lavoro, che andrebbe remunerato anche in base alle capacità e ai risultati”. Per il 2011, cosa pensate di proporre?“L’assemblea ha approvato un calendario che confer-ma le manifestazioni “storiche” che possono contare sull’autofinanziamento (mercatini) e sulle disponibilità di bilancio. Quest’anno daremo anche attuazione ad al-cune iniziative editoriali che non dovranno incidere sul bilancio, ma addirittura produrre introiti che saranno destinati a manifestazioni in fase studio. Ovviamente non mancheranno le gite turistiche e nei prossimi gior-ni apriremo un serio confronto con i nostri tradizionali partner per la loro realizzazione. Riteniamo che questo sia una delle iniziative più qualificanti per la nostra località e che va incontro ad un’esigenza molto sentita da parte dei nostri ospiti: quello d’impegnare in modo proficuo il tempo del “dopo cura””.

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Sartini: ‘Bariani ha cercato un'uscita da primo attore, Godiasco esprima una nuova Pro Loco’

loco, in che occasione venne alla luce ?“Dopo qualche tempo, il Signor Bariani, in occa-sione della seduta di insediamento del nuovo Di-rettivo, convocava i rappresentanti del Comune, avallando di fatto la nomina dei Consiglieri Co-munali, e solo in quella sede mostrava uno statuto differente, che poi risultava essere quello da me sottoscritto alcuni anni prima. Ora, non esisten-do agli atti lo statuto in vigore, è evidente che da nulla io potevo sapere che la Pro-loco, a Presi-denza Bariani, avesse ereditato lo statuto da me predisposto al tempo in cui ero Presidente della Pro-loco”.Cosa ne pensa, infine, delle dimissioni di tutto l'organico della Pro-loco ? “Da quanto dallo stesso dichiarato, nell’inter-vista uscita lo scorso mese in questo mensile, ri-sulta chiaro ed evidente che il sig. Bariani, stufo

di presiedere una Pro-loco che ha visto nel tempo assottigliarsi sem-pre più i collaboratori, ha cercato una "uscita" da "primo attore" che gli permettesse, anche, di sparare a zero sull'Amministrazione Co-munale e sul sottoscritto in modo particolare. A questo punto ci limi-tiamo a prendere atto di quanto ac-caduto e, senza ulteriori commenti, se il paese lo vorrà potrà esprimere un’altra Pro-loco che sarà certa-mente ben accetta”.

Gaetano Sartini

Dopo le accuse dell'ex presidente della Pro Loco, Giovanni Bariani, arriva la replica dell'assessore del Comune di Godiasco, Gaetano Sartini. Assessore Sartini, il Signor Giovanni Bariani l’accusa di aver adottato un nuovo Statuto, ai tempi in cui era Presidente della Pro-loco di Godiasco, e poi di essersene dimenticato, no-minando tre Consiglieri Comunali non dovuti all’interno dell’ultimo Consiglio Direttivo. Ci spiega cosa è successo esattamente?“Caro direttore, capisco la rabbia e il disturbo di quanti non condividono le idee e le impostazioni dell’Amministrazione Comunale a cui apparten-go, ma mi vedo costretto ad intervenire nonostan-te il mio carattere riservato per non "passare" da persona sbadata e/o peggio malevola. Il Presiden-te dimissionario, assieme a tutto il direttivo della Pro-loco di Godiasco, si è visto effettivamente re-capitare una lettera in cui gli si chiedeva di rin-novare le cariche sociali, comunicando i nomi dei rappresentanti del Comune in seno alla Pro-loco, in base allo statuto della pro-loco stessa deposita-to agli atti del comune di Godiasco e consegnato al Sindaco al momento dell’insediamento”.Lo statuto presente in Comune non era quindi lo stesso che il Signor Bariani aveva in uso per la sua pro-loco. Gli è mai stato chiesto di porta-re in Comune il suo statuto ?“Il signor Bariani ha avuto modo, lo scorso mese di novembre, in occasione dell'organizzazione del-la fiera di S. Martino, di comunicare al Sindaco che esisteva uno statuto diverso ed il Sindaco lo invitava a farlo pervenire in Municipio, così come aveva fatto con la Pro-loco di Salice Terme. Lo statuto in vigore non fu però mai fatto pervenire, legittimando, in questo modo, la convinzione che non fosse mai stato adottato”.Invece, lo statuto firmato da Lei, al momento in cui ricopriva la carica di Presidente della Pro-

Il respiro dellaprimavera

Da qualche giorno il calendario indica che è ar-rivata la primavera e con essa le prime allergie da polline. Secondo Federasma Onlus quasi 10 mi-lioni di italiani sono allergici ai pollini e ne subi-scono fastidiose conseguenze come starnuti, lacri-mazione e in casi più gravi anche attacchi d'asma. “Effettuare cure termali preventive è dimostrato che riduce la frequenza e la gravità di queste al-lergie stagionali, non meno fastidiose delle forme influenzali virali – come ci spiega il Prof Pietro Barbieri, Direttore Sanitario delle Terme di Salice S.p.A.-. “Aerosols, inalazioni e humages sono solo alcune delle terapie termali inalatorie che adulti e bambini possono effettuare: nell’adulto si uti-lizza prevalentemente acqua sulfurea con azione mucolitica, anticatarrale e di stimolo delle difese immunitarie, mentre nei piccoli pazienti è indi-cata l’acqua salsobromojodica dall’elevato potere antinfiammatorio e decongestionante, ovvero di-minuisce il gonfiore delle muscose del naso che riduce il passaggio dell’aria rendendo difficoltosa la respirazione”, conclude il Prof Barbieri. Grazie alle cure termali è dunque possibile ridurre l’uso a cortisonici, antistaminici e colliri e godere appieno dei profumi della primavera.

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di Alessandro Disperati

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Fabio Malaspina: “Giovani Oltre, palestra per formare nuovi politici”

dell’esperienza delle elezioni comunali dello stesso anno. L’associazione è stata fondata con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dei giovani sul territorio e questo in tutti i campi, dalla cultura all’ammini-strazione, per far conoscere ai giovani cosa signifi-chi amministrare e gestire, sotto tutti punti di vista, una realtà territoriale. Detto questo occorre tuttavia precisare che, come in tutte le organizzazioni, con l’andare del tempo, cominciano a sorgere svariate problematiche che puntualmente si presentano quan-do comincia a scemare l’entusiasmo iniziale. Occor-re infatti fare i conti con problematiche puramente logistiche come la disponibilità e la partecipazione dei membri che costutiscono l’associazione. Alcuni non possono, altri non vogliono, oppure tutte e due le cose. Non a caso ho sempre definito l’anno appena trascorso assolutamente difficile per l’associazione che io coordino. Non saprei se definire questa situa-zione mancanza di impegno o mancanza di volontà da parte di tutti, compreso me stesso, tuttavia è inne-gabile che qualche problema c’è stato. Inoltre, anche se ciò fa parte delle regole del gioco, dopo la costitu-zione dell’associazione, alcuni consiglieri se ne sono andati affermando, improvvisamente, di non condivi-dere più la linea del gruppo. Dunque, visto che per-sonalmente sono una persona alquanto ambiziosa, sono costretto a dire che il bilancio del primo anno dell’attività della nostra organizzazione non è positi-vo. Quando infatti i risultati non sono proporzionati alle potenzialità, non è possibile essere soddisfatti del proprio lavoro. Tuttavia, in accordo con tutto il consiglio direttivo, abbiamo deciso di proseguire la nostra attività, ovviamente puntando a migliorare i risultati”.Quali sono i progetti sui quali state lavorando?“Stiamo preparando un progetto riguardante la sto-ria del salame che essendo un prodotto tipico delle nostre vallate, a nostro parere, va valorizzato e cono-sciuto anche da un punto di vista culturale, non solo

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gastronomico. Stiamo dunque cercando di organizza-re un evento che vada al di là della semplice festa ga-stronomica a base di salame e che invece si preoccupi di mettere in luce tutti gli aspetti culturali legati alla produzione di questo importante prodotto. Abbiamo infatti effettuato una serie di riprese all’interno di un salumificio dove abbiamo analizzato tutta la filiera di produzione del salame, ponendo l’attenzione su aspetti produttivi che non tutti sempre conoscono e che abbiamo reputato molto interessanti”.Vorrei ora spostare l’attenzione su alcuni aspet-ti più prettamente politici. L’associazione che lei presiede può essere considerata una palestra per la formazione di una lista in vista delle prossime elezione comunali?“Certamente quelle che potremmo definire voci di popolo vanno in questa direzione, tuttavia a me per-sonalmente non piace pensare la nostra associazione in questo senso. Preferisco considerare «Giovani Ol-tre» una palestra in cui i giovani possano formarsi, non una risposta alle politiche dell’amministrazione comunale. Non c’è nessuna lotta politica da fare, in-fatti. Occorre invece creare le condizioni per favorire la partecipazioni dei giovani che, qualora ne avranno voglia, potranno cimentarsi in quella mansione dif-ficilissima che è l’amministrazione di un territorio. Non siamo dunque una coalizione che si sta forman-do in prospettiva delle prossime elezioni comunali”.Quali rapporti avete con i vostri ex compagni di lista che oggi costituiscono parte della minoranza

Incontriamo Fabio Malaspina presi-dente dell’associazione “Giovani Ol-tre” nata dalla volontà e dall’unione di alcuni membri della lista Berogno presentatasi alle elezioni comunali del giugno 2009.È ormai passato un anno e mezzo dalla costituzione del gruppo “Gio-vani Oltre”. In quanto presidente vuole farci un bilancio dell’attività dell’organizzazione che lei coordi-na?“L’associazione «Giovani Oltre» è nata il 29 ottobre del 2009 a seguito

del consiglio comunale di Godiasco? Vi sono con-tatti per la pianificazione delle linee politiche da seguire?“A dire la verità no, non esiste questo tipo di situazio-ne, anche perché, ci tengo a precisarlo, noi come as-sociazione non abbiamo mai chiesto di avere voce in capitolo nella scelta della linee politiche della mino-ranza consigliare. Dunque non interveniamo attiva-mente nella gestione delle politiche della minoranza. «Giovani Oltre» è un’associazione che cammina pa-rallelamente alle tante altre organizzazioni che sono presenti nel comune di Godiasco, non è una costola dell’attuale minoranza anche se, come già dicevo in precedenza, molto spesso la nostra associazione vie-ne invece vista in quest’ottica”.La minoranza consigliare rappresentata dai vostri ex compagni nella lista Berogno ha votato compat-ta a favore della proposta avanzata dall’attuale maggioranza di modificare il nome del comune di Godiasco da Godiasco a Godiasco Salice Terme. La vostra organizzazione come si pone nei con-fronti di tale proposta?“Devo precisare che più che come presidente di «Giovani Oltre» posso rispondere a questa doman-da a titolo puramente personale, perché quando ci ritroviamo, non parliamo generalmente di questio-ni politiche. Personalmente non ho alcun problema nei confronti di tale proposta. Penso che affermare che Godiasco debba rimanere Godiasco e che Salice debba rimanere Salice, rappresenti un atteggiamen-to mentale vetusto. Il mondo cresce ed evolve perché ci si accorpa, ci si unisce. I micro comuni servono solamente a sperperare tante risorse e potenzialità, sia economiche che logistiche. Sono convinto che la denominazione Godiasco-Salice Terme garantirà una vera e propria simbiosi mutualistica, ovvero of-frirà maggiore visibilità sia a Godiasco che a Salice Terme, dunque maggiori vantaggi ad entrambe le co-munità”.Un altro progetto proposto dall’attuale maggio-ranza riguarda la costituzione di un museo e di un archivio all’interno del Palazzo Pedemonti Ma-laspina di Godiasco, progetto per la cui realizza-zione sono stati stimati circa 2,5 milioni di spese. Come giudicate questo progetto?“Personalmente sono convinto che tutto ciò che si-gnifica recupero del patrimonio culturale vada visto positivamente. Certo, occorre appurare la reale fatti-bilità del progetto stesso, perché si parla di spese ve-ramente ingenti e dunque reperire interamente i fondi necessari alla realizzazione completa del progetto non credo sarà cosa semplicissima. Tuttavia spero che ci si possa riuscire”.

Fabio Malaspina

Articolo di Marco Rochini

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Benzi: “Il comune dà vita a iniziative in cui non crede, non è così che si fa”

In merito alla campagna promossa dal Comune di Voghera, "Costruire la Città attorno al cittadino", si sono espressi gli Amici di Beppe Grillo vogheresi, che criticando il posizionamento di alcuni cartello-ni informativi, ci hanno mostrato alcune foto e ci hanno spiegato come risultino non sufficientemente visibili. Comunicare significa, infatti, raggiungere il cittadino in modo positivo e costruttivo. Ma nel caso del comune iriense “basta vedere la posizione e il modo in cui sono stati affissi questi cartelloni per capire quanto poco il Comune crede nella sua stes-sa iniziativa. Appesi in contesti sbagliati o in zone nascoste come quello in piazza Fratelli Bandiera. Oppure "buttati li", come quello nei pressi di Piazza Meardi, tanto da sembrare quasi abusivi. Basterebbe semplicemente un po' di attenzione e di impegno in più. Per fare comunicazione in questo modo è meglio non farla”, ci ha detto Maurizio Benzi, portavoce del gruppo Amici di Beppe Grillo. “Si tratta di un piccolo esempio che però ci fa capire l’incapacità di un comune che vuole definirsi capitale dell’Oltrepò a comunicare e fare marketing. Da sottolineare che, nel piano esecutivo di gestione, l’ipotesi di spesa de-stinata alla comunicazione è stata ridotta tra il 2010 e il 2012: la cifra è scesa dai 10mila euro per il 2011 ai 7mila del 2012. Una cifra comunque insufficiente nell’ottica di un rilancio di attrattività e anche in vi-sta dell’Expo. Questo fa capire quanto la giunta non ha attenzione per il problema dello sviluppo anche di immagine della città”.Quindi la vostra critica va alle modalità di comu-nicazione e di promozione delle iniziative della città?“Sì, costruire la città intorno al cittadino è un mes-saggio positivo, ma poi devono esserci azioni con-crete. I manifesti indicano l’accessibilità dei luoghi, il posizionamento dei punti di interesse storico ecc, ma questi cartelli non sono visibili. In Piazza Meardi il cartello è appeso in modo tale da sembrare quasi abusivo, in p.zza Fratelli Bandiera è quasi inacces-sibile. La responsabilità è di chi li ha messi lì, la mia domanda è se gli amministratori girano per la città e verificano quanto viene fatto...”.Altre tematiche di interesse per la città di Voghe-ra?“Lavoro e impresa: sono due temi di cui non si parla mai, non si affronta mai questa problematica che esi-

ste ed è importante anche per Voghera, basti pensare alla Brasilia che sta avviando molti suoi dipendenti in cassa integrazione. Questo è solo un esempio di una crisi che non è finita. Continuano ad aumentare i pendolari. Non si investe in innovazione e sviluppo. Si parla di expo 2015 e di finanziamenti europei ma non si progetta mai nulla di concreto”.E voi come Gruppo Amici di Beppe Grillo e Movi-mento Cinque stelle, cosa proponete?“Delle iniziative concrete di supporto ai pendolari. Il Sindaco Barbieri ha dichiarato che farà il possi-bile per far arrivare il passante di Milano - Pavia fino a Voghera, cosa che in realtà tecnicamente è im-possibile e i tempi sarebbero comunque lunghissimi. Noi proponiamo una migliore gestione della pulizia, sia dei treni che della stazione, migliore gestione dei servizi della biglietteria e dei parcheggi per i pendo-lari. Il sindaco e gli amministratori sembrano non conoscere il mondo dei pendolari visto che spesso parlano senza davvero capire i problemi e senza riu-scire ad essere concreti”.In merito alle Provinciali pensate di candidarvi?“Come Movimento Cinque Stelle non ci candidere-mo per le elezioni provinciali, perché riteniamo che le provincie siano un costo in più, che possano e deb-

bano essere abolite, lasciando mag-giori poteri ai comuni e alle regioni. Si tratta di un apparato burocratico che, anche se da una parte crea posti di lavoro, dall’altra è responsabile di costi troppo elevati per le casse dello Stato. Tutti sembrano sempre d’ac-cordo sull’abolizione delle provin-cie, ma poi appena ci sono le elezioni tutti sono allo stesso modo pronti a candidarsi”.

Maurizio Benzi

Come lo scorso anno, i corsi di autodifesa per le donne (attraverso il metodo del krav maga), organizzati dall’assessorato alla Sicurezza e of-ferti gratuitamente dal Comune, hanno riscosso un grande successo anche nella nuova edizione. Sono oltre settanta, infatti, le donne vogheresi che hanno deciso di aderire a questa iniziativa, realiz-zata in collaborazione con il maestro di arti mar-ziali Gianni Montesanti e con l’istruttore e agente di Polizia Locale Gianfranco Rossi. “Sono molto orgoglioso di aver organizzato, come assessore alla Sicurezza, questi corsi di autodifesa per le donne e mi fa ancora più piacere che riscuotano un così grande successo – afferma Vincenzo Giu-gliano – Se da una parte, infatti, sono convinto che Voghera non sia una Città insicura, dall’al-tra credo che sia comunque importante che il Co-mune metta a disposizione dei propri concittadini degli strumenti di autodifesa che possano essere efficaci anche di fronte a potenziali casi sporadi-ci di microcriminalità”. I corsi per apprendere le tecniche del krav maga si tengono presso la pale-stra di San Vittore e sono aperti a tutte le donne.

Ok i corsi di autodifesaGiugliano è orgoglioso

Articolo di Maddalena Crudeli

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Fiocchi: “Presto riaprirà lo sportello per l'occupazione rivolto a tutti”

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genere elaborati dal distretto stesso a vantaggio del commercio del centro storico. Prossimamente que-sta proposta di ampliamento passerà alla Giunta comunale e poi ratificata dalla Regione. Questo per poter concorrere con la grossa distribuzione ester-na al comune per salvaguardare l’occupazione”.Proprio in merito al problema dell’occupazione, quali le iniziative del Comune vogherese?

Voghera: il distretto del commercio si allarga per uno sviluppo anche del centro. Giuseppe Fiocchi è vice-sindaco e assessore al commercio e alle attività produttive del Comune di Voghera. Cosa ci può dire in merito alla questione del rilancio della città e del territorio in generale? Quali le iniziative?“Iniziativa principale è senz’altro la Fiera dell’ascensione che quest’anno sarà organizzata di-rettamente dal comune di Voghera anziché dell’Asm come è stato negli ultimi cinque anni. Si terrà dal primo al 5 giugno ed è organizzata in collaborazio-ne con le associazioni di categoria, Ascom, Confe-sercenti, Associazione artigiani e Coldiretti”. Sarà un’occasione per il rilancio della città?“Certamente si tratta di un’occasione per esporre e pubblicizzare i prodotti del territorio. Questo è l’obiettivo. L’assessorato che mi compete si occu-pa dell’aspetto fieristico, l’assessorato alla cultura degli spettacoli. Ci saranno infatti padiglioni per gli spettacoli e padiglioni espositivi, anche delle istituzioni, nell’area dell’ex caserma e in Piazzale Fermi per i macchinari agricoli; l’area dei motori, il mercatino europeo in Viale Marx e poi le tradizio-nali bancarelle. Sarà un’occasione per valorizzare il territorio”.Come sta lavorando il distretto del commercio di Voghera?“Il distretto del commercio è stato istituito nel 2009, con un primo bando della Regione con finanziamen-ti di tipo pubblico-privato. Il comune, in particola-re, ha costruito coi fondi la rotatoria della stazione. Da allora il distretto ha creato un suo comitato, co-stituito dalle associazioni di categoria, si è dotato di un logo, ha designato un manager che è un fun-zionario della regione che supporta tecnicamente”.E lei ne è presidente.“Sì, sono presidente di questo comitato. Il distretto attualmente sta avviando una prima fase di amplia-mento che oltre al centro storico andrà a compren-dere gli insediamenti commerciali di tutto il comune sia per la piccola che per la media e grossa distri-buzione. E’ aperto ora un bando di finanziamento per la piccola distribuzione. La grossa distribu-zione, una volta all’interno del distretto, potrà be-neficiare di supplementari domeniche di aperture. Dall’altra parte l’obiettivo è una riqualificazione del centro con eventi, opere pubbliche, progetti in

“Imminente è la riapertura dello sportello per l’oc-cupazione, quello che era l’Informagiovani, che ora diverrà uno sportello aperto non solo ai giovani ma a tutti i disoccupati o inoccupati. L’obiettivo è crea-re un rapporto più stretto con le realtà che operano nel settore, dalla formazione ai servizi al lavoro. Lo sportello lavorerà grazie alla convenzione del Co-mune con l’agenzia Incontragiovani di Pavia”.

Giuseppe Fiocchi

Mietta: “Sul parco Barattasi discuta il coordinamento”

Questione del Parco Baratta, se ne discute molto ma cerchiamo di capire che cosa è davvero al cen-tro della diatriba. Danilo Mietta, consigliere del Comune di Vo-ghera, per Rinnovare Voghera, ci racconta in breve la storia normativa che ha portato la questione fino ai nostri giorni.“Dal 1980 il Parco Baratta è inserito nel piano urbanistico della città, come area destinata a verde pubblico. Nel piano regolatore del 2000, la giunta di allora, che era di centro sinistra, tra-sformò la zona in area di perequazione, cioè il 25% edificabile e il 75% da cedere al comune per area verde. Questo perché altrimenti il parco non sarebbe mai stato realizzato, non avendo il comune i fondi necessari per acquisire totalmente il terreno. Con il piano regolatore della giunta di centro destra del 2005 la percentuale è salita al 50 per cento, 50% di edificabilità e 50% di ces-sione al comune per area verde. Questo perché altrimenti nessun privato investiva essendo la percentuale del 75 per cento troppo alta”.Nello stesso anno però la giunta ha previsto an-che un piano di coordinamento.“Esattamente, l’area è stata assoggettata a un Piano di coordinamento redatto dal comune che definisce il perimetro delle singole lottizzazioni, la viabilità principale e la tipologia dei fabbrica-

ti. In discussione è il piano di coordinamento, con la riunione della commissione-territorio si sono date indicazioni per elaborarlo, perché possa, di-versamente dal precedente, rispondere maggior-mente ad esigenze pubbliche”.Quindi al centro della discussione è il Piano di coordinamento? “In realtà mi sembra che si discuta sulla neces-sità dei fabbricati, come se ci fosse da approvare un piano regolatore e non il piano di coordina-mento. Coloro che si definiscono contrari si op-pongono alla costruzione all’interno del Parco Baratta. Dopo quindici anni non si può mettere in discussione il Parco Baratta così com’è stato deciso: esso sarà realizzato solo quando i privati edificheranno. Se mai si comincia mai si avrà il parco”.Cosa si sta ridiscutendo quindi del Piano di co-ordinamento?“Nel Piano di coordinamento si sta rielaboran-do ciò che concerne l’accessibilità, la visibilità e l’interesse pubblico del parco: questi sono gli elementi in discussione. L’ufficio urbanistica sta modificando e redigendo il nuovo piano che poi dovrà passare in consiglio comunale”. Quindi la sua posizione è favorevole all’edifi-cabilità così com’è stata approvata e come sarà gestita dal Piano di coordinamento?“Se il Piano di coordinamento risponde alle indi-cazioni date dalla commissione sono sicuramen-te favorevole. Secondo me proprio nei periodi di crisi si devono aprire tutte le opportunità non solo edilizie da parte del pubblico per creare condizio-ni affinché il privato possa operare”.Un’ultima domanda, come valuta le iniziative della Giunta di Voghera in merito alla viabilità e al commercio della città?“Una soluzione per il commercio vogherese, come più volte ho già detto, secondo me è la creazione di un supermercato con una multisala nell’area dell’ex caserma, per far funzionare il centro di Voghera. Portare cioè i servizi che sono propri dei centri commerciali nel centro della città. Il co-mune potrebbe aiutare in questo destinando metà della caserma come supporto del commercio. Co-struire supermercati, multisala, parcheggi. Tutto il resto, come cambiare i sensi unici, non risolvo-no il problema. Le aperture domenicali avrebbero un senso se ci fosse attrattività per la gente. Non sono i banchetti del sabato che fanno venire o re-stare la gente in città. Servono interventi struttu-rali per poter fare concorrenza ai grandi centri commerciali”.

Articolo di Maddalena Crudeli

Danilo Mietta

Articolo di Maddalena Crudeli

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Gioja: “Dobbiamo combattere la grande distribuzione e la crisi di lavoro”

Abbiamo incontrato il ragioner Giuseppe Gioja e gli abbiamo fatto qualche domanda riguardo il cambio di presidenza dell’Ascom di Voghera.Signor Gioja, salire alla presidenza dell’Ascom dopo 17 anni di era Baggini deve essere un pas-so importate. “Sono stato eletto il 17 febbraio in qualità di Presidente successore di Umberto Baggini. Sono onorato di essere suo successore e vorrei ringra-ziare tutti quelli che mi hanno sostenuto in questa scelta difficile. Non è facile farsi carico dell’as-sociazione perché di questi tempi ci sono tanti problemi che affliggono i commercianti e bisogna avere coraggio e lavorare con buona volontà”.Non è la prima carica che ricopre.“No. Infatti sono già in consiglio d’amministra-zione di Ascom Fidi con cui l’anno scorso ho portato dei contributi pari a trecento mila euro a Voghera, sono anche responsabile provinciale del settore mobili, nella giunta pavese e nel consiglio regionale Ascom e in passato ero vicepresidente insieme a De Battisti. Ora con le sue dimissioni non abbiamo più un vicepresidente in carica ma abbiamo già in programma una riunione nelle prossime settimane per fare le nuove nomine sia del vice che del Consiglio d’Amministrazione”.Secondo lei quali sono i problemi dei commer-cianti oggi?

“I problemi più grandi sono due: uno è la grande distribuzione, che è una realtà contro la quale non si può combattere ma con la quale si può colla-borare. Per esempio per le aperture domenicali. Esiste un regolamento regionale che impone certe scelte che va rispettato. In secondo luogo la man-canza di lavoro è un dato di fatto con il quale do-vremo confrontarci e studiare qualche soluzione.

sivamente alla riunione del direttivo, in accordo anche con l’amministrazione attraverso una con-ferenza stampa. L’obiettivo è quello di aiutare i commercianti con qualsiasi mezzo per riprender-si in questo brutto momento di crisi. Non voglio anticipare niente perché non c’è ancora niente di concreto e non voglio creare scompensi alla giunta. Spero inoltre di essere il meno possibile sui giornali e di apparire solo per cose concrete, volte al bene dei negozi”.Cosa ne pensa del mercato ambulante di Vo-ghera?“Il mercato ambulante è un commercio molto vivo che sta soffrendo l’avvento dei cinesi. Dispiace vedere l’ambulante in difficoltà poiché è anche lui un commerciante come gli altri che deve soppor-tare la concorrenza della grande distribuzione e del mercato straniero”.

La spesa è ai minimi termini, i negozianti non fanno nessun fi-nanziamento e la mancanza di clientela è data anche dal forte pendolarismo presente a Voghe-ra. Bisogna portare delle azien-de industriali per creare sinergie tra i commercianti”.Ha qualche idea che vorrà re-alizzare durante la sua carica per rilanciare il centro storico?“Di idee ce ne sono tante e ve-dremo di comunicarle succes-

Giuseppe Gioja

Articolo di Valentina Calabrò

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Roffi: “Tante idee e progetti ma primabisogna aspettare l'ok al bilancio”

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vanili?“Per le politiche giovanili stiamo pensando insieme al vicesindaco Fiocchi e alle attività produttive ad uno sportello che possa essere di inoformazione sul tema del lavoro e dell'occupazione per i giovani e che sia anche una struttura adeguata all’accoglienza dei visitatori e non sul nostro territorio. Oltre a questo vogliamo promuovere delle attività di avviamento allo sport per i giovanissimi. Tutti questi progetti sono solo alcune delle tante idee che non solo il mio ma anche gli altri assessorati vorrebbero attuare, è logico che bisogna prima vedere cosa ci preserverà il bilancio una volta approvato. L’approvazione pre-vista per marzo sarà presumibilmente rimandata a

una sede adeguata. Ci saranno sviluppi a riguar-do?“Come assessorato allo sport l’impegno c’è ed è chiaro che deve essere condiviso con quello dei la-vori pubblici. In ogni caso i progetti di cui ci occupe-remo non appena possibile sono due: uno è il campo giovani di via Sturla, che vedrà ristrutturate la pista di atletica, il campo che viene attualmente utilizzato dalla squadra di rugby. Vorremmo poi implementare lo spazio con una tensostruttura che potrebbe essere utilizzata dalle varie associazioni sportive cittadine che stanno continuamente aumentando, e che pur-troppo non hanno spazio per svolgere le loro attivi-tà. Troveremo inoltre una soluzione definitiva per la scuola di boxe, siamo in trattativa per una palestra per destinarla all’associazione Parisi affinché si dia un giusto risalto agli atleti e alla stessa figura di Gio-vanni”.C’è qualche progetto riguardante le politiche gio-

maggio”.Lei ha ricevuto anche la delega per l’Expo 2015. Quali opportunità aprirà ad una città come Vo-ghera questo evento?“L’Expo sicuramente dovrebbe essere una vetrina per il territorio, non solo quello di Voghera e dell’Ol-trepò ma anche per il vicino Piemonte, ed è proprio con quest’ultimo che insieme si può collaborare per rivalutare le eccellenze enogastronomiche che un po’ ci accomunano e che sono uniche, oltre al patrimo-nio artistico. In città abbiamo restaurato alcuni mo-numenti come il Duomo e il castello per dar via ad una serie di eventi che potranno attirare i turisti che verranno per l’Expo e che coglieranno l’occasione di visitare il nostro Paese e di conseguenza la nostra zona. Dentro questo progetto c’è anche il completa-mento del Teatro civico”.Qual è la cosa che vi impegna di più al momento?“In questo periodo siamo occupati con l’organizza-zione della fiera dell’Ascensione, per la prima volta organizzata interamente dal comune dopo anni di ap-palti all’Asm. Vorrei che quest’anno ci fosse anche la promozione delle associazioni sportive e stiamo pen-sando per l’appunto di utilizzare anche il palazzet-to dello sport per preparare qualche manifestazione collaterale alla fiera, le possibilità ci sono dato che il Palaoltrepò è in zona fiera. In vista del bilancio l’assessorato sta mettendo a punto qualche soluzione economica per finanziare lo sport attraverso risor-se alternative. Quest’anno gli altri obiettivi che mi piacerebbe raggiungere sono quelli di promuovere iniziative sportive per i disabili e di rivedere tutte le strutture sportive per abbattere i costi gestionali”.

Abbiamo intervistato l’Assessore allo Sport e Tempo libero Giuseppe Roffi, che ci ha illustrato i lavori di cui si sta occupando il suo assesso-rato.Assessore Roffi, abbiamo parlato con l’assessore ai lavori pubblici per quanto riguarda la program-mazione dei lavori per la ristrut-turazione dello stadio, ma altri sport minori risentono ancora della scarsa attenzione dell’ammi-nistrazione, per fare un esempio l’associazione Parisi, che non ha

Giuseppe Roffi

L’ENERGIA DI CASA

Articolo di Valentina Calabrò

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Simona Virgilio: “Vogliamo creare uno sportello anti violenza per le donne”

L’assessorato alle pari opportunità è forse ancora troppo marginale nell’amministrazione comunale di Voghera, come in quello di tante città italiane. Nel-la cittadina iriense però qualcosa di sta muovendo e qualche progetto sta prendendo forma. Simona Virgi-lio, membro della commissione pari opportunità del Consiglio comunale, ci parla della sua proposta di at-tivazione di uno sportello antiviolenza per le donne, come spazio di ascolto, condivisione e sostegno. “Viene considerata violenza contro le donne”, ci spiega Simona Virgilio, “qualunque atto di violen-za maschile che produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologhe, compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata”. La novità di questo sportello è la presenza di un’as-sistenza legale accanto alle altre figure professio-nali di psicologiche, assistenti sociali, pedagogiste. Vediamo più approfonditamente come si sviluppa il progetto. Simona Virgilio, che cosa vuole essere lo sportello “Non sei sola”? “Lo sportello antiviolenza è un luogo in cui le donne che subiscono violenza trovano uno spazio di ascolto e sostegno nel rispetto della segretezza e dell’anoni-mato attraverso una relazione significativa di aiuto con le operatrici del centro. Durante i colloqui si elabora un possibile progetto di uscita dalla situa-zione di violenza attraverso l’analisi della violenza e la valorizzazione delle risorse sia della donna che del territorio”.A chi si rivolge lo Sportello Antiviolenza?“Si rivolge a tutte le donne che hanno subito vio-lenza fisica, emotiva, sessuale o economica da parte del partner, dall’ex o da un membro della famiglia, che potrebbero rivolgersi allo sportello, mantenendo l’anonimato, per ottenere consulenze legali, aiuti a livello psicologico ed assistenza sociale”.Cosa si intende con il termine violenza di genere?“La conferenza mondiale delle Nazioni unite sui di-ritti umani di Vienna del 1993 ha affermato che gli atti di violenza contro le donne costituiscono una

violazione dei diritti umani anche quando avvengo-no all’interno della sfera privata. Se posso citare la dichiarazione di Vienna: ‘‘I diritti umani delle donne e delle bambine sono inalienabili e parte integrale e indivisibile dei diritti umani universali….La violenza di genere e tutte le forme di molestie e sfruttamento sessuali…sono incompatibili con la dignità e il valore della persona umana e perciò devono essere elimi-nate’’”.Quali sono gli obiettivi dello sportello?“Gli obiettivi sono l’ascolto, il dialogo e la consu-lenza alle vittime di violenza fisica e psicologica; un concreto sostegno per le donne nell’elaborazione di percorsi attraverso i quali poter ripartire e riappro-priarsi della propria autostima, dignità, e del ruolo di protagoniste della propria vita: nella famiglia, nella società, nel lavoro. Tali obiettivi possono essere raggiunti attraverso l’agevolazione dei contatti con la rete di istituzioni di sostegno: centro Pari Oppor-tunità, Servizi Sociali, Pronto Soccorso, Caritas…, ovvero con tutta la rete di soggetti che già operano in tal senso nel territorio”.Perché sostegno legale?“Le donne vittime di violenza devono essere informa-te sui lori diritti e sulle opportunità legali di cui pos-

sono disporre. Una volta che hanno preso coscienza di quelli che sono i loro diritti, le donne possono decide-re se procedere, anche legalmente, contro l’uomo che ha fatto loro vio-lenza. Attraverso colloqui informativi di carattere legale la donna verrà in-formata sugli strumenti giuridici cui può far ricorso per tutelare i propri diritti”.Quali sono le figure professionali coinvolte?“La donna, oltre ad avere l’assisten-

Simona Virgilio

za di operatrici specificatamente formate sul feno-meno della violenza, potrà usufruire di consulenze psicologiche con colloqui individuali e psicoterapie (Psicologa/Psicoterapeuta), di consulenze legali (Av-vocato), di consulenze sociali (Assistente Sociale), di assistenza educativa (Pedagogista)”.Quali sono le garanzie di questo sportello?“L’utilizzo esclusivo di personale femminile, la ga-ranzia della riservatezza e dell’anonimato, l’attiva-zione solo su richiesta della donna interessata, il ri-spetto della donna e delle sue scelte”.E’ già attivo questo sportello?“Abbiamo presentato la proposta al Consiglio di am-ministrazione della Residenza Sanitaria Assistenzia-le Pezzani. Si tratterebbe, da parte delle operatrici, di un’attività di volontariato che comunque per poter essere avviata ha bisogno di finanziamenti, che stia-mo cercando di ottenere a livello provinciale e regio-nale”.Perché questo suo personale interesse?“Come avvocato e giovane donna e madre mi pro-pongo per la creazione di uno sportello legale anti-violenza come già diffuso in molte città d’Italia. Oltre alle mie forti motivazioni, a spingermi in questa ini-ziativa è la mia formazione professionale che parte da una tesi legata al diritto di famiglia, attività legale da me svolta vicina a tali temi per di più approfondi-ta con ulteriori corsi inerenti la stessa materia come ad esempio sullo Stalking, su doveri coniugali e la loro violazione, su processo penale minorile, su azio-ni contro la discriminazione nell'ambito del lavoro, etc”.

Articolo di Maddalena Crudeli

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ARocca Susella, la minoranza attacca: “Tante le promesse, nessuna mantenuta”

Da quando l’attuale Sindaco di Rocca Susella Barzon ha vinto le elezioni comunali, non abbiamo più avuto modo di ascoltare la voce della minoranza. A distanza di qualche tempo sentiamo cosa hanno da dirci Tiziana Saccardi e Luigi Pasturensi.L’alto Oltrepò soffre la piaga delle frane. Questo discorso vale pure per Rocca Susella?«Certamente sì. Una delle nostre interpellanze ha riguardato proprio il capitolo frane. Nelle vicinan-ze dell’abitato Gaminara sono da tempo in atto due eventi franosi che stanno fortemente penalizzando la viabilità sulla strada Provinciale, con evidente situa-zione di pericolo per le persone in transito».Ma anche nei pressi di Chiusani la situazione non è delle migliori…«Esattamente. Nei pressi di Chiusani, in località Cà Ponzini, una frana ha provocato l’invasione parziale di terreno sulla careggiata della Strada Provinciale in direzione Retorbido».Al di là delle frane, com’è il manto stradale?«Dobbiamo dire che la situazione viaria della zona è già abbastanza compromessa dal fondo stradale scon-nesso ed in forte degrado, per cui la presenza di frane accentua pesantemente la potenziale pericolosità».Oltre al pericolo, le frane stanno compromettendo la vivibilità dei pochi abitanti del Comune?«Certamente si. La viabilità di collegamento con i centri maggiori di fondovalle e con Voghera costitu-isce elemento fondamentale per garantire le necessa-rie condizioni di viabilità ai residenti del Comune di Rocca Susella».

Per sanare tale dissesto non si è ricorso ad alcun aiuto extra comunale?«Nel 2008 è stato stanziato da parte del Ministero dell’Ambiente per il nostro Comune un fondo di 1 mi-lione di euro, per interventi urgenti, per opere di regi-mazione acque e consolidamenti nei nuclei abitativi del versante di Chiusani, al fine di ridurre il problema frane. Da precedenti comunicazioni verbali in Con-siglio Comunale si è appreso del verificarsi inadem-pienze da parte dei soggetti incaricati della proget-tazione. Per cui sono in atto Contenziosi che hanno rallentato l’iter realizzativo».Cosa vi aspettate dalla maggioranza?«Sono passati 18 mesi dall’insediamento del Sindaco e da subito hanno avuto modo di valutare lo stato di fatto con la possibilità di intraprendere le opportune azioni necessarie e conseguenti per perseguire la can-tierabilità dell’opera. Ad oggi non ci è giunta alcuna ulteriore indicazione in merito allo stato di avanza-mento dell’iter e di appalto od alcuna previsione di tempi e di modi di realizzazione».Come commentate la situazione dei punti luce?«Nei vari centri abitati del Comune si riscontrano si-tuazioni di criticità e pericolosità dovute a scarsità o addirittura assenza di illuminazione pubblica». Ma il programma elettorale dell’attuale ammini-strazione non contemplava questo punto?«Si, ma tutto è stato in gran parte disatteso. Se è vero che la situazione economica dei piccoli comuni è limi-tata, è altrettanto vero che l’onere economico legato agli interventi sopracitati è di modesta entità. Vorrem-mo sapere se c’è già stata una mappatura dei punti dove intervenire e quali sono i tempi previsti per una loro realizzazione».

strade comunali e intercessione per interventi su quel-le provinciali, potenziamento dei servizi ai cittadini ( acqua, fognature ecc. ), interventi manutentivi e mi-gliorativi sui fabbricati comunali, potenziamento delle strutture sportive e ricreative. Ebbene ad oggi, dopo poco meno di 2 anni di governo del Comune, non si è ancora visto niente, ed oltretutto in merito all’oppor-tunità offerta dal Ministero dell’Ambiente con lo stan-ziamento della cospicua somma per gli interventi di prevenzione idrogeologica, non sono ancora riusciti a cantierare nulla e si sono invischiati in cause giudizia-rie che al momento potrebbero solo avere l’effetto di far spendere soldi inutilmente al Comune».Questa mancata azione, secondo il vostro punto di vista, come vi ha portato ad agire?«A causa di tutto ciò, dopo continue richieste verbali di spiegazioni in Consiglio Comunale abbiamo deciso di iniziare ad inoltrare formalmente delle interpellan-ze, cui potrebbero seguire altre azioni se la situazione non si sblocca».

Dalle vostre parole sembra che il programma elettorale di Barzon non sia stato rispettato..«Il programma elettorale della lista che nel Giugno 2009 ha vinto le ele-zioni e si è insediata ad amministrare il Comune era ricco di nuove inizia-tive ed interventi di miglioramento in vari settori (Ambiente, Viabilità e Trasporti, Sicurezza, Opere Pubbliche ecc…). Ne cito alcune tra le tante: po-tenziamento dell’illuminazione pub-blica, miglioramento della Segnaleti-ca, videosorveglianza, interventi sulle

Articolo di Valentina Sgorbini

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A Montesegale approva il Pgt che ha come obiettivo la salvaguardia del territorio

nirne l’immagine almeno nel prossimo decennio”.Com'è stato l'iter per l'approvazione di questo im-portante documento?“Il percorso che ci ha condotto nei giorni scorsi ad approvare l’adozione del Piano di Governo del Terri-torio è stato complesso e non breve. Per poter elabo-rare questo fondamentale documento è stato condotto un attento esame del territorio, sono state indette as-semblee pubbliche nelle quali ogni cittadino ha avuto la possibilità di ascoltare e prendere la parola, riu-nioni ad inviti mirate ad approfondire alcuni aspetti particolari del Piano, la messa a disposizione online di materiale utile a far pervenire proposte ed ipotesi di lavoro”.Quali gli obiettivi che vi sieti posti per redarre il Piano di Governo del Territorio del Comune di Montesegale?“Il Piano di Governo del Territorio disegna la Mon-tesegale dei prossimi anni, con particolare atten-zione a riconoscere e salvaguardare le specifiche e forti connotazioni che il territorio ancora esprime, favorendo e rilanciando la gestione produttiva, e allo stesso tempo, garantendo un’attenzione particolare alla tutela e all’autenticità del territorio e dei suoi aspetti peculiari (paesaggio ecc.). Il Documento per-segue obiettivi di recupero e di riqualificazione degli ambiti dimessi, consentendone il riuso compatibile con nuove funzioni e con l’esigenza di salvaguardar-ne l’impostazione tipica”.In particolare ci sono dei punti di riferimento su cui vi siete basati nel redigere questo nuovo Piano di Governo del Territorio?“Bisogna guardare verso la promozione e l’incenti-vazione delle tecnologie costruttive di bioedilizia e ri-sparmio energetico, nonchè l’utilizzo di sistemi fina-lizzati alla produzione di energie da fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico ecc.), coniugando le stesse con le esigenze di tutela paesistica e delle caratteristiche

storiche ed architettoniche dei territori”.Durante il consiglio comunale avete discusso an-

che altri punti all'ordine del giorno?“Certamente. Il secondo punto all’ordine del giorno è stato la presa d’atto dell’inserimento del Comune di Montesegale tra i Borghi Autentici d’Italia (Rete Nazionale BAI) che permetterà di intraprendere “percorsi di qualità”, attraverso i quali produrre un impatto positivo sulla comunità e sul territorio". Cosa ne pensa dell'inserimento di Montesegale tra i Borghi Autentici?“Siamo veramente soddisfatti perché questo ci con-sentirà di studiare insieme azioni di sviluppo metten-do a valore l’identità e le peculiarità, oltre a costruire una vera e propria rete di condivisione tra i singoli borghi che vogliono dare una risposta concreta al dualismo tra salvaguardia della storia e proiezione futura”.Quindi?“Ci accomuna la convinzione che la bellezza, non solo fisica, ma anche quella immateriale dei nostri territori e dunque il desiderio delle nostre comunità locali di vivere in essi, sia frutto di pensieri e compor-tamenti - individuali e collettivi - volti a preservare le relazioni umane e interpersonali, l’ambiente e il paesaggio e a ristabilire un dialogo con la Terra cor-retto e di reciproca soddisfazione. Abbiamo trovato, quindi, nel circuito Borghi Autentici d’Italia un im-portante percorso per realizzare il nostro modello di sviluppo. Il differenziale positivo di coesione presente nei piccoli centri, infatti, si tradurrà in un fattore di sviluppo economico e sociale fondato sulla valorizza-zione delle specificità locali”.

Carlo Ferrari

di Alessandro DisperatiNei giorni scorsi il Consiglio Comu-nale di Montesegale si è riunito per discutere un importante ordine del giorno: l’adozione del Piano di Go-verno del Territorio (PGT).Ne parliamo con il sindaco di Mon-tesegale, Carlo Ferrari. Il Pgt è oggi una realtà dunque...“Si tratta di un traguardo importante e fondamentale per il futuro di Mon-tesegale, una di quelle date che se-gnano momenti basilari nella vita di una comunità, poiché questi strumen-ti urbanistici concorreranno a defi-

Il Pd attacca: “Sono insufficienti i fondia favore del torrente Staffora”La Regione Lombardia ha approvato lo schema di accordo di programma, con il Ministero dell’Am-biente, in merito all’attuazione di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idroge-ologico. I’importo totale dei finanziamenti si ag-gira sui 225 mil di E, di cui 15 mil circa destinati ad opere idrauliche. Indirizzati al consolidamen-to degli spondali del Torrente Staffora, sono stati stanziati 400.000 euro per la realizzazione di la-vori nei comuni di Cecima, Bagnaria, Varzi, Santa Margherita di Staffora. Nelle scorse settimane ha avuto luogo la sottoscrizione dell’accordo e, pres-so lo Ster di Pavia si è discusso sulle modalità di attuazione. Paolo Gramigna, responsabile del Pd della Valle Staffora sottolinea: “Il PD ritiene che

gli stanziamenti previsti per il torrente Staffora siano assolutamente insufficienti per una reale mitigazione del rischio idrogeologico. Ancora una volta, si dimostra, da parte della Regione Lombar-dia, una scarsa attenzione per la Valle Staffora. Anche in relazione alla sede della rete gas e della rete fognaria di molti comuni poste sotto la sede della dismessa ferrovia Voghera-Varzi, della sede stradale della provinciale del Penice, della pre-senza di terreni agricoli ed attività commerciali, in molti casi limitrofi al torrente, è indispensabile la messa in sicurezza degli spondali. Occorrono ade-guate risorse per portare a termine un programma di opere straordinarie ed una seria manutenzione ordinaria”.

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Danese: “Il Gruppo Promotori dellaLibertà Valle Staffora sta crescendo”

Il bilancio del primo mese dalla nascita del Gruppo Promotori della Libertà Valle Staffora è sicuramente positivo. Franco Danese è il coordinatore, cosa ci può dire al proposito?“Il bilancio dei primi mesi dalla nascita del Gruppo Promotori della Libertà Valle Staffora è sicuramente positivo. Sono già numerose le iscrizione pervenute, persone di ogni età e professione hanno abbracciato la nascita del nuovo gruppo, stanche di sentire o di leggere interviste tutte uguali dei politici che parlano ripetitivamente di progettualità, sinergie, necessità di “fare sistema”, e di conseguenza desiderose di capire se, al di sopra del “mondo delle parole”, esiste anche un “mondo dei fatti”. Noi Promotori sappiamo di non essere in grado da soli di cambiare la direzione del vento che sta inaridendo i nostri luoghi, ma sicura-mente possiamo sistemare le vele in modo da poter raggiungere il nostro scopo: dobbiamo avere la pos-sibilità di dire la nostra e di fare tutto il possibile per salvare la nostra Valle Staffora”.Come vi state muovendo attualmente?“L’attività è iniziata partecipando alle assemblee, parlando con la gente, chiedendo risposte ai politici; sul nostro sito sono riportati i quesiti esposti alla pre-sidenza provinciale su argomenti e problemi vecchis-simi e mai risolti come il futuro della ex statale del Penice e su quelli attuali quale il famoso parco eolico ipotizzato sui nostri crinali. E ancora, su facebook, abbiamo creato numerosi contatti e scambiato opi-nioni anche con simpatizzanti legati ad altre correnti politiche”.E che idee vi siete fatti?“L’idea che è scaturita, come risultato del colloquio con le persone, è quella di creare un “contratto” da sottoporre a chi si presenterà alle prossime elezioni e vorrà rappresentare, in Provincia, la Valle Staffora; solo se il contratto verrà rispettato il politico verrà sostenuto”.E cosa dovrebbe prevedere? “Tale “contratto” dovrà contenere alcuni punti fon-damentali che il candidato dovrà impegnarsi a realiz-zare attraverso le relazioni con i Comuni, la Comuni-tà Montana e la Regione, per ottenere alcuni risultati fondamentali per quanto riguarda tutta la Provincia e in particolare la Valle Staffora”.E le idee principali quali sarebbero? “Alcune delle idee che proponiamo sono le seguenti:

le anche da chi risiede solo nel fine settimana nei nostri luoghi, deve necessariamente rientrare nelle progettazioni future. L’ovvia conseguenza della pre-senza di una struttura tale sarebbe l’aumento della percentuale di raccolta differenziata: se le persone sapessero dove portare i vari rifiuti, soprattutto i più ingombranti, non li mescolerebbero all’umido con un derivato risparmio sulla Tarsu e un minor inquinamento. La situazione è aggravata, inoltre, da impianti di depurazione obsoleti: un esempio è quello di Varzi del tutto inefficiente”.Tra le vostre idee c'è anche quello di uno spor-tello unico per l'edilizia privata: cosa intendete?“Intendiamo la gestione di un unico sportello per l’alta Valle Staffora che produrrebbe non solo un risparmio di personale con conseguente ricolloca-zione dello stesso, ma anche uno sviluppo armonio-so del territorio edificabile ed urbanizzabile perché gestito con criteri e canoni unici. Tale condizione risulta indispensabile per qualunque progetto lega-to al turismo si voglia realizzare”.Idee per i prodotti tipici?“Un piccolo aggravio, ad esempio di un euro, sul prezzo del Salame di Varzi, dovrebbe essere desti-nato alla promozione dello stesso. Il Consorzio del Salame, in quanto consorzio deve promuovere il marchio in maniera unica e presenziare alle mani-festazioni e agli appuntamenti più importanti quali le fiere del gusto a Torino e Parma e la BIT”. Infine per il turismo?“Si rende necessario un ufficio di informazione tu-ristica per tutta l’alta Valle Staffora. Un ufficio in grado di prendere le prenotazioni sia alberghiere che per la ristorazione, che sappia creare dei pac-chetti per delle visite turistiche, che si attrezzi per il noleggio di biciclette necessarie per affrontare i vari sentieri della zona e che sia collegato con le aziende agricole e i vari maneggi della zona”.

nor inquinamento dovuto al manca-to spostamento degli individui”.Ed invece per quanto riguarda le discariche?“Ad oggi, in tutta la vallata ne è presente una sola autorizzata ed è a Rocca Susella, luogo sicuramente poco comodo e lontano dalle vie di comunicazione principali. La rea-lizzazione di una discarica, sita lun-go la SS 461, adibita alla raccolta dei diversi materiali e soprattutto avente apertura al sabato, in modo e maniera da risultare usufruibi-

ristrutturazione dei mercati settimanali. Nella nostra zona, ad oggi, solo un paio di posti-banco sono riser-vati, durante i mercati settimanali, ai produttori loca-li; questi spazi devono necessariamente aumentare, essere pressoché gratuiti e di conseguenza favorire la famosa vendita dei prodotti della nostra terra a km. 0”.E poi?“Capitolo appalti pubblici: è necessario creare i già pensati ma mai attuati “Appalti a km 0”, ovviamente nel massimo rispetto della legge, bisogna favorire le imprese della Valle Staffora. E' assurdo che le nostre aziende debbano cercare lavoro in tutta la Lombar-dia, e che non lo ottengano in Valle Staffora, dove abbiamo numerosi lavoratori del settore in cassa in-tegrazione che rischiano di perdere il posto di lavoro. E’ improponibile che gli appalti vengano vinti da im-prese con sede a centinaia di km. di distanza, imprese che spesso si dimostrano, nel tempo, insolventi”.E per quanto riguarda la viabilità?“è fondamentale una riorganizzazione del personale addetto alla manutenzione delle strade. Per quanto riguarda la SS461 e le sue ramificazioni ad esempio, risulta essere gestita da ben 4 caposquadra e tre ope-rai. Ne segue un’ovvia sproporzione tra chi dovrebbe eseguire i lavori di manutenzione e chi dovrebbe con-trollarli. La conseguenza è quella di avere cunette in-tasate, paletti catarifrangenti costantemente piegati, rami degli alberi che invadono le carreggiate e guard raill affossati nelle scarpate più pericolosi che uti-li a salvar vite. è necessario il coinvolgimento della popolazione e l’illustrazione preventiva delle opere che verranno realizzate. Troppo spesso interventi, le rotonde e i parcheggi ne sono uno specchio, vengono imposti ai paesi, scelte obbligate nell’estetica e nella realizzazione. Il più delle volte rifatti in quanto non in grado di integrarsi al paesaggio in cui vengono inseriti e di conseguenza non apprezzati dai residenti, con successivo ed ovvio dispendio di risorse per il rifacimento”.Passimo al problema internet... Avete idee anche in questo campo?“Linee ADLS, reti wireless, fibre ottiche: sono non solo il futuro ma anche il presente della telecomuni-cazione necessaria per non sentirsi tagliati fuori dal resto della civiltà e per dare opportunità di tele - la-voro per esempio in zone disagiate come le nostre. La mancanza di queste strutture provoca l’impossibilità di creare posti di lavoro nel settore e del noto “lavoro da casa” utile anche per le donne essendo caratteriz-zato da maggior flessibilità. La possibilità di investire in queste tipologie lavorative produrrebbe anche mi-

di Alessandro Disperati

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Montescano: gli amministratori rinunciano agli emolumenti per aiutare i bisognosi

Abbiamo incontrato il Sindaco di Montescano, Giam-piero Roggero, che ci ha parlato dei progetti in corso di realizzazione nel suo Comune.Sindaco Roggero, Montescano ha costituito insie-me a Canneto Pavese e Castana l'Unione Lombar-da di Comuni di Prima Collina. Come mai questa scelta?“Il nostro è un piccolo Comune. La creazione di que-sta Unione ci permette di gestire insieme una serie di servizi, che non sono più comunali, ma vengono delegati all'Unione: si va dalle strade alle fognatu-re, al verde pubblico. Addirittura in comune gestiamo anche l'Ufficio Tecnico e il Segretario Comunale. Per la prima volta in tutta la Lombardia, abbiamo appena adottato il PGT dell'Unione dei Comuni, con il quale abbiamo voluto preservare un buon equilibrio del ter-ritorio: questa d'altronde è una zona di grave dissesto idrogeologico. Certo è che, se non vi fosse questa pos-sibilità di unirsi, Comuni piccoli come il nostro non riuscirebbero a garantire quei servizi che, invece, ora noi riusciamo ad offrire ai nostri cittadini”.Quali progetti state portando avanti?“Come dicevo prima, principalmente ci occupiamo della gestione del nostro territorio, sanando le frane e gestendo le acque, che sono sempre più impetuose. Per esempio ora siamo impegnati in un lavoro a mon-te del cimitero per bloccare una frana, che via via si sta muovendo verso valle. Le frane interessano anche molti vigneti, che scaricano le acque nei torrenti Rile e Versa. Proprio le abitazioni costruite lungo il Rile, dal 2004, subiscono periodiche inondazioni, anche perchè le acque di tutte le colline intorno scaricano proprio nel torrente”.Quali soluzioni avete adottato?“Abbiamo studiato una serie di barriere per cercare di governare queste acque. Abbiamo già realizzato una vasca di raccolta per le acque, che freni la di-scesa impetuosa verso il fondo. Un'altra vasca sarà realizzata più a monte, alla fine di quest'anno o, al massimo, all'inizio del 2012”.In cosa altro vi state impegnando?“L'anno prossimo inizieranno i lavori per la costru-zione di un Centro sociale - sportivo per giovani e an-ziani nel terreno di fronte alla Fontana Missaga, che è già stato acquisito dal Comune. All'interno del Pa-lazzo Municipale, in collaborazione con la Provincia, sarà realizzato il progetto di una Sala della Cultura e della Memoria: questa sala ospiterà parte del pa-trimonio librario della Biblioteca dell'Unione, che ha sede sia a Canneto che a Montescano, e la collezione di fossili, rinvenuti nel nostro territorio e già oggetto di una mostra presso il Museo Naturalistico di Stra-della. Il nostro Comune ha tradizioni storiche molto antiche: oltre ai fossili, ad esempio, presso un museo di Torino è conservato un tralcio di vite di Buttafuoco risalente a migliaia di anni fa. Accanto a questa nuo-va sala, inoltre, sarà sistemato l'Archivio storico del nostro Comune”.Recentemente, insieme ad altri Comuni della zona avete attivato un sistema di videosorveglianza.“Sì, siamo molto attenti al problema della sicurezza. Per questo abbiamo aderito ad un progetto di vide-osorveglianza con i Comuni limitrofi, che prevede il posizionamento di telecamere, il cui costo è stato fi-nanziato grazie all'aiuto della Regione. La Centrale Operativa è a Montù.”Sul vostro territorio è presente una grande risorsa, ovvero la Clinica Maugeri.“Sì. Devo dire che, da una parte, è un grande impegno per il nostro Comune data anche la notevole utenza della struttura, più del doppio degli abitanti di Mon-

tescano; dall'altra, però, è certamente una grande risorsa: molti dei nostri cittadini lavorano alla Mau-geri, le infermiere e il personale, che magari abitano lontano, affittano case nel nostro Comune e in quelli limitrofi; inoltre, essendo la Maugeri un importante Centro Riabilitativo, anche i parenti dei pazienti, ri-coverati per lungo tempo, soggiornano temporanea-mente qui da noi”.Un'altra risorsa importante della zona è la Cantina “La Versa”.“Sì e sul nostro territorio abbiamo anche uno dei due Wine Point della Cantina. Inoltre abbiamo aderito al Distretto del Commercio, con Santa Maria della Versa Comune capofila, e, con i fondi che arriveranno, siste-meremo e abbelliremo l'area accanto alla rotonda con giardini pubblici per i giovani”.Sindaco, qual è la situazione della viticoltura?“Gli agricoltori sono molto in difficoltà; se i prezzi delle uve e dei vini rimarranno così bassi temo che molte aziende saranno costrette a chiudere. Io ho un piccolo appezzamento di terreno e vedo che per me la viticoltura è diventata un hobby costoso, figurarsi per chi lo fa come lavoro. E purtroppo più andiamo avanti e più gli Enti pubblici superiori stringono i cordoni della borsa”.Gli agricoltori si aspettano dai Comuni delle rispo-ste sulla gestione degli incolti, che sono la causa del diffondersi della flavescenza dorata. Qual è la sua risposta in merito?“Quando abbiamo adottato il PGT abbiamo approva-to anche un Regolamento di Polizia Rurale. Ora noi ci impegneremo a far applicare rigidamente questo regolamento, perchè riteniamo doveroso avere un ter-ritorio pulito, sia per gli agricoltori, che si trovano ancora a combattere contro la flavescenza, che per of-frire ai turisti una buona immagine delle nostre zone”.Come Unione dei Comuni avete introdotto una in-novativa raccolta differenziata degli oli esausti. Di cosa si tratta?“Abbiamo dotato ogni Comune di un bidone giallo, posizionato accanto a quelli normali. Tutte le famiglie e i ristoranti hanno ricevuto a costo zero un bidoncino per la raccolta di questi oli esausti. Periodicamente, poi, la ditta passa a svuotare i bidoni, sempre a costo zero. Devo dire che, pur essendo una raccolta un po' innovativa, i primi risultati sono davvero soddisfa-centi. Oltre a questo noi facciamo anche la raccol-ta differenziata normale e stiamo avviando anche la raccolta dell'umido, che in campagna è più difficile da realizzare. Abbiamo convinto la Maugeri a fare

“Certamente. Da due anni a questa parte, dall'inizio del mio secondo mandato, con gli emolumenti ab-biamo creato un fondo sociale di circa 10/15 mila euro annui per aiutare le persone più in difficoltà: ad esempio facciamo lavorare i disoccupati nella puli-zia del verde pubblico oppure paghiamo il traspor-to e la mensa scolastica ai bambini delle famiglie più bisognose. Abbiamo creato una Commissione ad hoc, formata dal Vicesindaco, da un Assessore e da un Consigliere di minoranza, che ha il compito di gestire al meglio questo fondo. Inoltre ogni anno diamo 500 euro alla famiglia di ogni neonato del paese”.A questo proposito, com'è la situazione demogra-fica di Montescano?“Devo dire che la popolazione si attesta sulle 400 unità circa, compresi anche l'utenza della Maugeri, di cui parlavo prima. Nel 2009 si è verificato un fatto straordinario, ovvero ben 5 bambini nati nel paese. Tra l'altro come Unione offriamo un servizio scola-stico che va dall'asilo nido alla Scuola Media e che raccoglie circa 200 ragazzi”.Montescano è un Comune vivo dal punto di vista degli eventi e delle manifestazioni.“Sì, a Montescano esistono sia la Pro Loco, che at-tualmente però è in una fase di stallo, che la Pro Montescano, che invece collabora concretamente con il Comune e organizza durante tutto l'anno di-verse manifestazioni: il 6 gennaio c'è l'assemblea annuale di Pro Montescano e la Befana dei bambini, tra marzo e aprile la Polentata, ad aprile la manife-stazione “Verde Pulito”, a maggio la Festa dei pic-coli grandi Comuni e la Processione della Madonna di Caravaggio, in collaborazione con la Parrocchia, dal primo lunedì di agosto per 4 o 5 sere la Sagra del paese; ad ottobre la Castagnata e, infine, l'8 dicem-bre la Festa per gli anziani e, sempre a dicembre, il Concerto di Natale. Esiste anche l'Associazione Pri-mus Collis, che organizza passeggiate storiche sui territori dell'Unione”.Sindaco Roggero, per concludere, quali progetti vorrebbe vedere realizzati a Montescano?“Credo molto nel Centro sociale - sportivo e spero che presto partano i lavori per dare finalmente una sede adeguata di ritrovo sia ai giovani che agli an-ziani. Spero in un miglioramento economico in ge-nerale, soprattutto per i nostri agricoltori e per la nostra Cantina “La Versa”. Infine spero che noi tutti diventiamo un po' più sensibili al tema della produ-zione di energia pulita: Canneto e Castana hanno già provveduto ad installare i pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici, noi purtroppo non possiamo farlo perchè il Palazzo Municipale è edificio storico. Però sul territorio comunale esiste un fabbricato di 4000 mq sul cui tetto, dopo una bonifica dall'amian-to, si potrebbero installare i pannelli. Bisogna stu-diare bene le modalità, ma è un intervento che spero di portare a termine”.

Giampiero Roggero

questa raccolta e speriamo che il messaggio venga raccolto dalle fa-miglie: d'altronde l'umido che noi raccogliamo ci viene pagato e, con queste risorse, possiamo contenere il costo della tassa sui rifiuti. Mi piacerebbe un giorno poter parteci-pare al messaggio di Legambiente come “Comune Riciclone””.Già durante il suo primo man-dato lei e gli altri amministrato-ri avete deciso di rinunciare agli emolumenti previsti per le vostre cariche. Avete rinnovato questa scelta?

Articolo di Oliviero Maggi

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Montalto: “Lavoro per il bene della mia comunità ascoltando chi vive il paese”

Il sindaco di Montalto Pavese, Marina Casarini, ci fa un bilancio della sua esperienza da sindaco e delle opere realizzate in questo anno e mezzo d'incarico.Cogliendo le voci e guardando al suo operato di-rei che il suo mandato si distingue anche per la vicinanza alla cittadinanza: le lettere informative, iniziative per i più anziani, ecc...“Sì, per me è importante soprattutto per gli anziani perché si sentono considerati e secondo me hanno tanto da offrirci e da insegnarci. Per loro è proprio importante il contatto, la vicinanza: quando vai da loro ti prendono per mano, ti invitano a sedere, ti vogliono fare il caffè. Per il Natale scorso abbiamo ordinato dei cesti natalizi che io ho consegnato per-sonalmente agli anziani. Quest'anno invece abbiamo organizzato per il 19 dicembre un pranzo di Natale presso l'agriturismo Colombina a cui abbiamo invi-tato tutti gli anziani, dai 70 ai 101 anni. Era tutto organizzato molto bene e tutti i presenti erano molto contenti e mi hanno ringraziato qualcuno anche con le lacrime agli occhi. Ora sto finendo di distribui-re un DVD che ho preparato con le foto e i filmati di quella giornata, dove nei titoli di coda ho posto i nomi di tutti i partecipanti e i ringraziamenti a tutti quelli che mi hanno aiutato. Molti lo stanno guar-dando con i nipoti, con i figli e mi fermano e mi rin-graziano; ho sentito anche altri che sono pentiti di non essere venuti. È stato un successone tant'è vero che il prossimo Natale si replicherà. Agli ultraottan-tenni che invece non erano potuti venire ho portato, sempre io personalmente, un pandoro con una botti-glia di vino. Si fanno sacrifici, certo, ma se dall'altra parte si vede che sono apprezzati non pesano. La vi-cinanza alla popolazione secondo me è fondamen-tale. Prima non sapevano neanche quasi chi fosse il sindaco, adesso se lo trovano ogni due o tre mesi in casa e ciò mi fa diventare un punto di riferimento. Bi-sogna mettersi in gioco: se hanno deciso di cambia-re amministrazione significa che qualcosa si doveva cambiare, e ritengo sia necessario a mia volta ricam-biare la fiducia datami. Il sapere che certe famiglie, politicamente schierate a sinistra, che ora vengono a ringraziarmi è una soddisfazione. Uno è giusto che si faccia conoscere”.E un occhio di riguardo anche per i bambini...“Sì oltre degli anziani ci occupiamo dei bambini. Alla festa di San Martino abbiamo organizzato una gara di torte preparate dai bambini, ovviamente aiu-tati dalle mamme, con una giuria di studenti della scuola per cuochi, l'Alfieri, che abbiamo avuto gra-zie alla collaborazione di un mio collega professore di Voghera. Sono arrivate ben 45 torte ed anche in questo caso è stato un successo: bambini divertitis-simi, mamme felici e tanta gente sotto il tendone a fare da spettatore. E in tutto ciò io mi sono vestita da clown per giocare con i bambini”.

ad ottobre, ma a mia volta ho preferito rimandare i lavori in primavera per fare un lavoro che duri. Però stavamo pensando, ma non è ancora certo, di investi-re un certo budget anche per le altre strade”.Per quello che si sente e si legge, non avete un buon rapporto con la minoranza.“È da un anno e mezzo che il quotidiano locale è contro di me: io avevo scritto anche una lettera per far sentire anche le mie ragioni, ma non è stata as-solutamente pubblicata. Ma io ho comunque tappez-zato Montalto con questa lettera perchè è giusto che la popolazione sappia. Quando si parla di Montalto su quel quotidiano si parla solo di bufera, polemiche e strigliate dall'opposizione, mai niente di positivo. Noi ci siamo presentati come lista civica ma è chiaro che di sinistra non siamo. Io non sono portata alla critica: credo che dietro l'atteggiamento della mino-ranza vi sia l'invidia per il successo che noi abbiamo. Ormai non mi fa nessun effetto quello che dicono e scrivono perchè sottolineano solo quello che voglio-no loro. Ed io mi chiedo, ma se la minoranza ave-va così tante iniziative, perchè non le ha realizzate quando poteva? Se ha così tanti consigli da elargire agli altri come mai la gente non l'ha più votata? Così facendo la minoranza fa delle figure pessime: l'an-no scorso, tanto per dirne una, andava dicendo che l'unica cosa che eravamo stati in grado di fare era aumentare il costo dell'illuminazione del cimitero, quando poi in realtà, e ci sono documenti a testimo-niarlo, erano stati loro a decidere l'aumento durante il loro mandato. Io direi che non ho bisogno di com-mentare, la risposta l'ha data la gente non votandoli più. Ed è alla gente che devo rendere conto: le cose che nella lettera ho detto di aver fatto, le ho fatte, non me le sono inventate, la gente vede che noi la-voriamo ed è contenta e anzi mi dice di tenere duro. L'opposizione è l'ultimo dei miei pensieri”.Cosa l'ha spinta ha candidarsi sindaco?Non è stata una mia idea. Io ero nella vecchia mi-noranza e sono stati i miei compagni a chiedermi di propormi. Secondo loro avevo al parlantina adatta ed ero abituata, grazie anche alla mia professione, a stare con la gente. All'inizio ero un po' scettica ma poi mi sono detta che se loro mi davano fiducia forse un motivo c'era. Ho chiesto consiglio a tre persone care, fuori dal giro comunale, e ad altri due sindaci e mi sono sentita dare risposte positive. Sono stata spronata: mi è stato detto secondo me potresti far-lo e anche bene. E quindi alla fine mi sono decisa. All'inizio non è stato facile: era una cosa nuova, uno non si immagina quante cose ci siano ogni giorno da fare finché non prova, ci vuole tempo per entrare nel meccanismo. Tuttavia devo dire che all'inizio ho preso anche decisioni importanti: la messa a norma della zona accanto al cimitero e l'uscita dall'Unione con Rocca de Giorgi e Calvignano perchè, andando a valutarla, non la ritenevo positiva per il comune. Io sono una persona determinata, diciamolo, per cui non mi prendo degli impegni così tanto per, e anche se comportano sacrifici non importa, è questione di rispetto per me e anche per gli altri. Diversi mi dicono che sono proprio portata per fare il sindaco per questo mio modo di avvicinarmi alle persone. Io ascolto le persone, certo non ho la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi perchè i soldi son quelli che sono ma comunque cerco di fare il possibile ed il minimo è ascoltare la gente. Ora che sono passati due anni devo dire che inizio anche a divertirmi nel fare il mio dovere e penso infatti che mi ricandiderò, mi rifiuto infatti di vedere alla guida del paese gente come quella della minoranza”.

Marina Casarini

Ci parli delle scuole. Quanti alunni avete?“In tutto tra asilo ed elementari abbiamo una cin-quantina di bambini. Ce ne sono molti stranieri, in particolare rumeni, ma sono integrati e non danno problemi. Da due anni, cioè da quando ci siamo in-sediati, gli alunni della scuola primaria hanno la mensa presso i due ristoranti centrali di Montalto, Il Portico e Italia, poiché c'erano da tempo lamentele da parte dei genitori in quanto i piatti erano freddi, arrivando nei contenitori; abbiamo cercato di risol-vere il problema, credo in maniera soddisfacente, sentiti gli apprezzamenti dei genitori. Inoltre abbia-mo sostituito uno degli autisti del pullmino in quanto i genitori si lamentavano che andava troppo veloce e la sicurezza viene naturalmente prima di tutto. Devo ammettere tuttavia che abbiamo dovuto aumentare la quota da sedici a venti euro. Inoltre i bambini, il mer-coledì pomeriggio, hanno la possibilità di frequen-tare un corso d'inglese impartito da me, essendo io insegnante, e che ha un riscontro altamente positivo. Le mamme mi dicono che i bambini non mangiano quasi dalla voglia di venire a "lezione"”.Diamo uno sguardo al "passato", quali sono i la-vori e le iniziative più importanti effettuati dal suo insediamento?“Innanzitutto va menzionato il rifacimento del tet-to del palazzo comunale, nonchè sede delle scuole elementari. Altra iniziativa importante, che si lega a sua volta al discorso sulla vicinanza alla popola-zione, è stata l'adesione al "Distretto dei Borghi e dei Castelli" assieme ad altri sei comuni, cioè Fortu-nago, Borgopriolo, Borgoratto, Calvignano, Rocca Susella, Montesegale. Ciò ci ha permesso di parte-cipare ad un bando regionale che ci ha permesso di ricevere 206 mila euro a fondo perduto da destinare agli esercizi commerciali che ne avevano fatto ri-chiesta per lavori di miglioramento. Ancora una vol-ta sono stata ancora io ad andare dai commercianti per informarli della possibilità di ricevere questi aiu-ti. Alla fine abbiamo ottenuto meno soldi del previ-sto, ne aspettavamo 246 mila, ma si tratta comunque di un 40% a fondo perduto, che di questi tempi fa comunque comodo. Un altro intervento importan-te, tra i primi che abbiamo fatto, è stata la messa a norma dell'area dietro al cimitero, che era diven-tata una discarica abusiva, mettendo a disposizione due volte al mese uno scarrabile per la raccolta dei rifiuti ingombranti di privati residenti e domiciliati. Come da regolamento infatti le imprese non hanno il permesso di scaricare qui i loro rifiuti, come invece prima facevano, addirittura senza essere residenti di Montalto”. Dando invece uno sguardo al futuro, quali proget-ti avete in programma?“Due cose principalmente. Abbiamo aderito al pro-getto per l'arredo urbano: i lavori sono già appaltati e cominceranno a marzo, quando il tempo migliore-rà. Faremo dei marciapiedi e un parcheggio piastrel-lati fino al parco, perché il progetto si riferisce alla zona attigua al comune. Inoltre dietro il municipio faremo un parco giochi: le mamme da tempo richie-dono un punto d'incontro per i bambini, e qui c'è an-che un cancello così sarebbero più sicuri. Ed è previ-sta inoltre una nuova illuminazione per la piazza in sostituzione dei vecchi lampioni. A breve poi si farà l'asfaltatura di alcune strade con i fondi della comu-nità montana. Purtroppo i lavori sono andati un po' per le lunghe per cui per cui l'appaltatura era slittata

Articolo di Valentina Ferrara

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Filipponi: “Faremo dei bilanci mensili per rispettare il programma elettorale”Nel 2009, quando Torre Civica ha rivinto le elezioni comunali a Stradella, Daniele Filipponi è stato nomi-nato Consigliere Comunale delegato del Sindaco per la Sicurezza e l'Attuazione del Programma. Consigliere delegato Filipponi, qual è il suo ruolo all'interno del Consiglio Comunale?“Il ruolo di Consigliere delegato del Sindaco è molto importante. Il mio compito è quello di alleggerire e migliorare il lavoro della Giunta, mettendo a disposi-zione le mie capacità. Settimanalmente collaboro con il Sindaco, il Vicesindaco e gli Assessori per la pro-grammazione degli interventi e per risolvere le varie problematiche della nostra Città”.A due anni dall'insediamento, qual è lo stato di at-tuazione del programma presentato agli elettori di Stradella?“Purtroppo in questi due anni, a causa di eventi di natura straordinaria, come le frane in località Casa Agati e Rile, abbiamo dovuto destinare i fondi, ben 200 mila euro del budget finanziario del Comune, a queste priorità, accantonando, provvisoriamente, altri interventi in programma, come quello dell'il-luminazione pubblica. Anche in sede di discussione di Bilancio, la relazione del Sindaco Lombardi ha evidenziato la piena realtà dei fatti, al contrario di ciò che ha detto la minoranza: è un bilancio che ri-specchia quello degli anni scorsi e abbiamo deciso che sarà un bilancio di transizione. D'ora in poi sten-deremo piccoli bilanci mensili in cui inseriremo gli interventi programmati”.

Quindi la minoranza sbaglia quando parla di inca-pacità del Sindaco e della Giunta?“Non c'è alcuna incapacità della maggioranza né alcun tentativo di giustificazione. Certo, se non ci fossero stati quegli interventi straordinari, avrem-mo fatto sicuramente tante altre cose, che avevamo programmato in campagna elettorale. D'altronde la programmazione dura 5 anni e quindi, piano piano, verrà il momento anche per quegli interventi. Posso assicurare che la Giunta sta operando al meglio”.

entrate, come gli oneri di urbanizzazione, che sono servite per finanziare alcuni importanti interventi. Ora, dopo l'approvazione della variante al Piano, spero che nei prossimi mesi possa partire l'adegua-mento del nuovo polo logistico che, certamente, an-drà a migliorare lo sviluppo economico del nostro territorio”.Consigliere delegato Filipponi, riguardo alla sicu-rezza quali interventi avete in mente?“Insieme agli uffici competenti stiamo affrontando il discorso delle telecamere. A breve saranno posizio-nate due telecamere presso le aree mercatali di Via Verdi e Piazza Trieste, che andranno ad aggiungersi alle sette già presenti. Tale intervento va sempre nella direzione di tutelare la nostra città e i nostri cittadini. Quotidianamente l'Amministrazione ha una collabo-razione sempre più proficua con la Polizia locale e le Forze dell'Ordine presenti sul territorio”.

La minoranza vi ha attaccato an-che sulla questione dei rincari delle tariffe.“La minoranza sbaglia anche per la questione dei rincari delle tariffe: l'incremento è dell' 1,6% pari all'ade-guamento Istat. Le entrate sono di-mezzate, ma non ci sono stati aumenti mascherati”.Attualmente siete impegnati nell'ampliamento del polo logistico della zona Mattellotta.“Sì, grazie all'apertura del polo lo-gistico della Città del Libro, l'anno scorso, abbiamo incassato diverse

Daniele Filipponi

Articolo di Oliviero Maggi

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Il sindaco Callegari: “Il nostro sembra un bilancio post-bellico ma respiriamo”

Il Sindaco di Casteggio, Lorenzo Callegari a tutto campo: dal Bilancio del Comune al ritorno della Rassegna dei vini, dalla situazione della Crisci alle prossime elezioni provinciali. Fino ad arrivare ai festeggiamenti dell'Unità d'Italia, partendo dall'im-peratore Adriano fino a Cavour, senza dimenticare Machiavelli.Sindaco Callegari, l'iter del Bilancio è arrivato ormai alla fine. Come vi siete mossi?“è un Bilancio che, in tempo di festeggiamenti per l'Unità d'Italia, definirei post-bellico. Per fortuna qualche soldo è entrato e ci consente di respirare. Abbiamo cercato di ovviare alla carenza cronica di denaro perchè non vogliamo gravare sulle tasche dei nostri cittadini. Io stesso mi definisco il mio pri-mo concittadino e non vorrei certo trovarmi altre tasse in più da pagare. Dobbiamo ottimizzare i la-vori e utilizzare molta inventiva per cercare colla-borazioni con privati o quant'altro nella realizza-zione delle opere”.Una buona notizia è il ritorno della Rassegna dei vini.“Sì, quest'anno rimettiamo in funzione la Rassegna dei vini, che ha avuto uno stop l'anno scorso. Abbia-mo in programma di installare pannelli fotovoltaici sul tetto del polo fieristico, nonostante lo stop sul fotovoltaico, che però dovrebbe interessare solo le installazioni a terra”.Inoltre ci sono novità anche per la raccolta dei rifiuti.“Abbiamo assegnato l'appalto per la raccolta dei ri-fiuti. È prevista l'installazione di 3 piazzole a scom-parsa nel centro, che andranno a sostituire i bidoni. Probabilmente l'accesso a queste piazzole avverrà tramite badge, anzi stiamo pensando di utilizzare la SISS, la Carta regionale dei servizi. Purtroppo le aree dove sono posizionati i bidoni sono sempre più degradate e, ovviamente, l'igiene ne risente molto. È un'idea che prendiamo dalla Germania”.Qual è la situazione del Commercio a Casteggio?“Innanzitutto stiamo portando avanti il Piano del Commercio, dei cui fondi beneficeranno l'area del mercato della domenica, che rappresenta un mo-mento ancora importante per la Città, e l'area fieri-stica. La situazione del Commercio è asfittica, come in tutta Italia del resto. Negozianti e agricoltori si lamentano, ma, fino a che non si supereranno i vari campanilismi, non riusciremo mai a promuovere il nostro territorio. Le possibilità che il Comune vada a surrogare i compiti degli altri sono sempre meno. Io mi auguro che ci sia maggiore collaborazione tra tutti. Le faccio solo l'esempio del vino: se fino ad ora il prodotto principe dell'Oltrepo non si è affer-mato non è certo solo a causa dei Comuni. Ognuno ha la sua parte di colpa”.Quali iniziative state mettendo in campo per va-lorizzare il territorio?“Stiamo cercando di rilanciare il territorio dell'Ol-trepo, con strumenti e iniziative che stiamo con-cordando con la Camera di Commercio. Intanto, presso la nostra Certosa Cantù abbiamo attivato, in collaborazione con il Consorzio dei Vini DOC, una vera e propria enoteca, che rimarrà aperta due o 3 giorni alla settimana per il pubblico, per valoriz-zare i nostri prodotti oltrepadani. Inoltre continua l'attività del nostro Info point, che sta lavorando bene, ma ha bisogno di essere potenziato”.

Il sindaco di Casteggio

LorenzoCallegari

Quali sono altri interventi che avete in program-ma?“Stiamo chiudendo il discorso del Polo Scolasti-co, in particolare stiamo cercando di unificare la Scuola elementare, che ora è divisa in due differenti edifici. Un altro problema che stiamo affrontando è quello del cimitero, perchè dobbiamo mettere mano alla manutenzione delle cappelle gentilizie: stiamo contattando i proprietari perchè è giusto che contri-buiscano anche loro alla sistemazione delle strut-ture”.Sindaco, qual è la situazione dell'ex fabbrica Cri-sci e dei suoi lavoratori?“Dopo la chiusura della Crisci abbiamo incentiva-to l'insediamento di cooperative sul territorio, che stanno dando i primi risultati: già alcuni ex lavora-tori della Crisci si sono rivolti a loro per cercare un nuovo lavoro. Per quanto riguarda il destino della fabbrica io personalmente mi sono incontrato con il liquidatore e ci siamo accordati per fare fronte comune per salvare la ditta. L'obiettivo è quello di trovare un privato che sia disposto a comprare il marchio della fabbrica, che, purtroppo, con il pas-sare del tempo si impoverisce sul mercato. Abbiamo fatto molte riunioni, dove sono state dette tante belle cose, ma non si è risolto un granchè. A me interessa essere utile, non voglio passare come il salvatore della Patria. Mi interessa risolvere il problema, ed è un interesse più personale, visto che come Sindaco, al di là della solidarietà personale alle famiglie dei lavoratori, non posso fare molto”.Siamo ormai alla vigilia delle prossime elezioni provinciali. Qual è la priorità su cui dovrà inve-stire la nuova Amministrazione Provinciale?“La Provincia deve cercare di essere sempre di più un ente di Governo del Territorio importante e deve diventare il primo tramite con la Regione e un forte collante con le varie realtà del territorio. La Giunta Poma, che sta concludendo il suo mandato, ha fatto molto bene nonostante i limiti imposti dal Patto di Stabilità, che è una legge che credo vada riformata. Sembra infatti che a causa del Patto la Provincia abbia in cassa 62 milioni di euro che non possono essere spesi e questo, francamente, è illogico. Se-condo me è mancata una più proficua collaborazio-ne con i Comuni. I Comuni medio-piccoli, come il nostro, hanno grandi difficoltà e la Provincia deve

essere un punto di riferimento e un traino per la valorizzazione del territorio. Infine la Provincia dovrebbe incentivare di più gli insediamenti produt-tivi, anche se siamo consapevoli che l'industria non ritornerà nelle nostre zone. Insediamenti produttivi, però, non vuol dire solo centri commerciali, come è avvenuto negli ultimi tempi. Come Amministra-zione, in sede di stesura del PGT, che ormai è in dirittura d'arrivo, abbiamo previsto insediamenti nell'ottica di un reale sviluppo industriale”.Qual è la sua opinione sui festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia?“Già in occasione del Centenario dell'unificazio-ne, nel 1961, ero a Torino in viaggio premio con la scuola e non coglievo ancora la valenza di quei fe-steggiamenti. Oggi, però, devo dire che se siamo an-cora qui a festeggiare l'Unità abbiamo capito molto poco dell'Italia. è vero che siamo ancora l'Italia dei Comuni, ma credo sia importante guardare ai siste-mi federali di Stati Uniti e Germania. Sto leggendo in questi giorni le “Memorie di Adriano” di Mar-guerite Yourcenar: nel libro Adriano, succedendo al guerresco imperatore Traiano, promette di per-seguire la pace e il bello e sostiene che tutto questo si può avere solo se ognuno occupa parte del suo tempo a perseguire il bene. Ecco, io credo che i no-stri governanti debbano farci amare di più il nostro Paese. Le affermazioni che il Nord sarebbe più ric-co senza il Sud Italia sono solo pagliacciate. Abbia-mo i luoghi, la cultura, le opere d'arte più belli del mondo, dobbiamo imparare di più ad apprezzare e ad amare le nostre ricchezze”.Il federalismo fiscale potrebbe migliorare le con-dizioni economiche dei Comuni?“Se il federalismo verrà fatto con un certo criterio può essere utile. Certo non vorrei che il federalismo diventi un nuovo modo per fare arrivare meno soldi ai Comuni, perchè se fosse così Casteggio avrebbe tagli per l'8% in più e non mi sembra il caso. Sono convinto, però, che queste criticità possano essere superate, anche perchè abbiamo davanti esempi in cui il federalismo funziona benissimo e dai quali possiamo prendere spunto. Il punto di partenza è che chi deve fare faccia, con i mezzi che ha. Pur-troppo noi, oltre ad essere il Paese di Cavour, siamo anche quello di Machiavelli, e credo che nei nostri governanti un po' di machiavellismo ci sia sempre”.

Articolo di Oliviero Maggi

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OTagliavini e Iurilli: “Nuove regole per il commercio”

l'adozione di questo regolamento?“Il Comune di Casteggio si è dotato di un regolamen-to per quanto riguarda l'apertura di nuove attività commerciali. Il testo è stato definito con il Comune e le associazioni di categoria e ora manca solo l'ap-provazione del Consiglio Comunale. L'adozione di questo regolamento si è resa necessaria sia per non incorrere in una liberalizzazione folle degli esercizi commerciali, sia per adeguare la normativa italiana alla direttiva europea Bolkestein”.In che cosa consiste questa direttiva europea?“La direttiva europea Bolkestein è una proposta di direttiva del Parlamento Europeo, presentata dalla Commissione Europea nel 2004, che riguarda la dif-fusione dei servizi nel mercato interno. La direttiva Bolkestein ha come obiettivo di facilitare la circola-zione di servizi all'interno dell'Unione Europea, per-ché i servizi rappresentano il 70% dell'occupazione in Europa, e la loro liberalizzazione, secondo molti economisti, aumenterebbe l'occupazione ed il PIL dell'Unione Europea. La direttiva però si propone come una direttiva-quadro, che pone poche regole molto generali e lascia agli stati membri la decisione su come meglio applicare i principi contenuti in essa. L'Italia ha recepito la direttiva europea nel marzo dell'anno scorso e, ora, stiamo appunto lavorando per metterla in pratica”.Per quanto riguarda Casteggio, quali sono le novi-tà del regolamento?“Per quanto riguarda Casteggio, il territorio è stato suddiviso in 4 aree (A-B-C-D). Le aree C e D sono li-bere, ovvero l'apertura di nuovi esercizi commerciali non è soggetta ad alcuna limitazione. Nelle altre aree invece ci sono le cosiddette zone a programmazione: ovvero in queste zone il Comune può opporre il suo diniego all'apertura di un'attività oppure può porre delle limitazioni. Oppure ancora sceglie una specia-lizzazione: ad esempio in una via dove ci sono diver-si bar può opporsi all'apertura di un bar e chiedere di aprire un'enoteca o un wine-bar. La creazione di queste zone è finalizzata a tutelare interessi genera-li, come i problemi del traffico, dell'inquinamento, la presenza di aree storiche. Inoltre, anche dal punto di vista burocratico, queste zone sono soggette ad una regolamentazione diversa: ad esempio se voglio tra-sferire un bar da una zona libera ad un'altra posso farlo senza nuove procedure; mentre se devo trasfe-rirmi da una zona libera ad una a programmazione devo rifare la Dichiarazione di inizio attività (DIA). L'approvazione di questo regolamento è necessaria anche perchè, se non vengono adottate regole comu-ni, scatta la liberalizzazione. Speriamo che, in tempi brevi, anche il commercio su area pubblica si doterà di questa normativa”.Per quanto riguarda il mercato, i fondi del Di-stretto del Commercio hanno permesso un po' di respiro?“Come si diceva prima, stiamo studiando l'appli-cazione del regolamento anche per il mercato degli

ambulanti. Ora però siamo in una fase di stallo, ma contiamo di riprendere presto le trattative. Per il re-sto la sperimentazione di pulizia delle aree mercatali ha avuto buoni risultati ed ha incontrato il plauso degli ambulanti. Inoltre, grazie ai fondi concessi dal Distretto del Commercio della via Emilia, inizie-

quali non possono esporre le loro merci”.Come sta reagendo il commercio casteggiano a questa crisi, che non accenna a diminuire?“Casteggio è ancora un'isola felice, è una zona che ancora attira abbastanza. Certo non dobbiamo ab-bassare la guardia, anzi dobbiamo continuare con delle iniziative collaterali al mercato e non, ovvia-mente, in concorrenza. Pensavamo, ad esempio, ad un angolo per i bambini, dove far giocare i bambini mentre i genitori sono a fare spesa. La crisi purtrop-po si sente dappertutto, però abbiamo notato che, nelle città dove resiste il mercato settimanale, i nego-zi resistono maggiormente”.

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EDICOLE: Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Varzi; Zavatta-rello.OSPEDALI: Varzi; Voghera; Broni, Stradella.FARMACIE: Salice Terme; Godiasco.DISTRIBUTORI DI CARBURANTI: Rivanazzano; Godiasco; Ba-gnaria; Varzi.BAR: Voghera; Retorbido; Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Ponte Nizza; Bagnaria; Varzi; Santa Margherita Staffora; Brallo di Pregola; Valverde; Zavattarello; Romagnese; Torrazza Coste; Montebello; Fumo; Torricella V.; Casteggio; Santa Giuletta; Broni; Stradella; Val di Nizza; Fortunago; Borgo Priolo, Borgoratto Mormo-rolo; Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Codevilla, Golferenzo, Menconico, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de Giorgi, Portalbera, Rocca de Giorgi, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Silvano Pietra, Volpara, Zenevredo.PIZZERIE E RISTORANTI: Voghera; Retorbido; Rivanazzano; Sa-lice Terme; Godiasco; Ponte Nizza; Bagnaria; Varzi; Santa Mar-gherita Staffora; Brallo; Valverde; Zavattarello; Romagnese; Torrazza Coste; Montebello; Fumo; Torricella Verzate; Casteggio; Santa Giuletta; Broni; Stradella; Val di Nizza; Fortunago. CONCESSIONARIE AUTO: Voghera; Stradella; Broni; Casteggio; Salice Terme.AGRITURISMI: Retorbido; Rivanazzano; Godiasco; Bagnaria; Santa Margherita Staffora; Valverde; Romagnese; Monte-bello; Fortunago; Val di Nizza; Brallo di Pregola: Varzi; Santa Mar-gherita Staffora.CENTRI COMMERCIALI: Romera; Ramonda.PALESTRE E CENTRI SPORTIVI: Voghera; Rivanazzano Terme; Casteggio.

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ranno alcuni lavori all'interno delle aree, come l'installazione delle colonnine per l'acqua oppure il miglioramento degli accessi alla piazza tramite scivoli. Infi-ne sarà avviata una campagna di promo-zione del nostro mer-cato: collegandosi al sito internet del Distretto del Com-mercio sarà possibile effettuare un Virtual tour nei 3 mercati di Casteggio, Broni e Stradella, con la pos-sibilità di visualizza-re i banchi presenti e la merce che viene venduta”.Quali sono i prov-vedimenti da pren-dere per combatte-re l'abusivismo e la contraffazione?“La Carta di Eserci-zio si rivela sempre di più uno strumen-to fondamentale per combattere l'abusivi-smo. Noi, come Con-fesercenti, ci stiamo impegnando per far sì che tutti gli ope-ratori che sono sul mercato siano in pos-sesso dei documenti necessari, senza i

Articolo di Oliviero MaggiUn nuovo regolamento che discipli-na l'apertura di attività commerciali e che, presto, potrebbe interessare an-che gli operatori del mercato. Questo è il risultato degli ultimi incontri tra il Comune di Casteggio e le associa-zioni di categoria. Abbiamo chiesto a Romeo Iurilli, Presidente provinciale di Confesercenti, e a Graziano Ta-gliavini, coordinatore Confesercenti Voghera, di illustrarci i punti princi-pali del regolamento.Innanzitutto, perchè è importante

Graziano Tagliavini

Romeo Iurilli

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Paroni: “Cinque anni intensi ma di grandi soddisfazioni, rispettati i programmi”

Ma non ci siamo fermati qui, sono tante le novità che ci aspettano nelle prossime settimana”.Quali ad esempio?“La nuova scuola elementare nella parte Ovest della città, la costruzione di 14 mini alloggi per anziani a canone sociale presso l’ex mulino Merig-gi, la rinascita del Teatro Carbonetti, la Cittadella dell’enoturismo accanto all’Enoteca regionale a Cassino, il nuovo centro polifunzionale presso l’ex scuola media di via Matteotti. Senza dimenticarci del nuovo Piano di Governo del Territorio, in vigore da dicembre, risultato di mesi di lavoro e sintesi di preziosi suggerimenti dei cittadini e delle forze pro-duttive e sociali di Broni. Si tratta di uno strumento di straordinario valore per la nostra comunità, per-ché contribuirà a realizzare una città più rispettosa dell’ambiente e della collina, grazie ad un aumento molto contenuto delle aree residenziali (+10%), più vivibile con l’allontanamento del traffico pesante dal Centro e soprattutto più forte dal punto di vista economico, grazie al consistente aumento (+120%) delle aree produttive. Ciò consentirà nei prossimi tre anni di dare risposta alla centinaia di domande di lavoro di giovani e disoccupati attualmente gia-centi presso lo sportello lavoro”.Ci può anticipare qualcosa anche sulla Broni che verrà?“Abbiamo lavorato sodo per far ripartire Broni, ma c’è ancora molto da fare. Perché i prossimi anni saranno quelli decisivi, in cui non ci si deve fermare ma bisogna andare avanti e dare continu-ità tutti insieme al progetto di rilancio della nostra città perché sia ancora più forte, più sicura, più a dimensione di cittadino. Per questo motivo abbiamo in programma innanzitutto la risoluzione definitiva della questione amianto che va tolto da tutta la cit-tà; continueremo a favorire l’insediamento di pic-cole aziende per sostenere l’impenditoria giovanile e creare nuovi posti di lavoro, ci daremo da fare per la realizzazione di nuovi parcheggi intorno al centro storico e la costruzione della tangenziale nord per allontanare il traffico dalla città. Manterremo tutti i servizi di sostegno per gli anziani e le famiglie senza ritoccare le tariffe e metteremo in pista, in collabo-razione con i Carabinieri, nuove misure per garan-tire ulteriormente la tranquillità dei Bronesi, come l’intensificazione della videosorveglianza anche per le aree verdi e i luoghi pubblici della città, una migliore illuminazione per le zone periferiche e un

Alla vigilia della scadenza del primo mandato come Sindaco di Broni abbiamo chiesto a Luigi Paroni un bilancio su questi 5 anni a Palazzo Arienti.Con l'avvicinarsi del fine mandato si stila un bilan-cio. Sindaco Paroni, come sono stati questi primi cinque anni a Palazzo Arienti?“Da un lato entusiasmanti e pieni di soddisfazio-ni per gli importanti obiettivi che ci eravamo posti, dall’altra molto intensi e faticosi viste le difficol-tà incontrate. Mi riferisco in particolare alle due drammatiche alluvioni del 2007 e del 2009 ed alla grave crisi economica che purtroppo ha colpito un po’ tutti, costringendo tante famiglie a faticare per arrivare a fine mese. Imprevisti e difficoltà che han-no finito per gravare anche sul bilancio comuna-le, già in affanno per i tagli ai trasferimenti statali previsti dalle ultime Finanziarie e soffocato dalla burocrazia ancora troppo lunga e tortuosa. Tuttavia credo che il bilancio sia ampiamente positivo: natu-ralmente spetta ai cittadini valutare quanto è stato fatto per la città; mi piace definirmi un ‘uomo del fare’, preferisco lasciar parlare i fatti”.Com’era Broni 5 anni fa?“Una città dalla alte potenzialità che però, per vari motivi, col tempo si era inesorabilmente spenta sia dal punto di vista economico che culturale; una re-altà chiusa su se stessa, in declino e rassegnata ad un ruolo di marginalità rispetto al territorio circo-stante. Una città che necessitava urgentemente di un piano di rilancio e di sviluppo”.Come avete reagito a questa situazione?“Il nostro obiettivo è stato fin da subito capire le esi-genze e i problemi dei Bronesi ed iniziare finalmente a porvi rimedio. Perciò siamo partiti dalle indica-zioni di medio e lungo respiro contenute nel Piano di Sviluppo locale redatto dall’Università Cattolica di Piacenza in collaborazione con tutti i portatori di interesse locali, le rappresentanze di categoria, le categorie produttive, i sindacati, il mondo della scuola, le realtà associative, ecc”.Come avete attuato le indicazioni del piano?“Ci siamo dati da fare per rilanciare la città po-nendo particolare attenzione alla salvaguardia del territorio, al rilancio dell’economia ed al miglio-ramento dei servizi alla persona. Nello specifico, abbiamo dato impulso agli interventi per risolvere definitivamente la questione delle aree Ex Fibronit - Ecored, la cui messa in sicurezza è finalmente in partenza dopo anni di attesa. Abbiamo iniziato a sistemare alcune strade più dissestate, tra cui via Togni, via Ferraris, via Cairoli, via Eseguiti, via Roma e via Dante solo per fare qualche esempio, mettendo in sicurezza nel contempo alcuni degli incroci più pericolosi (via Eseguiti, viale Gramsci, Via Roma). Abbiamo realizzato il nuovo Parco di Piazza Ferrara e i nuovi parcheggi in via Giordano Bruno e alla Stazione, organizzato numerose ini-ziative per sostenere il commercio ed istituto nuovi servizi, come il trasporto a chiamata “Mio Taxi” per anziani e chi ha difficoltà a spostarsi. Abbia-mo installato impianti di videosorveglianza in punti sensibili della città e ci siamo dati da fare per met-tere in sicurezza il torrente Scuropasso dando il via alle opere di consolidamento dei versanti collinari, abbiamo istituito il Corpo locale di protezione civile e abbiamo iniziato i lavori di pulizia e ampliamento dell’impianto fognario, che era quasi al collasso.

Luigi Paroni

Articolo di Oliviero Maggi

“Incoraggiamo le imprese ad investire”

E’ stata ritirata, da parte della Provincia di Pa-via, la richiesta di sospensiva avanzata al Tar nei confronti del Piano di Governo del Territorio del Comune di Broni, mentre il merito sarà discusso il 9 giugno. Dunque il PGT, definitivamente ap-provato ed entrato in vigore il 28 dicembre 2010 con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, continua a produrre i suoi effetti in termini di sblocco di investimenti necessari a sostenere lo sviluppo, creare nuovi posti di lavoro e a realizzare le opere pubbliche richieste dai cittadini. I cittadini che a suo tempo hanno presentato delle richieste in merito ad in-terventi contenuti nel PGT possono recarsi pres-so l’Ufficio Urbanistica del Comune negli orari di apertura al pubblico oppure a mezzo del pro-prio tecnico di fiducia per tutte le informazioni del caso. Anche il Sindaco Paroni e l’Assessore all’Urbanistica Antonio Riviezzi sono a dispo-sizione dei cittadini per eventuali chiarimenti. Nel frattempo sono stati adottati in Consiglio alcuni Piani Integrati d’Intervento previsti dal PGT che prevedono nei pressi del casello auto-stradale della Torino – Piacenza diversi compar-ti destinati all’insediamento di piccole imprese che porteranno lavoro per i cittadini di Broni e sviluppo per la città. “E’ un’operazione che ab-biamo voluto con decisione per creare posti di lavoro e sostenere la realtà imprenditoriale, in particolare quella giovanile – spiega l’Assesso-re all’Urbanistica Antonio Riviezzi – Abbiamo deciso di consentire alle piccole e medie imprese di insediarsi nella nuova area a circa la metà del prezzo di mercato per incoraggiare, soprattutto da parte dei giovani, l’apertura di micro e medie imprese”. “In un momento di crisi abbiamo de-ciso di dare fiducia alle nuove generazioni, per-chè sono il futuro della nostra città – conclude il Sindaco Paroni – Gli insediamenti saranno collocati in una zona strategica, vicino all’usci-ta autostradale, in modo da non comportare pro-blemi di traffico sulla città”.

aumento del controllo del territorio nelle ore notturne. Oltre al progetto di rivalutazione dei vigneti incolti ed al completamento delle opere in partenza, abbiamo in programma anche l'acquisizione di Villa Nuova Italia e la sua valorizzazione, sen-za dimenticarci del completamento del sistema fognario, dei lavori di ampliamento e sistemazione del ci-mitero e delle principali vie cittadi-ne e delle frazioni”.

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E-mail : [email protected] riceve su appuntamento tutti i Venerdì dalle 9.30 alle 13.00 in via Maffi 18 - PAVIASede di Pavia 9.30/12.30 – Tel./Fax 0382302919 --- Sede di Milano - Tel. 0267482871 - Fax 0267482841

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Lunedi 11 Aprile ore 15.30 – Sala Santa Maria Gualtieri ( Piazza Vittoria )Il Ministro SACCONI interviene al convegno “ Intervista sul lavoro “

Venerdi 14 Aprile ore 18.00 – Sala Santa Maria Gualtieri ( Piazza Vittoria )L’ Assessore regionale al commercio MAULLU interviene

al convegno “ Distretti commerciali, quali prospetive per la Citta’ “

Com

mittente responsabile Federico Taverna

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Bellinzona abbandona la giunta: “Abbiamo vedute completamente diverse”

Alla vigilia delle elezioni comunali a Broni, il Consi-gliere Massimo Bellinzona, Vicesindaco della Giunta Paroni tra il 2006 e il 2007, ha abbandonato definiti-vamente la maggioranza. Gli abbiamo chiesto di spie-garci le motivazioni di questa sua scelta.Consigliere Bellinzona, come è maturata la sua scelta di uscire dalla maggioranza?“Con la mia uscita dalla maggioranza di Unione Civica ho voluto rimarcare una differenza di vedute tra me e il resto del gruppo, che via via è diventata sempre più evidente. Dopo le mie dimissioni da Vi-cesindaco e da Assessore, solo a un anno e mezzo dalla vittoria alle elezioni, non sempre ho condiviso le scelte e il metodo di lavoro imposto dal Sindaco Paroni. Avrei potuto abbandonare già un anno fa, ma, consapevole dei problemi che avrei potuto creare alla maggioranza, ho preferito aspettare la scadenza del mandato della Giunta, ora che il gruppo è com-patto nell'affrontare la nuova scadenza elettorale, per la quale Paroni è stato riconfermato come candidato Sindaco”.Lei ha parlato di “metodo imposto dal Sindaco”. A cosa si riferisce in particolare?“Parlare male di quello che è stato non è corretto e sa di vecchio. Mi limito a dire che il Sindaco Paroni ha una personalità molto forte e, alla fine, le scelte in un modo o nell'altro te le fa accettare. L'autonomia degli Assessori è molto limitata. Il problema del me-todo di lavoro è sorto subito all'inizio del mandato, in particolare sulla strutturazione degli uffici comunali e sulla scelta del Direttore Operativo. Anche dopo il mio abbandono della Giunta il problema si è pro-tratto, però ormai da semplice Consigliere non avevo più potere decisionale. Mi spiace molto perchè mi ero impegnato in prima persona per Paroni, che non è stata una candidatura facile perchè bisognava aggre-gare un centrosinistra, che a Broni veniva da 13 anni di sconfitte. Ma una volta vinte le elezioni tutto il mio impegno personale è stato vanificato”.Secondo lei qual è stata la scelta più errata che ha fatto la Giunta Paroni?“Io non ho condiviso diverse scelte urbanistiche, prima di tutto la rotatoria in Piazza Garibaldi, che è stato uno dei motivi che mi ha spinto alle dimissioni da Vicesindaco. Devo dire che l'Amministrazione non è stata immobile, anzi tante cose sono state fatte. Uno sbaglio di Paroni è stato quello di volersi occupare di tutto, dall'organizzazione della Festa dell'Uva alla stesura del PGT, lasciando poco margine di manovra agli altri Assessori. Quello che voleva fare Paroni si approvava e si faceva, le proposte degli altri veni-vano messe in secondo piano. Inoltre il Sindaco si è attorniato di persone di sua scelta, dal Direttore Ope-rativo ad altre figure importanti dell'organigramma comunale, senza consultare nessuno”.I partiti che hanno sostenuto la coalizione non hanno influito sull'operato dell'Amministrazione?“Assolutamente no. Sia il mio partito, il Partito De-mocratico, che gli altri della coalizione non hanno inciso sulle azioni della Giunta”.Riguardo alla questione del PGT qual è la sua po-sizione?“Io penso che il dialogo tra Comune e Provincia non ci sia stato, o, se c'è stato, è stato condotto in modo molto superficiale. Insomma, si poteva evitare che la Provincia portasse il PGT davanti al Tar, magari cer-cando di accogliere le osservazioni che la Provincia ha fatto. Ora aspettiamo la sentenza del Tribunale che, secondo fonti ufficiose, dovrebbe essere riman-

data a dopo le elezioni amministrative. L'approvazio-ne del PGT doveva seguire un percorso più regola-re e meno dubbioso, anche perchè ci sono in ballo investimenti e lottizzazioni. Se in questo momento io dovessi investire in qualche area presente nel Piano avrei molti dubbi sul da farsi”.Quindi, secondo lei, il Comune doveva mostrarsi più disponibile ad accogliere le osservazioni della Provincia?“Esatto. Non è la prima volta che il Comune si com-porta in questo modo: già in altri casi ha dovuto af-frontare spese giudiziarie, che si potevano evitare. A volte bisogna avere l'umiltà di ammettere di aver sbagliato”.Invece quali sono i meriti di questa Amministra-zione?“Il merito è stato quello di aver messo in campo tanti progetti, molti dei quali sono andati in porto. Rispet-to all'immobilismo delle Giunte precedenti qualco-sa è stato fatto. In particolare mi viene in mente, ad esempio, il parco di viale Gramsci anche perchè è un opera iniziata e terminata durante questo mandato. Oppure il recupero del Teatro Carbonetti, anche se i lavori sono ancora in corso. Personalmente, però, avrei speso diversamente i quasi 4 milioni di euro de-stinati al restauro dell'edificio”.Quali sono le priorità sulle quali Broni deve inve-stire nei prossimi anni?“Innanzitutto Broni deve investire sulla bonifica dell'area dell'ex Fibronit. Non certo con le finanze del Comune, ma con le sovvenzioni che arrivano dallo Stato. Attualmente sono stati stanziati circa 3 milioni e mezzo di euro, ma ce ne vorranno dieci volte tanto per completare il progetto. La bonifica è lo snodo del-la questione bronese: da fonte di reddito per la città, l'area può diventare il volano di un nuovo sviluppo economico”.Un'altra priorità è quella del lavoro.“Sì, è fondamentale cercare di creare occupazione: Broni non offre attrattive tali da portare gente in cit-tà. I bronesi, per lo più, lavorano nel terziario oppu-re lavorano fuori città, facendo i pendolari. Bisogna creare le condizioni perchè piccole imprese artigia-nali e commerciali vengano a Broni: l'espansione della città (edilizia, indotto) deve avvenire intorno a questi insediamenti. È inutile continuare a stendere

dono nel giro di pochi mesi. Non c'è stata una politica che avesse come obiettivo quello di mantenere le ri-sorse sul territorio. Sono mancati anche eventi ludici e di intrattenimento per attirare gente a Broni; l'entu-siasmo iniziale è andato via via decadendo. Anche la situazione del mercato cittadino è grave: aumentano i banchi gestiti da cinesi, che hanno sostituito i banchi storici”.Consigliere Bellinzona, tra poco inizierà la cam-pagna elettorale per le elezioni comunali. Lei che cosa farà?“Non lo so ancora, ma mi spiacerebbe non dover fare più il Consigliere, un po' perchè mi piace la politica locale e vivo la mia città, un po' perchè parecchi mi chiedono di mettermi ancora in gioco. Certo è che l'uscita da Unione Civica ha segnato una frattura con l'attuale maggioranza, che difficilmente si potrà risanare”.Ha preso in considerazione l'idea di formare una lista civica alternativa?“L'eventualità di creare una lista nuova richiede mol-to impegno e molto tempo. Nelle prossime settima-ne deciderò se me la sento di rimettermi in gioco. A livello comunale, comunque, penso che le ideologie debbano essere messe da parte: il rapporto con le persone in quanto tali è fondamentale per governare bene. Una buona lista non è legata a schemi nazio-nali, le persone vincono sulle ideologie. Ma ci sono punti fermi, valori su cui ovviamente non transigo”.

Massimo Bellinzona

dei PGT, in cui sono previsti allar-gamenti di zone urbanizzate o urba-nizzabili. Bisogna recuperare parte degli edifici esistenti: sembra che a Broni ci siano ben 500 appartamenti sfitti”.Riguardo alla situazione del Com-mercio che cosa ci può dire?“Il commercio a Broni sta attraver-sando un periodo di grande difficoltà e ciò determina un esodo di commer-cianti che si spostano verso la vicina Stradella. Resistono alcuni negozi storici mentre gli altri aprono e chiu-

San Contardo, il 16 aprilele benemerenzeProprio nelle scorse settimane si è chiuso il ter-mine di ricevimento delle candidature per le be-nemerenze di San Contardo. Le proposte sono state accettate all'ufficio protocollo del Comune di Broni, guidato dal sindaco Luigi Paroni, fino al 28 febbraio. Le proposte potevano arrivare da cittadini, dai componenti della giunta e del consi-glio comunale, da istituzioni, associazioni ed enti. Candidabili persone, enti o associazioni, distin-te con opere e azioni di alto profilo che abbiano giovato al Comune di Broni. Le tre benemerenze saranno conferite il 16 aprile, durante il Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, in occasio-ne dell'anniversario della morte di San Contardo d'Este e verranno iscritte in un albo d'oro presso il Comune. I benemeriti dello scorso anno: il ma-estro Augusto Corbellini, l'ingegner Giulio Ricotti e la sezione bronese dell'Avis, presieduta da Gian-carlo Lucchini. E' un appuntamento importante per la città che si stringe intorno ai personaggi e alle istituzioni più meritevoli. Un appuntamento che ogni anno richiama molto pubblico.

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APaolo Valle: “L'amministrazione non ha saputo gestire bene il bilancio”

Quest'anno arriveranno tra i 70 e gli 80 mila euro di oneri da spendere per la riqualificazione ambientale. Vedremo se saranno sfruttati. Tra l'altro se entro due anni questi fondi non vengono utilizzati, andranno persi. Speriamo che per questo nuovo insediamento venga sfruttato meglio il nostro territorio”.Quali sono altri rilievi da fare al nuovo Bilancio?“Nella relazione introduttiva il Sindaco ha parlato di presunti risparmi per le spese di energia elettrica. Sono risparmi tutti da verificare, perchè ad esempio nel 2010 non ci sono stati. Ancora il Sindaco ha affer-mato che non sono previste alienazioni di immobili di proprietà del Comune: questo perchè non c'è più nul-la da poter alienare. Infine, riguardo al Teatro, viene riproposta per l'ennesima volta la creazione di una Fondazione Culturale: il mio consiglio è di crearla e poi dopo dare l'annuncio e non il contrario”.Consigliere Valle, lei critica l'Amministrazione an-che per l'affidamento della gestione delle entrate a enti esterni.“Esatto. A riguardo posso dire che è stata rinnovata fino al 2019 la convenzione con la società che gesti-sce le soste a pagamento. Quest'anno però il Comune era in grado di ottenere la gestione dei parcheggi: nel 2010 saremmo diventati proprietari delle macchinette e con i soldi risparmiati dalla convenzione si assume-vano 2 vigili che avevano anche funzioni di ausiliari del traffico, si ammortizzava il costo delle macchinet-te e si garantiva la pittura delle strisce blu, rispar-miando addirittura ancora 40 mila euro”.Secondo lei quali sono le priorità su cui Stradella deve investire?“Sicuramente una revisione seria e completa delle spese che liberi risorse per la difesa del territorio, so-prattutto in occasione di frane e allagamenti che han-no interessato pesantemente le nostre zone. Poi biso-gnerebbe investire di più sulla viabilità, con il ramo di tangenziale nord della città. Infine l'illuminazione: ci sono ancora parti della città che sono al buio”.Qual è una critica che si sente di rivolgere all'Am-ministrazione Lombardi?“Dal punto di vista economico, del bilancio, sicura-mente quella di non aver saputo gestire per tempo, du-rante i periodi di “vacche grasse”, le risorse. Ora non serve a niente fare i tagli. Bisogna affrontare questi momenti di crisi con un po' di fieno nella cascina per riuscire a mettere in campo serie politiche di sviluppo. E questo al momento a Stradella non sta avvenendo”.

veranno certamente soldi dal federalismo municipale, come prevede l'accordo tra Stato e ANCI”.Quindi, a suo parere, nel bilancio non è prevista alcuna progettualità sul futuro?“No, è un bilancio totalmente ingessato sulle spese per il personale, il rimborso dei mutui e i Servizi So-ciali. L'Amministrazione si lamenta di non avere i sol-di da investire: però è una sua scelta precisa quella di impegnare 1 milione e 500 mila euro nei Servizi alla Persona. Ora che sono stati attivati e i cittadini sono abituati ad usufruirne, non si può più eliminare certi tipi di servizi”.A cosa si riferisce in particolare?“Prendiamo, ad esempio, il trasporto scolastico: per una spesa di 262 mila euro, le entrate sono state di 70 mila euro. E così avviene tutti gli anni. Un passi-vo di 190 mila euro che per essere ripianato richiede l'accensione di un mutuo; così oltre a non poter fare investimenti, ci si ritrova con il mutuo da pagare. Così per l'Asilo nido: 320 mila euro di spese, 96 mila di entrate. Oppure la mensa scolastica con un passivo di 100 mila euro”.Nel Consiglio Comunale del 3 marzo scorso è stata approvata la variante al PIP (Piano Insediamenti Produttivi), che prevede una nuova logistica ac-canto alla “Città del Libro”. Come giudica questo intervento?“Innanzitutto diciamo che l'investimento della Città del Libro non ha portato alcun beneficio alla Città. Si era partiti con annunci di disoccupazione zero, di tanta gente che sarebbe venuta ad abitare a Stradella, di una soluzione per i 40 cassintegrati della Massoni. Il risultato è stato che nessuno è venuto ad abitare a Stradella, perchè l'insediamento non si presta ad un'occupazione stabile; dei 40 cassintegrati ne sono stati assunti solo un paio e così l'Amministrazione ha dovuto aumentare di 10 mila euro il fondo di so-lidarietà per i disoccupati; di indotto non ce n'è sta-to. L'insediamento ha rivoluzionato la viabilità del-la parte nord di Stradella e ha sconvolto gran parte del nostro territorio agricolo. Lo scorso anno dalla Città del Libro sono arrivati 50 mila euro di oneri di urbanizzazione che servivano per creare una sorta di “polmone verde” per compensare la grande per-dita di terreno. Questi soldi non sono stati utilizzati.

PaoloValle

Abbiamo incontrato Paolo Valle, consigliere di mino-ranza del Pdl a Stradella e membro della Commissio-ne Consiliare Bilancio. Consigliere Valle, il documento di Bilancio è arri-vato alla fine del suo iter e, nel corso del Consiglio Comunale del 17 marzo scorso, è stato approvato. Cosa ci può dire a riguardo?“Il Bilancio approvato dall'Amministrazione Lombar-di è un bilancio dove non c'è traccia di investimenti, a parte l'accensione di un mutuo da 100 mila euro per installare l'impianto fotovoltaico sul tetto della scuola media (intervento di 280 mila euro, finanziato per 100 mila dal GAL). Tutti gli altri interventi previsti erano già stati messi a bilancio nel 2010”.Il Sindaco Lombardi nella relazione introduttiva ha parlato di un Bilancio fortemente condizionato dai tagli del Governo. Lei cosa risponde?“Il Sindaco ha detto che il Bilancio è frutto della si-tuazione economica attuale e la mancanza di investi-menti è dovuta ai tagli ai Comuni previsti dalla Fi-nanziaria. Secondo me, invece, per essere obiettivi a 360 gradi bisogna dire che la manovra finanziaria da credibilità internazionale al nostro Paese e dimostra all'Europa che abbiamo i conti in ordine, nonostante il debito pubblico che frena la crescita”.Per quest'anno sono previsti, però, 277 mila euro di tagli per il Comune di Stradella.“Anche l'anno scorso erano previsti tagli. E l'anno scorso sono arrivate entrate non previste, dà trasferi-menti statali, che hanno permesso di chiudere in atti-vo il bilancio 2010. Anche quest'anno sarà così: arri-

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“Mi auguro di non essere costretto, come quel Sin-daco di un comune del Veronese, ad apporre fuori dall'ufficio il cartello con la scritta: non più Sindaco, ma curatore fallimentare!”. L'affermazione del Sin-daco di Stradella, Pierangelo Lombardi, denota tutte le difficoltà che devono affrontare gli amministratori locali in sede di redazione del documento di Bilancio.Sindaco Lombardi, durante il Consiglio Comuna-le del 14 marzo scorso, avete approvato il Bilancio 2011. Qual è la sua valutazione complessiva?“Io credo che, anche quest'anno, nonostante un bi-lancio difficile e complesso, non abbiamo voluto ri-nunciare alla nostra idea di una città amica, solidale, in crescita. Certo è che, con sempre meno risorse, di-venta difficile coniugare la città delle idee con l'idea di città. Alla minoranza consiliare che ci accusa di utilizzare il solito leit motiv di dare la colpa al gover-no per i tagli rispondo: basta leggere le dichiarazioni di sindaci di ogni colore politico per capire che siamo tutti sulla stessa barca. E le prospettive per il 2012 non sono affatto tranquillizzanti”.Quindi, secondo lei, i tagli del Governo sono la principale causa di questa situazione?“Secondo me i corni del problema sono due. Uno è si-curamente quello dei tagli lineari dell'ultima manovra finanziaria, che ammontano a 2 miliardi di euro. Pen-si che il 59% del totale della manovra graverà sulle autonomie locali, nonostante l'Istat abbia confermato che il comparto degli enti locali abbia contribuito al miglioramento dei conti pubblici. Questo per Stradel-la significa meno 277 mila euro, pari al 3% dei tra-sferimenti”.L'altro corno del problema qual è?“L'altro corno è rappresentato dai vincoli e dagli ef-fetti perversi del Patto di Stabilità. È un meccanismo che sta massacrando l'economia e che non permette di spendere le risorse disponibili. Per rispettare il Pat-to devi per forza vedere condizionati gli investimenti. Per quanto riguarda Stradella, quest'anno speriamo di portare avanti 5 appalti dello scorso anno. In cassa abbiamo ancora 1 milione e mezzo di euro che non possiamo spendere”.Ci può fare qualche esempio dei tagli di cui ha par-lato prima?“Prendiamo ad esempio i dieci principali fondi statali di carattere sociale: si passa, dal 2008 al 2011, da 2.526.000 a 583.000 euro, ridotti a 271.000 nel 2013. Il Fondo Nazionale Politiche Sociali, che è la prin-cipale fonte di finanziamento statale degli interventi a favore delle persone e delle famiglie, passa da 929 milioni a 44 milioni di euro. Il FNPS 2011 nel Distret-to Broni Stradella presenta una diminuzione del 47% sul 2009 e del 53% sul 2008. E le previsioni per il 2012 sono nere. Ma voglio fare un altro esempio che chiarisca la situazione”.Dica pure.“Ho partecipato recentemente ad un convegno, pro-mosso dallo SPI-CGIL, in cui è stato illustrato uno studio di Ires Piemonte sui bilanci dei Comuni del-la Provincia di Pavia. Prendendo in considerazione l'equilibrio di parte corrente, ovvero il rapporto tra entrate ordinarie e spese correnti, è emerso che il va-lore medio di questo rapporto è pari a 98,7%, poco inferiore al pareggio, cioè a 100. Il dato di Stradella si attesta sul 90,6%. Inoltre nel 2010 il rapporto tra entrate e spese era 1:1, ovvero tanto entrava e tanto veniva speso; quest'anno sarà 1,3:1 ovvero ci vorran-no il 30% in più di entrate per pareggiare le spese. L'anno prossimo sarà 1,6:1 e serviranno il 60% in più delle entrate per arrivare al pareggio”.Questi dati cosa significano?

Lombardi: "Nonostante le criticità si punta ad una città amica, solidale e in crescita"

la prendiamo oppure no? Ben consapevoli che altri erano già pronti a rubarcela. Così abbiamo investito sul nostro territorio e adesso abbiamo l'hub europeo più importante della distribuzione libraria. Provi a scrivere su internet la stringa “Città del Libro – Stra-della”: escono un sacco di riferimenti! Su 15 impre-se che hanno lavorato, 10 erano di Stradella e della zona. Tutto questo non vuol dire proprio niente? Sul tetto della logistica ci sono 80 mila mq di fotovoltaico, a 3,5 megawatt, ed è tutta energia pulita. La Città del Libro contribuisce con 150 mila euro di ICI. Non va bene neanche questo? Abbiamo creduto al PIP, tanto che abbiamo appena approvato una variante e abbia-mo già assegnato gli altri lotti. Infine, il prodotto libro può diventare un volano di promozione culturale, in-torno al quale costruire progetti. Quindi, credo anco-ra che abbiamo fatto la scelta più giusta”.Non può negare però che ci sono stati problemi dal punto di vista del lavoro, della tutela dei lavoratori.Noi come Amministrazione abbiamo imparato la le-zione e non ricadremo più nell'errore di proporci come Centro di raccolta delle domande di assunzio-ne. L'Amministrazione cerca di creare occupazione, ma non crea illusioni. Dal punto di vista dei conte-nuti ci siamo misurati con un mondo del lavoro che non conoscevamo, dove sempre più spesso flessibilità vuol dire precarietà, dove il sistema delle cooperati-ve presenta diverse ambiguità e dove ci sono state, e purtroppo, ci saranno situazioni di criticità che de-vono essere risolte. Queste criticità si sono verificate durante il trasferimento da Gorgonzola, che era con-comitante con il periodo della distribuzione dei libri scolastici. Ribadisco che ognuno deve fare la sua par-te e che, dove non arriva l'Amministrazione, tocca al sindacato prendere in mano la situazione. Comunque, dai dati che mi forniscono più di 600 persone sono passate da lì, circa 400 sono stati inseriti e, di questi, un centinaio sono di Stradella e della zona”.Riguardo alla nuova variante, recentemente ap-provata, che cosa ci può dire?“Si tratta di un Business Park multifunzione, con at-tività di semilavorazione nel settore farmaceutico (in-scatolamento ed etichettatura di farmaci), della moda e della cosmesi. Anche in questo caso per i lavori di movimento terra, e si parla di milioni di euro, sono state coinvolte diverse imprese locali”.Sindaco Lombardi, in una situazione così difficile, quali sono i progetti per il futuro?“In una situazione così complicata non è bene fare voli pindarici, cercando di mettere in cantiere nuove cose, ma guardare molto alla manutenzione dell'esi-stente. Ad esempio vogliamo portare avanti un piano per l'arredo urbano e mettere mano, finalmente, all'il-luminazione pubblica, perchè Stradella è una città buia. Inoltre uno studio tecnico ha stimato in 1 mi-lione 300 mila euro il costo per i lavori al bacino im-brifero di Rividizzolo, ma fortunatamente si possono programmare interventi a lotti. Infine ci impegneremo per un ulteriore sviluppo della Fondazione culturale, legata al nostro Teatro”.

“Questo significa che le spese correnti, quelle cioè destinate al funzionamento della macchina comuna-le e all'erogazione dei servizi, sono destinate a non trovare copertura nel corso dell'anno, a meno che le Amministrazioni comunali non attivino azioni straor-dinarie: utilizzo di una parte degli oneri di urbaniz-zazione, alienazioni, avanzo di amministrazione, au-menti di entrate tributarie o extratributarie. Oppure favorendo insediamenti produttivi che, come nel caso della Città del Libro e del nuovo ampliamento che abbiamo appena approvato, garantiscano, oltre alle entrate di ICI e TIA, anche entrate correnti negli anni. Per quanto riguarda Stradella abbiamo utilizzato il 48% degli oneri di urbanizzazione per la copertura delle spese e, diversamente dagli altri anni, non sono previste alienazioni di immobili comunali, che costi-tuiscono un elemento innaturale del Bilancio. Con quella parte degli oneri abbiamo garantito e lasciato inalterati i servizi del cosiddetto Welfare allargato, non aumentando le tariffe”.A proposito dei Servizi Sociali, la minoranza spesso vi ha accusato di destinare troppi fondi a questo comparto. Lei cosa risponde?“La rete dei servizi di Stradella ha una lunga storia, nata nei primi anni '70. Oggi, di fronte a questa grave crisi economica, quotidianamente ricevo persone che hanno uno sfratto esecutivo o cercano lavoro e non sanno dove aggrapparsi. Il nostro Bilancio credo che abbia due limiti: il primo è che nel rapporto entrate/uscite sta diventando sempre più rigido. Le spese per il personale e per l'ammortamento dei mutui impie-gano il 48% circa delle risorse. Un altro 46% delle risorse è impiegato nel Welfare allargato. L'altro li-mite è quello che la rete dei servizi va al di là del-la dimensione comunale. Ma allora cosa dovremmo fare? Chiudere tutti i servizi? Noi non abbiamo fatto questa scelta. E ai critici che ci rimproverano gli in-sediamenti industriali e il bilancio troppo rigido, ma che, nello stesso tempo, ci chiedono servizi, cultura, investimenti rispondo: sedetevi per un po' al mio po-sto e poi ne riparliamo”.La minoranza sostiene che la situazione per i Co-muni migliorerà quando sarà introdotto il federa-lismo municipale. Lei è d'accordo?“Io sono molto perplesso su questo provvedimento, ma attendo al varco gli esiti del federalismo munici-pale, pronto, ovviamente, ad essere smentito. Io credo che lo slogan “ non metteremo le mani nelle tasche degli italiani” sia diventato “ non le mettiamo noi per farle mettere agli altri”, in questo caso gli Enti locali. Io credo che il punto debole sia la mancanza di una visione complessiva e di lungo periodo del progetto. Non si può pensare al federalismo fiscale senza il ri-conoscimento di una forte dose di autonomia tributa-ria agli Enti. Infine è necessario ripensare il criterio

di distribuzione delle risorse, non più dal centro alla periferia, ma dalla pe-riferia al centro”.Parliamo delle logistiche. Crede an-cora nella bontà della scelta di ave-re a Stradella la Città del Libro?“L'Ente locale, di fronte alla globa-lizzazione, non può fare chissà che cosa per favorire lo sviluppo econo-mico del suo territorio. Può però cer-care di creare le condizioni, cogliere le occasioni che si presentano. La Città del Libro è stata un'occasione, di fronte alla quale ci siamo chiesti:

Pierangelo Lombardi

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In tremila per il Carnevale di Varzi:un successo senza precedentiVarzi è sempre stata la capitale nell’aver glorificato il carnevale con veglioni mascherati nel famoso locale “Salone ex cinema Italia”, concorsi a premi di grup-pi mascherati, travestimenti, mascherine e balli da piffero. La pentolaccia era l’ultima festa carnevalesca per poi cominciare la vera quaresima. Non mancava-no mai per la ricorrenza i famosi “ravio” “stocfis” e “farso”. Con il mutamento delle abitudini sociali e quindi anche nel territorio del Comune di Varzi il rito del Carnevale ha perso il suo smalto, anche se ai giovani non è mai mancata la “festa danzante” e i tanti …… Campari. Per far rifiorire questa tradizio-ne antica del rito del Carnevale, che è sempre stata un’icona di Varzi, l’Amministrazione Comunale con la “Nuova Pro Loco” di Varzi e lo sponsor pubblici-tario L. Galati (Discoteca Rive Gauche) hanno realiz-zato, come succede in tante grandi città, la 1^ Sfilata di Carri Allegorici nel centro della Piazza della Fiera. I Carri si sono offerti come una magnifica vetrina e rappresentavano i temi più diversi: “150° Anniver-sario Unità d’Italia” (4 carri più le carrozze trainate da bei cavalli), I Malaspina, I Pirati, Biancaneve e i 7 Nani, I Campari, I Ghost Busters, le Future Nozze di William e Kate, La Banda della Maiana, Il ponte Aronchio. Hanno sfilato i loro Carri con grande entu-siasmo cinque Gruppi di Varzi e gruppi provenienti dalle frazioni di Bosmenso, Nivione, Pietragavina e Ponte Crenna. Alla sfilata hanno assistito quasi tre-mila persone, complice la bella giornata soleggiata.L’Assessore al Turismo del Comune di Varzi e Vice Presidente della Comunità Montana, Sig. Domenico Buscone, dice: "Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto e garantisco che il mio impegno non verrà

L'ANGOLO DELLA POESIA

CrepusColo

Purissima la prima stellasboccia limpida nel cielo,annuncia la nuova sera.Sopra l’ultima collinasi adagia piano il sole,dipinge l’aria di colori.

Di lontanissime serel’improvvisa memoria

di ricordi colma il cuore.Ma si alza uno sguardo,

e il volo di un aereofa sognare un’altra vita.

Scendono le prime ombre,e nella quiete di un attimo

pare fermarsi il tempo.Riprende fiato il mondo

prima di immergersi lentonell’oscurità della notte.

Giorgio Perduca, Voghera

Uno spazio dedicato ai nostri letttori che amano scrivere poesie.

Scriveteci: [email protected]

"150° anniversario Unità d’Italia" e che conserveranno fino alla prossi-ma edizione per consegnarlo al nuo-vo vincitore e a tutti i Gruppi è stata assegnata una ricompensa per con-tribuire alle spese per l’allestimento dei Carri. La manifestazione verrà ripetuta anche il prossimo anno con l’augurio che alla Sfilata dei Carri partecipino altri nuovi Gruppi oltre a quelli spettacolari presenti al Carne-vale 2011 di Varzi.

A Zavattarello la sera del venerdì santo sfila la ‘Passione di Cristo’

meno anche il prossimo anno per non far dimenticare il carnevale varzese”. I meravigliosi carri erano ac-compagnati dalla Banda Musicale di Retorbido che ha eseguito diversi brani musicali tra cui l’Inno di Mameli. Tanta commozione ed emozione ha trasfe-rito al pubblico presente il passaggio dei carri che rappresentavano il “150° anniversario Unità d’Italia”: una splendida nave della spedizione dei Mille con G.Garibaldi – Eroe dei due Mondi – e i 50 garibaldini in camicia rossa e il volteggiare della Bandiera italia-na, la carrozza con Re Vittorio Emanuele II e la Bella Rosina, Cavour, Mazzini e i Carbonari, i Briganti, Re Francesco II e la regina Maria Sofia che hanno perso il Regno delle Due Sicilie, le Dame del Risorgimento che hanno compiuto azioni di coraggio e intraprenden-za per l’unificazione dell’Italia. La Sfilata si è conclu-sa con la premiazione: il 1° premio la “Chiave Città di Varzi” è stata assegnato all’Associazione “….Quelli di Bosmenso” che hanno allestito i Carri riguardati i

Zavattarello è un piccolo borgo medioevale arroc-cato sul monte e sovrastato dal maestoso castello Dal Verme. Nelle anguste vie del "Su di dentro", che conducono dalla piazza centrale, fino al portone del maniero, dal 2000 viene organizzato "il presepe vi-vente". Gli abitanti del luogo aprono le loro vecchie case e cantine ai figuranti ed ognuno si preoccupa di allestire la scenografia per interpretare al meglio gli episodi di vita quotidiana dell'epoca che fu. Ogni anno, gli attrezzi da lavoro e gli utensili sono forniti dal locale "Magazzino dei ricordi", un museo di arte contadina. L'ambizione e il desiderio di migliorare sempre di più, hanno spinto il gruppo organizzatore a presentare al pubblico una nuova manifestazione religiosa: "La passione di Cristo". Unica nel suo ge-nere in tutta la provincia, si svolge la sera del Ve-nerdì Santo alle ore 21.30, dopo che nella Chiesa di San Paolo Apostolo è stata recitata "La Via Crucis". L'illuminazione delle torce e dei braceri accesi lungo il percorso, accompagnano il Cristo nel suo ultimo cammino verso il Calvario, umiliato e ferito dalla cattiveria dei centurioni. Solo poche persone accor-rono per lenire le Sue sofferenze: la madre piangen-te, che davanti al tempio vuole conoscere la sorte del figlio, la Maddalena, Simone di Cirene, che Lo accompagnerà lungo tutta la salita verso il Golgota, portando la croce, e la Veronica. In questa atmosfera cupa e di sofferenza, il tempo sembra essersi fermato 2000 anni fa, quando le persone del popolo erano coperte da pochi e semplici vestiti fatti di juta e lana grezza, mentre i più ricchi avevano vesti ricamate ed impreziosite da perle e gingilli. La confezione degli abiti sono curati da un gruppo di "ragazze", che la

sera, dopo il lavoro, si ritrova per tagliare, cucire, decorare le stoffe ed i materiali che qualche benefat-tore offre loro. Agli uomini spetta l'onere di assem-blare e collocare al loro posto le varie ambientazioni. I personaggi, che appartengono ad ogni fascia d'età e che vedono coinvolte anche intere famiglie, sono gli stessi abitanti di Zavattarello, ognuno dei quali ha a cuore la buona riuscita dell'evento. Da non dimenti-care, poi, l'adesione laboriosa di tanti Zavattarellesi, che all'oratorio preparano il pranzo benefico per rac-cogliere fondi necessari all'allestimento della Sacra rappresentazione. Anche l'amministrazione comu-nale partecipa attivamente alla realizzazione dello spettacolo sacro, mettendo altresì a disposizione il sito internet per pubblicizzare l'evento. Al pubblico, che ogni anno è sempre più numeroso, non rimane che arrivare a Zavattarello, recarsi in Piazza fontana, dove Gesù prega nel Giardino degli ulivi, e seguire il Nazareno che sale verso il Calvario. L'emozione è assicurata...

Roberta Buscone riceve la 'chiave' di Varzi

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TIIl circolo fotografico Oltrepo spegne 30 candeline: foto come hobby e passione

Quest'anno è il trentennale della nascita del Cir-colo Fotografico Oltrepo (CFO), qual è la vostra esperienza all'interno del circolo?“Il CFO è nato trent'anni fa da un paio di soci ama-tori della fotografia e negli anni si è evoluto in ma-niera notevole. Il picco massimo degli iscritti è stato a cavallo degli anni 70 e 80 ma, dopo un periodo in cui la fotografia era stata messa da parte, negli ul-timi tempi il nostro gruppo, attivo all'interno da più o meno sei anni, ha cercato di risollevare le sorti di questo circolo rendendolo più dinamico, concentran-dosi certamente sulla fotografia, ma anche su altri aspetti culturali. Sicuramente ha aiutato la crescita della nostra associazione lo sviluppo delle nuove tecnologie che, tramite internet e il digitale, hanno permesso l'avvicinarsi delle nuove generazioni, e non solo, alla fotografia”. Chi frequenta il CFO?“Sono circa ottanta gli iscritti: da ragazzi neo diplo-mati in poi, il più giovane ha diciotto anni, il più an-ziano quasi novanta. La cosa bella è che siamo diso-mogenei, non solo per l'età che ci permette di mettere a confronto culture fotografiche differenti, ma anche perchè ognuno ha il suo filone e il suo genere di fo-tografia: troverai chi è appassionato di ritratti, chi di paesaggi, chi di bianco e nero... Il bello del nostro circolo fotografico è proprio questo: la possibilità e la voglia di confrontarsi. Siamo un buon gruppo: non ci troviamo il giovedì sera e poi basta, ci tenia-mo comunque in contatto, organizziamo anche delle gite, delle visite a delle esposizioni e vari momenti di aggregazione che vanno al di là della serata cano-nica del giovedì sera. Altra cosa fondamentale è che ognuno di noi cerca di imparare cose nuove, per poi condividerle con gli altri, non ci si tiene le cose per sè gelosamente”.Quali sono le attività che avete in corso e quelle che avete in programma?“Abbiamo iniziato un corso di fotografia base che insegna le principali tecniche per iniziare a fotogra-fare: un corso accessibile a tutti, anche a chi non ha mai avuto una macchina fotografica. Facciamo inoltre almeno un paio di esposizioni all'anno: una legata ai soci anziani durante la fiera di San Contar-do e una riservata alle persone che approcciano con il corso di fotografia che prevede di fare un lavoro individualmente e portarlo come portfolio finale. E poi facciamo altre esposizioni non solo qua a Bro-ni. Abbiamo anche in programma, attorno a maggio, un corso di camera oscura, quindi una sorta di ri-torno alle origini, all'analogico, a quella che era la fotografia che ormai è diventata di una volta. Alcuni pensano che l'analogico sia preistoria ma invece non sanno che, chi conosce i trucchi dell'analogico, non ha difficoltà ad applicarli sul digitale. Prima di tutto la fotografia la fa la testa, non la macchina analogi-ca o digitale che sia. Non è sempre necessario avere un apparecchiatura di migliaia di euro. Cerchiamo anche di andare oltre il discorso provinciale organiz-

zando anche delle visite. Una sicuramente la faremo a Reggio Emilia in primavera dove si terrà il Context europeo di fotografia; e un'altra visita che definirei culturale, non solo legata alla fotografia, è in Fran-cia ad Arle, in Provenza, dove ci sarà anche lì un Context di fotografia ma internazionale e in più tutta la bellezza che possono offrire la città che è anche un sito archeologico e il paesaggio della Provenza. Altre attività che ogni tanto cerchiamo di organizzare sono dei workshop fotografici con una o più modelle: normalmente ci ritroviamo per una bella mangiata in un agriturismo magari particolarmente attraente dal punto di vista architettonico o paesaggistico con modelle da fotografare per poi ritrovarsi una o due settimane dopo per rivedere gli scatti. Molto bello tecnicamente e come modo di aggregazione”. Come si diventa soci?“C'è un tesseramento annuale con una quota asso-ciativa di 35 euro all'anno, il minimo che ci serve per la gestione dell'associazione; la teniamo volutamente bassa per lasciare veramente la possibilità a tutti di poter accedere alla nostra passione. Ogni socio del CFO ha inoltre a disposizione la sala pose e la came-ra oscura del circolo, un'opportunità che non tutte le associazioni danno”. Una curiosità, siete fotografi di professione?“Uno solo del gruppo lo è. Per noi è passione al 100%”. Qual è al risposta del pubblico non prettamente legato alla fotografia?“La fotografia deve essere per tutti, ma forse non tutti la recepiscono. La fotografia non deve essere per una lobby di eletti, se ci auto-referenziamo solo tra fotografi non cresce nessuno, è tempo perso. Il grande pubblico nella provincia fa fatica ad entra-re nell'ottica della fotografia. Per nostra esperienza abbiamo visto che la gente che partecipa ai nostri corsi dedica parte del tempo alla fotografia durante il corso, alcuni poi continuano e seguono anche le at-tività post-corso, altri hanno imparato a fotografare e basta. Come nella maggior parte delle cose, non si può arrivare a tutti”. Ma arriviamo all'appuntamento più importante che avete in programma...“Il 5 maggio presso il teatro dell'Oratorio abbiamo questa grandissima opportunità di parlarci e con-frontarci con Maurizio Galimberti, fotografo di fama mondiale. Lui è rimasto un po' fuori dal discorso del digitale, utilizza la Polaroid. Ha fotografato in-nanzitutto quasi tutti i più grandi divi di Holliwood e personaggi di caratura mondiale e in particolare con l'uso della polaroid forma una sorta di mosaico cercando di tirare fuori un ritratto: è una tecnica tut-ta sua, molto d'avanguardia. Un appuntamento non solo per chi ama la fotografia perchè dà comunque la possibilità di conoscere un artista, anche al di là della passione”.Altre informazioni per chi volesse approfondire il discorso sulla fotografia? Ad esempio, oltre a Ga-limberti quali sono gli altri fotografi italiani che ci segnalate?“Per chi non ha tempo di frequentare un circolo di fotografia segnaliamo l'indirizzo www.fotoltrepo.it, un forum dove appassionati di fotografia e non pos-sono segnalare eventi, chiedere consigli... Per quanto riguarda gli altri artisti italiani alcuni dei nomi che possiamo fare sono: Giacomelli, Berengo Gardin, Fontana, Jodice, Basilico e Stanislao Farri”. Quali sono le aspirazioni per il futuro?

“Innanzitutto la possibilità di mantenere la nostra associazione, di aumentare gli iscritti, di avere altri artisti che abbiano voglia di raccontare la loro pas-sione per la fotografia. Cerchiamo nel nostro piccolo di evolverci”.

Articolo di Valentina FerraraIl Circolo Fotografico Oltrepo (CFO) quest'anno festeggia il suo trentennale e lo fa aprendo al pub-blico le porte della sua sede, in Villa Nuova Italia a Broni, ogni ultimo giovedì del mese dalle 21 alle 23, nonché organizzando im-portanti iniziative. Abbiamo in-contrato il presidente, Luca Tres, e altri membri del consiglio direttivo per parlare delle attività del circolo in occasione di questo importante traguardo.

Il Gal premia i fotograficon scatti sull'Oltrepo

Il concorso fotografico “Obiettivo Oltrepo” pro-mosso dal Gal Alto Oltrepo è giunto alla conclu-sione della sua seconda edizione con la selezione di 4 fotografie rappresentative del territorio. Il con-corso è nato allo scopo di valorizzare il patrimo-nio storico-artistico-etnoculturale-naturale-sociale dell’Oltrepo Pavese e in particolare raccontare, attraverso la forza comunicativa della fotografia, la diversità delle bellezze ambientali, storico-cul-turali, delle tradizioni e delle caratteristiche del territorio dei 46 comuni appartenenti all’area LE-ADER attraverso la diffusione delle più belle im-magini in occasione di eventi e con pubblicazioni realizzate dal Gal. L’edizione 2010 per la selezio-ne delle 4 fotografie più belle, una per ciascuna categoria prevista dal concorso Ambiente, Sociale, Agricoltura, Cultura, ha riscosso un buon successo e una nutrita partecipazione di fotografi che han-no inviato al Gal una sessantina di foto. Presso gli uffici del Gal, si è riunita recentemente la giuria composta da Giorgio Remuzzi – Presidente Gal Alto Oltrepo (e Presidente di giuria), Elena Busca-glia – animatore Gal Alto Oltrepo, Fabrizio Capec-chi – fotografo, Alessandro Disperati – giornalista e direttore de “Il Periodico”, Pier Filippo Frisa. La giuria ha attentamente visionato e valutato tutte le foto ricevute assegnando loro un punteggio ar-ticolato in attinenza con il tema, capacità artisti-ca e qualità di ripresa e ha steso una graduatoria per ciascuna categoria. Le prime 4 fotografie con il punteggio più alto, una per ciascuna categoria, verranno pubblicate nei numeri del Newsposter Gal Oltrepo Notizie del 2011, le fotografie vinci-trici sono: CATEGORIA AMBIENTE: “Nettare, una passio-ne in comune” (Varzi) di Alberti Annalisa; CATEGORIA SOCIALE: “Festa degli alpini” (Brallo di Pregola) di Rossi Marco; CATEGORIA AGRICOLTURA: “Luci e ombre al tramonto” (Fortunago) di Valenti Roberto; CATEGORIA CULTURA: “Antiche tradizioni” di Carniti Maria Teresa. Considerato il successo ri-scontrato, il Gal ha deciso di riproporre il concorso anche per il 2011 e di riaprire a breve i termini per la presentazione delle fotografie. Per informazioni sul concorso: GAL Alto Oltrepo srl, Via G. Maz-zini, 16 – 27057 Varzi. Tel. 0383/54.06.37 – fax 0383/53.583. e-mail: [email protected]

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Nella bella cornice di Palazzo Malaspina a Godia-sco, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, è stato organizzata da Guido Percivati e Aurelio Mlanesi una mostra di vecchi giornali che riper-corrono in sostanza la storia tricolore. Il palazzo rivestito in gran parte da bandiere tricolori ha ospi-tato una mostra che ha ottenuto largo consenso visti i numerosi visitatori che si sono soffermati

Un trionfo di colori, di voci, di emozioni a Riva-nazzano Terme, nel pomeriggio del 16 marzo. Nella palestra dell’Istituto Comprensivo, presieduto dalla dott. Graziella Zelaschi, alla presenza del Sindaco, dott. Romano Ferrari, delle rappresentanze politi-che e sociali più autorevoli dell’intero paese, delle famiglie, dei docenti e degli ospiti anziani dell’Oasi della Pace, si è festeggiato il 150° compleanno della Nazione Italia. Tutti i bambini della scuola primaria, insieme, hanno regalato ai presenti momenti di auten-tica commozione, in una partecipazione davvero uni-versale, sentita e vissuta nella comune appartenenza alla patria italiana. Bravi, questi bambini nel leggere e animare alcuni articoli della Costituzione italiana, consapevoli del significato di essi, della loro sacralità. Bravi nell’animarli con il linguaggio della loro età, naturali, con la disinvoltura che nasce dall’averli vis-suti nelle buone pratiche. Intensi, coinvolti e coinvol-genti, appassionati e competenti nell’esecuzione del “Va pensiero” e del “Canto degli Italiani”, il nostro inno. Sicuri, espressivi e coordinati nella danza della tarantella, ritmata con le mani da un pubblico entusia-sta, con gli occhi lucidi e brillanti assieme. Frizzanti e colorati come i loro palloncini, i bimbi più piccoli hanno commosso il pubblico con la loro recitazione.Momenti di gioia condivisa, momenti di speranze vi-tali, momenti di memorie mai sepolte e desideri riac-cesi nella ragione di un futuro possibile, insieme, in un respiro largo dell’animo umano. Questo ci hanno insegnato i bambini: insieme si può, si deve, esserci e crescere nella casa Italia è bello, con lo sguardo che viene da lontano, ma già rivolto al domani.Un esempio di unità palpabile, imminente… di coor-dinazione e di condivisione, non importa l’età, non importa il colore della pelle, non importa la lingua parlata, a Rivanazzano l’Italia c’è. Allora tutti sull’at-tenti, con le bandiere alte, quando la Preside, dott. Ze-laschi, ha letto la risposta e l’augurio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a questi bambi-ni che gli avevano scritto in occasione dei festeggia-menti. Nella palestra i colori della bandiera sembra-vano ora più accesi, o, forse, lo erano davvero.

Trionfo di colori a Rivanazzano Termeper i 150 anni dell'Unità d'Italia

sfogliando giornali che, attraverso fatti di cronaca, hanno raccontanto la storia d'Italia. E poi tante car-toline d'epoca, con Garibaldi, proposte da Maria Teresa Agrillo con la complicità di Paola Zanin. E per festeggiare ecco proposta la torta tricolore. Il tutto è stato possibile grazie all'ospitalità della proprietaria del palazzo Malaspina, Anna Parini Maiola. (a.d.)

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Palazzo Malaspina si veste a festacon i giornali che hanno fatto storia

Graziella Zelaschi e Romano Ferrari

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Croatia Rally: al top in Europacon United Business

MOTO

RIIl Campionato Europeo Rally FIA è la serie continen-tale più importante della FIA (Federazione Interna-zionale dell’Automobile) seconda in assoluto solo al Campionato del Mondo Rally: entrare nelle 11 gare del suo calendario è un traguardo straordinario sia per importanza che per difficoltà, visto che i rally in Europa sono oltre 1000, ma anche e soprattutto stra-ordinariamente appagante, in quanto significa far par-te del ristretto gruppo di gare d’eccellenza che sono un punto di arrivo per qualunque pilota, e motivo di meriti superiori di cui andare orgogliosi. Per capire il valore e l’importanza del Croatia Rally, da quest’an-no inserito fra le magnifiche 11 del continente, basta qualche accenno agli altri appuntamenti del Campio-nato Europeo Rally FIA 2011: l’italiano 1000 Miglia, gara mito fra le più antiche e famose del mondo, il belga Ypres, esempio di riferimento per fascino e bel-lezza del suo contesto, Antibes-Costa Azzurra, sintesi del meglio del rally per eccellenza, il “Montecarlo”, dove protagoniste sono in gran parte le strade della sua non meno leggendaria “ultima notte”, Col de Tu-rini in testa. Per finire Bulgaria e Polonia, che non a caso – come il Croatia - hanno l’onore di prendere il nome dalla loro nazione a sottolinearne l’eccellenza. In mezzo a tanta nobiltà, il Croatia Rally non sfigura di certo dall’alto di una storia fatta soprattutto di pas-sione da parte di organizzatori, autorità e pubblico che ha permesso di superare anche i momenti più difficili, segnando negli ultimi anni una crescita straordinaria fotografata perfettamente dall’esito e dai frutti dell’ edizione 2010, vinta da Luca Rossetti e Matteo Chiar-cossi. L’equipaggio italiano ha voluto prendervi parte pur non rientrando nelle gare del proprio programma originale e a fine stagione i due sono diventati Cam-pioni d’Europa Rally! … e il Croatia Rally è salito nel gotha del rally europei!!! La United Business di Salice Terme è l’organizzatore del Croatia Rally, gra-zie ad un contratto firmato con la Federazione Croata dell’Automobile e con la Federazione Internazionale. Per la società salicese guidata da Pier Liberali, orga-nizzare la gara valida per il Campionato Europeo è un balzo che non ha un’ importanza solo sportiva, ma anche economica: un evento di tale rilevanza interna-zionale ha infatti una ricaduta economica sia imme-diata che in prospettiva. I partecipanti alla gara ed i

tifosi in movimento per ammirarli, significano subito migliaia di notti in albergo e di pasti nei ristoranti del-la zona della gara e con essi gli immancabili acquisti di generi vari. Un rally di tale importanza significa anche l’arrivo di tali media e tali giornalisti: le imma-gini televisive ed i servizi giornalistici saranno un’ ec-

cezionale veicolo pubblicitario per la Croazia e per le sue opportunità turistiche. Pier Liberali: “Per la mia società è un impegno importante e gravoso: abbiamo firmato un contratto di cinque anni, speravamo ma non ci aspettavamo in così pochi anni di attività di ri-uscire ad ottenere questa opportunità imprenditoriale e devo dire che la trattativa con Federazione Croata e la FIA è stata veloce e concreta, il management FIA ci conosce bene, grazie alle innumerevoli vittorie di nostri piloti. Ci hanno chiesto di organizzare un rally che sia un concentrato di sport, spettacolo e glamour, ci hanno detto chiaramente che il Croatia Rally deve diventare in due anni uno dei più importanti rally a livello europeo e mondiale. La Fia sta cambiando vi-sione delle cose, oltre al rally vuole anche spettacolo e glamour e questa è sempre stata la nostra filosofia. Speriamo di riuscire nella mission che ci hanno affi-dato”. Intanto le autorità Croate hanno già tangibil-mente iniziato a supportare il rally siglando il contrat-to tra la United Business e l’Ente di Promozione del Turismo Croato, contratto che garantisce la copertura di quasi tutto il budget di spesa. Per organizzare il Croatia Rally il budget è di oltre seicentomila euro ed altri importanti partner, come ad esempio Coca Cola, stanno firmando contratti pubblicitari per essere pre-senti. Altro ruolo importante è certamente rivestito dalle televisioni: sono già stati firmati i contratti con alcuni dei principali network internazionali, fino ad ora sono 35 i network televisivi che trasmetteranno il Croatia Rally in oltre 50 nazioni del mondo.

Televisioni che trasmetteranno l'evento

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TGiovanetti: “La scuola di rugby cresce ma siamo alla ricerca di nuovi talenti”

Con Giuseppe Giovanetti torniamo a parlare di rugby e della scuola che a Voghera insegna questo particolare sport che sempra coinvolgere sempre un maggior numero di giovani.Iniziamo l'intervista parlando della stagione in corso. Quinti in campionato con una partita da recuperare. Dopo il sesto posto dell'anno scorso un Rugby Voghera che punta sempre più in alto?“Stiamo migliorando anno dopo anno. Un grande contributo ce lo sta offrendo l'allenatore Marco Piacentini che sta creando un gruppo compatto e sempre più competitivo; i ragazzi seguono i suoi consigli e così facendo si è formato un buono spiri-to di squadra”.Deve essere molto soddisfatto prendendo in con-siderazione come la squadra è nata e in che modo si svolgevano i primi allenamenti...“Se pensiamo che la squadra del Rugby Voghera nasce ufficialmente solo nel 2007 come "costola" del CUS Pavia grazie a Corrado Serrati che allena-va i ragazzi al campo dell'Istituto Agrario Gallini, non posso che essere contento dell'evoluzione della squadra”.Quali sono le principali modifiche tecniche e societarie che hanno permesso questo passo in avanti?“Abbiamo un campo, quello del Campo Giovani dove disputare le partite in casa del campionato, vantiamo una rosa di cinquanta tesserati e stiamo cominciando a far sentire la nostra presenza anche a livello "federale" (insieme al CUS Pavia siamo l'unica squadra ad aver diritto di voto in Provincia di Pavia) oltre che dal punto di vista sportivo”.Quest'anno lei copre il ruolo di consigliere socie-tario. In cosa consiste il suo ruolo e come cerca di dare il suo contributo alla causa del Rugby Voghera?“Oltre ad essere consigliere mi occupo dell'orga-nizzazione sportiva. L'obiettivo comune, oltre che mio e del Presidente Andrea Nardi anche degli altri consiglieri, è quello di portare sempre più ragazzi a praticare questo bellissimo sport. Per attuare questa missione abbiamo avviato da quest'anno un nuovo progetto chiamato "Progetto Scuola Rugby"”.Di cosa si tratta nello specifico?“Si tratta di un nuovo progetto che ha come obiet-tivo quello di contribuire alla crescita dei giovani utilizzando il rugby come gioco educativo che favo-

GiuseppeGiovanetti

risce la conoscenza di se stessi attraverso l'adatta-mento in gruppi ampi ed eterogenei. La speranza è l'inserimento di ragazzi in un progetto comune che veda coinvolte le famiglie, la scuola elementare e le associazioni sportive”.Perchè proprio le scuole elementari?“L'impostazione dell'attività nella scuola elementa-re favorisce la possibilità di prosecuzione e di fu-turo consolidamento del progetto anche nei gradi superiori della scuola dell'obbligo. Pensando ad una presenza continua sul territorio si può ipotizza-re di creare un elemento catalizzatore che nell'arco del tempo possa coinvolgere la gran parte della po-polazione residente. Il progetto è già avviato nella scuola elementare De Amicis di Voghera grazie al dottor Corbelli e nelle scuole medie Plana e Pasco-li”.Quali sono le finalità di "Progetto Scuola Rugby"?“Le finalità del progetto sono quelle di far cono-

scere i valori educativi di uno sport di contatto, an-dando a proporre una metodica di risoluzione delle problematiche affettive caratteristiche di questo sport e di creare così delle squadre Under da af-fiancare alla prima squadra. Attualmente la società vanta due Under, una Under 8 e una Under 14 alle-nate da Luca Castelli e che militano nel campionato assieme alla squadra del CUS Pavia”.Resta il problema di portare dei giovani a prati-care questo sport; ci sono molti miti da sfatare: il contatto fisico, la facilità agli infortuni. Ci dica perchè invece le mamme dovrebbero portare i fi-gli a praticare questo sport?“Il rugby oltre ad essere uno sport è anche uno stile di vita che propone un insieme di valori che si ritro-vano nella quotidianità della vita comune: l'aiuto ad un compagno in difficoltà, l'incoraggiamento a chi ha sbagliato, il reagire alle avversità, il dover lottare contro un avversario che può essere più for-te, il riconoscere i meriti all'avversario attraver-so il saluto iniziale ed il corridoio finale fatto dai vincitori ai vinti, il piacere di trovarsi tutti assieme dopo la partita senza differenza di maglia nel terzo tempo”.Lei quindi vuole far capire che il rugby è uno di quegli sport in cui alla fine tutti si stringono la mano e che va oltre al falso pregiudizio dello sport pericoloso?“Certamente a differenza di altri sport il rugby aiu-ta a crescere l'individuo sia a livello fisico che men-tale, è uno sport sano che impegna al rispetto dei valori e al ricordo delle grandi persone che hanno reso grande la disciplina. In quest'ottica stiamo or-ganizzando per il mese di Maggio un torneo a sette che spero possa vedere la presenza degli "Aironi Rugby" e del "Granducato Parma"; il torneo si ter-rà nella memoria del presidente Orazio Valle scom-parso da meno di un anno”.

Ylenia e Riccardo: è subito vittoriaVincono i regionali di danza

Da soli tre mesi ballano insieme. E i risultati già si vedono. E alla grande visto che Ylenia Gattone e Riccardo Sandri hanno centrato subito la vittoria ai Campionati Regionali Lombardia Fids 2011. La gara è andata in scena a Desio (Monza-Brianza) e la giovanissima coppia si è esibita al Paladesio. Ylenia Gattone, 10 anni di Godiasco e Riccardo Sandri, 11 anni di Voghera sono scesi in campo più determinati che mai e pronti per fare bene. Ma mai si sarebbe-ro aspettati di centrare subito il gradino più alto del podio nella categoria 12/13 anni, classe B3. Ed in-vece si sono imposti con una prova di danze latino americane impeccabile che li ha lanciati dritti alla vittoria. Grande soddisfazione per questa Ylenia e Riccardo che ballano insieme da poco più di tre mesi e che hanno subito trovato il feeling giusto non solo per mettersi in mostra ma addirittura per vin-cere la competizione regionale. Ylenia e Riccardo fanno parte della scuola Tsd di Voghera del Maestro Claudio Tarditi che già in passato non ha mancato di 'sfornare' giovani talenti. (a.d.)

Articolo di Marco Sinigaglia

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Abbiamo incontrato il presidente della società Salva-tore Noto che ci ha illustrato le attività della Juventus Soccer School e l’organizzazione dei vari settori.Signor Noto, come nasce l’idea di fare una Soccer School a Salice con la Juventus?“Questa scuola calcio nasce grazie ad un accordo con il Juventus club di Godiasco, dato che loro hanno dei buoni rapporti con la dirigenza juventina. Due anni fa siamo partiti con la formazione del settore giovanile iniziando dai pulcini, l’anno scorso abbia-mo avviato la scuola calcio. La soccer school non comprende solo la formazione dei ragazzini che gio-cano a calcio, ma parte dalla formazione dello staff tecnico. Abbiamo 5 tecnici che una volta al mese van-no a Vinovo per seguire i corsi con la Juventus e vi-ceversa, una volta al mese lo staff della juve viene da noi per controllare se i tecnici seguono il programma che hanno imparato al corso. All’inizio eravamo un po’ scettici sul metodo di lavoro, però poi vedendo i risultati e vedendo che questa filosofia ha migliorato molto anche i rapporti tra genitori e società abbiamo deciso di continuare anche quest’anno. Ma l’affilia-zione con la Juventus non è solo questo, vuol dire an-che che i ragazzi a metà primavera si confronteranno con le altre Scuole in un torneo organizzato a Bardo-necchia, oltre ad avere la possibilità di vedere la Ju-ventus giocare ed essere a contatto con i giocatori”.L’obiettivo della Juventus Soccer School?“Oltre alla formazione del nostro vivaio, l’obietti-vo primario è quello di istruire i tecnici per cerca-re di far crescere la squadra. Se i tecnici son bravi i giocatori saranno più invogliati a venire e saranno coinvolti maggiormente. Inoltre gli osservatori della Juventus che vengono qui hanno l’occasione di vede-re i risultati e noi possiamo vedere i nostri bambini giocare in grandi società”.La vostra è una società giovane nell’ambiente sportivo.“L’ASD Godiasco nasce nel 2005 e dopo due sta-gioni siamo saliti in seconda categoria. Da due anni abbiamo iniziato a sviluppare il settore giovanile con i primi calci per bambini di 6 anni, più i pulcini e gli esordienti. Quest’anno abbiamo 20 bambini per i primi calci di cui due che arrivano fuori zona, come il Piemonte e dopo Varzi, e tra pulcini e esordienti una trentina di ragazzi più alcune ragazzine. Nonostante la giovane età la nostra società ha degli ottimi rap-porti con le altre del circondario e non solo, l’anno scorso abbiamo organizzato un’amichevole benefica con il Casale. Quest’anno ci hanno invitato a dispu-tare un torneo internazionale dal 10 al 13 giugno a Barcellona organizzato per i pulcini e gli esordienti”.La prima squadra, invece, come si sta comportan-

ASD Godiasco e Juventus Soccer School:collaborazione per formare staff e giocatori

do?“La prima squadra è quarta in classifica. Quest’anno l’obiettivo è quello di ritornare a lottare per i playoff. L’anno scorso li abbiamo persi ai rigori! Stiamo pa-gando i problemi relativi all’inverno poiché con la neve il campo non è praticabile e molti allenamen-ti li abbiamo dovuti sospendere. Questa stagione la rosa è stata allargata con volti nuovi formando un mix di giovani che con i “vecchi” hanno legato bene. Come squadra abbiamo la possibilità di sfruttare la struttura dataci in gestione dal comune. è una gran-de struttura con il campo che gode di una bellissima vista, dotata di un’ottima tribuna, un ufficio che ab-biamo adibito a salotto mettendo dei divani perché

“Abbiamo fatto un accordo con le Terme di Salice per quanto riguarda le visite mediche convenzionate. È una grossa opportunità avere una struttura importan-te che si sta allargando verso la medicina sportiva. Gli altri anni per le visite mediche dovevamo portare i piccoli al Maugeri di Pavia. Nonostante la visita gra-tuita convenzionata si tratta di un viaggio abbastanza impegnativo sostenuto dai genitori. Le Terme di Sali-ce eviteranno questo spostamento in più. Noi stiamo portando in giro il marchio Terme di Salice e i ragazzi hanno delle agevolazioni per accedere alle strutture delle terme”.

Le squadre

del GodiascoSalice Terme

I giovani del Godiasco-Salicea Torino con Gigi BuffonDomenica 20 marzo. gli allie-vi della JSS Godiasco Salice-Terme, insieme ai genitori, ai dirigenti ed agli allenatori, sono stati ospiti della Juventus F.C. di Torino in occasione della par-tita Juventus F.C. di Torino, in occasione della partita Juven-tus – Brescia. L’evento è stato organizzato dallo Juventus Club Doc Godiasco Oltrepo presie-duto da Marcello Buscaglia e dal centro coordinamento degli Juventus Club Doc capitanati da Ezio Morina, Antonio Cro-vella, Raffaello Roberto e dalla Presidentessa onoraria Mariella Scirea. In una splendida e toc-cante cornice di bandiere trico-lore e bianconere sventolanti in occasione del 150° anniversario

i genitori dei piccoli vengono qui per incontrarsi e stare insieme, gli spogliatoi molto ampi e ristrutturati che ospitavano la Juventus quando è venuta in ritiro qui a Salice Ter-me e addirittura beneficiamo di un locale adibito a palestra dove abbia-mo allestito una piccola mensa, con tavoli, calcetto, barbecue. Il venerdì dopo allenamento stiamo insieme a giocare, a cucinare. Molti fanno un salto prima di andare a ballare poi magari a ballare non ci vanno più! Abbiamo molti ragazzi che chiedo-no di voler venire qui da noi, questo vuol dire che abbiamo una buona visibilità”.Su cosa state lavorando adesso?

dell’Unità d’Italia, i giovani allievi della soccer si sono en-tusiasmati alle imprese agoni-stiche dei giocatori bianconeri che hanno vinto la partita per 2 a 1. Al termine, presso la sala eventi dello Stadio Olimpico, è

stato allestito un buffet durante il quale sono intervenuti il portiere Gianluigi Buffon ed il difensore Andrea Barzagli, oltre al D.G. sportivo Giuseppe Marotta, alla Signora Mariella Scirea ed al co-ordinatore JCD Ezio Marotta.

Articolo di Valentina Calabrò

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TLa “Primavera dello sport” animerà Stradella da aprile a giugno

Nei giorni scorsi è stata organizzata la conferenza stampa per presentare il programma della Primavera dello sport di quest’anno. L’assessore al Welfare Pier-giorgio Maggi ha illustrato lo svolgimento delle mani-festazioni.Assessore, da quanto tempo la città di Stradella mette in scena questa manifestazione?“La “Primavera dello Sport… e non solo” è arriva-ta alla tredicesima edizione. è una rassegna di ma-nifestazioni e di eventi sportivi che si svilupperanno durante i mesi di aprile, maggio e giugno 2011. Du-rante gli anni la rassegna è cresciuta, si è aggiornata e si è qualificata offrendo non solo eventi sportivi, ma sviluppando un progetto per tutte le generazioni, con particolare riferimento ai giovani. La Primavera dello Sport ha avuto negli anni grande seguito nella cittadi-nanza e rappresenta un valido strumento di promozio-ne della pratica sportiva, lo sport è una componente essenziale per una società moderna, oltre ad essere uno strumento di aggregazione e di crescita sociale, sia sul piano della salute sia per la qualità della vita; attraverso lo sport è possibile raggiungere ogni perso-na, senza vincoli d’età o di condizione sociale”.Come si sviluppa la rassegna?“La rassegna si sviluppa principalmente nei seguenti ambiti: Sportivo ricreativo e ludico; Sociale e di pre-venzione; Aggregazione giovanile; Espressivo e cultu-rale. Lo sport ha in ogni caso grande valenza sociale e culturale, oltre ad essere uno strumento di sviluppo di valori. La pratica sportiva sviluppa la capacità di stare con gli altri e insegna a raggiungere l’obietti-vo di migliorare la qualità della vita, attraverso l’uso consapevole del tempo libero per sconfiggere anche la solitudine, per prevenire il disagio sociale e l’emargi-nazione”.Qual è l’obiettivo di questa manifestazione?“”Primavera dello sport… e non solo” rappresenta un importante momento di aggregazione per tutte le fasce di età ed è perfettamente inserita nella costitu-zione di una “rete” che coinvolge ed impegna i diversi ambiti dell’associazionismo e delle istituzioni stradel-line. La rassegna rappresenta il punto d’incontro tra l’associazionismo sportivo, culturale e sociale stradel-lino e l’Amministrazione Comunale, con lo scopo di incoraggiare tutti gli sportivi e soprattutto i giovani alla pratica sportiva, sia a livello amatoriale, che di-lettantistico e agonistico, oltre a sviluppare la crescita delle giovani generazioni, offrendo sempre più spazio all’espressività giovanile, sia nello sport, sia nel so-ciale”.

L'assessorePiergiorgioMaggi

Chi ha investito sulla manifestazione e di quanto ammonta il budget del progetto?“La rassegna è realizzata dall’Amminstrazione Co-munale di Stradella tramite l’Assessorato al Welfare (Servizi Sociali, Educativi, Scolastici e Sportivi), in collaborazione con le Associazioni Sportive, culturali, sociali e con gli Istituti Scolastici cittadini. Il budget è collegato direttamente alle entrate degli sponsor più l’intervento della Regione per un totale di 15 mila euro compresi gli sponsor istituzionali. Si tratta di una manifestazione completamente autogestita e che non grava sulla cassa comunale. Lo scopo totale della ma-nifestazione è quello della beneficenza, sia per la casa rifugio che per la scuola, infatti in occasione della se-rata finale che si terrà il 4 giugno i genitori organiz-zano i gazebo dove offriranno i prodotti realizzati dai

ragazzi in queste giornate”.La manifestazione avrà qualche connessione o rife-rimento al 150esimo Anniversario dell’Unità d’Ita-lia?“In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nella patria di Agostino Depretis, statista, vissuto a Stra-della, tutti gli eventi in calendario nel 2011 saranno caratterizzate dall’esecuzione dell’Inno di Mameli all’inizio e alla fine di ogni manifestazione in pro-gramma e dall’esposizione del tricolore e del gonfalo-ne cittadino, con bandierine, striscioni ed altre inizia-tive che ricordino tale ricorrenza, nell’auspicio e nella convinzione che anche le future edizioni mantengano queste iniziative, che diventeranno patrimonio della rassegna”.

L'8 maggio tutti in strada a vederela carovana del Giro d'ItaliaAbbiamo incontrato l’assessore al Welfare Piergior-gio Maggi che ha annunciato il passaggio del Giro d’Italia in territorio stradellino.Assessore, il Giro passa in città nel mezzo della manifestazione Primavera dello Sport.“è vero, domenica 8 maggio la tappa che porterà il giro d’Italia da Alba a Parma transiterà sulle strade del nostro comune. è per noi motivo di grande sod-disfazione poter vedere e applaudire i girini all’in-terno del centro storico, preceduti naturalmente dall’allegria della carovana pubblicitaria”.Dove passerà esattamente il giro?“Si tratta di una piccola deviazione, di poche cen-tinaia di metri, su strade ampie e sicure che , in oc-casione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia,

è significativa per onorare la memoria di Agostino Depretis, per ben 9 volte Presidente del Consiglio dei Ministri. La carovana arriverà da Broni e per-correrà via Nazionale per poi svoltare in via Martiri partigiani e proseguirà in corso XXVI Aprile e via Battisti per poi continuare su via Nazionale in dire-zione Castel San Giovanni”.Con chi collaborerete per preparare il percorso nel cuore della città?“Contiamo sulla passione e sull’esperienza di Rino Pizzi, collaboratore in RCS carovana pubblicitaria e di Emanuele Bombini, ex grande ciclista e diretto-re sportivo. Entrambi sono nostri concittadini e, ben volentieri, hanno condiviso con il consueto entusia-smo questo nostro desiderio”.

IL PROGRAMMA DEGLI EVENTIEcco il calendario delle manifestazioni che si terran-no a Stradella in occasione della “Primavera dello Sport… e non solo” in programma dall’8 al 30 aprile.VENERDI 8 APRILE“….. CON UN FIORE” Spettacolo Benefico a favo-re della Cooperativa Sociale “LiberaMente” – Centro Antiviolenza di Pavia con la partecipazione dei LOS CANTABLOS Assessorato al Welfare - Comune di Stradella in collaborazione con l'Assessorato alle Pari Opportunita’ - Comune di Stradella e l'Assessorato ai Servizi Sociali - Comune di Broni Teatro Sociale – ore 21,00. Il ricavato sarà devoluto al Centro AntiviolenzaSABATO 9 APRILEGiornata conclusiva del Progetto “IN-DIPENDEN-ZA” - Prevenzione delle dipendenze, dei comporta-menti a rischio e del disagio in età adolescenziale – “IL FUTURO SONO LORO” Assessorato al WELFARE - Comune di Stradella Sandalo Cinese ore 9,00/13,00 - Illustrazione Progetto e premiazioni classi vincitriciVENERDI 15 APRILEGiornata conclusiva dei Progetti: “STOP AL BUL-LISMO” e “LEGALITÀ, INTEGRAZIONE, MUL-TICULTURALITÀ” – “IL FUTURO SONO LORO” Assessorato al WELFARE - Comune di Stradella San-dalo Cinese - ore 9,00/13,00 - Illustrazione Progetto e premiazioni classi vincitriciSABATO 16 APRILE“6° TROFEO CITTA’ DI STRADELLA - INCON-TRO DI BOXE” Categoria Dilettanti - Livello Regio-nale Organizzato dall'A. S. D. PUGILISTICA PAVIA

Palazzetto dello Sport - ore 21,00da LUNEDI 18 APRILE a LUNEDI 9 MAGGIO2° TROFEO “CITTA’ DI STRADELLA” Gara Regio-nale individuale serale Organizzato dalla SOCIETÀ BOCCIOFILA STRADELLINA Sede Via Depretis - ore 20,45MERCOLEDI 27 SABATO 30 APRILE, DOME-NICA 1 MAGGIOCAMPIONATI PROVINCIALI 2011 Juniores, Ra-gazzi, Allievi, Master (maschile e femminile) Orga-nizzati dalla A. S. D. TIRO A SEGNO NAZIONALE Sezione di Stradella Sede di Via Lentini – ore 9,00 – 12,30VENERDI 29 APRILEPARTITA DEL CUORE - Quadrangolare di calcio Manifestazione Benefica Organizzata dall'INTER CLUB R. Vecchioni Stadio Comunale “Gaetano Sci-rea” – ore 20,00SABATO 30 APRILE“BATTESIMO DEL PONY” 9° Edizione Organizza-to dal CENTRO IPPICO ORZONI Giardini Pubblici - ore 15,30 / 18,30 “IL PAESE IN GIOCO” – legge 285/97 Animazione, Laboratori, Giochi Assessorato al WELFARE - Comune di Stradella Giardini Pubblici - ore 15,00 /18,00 . Merenda offerta dall’Associazione Don Carlo MolinelliIN CASO DI PIOGGIA ENTRAMBE LE MANIFE-STAZIONI SI TERRANNO C/O IL CENTRO IPPI-CO ORZONI

Articoli di Valentina Calabrò

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Apos Stradella, da oltre 50 anni una realtà consolidata per i giovani calciatori

Da più di 50 anni l'APOS è presente a Stradella e ra-dicata nel territorio e ha saputo trasmettere a bambini e ragazzi la passione per lo sport, coniugata al rispetto di regole e valori morali e culturali. Durante la conse-gna, nel 2009, della Benemerenza della Torre Civica, il Sindaco Lombardi ha affermato che l'APOS ha sa-puto “intercettare e interpretare al meglio l'esigenza di costruire solidi punti di riferimento per i giovani, partendo da un’esperienza religiosa meritoria – e di grande valenza civile – come quella degli orato-ri, ma sapendo rileggere con grande intelligenza e adattare a tempi e domande nuove quell’esperienza che veniva da lontano”. L'APOS, Associazione Poli-sportiva Oratorio Stradella, è un vero patrimonio per Stradella. Ne parliamo con Carlo Sozzi, allenatore della Scuola Calcio, e Andrea Frustagli, responsabile dell'Ufficio stampa della Società.Volevo ripercorrere con voi, a grandi linee, la sto-ria dell'APOS.“La Società APOS viene costituita nel 1959 da un gruppo di giovani, guidati dall'assistente don Gu-glielmo Giani. Dal 1966 la società partecipa ai cam-pionati FIP (pallacanestro) e CSI (calcio), con un susseguirsi di risultati positivi. La società dopo l’ini-ziale gestione di Don Giani è passata a Don Mario Varni, poi a Don Angelo Chiapponi. Infine, dal 1967 l ’A.P.O.S. è indissolubilmente legata alla figura ed al lavoro di Don Ermanno Ariata, infaticabile pro-

motore, organizzatore e vera anima di quello che si può considerare il serbatoio calcistico per eccellen-za dell’Oltrepo Orientale”.Da questo serbatoio calcistico sono usciti anche grandi nomi.“Sì, basti pensare alla carriera agonistica di Ga-briele Bongiorni, che è iniziata in questa società ed è poi approdata alla Serie A, con l'Ascoli”.E sono stati anni di grandi soddisfazioni.“Nel palmares dell’A.P.O.S. ci sono 14 titoli pro-vinciali: Pulcini 1998/99/00, Esordienti 1971, Gio-vanissimi 1972/89/96/97/98/2001/02, Allievi 1984, Juniores 1996 e inoltre 3 titoli Anspi Nazionali a Mi-sano Adriatico”.Voi seguite i bambini e i ragazzi dai primi calci al pallone fino al professionismo.“Sì, iniziamo con la Scuola Calcio per i bambini di 5/6 anni, poi dagli 8 anni ci sono i Pulcini e poi a salire Esordienti, Giovanissimi, Allievi, Juniores e Terza Categoria. Adesso il ruolo del calcio non è più quello di 40 anni fa: prima ogni ragazzo passava giornate intere all'Oratorio tirando calci al pallone, adesso rischi che a calcio ci giochino solo con la Playstation”.Carlo Sozzi è allenatore della Scuola Calcio. Che cosa insegna ai bambini?“Insegno loro a stare insieme, a non picchiarsi, a rispettarsi reciprocamente. La prima volta tutti vo-gliono il pallone, ci vorrebbe un pallone per ogni bambino. Poi invece alla fine dell'anno riescono a giocare insieme e si rispettano”.

alla strada, aggregarli, dare loro un'opportunità di svago, di passatempo. Farli divertire, ma sempre nel rispetto reciproco”.Si può dire che l'APOS sia una grande famiglia?“Sicuramente. In 50 anni don Ermanno e la sua cer-chia di collaboratori si sono circondati di nuove per-sone, quasi sempre genitori dei bambini che inizia-vano a giocare, e che rimanevano fin quando i figli non decidevano di andarsene dall'APOS e iniziare un nuovo percorso. è davvero una grande famiglia, fin troppo famiglia, forse”.Don Ermanno è sicuramente la figura centrale di questa società.“Il Don è il perno della società. Pensare che sia-mo cresciuti con lui e, ora che abbiamo 40-50 anni, siamo ancora accanto a lui per dargli una mano ci riempie di gioia. Il Don ha donato la sua vita al Si-gnore, diventando sacerdote, ma tutto il resto della sua vita si chiama APOS; la sua vita è in funzione dell'APOS. Anche la sua casa lo testimonia: ovunque ci si giri si vedono i suoi ragazzi”.Don Ermanno lo scorso dicembre ha avuto un ma-lore mentre celebrava la S.Messa. Ora sta affron-tando la convalescenza. Come lo avete trovato?“Sicuramente molto lucido e combattivo. Ma anche preoccupato, soprattutto per la sua età. Ci dice sem-pre di tenere duro, di fare gruppo. Noi gli stiamo vi-cino, lo aiutiamo e, anche se ci sono arrivate offerte da altre società, non lo abbandoniamo”.Manca la sua presenza in questi giorni?“Sì sentiamo molto la sua mancanza. D'altronde è una figura fondamentale per noi. Lo scorso Natale c'è stata la prima Festa Apos senza di lui. Ora che non c'è faremo di tutto per sfruttare la sua ombra. Però è come un giocatore che si è infortunato: ades-so si sta riprendendo e presto tornerà in campo. E noi non vediamo l'ora che ciò accada”.

È difficile insegnare loro queste re-gole?“No, ci vuole solo la passione. Devi far capire loro il salto tra “è tutto mio” e “ci sono anche gli altri”, il gioco di squadra. Noi non insegnia-mo le tattiche, la disposizione in campo la imparano quando passano ai Pulcini”.Sig. Frustagli, secondo lei qual è l'importanza dell'APOS per Stra-della e il suo territorio?“Direi prima di tutto il ruolo socia-le: non lasciare i ragazzi in mezzo

Articolo di Oliviero Maggi

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LETTERE AL DIRETTOREQuesta pagina è a disposizione dei lettori per lettere, suggerimenti o per intervenire sulle que-stioni dibattute dal nostro giornale. Scrivete a: “Il Periodico News” Via delle Terme, 97, 27052 Salice Terme. È anche possibile inviare una mail scrivendo a: [email protected]. Le lettere non devono superare le 1500 battute! E devono contenere nome, cognome, indirizzo e numero di telefono che non saranno pubblicati sul giornale ma che ci permetteranno di riconoscere la veridi-cità del mittente.

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Egregio direttore,

Intendo replicare a quanto pubblicato nel numero di Marzo del Periodico, a firma Oliviero Maggi, in particolare a quanto affermato nell’intervista dal Sindaco di Torricella, Sig. Giancarlo Versiglia.1) In varie occasioni, anche insieme a cittadini di Torricella Verzate ho inviato sollecito di intervento al Sindaco sig. Versiglia, su problemi di viabilità ed altri del Comune, in particolare della frazione Bosco Madio Superiore. 2) Ribadisco che il completo restyling della sede comunale non è necessario né urgente, a fronte di altri problemi del Comune. Infatti per mettere a norma il dispensario (come ordinato dall’Asl) e per dotare la posta di uno scivolo per disabili, non occorrevano certo 500.000 Euro, come previsto dal faraonico progetto dell’Amministrazione retta dal Sin-daco Versiglia, ma ne sarebbero bastate poche decine di migliaia.3) L’edificio comunale è già stato ristrutturato negli anni novanta in due volte ed è efficiente, e quasi nuovo. Il grandioso progetto dell’ammi-nistrazione distrae soldi che servirebbero per altri interventi, questi sì ur-genti, che l’amministrazione Versiglia, benchè sollecitata dai cittadini che hanno inviato petizioni, ha trascurato: allacciamento al gas delle frazioni di Valsorda e Pavese, allacciamento della fognatura alla frazione Pavese, pulizia dei fossi e del Rile che ad ogni temporale esondano sulle strade.4) Il cimitero è stato malamente allargato, infatti con l’intervento del Comune, le mura di cinta del cimitero sono a ridosso di una curva della strada per Mornico in una posizione pericolosa per i veicoli.5) L’allungamento della curva pericolosa della strada per Bosco Madio della Statale è risultato una beffa: infatti chiunque può vedere che la curva, dove si sono verificati numerosi incidenti, non è stata affatto al-largata ma si è operata una “aggiunta” di qualche metro che finisce contro un palo segnaletico che rende la curva ancora più pericolosa di prima. Io stesso dopo un incidente nella curva ho denunciato l’amministrazione e il Sindaco è stato assolto dal Giudice di Pace ma solo per insufficienza di prove, relative al fatto storico del sinistro e non alla pericolosità della curva che è stata ritenuta tale giudice. Ma non si è trattato solo di una questione personale, infatti mi sono risolto a presentare la querela solo dopo che insieme ad altri cittadini abbiamo inviato petizioni al Prefetto, alla Polizia Stradale che è intervenuta per ordinare l’allargamento della curva pericolosa, allargamento che l’amministrazione, spendendo qual-che migliaia di Euro, in effetti non ha fatto. 6) Come può il Sindaco dire al giornale che c’è la fognatura nella frazione Pavese? Tutti sanno che, invece, la frazione non è stata allacciata alla fognatura, che passa nella strada cento metri sotto la frazione. Quella che dice il Sindaco è una vera e propria “balla” e il Sindaco lo sa bene. Mi smentisca, se può.7) Lo svincolo di via Roma – via Fontana era talmente malfatto che si sono verificati incidenti, tanto che, in seguito alle proteste dei cit-tadini, l’amministrazione ha dovuto ripristinare la strada come era prima, togliendo uno malfatto che è costato soldi dei cittadini. 8) Cosa dire poi della discarica abusiva a lungo tollerata presso il cimitero per la quale il Sindaco è stato condannato in sede penale?9) E degli anziani ai quali dall’amministrazione del Comune era stato detto che il servizio di assistenza era gratuito e che, invece, a distan-za di anni, devono pagarne il costo in migliaia di Euro. Per tali fatti è stato inviato un esposto alla Procura contro l'amministra-zione del Sindaco Versiglia. Insomma, io e altri cittadini: riteniamo che l’amministrazione comunale di Torricella Verzate, retta dal Sindaco Ver-siglia, si sia dimostrata inefficiente e non attenta ai veri problemi della cittadinanza, oltrechè inconcludente, come è dimostrato dai fatti, contra-riamente a quanto dichiarato dal Sindaco Versiglia al Vostro giornale.

Luigi Bardoni Fraz. Bosco Madio Torricella Verzate

La replica di un cittadino al sindaco di Torricella

L'attacco dell'ex moglie: “Ma l'Udc nonha rappresentanti migliori di Torlasco?”Egregio Direttore, Le scrivo a proposito del ruolo di referente per l'Udc di Varzi di Carlo Torlasco. Come dissi lo scorso anno nel numero di gennaio del " Periodico", continuo ad essere perplessa e meravigliata che un sodalizio politico di grandi tradizioni e così presente nel tessuto sociale del nostro territorio possa farsi rappresentare da un simi-le personaggio. Torlasco ieri parlava di "questione morale, correttezza,lealtà",oggi di "valori della famiglia"....Questo signore,oltre ad aver tradito me come moglie e la mia famiglia,che lo aveva accolto a braccia aperte,sperperando una ingente somma di denaro, mai restituita,è stato protagonista in negativo di numerosi fatti di cronaca,testimoniati da denunce alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri, nonchè da atti giudiziari: turbativa d'asta dell'appalto per i parcheggi di Salice Terme, mie firme false su assegni e su un contratto di acquisto di un'auto di cui non sapevo nulla,un furto di condizionatori d'ambiente ritrovati dalla Polizia di Stato in un suo alloggio di Voghera affittato a mia insaputa,contratti di telefonia mobile da lui stipulati e mai onorati... L'Udc non può proprio fare a meno di una simile persona? Grazie per l'ospitalità. Paola Albasini Salice Terme

Tante parole sul turismo ma alla fine non si decollaCaro direttore,

leggo volentieri gli articoli e le interviste del suo giornale. Spesso leg-go di turismo (con mille aggettivi, enogastronomico, culturale, naturalistico ecc) per il nostro Oltrepò. Io dirò qualcosa che non troverà l’accordo di molti, ma mi sento di dire che il turismo della domenica, pur portando probabilmente introiti ai commercianti della zona, rende molto meno vivibile il weekend per i residenti, soprattutto per il traffico. Al di là di questo, credo che uno sviluppo economico non si possa basare solo sull’arrivo (o il mero passaggio) dei turisti della domeni-ca. Forse si dovrebbe valorizzare un turismo sul lungo periodo. Magari puntando a modalità che sfruttino davvero le risorse dell’Oltrepò, penso ad esempio ad un turismo naturalistico nel senso di escursioni o sport all’aperto rivolto a famiglie e giovani, magari in accordo con associazioni che possono mettere a disposizione le loro professionalità (penso al CAI o alle associazioni sportive). L’enogastronomia potrebbe essere considerata un contorno a tutto questo. Si potrebbe poi pensare a realizzare un centro congressi, che possa essere meta di convegni su più giorni a prezzi che però siano competitivi. Uno sviluppo economico poi dovrebbe partire a mio parere dall’incentivazione dell’agricoltura, oltre che dalle aziende presenti sul territorio. Aziende alimentari, artigianali e quant’altro. Forse i finanziamenti e i soldi pubblici potrebbero essere rivolti a tutto questo per creare davvero posti di lavoro, di un lavoro che produca qualcosa e non solo belle parole.Grazie

Andrea Spada

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LA FOTO CURIOSA

Sei mai stato stanco così?

LE PAROLE DELLE DONNEOK: Questa e' una delle parole più pericolose che una donna può dire a un uomo. Significa che ha bisogno di pensare a lungo prima di deci-dere come e quando fartela pagare.GRAZIE: Una donna ti ringrazia; non fare domande o non svenire; vuole solo ringraziarti (a meno che non dica 'grazie mille' che il più delle volte può essere PURO sarcasmo e non ti sta ringraziando.)COME VUOI: è il modo della donna per dire vai a quel paese!!!!NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO : un'altra affermazione peri-colosa; significa che una donna ha chiesto a un uomo di fare qualcosa svariate volte ma adesso lo sta facendo lei. Questo porterà l'uomo a chiedere: 'Cosa c'e' che non va?'CHI E'?: questa è solo una semplice domanda.. ricorda però che ogni volta che una donna ti chiede 'chi è' in realtà ti vorrebbe chiedere: 'CHI E' QUELLA P... COSA VUOLE DA TE??? occhio a come ri-spondi...

IL FISCO PER LA GENTEContinuo la descrizione dei documenti utili ai fini delle dichiarazioni fiscali consigliando sempre di sottoporli al vaglio di un esperto per valutarne l’ef-fettivo inserimento in dichiarazione. Per i vostri interrogativi al nostro consulente: [email protected]

Corrado dott. Tomò

SPESE PER LA FAMIGLIA • Tasse per la frequenza di scuole medie superiori, università e rette per l’asilo nido pagate nel 2010;• Spese per l’adozione di minori stranieri (certificate dall’ente che cura la procedura dell’adozione); • Contributi versati all’INPS per addetti ai servizi do-mestici; • Spese sostenute per gli addetti all’assistenza perso-nale propria e/o di familiari nell’ipotesi di non auto-sufficienza risultante da certificazione medica;• Assegni periodici corrisposti al coniuge (portare sentenza di separazione o divorzio, codice fiscale del coniuge e documentazione attestante l’effettivo ver-samento); • Spese funebri;• Spese per le attività sportive praticate dai ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni; • Canone sostenuto da studenti universitari fuori sede (da verificare con quietanza di pagamento delle tasse universitarie);• Spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di

trasporto pubblico.

SPESE PER LA CASA • Interessi passivi in dipendenza di mutui ipotecari per l’acquisto e la costruzione dell’abitazione princi-pale (è indispensabile portare sia il contratto di mutuo che l’atto di acquisto dell’immobile in originale oltre alle eventuali fatture per i lavori eseguiti); • Spese per manutenzione e ristrutturazione per le quali spetta la detrazione del 36% . In questo caso è necessario esibire la comunicazione al Centro Ope-rativo di Pescara con la relativa ricevuta di invio, fatture, bonifici o l’eventuale certificazione rilascia-ta dall’amministratore nel caso di interventi su parti condominiali; • Spese per la sostituzione di frigo-congelatori (fattu-ra o scontrino parlante, autocertificazione dell’avve-nuto smaltimento del vecchio elettrodomestico); • Spese per acquisto di mobili, elettrodomestici, appa-recchi televisivi e computer sostenute nell’ambito di interventi di ristrutturazione edilizia;• Spese per le quali è riconosciuta la detrazione del 55% (interventi di riqualificazione energetica e sull’involucro degli edifici, installazione di pannelli solari, sostituzione di impianti di climatizzazione). Si devono produrre: asseverazione del tecnico abilitato, fatture, bonifici, ricevuta di trasmissione della scheda all’ENEA; • Spese per l’intermediazione immobiliare sostenute

unicamente per l’acquisto dell’abitazione principale.

SPESE ASSICURATIVE E PREVIDENZIALI • Premi assicurazione vita e/o infortuni (ricevute e contratto di stipula); • Polizze RC Auto e Motocicli con indicazione del contributo al SSN;• Contributi versati all’INAIL per assicurazione ca-salinghe; • Contributi a forme pensionistiche complementari (ricevute e contratto di stipula); • Contributi previdenziali (obbligatori e volontari, compresi quelli versati alle casse professionali, ri-scatto laurea, ricongiunzione retributiva).

ALTRE SPESE • Contributi a consorzi di bonifica; • Erogazioni liberali a favore di: ONLUS, società di mutuo soccorso, partiti e movimenti politici, enti culturali e musicali , società sportive dilettantistiche, associazioni di promozione sociale; Paesi in via di sviluppo (ONG) e istituzioni religiose; • Spese veterinarie; • Spese sostenute dai docenti per l’autoaggiornamen-to e per la formazione; • Contratto di locazione di immobili da adibire ad abi-tazione principale stipulato ex lege 431/1998 o da la-voratori dipendenti che abbiano trasferito la residenza per motivi di lavoro.

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