Un portatile per ogni bambino il progetto di Nicholas Negroponte e la Tanzania.

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Un portatile per ogni bambino

il progetto di Nicholas Negroponte e la Tanzania

Alla fine del 2005,quando Nicholas Negropontepresentò il suo progetto di unportatile da 100 dollari cheavrebbe portato i poveri delmondo in Internet, l’annunciosuscitò ovunque un enorme interesse.

soprattutto perché tuttociò a cui l’intelligente precursoredel mondo digitale, fondatoree direttore del Media Labpresso il celebre MassachusettsInstitute of Technology (MIT),aveva messo mano nonostante loscetticismo dei cosiddetti espertidel ramo, si era dimostrato fattibilee utile.

Ora, il suo progetto«One Laptop Per Child» staprendendo forma, non solostrettamente tecnologica, maanche tramite il supporto e lacollaborazione assicurata dalProgramma di sviluppo ONUnel campo delle tecnologie e deimezzi didattici.

Già all’inizio del2006 sono statirealizzati i primi apparecchi.Gli economici e robusti computerSono stati provvisti di molteinnovazioni tecnologiche: programmiopen source, una manovellaelettrogena (azionata perun minuto, fornisce elettricitàper 10 minuti di lavoro), unnuovo display, memoria flash,contatto WLAN e molto di più.

Gli assaliti dagli studenti

Malgrado la povertà, o forseproprio a causa di essa, inTanzania le nuove tecnologieinformatiche registrano unboom.Al momento, nella capitaleDar es Salaam gli Internet-Café spuntano come funghi esono immediatamente espostiall’arrembaggio di studenti dellelocali scuole medie.

Cosa cercano gli studenti?Cosa pensano gli insegnanti?

Costorocercano su Internet nozioni supplementaria quelle ricevute ascuola. Secondo gli insegnanti,queste frequentazioni produconovisibili conseguenze: insede di esami, i ragazzi si dimostranonegli ultimi tempi megliopreparati di quanto non fosseroin passato.

Mobile-phone in Tanzania

Contemporaneamente, il mercatodella telefonia mobile crescein modo esplosivo: oltre l’80per cento della popolazione hagià accesso ad un cellulare, dallepiccole località sulle rive delLago Tanganika, ai coltivatori dicotone nella Tanzania centrale efino ai pescatori dell’isola dellespezie Zanzibar.

Questi ultimiusano negli ultimi tempi informarsi già

durante la pesca sulle variazioni dei prezzi sul mercato ittico.

Se ad esempio c’è un’elevataofferta di pesce a Zanzibar,

puntano verso Dar es Salaam perspuntare un prezzo migliore per

il loro pescato.

Collaborazione sino-africana

La Cina, emergente potenza

economica, si attende un grande

futuro in Africa.

A gennaio, nelcorso di una visita di Stato nelMali, il ministro degli Esteri cineseLi Zhaoxing ha evidenziatoi piani cinesi tesi a un «nuovotipo di partenariato strategico»tra il grande paese asiatico el’Africa. Esso dovrebbe consentiread entrambe le parti notevolivantaggi sia economici siaculturali.

Secondo Li Zhaoxingl’intenzione dichiarata dellaCina è quella di «assicurare adentrambe le parti vantaggi nell’otticadi uno sviluppo reciproco».

La Cina ha tra l’altrointenzione di aprire il suo mercato

ai prodotti africani e contemporaneamenteabolire del

tutto i dazi su beni provenientida alcuni paesi africani fra i

meno sviluppati al mondo; inoltre,intende proseguire ed incrementare

il commercio bilateralesu base di una totale eguaglianza.

In questa ottica, la collaborazionesino-africana puntainoltre sullo sviluppo, la produzioneagricola, l’allevamento ela sicurezza alimentare di base.