Aiuto alimentare agli orfani in Tanzania

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Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco - FOCSIV è un Organismo non governativo fondato nel 1979 a Livorno. In Tanzania conduce progetti di cooperazione allo sviluppo, i cui principali settori di intervento sono la sanità di base, l'approvvigionamento idrico, l'agricoltura e la formazione professionale, inviando sul posto volontari internazionali. In Italia promuove iniziative di educazione allo sviluppo fi- nalizzate alla conoscenza delle diverse culture del mondo, realizza incontri nelle scuole e corsi di formazione profes- sionale attraverso l’agenzia formativa accreditata dalla Re- gione Toscana. Sostiene la promozione del Commercio equo e solidale in collaborazione con la Cooperativa Wipala, del Turismo re- sponsabile e della Finanza etica. Gestisce il Centro di documentazione all'interculturalità "Oscar Romero" ed è organismo editore della rivista "Vo- lontari per lo sviluppo". Nell'Associazione è possibile svolgere un tirocinio forma- tivo o il servizio civile attraverso FOCSIV Volontari nel mondo. Centro Mondialita Sviluppo Reciproco Via della Madonna 32 - 57123 Livorno tel. 0586 887350 - [email protected] - www.cmsr.org Aiuto alimentare agli orfani a causa del virus dell'HIV in Tanzania in Bangladesh, combattere le malattie causate dalle acque inquinate dall’arsenico per le popolazioni fuori casta in Bolivia, garantire l’accesso all’acqua potabile nel bacino di S. Isidro in Burkina Faso, costruire pozzi orticoli nelle province dello Houet e dello Yatenga in Camerun, garantire l’alimentazione agli orfani del centro accoglienza di Makak a El Salvador, incentivare la crescita di orti familiari in Ecuador, incrementare la produzione agro-zootecnica di comunità di campesinos ed in Italia sensibilizzare sul tema della sovranità alimentare in Guinea Bissau, sostenere la gestione del Centro Nutrizionale di Bigene in Kenya, garantire l’alimentazione agli orfani di Nginda-Embu e la formazione di “contadini in erba” con l’orto didattico in Libano, migliorare il sistema di irrigazione per la coltivazione ortofrutticola nel villaggio di Ainata in Madagascar, aiutare il centro di Ambanja nell’educazione alimentare e nel fornire pasti giornalieri ai bambini che lo frequentano in Malawi, sensibilizzare la comunità locale attraverso l’educazione sanitaria ed alimentare nel distretto di Machinga in Mozambico, favorire coltivazioni di qualità attraverso l’uso di fertilizzanti naturali a Maxixe in Nigeria, garantire l’alimentazione dei bambini disagiati di Amakohia in Perù, potenziare l’azione di sicurezza alimentare dei Comedores Populares a Lima nella Rep. Dem. del Congo, sostenere il centro Siloe a Kinshasa nella lotta contro la malnutrizione in Rwanda, garantire il diritto al cibo per i bambini dell’asilo di Kigali e per quelli dell’orfanotrofio di Muhura in Senegal, sostenere cooperative nell’attività di trasformazione e conservazione degli alimenti in Sierra Leone, migliorare la nutrizione infantile a Lunsar attraverso la realizzazione di un allevamento avicolo in Sudan, sostenere i servizi riabilitativi per ragazzi disabili a Omdurman in Tanzania, garantire l’alimentazione ai bambini orfani nella regione di Dodoma in Uganda, potenziare la sovranità alimentare e la conservazione ambientale in Karamoja; a Loputuk sostenere la formazione femminile COSA puoi fare con una manciata di riso In Tanzania l’epidemia è costantemente cresciuta da quando il primo caso è stato registrato nel 1983. Agli inizi dell’epidemia, le popolazioni maggiormente colpite erano quelle che vivevano nelle aree urbane o lungo le maggiori vie di comunicazione del paese. Attualmente però, l’epide- mia si è rapidamente diffusa anche alle aree rurali. Si stima che più di 2 milioni di persone siano infette, anche se il lungo periodo di incubazione della malattia e l’assenza di significativi sintomi allo stadio iniziale, rendono difficile la stima dei casi effettivi. Studi e ricerche rivelano che i gruppi maggiormente a ri- schio sono essenzialmente due: i giovani e le donne. L’Aids è divenuta la prima causa di morte nella fascia di popola- zione fra i 15 e i 24 anni. In aggiunta, il numero di bambini orfani a causa dell’Aids, è costantemente in crescita, con la conseguenza che le fa- miglie devono investire ulteriori risorse economiche per far fronte ai bisogni di questi bambini. Il progetto si propone di dare supporto a questi bambini orfani che risiedono nelle aree rurali ed alle famiglie e alle persone che volontariamente si occupano di loro, tramite la distribuzione di alimenti. Obiettivi: Migliorare le condizioni di vita degli orfani dei malati di aids.

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Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco - FOCSIV è un Organismo non governativo fondato nel 1979 a Livorno. InTanzania conduce progetti di cooperazione allo sviluppo, icui principali settori di intervento sono la sanità di base,l'approvvigionamento idrico, l'agricoltura e la formazioneprofessionale, inviando sul posto volontari internazionali.In Italia promuove iniziative di educazione allo sviluppo fi-nalizzate alla conoscenza delle diverse culture del mondo,realizza incontri nelle scuole e corsi di formazione profes-sionale attraverso l’agenzia formativa accreditata dalla Re-gione Toscana.Sostiene la promozione del Commercio equo e solidale incollaborazione con la Cooperativa Wipala, del Turismo re-sponsabile e della Finanza etica.Gestisce il Centro di documentazione all'interculturalità"Oscar Romero" ed è organismo editore della rivista "Vo-lontari per lo sviluppo".Nell'Associazione è possibile svolgere un tirocinio forma-tivo o il servizio civile attraverso FOCSIV Volontari nelmondo.

Centro Mondialita� Sviluppo ReciprocoVia della Madonna 32 - 57123 Livornotel. 0586 887350 - [email protected] - www.cmsr.org

Aiuto alimentare agli orfani a causa del virus dell'HIV in Tanzania

in Bangladesh, combattere le malattie causate dalle acqueinquinate dall’arsenico per le popolazioni fuori casta

in Bolivia, garantire l’accesso all’acqua potabile nel bacino di S. Isidro

in Burkina Faso, costruire pozzi orticoli nelle province dello Houete dello Yatenga

in Camerun, garantire l’alimentazione agli orfani del centroaccoglienza di Makak

a El Salvador, incentivare la crescita di orti familiariin Ecuador, incrementare la produzione agro-zootecnica di comunità di campesinos ed in Italia sensibilizzare sul temadella sovranità alimentare

in Guinea Bissau, sostenere la gestione del Centro Nutrizionale di Bigene

in Kenya, garantire l’alimentazione agli orfani di Nginda-Embu e la formazione di “contadini in erba” con l’orto didattico

in Libano, migliorare il sistema di irrigazione per la coltivazioneortofrutticola nel villaggio di Ainata

in Madagascar, aiutare il centro di Ambanja nell’educazionealimentare e nel fornire pasti giornalieri ai bambini che lo frequentano

in Malawi, sensibilizzare la comunità locale attraversol’educazione sanitaria ed alimentare nel distretto di Machinga

in Mozambico, favorire coltivazioni di qualità attraverso l’uso di fertilizzanti naturali a Maxixe

in Nigeria, garantire l’alimentazione dei bambini disagiati di Amakohia

in Perù, potenziare l’azione di sicurezza alimentare dei Comedores Populares a Lima

nella Rep. Dem. del Congo, sostenere il centro Siloe a Kinshasanella lotta contro la malnutrizione

in Rwanda, garantire il diritto al cibo per i bambini dell’asilo di Kigali e per quelli dell’orfanotrofio di Muhura

in Senegal, sostenere cooperative nell’attività di trasformazione e conservazione degli alimenti

in Sierra Leone, migliorare la nutrizione infantile a Lunsarattraverso la realizzazione di un allevamento avicolo

in Sudan, sostenere i servizi riabilitativi per ragazzi disabili a Omdurman

in Tanzania, garantire l’alimentazione ai bambini orfani nella regione di Dodoma

in Uganda, potenziare la sovranità alimentare e la conservazioneambientale in Karamoja; a Loputuk sostenere la formazionefemminile

COSApuoi fare con una manciata di riso

In Tanzania l’epidemia è costantemente cresciuta daquando il primo caso è stato registrato nel 1983. Agli inizidell’epidemia, le popolazioni maggiormente colpite eranoquelle che vivevano nelle aree urbane o lungo le maggiorivie di comunicazione del paese. Attualmente però, l’epide-mia si è rapidamente diffusa anche alle aree rurali. Si stimache più di 2 milioni di persone siano infette, anche se illungo periodo di incubazione della malattia e l’assenza disignificativi sintomi allo stadio iniziale, rendono difficile lastima dei casi effettivi.Studi e ricerche rivelano che i gruppi maggiormente a ri-schio sono essenzialmente due: i giovani e le donne. L’Aidsè divenuta la prima causa di morte nella fascia di popola-zione fra i 15 e i 24 anni.In aggiunta, il numero di bambini orfani a causa dell’Aids,è costantemente in crescita, con la conseguenza che le fa-

miglie devono investire ulteriori risorse economiche per farfronte ai bisogni di questi bambini.Il progetto si propone di dare supporto a questi bambiniorfani che risiedono nelle aree rurali ed alle famiglie e allepersone che volontariamente si occupano di loro, tramitela distribuzione di alimenti.Obiettivi: Migliorare le condizioni di vita degli orfani deimalati di aids.