Trentino altoadige trento_(2013_06_25)_page3[1]

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TRENTO — Il termine, am-mette Lucia Maestri, «è unpo’ pomposo». Ma rendel’idea: dopo una settimana diconfronto sugli orari deglieventi in città (partito dalprovvedimento di chiusuraanticipata notificato al Cafède la paix) e a due giorni dal-la Magica notte, l’assessorecomunale alla cultura lanciail «Piano regolatore generaledella musica». Di fatto, unamappatura del capoluogo perindividuare i luoghi per i con-certi, con limiti di orario diffe-renziati a seconda delle zone.«Ne stiamo parlando in giun-ta e c’è una buona convergen-za» assicura Maestri, che do-menica, all’indomani dellaNotte magica, ha affidato auna nota pubblicata sul suosito internet (e sul suo profi-lo Facebook) riflessioni e anti-cipazioni sull’argomento.

«La Notte bianca — scriveMaestri — è un evento specia-le e unico per Trento, chesembra voler esprimere cosìtutta la sua voglia di vivere,di ascoltare buona musica edi divertirsi. La musica e lacultura sono fattori di coesio-ne della nostra (e delle altre)comunità e ad esse guardia-mo con interesse. Per questomotivo credo sia giusto farein modo che questi "momen-ti di felicità pubblica" diven-gano non un evento unico,ma la regola». Maestri ricor-da quindi l’appello lanciatodall’ex assessore di MilanoStefano Boeri al ministro Mas-simo Bray sulla sburocratizza-zione degli eventi. E osserva:«Posso dire di essere d’accor-do con Boeri al cento per cen-to? Perché non possiamo pen-sare che Trento possa essereuna città dove, oltre a lavora-re e studiare, ci si può diverti-re, si può stare insieme? Sicu-ramente esistono problemi. Ilrispetto di alcune regole diconvivenza è d’obbligo». Inquesto ragionamento si inse-risce la proposta a cui sta la-vorando Palazzo Thun: «Èpossibile — dice Maestri —realizzare una mappatura del-la città, che non è solo cen-tro, per individuare quei luo-ghi dove tenere eventi musi-cali. Con orari differenziati daluogo a luogo». Un’idea chela giunta sta mettendo a pun-

to proprio in queste settima-ne. «Non abbiamo ancora de-finito i dettagli — precisa l’as-sessore — ma la convergenzac’è: tra una decina di giorni ilpiano potrebbe essere pron-to. Sia chiaro: non sarà un’ini-ziativa che prevede musicadappertutto, ma piuttosto unmodo per distribuire le inizia-tive in città». In sostanza,l’ipotesi è di individuare le zo-ne per la musica dal vivo, dif-ferenziando gli orari a secon-da dell’area (fissando, adesempio, limiti più stretti perle zone abitate e margini piùampi per luoghi più perifericicome il palazzetto dellosport).

Stessa linea sul nodo dellaburocrazia. «A Londra — ri-corda Maestri — una leggeha liberato dalle pastoie buro-cratiche i momenti musicalidal vivo, ottenendo un effet-to dirompente. Potremmo fa-re lo stesso». Con un limitepreciso: «Londra ha posto iltermine delle 23: può andarbene anche per Trento». Nelfrattempo, si guarda al gover-no: «Bisogna aderire in mas-sa all’appello di Boeri» è ilmonito dell’assessore.

E la riflessione di Maestri,su Facebook, ha scatenato su-bito il dibattito. «Trento —scrive Matteo Molinari, cheorganizza eventi — è una cit-tà universitaria e deve poterproporre qualcosa alle miglia-ia di studenti. Si potrebbe ipo-tizzare un’altra notte bianca afine estate». «A Londra — no-ta Andrea Laino — c’è unanetta separazione tra le areeresidenziali e quelle commer-ciali. La gente risiede tenden-zialmente fuori città e quindii centri "storici" sono postidove non si dà disturbo a nes-suno. A Trento questa divisio-ne non esiste». Polemico, infi-ne, il commento di AgostinoCarollo: «Cara Lucia, hai unabella faccia tosta». Immedia-ta la replica dell’assessore:«Al netto del tuo personale ri-sentimento con Provincia, Co-muni di Trento e Roveretoper ciò che tu ritieni mancatisostegni alla tua attività, que-sto a me pare l’inizio di unadiscussione seria sull’idea dicittà».

Marika Giovannini© RIPRODUZIONE RISERVATA

TRENTO — «Immagino una città vi-va, la sogno e l’assaporo». Loris Lombar-dini, presidente di Confesercenti, lo riba-disce da anni: «La vivacità del centronon solo potrebbe stimolare un livelloculturale più alto, ma potrebbe contagia-re la periferia». Un sogno, appunto. Gliesercenti del capoluogo, in realtà, sonoimpigliati tra normative e orari per nullaflessibili che, a suo dire, «limitano forte-mente la creatività». La direzione, allora,per Lombardini dovrebbe essere dupli-ce: revisione della burocrazia («ridottase non addirittura tolta completamen-te») e aperture meno rigide.

La fotografia è quasi desolante: le limi-tazioni degli orari sono un fardello pergli esercenti. «È un problema che abbia-mo in discussione da anni — spiegaLombardini — ma siamo al punto di par-tenza». Dalla musica agli eventi artistici,agli operatori le idee non mancano:«Concerti pomeridiani e meridiani peranimare gli esercizi pubblici — aggiun-ge — con delle attività non solo musicali

ma anche artistiche in senso lato». Pro-poste che spesso, regolamenti alla ma-no, «vengono totalmente cassate». L’esi-to è un mesto mantenimento dello statodell’arte che, ribadisce Lombardini, ri-

schia di «limitare fortemente la creativi-tà». E se Lucia Maestri pensa di studiareuna mappa del capoluogo «per indivi-duare quei luoghi dove tenere eventimusicali», Lombardini attende: «Sono

contento se c’è in cantiere un progettoche vada a svecchiare il regolamento —dice — resto perplesso perché, rispettoalle dichiarazioni del sindaco, mi parevadi leggere una chiusura totale verso i gio-vani del Cafè de la Paix». Di cose da farece ne sarebbero molte. È sufficiente pen-sare al potenziale di via Belenzani, viaVerdi e piazza Duomo: «Se avessimo dueo tre proposte musicali e artistiche, fa-cendo ruotare un giorno un bar un gior-no l’altro, sarebbe una notte bianca anti-cipata alle 19 di sera, ma settimanale».

La precisazione è d’obbligo: un contoè la Magica Notte, un conto è il nodo del-le limitazioni. «La situazione è confusa— spiega Luca Roman, presidente del-l’associazione negozianti trentini». La so-spensione della legge Olivi ha lasciatouna falla. «Ben venga tutto ciò che signi-fica flessibilità e scambio d’opinioni traattori — conclude — Ma, per ora, nonabbiamo visto nulla».

Marika Damaggio© RIPRODUZIONE RISERVATA

Categorie economiche Il presidente di Confesercenti: «Ridurre drasticamente i limiti per i locali»

Maestri lancia la sfida: buona convergenza in giunta, entro dieci giorni il via libera

Gli orari della città

«Capoluogo, in arrivo il Prg della musica»

Lombardini: «Sogno una Trento viva»

In strada A fianco la Magica notte delle Feste Vigilia-ne, che ha affollato la città nella serata tra venerdì esabato. Sopra l’assessore comunale Lucia Maestri

Il dibattito L’assessore appoggia l’appello di Boeri: «Bisogna risolvere il problema dell’eccessiva burocrazia che sta intorno agli eventi»

Non solo affari Per Loris Lombardini occorre stimolare il livello culturale del capoluogo

3Primo PianoCorriere del Trentino Martedì 25 Giugno 2013

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