Stop & Go maggio

Post on 22-Jul-2016

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Qui potete visonare e scaricare la vostra copia di Stop & Go di maggio.

Transcript of Stop & Go maggio

Ecco il periodo dell'anno in cui gli alberi siriempono di foglie, i prati si riempono di fiori,le giornate si allungano e il sole inizia asplendere ogni giorno... Arriva la primavera econ la primavera arriva la prima fioritura dellanatura ma anche dell'uomo. Inziamo ad esserepiù sorridenti ed ad apprezzare la natura… Adapprezzare soprattutto la giovinezza di noistessi e di ciò che ci circonda.Uno dei fiori che caratterizza questo periododell'anno è la primula, fiore che sboccia con lafine dell'inverno e che simboleggia lagiovinezza.La giovinezza, quella cosa che quasiogni essere umano sogna, niente rughe, nientevecchiaia… essere giovani per il resto della vita.Ma accetteremo veramente una cosa delgenere? La cerchiamo ma se la trovassimoveramente che faremmo?“ - Sei mai stato alla Fonde della Giovinezza?

- Ti sembra il viso di uno che ci è stato?- Dipende dalla luce! “

Questo è uno dei dialoghi recitato nel film“Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare”uscito nelle sale di tutti i cinema nel maggio2011.Il film che è il penultimo capitolo della saga,racconta l’avventura di Capitan Jack Sparrow e

che lo sia! Anche se la vostra vita non è dellemigliori, anche se avete tanti problemi e pensieriper la testa, ricordate sempre di sorridere, perchéun giorno senza sorriso è un giorno perso! E poiricordatevi che il sorriso è contagioso, pensate cheinconsciamente potrete, attraverso un vostrosorriso, far sorridere tanta altra gente, e così via,creando una lunga catena di sorrisi! Quindicarissimi, consiglio di questo mese: non siateimbronciati, coraggio pigroni! Sorridete ediffondete la vostra voglia di sorride, se sorridete allavita, lei vi sorriderà!Oggi, però, permettetemi di iniziare questa lungacatena di sorrisi, facendovi sorridere donandovi,simbolicamente, un tulipano giallo per ricordarvi chein ogni vostro sorriso ci sarà sempre un sole cheaspetta di splendere

Il fiore per raccontare il nostro quartiere è ilbiancospino... forse vi starete chiedendo ilmotivo di questa scelta!? Una scelta azzardata, inquanto questo fiore ha un doppio significato.Dall' etimologia della parola il biancospinoderiva dal greco “kratos” che significa forza,“oxus” appuntito e “anthos” fiore. Nell' antichitàquesto arbusto allontanava gli spiriti del male equindi garantiva una protezione a tutti coloroche ne fossero in possesso. Ma allo stesso tempoveniva considerato come un segno di speranza.È proprio su quest'ultimo concetto che vogliamosoffermarci. Il nostro quartiere ha tanto bisognodi speranze. È considerato da tutti una localitàsperduta nelle periferie di Valenzano, ma è daquasi un anno che i giovanissimi lavorano perrianimarlo. Questo articolo potrebbe assumereuna lettura negativa... ma poiché non è il nostrointento ritorniamo alla parola speranza.Perché sperare? Perché ne abbiamo bisogno.Abbiamo bisogno di sperare che tutti i nostrisforzi vengano ripagati, abbiamo bisogno disperare che un giorno riusciremo a cambiare lamentalità di questo quartiere. È per questo che ciimpegniamo costantemente per apportareallegria e leggerezza con le nostre attività. Loscopo di questo articolo è, infatti, quello dipresentare i vari eventi che caratterizzeranno imesi a venire.Anticamente il biancospino era anche segno difertilità. Se andassimo a trovare in unvocabolario comune il significato di quest'ultimotermine, troveremo, tra le tante note, una voce laquale spiega che “fertilità” è sinonimo dicreatività, di fantasia o di intelligenza. Sviluppareal meglio la creatività delle nostre giovani mentici ha portato a delineare un progetto a lungotermine, il quale prevede, tra i vari obiettivi; lamappatura dei bisogni dei giovani del quartiere edelle risorse a nostra disposizione;l’organizzazione di eventi ricreativi per tutte lefasce d’età e di iniziative per la raccolta fondi perl’autofinanziamento; la progettazione del campoestivo; la creazione di una associazione e infine lacostituzione di uno spazio da noi gestito dovepoter implementare al meglio queste nostre idee.

L’ultima tra le caratteristiche del biancospino è lasua longevità, il biancospino, infatti, può durareanche fino a 500 anni. Pertanto, noi, gruppoGiovanissimi, ci auguriamo, con il vostrosostegno e con tutta la vostra cordialedisponibilità, di lavorare insieme per un periododi tempo altrettanto lungo e di portare alcompimento gli obiettivi prefissati così da poter,un giorno, valorizzare ciò che c'è di bello nelnostro quartiere!

Un bouquet di emozioni

Il tulipano giallo è il fiore per eccellenza cherappresenta il sorriso, un sorriso grande esplendente come il sole… un sorriso che,timidamente e silenziosamente, spunta sul voltodi ognuno di noi ogni giorno! Avete mai pensatoa quanto sia importante un sorriso? Capita a tuttidi desiderare, almeno una volta nell'arco dellagiornata, di ricevere uno di quei sorrisi che titolgano il fiato, uno di quei sorrisi fatti dallepersone che tanto amiamo e che, forse, sonotroppo lontane da noi... A volte tutti avremmosolo bisogno di ricevere uno di quei sorrisi che cidica "Hei, sono qui!" Ma purtroppo questi sorrisinon sempre ci sono, perché bisogna ammettereche, ormai, nella società di oggi è più facilepiangere... e cercare di strappare un sorriso permigliorare la giornata a qualcuno, diventa quasiimpossibile.Tuttavia, carissimi lettori è impossibile solo se credete

È tempo di… sorridere!!

Il giornale partecipato dai giovani della Comunità di San Lorenzo

Un viaggio nel mondo dei fiori. Alla scoperta del loro significato e del messaggio che ne deriva

FERMATI. INFORMATI. ATTIVATI.

San Lorenzo in fiore

_Antonella & Viviana

L'EDITORIALE

_Licia

COMMUNITY SPACE

La pizza Margherita è la pizzanapoletana più famosa. Latradizione racconta che la pizzaMargherita fu preparata per la primavolta nel 1889 dal cuoco RaffaeleEsposito che, per onorare la reginaMargherita di Savoia, preparò lapizza Margherita, dove icondimenti, pomodoro, mozzarellae basilico, rappresentavano i coloridella bandiera italiana. Oggi hopreparato la classica pizzaMargherita, esistono numerosevarianti ma ognuno ha il suopersonalissimo modo perprepararla, questa è la mia ricetta

La specialità ITALIANAIN CUCINA CON DAVIDE

Ingredienti:

- 150 gr farina 0150 gr farina 00150 ml acqua10 gr lievito di birra2 cucchiaini sale2 cucchiaini olio E.V.O.250 gr mozzarella200 gr pomodori pelatibasilico q.b

Tempi:

Tempo di preparazione: 30 minTempo di cottura: 25 minTempo totale: 55 min

PARLA SAN LORENZO

PAROLE, PAROLE... FATTI

Una casa da amare

Il fiore di pesco. Uno tra i più belli deifiori che sbocciano in primavera,questo fiore, a seconda delle culture hapiù di un significato, quello che peròvogliamo approfondire è quello legatoai valori della famiglia e della casa; unaleggenda narra che un giovanepescatore trovò il primo seme di questapianta nel ventre di un pesce e lopiantò davanti alla porta della sua casacon l’augurio che questo albero potesseproteggere la propria famiglia.Volendo allargare il concetto di casa atutto il quartiere viene spontaneochiedersi fino a che punto amiamoquesta nostra casa e cosa siamodisposti a fare per proteggerla… Qualemodo migliore di rispondere a questiinterrogativi se non quello di dialogarecon le persone che ci vivono?Per questo ci siamo rivolti direttamenteagli abitanti del quartiere chiedendoquali aspetti valorizzare e qualimigliorare.Alla domanda: "Cosa ti piace delquartiere? Cosa vorresti in più?" Moltepersone hanno affermato che ilquartiere è bello, il suo punto fortesono le attività che si organizzano, è

_Roberta, Giovanna & Davide

L'8 marzo è ormai una festa nazionale fra le più celebrate.Ovunque in questa giornata di omaggi alla donna, tra le mani deimaschi si vedono mazzi di mimose, pronti a essere donati a fidanzate,mogli, madri e amiche. Ma perché la mimosa?Otto marzo 1908, 129 lavoratrici muoiono nella loro fabbrica a NewYork durante un incendio. Loro avevano protestato contro i bassisalari e i soprusi. Per “ripicca” il loro datore di lavoro le rinchiusenella propria fabbrica; quando, però, la fabbrica prese fuoco non ci fuscampo per le donne. Morirono tutte.Le loro tombe furono tutte coperte con piccoli mazzetti di mimose,un fiore che cresceva nei campi vicino la fabbrica.Da allora l’otto Marzo è stato celebrato come giorno delle donne, e lemimose sono solitamente distribuite come un regalo.Queste donne lavoratrici americane, così come molte altre donne,combatterono per essere pagate tanto quanto gli uomini ma ancheperché loro avrebbero voluto essere apprezzate equamente.Questo giorno è dedicato non solo al miglioramento della condizionefemminile, ma è diventato, con il tempo, un giorno festivo al livellomondiale.Nonostante ciò il ventunesimo secolo presenta ancora dei limitiriguardo alla parità dei sessi, recentemente Amnesty International hadenunciato la violazione di alcuni degli inalienabili diritti delle donnedi tutto il mondo.In Afghanistan le donne sono sottoposte alla rigida interpretazionedell’Islam e, private della loro dignità, sono spesso vittime di violenzefisiche e morali.Di orrori simili, purtroppo, se ne macchia anche la societàoccidentale.E’ inutile dire che l’occidente è meglio dell’oriente. Nessuno è megliodi nessuno.E questo va avanti da molto tempo, da anni e anni. Nessun uomo hamai apprezzato il ruolo della donna, eppure, negli anni, ci sono statedonne coraggiose e combattenti, basti pensare a Cleopatra, GiovannaD’Arco, Amelia Hilt, Maria Stuarda e quelle 129 lavoratrici… tutte ledonne sono dei fiori preziosi e bisogna trattarli bene.Tuttavia se il sesso maschile avesse cominciato a considerare le donneesseri umani ugualmente degni di rispetto tempo fa, non ci sarebberoqueste orribili situazioni che vediamo oggi, purtroppo, però, siamocostretti a recuperare oggi tutto il lavoro arretrato!Questo sogno, la perfetta integrazione del “gentil sesso” nel mondoeconomico e politico, la caduta di tutti gli stupidi stereotipi che civengono costantemente imposti, deve essere l’obiettivo che ogniuomo, maschio o donna che sia, si dovrebbe imporre per una piùserena permanenza del genere umano su questa terra.Ok, più mimose, ma almeno meno stereotipi sulle donne!

IL CINEMATOGRAFO

della ciurma della “Perla Nera” verso la Fontedella Giovinezza. La fonte della giovinezzaperò è una meta che puntano in molti infatti,anche i francesi e gli spagnoli sono in cercadell’eterna giovinezza.Durante la ricerca della fonte, il mitico JackSparrow (Johnny Depp) incontra una suavecchia fiamma, Angelica (Penelope Cruz) cheè la figlia del temuto pirata Barbanera, Jacktroverà in entrambi degli avversari pericolosi, esarà costretto a vivere una nuova avventura.Coraggio, giovinezza, spirito per l’avventura,follia e amore, questi sono i temi reggenti delfilm, temi che gli attori riescono a farci capirepienamente.Il cast, infatti, è pieno di attori promettenti daJohnny Depp che a Penelope Cruz passandoper Ian McShane che interpreta uno sporco ecrudele Barbanera .Il film però ha avuto qualche critica per quantoriguarda gli effetti 3D in quanto erano pochiper un film programmato proprio per il 3D.Tuttavia il film riesce comunque ad intrattenereed interessare moltissime persone forseincuriosite dal voler scoprire anche loro laFonte della Giovinezza insieme a Jack? O forseperché veramente il film è un grande successo

del cinema? Entrambi.Ormai i vari capitoli della saga ci sono rimastinel cuore… quante volte ci è capitato diutilizzare una battuta di Jack Sparrow magariper farci “comprendere” meglio?Ormai non ci si limita più a desiderare ilprincipe sul cavallo bianco meglio desiderareun bel Jack Sparrow con cui salpare sulla PerlaNera e attraversare gli oceani.Tutti vedendo questo film ci siamo sentiti JackSparrow nel nostro piccolo, siamo anche noisaltati da quel lampadario per sfuggire aglispagnoli, combattuto contro la nostra vecchiafiamma che si spacciava per noi stessi,affrontato il canto delle sirene, incontratoBarbanera, trovato la Fonte della Giovinezza eripreso la nostra Perla Nera in bottiglia.Un voto a questo film? 9 su 10E’ stato difficile rinchiudere in queste pocherighe la bellezza di questo film ma penso diaver reso l’idea, non posso che lasciarvi conquesta frase tratta proprio dal film: “L’avetevisto tutti? Perché col cavolo che lo rifaccio.”

_Francesca

Le donne...

_Michele Falconetti

collegato a Valenzano ed è un postotranquillo dove, soprattutto d'estate fapiacere intrattenersi. Come questepersone sono state d'accordo sui latipositivi sono stati d'accordo anche suquelli negativi, primo fra tutti comepunto debole sta il poco interesse e laconseguente scarsa partecipazione.Parlando con le mamme dei più piccoli,abbiamo constatato che una delleesigenze è quella di avere più aree digioco attrezzate con giostre idonee adogni fascia di età; non bisognadimenticarsi dei più adulti cherichiedono spazi verdi più curati perfarne luogo di incontro e pertrascorrere del tempo insieme.Dovremmo dar forma alle nostre ideee voci in modo da migliorare ilquartiere e la nostra convivenza dacompaesani... In fin dei conti abbiamonegozi, spazi aperti e attività... Ciò cheveramente manca è la partecipazione ditutti.L’invito all’ intero quartiere èovviamente quello di rispettare gliambienti che ci circondano, evitando disporcare con rifiuti o escrementi deicani, quello di attivarsi e partecipare.

È ovvio che non possiamo fare tuttoda soli, per questo motivo si richiedeal Comune di Valenzano di aiutarci,magari con il garantire maggioresicurezza e vigilanza nel quartiere etutelare i suoi abitanti.San Lorenzo è un bellissimo quartiereche con il nostro impegno puòmigliorare e crescere: noi abitanti, daipiù giovani ai più adulti, siamo deibeni preziosi da coltivare, propriocome fiori! Affinché i fiori possanoessere profumati e portatori di frutto,c’è bisogno di un terreno fertile,innaffiato dalle piccole gocce delcontributo di ognuno di noi.

Tra le tante ricorrenze che ogni anno ci vengonoproposte ce n'è una, in particolare, che ci identifica comeuomini, imperfetti, ma nonostante ciò meravigliosi: lafesta della Liberazione, il 25 aprile... Questo giorno ciricorda ogni anno quanto sia distruttiva la guerra, ognianno siamo lì a commemorare i caduti, ma nonostanteciò continuiamo imperturbabili le nostre piccole guerrequotidiane che riteniamo sciocche, senza significato.La profonda verità, però, è che la guerra la facciamo noi,in ogni nostro litigio con il vicino, con il collega, con igenitori... A volte però, il modo migliore per renderciconto quanto straziante sia questa realtà bisognacatapultarci nella vita di coloro i quali la guerra la fannocon un fucile in mano, coloro i quali vedono la morteogni giorno, agli angoli di ogni strada, a tal fine vipropongo una lettera, una lettera scritta da un padre dellaprima guerra mondiale che nonostante la sua scarsaistruzione scrive al figliolo piccolissimo per cercare diinstillargli quei valori che spesso dimentichiamo esistere:"Amatissimo figlio Giovanni,benché piccolo ed innocente bambino, tuo padre, tanto lontano, cheforse a rivederlo non lo riconosceresti, vuole darti un consiglio cheterrai a memoria fino a che avrai conoscenza: per tutta la vitaubbidisci alla tua mamma, siili fedele e affettuoso non mancandomai ai suoi detti, rispetta i vecchi e aiuta i poveri, adempi i tuoidoveri verso il prossimo e verso la tua Patria.Sii virtuoso nei tuoi sentimenti e vedrai che Dio ti darà la SantaBenedizione come te la offre tuo padre ora che si trova fra la vita ela morte.Questo sarà un mio ricordo, un mio testamento se la sfortuna a metoccasse di non rivederti assieme a mamma e al tuo caro fratello, e tiraccomando di dare anche a lui i dovuti consigli quando sarainell’essere di conoscenza. Ma se la fortuna mi assiste per poterritornare sarà e dovrà restare conservata questa carta come unamemoria eterna nell’avvenire.Con la penna non posso dirti quanto soffre il tuo genitore per sé eper la sua Patria; tutto è dovuto all’istinto di conservazione diquesta vita, tutte le sofferenze ed i disagi, la morte momentanea chelegge impone, come quella che si impose al nostro AltissimoCreatore Iddio, che morì per noi sul patibolo della Santa Croce.Amato figlio, avrei troppo da narrarti e benché tuo padre non ètanto padrone della penna e della lingua con questo poco scritto tiinculca generosità ed educazione.Mi piange il cuore a doverti dire questo e ne avrei ancora, ma nonposso perché dovrei rigare queste pagine di pianto.Stai buono, educato ed obbediente, ama le tue nonne e mostralesempre ed ovunque il tuo rispetto, abbi per ultimo ancora tantorispetto per il nonno Nicolaio che il tuo padre tiene in cuore comememoria.Basta. Baci ad Emanuele e mamma, tanti alle nonne e nonno, ziee zii tutti.Ti bacia tanto tuo padre che tanto ti pensa.Rum Stefano fu Giovanni"Sperando che questa lettera vi sia entrata nel cuore, vidono simbolicamente un fiore di ulivo, simbolo di pace,perchè possiate donarlo a chi vi circonda perchè a volteun piccolo gesto vale più di mille parole..._Antonio

Lettera dal fronte