Stop & Go / Febbraio 2015

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Inaugurata una casa accoglienza della Caritas _Ilaria Colagrande e Viviana Triggiano Il gruppo Giovanissimi di San Lorenzo si incontra ogni mercoledì per il progetto San Lorenzo Participation Lab! Vieni a trovarci! con la collaborazione di I giovanissimi di San Lorenzo sono su Facebook! _Don Mimmo Frappampina _Francesca Cazzato _Don Mimmo Frappampina Suggerimenti all'azienda di trasporti da parte dei suoi più fedeli viaggiatori. _Antonella Grandolfo _Licia Cazzato Stop & GO è lo strumento di comunicazione di un gruppo di giovani ragazze e ragazzi che hanno deciso di prendersi cura del loro territorio, di animarlo e di viverlo per renderlo un posto più bello. Se anche tu vuoi partecipare, attivare, comunicare, scrivere un articolo... raggiungici su Facebook " I giovanissimi di San Lorenzo".

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Stop & Go - fermati, informati, attivati- è il giornale partecipato dei giovanissimi della comunità di San Lorenzo a Valenzano.

Transcript of Stop & Go / Febbraio 2015

Numero 0/2015

L'amore dei padri separatiInaugurata una casa accoglienza della Caritas

_Ilaria Colagrande e Viviana TriggianoPer scoprire e riflettere sul vero significato e sulle varie sfaccettaturedell’amore abbiamo intervistato Don Vito Piccinonna, direttore dellaCarita- diocesi di Bari-Bitonto, che giorno dopo giorno dàtestimonianza dell’ infinita bontà e amore nei confronti del prossimo.Egli è soprattutto un punto di riferimento per chi in una societàmaterialista come la nostra non riesce ancora a dare un significato, euna “messa in pratica” dell’amore. L’amore per gli amici, per i proprifigli, fratelli…Per questo motivo abbiamo voluto dare voce alpromotore di diverse attività di volontariato che da tempo ormai hapreso un impegno di amore verso la comunità. L’ intervista telefonica siè aperta con la domanda della sua visione dell’amore al giorno d’oggi.Don Vito è stato chiaro: <<l’amore è la cosa più importante, ciò chepermette ad una persona di vivere, sognare, creare relazioni e in primisessere al mondo. La prima cosa che abbiamo fatto nella nostra vita èstato “non far niente”: siamo stati nove mesi nel grembo di una donnache ci ha generatie ci ha donato amore; è per questo che ad un certo punto deve esseredonato o si corre il rischio di diventare parassiti. Siamo chiamatiquindi a questa responsabilità dell’amore verso gli altri che prendediverse forme: l’amore verso la propria famiglia, verso la propria terra,verso il proprio coniuge… >>. A proposito dell’amore verso il proprioconiuge gli abbiamo chiesto cosa ne pensasse delle relazioni attuali.<< Non esiste un part-time delle relazioni! L’amore è davvero una sfidache richiede di mettersi in gioco al 100% e tutto ciò va contro l’ idealed’amore che la società ci propone>>. La nostra curiosità ci ha portato achiedergli il perché di una vita dedicata agli altri.<<L’ho capito graziealle persone che ho incontrato nella mia vita, incominciando dallafamiglia, daisacerdoti che mi hanno fatto comprendere che vale la pena dedicare lavita agli altri senza avere nulla in cambio, sognando il bene degli altri,soprattutto con un occhio di preferenza per chi resta sempre indietronella vita >>.Non molti sanno che il nostro interlocutore è tra le tantecose il promotore di un nuovo progetto di casa- famiglia dedicato aitutti quegli uomini che hanno vissuto la tragica esperienza deldivorzio: ci siamo dunque chiesti perché si è interessato a questacausa.“Tutto è partito dall’esperienza del dormitorio di Don VitoDiana: ci siamo accorti che oltre agli emigrati circa il 1 5% deipartecipanti era costituito da padri separati. Ci siamo resi conto che iloro bisogni erano molteplici. Non solo un posto per dormire, masoprattutto un posto dove accogliere i proprifigli che non fosse il Mc Donald o un qualsiasi bar vicino allastazione>>. A questo punto la domanda che nasce spontanea è : <<Come è stata accolta la scelta di far nascere una casa per il padriseparati ?>>.Don Vito ha risposto con una provocazione : <<Chioggigiorno non si è mai confrontato con la triste realtà di un divorzio?Sapere che c’è una struttura pronta ad accogliere chi vive questo tipo disituazione conforta tutti. Spesso non è l’orgoglio ma l’ immenso dolorea togliere voce a questi padri per esprimere le proprie esigenze,nonostante ciò le richieste sono elevate>>. Per terminare la nostraintervista gli abbiamo chiesto cosa ne pensasse di giovani che siattivano per il proprio territorio. << Io penso che oggi i giovani sianochiamati ad un atto di responsabilità verso il loro presente e per il lorofuturo: vale la pena sporcarsi le mani>>.

Cara Sud-Est,ti ringrazio per il tuo servizio giornaliero ditrasporto: ma sei sicura che non ci siano deiproblemi? Non voglio addentrarmi nelle tuefaccende giuridiche, perché, ovviamente,sono solo una piccola scrittrice, ma dal miopunto di vista dovresti ascoltare le voci ditutti i tuoi passeggeri, che, ogni giorno dopoaver acquistato un biglietto per la corsa ( aseconda della fascia chilometrica ), devonosopportare i tuoi costanti ritardi. Ormai tutticoloro che ogni anno/mese si muniscono diabbonamento si stanno chiedendo da tempose, come si dice a Bari e non solo, la spesavale l’ impresa! ! !Ciò che emerge dal “rapporto Pendolaria2014” di Legambiente è che in 12 mesi oltre90mila persone in Italia hanno deciso diabbandonare il treno come mezzo ditrasporto quotidiano a causa del gravepeggioramento del servizio. Ora, cara Sud-Est, io ,ma come tutti coloro cheusufruiscono del tuo servizio, mi chiedo:“perché seguire la massa e non cercare didare il meglio di se per garantire a tutti diarrivare in orario sul posto di lavoro o ascuola o agli appuntamenti di ogni genere?La puntualità per i lavoratori e per i scolari èindispensabile. Giorno dopo giorno a Bari enelle zone limitrofe ci sono persone che per ituoi ritardi potrebbero perdere il proprioposto di lavoro o perdere ore di lezione,visto che non possono prescindere dal tuotrasporto quotidiano.In questa mia lettera ho riunito delle opinioni/critiche (costruttive) di alcuni tuoi veteranipasseggeri:

Il gruppo Giovanissimi di San Lorenzo si incontra ogni mercoledì per il progetto San Lorenzo Participation Lab!Vieni a trovarci!

Avete mai pensato di quanto fosse importanteil tempo? Le ore, i minuti, i secondi… concettipiccoli che condizionano l’uomo.Prendo un dizionario e cerco la parola“Tempo”, lettera T, scorro le parole e la trovo,“ Il tempo è la dimensione nella quale siconcepisce e si misura il trascorrere deglieventi.” E se fosse qualcosa di più?Ognuno di noi passa il suo tempo a mangiare, adormire, a vedersi con gli amici, a giocare, astudiare e a lavorare. E se a volteconcedessimo un poco del nostro tempo perfare del bene?Sarebbe cosi bello alzarsi la mattina e decideredi utilizzare il nostro prezioso tempo per fareuna buona azione, un semplice gesto che rendefelice un’altra persona. Che concetto difficilevero?Ho provato a chiedere ad alcune persone checosa significasse per loro “Far del bene”.“Significa aiutare le persone che hannobisogno.” Mi ha risposto un bambino;“Per me è aiutare chi ne ha bisogno e renderlofelice anche per un minuto.” Mi ha rispostouna ragazza.“Aiutare gli altri, soccorrere gli altri… ègenerica l’affermazione “Far del bene”.” Mi harisposto una signora.È pazzesco come una sola affermazione abbia

tante sfaccettature eppure spendere del tempoper far del bene è un concetto così grande ce èdifficile da capire. Abbiamo solo una certezza,il far del bene è una caratteristica dell’amoreperché chi ama, seppure inconsciamente, fa delbene.Aiutare gli altri è qualcosa che deve venire dalcuore. Oggi sempre più persone capisconol’ importanza di rendere felice gli altri infatti sistanno creando sempre più associazioni cheaiutano i più bisognosi, sempre più personeaderiscono alla donazione degli organi e alladonazione di sangue. Le attività sonomolteplici e tutte di successo, purtroppo però,non sempre queste attività (associazioni)riescono ad aiutare tante persone, ecco perchébisogna imparare ad utilizzare il nostro tempoper svolgere attività più utili per far felice, conun gesto, noi e altri.Quindi caro lettore, quando ti annoi e quandovuoi dare un senso al tuo tempo, alzati daldivano e esci… recati in un’associazione e daiuna mano… esci e vai da una personabisognosa e stalle vicino e aiutala… esci e vaia giocare con in tuoi amici e farli sorridere…esci e fai sorridere chi ti sta intorno perché,anche con un sorriso fai del bene.

Il tempo di. . . fare del bene!Saint Euxpery l'aveva detto.. .è il tempo che rende importanti le cose

che facciamo.

con la collaborazione diIl giornale partecipato dai giovani della Comunità di San Lorenzo

I giovani della parrocchia di San Lorenzo si attivano per il quartiere. <<Partiamo dai nostri bisogni e ci attiviamo per animare il nostro territorio>>

Nasce il giornale murale dei giovani di San Lorenzo!

FERMATI. INFORMATI. ATTIVATI.

Il numero zero dedicato all'amore in tutte le sue forme: principio e strumento di ogni cosa.

I giovanissimi di San Lorenzo sono su Facebook!

Attesa chi?Cosa aspettiamo, quando

aspettiamo, perchè aspettiamo?

_Don Mimmo Frappampina

L'EDITORIALE

Se quando eravamo bambini ci avesserochiesto quale fosse il momento cheaspettavamo di più avremmo senz’altrorisposto: “il mio compleanno” oppure “ilNatale”, perché era un momento di festa, unmomento per noi, un momento in cui cisentivamo al centro dell’attenzione di tutti.Mano a mano che cresciamo scopriamo diavere più attese, sempre diverse, sempre piùprofonde, sempre più coinvolgenti: i voti ascuola, i risultati di un esame, l’attesa degliamici, l’avverarsi di un sogno o di unprogetto e, soprattutto, l’attesa di diventaregrande, di crescere per poter fare dellescelte e prendere delle decisioni in primapersona, l’attesa, insomma, di assumersidelle responsabilità, di sentirsi la vita inmano.Più cresciamo, più abbiamo delleaspettative, più attendiamo….Possiamo dire chela VITA è ATTESA?Se cerchiamo nel vocabolario il significatodella parola “attesa” ne troviamo due:1 ) tempo trascorso nell’aspettare;2) stato d’animo di chi attende il realizzarsidi qualcosa di conforme alle propriesperanze.La prima un po’ statica, passiva; la seconda,invece, ci fa sentire in gioco, protagonisti,pieni di speranze verso la vita:ci fa sentire vivi!Oltre che portare con sédiversi motivi per cui attendere, l’attesacomporta diversi stati d’animo:· la paura (che l’autobus non passi, che gliamici manchino, che il fidanzato/a nonarrivi),· la gioia per qualcosa di tanto desiderato (levacanze, una festa…),· la tensione (pensiamo ai risultati scolasticio alla ricerca di un lavoro),· la speranza (che si realizzi un sogno e disentirsi liberi).Ma perché l’uomo aspetta?Se tutta la vita èimmersa nell’attesaio devo e voglioattendere…Se attendo vuol dire che ho delle aspettativeverso qualcosa che mi interessa, che per meè importante, che può cambiare la mia vita:non posso fare a meno di aspettare!Se desidero qualcosa, non posso cheaspettarlo!L’attesa è qualcosa che ci faandare avanti, qualcosa che ci fa crescere,sognare, sperare, lottare: l’attesa è un temadominante nella nostra vita!

_Francesca Cazzato

PARLA San LORENZO

Allacciare lecinture: pronti al

decollo!Il Gruppo Giovanissimi SanLorenzo spicca il volo verso lapartecipazione attiva e la

responsabilità

_Don Mimmo Frappampina

Carissimi lettori, dopo un’intensapreparazione estiva, il Gruppo GiovanissimiSan Lorenzo spicca il volo verso “lapartecipazione attiva e la responsabilità” nelnostro territorio.Quest’estate i giovanissimi hannosperimentato la bellezza dello stare insieme,dell’essere gruppo. A giugno si sonoimpegnati sul quartiere ad animare duesettimane di gioco ed intrattenimento per ipiù piccoli. A settembre, quindi, hannogoduto i frutti di quell’ impegno trascorrendoinsieme “una settimana da Dio”: tre giorniad Assisi dove hanno conosciuto laspiritualità di S. Francesco e di S. Chiara edue giorni di sano divertimento a Cervia(Mirabilandia).Da ottobre, poi, si è iniziato a svilupparecon loro un progetto di partecipazione attivaalla vita sociale e di quartiere. Un percorsoavviato con la collaborazionedell'Associazione Kreattiva che da anni sioccupa di facilitare il protagonismogiovanile sui territori, specialmente quelliperiferici. Si parte dai bisogni dei nostrigiovani per abilitarli nella co-progettazionedi iniziative a favore del quartiere e deibambini più piccoli, nell'ottica della peereducation. Oggi si concretizza un piccolotassello di questo percorso costituito danumerose attività. Questo giornale murale euna pagina facebook, rappresentano infattigli strumenti di comunicazione che i giovanihanno scelto per raccontare il quartiere eraccontarsi. Qualcuno può chiedersi: matutto questo che cosa a che fare con la fede?Certamente! Perché la fede è vita concreta,non teoria o dottrina. Amare Dio con tutto ilcuore, con tutta l’anima, con tutta la mente econ tutta la forza e amare il prossimo comese stessi (Mc 12, 30-31 ), diventano “veri”quando si impara a vivere in gruppo, incomunità, accettandosi e accogliendosireciprocamente. Dopodiché si può iniziare acontagiare con il virus dell’Amore anche ilterritorio in cui si vive nel tentativo dirisvegliare la passione alla vita attiva (fede)della gente. È la storia della Chiesa delleorigini dove un gruppo di amici (apostoli)contagiati dall’Amore di Gesù iniziano conla forza dello Spirito Santo a sconvolgere ilmondo. Oggi il Gruppo Giovanissimi SanLorenzo inizia questa sua storia “ad altaquota”.I rischi ci sono sempre, ma non sono da soliad intraprendere questa avventura: genitori,educatori e la comunità sono a loro fianco.Per questo ringrazio il Signore perchéattraverso la loro disponibilità questoprogetto si sta realizzando.

Suggerimenti all'azienda di trasporti da parte dei suoi più fedeli viaggiatori.Lettere a Sud EstPARLA San LORENZO

_Antonella Grandolfo

fasce orarie più affollate! ! ! !Ci piacerebbe sapere il motivo per il quale iltreno va sempre a deposito! Le personeaspettano invano il tuo ritorno accumulandocosì sempre più minuti di ritardo”.Numerosi sono i passeggeri che si lamentanodella sporcizia nelle carrozze, che nonsopportano più la puzza nauseante che sipropaga nei vagoni, per non parlare delsovraffollamento di questi ultimi.“I treni lasciano molto a desiderare, sirompono spesso, non si può faremanutenzione perché non hanno i capitalisufficienti: sono un DISASTRO!” Ed ancora“Il treno per il Q. San Lorenzo èindispensabile, ma sicuramente ci sonogrossi problemi strutturali per la carenza dimezzi”. ”La linea elettrica doveva andare infunzione già dal 22 settembre e invece nonandrà in funzione neanche per la fine del2015 in quanto manca tutta la tratta Bari-Taranto, i problemi ci sono e ce ne sonoTANTI! ! ! ”.Questo è quanto emerge dall’ intervista di tretuoi passeggeri che ogni giorno dal quartiereSan Lorenzo sono obbligati a usufruire delservizio di trasporto Sud-Est.Quindi, cara Sud-Est, scusami se sono stataripetitiva in alcuni passaggi, ma volevo chetu capissi seriamente i motivi per i quali, dalnostro punto di vista (quello dei pendolari),non saresti più all’altezza delle nostreaspettative.Grazie per l’attenzione.

(tua carissima pendolare)

comune è l’ ipotesi che si stia, in seguito ad una riorganizzazione sindacale del personaledella sud-est che dovrebbe prevedere dei servizi in più per i capi-stazione e una mobilitàtra le varie sedi, strumentalizzando il disservizio come elemento di sommossa deiviaggiatori per far sì che non vengano intaccati i propri privilegi ,parlando così disabotatori del servizio pubblico. Naturalmente questa è solo una delle tesi che circola tra ipasseggeri, non supportata da alcuna documentazione, ma solo da osservazioni chepotrebbero corrispondere ( o no ) a verità. “Il treno sul binario 1 o 2 non effettua servizioviaggiatori” : questa è la tipica frase che si sente dire dai capo-treni nelle

PAROLEPAROLE.. .FATTI

Benvenuti nel nostro mondo: lacucina. Siamo Davide e Francescodue semplici ragazzi con lapassione e l'amore per la cucina.Lacucina è amore e l'amore èdedicarsi a qualcosa o qualcuno.Una delle tante forme d'amore èquella per il cibo. L'amore per lacucina è anche divertirsi efantasticare suifornelli.Tralasciandol'amore,Febbraio è anche il mesedel Carnevale e quindi vipropongo una ricetta tipica diquesto periodo però con unavariante. Ecco a voi le chiacchiereal cioccolato!

RICETTA: chiacchiere al cioccolato,1 puntina di lievito per dolci, 500 g difarina, 1 00 g di cacao amaro, 3 uova,1 50 g di burro, 50 mo di vino

PREPARAZIONE:1 ) mescolare la farina e lozucchero,unendo il cacao,le uova unaalla volta,il burro,il lievito in bustinaed un pz. di sale.Amalgamare finquando non si ottiene un impastoliscio ed elastico.2)Coprire l'impasto e farlo riposare infrigo per una mezz'ora.Poi stendere lapasta dello spessore di un paio di mme tagliare con la rotella in striscelarghe un paio di cm e friggere lechiacchiere in abbondante oliobollente fino a farle diventare dorate.Riponetelo su carta assorbente dacucina e cospargerle di zucchero avelo e servirle.

Un po' di chiacchiere con amoreIN CUCINA CON DAVIDE E CHECCO

COMMUNITYSPACE

Sopravvivere a San Valentino_Licia CazzatoAh l’amore! E’ in questo periodo dell’anno chel’atmosfera dell’amore irrompe nei cuori di tutti gliinnamorati… Il 14 di febbraio è il giorno piùimportante e bello dell’anno per tutte le coppie che,per festeggiare, si regalano doni oppure organizzanoserate romantiche da passare assieme al loro partner.Ma se sei single, cosa fai?Per molti single, il quattordici di febbraio è uno deigiorni più odiati perché questo giorno non ricordaaltro che il fatto che siano, per l’ennesimo anno, solidurante quella festa!Ma carissimi single, non deprimetevi! San valentinoè dedicato alla persona più importante della vostravita, chi dice che quella persona speciale nonpossiate essere voi? Ecco a voi delle piccole dritteper sopravvivere a questa festa!- Il giorno di San Valentino non restate soli chiusi incasa, sdraiati sul divano a deprimervi pensandoquanto siete sfigati… Vestitevi e andate a fare un po’

di attività fisica, vi divertirete e allo stesso tempofarete bene alla vostra salute!- Non vedete film sdolcinati e romantici, piuttostoorganizza una “Serata Cinema” con i tuoi amici evedi assieme a loro un film divertente. Ti rallegreràsenz’altro la serata.- Ricorda: il quattordici di febbraio non ci sono solofeste dedicate all’amore, informati e partecipa con ituoi amici ad una festa dedicata ai single perché sisa, il giorno dopo San Valentino e dedicato tutto avoi, miei cari single!Ultimo consiglio importante: la mattina di SanValentino fatti recapitare una scatola di cioccolatinicon un biglietto con su scritto “Per una personaspeciale”, nonostante saprete che ve lo siete inviatida soli, non preoccupatevi almeno vi rallegrerà lagiornata!A questo punto carissimi, non mi resta che augurarviun BUON NON SAN VALENTINO e una BUONAFESTA DEI SINGLE!

Stop & GO è lo strumento di comunicazione di un gruppodi giovani ragazze e ragazzi che hanno deciso di prendersi cura

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