Post on 10-Aug-2020
La scultura egizia
Tutto tondo Rilievo
Tavoletta di re Narmer (Nemes), 3100-2850 a.C.
Il Rilievo: questa tecnica consiste nell'incidere le figure su un supporto di pietra precedentemente levigato
La gran parte dello spazio figurativo è
occupato dal ritratto del re Narmer,
qui raffigurato con la corona dell'Alto
Egitto, che sottomette il re
avversario. Sulla destra c'è un falco
che tiene per una corda una testa che
spunta da una terra su cui sorgono
papiri (il re ha sottomesso l'uomo
della terra dei papiri, cioè il Delta).
Da notare le innaturali e impossibili
torsioni date ai corpi (il busto
frontale, mentre le gambe e la testa
sono visti di profilo).
Significato del
pittogramma: il re ha
sottomesso l'uomo della
terra dei papiri, cioè il
Delta.
Le immagini si distribuiscono su più fasce.
In alto geroglifici con il nome del re.
Nel registro superiore è raffigurato
il faraone con la corona del Basso Egitto,
seguito dal suo portasandali e preceduto
da uno scriba e da portatori di
insegne delle regioni conquistate. A
destra nemici decapitati (uno sopra l'altro)
Nel registro intermedio i colli di due
felini che s'incrociano simboleggiano la
fusione di due potenze rivali.
Nel registro inferiore il re sotto forma di
toro schiaccia il nemico.
Prospettiva gerarchica: le dimensioni di un personaggio dipendono dalla sua importanza
Tavoletta di re Narmer (Nemes), 3100-2850 a.C.
Il Rilievo
La staturia egizia
Figura stante Figura assisa Figura accovacciata
Statua del faraone Chefren
(figlio di Cheope ed è sepolto nella piramide accanto al padre).La scultura si trovava nel tempio a valle della Piramide del Faraone
L'immagine è rigorosamente frontale, inscrivibile in un parallelepipedo ed è scolpita a partire da un unico blocco di diorite. La figura è rigida e simmetrica e gli arti sono vicini al busto.La postura regale e ieratica comunica una maestosa solennità.La figura è idealizzata, carica di dignità e ha un'espressione serena.Secondo la tradizione, le caratteristiche somatiche sottolineano la perfezione del volto del Faraone, visto come dio in terra.
Il falco Horus si libra dietro il capo del Faraone.
Il Faraone Micerino con la moglie, 2550 a.C. circa
Scriba, 2445 a.C. circa
Scultura in
pietra
calcarea
dipinta
proveniente
da Necropoli
di Saqqara.
Occhi in pasta
vitrea.
Immediatezza
espressiva.
Cuoco che arrostisce un'oca e Donna
che macina.
Statuette di grande vivacità
espressiva solitamente in legno o
terracotta.
La solennità simbolica delle sculture
egizie viene meno quando si
raffigurano servi intenti ai loro lavori.
Al loro risveglio ultraterreno, questi
personaggi dovranno soltanto servire il
defunto, senza incarnare uomini e
donne realmente esistiti.
Il Ritratto
La regina Nefertiti, circa 1340 a.C.
Pietra calcarea dipinta. H. 50 cm
Pur conservando l'originaria
solennità, le statue del Nuovo
Egitto sono caratterizzate da una
forte tendenza al ritratto
realistico (resa meticolosa dei
particolari). Ne è un bellissimo
esempio la testa in calcare dipinto
di Nefertiti.
Volto raffinato e austero, e collo
lunghissimo. Occhi e sopracciglia
sono messi in risalto dal trucco
Nefertiti “La bella è giunta”
Sposa di Akhenaton (il faraone cheimpose il culto monoteista del dio-sole Aton)
Canone nell'arte egizia
La pittura egizia
Giardino di
Nebamun, pittura
murale da una tomba di Tebe, 1400-
1350 a.C.
L'oreficeria
Maschera di Tutankhamon, 1330 a.C.
La maschera proteggeva il volto del faraone, le cui sembianze sono qui idealizzzate.
La maschera è fatta di oro, lapislazzuli, pietra turchese, quarzo e corniola. L'avvoltoio e il cobra rappresentano l'Alto e il Basso Egitto.
Il corpo era contenuto in un sarcofago antropoide d'oro, inserito all'interno di altri sarcofagi.
Ricostruzione con tecnologie digitali del volto di Tutankhamon
Trono di Tutankhamon