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Storia dell'arte

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  • CORSO DI DISEGNO E STORIA DELLARTE classe I

    ARTE EGIZIA prof.ssa Emanuela Pulvirenti www.didatticarte.it

    2. ARTE EGIZIA

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    LARTE COME INNO AGLI DEI

    Larte egizia costituisce uno dei fenomeni pi singolari e irripetibili di tutta la storia delluomo. Per circa 3 millenni (dal 2800 a.C. fino alla conquista romana) ha saputo man-tenere caratteristiche proprie, autonome e ben riconoscibili, rimanendo del tutto indif-ferente ad influenze esterne sia per lisola-mento culturale dellEgitto, sia per lo stretto legame tra arte e religione. Architettura, pit-tura e scultura sono asservite agli dei o al faraone (che ha comunque natura divina).

    Linea del tempo: cronologia delle civilt antiche video sullarte egizia

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    LE MSTABE

    I pi antichi esempi di architettura egizia si trovano a Menfi, nel basso Egitto, e sono le mstabe, tombe monumentali dei faraoni o degli alti dignitari a froma di piattaforma con mura scarpate, risalenti al periodo protodinastico (lepoca arcaica della civilt egizia, 2853-2657 a.C.). Spesso erano raggruppate in necrpoli ed erano costituite da una came-ra scavata in fondo ad un pozzo dove era posto il defunto, e altre sale contigue con gli oggetti (cibi, utensili, arredi) per la vita nelloltretomba.

    Necropoli di mstabe nella piana di Giza

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    Esternamente la mstaba era decorata con colori vivaci, mentre internamente collo-cata la falsa-porta, una stele con il nome e i titoli del defunto con forma di simbolica porta che il defunto avrebbe attraversato per accedere alla sala del banchetto. Dalla mastaba si arriver gradualmente alla piramide a gradoni, a quella piramidale e allipogeo.

    Evoluzione dellarchitettura funeraria egiziaInterno di una mastaba

    Falsa-porta della mastaba del visir Mehu2330 a.C., Saqqara

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    LE PIRAMIDI A GRADONI

    Il Regno Antico (2657-2166 a.C.) chiamato Tempo delle Pirami-di. Queste inizialmente non sono che che sovrapposizioni di ma-stabe una sullaltra.La pi antica quella del farao-ne Zser, costruita a Saqqra intorno al 2650 e composta da 6 enormi piattaforme in blocchi di pietra calcarea per unaltezza massima di 60 m. Linterno pie-no poich il sepolcreto e le altre camere sono sotto terra. Lartefice Imhotep, il pi antico architetto che la storia ricordi.

    video sulla Piramide di Zoser

    Il complesso della Piramide di Zoser, a Saqqara.

    La Piramide di Zoser e lo schema strutturale

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    LE PIRAMIDI A FACCE LISCE

    Le piramidi con le facce lisce sono la diretta evoluzione di quelle a gradoni alle quali viene apposto un rivestimento in lastre di pietra calcarea. La pi grande e celebre piramide quella di Chope a Giza, presso Il Cairo, sulla riva occidentale del Nilo, risalente al 2.585 a.C. Le sue misure iniziali erano di 232 m di lato e 147 m di altezza. Le quattro facce sono perfettamente orientate secondo i punti cardinali e presentano uninclinazione di 52.Divsamente dalla regola la cella funeraria del faraone posta al centro della costruzione e vi si accede attraverso una complicata rete di cunicoli. Accanto a questa sono le coeve piramidi di Chefren (alta 143,5 m) e Micerino (alta 70 m).

    approfondimento sulle Piramidi nel mondo visita virtuale alla piana di Giza

    La tre piramidi della piana di Giza

    La tre piramidi della piana di Giza Interno della piramide di Cheope

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    La piramide di Chefren ha la camera mor-tuaria sotterranea, come da tradizione. lunica a conservare sulla sommit una porzione del rivestimento in pietra origi-nale. La piramide di Micerino, invece, con-serva una parte di rivestimento in granito lungo la base.La perfezione geometrica di questi monu-menti ribadisce la loro funzione simbolica e concettuale di scala celeste, di unione tra Terra e Cielo.Altre 6 piramidi pi piccole, che fiancheg-giano la piramide di Cheope e quella di Mi-cerino, erano dedicate a regine e nobili.

    piramide di Cheope piramide di Chefren piramide di Micerino

    Pianta del complesso funerario di Giza

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    Degno completamento di queste architetture la colossale Sfinge (alta 22 m, risalente al 2590 a.C.), una maestosa statua con il corpo di leone e la testa umana, scolpita in un uni-co blocco di pietra calcarea.Il volto della sfinge riproduce i lineamenti di Chefren, il faraone che la fece eseguire. posta ai piedi della rampa processionale che conduceva al tempio funerario antistante la piramide di Chefren ed era una sorta di guardiano.Con lavvento del Regno Nuovo (1550-1069) e il trasferimento della capitale a Tebe, in Alto Egitto, la costruzione delle piramidi cessa del tutto e porta, con laumento delle guerre e la diminuzione delle disponibilit economiche, alluso delle sepolture ipogee scavate nelle gole rocciose della Valle dei Re, a Tebe.

    La Sfinge e la piramide di Chefren Particolare della Sfinge

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    I TEMPLI

    Oltre alle piramidi gli egizi edificarono i templi, abitazioni terrene degli dei, a partire dal 1550 a.C. (Nuovo Regno). I templi egizi sono unici nel loro genere, perch non hanno nessuna similitudine, quanto a funzione, n con altre costruzioni sacre dellantichit, n tanto meno, con quelle dei no-stri giorni. Non sono luoghi di preghiera, n di predicazione: rappresentano labitazione terrena degli dei e vengono consacrati alla conservazione della creazione. Per lantica religione egizia, il succedersi del giorno e della notte deriva sempre dalla quotidiana e sofferta vittoria degli dei sulle forze oscure e negative delluniverso. Ogni alba rappre-senta una nuova, miracolosa creazione. Il tempio quindi il luogo sicuro in cui gli dei possono trovare riposo, nutrimento, conforto e onori nella loro pe-renne attivit di conservazione delluniverso. Limpianto del tempio prevede un percorso che parte da un viale daccesso affinacato da sfingi, per arrivare alla cella del dio attraverso una serie di piloni, cortili e sale ipstile.

    video sulla Mitologia egizia

    Vista aerea del tempio di Ramses III, 1182-1151, Tebe

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    video sul Tempio di Luxor

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    IL TEMPIO DI AMON A KARNAK

    Uno dei templi pi famosi quello di Karnak dedicato al dio Amon, creatore che assommava in s la solarit del dio Ra (Amon-Ra). la pi vasta costruzione egizia, una delle pi grandi del mondo (occupa unarea di circa 48 etta-ri), eretta nel corso di oltre mez-zo millennio (dal XVI all XI sec. a. C.), e mai conclusa. Nella grande impresa si impe-gnarono vari faraoni, desiderosi di ampliarlo, arricchirlo e render-lo sempre pi maestoso.Il complesso racchiuso dalla cinta muraria di Amon, un gran-de recinto in mattoni crudi con un perimetro di 2400 m.

    Vista aerea del tempio di Amon a Karnak

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    Laccesso al tempio avviene dalla Via degli Dei: un lungo viale fiancheggiato da 40 gi-gantesche sfingi in pietra aventi corpo di leone e testa di ariete, poste ad eterna guardia allintero complesso. Nel colossale pilone dingresso, rivolto a Occidente, costituito da due massicci torrioni affiancati, si apre la porta trionfale. Di qui si giunge al cortile maggiore, di forma rettango-lare e percorso per tutta la sua lunghezza da due file di colonne monumentali che indiriz-zano verso il secondo pilone. Superata la seconda porta sui accede alla vastissima sala ipostila.

    Viale delle sfingi Sala ipstila

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    Una selva di 134 colonne papiriformi (con i capitelli a forma di papiro aperto o chiuso) sorreggono la copertura, oggi in gran parte crollata, e consistente in giganteschi lastroni monolitici in pietra. La zona centrale, pi alta (23 m dal suolo), permetteva alla luce di il-luminare il corteo reale. Altri tre piloni di dimensioni via via decrescenti, cortili, sale ipostile e ambienti di servizio, conducevano al santuario, il luogo eletto, il centro spirituale di tutto il complesso tem-plare. Il nos, infine, era destinato ad ospitare la statua di Amon e la barca divina, con la quale il simulacro del dio poteva essere portato in processione lungo il Nilo.

    Sala ipstila, ipotesi costruttiva capitello a papiro aperto capitello a papiro chiuso

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    Le colonne e le pareti della sala erano decorate con rilievi colorati che narrano le imprese militari di Seti I (1306-1290 a.C.) e di suo figlio Ramses II (1290-1224 a.C.).

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    LA SCULTURAUno dei pi antichi esempi di scul-tura egizia risale al re Narmer, colui che unificando Alto e Basso Egitto diede il via alla I Dinastia con la quale gli Egizi fanno iniziare la loro storia (3000 a.C. ca.). Si tratta di una tavoletta per cosmetici: su una fac-cia il re indossa la corona dellAlto Egitto mentre afferra un nemico prima di ucciderlo. Sulla destra Ho-rus (il falco) regge una testa umana e sei fusti di papiro (il Basso Egitto sconfitto). Sullaltra faccia Narmer va in processione mentre sulla de-stra stanno 10 nemici decapitati. Al centro due animali fantastici intrec-ciano i colli in segno di unione. Sot-to un toro uccide un nemico.

    approfondimento sulla tavoletta di Narmer

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    La tavoletta mostra gi i caratteri stilistici tipici del-larte figurativa egizia:

    - gerarchizzazione delle figure (il re pi grande ri-spetto a tutti gli altri perch il pi importante);

    - bidimensionalit (uomini, animali, oggetti sono piatti, gli elementi sono tutti ribaltati in modo inna-turale: occhio e busto frontali, viso e gambe latera-li);

    - standardizzazione (le modalit con le quali la real-t smontata e rimontata per offrire una visione si-multanea delle varie parti diventa un canone codifi-cato e ripetuto in ogni manifestazione artistica);

    - idealizzazione (larte rappresenta significati mora-li e simbolici, non la realt delle cose osservate).

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    Il primo esempio di scultura reale a tutto tondo la statua di Zoser rappresentato con il nemes sulla testa, seduto e di dimensioni rea-li. Originariamente collocata in una cella sul lato est della piramide, Zoser poteva vedere di notte la stella polare attraverso due fori praticati nel muro allaltezza dei suoi occhi.Il sovrano seduto sul trono, cos da costituire un unico solido blocco, rigidamente frontale: pochi volumi squadrati che rendono il senso della potenza.

    Statua di Zoser (2630-2611 a.C.) nella cella originaria

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    in piedi, invece, il re Micerino tra due dee nellaltorilie-vo che lo mostra con la corona conica dellAlto Egitto, in posa frontale, le braccia aderenti al corpo, i pugni chiu-si, una gamba leggermente avanzata. Sulla sinistra la dea Hathr venerata sotto forma di vacca e dunque rappresentata con le corna fra le quali sta il disco solare perch identificata con Iside.

    Micerino tra due dee (2490-2472 a.C.)

    Corone dei re egizi

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    Come i sovrani anche gli alti dignitari, come Rahotep e Nefert, si fanno riprodurre in pose ie-ratiche, seduti immobili, gli occhi rivolti verso la divinit.Nonostante la rigidit della posa mostrano una straordinaria vivezza negli occhi e nel modellato del corpo.Si pu notare la differenza di carnagione tra uomo e donna: ocra il corpo di Rahotep, chia-ro quello di Nefert, un codice utilizzato per di-stinguere figure femminili e maschili anche in pittura e che rimanda alluso di tenere le donne chiuse in casa mentre gli uomini stavano molto allaperto e si abbronzavano di pi.

    Rahotep e Nefert (2575-2551 a.C.)

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    Con lavvento di Amenophis IV (Akhenaton) nel 1353 a.C. si assiste ad un breve periodo di umanizzazione delle immagi-ni artistiche come si pu osser-vare nel rilievo che lo raffigura con la moglie Nefertiti in atteg-giamenti affettuosi verso le tre figlie.

    Amenophis IV e Nefertiti sotto il disco solare di Aton

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    Il ritratto di Nefertiti , comunque, il maggior capolavoro ar-tistico dellet di Akhenaton. Il viso armonioso ed espres-sivo, la linea degli occhi e delle labbra nitide e raffinate.

    Busto di Nefertiti, 1353-1335 a.C.

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    Il nome del successivo faraone, Tutankhamon, noto soprattutto per le immanse ric-chezze scoperte nel 1922 nella sua tomba, un ipogeo scavato nelle pareti rocciose della valle dei Re, presso Tebe. Lo schienale del trono mostra laffettuosit dei gesti, le pose piuttosto naturali e laspressivit degli sguardi. Stessa espressivit che si riscontra nella maschera funeraria del faraone in oro e lapislazzuli.

    Schienale del trono di Tutankhamon, 1333-1323 a.C.video su Tutankhamon

    Maschera funeraria di Tutankhamon, 1333-1323 a.C.

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    LA PITTURALa funzione della pittura egizia non decorativa ma religiosa, infatti sempre realizzata sui sarcofagi, nelle camere sepolcrali e allinterno dei templi. Le immagini rappresentano spesso la vita quotidiana (lavoro nei campi, pesca, banchetti, vita domestica). La realt non rappresentata come appare alla vista ma nel modo pi elementare ed in-tuitivo possibile: le figure sono bidimensionali, gerarchiche, rappresentate nel loro profilo pi riconoscibile (anche scomponendo e ricomponendo alcune parti), con un sistema ba-sato su un reticolo che coordina e organizza ogni singolo componente.

    Griglia per la realizzazione del cnone egizio Fregio con oche di profilo, 2575-2465 a.C. Scena di caccia

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    I colori erano piatti e senza sfumature, anchessi con-venzionali (gli uomini sono rosso-bruno, le donne color ocra giallognolo). Nel disegno della figura umana vengono messe in evi-denza le caratteristiche fisiche pi significative: la testa di profilo ma locchio frontale come il busto; inve-ce di nuovo laterale la vista di braccia, gambe e piedi.

    Pelle bruna per i maschi Pelle chiara per le femmine

    Occhio di fronte sul viso di profilo

    Viso di profilo

    Spalle di fronte

    Bracciadi lato

    Piedi di profilo

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    Anche nella raffigurazione di ambienti naturali c la stessa bidimensionalit e il ribal-tamento delle figure. Molto noto in questo senso il dipinto murale che rapprsenta un giardino: gli alberi sono visti di fronte con i filari ribaltati rispetto alla vasca. La vasca vista in pianta ma i pesci e le piante che vi stanno dentro sono visti di lato. Lo spazio non

    reale e non mostra alcuna profondit.

    Giardino del defunto, dipinto murale, tomba di Nebamon, presso Tebe, XV sec. a.C.

    Rappresentazione realistica del giardino raffigurato nel dipinto murale.

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    Le tre modalit di rappresentazione di elementi posti in punti diversi dello spazio sono:

    - ribaltamento (compresenza di elementi visti dallalto e di fronte)

    - scaglionamento orizzontale (sovrapposizione parziale di figure poste sulla stessa linea)

    - scaglionamento verticale (sovrapposizione verticale di elementi raccolti in fasce)

    Ribaltamento (stagni in piantam alberi frontali) Scaglionamento orizzontale (parziale sovrapposizione delle figure) Scaglionamento verticale (carri disposti in fasce)

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    LA TOMBA DI NEFERTARI

    Uno dei cicli pittorici pi completi e significativi del Regno Nuovo quello che decora la tomba ipogea di Nefertri, sposa di Ramses II, collocata nella valle delle Regine, ad ovest di Tebe. Oggi si possono osservare circa 3.500 mq di dipinti risalenti al XIII sec. a.C.Una scala immette nellanticamera, dalla quale, attraverso unaltra scala, si giunge alla camera sepolcrale. Da qui inizia il ciclo pittorico che mostra il viaggio che Nefertari (= la pi bella fra le belle) chiamata a compiere nellaldil.

    video sulla tomba di Nefertari

    scala discendente

    anticamera

    vestibolo

    primo annesso est

    scala discendente

    camera sepolcrale

    cella assialesecondo annesso est

    annesso ovest

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    I dipinti, realizzati a tempera su un intonaco costituito da limo e argilla, meravigliano per la vivacit e il numero dei colori: infatti al rosso-mattone delle linee di contorno allincar-nato dei personaggi maschili, si aggiungono il verde di talune vesti, locra delle pelli fem-minili e il tipico nero delle capigliature e dei molti particolari. Il soffitto era di un blu intenso punteggiato di stelle dorate. Anche nelle iscrizioni gerogli-fiche si fa largo uso del colore cosicch limpressione conclusiva quella di trovarsi in un ambiente colorato e luminoso. Nelle pareti della seconda scala la decorazione anche a rilievo.

    approfondimento sulla tomba di Nefertari

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    La camera sepolcrale sorretta da quattro massicci pilastri a base quadrata costituisce la zona pi in-terna e sacra della tomba, e la volta celeste ben conservata. La sacralit del luogo impone alla pittu-ra regole ancora pi ferree come si riscontra dalla perfetta simmetria delle decorazioni, dei pilastri, la qual cosa era per gli egizi indice supremo di perfe-zione.Ogni dipinto caratterizzato dalla raffigurazione di alcuni dei e alcune dee tipiche del tempo. Tra le di-vinit pi rappresentate nella Tomba di Nefertari si possono riconoscere: Amon-Ra, Iside, Ptha.

    con il dio Ptha con il dio Amon-Ra con la dea iside