Riassunti fisica

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Transcript of Riassunti fisica

Cap. 1; da pag. 3 a pag.24.

Cap. 2; da pag. 33 a pag. 41.

Libro: La fisica di Amaldi.

Le parole colorate indicano gli argomenti.

Relazione tra la massa e l’energia E = mc2.

Una grandezza è una quantità che può essere misurata con uno strumento di misura.

Misurare una grandezza significa dire quante volte l’unità di misura è contenuta su di essa.

La definizione operativa è il significato fisico di ciascuna grandezza fisica (lunghezza, durata, velocità, temperatura, energia). Si divide in due parti:

La descrizione degli strumenti che si usano per misurare la grandezza; La maniera logica con cui utilizzare gli strumenti;

L’intervallo di tempo si misura confrontandolo con la durata di un fenomeno periodico.

L’unità di misura della lunghezza è il metro; a partire dal metro si definiscono le unità di misura dell’area e del volume.

Area = m2; area di un quadrato di lato 1m.

Volume = m3; volume di un cubo di lato 1m.

La grandezza fisica che caratterizza la quantità di materia in un oggetto si chiama massa inerziale. Per definire in modo operativo questa grandezza usiamo il carrello delle masse. Questo è costituito da un carrello provvisto di un indica, che è collegato ad una molla; a sua volta la molla è fissata ad una parete.

La densità (d) di un corpo è uguale al rapporto tra la massa (m) e il suo volume (V). d = m:V

Si chiamano grandezze derivate, le grandezze fisiche che sono definite da quelle fondamentali. Tipo la velocità.

Le dimensioni fisiche di una grandezza indicano in quale modo essa è ottenuta a partire dalle grandezze fondamentali.

L’unità di misura di una grandezza derivata si ottiene dalle unità di misura delle grandezze fondamentali da cui è tratta, a partire dalla relazione che fornisce le dimensioni fisiche della grandezza stessa.

La precisione di uno strumento è un indice della qualità dello stesso.

La portata di uno strumento è il più grande valore della grandezza che lo strumento può misurare.

La sensibilità di uno strumento è il più piccolo valore della grandezza che lo strumento può distinguere.

La prontezza di uno strumento indica la rapidità con cui esso risponde ad una variazione della quantità da misurare.

E’ impossibile fare una misura esatta: ad ogni misura è associata un’incertezza, che può essere più o meno grande.

Gli errori casuali variano in modo imprevedibile da una misura all’altra ed influenzano il risultato a volte per eccesso o per difetto.

Gli errori sistematici avvengono sempre nello stesso modo: o sempre per eccesso o per difetto.

Se si ottengono diverse misure, si sceglie come risultato il loro valore medio, che è il

rapporto tra la somma delle misure ed il numero delle misure

L’errore massimo è uguale alla differenza tra il valore massimo ed il valore minimo

diviso 2.

Il risultato di una misura si esprime scrivendo il valore medio più o meno l’errore (±).

L’errore relativo è il rapporto tra l’errore ∆x (em) ed il valore medio.

L’errore percentuale è l’errore relativo espresso in forme percentuali.