Prof. Simone Olianti - Progetto Hospice - Home · Quanto più la mia vita viene ... ( Fabio Volo,...

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Prof. Simone Olianti

Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse,

invece ora so che era lei ad aspettare che

cambiassi io.

“Le circostanze hanno meno potere di farci felici o infelici di quel che non si creda, ma l’anticipazione di circostanze

future nella fantasia, un potere immenso.”

Hugo von Hofmannsthal

“Ogni essere umano è il romanziere di se stesso, e sebbene possa scegliere tra essere uno scrittore originale

o uno che copia, non può evitare di scegliere.”

Josè Ortega y Gasset

Vivere è cambiare

• La natura è in continuo mutamento, così come gli esseri umani.

• Alcuni cambiamenti sono fisiologici, provocati cioè dall’evoluzione e dallo sviluppo individuale.

• Altri cambiamenti sono indotti dalle circostanze, dagli eventi e dalle scelte che si fanno nella vita.

• Altri cambiamenti sono provocati da crisi, fallimenti e perdite.

• Altri ancora sono provocati da percorsi interiori e terapeutici, per modificare alcuni aspetti della nostra personalità e della nostra vita che non riteniamo soddisfacenti.

Hillman racconta spesso una barzelletta:

“Quanti psichiatri ci vogliono per cambiare una lampadina? Ne basta uno: ma la lampadina deve veramente voler cambiare” (Hillman, 2005,21)

• Alcune domande affiorano spontanee a chi affronta il tema del cambiamento: Che cosa e quanto è possibile cambiare di noi stessi? Perché è così difficile cambiare? Come accorgersi quando i cambiamenti sono davvero positivi e ci portano ad una crescita? Perché il cambiamento è così frequentemente legato alla crisi e al fallimento? Quali sono gli ostacoli principali e più forti al cambiamento?

• “Ci sono parti della psiche che sono immutabili, e questo va rispettato poiché la psiche sa meglio di te perché resiste al cambiamento” (Hillman 2005, 20).

• Cambiare non significa modificare radicalmente i tratti della nostra personalità ma ci sono alcuni “ambiti” in cui i cambiamenti sono necessari e talvolta indispensabili

“Se farai quello che hai sempre fatto, otterrai quello che

hai sempre ottenuto.”

“Estremamente breve e travagliata è la vita di coloro che dimenticano il passato, trascurano il presente, temono il futuro: giunti al momento

estremo, tardi comprendono di essere stati occupati tanto tempo

senza concludere nulla”

Seneca (Epistulae ad Lucilium)

• I cambiamenti ci portano più vicini a noi stessi, ci rendono più autentici e rispettosi della nostra storia e dei nostri orizzonti.

• “Le nature più profonde non cambiano. Diventano sempre più se stesse” (Kierkegaard)

• Jung dice che “L’individuazione è diventare sempre più se stessi”

• Certi cambiamenti fanno parte di un positivo e fisiologico percorso di adattamento e di crescita: le persone che amiamo e incontriamo; gli studi e le esperienze di vita come il matrimonio e il lavoro; le speranze e le delusioni; le conoscenze e i vari tipi di apprendimenti; i lavori in corso, le modifiche, i cambiamenti di percorso che costellano la nostra esistenza contribuiscono a fare di noi stessi ciò che oggi siamo: qualcosa di più di ieri, qualcosa meno di domani.

“Spesso le persone che ti hanno portato

dove sei, non ti porteranno dove vuoi

arrivare.” Donald Trump

• In questo senso cambiare è diventare sempre più se stessi.

• Ma noi chi siamo?

IO CHI SONO VERAMENTE?

• Il grande Sant’Agostino, che oltre ad essere un grande vescovo è stato anche un filosofo straordinario scriveva:

“Io sono un mistero anche a me stesso.”

• La filosofia, sia occidentale che orientale, si è interrogata fin dall’inizio sul mistero dell’uomo. In tempi più recenti la psicologia, o meglio, le varie teorie ed approcci psicologici, continuano ad indagare, per quanto compete loro, sull’uomo: su ciò che lo caratterizza, su ciò che lo differenzia, su ciò che lo rende unico.

Non esiste una sola teoria psicologica, ne esistono molte. Ogni teoria apre finestre di conoscenza e getta una luce sul mistero dell’uomo, senza

svelarlo appieno.

H

Apprendimento Sociale Psicologie del

Profondo

Teorie Cognitiviste Teorie

Umanistiche

Tutte le teorie gettano una luce sul mistero dell’uomo ma non lo svelano appieno

IO SONO UN MISTERO ANCHE A ME STESSO

• In quello straordinario libro di James Hillman che è “ Il codice dell’anima”, leggiamo:

“Il paradigma oggi dominante per interpretare le vite umane individuali, e cioè il gioco reciproco tra genetica e ambiente, omette una cosa essenziale: quella particolarità che dentro di noi chiamiamo ‘me’ . Se accetto l’idea di essere l’effetto di un impercettibile palleggio tra forze ereditarie e forze sociali, io mi riduco a mero risultato. Quanto più la mia vita viene spiegata sulla base di qualcosa che è già nei miei cromosomi, di qualcosa che i miei genitori hanno fatto o hanno omesso di fare, alla luce dei miei primi anni di vita, ormai lontani, tanto più la mia biografia sarà la storia di una vittima.

La vita che io vivo sarà una sceneggiatura scritta dal mio codice genetico, dall’eredità ancestrale, da accadimenti traumatici, da comportamenti inconsapevoli dei miei genitori, da incidenti sociali. Questo libro ha come argomento la vocazione, il destino, il carattere, l’immagine innata: le cose che insieme sostanziano la teoria della ghianda, l’idea, cioè, che ciascuna persona sia portatrice di un’unicità che chiede di essere vissuta, che è già presente prima di poter essere vissuta.”

Hillman, 1997, 20

H GENETICA Dati biologici ereditari

AMBIENTE

Allevamento

Famiglia

Esperienze sociali

Non riconducibile ad una formula matematica

ME CARATTERERE

VOCAZIONE

Ciò che mi rende unico e irripetibile

• Al di la di queste interessanti suggestioni e provocazioni di Hillman, non c’è dubbio che noi siamo anche il frutto di ciò che abbiamo ereditato da chi ci ha messo al mondo e da ciò che impariamo continuamente dalle nostre relazioni interpersonali.

• I processi interpersonali plasmano lo sviluppo della mente durante l’intero corso della nostra esistenza, consentendoci di crescere e di cambiare

“Porta itineris dicitur longissima esse”

Si dice che la porta sia la parte più lunga del viaggio

“I rimpianti del passato ed i timori del futuro sono i parassiti che divorano il presente”

Scritta murale in una via di Roma

“Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse,

invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io”

( Fabio Volo, Le prime luci del mattino, pg.58)

“L’ uomo, senza saperlo, compone la propria vita secondo le leggi della bellezza, perfino nei

momenti di più profondo smarrimento”

( M. Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere)

“Se l’inverno dicesse: ho la primavera nel cuore,

chi gli crederebbe?” Gibran

“Qualsiasi atto ripetuto spesso dà presto vita ad un’abitudine e un’abitudine accolta, guadagna stabilmente forza. All’inizio può

essere come una ragnatela, fragilissima, ma se non si cerca di resisterle, ben presto ci lega con

catene d’acciaio” T. Edwards

“Ogni vita merita un romanzo: anche nelle più piccole cose si nasconde

qualcosa di cui meravigliarsi”

E. Polster

“La frase più pericolosa in assoluto è: abbiamo

sempre fatto così” G. Hopper

“Ogni momento di nudità e debolezza è un momento sacro, è

l’inizio inconsapevole di ogni germoglio nuovo”

GLI AMBITI DEL CAMBIAMENTO

1. Il primo ambito di cambiamento riguarda le relazioni.

Quali sono le modalità con cui entriamo in relazione con gli altri?

“Che i nostri affetti non uccidano

noi, né muoiano essi” John Donne

2. Il secondo ambito di cambiamento è l’autonomia.

Qual è il livello ottimale di indipendenza? Quale l’equilibrio tra autonomia e rapporti interpersonali?

Grazie all’autonomia si ha la libertà di cercare di intessere relazioni costruttive o di evitare o di interrompere quelle distruttive. Si è liberi di continuare una relazione perché lo si vuole fare e non perché si è costretti.

3. La terza componente del cambiamento è l’autostima.

Come l’autonomia anche l’autostima offre un contesto di libertà. Invece di essere bloccati si è liberi.

La trappola della inadeguatezza e quella del fallimento rappresentano degli ostacoli allo sviluppo dell’autostima

4. Il quarto ambito di cambiamento riguarda l’affermazione e l’espressione del proprio sé.

Si tratta della capacità di chiedere che i propri bisogni vengano soddisfatti e di esprimere i propri sentimenti.

Grazie alla capacità di affermare se stessi è possibile seguire le proprie inclinazioni naturali e gustarsi la vita.

5. Il quinto ambito di crescita è la sollecitudine verso gli altri

Uno degli aspetti più gratifica della vita è imparare a dare agli altri e ad immedesimarsi negli altri.

• La spiritualità e la fede religiosa possono essere componenti importanti del sentirsi parte del mondo nel suo insieme.

Gli scopi esistenziali: amore, espressione di sé, piacere, libertà, spiritualità potrebbero talvolta essere incompatibili l’uno con l’altro. Può darsi che la passione entri in conflitto con la stabilità, l’autonomia con l’intimità, l’espressione di sé con la sollecitudine per gli altri. Ognuno dovrà stabilire le proprie priorità.

“O le tue convinzioni limitano il tuo mondo oppure lo ampliano”

Richard Bandler

“Se vuoi rendere migliore la tua vita, devi prima rendere migliori i tuoi pensieri su di

essa e su te stesso”

Orison Swett Marden

“Siate voi stessi il cambiamento che volete realizzare nel mondo”

Mahatma Gandhi

“Due strade si aprivano nel bosco, E io, Io ho preso la meno battuta, E questo ha fatto la differenza”. ROBERT FROST

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel vedere nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi

nuovi”

MARCEL PROUST

“Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti anni o

ottant’anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La più

grande cosa nella vita è mantenere la propria mente

giovane” Henry Ford

“Nel corso della vita ho maturato la certezza che le catastrofi servono ad evitarci il peggio. E il peggio, come potrei spiegare cos’è il peggio? Il peggio è proprio aver trascorso la vita senza naufragi, essere rimasti alla superficie delle cose, aver danzato al ballo delle ombre, aver guazzato in questa palude dei ‘si dice’, delle apparenze, non essere mai stato scaraventato in un’altra dimensione”

Christiane Singer, Del buon uso delle crisi, p.33

“In questi ultimi mesi,dopo difficoltà e lotte terribili, sono stato in grado di comprendere alcune delle lezioni nascoste nel profondo della sofferenza: I preti e le persone che usano frasi prive di sapienza parlano talvolta della sofferenza come di un mistero.

Essa è in realtà, una rivelazione.Si discernono cose che prima non si erano mai intraviste. Si guarda tutta la propria storia da un diverso punto di vista”.

Oscar Wilde ( De Profundis)

“Invece che fare una vita brutta a causa dei miei malanni, cerco di fare una vita meravigliosa nonostante i miei malanni”

Milton Erickson

• Il più grande ipnotista di tutti i tempi era un medico americano di nome Milton Erickson, il quale non amava le lamentele: a 17 anni era stato in punto di morte per una grave malattia e ne era uscito con gravi menomazioni fisiche. Un’altra malattia, in età adulta, lo aveva limitato ancora di più; inoltre era un po’ sordo, daltonico, dislessico e soffriva di numerose allergie; nonostante questo, aveva sempre pensato che fosse più saggio vivere pienamente che lamentarsi per le sfortune che ci capitano.

• Ebbe una famiglia numerosa (otto figli) e felice, diventò medico ed apprezzato terapeuta: considerato tuttora il pioniere dell’ipnoterapia e ispiratore di molti approcci terapeutici.

“Albeggia e nasce soltanto il giorno che accogliamo da svegli” H.D.THOREAU

“Gli uccelli non cantano mai nelle caverne” H.D. THOREAU

“E’ meglio accendere una candela che maledire il buio”

Proverbio cinese

“Sia che tu pensi di farcela o di non farcela, probabilmente hai ragione” Henry Ford

• IL CAMBIAMENTO più importante spesso non è che un modo diverso di percepire le cose piuttosto che un cambiamento del mondo esterno.

• E ognuno di noi può cambiare la propria percezione del mondo più rapidamente di quanto non pensi.

• Cambiare è possibile ma bisogna imparare come si fa!

W. Shakespeare, Otello, atto I, scena III

“ Dipende da noi essere in un modo piuttosto che in un altro. Il nostro corpo è un giardino, la volontà il giardiniere. Puoi piantare l’ortica o seminare la lattuga, mettere l’issopo ed estirpare il timo, far crescere una sola qualità di erba o svariate qualità, lasciare sterile il terreno per pigrizia o fecondarlo col lavoro.

Il potere e l’autorità dipendono da noi.”

“La gente dà sempre la colpa alle circostanze per ciò che è. Io non credo alle circostanze. In questo mondo gli uomini che vanno avanti sono quelli che si danno da fare e cercano le circostanze che desiderano e, se non riescono a trovarle le creano” G.B. Shaw

• Fondamentale per il cambiamento è prendersi la responsabilità delle proprie scelte, senza incolpare gli altri, i genitori, la moglie, né le circostanze avverse.

• Uscire dalla logica perversa e autolimitante dei “se solo…”. Se solo fossi più bello, più ricco, se avessi avuto genitori diversi…

“ Ciò che oggi è dimostrato, un tempo era impossibile” William Blake

• Ognuno di noi comunica continuamente agli altri il modo in cui vuole essere trattato, a seconda di come tratta se stesso.

• Il motivo per cui non stai vivendo la vita che vorresti, è che stai sprecando tempo ed energie per nascondere agli altri l’idea negativa che hai di te stesso.

• Autosabotaggio e autolimitazione sono i più grandi ostacoli al cambiamento

“La vita non è quello che dovrebbe essere, è quello che è. E’ il modo in cui la vivi che fa la differenza” Virginia Satir

• Perdiamo tempo, energie e risorse nel tentativo vano di cambiare gli altri o le circostanze mentre l’unico potere che abbiamo è cambiare se stessi.

• SVEGLIATI! Hai i pennelli e i colori: impara a dipingere il quadro più bello.

• Il guaio vero è che siamo diffidenti nei confronti della gioia. Preferiamo crogiolarci nello sconforto e nello scoraggiamento, mentre potremmo viver una vita più piena e gustosa.

“Sono vasto più di quel che pensavo! Non sapevo di contenere tanta bontà” Walt Whitman

Nel corso delle sue ricerche su Dipama Barua, lo psicologo di Harvard Jack Engler le chiese la sua opinione su uno degli equivoci più comuni degli insegnamenti buddhisti: “Possono suonare ben grigi: liberarsi dall’odio, liberarsi dall’ignoranza. Che sugo c’è?” Dipama scoppiò a ridere: “ Ah! Allora non capisce! La vita quotidiana è così monotona, siamo lì a fare esperienza di ogni cosa vedendola sempre attraverso gli stessi occhiali. Una volta che l’avidità, l’odio e la percezione erronea se ne sono andati, vediamo le cose sempre tutte nuove e fresche. Ogni attimo è nuovo. Prima la vita era insipida; ora ogni giorno, ogni momento è saporito e pieno di gusto!”

Cfr. J. Kornfield, Il cuore saggio, Corbaccio, 2010, p.435)

“Prendi la tua vita e falla diventare benedizione. Fai risplendere le tue ferite”

• LEGGEREZZA: cantare l’inno della vita in mezzo alle difficoltà, le lodi in mezzo alla pesantezza.

• Il fiore di loto sboccia e fiorisce nel fango • LEGGEREZZA è sciogliere, non legare: se in una

storia d’amore non respiro, che amore è? • Qual è il nocciolo dell’amore? Cosa fa

funzionare l’amore? Cosa appesantisce le mie relazioni? Come faccio a sciuparle?

p = P- i e i

p = (P- i e ) x R i

• “La maggior parte delle persone pianifica il peggio. Pensa a quel che potrebbe andare storto e poi lo applica alla perfezione” (R. Bandler).

• Qualsiasi cosa accada nella vita prova a pensare: potrebbe essere la cosa migliore che mi sia mai capitata”.

• Imparare a cambiare il nostro punto di vista su ciò che ci accade. Lo stesso evento: per una persona è un’opportunità; per un’altra è un problema.

• LA MENTE COSTRUISCE LA REALTA’ CHE PENSA

• “La mente è duttile. Non c’è nulla che possa obbligarla ad una sofferenza irrimediabile. Un cambiamento anche minimo, nel modo di gestire il nostro pensiero, di percepire e interpretare il mondo, può trasformare la nostra esistenza” (M.Ricard)

• “Il più grande ostacolo è sempre la rappresentazione, non la realtà stessa”.

(Etty Hillesum)

• “Quando il Buddha realizzò il nirvana, in realtà scoprì ciò che era presente da sempre. Egli non entrò in una dimensione nuova: vide le cose per quello che erano. L’unica cosa che cambiò fu la prospettiva dell’osservatore” ( M. Epstein , Pensieri senza un pensatore, 1996,78).

• “Per l’innamorato, una bella donna è un oggetto di desiderio; per un eremita, motivo di distrazione; per un lupo, soltanto un buon pasto” (Canone Buddhista).

• “Soltanto chi lascia il labirinto può essere felice, ma soltanto chi è felice può uscirne”

(M. Ende,La storia infinita) • Bisogna imparare a vivere con la mente già fuori

del labirinto, anche se ci siamo dentro. • La felicità è uno stato d’animo che va anticipato:

non si può legare la felicità a come vanno le cose. La felicità è una condizione mentale da coltivare nasce dal pensiero.

• L’origine dei problemi è nella nostra mente.La soluzione dei problemi è nella nostra mente.

“AUTOBIOGRAFIA IN CINQUE CAPITOLI” di Portia Nelson 1. Cammino per strada. C’è un buco profondo nel marciapiede. Ci cado dentro. Sono perduta… sono disperata. Non è colpa mia.

2. Cammino lungo la stessa strada. C’è un buco profondo nel marciapiede. Fingo di non vederlo. Torno a caderci dentro. Non riesco a credere di trovarmi nello

stesso posto. Ma non è colpa mia.

3. Cammino lungo la stessa strada. C’è un buco profondo nel marciapiede. Lo vedo. Torno a caderci dentro…è un’abitudine. Ho gli occhi aperti. So dove sono. E’ colpa mia. Ne esco immediatamente.

4. Cammino lungo la stessa strada. C’è un buco profondo nel marciapiede. Ci passo intorno.

5. Cammino per un’ altra strada.

“Per diventare vivi, occorre il

nostro consenso” Christiane Singer

Per nascere non hanno chiesto il nostro consenso… Ma per diventare vivi, occorre il nostro consenso

“TUTTO CIO’ CHE PUOI FARE, O SOGNI DI POTER FARE,

COMINCIALO. L’AUDACIA POSSIEDE IL GENIO, LA POTENZA E LA MAGIA”

Goethe

• C’è una grande differenza tra conoscenza e applicazione della conoscenza!

• Le parole hanno un grande peso: le intenzioni non producono risultati, le azioni sì!

• Arricchisci la mappa della tua vita • “La mappa non è il territorio” (Korzbinsky) • La nostra mappa è l’occhiale attraverso cui guardiamo la

realtà: più la mappa è ricca, più puoi scegliere, più sei libero.

LE TRE ATTITUDINI DEL CAMBIAMENTO

Fiducia

Speranza

Amore

Fiducia nella vita e nella possibilità di cambiamento

“ Credo nel sole, anche quando non splende; Credo nell’amore, anche quando non lo sento; Credo in Dio, anche quando tace” (Scritta sul muro di una cantina di Colonia, dove alcuni

ebrei si nascosero per tutta la durata della guerra)

Speranza come convinzione di possibilità

“Se l’inverno dicesse: ho la primavera nel cuore,

chi gli crederebbe?”

Gibran

Amore: prendersi cura Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi Non avrò vissuto invano Se allevierò il dolore di una vita O guarirò una pena O aiuterò un pettirosso caduto A rientrare nel nido Non avrò vissuto invano. Emily Dickinson

I TRE MOVIMENTI DEL CAMBIAMENTO

Attenzione

Consapevolezza

Responsabilità

Attenzione

“Ogni giorno mi alleno ad essere attento per rendere

presente ciò che è lì ad attendermi”

Consapevolezza

Libertà di scegliere

Responsabilità

“Se non lo faccio io, chi lo farà?

Se non lo faccio adesso, quando lo farò?

Se lo faccio solo per me stesso, chi sono io?”

Rabbi Hillel

Contatti:

Cell.3387037637

e.mail: dr.olianti@gmail.com Pag. Facebook: via dell’oratorio