Post on 01-May-2015
Pietro GrecoIschia
16.04.2011
Corea del Sud Italia
Reddito pro-capite 1980 ($)
2.300 9.000
Reddito pro- capite 2010 ($)
29.800 29.400
Indice di Gini 1995
358 273
Indice di Gini 2010
313 360
Laureati tra 25 e 34 anni (in %)
60 20
Investimenti in R&S (% sul Pil)
3,2 1,0
L’era della conoscenza Lo aveva già annunciato
quasi sessant’anni fa Norbert Wiener, il padre fondatore della cibernetica in un libro in cui ne prefigurava le opportunità, ma anche i limiti.
The human use of human beings. Cybernetics and Society, 1950
Ma oggi molti ne sono convinti. Siamo entrati (stiamo entrando) in nuova, grande era nella storia della società umana: l’era dell’informazione e della conoscenza.
La terza transizione dell’economia umana
Energia Economia Società Impattoambientale
Conoscenzaapplicata a
La rivoluzione dell’agricoltura
Biologica Agricola NeoliticaStanziale
Paesaggio DomesticazioneMetallurgia
La rivoluzione industriale
Fossile Industriale Stato/Nazione
Clima,Biodiversità
TermodinamicaTrasporti
La rivoluzione della conoscenza
Rinnovabile(?)
Conoscenza Globale
e/o glocale?
?
Post-umano?
Sistemi complessi
Era della conoscenza Il valore dei beni e dei servizi
che vengono scambiati non è determinato in maniera prevalente né dal valore della materia prima, né dal valore del costo del lavoro fisico effettuato dall’uomo.
Il valore dei beni e dei servizi è determinato sempre più dal contenuto di conoscenza che il bene o il servizio contiene.
La società della conoscenza(Usa)
Educazionee società della conoscenza Cresce il tasso di istruzione
Nei paesi Ocse la percentuale di giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni con un’istruzione secondaria superiore è di 13 punti più alta degli adulti di età compresa tra 45 e 54 anni.
I laureati sono 3 volte in più
La scolarizzazione tra gli immigrati è minore e le competenze (registrate con metodi tipo PISA) sono spesso decisamente inferiori.
L’accesso negato
Nei paesi Ocse l’occupazione cresce col tasso di scolarizzazione
Nei paesi Ocse le persone laureate e/o specializzate guadagnano in media il 50% in più rispetto ai non laureati
Ma le donne anche con laurea guadagnano meno degli uomini
Pil mondiale
0
5.000.000
10.000.000
15.000.000
20.000.000
25.000.000
30.000.000
35.000.000
40.000.000
45.000.000
1
1000
1500
1600
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1820
1870
1913
1950
1973
2003
anno
mili
on
i di d
olla
ri (
a P
PP
an
no
19
90)
Le promesse infrante Nessun trionfalismo
Molte - troppe - sono, come sostiene Joseph Stiglitz (In un mondo imperfetto, 2001), le promesse infrante della globalizzazione, compresa la globalizzazione della conoscenza.
Troppo spesso la scienza e la tecnologia vengono usate come nuovi fattori di esclusione sociale.
In un nuovo mondo Con molte stridenti
contraddizioni
Sviluppo diffuso: mai la Terra è stata così ricca
Disuguaglianza enorme: mai sulla Terra c’è stata tanta disuguaglianza
Fragilità enorme: crisi ricorrenti
Coscienza enorme: mai abbiamo avuto maggiore coscienza dei limiti dello sviluppo
La scienzanell’era conoscenza
Luciano Gallino Tecnologia e democrazia, 2007:
L’era della conoscenza, fondata sulla:
produzione incessante di nuova conoscenza scientifica
e su quel tipo di tecnologia che «incorpora volumi senza fine crescenti di conoscenza scientifica».
L’era della conoscenza La scienza ci ha sbarcato nel nuovo mondo
La scienza: tre novità strutturali
Negli ultimi 15 anni, secondo la NSF
1. Crescita degli investimenti complessivi in R&S
2. Crescita degli investimenti privati
3. Da un mondo bipolare a un mondo multipolare della ricerca.
19
90
19
92
19
94
19
96
19
98
20
00
20
02
20
04
20
06
0
200
400
600
800
1000
1200
anno
Investimenti mondiali in R&S(in miliardi di dollari a PPA)elaborazione propria su dati OCSE
Spesa in R&S negli Usa
(in milioni di dollari, a dollaro costante 2003)
0
50000
100000
150000
200000
250000
300000
1953
1957
1961
1965
1969
1973
1977
1981
1985
1989
1993
1997
2001
anno
mili
on
i di d
olla
ri
Federale
Industria
Altri
TOTALE
Hi-tech export
L’Europa, oggi L’Europa patria della
scienza
Ancora oggi molti punti di forza
Grandi università 17 milioni di studenti Grande attenzione
alla scienza di base
Investimenti in R&S in Europa
R&S % sul Pil
Usa 2,8
Giappone 3,3
Cina 1,5
Mondo 2,0
Europa 1,7
... aspettando Lisbona … e Barcellona
Lisbona 2000 Europa leader della società
della conoscenza entro il 2010
Barcellona 2002 Europa spesa in R&S al
3,0% del Pil entro il 2010
2,0% imprese 1,0% stato
Ricerca +educazione
Investimenti in conoscenza(% sul Pil)
Italia 2,4
Gran Bretagna
3,7
Francia 3,7
Germania 3,9
Canada 4,7
Giappone 5,0
Corea 5,8
Stati Uniti 6,6
Svezia 6,8
L’Italia nell’era della conoscenza
Crescita del Pil in Italia in rapporto a quello medio europeo (EU=15)
Fig. 2 Andamento della variazione % del Pil UE = 1
0.9985
0.999
0.9995
1
1.0005
1.001
1970
1972
1974
1976
1978
1980
1982
1984
1986
1988
1990
1992
1994
1996
1998
2000
2002
2004
2006
Fig. 1 Italia: Andamento del Pil pro capite UE(15) = 1
0.90.920.940.960.98
11.021.041.061.08
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Fonte: Eurostat
Produttività relativa del lavoro in Italia e in Europa(Europa 27 = 100)
100
110
120
130
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
anno
Ind
ice
di p
rod
utt
ivit
à
Italia
EU 15
Retribuzione media per addetto
Fig. 10 - Retribuzione media per addetto
15
20
25
30
35
40
45
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Media 7 paesi UE
Italia
4,00
4,20
4,40
4,60
4,80
5,00
5,20
5,40
5,60
5,80
6,00
Svizze
ra
Fin
lan
dia
Sve
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Da
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Sin
ga
po
re
US
A
Gia
pp
on
e
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nia
Ola
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a
Re
gn
o U
nito
Italia
Global Competitiveness Index
ItaliaAndamento dell'indice di Gini
32,533
33,534
34,535
35,536
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004In
dic
e d
i Gin
i
Perché il declino?
Export hi-tech
Andamento storico della spesa in R&S
0
1
2
3
4
1994
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Italia
UE-15
Usa
Giappone
R&S
Lo Stato
Le imprese
+ Privato
Italia:
Pubblico 60%
Privato 40%
0
0,5
1
1,5
2
Italia
UE
-25
OC
SE
Usa
Investimenti in R&S dello Stato e delle imprese
(in % rispetto al Pil)
Stato
Imprese
Spese in R&S delle imprese(in % rispetto al Pil)
00,20,40,60,8
11,21,41,61,8
1995
2000
2001
2002
2003
2004
2005Italia
OCSE
UE-25
Investimenti delle imprese in R&S
40
45
50
55
60
65
70
75
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
anno
% s
ul t
ota
le in
vest
imen
ti in
R&
S
Italia
Germania
Francia
Spagna
UK
UE 25
Fig. 9 - Numero di ricercatori nelle imprese ogni mille addetti
0.00
1.00
2.00
3.00
4.00
5.00
6.00
7.00
8.00
1991 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Media 10 Paesi UE
Italia
Le due Italie?
Marco Fortis:Giulio Tremonti
Esistono due paesi diversi
… uno che va
… l’altro che non va
Ma c’è un’Italia che va …
Pil pro capite del Nord-Centro Italia e di altre regioni o paesi UE con popolazione oltre i 40 milioni di abitanti: anno 2005
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
28.335
27.76127.376
27.197
25.387
23.069
20.000
21.000
22.000
23.000
24.000
25.000
26.000
27.000
28.000
29.000
BENELUX ESCANDINAVIA UE
ITALIA NORD-CENTRO
INGHILTERRA EX GERMANIAOVEST
FRANCIA SENZAOLTRE MARE
SPAGNA
0
10
20
30
40
50
60
70
80
PIL PPS pro capite (euro) Popolazione (milioni, scala a destra)
Le dieci più povere regioni della UE-15 in termini di Pil per abitante: anno 2005
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
15.383 15.257 15.121 15.09814.817
14.287 14.215
13.39913.235
14.979
10.000
11.000
12.000
13.000
14.000
15.000
16.000
0
1
2
3
4
5
6
7
PIL PPS pro capite (euro) Popolazione (milioni, scala a destra)
Le due Italie?
Esistono due paesi diversi …
… ma si muovono davvero in direzioni opposte?
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
% sul Pil
Sud Nord Germania
Investimenti in R&S
Oltre il declino
Entrare nella società democratica della conoscenza
Cambiare la specializzazione produttiva del sistema paese
Oltre il declino
Cambiare la specializzazione produttiva del sistema paese
C’è un ruolo per lo stato + investimenti + (giovani) ricercatori
progetti nazionali di ricerca
Proposte/1 1. Ricerca e formazione. Netto aumento (e non diminuzione) degli
investimenti pubblici in scienza e alta formazione: ovvero più centri di ricerca, più ricercatori e più offerta universitaria (seria) nell’intero paese e, soprattutto, al Sud.
Si potrebbe iniziare, per esempio, estendendo l’attività degli Enti pubblici di ricerca, soprattutto nel Mezzogiorno – area da cui, con l’eccezione della città di Napoli, sono particolarmente assenti.
Chiediamo che questi investimenti siano elargiti attraverso una rigorosa valutazione a monte, affidata a referees internazionali.
Potremmo chiedere che a coordinarla sia l’European Research Council, sulla base delle procedura utilizzate per il progetto Ideas?
Proposte/2
2. Grandi progetti infrastrutturali.
Finanziamento di grandi progetti (nel campo delle telecomunicazioni, nel campo dell’energia rinnovabile, dei beni culturali, della tutela del territorio e più in generale dell’ambiente) capaci di generare una domanda di beni, preferibilmente di beni pubblici, ad alto tasso di conoscenza aggiunta che a sua volta stimoli le grandi imprese nazionali – ma anche le medie e piccole – a sviluppare un’autonoma e originale capacità di innovazione nel campo dell’alta tecnologia.
Proposte/3
3. Stimolo alla creazione di un tessuto di piccole e medie «imprese della conoscenza».
Stimolo alla nascita di una nuova rete di imprese, anche piccole e medie, che accetti la sfida della conoscenza attraverso il finanziamento mediante venture capitals pubblici assegnati a progetti di sviluppo tecnologico e di produzione altamente innovativi proposti da singoli o da gruppi, sulla base di una rigorosa review, a opera di scienziati e economisti ed esperti di innovazione internazionali, a loro volta scelti con criteri trasparenti da organismi scientifici ed economici di livello internazionale, in un meccanismo non dissimile da quello del progetto Ideas dell’ERC.