Piccolo (cultura), Riccardo Lanari ... -...

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Corriere del Mezzogiorno Giovedì 15 Ottobre 2015 NA11

CulturaTempo libero

La cerimoniaRoma, al Senatopartenopei illustriper il Premio Dorso

Oggi alle 16, al Senato, presso la sala Zuccari di palazzo Giustiniani, cerimonia del Premio Guido Dorso, promosso dall’omonima associazione presieduta da Nicola Squitieri. Destinatari quest’anno per le varie sezioni della 36° edizione sono, fra gli altri, Raffaele Cantone (nella foto - istituzioni), Antonio Martino (economia), Francesco Piccolo (cultura), Riccardo Lanari (ricerca), Biagio Mataluni (imprenditoria privata); Bruno Siciliano (università) e Massimo Milone (giornalismo).

Andar per monumenti

U na maratona attraversoventi luoghi d’arte ge-neralmente inaccessi-bili svelati dal Fai, Fon-

do ambiente italiano. Questo il senso della quarta

edizione della Fai Marathon,domenica prossima. In Campa-nia sono quattro le provincecoinvolte in un evento al qualelavorano oltre cento volontari dei gruppi Fai Giovani e realiz-zato con la partnership con IlGioco del Lotto, a sostegno del-la campagna di raccolta fondi.Maria Rosaria de Divitiis, presi-dente del Fai Campania, insie-me con Elda Morlicchio, rettoredell’Università L’Orientale, hapresentato la giornata promet-tendo emozioni, sorprese ine-dite e visite in luoghi dei qualimolti non conoscono neanchel’esistenza.

Il fulcro delle escursioni or-ganizzate a Napoli è il centrostorico. Verranno proposte visi-te alla monumentale chiesa diSan Giovanni a Carbonara e al-l’annesso parco di Re Ladislao,giardino storico di straordina-rio valore architettonico dove loscrittore Alberto Gallo leggeràalcuni brani tratti dal suo libro«Indian Napoli» e il gruppomusicale Ars Nova si esibirà incanti di tradizione napoletana.Non lontano, su via Tribunali,sarà possibile visitare la Stanzadel Lazzaretto dell’ex Ospedaledella Pace, caratterizzata da unballatoio che costeggia le pareti,usato per calare cibo e bevandeai malati, e da bellissimi affre-schi. In via Benedetto Croce sipotrà ammirare Palazzo Vene-zia, donato da re Ladislao I diNapoli alla Serenissima Repub-blica di Venezia intorno al 1412come abitazione per i consoligenerali a Napoli, che aprirà al pubblico il suo bel cortile, gliappartamenti e il giardino pen-sile con la casetta pompeiana ela «grotta della Madonnina».

La Fai Marathon è aperta a

Il difficile rapporto tra fede e omosessualitàIl libro di Eduardo Savarese affronta uno dei temi cruciali del dibattito nella Chiesa

I ntorno ai quattordici anni misono allontanato dai sacramen-ti, così come uno scrittore senza

più ispirazione abbandona la pen-na sul tavolo. Quasi in contempora-nea ho cominciato a vagheggiare labellezza del corpo femminile. Il fat-to che mi sia appassionato all’ulti-mo saggio di Eduardo Savarese,Lettera di un omosessuale allaChiesa di Roma, edito da E/O, la di-ce lunga sulla capacità del testo diindurre anche un non-credenteeterosessuale a riflettere e ripensa-re. Contrariamente a chi scriveEduardo è un cattolico, osservantein modo non ritualistico; la sua pratica è operosa, l’affetto per laChiesa e Cristo ardente. Come cat-tolico e omosessuale desidera dinon essere respinto da colei, laChiesa romana, che lui ama. In con-seguenza desidera di potersi acco-stare alla totalità dei sacramenti

tutti, ma un trattamento di favo-re verrà riservato agli iscritti e achi si iscriverà durante l’evento,cui saranno dedicate apertureancora più eccezionali, corsiepreferenziali ed eventi speciali.

A Napoli agli iscritti verrannoproposte visite al Cabinet delDuca di Palazzo Corigliano, inpiazza San Domenico Maggio-re, dominato da una vistosa de-corazione rococò, con le scultu-re allegoriche e gli arabeschi inmarmo bianco del pavimentodello studiolo privato. Ancora,su via Tribunali ci si potrà fer-mare ad ammirare palazzo Spi-

nelli di Laurino e le opere d’arteesposte nel grande apparta-mento della scrittrice franceseNathalie de Saint Phalle, arric-chito da decine di opere donateda artisti contemporanei. Infi-ne, saranno riservate visite spe-ciali all’affascinante e strava-gante casa del pittore, poeta e fi-losofo napoletano Giuseppe Ze-vola in via Atri.

Nella provincia di Salerno sa-rà Amalfi la tappa 2015 della FaiMarathon. In calendario la visi-te alla Cattedrale, al chiostro delParadiso, alla Basilica del Croci-fisso, sede dagli anni ’90 del

Port’Arsa fino al Ponte Leprosoe al complesso dei Santi Qua-ranta. La provincia di Avellinopropone infine un itinerario aSolofra, sulle tracce dei capola-vori della pittura del ‘600: prota-gonisti i maestri Giovan Tom-maso e Francesco Guarini, An-gelo e Francesco Solimena. Ol-tre La Collegiata, uno degliedifici più rappresentativi diSolofra, saranno aperte al pub-blico la Chiesa di San Domeni-co, Santa Maria del Soccorso,Santa Teresa, Sant’Agata e San-t’Andrea Apostolo.

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I ragazziAll’eventodel 18 lavoranooltre cento volontari dei gruppi Fai Giovani

I sitiIn alto,da sinistra,in senso orario, San Giovannia Carbonara, poi, la Casina Pompeianadi Palazzo Veneziae sotto,qui a fianco,il Duomodi Amalfie la Collegiata di Solofra

che la Chiesa cattolica contempla,matrimonio incluso. Da ciò lostruggimento dei passi più stretta-mente autobiografici del libro. Li-bro che, tuttavia, è l’esatto contra-rio di una querimonia. Dalle partidi Eduardo vige un’intelligenza pa-cata e ferma. Si pensa, dunque, e losi fa con il rigore logico-conse-quenziale di chi ha interiorizzato epratica il sapere giuridico.

Veniamo al punto, dunque alleargomentazioni che innervano il li-bro. Partirei dall’assunto dell’operache più la distingue dalla pamph-lettistica del campo omosessualesul tema. Vale a dire dal non-rifiuto,da parte di Savarese, di nozioniquali Natura e naturalità. La realtàumana, afferma con ragione Sava-rese, non è riducibile per intero aduna costruzione sociale e culturale.Concordo. Il nostro stesso venire almondo, aggiungerei io, s’instauraattraverso atti saturi di naturalità:lo schema psico-motorio della su-zione ed il fenomeno della montata

lattea. Due atti di Natura che im-pronteranno la nostra coscienza, ilnostro inconscio, parte della nostraesistenza successiva (la madre, e dunque il femminile, come primooggetto di piacere e di amore, peresempio). Negando che tutto siamera costruzione culturale Eduar-do pone oltretutto la Fede al riparodal relativismo anche se, si potreb-be obiettare, rischia di ridare fiatoalle trombe di chi, in nome dellaNatura, contesta alla omosessualitàil suo essere contro Natura. Savare-se qui è davvero brillante contro-ar-gomentando, con ragione e sul filodi Ragione, che la Natura prevedeed ammette l’eccezione, la varianza,la dissonanza come parti costituti-ve di se stessa. L’eccezione del-l’omosessualità o della bisessualitàforma parte integrante dell’orditodella Creazione, della sua armoniadiscordante. Tanto è vero, affermoio sviluppando il pensiero diEduardo, che bisessualità e omo-sessualità accompagnano – come

un controcanto spesso «a boccachiusa» - la storia naturale e cultu-rale tanto dell’eros quanto dell’af-fettività. Venendo talvolta, la bises-sualità, prevista e regolata dai qua-dri culturali di intere civiltà comequelle greca e romana (vedasi ilfondamentale Eva Cantarella, Se-condo Natura. La bisessualità nelmondo antico). Questo taglio argo-mentativo ritengo possa davverocondurre ad una comprensione piùpiena della dimensione omoses-suale da parte delle gerarchie ro-mane e della riflessione teologico-morale. I miei dubbi, invece, con-cernono la possibilità di un ricono-scimento del matrimonio, edunque della filiazione omoses-suali, da parte della Chiesa cattoli-ca. In base al motivo che, mentrel’omosessualità appartiene al pas-sato, al presente e all’avvenire del-l’umanità, il matrimonio fra appar-tenenti al medesimo sesso configu-ra una modalità di filiazione chenessuna società umana storica ha

mai sperimentato o anche solo im-maginato (e meno che mai quel-l’antichità classica pur così estraneaalla stigmatizzazione e tabuizzazio-ne delle pratiche omosessuali o bi-sessuali). Il matrimonio omoses-suale – ed è il mio un giudizio «difatto», non «di valore» - fonda unacesura a tal segno radicale da quali-ficarsi come estranea non solo alladoppia eredità storica dell’Ebrai-smo e del mondo classico, sia pureripensati alla luce dell’Annuncio diCristo, che costituisce l’humus do-ve il Cattolicesimo affonda tutte leproprie radici. Il «matrimonioegualitario» si caratterizza, piutto-sto, come un affrancamento dal-l’idea stessa di tradizione tout court. Ciò che Eduardo chiede allaChiesa di Roma mi appare, dunque,come l’invocazione a rinnegare in un solo colpo la propria storia el’insieme della Storia. Questa la miaimpressione, forse im-pertinente eincompetente, da esterno all’oriz-zonte della Chiesa e al suo misterofondativo. Rimane, invece comefatto certo, che il lavoro di Savareseimpegna temi cruciali in un modotale da perturbare e far riflettere siail credente che il non-credente. Sipuò chiedere di più, vorrei dire sipuò chiedere di meglio, a un libro?

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di Anna Paola Merone

Museo Diocesano, alla Cripta diSant’Andrea. Poco distante, alargo Santa Maria Maggiore, sa-rà possibile ammirare la Criptadi San Filippo Neri, riaperta nel2013 dopo un lunghissimo in-tervento di restauro finanziatodalla Reale ArciconfraternitaMaria Santissima Addolorata.Per gli iscritti al Fai ci sarà anchela visita al Palazzo Arcivescovile.

A Benevento si andrà alla sco-perta del quartiere medievaleTriggio per proseguire lungo unpercorso che porterà al TeatroRomano, all’Arco del Sacra-mento, alle mura longobarde, a

Il libro «Lettera di un omosessuale alla Chiesadi Roma»di Eduardo Savaresesi presenta oggi (ore 18) alla Feltrinellidi ChiaiaCon l’autoreintervengonoPaolo Isottae SebastianoMaffettone

Domenica c’è la Fai MarathonVenti luoghi d’arte generalmente inaccessibili svelati dal Fondo ambiente italianoA Napoli percorso nel centro storico fra San Giovanni a Carbonara e Palazzo Venezia

di Vladimiro Bottone