Post on 17-Feb-2019
Introduzione
• Progressivo aumento della popolazione anziana nel MONDO • In ITALIA al 1° gennaio 2015 età media della popolazione 44,4 anni (ISTAT)
Stima progressione OMS
ANN0 Persone >60anni
2000 600milioni
2025 1,2miliardi
2050 2 miliardi
• Secondo il rapporto ISTAT del 2014, oltre la metà della popolazione ultra 75enne soffre di patologie croniche gravi.
Popolazione anziana su popolazione totale. Fonte: elaborazione Regione Piemonte su dati ISTAT
Popolazione tot Over 65 Over 80 %rispetto agli over
65
PIEMONTE 4.424.000
1.082.540 331.150 30,6%
BIELLESE 179.500
49.429 15.886 32,14%
Oltre la metà della popolazione >75anni soffre di patologie croniche gravi. Nella classe “65-69 anni” e “75 e oltre” soffrono di almeno 1 cronicità grave rispettivamente: Donne 28% e 51% Uomini 36% e 57%
(Fonte ISTAT 2014-Rapporto annuale 2014)
Le dimensioni dell’utenza…
• Oggi in Italia l’andamento demografico
evidenzia che le età più anziane aumentano ad
un ritmo più alto della crescita della
popolazione anziana in generale. (SIGG)1
• Tra il 1997 e il 2021 gli over65 passeranno da
9.993.000 a 13.209.000 (+32%)1
• Gli over80 da 2.299.000 a 4.090.000 (+78%)
(ISTAT)1
1-Golini A., Basso S.,Reynaud C. “L’invecchiamento della popolazione negli ulitimi 20 anni e nei prossimi 20”.
G.Gerontol 2002;50:177-180
L’EVOLUZIONE DELLE RSA …LA DOMANDA
Fino 2° metà anni 80
• Utenza indistinta
• Motivazioni socio-economiche, abitative,emarginazione sociale, sanitari, dipendenza
Fine anni 80
• Crescente disabilità
• Dipendenza e bisogni sanitari sempre più complessi
Anni 90 e fino ad oggi
• Crescente domanda di assistenza sanitaria
• Costante aumento della compromissione cognitiva
Scarcella, Guerrini, Ramponi, Trabucchi. Cap.3- L’organizzazione dell'attività in RSA. In: Manuale di igiene e organizzazione delle residenze sanitarie assistenziali. Maggioli Editore; 2014. pag. 75.
L’EVOLUZIONE DELLE RSA …LA STRUTTURA
PROGRESSIVA RIDUZIONE ATTIVITA’ DI
ENTI RELIGIOSI
INTRODUZIONE DI SERVIZI PIU’ PROFESSIONALI.
NORMATIVE AD HOC CON REQUISITI:
PROFESSIONALI
TECNICO- STRUTTURALI
GESTIONALI
La FRAGILITA’
Fragilità
ETA’
FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”
90% degli Ospiti in
RSA
Gli OSPITI
Grande complessità medica
Particolare vulnerabilità agli eventi avversi
Soffrono di molte malattie croniche instabili
Soffrono di problemi cognitivi,affettivi,funzionali
Sono vulnerabili a danni diretti o indiretti da farmaci
Sono spesso poveri economicamente ed emarginati socialmente
Sono ad alto rischio di morbilità acuta e mortalità
FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”
Gli OSPITI
In italia gli over 65enni sono il 20% della
popolazione e consumano il 30% dei farmaci
RARISSIMO, quasi impossibile, trovare in RSA
Ospiti che NON sono trattati farmacologicamente
E ¾ sono trattati con psicofarmaci.
FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”
FARMACI DI MAGGIOR UTILIZZO:
•Cardiovascolari (digossina, antiarimici, diuretici)
• Psicofarmaci •Gastrointestinali •Analgesici •Ipoglicemizzanti •Potassio
Gli OSPITI
Turn over annuo ospiti rsa 25 – 35%
Significa che mediamente ogni 4-5 anni c’è un
ricambio complessivo degli ospiti degenti
FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”
Nelle RSA U.S.A il 73% dei degenti soffre di qualche forma di DEMENZA
(MDS Records, 2008)
FONTE: SIGG – S. MARINO 55° Congresso nazionale; “Il geriatra in RSA”
Tabella 1-DGR45-4248 30luglio2012
LIVELLO TIPO DI UTENZA MIN/DIE
Ass.Inf./Riab/Mant
psico-fisico
ALTA INCREM
Punt 12
NON autosufficienza di alto grado. Demenza con
alterazioni comportamentali. Alimentazione enterale
(PEG). LDD >=3°
46’
ALTA
Punt 10-11
Polipatologie di diversa natura e gravità con elevata
non autosuff.Deficit cognitivo di grado variabile. LDD
<3°. Alimentazione enterale (PEG).
30’
MEDIO/ALTA
Punt 9
Patologie cronico degenerative con compromissione
dell’autonomia di grado medio con o senza deficit
cognitivi e alteraz comportamentali (PEG) 25’
MEDIA
Punt 7-8
Polipatologie cronico degenerative moderatamente
stabili con deficit di autonomia di grado medio.
Deterioramento cognitivo di grado variabile e lievi
disturbi comportamentali.
18’
MEDIO/BASSA
Punt 6
Modesta perdita dell’autonomia nella deambulaz. e
nelle ADL; Modesta compromissione cognitiva senza
disturbi comportamentali. 13’
BASSA
Punt 5
Parziale perdita di autonomia funzionale e/o motoria
con declino cognitivo lieve 8’
SE SUCCEDE UN “FUORI PROGRAMMA”…
5 MIN
• VALUTAZIONE DELL’OSPITE
• COMPRENSIONE DELL’ACCADUTO
• RILEVAZIONE DEI PARAMETRI VITALI
5MIN • ATTIVAZIONE AMBULANZA
15-20 MIN
• FORNIRE I PRIMI SOCCORSI AL MALATO
• ASSISTERE L’OSPITE NELL’ATTESA DEI SOCCORSI
15MIN
• PREPARARE E PREDISPORRE LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA AD UN EVENTUALE TRASPORTO IN OSPEDALE (E PER UN EVENTUALE RICOVERO)
10MIN • AVVISARE I FAMIGLIARI (AFFINCHE’ SIANO INFORMATI DELL’ACCADUTO E POSSANO RAGGIUNGERE L’OSPITE.
55
MIN
• QUINDI PER UN FUORI PROGRAMMA CHE PUO’ ESSERE UN’EMERGENZA O URGENZA,PER ASSISTERE
ADEGAUTAMENTE L’OSPITE SI POSSONO UTILIZZARE IN MEDIA QUESTI MINUTI CHE VANNO SOTTRATTI A
QUELLI PREVISTI DALLA NORMATIVA
DEFINIZIONI
INTERVENTO CELERE MA NON IMMEDIATO NON COMPROMISSIONE PARAMETRI VITALI
GRAVE COMPROMISSIONE DEI PARAMETRI VITALI ESITO: E’ IN GIOCO LA SOPRAVVIVENZA DEL PZ. INTERVENTO IMMEDIATO
Per definire URGENZA E EMERGENZA è INDISPENSABILE il concetto di
ESITO
che in ambito sanitario si riferisce alle modificazioni delle condizioni di salute prodotte nei destinatari degli interventi medici.
E
S
I
T
O
SOPRAVVIVENZA DEL PZ. Grave compromissione
parametri vitali
INTERVENTO IMMEDIATO
INTERVENTO PRONTO NON IMMEDIATO
NO compromissione parametri vitali
IL TRIAGE In ospedale la valutazione delle urgenze/emergenze prende
il nome di TRIAGE ed è eseguita da un INFERMIERE a tutti i pazienti PRIMA delle visita medica. Si tratta di una valutazione infermieristica e non richiede formulazione di Diagnosi né esecuzione di esami strumentali.
Co
dic
e c
ol
or
e
IL TRIAGE IN RSA
Perché non utilizzare un metodo simile di fronte ad un improvviso peggioramento del quadro clinico di un paziente degente in RSA?
TRIAGE
SEMPLICE
RAPIDO
ESEGUITO DA PERSONALE
INFERMIERISTICO
SCREENING SULLE
TEMPISTICHE
N.E.W.S. national early warning score
• CONDIZIONE DI GRAVITA’ IMPROVVISA
• NON PRECEDUTA NELLE ORE/GIORNI PRECEDENTI DA DETERIORAMENTO CONDIZIONI CLINICHE
Nei pz ricoverati in
ospedale o RSA
• MAGGIORI POSSIBILITA’ DI SOFFRIRE IN ACUTO DI EVOLUZIONE DELLA PATOLOGIA BASE
• RIACUTIZZAZIONE PZ CRONICI
SFORZARCI DI
INDIVIDUARE
SEGNI E SINTOMI
CLINICI CHE
PRECEDONO IL
FATTO ACUTO
Cosa dice la letteratura?
• Condizioni precedenti 70-85% degli ACC sono preceduti da segni e sintomi • Quasi sempre non è imprevisto nè inatteso Il deterioramento progressivo è relativamente lento ed inizia anche 24 ore prima • Il precoce riconoscimento dei pazienti a rischio
potrebbe ridurre • L’incidenza di ACC • La mortalità • Evitare tentativi inappropriati di rianimazione
La valutazione del paziente a rischio
Valutare prima
di agire
Applicare una procedura standardizzata per monitorare e registrare le condizioni cliniche dei pazienti al momento del ricovero e durante la degenza
Applicare un approccio sistematico al paziente a rischio
Identificare le
priorità cliniche
Al ricovero Parametri da rilevare Livello di coscienza Frequenza respiratoria Saturazione di ossigeno Frequenza cardiaca Pressione arteriosa Temperatura corporea Sono da considerare ulteriori parametri in relazione a : diagnosi di ingresso, comorbidità e programma terapeutico
Proteggere il rachide cervicale se sospetto una caduta
Valutare la coscienza
Richiedere il carrello d’emergenza e DAE (se previsto)
Valutare la pervietà delle vie aeree
Somministrare ossigeno alla più alta FI02 possibile (maschera + reservoire FIO2 0.9)
OSSERVO ( Distress respiratorio? Utilizzo muscolatura accessoria?)
CONTO F.R. (30 SECONDI) 12-20 atti fisiologici
PULSIOSSIMETRIA (88-92% range se BPCO)
POLSO RADIALE
POLSO CAROTIDEO SE NON PERCEPIBILE IL POLSO RADIALE
FC 30 SECONDI
PAO
MONITOR SE POSSIBILE
ACCESSO VENOSO 18G O 20G
SCOPRIRE IL PAZIENTE
OSSERVARE
GARANTIRE LA PROTEZIONE TERMICA
CUTE E MUCOSE
TEMPERATURA CORPOREA
EMORRAGIE IN ATTO
PRESIDI E FARMACI INDISPENSABILI
• Carrello EMERGENZE completo di: ① pallone ambu ② cannule di mayo ③ DAE (se previsto)
•Aspiratore
•Ossigeno
•Pulsiossimetro
•Monitor multiparametrico (se previsto)
LA FOTOGRAFIA DEL PAZIENTE
Il personale del Pronto Soccorso non conosce l’utente, quindi è necessario che venga inviata una “FOTOGRAFIA DELL’OSPITE IN AMBIENTE STRUTTURA”…
Che permetta di capire com’era e
com’è cambiata la situazione clinica
LA FOTOGRAFIA DEL PAZIENTE
DATI ANAGRAFICI/ANAMNESTICI TERAPIA IN ATTO MOTIVO DELL’INVIO e fotocopie della recente documentazione se richiesto da 118 ALLERGIE RIFERIMENTI RSA RECAPITO TELEFONICO DEI FAMILIARI(già avvisati ?)
INFO
•COMUNICAZIONI TRA PERSONALE RSA E PS PER AGGIORNARSI CIRCA IL PERCORSO DEL PAZIENTE •COMUNICAZIONI CON LA RSA AL MOMENTO DI RICOVERO O DIMISSIONE
Professionista…Responsabilità Legge 42 del 26 febbraio 1999
Pieno riconoscimento dell’autonomia e la responsabilità dell’esercizio della professione
Obbligo di documentare le attività infermieristiche
Profilo Professionale
Formazione
Laurea e Post laurea
Codice Deontologico
Professionista…Responsabilità
Responsabilità infermieristica Profilo professionale D.M. 739/1994
L’infermiere è responsabile dell’assistenza infermieristica.
(Profilo Professionale e Codice deontologico Art.1)
Profilo Professionale
Il Codice Deontologico…
L’infermiere
ART.9
…nell’agire professionale, si impegna ad operare con prudenza al fine di non nuocere
ART.6 …riconosce la salute come bene fondamentale della persona e interesse della collettività e si impegna a tutelare con attività di prevenzione, cura, riabilitazione e palliazione
ART.1
…è il professionista sanitario responsabile
dell’assistenza infermieristica.
ART.18
…in situazioni di emergenza-urgenza, presta soccorso e si attiva per garantire l’assistenza necessaria
Il Codice Deontologico Infermieri - 2009
L’infermiere ART.28
…rispetta il segreto professionale non solo per obbligo giuridico, ma per intima convinzione e come espressione concreta della reciproca fiducia dell’assistito
ART.26
…assicura e tutela la riservatezza delle informazioni relative alla persona. Nella raccolta, nella gestione e nel passaggio di dati, si limita a ciò che è pertinente all'assistenza.
ART.27
…garantisce la continuità assistenziale anche contribuendo alla realizzazione di una rete di rapporti interprofessionali e di un efficace gestione degli strumenti informativi
Codice Deontologico
Lo strumento informativo individuale finalizzato a rilevare tutte le
informazioni anagrafiche e cliniche significative relative ad un paziente
e ad un singolo episodio di ricovero. (Ministero della Sanità 1992)
La documentazione infermieristica
Documentazione infermieristica
Documentazione clinica
ART 32 Costituzione Due realtà integrate in funzione del fine comune della “Tutela della Persona”
La documentazione infermieristica
La documentazione infermieristica che entra a far parte della Cartella clinica (ovvero, la cartella infermieristica ) è la rappresentazione in forma scritta degli atti compiuti dagli Infermieri in relazione a una determinata persona, dei rilievi effettuati sulla medesima, delle informazioni raccolte, nonché dei dati di carattere progettuale inerenti la pianificazione dell'intervento assistenziale di competenza infermieristica e delle connesse valutazioni.
D.Rodriguez- A. Aprile in Medicina legale per per infermieri – – Carrocci Faber 2004 p. e segg. 111
• Costituisce il supporto necessario per garantire la continuità,
la congruità e l’appropriatezza del processo assistenziale
• La cartella infermieristica, è lo strumento che rende visibile,
osservabile, misurabile, il processo di assistenza infermieristica e
l’applicazione del contenuto specifico del profilo professionale
dell’infermiere
La documentazione infermieristica
D.Rodriguez- A. Aprile in Medicina legale per per infermieri – – Carrocci Faber 2004 p. e segg. 111
La Cartella Infermieristica: aspetti medico-legali
I principali riferimenti normativi sono: DPCM del 27 giugno 1986 Art. n. 35 Cartelle cliniche (modalità
compilative della cartella clinica nelle strutture private) DPR n. 384 del 28 novembre 1990 Accordo collettivo di lavoro
concernente il personale del SSN Tale accordo prevedeva l’adozione di una cartella infermieristica senza precisare le modalità della sua tenuta
La Cartella Clinica ha la natura di “atto pubblico di fede privilegiata”:
E’ “atto pubblico” in quanto redatta da pubblico ufficiale (art. 2699 C.C.) E’ “atto di fede privilegiata” poiché quanto riportato in esso fa fede fino a
querela di falso (art. 2700 C.C.)
Atto di fede privilegiata…
Al danneggiato spetta solo l’onere di dimostrare di avere subito un danno.
Al convenuto (professionista sanitario) spetta l’onere di provare di aver agito secondo le regole del contratto e che la mancata guarigione del paziente è dipesa da cause a lui non imputabili (art. 1218 cc: “il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”).
Dimostrare….che cosa?
Il sanitario deve dimostrare di avere agito secondo le regole della buona pratica clinica
Motivare in maniera oggettiva quel determinato comportamento o intervento assistenziale
che la procedura utilizzata risponde ad una pratica consolidata dell’assistenza infermieristica;
che è stata eseguita in modo tecnicamente corretto;
Compilazione Requisiti della documentazione sanitaria
Aspetti sostanziali
• Veridicità
• Chiarezza
• Completezza
• Pertinenza
• Identificabilità e rintracciabilità
• Accuratezza
REQUISITI FORMALI: DATA E ORA NOME E COGNOME FIRMA MEDICO/INFERMIERE
INTELLEGIBILITA’ DELLA GRAFIA
VERIDICITA’
- Deve esserci corrispondenza tra la realtà ( osservato-pianificato-eseguito ) e quanto scritto
- I fatti devono essere annotati contestualmente al loro verificarsi con inchiostro indelebile.
- Ogni scrittura, configurandosi come atto autonomo, deve recare data, e firma leggibile di chi ha la responsabilità di quanto scritto. Se la responsabilità è condivisa tra più operatori ognuno deve apporre la propria firma. Inoltre, dove risulta fondamentale documentare la sequenza cronologica dei fatti deve essere indicata anche l'ora.
CHIAREZZA
– La chiarezza riguarda la grafia e l'esposizione. Il testo deve essere chiaramente leggibile e comprensibile da tutti coloro che hanno accesso alla cartella clinica: medici, professionisti sanitari non medici, pazienti.
– Ove non vi sia la possibilità di dattiloscrittura occorre scrivere in stampatello con caratteri chiari. L'esposizione deve essere diretta e non dare adito a diverse interpretazioni.
CHIAREZZA
– Non si deve fare uso di sigle o abbreviazioni. Se per diciture frequenti, specifiche del linguaggio tecnico, si ricorre ad abbreviazioni, queste devono essere contenute all’interno dell’elenco ufficiale di abbreviazioni della struttura.
– Deve essere utilizzato solo inchiostro indelebile di
colore nero e con un appropriato contrasto che garantisca una fotocopiatura chiara. Il colore rosso e blu o pennarelli evidenziatori possono essere impiegati solo per porre in risalto particolari informazioni. Alcuni colori (es.giallo) non vengono fotocopiati.
COMPLETEZZA
– Formale (n° identificativo dell’utente, n° identificativo della prestazione, data, firma dell’operatore, stampato aziendale con logo recapiti, ecc.)
– Di contenuto (sintesi anamnestica; problema attivo; riscontri obiettivi/strumentali; diagnosi/ipotesi diagnostica; piano terapeutico; indicazioni per il follow-up; valutazioni infermieristiche, ecc.)
ACCURATEZZA
- Riportare tutte le informazioni significative a
consentire un adeguato passaggio di informazioni
- La grammatica e l’ordine sono importanti: note
confuse danno la sensazione di un’assistenza confusa
ACCURATEZZA Annotazioni specifiche • Esempio: CADUTE
– Non indicare: “il paziente è caduto dal letto”
– Indicare: “Avvertito un tonfo, ritrovato paziente ai piedi del letto con lacerazione …”
• Esempio: FERITE
– Non indicare: “la ferita migliora.”
– Registrare annotazioni obiettive in termini di: dimensioni, drenaggi, odore.
PERTINENZA
Le informazioni riportate devono essere
pertinenti alle condizioni della persona assistita.
I dati obiettivi devono essere corredati dalle
connesse valutazioni di pertinenza
infermieristica( es. problemi assistenziali da
risolvere)
Evitare annotazioni riguardanti:
– Irritazione degli operatori
– Carenza di personale sanitario
– Carenza di personale amministrativo
• La documentazione sanitaria non è lo strumento per esporre lamentele
– Critiche nei confronti di un altro professionista
Annotazioni non pertinenti ed inappropriate
RINTRACCIABILITA’
Possibilità di poter risalire a tutte le attività, gli esecutori,
i materiali/farmaci/dispositivi, documenti correlati all’assistenza
di un particolare paziente, in un dato momento
• Es. Identificabilità/univocità del paziente su ciascuna pagina della documentazione
• Es. Per ogni registrazione: data, ora, firma/sigla
Responsabilità dell’infermiere nell’attività documentale
• Regolare compilazione
• Privacy: segreto professionale
• Conservazione
La regolare compilazione
• Si tratta di responsabilità che sono connesse al mancato rispetto dei requisiti formali e sostanziali richieste per una corretta trascrizione delle attività relative all’attuazione del processo di nursing
• La loro inosservanza determina illeciti punibili dal codice penale
• Falso materiale: Art. 476 c.p. Consiste nel contraffare materialmente il contenuto del documento (cancellare o alterare)
• Falso ideologico: L’art. 479 c.p. consiste nell’attestare cose false o omettere cose di cui si aveva obbligo di segnalare
Segreto professionale e d’ufficio
• L’infermiere, con gli altri professionisti è tenuto al segreto professionale, perché la documentazione sanitaria rappresenta un atto riservato all’attività sanitaria
• Entrambi i tipi di segreto sono rilevanti nella tutela degli atti sanitari perché:
• Segreto professionale è in funzione della tutela della persona
• Segreto d’ufficio è in funzione della tutela dell’amministrazione pubblica
Consultazione della cartella da parte del paziente
Il paziente ha diritto di accedere in ogni momento alla documentazione sanitaria che lo riguarda.
Tuttavia, occorre rammentare che se da un lato è riconosciuto come fondamentale il diritto del malato alla verità sul proprio stato di salute, dall’altro si pone l’esigenza di adattare tale informazione al singolo paziente (capacità di comprensione e diritto alla scelta di non essere informato).
La scelta di consegnare direttamente al paziente la cartella clinica, dunque, va valutata anche in relazione alle condizioni psico-fisiche dello stesso
Conservazione • Nella fase di ricovero garantire l’impossibilità di accesso da parte di coloro
che non hanno titolo per consultarla ( ad esempio non lasciare la documentazione dove possa essere vista da occhi estranei)
• Il Direttore dell’UO è responsabile della corretta conservazione della documentazione sanitaria
• Se per praticità di consultazione-compilazione, da parte di ogni professionista, siano talvolta in fascicoli distinti e/o conservati separatamente, non significa considerarle entità separate, deve essere garantita la reciproca consultazione è accessibilità
La libertà porta con se responsabilità.
Libertà e responsabilità vanno di pari passo: sono due facce della medesima moneta.
Se desideri la libertà devi assumerti la responsabilità di qualunque cosa tu stia facendo.
Se non vuoi assumertela allora perdi anche la tua libertà.
Tutti desiderano essere liberi e nessuno vuole sentirsi responsabile.
Si continua a scaricare la responsabilità, e riversandola sulle spalle degli altri, si
gettano via anche tutte le possibilità di essere liberi.
Sii responsabile!
Bhagwan Shree Rajneesh Tratto dal libro «La responsabilità dell’infermiere dalla normativa alla pratica» Autori: G.Barbieri e A.Pennini Edizioni Carocci Faber, 2008
Percorsi- con Infermiere
VALUTAZIONE ABCDE
PARAMETRI
CHIAMATA
MMG
GM
118
INFERMIERE LEADER DEL PROCESSO
QUALE RISORSA ATTIVARE ?
ASSISTENZA AL MALATO
COORDINAMENTO RISORSE INTERNE RSA
PREPARAZIONE DOCUMENTI NECESSARI
ACCESSO VENOSO
URGENZA/ EMERGENZA
Percorsi- SENZA Infermiere
VALUTAZIONE
ABCDE PARAMETRI
CHECK LIST
CHIAMATA
INFERMIERE REPERIBILE
MMG/GM
118
A.B.C.D.E. STRUMENTO VALUTAZIONE
QUALE RISORSA ATTIVARE ?
INFERMIERE RISORSA
ASSISTENZA AL MALATO
PREPARAZIONE DOCUMENTI NECESSARI
URGENZA/ EMERGENZA
CHECK LIST
COSCIENZA
• VIGILE
• RISPONDE A STIMOLO VERBALE
• RISPONDE A STIMOLO DOLOROSO
RESPIRO • AFFATICATO/RUSSANTE
• RAVVICINATO/DISPNOICO
• FREQUENZA RESPIRATORIA (ATTI X 30 SEC)X2
• SATURAZIONE IN AA
BATTITO
• POLSO RADIALE
• POLSO CAROTIDEO
• FC (BATTITIX30)X2
• PULSOSSIMETRO
• PAO
A-AIRWAY
B-BREATHING
C-CIRCULATION
CHECK LIST
DISABILITY
• ORIENTATO/DISORIENTATO
• AGITATO/SOPOROSO
• MUOVE CORRETTAMENTE GLI ARTI?
• DEFICIT ELOQUIO
• MIMICA FACCIALE
• GLICEMIA (DTX)
EXPOSURE • SCOPRIRE IL PZ
• QUALE PROBLEMA?
• PARAMETRI (TEMPERATURA)
• DOLORE? ADDOME/PETTO/TESTA
• EMORRAGIE?
D- DISABILITY
E-EXPOSURE
CHECK LIST/1
A-AIRWAY
B-BREATHING
C-CIRCULATION
ISTRUZIONE PRATICA ESITO RACCOLTA DATI
INDICAZIONI IN BASE
ALL’ESITO
Strumenti- Foglio di accompagnamento
•Anagrafica •Caregiver •Protesi dentaria
•Anamnesi
•FOTOGRAFIA DELL’OSPITE IN RSA •ALLERGIE NOTE
•MOTIVO DELL’INVIO (breve descrizione)
•TERAPIA IN ATTO (o copia cartellino terapia)
•RIFERIMENTI