Post on 15-Feb-2019
ORIENTAMENTO e ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
DA PERCORSO ORIENTATIVO A
METODOLOGIA DI APPRENDIMENTO
Prof.ssa Cristiana Ilari
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DEFINIZIONE
• La determinazione della posizione o della direzione, dal punto di vista geografico o geometrico. "l'o. di una carta topografica"
• La conoscenza della propria posizione o direzione, spec. rispetto ai punti cardinali ( perdere, ritrovare l'o. ) o, in senso più generico, la consapevolezza relativa alla reale situazione in cui un soggetto si trova, rispetto al tempo, allo spazio, a sé stesso ( non avere senso d'o. ).
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ORIENTAMENTO secondo la definizione Isfol
• Orientare significa consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto.
• Obiettivo dell’orientamento diventa quello di favorire nel soggetto la ricerca e la comprensione della propria identità e del proprio ruolo in una determinata realtà, così da potenziare le competenze orientative di qualsiasi individuo; più che offrire risposte immediate e definitive come supporto in specifiche fasi della vita, l’orientamento è visto come uno strumento di sviluppo di conoscenze e capacità, azione a carattere globale in grado di attivare e facilitare il processo di scelta formativo/professionale del soggetto.
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Orientamento scolastico: il viaggio
Dai 3 anni a…..
TAPPE FONDAMENTALI: LA SCUOLA PRIMARIA – LA SCELTA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
http://scuole.provincia.ps.it/ic.gio.pomodoro.orciano/ORIENTAMENTO/2012-2013/Aiutare%20i%20figli%20ad%20orientarsi%20-J.Casadei%2020-10-2012.pdf
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COSA VUOL DIRE ORIENTARSI?
QUALI OBIETTIVI E AMBITI DI AZIONE?
QUALI LE FASI DEL PERCORSO?
1. CONOSCENZA DI SE’: conoscere le proprie aspirazioni, attitudini, abilità,
competenze; riflettere sul proprio percorso individuale e formativo per operare
scelte consapevoli; riflettere sul proprio impegno (rispetto a tempi, ritmi,
scadenze, responsabilità) e sul grado di autonomia che si possiede.
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2. CONOSCENZA DEL CONTESTO E DELL’OFFERTA POST-DIPLOMA :
conoscere problematiche e opportunità inerenti il MdL a partire dal
proprio territorio (es. Indagine Excelsior); conoscere l’offerta formativa
delle Università; conoscere le modalità e le fonti di ricerca delle
informazioni; riflettere sulle competenze acquisite a scuola e su quelle
richieste dalle Università e dal MdL (ASL, corsi per la preparazione ai test,
incontri orientativi e workshop); riflettere sulla propensione alla mobilità
Corriere della Sera: Merito e regole (Abravanel)
http://video.corriere.it/lavoro-giovani-cosa-vuoi-fare-grande/058426a8-5b76-11e3-bbdb-322ff669989a
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Le variabili da prendere in considerazione per la scelta sono:
- conoscenza di sé: attitudini, capacità, propensioni, stile
- abilità sociali e di problem-solving
- capacità di studio
- capacità decisionali e organizzative
- iniziativa personale
- conoscenza della realtà di studio-lavoro (i contesti, gli sbocchi
professionali, il territorio)
- conoscenza dell’offerta formativa acquisita attraverso esperienza diretta
e/o utilizzo consapevole di strumenti di ricerca
Una buona scelta dovrebbe essere:
LIBERA – REALISTICA – ATTRAENTE – EFFICACE
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: “L’ASL attiva modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica” Legge delega n. 53/03 e D. Lgs. n.77/2005
• modalità del percorso formativo progettata, attuata e valutata
dall'istituzione scolastica
• modalità formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
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PERCORSO
1. Le radici e le finalità dell’ASL
2. Il panorama legislativo
3. Il Processo di Progettazione
4. Attività laboratoriale
5. Conclusioni
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La percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente l’istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10%
Lotta alla dispersione scolastica: Obiettivi di Lisbona
Lisbona 2020
Obiettivi Lisbona 2000-2010
Obiettivi Lisbona 2010-2020
Tassi di abbandono 2000
Tassi di abbandono 2010
Ciò corrisponderebbe ad almeno 1,7 milioni di abbandoni scolastici in meno nell’UE
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LA VALENZA ORIENTATIVA
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• Una transizione teorica ed operativa necessaria
• Orientamento non informativo, ma FORMATIVO
• Una nuova modalità di «fare scuola» per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, “utilizzando l’azienda come aula”
LA SCUOLA COME SOGGETTO ORIENTANTE
• Apertura della Scuola al di fuori della propria autoreferenzialità.
• L’autonomia scolastica va oltre il modello organizzativo e di gestione.
• Tale metodologia consente di alternare attività presso la scuola, con particolare rilevanza dei laboratori e dei progetti, ed attività esterne sotto forma di visite, ricerche, compiti reali.
• Crea opportuni e indispensabili rapporti tra istituzione scolastica, mondo del lavoro e territorio.
• Attivare un orientamento formativo, co-progettato tra scuola e azienda/ente ospitante.
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LA RETE ASL
• Scuola – Territorio (stakeholder)
PAROLE CHIAVE : autonomia, dialogo, collaborazione, differenza, convergenza, rispetto delle specifiche funzioni, finalità educativa, attivazione di competenze sociali e comunicative, organizzativ e professionali
• Ruolo delle istituzioni (USR, Regione)
Formazione, promozione e attivazione di reti
(es. Orientamento)
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IMPARARE AD IMPARARE
• Società in continuo cambiamento: (lifelong learning)
• Identificazione delle opportunità disponibili, attraverso un riconoscimento delle condizioni che caratterizzano la realtà lavorativa attuale e territoriale
• formazione entro situazioni di apprendimento non piu’ rivolte a saperi inerti, ma inserite nella cultura reale della società.
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APPRENDIMENTO ATTIVO
L’alternanza scuola-lavoro rappresenta una metodologia propria della “nuova scuola”, non più centrata sulle conoscenze disciplinari ma sulle competenze personali degli studenti, quelle che consentono loro di affrontare in modo consapevole e attivo le responsabilità della vita adulta.
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE
• Gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo.
• Eleva al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti.
• L’insegnante diventa una guida e riferimento.
• Co-progettare con l’azienda l’approccio per competenze.
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LE NORME DI RIFERIMENTO • Prime tracce: legge 25 del 19 gennaio 1955
• Modifica delle vecchie norme: legge 196 del 24 giugno 1997 (Legge Treu) : tirocini formativi e di orientamento e relativo regolamento
• La Legge delega n. 53 del 28 marzo 2003 (Moratti-Bertagna) arriva dopo il Consiglio di Lisbona: art. 4: modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di II grado
• Decreto Legislativo n°. 77 del 15 aprile 2005: ”Alternanza” quale modalità didattica ed individua le linee generali per organizzare i percorsi
• Linee guida della Regione Marche: per l’alternanza – 2007
• Legge 107/2015, la Buona Scuola
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Decreto Legislativo n°. 77 del 15 aprile 2005
”Definizione delle norme generali relative all’alternanza scuola-lavoro ”
l’ambito, le finalità e le modalità di realizzazione, l’organizzazione dei percorsi, le caratteristiche della funzione tutoriale
le condizioni per la verifica delle competenze acquisite.
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Che cosa intende la legge per “alternanza”
La legge pone l’accento :
• sull’interazione tra scuola e aziende
• sulla possibilità di apprendimenti in ambiti differenti (scolastici e di lavoro)
• sulla necessità di stabilire criteri di valutazione e validazione condivisi
• sulla piena responsabilità dei sistemi di istruzione e formazione nella progettazione dei percorsi di alternanza
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L. 107/2015 ASL metodologia didattica per …
• attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;
• arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
• favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;
• realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi formativi
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L. 107/2015 Art. 1 : ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza
• Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze delle studentesse e degli studenti
• Contrasto alle diseguaglianze socio-culturali e territoriali
• Prevenzione e recupero dell'abbandono e della dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione
• Realizzazione di una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva
• Garanzia del diritto allo studio e delle pari opportunità di successo formativo
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L. 107/2015 Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”
art.1 c. 33: I percorsi di ASL sono attuati a partire dalle classi terze :
• Istituti Tecnici – 400 ore (10 settimane)
• Istituti Professionali – 400 ore (10 settimane)
• Licei – 200 ore (5 settimane)
Gli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, possono svolgere l'intera formazione dai 15 ai 18 anni o parte di essa, attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica
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L. 107/2015 Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”
I percorsi in alternanza sono: progettati, attuati, verificati, valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica.
Il Dlgs 77/2005 prevedeva convenzioni con le imprese e associazioni di rappresentanza.
La L. 107 c.34 include inoltre: gli ordini professionali, i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.
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L. 107/2015 Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”
I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in periodi di
formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.
L. 107 c.35 precisa che:
• L’alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche
• Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all’estero (es. Erasmus Plus)
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L. 107/2015 Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”
La FUNZIONE TUTORIALE è preordinata alla promozione delle competenze degli studenti e al raccordo tra l'istituzione scolastica, il mondo del lavoro e il territorio. Essa è svolta da:
• docente tutor interno , designato dall’istituzione Scolastica
• tutor esterno, designato dall’azienda
I compiti svolti dal tutor interno sono riconosciuti nel quadro della valorizzazione della professionalità del personale docente. (legge n.53 del 28 marzo 2003)
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L. 107/2015 Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”
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Valutazione e certificazione :
I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione da parte dell‘Istituzione Scolastica o formativa, che, tenuto conto delle indicazioni fornite dal tutor esterno, valuta gli apprendimenti degli studenti in ASL e certifica, le competenze da essi acquisite.
L. 107/2015 Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”
Carta dei diritti e dei doveri
L. 107 c.37 : Ai fini dell’attuazione dell’ASL viene adottato un regolamento con cui è definita la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in ASL, con particolare riguardo alla possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo di studio.
L. 107 c.38 : Le scuole secondarie di secondo grado svolgono attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, mediante l’organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi ASL ed effettuati secondo quanto disposto dal D.lgs 9 aprile 2008, n. 81.
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L. 107/2015 Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”
Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro.
A decorrere dall’anno scolastico 2015/2016 è istituito presso le
Camere di Commercio, il registro nazionale per l’ASL consultabile
gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e
privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza.
Per ciascuna impresa o ente il registro riporta il numero
massimo degli studenti ammissibili nonché i periodi dell’anno in
cui è possibile svolgere l’attività di alternanza
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FASI DEL PROGETTO
1. DEFINIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO
2. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E FINALITA’
3. CORSI DI FORMAZIONE
4. DEFINIZIONE DEI TEMPI
5. PREDISPOSIZIONE DELLA MODULISTICA
6. RICERCA DELLE AZIENDE
7. MATCHING
8. DEFINIZIONE DEL PIANO DI APPRENDIMENTO
9. ACCORDI FORMALI CON LE AZIENDE
10. STAGE E MONITORAGGIO
11. VALUTAZIONE
12. RICADUTA
I percorsi di ASL sono inseriti nel PTOF e sono proposti alle famiglie e agli studenti
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1. IL GRUPPO DI LAVORO ASL
• Pianifica la Formazione, dei docenti e degli studenti, attraverso Enti accreditati
• Definisce i Criteri per la scelta delle classi, o degli alunni
• Definisce la scansione delle attività
• Reperisce le Aziende e costruisce il data base
• Predispone la modulistica
• Partecipa al matching
• Partecipa alla stesura piani formativi
• Raccoglie il materiale prodotto e lo predispone per la valutazione
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IL GRUPPO DI LAVORO ASL
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NOMINATIVO FUNZIONE
Dirigente Scolastico contatti con gli esterni, stipula le convenzioni
COORDINATORE Gruppo ASL Coordinamento, referente, programmazione
Docenti del Gruppo ASL Formazione, scelta delle classi, definizione dei tempi,
matching, stesura piani formativi
Personale di Segreteria Predispone le convenzioni
+ Coordinatore di classe Analizza i bisogni formativi, analizza le risorse,
partecipa al matching
Docenti del consiglio di classe Tutor interni: stesura dei piani formativi, esegue
monitoraggi, tiene i contatti con le aziende
2. Definizione degli obiettivi del Progetto
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Non è detto che siano gli stessi per tutte le scuole.
Chiari, concreti e verificabili.
Semplici, non troppo ambiziosi.
1. ….
2. …..
3. …..
3. CORSI DI FORMAZIONE • Per i docenti: Tutor Senior, Tutor Junior , …
• Per gli studenti:
formazione in aula
4 ore (minimo)
Da enti accreditati : Sindacati, Associazioni di Riferimento, …
La sicurezza sul lavoro
Il Colloquio di lavoro
Preparazione allo stage: ……
Portfolio delle competenze
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4. DEFINIZIONE DEI TEMPI
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Scansione delle attività nell’intero anno scolastico, tenendo conto:
• Sovrapposizioni con altre attività didattiche
• Carico di lavoro per i Consigli di classe
• Carico di lavoro per la segreteria
• Lavoro di monitoraggio dei tutor scolastici
• La riconsegna dei materiali
• Quando la valutazione dello stage?
• Quando la ricaduta dell’esperienza in classe?
5. MODULISTICA
• Questionario per lo studente (primo step)
• Richiesta di adesione alle Aziende
• Comunicazione nominativi alle aziende
• Convenzioni
• Progetti Formativi Individuali
• Patti formativi Allievo – Famiglia - Scuola – Azienda
• Foglio presenze
• Diario di Bordo
• Scheda valutativa
• Attestato
• …..
Esistono già molti format
predefiniti. Occorre reperirli e
personalizzarli.
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6. RICERCA DELLE AZIENDE Esaminati gli ambiti di interesse degli studenti, si individuano le aziende ed Enti compatibili.
1. Si cercano Indirizzi tra i contatti già avviati dalla scuola
2. Si richiedono agli studenti di fornire essi stessi, tra i contatti personali o della famiglia, indirizzi di Aziende disposte ad accettare studenti in stage
3. Si attinge alle conoscenze dei docenti del Consiglio di Classe
FONDAMENTALE: costruire una banca dati ben organizzata!
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7. MATCHING Operazione delicata di comparazione tra le richieste degli studenti e le disponibilità delle aziende.
RESPONSABILE: Coordinatore di Classe
Coadiuvato dai docenti del Gruppo di Lavoro
ATTENZIONE!!!
1. Parenti troppo stretti
2. Capacità e competenze in gioco
3. Affidabilità delle aziende
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8. DEFINIZIONE DEL PIANO DI APPRENDIMENTO Occorre definirlo PRIMA dello Stage.
Chi lo predispone?
TUTOR SCOLASTICO e TUTOR AZIENDALE insieme!!!
Contiene :
• le Competenze di BASE
• le Competenze TRASVERSALI
• le Competenze PROFESSIONALI
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le Competenze di BASE
• Competenze Linguistiche: Comunicare nella propria lingua e in almeno una lingua straniera
• Competenze matematiche , scientifiche e tecniche di base
• Uso degli strumenti informatici
• Sicurezza e Diritto sul lavoro
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le Competenze Trasversali • Competenze Comunicative
• Competenze Relazionali e di inserimento in un contesto lavorativo (team work):
o Rispetto delle Regole (Orari, decoro, …)
o Capacità di collaborare
o Capacità di adattamento
• Capacità di organizzazione e problem solving
NB: Competenze chiave del quadro di riferimento Europeo
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9. ACCORDI FORMALI CON LE AZIENDE Avvengono in 3 step:
1. Mail di contatto con allegato il Modulo di Adesione
2. Comunicazione dei nominativi abbinati e convenzione
3. Incontro con il tutor aziendale e definizione del Piano di Apprendimento.
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10. STAGE E MONITORAGGIO L’organizzazione dei percorsi di ASL coinvolge tutti i docenti del consiglio di classe, anche quelli di area non professionalizzante perché il percorso di alternanza prevede una conoscenza complessiva dell’organizzazione del lavoro e dell’azienda e non solo il settore specifico dell’attività professionale.
Ogni docente del Consiglio di Classe è TUTOR INTERNO di 3 o 4 studenti, e provvede:
• A stendere il piano di apprendimento
• A contattare periodicamente il tutor aziendale
• A visitare, sul posto, lo studente stagista
• A intervenire in caso di problematiche (di tutti i tipi……)
• E’ il referente/responsabile dello studente, facilitatore e sostenitore dell'apprendimento
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11. LA VALUTAZIONE
• Perché valutare? Per misurare la produttività dell’ASL
• Cosa valutare? Competenze acquisite
Arricchiento offerta formativa
Apertura al territorio
Interazione con enti esterni
• Come valutare? Definendo una rubric di valutazione
Rilevando i dati delle prestazioni
Confrontando i risultati con gli obbiettivi
• Dove valutare? Quali materie? Decisione del Collegio
Docenti (o Gruppo ASL)
VALUTAZIONE
FEED BACK
RIFLESSIONE
CREDITO
COLLEGIALE
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12. RICADUTA L’esperienza di ALS di ciascun alunno va condivisa con il gruppo classe e l’intero Consiglio di Classe.
Ogni tutor controlla la completezza del materiale consegnato a fine stage, la puntualità della consegna, la valutazione del TUTOR aziendale.
Ogni alunno Relaziona, con tempi e modalità pre-stabiliti, alla classe e al Consiglio di Classe, la propria esperienza di stage.
Tale esperienza rientra nel Portfolio della Competenze
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RUBRIC DI VALUTAZIONE AS 2015/2016
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
ALLEGATO 01 MOD_INS_01 A/B
Rev.00 Pagina 1 di 1
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE NELLA PRESENTAZIONE DEL PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CATEGORIA 4 3 2 1
Gestione del tempo Peso: 2
L’alunno in tutte le fasi del percorso di alternanza, e in particolare nella elaborazione della documentazione richiesta ha utilizzato in modo efficace il tempo concesso e ha rispettato le consegne e le scadenze con autonomia.
L’alunno nelle fasi del percorso di alternanza e in particolare nella elaborazione della documentazione richiesta ha utilizzato in modo abbastanza efficace il tempo concesso e ha rispettato le consegne e le scadenze.
L’alunno in particolare nella elaborazione della documentazione richiesta non ha utilizzato in modo efficace il tempo concesso e ha presentato il materiale con ritardo dopo sollecitazione
L’alunno in tutte le fasi del percorso e in particolare nella elaborazione della documentazione richiesta non ha saputo gestire il tempo: ha dovuto essere più volte sollecitato e non ha consegnato tutto il materiale come richiesto
Contenuto e forma della presentazione e/o materiale multimediale di appoggio alla presentazione dell'esperienza Peso: 2
La presentazione (o altro materiale digitale) ha contenuti precisi ed esaustivi, forma corretta, sintesi efficace, scelte grafiche originali
La maggior parte dei contenuti della presentazione sono precisi ed esaustivi; la forma è corretta, la sintesi è abbastanza efficace; le scelte grafiche sono coerenti anche se non originali
I contenuti della presentazione sono abbastanza precisi, ma non completi; la forma è chiara ma con qualche imprecisione; la sintesi non è efficace; le scelte grafiche sono coerenti anche se non originali
I contenuti della presentazione contengono errori e/o lacune, e sono parziali; la forma contiene errori; scarsa è la sintesi e le scelte grafiche presentano incoerenze
Esposizione dell'esperienza Peso: 3
L’alunno ha presentato l'esperienza in modo molto chiaro ed efficace, con piena padronanza degli strumenti espressivi ed argomentativi e mantenendo sempre desta l’attenzione del pubblico; ha dimostrato di aver riflettuto e interiorizzato il percorso, avendo piena consapevolezza della sua valenza formativa
L’alunno ha presentato l'esperienza in modo chiaro ed efficace con una certa padronanza degli strumenti espressivi ed argomentativi, anche se non sempre ha coinvolto il pubblico, ha dimostrato di aver riflettuto sul percorso, interiorizzandolo e avendo consapevolezza della sua valenza formativa
L’alunno ha presentato l'esperienza in modo chiaro ma non sempre efficace, con qualche incertezza nell'uso degli strumenti espressivi ed argomentativi; ha dimostrato di aver riflettuto poco e superficialmente sul percorso, senza interiorizzarlo e con poca consapevolezza della sua valenza formativa
L’alunno ha presentato l'esperienza in modo poco chiaro e incompleto, evidenziando incertezze nell'uso degli strumenti espressivi ed argomentativi; ha dimostrato di non aver riflettuto sul percorso e di non avere nessuna consapevolezza della sua valenza formativa
Documentazione presentata e valutazione tutor aziendale (relazione, scheda e diario di bordo con eventuale prodotto) Peso 3
La documentazione presentata risulta chiara ed esaustiva; attesta l'acquisizione delle competenze in base agli obiettivi concordati nel progetto formativo conferendo un giudizio altamente positivo dell'alunno
La documentazione presentata risulta chiara e completa; attesta l'acquisizione delle competenze in base agli obiettivi concordati nel progetto formativo conferendo un giudizio positivo dell'alunno
La documentazione presentata risulta poco efficace in quanto parziale o incompleta; attesta comunque l'acquisizione delle competenze in base agli obiettivi concordati nel progetto formativo conferendo un giudizio abbastanza positivo dell'alunno
La documentazione presentata risulta inadeguata in quanto parziale e poco chiara; attesta comunque l'acquisizione delle competenze in base agli obiettivi concordati nel progetto formativo anche se conferisce all'alunno un giudizio non del tutto positivo
PUNTEGGIO GREZZO TOTALE MAX: 40
Lavoro : 4 gruppi
Tempo: 30’
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GRUPPO A Definizione degli obiettivi del PROGETTO ASL d’Istituto
GRUPPO B Definizione della SCANSIONE TEMPORALE dell’ASL
d’Istituto
GRUPPO C Definizione delle COMPETENZE di un piano formativo
GRUPPO D Definizione di una RUBRIC di VALUTAZIONE di uno Stage
PUNTI DI FORZA 1. L’ASL è ormai entrata, di fatto, in tutti gli ordini scolastici.
2. Integrazione dei sistemi Scuola e Lavoro
3. Progettazione integrata con Enti esterni (UNIVPM, Sindacati, …. )
4. Orientamento dei giovani alla scelta
5. Valorizzazione dei bisogni formativi dello studente
6. Attivazione di un sistema tutoriale
7. Nuovo modo di fare scuola
8. Apprendimento Attivo
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PUNTI DI DEBOLEZZA
1. Seria (complessa) Programmazione
2. Molta attenzione alla tempistica
3. La valutazione : questione spinosa
4. La consapevole collaborazione del Consiglio di Classe
5. Mancanza di uno standard di riferimento per l’attuazione dei percorsi formativi
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RETI DI SCUOLE
• Interessanti Corsi di Formazione presso l’ITIS Volterra Elia di Ancona:
o Tutor del Consiglio di Classe
o Tutor Senior
Con una piattaforma E-Learning in cui sono stati condivisi materiali e piani formativi.
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MATERIALI DI RIFERIMENTO: bibliografia
• Angela Mary Pazzi, ALTERNANZA STUDIO-LAVORO, Percorsi formativi di orientamento fra istruzione e formazione, 2004 , Armando Editore
• A cura di Patrizia Cuppini, LE LINEE GUIDA PER L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO, MIUR, febbraio 2008
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MATERIALI DI RIFERIMENTO: sitografia
• https://labuonascuola.gov.it/area/a/25282/
• http://www.istruzionepiemonte.it/wp-content/uploads/2015/03/ASL_manuale-commentato_Molinari.pdf
• http://www.indire.it/scuolavoro/consultazione/?page_id=34
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