P.O - Daniele Manin · ATTO INTEGRATIVO ai sensi della Legge 107/2015 pag 33. 3! IL P.O.F. ......

37
1 P.O.F Piano dell'Offerta Formativa Anno Scolastico 2015 ̶ 2016

Transcript of P.O - Daniele Manin · ATTO INTEGRATIVO ai sensi della Legge 107/2015 pag 33. 3! IL P.O.F. ......

1        

   

       

P.O.F

Piano dell'Offerta Formativa Anno Scolastico 2015 ̶ 2016

2  

INDICE IL P.O.F. pag 3

L'ISTITUTO pag 4 Dove Siamo pag 5 La Mission pag 6

L'ORGANIGRAMMA pag 8

L'ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA - pag. 10 Curricolo educativo e formativo verticale -

La scuola dell’infanzia Il Primo Ciclo d'Istruzione:

... La scuola primaria

... La scuola secondaria di 1° grado

QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE pag 15 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI pag 16

LA VALUTAZIONE pag 17

... nella Scuola dell'Infanzia

... nella Scuola Primaria

... nella Scuola Secondaria di I Grado Il voto di comportamento

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - I progetti educativi e formativi- pag 21

IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ pag 24

IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO pag 26

ATTO INTEGRATIVO ai sensi della Legge 107/2015 pag 33

3  

IL P.O.F. Il P.O.F., Piano dell'Offerta Formativa è "il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.

Tale documento ha come finalità quella di far conoscere:

agli alunni gli obiettivi educativi che la scuola si impegna a perseguire, esplicitando le fasi del percorso per raggiungerli;

ai genitori gli stessi obiettivi e le modalità per collaborare con la scuola nell'ambito degli organi preposti.

4  

L'ISTITUTO

ll territorio di riferimento dell’Istituto Comprensivo è quello del rione Esquilino, XV rione di Roma, e come tutti i rioni del centro storico rientra nelle competenze amministrative del I Municipio. È ormai da anni il quartiere multietnico per eccellenza data la sua posizione nei pressi del rione Monti e del polo costituito da Piazza Vittorio . L'utenza è costituita da ragazzi di diversa situazione ambientale, socio-economica, culturale e familiare. L'istituto è proiettato fortemente all'esterno, attraverso una forte spazialità (progetti europei e internazionali), temporalità (dimensione storica), culturalità (valenza antropologica).

Rete  DEURE  DimensioneEuropea  dell'Educazione  Unione  Europea  

Azienda  Romana  Mercati  CO.RI.ME  

 MIUR  

Uff.  Scolastico  Regionale  Comune  di  Roma  

1°  Municipi  Regione  Lazio  

Prefettura  di  Roma  -­‐  PRILS  Associazione  Rete  Migranti        

"D. Manin"

Biblioteche  di  Roma  Centro  Diurno  Borgo  

Don  Bosco  Ist.  Tecnici  del  1°  Municipio  

Ass.  Genitori  Scuola  Di  Donato  

British  Council  M.N.A.O.  /  Macro/MAXXI  

MUSE  Museo  di  Zoologia  Teatro  dell’Opera  

Casa  dell'Architettura  

con

Università  “Roma  Tre”  Università  “Tor  Vergata”  Università  “La  Sapienza”  

-­‐ Lingue  Orientali  -­‐  Università  di  Perugia  

Trinity  College  C.E.M.E.A.  

Forum  Inter.  Caritas  CIES-­‐  CIR  

5  

Dove Siamo

Plesso Infanzia via Bixio 85 tel. 0677071950 Plesso Primaria via Bixio 83 tel. Plesso Secondaria I grado via Bixio 83 Presidenza e segreteria via dell'Olmata 6

E’   FINALIZZATA   ALL’INDIVIDUAZIONE   DI     ST   RATEGIE     EDUCATIVE  E   DIDATTICHE   PER   ACC   OMPAGNARE   GLI   ALUNNI   NEL   PASSAGGIO  

TRA   I   DIVERSI   ORDINI   DELL’ISTRUZIONE   (INFANZIA,   PRIMARIA,  SECONDARIA  DI    I   GRADO).  

CONTINUITÀ

ACCOGLIENZA  È   FINALIZZATA   ALL’INCONTRO   E   ALLA   CRESCITA   PERSONALE   DI  OGNI   STUDENTE,   iNDIPENDENTEMENTE   DALLA   CULTURA   DI  

APPARTENENZA,   DALLA   CONDIZIONE   SOCIALE   E   PSICO-­‐FISICA.   È  FINALIZZATA    A      FAVORIRE      LO      STAR      BENE      A      SC  UOLA:    È          UNO  STILE  DI    VITA  .  

6  

La Mission La Mission dell’Istituto Comprensivo “Daniele Manin” è, nello spirito della riforma in atto, quello di una scuola con chiaro intento formativo, dove il rapporto tra istruzione e educazione si concretizza nell’elaborazione di percorsi che si snodano lungo cinque assi formativi:

ORIENTAMENTO

APPRENDIMENTO PERMANENTE

È   FINALIZZATO   A     MIGLIOR  AR    E   L   ’APPRE  N  DIME  N  TO   LE  GAN  D  OLO     AI     R  E  ALI  BISOGNI   SOCIALI   O   LAVORATIVI  .  UN'EDUCAZIONE  CHE  ACCOMPAGNA  L  '  UOMO    

DURANTE   TUTTO   L   '  ARCO   DE   LLA     VITA     (  LIFE-­‐   LONG     LEARNING)   ANCHE     CON   I    PROGE  TTI   ER  ASMUS+.  

APERTURA L'ISTITUTO   RACCOGLIE   CON   SUCCESSO   LA   SFIDA   UNIVERSALE   DI  APERTURA   VERSO   IL   MONDO,   DI   PRATICA   DELL'UGUAGLIANZA   NEL  RICONOSCIMENTO        DELLE        DIFFERENZE.      UNA        MOLTEPLICITÀ     DI  CULTURE  E  DI  LINGUE   SONO  GIÀ  PRESENTI    NEL    NOSTRO     ISTITUTO  CHE    

FA    PARTE  ANCHE  DI    UNA    RETE  DI    PROGETTI  EUROPEI.  

FAVORISCE   NEGLI   ALUNNI   LA   CONOSCENZA   DI     SÉ,     DELLE    PROPRIE   ATTITUDINI,   INTERESSI   E   MOTIVAZI   ONI   NELL’INTENTO  DI      ORIENTARE    OGNI      SINGOLO      ALUNNO     VERSO     UN   PROGETTO  PERSONALE   DI   VITA   E   VERSO   SCELTE     DI     SENSO     FUTURE     CHE  

SIANO  AUTENTICHE  E    C   ONSAPEVOLI.  

7  

Ancora Mission L'Istituto affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare a essere.

FORMAZIONE DELLOFORMAZIONE DELLO STUDENTESTUDENTE

Attraverso: • acquisizione di conoscenze (SAPERE) • acquisizione di competenze (SAPER FARE) • acquisizioni di capacità (SAPER ESSERE)

EDUCAZIONE ALLAEDUCAZIONE ALLA CITTADINANZACITTADINANZA

Favorire le relazioni interpersonali fondate e vissute nel rispetto:

• dei diritti e dei doveri. • dell'accoglienza e della solidarietà. • della convivenza democratica nel rispetto delle regole comuni della

legalità. L'Istituto educa ad una cittadinanza unitaria e plurale insieme con riferimento alla dimensione europea.

EDUCAZIONE AL BENESSERECRITERIEDUCAZIONE AL BENESSERECRITERI METODOLOGICIMETODOLOGICI

• Attenzione al soggetto che apprende

piuttosto che alla lingua appresa. • Accento sulla trasversalità delle discipline. • Attenzione alla costruzione di curricoli

individuali basati su esigenze concrete e prospettive di vita.

• Approccio cooperativo tra insegnanti. • Prospettiva in funzione del successo

formativo. • Formazione continua degli insegnanti. • Attenzione al contesto socio-linguistico ed

educativo. • Accento sulla scuola come luogo delle

diversità da accogliere e valorizzare. • Apertura verso un approccio

multifunzionale delle lingue. • Attenzione alla scolarizzazione dei figli

migranti.

• Costruire una positiva immagine di sé, inteso come ben-essere psico-fisico, sociale ed ambientale.

• Operare insieme, in un clima armonico e di cooperazione.

• Riconoscere e prevenire forme di disagio. • Favorire lo sviluppo delle capacità e

attitudini personali. • Promuovere

prevenire i scolastica.

il successo formativo e fenomeni di dispersione

• Favorire l’inclusione degli diversamente abili (B.E.S. -

alunni bisogni

educativi specifici), come da D.M. del 27 dicembre 2012.

8  

ORGANIGRAMMA STAFF DEL DIRIGENTE

Collaboratore vicario Prof.ssa Rita Arseni

Collaboratore Ins. Rosa La Mattina

Referente Plesso "Scuola dell’Infanzia", Via Bixio, 85 Ins. Patrizia Ricchiuti Referente Plesso Scuola Primaria "Di Donato", Ins. Rosa La Mattina Referente Scuola sec. di I Grado Prof. Michele Marinaccio Referente Inclusione Prof.ssa Di Letizia

 A.S. 2015/16 – FUNZIONI STRUMENTALI

 

AREA DOCENTE COMPITI – FUNZIONI - DELEGHE TEMPI Commissione 1 POF

Di Bartolo

. Elaborazione PTOF

. definizione organizzazione curricolare 2016/18

. organico potenziato

. monitoraggio progetti e accountability

. piano di miglioramento

Entro metà Novembre- Marzo Marzo - maggio Ottobre- giugno

Arseni Castellani T.

Marcelli La Sala

Commissione 2 Autovalutazione/ Valutazione

Romani Santopadre

Autovalutazione d’istituto e percezione soddisfazione (doc.-alunni -genit.-ATA) Prove di ingresso - intermedie - finali (con griglie di valutazione). Documenti di valutazione intermedi (pagellini) Infanzia . Prove INVALSI . Rielaborazione dati . piano di miglioramento

Marzo - Maggio novembre- giugno

RAV Arseni

Di Bartolo Gilardi

Iacomini Valutazione

Arseni Minutillo

Castellani L. Commissione 3 Continuità Orientamento

Acquasanta Marinaccio

Continuità e Orientamento: . contatti con le scuole secondarie . organizzazione visite esterne . orienta day . Progetti in verticale . Curricolo d'istituto . Open day . Rapporti con la rete di scuole . rapporti con le famiglie in entrata . formazione classi . formazione e aggiornamento competenze disciplinari . piano di miglioramento

Sett. - dicembre Marzo – aprile Sett. - dicembre Sett. - maggio Sett.-Marzo Dicembre-febbraio Ottobre-giugno Ottobre-giugno Giugno-settembre

Castaldi Ricchiuti

Salis Pellegrini

Anni Ponte

Marcelli Salis

Infanzia (Abbagnale,

La Sala, Ricchiuti,

Ricci) Primaria

insegnanti classi quinte

Commissione 4 Inclusione

Di Letizia

. Dispersione, svantaggio, ed. alla salute Alunni stranieri, Area a rischio - alunni B.E.S.: . progetti di recupero, rapporti con enti esterni . rapporti con le famiglie . segnalazione alunni per le valutazioni . monitoraggio progetti . Integrazione alunni diversamente abili: . Coordinamento docenti di sostegno . Progettazione documentazione d’Istituto per l’integrazione . Coordinamento AEC e delega rapporti con enti esterni . Rapporti con le famiglie – GLHI e GLHO . segnalazione alunni per le valutazioni . gruppo di progetto acquisizione fondi . formazione classi . piano di miglioramento

Ottobre – giugno

L2 - Attico Morrone Barreca Lonetto

BES - Pacelli Sacripanti D'Antimi Sostegno Letizia Senese Correnti

9 Consiglio d'Istituto

PRESIDENTE

Andrea d’Avella

DIRIGENTE SCOLASTICO

Massimo La Rocca

COMPONENTI GENITORI

Carla Ancona

Giovanni Bracco

Francesca D'Olimpio

Francesca Federici

Sadia Mohamud-Idris

Benedetta Emmer

Caterina Tozzi

COMPONENTI DOCENTI

Rita Arseni

Miriam Iacomini

Rosa La Mattina

Silvana Pacelli

Anna Lucia Rocca

Giovanni Meo

Anna La Sala

Daniela Romani

L’orario di servizio del personale A.T.A è strutturato in maniera flessibile in aderenza alle attività

curriculari, extracurriculari e scolastiche, per soddisfare le esigenze di formazione degli alunni e di

informazione e di servizio per le famiglie ed il territorio.

10  

ARTICOLAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA

Il curricolo educativo e formativo verticale

CAMPI DI ESPERIENZA*

I  DISCORSI  E  

LE  PAROLE  

IL  CORPO  E  IL  

MOVIMENTO  

IMMAGINI,  SUONI,  COLORI  

LA            CONOSCENZA  DEL  MONDO  

IL  SÈ  E  

L'ALTRO    

AREE DISCIPLINARI

AREA  LINGUISTICO  ARTISTICO  ESPRESSIVA  

AREA  MATEMATICO  SCIENTIFICO  TECNOLOGICA  

AREA  STORICO  

GEOGRAFICO  ANTROPOLOGICA  

     

DISCIPLINE

*Nella  scuola  dell’Infanzia  i  campi  di  esperienza  confluiscono  in  tutte  le  aree  disciplinari  *L’attività   alternativa   all’insegnamento   della   religione   cattolica   viene   svolta   per   due   ore   settimanali  

SCU

OLA

SEC

ONDARI

A

DI

PRI

MO

SCU

OLA

PR

IMARI

A

SCU

OLA

DEL

L'IN

FANZIA

GR

ADO

ITALIANO  

INGLESE  

FRAN

CESE  

SCIENZE  M

OTO

RIE  

ARTE  

MUSICA

 

MAT

EMAT

ICA  

SCIENZE  

TECN

OLO

GIA  

STORIA  

GEO

GRAF

IA  

CITTAD

INAN

ZA  E  COSTITUZIONE  

RELIGIONE*  

ATTIVITÀ

 ALTER

NAT

IVE  

11  

La Scuola dell’Infanzia

Secondo  le  Indicazioni  del  Curricolo  2012  AUTONOMIA   CAMPI  DI  ESPERIENZA   IDENTITÀ  

Orientarsi,  Compiere  scelte  autonome  

Il  se  e  l’altro  L’ambiente  sociale,  il  vivere  insieme,  le  domande  dei  bambini  

Corporea  

Socializzare  

Il  corpo  e  il  movimento  Identità,  autonomia,  salute  

Intellettuale  

Scegliere,  Accettare  e  Condividere  regole  

Immagini,  suoni,  colori  L’arte,  la  musica  e  i  “media”  

I  discorsi  e  le  parole  Comunicazione,  lingua,  cultura  

     La  conoscenza  del  mondo  

Numeri  e  spazio,  fenomeni  e  viventi  

Relazionale  

I  campi  di  esperienza  sono  considerati  come  campi  del  fare  e  dell'agire,  sia  individuale  sia  di  gruppo.    

   

I TEMPI DELL'INFANZIA Frequenza dal lunedì al venerdì  

Ore settimanali 40 Entrata dalle ore 8.00 alle ore 9.00 Uscita dalle ore 15.45 alle ore 16.00

DA VIA CONTEVERDE (in casi eccezionali alle ore 14,00)

Sabato Libero Mensa Si

Tutte le attività progettuali sono parte integrante del tempo scuola. La scuola dell’Infanzia è dotata di un’aula multimediale in cui è presente la LIM.

pulizia  personale  in  preparazione  del  

pasto  

accoglienza  in  salone  e  

gioco  libero  

momento  del  pranzo   gioco  libero  

e  riordino  

proposte  didattiche  per  gruppi  

omogenei/eterogenei  o  in  intersezione  e  non  

proposte  didattiche  per  gruppi  

omogenei/eterogenei  o  in  intersezione  e  non  

conversazione,  canti,  organizzazione  giornata  

ATTIVITÀ  

momento  della  merenda  –  gioco  libero  –  

uscita  

12  

Il Primo Ciclo d'Istruzione

Secondo le Indicazioni del Curricolo 2012 SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Senso dell'esperienza

Fin dai primi anni del percorso formativo, la scuola svolge un ruolo educativo di orientamento, fornendo all'alunno l'occasione per capire se stesso, prendere consapevolezza delle sue potenzialità, leggere le proprie emozioni e saper riflettere sui comportamenti propri e del gruppo.

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base. Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili.

Alfabetizzazione culturale di base La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Essa inoltre favorisce una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato.

Cittadinanza e Costituzione

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità. In tale ambito, inoltre, gli allievi impareranno a riconoscere e a rispettare i valori sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Ambiente di apprendimento

È il contesto di attività "intenzionalmente" strutturate dall'insegnante, uno "spazio d'azione" creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti, ove si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, offrendo la possibilità agli allievi di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale.

ALFABETIZZAZIONE  CULTURALE  DI  BASE  

CITTADINANZA  E                      

COSTITUZIONE  

13  

... La Scuola Primaria Ha come fine la formazione dell'uomo e del cittadino. Ha durata quinquennale ed accoglie i bambini dai 6 anni ai 10 anni e anticipatari (compimento del 6° anno entro il 30.4)

"La scuola mira a far conoscere i primi rudimenti delle lingue principali a cui sono esposti gli alunni".

I TEMPI DELLA PRIMARIA Frequenza dal lunedì al venerdì  

Ore settimanali 40 Entrata dalle ore 08.30 Uscita dalle ore 16.30 Sabato Libero

Mensa Si

Tutte le attività progettuali sono parte integrante del tempo scuola

AMBIENTE  DI  APPRENDIMENTO  

IL  SENSO  DELL'ESPERIENZA  

EDUCATIVA  

14  

... La Scuola Secondaria di 1°Grado Ha durata triennale ed accoglie i ragazzi dagli 11 anni ai 14 anni. L'attività educativa e didattica si colloca all' interno di un percorso educativo di continuità tra la scuola primaria di provenienza e con la scuola superiore.

I TEMPI DELLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Frequenza dal lunedì al venerdì  

Ore settimanali 30 tempo normale

36 tempo prolungato Entrata dalle ore 08.00

Uscita alle ore 14.00 (per le classi a tempo prolungato uscita alle ore 16,00 nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì ) Sabato Libero

Mensa Si

DISCIPLINE  CURRICULO  2012  

D.P.R.  N.  213/12  

GEOGRAFIA   STORIA  

CITTADINANZA  COSTITUZIONE  

TECNOLOGIA  

ITALIANO  FRANCESE  

MATEMATICA  

RELIGIONE  

MUSICA  ARTE   SCIENZE  MOTORIA   INGLESE  

15      

Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue Per l’apprendimento dell’italiano come L2 si fa riferimento ai descrittori di competenza linguistica del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue approvato dal Consiglio d’Europa, qui di seguito elencati:

Livello

avanzato

C2 È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse.

C1 È in grado di comprendere un'ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive,i connettivi e i meccanismi di coesione.

Livello

intermedio

B2 È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l'interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un'ampia gamma di argomenti e esprimere un'opinione su un argomento di attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.

B1 È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni,speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

Livello

elementare

A2 Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti,geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

A1 Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l'interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

16  

CRITERI GENERALI  

 

PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI

OMOGENEITÀ  NEL  NUMERO  E  NEL  GENERE  

LIVELLI  DI  COMPETENZA  

DISTRIBUZIONE  EQUA  DEGLI  ALUNNI  MIGRANTI  

DISTRIBUZIONE  EQUA  DEGLI  ALUNNI  DIVERSAMENTE  ABILI  

DISTRIBUZIONE  EQUA  DEGLI  ALUNNI  CON  BES  

SCELTA  RECIPROCA  DI  UNO  O  DUE  COMPAGNI  

SORTEGGIO  PER  L’ABBINAMENTO  ALLE  SEZIONI  E  ALLE  INSEGNANTI  DI  CLASSE  

17  

LA VALUTAZIONE

SI EFFETTUA:

1. Osservazione  iniziale  per  la  verifica  della  padronanza  delle  competenze  (pre-­‐requisiti,  a  inizio  d’anno).  2. In  itinere,  alla  fine  del  primo  quadrimestre  (di  solito  a  febbraio)  per  informare  la  famiglia  dei  progressi  raggiunti  dagli  alunni  3. Osservazione  finale  attraverso  la  verifica  per  certificare  le  competenze  raggiunte  in  uscita  alla  fine  del  secondo  quadrimestre  e  dell’anno  scolastico  (giugno).  

                       

In virtù della normativa recente la valutazione degli apprendimenti è espressa in decimi per tutta il ciclo dell’obbligo scolastico. È accompagnata da un breve profilo dell’alunno.

18  

      ... nella Scuola dell’Infanzia

Nella scuola dell'infanzia non è prevista la misurazione. La valutazione si riferisce in modo particolare allo sviluppo della personalità ossia alla progressiva acquisizione di capacità e abilità, più che al possesso organico di conoscenze.

  CAMPI DI ESPERIENZA DESCRITTORI

 

Il sé e gli altri

Cura l'igiene personale, sa vestirsi e svestirsi; sa allacciarsi le scarpe; è propositivo nella gestione di attività di gruppo e di gioco; scegli gli strumenti ed i materiali adatti all'attività proposta; riordina spontaneamente; rispetta le regole date; rispetta il proprio turno; porta a termine un'attività/incarico; si relaziona all'interno del gruppo; si relaziona con l'insegnante; formula richieste per le proprie necessità.

 

Il corpo in movimento

Cammina, corre, salta su comando e in tutte le direzioni; riproduce movimenti semplici e complessi; sperimenta la lateralità sul proprio corpo, sa orientarsi sul foglio; denomina le parti del corpo, compresi i segmenti; identifica e utilizza gli organi di senso; disegna la figura umana in modo completo; sa coordinare i movimenti della mano; taglia, strappa, lega, slega, spezza, sfoglia; compie movimenti di precisione con la mano.

  Linguaggi, creatività,

espressione

Conosce ed usa appropriatamente tutti i colori, anche i pastelli a matita e le gradazioni di colore; sa rappresentare graficamente una figura, un oggetto; colora, rispettando i margini; manipola das, pongo, creta, pasta di sale; memorizza, recita poesie e filastrocche.

 

I discorsi e le parole

Partecipa in modo coerente alle conversazioni e pone domande pertinenti sull'argomento in corso; chiede la spiegazione di parole che non conosce; si esprime con proprietà di linguaggio; descrive una situazione vissuta, ascoltata, vista in tv, descrive immagini; ascolta e comprende discorsi verbali e consegne operative; scrive il proprio nome e riproduce le scritte.

 

La conoscenza del mondo

Distingue i numeri da altri segni, sa riprodurli e conta in senso progressivo; riconosce e denomina il cerchio, il quadrato, il triangolo ed il rettangolo; opera con i concetti dimensionali/topologici/spaziali; comprende ed utilizza i termini prima-ora-poi, ieri-oggi-domani; ordina piccole quantità, confronta lunghezze e grandezze diverse; conosce la scansione del giorno e della notte; distingue le scansioni principali del giorno: mattina, pomeriggio, sera; conosce la scansione della settimana e il ciclo delle stagioni.

 

19  

...nella Scuola Primaria  

 

GIUDIZIO VOTO

Possesso e padronanza degli obiettivi. Prestazioni stabili, sicure, corrette ed autonome, trasferibili in situazioni nuove e complesse. Conoscenze – Precise, approfondite e integrate da apporti personali. Abilità – Corrette, dirette e complete. Linguaggio – Chiaro, ricco e ben articolato. Competenze – Applicazione efficace di conoscenze a situazioni nuove. Rielaborazione personale, creativa e critica.

10

Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi. Prestazioni stabili, corrette ed autonome, trasferibili in situazioni nuove e complesse. Conoscenze – Precise e approfondite. Abilità – Corrette e complete. Linguaggio – Chiaro, corretto e ben articolato. Competenze – Applicazione sicura ed autonoma. Rielaborazione appropriata con spunti critici personali.

9

Pieno raggiungimento degli obiettivi. Prestazioni stabili, corrette ed autonome, trasferibili in situazioni nuove. Conoscenze – Valide Abilità – Corrette Linguaggio – Pertinente e appropriato. Competenze – Applicazione sicura. Rielaborazione chiara con apporti personali apprezzabili.

8

Complessivo raggiungimento degli obiettivi. Prestazioni stabili, applicabili a situazioni note. Conoscenze – Abbastanza valide Abilità – Abbastanza corrette Linguaggio – Semplice, ma chiaro. Competenze – Applicazione meccanica. Rielaborazione semplice, ma adeguata.

7

Raggiungimento degli obiettivi essenziali. Prestazioni applicabili in situazioni simili e semplici. Conoscenze – Accettabili Abilità – Di base o elementari. Linguaggio – Semplice e non sempre corretto. Competenze – Applicazione limitata a determinate situazioni. Rielaborazione semplice, ma guidata.

6

Raggiungimento solo parziale degli obiettivi. Prestazioni applicabili solo in situazioni simili e guidate di apprendimento. Conoscenze – Minime e frammentarie. Abilità – Incerte. Linguaggio – Lessicalmente povero e impreciso. Competenze – Applicazione scarsa anche se guidata. Rielaborazione insufficiente.

5

Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi. Prestazioni distanti dagli obiettivi, considerati nei loro aspetti essenziali. Conoscenze – Scarsissime. Abilità – Incerte. Linguaggio – Lessicalmente molto povero. Competenze – Applicazione scarsa anche se guidata. Rielaborazione non acquisita.

4

 

20  

... nella Scuola Secondaria di 1° Grado

GIUDIZIO VOTO

Contenuti disciplinari completi ed approfonditi con spunti di originalità Produzione molto accurata e creativa con piena padronanza dei vari linguaggi Compie correlazioni esatte ed analisi approfondite Organizza conoscenze ed abilità in ambito complesso in modo autonomo e creativo

10

Contenuti disciplinari completi ed approfonditi Produzione accurata con spunti di creatività e buona padronanza dei vari linguaggi Coglie la gerarchia delle informazioni ed i rapporti che tra esse intercorrono Organizza conoscenze e abilità in ambito complesso in modo autonomo

9

Contenuti disciplinari completi e abbastanza approfonditi Produzione accurata e buona padronanza dei vari linguaggi Capacità di cogliere la gerarchia delle informazioni Organizza in modo autonomo conoscenze e abilità

8

Contenuti disciplinari abbastanza completi Produzione rispondente alle consegne con discreta padronanza dei vari linguaggi Capacità di cogliere relazioni logiche più semplici e di crescente difficoltà Organizza contenuti articolati e abilità spesso in modo autonomo.

7

Contenuti disciplinari appresi in modo sostanziale Produzione semplice e globalmente rispondente alle consegne Capacità di cogliere relazioni logiche semplici Organizza contenuti ed abilità elementari a volte in modo autonomo

6

Contenuti disciplinari appresi in modo parziale Produzione incerta ed incompleta rispetto alle consegne Coglie solo in parte semplici relazioni logiche Organizza contenuti ed abilità in modo elementare solo se guidato

5

Contenuti disciplinari appresi in modo frammentario e/o in minima parte. Produzione carente rispetto alle consegne Coglie difficilmente semplici relazioni logiche Non riesce ad organizzare contenuti e abilità anche se guidato

4

20  25  

Il Voto di Comportamento

GIUDIZIO VOTO

Frequenza assidua, puntualità nell’adempimento dei suoi doveri scolastici. Partecipazione propositiva ed attiva alle iniziative didattiche programmate sia curriculari che extracurriculari. Fortemente motivato e corretto nei suoi rapporti con docenti, compagni e personale della scuola. Pienamente consapevole e rispettoso delle regole della convivenza scolastica e del patrimonio della scuola

10

Frequenza assidua, puntualità nell’adempimento dei suoi doveri scolastici. Partecipazione abbastanza propositiva ed attiva alle iniziative didattiche programmate sia curriculari che extracurriculari. Motivato e corretto nei suoi rapporti con docenti, compagni e personale della scuola. Consapevole e rispettoso delle regole della convivenza scolastica e del patrimonio della scuola

9

Frequenza assidua, puntualità nell’adempimento dei suoi doveri scolastici. Partecipazione attiva alle iniziative didattiche programmate sia curriculari che extracurriculari. Rispettoso delle regole della convivenza scolastica e del patrimonio della scuola. Corretto nei suoi rapporti con docenti, compagni e personale della scuola.

8

Frequenza ed impegno regolare nell’adempimento dei suoi doveri scolastici. Partecipazione attiva alle iniziative didattiche programmate sia curriculari che extracurriculari. Abbastanza motivato e corretto con docenti, compagni e personale della scuola. Disponibile alla collaborazione per raggiungere gli obiettivi formativi prefissati.

7

Frequenza ed impegno talvolta irregolari con incidenza non positiva sugli obiettivi formativi fissati Non sempre puntuale nel rispettare le regole di convivenza scolastica, anche se disponibile alla collaborazione con i compagni. Non sempre corretto nel comportamento, ma sensibile ai richiami.

6

Frequenza scarsa, mancanza di puntualità nell’adempimento dei suoi doveri scolastici, con partecipazione passiva e dispersiva alle attività didattiche Non rispettoso nei confronti di docenti, compagni e operatori della scuola. Responsabile di comportamenti violenti e/o offensivi accertati e sanzionati e/o reiterati di una certa gravità, anche in relazione al rispetto del patrimonio della scuola, nonché comportamenti perseguiti dal Regolamento di Istituto.

5

N.B.: - nella Scuola Secondaria di 1° Grado "la valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’anno successivo o all’esame conclusivo del ciclo"; - nella Scuola Primaria la valutazione del comportamento degli studenti è sostituito con un giudizio, come già in evidenza nella prima colonna della presente tabella, considerando il periodo evolutivo dei bambini.

21  

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA I progetti educativi e formativi

Tutti i progetti di seguito elencati , distinti per settori sono inseriti in Macro-aree tematiche così definite:

Diritti ed Educazione alla legalità

Inclusione ed accoglienza Plurilinguismo e potenziamento Italiano L2 Linguaggi non verbali (arte, musica, teatro, ecc.) Nuove Tecnologie e Scienze Memoria Storica Sostenibilità e tutela del Territorio Educazione motoria e salute 27

SCUOLA DELL'INFANZIA

Hocus e Lotus Progetto accoglienza Scopriamo l'arte Raccontami (potenziamento Lingua 2 per bambini) Settimana delle famiglie Si apre il Sipario Regoliamoci Sagra di Primavera Piu tempo per crescere Nino torna a scuola

SCUOLA PRIMARIA

Io Scrivo Biblioteca - Libri mai visti Gli anni 70 Europa in canto Xxx disegni per un anno Le nostre emozioni Educazione sanitaria- Asl RmA Bando area ma forte processo migratorio L2 Progetto motoria MIUR – CONI 10.Uni Richmond Let’s Talk in English MUS-E Intercultura ROM – Caritas – famiglie migranti Biografie della memoria Sagra di primavera Musica Alla Primaria Orchestra multietnica- Med Free Orkestra Carillon Piu tempo per crescere Basket

Nino torna a scuola Laboratorio astronomico- campo scuola Scuola come famiglia

22   SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

1. Recupero Francese 2. Lab. Spagnolo 3. Educazione sanitaria Asl RmA 4. “Lo straniero”, rinnovo curricola in chiave interculturale e globale 5. Classi aperte , nuove tecnologie didattiche 6. Giardino di piazza Vittorio 7. Trilogia della riflessione 8. Estro armonico 9. Cineforum 10. Destinazione Roma 11.Educare alla condivisione 12.Pronto soccorso L2 13.Studiare in Italiano per migranti 14.Underadio – Save the Children 15.Oltre Rio +20 16.Diritti dei bambini e delle bambine 17.Regoliamoci 18.I terremoti nel mio paese d’origine 19.Sagra di Primavera 20.Orchestra multietnica 21.Roma smart: utopia o futuro 22.Basket 23.Nino torna a scuola 24.Più tempo per crescere 25.Io Scrivo 26.Bando area a forte processo migratorio – L2 27.Scuola come famiglia

I PROGETTI ELENCATI saranno VISIONABILI SUL SITO DELL'ISTITUTO www.danielemanin.gov con delle schede di sintesi

... per i Docenti

23  

L'AGGIORNAMENTO

Nel corso dell’anno scolastico 2015/2016, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e i bisogni formativi dell’utenza, i docenti di tutti e tre gli ordini di scuola parteciperanno a progetti formativi e di ricerca-azione come a momenti di auto- aggiornamento organizzati sia dalla scuola stessa che da altre Agenzie.

... per il P.O.F. (con Verifica e Valutazione) Il monitoraggio, la verifica e la valutazione sono la manifestazione dell’assunzione di responsabilità di tutte le componenti scolastiche, in quanto consentono di tenere sotto controllo il processo educativo e l’intero sistema scolastico, di individuare i punti di debolezza dell’organizzazione e dell’attività didattica, di valutare la qualità dell’organizzazione e degli apprendimenti.

L’attuazione del POF sarà verificata attraverso griglie di osservazione, questionari rivolti ai genitori, agli alunni e al personale della scuola, griglie di sintesi, schede delle esperienze, descrizione delle esperienze.

Il Piano dell’Offerta Formativa potrà essere rivisto, in seguito ad ulteriori rilevazioni condotte fra gli utenti o gli operatori; le proposte di modifica, integrazione e aggiornamento potranno essere eventualmente predisposte anche su iniziativa dello staff di progettazione e direzione del POF stesso.

24  

IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ È l'insieme degli accordi tra docenti, personale non docente, genitori e alunni finalizzato a migliorare gli interventi di tipo educativo e l'organizzazione della scuola. Con esso:

I DOCENTI SI IMPEGNANO A:

Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante; favorire momenti d’ascolto e di dialogo; incoraggiare il processo di formazione di ciascuno; favorire l’accettazione degli altri e la solidarietà; promuovere le motivazioni all’apprendere; far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi apprendimenti; rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi; favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentano la rielaborazione dell’esperienza personale; favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative al curricolo opzionale; pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire all’alunno di selezionare gli strumenti di lavoro.

GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A:

Frequentare regolarmente le lezioni; assolvere con costanza ed assiduità agli impegni di studio; svolgere con puntualità e costanza i compiti assegnati in classe e nel lavoro domestico; prendere coscienza dei personali diritti-doveri; rispettare persone, ambienti, attrezzature; usare un linguaggio ed un abbigliamento consono ad un ambiente educativo e sempre rispettoso nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario; adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni; attuare comportamenti più adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo; rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo mettendo in atto, con serio impegno, un atteggiamento responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni dei loro comportamenti; trattare con cura e rispetto le aule e tutti gli ambienti dell’Istituto.

LE FAMIGLIE SI IMPEGNANO AD ASSICURARE:

La costruzione di un dialogo costruttivo con l’Istituzione; il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise; atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti; atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà nei confronti degli altri da parte dei propri figli; il rispetto rigoroso dell’orario d’entrata e d’uscita; la garanzia di una frequenza assidua alle lezioni nel rispetto dell’art. 11 comma1 del D.lgs. 59/04; la tempestiva giustificazione delle assenze e/o entrate posticipate dei loro figli; debito riscontro dei documenti a loro indirizzati, sottoscrivendoli e restituendoli ove necessario; l’immediato ritiro dei libretti per le giustificazioni presso la segreteria scolastica ed il relativo deposito della firma; il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario; la partecipazione agli incontri periodici scuola famiglia; l’esecuzione dei compiti assegnati da parte dei propri figli. Il risarcimento dei danni arrecati alle strutture mobili e immobili, arredi e sussidi didattici.

IL PERSONALE ATA SI IMPEGNA A:

Segnalare tempestivamente eventuali danni riscontrati all’interno dell’Istituto; collaborare con i docenti per garantire un ordinato svolgimento delle attività didattiche; relazionarsi con cortesia ed efficienza con gli studenti e con il pubblico; garantire che tutte le certificazioni siano predisposte per la consegna all’utenza entro il termine massimo di tre giorni dall’assunzione al protocollo; regolamentare l’accesso e il movimento interno degli alunni; sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni in occasione della momentanea assenza dell’insegnante.

Nella sezione “modulistica “, è possibile prendere visione del modello che verrà consegnato alle famiglie e controfirmato da tutte le componenti

25              

 

 

 La  Scuola  non   è   più   l’unica   agenzia   educativa  ma  può   assolvere   al  meglio   la  propria   funzione   sociale   interagendo   con   la   famiglia   e   con   il   territorio   nel  reciproco  rispetto  dei  propri  ruoli.  

SCUOLA FAMIGLIA TERRITORIO

26  

Regolamento di Istituto Introduzione

L’I.C. Manin da anni ha intrapreso un percorso di cura e di co-gestione dell’istituto scolastico in collaborazione con le famiglie. La scuola va considerata un bene comune e va curata e rispetta da tutte le sue componenti. Con la comunità tutta si costruiscono percorsi educativi, progetti partecipati e condivisi, formazione formale, informale e non formale, cura degli spazi scolastici al fine di ampliare l’offerta formativa per gli studenti e le opportunità di formazione per la comunità tutta, in relazione con la più ampia comunità civica e sociale del territorio che accoglie la scuola (vedi statuto degli studenti e delle studentesse). L’I.C. Manin lavora sull’accoglienza e l’inserimento nella scuola degli alunni migranti creando percorsi formativi che vanno a beneficio di tutta la comunità scolastica.

Cura dello spazio scolastico e partecipazione

Tutte le componenti della scuola, studenti, insegnanti, genitori devono porre cura allo spazio scolastico, evitare danneggiamenti e portare migliorie ove possibile e nei limiti delle loro competenze. I genitori e gli alunni, previo accordo con la dirigente scolastica e gli insegnanti, potranno effettuare lavori di piccola manutenzione e cura dell’edificio nel rispetto delle norme di sicurezza.

Gli insegnanti cureranno le relazioni con i genitori informando dell’andamento scolastico degli alunni, elaboreranno strategie educative comuni nel rispetto delle differenze anche culturali e religiose delle famiglie stesse. Informeranno tramite gli incontri previsti con le famiglie, del progetto educativo e formativo dell’anno scolastico, condividendo ove possibile percorsi e progetti.

L’Istituto ha promosso e promuove un progetto di partecipazione attiva delle famiglie. I percorsi con le famiglie prevedono varie attività di coinvolgimento nella vita scolastica tra cui la costituzione dell’Associazione dei Genitori Scuola Di Donato (dal 2004), commissioni e gruppi di lavoro su tematiche specifiche, la settimana con le famiglie, ore di volontariato a favore della comunità scolastica, formazione per i genitori, feste, sport ed incontri culturali (nei termini previsti dalla normativa D.P.R. n. 301 del 23 dicembre 2005 art. 3; D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999, art. 3 e art. 9). L’Associazione dei Genitori Scuola Di Donato che ha sede nell’Istituto e fa parte del P.O.F. è regolata da apposita convenzione; può raccogliere fondi e acquistare beni a favore dell’Istituto scolastico, auto-finanziare progetti di ampliamento dell’offerta formativa pomeridiana, sostenere economicamente e con il volontariato percorsi di sostegno agli alunni e alle famiglie svantaggiate, favorendo la partecipazione civica e la formazione dei genitori. A tutte le attività dell’Associazione Genitori possono partecipare tutti i genitori ed ex genitori della scuola, gli alunni e gli ex alunni e gli insegnanti su base volontaria.

L’Istituto è anche sede del Polo Intermundia, centro educativo interculturale per adulti e ragazzi istituito dal Comune di Roma. Il Polo Intermundia ha una gestione autonoma (Comune di Roma-Municipio I, I.C. Manin- Ass. Genitori Di Donato) e ha sede nei seminterrati via Bixio, con entrata al numero 83.

27      

Risorse per la scuola La scuola pubblica è gratuita e non deve creare discriminazione economiche tra alunni. Nell’I.C. Manin non è consentito proporre progetti a pagamento (delibera C.d.I.). E’ consentito altresì partecipare a bandi pubblici, ricevere donazioni da privati, da enti, da associazioni. Ricevere contributi per l’utilizzo degli spazi ad di fuori dell’orario scolastico come previsto dalla normativa (D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999). Sono consentiti i contributi per le famiglie per le gite scolastiche e i viaggi di istruzione. L’acquisto di libri di testo per le scuole elementari al di fuori dei testi adottati e gratuiti, sono facoltativi.

Gite

La gita scolastica è un momento fondamentale di aggregazione condivisione e apprendimento di un percorso per le classi. La scuola di impegna ad abbattere con ogni mezzo, anche economico, le ragioni che possono ostacolare la partecipazione degli alunni alle stesse. Le gite che non prevedono pernotto non necessitano di approvazione del C.d.I.

Benessere e salute

Tutti i partecipanti della comunità scolastica sono tenuti alla cura dello spazio scuola, volto a creare un ambiente di benessere e di cura della qualità delle relazioni per gli alunni, gli insegnanti e il personale tutto.

L’I.C. Manin ha realizzato e promuove a tal fine la creazione di un presidio sanitario nella scuola che può prevedere le figure professionali di medici, pediatri, psicologi, mediatori culturali, educatori, servizio civile, limitatamente alle risorse disponibili dell’Istituto stesso, ai progetti promossi dagli enti locali, Asl, famiglie della scuola riunite in associazioni (legge 285/47). Il servizio può essere anche volontario. Il presidio sanitario può dotarsi di un proprio regolamento che deve essere approvato dal C.d.I.

E’ vietato fumare in tutta l’area scolastica compreso i cortili.

I cibi erogati dalle macchinette non conterranno cibi ritenuti dannosi per la salute quali patatine fritte, bevande gassate, merendine ad alto contenuti di grassi ecc. Le insegnanti insieme con i genitori cureranno una esempio educativo nella proposta dei cibi consentiti.

Gli insegnanti e i genitori che rileveranno disagi nel comportamento o difficoltà di apprendimento degli alunni potranno rivolgersi alla F.S. dell’Area 4 (Di Letizia) .

Se i disagi dovessero persistere o essere giudicati di grave entità, potranno essere attivati i servizi sociali e sanitari di riferimento del territorio previa convocazione delle famiglie.

28          

Sanzioni Solo nel caso della scuola secondaria di primo grado (media) la normativa nazionale, anche espressa nello statuto degli studenti e delle studentesse prevede la possibilità di sanzioni inflitte agli studenti in casi gravi di reiterata violazione del regolamento di istituto. Si intende per casi gravi “atti di bullismo e di violenza nei confronti dei compagni, danneggiamenti, ingiurie e offese alla dignità umana”.

Le sanzioni che non devono avere intento punitivo, ma esclusivamente educativo e di riabilitazione nella comunità scolastica possono essere erogate solo dal consiglio di classe comprensiva dei rappresentanti di classe dei genitori, che hanno diritto di voto. Le sedute sono pubbliche tranne che l’interessato faccia esplicitamente richiesta del contrario. I genitori possono assistere e l’alunno ha diritto ad essere ascoltato portando anche testimoni a sua discolpa. L’alunno ha sempre diritto a convertire i giorni di sospensione in lavori di pubblica utilità a favore della comunità scolastica (testo tratto dalla normativa vigente D.P.R. 235/07 e 294/98)

Prima di convocare il consiglio di classe per motivi disciplinari i docenti della classe avranno convocato i genitori cercando di applicare una strategia educativa comune ed utilizzando le risorse che l’istituto ha messo in campo nello sportello di ascolto o benessere.

Il Consiglio di Istituto deve nominare i membri del Consiglio di Garanzia a cui la famiglia si può appellare per il ricorso, composto da docenti e genitori nel numero previsto dalla legge (almeno un docente e un genitore).

Consiglio di Istituto

Il C.d.I. è l’organo di governo democratico della scuola, ove tutte le componenti hanno pari dignità, diritto di parola e di voto. E’ presieduto dal Presidente eletto tra la componente genitori, che ne cura anche l’ordine del giorno. Guida le politiche della scuola, e indica le linee guida del P.O.F.. Tutti i partecipanti sono tenuti a collaborare al buon funzionamento dell’Istituto scolastico.

Il Consiglio viene convocato dal Presidente tramite posta elettronica all’incirca ogni due mesi. Le delibere verranno pubblicate sul sito della scuola. Nella redazione dell’ordine del giorno il Presidente terrà conto delle proposte del Dirigente scolastico, del DSGA e dei consiglieri.

Il C.d.I nomina la commissione mensa e altre commissioni a scopo di approfondimento e proposta sugli argomenti da trattare in consiglio. Oltre al Comitato genitori anche gli alunni riuniti in un Consiglio dei ragazzi o come espressione di una singola classe potranno esprimere proposte al C.d.I. che ne dovrà tenere conto. Gli insegnanti favoriranno il processo di partecipazione degli alunni e informeranno gli alunni su diritti e doveri previsti dal Regolamento di Istituto (vedi specifico regolamento del Consiglio).

29          

Comitato dei rappresentanti dei genitori Il Comitato genitori ha diritto ad vere uno spazio-aula nella scuola per le riunioni periodiche e di dotarsi di un suo proprio regolamento che va comunicato al C.d.I. Ha funzione partecipativa e propositiva nei confronti del Consiglio. L’aula per le riunioni se organizzate nella scuola, va chiesta al Dirigente Scolastico.

Per tutto ciò che non è esplicitamente espresso in questo regolamento ci si rifà alle norme in vigore e alle circolari del MIUR.

N.B. Utilizzo degli spazi, il protocollo di accoglienza degli alunni migranti, il patto di corresponsabilità è regolato dal C.d.I con appositi regolamenti già deliberati dal consiglio.

Entrata/uscita, ritardi, assenze e giustificazioni degli alunni Prima dell’orario di entrata i bambini possono sostare da soli nel cortile solo se sorvegliati da un genitore o da una persona delegata (Vedi Progetto Pre Scuola dell’Ass. Genitori). All’uscita i bambini devono essere consegnati ai genitori o a maggiorenni con delega. Per la Scuola Secondaria di 1° grado gli alunni correttamente entreranno nelle proprie classi al suono della campanella. Gli alunni ritardatari vengono ammessi in classe dal docente della prima ora e sono tenuti a giustificare il ritardo da un genitore personalmente e/o per iscritto. Nei casi di ritardi ricorrenti i genitori su segnalazione del docente verranno convocati dalla segreteria didattica o dai fiduciari di plesso o dal dirigente scolastico. Analoghe modalità si applicano per i ritardi nel prelievo da parte dei genitori degli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Gli insegnanti della prima ora sono tenuti a fare l’appello e a controllare la giustificazione degli alunni eventualmente assenti nei giorni precedenti. Dopo il quinto giorno di assenza la giustificazione dovrà essere accompagnato da un certificato medico. L’uscita anticipata occasionale è consentita in presenza di un genitore o di un maggiorenne con delega scritta. La richiesta per l’uscita anticipata (per un certo periodo) deve essere presentata ed eventualmente autorizzata dal D. S. .

30    

Intervallo L’intervallo per la scuola secondaria di 1° grado è di venti minuti, dalle ore 10,50 alle ore 11,10 e si svolgerà sotto la sorveglianza del docente della terza ora. I ragazzi sono tenuti ad assumere un comportamento corretto e rispettoso, idoneo alla scuola. Per la scuola dell’infanzia e primaria gli orari dell’intervallo saranno definiti secondo l’esigenza delle singole classi, non dovrà comunque superare nell’arco della mattinata la mezz’ora per ogni singola classe.

Disciplina, convivenza civile, uso e cura degli spazi, Uso cellulari, Note disciplinari Gli alunni sono tenuti a rispettare regole semplici di comportamento. È necessario salutare in modo composto, spostarsi da un’aula all’altra o uscire dalla scuola in modo corretto, rispettare la persona, gli spazi e gli arredi , essere puntuali, usare il giusto tono di voce in cortile e durante le attività sportive, è importante essere equilibrati e composti sempre anche nell’abbigliamento. Nel caso di danneggiamenti e scritte sui muri sulle porte e sui banchi provocati dagli alunni, la famiglia verrà chiamata al reintegro del bene danneggiato o allo svolgimento di lavori di ripristino. Gli alunni non possono accedere nei locali scolastici al di fuori dell’orario scolastico. In orario scolastico fino alle 16,45 i cortili sono ad uso esclusivo per attività didattiche, sportive e ricreative degli alunni che verranno sorvegliati dai docenti. Per la sicurezza degli alunni stessi i cancelli devono rimanere sempre chiusi, gli addetti devono verificarne la chiusura. Durante l’orario delle lezioni non è consentito l’uso del cellulare o di altri ausili elettronici. Se si farà uso di cellulari o altri ausili elettronici i suddetti verranno presi in consegna e restituiti al termine delle lezioni. Qualora il comportamento disciplinare degli alunni non migliori in seguito a richiami e sollecitazioni si provvederà ad inviare una comunicazione scritta ai genitori con eventuale convocazione dei medesimi per un colloquio personale finalizzato ad una comune strategia di recupero. Le note disciplinari (annotate sul registro di classe) se suscettibili di eventuali provvedimenti di sospensione sono prese in esame dal consiglio di classe e vengono discusse con il Dirigente Scolastico e/o del Fiduciario di plesso che deciderà in merito.

Assenza docenti Per la scuola primaria e dell’infanzia, in caso di assenza del docente, tutti i colleghi presenti e i collaboratori scolastici dovranno comunque esercitare la vigilanza degli alunni. Per le eventuali assenze degli insegnanti i colleghi della scuola secondaria di primo grado presenti dovranno prendere visione sull’apposito registro in sala professori delle supplenze predisposte dal Dirigente di istituto o dai suoi collaboratori e firmare per presa visione.

Comunicazioni/Rapporti scuola - famiglia Per la scuola dell’infanzia le comunicazioni anche in più lingue verranno affisse sulla porta della classe. Per la scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado le comunicazioni vengono dettate agli alunni che le trascrivono sul diario. I docenti del giorno successivo accerteranno l’avvenuta apposizione sul diario della firma del genitore per presa visione. Il ricevimento sarà aperto esclusivamente ai genitori e alle figure tutoriali. Ciascuno docente è a disposizione su appuntamento per il ricevimento dei genitori. Periodicamente verranno indette riunioni ordinarie dei singoli consigli di classe, secondo un calendario di norma stabilito all’inizio dell’anno scolastico e comunicato ai rappresentanti dei genitori. Due volte l’anno verrà predisposto un ricevimento pomeridiano delle famiglie. I consigli di classe e di interclasse potranno essere convocati in seduta straordinaria quando se ne ravvisi la necessità. Il ricevimento sarà aperto esclusivamente ai genitori e alle figure tutoriali.

32    

31    

Formazione classi La formazione delle classi sarà effettuata dal dirigente scolastico tenendo conto delle indicazioni delle insegnanti delle classi ponte e delle richieste dei genitori nel rispetto dei principi che sorregono l’offerta formativa della scuola. I criteri di formazione delle classi vengono deliberati su proposta del collegio docenti. Assegnazione docenti alle classi L’assegnazione dei Docenti alle classi, è di competenza del Dirigente Scolastico che procederà in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa.

Visite di istruzione Tranne che le visite occasionali della durata d’un solo giorno, tutte le altre attività esigono una preventiva, adeguata programmazione didattica e culturale, predisposta dalla scuola fin dall’inizio dell’anno scolastico, per favorire il reale perseguimento di obiettivi didattici. Per le visite fuori dal Comune si fa riferimento alla preventiva approvazione del Consiglio. Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria ai fini della vigilanza si dovrà rispettare il rapporto di un insegnante per 15 alunni e l’insegnante di sostegno qualora sia presente una alunno disabile. E’ possibile ricorrere al personale ATA. Le visite di istruzione vengono organizzate per classi come parte integrante della programmazione didattica è quindi opportuno che si svolgano laddove è assicurata la partecipazione di almeno 2/3 degli alunni della classe. Tutti i partecipanti a viaggi e visite devono essere in possesso di un documento di identificazione (cartellino di riconoscimento o carta di identità).

33    

ATTO INTEGRATIVO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA - LEGGE N.107/2015

POF 2015/2016

Premessa

Visto l'art. 1 del D.lvo 6 marzo 98 n. 59, con il quale, al comma 2, si affidano compiti al Dirigente Scolastico di gestione unitaria dell'unità scolastica, conferendo al medesimo autonomi poteri di direzione, di coordinamento, di gestione e valorizzazione delle risorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali;

Visto il DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia scolastica” ai sensi dell'art. 21 della Legge 15 marzo 1997 n. 59; le competenze del Collegio dei Docenti di cui all'art. 7 del T.U. n. 97/94;

Vista la legge 107/2015; Esaminato il Piano dell'Offerta Formativa e le aspettative delle famiglie; Considerate le effettive disponibilità finanziarie sancite dal Programma Annuale;Considerato

Considerato

che il Piano delle attività didattiche risponde ad un disegno unitario elaborato dal Collegio Docenti; il quadro di prospettiva, anche internazionale, all'interno del quale si muove la riforma del secondo ciclo di cui al DPR 89/2010;

Vista la necessità di intervenire per innalzare i livelli di apprendimento degli studenti, sia di quelli più meritevoli sia di quelli con carenze, al fine di assicurare a tutti il successo formativo e scolastico;

Premesso che la formulazione della presente direttiva è compito istituzionale del Dirigente Scolastico, organo di governo e di coordinamento dell’Istituzione Scolastica con poteri e doveri di indirizzo, progettazione, promozione e gestione in campo formativo/organizzativo;

Premesso che l’obiettivo è quello di fornire una chiara indicazione sugli obiettivi strategici dell’Istituto, dando un preciso orientamento in merito agli adempimenti i docenti sono chiamati a svolgere in base alle norme, agli indirizzi del Consiglio e alle sue stesse delibere;

Premesso che le competenze del Collegio dei docenti, nelle sue varie articolazioni, risultante da una combinata lettura dell'art. 7 del T.U. 297/94, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizione del CCNL si riferiscono a: − elaborazione del Pof (art. 3 del DPR 275/99) − adeguamento delle Indicazioni nazionali a specifiche esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 del T.U. 297/94); − adozione delle iniziative di sostegno degli alunni diversamente abili e degli studenti stranieri e studio dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. O del T.U.); − identificazione delle Funzioni Strumentali al POF di cui all'art. 38 del CCNL;

34    

Vista la L. n.107/2015 e quanto in essa previsto in merito all'elaborazione ed approvazione del POF

triennale e dei relativi contenuti Considerato che l'anno scol. 2015-­‐16 si presenta come un periodo di transizione tra quanto previsto dalla

legge n.107/2015 e le norme precedenti stabilite dalla L. n. 59 del 1999 riguardanti le procedure di pianificazione del piano dell'offerta formativa;

Attesa l’esigenza di allineare la procedura di indirizzo del POF 15/16 con quella prevista per il POF triennale 16/17-­‐17/18-­‐18/19

Nelle more della definizione dei decreti attuativi della legge n.107/2015, i n p a r t i c o l a r e i n r e l a z i o n e alla definizione dell'organico potenziato e della proposta di piattaforma per l'elaborazione del POFT;

Visto Il POF a.s. 2015/16 Tenuto conto del Rapporto di autovalutazione definito dal nucleo di autovalutazione e del Piano di

miglioramento ad esso collegato;

IL COLLEGIO DOCENTI

elabora l’Atto Integrativo del Piano dell’Offerta Formativa e predispone la richiesta dell’organico aggiuntivo per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’Offerta Formativa (Nota MIUR 30549 del 21/09/2015). Tale Atto Integrativo al POF 2015/2016 costituisce la base per la formulazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2017 da definire successivamente (Nota cfr.).

ATTO INTEGRATIVO

del Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

Dal RAV 2015 si evincono i seguenti elementi:

PRIORITA’(dal RAV 2014- 2015) TRAGUARDI (dal RAV 2014-2015) OBIETTIVI DI PROCESSO (dal RAV 2014-2015)

ESITI RISULTATI SCOLASTICI

1. Riduzione della disomogeneità tra gli studenti e quella relativa alla polarizzazione dei risultati verso il basso.

2. Individualizzazione e personalizzazione degli interventi per il recupero del

disagio, per il consolidamento e per il potenziamento.

3. Individuazione di criteri di valutazione oggettivi comuni.

4. Migliorare il successo formativo a distanza.

ESITI RISULTATI SCOLASTICI

1. Diminuzione della varianza tra le classi che risulta dalle prove INVALSI, sia nella Primaria che nella Secondaria;

2. Miglioramento dei livelli di apprendimento nella fascia più bassa della popolazione scolastica.

3. Introduzione di prove di verifica comuni durante l'anno.

4. Adozione della certificazione delle competenze MIUR.

5. Aumentare il successo

scolastico del 5% nel primo anno della scuola superiore.

1. AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione:

- Elaborazione del Curricolo, definendo obiettivi specifici e unità di apprendimento comuni in relazione ai traguardi di sviluppo delle competenze

- Definizione di prove di verifica trasversali comuni iniziali, in itinere e finali con monitoraggio dei risultati

2. AREA DI PROCESSO Continuità e Orientamento:

- Attivare strumenti per la tabulazione diacronica dell'andamento degli alunni e per il monitoraggio dei loro risultati nel passaggio tra i vari ordini.

- Attivare percorsi di orientamento strutturati per la comprensione del se' e delle proprie inclinazioni a partire dalla prima classe secondaria.

35    

COMPETENZE CHIAVE e di CITTADINANZA

1. Potenziamento delle competenze linguistiche (L1 – L2).

2. Potenziamento delle competenze matematiche, scientifiche, tecnologiche e digitali (come da Piano Nazionale Scuola Digitale).

3. Potenziamento attività di integrazione, inclusione, sostegno, delle competenze sociali, civiche, di cittadinanza attiva.

4. Potenziamento delle attività curricolari - extracurricolari e attività organizzative/ gestionali/di coordinamento

COMPETENZE CHIAVE e di CITTADINANZA

1. Estensione piano digit.: Registro elettronico, produz. e fruiz. e-book, multimedia; uso responsabile social network; posiz.concorsi scient.; potenziamento TIC e

Formazione.

2. Collaborazione DS per migliorare: comunicaz.int/est sedi/settori (mantenim. n.alunni e organico), gestione unitaria IC (stabilità organico, continuità), eventi.

- Definizione delle

competenze di raccordo verticale tra Primaria e Secondaria.

- Trasferimento di competenze tra docenti dei tre settori dell'istituto e formazione.

- Potenziamento degli strumenti di comunicazione relativi al consiglio orientativo in uscita e controllo degli esiti a distanza.

3. AREA DI PROCESSO Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

- Assegnazione incarichi specifici, flessibilità e motivazione del personale per la condivisione degli obiettivi comuni.

- Formazione e sviluppo delle competenze del personale, in via prioritaria nell'ambito del piano nazionale digitale.

- Valorizzazione dei dipartimenti disciplinari in termini di definizione del curricolo, del monitoraggio e della sperimentazione ed innovazione delle pratiche educative e didattiche.

Al fine di indirizzare in maniera coerente e strategica il fabbisogno dell’Istituzione scolastica, considerando le priorità di miglioramento e i traguardi del RAV raggiungibili con gli obiettivi di processo, è necessario potenziare l’Offerta Formativa 2015/2016 con insegnamenti ed attività nelle quali le Priorità si collegano ai Campi di Potenziamento per il Primo e per il Secondo Ciclo (Nota MIUR 30549 del 21/09/2015). In sede collegiale, una volta evidenziati i sei campi di potenziamento dell’Offerta Formativa per il Primo Ciclo, come da Legge 107/20015, le scuole individuano, in ordine di preferenza, tutti i campi di potenziamento corrispondenti alla reale lettura del fabbisogno dell’Istituzione Scolastica affinché si persegua l’ampliamento dell’Offerta Formativa. Da qui l’esigenza di definire un ordine di preferenza coerente con le priorità dell’azione di miglioramento del RAV e potenziamento dell’istituzione scolastica, attraverso prima una descrizione qualitativa e poi quantitativa dell’organico. Vengono stabiliti i criteri di scelta dell’ordine di preferenza dell’Obiettivo formativo. Essi sono corrispondenti alle Priorità e Traguardi del RAV e all’Offerta Formativa che si intende ampliare. A tal fine si procede con la scelta, collegando i criteri (Prioirità e Traguardi RAV+Offerta Formativa) con la Scheda dei campi di potenziamento della scuola del Primo Ciclo, allegata alla nota MIUR 30549 del 21/09/2015., ricordando che la Descrizione qualitativa (motivazione della preferenza per richiedere la risorsa aggiuntiva in questo campo) e la Descrizione quantitativa del numero delle risorse aggiuntive da richiedere, (min 3 - max 8), sono funzionali “ alle esigenze didattiche, organizzative, gestionali” del piano triennalein previsione di “attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione, coordinamento” c. 5 L. 107 - Organico dell’autonomia. Di conseguenza il Collegio dei Docenti analizza e definisce le proposte di fabbisogno (da inserire

36    

nell’apposita funzione del Sidi, disponibile dal l0 al 15 ottobre 20l5) e individua l’ ordine di preferenza e le seguenti priorità dei campi di potenziamento corrispondenti alle aree previste dal comma 7 della legge citata.

PRIORITA’(dal RAV 2014- 2015) TRAGUARDI (dal RAV 2014-2015) CAMPI DI POTENZIAMENTO PRIMO

CICLO (dalla Nota MIUR 30549 del 21/09/2015) IN ORDINE DI PRORITA'

ESITI RISULTATI SCOLASTICI 1. Riduzione della disomogeneità tra

gli studenti e quella relativa alla polarizzazione dei risultati verso il basso.

2. Individualizzazione e

personalizzazione degli interventi per il recupero del disagio, per il consolidamento e per il potenziamento.

3. Individuazione di criteri di

valutazione oggettivi comuni.

4. Migliorare il successo formativo a distanza.

COMPETENZE CHIAVE e di CITTADINANZA

5. Potenziamento delle competenze linguistiche (L1 – L2).

6. Potenziamento delle competenze matematiche, scientifiche, tecnologiche e digitali (come da Piano Nazionale Scuola Digitale).

7. Potenziamento attività di integrazione, inclusione, sostegno, delle competenze sociali, civiche, di cittadinanza attiva.

8. Potenziamento delle attività curricolari - extracurricolari e attività organizzative/ gestionali/di coordinamento.

ESITI RISULTATI SCOLASTICI

Diminuzione della varianza tra le classi che risulta dalle prove INVALSI, sia nella Primaria che nella Secondaria;

Miglioramento dei livelli di apprendimento nella fascia più bassa della popolazione scolastica. Introduzione di prove di verifica comuni durante l'anno. Adozione della certificazione delle competenze MIUR.

Aumentare il successo scolastico del 5% nel primo anno della scuola superiore.

COMPETENZE CHIAVE e di CITTADINANZA

3. Estensione piano digit.: Registro elettronico, produz. e fruiz. e-book, multimedia; uso responsabile social network; posiz.concorsi scient.; potenziamento TIC e

Formazione. Collaborazione DS per migliorare: comunicaz.int/est sedi/settori (mantenim. n.alunni e organico), gestione unitaria IC (stabilità organico, continuità), eventi.

1. Potenziamento Linguistico ORDINE DI PREFERENZA/OBIETTIVO FORMATIVO c.7:2r – 2a Rispondente al criterio (priorità RAV+Offerta Formativa ovvero descrizione qualitativa): Esiti Risultati Scolastici/RAV punto 1, 3, 4 RISORSE RICHIESTE: 1 risorsa anche in relazione ai TRAGUARDI/RAV 2. Potenziamento Scientifico ORDINE DI PREFERENZA/OBIETTIVO FORMATIVO:3b Rispondente al criterio (priorità RAV+Offerta Formativa ovvero descrizione qualitativa): Esiti Risultati Scolastici/RAV punto 1, 2,3 RISORSE RICHIESTE: 1 risorsa anche in relazione ai TRAGUARDI/RAV 3. Potenziamento Umanistico, socioeconomico e per la legalità ORDINE DI PREFERENZA/OBIETTIVO FORMATIVO 1.d, 1.i Rispondente al criterio (priorità RAV+Offerta Formativa ovvero descrizione qualitativa): Esiti Risultati Scolastici/RAV punto 1, 2, 3 RISORSE RICHIESTE: 1 risorsa anche in relazione ai TRAGUARDI/RAV 4. Potenziamento Laboratoriale ORDINE DI PREFERENZA/OBIETTIVO FORMATIVO: 6.h Rispondente al criterio (priorità RAV+Offerta Formativa ovvero descrizione qualitativa): Competenze Chiave e di Cittadinanza/RAV punto 2,

37    

RISORSE RICHIESTE: 1 risorsa anche in relazione ai TRAGUARDI/RAV 5. Potenziamento Artistico e musicale ORDINE DI PREFERENZA/OBIETTIVO FORMATIVO 4.c Rispondente al criterio (priorità RAV+Offerta Formativa ovvero descrizione qualitativa): Esiti Risultati Scolastici/RAV punto 1, 2 Competenze Chiave e di Cittadinanza/RAV punto 1 RISORSE RICHIESTE: 1 risorsa anche in relazione ai TRAGUARDI/RAV 6. Potenziamento Motorio ORDINE DI PREFERENZA/OBIETTIVO FORMATIVO 4.g Rispondente al criterio (priorità RAV+Offerta Formativa ovvero descrizione qualitativa): Esiti Risultati Scolastici/RAV punto 1, 2 Competenze Chiave e di Cittadinanza/RAV punti 1 RISORSE RICHIESTE: 1 risorse anche in relazione ai TRAGUARDI/RAV

• Al fine dell’ampliamento dell’offerta formativa e della elaborazione e attuazione del POFT, • vista la L. 107/2015 e la Nota MIUR n. 30549 del 21/09/2015, • visti il POF (a. s. 2015/16), il RAV e il PdM ,

il Collegio dei Docenti analizza e definisce le proposte di fabbisogno (da inserire nell’apposita funzione del Sidi, disponibile dal l0 al 15 ottobre 20l5) e individua l’ordine di preferenza e priorità sopra indicate dei campi di potenziamento corrispondenti alle aree previste dal comma 7 della legge citata. SCHEDA N. 3 Sostituzione di n. 1 Collaboratore del DS individuato ai sensi dell’art. 459 del TU Istruzione come modificato dal Decreto Legge n. 98/2011 convertito dalla L. 111/2011 N. 1 Docente CLASSE DI CONCORSO A033

DELIBERA Collegio dei Docenti

sull’ acquisizione del fabbisogno dell'organico del potenziamento (propedeutica all'attuazione della fase C del piano assunzionale) - Nota MIUR 30549 del 21/09/2015 secondo le priorità sopra elencate.