Oltre l’ufficio stampa? Bologna 16 giugno 2014. Oltre l’ufficio stampa? Significa...

Post on 02-May-2015

215 views 0 download

Transcript of Oltre l’ufficio stampa? Bologna 16 giugno 2014. Oltre l’ufficio stampa? Significa...

Oltre l’ufficio stampa?

Bologna

16 giugno 2014

Oltre l’ufficio stampa?

Significa automaticamente anche Oltre il giornalismo? E oltre i giornalisti?

Il giornalismo, una industria?

Anderson, Bell e Shirky (report per la Columbia Journalism School nel 2012)

Gli sviluppi tecnologici, le trasformazioni della società e del modo di comunicare hanno dato vita a un nuovo ecosistema dell’informazione

L’industria del giornalismo è morta, ma il giornalismo esiste oggi in molte forme e luoghi.

Le istituzioni-editore?

Le istituzioni, un editore diverso? Informazione diretta (senza mediazioni) Il digitale: parlare a molti, subito,

contemporaneamente …ma non a tutti.

Chi siamo, dove comunichiamo

Analizzare l’identità della fonte: chi siamo? Analizzare il destinatario (media e target) Quali poteri e quali compiti? In quale idea di welfare Solo dopo vengono gli strumenti

Integrare

Integrazione tra Informazione Servizio Transazione economica (Non sempre, non per tutti, non ovunque)

Citizen journalism

Una risorsa… …sopravvalutata?

Multipiattaforma

Molti pro e molti contro Costi per adattamento ai devices (per

esempio, le app) Differenza di consumo e di attenzione Periodico invecchiamento Costi produttivi (per esempio, i video e il

multimediale)

La pubblicità in Italia

Dal 2008 al 2013 la pubblicità è scesa da 10 a 7 miliardi

Nel 2014 la discesa si fermerà (-1%) TV 3,682 52.5% (+1% sul 2013) WEB 1.546 22% (+5.7% sul 2013) Stampa -13.1% Cinema - 12% Radio -1.6%

Utenti attivi sul web

La pubblicità online

MeseWEB MOBILE TABLET

2013 2014 Diff% 2013 2014 Diff% 2013 2014 Diff%

Gennaio 28.864 27.367 -5,2% 1.149 1.334 16,1% 96 135 40,9%

Febbraio 36.312 33.260 -8,4% 1.221 1.295 6,0% 115 137 19,2%

Marzo 40.833 42.000 2,9% 1.602 1.693 5,7% 201 107 -46,6%

Aprile 38.677 36.995 -4,3% 1.339 2.066 54,3% 194 127 -34,5%

Maggio 42.918 - N/A 1.630 - N/A 170 - N/A

Giugno 42.094 - N/A 1.673 - N/A 133 - N/A

Luglio 28.312 - N/A 1.812 - N/A 135 - N/A

Agosto 13.160 - N/A 1.570 - N/A 143 - N/A

Settembre 39.516 - N/A 1.633 - N/A 118 - N/A

Ottobre 44.212 - N/A 1.858 - N/A 278 - N/A

Novembre 41.879 - N/A 1.399 - N/A 221 - N/A

Dicembre 44.862 - N/A 2.145 - N/A 167 - N/A

Tot. Prog. 144.686 139.623 -3,5% 5.311 6.388 20,3% 606 507 -16,4%

Totale 441.639 N/A N/A 19.032 N/A N/A 1.973 N/A N/A

Web advertising

Search advertising 36% Display adv 25% Video adv 13% Social adv 4.5% Mobile adv 4%

Qualità e possibilità

Tempestività Interattività Multimedialità Personalizzazione Spazio (archivio) Approfondimento Fonti Gerarchia delle notizie Community

Credibilità delle fonti

In generale, non vi è testo che non metta l’accento sulla qualità: analisi delle fonti e dell’attendibilità delle notizie.

Per le istituzioni la qualità si traduce con la parola

CREDIBILITA’

Wikileaks: pro o contro?

Altro dato interessante e correlato: nonostante la netta contrarietà alle pratiche della National Security Agency e dei suoi alleati,

il 59% degli interpellati si oppone al fatto che qualunque cittadino possa avere accesso ai segreti di Stato ottenuti grazie al lavoro di organizzazioni come WikiLeaks:

solo il 27% è favorevole.

Trasparenza e privacy

Anche per quanto riguarda le pratiche di tracciamento a fini commerciali gli interpellati manifestano netta contrarietà al trattamento dei propri dati personali. E, in dieci anni, la percezione che “nessuno” debba poter registrare e utilizzare quei dati si è fatta molto più forte, passando dal 35 al 59%.

Merito di Snowden?

Carta oppure online?

Alla domanda “Preferite giornali online o quelli tradizionali, stampati?”, la risposta per l’intero campione vede prevalere la carta stampata (59%, contro il 47% dei siti di informazione).

Ma l’online spopola tra i più giovani, mentre la carta stampata vince solo sopra i 45 anni.

Sotto i 45 anni, è più popolare l’idea che i giornali di carta spariranno, mentre sopra prevale l’idea l’opposta – con un picco di 40 punti di differenza tra i 55 e i 64 anni.

(Fonte: sondaggio Ixè Trieste 2014)

L’età e i media

Cruciale l’età anche per comprendere il diverso atteggiamento verso quali fonti di informazione siano considerate più affidabili:

tra i più giovani il primo posto dei quotidiani è insidiato dai siti di informazione (39% contro 44%), la tv incontra solo il 17% di preferenze (mentre per tutte le altre fasce d’età la percentuale è superiore al 30%) e i blog la inseguono a soli quattro punti percentuali di distanza.

Tra i 30 e i 44 anni i siti web sono al primo posto, mentre tra i 55 e i 64 lo è la televisione. I quotidiani primeggiano nettamente solo per gli ultra 64enni.

A quale classe sociale appartiene?

Noi e gli immigrati

Nuovi cittadini? Si

Informazione e paura

L’Europa della paura

Informare perché?

Informazione, comunicazione, organizzazione (integrazione)

Partecipazione Democrazia

Lo storytelling

Informazione Comunicazione Organizzazione La grande differenza: la narrazione

Un esempio: le grandi paure

Gli anni di piombo Aids La catastrofe ambientale La paura atomica La paura dello straniero Rapine e ronde La Cina L’11 settembre

Le grandi paure/2

La guerra santa in Europa Sars-aviaria-influenza suina La crisi finanziaria (Lehman Brothers) Austerity (la crisi greca e quella spagnola) Paura del futuro, pensioni, disoccupazione giovanile Welfare (di Antonella Guerrera, in Zygmunt Bauman, Il demone della

paura, Laterza 2014)

Post scriptum

Coscienza e conoscenza dei limiti (Bauman: Non si può risolvere a livello locale un problema globale)

Lavoro duro Formazione Cambiamento Innovazione Umiltà