VERBALE CONSIGLIO DIRETTIVO UNADIS 20 e 21 novembre … fileRingrazia anche l’ufficio stampa di...

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Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato Via Quintino Sella, 41 – 00187 Roma Tel./FAX (0039) 06 42012931 sito web: www.unadis.it e-mail: [email protected] , [email protected] Aderente a CODIRP VERBALE CONSIGLIO DIRETTIVO UNADIS 20 e 21 novembre 2015 Verbale della seduta del giorno 20 novembre 2015 del Direttivo Nazionale UNADIS Alle ore 15.18, nella sala Baracca della Casa dell’Aviatore, Viale dell’Università numero 20, si è riunito il Direttivo Nazionale dell’U.n.a.d.i.s. Verificata la presenza dei membri del Direttivo di cui all’allegato 1. Presiede il Presidente MASSIMO FASOLI Questi introduce la seduta evidenziando come “queste riunioni coincidano con momenti storici particolarmente significativi. Nell’ultimo incontro, si viveva l’evoluzione della riforma della P.A. Oggi viviamo il momento oscuro di una guerra non dichiarata che ha ucciso i nostri cugini francesi. Quindi chiederei un minuto di silenzio”. Terminato il minuto di silenzio, il Presidente Massimo Fasoli rammenta gli ulteriori fatti di sangue verificatisi nel Mali. Compito dei Dirigenti è quello di fare il proprio dovere con ancora più impegno. Passa la parola al Segretario BARBARA CASAGRANDE Barbara Casagrande: “Questo è il mio primo e unico direttivo in maternità. Chiede ai segretari nazionali di raggiungerla. Manifesta il suo apprezzamento per il lavoro svolto da tutti i componenti della Segreteria durante la sua permanenza all’estero. Afferma di aver potuto proseguire il proprio impegno sindacale grazie a questa squadra. Ringrazia anche l’ufficio stampa di UNADIS per l’impegno profuso. Sottolinea che da un impegno personale e familiare è emerso il valore di una struttura che funziona. Quindi passa alla proiezione di un video (180 secondi del film animato Nemo, nella parte in cui tanti pesci presi nella rete nuotando tutti insieme riescono a liberarsi). Terminato il video, evidenzia il significato del “lavorare tutti insieme”, del fare squadra, dell essere uniti. Noi dobbiamo costruire una civiltà dell’alleanza, per scardinare “le catene dell’argano”. Essere insieme per valorizzare l’imparzialità ed il servizio per il cittadino.

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VERBALE CONSIGLIO DIRETTIVO UNADIS 20 e 21 novembre 2015

Verbale della seduta del giorno 20 novembre 2015 del Direttivo Nazionale UNADIS Alle ore 15.18, nella sala Baracca della Casa dell’Aviatore, Viale dell’Università numero 20, si è riunito il Direttivo Nazionale dell’U.n.a.d.i.s. Verificata la presenza dei membri del Direttivo di cui all’allegato 1. Presiede il Presidente MASSIMO FASOLI Questi introduce la seduta evidenziando come “queste riunioni coincidano con momenti storici particolarmente significativi. Nell’ultimo incontro, si viveva l’evoluzione della riforma della P.A. Oggi viviamo il momento oscuro di una guerra non dichiarata che ha ucciso i nostri cugini francesi. Quindi chiederei un minuto di silenzio”. Terminato il minuto di silenzio, il Presidente Massimo Fasoli rammenta gli ulteriori fatti di sangue verificatisi nel Mali. Compito dei Dirigenti è quello di fare il proprio dovere con ancora più impegno. Passa la parola al Segretario BARBARA CASAGRANDE

Barbara Casagrande: “Questo è il mio primo e unico direttivo in “maternità”. Chiede ai segretari

nazionali di raggiungerla. Manifesta il suo apprezzamento per il lavoro svolto da tutti i componenti della Segreteria durante la sua permanenza all’estero. Afferma di aver potuto proseguire il proprio impegno sindacale grazie a questa squadra. Ringrazia anche l’ufficio stampa di UNADIS per l’impegno profuso. Sottolinea che da un impegno personale e familiare è emerso il valore di una struttura che funziona.

Quindi passa alla proiezione di un video (180 secondi del film animato “Nemo”, nella parte in cui

tanti pesci presi nella rete nuotando tutti insieme riescono a liberarsi). Terminato il video,

evidenzia il significato del “lavorare tutti insieme”, del fare squadra, dell’essere uniti.

Noi dobbiamo costruire una civiltà dell’alleanza, per scardinare “le catene dell’argano”. Essere insieme per valorizzare l’imparzialità ed il servizio per il cittadino.

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Dobbiamo resistere alle tentazioni del pelagesimo (risolvere i problemi tramite il compromesso con i poteri) e della gnosi (gnosticismo), per cui solo nei ragionamenti sofisticati trovo le soluzioni. Non è solo con la conoscenza che si risolvono i problemi, ma anche con la passione. Celebriamo in questo novembre il direttivo, a pochi mesi dal Congresso, non certo per tradizione, ma perché oggi è il momento di elaborare delle idee concrete per quanto prospettato nel Congresso.

Sono tre anni che improntiamo l’azione di Unadis intorno alle cosiddette 3C:

COMUNICARE meglio cosa è il dirigente. Le persone oggi sanno cosa è UNADIS. CRESCERE, e siamo cresciuti ed i prossimi dati ci vedono maggiormente rappresentativi. COINVOLGERE altre organizzazioni sindacali, dopo il distacco da formazioni sindacali tradizionali. Il coinvolgimento deve essere rivolto alle altre organizzazioni sindacali e con la società civile. Circa un anno fa ci siamo confederati con CODIRP, con la rappresentanza dirigenti locali, con la dirigenza della sanità e degli enti pubblici non economici. Il coinvolgimento deve ora proseguire con la società civile. I dirigenti non sono dei privilegiati, non sono dei fannulloni. La domanda continua è quanto guadagna. La questione è che nella richiesta non segue la domanda di cosa fa un dirigente. Sembra una tesi sgangherata di socialismo reale. La quarta C che voglio introdurre oggi è la CONCRETEZZA. Concretezza nel lavoro. Rammenta l’obiettivo di redigere del libro bianco sulla dirigenza della P.A. e propone la costituzione di un gruppo operativo. Criteri di conferimento e valutazione della dirigenza. Bisogna scrivere velocemente e coinvolgere la società. Rammenta i criteri di conferimento di magistrati. La legge Madia n.124/2015 è stata pubblicata. C’è la legge di stabilità. I colleghi del M.E.F. hanno manifestato agitazione per i contenuti della legge di stabilità. Da lì è partito lo stato di agitazione di Unadis tutta, con le assemblee nei luoghi di lavoro. Abbiamo avuto una vivace assemblea al MEF e anche nella Presidenza del C.D.M. I continui tagli alla dirigenza toccheranno la carne viva. Se si taglia l’organico ma non la funzione si crea unicamente un disservizio. Sulla Sanità sembra si vada verso una privatizzazione. Con la legge di stabilità fatta in deficit, il taglio alla dirigenza sembrava incomprensibile. La protesta del M.E.F. era fondata sul fatto che le tabelle erano elaborate da altri e non dal M.E.F. La battaglia è stata perché veniva esautorato dal proprio ruolo il M.E.F. L’attacco di cui siamo vittime nasce da una strategia di attacco ai corpi intermedi, una strategia di eliminazione della classe media. Dobbiamo fare una lotta che valorizzi il ruolo della dirigenza a difesa di un sistema di garanzia.

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Se una persona sogna da sola il sogno rimane un sogno, se tutti hanno lo stesso sogno, rompono l’argano. Nel decreto di riorganizzazione della funzione pubblica, introducono l'ufficio per la sburocratizzazione. Lotta agli sprechi. Espressioni che accrescono la tesi del peso della burocrazia. Succede altro, il pregiudizio dell'organizzazione seguita dal Governo è evidente. Non possono scrivere requisiti di accesso impossibili per estromettere i dirigenti di ruolo. Noi dobbiamo lottare contro questo pregiudizio. Auspico che dicano la loro tutte le sezioni e si approfondisca il tema dei criteri di conferimento. Dobbiamo chiedere la partecipazione di sempre più colleghi dirigenti per avere la forza di confrontarsi con i sindacati rappresentativi del personale non dirigenziale. Quest'anno il premio Nobel è stato conferito per lo studio tra gli effetti dell’economia delle posizioni individuali. Il nodo è fare massa. MASSIMO FASOLI apre il dibattito. EMANUELE COLETTI Volevo partire dal tema della politica degli annunci, e questo è l'antitesi di ciò che facciamo noi dirigenti. Si apre l'eterno dibattito tra dirigenza e politica, perché sono diversi presupposti delle azioni degli uni e degli altri. La ricerca del consenso è l'unico criterio di azione della politica, ma questo spesso cozza con le regole. La riforma della P. A. crea più problemi di quelli che risolve, anche se è stato il motivo della maggiore flessibilità nella legge di stabilità. Il timore forte è di subire la riforma ed i segnali non sono belli. La vicenda bruttissima dell'agenzie fiscali; altro fenomeno è quello degli incarichi esterni e si è imparato a dire che all'interno della P. A. non ci sono professionalità. Si assiste alla presenza di incaricati che non sono amici della politica, ma sono politici. Casi eclatanti già ci sono stati. Questo evidenzia che non c’è una chiara idea della P.A., una visione proprietaria. Noi siamo al servizio dello stato, perseguiamo gli indirizzi della politica, ma non quelli che trascendono il fine pubblico. La questione dei criteri è volutamente ambigua perché se nebulosi si può fare tutto ed il contrario di tutto. Sentiamo in tante occasioni che la politica ritiene che la legittimazione del voto si traduca in una patente per la quale si è legibus solutus.

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ALFREDO FERRANTE Volevo intervenire in primis per un saluto. Il contesto è preoccupante ed è preoccupante l’idea popolare che ha preso piede. Questo si accompagna ad un processo di precarizzazione. Le decisioni importanti sono fatte altrove, anche tramite sms. Condivido l’idea del libro bianco della P.A. Il sentire della società civile e va detto che non è tutto negativo. E’ necessario confrontarsi con organizzazioni estranee alla dirigenza. La difficoltà di reagire a questo clima, è facile che venga giudicata come difesa della poltrona. Questione centrale è quella dei criteri di conferimento ma anche quella della valutazione. E’ importante anche definire il metodo della definizione degli obiettivi e della misurazione. L’obiettivo va perseguito con investimenti nel processo. Di regola non ci si occupa del problema. GIUSEPPE SCHIAPPA

Anche per me è la prima volta che intervengo ad un Consiglio direttivo. Volevo rappresentare la

mia esperienza nell’Agenzia del Territorio per quanto riguarda i sistemi di misurazione della

performance. Presso l'Agenzia del Territorio la valutazione, regolata da una apposita procedura

operativa, era particolarmente sentita e per questo è stata sempre considerata una cosa seria. La

misurazione della performance si basava sulla valutazione della parte comportamentale (30%) e

su obiettivi operativi (70%), quest’ultimi sempre oggettivamente misurabili. La Convenzione

stipulata con il MEF era il documento su cui si basava tutto il meccanismo della performance

che, quindi, discendeva da questo: ogni obiettivo presente nel Piano di Agenzia doveva essere

rappresentato nella scheda di “qualcuno”. Anche i dirigenti di prima fascia avevano la loro

scheda di valutazione e posso dire, senza timore di essere smentito, che ho visto molti dirigenti

di prima fascia non conseguire valutazioni brillanti: testimonianza che realizzare la Gaussiana

del sistema di valutazione é sicuramente possibile.

Allora la considerazioni che voglio fare è questa:

- basare la misurazione della perfomance su elementi oggettivi

- assegnare schede di valutazione anche e soprattutto ai dirigenti di prima fascia, e in cascata a

tutti

- assegnare obiettivi ad inizio anni

Sono gli ingredienti che possono portare serietà a tutto il sistema.

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L’agenzia del Territorio rappresentava un esempio di eccellenza in questo ambito nel panorama

pubblico. MARIA CONCETTA GIARDINA Il mio impegno nell'UNADIS nasce dopo l'impegno nella Vighenzi. Il grido di allarme che noi

abbiamo lanciato si fonda sull'esperienza di 17 anni di spoil system dalla Bassanini. La legge

124/2015 estende quel metodo a tutta la dirigenza. Dopo la legge 190/2012 pensavamo ad un

rafforzamento. Non siamo semplici verbalizzanti, ma siamo coloro che maggiormente si

impegnano sulla direzione complessiva dell’ente.

La riforma Bassanini ha delegittimato la figura assoggettandola alla politica e ora la 124/2015

farà lo stesso con tutta la dirigenza. Dopo la vicenda di San

Remo, da più parti si è segnalata l'utilità di un ruolo super partes e terzo del segretario comunale.

Nel contempo si vede la vicenda di Campobasso dove la posizione di controllo e coordinamento

è stata affidata ad un dirigente ex art. 110/ del D.Lgs. 267/2000. La realtà è che il principio di

separazione tra politica e dirigenza non funziona ed invece di prenderne atto, con la legge

124/2015 si rafforza la posizione di responsabilità della dirigenza assoggettata però al politico.

BARBARA CASAGRANDE Essere uniti è già una risposta alla politica che intende disfare la dirigenza. E’ importante che il libro bianco venga elaborato con altri corpi intermedi. È necessario aggregare corpi intermedi.

E non dimentichiamo che esiste anche la “buona politica” e che non è nostro nemico colui che i

cittadini scelgono per governare: noi siamo al servizio delle istituzioni tutte. PAOLA FADDA Mi sento a casa in Unadis, ma sul lavoro siamo soli. La norma Madia ed il fenomeno degli esterni preoccupano. Nel Ministero sono numerosissimi i dirigenti, ne sono 400 delle professionalità tecniche ed ai quali non vengono date funzioni di struttura. Sono numerosi e non si comprende come si neghi di attingere da questo bacino, per attingere dall’esterno. Quindi propone la valorizzazione della dirigenza tecnica. Circa il tema delle valutazioni, convengo sulla necessità di obiettivi chiari.

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ROBERTO CINCOTTA Al ministero degli esteri, oltre alla categoria dei diplomatici, e siamo in sei persone per la promozione culturale. E 30 in tutto i dirigenti di Area 1. Dovrei poter partire per un incarico all’estero. Per contrastare i luoghi comuni è importante assicurare una maggiore trasparenza sul lavoro svolto. CASAGRANDE introduce ALESSANDRA DI TULLIO La condivisione delle posizioni dei servizi sanitari si è tradotta in un sindacato che raccoglie anche psicologi. Quindi dopo una descrizione dell’articolazione della dirigenza, evidenzia che con il decreto Brunetta ha individuato l’area separata del dirigente sanitario. Personalmente ritengo che sia stata una scelta errata. Condividere il tavolo della trattativa con i medici è difficile. La riforma del SSN con la riforma della P.A. nasconde prospettive nefaste per la sanità pubblica. La scelta politica di sottofinanziare la sanità si traduce in una differenziazione nei trattamenti sanitari. Per medici ed infermieri si applicavano orari senza almeno undici ore di interruzione. Dopo la procedura di infrazione comunitaria, l’assurdo è stato abrogato, ma la norma ha rimesso al CCNL la definizione del riposo tra un turno e l’altro. Cosa abbiamo pensato come medici: deve entrare in vigore la direttiva degli orari di lavoro, ma ci servono organici più adeguati. La tesi della riduzione del fondo SN è reale in funzione dell’invecchiamento della popolazione. E’ evidente che l’incremento della popolazione anziana produce un incremento delle prestazioni, che non è risolvibile con l’erogazione di servizi a domicilio, perché proporzionalmente aumentano i fenomeni acuti. Sulle battaglie da fare si è deciso di fare gli stati generali della medicina sotto l’egida dell’ordine dei medici. Faremo una manifestazione il 28 novembre p.v.. In questa manifestazione ci sarà la presenza dei medici sindacalizzati. Si auspica che il Governo tenga conto della criticità. Io spero che voi veniate perché è difficile coinvolgere persone dopo anni. Noi medici abbiamo indetto uno sciopero per il 16 dicembre p.v. BARBARA CASAGRANDE

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Preannuncio che sottoporrò al direttivo la partecipazione alla manifestazione del 28 novembre alle ore 15:00 Piazza Santi Apostoli. ANTONIO TRAISCI Pensionati - Abbiamo presentato la domanda per il recupero del mancato adeguamento delle pensioni – ma mi hanno risposto che le domande non vengono trattate. Relazionarsi con gli uffici è difficile ed è difficilissimo parlare con loro. Sulla vicenda dell’assenteismo gli stessi sindacati accusano i dirigenti per il mancato controllo. Volevo commentare la legge 124/2015. All’articolo 11 mi ha colpito la disciplina della commissione della dirigenza. Poi segnalo la disciplina dei tempi di vita. BARBARA CASAGRANDE Circa i tempi di vita attiene alla conciliazione tra vita lavorativa e vita privata. GIACOMO ZINGARO Uno dei passaggi dell’analisi del libro bianco dovrebbe riguardare la problematica della correttezza, quanti dirigenti sono entrati senza avere le carte in regola. I giornalisti dovrebbero essere informati ed indirizzati. Altro tema riguarda la Contrattazione, da rafforzare con trattativa territoriale decentrata. Circa la CODIRP, sono soddisfatto dell’autonomia conseguita, ma manca una legittimazione diffusa sui tavoli di tutta Italia, mi manca il cappello di una confederazione. Chiede quando sarà riconosciuta CodirP. Parlo da giovane pensionato. Il prof. Boeri sta facendo la guerra contro le pensioni più generose e si appella alla solidarietà. Osservo che la questione è la confusione tra assistenza e la previdenza. Non è poi detto che con il sistema retributivo non è detto che con il passaggio al contributivo, noi subiremmo delle decurtazioni. Non ci sto ad una contrapposizione tra giovani ed anziani. I vitalizi sono privilegi, non le pensioni maturate in base alla legge. I privilegi dei magistrati, quelli dei militari. Prima si taglino gli altri privilegi, poi si passi alle pensioni. BARBARA CASAGRANDE

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Circa il rapporto con i confederali. Appena sarà riconosciuta CODIRP? Questo avverrà quando saranno rese note le rilevazioni di ARAN. Oggi le aree di contrattazione sono otto e con la

CODIRP sarà rappresentativa in sei su otto. Appena sarà reso noto il dato dell’ultima rilevazione,

CODIRP sarà rappresentativa. C’è una forte questione Ugl e c’è un problema interno di contenzioso interno. Non penso che tutto sarà fatto appena saremo riconosciuti formalmente. Inizierà il lavoro volto a far conoscere la rappresentatività della CODIRP e ad avere sostanzialmente spazi. Tutto ciò si interseca con la ridefinizione delle aree di contrattazione. FASOLI passa parola a FRANCO SOTTILE Vorrei invitarvi ad un approfondimento sulla legge 124/2015. Io credo che la legge nasca dalla volontà di attuare uno spoil system selvaggio. Progressivamente si sono resi conto che la dirigenza non è un corpo coeso. La delega e complessa e sarà lungo il lavoro. La dirigenza

italiana non esiste e ognuno coltiva il suo orticello. Questi “benedetti” tre ruoli sono una finzione.

Combinare i dirigenti con altri livelli significa confondere percorsi professionali diversi. Ho dunque tentato di analizzare la struttura dell’art. 11. Evidenzia l’inciso relativo all’art. 17 c.2. Con questo articolo 17 si sono inventati altre deleghe. La fumosità della legge 124/2015. Osserva il passaggio nelle Prefetture contenuto all’art. 8 ed alla direzione di tutti gli uffici decentrati. Si potrebbe organizzare un gruppo di lavoro che evidenzi le antinomie insite nel testo. MASSIMO FASOLI Quando si scrivono leggi di questa entità è estremamente pericoloso il prodotto ed il risultato sarà anche peggiore. SIPONTINA GRANATA Sarebbe importante fare una premessa sugli incaricati delle Agenzia delle Entrate. Auspico che almeno questo direttivo ascolti. Quando l’Agenzia è nata, aveva fortissime autonomie, in particolare l’Agenzia poteva disciplinare l’accesso alla dirigenza. Il regolamento dell’Agenzia è stato sottoposto al controllo del Ministero e della Corte dei Conti. Il regolamento ammetteva l’incarico a funzionari dirigenti.

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Il contenzioso insorto sul regolamento ha prodotto l’annullamento prima del regolamento e poi della norma sulle proroga. La corte ha cessato la proroga non l’assunzione. La nostra battaglia è sul diritto al risarcimento a veder riconosciuto il legittimo affidamento. Quindi richiama la disciplina dell’art.117 cost. e la normativa comunitaria in tema di tutela del lavoro precario. La penalizzazione che abbiamo è duplice per la nullità del contratto. Abbiamo avuto una doppia penalizzazione per la perdita di chance. Poi passa al tema delle valutazioni. L’obiettivo era fondato su criteri numerici per il 70%. Chiediamo ad UNADIS di farsi carico della questione. BARBARA CASAGRANDE E’ stato utile l’intervento della Granata per chiarire una vicenda complessa ed ingiusta. E’ apprezzabile il coinvolgimento dei colleghi dell’Agenzia delle Entrate. La campagna mediatica contro i funzionari dell’Agenzia è pericolosa per tutti. La tesi mediatica è che questi funzionari sono figli dell’epoca Befera. Non è accettabile attaccare una dirigenza dando una etichetta politica. Sono dei funzionari in grado di applicare le norme specifiche e le sfumature degli attacchi sulla dirigenza sono da pesare con attenzione. Quindi passo parola a MARIO SETTE DIREL Ringrazio, e un saluto. Ritengo che in tutta la vicenda delle province è stato evidente la volontà di non ascoltare alcunché, nemmeno argomentazioni logiche e ragionevoli. Oggi stanno tornando indietro e stanno facendo ciò che noi proponevamo un anno fa. Nessun settore è tranquillo ed in nessun settore si riesce a svolgere serenamente il proprio lavoro. Attendiamo il riconoscimento della confederazione. CASAGRANDE passa parola a MARIA ROSARIA ROSSI (M.E.F.) Nell’ultima assemblea sono emerse le idee provenienti dalla base dai dirigenti. Abbiamo rammentato la necessità di fare forme di agitazioni idonee. Alcuni dirigenti che hanno le antenne attente mi inducono a sollecitare importanti forme di agitazioni anche con riferimento alla prossima legge di stabilità. Il dirigente di regola difficilmente scende in campo e questa è una difficoltà di questo sindacato. Altro tema: il sindacato si è preso carico di fare un ricorso per i dirigenti del concorso dopo 2001, sul tema del TFS e del TFR. Altra cosa, giovedì prossimo c’è una convocazione sul DPCM

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in tema di performance. Qualche dirigente ha già osservato il contenuto incostituzionale del contenuto del decreto. Rimane la questione della quantificazione dei beneficiari del trattamento economico accessorio. Il prossimo DPCM è un incentivo alla corruzione. La cosa più balorda è che qualcuno ha fatto ricorso (sentenza 47/3 del settembre 2015) ed oggi si impone la Brunetta nel MEF. I lavori sono sospesi alle ore 19:06 I lavori saranno ripresi domani alle ore 09:00.

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21 novembre 2015 ore 09:45 Si riapre il dibattito FLORIANO FARAGO’ ore 10:00 Stiamo valutando di estendere due servizi agli associati. 1) Convenzione con UPPI (UNIONE PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI). Gli iscritti potranno usufruire dello sconto del 20% dei servizi UPPI. In particolare, consulenze legali su aspetti immobiliari, assistenze condominiali, aperture bed & breakfast, misure catastali e ipotecarie etc. La convenzione è gratuita. 2) Proposte piani sanitari: abbiamo due proposte (assicurazioni generali e Unisalute) che comprendono visite specialistiche, profilo metabolico, visite cardiologiche. Ci sono medici con cui dialogare per scegliere la struttura più vicina alla propria sede. C’è un piano base con la possibilità di integrarlo. Al piano base sono associate delle limitazioni. Il piano base prevede un costo di 50€ l’anno per iscritto. Nella proposta, UNADIS dovrebbe farsi carico delle polizze base: la stima dell’impegno economico, su 700 iscritti, è di circa 35.000€. Il Segretario Generale propone al Direttivo di rimandare ad un approfondimento alla Segreteria Nazionale sulla compatibilità finanziaria per l’estensione agli iscritti della proposta sanitaria illustrata. Nel prossimo direttivo verrà presa la decisione definitiva. Oggi deve essere presa la decisione sulle opportunità o meno di dare mandato o meno alla Segreteria Nazionale a procedere

all’analisi di mercato. Ricorda che è questione “aperta” da diversi mesi quella dell’aumento della

quota associativa. ANTONIO CAPONETTO (tesoriere) ore 10:20 Concorde con la proposta da ultimo formulata dal Segretario Generale sull’adesione del piano sanitario per gli iscritti. Vengono illustrati alcuni aspetti di bilancio. Il 40% del nostro bilancio è assorbito dall’assicurazione agli iscritti.

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Per ciò che concerne l’incremento della quota associativa. Oggi viene trattenuto 0,5% dell’imponibile fiscale di ciascun iscritto. Da una stima sommaria ciascun iscritto mediamente versa circa 300€ l’anno. La proposta è di portare l’aliquota da 0,50% a 0,60%. Per gli iscritti in quiescenza, considerate le note difficoltà nel procedere all’addebito delle quote di iscrizione, si propone di far fare agli iscritti un bonifico “fisso”, di 14€ al mese, su 12 mensilità, su c/c UNADIS, legando la corresponsione alla retribuzione. DIRETTORE FONDO PERSEO SIRIO ore 10:40 DOTT. SARTI Si tratta di un fondo pensione complementare dei lavoratori della PA e della Sanità. E’ un fondo di pensione negoziale previsto dalla CCNL. Il presidente del Fondo illustra anche i notevoli vantaggi fiscali in termini di deducibilità dei contributi a carico dei lavoratori e di tassazione agevolata. CARLA ZARRILLI ore 12:20 Favorevole ad un piccolo aumento delle quote di iscrizione e favorevole per la proposta di studio di un piano sanitario. Per quanto riguarda il Ministero di appartenenza MIBACT ci sono sette dirigenti stranieri ancora non entrati in servizio pienamente (manca il relativo provvedimento). Ciò ha creato un certo malcontento dei colleghi dirigenti. E’ indispensabile un tavolo della dirigenza per chiarire alcuni aspetti operativi (assegnazioni, obiettivi, etc) ma soprattutto le modalità e i criteri per la nomina dei dirigenti. LUIGI BRONTE ore 12:30 Proprie esperienze di giovane segretario Comunale.

Chiede l’immediata emanazione del bando SPES 2015 ad UNADIS, senza entrare nel “girone

infernale” dei decreti delegati.

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FRANCESCO GIGLIO ore 12:40 Riporto la richiesta dei colleghi ex incaricati degli uffici periferici, soprattutto area entrate, che

hanno timore ad esporsi sulle tematiche sindacali, e chiedono una tutela specifica almeno per

due esponenti (uno area entrate e l’altro area territorio per regione).

La proposto è fare un coordinamento territoriale con referenti che possono godere di una tutela

sindacale.

Il Segretario Generale verificherà la possibilità di fare un investitura diretta anche per chi non

ricopre incarichi negli Organi Statutari del sindacato. La verifica verrà estesa anche nell’ambito

della CODIRP, che dialoga con le istituzioni locali (Regioni ed Enti Locali)

BARBARA CASAGRANDE ore 12:50 Gruppo di lavoro su “libro bianco P.A.”. La proposta è di un gruppo ristrettissimo che verrà di volta in volta integrato da esperti di settore. Il gruppo di coordinamento sarà costituito da Fiammetta Trisi (coordinatrice), Alfredo Ferrante, Eugenio Minici e Orietta Maizza. La prima riunione sarà a dicembre per decidere un calendario di lavori e una suddivisione dei compiti, a partire dal 10 gennaio 2016 Gli esperti di Settore coinvolti in stretta sinergia con i responsabili nazionali verranno confermati da quest’ultimi. Il Direttivo vota all’unanimità la Costituzione ed i nominativi del gruppo ristretto di coordinamento: Trisi, Ferrante, Minici e Maizza. GIACOMO ZINGARO ore 13:00 Dare mandato al legale per intraprendere un’azione giudiziaria contro la sentenza della Corte Costituzionale per il taglio alle retribuzioni dei pensionati. Chiede che una prima consulenza legale sia gratuita da parte di UNADIS, se non è possibile che sia finanziato tutto il ricorso.

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LA VOTAZIONE

1) Polizze Sanitarie assicurative E’ stato dato all’unanimità alla Segreteria Nazionale il mandato per approfondimento di prodotti sul mercato.

2) Incremento Quote Associative da 0,50% a 0,60%

All’unanimità viene votato l’aumento della quota, con decorrenza primo Marzo 2016

3) Quota iscritti in quiescenza Dal primo Dicembre 2015 viene previsto all’unanimità il pagamento di Euro 14,00 con bonifico mensile (su 12 mensilità) da parte di ciascuno.

4) Fondo Perseo - Sirio

All’unanimità si approva di porlo sul sito e divulgarlo tra gli iscritti.

5) Proposta Zingaro di contenzioso legale All’unanimità è stata decisa la prima consulenza legale gratuita per gli iscritti.

6) Inserire il Dottor Luca Soda della Pcm nel Consiglio Direttivo

La nomina viene approvata all’unanimità

7) Appoggio di Unadis alla manifestazione dei medici del 28 novembre

Approvato all’unanimità

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Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato Via Quintino Sella, 41 – 00187 Roma

Tel./FAX (0039) 06 42012931 sito web: www.unadis.it – e-mail: [email protected], [email protected]

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