Post on 06-Aug-2021
“La dignità come valore di cura”
Nunzia Zuccone
Inf. Coordinatore USL 8 Arezzo
Il sottoscritto Annunziata Zuccone
ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo
Stato-Regione del 5 novembre 2009,
dichiara
x che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con
soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
da Wikipedia, l’enciclopedia libera…Con il termine dignità (dal latino dignitatem, ovvero degno, meritevole) si usa riferirsi al sentimento che proviene dal che proviene dal considerare importante il proprio valore morale, la propria onorabilità e di ritenere importante tutelarne la salvaguardia e la conservazione
..In Sanità..La parola dignità è sempre usata con grande
enfasi, viene citata come elemento fondante di ogni attività assistenziale senza esplicitarne né i contenuti né i parametri per misurare l’adesione o il dissenso
Evoluzione scientifica del concetto di dignità in sanità
Una forte critica sul concetto didignità in sanità :
“ non esiste una definizione di“ non esiste una definizione didignità in sanità “
“ la dignità in sanità non è definitae di conseguenza non èmisurabile e valutabile.. quindiil concetto rimanedisperatamente vago “
EDITORIAL
Dignity is a useless concept
BMJ2003;327:1419
Ruth Macklin
“ .. La dignità è un concetto inutile in etica medica e può essere eliminato senza alcuna perdita di contenuto ..”
“è sufficiente portare rispetto e buona educazione ai pazienti “
Evoluzione scientifica del concetto di dignità in sanità
Dignity in Care 2013
La Corte Suprema degli Stati Uniti (Rapoport, 2003) rispose a tale provocazione con la seguente citazione “… anche se non possiamo definire la dignità in sanità, qualunque paziente riconosce quando la propria dignità viene calpestata … quindi la medicina non può esimersi dallo studio e dall’applicazione di tale valore”.
Ma negl’ultimi anni….
Il mondo scientifico ha cercato di produrre strumenti validati per fornire competenze agli operatori sanitari al fine di sostenere la dignità come valore di cura:
“The patient Dignity Inventory” strumento di ricerca per riconoscere e misurare i contenuti della Mappa della Dignità del paziente (gruppo canadese ChochinovH.M.,2008 –
Test rivalutato anche nella popolazione italiana -Ripamonti 2012 )
Royal College of Nursing“La dignità riguarda come le persone sentono, pensano e
si comportano in relazione al valore che hanno per gli altri o per se stessi .
Nei percorsi di cura in cui è presente la conservazione della dignità, il paziente viene trattato come portatore di valore, propria dell’essere persona.
Più in generale , in situazioni di cura, la dignità può Più in generale , in situazioni di cura, la dignità può essere promossa o calpestata attraverso elementi che influiscono sull’ambiente fisico, sulla cultura organizzativa, sugli atteggiamenti e sui comportamenti del team infermieristico e altre figure professionali e dal modo in cui le attività di cura vengono svolte”
Royal College of Nursing 2008
La dignità è un valore del nostro modo di trattare gli altri
La dignità è il valore di una persona
HASCAS 2010 Healt and Social Care Advisory Servise
Identificare nelle mappe della dignità lo strumento di ricerca e valutazione dei percorsi assistenziali
“Dignity Oriented”
Il gruppo di ricerca canadese di Chochinov,psichiatra e direttore dell'unità di ricerca di curepalliative , a partire dal 2002, è stato pioniere perlo sviluppo di un modello fondato sullasalvaguardia della dignità e della cosiddettaDignity Therapy. Infatti Chochinov e il suo gruppoDignity Therapy. Infatti Chochinov e il suo grupposono riusciti a validare come strumento di ricercail test psicometrico “PDI – The Patient DignityInventory”,
Fattori ritenuti importanti dai pazienti per il rispetto della loro dignità nella delicata fase
del fine vita
• Preoccupazioni legate alla malattia(dolore, dipendenza ….)
• Mantenimento della dignità della persona• Mantenimento della dignità della persona(mancanza di speranza, conservazione del ruolo,
mantenimento dell’orgoglio personale)
• La dignità sociale: dalla persona all’organizzazione (rete di sostegno informale e formale, preoccupazione
per coloro che rimangono)
Test validato in Italia
The patient Dignity Inventory ,utilizzato da Chochinov per riconoscere e misurare i vari contenuti della dignità nel fine vita è stato testato anche nella popolazione stato testato anche nella popolazione italiana dalla dr.ssa Ripamonticonfermandone il valore scientifico
Contenuti e ambiti Contenuti e ambiti
Disagio legato all’indipendenza
Capacità cognitiva
Possibilità di sostegno
della propria dignità
Continuità di Sè
Conservazione del ruolo
Generatività / eredità
Mantenimento
Confini della privacy
Sostegno sociale
Chochinov H. M. JCO 2002; 2010
Preoccupazioni
legate alla malattia
La dignità sociale: dalla persona
all’organizzazione sanitaria
Mantenimento della
dignità della persona
Capacità funzionale
Disagio legato ai sintomi
Disagio fisico: Dolore
Affanno
Nausea
Disagio psicologico:Ansia
Depressione
Paura di morire
Mantenimento
dell’orgoglio personale
Speranza
Autonomia / controllo
Accettazione
Resilienza/spirito combattivo
Attività per conservare la dignità
Vivere il momento
Mantenere la routine giornaliera
Cercare il conforto spirituale
Tenore delle cure
Essere un peso
per gli altri
Conseguenze, dubbi e preoccupazioni per
coloro che rimangono
U.O. Medicina Interna e Geriatria
Ospedale San Donato – USL 8 ArezzoDir. Dott. Mario Felici
Coord. Inf. Nunzia Zuccone
La riflessione a cui giunge Chochinov è che i pazienti vedono sestessi negli occhi dell’operatore sanitario ed è questo che alla finepuò affermare il loro senso didignità
ABCD Dignity Therapy
A: Attitude - AtteggiamentoB: Behaviour - ComportamentoC: Compassion - EmpatiaD: Dialogue - Dialogo
Le raccomandazioni generali degli infermieri di medicina interna per una ASSISTENZA
SOBRIA, RISPETTOSA E GIUSTA
Il “Decalogo” ANIMO per una assistenza Slow Medicin e
Fondazione Andrea Cesalpino Onlus
Obiettivo PrimarioValutare le differenze nella percezione della dignità:
�nei pazienti con sclerosi multipla�nei pazienti in dialisi�nei pazienti con malattie reumatologiche �nei pazienti con malattie reumatologiche
Obiettivi secondariValutare come viene “interpretata” la dignitàdel paziente da parte dei familiari e degli operatori sanitari
Fornire i contenuti per migliorare i percorsi sanitari secondo un modello “dignity oriented”
Fondazione Andrea Cesalpino Onlus
La casistica prevede 90 pazienti suddivisi in tre gruppi:
30 pazienti in trattamento con emodialisi presso U.O.C. di Nefrologia
30 pazienti in trattamento con farmaci biologici presso U.O.S. di Reumatologia
30 pazienti in trattamento terapeutico per sclerosi multipla presso U.O.S. di Neurologia
LO STUDIO
Lo studio viene condotto con il patrocinio :
dell’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati)
dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)
dell’AMRAR (Associazione Malati Reumatologici)
Ogni paziente arruolato sceglierà successivamente il caregiver e l’operatore
sanitario di riferimento (medico e/o infermiere) ai quali verrà somministrato lo
stesso PDI nei 7 gg successivi.
In totale la popolazione studiata sarà di 270 soggetti (90 pazienti, 90 caregiver e
90 operatori sanitari).
Operatori
Sanitari
Fondazione Andrea Cesalpino Onlus
Le mappe della dignità della Sclerosi Multipla
Grazie per l’attenzione e buon lavoro