MANUALE PER LA PARTECIPAZIONE ALLA DEFINIZIONE DEL … · Buone Pratiche La Regione Puglia...

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MANUALE PER LA PARTECIPAZIONE ALLA DEFINIZIONE DEL PIANO PAESAGGISTICO DELLA REGIONE PUGLIA

Archivio fotografico Torre di Nebbia-Foto di Luciano Montemurro

“I paesaggi delle Puglie, prodotti nel tempo lungo della storia dalle “genti vive” (Sere-ni) che li hanno abitati e che li abitano, costituiscono il principale bene patrimoniale (ambientale, territoriale, urbano, socioculturale) e la principale testimonianza identitaria per realizzare un futuro socioeconomico durevole e sostenibile della regione.” Così inco-mincia il Documento programmatico del Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia, proposto dal coordinatore scientifico del Piano, Prof. Arch. Alberto Magnaghi, e approvato dalla Giunta regionale il 13 novembre 2007.

Questo esordio riassume in modo particolarmente efficace il manifesto politico e cultu-rale del Piano e ne orienta il processo di elaborazione. Un Piano così impostato non può essere inteso solo come atto tecnico o, peggio, come mero adempimento burocratico. Per chi lo promuove e per chi vi partecipa, esso è soprattutto occasione di crescita cul-turale, di accumulo e condivisione di conoscenze, di sensibilizzazione politica e dell’opi-nione pubblica in merito agli inestimabili valori dei paesaggi pugliesi e alla necessità di abitarli e modificarli senza offenderli e danneggiarli.

Negli ultimi decenni, per ignoranza, irresponsabilità o scelleratezza, paesaggi di gran-dissima qualità sono stati anche in Puglia rovinati, violentati e persino distrutti. Recupe-rando tutti insieme una nuova consapevolezza dei loro valori, oggi è tempo di rimediare, agendo ciascuno con gli strumenti di cui dispone per difenderli ove si sono conservati e per restaurarli, riqualificarli e rigenerarli ove sono stati degradati, a beneficio non solo della qualità dei paesaggi ma anche della qualità della vita degli abitanti e dell’apertura di nuovi orizzonti di possibilità per lo sviluppo regionale.

In questa prospettiva, il lavoro in corso è un atto di grande responsabilità nei confronti del futuro delle genti di Puglia.

Angela BarbanenteAssessore all’Assetto del Territorio

La Puglia è un ciottolo.

Un ciottolo posato dalla risacca del tempo sulla riva e levigato, lentamente e con pazien-za infinita, dal mare, dal sole, dal vento. Ma anche dalle mani delle persone che l’han-no accarezzato, vissuto, amato fino a dargli una forma unica e irripetibile, suggestiva e struggente.

Il paesaggio della Puglia che abitiamo non è altro che un attimo di questo movimento lentissimo che scorre da migliaia e migliaia di anni.

Per coglierlo occorre esserne consapevoli. Per maneggiarlo occorre essere sensibili.

Il paesaggio è il nostro bene comune più pregiato perché gli altri li contiene tutti, li rias-sume, li sintetizza.

Il paesaggio è l’anima di una comunità, lo specchio nel quale si riflette la sua intimità.Ecco perché rappresentare la cifra del paesaggio non è un atto tecnico ma un gesto so-ciale che richiama il concorso attivo di tutti i cittadini.

Redigere, infatti, il Piano Paesaggistico significa non solo leggere il passato ma anche scrivere il futuro.

E solo con le parole di tutti i cittadini questa scrittura potrà raccontare il nostro destino comune.

Guglielmo MinerviniAssessore alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva

I luoghi dell’anima

Il paesaggio non è solo una ve-duta panoramica, ma un luogo vivo, dinamico, animato da sen-timenti, storie, racconti, ricordi, colori, odori, suoni, dialetti. Nel paesaggio c’è il segno dei suoi abitanti, le loro abitudini, il loro modo di intendere la vita. I pa-esaggi di Puglia sono le coste, la campagna ulivetata, i vigne-ti, le praterie dell’Alta Murgia, i campi di grano del tavoliere, i trulli della Valle d’Itria, la mac-chia mediterranea, le masserie, i borghi antichi. Il paesaggio è soprattutto un luogo sogget-tivo. Ognuno di noi ne ha una percezione diversa in relazione alla sua esperienza di vita.

Nel Paesaggio ci sono i segni lasciati da ogni generazione che si è succeduta. È la memo-ria visiva del nostro passato, la nostra vita quotidiana, è la base su cui costruire il nostro futuro.

È il nostro grande patrimonio, un prodotto unico e irriprodu-cibile.

Ma i paesaggi della Puglia sono a rischio. Ancora più aggressivi delle trasformazioni naturali sono i comportamenti sociali, i processi di sviluppo economico e i nuovi stili di vita. Nuove co-struzioni si addensano nelle pe-riferie urbane, ma anche nella campagna, sulle coste.

La crescita incontrollata della superficie edificata comporta un progressivo degrado del pa-esaggio, offende il patrimonio paesaggistico, in assenza di qualità e sostenibilità delle tra-sformazioni.

Un Piano del Paesaggio

per la Puglia

Il Piano Paesaggistico Territo-riale della Puglia (PPTR) nasce con l’obiettivo di stabilire rego-le condivise di trasformazione del paesaggio per conservare identità e valori, creare le con-dizioni per uno sviluppo soste-nibile per le future generazioni, che consideri il Paesaggio come elemento del benessere indivi-duale e sociale.

Questo impegno al migliora-mento riguarda tutti i paesag-

gi: non solo quelli straordinari, riconosciuti per la loro ecce-zionale bellezza e importanza, ma anche quelli ordinari, quelli in cui ogni giorno le persone vivono e si muovono. Il miglio-ramento dei paesaggi influenza la qualità della vita di tutti.

ll nuovo Piano è stato struttu-rato in tre parti: l’Atlante, lo Scenario, le Norme.

Atlante: conoscenza condivisa

Descrive l’identità dei tanti pa-esaggi della Puglia e le regole fondamentali che ne hanno guidato la costruzione nel corso della storia. È il punto di par-tenza, socialmente condiviso, che dovrà accomunare tutti gli strumenti pubblici di gestione e di progetto delle trasformazioni del territorio regionale.

Scenario: un’idea di futuro sostenibile

Contiene le Linee Guida, rivol-te soprattutto a pianificatori e progettisti, che descrivono i modi per guidare le attività di trasformazione del territorio che hanno importanti ricadute sul paesaggio: l’organizzazione delle attività agricole, la ge-stione delle risorse naturali, la progettazione sostenibile delle aree produttive, e così via.

Lo scenario contiene infine una raccolta di Progetti pilota speri-mentali definiti in accordo con alcune amministrazioni locali, alcune associazioni culturali e ambientaliste e università pu-gliesi.

Norme: regole per la riproduzione del pae-saggio

Le Norme Tecniche di Attuazio-ne saranno l’insieme di indiriz-zi, direttive e prescrizioni che, dopo l’approvazione del PPTR, avranno un effetto immediato sull’uso delle risorse ambienta-li, insediative e storico-culturali che costituiscono il paesaggio.

I destinatari delle norme sono le istituzioni che elaborano gli strumenti di pianificazione e di gestione del territorio e delle sue risorse, e che dovranno ade-guarsi agli obiettivi di qualità paesaggistica previsti dal piano.

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Premio Buone Pratiche

La Regione Puglia istituisce un Premio per le buone pratiche attraverso le quali la società pugliese contribuisce alla valo-rizzazione e tutela del proprio paesaggio e del proprio am-biente di vita.

Il Premio riguarda buone prati-che ricadenti in due ambiti:1. Tutela e valorizzazione del

paesaggio agrario, anche a fini turistici: tutela, con-servazione, restauro di ele-menti e ambienti tipici del paesaggio agrario; pratiche agricole biologiche; offerta agrituristica caratterizzata da grande cura del paesag-gio rurale.

2. Opere di architettura, in-terventi urbanistici e infra-strutturali: opere di archi-tettura che hanno qualificato la riconoscibilità del paesag-gio; interventi di riqualifica-zione di aree degradate da insediamenti abusivi; opere infrastrutturali che hanno curato l’inserimento paesag-gistico dell’intervento.

Il Premio offre tre tipi di contri-buti:1. riconoscimento di un mar-

chio di qualità, che potrà co-stituire elemento di priorità per l’attribuzione di finanzia-menti;

2. adeguata visibilità nell’am-bito della promozione del PPTR e nelle iniziative regio-nali dedicate alla diffusione della cultura del paesaggio;

3. possibilità, per i premiati, di utilizzare il marchio offerto dal PPTR per le loro attività di promozione e comunicazione.

Per candidare una buona pratica, è sufficiente segnalarla sul sito www.paesaggiopuglia.it nella sezione Osservatorio > Segnala > Buona Pratica del Paesaggio, entro e non oltre il 31 dicembre 2009.

Periodicamente, una apposita commissione, valuterà le pro-poste pervenute e selezionerà quelle ritenute più meritevoli.

Il Bando Buone Pratiche è sca-ricabile dal sito www.paesag-giopuglia.it nella sezione “La Partecipazione”.

Il paesaggio visto dagli

abitanti

Il nuovo Piano Paesaggistico Regionale coinvolge gli abitanti del territorio. Associazioni, enti, scuole, università, produttori e singoli cittadini sono chiamati a segnalare la qualità paesaggi-stica dei propri ambienti di vita che meritano tutela o a denun-ciarne il degrado.

A tutti è offerto uno strumento semplice di partecipazione atti-va attraverso l’Osservatorio del Paesaggio istituito su internet.

Come usare l’Osservatorio

Il principio su cui si basa l’osser-vatorio è quello, molto sempli-ce, delle Google maps, un ser-vizio accessibile dal web e che consente la ricerca e la visualiz-zazione di mappe geografiche.

Per partecipare è sufficiente collegarsi al sito www.paesag-giopuglia.it

Selezionare dal menu la voce Osservatorio.

L’home-page presenta la videata riportata in fi gura.

1

Nel menù a tendina, cliccare su Segnala per accedere all’Atlante delle Segnalazioni.

Per usare tutte le funzionalità dell’Atlante bisogna effettuare la registrazione cliccando sulla voce Registrati. Se si è già registrati occorre semplicemente inserire il proprio Nome Utente e la propria Password e premere Login.

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Dopo aver inviato tali dati, l’utente riceverà un messaggio all’indirizzo e-mail inserito. Per completa-re la registrazione e attivare il proprio Account, cliccare sul link riportato nell’e-mail ricevuta.

Cliccando su Registrati, l’utente dovrà riempire tutti i campi obbligatori (contrassegnati da *) e tutti gli altri che riterrà necessari.

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I beni del paesaggio sono luoghi pre-ziosi per la qualità del paesaggio, per i quali si ritiene necessaria un’azione di tutela e valorizzazione.

Le offese al paesaggio sono luoghi re-sponsabili di un degrado della qualità del paesaggio e per i quali si ritiene ne-cessaria una azione di riqualifi cazione.

Le buone pratiche del paesaggio sono azioni, o politiche pubbliche, che porta-no un miglioramento nella qualità del paesaggio e possono servire come rife-rimento per altre situazioni simili.

Le cattive pratiche del paesaggio sono azioni che avviano o determinano un degrado della qualità del paesaggio oppure risultano ineffi caci rispetto agli obiettivi che si sono proposti.

Attraverso il menu strumenti è possibile:a- consultare le segnalazioni già effettuate dai cittadini cliccando sulle singole voci Elenco disponibili;b- inserire una nuova segnalazione su Beni/Offese al Paesaggio e Buone/Cattive pratiche del

paesaggio, cliccando sulle icone matita.

6

Se l’utente ha cliccato su Elenco, accede alla videata seguente che riporta la descrizione di tutte le segnalazioni inserite.

a

Se l’utente ha cliccato sull’icona matita , si presenta la videata seguente:

Questa fi gura mostra l’anteprima di una scheda di segnalazione che consente di:

• descrivere la segnalazione compilando i campi predisposti sulla parte sinistra della videata; • classifi carla scegliendo, se possibile, tra le categorie (contesto, tipo) date in elenco; • collocarla sulla cartografi a (mappa, satellite, ibrida, terreno) visualizzata sulla parte destra della vi-

deata.

La segnalazione può essere localizzata fornendone l’indirizzo o cliccando direttamente sulla cartografi a.

Può accadere che non si riesca a trovare la precisa posizione dei luoghi che si vogliono segnalare. In questi casi si può posizionare la segnalazione in maniera approssimata, per esempio collocandola al centro dell’area o del territorio del comune in cui si trova.

È possibile, inoltre, aggiungere fi le allegati come immagini o planimetrie ed eventuali collegamenti a siti web. Una volta terminate le operazioni richieste è necessario fare click sul pulsante Invia riportato in basso al centro della pagina.

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