Le prime informazioni note sulla storia di Gerusalemme risalgono al III millennio a.E.V. A...

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Le prime informazioni note sulla storia di Gerusalemme risalgono al III millennio a.E.V. A quell'epoca non esisteva un vero e proprio stato centrale, ma una serie di città stato che

si governavano autonomamente ed erano quasi del tutto autosufficienti.

Verso la fine del II millennio a.E.V. gli Egiziani cominciano a dimostrare un certo interesse per questa zona, e, non a caso,

il primo scritto in cui compare il nome della città è una tavoletta egiziana, con su scritto la parola RUSHALIM che

deriva dall'antica lingua cananaica URUSALIMI, che potrebbe derivare da ur, altura e shlm, pace.

Gerusalemme venne presa, distrutta e riscostruita molte volte durante i secoli che seguirono. Situata

su una collina, lontana dal mare e senza fiumi che la attraversano, Gerusalemme non è mai stata contesa

per la sua importanza strategica ma per il suo valore e carattere religioso.

La storia ha voluto che questa città divenisse santa per le tre religioni

monoteistiche mondiali: Terra promessa per gli ebrei, teatro della missione

redentrice di Gesù e sosta del viaggio mistico verso Allah di Maometto.

Intorno a l'anno Mille a.E.V. David riunificò le dodici tribù d’Israele in un unico regno fissando la capitale

a Gerusalemme.

Durante il regno di Salomone, figlio di David, fu eretto il Tempio di

Gerusalemme che mise la città al centro della coscienza nazionale e

religiosa del popolo ebraico.

M’interessa Gerusalemme perché ci sono molte cose da

visitare.Vedere la religione in modi diversi da

come la professiamo noi,

la cultura, i cibi, le usanze i palazzi

importanti e visitare la parte

vecchia e nuova di Gerusalemme.

Jonathan

Biblical zoo

Il museo Yad Vashem (Ebraico: יד ושם) è il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree

della Shoah fondato nel 1953 grazie alla Legge del memoriale approvata dalla Knesset, il Parlamento

Israeliano.

Il nome del museo, che significa "un memoriale e un nome", viene dal libro di Isaia 56:5, dove Dio dice, "concederò nella mia casa e dentro le mie mura un memoriale e un nome ... darò loro un

nome eterno che non sarà mai cancellato".

La Sala dei Nomi conserva i nomi di più di due milioni di vittime e i nomi degli eroi

della Resistenza; il Museo raccoglie migliaia di foto e documenti che illustrano la storia

completa delle persecuzioni dal 1933 al 1945.

Il museo è composto da:il Muro della Shoah, un monumento i

cui pannelli commemorano lo sterminio, celebrano la resistenza dei partigiani ebrei ed illustrano il ritorno dei superstiti nella Terra

Promessa.

L’Ohel Izkor, la Tenda del Ricordo: una bassa struttura in cemento armato su

base di basalto, sul cui pavimento sono semplicemente scritti i nomi dei ventuno principali campi di sterminio

Il Viale dei Giusti celebra le migliaia di

non ebrei che, nel buio della barbarie nazista,

si adoperarono, rischiarono e spesso persero la vita per salvare quella di un

ebreo, di una famiglia

.

Donne e uomini come tanti, che sapevano perfettamente a che cosa andavano incontro, ma il cui senso di giustizia e di amore per i loro simili fu più forte della paura e della morte.

.

Ai Gentili (cioè non ebrei) Giusti, gli ebrei

d’Europa devono dunque particolare

riconoscenza, poiche’ è anche merito loro se il piano nazista di fare di loro una razza estinta non è riuscito fino in

fondo.

Visitare il museo di Yad Vashem è un esperienza

emozionante e straziante, ma visitare

l’esposizione e ricordare la Shoà e le

sue vittime è importante per

l’umanità.

Daniel e Daniel

La Knesset è il parlamento israeliano che si è riunito per la prima volta nel 1949.

La Knesset ha una funzione legislativa; è stata costituita per la prima volta il 25

gennaio 1949, conta 120 deputati eletti per 4 anni.

Le funzioni della Knesset sono: • il controllo sull’operato del governo (il cui capo è il primo ministro), • la scelta del primo ministro (che resta in carica per 5 anni).

Il potere legislativo della

Knesset fu spesso ostacolat

o dalle diverse divisioni all’intern

o dei partiti politici

israeliani.

L’attuale palazzo

della Knesset è

situato sulla cima di una collina, nella

parte occidentale

di Gerusalemm

e, venne pagata dal magnate

James A. De Rothchild

come dono allo stato d’Israele.

Joelle e Vanessa

Il Museo d’Israele si trova a Gerusalemme ed è stato fondato nel 1965 come il museo nazionale

di Israele.

Esso è diviso in varie sezioni che comprendono:• La collezione di arte moderna (Bezalel Museum of Fine Arts), • una vasta collezione di oggetti ebraici e etnografici,• un’esposizione di oggetti provenienti dalla diaspora di tutte le comunità ebraiche,

• una sezione dedicata all’archeologia,dove sono esposti opere d’arte che vanno dalla preistoria fino al XV secolo,• un’esposizione dedicata alle sculture a cielo aperto, dove ci sono più di 60 opere,

• lo Shrine of the Book e’ una sala

dove sono esposti i famosi Rotoli del

Mar Morto e altri rari manoscritti biblici

Nella sezione del museo dove sono esposti oggetti provenienti dalle varie comunità ebraiche del mondo sono esposti tanti oggetti provenienti anche dall’Italia.Per esempio è stata ricostruita nei minimi particolari una delle sinagoghe di Mantova che sono state distrutte nel 1938 con la distruzione del ghetto.

Joelle e Vanessa

LO ZOO BIBLICO E’ UNA SOCIETA’ RICONOSCIUTA COME UNA ORGANIZZAZIONE SENZA PROFITTI, FRUTTO DI VARI SFORZI ED

INVESTIMENTI DALLA RICCHISSIMA FAMIGLIA TISCH, NEWYORKESI, NEL NOVEMBRE DEL 1992 HA AVUTO LUOGO

L’INAUGURAZIONE CON HAIM HERZOG, DEFUNTO PRESIDENTE DELLO STATO D’ISRAELE E CON LA FAMIGLIA TISCH.

HANNO APERTO AL PUBLICO PER

LA PRIMA VOLTA IL 28 FEBBRAIO

1993.

LA CERIMONIA UFFICIALE HA

AVUTO LUOGO IL 3 NOVEMBRE

1993.

ORIGINALMENTE LO ZOO BIBLICO

SI TROVAVA NEL CENTRO DI

GERUSALEMME. LO FONDO’ IL

PROF. AHARON SHULOV.

NEL 1947, FU TRASFERITO SUL MONTE SCOPUS, ALL’UNIVERSITA’ DI GERUSALEMME. DOPO LA GUERRA D’INDIPENDENZA, DECISERO’ DI SPOSTARE LO ZOO IN UN’AREA PIU’ GRANDE A GIVAT KOMUNA E RIMASE LA’ PER 41 ANNI..

DOPO LA GUERRA D’INDIPENDENZA, DECISERO’ DI SPOSTARE LO ZOO IN UN’AREA PIU’ GRANDE A GIVAT KOMUNA E RIMASE LA’ PER 41 ANNI.NEL 1991 CHIUSERO’ IL VECCHIO ZOO TRASFERENDOLO NELLA NUOVA AREA, GRANDE QUANTO 25 ETTARI, IN UNA BELLA VALLE E ACCERCHIATO DA UN LAGHETTO ARIFICIALE

NEL 1991 CHIUSERO IL VECCHIO ZOO TRASFERENDOLO NELLA NUOVA AREA, GRANDE QUANTO 25 ETTARI, IN UNA BELLA VALLE E ACCERCHIATO DA UN LAGHETTO ARIFICIALE

UNA STRADA CIRCOLARE PERCORRE TUTTO

LO ZOO, LUNGO QUESTA STRADA SI

TROVANO NUMEROSE MOSTRE. LO ZOO SI

OCCUPA DEGLI ANIMALI IN VIA DI

ESTINZIONE.

GLI ANIMALI PIÙ IMPORTANTI SONO QUELLI

DELLA TERRA DI ISRAELE CHE SONO CITATI

NELLA BIBBIA

LO ZOO BIBLICO È SORTO:

-PER SVOLGERE ATTIVITÀ EDUCATIVE.

-PER MOSTRARE ALLA GENTE ANIMALI RARI E BIBLICI.

-PER L’AMORE PER GLI ANIMALI.

-PER CREARE UN’ ATMOSFERA PIACEVOLE IN MODO GIOIOSO

-PER CONDURRE RICERCHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI.

-PER IL COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE DEL CAMPO CULTURALE.

-PER SVILUPPARE INTERESSI NEL MONDO ANIMALE E AGRICOLO.

-PERCHÈ I TURISTI VADANO ALLO ZOO AD AMMIRARE GLI ANIMALI.

I tunnel

La Città Vecchia si trova all'interno di una cinta

muraria lunga 4 km e alta 12 metri. Le mura, fatte

edificare nella forma attuale dal sultano

mamelucco Solimano il Magnifico nei primi

decenni del Cinquecento, sono guarnite da torri e corredate da otto porte. All'interno è percorsa da due vie principali: David Street, che da Jaffa Gate

corre verso est, e Suq Khan en-Zeit, che parte da Damascus Gate e va verso

sud.

L'incrocio di queste due strade divide la

Città Vecchia in quattro settori: il

quartiere ebraico, il quartiere

mussulmano, il quartiere cristiano e il quartiere armeno. La topografia della

Città Vecchia è tortuosa e

labirintica, spesso le strade - più di

mille - sono sovrastate da volte.

Sono evidenti i segni di 3000 anni di insediamento umano

e spesso conflittuale di culture e religioni. Sebbene

amministrata dagli Israeliani, la Città Vecchia - mantiene

l'aspetto complessivo di una città araba. Le diverse

comunità si mantengono distinte, e gravitano attorno ai

centri della loro storia religiosa: l'Haram esh-Sharif per i Mussulmani, il Muro del

Pianto per gli Ebrei e la Chiesa del Santo Sepolcro

per Cristiani e Armeni.

La Porta di Jaffa: questa era la

destinazione dei pellegrini ebrei e

cristiani che sbarcavano al porto di Jaffa, da cui il nome. Conduceva (e tuttora

conduce) direttamente al quartiere ebraico e

cristiano così come alle parti più popolari del mercato ed alla Torre del Museo di David,

una volta cittadella di Gerusalemme, adesso

testimonianza della sua storia.

La porta della misericordia: nelle mura orientali esterne al monte del Tempio, è probabilmente la più conosciuta di tutte. Anche chiamata

Porta dorata o Porta Est è stata chiusa da secoli e, secondo la tradizione, sarebbe in attesa di una miracolosa apertura quando il

Messia arriverà ed i morti resusciteranno.

Porta del Leone: questa porta ha preso il nome dalle sculture di feroci animali che la adornavano. In realtà si tratta di tigri, simbolo araldico del Sultano Beybars del 13° secolo. È anche chiamata porta di Santo

Stefano, dal primo martire cristiano che la tradizione vuole fosse stato lapidato qui vicino. La porta del Leone, che conduce alle piscine di

Bethesda, alla via Dolorosa ed ai mercati, è diventata famosa durante la Guerra di sei giorni.

La Porta di Erode: nonostante il suo nome, il famoso re

della Giudea non ha avuto nulla a che fare con questa

porta. In arabo ed in ebraico questa

porta che guarda a nord e che conduce

ai vecchi mercati della città, è

chiamata Porta dei Fiori. Alcuni dicono che il nome derivi

da una rosa intagliata sulla sua

struttura.

La Porta di Damasco: la più imponente tra le porte di Gerusalemme si affaccia anch’essa a nord ed ha preso il nome dalla grande città da cui

arrivarono una volta i dominatori di Gerusalemme. C’è sempre un grande via vai per i rumorosi mercati che si trovano all’interno. Sotto la porta del

16° secolo, gli archeologi hanno scoperto la parte della via di ingresso costruita dall’Imperatore Adriano nel secondo secolo d.E.V.

La Porta di Zion: recita uno tra i primi nomi

biblici di Gerusalemme in ebraico ed in

inglese, il nome arabo di questa porta è la

Porta del Profeta David, poiché la tomba

del Re David, sull’adiacente monte Zion, si trova a pochi

passi. La porta di Zion conduce direttamente al quartiere armeno ed

a quello ebraico.

Elia e Isaac

I primi segni di città fortificata risalgono all’epoca di Abramo, circa

4000 anni fa. La città di David a quell’epoca aveva una piccola

estensione (12 acri), ma era fortemente fortificata con mura e torri

e disponeva di un sistema sofisticato di canali per il trasportodell’acqua. A quell’epoca la città aveva il nome di “Shalem”,prendendo il nome dal Dio del popolo cananeo dei Gebusei.

In particolare alla fine dell’VIII secolo a.E.V. il Re Hezekiah riuscì a salvare la città dagli Assiri grazie anche alla costruzione di un sistema sotterraneo di canali per l’acqua, che trasportavano questo bene prezioso dalla sorgente di Gihon fino alle piscine di Siloam, all’interno delle mura della città. Questi canali sono ancora visibili oggi nella città vecchia e conosciuti con il nome dell’archeologo Charles Warren che li scoprì nel 1867.

Il Tunnel di Ezechia è un lungo condotto sotterraneo che ai tempi dei

Gebusei portava le preziosissime acque della sorgente di Gihon dalle

pendici del Monte Ofel al cuore della città, nella Piscina di Siloe (Siloam Pool). Il tunnel (secolo VIII a.E.V.),

scoperto solo nel secolo scorso, penetra per centinaia di metri nel sottosuolo della collina: vi si entra

scendendo la scala elicoidale del Pozzo di Warren e percorrendone le basse

volte alla luce delle candele.

Il Kotel Hama'aravi (il muro

occidentale) è quanto rimane del Beit Hamikdash; infatti il tempio costruito da re

Salomone 3.000 anni fa, subì due

distruzioni: la prima ad opera del re

babilonese Nabucodonosor II nel 586 a.E.V. e la seconda ad opera dell’imperatore

romano Tito nel 70 d.E.V.

Tutte e due queste distruzioni avvennero il 9 di Av, che ancora oggi

costituisce una delle nostre ricorrenze più

tristi in cui digiuniamo e leggiamo la meghillà di

Echà.

Con la seconda distruzione gli ebrei hanno perso la loro

indipendenza politica e il centro

della loro vita spirituale e hanno

iniziato a disperdersi nella

golà; tutti i giorni gli ebrei pregano affinché arrivi

Mashiah in modo che possa essere

ricostruito il tempio ed avere fine la

golà.

Il kotel Hama'aravi è il luogo dove tali preghiere sono

particolarmente sentite, in quanto è proprio l’ultima

vestigia del Beit Hamikdash.Fortunatamente dopo la

distruzione delle mura del tempio, gli ebrei hanno

saputo costruire un edificio molto più solido: il Talmud.

I sacrifici che si tenevano nell’antico tempio, sono

stati sostituiti dalle tefillot (preghiere) e una

dimensione di livello spirituale ancor più

elevata ha pervaso la nostra vita.

Questo ha permesso al nostro popolo di arrivare

(a dispetto delle molteplici e gravi persecuzioni)

integro fino ad oggi e di risiedere ancora nella nostra terra in Israele,

mentre coloro che hanno distrutto le mura del tempio, sono ormai

scomparsi da più di 1.500 anni.

Dietro al Muro del Pianto, sopra l’area dove sorgeva il Beit Hamikdash i musulmani

hanno costruito una loro importante moschea.

Lo stesso luogo oggi è quindi considerato sacro per due

religioni e tale fatto costituisce uno dei più

importanti impedimenti alla pace tra Israele e i popoli

circostanti.Autori:

Noemi Foà e Micol Finzi

Sin dalla distruzione del

secondo Tempio non abbiamo più potuto salire sul Monte del

Tempio. Quattrocento

anni di distruzione

hanno nascosto la maggior

parte del muro occidentale.

Nel 5727, subito dopo la liberazione di Gerusalemme,

fu deciso di ripulire l’area per renderla

visibile al popolo ebraico. Furono rimosse

tonnellate di pietre

sporcizia.

Questi scavi rivelarono l’intera lunghezza del tunnel 488 metri, stanze e piazze pubbliche furono scoperte come pure una sezione di una strada del periodo del Secondo Tempio. Il tunnel conduce direttamente sotto al quartiere musulmano.

I tunnels del muro occidentale, composti da una serie di arcate e di scale in successione, si estendono dalla città fino al Tempio del Monte.

Nei tempi antichi intorno al versante occidentale del Tempio del Monte correva una bassa valle, chiamata Tyropean, oggi ricolmata a seguito delle costanti demolizioni e ricostruzioni, che separava il ricco quartiere di Erode dal Tempio.

Yoav e Simone

MI COLPISCE CHE AL KOTEL UOMINI E DONNE SONO SEPARATI. NAOMI

Gerusalemme rappresenta la nascita del popolo ebraico ed il suo diritto ad esistere nel futuro (Federico)

Da un punto di vista storico per gli ebrei Gerusalemme è importante perché sono stati costruiti i due Beit Hamikdash. (Yoav, Daniel R., Isaac)

Gerusalemme è storicamente il simbolo della patria ebraica (Nelly) e capitale eterna (Micol F.)

Gerusalemme è una città magica costruita sui monti (Emmanuelle), chiamata la città d’oro perché i mattoni con cui è costruita riflettono il colore del sole (Elia) Gerusalemme rappresenta per gli ebrei La casa del Signore e l’anima degli ebrei (Joelle)

Gerusalemme è importante per: ebrei, cristiani e musulmani. (Simone, Daniel Joe, Vanessa)

Il Muro del Pianto è come una grande sinagoga a cielo aperto. (Micol M.)