Lavvento del Fascismo 1919-1922 CLASSE V Il dopoguerra La crisi del dopoguerra fu dura anche in...

Post on 01-May-2015

221 views 0 download

Transcript of Lavvento del Fascismo 1919-1922 CLASSE V Il dopoguerra La crisi del dopoguerra fu dura anche in...

L’avvento del Fascismo

1919-1922CLASSE V

Il dopoguerra

La crisi del dopoguerra fu dura anche in Italia per differenti motivi

Motivi economici Motivi sociali Motivi politici interni Motivi di politica estera

Motivi economici

La situazione economica italiana nel 1918 è molto critica

Troppe spese per la guerra Aumento debito pubblico Necessità di stampare moneta - svalutazione Difficoltà nella riconversione industriale Disoccupazione Forte divario economico: rottura degli equilibri

sociali

I problemi sociali

A questi problemi economici si legano anche molti problemi sociali

La difficoltà nella riconversione industriale porta disoccupazione e occupazione di terre

Nascita e sviluppo dei sindacati

I sindacati

0

500

1000

1500

2000

2500

13 16 19 22

La situazione provoca una grande crescita sindacale

Nascono nuovi sindacati Aumentano gli iscritti

(v.grafico) Aumentano soprattutto le

giornate di sciopero

dati x 1000

Scioperi e scioperanti

anno scioperi scioperanti giornate di sciopero

1918 303 158.036 906.4711919 1663 1.049.438 18.887.9171920 1881 1.267.953 16.398.2271921 1045 644.464 7.772.8701922 552 422.773 6.586.2351923 200 66.103 259.929

I successi degli scioperi

Notevoli aumenti salariali (anche se non tali da coprire l’inflazione)

Revisione dei patti di mezzadria

Giornata lavorativa di 8 ore

Solo il ceto medio non trae vantaggi

Riassumendo…

Il ceto medio

Militari, impiegati, studenti, commercianti furono i + danneggiati dall’inflazione

I troppi scioperi facevano temere una svolta bolscevica

Da qui il risentimento verso i socialisti accusati di disfattismo

Delusione per la “Vittoria mutilata”

La “Vittoria mutilata”

Fu il cavallo di battaglia del Nazionalismo

Orlando venne accusato di debolezza per non aver preso la Dalmazia

Nel 19 D’Annunzio occupa Fiume L’anno dopo Giolitti firma il Trattato di

Rapallo che consegna all’Italia solo Zara

Fiume diviene Stato libero e D’Annunzio è scacciato con la forza

La situazione politica*

Il 1919 è un anno cruciale per la politica

Nasce il Partito Polare di Don Sturzo

I cattolici rientrano così sulla scena politica dopo 50 anni

In marzo nasce anche a Milano il Movimento Fascista di Benito Mussolini

Le elezioni del 19*

Nel 19 si tengono anche le prime elezioni del dopoguerra

Viene adottato il sistema proporzionale

Grosso successo dei Popolari (100 deputati) e dei socialisti (156)

Insuccesso totale dei fascisti Si forma una coalizione

governativa debole guidata dal democratico Nitti

La crisi del Partito Socialista I successi dei movimenti operai e l’afferma-

zione elettorale non possono essere sfruttati al meglio dal PSI

Esso è infatti diviso al suo interno tra

Il mito è Lenin

Massimalisti

Rivoluzionario

Antiborghese

Riformatori

Guidati da Turati

Dialogo con la borghesia

Antirivoluzionario

1921: nasce il partito comunista di Gramsci e Bordiga

Gli scioperi del 1920

Preoccupati dal successo elettorale del PSI gli industriali non fecero + concessioni

La lotta si indurisce con la serrata del 20 La FIOM risponde con l’occupazione delle

fabbriche Giolitti rifiutò di intervenire con la forza e il

movimento si spense. Momento chiave La rivolta servì solo ad acuire i conflitti sociali

Gli interventi in campo economico

I conflitti sociali si acuiscono anche a causa della crisi economica

Per uscire dalla crisi Giolitti propone

Tasse ai ricchi

Tasse sui proventi di guerra

Nominatività dei titoli azionari

Conseguenze

Qs. interventi non vennero accettati tranquillamente

Le classi colpite fecero ricadere la colpa sui movimenti operai

Approfitta del malcontento Mussolini che comincia a proporre una svolta autoritaria

Il movimento fascista

Autunno 1920: nascono le squadre d’azione fasciste (le “squadracce”)

Operano nelle campagne del Nord Italia

Sono finanziate dai proprietari terrieri per piegare i sindacati che avevano ottenuto grossi successi

Hanno come obbiettivo le sedi e le personalità del PSI e dei sindacati

Le reazioni del governo*

L’appoggio ai fascisti fu dapprima solo degli agrari e della piccola borghesia

Col tempo le azioni si fecero + numerose e anche clamorose (occupaz.di Bologna)

Il governo non intervenne mai con la forza Anche Giolitti in fondo sperava di piegare così il

movimento socialista Questo fu l’errore storico del liberalismo

Consuntivo del governo Giolitti

Le elezioni del ‘21

Il piano di Giolitti di far scontrare gli opposti estremismi per trarne vantaggio fu bocciato dagli elettori

Popolari e socialisti mantengono i seggi

Compaiono per la1°volta 35 deputati fascisti, eletti nelle liste liberali

I liberali hanno un forte calo

Il nuovo quadro politico*

In 1 anno si susseguono 3 governi di coalizione debolissimi: Bonomi e Facta (1-2)

Giolitti tenta di allargare la maggioranza ai fascisti

Turati cerca invece un patto storico che unisse Popolari e socialisti che insieme avevano la maggioranza in Parlamento

I Popolari rifiutano e il PSI si divide

TuratiBonomi

Facta

Il Partito Fascista

Vista la crisi politica Mussolini decide di trasformare il movimento in partito

Il programma era di chiara matrice conservatrice:

Governo + forte

Esaltazione della nazione

Divieti di sciopero

Parlamento - forte

Garanzie per le industrie private

La Marcia su Roma

Con un programma così conservatore Musso lini potè trattare il suo ingresso al Governo

Mentre trattava con Giolitti pensava al golpe

Nel congresso di Napoli del 22 si forma il quadriunvirato (Balbo, De Bono, De Vecchi e Bianchi) con compiti insurrezionali

Il 28 ottobre del 22, le Camicie Nere armate marciano su Roma

Il governo fascista*

Il 1° ministro Facta propone al re lo stato d’assedio

Vittorio Emanuele III temendo spargi- menti di sangue lo nega

Anzi dà l’incarico a Mussolini di formare il governo

Nasce il 1°governo Mussolini frutto di una coalizione di nazionalisti, fascisti, liberali e popolari

Riassumendo…

Mussolini e i suoi “alleati”

Chi sostiene per i primi anni il governo di Mussolini?

Industriali

Comandi militari

La Corte

La cultura

Agrari

Alta burocrazia

La Magistratura

La Confindustria

Chi ha sbagliato?

Secondo lo storico Chabod in diversi GiolittiGiolitti che pensava di riportare nella legalità i

picchiatori di Mussolini Il re Il re che non pose lo stato d’assedio I popolari I popolari che sostennero il 1° governo Mussolini I massimalisti del PSI I massimalisti del PSI che impedirono l’unica

alleanza che avrebbe potuto fermare il Fascismo, quella coi popolari

The end