La Valutazione del Sistema Scolastico La Comunicazione – 1^ incontro Bologna, 24 gennaio 2009.

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La Valutazione del Sistema Scolastico

La Comunicazione – 1^ incontro

Bologna, 24 gennaio 2009

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Argomenti del 1^ incontro

Ripresa del tema del rapporto tra gli organi nelle aziende scolastiche

Rapporto tra scopo comune e distinzione dei ruoli

Comunicazione e Condivisione Rapporto tra responsabilità e collegialità Organi Collegiali

L’azienda scolastica

Nelle istituzioni non lucrative:

strumento adoperato da un Soggetto, in vista della finalità educativa

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Richiamiamo alcuni concetti essenziali

Rilevanza del “fattore umano” La scuola consiste in rapporti fiduciari: tra alunno e

docente, tra docente e famiglia, tra docente e gestore, tra gestore e famiglia.

La scuola è eretta dal Soggetto Gestore, è scelta dalle famiglie e la sua qualità dipende da quella dal personale direttivo, docente e non docente e dal suo grado di coinvolgimento con le finalità perseguite dal soggetto gestore.

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Richiamiamo alcuni concetti essenziali

Perché l’azienda sia “strumento” La direzione del personale deve garantire un

adeguato e coerente collegamento tra le finalità dell’ente e la modalità di svolgimento delle attività.

L’esito delle attività deve essere verificato e valutato, in termini quantitativi e qualitativi (feedback), l’esame degli scostamenti rispetto alle aspettative serve ad apportare le necessarie misure correttive negli atti della gestione.

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Funzioni ed organi delle aziende scolastiche

Blocchi funzionali (molto in sintesi)1.1. Funzioni deliberativeFunzioni deliberative

2.2. Aree della Direzione GeneraleAree della Direzione Generale

3.3. Dirigenza ScolasticaDirigenza Scolastica

4.4. DocenzaDocenza

5.5. Segreteria e servizi amministrativi Segreteria e servizi amministrativi

6.6. Servizi ausiliari e manutenzioniServizi ausiliari e manutenzioni

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Aree Funzionali

1. Funzioni deliberative Indirizzi generali Straordinaria amministrazione (ad es.:

acquisizioni, attivazione nuovi settori scolastici…

Criteri generali di gestione

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Aree Funzionali

2. Direzione Generale (gestione e progettazione) Svolta da persone o organi delegati dal CdA

o da funzionari (dipendenti) incaricati Coordinamento dirigenti scolastici Gestione del Personale, Formazione e Aggiornamento Contabilità e controllo di gestione Ufficio acquisti Ufficio Legale e Tributario Marketing e comunicazione Area Qualità della didattica e dei servizi Area della Sicurezza Area tecnica (manutenzioni) Area del fund raising (contributi pubblici e privati)

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Aree Funzionali

3. Dirigenza didattica Organizzazione del personale docente Responsabilità della qualità didattica Direzione pedagogica Rapporti con le famiglie degli studenti Responsabilità della segreteria scolastica

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Aree Funzionali

4. Docenza Qualificazione Programmazione e verifica Lavoro collegiale Auto aggiornamento

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Aree Funzionali5. Segreteria e Servizi Amministrativi

Gestione della burocrazia dettata dalle norme del settore scolastico (cd. Segreteria “Istituzionale”)

Rapporti con Ministero e U.S. RegionaleSegreteria “di sportello” (certificati, orari, circolari)Logistica e organizzazione attività extracurricolariServizio “tesoreria” (incasso rette, pagamento

fornitori)Stipendi e pratiche del personale dipendenteContabilità generaleAcquisti

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Aree Funzionali

6. Servizi Ausiliari e delle manutenzioni Pulizie Mensa Manutenzioni ordinarie Gestione della sicurezza (Dlgs 626/94)

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Rapporto organico tra le funzioni

AREA DEI SERVIZI AREA DI DOCENZA

AREA DELLA DIRIGENZA

FINALITA’ FINALITA’ EDUCATIVAEDUCATIVA

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FE

Servizi segreteria, ammin. e ausiliari

Docenti

Dirigenza

CdA

Responsabilità a “cerchi concentrici”Responsabilità a “cerchi concentrici”

Gli organi dell’area della Direzione Generale

Il Comitato esecutivoDelegato/i della “proprietà”Direttore generale (Rettore)

Gli organi dell’area della Dirigenza Scolastica

Il RettoreIl Dirigente ScolasticoIl Consiglio di Presidenza

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Il Rettore

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Il rettore

Incarna ed esprime la fisionomia dell’Istituto e ne garantisce l’unitarietà del percorso educativo, dalle materne ai licei. Rappresenta il super partes, il volto della Scuola, l’Interlocutore delle famiglie, degli studenti e del personale dal punto di vista educativo.

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Il rettore

E’ il punto di riferimento, autorevole e autoritario, della comunità educativa della scuola.

Nella nostra prospettiva, assume una precedenza gerarchica rispetto agli altri dirigenti, per la necessità di identificare un vertice, un riferimento e un giudice ultimo, un rex, appunto, che sintetizzi il giudizio e le decisioni del Consiglio di Presidenza.

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Il rettore

L’educazione richiede la presenza di soggetti che, in modo chiaro ed univoco, siano e identifichino l’autorità e l’autorevolezza.

Che tutti sappiano con certezza chi comanda, ed entro quali limiti, è fondamentale, per la gestione di un’azienda come per l’efficacia di una organizzazione educativa.

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Il rettore

Lo spazio per la discussione e la dialettica deve essere circoscritto alla sede appropriata del Consiglio di Presidenza.

Quando Il Consiglio assume una decisione, sia pure mediata e frutto di compromessi, tale decisione deve essere difesa, verso l’esterno, da tutti i dirigenti come se fosse la propria.

Il Rettore è la persona che incarna questa univocità e unanimità delle decisioni.

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Il rettore

Per la sua natura di “giudice ultimo”, il Rettore deve essere capace di ascolto e mediazione, nel caso di conflitti tra presidi e docenti, tra docenti e docenti, tra docenti e scolari, tra famiglie e docenti, tra studenti e studenti, con equilibrio, imparzialità e con preoccupazione educativa.

E’ evidente che, proprio per il suo ruolo e potere, il Rettore deve essere persona dotata di equilibrio, che eviti di assumere atteggiamenti da monarca assoluto.

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Il rettore

Il compito del Rettore di Istituto è la selezione, la valorizzazione ed il coordinamento dei docenti, e la sintesi delle diverse personalità e capacità presenti nella scuola nell’unitaria fisionomia, appunto, della Scuola.

Quando parla del proprio operato, il Rettore fa riferimento a quello della Scuola che egli rappresenta, evitando personalismi inopportuni.

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Il rettore Ciò favorisce negli interlocutori (dipendenti, studenti

e famiglie) la consapevolezza che il percorso e l’affidabilità della Scuola non dipenda dalla permanenza fisica del tale Rettore di Istituto - la cui stabilità, per inciso, è fattore importante - ma sia garantita da qualcosa che è prima e oltre la singola persona del Rettore, come è d’altronde nella vera natura delle cose:

il carisma o, in altri contesti,

lo “stile aziendale”

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Il Dirigente Scolastico

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Il dirigente scolastico

Dovrebbe avere compito esclusivamente educativo, di direzione e organizzazione del personale docente

In determinati ambiti previsti dalla normativa scolastica, rappresenta l’Istituto Scolastico dei rapporti con il Ministero e i suoi Uffici Decentrati

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Il dirigente scolastico

Nella nostra ipotesi, il dirigente scolastico concentra ogni sua energia nella conduzione didattica ed educativa, nei rapporti coi docenti, con gli studenti e le loro famiglie.

Il dirigente scolastico risponde alle famiglie per le questioni didattiche ed educative, in accordo col rettore, se presente.

Non dovrebbe entrare nel merito di altre questioni (rette, lamentele sull’organizzazione, su mensa e servizi, ecc.) per le quali dovrebbe rispondere il delegato della proprietà o il dir. amministrativo.

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Il dirigente scolastico

Effettua ed esprime una valutazione dei candidati alle nuove assunzioni, proponendo al gestore i nomi ritenuti migliori

Sono responsabili della regolarità di svolgimento delle attività scolastiche, nel rispetto delle Leggi vigenti, per quanto riguarda il calendario annuale delle lezioni, la programmazione didattica, la valutazione degli alunni ed il funzionamento della segreteria che riguarda i documenti ufficiali

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Il dirigente scolastico

I dirigenti formulano gli orari delle lezioni in base a criteri didattici e pedagogici

propongono al gestore gli incarichi dei docenti per classi e materie

Conducono le riunioni periodiche del collegio docenti e del consiglio di classe

Promuovono e verificano le programmazioni dei docenti

Entrano nel merito delle modalità di insegnamento e di valutazione

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Il dirigente scolastico

Non devono rinunciare alla loro funzione di guida e di pungolo del corpo docente

Sono dedicati al rapporto con le famiglie e con gli scolari E’ da evitare il rapporto diretto dei docenti coi familiari

degli alunni, al di fuori dei canonici momenti di colloquio settimanale docenti/genitori

Deve essere chiaro a tutti che il rapporto è tra la Scuola e la Famiglia, nella persona del dirigente scolastico in prima battuta, e del Rettore se presente e per casi più rilevanti oppure dove non sia sufficiente l’intervento del dirigente

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Il dirigente scolastico

Per evitare che la giusta autonomia si corrompa in autarchia, occorre che il Dirigente informi periodicamente il Rettore (se presente) dei colloqui più significativi e delle questioni più delicate.

Il dirigente scolastico dovrà far presenti alla gestione le necessità del proprio settore per migliorare l’efficacia e la qualità del servizio scolastico

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Il dirigente scolastico

Il Dirigente promuove l’aggiornamento dei docenti, utilizzando le ore previste allo scopo dai CCNL

Il dirigente promuove le innovazioni metodologiche e dei contenuti disciplinari previsti dalle normative.

Il preside risponde, insieme al Rettore se presente, verso il gestore della qualità dell’offerta didattica e formativa

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Il Consiglio di Presidenza

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Composizione del CdP

E’ formato dal personale direttivo della scuola: Rettore di Istituto, che lo presiede Dirigente scuola d’Infanzia/Primaria Dirigente scuola Secondaria I grado Preside licei direttore amministrativo / responsabile

segreteria(Uno dei membri deve assumere la funzione di

segretario verbalizzante.)

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Composizione del CdP

Può essere allargato saltuariamente o periodicamente, in base agli argomenti all’ordine del giorno, anche ai coordinatori, col fine di introdurre gradualmente anche il livello operativo (docenti) ad una maggiore comprensione e condivisione delle problematiche di gestione della scuola.

Ciò può consentire, nei casi fortunati, l’emergere di figure umane e professionali dotate di personalità a cui affidare, in prospettiva, ruoli direttivi di presidenza.

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Compiti del CdP

Il Consiglio di Presidenza si deve riunire regolarmente, almeno una volta alla settimana e con OdG previamente fissato, per regolare e condurre la normale vita regolare e condurre la normale vita della scuola, soprattutto per quanto attiene della scuola, soprattutto per quanto attiene agli aspetti educativi ed organizzativi,agli aspetti educativi ed organizzativi, e per l’esame dei casi critici, che interpellino una particolare responsabilità da parte dell’Istituto.

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Compiti del CdP

Ha il compito di migliorare la qualità migliorare la qualità dell’offerta didattica ed educativadell’offerta didattica ed educativa, formulando e discutendo proposte da presentare all’organo deliberativo della gestione (CdA, Comitato di Gestione, Direttivo ecc.)

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Compiti del CdP

Deve organizzare il calendario annualeorganizzare il calendario annuale delle attività, gli orari settimanali delle lezioni, le riunioni con le famiglie, gli scrutini, i consigli di classe, collegi docenti, ecc, armonizzandone date ed orari, ed evitando incongruenze e sovrapposizioni, grazie alla presenza dei responsabili dei diversi livelli di scuola e soprattutto grazie al coordinamento del Rettore, Rettore, che incarna e rappresenta l’unitarietà educativa che incarna e rappresenta l’unitarietà educativa e funzionale dell’Istituto.e funzionale dell’Istituto.

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Modalità di lavoro del CdP

I singoli dirigenti espongono al CdP gli aspetti e i problemi più rilevanti del loro settore, ipotizzando soluzioni e iniziative. L’esame collegiale, ferme restando ferme restando l’autorità e la responsabilità dei singoli l’autorità e la responsabilità dei singoli dirigentidirigenti, può suggerire soluzioni migliori o più rispettose della complessità delle attività dell’Istituto.

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Modalità di lavoro del CdP

La presenza del direttore amministrativo può servire ad individuare le più appropriate forme giuridiche e/o economiche delle iniziative ipotizzate.

La presenza della Segreteria consente la immediata predisposizione e comunicazione delle conseguenze operative di quanto deciso dal CdP.

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Pregi di tale modalità di lavoro

Il pregio di questa impostazione del lavoro è quello di far superare la normale tendenza - dei dirigenti e dei docenti - a curare ciascuno il proprio settore, inconsapevoli o addirittura incuranti delle esigenze delle altre scuole e della gestione nel complesso.

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Pregi di tale modalità di lavoro

Costringe a considerare le diverse scuole come parti di un unico organismoparti di un unico organismo, quali in effetti sono.

Si evita la confusione circa le responsabilitàresponsabilità, che restano affidate ai che restano affidate ai singoli dirigentisingoli dirigenti, ma non sono ignote alla Gestione (rappresentata dal Rettore e/o dal Direttore amministrativo)

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Ricapitolando, in sintesi:Rapporti tra gestione e personale (in generale)

Rapporto fiduciario, di “delega” (autonomia, responsabilità e verifica)

Condivisione delle finalità e delle modalità Consapevolezza dei programmi e degli

obiettivi Responsabilità rispetto agli obiettivi

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“Dedalo” Soc. Cooperativa Sociale a r.l.

Fonder