La qualità: questione di cultura?

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La qualità: questione dicultura?

Gianfranco BottazziAntonello Podda – Matteo Maxia

La motivazione ritorna al centro!

Nelle imprese: flessibilità e creatività;orientamento al cliente.

La motivazione ritorna al centro!

Nelle imprese: flessibilità e creatività;orientamento al cliente.Nelle organizzazioni pubbliche: la(ri)scoperta dell’obbiettivo; orientamentoall’utente.

La motivazione ritorna al centro!

L’adesione dell’individuo agli obbiettivi ealle esigenze della organizzazione(ri)diventa una variabile fondamentale.

La motivazione ritorna al centro!

L’adesione dell’individuo agli obbiettivi ealle esigenze della organizzazione(ri)diventa una variabile fondamentale.Da qui,il successo del “modello giapponese”:toyotismo e “Qualità Totale”.

La motivazione ritorna al centro!

Il modello “organizzativo” giapponese sibasa su due presupposti:1) Il presupposto culturale influenza lafilosofia dell’organizzazione e, nellacultura giapponese, il rapportoindividuo/organizzazione è impostato sulsentimento di appartenenza(riconoscimento sociale)

La motivazione ritorna al centro!

Il modello “organizzativo” giapponese sibasa su due presupposti:2) Il just in time, la logica secondo laquale ogni risorsa deve arrivare adessere immessa nel ciclo produttivo nelmomento opportuno e nella quantità cheserve; i pezzi controllati uno per uno perottenere la qualità totale

La motivazione ritorna al centro!

Ma, proprio a partire dalle riflessioni sulcaso giapponese e sulla sua esportabilità,la questione della motivazione allarga gliorizzonti della organizzazione e lacostringe a misurarsi con il “campo” nelquale essa opera

La motivazione ritorna al centro!

Nella visionetradizionale, ahimèancora fortementediffusa,l’organizzazione èun “sistema chiuso”,che cioè noninteragisce conl’esterno.

La motivazione ritorna al centro!

Nella visionetradizionale, ahimèancora fortementediffusa,l’organizzazione èun “sistema chiuso”,che cioè noninteragisce conl’esterno.

Negli approcci piùrecenti,l’organizzazione èun “sistema aperto”che interagiscecontinuamente conl’ambiente esterno,con il quale scambia“risorse”.

Sistema “aperto”

input output

Organizzazione

Ambiente fisico

Società

Sistema “aperto”

Cambiamenti indotti nel sistemasocio-economico

Informazione pertinente al processoproduttivo

Cambiamenti indotti nell’ambientefisico

Energia umana

“Potere”Risorse fisiche e strumentali

“Prodotti”Risorse finanziarie

outputinput

Sistema “aperto”

Informazione generale (sistemaculturale, conoscenze, simboli,linguaggio, valori, norme,modelli di comportamento…)

Cambiamenti indotti nel sistemasocio-economico

Informazione pertinente al processoproduttivo

Cambiamenti indotti nell’ambientefisico

Energia umana

“Potere”Risorse fisiche e strumentali

“Prodotti”Risorse finanziarie

outputinput

Sistema “aperto”

Innovazioni riguardo al sistemadell’informazione generale

Informazione generale (sistemaculturale, conoscenze, simboli,linguaggio, valori, norme,modelli di comportamento…)

Cambiamenti indotti nel sistemasocio-economico

Informazione pertinente al processoproduttivo

Cambiamenti indotti nell’ambientefisico

Energia umana

“Potere”Risorse fisiche e strumentali

“Prodotti”Risorse finanziarie

outputinput

Sistema “aperto”

Approcci tradizionali Approccio neo-istituzionale

Il “toyotismo” (cenni)

Dalla produzione di massa (taylorismo-fordismo)alla produzione snellaalla produzione neo-artigianale

Il “toyotismo” (cenni)

Dalla produzione di massa (taylorismo-fordismo)alla produzione snellaalla produzione neo-artigianale

Un personaggio:Tajichi OHNO il “miracolo Toyota”

Il “toyotismo” (cenni)

Alla fine degli anni Quaranta la Toyotaaveva prodotto 2685 vetture, contro le7000 circa prodotte, in un giorno, dallostabilimento Ford di Rouge;

Il “toyotismo” (cenni)

Alla fine degli anni Quaranta la Toyotaaveva prodotto 2685 vetture, contro le7000 circa prodotte, in un giorno, dallostabilimento Ford di Rouge;Negli anni Cinquanta, la Toyotaproduceva 11706 autoveicoli all’annocontro i 4000000 della GM e i 2000000della Ford

Il “toyotismo” (cenni)

140.0001.051.955Chrysler

163.4002.476.458Ford

463.0005.098.338General Motor

132.0853.376.224Toyota M. C.

DipendentiAutoveicoliprodotti

Nel 1983:

Il “toyotismo” (cenni)

Un lavoratore giapponese lavora inmedia 500 ore in più all’anno rispetto adun lavoratore europeo e 250 ore in piùrispetto a un lavoratore americano

Il “toyotismo” (cenni)

Un lavoratore giapponese lavora inmedia 500 ore in più all’anno rispetto adun lavoratore europeo e 250 ore in piùrispetto a un lavoratore americanoNel 1950, ogni dipendente Toyotaassemblava in media meno di 2automobili all’anno, più o meno come nel1930!

Il “toyotismo” (cenni)

2.09736.2Industriaeuropea

2.982.325.1Industriaamericana

0.26016.8Industriagiapponese

Giorni/scorteDifetti per100 veicoli

Ore/veicolo

Nel 1989:

Il “toyotismo” (cenni)

La Toyota è in grado di fare uscire dalleproprie fabbriche circa 32.000 modellidiversi.

Il “toyotismo” (cenni)

La Toyota è in grado di fare uscire dalleproprie fabbriche circa 32.000 modellidiversi.Il tempo trascorso tra l’ordinazione di unprodotto personalizzato presso unqualche concessionario Toyota e l’uscitadalla fabbrica del prodotto finito nonsupera i due giorni.

Fine anni Settanta-inizio anni Ottanta: Le principali aziende occidentali sirendono conto che sia la difettosità sia irendimenti dei prodotti a transistoroccidentali (ma anche automobili,strumenti elettrici, condizionatori,acciaio, etc.) erano molto al di sotto deglistandard giapponesi.

IBM, Kodak, Philips, Rolls Royce, etc.quantificano i costi della non qualità:essa costava più del 10% del fatturato.

IBM, Kodak, Philips, Rolls Royce, etc.quantificano i costi della non qualità:essa costava più del 10% del fatturato.

Il tasso di difetti non era poi così elevato,ma i costi di rilavorazione, resi, garanzie,clienti persi e riprogrammazione loerano.

Adozione massiccia della “qualità” comefine, come modello e come programma..

Risultati “strepitosi”!Kodak: nel 1985 difetti pari a 50.000parti per milione; l’anno successivo idifetti erano scesi a 950 p.p.m.

Adozione massiccia della “qualità” comefine, come modello e come programma..

Risultati “strepitosi”!Nel 1983 la Ford Motor Company avevarifiutato l’8% dell’acciaio proveniente daimpianti nazionali. Nel 1988, il tasso dirifiuto era sceso allo 0,7%, cioè come inGiappone

Adozione massiccia della “qualità” comefine, come modello e come programma..

Risultati “strepitosi”!Numerosissimi altri casi analoghi, distraordinario miglioramento della qualità,dalla Fiat… alla Silber di Marrubiu.

Dov’è la chiave?

Coinvolgimento del personale (employeeinvolvement):

Dov’è la chiave?

Coinvolgimento del personale (employeeinvolvement): Coinvolgimento in tutto ciò che èimportante per il cliente, quelloimmediatamente seguente e quello finale.Le aspettative fondamentali del clientesono bassi costi, qualità elevata, rispostapronta e flessibile, sempre!

Dov’è la chiave?

“Il coinvolgimento del personale presental’opportunità: 1) di un controllo continuo deifattori responsabili della qualità scadente e 2)di un miglioramento continuo nella correzionedelle cause. Il principio fondamentale dell’EIe che tutti tengano d’occhio ciò che va storto,e si uniscano agli altri nella ricerca di unasoluzione ai problemi cronici, controllandocostantemente le questioni non ancorarisolte.”

R.J. Schonberger

Dov’è la chiave?

Il termine che descrive tutto ciò è padronanza il personale assume il controllo totale delprocesso

Naturalmente un cambiamento così radicale nonavviene dalla sera alla mattina. Richiede annie si verifica gradatamente. Nel processo ivecchi “proprietari” del processo diventanoinsegnanti, aiutanti, colleghi nei progetti dimiglioramento e controllano gli sforzicollettivi.

Dov’è la chiave?

Ostacoli, problemi, difficoltà.Nelle organizzazioni tradizionali lotta (sempre)

tra diverse “funzioni” e diverse “fazioni”

Dov’è la chiave?

Ostacoli, problemi, difficoltà.Nelle organizzazioni tradizionali lotta (sempre)

tra diverse “funzioni” e diverse “fazioni”La risposta sta nella focalizzazione sul prodotto e

sul cliente, non sulla funzione e/o fazione

Dov’è la chiave?

Ostacoli, problemi, difficoltà.Nelle organizzazioni tradizionali lotta (sempre)

tra diverse “funzioni” e diverse “fazioni”La risposta sta nella focalizzazione sul prodotto e

sul cliente, non sulla funzione e/o fazioneL’obiettivo è la catena dei clienti (il

cliente/utente interno)

Sulla qualità

“Tre fanno una coda!” Un terzo cliente,spingendo il carrello con la spesa, si aggiungealla fila di una delle casse del Lucky Market. Ilcassiere non lo aveva notato, così il cliente hacollaborato pronunciando lo slogan. A quelpunto il cassiere guarda su e, con un mezzosorriso e uno sguardo ammiccante, ripete ilgrido all’altoparlante: “Tre fanno una coda”.L’impiegato più prossimo, impegnato arifornire gli scaffali, si avvicina rapidamente eapre un’altra cassa.

Sulla qualità

Il fattore competitivo della Lucky Market è lagaranzia che i clienti non dovranno fare la filaalle casse. Le insegne proclamano che unimpiegato del Lucky provvederà prontamentead aprire un’altra cassa non appena il terzocliente si aggiunge alla fila.

Sulla qualità

Qualità = Prestazioni aziendali / Bisognidel cliente-utente > 1

Prestazioni aziendali:tecniche, relazionali, di immagine,

ambientali, organizzative, economiche, …

Sulla qualità “totale”

La QT comprende qualità dei prodotti, deiservizi, del tempo, del luogo (edifici,stabilimenti, uffici di buona qualità),delle attrezzature, dei processi, dellepersone, dell’ambiente e della sicurezza,delle informazioni e delle misurazioni.Per ciascuna di queste voci, giudichiamola QT in due modi. Uno è il livello medio(o tipico) di qualità; l’altro è lavariabilità rispetto a tale media.

Sulla qualità “totale”

Bisogni del cliente:Impliciti qualità attesa

Sulla qualità “totale”

Bisogni del cliente:Impliciti qualità attesaEspliciti qualità richiesta

Sulla qualità “totale”

Bisogni del cliente:Impliciti qualità attesaEspliciti qualità richiestaLatenti qualità latente

Sulla qualità “totale”

Qualità latente:Va al di là della qualità attesa e della

qualità richiesta: copre stati disoddisfazione che il cliente/utentenon immaginava potessero essereraggiunti.

Sulla qualità “totale”

Qualità latente:In linea generale, tutti i miglioramenti

che vengono introdotti per la primavolta costituiscono esempi di qualitàlatente.

Sulla qualità “totale”

Qualità latente:In linea generale, tutti i miglioramenti

che vengono introdotti per la primavolta costituiscono esempi di qualitàlatente.

Il rischio “assuefazione”

La qualità nei servizi:verso la società post-

industriale

Società industriali Società di

servizi

Beni fisici

Beni intangibili (servizi)

Qualità dei servizi

Pluralità di servizi:Trasportare cose e personeCurare la personaCurare la sicurezzaCurare gli interessi economiciCurare gli oggettiCurare gli interessi culturaliCurare il tempo liberoUtilizzare infrastrutture generali

Difficoltà!

Caratteristiche principali dei servizi

Difficoltà!

Caratteristiche principali dei servizi- standardizzabilità limitata, ma…

Difficoltà!

Caratteristiche principali dei servizi- standardizzabilità limitata, ma…- contestualità

Difficoltà!

Caratteristiche principali dei servizi- standardizzabilità limitata, ma…- contestualità- eterogeneità

Difficoltà!

Caratteristiche principali dei servizi- standardizzabilità limitata, ma…- contestualità- eterogeneità- affidabilità delle risorse umane

Difficoltà!

Caratteristiche principali dei servizi- standardizzabilità limitata, ma…- contestualità- eterogeneità- affidabilità delle risorse umane- presenza del disservizio

Difficoltà!

Peculiarità dei servizi

Difficoltà!

Peculiarità dei servizi- la “linea del fronte” (front-line)continuamente in scena;

Difficoltà!

Peculiarità dei servizi- la “linea del fronte” (front-line)continuamente in scena;- front-line e retro-uffici (back-office);

Difficoltà!

Peculiarità dei servizi- la “linea del fronte” (front-line)continuamente in scena;- front-line e retro-uffici (back-office);

-hardware e software

La front-line

Le relazioni tra impiegati e clienti sonodirette, faccia a faccia

La front-line

Le relazioni tra impiegati e clienti sonodirette, faccia a facciaIl processo produttivo e visibile al cliente

La front-line

Le relazioni tra impiegati e clienti sonodirette, faccia a facciaIl processo produttivo e visibile al clienteLe decisioni individuali del front-linerivestono notevole importanza

La front-line

Le relazioni tra impiegati e clienti sonodirette, faccia a facciaIl processo produttivo e visibile al clienteLe decisioni individuali del front-linerivestono notevole importanzaIl cliente ha un ruolo importante

La front-line

Le relazioni tra impiegati e clienti sonodirette, faccia a facciaIl processo produttivo e visibile al clienteLe decisioni individuali del front-linerivestono notevole importanzaIl cliente ha un ruolo importanteIl numero di interazioni con il cliente èelevato e eterogeneo

La front-line

La retro-azione (feed-back) con il clienteè molto rapida

La front-line

La retro-azione (feed-back) con il clienteè molto rapidaLa circolazione delle notizie negativeavviene con facilità

La front-line

La retro-azione (feed-back) con il clienteè molto rapidaLa circolazione delle notizie negativeavviene con facilitàAnche quando le aziende di servizio sonorealtà di grandi dimensioni sonopolverizzate sul territorio

La front-line

La retro-azione (feed-back) con il clienteè molto rapidaLa circolazione delle notizie negativeavviene con facilitàAnche quando le aziende di servizio sonorealtà di grandi dimensioni sonopolverizzate sul territorioI sistemi di controllo di processo sonolimitati

Back-Office e Front-Line

Aspetti più tradizionali del back-office

Back-Office e Front-Line

Aspetti più tradizionali del back-officeCliente e fornitore: “chi” è “cosa”?

Back-Office e Front-Line

Aspetti più tradizionali del back-officeCliente e fornitore: “chi” è “cosa”?La qualità del software, inteso in sensolato (procedure), è un fattore cruciale

Back-Office e Front-Line

Aspetti più tradizionali del back-officeCliente e fornitore: “chi” è “cosa”?La qualità del software, inteso in sensolato (procedure), è un fattore crucialeI sistemi di controllo di processo sonomaggiormente attivabili.

Back-Office e Front-Line

Aspetti più tradizionali del back-officeCliente e fornitore: “chi” è “cosa”?La qualità del software, inteso in sensolato (procedure), è un fattore crucialeI sistemi di controllo di processo sonomaggiormente attivabili.Gestione del disservizio

Le “macchinette”

Le dimensioni multiple della qualitàConformità alle specifichePerformance*Rapidità di risposta*Capacità di cambiamento rapidoCaratteristiche funzionaliAffidabilità

Le “macchinette”

Le dimensioni multiple della qualitàDurataPraticitàEsteticaQualità percepita*Spessore umano*Valore

Elementi oggettivi e soggettividel servizio

TRATTI OGGETTIVI

• Misure • Conti • Dati • Formule • Problemi • Carte di

controllo • Campioni • Errori • Altezze • Prodotto

• Tempo inattivo • Tempo di

fermata • Tempo di

ritardo • Costi • Produzione • Metodi • Processi • Grafici • Tecniche

Elementi oggettivi e soggettividel servizio

TRATTI SOGGETTIVI

• Sensazioni • Emozioni • Motivazioni • Aspettative • Soddisfazione • Bisogni • Preferenze • Attitudini • Ambizioni • Percezioni

• Orgoglio • Valore • Scopi • Speranze • Ideali • Paura, timori • Cooperazione • Cortesia • Maniere • Intenzioni

Livelli di misurabilità del servizio CONTABILIZZAZIONE MISURA

OSSERVAZIONE PERCEZIONE

• Numero % di errori • Tempo di attesa, di

servizio, di ritardo, di fermata

• Tests di laboratorio • Numero persone in

coda • Temperatura • Numero clienti perduti • Livello di sicurezza • Guasti • ecc.

• Cortesia • Precisione • Disponibilità • Affidabilità • Puntualità • Adeguatezza

linguaggio • Utilità • Cooperazione • Indifferenza • ecc.

• fiducia • Paura/timore • Orgoglio • Prestigio • Comfort • Coinvolgimento • Avventura • Riservatezza • Status Symbol • Gusto, sapore, odore

MISURA DEI COSTI DELLA NON QUALITA’

COMPETENZA

ATTITUD

INI

CO

MPO

RTAM

ENTO

ATTEGG

IAMEN

TOASPETTO

Precisione

Velocità

Cortesia

Amichevolezza

Gentilezza

Risolvere problemi

Suggerire benefici

Gestire le eccezioni

Mostrare abilità

Conoscenza problemi

Responsabilità

Far sentire il Cliente im

portante

Andare d'accordo con le persone

Ricercare m

odi adeguati di parlare

Non form

alità

Vigilanza, vivacità

Accuratezza

Preoccupazione

Agire prontamente

Aspetto generale

Adeguatezza abbigliamento

Acconciatura

Dare spiegazioni

Agire con comprensione

Essere premurosi

Ascoltare con cura

Stile

Colore

Igiene e ordine

Prestigio uniforme

Simboli identificativi

In conclusione: la qualità deiservizi…è

socialmente rilevante (qualitàdella vita)economicamente rilevante

(costi di transazione, sistema-paese, sistema-regione, …)

In conclusione: la qualità deiservizi…è

complessa da ottenere e dagestire, perché il fattore umano(motivazione e cultura) harilievo strategico

In conclusione

In conclusione

Buon lavoro e buonafortuna!