La cura psicologica vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al la di ogni possibilità...

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“La cura psicologica vive solo se si pone degli obiettivi smisurati,

anche al la di ogni possibilità di realizzazione. Solo se gli operatori della salute

si proporranno imprese che nessun altro osa immaginare

la psicologia continuerà ad avere una funzione. Da quando la scienza diffida

della spiegazioni generali e dalle soluzioni che non siano settoriali e specialistiche,

la grande sfida è il saper tessere insieme

i diversi saperi e i diversi codici in una VISIONE PLURIMA,

SFACCETTATA DEL MONDO”

Italo Calvino, Lezioni americane 1993

1.      L’NTERAZIONE DIADICA REGOLATA 

2.     L’AREA DEL TERZO E DELLA SIGNIFICAZIONE

 

3.     L’AREA DELLE NOVITA’ SIMBOLICHE 

4.     LA FUNZIONE REGOLATORIA DEL GRUPPO

1. INTERAZIONE DIADICA REGOLATA

continua interazione /relazione tra due soggettività in rapporto reciproco connessione/ incontro relazionalerottura /conflitto

Traumi - fallimento della sintonizzazione affettiva  - venir meno del sistema di regolazione emotivo e corporeo madre/bambino

Esiti - perdita della capacità di regolazione degli affetti, degli impulsi, dei pensieri di fronte all’altro - stato di insostenibile e opprimente disregolazione  - ostacolo e blocco al compimento del processo evolutivo della formazione di una mente - impossibile entrata nell’ area terza della rappresentazione (esperienze simbolizzate)

Comunità

- riattualizzazione della relazione diadica un tempo acquisita e divenuta una sorta di modello operativo interno o relazione d’oggetto - sforzo di recuperare il massimo piano possibile di relazione e comunicazione profonde dell’essere con l’altro - la negoziazione e la con-pro-missione

Istituzioneil sistema può infatti essere considerato come un campo di diadiin interazione continua

- gruppo dei pazienti /gruppo degli educatori

- équipe di comunità / gruppo dei clinici di Tiare

- assetto comunitario complesso/ modello applicato della nostra associazione

- associazione/ Tribunale

- Tribunale/servizi

modo in cui si affronta e si comprende risolvendolo l’accadimento relazionale di ogni coppia in interazione reciproca specialmente nei momento di rottura e

disconnessione

2. AREA DEL TERZO E DELLA SIGNIFICAZIONE

altro rispetto alla semplice interazione fra due entità dal piano della interazione a quello metapsicolgico della relazione sempre intrisa di simbolismo

Mondo dei significati della stessa interazione - metafore della vita vere e proprie griglie significanti- fantasmatizzazioni di padri, madri, fratelli, sorelle - cristallizzazioni assemblamenti in famiglie istituzionali (Comunità materne etc.) 

Sistema transfert/controtransfert

- la relazione dinamica bipersonale- le relazioni dinamiche intra e interistituzionali

tentativo costante di rintracciare in ogni momento del lavoro e in ogni

nodo di intersezione della rete terapeutica, quegli accadimenti , che

oltre l ‘interazione o l’incrocio, presentano dei significati che da un

lato devono essere compresi e dall’altro devono ricostruirsi

3. AREA DELLE NOVITA SIMBOLICHEesito internalizzato di una nuova esperienza relazionale co-costruita Finalità trasformative - promuovere condizioni adatte alla generatività- stato relazionale, emotivo cognitivo, inaudito- promozione di una attività di mentalizzazione, di formazione di una mente

Condizioni - comprensione empatica- relazione insatura

Modi

-co-costruzione, di nuove forme di e nel rapporto

-rinarrazioni della identità di ciascuno

-generazione di orizzonti mentali prima impensabili  - paradossi

Modello - principio di una instabilità deliberata istituzionale, dinamica e creativa

- non istituzione

- soggetto terapeutico intersoggettivo

Pirandello, un certo numero di personaggi forse potenzialmente sempre attivo ed in cerca di essere riconosciuto dagli autori che li cocreano continuamente. Nella crisi del paziente c’è sempre una componente di verità dell’operatore.

4. FUNZIONE REGOLATORIA DEL GRUPPOLivelli di regolazione (Sameroff; Emde) microregolazioni :-         sincronizzazioni, sintonizzazioni immediate-         contatti visivi-         procedurali-         temperamento  miregolazioni:-         relazionali-         accudimenti-         simboliche, preconscie-         personalità

macroregolazioni-         condivise socialmente -         culturali e normative in generali -         regole che il gruppo di appartenenza ha stabilito

Gruppoulteriore e fortissimo elemento di terzietà Basilare livello di regolazione:- del singolo- delle coppie interattive- di ogni livello di aggregazione sistemica parziale della rete.

Metodo- trattare le sue gruppalità interne - discutere metodologicamente come soggetto gruppale- comprensione dinamiche gruppalità

Dispositivocreazione punti di condensazione e di intreccio: -  pazienti -  équipe -  coordinamenti progettuali-  miniequipe-  trattamenti delle sofferenze istitruzionali (supervisioni dinamiche)-  Ecc

Scopi - consapevolizzare il controtransfert istituzionale - catturare i topi e gli scarafaggi emotivi ed inconsci  Esito supervisione istituzionale prof. Obholozer

CONCLUSIONE Affrontare e trattare la totalità degli elementi di empasse. ·       la patologia come attacco della condizione di mutualità ·       disregolazione continua singoli ,coppie interattive, socialità gruppale intra ed interistituzionale

Logica della cura - la regolazione, la significazione, la trasformazione delle diadi intersoggettive ed interistituzionali e la regolazione dei gruppi di persone e dell’organizzazione sono le rotte dell’azione terapeutica. - creazione di nuove narrazioni simboliche secondo il principio della mutualità asimmetrica.