Post on 30-Jul-2016
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Questo libro che state per sfogliare è la restituzione di un percorso che si è svolto in parallelo fra la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” e le scuole superiori di Lecce e provincia. Il progetto nasce da un’idea di “Io Ci Provo”, associazione di promozio-ne sociale che da 5 anni svolge un laboratorio/percorso teatrale all’interno del carce-re di Lecce, insieme ai detenuti della sezione maschile. Un lavoro quotidiano che fa della cultura una sfida concreta di trasformazione, attraverso lo strumento del teatro e dello spettacolo, provando a dare una possibilità di vita nuova, e far comprende-re a tutti che il carcere e la reclusione non possono riguardare solo coloro che quel luogo lo abitano e lo vivono tutti i giorni. Guardare dove nessuno guarda, tocca-re con mano una cosa che non si conosce è il motore che innesca la curiosità e fa scoprire la bellezza della diversità.
Da questi presupposti è nato “Io Ci Provo_Lab Scuole”, un laboratorio pensato per avvicinare le studentesse e gli studenti al carcere e alla detenzione. Il legame di “Io Ci Provo” con le scuole è attivo dal 2012 e ha visto coinvolti ragazzi e ragazze in tantissi-me diverse forme, come la realizzazione delle scenografie delle performance finali degli attori-detenuti della compagnia, la scrittura di testi che hanno composto la drammatur-gia degli spettacoli, la visione dei lavori finali del percorso teatrale e la partecipazione a dei laboratori nelle loro classi. Tanti modi per mettere in relazione il “dentro” e il “fuori”, partendo dalle nuove generazioni, per accorciare le distanze tra la città reclusa e la città libera.
Questo racconto mette in evidenza il ribaltamento della percezione degli stu-denti sul carcere e sui detenuti. Pena, Freddo, Crudeltà, Malinconia, Oppres-sione, Nostalgia, Tristezza, Angoscia, Sofferenza, Solitudine, Buio: sono al-cune delle parole più ricorrenti che i ragazzi partecipanti ai laboratori avevano attribuito al luogo carcere prima di entrare in contatto con il racconto della nostra espe-rienza e del lavoro quotidiano che portiamo avanti all’interno dell’istituto penitenziario.
Le parole del dopo, e le sensazioni condivise dagli studenti a fine percorso a seguito della visione dell’ultimo spettacolo “Happy Birthday Barbablù” e dell’incontro con gli attori-detenuti della compagnia, restituiscono una nuova visione del carcere e di chi lo abita: quella possibile, quella che va oltre la detenzione e punta - attraverso l’arte e la cultura - a guardare non più ai detenuti come una categoria, ma alle persone.
In questi scatti, parole e pensieri abbiamo provato a far rivivere questo percorso che continuerà ad esistere, per costruire un cambiamento necessario, ed imparare a guar-dare oltre qualsiasi barriera e pregiudizio. Per arrivare ad abolire il carcere prima nel-le nostre menti, e se un giorno ci sarà la possibilità, ripensarlo anche fisicamente.
Le parole che incontrerete nelle prossime pagine sono la voce degli studenti incontrati in questi due anni.
“La forza e il coraggio nel mettervi in gioco, e la
profondità e il pizzico di amarezza tra-smesse, rimarranno per sempre nei nostri cuori”
“Certamente vivervi,
condividere con voi emozioni,
azioni e sensazioni ha dato
un’altra immagine di ciò che
possiamo solo immaginare.
Grazie d’avermi arricchita,
grazie d’avermi regalato
un po’ d’umanità”
“Silenzio profondo, come un nero
specchio che riflette ciò che il ver-
so non può dire ed il cuore ascol-
ta. Si libera nel silenzio vola. Ora
so un po’ di più di me stessa, ora
ho davvero un anno in più.
Grazie, oggi sono cresciuta un
po’.”
“Ci avete restituito
nuove consapevolezze,
ci sentiamo arricchiti,
cresciuti, più umani.
Liberi da ogni barriera e
pregiudizio. Da oggi
guarderemo alle cose e alle
persone da nuove prospettive”
Si ringraziano tutte le studentesse e gli studenti e le scuole che hanno aderito al pro-getto: Liceo Artistico “Ciardo Pellegrino” - Lecce Liceo Scientifco “De Giorgi” - LecceIstituto Professionale “Deledda” - LecceIstituto “Marcelline” - Lecce Liceo Classico, Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane - Casarano
Ideazione e cura del progetto “Io Ci Provo_Lab Scuole”: Paola Leone, Gianluca Rollo, Alessio Pallara, Antonio MiccoliProgetto Fotografico: Alessia RolloRealizzazione libro e relazione con le scuole: Gianluca Rollo
Un ringraziamento speciale alla Compagnia “Io Ci Provo”, composta da: Gaetano Spera, Maurizo Mazzei, Giuseppe Ballabene, Alessandro Elia, Gaetano D’Elia, Fiodor Gjoni, Alfonso D’Oriano, Leonardo Costa, Andrea Rossini, Andrea Casamento, Robert Dalipi, Giovanni Partipilo