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Io parlo, tu parli …. noi non ci conosciamo

Concetta PacificoPresidente Nazionale Comitato Scuola

A.I.D.

I.P.S.I.A Cavour-Marconi Perugia

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Cara Mamma,Ho visto anch’io i miei voti, sono demoralizato, non ce la

faccio più, quando mi tocca studiare 2h di fila dopo le lezioni per prendere 0 in un compito di algebra che credevi andato bene cè da scoraggiarsi, allora ho lasciato perdere tutto per ricomminciare a prepararmi per le interrogazzioni e il mio voto basso in condotta spiega sicuramente il ripasso delle lezioni di geologia durante la lezzione di matematica.

Non sono abastanza intelligente e studioso per continuare la scuola. Non mi interessa, mi viene malditesta a stare rinchiuso tra i libri, non capisco niente di inglese, di algebra, facio schifo in ortografia, che cosa rimane?

(Daniel Pennac. Età 14 anni. Classe terza media)

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Insomma, andavo male a scuola. Ogni sera della mia infanzia tornavo a casa perseguitato dalla scuola. Quando non ero l’ultimo della classe, ero il penultimo.

Refrattario dapprima all’aritmetica, poi alla matematica, profondamente disortografico, poco incline alla memorizzazione delle date e alla localizzazione dei luoghi geografici, inadatto all’apprendimento delle lingue straniere, ritenuto pigro, portavo a casa risultati pessimi che non erano riscattati né dalla musica, né dallo sport né da alcuna attività parascolastica.

“Capisci? Capisci o no quello che ti spiego?” Non capivo.In ogni caso la paura fu proprio la costante di tutta la mia carriera

scolastica: il suo chiavistello. E quando divenni insegnante la mia priorità fu alleviare la paura dei miei allievi peggiori per far saltare quel chiavistello, affinché il sapere avesse una possibilità di passare.

(Daniel Pennac)

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L’azione didattica deve tendere ad aiutare i L’azione didattica deve tendere ad aiutare i

ragazzi a sfruttare al meglio le risorse ragazzi a sfruttare al meglio le risorse

disponibili per non metterli di fronte a disponibili per non metterli di fronte a

richieste eccessive e frustranti.richieste eccessive e frustranti.

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Punti di attenzione nella scuolaPunti di attenzione nella scuola

♦ Conoscenza del problema DSA

♦ Riconoscimento delle caratteristiche:

difficoltà, atteggiamenti scolastici

♦ Predisposizione degli interventi, dell’ambiente di apprendimento, dei percorsi per favorire l’apprendimento

♦ Coinvolgimento attivo dei genitori e dei

Servizi Sanitari

♦ Documentazione dei Percorsi Personalizzati

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Indenne da problemi cognitivi, neurologici, Indenne da problemi cognitivi, neurologici, sensoriali, emotivi, sociali.sensoriali, emotivi, sociali.

Difficoltà sono circoscritte. Difficoltà sono circoscritte.

La compromissione della abilità deve essere La compromissione della abilità deve essere significativa (-2ds per la lettura)significativa (-2ds per la lettura)

Eventuale presenza di altri disturbi (comorbilità)Eventuale presenza di altri disturbi (comorbilità)

Evidenzia un divariodivario tra le potenzialità cognitive e richieste della scuola

L’allievo con dislessiaL’allievo con dislessia

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Nel corso della scolarizzazione (1)Nel corso della scolarizzazione (1)

Variabilità interindividuale:

- caratteristiche del disturbo

- epoca diagnosi/percorso scolastico precedente Riduzione dei problemi più lievi Lentezza: nel processamento dell’informazione

e nell’esecuzione dei compiti Caduta nei processi di automatizzazione Sono più evidenti i problemi legati alla

comprensione e alla stesura testo

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Nel corso della scolarizzazione (2)Nel corso della scolarizzazione (2)

La dislessia può interessare anche il funzionamento del linguaggio orale:

problemi nel ricordare la parola impiego di tempo nel rispondere alle

domande

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Come si sente un ragazzo con dislessia?Come si sente un ragazzo con dislessia?

Gli aspetti emotiviGli aspetti emotivi Ansia:il più frequente sintomo emotivo. Rabbia: come conseguenza della frustrazione.Nell’adolescente la tensione tra l’aspettativa

sociale di indipendenza e la loro dipendenza appresa causa gravi conflitti interiori.

Immagine di sé: frequentemente si sentono inadeguati e incompetenti.

Alto rischio di depressione: pensieri negativi; si rappresentano una vita di continui fallimenti.

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Le difficoltà.Le difficoltà.

Lentezza nel processamento dell’informazioneLentezza nel processamento dell’informazione

Difficoltà nei compiti di integrazioneDifficoltà nei compiti di integrazione

Caduta nei processi di automatizzazioneCaduta nei processi di automatizzazione

AffaticabilitàAffaticabilità

Difficoltà in compiti a Difficoltà in compiti a tempotempo

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Attivare “lo spazio per l’apprendimento ”: comunicazione, ascolto, interazione affettiva e cognitiva

Ricercare approcci didattici migliorativi

Favorire le strategie compensative

(ridurre l’interferenza della decodifica sul controllo dei contenuti)

Insegnare all’uso di strumenti compensativi

Favorire la dispensa da alcuni compiti

Rivisitare il processo di insegnamento- apprendimento

L’insegnante. Gli insegnantiL’insegnante. Gli insegnanti

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Ricercare approcci didattici migliorativi

Strategie didattiche attive: brain storming, conversazione guidata

Tutte quelle strategie che operano nella relazione insegnamento-apprendimento.

Tutte quelle attività che coinvolgono l’alunno in una elaborazione attiva e costruttiva dei contenuti di apprendimento.

Mediatori didattici: immagini, tabelle, schemi, mappe

Facilitatori dell’apprendimento, supporti alla personalizzazione.SollecitanoSollecitano le generalizzazioni. AiutanoAiutano ad appropriarsi di quadri ad appropriarsi di quadri

d’insieme. Stimolano la riflessione e attivano i processi d’insieme. Stimolano la riflessione e attivano i processi inferenziali. Facilitano il ricordo. inferenziali. Facilitano il ricordo.

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La lettura

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Il lettore competenteIl lettore competente

Impegna poche risorse cognitive nella decodifica. Si dispone a interagire con il testo“Ci arrampichiamo per ipotesi, tentativi, ritorni, nuove

partenze.” T. De Mauro. Adotta strategie di lettura adeguati agli scopi. Procede a “zig zag”, ritorna sulle parole per attribuire

significati. Sa monitorare la sua comprensione. Costruisce un sistema di relazioni. Attiva i processi inferenziali

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Impegna molte risorse cognitive nella decodifica.

Non si dispone a interagire con il testo Non è in grado di adottare strategie di

lettura adeguati agli scopi Applica sempre la medesima lettura: legge

tutte le righe Si affatica, non è in grado di monitorare la

sua comprensione Non attiva i processi inferenziali

L’allievo con dislessia

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ProcessiProcessi

DecodificaDecodifica: capacità di riconoscere

denominare correttamente le parole che

compongono un testo (processo automatico)

Bottom-upBottom-up

Comprensione: Comprensione: capacità di cogliere il significato (rappresentazione mentale del contenuto) ) Top-downTop-down

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L’abilità di decodifica è strumentale alla comprensione.

Indipendenza tra la decodifica e la comprensione.

Decodifica e comprensione: processi cognitivi diversi.

Attività didattiche differenti.

ProcessiProcessi

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Per la decodifica: interventi centrati sull’automatizzazione del processo di riconoscimento delle parole, dalla trasformazione grafema/fonema al riconoscimento del lessico visivo.

Per la comprensione: interventi centrati sull’individuazione delle informazioni, processi inferenziali, struttura del testo …..

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Il lettore

Il testo

Le difficoltà di comprensioneLe difficoltà di comprensione

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“Il fattore che da solo influenza Il fattore che da solo influenza maggiormente l’apprendimento è ciò che maggiormente l’apprendimento è ciò che

l’alunno sa già.l’alunno sa già.

Accertatevi di questo e insegnate di Accertatevi di questo e insegnate di conseguenzaconseguenza.” (Ausubel)

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Per la comprensione del testoPer la comprensione del testo

Sollecitare le conoscenze precedentiSollecitare le conoscenze precedenti:- lessicale- inerenti l’argomento- generali riguardanti la conoscenza del mondo.

Attivare: Attivare: - schemi- schemi (oggetti, persone, azioni)- scripts (strutture di azione)

Creare aspettativeCreare aspettative rispetto all’argomento Verificare il grado diVerificare il grado di

- leggibilità (caratteristiche morfosintattiche, lessicali) - comprensività (organizzazione delle informazioni)

Elementi che favoriscono i processi inferenziali e di previsione.

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Per la comprensione del testoPer la comprensione del testo

Operare semplificazioni testualiOperare semplificazioni testuali: alleggerire il carico informativo

InsegnareInsegnare all’utilizzo dei dispositivi extratestuali: titolo, sommari, immagini

Insegnare a focalizzazioneInsegnare a focalizzazione parti e a operare inferenze (colori diversi)

MonitorareMonitorare i processi metacognitivi

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SchemiSchemi (oggetti, persone, azioni)

Strutture astratte di conoscenza formatesi in seguito alle esperienze.

Organizzazioni particolari della nostra conoscenza nella memoria.

Guidano la comprensione e la produzione dei testi.Attribuiscono un senso alle nuove conoscenze.“Mattoni di costruzione dell’attività conoscitiva”.

Schemi come copioni: es. una cassa al supermercato Schemi come teorie: es. l’auto Schemi come procedure: es. faccia e (sottoschemi)

occhi …..

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Sono stata a scuola. Ho visto gli studenti entrare.

Sono stata a scuola. Ho visto gli ippopotami uscire.

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Gli schemi nella comprensione del testoGli schemi nella comprensione del testo

L’attivazione degli schemi relativi ad oggetti, persone, eventi aiutano la costruzione del significato, creano aspettative e previsioni.

L’attivazione di schemi testuali predispone alla comprensione.

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ScriptsScripts (strutture di azione)

Rappresentazione di una sequenza di eventi che organizza in ordine temporale una sequenza di azioni.

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Gli ostacoli alla comprensione

Concentrazione di informazioni:testi pragmatici ed espositivi.

Rapporto sbilanciato tra le informazioni codificate in forma scritta e gli apparati di supporto (immagini …)

- Alleggerire il carico informativo: semplificazioni testuali. Introduzione di espedienti grafici: dimensione carattere, a capo, interlinea ….

Il testoIl testo ddensità informativa

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Il lettoreIl lettore scarsa mobilità cognitiva

- Difficoltà a spostarsi dalle proprie conoscenze al testo e dal testo alle proprie conoscenze.

- Difficoltà a muoversi all’interno del testo: processi inferenziali.

- Difficoltà a fare ipotesi e cercare riscontro nel testo.

- Difficoltà a controllare le informazioni.

Gli ostacoli alla comprensione

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Il dubbio sollevato dalla radio inglese su come soddisfare gusti marcatamente maschili e femminili è molto interessante ed è qualcosa con cui chi fa il mio lavoro si riscontra da sempre. Siamo consapevoli che gli ascoltatori non si dividono solo per fascia d’età, ma anche per genere. Ed è una situazione che si affronta con l’esperienza, e la cosa più importante è far convivere nel palinsesto diverse anime. Sapendo di dover fare comunque delle scelte, che non accontenteranno tutti, meglio allora mettere in onda di meno, facendo però programmi accurati e approfonditi, piuttosto che esagerare con la frammentazione.

Esempio 1

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Detto questo, cosa piace ai maschi e cosa alle femmine? Banalmente il rock è più maschile, il pop femminile. I maschi scelgono Vasco le donne Antonacci.

Esempio 1

(Venerdì di Repubblica 18.04.2008)

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Comprensione e mediazione dell’insegnante

L’insegnante: funzione di mediazione Semplificare, tradurre, ristrutturare le

informazioni del testo “Preparare” la mente dei lettori alla

comprensione “Preparare” la mente dei lettori a selezionare

i concetti rilevanti

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Creare contesti didattici stimolanti per Creare contesti didattici stimolanti per potenziare la potenziare la mobilità cognitiva.mobilità cognitiva.

Situazioni didattiche in cui l’allievo possa operare con la MENTE e con le MANIMANI: operatività e fare linguistico.operatività e fare linguistico.

EsempiEsempi: : tagliare e incollare didascalie, tagliare e incollare didascalie, costruire mappe, digitare testi: costruire mappe, digitare testi: spostare, modificare, inserire immagini spostare, modificare, inserire immagini ….….

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Alcune strategie per lo sviluppo delle abilità di comprensione

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Alcune strategie didattiche

Discussione collettiva: generazione delle idee, modellamento, conflitto cognitivo, divisione del carico cognitivo

Cloze: anticipazione, revisione, memorizzazione

Brain storming: attivazione delle idee Mappe individuali e collettive

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Il cloze, strategia per la comprensione Il cloze, strategia per la comprensione testualetestuale

Stimola la generazione di ipotesi sulla parola nascosta Rende più efficaci le strategie di memoria Focalizza l’attenzione sugli aspetti semantici,

grammaticali e sintattici Stimola un processo di lettura che non sia solo

sequenziale Stimola i meccanismi di controllo delle proprie

anticipazioni

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Le operazioni mentali attivate:

- anticipazione

- revisione

- memorizzazione

Il cloze, strategia per la comprensione Il cloze, strategia per la comprensione testualetestuale

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Brain storming

Indicata per sollecitare i saperi

Recupero in memoria delle conoscenze

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Processi di pensiero sollecitati Attivazione idee Processo associativo Pensiero creativo

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La discussione collettivaLa discussione collettiva

Imitazione da parte di chi sa meno Modellamento da parte del più esperto

(adulto/compagno) Conflitto cognitivo, la percezione di una

contraddizione tra ciò che si crede e ciò che gli altri dicono. Il “pensare insieme” porta alla costruzione di una nuova conoscenza

Divisione del carico cognitivo. L’allievo non si percepisce solo davanti al compito, le sue idee vengono confrontate e integrate

Interiorizzazione di regole. Il contesto sociale come fattore essenziale nello sviluppo e nell’acquisizione della conoscenza.

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Processi di pensiero sollecitati: Attivazione dei saperi nella MLT Organizzazione/riorganizzazione delle

proprie conoscenze nell’interazione: confronto, modifica….

Ricerca di analogie e differenze Produzioni di rappresentazioni mentali Aumento dei saperi

La discussione collettivaLa discussione collettiva

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Ruolo dell’insegnanteRuolo dell’insegnante: osservatore, : osservatore, conduttore,negoziatoreconduttore,negoziatore

La discussione collettivaLa discussione collettiva

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I mediatori didatticiI mediatori didattici

Mappe mentali, mappe cognitive.

Riguardano la rappresentazione soggettiva delle conoscenze.

Mappe concettuali

Rappresentazione di conoscenze organizzate.

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Le mappeLe mappe

Le Le mappe mappe servono per visualizzare grappoli di servono per visualizzare grappoli di informazioni.informazioni.

Le Le mappemappe guidano la raccolta e guidano la raccolta e l’organizzazione rapida delle informazionil’organizzazione rapida delle informazioni.

Le Le mappemappe hanno la funzione di stimolare le hanno la funzione di stimolare le inferenze e le deduzioni.inferenze e le deduzioni.

Le Le mappemappe facilitano il ricordo anche di facilitano il ricordo anche di informazioni complesse.informazioni complesse.

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La valutazione per l’apprendimentoLa valutazione per l’apprendimento

E’ parte dei processi di insegnamento e di apprendimento

Logica formativa Richiede di condividere con gli studenti i

traguardi che si vogliono raggiungere Verifiche personalizzate Orientativa Fornisce feedback sui risultati Valenza metacognitiva Coinvolge i genitori

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Dario di scuolaDaniel Pennac

…….. poi venne il mio primo salvatore:un professore.

Esistevo scolasticamente per qualcuno.