E-Book Spread Trading sulle materie prime: ai miei soldi ci penso io!

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AI MIEI SOLDI CI PENSO IOI profitti costanti, reali e in diretta che il team di ALPHA4ALL ha ottenuto gestendo il proprio portafoglio grazie allo

SPREAD TRADING SULLE MATERIE PRIME

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Prima dell’invenzione della moneta e dei mercati finanziari gli uomini semplicemente si scambiavano beni necessari

alla loro sussistenza. Si scambiavano essenzialmente delle commodity.

Lo scopo di questo breve e-book è fare innanzitutto un viaggio nel mondo delle materie prime; scoprire cosa sono, dove e come si scambiano, ma soprattutto introdurti all’utilizzo di questi strumenti come componenti del tuo portafoglio d’investimento.

Scopriremo insieme come utilizzarle per bilanciare e proteggere i nostri investimenti, sia in un’ottica di lungo e lunghissimo periodo che come elementi speculativi capaci di donarci performance ghiotte e rapidissime. Ripercorreremo i dettagli più nascosti dell’utilizzo di questi strumenti incredibilmente versatili e che, in realtà, giocano un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo da sempre. Prodotti agricoli, animali, materie tessili, minerali, e metalli sono sempre stati i principali oggetti di contrattazione fin dai tempi del baratto e sono sempre stati valutati, negoziati, venduti e comprati per far fronte ai nostri bisogni primari.

Nell’era attuale le materie prime sono negoziate sia sul mercato fisico che nei mercati finanziari.

In realtà è già da qualche tempo che le commodity hanno acquisito la qualità di strumenti finanziari. Il primo contratto finanziario basato sul grano risale, infatti, al 1865 sulla borsa di Chicago che rappresenta, in questo caso, uno dei mercati di materie prime più antichi al mondo.

PREFAZIONE

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Ma perché nascono delle “piazze” dove scambiare le materie prime?

Questo rappresenta proprio il cuore di tutto il sistema economico e finanziario. Sia gli acquirenti che i venditori hanno sempre avuto la necessità di limitare i rischi a cui erano soggetti durante il raccolto e la lavorazione dei prodotti.

Oggi come ieri le necessità sono le stesse, ma oggi più di ieri si sono moltiplicati i bisogni e soprattutto le possibilità di utilizzare questi strumenti. Oggi il mondo finanziario offre possibilità illimitate agli investitori ma, come spesso si sente dire che la potenza è nulla senza il controllo!

Nelle pagine che seguiranno scopriremo come proteggere e far crescere il nostro capitale utilizzando beni tangibili e risorse naturali che costituiscono i mattoni sui quali si basa la produzione di generi alimentari, industriali, e domestici. Scopriremo come la produzione e il consumo di materie prime dipendono da fattori quali il clima, le stagioni, e le risorse naturali e scopriremo come la domanda e l’offerta di questi beni sia influenzata da una serie controllabile di fattori economici e abitudini dei consumatori.

Sarà un viaggio affascinante nel quale partiremo da elementi semplici della nostra quotidianità per poi arrivare a ricavare dei rendimenti grazie a questo mercato.

Faremo di tutto per semplificare! Pensa, ad esempio, al prezzo dell’energia. Prenderemo in considerazione dei dati, apparentemente semplici, come l’aumento della domanda di gas e di petrolio nel periodo invernale, per capire come necessità quali scaldare abitazioni e uffici produrranno una salita dei prezzi di queste materie prime. E scopriremo che d’inverno aumenta anche il prezzo e la domanda di caffè che viene usato prevalentemente come bevanda calda. Faremo considerazioni sull’oro che sale durante i periodi di crisi finanziarie o di discesa dei mercati azionari.

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I prezzi di mais e grano, invece, si modificano in base ai cicli di semina e raccolta che si ripetono ogni anno e, addirittura, possiamo sapere già in anticipo che la domanda di carne suina e bovina tende a crescere nel periodo primavera-estate, ovvero nella stagione dei BBQ (non preoccuparti scoprirai di cosa si tratta).

Questi sono solo alcuni esempi ma, come puoi facilmente intuire, per quasi tutti i prodotti abbiamo: ciclicità e condizioni specifiche che dipendono dal clima, dall’andamento di altri mercati, e da fattori che pian piano esploreremo.

Contando sul grande vantaggio previsionale di questi elementi cercheremo di ottenere il massimo profitto, ma soprattutto di ottenerlo in sicurezza e con continuità.

Bene, allora buon viaggio…

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PREFAZIONEINDICE1 PERCHÉ INVESTIRE NELLE COMMODITY ? 1.1 La diversificazione come punto di forza 1.2 Proteggere il portafoglio 1.3 Vantaggio statistico 1.4 La volatilità, il ritmo delle Commodity 1.5 Un mercato che non si ferma mai2 TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLE COMMODITY 2.1 Come guadagnare dalle “differenze” 2.2 Settori merceologici 2.3 Gli attori del mercato delle Commodity3 I FATTORI CHE INFLUENZANO LE COMMODITY4 COME INVESTIRE NELLE COMMODITY 4.1 Scopriamo i diversi strumenti finanziari adatti allo scopo5 LO SPREAD TRADING 5.1 Eccoci finalmente arrivati alla “nostra” operatività 5.2 Come funziona? 5.3 Le correlazioni 5.4 Tipologie di Spread6 QUALI SONI I VANTAGGI DELLO SPREAD TRADING7 IL CONTROLLO DEL RISCHIO 7.1 A cosa dobbiamo prestare attenzione nello Spread Trading8 LA STAGIONALITÀ9 EVITARE I DEMONI10 COME PRODURRE PROFITTI COSTANTI NEL TEMPOBREVE BIOGRAFIA DELL’AUTORE

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INDICE

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PERCHÉ INVESTIRE NELLE COMMODITY?

Nel lungo periodo le commodity hanno prodotto rendimenti simili e in alcuni casi superiori alle azioni ma, indipendentemente dalla performance storica, all’interno di un portafoglio ben bilanciato il buon investitore non può fare a meno di usare le commodity. Vediamo insieme perché:

1.1 LA DIVERSIFICAZIONE COME PUNTO DI FORZADa sempre i mercati finanziari hanno avuto lo scopo di proteggere i risparmi e di produrre dei profitti, almeno per bilanciare il potere erosivo dell’inflazione. Con un po’ di accortezza cercheremo, nel nostro percorso, di condividere le nostre tecniche per utilizzare i mercati finanziari non solo per ridurre i rischi legati alla volatilità dei prodotti che si posseggono (bilanciamento del portafoglio), ma anche per sfruttare quella stessa volatilità in modo da produrre dei buoni profitti. In particolare le commodity, che a lungo hanno svolto un ruolo di “copertura” per fornitori e commercianti, oggi rivestono un ruolo importantissimo anche all’interno di molti portafogli d’investimento (privati e istituzionali). Noi di Alpha4All gestiamo sempre i nostri portafogli all’insegna della diversificazione, della protezione, e del bilanciamento. Per noi è un vero e proprio mantra. Riteniamo, a tal scopo, che la riduzione del rischio passi

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sempre attraverso la scelta di strumenti e mercati differenti e quindi, noi per primi, deteniamo una parte del nostro capitale proprio in strumenti che investano direttamente o indirettamente sulle materie prime.

È ben noto che, molto spesso, quando il valore di determinati assetscende (per esempio azioni o obbligazioni), le commodity forniscono agli investitori rendimenti molto, molto vantaggiosi. Ecco perché diversificare.

1.2 PROTEGGERE IL PORTAFOGLIOLe materie prime svolgono per loro natura questo ruolo di copertura. E lo fanno molto bene contro l’inflazione (quando ce n’è e non in questo periodo storico) a differenza di molti altri strumenti finanziari.

Come funziona in sintesi? Generalmente quando la domanda di beni e di servizi cresce anche i prezzi di questi beni e servizi aumentano, e chiaramente anche i prezzi delle materie prime che sono impiegate nella produzione dei vari beni crescono. Siccome il prezzo delle materie prime tende a crescere durante i periodi d’inflazione, l’investimento in questa classe di attività può fornire all’investitore una certa copertura per il portafoglio contro l’incalzare dell’inflazione. Anche in situazioni ancor più gravi, come quando si sono verificati sconvolgimenti geopolitici e macro-economici, le commodity si sono spesso dimostrate più solide rispetto ad altri strumenti. Se un mercato emergente si trova ad affrontare una crisi politica, per esempio, la borsa, gli scambi, i prezzi, tutto viene influenzato da questa crisi e i movimenti negativi di fattori economici come il PIL, la disoccupazione, e l’inflazione possono incidere, anche considerevolmente, i tassi d’interesse e le valute.

In buona sostanza è un po’ come se ci procurassimo un’assicurazione contro l’inflazione e, allo stesso tempo, come un investimento di lungo o lunghissimo termine.

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1.3 VANTAGGIO STATISTICOIl grafico riportato di seguito mostra l’aumento e la diminuzione della temperatura climatica nell’arco di un anno.

Figura 1: grafico temperatura.

Ovviamente non è difficile fare una previsione, in quanto tendenzialmente in inverno le temperature scenderanno, mentre nel periodo estivo saranno portate ad aumentare. Di conseguenza anche i prezzi delle materie prime subiranno un certo impatto, in quanto sono legate a un andamento stagionale; di conseguenza, anche i prezzi delle commodity in alcuni periodi dell’anno saliranno e in altri scenderanno. Ad esempio, è facile capire come il prezzo delle materie prime energetiche tenderà a salire d’inverno quando vi è una maggiore necessità per via del riscaldamento. Il grande vantaggio è che questa è una condizione ciclica, ovvero si ripete ogni anno, e la stessa cosa si verifica per altre materie prime, in concomitanza, ad esempio, delle semine o dei raccolti.

Bene, questo è un vantaggio statistico e previsionale che abbiamo solo con il mercato delle materie prime: conoscendo in anticipo quali sono le stagionalità delle varie merci è possibile anticipare il movimento dei prezzi, sono sufficienti alcuni dati, un po’ di analisi, niente di complesso, perché anche tu possa trarre dei profitti molto interessanti da questo mercato.

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E non pensiamo, anche per un solo momento, che siano informazioni difficile da reperire, anzi ci sono diversi database statistici che vengono in nostro aiuto e sono utilizzabili anche da non professionisti o addirittura da chi è alle prime armi.

LE COMMODITY OFFRONO GRANDI OPPORTUNITÀMA IMPARIAMO A GESTIRE DA SUBITO I RISCHI LEGATI A QUESTI STRUMENTI

1.4 LA VOLATILITÀ, IL RITMO DELLE COMMODITYDa sempre le commodity hanno avuto grandi oscillazioni di prezzo e, quindi, è fondamentale per gli investitori valutarne attentamente l’utilizzo.

Come? Scegliendo prodotti che offrano una protezione del capitale, oppure combinando l’esposizione, ovvero facendo degli spread. Ma questo è il “piatto forte” e va assaporato per bene.

1.5 UN MERCATO CHE NON SI FERMA MAIUna cosa a cui prestare attenzione. I prezzi delle materie prime, come qualunque bene scambiato, sono influenzati dal numero dei partecipanti e dal periodo in cui domanda e offerta s’intrecciano. Data la natura stagionale (che affronteremo con dovizia di particolari) delle commodity, sia “gli attori” che partecipano a questo mercato che i volumi conseguentemente scambiati possono subire importanti cambiamenti. Di conseguenza anche i prezzi possono subire grandi cambiamenti. Quindi faremo molta attenzione alla volatilità.

Gli investitori devono imparare bene a gestire le operazioni perché la performance e l’andamento di questa classe d’investimento sono mutevoli. Impareremo, per questo, a gestire i diversi momenti dell’anno, i roll-over, le scadenze dei vari contratti e tutto ciò che potrebbe potenzialmente turbarne l’andamento ciclico.

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TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLE COMMODITY

2.1 COME GUADAGNARE DALLE DIFFERENZEDevi assolutamente sapere che le materie prime possono essere raggruppate anche in funzione di alcune loro caratteristiche. Sviluppiamo insieme queste caratteristiche che pian piano ti faranno comprendere meglio per quale motivo le tratteremo in modo diverso, con criteri di investimento diversi e, soprattutto, assolveranno a compiti diversi nella composizione del nostro portafoglio di investimento. Quali sono le differenze principali? Come classifichiamo le commodity?

Soft CommoditySono quelle materie prime che vengono coltivate o allevate (quindi NON quelle che vengono estratte). I prezzi delle materie prime “soft” tendono a essere piuttosto volatili nel breve periodo, a causa dei rischi derivanti dalla loro deperibilità che può, quindi, provocarne un’improvvisa instabilità. I prezzi risentono anche del ciclo naturale della crescita che può, dunque, creare delle importanti oscillazioni stagionali nei prezzi. Potremo, quindi avvantaggiarci di questa volatilità ma dovremo gestirne di conseguenza il rischio. Le soft commodity più classiche sono: il grano, il frumento, la soia, il riso, il cacao, lo zucchero, il succo di arancia, e anche il bestiame.

Hard CommodityAl contrario, le materie prime che vengono estratte dal sottosuolo o

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ricavate da altre risorse naturali sono definite “hard”. Sono parimenti hard anche le materie prime sottoposte a un’ulteriore lavorazione o raffinamento, come il petrolio che può essere trasformato in benzina. Le hard commodity più classiche sono: il petrolio, il gas naturale, il rame, l’argento, l’oro, e il platino. Attenzione alle eccezioni! Ci sono alcuni prodotti agricoli, come il cotone, che rientrano a tutti gli effetti in questa categoria dato che non si deteriorano rapidamente e sono utilizzati per lo più come materiali industriali anziché come generi alimentari.

Emerging CommodityE come in qualsiasi lista che si rispetti, esiste anche una categoria particolare. In questo caso rientrano, infatti, quei beni che possiedono forti aspettative di divenire materie prime importanti nei prossimi anni e che quindi possono far crescere l’interesse di molti investitori. Si tratta anche di commodity generalmente non ancora disponibili per lo scambio attraverso i future, ma negoziabili attraverso l’acquisto delle azioni delle società che operano in questi settori, o più semplicemente attraverso gli ETF (che conosceremo in seguito). Degli esempi sono: l’acqua e l’etanolo.

2.2 SETTORI MERCEOLOGICITi starai già guardando intorno e forse hai già cominciato a domandarti: “ma quanta roba c’è da imparare?” Beh, intanto non preoccuparti perché continueremo a fornirti appoggio e formazione con i nostri Video Corsi Gratuiti e con le dirette nei vari Programmi che troverai nel sito. Quindi, fai una pausa e poi prosegui alla scoperta delle opportunità che questo meraviglioso mercato ci offre.

Aiutiamoci con qualche grafico. E ricorda: questa è una semplice introduzione e serve solo per farti iniziare a familiarizzare con la materia.

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GRUPPO ENERGETICI

Sottostante Simbolo Exchange Unit Move Tick Move

CRUDE OIL CL NYMEX $ 1000 0,01 = $ 10

HEATING OIL HO NYMEX $ 42000 0,0001 = $ 4,20

RBOB GASOLINE RB NYMEX $ 42000 0,0001 = $ 4,20

NATURAL GAS NG NYMEX $ 10000 0,001 = $ 10

GRUPPO DEI METALLI

Sottostante Simbolo Exchange Unit Move Tick Move

GOLD GC NYMEX $ 100 0,1 = $ 10

SILVER SI NYMEX $ 5000 0,005 = $ 25

COPPER HG NYMEX $ 25000 0,0005 = $ 12,5

PALLADIUM PA NYMEX $ 100 0,05 = $ 5

PLATINUM PL NYMEX $ 50 0,1 = $ 5

GRUPPO DEI TROPICALI

Sottostante Simbolo Exchange Unit Move Tick Move

COCOA CC NYBOT $ 10 01 = $ 10

COFFEE KC NYBOT $ 37500 0,0005 = $ 18,75

COTTON CT NYBOT $ 50000 0,0001 = $ 5

SUGAR SB NYBOT $ 112000 0,0001 = $ 11,20

ORANGE JUICE OJ NYBOT $ 15000 0,0005 = $ 7,50

GRUPPO DEI GRANI

Sottostante Simbolo Exchange Unit Move Tick Move

CORN ZC ECBOT $ 50 0,25 = $ 12,50

WHEAT ZW ECBOT $ 50 0,25 = $ 12,50

MINI SIZED WHEAT YW ECBOT $ 10 0,0001 = $ 5

KANSAS WHEAT KE ECBOT $ 50 0,25 = $ 12,50

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GRUPPO DELLA SOIA

Sottostante Simbolo Exchange Unit Move Tick Move

SOYBEAN ZS ECBOT $ 50 0,25 = $ 12,50

SOYBEAN MEAL ZM ECBOT $ 100 0,1 = $ 10

SOYBEAN OIL ZL ECBOT $ 600 0,01 = $ 6

GRUPPO DELLE CARNI

Sottostante Simbolo Exchange Unit Move Tick Move

FEEDER CATTLE GF GLOBEX $ 500 0,025 = $ 12,50

LIVE CATTLE LE GLOBEX $ 400 0,025 = $ 10

LEAN HOGS HE GLOBEX $ 400 0,025 = $ 10

2.3 GLI ATTORI DEL MERCATO DELLE COMMODITYCi sono sostanzialmente solo tre categorie di investitori che sono soliti detenere materie prime:

HedgerInvestitori che vogliono ridurre il proprio rischio e che usano le materie prime per bilanciare il loro portafoglio e, quindi, come copertura (una sorta di assicurazione) contro i movimenti al ribasso di altri strumenti finanziari che detengono.

ProduttoriSono i soggetti che effettivamente producono, allevano, coltivano o raccolgono le materie prime. Questi soggetti sono direttamente coinvolti e sono molto esposti all’andamento dei prezzi. E proprio per questa necessità di tutelare i propri guadagni e, quindi, controbilanciare il rischio di futuri movimenti potrebbero intervenire nei mercati finanziari. Un esempio per tutti: se produco pasta e devo accaparrarmi grandi quantità di grano potrei aver bisogno di coprire il mio rischio e acquistare, ad esempio, future sul grano. Non ti preoccupare se non è chiaro adesso; lo chiariremo pian piano.

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SpeculatoriEccoci finalmente! Qui ci siamo anche noi. Questi soggetti sono i trader e gli investitori che si assumono il rischio di un investimento a fronte di una certa opinione su una o più commodity, con l’unico obiettivo di ottenere un profitto. E chiaramente questo è l’aspetto che più ci interessa: il profitto (controllando il rischio, ovviamente!).

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I FATTORI CHE INFLUENZANO LE COMMODITY

Domanda e offertaPrendiamo il grano, tanto per fare un esempio. Se l’offerta di grano aumenta e la domanda resta invariata il prezzo scenderà. Se, invece, il numero di persone che usano il grano cresce – ovvero la domanda aumenta – e i produttori non sono in grado di soddisfare la domanda il prezzo del grano aumenterà.

In questa situazione troviamo un altro immenso vantaggio, presente in modo esclusivo per le commodity; infatti il grano è una materia prima largamente diffusa in tutto il pianeta, quindi si può facilmente immaginare che ci sarà sempre qualcuno disposto a produrlo per ottenerne un guadagno. Il produttore, però, deve sostenere dei costi, e se non riesce a compensare le spese di produzione e il prezzo di vendita del grano è troppo basso il produttore, semplicemente, smetterà di produrlo. Allora ci sarà una riduzione dell’offerta (perché ci saranno meno agricoltori nel mondo disposti a produrlo) e automaticamente il prezzo tornerà a salire.

Si può, quindi, facilmente immaginare che, potendo disporre di certe informazioni, sia possibile comprare il grano al minor prezzo possibile.

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Fattori economici e politiciÈ facile immaginare che maggiore è l’importanza rivestita da eventi geopolitici e maggior sarà l’impatto sui prezzi delle materie prime. Pensa alle guerre e alle politiche in Medio Oriente o al conflitto tra Ucraina e Russia che spesso provocano l’oscillazione del prezzo del petrolio, le prime, e di beni come il gas e il grano, il secondo.

A influenzare i prezzi ci si mettono poi anche i dazi, imposti ad esempio, da alcuni governi Sud Americani, come l’Argentina, sull’esportazione di alcune granaglie.

ClimaAbbiamo già evidenziato come il clima abbia un peso molto importante sull’andamento e, quindi, sui prezzi delle materie prime. Ad esempio, le commodity agricole, come il mais o il caffè, sono pesantemente influenzate dal tempo, che regola e influisce sul raccolto. Infatti in presenza di perturbazioni, uragani, e cicloni il raccolto potrebbe essere danneggiato e la scarsità di un bene si traduce in una bassa offerta che causa l’aumento dei prezzi. Viceversa condizioni climatiche favorevoli potrebbero incrementare la resa dei raccolti e quindi causare una sovra produzione e una conseguente discesa dei prezzi.

Dollaro USALe materie prime sono normalmente valutate in dollari e generalmente si muovono in senso opposto all’andamento di questa valuta. L’ascesa del dollaro svolge un’azione anti-inflazionistica ed esercita, di conseguenza, una pressione ribassista sui prezzi delle materie prime. Allo stesso modo, la caduta del dollaro esercita una pressione rialzista sui prezzi delle materie prime. La ragione di questo è stata individuata nel fatto che se la valuta USA si deprezza a un paese importatore serviranno più dollari per comprare la stessa quantità di un certo bene.

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COME INVESTIRE SULLE COMMODITY

4.1 SCOPRIAMO I DIVERSI STRUMENTI FINANZIARI ADATTI ALLO SCOPO

Il mercato spotAcquistare sul mercato spot − o cash − delle materie prime significa pagare il produttore della materia prima per la consegna immediata del prodotto fisico. Come andare a comprare arance dal fruttivendolo.

Azioni e ETCIn questo caso o acquistiamo quote di società il cui prezzo è direttamente legato all’andamento di una o più commodity (come società petrolifere, o produttori di succo d’arancia o aziende che lavorano il caffè o lo zucchero), oppure possiamo acquistare direttamente un prodotto che replichi la materia prima che ci interessa. Cioè un prodotto finanziario che abbia una materia prima come sottostante.

Questo, ad esempio, è il caso degli ETC (Exchange Traded Commodity). Gli ETC sono strumenti finanziari emessi da un’emittente (una società finanziaria, SIM, SICAV, etc.) che, a sua volta, investe direttamente sulla materia prima (ad esempio stocca oro ed emette titoli che ne rappresentano

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il valore conservato) oppure che investe su strumenti derivati collegati a una materia prima (ad esempio i future) ed emette dei titoli che gli investitori possono comprare e che rappresentano proprio l’andamento di quei titoli. Nel primo caso, cioè quando l’emittente investe direttamente sulla materia prima, l’ETC sarà definito “fisico”. Il prezzo degli ETC è, pertanto, legato direttamente o indirettamente all’andamento del sottostante.

Contratto FutureI future sono dei derivati. Cioè il loro valore deriva, appunto, da un bene di riferimento a cui sono legati, chiamato sottostante.

Il future è un “contratto negoziato su mercati regolamentati (le borse) mediante il quale acquirente e venditore si impegnano a scambiarsi una determinata quantità di una certa merce o attività finanziaria (detta attività sottostante) a un prezzo prefissato in una data futura prestabilita”.

Facciamo un esempio semplice. Se un costruttore e un privato sottoscrivono un contratto preliminare per una casa che il costruttore si impegna a costruire e che il privato s’impegna a comprare abbiamo un accordo. Se aggiungiamo la data di consegna, il prezzo, e il capitolato ecco che abbiamo tutti gli elementi per stipulare un contratto. Un contratto future. Un contratto nel quale un venditore e un acquirente si impegnano a scambiarsi un bene (la casa, cioè il sottostante) a un certo prezzo e a una data futura.

Tornando ai nostri future, se il sottostante è un’attività finanziaria avremo un financial future, se il sottostante è una materia prima avremo un commodity future.

Ecco, quindi, un altro modo per investire in materie prime: i future.

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OpzioniAnche le opzioni sono contratti derivati. Ma a differenza dei future, coi quali ci impegnavamo ad adempiere al contratto, con le opzioni noi avremo la possibilità di acquistare o vendere un’attività sottostante a una certa data o entro una certa data, a un prezzo prefissato. Ma, se arrivati a quella data riterremo che la cosa non sia più conveniente per noi, non saremo obbligati ad adempiere al contratto e perderemo solo quanto pagato in precedenza, cioè una piccola somma per quest’opzione, come una specie di caparra.

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LO SPREAD TRADING

5.1 ECCOCI FINALMENTE ARRIVATI ALLA NOSTRA OPERATIVITÀ

Finalmente, dopo tanta preparazione sulle principali caratteristiche delle commodity, scopriamo insieme come fare a investire in questo mercato, quali sono gli strumenti che possono garantirci i migliori risultati e come mantenere il rischio contenuto.

Beh, alleggeriamo la tensione: c’è un famoso film, ormai diventato un cult della vigilia di Natale in Italia, “Una poltrona per due”, in cui i due attori protagonisti, Eddie Murphy e Dan Akroyd, rovinano i due fratelli Duke, miliardari, facendo trading proprio su una materia prima. I nostri protagonisti e i Duke sfruttavano i future del succo d’arancia.

Con i future si possono ottenere guadagni molto importanti ma, come diretta conseguenza, ci sono dei rischi proporzionati. In particolare, nel film, chi ha ottenuto una perdita è perché aveva puntato unicamente su una possibile direzione del mercato, ovvero aveva acquistato i future sul succo d’arancia con l’idea che il prezzo potesse salire.

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Figura 2: locandina film “Una Poltrona per Due”. In inglese “Trading Places”.

Muovendosi in questo modo, però, si ha una sola possibilità su tre di avere successo perché, partendo dal presupposto che il prezzo può prendere 3 strade (crescere, rimanere stabile o scendere), se il prezzo si muove in una direzione diversa da quella che ci aspettiamo andiamo incontro a una perdita o a un mancato guadagno.

Il trading e gli investimenti, però, non sono e non devono essere interpretati come una scommessa, pertanto quando decidiamo di effettuare degli investimenti dobbiamo cercare di alzare al massimo le probabilità di successo e di ridurre al minimo i rischi (vedremo insieme il Risk/Reward).

Uno dei metodi più adatti a soddisfare l’equazione di Risk/Reward è rappresentato dalla tecnica dello Spread Trading, con la quale non si investe in un singolo future − ovvero su una singola direzione di mercato − ma su un titolo costruito dalla differenza dei prezzi di due future: uno comprato e uno venduto. Adesso ci addentreremo nei “meandri” di questo sistema e scoprirai, in effetti, quanto, nonostante l’apparenza, sia elementare e facile da applicare.

5.2 COME FUNZIONA?Attraverso la tecnica del commodity spread trading scopriremo come investire e diversificare il nostro capitale con il grande vantaggio della stagionalità.

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Partiremo da un approccio teorico ma arriveremo agli aspetti operativi, quelli che ci serviranno effettivamente per ottenere dei profitti speculativi o per bilanciare il nostro portafoglio d’investimento.

Ti invito già da subito a mettere tra i preferiti questo link all’interno del quale troverai preziosi approfondimenti:

https://assistenzabrokers.it/corsi-trading/spread/commodity-spread.html

Quello che faremo da adesso in poi è: rompere le regole costruite tanti anni fa, non limitarci a utilizzare tecniche, per certi versi, antiquate, ma sfruttare sistemi e tecniche flessibili, profittevoli e, soprattutto, che ci permettano di contenere e controllare il rischio. Saremo, in questo modo, in grado di applicare una struttura d’investimento efficiente a un mercato reale e, per sua natura, costantemente in cambiamento.

Come si fa, dunque, ad applicare la tecnica dello spread alle materie prime?

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Partiamo da una considerazione: lo spread è la differenza di prezzo o rendimento che c’è tra due titoli finanziari correlati fra di loro.

Figura 3: Italia vs Germania.

Questa, per fare un esempio, è un’immagine collettiva piuttosto famosa, no?

Lo spread BTP-BUND.In questo caso si parla di differenza di rendimento tra titoli di stato a 10 anni italiani e tedeschi.

Allo stesso modo, anche noi, parleremo di differenziale tra due materie prime.

Gli strumenti che useremo per il nostro trading sono i contratti future.

Terremo in conto il fatto che i future creano un effetto leva, cioè sono in grado di muovere un capitale maggiore rispetto a quanto realmente investito: con un piccolo capitale riesco in realtà a prendere posizioni molto più grosse sul mercato.

Facciamo un esempio? Bene, prendiamo il petrolio. Un contratto future sul petrolio ha un valore di circa 40.000$, ma grazie all’effetto leva in realtà ci basteranno 5.750$ (da tenere sul conto corrente) per poterci permettere quest’operazione. Interessante, no?

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Ma torniamo al nostro spread. Che cosa significa esattamente fare un’operazione di spread trading? Significa che compreremo un future e ne venderemo un altro nello stesso momento.

Il risultato della nostra operazione in spread, cioè S, dipenderà da come si muoveranno i prezzi del future X e del future Y.

La formula è:

S = X – YQuali sono i possibili risultati di quest’operazione?

Immaginiamo il risultato di diversi scenari nei quali i prezzi dei due future salgano e/o scendano.

È chiaro fin da subito che questo tipo di operazione (definita posizione coperta con rischio ridotto) abbia un impatto, in termini di rischio, inferiore che se investissimo solo su un future. Il motivo è che due materie prime correlate avranno andamenti simili e, quindi, il loro movimento non potrà mai essere brusco e volatile come quello di una sola. Chiaro, no?

Di fatto non siamo esposti in un’unica direzione sul mercato, poiché come detto un future è acquistato e l’altro è venduto, quindi otterremo un guadagno quando:

a. X sale e Y scende (miglior soluzione possibile)

b. X e Y salgono (molto probabile in quanto X e Y sono correlate) ma X sale più di Y

c. X e Y scendono ma Y scende più di X

d. X sale e Y resta ferma

e. Y scende e X resta ferma

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Osserva quest’immagine:

Figura 4: la linea arancione rappresenta il future X mentre quella blu il future Y. La distanza presente tra le due linee è il differenziale di prezzo tra i due future, ovvero

lo spread tra X e Y.

Abbiamo due linee che rappresentano l’andamento dei nostri contratti: il future X (linea rossa) e il future Y (linea blu), noi però andremo a lavorare sulla distanza presente tra i due.

Tipicamente, acquisteremo questo differenziale, quindi otterremo un guadagno ogni volta che la differenza di prezzo tra i due future tenderà ad aumentare.

Ma aggiungo un ulteriore, importante concetto che potremo sfruttare a nostro vantaggio: esistono anche dei casi in cui invece di acquistare questo differenziale, decideremo di venderlo! È possibile vendere il differenziale per ottenere un profitto quando la distanza tra le due materie prime tenderà a diminuire, come si vede in alcuni punti del grafico.

Non preoccuparti, pian piano ti sarà sempre tutto più chiaro e lo scopo di tutto questo è introdurti a questo mondo fatto di opportunità di profitto, di metodi per bilanciare il portafoglio e, come hai già capito, di elevata attenzione al controllo del rischio.

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5.3 LE CORRELAZIONIContinuiamo ad addentrarci sempre di più nell’operatività con le materie prime.

Cos’è la correlazione? Vediamolo con due semplici esempi nelle due immagini che seguono. La prima immagine ci riporta, su uno stesso grafico, l’andamento del prezzo del mais con l’indice Nasdaq. I due andamenti risultano molto discordanti, infatti un prodotto agricolo ha davvero pochi legami con le società del settore tecnologico rappresentato dal Nasdaq. Quindi mais e Nasdaq non sono per niente correlati.

Figura 5: grafico Nasdaq e mais.

Viceversa nella seconda immagine abbiamo un grafico in cui è riportato l’andamento del prezzo del mais e del grano. E come si può facilmente notare, i due andamenti risultano molto simili in quanto, nonostante si tratti di due merci differenti, appartengono entrambi al mondo agricolo e le variabili che provocano spostamenti nei prezzi sono spesso le stesse o quasi (clima, dollaro, domanda e offerta). Pertanto nel lungo termine avremo quasi sempre andamenti molto correlati tra queste due commodity. Altri esempi sono la carne di maiale e bovina, la soia e il mais

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e anche i vari derivati come petrolio e benzina, soia e farina di soia.

Figura 6: grafico mais e grano.

E quindi come riassumiamo il metodo? Come ricerchiamo profitto, speculazione o bilanciamento del portafoglio attraverso la tecnica dello spread trading?

Lo faremo attraverso due contratti con diverse scadenze sulla medesima materia prima oppure attraverso due differenti materie prime che possiedono un alto grado di correlazione.

Stiamo procedendo veloci, riassumiamo le diverse tipologie di spread.

5.4 TIPOLOGIE DI SPREAD

Spread IntramarketAbbiamo in questo caso un unico prodotto, (unico future), ma utilizziamo due scadenze diverse. Potremo, quindi, investire long e short su due future nello stesso mercato, ma in mesi differenti.

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Esempio: acquisti un future sul grano scadenza dicembre 2016 e vendi contemporaneamente un future sempre sul grano con scadenza giugno 2016.

Spread IntermarketQuesto è il caso in cui utilizziamo mercati differenti ma stessa scadenza.

Esempio: acquisti il petrolio con scadenza settembre 2016 e vendi la benzina con scadenza settembre 2016.

Spread InterexchangeQuesto è un metodo meno conosciuto per creare spread, ma efficace. Consiste nell’utilizzo di due contratti in mercati simili, ma in Borse diverse.

Esempio: acquisti il grano (ZW) scambiato nella borsa di Chicago e vendi il grano rosso (KE) scambiato nella borsa di Kansas City.

Generalmente si usano scadenze identiche.

I nomi e le definizioni iniziano a essere tanti ma, ancora una volta, non preoccuparti perché proprio questi sono i temi che trattiamo in diretta sui mercati, facendo trading reale durante il Trading Club.

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QUALI SONO I VANTAGGI DELLO SPREAD TRADING?

SemplicitàÈ una tecnica di trading che non richiede particolari conoscenze pregresse, quindi, anche un trader alle prime armi, con un conto non molto capitalizzato, può metterla in pratica. Chiaramente non lasciamo nulla al caso: è importante acquisire conoscenza e fare esperienza. Tra l’altro è un trading a basso impatto temporale, infatti non richiede un monitoraggio continuo. È un ottimo metodo da affiancare anche ad altre tecniche e stili di trading, soprattutto nell’ottica della diversificazione e del bilanciamento del portafoglio. È anche un’attività compatibile con la vita di tutti i giorni, con famiglia e lavoro, che ci permette di selezionare e valutare le nostre operazioni in anticipo e non ci obbliga a lavorare con un’alta frequenza (ed è anche per questo che è sempre stato poco sponsorizzato dai broker, maggiormente interessati a fare tante commissioni).

Protective Shield (scudo protettivo)Non è che l’inglese debba necessariamente possedere maggior fascino nel creare nomi, ma di fatto questo è il nome della tecnica. L’utilizzo dei future sulle materie prime, come spiegato nell’esempio del film “Una poltrona per due”, spesso ci espone a una volatilità molto elevata sui prezzi e, quindi, la copertura creata mediante lo spread tra due future ci mette al riparo da eccessivi movimenti, talvolta evidenziati anche da

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news macroeconomiche o da eventi improvvisi.

SicurezzaCome già evidenziato in precedenza, le materie prime tendono a comportarsi in maniera opposta a strumenti finanziari come azioni e bond e, quindi, offrono un primo grado di “de-correlazione” con l’andamento dei principali prodotti, migliorando tantissimo la diversificazione e il bilanciamento di un portafoglio d’investimento.

Sconto sui marginiPer i motivi appena descritti, abbiamo capito che avendo una posizione coperta il rischio è inferiore. Questo si traduce in una riduzione dei margini applicati dai broker, con sconti che arrivano anche all’80/90% rispetto ai singoli future. Quindi, abbiamo bisogno di meno capitale per operare. Ad esempio, per un singolo future il margine può essere di circa 2.000/3.000$, mentre operando con le stesse materie prime in spread si può arrivare a margini di 300/400$. Ciò significa che si possono aprire più posizioni in spread con lo stesso capitale che ci permetteva di aprire una sola posizione con i singoli future. Questo è un grande vantaggio per i trader con piccoli conti e, dunque, grazie ai margini minori, il ritorno sul capitale tende a essere molto superiore rispetto a un singolo future. Possiamo quindi affermare che lo spread trading è il metodo per lavorare con i future che consente l’uso più efficiente del capitale.

StagionalitàI cicli stagionali risultano più lunghi, precisi, e stabili rispetto a quelli presenti nei singoli future, in quanto coprendo un arco temporale più ampio tendono ad affievolire e attenuare possibili shock momentanei nei prezzi. Nei prossimi paragrafi approfondiremo proprio come scegliere gli spread in base agli andamenti stagionali. Scoprirai, infatti, che ci sono motivi precisi per cui, in un determinato periodo dell’anno, un future tende a muoversi con più forza rispetto a un altro. Ma non voglio anticiparti nulla, continua a leggere e osserveremo questo aspetto più in dettaglio.

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Speed TrendRieccomi con l’inglese… Con lo spread si formano mediamente trend più regolari e costanti rispetto a quelli presenti con i singoli future. Infatti, con lo spread possiamo guadagnare anche quando si muove solo (o di più) uno dei due elementi mentre l’altro, magari, si muove lateralmente. Spesso notiamo che anche se l’andamento è laterale uno dei due lati dello spread si muove più velocemente dell’altro, formando quindi un trend.

Caccia agli stopLa famosa caccia da parte degli investitori istituzionali agli ordini di uscita dei piccoli trader è ormai cosa nota nel campo degli investimenti. Grazie allo spread, con il quale di fatto si crea una posizione artificiale sul mercato, questo pericolo viene parzialmente ridotto, in quanto trasmettiamo ordini di ingresso e uscita direttamente sul differenziale tra i due future e non su un singolo contratto scambiato. Nondimeno l’accresciuto interesse verso questo mercato ha attirato anche operatori istituzionali. Pertanto nei prossimi paragrafi ti insegnerò anche come sia possibile difenderci e trarre un vantaggio da questo cambiamento.

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IL CONTROLLO DEL RISCHIO

“Si vis pacem para bellum” cita una locuzione latina di un autore ignoto, ma il parallelo è chiaro: per trarre profitto da un metodo bisogna anche conoscerne i lati oscuri.

7.1 A COSA DOBBIAMO PRESTARE ATTENZIONE NELLO SPREAD TRADING

CommissioniCome spiegato, nell’effettuare una posizione in spread non coinvolgo un solo contratto future, bensì due contemporaneamente. Pertanto i costi commissionali aumentano (c’è da dire che con Interactive Brokers stiamo parlando di 4$ invece che 2$, che rimane una chimera per la maggior parte degli altri broker, i quali per meno di 10/12$ non si muovono nemmeno).

LiquiditàLavorando in spread spesso si utilizzano scadenze lontane nel tempo. Quindi, soprattutto con materie prime meno sfruttate la liquidità, in alcuni momenti, potrebbe essere più bassa con una conseguente peggiore, seppur lieve, esecuzione dei prezzi.

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LA STAGIONALITÀ

Ed eccoci ad un altro “piatto forte”: la stagionalità. Come già anticipato nel paragrafo 1 parlando di vantaggio statistico, il mercato delle materie prime è uno dei pochi attraverso il quale è possibile sfruttare il grande vantaggio dei cicli stagionali ricorrenti (quali semine, raccolti, estrazione, macellazione, e fattori climatici).

Grazie al susseguirsi delle stagioni, tutti possiamo fare, più o meno, una previsione sulla temperatura climatica poiché, tendenzialmente, in inverno le temperature scenderanno mentre nel periodo estivo aumenteranno. Anche i prezzi delle materie prime si muoveranno in base all’andamento stagionale.

Questo è un grande vantaggio statistico: conoscendo in anticipo quali sono le stagionalità delle varie merci è possibile anticipare o prevedere il movimento dei prezzi.

In particolare, la maggior parte dei prezzi delle materie prime è generalmente influenzata dall’offerta presente sul mercato.

Ma fai bene attenzione…

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Prendiamo l’Heating Oil (olio da riscaldamento). Il suo prezzo è maggiormente esposto alla domanda e a fattori climatici. In particolare, come mostra la figura sotto, l’Heating Oil ha un andamento rialzista da luglio a ottobre. Di solito, le persone credono che l’olio da riscaldamento mostri i massimi stagionali durante l’inverno, ma questo tipicamente non avviene. Infatti la maggior parte degli acquisti di olio combustibile viene fatto prima dell’inizio dell’inverno, per approvvigionarsi anticipatamente in vista del periodo invernale.

Stai già capendo che il fattore chiave, in questo caso, è fare un po’ di esperienza.

È sempre possibile che si manifestino fattori esogeni, esterni, che possano influire sul mercato del petrolio e quindi contrastare le tendenze di stagione. Ad esempio, con un lungo e freddo inverno la domanda di Heating Oil può aumentare con altrettanto e conseguente aumento dei prezzi.

Figura 7: andamento stagionale dei prezzi dell’Heating Oil.

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Ma anche in questo caso, sapendo dove andare a guardare, scopriamo che c’è chi ci può venire in aiuto, e che aiuto.

Ancora una volta ti sto solo introducendo a questo mondo che, come avrai ormai abbondantemente capito, è ENTUSIASMANTE e RICCO di OPPORTUNITÀ.

www.seasonalgo.com

www.mrci.com

Questi sono due siti. I dati che questi aziende private elaborano provengono dal CME Group (www.cmegroup.com), l’ente internazionale riconosciuto per la pubblicazione e diffusione delle quotazioni di Borsa e dei prezzi di apertura e chiusura delle contrattazioni e non solo.

Se non avete già un abbonamento attivo al sito Moore Research, se ne può aprire uno gratuitamente per 14 giorni di prova qui:

http://www.mrci.com/web/14-day-risk-free-trial.html

Inoltre questi siti statistici non solo ci indicano gli andamenti stagionali delle singole materie prime o scadenze, che comunque diventano ottime per strategie più direzionali con future e opzioni, ma ci propongono anche aree stagionali favorevoli con contratti già in spread. Quindi ancora più vantaggiosi per tutte le caratteristiche positive indicate nei paragrafi precedenti. Ogni mese ci vengono mostrati nuovi possibili trade da realizzare, di seguito ti riporto alcuni esempi:

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Figura 8: tabella del mese di Luglio 2015 proposta dal sito Moore Research con 5 possibili trade in spread da effettuare.

La tabella successiva mostra in dettaglio l’ultima proposta della tabella precedente, in particolare lo spread numero 4313 che prevede l’acquisto del future Lean Hogs (carne di maiale) con scadenza Febbraio 2016 e la contemporanea vendita del future, sempre Lean Hogs, con scadenza Dicembre 2015.

Figura 9: proposta spread 4413 di luglio 2015 presentata dal sito Moore Research.

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Se ti sei minimamente incuriosito allora non potrai perderti il seguente video di approfondimenti:

https://assistenzabrokers.it/corsi-trading/spread/spread-trading-contango-backwardation.html

Infine diamo un’occhiata alla Figura 10. Questa ci mostra l’andamento stagionale dello spread sulla carne di maiale. Osserva in particolare la linea nera. Con la linea nera si identifica lo spread in corso, mentre con la linea blu viene rappresentata la media degli andamenti degli ultimi 15 anni, sempre del medesimo spread, e con la linea rossa la media degli ultimi 5 anni.

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Figura 10: andamento stagionale dello spread HE Feb16 - HE dicembre 15.

Adesso osserva la banda rossa. Questa identifica la finestra stagionale consigliata dal sito Moore Research come il periodo preferibile per effettuare l’operazione con indicata la specifica data di ingresso e di uscita dell’operazione. Notevole, vero?

Adesso ti do un’informazione veramente privilegiata: di seguito ti riporto alcune regole fondamentali ma semplicissime che dovrai utilizzare per individuare gli spread che presentano le migliori caratteristiche e, quindi, le maggiori probabilità di successo per la tua operatività:

a. L’intervallo temporale della stagionalità deve essere sufficientemente ampio, solitamente è preferibile che non sia inferiore ai 20 giorni;

b. I prezzi attuali dello spread (vedi Figura 11), nel caso in cui si volesse acquistare lo spread, non devono essere troppo alti rispetto ai valori statistici delle medie e, quindi, ai prezzi degli ultimi anni;

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Figura 11: prezzi effettivi dello spread HE Feb16 - HE dicembre 15 in più anni del passato.

c. Le medie a 5 e a 15 anni dovranno essere abbastanza simili, meglio se quasi sovrapposte (correlate), in quanto significa che l’andamento è lineare con pochi cambiamenti anno dopo anno;

d. I volumi dei due future devono essere almeno pari a 1.000 contratti scambiati.

Ecco, adesso andiamo al cuore di tutto il metodo.

REGOLA D’OROSarà importante aprire una nuova posizione in spread, selezionata fra le varie proposte, nel momento in cui avremo una conferma anche dall’analisi tecnica.

I segnali tecnici, infatti, sono indubbiamente più precisi delle date di ingresso e di uscita proposti dai database statistici e ci serviranno per “correggere” tali date

calcolate solo su base storica e adeguarle alle condizioni di mercato del momento.

Ancora una volta desidero darti tutte le informazioni possibili e immaginabili su questo tema e condivido con te questo interessante video di approfondimento:

https://assistenzabrokers.it/corsi-trading/spread/spread-trading-segnali-tecnici.html

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EVITARE I DEMONI

Un errore comune e, purtroppo, anche grave che ho visto commettere a diversi trader è quello di affidarsi completamente alle informazioni di questi siti, senza un’adeguata esperienza e/o preparazione.

Capisci bene che è molto riduttivo pensare che con il solo possesso di queste informazioni statistiche si possano ottenere dei facili guadagni: i soldi non ce li regala nessuno!

I database statistici possono e devono essere considerati come dei buoni suggerimenti e come una buona base di partenza per conoscere le stagionalità da tener d’occhio in un certo periodo dell’anno.

Ma è chiaro che anche il clima e/o altri fattori di domanda e offerta possono vivere degli sfasamenti temporanei o sistemici e, quindi, coglieremo i suggerimenti della statistica e li aggiusteremo in base ai segnali tecnici, all’esperienza, e al lavoro che faremo quotidianamente insieme, in diretta e a mercati aperti. L’esperienza comune, l’esperienza di un’intera Community è qualcosa di cui nessun libro ti parlerà mai.

Pertanto non pensiamo che questi siti siano la formula magica, ma sono un semplice supporto statistico al nostro trading.

Quindi come opereremo?Partiremo sempre dalla statistica per individuare possibili trade, soprattutto se non abbiamo molto tempo da dedicare a questa attività,

09CAPITOLO

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e successivamente se le 4 condizioni sopra descritte sono presenti, verificheremo se i dati del passato sono in linea con l’analisi fondamentale e con i market mover attuali.

Se, viceversa, le due analisi dovessero divergere decideremo di non effettuare il trade oppure di scegliere un orizzonte temporale molto più breve, aiutati da precisi segnali di analisi tecnica favorevole.

In ogni caso, saremo sempre sensibili all’outlook e al sentiment del mercato.

Vuoi aumentare la tua esperienza e bruciare le tappe?

Allora ti fornisco un bel po’ di materiale.

Trading Blog Assistenza Brokers: http://trading-blog.assistenzabrokers.it/

All’interno del nostro blog vengono periodicamente indicate le principali news anche sulle materie prime.

CME Group: www.cmegroup.com/education/

Prodotti Agricoli (comprese le carni):http://www.usda.gov/wps/portal/usda/usdahome?navid=AGENCY_REPORTS

I report da seguire con maggiore interesse sono:

• Prospective Plantings (ProsPlan)

• Grain Stocks (GraiStoc)

• WASDE - World Agricultural Supply and Demand Estimates

• Cattle on Feed (CattOnFe)

• Hogs and Pigs

Prodotti Energetici: http://www.eia.gov/petroleum/supply/weekly/

Weekly Petroleum Status Report

Prodotti Coloniali e Tropicali: https://www.theice.com/index

Cocoa Grinds Report

Weekly Cotton Market Review

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COME PRODURRE PROFITTI COSTANTI NEL TEMPO

Avrai capito che non voglio farti perdere denaro!

Bene, tieni sempre a mente che ogni trader che fa profitti costanti nel tempo segue delle precise regole di Money Management e lo fa, pure, in modo assolutamente rigido!

È indispensabile sapere fin dall’inizio della propria attività di trading qual è la percentuale del proprio capitale che sarà allocata su ogni singolo strumento di trading.

Sto parlando di costruzione del portafoglio, di asset allocation.

Il nostro primo pensiero deve essere rivolto alla protezione e conservazione del denaro, e solo successivamente alla sua massimizzazione.

10CAPITOLO

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Ti propongo un video:

https://assistenzabrokers.it/corsi-trading/spread/spread-trading-money-management.html

QUESTO È UNO DEI MIEI MANTRA“L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile.

Prima ti fa l’esame, poi ti spiega la lezione.”

Ti do un consiglio, lo Spread Trading offre delle ottime opportunità d’investimento, di profitto, e di bilanciamento del portafoglio: conoscere e utilizzare anche altri strumenti fa la differenza.

Non perderti l’opportunità di leggere gli altri e-book della collana

SEGUICI SUwww.assistenzabrokers.it

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BREVE BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Rientrato in patria la prima esperienza nella gestione di portafoglio presso l’Area Finance di una nota Banca Popolare italiana e, successivamente, l’entrata nel team di Assistenza Brokers (Referral Partner di Interactive Brokers Ltd).

Partecipa alla costituzione di Alpha4all Ltd, un gruppo di trader e analisti con obiettivi ambiziosi: condividere con un’intera Community di investitori e trader le tecniche per la gestione del portafoglio di investimento.

MATTEO ANELLIAnalista e Trader in Forex e Spread

Per Matteo la passione per la borsa e la finanza iniziano prestissimo. I suoi primi esperimenti con le piattaforme di trading risalgono addirittura ai tempi del liceo. Inizia sin da allora a coltivare ciò che, nel futuro, sarebbe diventata la sua professione, oltre che passione.

Una Laurea Magistrale in Economia, con una specializzazione in “Management degli Intermediari Finanziari”, e subito la prima esperienza internazionale presso un fondo d’investimento a Dublino. Nei suoi ricordi la miglior opportunità per capire, sin da subito, come funzionano veramente le cose nel mondo della finanza.

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Sue principali passioni: le valute e le materie prime attraverso le quali effettua l’arbitraggio sui future tramite il commodity spread trading.

Oltre a un’inguaribile passione per la finanza, Matteo è un eccellente giocatore di calcio e attivissimo nel campionato dilettantistico di calcio a 5. Il grande amore per questo sport lo ha spinto anche ad assumere un importante impegno nella formazione di ragazzi e bambini attraverso il fantastico ruolo di allenatore.

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