Il mio nome è Richard Michael Stallman e sono di New York.

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Intervista arichard stallman,genio informatico

di paola Zoccarato

Bene signor Stallman, si presenti a chi non la conosce.

Il mio nome è Richard Michael Stallman e sono di New York.

Ho frequentato il MIT, il Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università di ricerca del mondo, negli anni '70. Lì ho scritto diversi applicativi e ho delineato le bozze di quello che è diventata la GPL (General Public License) e la filosofia dell'opensource.

È prima di tutto una filosofia, come ho detto. Ed è in antitesi con il closed source. Poniamo un sistema operativo come Windows oppure quello di Apple, il cui codice sorgente è chiuso, quindi non modificabile. Quando il codice sorgente è chiuso l'utente non ha diritto nemmeno a studiare più da vicino il sistema operativo montato sul proprio pc.

Andiamo con ordine. Che cos'è l'opensource?

Non ha diritto a modificarlo a seconda delle proprie esigenze né a ridistribuire la copia modificata. Non “possiederà” letteralmente il software ma lo avrà in concessione.

E qui entra in ballo la GPL! Un sistema operativo opensource, ma anche un semplice programma, può essere modificato, migliorato e perfino venduto. A patto di condividere il codice sorgente, così che gli altri possano studiarlo e modificarlo a loro piacimento. Così come lo abbiamo fatto noi.

E qui entra in ballo la GPL...

...può essere possibile solo attraverso la condivisione del codice. È fondamentale. E questo serve a tutelare la libertà di chi usa questi applicativi.

Praticamente, far circolare un applicativo sotto la GPL...

GPL è il nome di un tipo di licenza, forse il più conosciuto. Copyleft è il “modo” in cui questa licenza viene applicata. Esso si basa su quattro diritti fondamentali, chiamati “libertà fondamentali” .

Strettamente attinente alla GPL c'è il concetto di

“copyleft”...

Certamente. Sono:Libertà 0: Libertà di eseguire il programma per

qualsiasi scopo. Libertà 1: Libertà di studiare il programma e

modificarlo.Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie del

programma in modo da aiutare il prossimo. Libertà 3: Libertà di migliorare il programma e di

distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.

Ci può illustrare queste libertà fondamentali, signor Stallman?

Copyleft mi fa pensare a copyright. È errata la mia “libera associazione”?

Copyleft è un gioco di parole col termine “copyright”. Questo non significa che sotto questo tipo di licenza i diritti vengano a mancare, tutt'altro. Solo che questi diritti sono distribuiti tra i creatori dell'opera ed i loro fruitori.

Free significa libero. Significa che si è liberi di disporne come si vuole. Anche di guadagnarci sopra, se si pensa che sia giusto (ovviamente rispettando la licenza cui si è sottoposti).

Free in inglese significa anche gratuito, e molta gente si è risentita del fatto che alcuni software definiti “liberi” fossero a pagamento.

Ma “free software”, come ha affermato, è un termine che può portare le persone a confondersi, giusto?

Come detto, la GPL non impedisce che qualcuno speculi sulla propria creazione. Se decido di far pagare per usare il mio programma, benissimo! Sono libero di farlo.

Ma dovrò concedere a chiunque l'uso del codice sorgente per i motivi che abbiamo già elencato. Se poi qualche grossa azienda proverà a fare la furba spacciandosi per uno studente del mio software, cercando di includerlo in un loro pacchetto “proprietario”, allora verrà meno alla GPL ed un tribunale interverrà sull'infrazione della licenza.

Closed source. Non liberamente modificabile o condivisibile. Non libero, in altre parole.

Cosa intende per “proprietario”?

Si occupa di promuovere gli ideali del software libero, oltre che un sistema operativo completamente libero. Questo lo fa non solo con i semplici utenti ma anche con amministrazioni pubbliche, società private ecc. Molti comuni della Spagna, del Portogallo, così come l'amministrazione comunale di Monaco di Baviera hanno adottato GNU/Linux come sistema operativo di uso quotidiano ad esempio.

Lei ha fondato la Free Software Foundation, di cosa si occupa?

Erroneamente la gente si riferisce a lui come Linux, ma non renderebbe giustizia all'enorme lavoro che la comunità ha fatto per renderlo un sistema operativo in così rapida espansione di questi tempi.

GNU/Linux è un sistema operativo libero, il cui cuore è Linux appunto, ed un corredo di applicativi chiamato Sistema GNU.

Un file che gestisce le chiamate del software, assegnando di volta in volta porzioni di memoria e hardware secondo una coda, chiamata “scheduling”.

Ci racconti meglio di GNU/Linux?

È stato scritto originariamente da Linus Torvalds, che ancora ne cura lo sviluppo delle nuove versioni. Ovviamente il cuore da solo non è abbastanza, per questo, il Sistema GNU provvede ai software che rendono il sistema operativo utilizzabile a tutti e non solo, anche la gestione stessa del sistema e delle risorse.

I principali sono tre: Emacs, GNU/debugger GNU Compiler Collection.

Quali applicativi ha realizzato nel progetto GNU?

Emacs è un editor di testi libero e potente. È estremamente

personalizzabile e multipiattaforma.

Il debugger invece è un software che avvia e controlla programmi nel tentativo di trovare dei possibili errori nel loro funzionamento. Permette perciò di verificare che non ci siano chiusure involontarie dell'applicativo e che ogni operazione sia portata a termine rispettando tutte le condizioni.

GCC è un compilatore che fa da traduttore, mediando

in un linguaggio che sia comprensibile alla

macchina, ciò che il linguaggio di

programmazione sta dicendo.

Ho poco tempo libero, è vero!!!Quando ne ho, mi diletto a scrivere di

politica, imparare lingue straniere e danze tradizionali.

È un uomo molto impegnato. Le rimane del tempo libero?

È stato un piacere. Buon lavoro anche a lei.

La ringrazio, signor Stallman, per il tempo, prezioso, che mi ha

dedicato e le auguro buon lavoro.