Il Magico Potere Del Riordino - Kondo

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8/17/2019 Il Magico Potere Del Riordino - Kondo

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Il Magico potere del riordinodi Marie ondo

ed Vallardi

Operazioni fondamentali:1. Buttare (lei, che è giapponese, non viene neppure sfiorata dell’idea di vendere, regalare o dare in

beneficenza) ciò che non serve.2. Trovare (DOPO) un posto per ciò che rimane.

Il punto 1 è molto complesso, o meglio, ciò che è complesso è il fatto di prendere le decisioni su cosa buttare ecosa tenere.La domanda corretta da porsi è:cosa desidero tenere? E nel rispondersi bisogna tenere conto delleemozioni (e questo è il pensiero chiave !) e non se serve o servirà (dal momento che quando servono certe cose spesso e volentieri non sappiamo più dove sono o che nel momento in cui dovessimo trovarci in difficoltà – economiche,ad esempio – di certo non saranno quelle cose a cambiarci la vita).Cosa mi fa stare bene? Questo oggetto mi trasmette qualcosa? Che cosa mi trasmette? È necessariotoccare l’oggetto per capire se “ci fa battere il cuore” (sembra una cavolata, ma è vero).

Questoriordino emozionale metterà, al contempo, inordine anche la propria vita . Nel rispondere a questedomande infatti saremo portati o dovremo portarci a immaginare qual è il nostroideale di vita. Dovremocercare di immaginarci nella casa, nell’ambiente e nella vita chedesideriamo . Le nostre decisioni, comunque, sibaseranno su questo, inconsciamente, perché fa parte di noi (eventualmente bisognerà aiutare questo desiderio uscir fuori). Ciò non significa necessariamente cambiare casa, ridipingere i muri, spostare i mobili o lasciarelavoro, ma cercare di creare attorno a noi, con ciò che abbiamo (che quindi abbiamo scelto) unambiente che cifaccia veramentesentire a casa , rilassati, felici e a nostro agio. Siapprezzerà meglio e ci sigodrà fino in fondociò che si possiede e si avrà modo di dedicargli la giusta attenzione.

Il fatto di buttare quindi non va inteso in maniera consumistica (cambiare, cambiare, cambiare) o spregiativa, mal contrario liberare per ricercare quel giusto equilibrio che ci fa stare bene e ci permette di dedicare noi stessi enostro tempo a ciò che ci piace e vedere ogni giorno intorno a noi (e non dentro scatole o in fondo ai mobili… )le cose che amiamo.

Le ragioni che non ci fanno separare da qualcosa che non ci emoziona possono essere due:attaccamento al passato o ansie per il futuro . Fatevi delle domante a proposito. Cercate di abbandonare queste forme mentali ecercate di vedere dicosa avete bisogno nel presente . Non rimanete sepolti mentalmente e fisamente daoggetti superflui perché non sapete cosa state cercando.

Il punto 2 è il più semplice, dopo aver deciso che cosa vogliamo tenere (che solitamente è meno di quantoavessimo prima – non ci sono delle proporzioni definite, perché ognuno è diverso e desidera cose diverse) glitroveremo un posto.

La cosa buona di questo riordino è che non dovrebbe causare l’effetto boomerang , ovvero, quello stranofenomeno di“ma non avevamo messo tutto in ordine la scorsa settimana ??!”. È un riordino eccezionale , che va fattouna sola volta (e va poi, ovviamente,mantenuto – il che si rivela piuttostosemplice ) e dovrebbedurare al massimo 6 mesi (nel senso che si riordina poco per volta, ma efficacemente).

Di seguito ci sono ottimi e semplici consigli per capire da cosa cominciare e per disporre efficacemente gloggetti.

Come riordinare

Liberarsi di ciò che non serve. Come già detto:conservare solo ciò che regala emozioni positive .

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Bisogna riordinare percategoria e non ubicazione (questa è un grande suggerimento!), se no non c’è ordinementale. Non si sa cosa si ha e soprattutto quanto si ha (che solitamente è troppo)! Spesso le cose sonosparpagliate: non si riesce a scegliere bene, né vedere quante cose si possiedono (magari inutili, che occupanspazio o addirittura doppie , triple…, rovinate…).

Non rifilare agli altri (soprattutto familiari) ciò che si butta. Salvoeccezioni in cui gli oggetti possano essereutili ad altri.Selezionare oculatamente le cose da donare: che siano pulite, in buono stato, utili e che possano

piacere a chi le riceve.

Non riordinate di nascosto e non buttate le cose degli altri , non vi compete.

Non forzate gli altri (i vostri familiari) a fare ciò che voi state facendo, vedrete che quando noteranno ilcambiamento che porta a voi e alla casa questo riordino anche loro vorranno essere partecipi.

Assegnate un posto specifico, chiaro e raggiungibile ad ogni cosa e siate costanti . Ascoltate ciò che visuggerisce ilcuore quando decidetecosa tenere e ascoltate cosa vi suggerisce lacasa quando doveteriporre glioggetti .

Organizzate gli spazi nellamaniera piùsemplice possibile.

Mettete in verticale ogni cosa che può stare in piedi.

Lei suggerisce di svuotare la borsa ogni giorno… sì, e poi??Quando comprate dei vestiti o degli oggetti toglieteli subito della scatole o dalle buste ed eliminate il cartellino prezzo (a meno che non siate in dubbio se riportarlo indietro).

Categorie (questo come dicevo prima è un ottimo suggerimento, mette proprio in ordine le idee. Sembra follia,ma poi – una volta visto il risultato – ti assicuro che non lo è. Anche io ero scettica!).

1. Vestiario2. Libri3. Carte4. Oggetti misti5. Ricordi

I ricordi sono la categoria più difficile e va affrontata (con esperienza)dopo tutte le altre per varie ragioni:suscitano molte emozioni, ci incuriosisco e rallentano quindi il nostro lavoro, sono sparsi ovunque (vedi le foto le cartoline d’auguri) ed è difficile liberarsene. I ricordi sparsi andranno messi tutti da parte e affrontati insiemecome ultima categoria.

Si inizia da una categoria personale e ben definite per poi spaziare.

Lecose che ci vengonodonate o cedute sono le piùdifficili da dare via perché sentiamo di tradire la personache ce le ha regalate. Non è così, per due ragioni : lafunzione del regalo, che è quella di renderci felici, di farcicapire che quella persona pensa a noi, a prescindere dal tipo d’oggetto ed è una funzione che si esaurisce nelmomento stesso del ricevimento e quella che spesso tante persone cedono oggetti chenon sono conformi alnostro essere , non ci dicono niente e con i quali non ci sentiamo a nostro agio (uno strano paio di orecchi superpesanti, un vestito troppo aderente, delle scarpe scomode…). Meglio poco ma buono.

Usare le cose (soprattutto quelle nuove)e/è dare loro importanza , e a noi godimento.

Usa delle sottocategorie per riordinare, se no impazzisci!

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Le cose vanno tolte tutte dai loro posti (ripiani, borse, armadi…) e messe sul letto o sul pavimento inmodo da avere una visione organica del tutto (sembra impossibile e da matti, lo so, ma funziona… per quanto miriguarda in sottocategorie ed eventualmente sotto-sottocategorie), dopo di che vanno selezionate e poi rimessein ordine tutte insieme .

1. Vestiario Parti di sopra (magliette, maglioni, top, camicette, camicie, polo,…) Parti di sotto (gonne, pantaloni, pantaloncini, leggins,…) Cose appese (giacche, giacchette, abiti da sera, vestiti, tailleur, completi,…) Calze (anche collant) Biancheria Borse (trousse, portafogli) Accessori (sciarpe, cravatte, papillon, foulards, guanti, manicotti, cappelli,…) Vestiti stagionali (costumi, roba da sci,…) Scarpe e ciabatte

Partire dalla stagione non in corso . Tenere solo ciò che suscita emozioni e ciò che ci sta bene e siamo sicuriuseremo.Non declassare un vestito a “abito da casa” per avere scuse per tenerlo. Non riempiere gli armadi di tute emaglie sporche ingiallite e lacerate.

Consigli per la disposizione : Piegare più vestiti possibile. Piegare cercando il loro“punto magico” o comunque in modo che risultinodei rettangoli che possano più o meno stare in piedi (per le sciarpe o le magliedi microfibra si può anche arrotolarle dopo averle ridotte a un rettangolo)

Posizionarli in verticale una volta piegati (si spiegazzano meno, si trovanomeglio e occupano molto, ma molto meno).

Vestiti areosi e quelli strutturati vanno appesi Consiglia di posizionare per una sensazione di“leggerezza alla vista” i vestitipiù pesanti, scuri e lunghi a sinistra e, a decrescere, quelli più leggeri, chiari ecorti a destra.

Secondo lei è possibile, dopo questo non fare il“cambio di stagione”, cosa che - però - io trovo praticamenteimpossibile.

2. Libri Pubblicazioni generiche (narrativa, gialli, romanzi d’amore, storici,…) Libri d ’uso pratico (manuali, libri di ricette,… ) Libri di scuola o lavoro Libri da guardare (collezioni foto,… ) Riviste e fumetti

Anche qui solo ciò che ci regala emozioni. Il libro che avete letto è già dentro di voi, probabilmente non loleggerete di nuovo.Prenderli tutti e disponeteli come al solito sul letto o sul pavimento, se sono troppi divideteli per categorie.

Consigli per la disposizione: Circondatevi solo di quelli che amate di più, che veramente vorrete leggere. Creare un“olimpo personale” sempre a portata di mano o i n bella vista. Videve rappresentare. Già quello potrebbe bastare.

Disponeteli sempre in verticale. Sono più facili da prendere e reperire. La divisione sta a voi (per titolo, autore, campo, tema, colore, grandezza,amore che provate per lui, frequenza di consultazione,… ).

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3. Carte Dispense (considerate che probabilmente non le andrete mai più a riguardare – il

seminario o il corso ha senso perché viene vissuto, le informazioni sono dentro di voi) Depliant (viaggi, pizzerie, raccolte punti,… ) Carte di credito, estratti conto … (lei dice di buttare tutto… si vede che non vive in

Italia!) Garanzie, imballi e libretti istruzioni (Buttate i libretti delle istruzioni a meno che

non siano insostituibili, tenete sotto controllo le garanzie e buttate quelle scadute,buttate gli imballi – spesso sulla garanzia è scritto che“il prodotto deve essererimandato indietro in un imballo altrettanto sicuro”).

Cartoline (nel momento in cui vengono lette compiono il loro dovere. Se vi piaccionotenetele un po’ esposte e poi buttatele , se invece vi stanno a cuore conservatele, maesaminatele con i ricordi).

Consigli per la disposizione : Nel rimettere a posto suddividere in:

a. In usob. Necessario per tempo

limitatoc. Conservare pertempo

indeterminato a – usare catalogatore verticale trasparente o semplice cartellina trasparenteper le cose incombenti – dovreste cercare di fare in modo che la cartellina siasempre vuota (è anche un ottimo modo per tenere sotto controllo le cose enon rimandare: niente in sospeso!).

b e c – uso frequente o no? Uso frequente: ritagli, documenti, dispense,documenti scolastici, estratti conto da controllare,… Archiviare: garanzie,assicurazioni, contratti,… .

La parola d’ordine qui è ver amente: buttare. Non in maniera menefreghista. Spessissimo teniamo carte che non ciinteressano. Ormai internet risolve moltissimo.

4. Oggetti misti CD, DVD, LP, cassette, VHS, … Prodotti per la cura del corpo (creme, saponi, detergenti, campioni omaggio,…) Cosmetici Pupazzi, bambole Accessori (gioielli – o qui negli oggetti di valore, ombrelli,… ) Oggetti di valore (statue, soprammobili, opere d’arte, argenteria, monete da

collezione,…) Dispositivi elettronici (anche cavi, calcolatrici, tutto ciò che abbia parvenza

elettronica,… ) Utensili di uso quotidiano (cancelleria, fogli,…) Prodotti di uso quotidiano (medicina, detersivi per la casa, fazzoletti, assorbenti,

carta igienica, pitture, vernici, accessori per restauro o stucco, cere, veleni,…) Utensili da cucina Biancheria della casa (strofinacci cucina, lenzuola, coperte, asciugamani,…) Regali (oggetti da regalare, carte e nastri,… ) Vasi, piante e utensili da giardinaggio Accessori per il cucito Cibo e scorte PCs e hardisks (il loro contenuto ovviamente) …………………………………………………………. Altro

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Anche qui, il motivo per cui queste categorie sono così disposte è perché siinizia da qualcosa di personale eben definito .

Non rimandate all’infinito: se non funziona buttatelo. Se è rotto o lo aggiustate o lo buttate .Usate i campioni omaggio : si rovinano dopo poco!Mettete gli spiccioli nel portafoglio o nel portamonete e usateli.Prendete coscienza di ciò che possedete per inerzia e conservate solo quello che per voi significarealmente qualcosa.Non accumulate scorte eccessive! Non vi serve, si rovinano e tutto è risolvibile, al massimo sarà entusiasmantrovare una soluzione!

5. RicordiFoto: più che il ricordo del passato,apprezzate ciò che siete ora! Eliminate le anonime foto di paesaggi.Conservate poche foto significative di ciascun momento.