Post on 25-Jul-2016
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IN QUESTO NUMEROPapa Francesco: Natale, la tenerezza di Dio 2
Per riflettere: i l volto del la misericordia 3
La riflessione di don Giusto: Indifferenza, Scontro, Incontro 6
VITA COMUNITARIA
I l progetto di iniziazione cristiana per bambini e ragazzi: 8
Concorso "Presepe insieme 201 6" 1 0
Vita dei Gruppi: oratorio, luogo di incontri 1 2
Gli auguri di don Federico 1 3
In Como Sud: un'esperienza tra cultura e natura 1 4
Buon compleanno G.T.R. : 45 anni dal la fondazione 1 6
NEWS NEWS NEWS 1 7
PAGINE DI STORIA: I l piastrino del soldato Bruno 1 8
Ricordando la Signora Bonaretti : un impegno per la vita 20
Lettere al Focolare 21
29ma Rassegna dialettale 201 6 22
Le quinte abbondanti: uno spettacolo 24
Concerto di San Martino: un grazie al la Corale di Carimate 25
Calendario l iturgico 26
Anagrafe parrocchiale 27
Calendario pastorale 28
Foto di copertina: Betlemme "Grotta dei pastori" Natività
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PAPA FRANCESCONatale: la tenerezza di DioQuando gli angeli annunciarono ai
pastori la nascita del Redentore, lo
fecero con queste parole: «Questo
per voi i l segno: troverete un
bambino avvolto in fasce, adagiato
in una mangiatoia». I l “segno” è
proprio l ’umiltà di Dio, l ’umiltà di Dio
portata al l ’estremo; è l ’amore con
cui, quel la notte, Egl i ha assunto la
nostra fragil ità, la nostra sofferenza,
le nostre angosce, i nostri desideri e
i nostri l imiti . I l messaggio che tutti
aspettavano, quello che tutti
cercavano nel profondo della
propria anima, non era altro che la
tenerezza di Dio: Dio che ci guarda
con occhi colmi di affetto, che
accetta la nostra miseria, Dio
innamorato della nostra piccolezza.
In questa santa notte, mentre
contempliamo il Bambino Gesù
appena nato e deposto in una
mangiatoia, siamo invitati a
riflettere. Come accogliamo la
tenerezza di Dio? Mi lascio
raggiungere da Lui, mi lascio
abbracciare, oppure gli impedisco di
avvicinarsi? “Ma io cerco il Signore”
– potremmo ribattere. Tuttavia, la
cosa più importante non è cercarlo,
bensì lasciare che sia Lui a
cercarmi, a trovarmi e ad
accarezzarmi con amorevolezza.
Questa è la domanda che il
Bambino ci pone con la sua sola
presenza: permetto a Dio di volermi
bene?
E ancora: abbiamo il coraggio di
accogliere con tenerezza le
situazioni diffici l i e i problemi di chi
ci sta accanto, oppure preferiamo le
soluzioni impersonali , magari
efficienti ma prive del calore del
Vangelo? Quanto bisogno di
tenerezza ha oggi i l mondo!
Pazienza di Dio, vicinanza di Dio,
tenerezza di Dio.
La risposta del cristiano non può
essere diversa da quella che Dio dà
alla nostra piccolezza. La vita va
affrontata con bontà, con
mansuetudine. Quando ci rendiamo
conto che Dio è innamorato della
nostra piccolezza, che Egli stesso si
fa piccolo per incontrarci meglio,
non possiamo non aprirgl i i l nostro
cuore, e supplicarlo: “Signore,
aiutami ad essere come te, donami
5
Per riflettereIl volto della misericordia
la grazia della tenerezza nelle
circostanze più dure della vita,
donami la grazia della prossimità di
fronte ad ogni necessità, del la
mitezza in qualsiasi confl itto”.
(Francesco, Omelia del 24/1 2/201 4)
.CChh ii aamm aattii aadd eesssseerree mm ii sseerrii ccoorrdd ii oossii
Abbiamo sempre bisogno di
contemplare il mistero della
misericordia. È fonte di gioia, di
serenità e di pace. È condizione
della nostra salvezza. Misericordia:
è la parola che rivela i l mistero della
SS. Trinità. Misericordia: è l ’atto
ultimo e supremo con il quale Dio ci
viene incontro. Misericordia: è la
legge fondamentale che abita nel
cuore di ogni persona quando
guarda con occhi sinceri i l fratel lo
che incontra nel cammino della vita.
Misericordia: è la via che unisce Dio
e l’uomo, perché apre il cuore alla
speranza di essere amati per
sempre nonostante i l l imite del
nostro peccato. [Y ] la misericordia
nella Sacra Scrittura è la parola-
chiave per indicare l ’agire di Dio
verso di noi. Egl i non si l imita ad
affermare il suo amore, ma lo rende
visibi le e tangibi le. L’amore,
d’altronde, non potrebbe mai essere
una parola astratta. Per sua stessa
natura è vita concreta: intenzioni,
atteggiamenti, comportamenti che
si verificano nell ’agire quotidiano.
La misericordia di Dio è la sua
responsabil ità per noi. Lui si sente
responsabile, cioè desidera il nostro
bene e vuole vederci fel ici , colmi di
gioia e sereni. È sul la stessa
lunghezza d’onda che si deve
orientare l ’amore misericordioso dei
Il Giubileo Straordinario della Misericordia si è aperto a Roma, l’8 dicembre. Papa Francesco,pellegrino di pace e apostolo di speranza, aveva già aperto, tuttavia, una Porta Santa,domenica 29 novembre, nella cattedrale di Bangui, nella Repubblica Centrafricana.Un intero anno dedicato alla misericordia ci apre alla riflessione e allo studio dei testi propostidal Papa, per accogliere con rinnovato impegno la parola del Vangelo.Proponiamo, a partire da questo numero, alcuni testi di Papa Francesco
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cristiani. Come ama il Padre così
amano i figl i . Come è
misericordioso Lui, così siamo
chiamati ad essere misericordiosi
noi, gl i uni verso gli altri . (
Francesco, Misericordiae Vultus, Bol la
di Indizione del Giubileo
Straordinario del la Misericordia, nn.
2 - 9)
CCoonn ii ll ccuu oorree aall ll ee ppeerrii ffeerrii ee
eessii sstteenn zzii aa ll ii
In questo Anno Santo, potremo fare
l ’esperienza di aprire i l cuore a
quanti vivono nelle più disparate
periferie esistenzial i , che spesso il
mondo moderno crea in maniera
drammatica. Quante situazioni di
precarietà e sofferenza sono
presenti nel mondo di oggi! Quante
ferite sono impresse nella carne di
tanti che non hanno più voce
perché il loro grido si è affievolito e
spento a causa dell ’ indifferenza dei
popoli ricchi. In questo Giubileo
ancora di più la Chiesa sarà
chiamata a curare queste ferite, a
lenirle con l’ol io del la consolazione,
fasciarle con la misericordia e
curarle con la solidarietà e
l ’attenzione dovuta. Non cadiamo
nell ’ indifferenza che umil ia,
nel l ’abitudinarietà che anestetizza
l ’animo e impedisce di scoprire la
novità, nel cinismo che distrugge.
Apriamo i nostri occhi per guardare
le miserie del mondo, le ferite di
tanti fratel l i e sorel le privati del la
dignità, e sentiamoci provocati ad
ascoltare i l loro grido di aiuto. Le
nostre mani stringano le loro mani,
e tiriamoli a noi perché sentano il
calore della nostra presenza,
del l ’amicizia e della fraternità. Che il
loro grido diventi i l nostro e insieme
possiamo spezzare la barriera di
indifferenza che spesso regna
sovrana per nascondere l ’ ipocrisia e
l ’egoismo. (Francesco, MisericordiaeVultus, Bol la di Indizione del Giubileo
Straordinario del la Misericordia, n.
1 5)
OO ppeerraattoorrii dd ii mm ii sseerrii ccoorrdd ii aa
È mio vivo desiderio che il popolo
cristiano rifletta durante i l Giubileo
sul le opere di misericordia
corporale e spirituale. Sarà un
modo per risvegliare la nostra
coscienza spesso assopita davanti
al dramma della povertà e per
entrare sempre di più nel cuore del
Vangelo, dove i poveri sono i
privi legiati del la misericordia divina.
La predicazione di Gesù ci presenta
queste opere di misericordia perché
7
possiamo capire se viviamo o no
come suoi discepoli . Riscopriamo le
opere di misericordia corporale:
dare da mangiare agli affamati, dare
da bere agli assetati , vestire gl i
ignudi, accogliere i forestieri ,
assistere gl i ammalati , visitare i
carcerati , seppell ire i morti . E non
dimentichiamo le opere di
misericordia spirituale: consigl iare i
dubbiosi, insegnare agli ignoranti ,
ammonire i peccatori, consolare gl i
affl itti , perdonare le offese,
sopportare pazientemente le
persone moleste, pregare Dio per i
vivi e per i morti . (Francesco,
Misericordiae Vultus, Bol la di Indizione
del Giubileo Straordinario del la
Misericordia, n. 1 5)
diamo il benvenuto tra i sostenitori de I l Focolare a:
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Carissimi,
nel l 'attesa dell 'incontro ultimo col
Signore che verrà alla fine di ogni
cosa per salvare l 'umanità abbiamo
davanti a noi la scelta tra più modi
di vivere e più pensieri che
influenzano le relazioni tra persone
e soprattutto tra popoli .
Per comodità individuo tre di questi
modi di pensare e di vivere:
l 'indifferenza, lo scontro e l 'incontro.
INDIFFERENZA
L'indifferenza e l'apatia che prima o
poi portano allo scontro sono il
vivere come se l 'altro non esistesse
ed il rendersi conto dell 'altro solo
perché ci ha schiacciato i piedi e ci
è stato di intralcio.
SCONTRO
Lo scontro avviene quando
considero l 'altro, i l diverso per stato
sociale,per nazionalità, per
rel igione. . come un nemico, un
antagonista. Mi scontro perché la
persona che ho di fronte non è un
fratel lo da amare nella verità ma
uno con cui competere,
lottare,perché è più intel l igente, più
ricco e più riconosciuto di me.
Lo scontro tra i popoli , o meglio ,
tra i capi dei popoli avviene per i l
possesso ed il control lo del le
risorse che Dio ha creato per tutti
ma che qualcuno vuole accumulare
per sé provocando guerre e
fomentando rivolte e terrorismi.
Terra, acqua, mineral i , gas, petrol io
sono oggi l 'oggetto del contendere.
Al riguardo invito a leggere le
riflessioni dei giovani sul Fuori
Campo allegato.
INCONTRO
Vi propongo due testi del la
Scrittura.
I l Profeta Daniele scrive: "I saggi
risplenderanno come lo splendore
La riflessione di don Giusto:INDIFFERENZA,SCONTRO,INCONTRO
9
del firmamento, coloro che avranno
indotto molti al la giustizia
risplenderanno come le stel le per
sempre (1 2,3)
Nel Salmo 1 4 leggiamo:
Signore chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Colui che cammina senza colpa,
agisce con giustizia e dice la verità
del cuore. . . . . colui che agisce in
questo modo resterà saldo per
sempre, non sarà mai scosso.
Ecco, perché l 'incontro tra persone
e popoli oggi possa accader
abbiamo bisogno che tra di noi
sorgano astri , punti di
riferimento,persone che inducano
molti al la giustizia, persone che non
vacil l ino, che non siano scosse
perché agiscono con giustizia e
dicono la verità del cuore.
Secondo San Paolo vivere secondo
giustizia significa essere in
comunione con la morte e la
Risurrezione di Gesù da cui sgorga
una vita nuova in cui l 'uomo vive in
Cristo e Cristo vive nell 'uomo.
I l mio augurio per questo Natale è
che in mezzo a noi, nel nostro
quartiere di Rebbio sorgano astri ,
persone che trascinino molti dietro
di sé sul cammino della giustizia.
Tanti auguri.
Giusto Della Valle
Buon Natalee Buon Anno Santodella Misericordiaa tutte le famiglie
1 0
VITA COMUNITARIA
LLoo ssttii ll ee ccaatteeccuu mm eenn aall ee
L’aggettivo “catecumenale” indica
un itinerario che si ispira al
catecumenato senza confondersi
con esso.
Nella Chiesa antica i l catecumenato
era destinato a coloro che, adulti ,
chiedevano di ricevere il Battesimo
per diventare cristiani. Si trattava di
un cammino che poteva durare
anche anni che partiva da un primo
annuncio del Vangelo e
progressivamente inseriva coloro
che lo compivano nell ’esperienza di
fede della comunità cristiana
attraverso l’ascolto della Parola di
Dio, la preghiera e la celebrazione
liturgica, l ’esercizio del la vita
cristiana. Culmine di questo
cammino era la celebrazione dei
sacramenti del l ’ iniziazione cristiana
(i l Battesimo, la Confermazione e la
partecipazione piena all ’Eucarestia)
che avveniva durante la veglia
Pasquale per opera del Vescovo.
I l cammino catecumenale non finiva
qui, ma proseguiva con la
mistagogia, cioè un tempo in cui i
nuovi cristiani consolidavano la loro
vita di fede e la loro presenza
consapevole nella comunità.
I l catecumenato era un vero e
proprio tirocinio al la vita cristiana,
un apprendistato che impegnava la
persona ad entrare
consapevolmente nell ’esperienza
della salvezza offerta da Cristo
attraverso la Chiesa.
LL’’ ii nn ii zzii aazzii oonn ee ccrrii ssttii aann aa
Lo sti le del progetto di iniziazione
cristiana dei bambini e dei ragazzi
ne riassume alcune dimensioni: un
cammino di fede nel tempo, nel la
Il progetto di iniziazione cristiana perbambini e ragazziDa quattro anni, nel la nostra parrocchia, si respira un’aria nuova quando si
parla di catechismo: iniziazione cristiana in sti le catecumenale, mamme e
papà che partecipano agli incontri insieme ai propri figl i e altre novità ancora,
ma educare secondo lo sti le catecumenale cosa significa in concreto?
Vorremmo provare a fare un po’ di chiarezzaY
1 1
comunità, con i sacramenti, con la
famigl ia, con l ’accompagnamento
degli adulti .
Tre sono le parole irrinunciabil i :
Parola (annuncio, narrazione,
testimonianza dei santi e dei
contemporanei, laboratori di ricerca,
pregare la Parola, memorizzareY )
Celebrazione (Sacramenti da
ricevere e da scoprire e preghiera
comunitaria, con celebrazioni
penitenzial i , cura degli atteggiamenti
e del le capacità di porre gesti
rel igiosi, senso della comunitàY )
Testimonianza (mettere in pratica,
condividere esperienze caritative,
imparare facendo, strutturare la vita
del la ChiesaY ).
II ll pprroogg eettttoo dd ii oocceessaann oo
In concreto nelle note del Vescovo
Diego, l ’ i tinerario di iniziazione
cristiana si svi luppa secondo il
seguente percorso:
1 . Un tempo di accompagnamento
alla celebrazione del Battesimo e
all ’educazione cristiana per i fanciul l i
in età 0-6 anni nel contesto della
loro famigl ia: primo contatto degli
operatori battesimali con i genitori in
occasione della richiesta del
Battesimo, accompagnamento alla
celebrazione del Battesimo e
all ’educazione cristiana nei primi
anni di vita e negli anni del la scuola
dell ’ infanzia.
2. Un tempo per la prima
evangelizzazione ai bambini (e
primo annuncio ai genitori che non
avessero partecipato al cammino 0-
6), final izzato ad introdurl i
nel l ’ i tinerario di fede e ad aiutare i
genitori nel la loro opera di
trasmissione della fede ai propri figl i
(durata 1 -2 anni a seconda della
partecipazione alla prima fase).
3. Un tempo per i l discepolato
(oppure catecumenato per i ragazzi
che non hanno ricevuto i l
Sacramento del Battesimo), che
culmina con la celebrazione dei
Sacramenti del la Confermazione e
della SS. Eucaristia, premettendo la
confessione sacramentale (tre
anni);
Gli incontri vengono impostati come
esperienze prolungate di 2-4 ore e
non come ore di lezione. Si
propongono diverse forme di
catechesi: narrazione, memoria,
laboratorio, celebrazione, servizio.
4. Un tempo di mistagogia, durante
1 2
I l presepe propriamente detto è una
rappresentazione con figure mobil i
che ogni anno vengono
opportunamente e diversamente
collocate, secondo una ritual ità
specifica e fortemente connessa al
tempo, e ogni anno, in un tempo
prefissato della tradizione, vengono
tolte e riposte in attesa dell 'avvento
successivo. Per questa mobil ità,
che si traduce in un continuo
comporre e scomporre, fare e
disfare, l 'apporto di chi real izza il
presepe risulta determinante. Ogni
anno mil ioni di persone si mettono
di fronte al la sua realizzazione
portando il carico di problemi e
attese, sia universal i che
Concorso "Presepe insieme 2016"
i l quale i ragazzi sono aiutati a
testimoniare nella Chiesa e nel
mondo la grazia dei sacramenti
ricevuti , si consolidano nella vita
cristiana e si inseriscono
pienamente nella comunità (almeno
un anno). Naturalmente le proposte
di fede non finiscono qui. . .
Non chiediamo alle famiglie di fare le“famiglie catechiste”, ma le coinvolgiamo inun cammino di fede in cui possanocrescere, proprio perché non le lasciamosole.Il cammino di Iniziazione cristiana interpellala vita reale dei bambini, facendo deldiscernimento personale e comunitario uno
dei suoi capisaldi fondamentali. Questocomporterà che alcune famiglie e i rispettiviragazzi vivranno le varie tappe delcammino di iniziazione cristiana ad etàdiverse da quelle che comunementeintendiamo “scolastiche” e questo non cideve spaventare perché è una ricchezza difede.Chiediamo una preghiera per tutte le Equipedegli Operatori Pastorali perché nel tentare,con tutte le fragilità del tentativo, dimodellare questi nuovi cammini sianoguidati dal vero e unico Pastore: Gesù.
Dagli appunti di un Operatore
Pastorale
La parola presepe (o presepio) deriva dal latino praesaepe (o praesaepium),
composto di prae (pre) e saepire (cingere, circondare con una siepe - da
saepes: siepe), ed è propriamente ogni recinto chiuso e, per estensione,
greppia, mangiatoia, stal la. . .
1 3
contingenti , che in modo vario
trovano espressione sul la scena
presepiale, così che i presepi
risultano uno specchio fedele dei
tempi e delle culture che li ospitano.
Rappresentazione della nascita di
Gesù densa di significati contingenti
ed archetipici, i l presepe ci
consente non soltanto di vedere e
guardare, ma mette anche in moto
un procedimento di
immedesimazione e permette a chi
guarda di entrare per così dire nella
scena, di essere attore
protagonista. Di contemplare e
anche di partecipare.
I l tema proposto per i l Concorso
Presepe 201 5 è “La porta della
Misericordia”.
La Misericordia di Dio va oltre i l
peccato. . . Lo riconosce, lo
denuncia, non lo cancella ma,
facendo un passo avanti, lo
perdona e offre la strada per la
redenzione.
Come riconoscere la grande
Misericordia di Dio nella nostra
vitaY I l Santo Padre ci sfida in
questa ricerca proclamando un
intero anno di riflessione su questo
mistero, anno giubilare che si è
aperto l '8 dicembre. La nascita di
Gesù è l'incarnazione della
Misericordia del Padre: quale
occasione migl iore se non la
realizzazione dei nostri presepi di
quest'anno per riflettere e provare a
far vivere questo mistero?
Possono partecipare al concorso
tutti i presepi real izzati da gruppi di
famigl ie (di condomini, rioni, via,
etc. . ), al lestiti in spazi comuni
(portici , corti l i , giardini. . . ) e da tutti
coloro che amano costruire un
presepe.
Coloro che vogliono partecipare
possono dare la loro adesione eenn ttrroo
ii ll 22 22 dd ii cceemm bbrree in parrocchia oppure
telefonando a uno dei seguenti
numeri:
Molteni Angelo 34848831 00
Paduano Michele 3771 61 6200
Don Giusto 3667090468
I presepi saranno valutati da
un'apposita commissione e sarà
premiato i l presepe ritenuto più
attinente al tema. Tutti i partecipanti
saranno successivamente contattati
per concordare il giorno e l 'ora della
visita del la commissione per la
valutazione.
La premiazione avverrà nel
pomeriggio del 6 gennaio 201 6
1 4
Nell 'oratorio del la nostra parrocchia,
molti gruppi ed associazioni sono
impegnati in attività e progetti ,
meritevoli di essere conosciuti e
divulgati .
Uno di questi gruppi è i l gruppo
accoglienza oratorio.
I l gruppo è nato circa un anno e
mezzo fa ed è attualmente formato
da sette persone, la sua
rappresentanza è affidata a
Concetta Romano.
E' un gruppo di amici che si riunisce
una volta al mese per discutere e
confrontarsi sugl i obiettivi prefissati ,
ma soprattutto per i l piacere di stare
insieme con stima reciproca ed
affetto sincero.
Gli obiettivi del gruppo sono:
1 . Privi legiare l 'oratorio come luogo
d'incontro, di relazioni, di
condivisione. Luogo in cui ognuno
possa esprimere le proprie risorse e
testimoniare la propria fede in un
clima di fraternità e di accettazione.
La nostra immagine dell 'oratorio è
quella di un grande e colorato
mosaico, dove ognuno è una
tessera unica e preziosa.
2. Armonizzare le diverse realtà
della comunità parrocchiale
attraverso iniziative che coinvolgano
tutte le associazioni, ital iane e
straniere, che s'incontrano a
Rebbio. Citiamo due esempi
concreti : la cena di presentazione
aperta a tutti i gruppi e i l pranzo
francescano con i senza fissa
dimora del Centro diurno della
Caritas di Como.
3. Valorizzare la solidarietà, la carità
operosa e il servizio cristiano con
uno sti le giocoso e brioso che
trasmetta un forte senso di
appartenenza alla parrocchia.
4. Promuovere la cultura
dell 'oratorio come casa di tutti ,
come ponte tra strada e chiesa, nel
rispetto degli ambienti e degli spazi
comuni.
I l gruppo è aperto a chiunque voglia
aderirvi e disponibi le a collaborare
per la realizzazione di idee, di
attività e di progetti .
gruppo accoglienza oratorio
Vita dei gruppioratorio luogo di incontri
1 5
L’altra sera a Milano ho contato in
zona centro, sei associazioni,
compresa la nostra, che portavano
generi di conforto al le persone
senza fissa dimora. Ero contento,
ma con qualche perplessità. “Nessunbarbone a Milano muore di fame”, mi son
detto.
D’abitudine, a Milano andiamo alla
ricerca dei giovani nel le piazze,
lungo le strade e spesso, in alcune
zone, diffici lmente riusciamo ad
incontrarne qualcuno “lucido” con cui
poter parlare: la droga e l’alcool
regnano sovrani. “A nessun giovane aMilano manca lo svago, il divertimento”, mi
son detto con tante preoccupazioni
dentro me.
Ho condiviso questi pensieri con
una carissima amica, la quale dopo
poche ore mi manda una riflessione
di Madre Teresa di Calcutta. “Lapeggiore malattia oggi e’ il non sentirsidesiderati ne’ amati, il sentirsi abbandonati.Vi sono molte persone al mondo chemuoiono di fame, ma un numero ancoramaggiore muore per mancanza d’amore.Ognuno ha bisogno di amore. Ognuno devesapere di essere desiderato, di essere
amato, e di essere importante per Dio. Vi èfame d’amore, e vi è fame di Dio.”Ecco di cosa si muore a Milano, di
sol itudine!
Sì, i giovani oggi, i senza dimora, i
migranti , gl i emarginati muoiono di
sol itudine!
E io cosa faccio di fronte a ciò? Che
la luce del Natale mi aiuti ad
i l luminare le tante ferite e solitudini
del nostro mondo.
Che la luce del Natale aiuti tutti voi
parrocchiani di Rebbio a camminare
giorno dopo giorno.
Auguri
don Federico Pedrana
Gli auguri di don FedericoLuce per le ferite e le solitudini
1 6
L’incontro, svoltosi i l 6 novembre
scorso presso la sede della ex
Circoscrizione n. 3 di Camerlata per
iniziativa proposta dal circolo di
Legambiente “A. Vassallo” in
col laborazione con l’Assessorato
al la Cultura del Comune di Como,
ha visto l 'adesione di un cospicuo
numero di enti , associazioni, circol i
attivi sul nostro territorio, tra i qual i
la Parrocchia di Rebbio ed i Padri
Comboniani.
La serata è stata pensata per
promuovere, valorizzare, conoscere
questa parte della nostra città,
proponendo una narrazione che ha
collegato diagonalmente il presente
e il passato, dialogando di culture
dei territori piuttosto che di identità,
poiché la cultura è innanzitutto una
forma di apertura e di inclusione.
Una cultura che spesso viene “dal
basso”. Infatti esiste una Como
“minore” che forse così minore non
è! L’ambito a sud, comprendente i
quartieri di Prestino, Breccia,
Rebbio ed anche Camerlata, è ricco
di storia e di storie da raccontare
agli attual i residenti , ed anche a
quell i futuri , al la città intera e ai
numerosi turisti . Ci sono enormi
potenzial ità che se espresse
potrebbero contribuire ad
aumentare i l ivel l i di vivibi l i tà e di
coesione sociale dei residenti ,
ricreando “nuovi” legami con gli
spazi di vita di antica formazione e
con quell i di più recente
realizzazione. E magari potendo
anche ideare nuovi attesissimi posti
di lavoro, poiché queste dinamiche
potrebbero costituire un’occasione
positiva per un turismo sostenibi le
sempre più orientato a cercare
quegli elementi di qual ità che sono
trasmessi dai piccoli borghi ed
anche da certi quartieri ital iani.
Pertanto nell 'ottica di una visione
"policentrica" del la città di Como,
che tiene conto delle specificità del
suo territorio, consolidatosi anche
attraverso la fusione in tempi
relativamente recenti di alcuni ex
comuni di cintura precedentemente
autonomi, è stato ipotizzato un
progetto che fosse in grado di far
emergere la complessità sociale e
culturale del territorio al di là del le
aree di pregio tradizionali del la città.
Così sono stati considerati : i luoghi
In Como SudUn'esperienza tra cultura e natura
1 7
del lavoro (l ’ex asse industriale di
via Paoli), del la social ità (come i
lavatoi, le corti , ecc.), di del izia (le
vi l le padronali o di vi l leggiatura e i
loro giardini come la vil la Giul ini e la
vi l la Giovio); i luoghi del la pietaspopolare (come le chiese ma anche
le piccole edicole votive diffuse), le
emergenze architettonico-ambiental i
(come la fontana di Camerlata, la ex
casa per i l floricoltore Bianchi, la
sede del quotidiano “La Provincia” o
i l parco Negretti). Si è quindi
presentata al pubblico una “brochure”bil ingue che ha sintetizzato i valori
che si è inteso promuovere ma
anche una modalità per dare
“dignità”, ad un ambito della città
che è stato spesso dimenticato.
Alla serata ha partecipato
l ’assessore alla Cultura del Comune
di Como, dott. Luigi Cavadini,
sottol ineando in particolare
l 'esigenza di una circuitazione locale
delle iniziative cultural i e sul la
"consapevolezza" dei luoghi, ed
hanno anche espresso il loro
contributo di riflessioni alcuni
cittadini già impegnati in questi anni
in attività di sostegno della qualità
del la vita nel quartiere. In questa
occasione Don Giusto ha
approfondito i l tema del rapporto tra
cultura locale e culture della
mondial ità, Vittorio Pozzi ha
proposto i suoi ricordi in relazione
al contesto socio-politico dopo la
seconda guerra mondiale, Andrea
Paredi invece quell i afferenti al
cl ima sindacale quando il quartiere
era ancora a vocazione industriale.
Antonella Pinto e Marco Ponte
hanno relazionato rispettivamente
sul le possibi l ità di incidere sul la
realtà locale attraverso la
cittadinanza attiva (PGT e area ex
ospedale s. Anna), oppure mediante
un approccio al territorio “lento”
come quello proposto
dall ’esponente della Federazione
Ital iana Amici del la Bicicletta. Molto
interessanti e da discutere sono
stati poi gl i intermezzi tratti dal testo
“Passeggiate Lariane” di Carlo Linati ,
ed. Boni, autore con percepibi l i
venature manzoniane, letti da
Mariangela Castel l i , e le argute
poesie in vernacolo dell ’”Enrico deRebi”, interpretate dalla figl ia Tiziana
Roncoroni. Ogni ulteriore apporto
sul la materia sarà benvenuto in
quanto è final ità del l ’evento anche
quella di sistematizzare il materiale
documentario raccolto in una
piccola pubblicazione ad hoc oppure
in un agile ebook.
1 8
Buon compleanno G.T.R.45 anni dalla fondazioneCon il Concerto di San Martino del
1 4 novembre, i l GTR ha chiuso un
anno molto importante per
l ’associazione.
E’ stato, infatti , l ’anno in cui i l GTR
ha festeggiato i l suo
quarantacinquesimo “compleanno”,
un traguardo ragguardevole che,
come da consolidata tradizione
ogni cinque anni, doveva essere
debitamente “festeggiato”.
Non potevamo non aprire, i l primo
marzo, con il doveroso ricordo dei
Soci defunti , in particolare i l nostro
fondatore, Mario Bianchi, al quale
abbiamo voluto dedicare la Via
della Sapienza: lui stesso aveva
fortemente voluto che il GTR la
regalasse all 'intera comunità di
Rebbio. Prima della Santa Messa,
celebrata dal Rettore del Seminario
di Beit Jala, Abouna Jamal Kader, i l
GTR ha, quindi, fatto posare una
lapide all ’ inizio del la Via della
Sapienza e l’occasione è stata uti le
per provvedere anche al
completamento della Via stessa,
tramite la posa di una nuova
ringhiera.
Le iniziative per i l
quarantacinquesimo sono poi
proseguite nel corso dell ’anno,
trovando una partecipazione
numerosa e coinvolta anche al di là
degli Amici Soci del GTR: si è
passati dal la gara cicl istica
“Garibaldina”, al concerto del coro
Dalakopen, tenutosi i l 23 maggio, a
due anni dal la morte di Mario, al la
bel la e coinvolgente esibizione del
Corpo Musicale di Rebbio, fino al
concerto dei Campanari di
Bergamo con la possibi l ità di
vedere all 'opera un gruppo di
madonnari nel week end del 6 e 7
giugno.
Dopo l'estate, nel mese di
settembre, i l torneo di calcio
giovanile organizzato dagli “Amici di
Ivano Introzzi” presso il campo
dell ’Oratorio di Rebbio ha
assegnato il trofeo " Mario Bianchi"
e i l 4 ottobre si è tenuta la
tradizionale battel lata che
quest'anno ci ha portati sino
al l 'Abbazia di Piona, mentre a
cavallo tra ottobre e novembre gli
amici di teatro di Mario, in
1 9
NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS
collaborazione con la
Filodrammatica di Rebbio ed i
ragazzi del la compagnia teatrale
delle Quinte Abbondanti, ci hanno
regalato due splendide serate con i
loro spettacoli . Abbiamo infine
organizzato una mostra di auto e
moto d'epoca, interval lata da un
meravigl ioso pranzo a base di
“tocc”, polenta tipica di Bellagio.
A chiusura di questo anno per noi
molto intenso colgo l ’occasione per
ringraziare tutti i col laboratori del
GTR e tutti quanti ci hanno aiutato
ad organizzare il nostro
quarantacinquesimo, perché senza
il loro impegno e la loro passione
quasi nul la di tutto ciò sarebbe stato
possibi le.
Vorrei poi ringraziare in particolare
don Giusto e la Parrocchia di
Rebbio per la consueta “ospital ità”
presso l’Oratorio, che ha reso
possibi le real izzare le iniziative del
quarantacinquesimo in quella che
da sempre è la casa del GTR.
Roberto Durini
Presidente GTR
Don Italo Mazzoni, vicario a Rebbio dal 1 980 al 1 991 , è stato nominato
parroco di Lenno e di Isola Ossuccio, mantenendo l'incarico di Vicario
episcopale per i l Coordinamento pastorale. Don Giuseppe Tentori, anch’egl i
vicario a Rebbio, dal 1 966 al 1 974, sarà collaboratore in entrambe le
parrocchie.
La nostra comunità parrocchiale l i accompagna nella preghiera, affidando al
Signore il loro ministero.
20
“Ho ancora nel naso l’odore che faceva ilgrasso sul fucile mitragliatore arroventato.Ho ancora nelle orecchie e sin dentro ilcervello il rumore della neve che crocchiavasotto le scarpe, gli sternuti e i colpi di tossedelle vedette russe, il suono delle erbesecche battute dal vento sulle rive del Don.”Così l ’ inizio de Il sergente nella neve:
ricordi del la ritirata di Russia (1 953),
di Mario Rigoni Stern, la storia di un
gruppo di alpini ital iani sul fronte del
Don, nel secondo confl itto
mondiale, “narrata con una
semplicità tanto più artisticamente
valida in quanto espressione di
un'esperienza duramente vissuta
ma dominata da un senso che
oltrepassa la vicenda personale per
farsi al lusivo del dramma di tutto un
popolo trascinato in un'avventura
fol le. ”
In quelle lande desolate,
probabilmente nel campo di
prigionia di Miciurinsk, nel la Russia
sudoccidentale. morì , i l 31 dicembre
1 942, anche Bruno Trombetta. Nato
a Como, nel 1 91 4, dopo un primo
periodo di servizio mil itare tra i l
1 934 e il 1 936, Bruno Trombetta fu
richiamato nel 1 941 e assegnato al
1 20° Reggimento Artigl ieria
Motorizzata della 3° Divisione
Celere “Principe Amedeo Duca
d’Aosta”, destinato al la campagna
di Russia.
Di lui , sarto a Rebbio, la famigl ia (i
genitori , tre fratel l i e una sorel la)
non ebbe più notizie. Come molti
altri , fu dichiarato ‘disperso in
Russia’.
Nel 201 0, a distanza di circa
settant’anni, è stato ritrovato i l suo
piastrino, grazie al l ’ impegno di
Antonio Respighi di Abbiategrasso,
consigl iere della sezione milanese
dell ’ANA, Associazione Nazionale
Alpini. Respighi, con un gruppo di
soci del l ’ANA, nel corso di alcuni
viaggi in Russia, è riuscito a
recuperare circa trecento piastrini ,
poi restituiti ai parenti dei caduti. I
piastrini di riconoscimento dei
soldati ital iani sono stati ritrovati
prevalentemente nella zona di
Miciurinsk. Si può ritenere che
anche Bruno Trombetta “sia finito,
PAGINE DI STORIAIl piastrino del soldato Bruno
21
come più di ottantamila militari italiani,prigioniero dell’Armata Rossa, nellaseconda metà del gennaio ‘42, costretto aripercorrere a piedi il percorso della ritirata(le marce del “davai”) fino alle stazioniferroviarie posizionate al di là del Don ecaricato sulle tradotte che trasportavano imilitari catturati nei campi di prima prigionia,come quello di Miciurinsk, nella regione diTambov, dove persero la vita quindicimilasoldati italiani. I campi di prima prigioniaerano assolutamente privi di qualsiasiorganizzazione e di ogni forma diassistenza per i militari prigionieri, chemorirono a migliaia per le conseguenze diferite, malattie e congelamenti contrattidurante la ritirata”.
Lo scorso mese di apri le, al la
sorel la Rina, ultranovantenne, ora
residente presso la casa di riposo
Vil la San Fermo e per l ’occasione
accompagnata da alcuni nipoti , è
stato riconsegnato il piastrino di
Bruno, durante una cerimonia
presso la Sala Consil iare del
Comune di San Fermo. Un piccolo
pezzo di metal lo consumato, ricordo
di una vita spezzata, nel l ’assurdità
del la guerra.
as
I l Gruppo Alpini di Abbiategrasso,
Sezione di Milano (tel. 0384.521 45
– 349.1 534002) sta riordinando il
copioso materiale fornito da
tantissimi parenti di Caduti in
Russia, per realizzare un’iniziativa
che aiuti a mantenere viva la
memoria di tanti giovani caduti.
22
All ’ inizio di novembre, è scomparsa
Giacomina Camurri Bonaretti , per
tutti nel quartiere la signora
Bonaretti .
Nata i l 25 dicembre 1 91 9 a Rolo, in
provincia di Reggio Emil ia, la
signora Bonaretti era arrivata a
Como nel novembre 1 949: aveva
seguito i l marito che, dipendente
della Landini Trattori, era stato
trasferito nel l ’azienda di Camerlata,
aperta in quegli anni, uno dei primi
tra i tanti lavoratori emil iani giunti in
città.
Giacomina, già diplomata ostetrica
a Modena, aveva poi iniziato a
lavorare presso la Maternità in Via
Pasquale Paoli (ora sede del Liceo
Giovio): “Era molto conosciuta nelquartiere”, racconta una vicina di
casa, che, con Giacomina, ha
condiviso i primi momenti del
soggiorno comasco all ’ interno dello
stabil imento Landini. “Tutti lachiamavano, ha seguito molte mamme etantissimi bambini.”Dal carattere aperto e gioviale, era
sempre allegra: amava l’opera, i l
canto e lo stare in compagnia. “Erauna brava mamma”, continua la vicina
di casa. “Una donna forte e con una fedeprofonda, che non mancava mai allacelebrazione eucaristica”.Durante la l iturgia funebre, i
sacerdoti presenti, don Giusto, don
Sergio Bianchi e don Giovanni
Corradini, hanno ricordato i l suo
grande impegno a favore della vita.
Un impegno che la signora
Bonaretti ha testimoniato dalla cul la
al la vecchiaia, nel la cura dei bimbi
e, anni fa, nel l ’assistenza al marito
malato.
Ricordando la Signora BonarettiUn impegno per la vita
23
LETTERE A IL FOCOLARE
Genti le redazione, approfitto del lo spazio per sottoporre a voi e al la
comunità una riflessione.
Da qualche giorno, in via Lissi, sono esposti alcuni cartel l i messi dal la
scuola materna che invitano a "l iberare la scuola" dal le auto.
Alleluia! Nella speranza che i vari genitori e parenti che si avvicendano
nell 'accompagnamento dei bimbi si risveglino dal torpore che li rende
schiavi del la macchina e maleducati, proporrei un'iniziativa simile anche in
parrocchia. C'è bisogno che io descriva la situazione dei parcheggi attorno
alla chiesa in occasione delle messe o di altre attività oratorial i "di
richiamo"?
Non siamo stati capaci di uti l izzare bene l'apertura di cancell i e sbarre
operata da don Giusto e puntualmente trasformiamo spazi di incontro o
anche di semplice passaggio pedonale in un'accozzaglia di macchine.
Eppure c'è un ampio parcheggio a 1 00 metri. . .
Nonna Dada
LLaa rreedd aazzii oonn ee rrii ssppoonn dd ee::
Cara nonna Dada, come si può darti torto!
L'iniziativa della Scuola Materna di Rebbio è sicuramente lodevole e
speriamo sia ripetuta in altre scuole comasche, per i l bene di tutti ma
soprattutto dei piccoli utenti .
Siamo certi che don Giusto ed il consigl io pastorale della parrocchia
rifletterà anche sull 'uso del corti le del l 'oratorio e della parrocchia che si è
trasformato in parcheggio anziché luogo di incontro, tradendo la buona fede
di Don Giusto stesso che aprendo cancell i e sbarre si è affidato al nostro
buon senso.
Grazie per la riflessione.
E' una rubrica aperta a tutti : i l focolare accoglie segnalazioni, curiosità,domande e quant'altro possa essere di interesse per la comunità. Bastascrivere a parrocchiarebbio@gmail.comLe lettere non devono superare i 600 caratteri.
24
29ma rassegna dialettaleanno 2016TEATRO NUOVO DI REBBIO
Como – Via Lissi, 9 – tel. (031 ) 59.07.44
www.teatronuovorebbio. it
Sabato 9 gennaio ore 21 .00
PENSIONE VITTORIA - Compagnia Teatrale “I Ruzanivul” - Cucciago
Sabato 1 6 gennaio ore 21 .00
BRUT COME EL PECAA - Compagnia Teatrale “Amici del Teatro” - Bellano
Sabato 23 gennaio ore 21 .00
L’ ÜSELL DEL MARESCIÀLL - Compagnia Teatrale “I Quattro Venti” -
Arcisate
Sabato 6 febbraio ore 21 .00
UNA STORIAY CUMPLICADA!! - Compagnia Teatrale “La Crisal ide” –
Olgiate Comasco
Sabato 1 3 febbraio ore 21 .00
LE PILLOLE D’ERCOLE - Associazione Culturale Teatrale “Gli Adulti” -
Buccinasco
Sabato 20 febbraio ore 21 .00
LE VIE DEL MONDO - Associazione Culturale Musicale “Baule dei Suoni” –
Como
Sabato 27 febbraio ore 21 .00
PIO ALBERGO “LA CASA DEL BEL SORRISO” - Compagnia Teatrale “IL
Ponte” - Merone
25
Sabato 5 marzo ore 21 .00
TRI I PULASTER (Y e una caponera) - Compagnia Teatrale “La Donghese” -
Dongo
Sabato 1 2 marzo ore 21 .00 e Domenica 1 3 marzo ore 1 5.00
LA BADANTE - Compagnia Comica Lariana - Como
Sabato 1 9 marzo ore 21 .00
I PECAA DE GIUVENTÜ SE PAGAN CAAR - Compagnia Teatrale “Città di
Como” - Como
Sabato 2 apri le ore 21 .00 e Domenica 3 apri le ore 1 5.00
UN COEUR A FICC - Filodrammatica Teatro Nuovo di Rebbio
Sabato 9 apri le ore 21 .00
LASSA PÜR CH’EL MOND EL DISA - Compagnia Teatrale “I sempr’alegher”
– Parabiago
Sabato 1 6 apri le ore 21 .00
EH SÌ MA PERÒ EHY - Compagnia Teatrale “ I Matiröö – Vacallo (Canton
Ticino)
Sabato 23 apri le ore 21 .00
LA CAPELADA DELL’ARTURO - Compagnia Amatoriale “Svitol” - Lipomo
Ingresso: Euro 1 0,00
Prenotazioni: i l giorno dello spettacolo dalle ore 1 4.30 alle ore 1 6.00
telefonando al nr. 031 -590744, oppure presso il teatro nello stesso orario o
nelle altre giornate di apertura.
E’ possibi le prenotarsi via e-mail , entro le ore 1 2 del giorno precedente lo
spettacolo, col legandosi con il sito del teatro. Le prenotazioni saranno
ritenute valide sino a 5 minuti prima dell ’ inizio del lo spettacolo.
26
"Le quinte abbondanti"Uno spettacolo fantasticoSapevo già che fossero una
compagnia bri l lante e infatti a
teatro, in occasione dello spettacolo
dedicato al GTR pro Terra Santa, ci
sono andato con tutta la famigl ia.
Sono lo stesso riusciti a
sorprendermi, regalando al pubblico
una serata da sganasciarsi dal le
risate.
Tra il pubblico c'era qualcuno che in
alcuni momenti non riusciva a
trattenersi, con la moglie a dargl i
gomitate nel fianco per farlo
smettere. . . uno spettacolo nello
spettacolo.
La commedia che ci hanno regalato
titola “Taxi a due piazze” ed è una
famosa pièce teatrale opera del
commediografo inglese Ray
Cooney.
E' la storia di un tassista dalla
doppia vita, con due famigl ie che
abitano a poca distanza l 'una
dall 'altra e delle sue rocambolesche
avventure e invenzioni nel tentativo,
vano, di mantenere il segreto. Una
trama che diventa sempre più
incalzante, piacevolmente intricata,
fino a che si perde il fi lo e, tra una
risata e l 'altra, ci si trova a
scorticarsi le mani dagl i applausi.
Gli attori sono stati davvero bravi,
disinvolti , briosi e perfettamente
inseriti nel la parte.
Dietro tutto questo, invisibi le ma
indispensabile, c'era una grande
regia. Brava Marilena Bianchi.
Grazie ancora, Quinte abbondanti,
che ci avete regalato un aiuto per la
Terra Santa ed una piacevolissima
serata.
27
Concerto di San MartinoUn grazie alla Corale di CarimateAnche quest'anno il GTR ha voluto
regalare alla Parrocchia di Rebbio e
a tutta la comunità i l tradizionale
“Concerto di San Martino”.
E' stata una bella serata nella quale
abbiamo festeggiato i l Santo
patrono e che, nel contempo, ha
concluso ufficialmente i
festeggiamenti per i l
quarantacinquesimo del GTR.
Abbiamo cercato qualcosa di bel lo,
che potesse raccogliere i l
gradimento di tutti e potesse
onorare adeguatamente le due
ricorrenze.
Ci siamo riusciti !
A cantare per noi, i l 1 4 Novembre, è
arrivata la Corale “Angelo Sala” di
Carimate, diretta dal maestro
Antonello Rizzella, organista
Stefano Stefanoni e una ventina di
bravi cantanti tra cui spiccava la
voce della soprano Simona
Garbagnati.
La serata è stata piacevole, la
navata centrale della chiesa era
gremita e l 'attenzione del pubblico
costante.
I l repertorio, di quasi venti brani, ha
spaziato tra vari generi, epoche ed
autori per concludere con un
trascinante gospel.
Desidero sottol ineare l 'esecuzione
di alcuni brani composti dal lo stesso
maestro del coro, i l quale ha
dimostrato di essere un bravo
compositore oltre che direttore.
La corale è stata indubbiamente
brava e gli applausi non sono
mancati.
Ho trovato commovente l 'inizio del la
serata, quando i coristi sono giunti
“in scena” uno ad uno, cantando e
portando, ognuno sul palmo della
mano, una candela che è stata poi
posata sul l 'altare a ricordo dei morti
nei tragici episodi di Parigi.
Eravamo in chiesa e sono certo
che, assieme alle note del coro, più
di una preghiera è salita al cielo.
28
martedi 8: festa dell ’ Immacolata Concezione apertura anno santo a
Roma: preghiera nelle parrocchie
Avvento: ore 8.1 5 recita del le lodi segue S.messa feriale
domenica 1 3: in cattedrale e nei luoghi individuati apertura porta della
misericordia per anno santo: ritrovo ore 1 6 basil ica del S.
Crocefisso – segue processione alla cattedrale - S.messa.
Novena di Natale
mercoledi 1 6: inizio novena ore 20.30 in chiesa
sabato 1 9: ore 1 6.30
domenica 20: ore 1 4.30 - al le ore 21 .00 in chiesa concerto corpo musicale
lunedi 21 : ore 20.30 al termine celebrazione comunitaria del
sacramento della riconcil iazione
martedi 22: ore 20.30 segue al cine-teatro tombolata alebbio
giovedi 24: dal le 1 5 al le 1 9 confessioni per tutti
ore 1 6.30 conclusione novena e presepio vivente
ore 23 veglia animata dai giovani
ore 24 S. messa di mezzanotte
venerdi 25: Natale del Signore - S. messe ore 7.30 – 1 0.00 – 1 8.00
sabato 26: S. Stefano - S. messe ore 1 0.00 – 1 7.30 prefestiva
giovedi 31 : ore 1 7.30 s.messa e canto te deum segue in oratorio
capodanno 201 6 con le associazioni del quartiere
CALENDARIO LITURGICO
29
ANAGRAFE PARROCCHIALE
54 GIGLIO MARGHERITA
55 CONTE LUIGI
56 PADERNO LILLIANA
57 MASIERO GIOVANNI
58 MASIERO GIANPAOLO
59 ARNOLDI FERMILIANA
60 TORCHIANA GRAZIELLA
61 LUCCA LETIZIA
62 ARRIGHI MARIA
63 CAMURRI GIACOMINA
64 RODA INES
65 CASARIN ANGELO
66 ROSSINI ANGELA
67 RAO MARIO
68 MAMELI MARCELLO
CCii hh aann nn oo pprreecceedd uu ttoo nn eell ll aa ccaassaa dd eell SS ii gg nn oorree
BB aatttteezzzzaattii nn eell ll aa ffeedd ee dd eell ll aa CChh ii eessaa ee dd eeii GG eenn ii ttoorrii
UU nn ii ttii nn eell ssaaccrraamm eenn ttoo dd eell mm aattrrii mm oonn ii oo
6 ROMANZIN ROBERTO e LANNA CHIARA
7 FERRARI ENZO e LIMARDO MARIA GRAZIA
Celebrato a Portichetto
8 BERGAMINI LUCA e ALESSANDRINI ELISA
Celebrato a S.NICOLO' di CALCARA - BOLOGNA
9 COMBATTI ANTONIO e EMANUELE TATIANA
Celebrato a MOLINARA – BENEVENTO
1 0 TOPPACCINI DANIELE e PIZZINO DEBORA
Celebrato a CERISANO - COSENZA
1 1 ESOSA ALEX EMMANUEL
1 2 SGHEIZ CAMILLA
1 3 VAGHI FRANCESCO
1 4 DELLA VIGNA LODOVICA
1 5 MARTINEZ ALESSIA
1 6 BOTTURI MADDALENA
1 7 POGLIANI MARCO
1 8 VIESTI FEDERICO
1 9 MATERA NICOLO’
20 BALBO IVAN
30
DICEMBRE
dal 1 6 al 24: novena di Natale
venerdi 25: Santo Natale
giovedi 31 : ore 1 7,30 S. messa e canto “te deum” segue in oratorio
capodanno 201 6 con le associazioni del quartiere
GENNAIO
venerdi 1 : giornata mondiale del la pace. S. messe ore 1 0.00 e 1 8.00
mercoledi 6: Epifania del Signore. S. messe ore 7.30 - 1 0.00 - 1 8.00
ore 1 4.30 ritrovo dai padri comboniani inizio processione
(via Lissi – chiesa ) vespri, benedizione – bacio del S.
Bambino. Al termine premiazione concorso presepi.
domenica 1 0: festa dei battesimi 201 5
domenica 1 7: marcia della pace
dal 1 8 al 25: settimana di preghiera per l ’unità dei cristiani
domenica 24: giornata dei migranti
domenica 31 : festa del patrono del nostro oratorio san Giovanni Bosco
FEBBRAIO
mercoledi 1 0: le ceneri. S.messe ore 8,30 – 1 7,00 - 20,30
giovedi 1 1 : anniversario apparizione Madonna a Lourdes, giornata
mondiale degli ammalati
MARZO
Dal 9 al l '1 1 : S. quarantore
domenica 1 3: pel legrinaggio parrocchiale al la chiesa della Divina
Misericordia di Maccio per l 'Anno Santo
domenica 27: Santa Pasqua
GIUGNO
domenica 1 2: festa anniversari di matrimonio
CALENDARIO PASTORALE