GUERRA&PACE progetto il Quotidiano in classe classe 4°F liceo scientifico E.Majorana Anno...

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GUERRA&PACEGUERRA&PACE

progetto “il Quotidiano in classe” classe 4°F liceo scientifico E.Majorana

Anno scolastico 2006/2007

L’IRRESISTIBILE TENTAZIONE DELLA GUERRA

“Centrale per le aspettative moderne è

la certezza che la guerra sia

un’aberrazione seppur inarrestabile. E che la pace sia la norma per

quanto irraggiungibile. Ovviamente nel corso

della storia non è questo il modo in cui

la guerra è stata considerata.

LA GUERRA E’ STATA LA NORMA E LA PACE L’ECCEZIONE.”

Non esiste periodo storico che non abbia

conosciuto conflitti più o

meno devastanti: conflitti tra imperi, tra stati, guerre civili, guerre tribali, guerre di religione e faide etniche.

La guerra appare uno

strumento quasi ordinario per

regolare controversie

politiche, economiche o

etnico-religiose.

Cosa spiega quest’irresistibile tentazione della guerra, in ogni latitudine e in ogni tempo?

Cosa giustifica l’”entusiasmo dei combattenti”, la crudeltà irrazionale gratuita, l’insensibilità al dolore degli altri, che si manifestano in tutti i conflitti anche contemporanei?

L’istinto aggressivo- distruttivo della specie,il controllo delle risorse, la

volontà di oppressione e di egemonia, gli interessi politici, strategici ed economici,

il FANATISMO,il RAZZISMO, l’ODIO RELIGIOSO sono tutti ingredienti che

hanno concorso e concorrono in misura diversa a determinare e alimentare le

situazioni di conflitto.

È lecito pensare che tutte le guerre sono uguali, oppure occorrono distinzioni in

relazione agli scopi dei conflitti? Esiste la guerra “giusta” o la violenza in quanto tale vanifica la nobiltà dei fini? Le risposte non

sono affatto scontate…

ISTINTO O CONSAPEVOLEZZA?

Che rapporto c’è tra la guerra e la realtà biologica, istintuale dell’uomo?

Gli animali raramente uccidono individui della stessa specie, poiché la selezione naturale li ha

dotati di meccanismi inibitori che bloccano la

loro aggressività nel momento in cui

gli”sconfitti” manifestano

comportamenti di sottomissione o di resa.

Ma l’umanità ha sviluppato una tecnologia offensiva sofisticata, per uccidere e sterminare a distanza, senza avere avuto il tempo di sviluppare meccanismi inibitori corrispondenti.

Con la stessa struttura istintuale dei suoi antenati preistorici, l’uomo contemporaneo si trova a maneggiare micidiali strumenti di morte.

SULLE CAUSE DELLA GUERRA….

Per quanto la specie umana possa avere una

propensione innata all’agressione, la storia

sembra dimostrare che le guerre non sono originate

dagli “istinti” degli individui o dei popoli ma da una serie di fattori economici, politici ed

ideologici che sono un prodotto dell’umanità “civile”.

Quel che avvenne in realtà fu che la storia venne confusa con la biologia.

Poiché non si può attribuire la distruttività alla nostra civiltà,

bisogna giustificarla come risultato dei nostri istinti. Ma i fatti parlano diversamente.

LA GUERRA MALE NON NECESSARIO

Se riteniamo la guerra come un male talvolta necessario, dobbiamo per converso ammettere che la pace è spesso un bene insufficiente e che vi sono benicome la libertà e la giustizia che la precedono nella scala valoriale…

…eppure “nella visione globale della storia la pace finisce per

essere un valore in ultima istanza superiore alla guerra:

nella sua necessità la guerra è pur sempre un male, nella sua insufficienza la guerra è pur sempre un bene”.(Bobbio)

IL FASCINO OSCURO DELLA GUERRA

Perché la guerra esercita ancora un certo fascino sugli

uomini?

• La guerra è una droga spacciata da “coloro che ne

creano il mito”

• per molti rappresenta una sospensione del ritmo monotono della

normalità che può dare un “senso” alla vita

• la guerra semplifica il giudizio, non contempla sfumature, c’è solo il

bianco e il nero, il bene e il male, noi e loro, i nostri nemici, sviliti e quasi

privati dei connotati umani.

MOVIMENTI PACIFISTI,

GLOBALIZZAZIONE E NON

VIOLENZA

Fortunatamente in Fortunatamente in molti è forte lamolti è forte la

volontà di volontà di contrastare la guerra,contrastare la guerra,

il movimento il movimento pacifistapacifista

internazionale internazionale denuncia la violenzadenuncia la violenza

in ogni ambito, in ogni ambito, rivendicando il valorerivendicando il valore

della non violenza della non violenza come filosofia di vitacome filosofia di vita.

La nonviolenza contemporanea si

basa su un concetto di

responsabilità individuale e

collettiva autocentrata!

A proposito di responsabilità individuale….

Per la pace

in ricordo di

RACHEL CORRIE

Pochi giorni fa a Gaza, ha perso la vita una giovane pacifista, Rachel Corrie di soli 23 anni. Era una studentessa dell’Università di Olympia (Washington), e faceva parte del movimento per la giustizia e la pace.

Con la sua associazione pacifista aveva organizzato iniziative in occasione dell’anniversario dell’11 settembre, per ricordare sia le vittime delle stragi, sia quelle della guerra in Afghanistan.

Quest’anno Rachel aveva deciso di passare dalla teoria all’azione, andando in Israele, dove si era unita al gruppo filo palestinese Movimento Internazionale di Solidarietà.

Con questa Associazione partecipava ad azioni, per bloccare le ruspe israeliane, che cercavano di abbattere le case dei kamikaze e dei loro parenti, nei territori palestinesi.

Agli amici in diverse email aveva scritto: “Abbattono le case anche se si trova la gente dentro, non hanno rispetto di niente

e di nessuno”

Il 15 Marzo in un’azione a Rafah nella striscia di Gaza, Rachel era con i suoi amici per cercare di opporsi alle demolizioni.

“Era seduta sulla traiettoria del Bulldozer, il conducente l’ha vista, ha proseguito e le è passato sopra” ha dichiarato Joseph Smith, militante pacifista americano.

“la ruspa le ha versato sopra la terra e poi si è messa a schiacciarla” ha aggiunto Nicholas Dure, un’altro suo

compagno

I compagni hanno cercato in tutti i modi prima di fermare la ruspa, e poi di prestare i soccorsi, ma non c’è stato niente

da fare.

Rachel Corrie a soli 23 anni ha perso la vita, mentre difendeva, con il proprio corpo e le sue idee, il diritto dei cittadini palestinesi ad avere un’abitazione ed una terra.

Le autorità israeliane hanno dato diverse versioni dell’accaduto tutte smentite dalle documentazioni fotografiche e dai testimoni.

La giovane è stata uccisa a sangue freddo in modo barbaro, mentre si interponeva in modo pacifico.

Rachel e i suoi compagni hanno denunciato che ogni giorno decine e decine di case vengono distrutte nella striscia di Gaza, che un bombardamento ha danneggiato i pozzi di acqua dolce nel campo profughi di Rafah e che gli stessi non potevano essere riparati dai manovali palestinesi senza esporsi al fuoco israeliano.

GUERRE GIUSTE E INGIUSTE

“La teoria della guerra giusta muove da un’analogia con la nostra comune comprensione del diritto individuale all’autodifesa:

come è giusto che una persona difenda sé od altri da una violenza, così è lecito che uno stato muova guerra per difendere sé od un altro stato aggredito.”

“Non si tratta di stabilire se la guerra sia legittima o se, invece, non lo sia. La vittoria non è possibile. La guerra non è fatta per essere vinta, è fatta per non finire mai.”

George Orwell

Il concetto della legittimità della guerra è dunque relativo.E’ innegabile però

che ogni conflitto provochi irreparabili conseguenze …

Fino a che punto dovremo arrivare per dire

??

Educhiamoci pian piano alla pace

Appunti per la pace…

"No alla guerra! La guerra non è sempre inevitabile. E' sempre una sconfitta per l'umanità"

Giovanni Paolo II

"La vera scelta non e' tra non violenza e violenza, ma tra non violenza e non esistenza... Se non riusciremo a vivere come

fratelli moriremo tutti come stolti".

Martin Luther King

"La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato

d'animo, una disposizione alla benevolenza, alla

fiducia, alla giustizia.“

B. Spinoza

"La religione non deve mai essere utilizzata come motivo di conflitto. Cristiani e

musulmani, insieme con i credenti di ogni religione, sono chiamati a ripudiare la

violenza per costruire un'umanità amante della vita, che si sviluppi nella giustizia e

nella solidarietà."

Giovanni Paolo II

"Non ci sono mai state una buona guerra e una cattiva pace."

B. Franklin

A cura di:Federica Azzolini

Milena Di Giacomo

Marco Santilli

Azzurra Valente

Maria Assunta Vallone

Un particolare ringraziamento alla professoressa Mena Falcione che ci ha permesso di realizzare questo progetto.