Transcript of Grammatica araba. Manuale di arabo moderno con esercizi e cd audio per l’ascolto
Grammatica araba
Grammatica araba
Con Grammatica araba giunge anche ai lettori italiani il metodo di
apprendimento della lingua araba di Luc-Willy Deheuvels, che fin
dalla sua prima pubblicazione in Francia nel 1993 ha dato prova di
validità ed efficacia: un corso di lezioni per capire, leggere e
scrivere l'arabo moderno, lingua dei media e della letteratura del
mondo arabo .
In questa traduzione italiana curata da Antonella Ghersetti
dell'Università Ca' Foscari di Venezia- adattata alle esigenze
degli italofoni - il metodo conserva le caratteristiche di
chiarezza, semplicità e attualità che hanno determinato il successo
dell 'originale francese e la sua adozione in molte università
anche italiane.
Grammatica ·araba
Manuale di arabo moderno con esercizi e cd audio per
l'ascolto
Volume 2
Marie-Claire Djaballah-Boulahbel
ZANICHELLI
Copyright© 2011 Zanichelli editore s.p.a., Bologna [2103]
Edizione originale in lingua francese: Manuel d'arabe moderne.
Volume 2 - Nouvelle édition di Luc-Willy Deheuvels © 2008 (première
éd. 1994), L'Asiathèque- Maison des langues du monde- 11, cité
Véron, 75018 Paris www.asiatheque.com info@asiatheque.com
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memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo
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traduzione sono riservati per tutti i paesi. L'acquisto della
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diritti né li esaurisce.
Prima edizione: febbraio 2011
Redazione: Anna Rita Pasi Realizzazione editoriale: Exegi s. n.e.,
Bologna Realizzazione del cd per l'edizione italiana e
registrazioni: Massimo Piani Sound&Image Design; (speaker)
Ilaria Garaffoni Copertina: Miguel Sal (progetto grafico e
ideazione); Exegi s.n.c. (realizzazione); Veronica Vannini
(redazione) Supporto al rinnovamento delle soluzioni grafiche:
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Chiusura redazionale: gennaio 2011
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Stampa: Grafica Ragno Tolara di Sotto, Ozzano Emilia
(Bologna)
Grammatica araba
Grammatica araba Lezione 16. Testo .......................... » 15
Lessico........................................ » 17 Grammatica
.................................. » 19
l Il periodo ipotetico ""l 0 ~ 1\ "l 0
, (\ a ~r ~ (1 parte) ....... » 19 2 La flessione dei ,cinque
nomi
~l ; Lo..: • .' )l\................... » 21
3 Il "complemento assoluto"
~~ J~L .................. » 23 4 Dimostrativi e i(iiifa
................ » 23 5 Verbi col doppio accusativo........ » 23 6
Il perfetto nelle frasi ottati ve..... » 24 7 Nomi con la hamza
instabile..... » 24
Traduzione del testo ...................... » 25 Esercizi .. ....
.. .. .. .. .......... ...... .. ....... » 26
Lezione 17. Testo........................... » 29
Lessico........................................ » 32 Grammatica ..
................................ » 34
2 Il passivo J~l: i verbi di l'forma .................... »
37
3 Mai, sempre ............ ...... .. ........ » 39 4 In-, dis-
................................. » 39 5 Le frasi relative senza
~
antecedente:::;, L. e (,>J.)I ...... » 40 6 A proposito della
particella~ .. » 40
Traduzione del testo ...................... » 41 Esercizi .... ..
................ ...... .. ......... » 42
Lessico........................................ » 48 Grammatica
.................................. » 50
l L'imperativo })Il .................... » 50 2 La grafia della
hamza ............. » 53 3 Assimilazione; vocali di
legamento ............................. » 55 Traduzione del testo
...................... » 57 Esercizi .. .......... ...... ..
.................. » 58
Lezione 19. Primo testo.................. » 61 Lessico (Primo
testo) ..................... » 62 Secondo
testo............................... » 63 Lessico (Secondo
testo).................. » 64 Grammatica
.................................. » 66
l Il passivo: le forme verbali derivate .. .. .. .... .. ...... ..
.. .. ........ » 66
2 Il nome diptoto
~ AJlll )l """";""""" )) 70
4 L'eccezione: la particella )l\ ...... » 70 Traduzione del testo
.............. ~....... » 71 Esercizi .. .. .. .. .. ...... ..
...... .. .. .. ......... » 72
Lezione 20. Testo .......................... » 77 Lessico
........................................ » 79 Grammatica
.................................. » 81
l Il verbo assimilato J~l ~\ ......................... )) 81
2 Il verbo concavo J o "' o 'i. J o <....Jy-:-')11 ~\
...................... )) 83
Traduzione del testo ...................... » 87 Esercizi .... ..
.. .. .. .... .. ............ ......... » 87
Lezione 21. Testo.......................... » 91
Lessico........................................ » 93 Grammatica
.................................. » 95
2 Le decine ......... ...................... » 99 Traduzione del
testo .................... .. » 100 Esercizi . . . . . .........
... ........... ...... ..... » 101
Lezione 22. Testo.. .... .... ....... .. .... ... » 105 Lessi co .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . » 106 Grammatica ....... ... ... ... ... .... ........
... » 108
l L'elativo o ;::; J o~
~ ~l (2" parte) ... ...... » 108
2 La coniugazione di~.... . ....... » 109 3 I numerali cardinali:
da l a 99
J o 'i. J ...
~')i\ ~j;J\ .......... .. ......... .. )) 110
4 Assimilazioni dell'a• forma. ....... » 113 Traduzione del testo
.... ......... ...... ... » 114 Esercizi . . . . . . . . . . ... .
. . ....... ........ .. .. .... » 115
Lezione 23. Testo. .. ........ .. .. ..... ...... » 119 Lessico...
..... .. .......... ...... .............. » 121 Grammatica .. ....
.... .... .. ........ .... ...... » 123
l Il verbo difettoso
~l:JI ~1_{1" parte) ..... ... ... » 123
2 La particella ... \L ......... ......... .. . » 132
3 La particella J;- .................... » 132 Traduzione del testo
...................... » 133 Esercizi . . . . . . . . . . ... . . .
... ........... ...... ... » 134
Lezione 24. Testo..... ................. .... » 138 Lessico..... ..
................. .. .......... .. .. » 140 Grammatica .. ......
.......................... » 142
l Il ve~bo dife~oso (2" parte):
~~~ · ··········· · ········ ··· ··· »142
Traduzione del testo ... ....... ... ..... ... . » 148 Esercizi . .
. . . . . .. ....... ...... ....... ... .... ... » 149
4
2 Il periodo ipotetico ~_:.ili~\ (2"parte) ... ... .
Traduzione del testo ... ..... .... ........ . .
Lezione 26. Testo .............. .... ........ » 169 Lessico... ...
..... .. ... ..... ...... ... ... ...... . » 171 Grammatica ....
...... ....... ..... ........ .... » 173
l I numerali cardinali: 100 e oltre J o ~ J "" "" ~')i\ ~j;J\ .....
...... ............. )) 173
2 I numerali ordinali ' •:1\ J ' , ' !\ t:.s:i? ~ ..Uo.l
••••••••••••• •••••• ••••• •
.-- . ·"•<- ... <--3 Le fraz10m J~ C .r-' ....... . ))
177
)) 179
4 L'espressione dell'ora ............... » 179 5 L'annessione
impropria ·-4:Jq .;1\\ :Ul,o )'\. .................... )) 181
Traduzione del testo .. ........ ........... . » 181 Esercizi . . .
. . ..... .. . . . . . . ... ....... .. . . . . . .. .. » 182
Lezione 27. Testo .. ........................ » 185 Lessi co . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.. . » 188 Grammatica .......... ..... .............. ... .. »
190
l I participi dei verbi difettosi .... .. . » 190 2 Il ma~dar dei
verbi difettosi . . . .. » 197 3 I plurali quadrilitteri in _ ...
..... » 197
-4 Il caso di "rottura dell'ic;lafa" .... » 198 Traduzione del
testo ................ ..... . » 199 Esercizi .. . . . ... ... . ..
. .. .. ... ... . . ........ .... » 200
Lezione 28. Testo ....... ......... ... ....... » 204 Lessi co . ..
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . » 206 Grammatica ...... ...... .... ................ . .
1!1~1. ........... ............. ...... . . 2 Lo iarf di tempo e di
luogo
' J ' . ,,..... , 'l . ' ~l\ ·,• 1;. y~.>..o..!) 9 ..... .1 J.r·
·""" """ ""
3 Applicazione: l'espressione della data ... ... ..... .
)) 208 )) 208
Traduzione del testo ................... ... p. 214 Esercizi . .. .
. . . . . . .............. ...... ......... » 215
Lezione 29. Testo.......................... » 219 Lessico.........
....... ........................ » 221 Grammatica ........
................... ....... » 224
1 Il complemento di fine o scopo; il complemento di causa
~ J)..i;J\. ..... ...................... )) 224
2 Il])al (approfondimento) ......... . » 224 3 I nomi propri:
flessione e genere » 225
Traduzione del testo ...... ..... ........... » 228 Esercizi . ....
..... .. ........ ... . . .. .. . . . . ...... » 229
Lezione 30. Testo .... ......... ... .......... » 233
Lessico............. ..... ................. ..... » 235 Grammatica
.................... ... ........... » 238
J ~
1 Il \.A esclamativo ~l \.A ..... » 238 2 Il passivo dei verbi
con
radicali deboli ... .... ................. » 238 3 Un caso
particolare di attributo:
& -~l \ ~\ ........................ )) 239 -'
Grammatica araba
Testi vocalizzati ......................... » 247
Correzioni degli esercizi Lezione
16.................................... » 284 Lezione 17 ..... ...
....... .............. ....... » 286 Lezione 18 ......
............................. » 289 Lezione 19...
.................... ..... ........ » 291 Lezione 20
................................... » 294 Lezione 21............
...... ..... ... .......... » 297 Lezione 22
................................... » 300 Lezione 23
................................... » 303 Lezione 24
................................... » 305 Lezione 25
................................ ... » 308 Lezione 26
................... ............. ... » 310 Lezione 27
.................................... » 313 Lezione 28 ...... ......
... ..... ........ .. .. .. . » 315 Lezione 29
................................ ... » 318 Lezione 30
................................... » 322
Appendici Lessico Arabo-Italiano.... ..... ......... » 328 Lessico
Italiano-Arabo.................. » 352
Indice degli argomenti.................. » 383
PREFAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA
Questo secondo volume della Grammatica araba permette di completare
l'acquisizio ne delle nozioni elementari di lessico, morfologia e
sintassi iniziata con lo studio della prima parte del metodo. I due
volumi rappresentano infatti due fasi comple mentari di un unico
ciclo di apprendimento che garantisce l'acquisizione degli stru
menti essenziali per accostarsi a testi scritti in arabo standard
moderno. Lo studente che intenda affinare la propria preparazione
linguistica e familiarizzare con altri re gistri della lingua
araba (per esempio quello della letteratura classica) dovrà per
tanto orientarsi verso strumenti di lavoro appositamente
concepiti.
La scelta di proporre agli studenti italiani il metodo di
apprendimento della lin gua araba di Luc-Willy Deheuvels nasce da
un'attenta considerazione della sua ef ficacia pedagogica, già
messa alla prova con buoni risultati in diverse università
italiane. La semplicità e la chiarezza delle spiegazioni,
l'attualità del lessico e i cri teri di urgenza e frequenza che
sostengono la presentazione della materia rendono questo manuale
uno strumento di lavoro particolarmente adatto ai corsi creati a
se guito delle riforme che hanno investito l'università.
Nel curare l'edizione italiana si è resa necessaria nelle
spiegazioni grammatica li qualche lieve modifica, utile ad
adattare il volume agli studenti italofoni. Altri in terventi
minori, dettati dalla pratica didattica, sono stati operati per
rendere di più immediata memorizzazione alcuni contenuti delle
lezioni. In particolare, la spiega zione delle trasformazioni nei
verbi di ultima debole è stata alquanto snellita. Tale intervento
ha lo scopo di facilitare allo studente l'apprendimento delle forme
verba li; chi desiderasse ulteriori delucidazioni sui processi
fonetici inerenti può utilmen te consultare qualche grammatica
dell'arabo classico. I dati biografici relativi agli autori
contemporanei citati sono stati aggiornati quando ciò si è reso
necessario, in particolare per le date di morte. Le indicazioni
bibliografiche proposte nelle note a piè di pagina e in queste
pagine introduttive sono state adattate al pubblico italia no.
Sono inoltre state arricchite con l'aggiunta di testi di
riferimento e di pubblica zioni non contemplate nell'edizione
francese che potrebbero essere di interesse per gli studenti
italiani. Il Lessico finale , che nell'edizione originale prevedeva
solo il ri mando alla lezione in cui il lemma era presentato, è
stato riformulato in maniera da offrire immediatamente il
traducente del termine cercato, sia dall'arabo che dall'ita
liano.
Una particolare espressione di gratitudine vada agli studenti di
arabo dell'Uni versità Ca' Foscari di Venezia che, prima della
pubblicazione della versione italiana del manuale, hanno raccolto
la sfida di accostarsi alla lingua araba passando attra verso un
'ulteriore lingua straniera e che, nonostante le iniziali
timidezze, hanno sa puto trarre sicuro giovamento da questa
iniziazione mediata. È mio auspicio che,
6
Grammatica araba
come i cafoscarini, gli studenti delle altre università italiane
possano trovare in que sto metodo un utile strumento di lavoro. Un
ringraziamento vada anche all'editore Zanichelli che ha accettato
di pubblicare l'edizione italiana del metodo, così come all'é~uipe
editoriale che ha affrontato con competenza e pazienza le asperità
tecni che che si sono ma n mano presentate nel lavoro di
pubblicazione.
Antonella Ghersetti Università Ca' Foscari, Venezia
7
PRESENTAZIONE
Questo volume costituisce la continuazione della Grammatica araba.
Manuale d'ara bo moderno con esercizi e cd audio per L'ascolto che
permette di completare l'avvia mento alla conoscenza dell'arabo
standard moderno, la lingua nazionale di tutti i paesi membri della
Lega Araba. È la lingua usata per scrivere (nella letteratura, nel
la stampa, nella corrispondenza, nella cartellonistica ... ) e per
parlare in occasioni formali o ufficiali (radio, televisione,
discorsi, conferenze ... ). Si tratta di una lingua molto vicina ai
registri classici del Corano, il testo sacro di riferimento per
tutti i musulmani, e della letteratura medievale. In un secondo
momento sarà opportuno completare l'apprendimento di questa varietà
di arabo con la conoscenza di una del le varietà colloquiali
(dialetti) usate nell'ambito della comunicazione orale sponta nea
e nelle conversazioni della vita quotidiana. A questo proposito va
sottolineato che una solida acquisizione degli elementi
fondamentali dell'arabo moderno garan tisce anche un rapido
apprendimento dei registri dialettali. Nel mondo arabo si pos sono
individuare due grandi famiglie di dialetti , ciascuna con diverse
ramificazioni: i dialetti occidentali (tunisino, algerino,
marocchino ... ) e quelli orientali (egizia no, siro-libanese,
iracheno ... ). Oltre a queste varietà, anche le parlate urbane e
le parlate nomadi hanno tratti pertinenti specifici. Questa
pubblicazione comprende anche alcune indicazioni bibliografiche per
chi volesse completare l'approccio alla lingua araba moderna con
l'apprendimento di un dialetto.
Il Manuale è frutto della necessità di avviare il più rapidamente
possibile gli stu denti allo studio dell'arabo: il secondo volume
corrisponde dunque alla seconda parte di questa iniziazione. Ben
lungi dal pretendere di insegnare l'arabo in trenta lezioni, molto
più modestamente questo lavoro si propone di offrire ai principian
ti (frequentanti o autodidatti) le nozioni minime indispensabili
per affrontare i testi moderni. Questa competenza, che costituisce
l'obiettivo dei due volumi, permette an che l'acquisizione di una
chiave d'accesso agli altri registri della lingua araba. Il me
todo si focalizza sull'acquisizione delle strutture morfologiche e
sintattiche di base; l'arricchimento in termini di lessico resta
limitato, ma è compensato dall'avvio alla consultazione dei
dizionari (per i quali qualche titolo viene proposto in
bibliografia).
Organizzazione del metodo: si sono mantenute tutte le
caratteristiche del pri mo volume, alle quali i principianti sono
già abituati . In particolare, i testi delle le zioni sono
presentati in due versioni, una vocalizzata e una non vocalizzata.
Il testo posto all'inizio di ogni lezione non è vocalizzato, ma i
testi di tutte le lezioni sono riuniti e presentati in scriptio
piena in un 'apposita sezione alla fine del volume. Lo studente
potrà cominciare con l'uno o con l'altro, secondo le sue capacità;
l'essen ziale è che raggiunga una lettura sicura in entrambe le
grafie. Aiutandosi coi cd, sui quali i testi sono tutti registrati,
si eserciterà a ripetere e a leggere grazie alla corre-
8
Grammatka araba
zione fornita dal supporto audio. Imparare a leggere senza vocali è
uno degli sco pi precipui che questo lavoro si prefigge proponendo
l'acquisizione progressiva dei principali schemi morfologici della
lingua. I numerosi esercizi incentrati sulla voca lizzazione e
basati sull'applicazione delle regole apprese permettono così di
passare dall'iniziale memorizzazione del testo non vocalizzato alla
resa ragionata delle vo cali predicibili. In questo volume, anche
nei testi vocalizzati, l'articolo è scritto sen za vocale o segno
di legatura.
Ogni testo è corredato di un lessico che prevede accanto a ogni
parola il tradu cente arabo interamente vocalizzato, in modo da
permettere una lettura corretta sin dall'inizio; in caso di bisogno
la lettura potrà essere controllata ascoltando il cd au dio. A
ogni parola è accostata una breve frase che la contestualizza;
nella maggior parte dei casi la frase è tratta dal testo stesso, e
presentata senza vocali. L'acquisi zione del lessico offrirà così
anche l'occasione di guadagnare una maggior dimesti chezza con la
grafia usuale e di accedere più facilmente al testo non
vocalizzato. Il lessico è disposto in colonne al fine di rendere
più semplice la memorizzazione e, in particolare, di rendere
possibile l'uso di maschere. Alla fine del volume un Lessico
generale raccoglie tutti i lemmi visti.
Ogni lezione presenta le regole essenziali della grammatica. Le
spiegazioni sono voluta mente semplificate per consentire al
principiante autodidatta di orien tarsi facilmente. Ogni regola è
sempre illustrata da una precisa applicazione, ed è spesso dedotta
da esempi già memorizzati nelle lezioni precedenti. Scansione e
pro gressione sono state minuziosamente studiate per seguire il
più possibile criteri di gradualità e razionalità. Ulteriori opere
di riferimento per la grammatica araba sono proposte nella
bibliografia che accompagna il volume.
Le lezioni terminano con una serie di esercizi che permettono di
fare il punto delle conoscenze acquisite e di metterle in pratica.
Le correzioni di tutti gli eserci zi sono riunite alla fine del
volume. I cd audio contengono le correzioni di tutti gli esercizi
che prevedono la lettura a voce alta, lezione per lezione. Gli
esercizi che pre vedono la correzione audio sono contrassegnati
dal simbolo
Alla fine delle lezioni si troveranno dei promemoria che richiamano
succinta mente alcuni punti da ricordare grazie agli esempi
selezionati. Essi hanno la funzio ne di chiudere la lezione e
aiutare lo studente a memorizzarne i contenuti.
Per quanto riguarda l'orale, è indispensabile pronunciare
correttamente i fone mi e rispettare il ritmo della lingua,
soprattutto la scomposizione in sillabe lunghe e brevi. Lo stesso
vale per l'apprendimento orale del lessico, delle espressioni e
delle strutture apprese. A tal fine questo metodo propone vari
dialoghi che mirano a ren dere l'apprendimento più vivo e
spontaneo, giocando a volte con i limiti oltre i qua li un
parlante madrelingua ricorrerebbe all'uso del dialetto.
L'apprendimento orale è
su p portato dal materiale sonoro che accompagna questo metodo. I
cd audio conten gono la registrazione di testi , parole e frasi
presentati nel lessico di ogni lezione, le correzioni degli
esercizi di lettura e degli esercizi strutturali.
9
* * *
Questo metodo si è strutturato a poco a poco davanti a un pubblico
di studenti le cui osservazioni e ragionevoli domande hanno non
poco contribuito a renderlo più ric co: a costoro va dunque la mia
gratitudine. Rivolgo un sentito ringraziamento a He daya
el-Charkawi e Maged Mansy per i loro consigli assennati e il loro
prezioso aiuto. Un grazie del tutto particolare devo ai poeti,
romanzieri ed editori arabi cui si è fat to appello e a tutti
coloro, e sono numerosi, che mi hanno incoraggiato e guidato.
Per questa edizione ho potuto contare sulla collaborazione di
Marie-Claire Dja ballah-Boulahbel; sull'attenta rilettura di
Christiane Thiollier e sulla composizione di Pierre Hémon,
assistito da Jean-Marc Eldin: a tutti vadano i miei più sentiti
rin graziamenti.
lO
et Civi/isations Orienta/es) , Parigi
Grammatica araba
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12
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LANE E. W., An Arabic-English Lexicon, 8 vol., Londra, Williams
& Norgate, 1863-1893 (e successive ristampe).
Arabo dialettale BADAWI El-S., HINDS M., A Dictionary of
Egyp
tian Arabi c, Beirut, Librai re du Li ba n, 1986. (LARITY B.,
STOWASSER K., WOLFE R., A Dic
tionary of Iraqi Arabic, Washington D.C., Georgetown University
Press : 1964 (e suc cessive ristampe).
HARRELL. R.S. (comp. by Th. Fax), A Dictio nary of Moroccan
Arabic, Washington, Ge orgetown University Press, 1966 (The
Richard Slade Harrell Arabic Series; 9).
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Algérie de l'ouest, Parigi, Langues & Mondes - L'Asiathèque,
coll. L & M- Langues 0', 2003.
Riviste pedagogiche Al Moukhtarat. Revue pédagogique de la
pres
se arabe, trimestrale, Parigi, IMA, 1987-. Études arabes. Dossiers.
Rivista annuale con
testi arabi e traduzione annotata in fran cese, inglese, italiano
e spagnolo, Roma, PISA!, 1962-.
TextArab. Revue bimestrielle publiée avec le concours de I'Union
Européenne et de la Direction des collèges et des lycées, Pari gi,
Association Arabe et pédagogie, 1990- 2002.
Grammatica araba
TRACCE DEI CD
CD 1 Lezione 16 Traccia l. Testo. Traccia 2. Lessico. Traccia 3.
Correzione degli esercizi. Esercizio B.
Lezione·17 Traccia 4. Testo. Traccia 5. Lessico. Traccia 6.
Correzione degli esercizi. Esercizio B.
Lezione 1B Traccia 7. Testo. Traccia 8. Lessico. Traccia 9.
Correzione degli esercizi. Esercizio 2.
Lezione 19 Traccia 10. Primo testo. Traccia 11. Lessico del primo
testo. Traccia 12. Secondo testo. Trac cia 13. Lessico del secondo
testo. Traccia 14. Correzione degli esercizi. Esercizio 3. Traccia
15. Correzione degli esercizi. Esercizio 9.
Lezione 20 Traccia 16. Testo . Traccia 17. Lessico. Traccia 18.
Correzione degli esercizi. Esercizio 9.
Lezione 21 Traccia 19. Testo. Traccia 20. Lessico. Traccia 21.
Correzione degli esercizi. Esercizio B.
Lezione 22 Traccia 22. Testo. Traccia 23. Lessico. Traccia 24.
Correzione degli esercizi. Esercizio B.
Lezione 23 Traccia 25. Testo. Traccia 26. Lessico. Traccia 27.
Correzione degli esercizi. Esercizio B.
(02 Lezione 24 Traccia l. Testo. Traccia 2. Lessico. Traccia 3.
Correzione degli esercizi. Esercizio 9.
Lezione 25 Traccia 4. Testo. Traccia 5. Lessico. Traccia 6.
Correzione degli esercizi. Esercizio 7.
Lezione 26 Traccia 7. Testo. Traccia 8. Lessico.
Lezione 27 Traccia 9. Testo. Traccia 10. Lessico
Lezione 2B Traccia 11. Testo. Traccia 12. Lessico. Trac cia 13.
Correzione degli esercizi. Esercizio 2. Traccia 14. Correzione
degli esercizi. Esercizio 3. Traccia 15. Correzione degli esercizi.
Eser cizio 4. Traccia 16. Correzione degli esercizi. Esercizio
B.
Lezione 29 Traccia 17. Testo. Traccia 18. Lessico. Traccia 19.
Correzione degli esercizi. Esercizio B.
Lezione 30 Traccia 20. Testo. Traccia 21. Lessico. Traccia 22.
Correzione degli esercizi. Esercizio 10.
13
plurale del plurale " ~ femminile (abbreviazione di ..:.....; y
)
il verbo, transitivo diretto, ammette come complemento oggetto solo
un nome designante un essere animato
il verbo, transitivo diretto, ammette come complemento oggetto solo
un nome designante un essere inanimato
J> , o il verbo, transitivo diretto, ammette come complemento
diretto sia un no me designante un essere animato che un nome
designante un essere ina- nimato
J>o il verbo è doppiamente transitivo diretto
*[.}J] forma teorica
~ ascolta il cd
agg. aggettivo masc. maschile art. artistico mi l. militare coll.
collettivo par. paragrafo con. coniugazione pers. persona eco n.
economico p l. plurale Eg. Egitto qlcu. qualcuno f. forma qlco.
qualcosa femm. femminile re li g. religioso fig. figurato sin g.
singolare lett. letteralmente soc. sociale L. lezione sto r.
storico
14
~
4.\ ~ Jl ":)_p J l:J J '1' \,j~ ~l.,aj iY.. ul~ y~l ~
«! i):;, .... ~» :4J~w-- ~~ u~ J>-~
:~JW~J
~ l
\ Questo testo è liberamente ispirato al romanzo autobiografico
i~:/1 (I giorni), di~ ..1 (1889-
1973), scrittore egiziano di fama mondiale. Il romanzo è stato
tradotto in italiano da Umberto Rizzita
no (I giorni, Roma, Istituto per l'Oriente, 1965, 2 vol.). La
prefazione della traduzione francese (Jean
Lecerf, Gaston Wiet, Le Livre des Jours, Parigi, Gallimard, 1947.
n. ed. 1989) è stata scritta dal premio
No bel per la letteratura André Gide. '. ~ li~: Nostro signore,
come viene chiamato dagli alunni della scuola coranica. Rizzitano
nella sua tra-
duzione rende con sayyedna, che richiama la pronuncia
dialettale.
r ):;_..:.J\: il Protettore. Si tratta di uno dei 99 nomi di Dio,
ciascuno dei quali corrisponde a uno dei suoi
attributi (si veda Angelo Scarabel. Preghiera sui nomi più belli: i
novanta nove nomi di Dio nella tradizio ne islamica, Genova, Mari
etti, 1996). La formula Jt;... ~si pronuncia quando si entra in
casa d'altri, per
avvisare del proprio arrivo e per permettere agli abitanti di
prepararvisi.
15
~ \ ~
ùts"J .0~':11 ? \5~ ~ ~J y~ u..ç.. 0iJ ,. ~ lll ' ,. !Il ~ ~
.J~ . ~)4 i~\ \h ~ ùts" ~\ ùl ':11 \~ ~ ù~ ':11
~ t~l ~ i~~ .J'bJ i~l ~~ ~ u..ç.. r_?J
~ .J'bJ i~l ~~ ~ y~l Jl u..ç.. ~JJ .~1 ~
t I giuramenti pronunciati tre volte sono quelli più solenni
(l'assenza di ii alla fine di ..:..'W verrà spiega
ta più avanti, .,. L. 22). J\, quando si trovi dopo il suono i si
pronuncia senza enfasi della lam, .,. ~. o ~ J\ ~:che Iddio ti
conceda il successo (sull'uso del perfetto in questa formula .,.
par. 6).
1 ~:indumento simile a un abito con le maniche lunghe, fatto
perlopiù di panno. Il francesejupe (gon
na, sottana) proviene da questa parola. Per la terminologia
relativa gli indumenti si può consultare
Reinhart Pieter Dozy, Dictionnaire détaillé des noms de vétements
chez les Ara bes, Amsterdam 1845 (rist.
Beirut, Librairie du Liban, [1970)).
16
..A 'o ~ l ~ dimenticare
. \~ lk.A>- 0\_;JI .k...i.>- ) ~ ..A (..:.) ~ conoscere a
memoria; conservare(+ masdar)
..A ~ o r ~ l r ~ biasimare ( + masdar) ' ,
iJl (~)
-~~ "i(..:.)~ divertirsi; farsi gioco di
-~-.;l>- ..A (-;-) Jl;. tagliare (capelli), rasare
.ii..\,!~~~ ..A (..:.) er: indossare
.~~~ ~ ~ o _,. ' . regolare (spec. un abito da cerimonia)
~
o y~ l yJ$-.~K accusare qlcu. di mentire {2.)
. ..,....-i~~::.:- _,. ~ o J?. l J~ onorare qlcu. con qlco. {21
)
J
.~ ~ ~ .0i ~~i ~ o J _,. ~ )2 l !.-' ii giurare qlco. a qlcu. ( 41
)
. .t:.:....ll !l i ·~i . . ~ r./ J>o~I~Ì dare ( 41 )
. yly.JI -J ::.~) -i ~;?.l ~;) esitare {51 )
. ·if~~~~~~ J - · ' l ' ' -·l esaminare {81
) o~~-
)
"GI ... \ '" . (. .:f., figlio (.,. par. 7 )
.)~\ l..i.P. ~ ~~ u\5' :.,~ := "" ·· - (. ~ bambino;
ragazzino
.y~l Jl~J J \5 .. ~ '~~w. 1:. Y. kuttab; scuola coranica
.~\~ ,. , J ~ .... ,
. .. . 4:>J y. l _,. &>-J ;_;j barba (. . '
·ty.JI d~ o~i l .. J (. tY. panno
18
+Il • .,. .;
. wl:...::.. '11 r.i ~ J~ wt5"" J J (. l-d~ eccellente,
brillante
~ \~ molto (dopo l'agg.)
(~)....,;1é. J~ calma!(= calmati!)
* La declinazione di questo plurale sarà presentata più avanti ("'
L. 19)
GRAMMATICA ~ "
1 Il periodo ipotetico~~\ ~l {1° parte)
Nella lingua araba si considerano tre diversi gradi di probabilità,
a ciascuno dei quali corrisponde una specifica particella che
precede il verbo della protasi. Sia nella pro-
, " ;;:i
tasi (.1 )_r. (. .1 _r. lett. condizione) che nell'apodosi (~~l
yl-* lett. ri-
sposta alla condizione) il verbo è al perfetto.
~
Se viene, andremo al cinema. Quando viene, andremo al cinema.
19
~
. ~l Jl ~~ ~G:- 0l Se venisse, andremmo al cinema.
O Nella lingua moderna, c'è poca differenza nell'uso tra 01 e l~ l
e si preferisce usa-o • • re 1~1. Abbiamo già trovato la particella
01 nell'espressione:
• • '~ o . 4lll ~L::. 01 Se Dio vuole.
~
3) Ipotesi irrealizzabile o irrealizzata (periodo ipotetico
dell'irrealtà): la parti cella usata ,_è_;}. In genere si fa
precedere all'apodosi la particella monolittera J (detta ~_:,.:;.JI
yl~ i~); la frase si costruisce come segue:
Apodosi Protasi
perfetto perfetto
Per esempio:
. ~l Jl ~l.J ~G:- _;} Se fosse venuto, saremmo andati al
cinema.
La frase potrebbe anche significare Se mai venisse, andremmo al
cinema; l'interpre tazione è suggerita dal contesto.
20
Tre nomi molto brevi, e soltanto singolari, presentano
l'allungamento delle vocali di flessione quando sono i primi
termini di un' iòafa. Si tratta di:
..::...Ì padre .. t t l fratello .. '
~suocero.
Quando invece non sono seguiti da un complemento del nome hanno una
declinazio ne perfettamente regolare:
Primo termine dell'i., afa Indefinito
J ·i ~l •i ~ .
oy. • ' y. yl Nominativo ~)\
~t>-i ~- ~~~ t>-i • ~
~l ·i ~
~~ ~l . l Caso obliquo . ' if:" c • J J ' \ ~ir;- .. ' Nominativo
~)\ o_r--r- t>" \___; ~~ ~i~ •
~ Accusativo ~~
~ ~i~ t>" Caso obliquo ~~ •
D Quando sono seguiti dal pronome suffisso di prima persona
singolare, questi no- o ' '
mi hanno come esito 1../:-i, ~i e~' invariabile per tutti i
casi.
21
Grammatica araba
A questo elenco di tre parole, se ne devono aggiungere altre
due:
- ol)i (. rJ ~ocsa: quando è primo termine di un'ic;lafa può avere
sia la flessio ne normale (& la tua bocca) che la flessione
con allungamento della vocale
J
Primo termine dell'i"iifa Indefinito
~~ ~li o ~ w Accusativo
J
- )~che ha, che possiede, possessore di: viene sempre usato come
primo termine di un'ic;lafa, con allungamento delle vocali di
flessione:
• . ·-L \~ t::; ~ - ..
Nominativo
Accusativo
l /
In alcune espressioni familiari e nei soprannomi si usa yi al posto
di)~: ~ }.Ì è l'espressione correntemente usata per designare un
uomo con la barba.
D )~ ha come femminile ul~, parola che si trova in espressioni già
note come per 0
esempio i Y. ~ b un bel giorno . •
22
lezione 16
,.... o o ,..
3 Il 11complemento assoluto"~\ J~l Per rafforzare o precisare il
senso di un verbo o di un participio si può ricorrere all'uso del
ma1;>dar corrispondente, all'accusativo e posto immediatamente
dopo il verbo o il participio. Questa costruzione (corrispondente
all'accusativo interno) si
chiama complemento assoluto~\ J~\: ~ o Cl
.l;,~~\ ~~1 Fumoltostupito.
Si può anche aggiungere al maf 'Ul mutlaq un aggettivo, una frase
relativa o un complemento del nome:
.\~~ i.._;J t.:J
·~~ t_wJ8~1
Si innalzava per l'altezza di due metri.
L'affermazione può essere rafforzata o attenuata mettendo al posto
del maf'Ul "'J
mutlaq Y o~ all'accusativo, seguiti dal ma1;>dar al caso obliquo
(e costruen- do così un'ic;l.afa):
Fu al colmo dello stupore.
Si innalzava sino a una certa altezza.
4 Dimostrativi e i<Jafa
Quando un dimostrativo si riferisce al primo termine di un'ic;lafa
si deve obbligato riamente mettere dopo il secondo termine
dell'annessione:
U..~ ~~~L,.:, questo padrone del ristorante
Raderò questa mia barba.
Alcuni verbi si costruiscono con due accusativi:
Diede la gubba a sayyedna (il maestro).
23
Mi ha insegnato la lingua araba.
/ /
Me l'ha insegnata.
6 Il perfetto nelle frasi ottative
Nelle frasi ottative al congiuntivo italiano corrisponde il
perfetto arabo: , J' ....
! ~ .\111 é? Che Dio ti conceda il successo!
Che Dio ti conservi!
Dio ti benedica! (=grazie)
! .\111 ~ ":1 Che Iddio non lo conservi!
7 Nomi con la hamza instabile ,JI. o
La prima vocale delle parole o l; l 'yWl 'r-1 <:i. l scompare
quando esse si tro- vano all'interno di una frase . In scriptio
piena viene sostituita da una wa$la:
Ma smuka? Qual è i/ tuo nome?
Huwa bnl. È mio figlio.
Nei nomi propri quando c'è un patronimico l'alifiniziale di Jl
scompare:
o"'". JO ~ ~ J 01 . Ka 'b bnu Zuhayr Ka 'b ibn Zuhayr
24
TRADUZIONE DEL TESTO
Sedici. Sedicesima lezione. Testo. Stavolta il ragazzino sapeva a
memoria il Corano veramente bene. Ricordava che un bel giorno era
tornato dalla scuola coranica accompagnato dal maestro; quando ar
rivarono a casa di suo padre il maestro entrò, gridando come al
solito: «0 Protettore!» Sedette e disse allo saytJ;: «Hai sostenuto
che tuo figlio aveva dimenticato il Corano e per questo mi hai
aspramente biasimato; ti ho giurato che non aveva dimenticato nien
te, e allora mi hai accusato di dire i /falso e ti sei fatto gioco
di questa mia barba. Og gi sono venuto perché esamini tuo figlio
davanti a me; e ti giuro che se risulta che non conosce il Corano
mi raderò questa barba!- Calmati!» rispose lo saytJ. «Perché non
di ci piuttosto che aveva dimenticato il Corano e che poi
gliel'hai insegnato un'altra vol ta?- Per Dio! Giuro solennemente
che non l'aveva dimenticato, giacché me l'ha recita to senza
esitare!» Il ragazzino ascoltava questa conversazione convinto che
suo padre dicesse la verità e che il maestro mentisse.
Ciononostante restò silenzioso sino all'esa me, che fu molto
difficile. Ma il ragazzino quel giorno fu brillante. Suo padre lo
inter rogò ed egli rispose senza esitare: «Che Iddio ti conceda il
successo!» disse suo padre. «Ormai conosci perfettamente il
Corano!» Il maestro quel giorno uscì indossando una gubba di panno
che lo saytJ gli aveva regalata. L'indomani il maestro arrivò alla
scuo la coranica felicissimo: «Oramai ti considero uno saytJ»,
disse al ragazzino; «ieri hai reso onore alla mia barba e per
questo tuo padre mi ha dato la gubba.»
25
ESERCIZI
.:.rt.J~I J'j'j\ u._r::ll - ~ Ricopia il testo della sedicesima
lezione aggiungendo tutte le vocali e i segni ortografici, senza
declinare i nomi propri. Esercitati a leggerlo con e senza vocali,
aiutandoti col cd.
~Wl u._r::ll -Forma i ma~dar dei verbi seguenti:
• ~\ • ~\ • ~\ • f~ • ~..\.i • ~i . ~ . ~
• j...J • ~~ • J~ . J~w . uP _;.ti • ~~ • JJL:..J • J1u • ~ .
. ~ __,.....1 • _r:;:jl • ~..ul • Jbt3 . ~ . cr>-1 • ~LA;
. ~ ~
. ~~~ (X) ~ 'j . 14- (X) j\ _;.l\ ~ , \ \~l:>, (X) ~~
• ,~,.....!
4 ~~~ .y~l ~ J~l .~Wl ~.J-J .~ ~)\ .~ o J . o
~J ~1 ~Lp ·v~\ Jl ~.l:J ~JI:;.... ~J .o~..G:JI
. ~.ull ~bWI ht? J;~ . ~i
\ )>·:caldo, caloroso.
~Wl 0=!_,.....JI -Traduci le frasi seguenti, vocalizzandole:
1. Se avesse letto il giornale avrebbe saputo la notizia. 2. Pensa
che, se emigra, tornerà con un'enorme fortuna. 3. Se tu venissi
oggi andremmo al ristorante assieme.
'-"~Wl · 0=!_,.....JI -Scrivi le parole tra parentesi nel modo
corretto:
• • • . yly.l 4....-.>- (ul~) o):;....JI oh ·~t_l) ~J) ~ .4-(~)
~
M M
. :).;JI ~\ ~ ( yi) ~i (:r. l) ~ ~l . ~ (.:r. l)~ M / M
~Wl 0=!_,.....JI -Rispondi alle seguenti domande sul testo:
~~ if ~4-i ~ Jl ~~ u..ç... ~L..a: 1~w ~y~l r L.
~u..ç..J ~~~i I~L. ~o~~~ ots' J:;S' ~~~
u--WI 0=!_,.....JI -~ Vocalizza le frasi seguenti, leggile e e
traduci le con l'aiuto del dizionario:
~ .. ~ ,. . ul..;:!ilil ;}S' '-'\j ~W) J~ ~\ ~)-"
.J~~~ J ~ 1.t ~ . .-. ..UI ~ 1-r ù '-:l J . uJ y
e \::li 0=!_,.....JI -Scrivi un testo sul seguente tema:
.y~l t/ LJ~ ~~ ~
. r-".1 " l\ Jl ~~ ~~ 1~1 Se viene andremo al ristorante.
Se venisse andremmo con lui .
. ~ ;~\ 0~ ~\ Jti )J Se avesse detto la verità, la situazione
sarebbe stata diversa.
l
28
~~ ?\ \.;\ - c_J)I "' ~
~o~\ oh ~ 4zJ~ ? 4-J.:i ~l Jii ~\ - (sk _rjl "' ~ "' "'
.~1 if ~\ ~ uS'JJ .j..JI if ~~l- c_J)I "' ~~ ~ J 4zJ~ ~l J_,A.i -
çsb _rjl
. 4.-Wi ~ - c_J)I
. 4.-WI ~ ~J ~J ~ .U~ o~- c_J)I
Grammatica araba
4J;:i r.j _?:JI ~ Y~Jj ~~l J_,z \~W :~jl .~\...d\
~ "'- !Il , ~
! ~~ --4) ~ r.?J) - (_))\ )
·~ ~\ ~ ..lS'jl- (_))\
. ~Wl ~~ ul - c_J)I
, , J , , • , ,
'-.>) 01 --4) c.JI Y~L-... ~l o~ ~ L. Y~~ ~l ~L-... l -
c_J)\
.ui ~i w~ c.Ji ~w ~\...di
30
' . ~Jj ul . ?.Jj c_IJ) J'l:JI y
\
\ Il testo è un adattamento della commedia, molto vicina al Teatro
dell'Assurdo, o_;..lJi é:Jlk~ O tu
che sali sull'albera, pubblicata a Beirut da ;5L,.l.ll yL::S:ll )~.
La pièce fu scritta nel1962 da JJJJ ~l (1898-1987}, drammaturgo
egizia n~ soprannominato ~:~J<ll ç~l J~ il gigante del
teatro araba. Il testo è stato tradotto in italiano da Adalgisa de
Simone (O tu che sali sull'albera, Roma
Palermo, 1971}.
!~ ~l~ bastare
32
)
riconoscere (delitto, stato ... , s•)
l .,;:..\ C 'i_;...!. albero
J ~ ,
lezione 17
. , J J , , ""
~)···~ tra ... e ...
• Wb sempre( .,. par. 3)
· --.k..u soltanto
~ Li>- veramente
Lo ciò che( .,. par. 5)
( ')'. : L ( d' d ) ... o~ a tra = 1verso a ...
~ ';i- inesatto( .,. par. 3) •
* La declinazione di questo plu~ presentata più avanti ( .,. L
19).
33
GRAMMATICA
t L';mperfetto apocopato rJ_h..:JI t-1~1 1.1 Coniugazione del
mu~ari ' magziirn Il muçlari ' magzum (detto anche
condizionale-iussivo o apocopato) si coniuga come il mansub, con
l'unica differenza che la vocale...::.. che si trova alla fine
delle forme del singolare e della prima persona del plurale è
sostituita da un sukun.
Duale Plurale Singolare t!~\ ~~ p. l ~~~ rJ~~
,. ' ~ (fJ,Àj (f~;i ~ ~~ l" pers.
-:...1~1 2" pers.
~~:0 ~ ~~:0 ~ ,. ' ~ ' ~ ... , i.,?-JJJ ..:...;~\ Femm.
~~:0~ ~~~~ ,. ' ~ J ~ ....
(fJJJ ..:...;~\ Femm.
1.2 Valori del mu~ari ' magzum L'uso del muçlari ' magzum è
obbligatorio dopo determinate particelle. Questa le zione ne
presenta quattro: ciascuna conferisce a questa forma di imperfetto
un par ticolare valore
. ~ Usata prima del muçlari ' magzum ha lo stesso valore del L.
prima del perfetto:
34
lezione 17
entrambe esprimono la negazione nel passato. Tuttavia ~ + mudari'
magzilm è usata più raramente:
Non esitai .
• *J o *1 Prefisse al verbo entrambe conferiscono al mudari '
magzilm il valore di un esortativo.
J
• 'j
Conferisce al mudari' magzilm il valore di un imperativo e serve a
formare l'im perativo negativo:
Non mentire!
• L:l non ... ancora
L:l conferisce al mudari ' magzilm il valore di un passato. Questa
costruzione è
più marcata di~ .. . ~/'1 ( ~ Vol.1, L. 4): J / /
~ l , O / : l = l , O / w Non sono ancora tornati. . yc:':; f.. r-
yc:':; f..
1.3 I verbi concavi al mu~ari ' magziim J t ~ o,....
Nel caso del verbo concavo ( J _;.. '11 ~l) si applica la regola
studiata in prece- denza(~ Vol. 1, L. 12, par. 2): in arabo non
possono esserci due lettere consecutive che portano un sukiln.
Questa regola provoca una modifica del tema verbale dovuta
all'abbreviazione della vocale lunga mediana:
., _jj - . ,
_jj.i
. ...>o...P - ..
~~~ 2•pers.
Jkll Masc.
~wl 3• pers.
~~l;~ tornare preceduto da~ ---+ ~ rJ • Non ... più
~~l ;~preceduto da~ e seguito da un verbo all'imperfetto significa
non ...
più.
2 Il passivo J~l: i verbi di 1a forma
Il passivo del verbo di 1• forma si ottiene modificando il
vocalismo interno del tema:
Imperfetto
J
Questo libro è stato scritto anni fa.
In scriptio defectiva non vi è distinzione visiva tra la forma
attiva e quella passiva e solamente il contesto permette di
scegliere la vocalizzazione adatta. Se l'enunciato è troppo ambiguo
si può aggiungere una vocale per guidare la lettura:
La porta fu aperta.
Come suggerisce il termine (maghfll significa sconosciuto), il
maghfll è usato in arabo quando non si intende nominare il soggetto
logico dell'azione. Pertanto, con trariamente a quanto avviene in
italiano, il passivo in arabo non può avere il com plemento
d'agente o di causa efficiente. Frasi come Karlm è stato mandato da
Zayd possono quindi essere rese con le seguenti costruzioni:
lett. Karlm è stato mandato, l'ha mandato Zayd.
lett. Karlm, l'ha mandato Zayd.
Spesso il maghfll corrisponde al si passivante o al si impersonale
in italiano:
Si trova ... (lett. È trovato ... )
Li si guarda (lett. Sono guardati).
O Il si impersonale italiano può anche essere reso in arabo con la
3• pers. masc. p l. 0
della forma attiva del verbo:
... 0Ì 0~Y./I~j Si è preteso l Si pretende che ...
Si è detto l Si dice che ...
38
• Maj: \~\ e .1i
~Ì significa eternità (con riferimento al futuro) opposta a JJÌ
eternità (con rife t
rimento al passato); in linea di principio si deve quindi usare~\
per tradurre mai ~
riferendosi al futuro, e riservare l'uso di .bi al passato: ~"'
,...
. .1; ~~Y. r-l Non mi ha mai fatto visita .
. I~Ì ~L..JÌ j Non ti dimenticherò mai. ~
Tuttavia, nell'uso corrente in arabo moderno si usa soprattutto
l~i. Nel testo della lezione si noti quindi la risposta:
' "' J
.l~i ~ ..J~i ~ Non ho mai pensato a uccider/a .
• • Sempre: ~b
Questa parola, invariabile quando usata con funzione awerbiale, è
l'accusativo ~ ~
del participio attivo b~/~b durare. ~b, come .bi e l~i, si mette
prima dei complementi o alla fine della frase .
. ~~\?. ~b Jj ~
.~~\ J~ ~j~l ~
4 In-, dis-
Da sempre e per sempre.
Il nome .ft. diversità seguito da un participio o da un aggettivo,
col quale costituisce un'ic;Hifa, corrisponde spesso ai prefissi
che hanno valore di negazione (per esempio in-, dis-):
compreso incompreso
Grammatica araba
Il sostantivo corrispondente ad aggettivi come quelli succitati è
spesso costruito a partire dal nome iJ.s;. (mancanza, assenza)
seguito da un ma$dar, col quale costi tuisce un'i<;iafa:
l'inesistenza
~
5 Le frasi relative senza antecedente:::_;., L. e ($-;UI :;. (per
le persone) e L. (per le cose) possono essere usati nelle relative
senza an tecedente esplicito, rispettivamente con il senso di
coluijcoleijcoloro che e ciò che . .. <,S..UI può essere usato,
ovviamente declinato nel modo adatto, al posto dell'uno o . '
dell'a ltro:
' "' ' . l ~ · l>- 0t5' <..>..UI Jl ~ .rf' • ' ~ ~ ... o
..... rJJ .... ""'
. o_rf'l>- ~t)' ~l Jl P . ' '
. : · l:.- l ~t)' : ..J1 Jl - 1:.~ U..d 'Y u,., ~ ..F ' ' } ' ' .ul
· l>- ~ ·.::- ·JUI Jl - 1:.-:
~ .rf' r.:.r -l ~ ..F
Guardò chi era presente .
Guardò coloro (femm.) che erano presenti.
6 A proposito della particella :X Due usi frequenti della
particella :X sono i seguenti:
l) La costruzione :X ... L. (lett. ciò che ... in fatto di), molto
diffusa. ~ .... ....
·y JJi.ll :X ~ L. ~ ~ Gli recitò ciò che conosceva in fatto di le-
zioni.
2) :X è usata in numerose costruzioni impersonali come per
esempio:
... 0i ~l :X È possibile che ...
0Ì p1 :X È impossibile che ...
40
lezione 17
Il marito: «Uccidere mia moglie? Cos'ha detto?» Il poliziotto: «Non
l'ha appena con fessato?- Io, ho confessato?- Non ha detto che
l'ha uccisa e poi l'ha sepolta sotto quest'albero?- Io ho parlato
di seppellire, ma non di uccidere. -Dice che l'ha sepolta e non
l'ha uccisa?- Non l'ho uccisa.- Eppure l'ha sepolta ... - È una
questione tra me e lei, ma io non l'ho uccisa.- E chi è che l'ha
uccisa?- È stata uccisa?- Necessariamen te Lei lo sa, visto che è
stata sepolta. - Veramente è stata sepolta?- Non ne posso più. Non
si prenda gioco di me in questo modo ... capito?- Si calmi!
Discutiamo come face vamo prima, con spirito di comprensione
reciproca. Per prima cosa: perché dice che ho ucciso mia moglie?
Non ho mai pensato di uccider/a!- Non è necessario che Lei ci ab
bia pensato in continuazione. Basta che ci abbia pensato una volta
soltanto! - Ma io non voglio! -Sì, perché Lei è un marito infelice.
- Nient'affatto, sono un marito felice! -Questo è inesatto. -Le
confermo che sono felice. -Ma come chiama quel che c'è tra lei e
sua moglie?- Lo chiamo reciproca comprensione.- Non è possibile che
sia questa la reciproca comprensione. -Io e Lei dunque non ci
intendiamo reciprocamente a pro posito della reciproca
comprensione .. . -Perché non chiama le cose con il loro nome. -I
nomi delle cose? Quali sono questi nomi? Lei vuole che veda la
reciproca comprensione come la intende lei e non come la intendo
io. - Piuttosto come tutti la intendono .. . - E che ho a che
vedere io con "tutti"? Io parlo di me stesso. "Tutti" non sono il
marito di mia moglie. Io sono suo marito.»
41
ESERCIZI
.:.rt.J L.::J \ Jj'YI J-.r:JI -~ Ricopia il testo della
diciassettesima lezione aggiungendo tut te le vocali e i segni
ortografici, senza declinare i nomi propri. Esercitati a leggerlo
con e senza vocalizzazione, con l'aiuto del cd.
~Wl J-.r:JI - Forma i ma!;)dar dei verbi seguenti:
• ._;..a::JI •
cJWI J-.r:JI -Scrivi i verbi corrispondenti ai ma!;)dar che
seguono:
~w-. J~l. yl~l. J~l. [_';}.s.. ~)\.i..~.~
"' • ~b_,......l • Y~Jl· Wy • ~~1 • Jp • ~l:J • U.~ • p) • • . i~l
. ~l; • J?.rJ • 0~1 • J~l
~1)1 J-.r:JI - Coniuga t_~ e ;)L.. al muqiiri ' magzum preceduto
da~:
~Wl J-.r:JI - Trasforma al muqiiri ' magzllm i verbi seguenti,
vocalizzando li, e traduci:
.(0_,-......:)J .(01~) t:J !(~) ') .~i) ~ !(j>-..U) ')
~ !(~W)~ .(0~) ~ ·<JS't)J .(0J~) ~ .(~) ~
J".,:)U\ u..r:JI -Metti i verbi seguenti alla forma passiva,
vocalizzandoli:
c:UI u..r:JI- Traduci le frasi seguenti, vocalizzandole:
1. Il nostro governo non ha ancora riconosciuto questo nuovo Stato.
2. Non mi ricordo più di niente. 3. È impossibile che si capiscano
reciprocamente. 4. Potete dirci tutti i Paesi che avete visitato(=
quello che avete visitato in fatto di Pa
esi)? 5. Tre combattenti sono stati uccisi nelle strade della
capitale. 6. Non dire mai quello che hai sentito adesso.
(.)'"Wl u..r:JI -~ Vocalizza le frasi seguenti, leggile e traduci
le con l'aiuto del di
zionario:
. ~..W~ ~l ..::.;~ _rJI if .i:-: ~~ ':11
! l~ i o)lkJI o~ ly.S'; ';} - " t. ,. ~ ~,.
if IJ~ ~ Jlb>-':1\ if o_rUI ~ L. I~J.,:)\ o:..UI 01 .r.J- -
r
- ~ .l\ . ' ·~.~
·cJ)I J Ju t.. 4J.? 1: ''~ i}' .rJI )~
1 l~ .J? : redigere un verbale.
43
• Mai e sempre ~ ~ ,
. .b.J y\.:;,_(J\ \h o~l_,...; ~~i ~ Non ho mai pensato di Leggere
questo Libro .
. t.:Jb o...L:~I ~.) o)-~ .... r-:? J ~ Guida sempre l'auto nuova
di suo padre.
44
Grammatica araba
lezione 18
~ Il testo che segue è l'adattamento di un passo del Libro dei
canti (~ll')'l yl:9'), una vastissima antologia di poemi e canzoni
composta da Abu l-Farag al-Isbahani:
(çd~ ~l c_)JI y.i, m. 356/967}. Il brano è stato scelto per la sua
importan
za culturale ma anche per dimostrare che arabo moderno e lingua
classica non sono
poi così lontani l'uno dall'altra. La lingua di questo testo vi
trasporterà nel X seco
lo. Buon viaggio!
o~ if ~ ':f-1 ~ _;;.j q!~~ y~ ~ ~'\ : ' Jt;
J..,.....) Jl iY.. ~~~ ~ ":1:-i ~ ~j ~1 ~J "~c? 1. ~ '
. t J:}.~I Jl ~J J>-- r~- Jl
\ -La sequenza di nomi propri costituisce La catena dei
trasmettitori(.)\..:...:..\), che è prassi citare a garan ~
zia dell'autenticità di un testo( "' anche Vol. l, L. lO, nota 1);
qui è stata ridotta rispetto all'originale.
r -;.J.j :J ~:famoso poeta (m. 24/645 ca.) contemporaneo di
Mubammad.
i -~:~) ~ J\ j...,, eulogia che i musulmani fanno seguire al nome
del Profeta Mubammad,
o che talvolta usano al suo posto. Si noti L'uso del perfetto con
valore ottativo in una formula di carat
tere r~Ligioso: Che la benedizione e il saluto di Dio siano su di
lui.
t - .;j':JI: pozzo della tribù dei Banii Asad.
45
~ VI ~ ,_ ,_
ol>l 0~ ~lt 41 E-" f.. 'l oyl) )Uz:;'ll ~ JU:,J ol>l plt ..
tqi"-
:JW ~J- ~ ~l cj
=~ 0l5' u-J Jti ~l l~-~- Jl J__,.....) ~w !~)11~1_#1-
ol>i 0i J_r wJ .y_/11 J Jt;J op>4 ~i J1~ ~ ,. ~ ,. ,.
,.
~~l» J\jt; ~ o__,.-1 ~_;:'-1 4JL..) 41 ~ y ~ 01 ~) " J .«JZ
o -~~\:Medino, città situata a nord della Mecca, oggi in Arabia
Saudita. Il nome originario y _A, fu
cambiato in iiJ~\ ~..Wl (la città illuminata) da Mubammad, che vi
si stabilì fuggendo dalla Mecca
nel622, anno dell'Égira e anno 1 del calendario musulmano ( ~ L.
28).
i - Abu Bakr ti ha versato una coppa dissetante l il posseduto te
l'ha data da bere e ti ha servito di nuo
vo. Questo verso di due emistichi è feroce poiché assimila Mubammad
a un essere posseduto dai gin n
(0;.;:.,; ). Ab ii Bakr, menzionato nel primo emistichio, fu il
primo califfo dell'Islam dopo la morte di
Mubammad. Il suo califfato durò dall'anno 11/632 al13/634.
46
"' ~ , , ....
,~\ ~ uW ~.Wl Jl ~~J JJ,'11 J~lA: ùl ~ J~ . "' .~\ ~fi 'j ? V\.A~ ~
..li ùlS"J ~b:JI Jl ~~ ? . ~
i~l &- ? rL1J - $ - ~~ ~~ ~ é')L.aJI ~ iw
:JtiJ ' .
~\ ~ . ~ ~ ")U \ . 1-~. 'J\ \ "' ·1\ ù\ 'J\ ~ A L,a.i'J\ ~\ lj . ~
:r-: ~/ ~ . ) ) / ,. ~~-
Jl ~ J L:_lj ~ oY,I ~\ _?~ ? . i'Y.-v ~\ ~ J>-~ aJI
:~ Jt; «ù~l» ~\ • . ' .
:\~J_r-4 ~\ JW • ).. .
'· ~}J J_,._..)l ~C~~\ ~J.r-JI 4-i~ ~ ..L.:JI? ~
. u::.r.-4-JIJ JL,a.i'11J
V- i \!J: velo che copre bocca e naso. Si veda il già citato R. P.
Dozy, Dictionnaire détaillé des noms des vete
ments chez /es Ara bes, ( ~ L. 16, nota 6), o A. PignoL Costume et
parure dans le monde arabe, IMA / EDI
FRA, Parigi, 1987 . .;
A - J~'l'l: gli ausiliari è il nome dato agli abitanti di Medina
che si allearono con Mu])ammad; i primi
musulmani emigrati dalla Mecca sono inv;ce chiamati 0 )~~\cioè gli
emigrati.
'\ -0 ..P:.;: folle, posseduto dai ginn. 0 _,..\;:fidato. Secondo
la parola scelta , il verso che precede può
essere interpretato come una satira o come un panegirico.
\ · - ~): Qurays , nome della tribù di Mu])ammad.
47
"' ~ w ~\ 0l0}y1:J • • J .,. '' J"'"'oJ
~ o~ ~l o.U 1.$ _? 01 ~l) 4:lA.~ ~l 01 0 ~ Y..J 4J~ f. ~ ~f.~
,
~lpli ~~\ ~ '" 4:~~ ~ ùl. L:..\;·~) 4-i\ ~l~ . . "' . 'r ~~~l ,j
'-'"'Wl il. l ~\..41.:JI ~ C~ ~l ~ J ~
LESSICO ~
. J}~l d y ft;! d ~)
. ~__...i
ui ,_,. "i o (..:.) ;i ordinare q/co. a q/eu .
\ \ - ;;_:;.:mantello. Il poema è diventato famoso con questo nome.
Un 'altra famosa burda in onore del
Profeta fu composta da Saraf ad-Din al-Biislrl (m. 694/ 1294 ca.) .
Si ritiene abbia poteri soprannatu
rali; è anche recitata durante i funerali. Una traduzione italiana
è Il poema del mantello, t raduzione e
commento di Ludovico Zamboni, Caprera di Campegine, Orientamento,
2005.
\ ~ -~~~ : primo califfo della dinastia omayyade morto
nel60/680.
\ r - La burda del Profeta sarebbe stata trasmessa dagli Omayyadi
agli Abbasidi. Una reliquia che si defi
nisce la "vera burda" è esposta al museo che si trova nel Palazzo
del Sultano a Istanbul.
48
. c:-L:.:JI d ~ J ~ l J.;p pregare (relig., 2•)
. o\;J Js- rL o JS- ~ ' 1 l rh salutare qlcu. (21 )
. ~..Wl 1~~ oi )'}
.A ~:?~ l )~lt. lasciare (un luogo, 3")
o l o • .A...JOJ ,J " '\
~ ~ r informare qlcu. di qlco. {41 )
J O J l "" "' Oli
.A o -~-':! ~l declamare (un poema) a qlcu. ( 4.)
.A' o ~~~~j l ~1 aspettare (8")
.A lS _A l lS ;l1 comprare qlco. da qlcu. (81 ) . '
o
00'!
.:.• ~i ~ ~ profeta ~ ·; c C.f!
' .. ..:JI_,.L.;:. C ;~ preghiera (relig.)
49
. ~i ;~\ ~ \.:J
*· ,...~ ' ·- davanti a qlcu. (lett. tra Le ':? - tJ.:i
mani di)
* La declinazione di questo plurale sarà presentata nella lezione
seguente.
GRAMMATICA ~
1 L'imperativo}~\
~1) C ;i significa ordine, comando. Come dice il termine,
l'imperativo esprime un ordine e di conseguenza esiste solo alla
seconda persona. Per le altre persone si ricorre all'uso
dell'esortativo ( ~ L. 17, par. 1.2).
1.1 Coniugazione L'imperativo si forma a partire dalla seconda
persona del mm;hlri' magziim da cui si toglie il prefisso
pronominale .J. Per esempio:
50
_rs. .:.r-WI J" 1 ...ù\
Pensa! 'i! ' 'i! ' l J ~ !~ = _:$i- ...J - Pensa! (femm.) "' ~/ J
~~ 1_/j .~ = ~ ...J -~ ' ~ ' ~ '
Pensate! 'i! ' \)~/J ~ ,,
I.!.,J~\ Femm • . '
La regola data qui sopra permette di formare tutti gli imperativi.
Va però notato che alla 1", 4", 7", 8" e 10" forma, quando si
toglie dal verbo il prefisso ...J della secon da persona del
muQ.ari' magzfun, si ottiene una parola che comincia senza
vocale:
*[~] = ~/j - ~ In arabo standard questo non è possibile. In tutti
questi casi pertanto si deve inseri re una vocale epentetica il
cui timbro dipende dalla forma verbale.
1.2 Verbi di la forma Si distinguono tre casi, secondo la vocale
mediana dell'imperfetto:
l) Verbi che vocalizzano in Q.amma ~:la vocale epentetica è una
Q.amma.
L.;..~ !l_#;i
Grammatica araba
2) Verbi che vocalizzano in kasra ~:la vocale epentitica è una
kasra.
- !~l Siediti!
Tornate! (femm.)
3) Verbi che vocalizzano in fatl:).a ~:la vocale epentetica è una
kasra.
- Vai!
Ascoltate! (duale)
La vocale iniziale cade quando il verbo non si trova più all'inizio
di frase, sia nello scritto che nell'orale. In scriptio piena viene
sostituita da una wa$la.
UdlJul wa-glis!
Entra e siediti!
1.3 Verbi di 4a, T, sa e toa forma La vocale epentetica è quella
che serve al tema del perfetto:
·~ ~ ~l - ~1 - ~
~
Tranne che nella 4" forma, in cui la l è stabile, la vocale
iniziale cade quando il ver- bo non è più all'inizio di frase, sia
nell'orale che nello scritto. In scriptio piena viene sostituita da
una wa!;)la:
lglisll wa-nta:?irll!
2 La grafia della hamza
Si è visto che una hamza iniziale ha sempre alif come supporto
(..,.. Vol. 1, L. 4). Quando la hamza è mediana o finale, la scelta
del supporto è determinata dalla re gola descritta nei paragrafi
seguenti.
2.1 La regola della "forza delle vocali" Il supporto della hamza è
determinato dalla vocale della hamza e dalla vocale che la precede.
La più forte tra le due determina il supporto corrispondente
secondo i criteri seguenti (la maggiore forza è espressa dal
simbolo>):
> u > a > sukiin
supporto corrispondente
Applicazioni Nella parola ~L.., la hamza porta una L ed è preceduta
da una a. Per determinare il supporto della hamza rammentiamo
che:
• Le vocali lunghe sono considerate come le corrispondenti vocali
brevi + lettera di allungamento con sukfin.
53
Grammatica araba
• Nella gerarchia della forza delle vocali il sukfm è inferiore
alla i. Il supporto della hamza sarà pertanto J.
• Allo stesso modo si scriverà:
u>sukun
a>sukun
a=a
i> a
2.2 Hamza senza supporto Tuttavia la hamza si scrive senza
supporto:
• Quando è preceduta da a, e porta una fat}:la (a 'a):
tasa 'ala. Si domandò.
• Quando si trova in fine di parola, dopo una lettera con suklln2
:
cose
cosa
2.3 Casi particolari • La desinenza dell'imperfetto non influisce
sulla grafia del tema. Pertanto la re
gola della forza delle vocali non si applica per scrivere, per
esempio:
legge, leggono.
D Vi sono delle varianti tollerate a questa regola; infatti a volte
si troverà scritto ' J o
o OJJ_A.
t Si tenga presente che il tanwin, nella sua realizzazione
fonetica, è equivalente a una vocale breve se
guita dalla consonante n (-un , -an, -in); nel caso di hàdi 'un la
i prevale sulla u. 2 Cioè dopo una vocale lunga o una consonante
senza vocali .
l
lezione 18
• La regola della forza delle vocali si applica invece quando si
aggiunge un prono me suffisso a un nome: in questo caso infatti la
hamza viene a trovarsi in posi- zione mediana: , t
, •t . 'l oy~ i suoi figli (nominativo) , t o~ Wl i suoifigli
(accusativo)
t ~Wl i suoi figli (caso obliquo)
3 Assimilazione; vocali di Legamento
3.1 Assimilazioni Certe pa rticelle si uniscono provocando
l'assimilazione delle consonanti che vengo- no in contatto:
\ri ~ o •
~ L. + 0'! di l da ciò che
~ L. + d' a proposito di ciò che
Si noti anche la grafia di (Lo + .j) lo..J, in ciò che.
Il pronome Lo inoltre perde l'alif quando è interrogativo:
~~ ' ·~ ~L. + d' a proposito di che?
~~ ~L. + 0'! di che ... ?
~ - ·~ ~L. + -i con che?
~ - . ·~ ~L. + '-Ì in che?
55
Grammatica araba
3.2 Vocali di Legamento Quando una parola che termina con un suktln
precede una parola che inizia con una wa~la, si aggiunge una vocale
epentetica per permettere il legamento. La vocale è:
• Una fatl)a dopo :X seguito dall'articolo:
per ~~l + :X ç.~ • Una Q.amma dopo i pronomi di seconda e terza
persona plurale:
O Tuttavia, volendo, si potrà dire: o
~ t ~t J Il J ~ ~ J
u.~~ rt-" l
z....j~ ~11 ~~ .. , ~ u-:
«u ~l» Jil ~
56
per
per
per
o
per
per
per
per
per
~~+~
«u ~l» + Jil ~
l Lezione 18
TRADUZIONE DEL TESTO
Diciotto. Diciottesima lezione. Ibnihim b. al-Mundir al-/fizamP mi
ha raccontato: «Al-/fafjfjafj b. 'Abd al-Raf;_man b. Muçlarrib b.
Ka 'b b. Zuhayr b. Ab i Salma mi ha narrato dell'autorità di suo
nonno: Ka 'b e Bufjayr, i due figli di Zuhayr b. A bi Salma
partirono un bel giorno [ dirigen dosi] dall'inviato di Dio- il
saluto e la benedizione di Dio siano su di lui- finché furono
arrivati ad al-Abraq. Ka 'b allora disse a suo fratello: "Vai a
Medino, ascolta il Profeta e torna da me: ti aspetterò qui."
Bufjayr andò a Medino, senti quello che l'inviato di Dio diceva e
si converti all'Islam. Quanto a Ka 'b, aspettò suo fratello.
L'attesa si prolungava senza che suo fratello tornasse da lui e
allora si convinse che suo fratello avesse seguito il Profeta- il
saluto e la benedizione di Dio siano su di lui- e che l'avesse
dimenticato. Disse quindi: "Abu Bakr ti ha versato da bere una
coppa dissetante/ Il posseduto te l'ha da ta da bere e te ne ha
servito ancora." Allorché l'inviato di Dio - il saluto e la
benedizione di Dio siano su di lui- senti questo verso disse a chi
si trovava con lui: "Uccidete quest'uo mo!" Bufjayr scrisse a suo
fratello per informar/o, dicendogli: "Fuggi!" Quando seppe che suo
fratello aveva rifiutato di fuggire gli mandò un'altra lettera in
cui gli ordinava: "Convèrtiti all'Islam, e non sarai ucciso." Ka 'b
decise allora di lasciare al-Abraq e andò a Medino. Passò la notte
da suo fratello e poi lo accompagnò alla moschea, con indosso un
velo perché nessuno lo riconoscesse. Dopo la preghiera si alzò in
piedi davanti al Pro feta - il saluto e la benedizione di Dio
siano su di lui- e si converti all'Islam. Poi si tolse il velo e
disse: "Inviato di Dio, io sono Ka 'b b. Zuhayr." Gli An.~ar
vollero uccider/o, ma il Profeta ordinò loro di non farlo: non si
poteva uccider/o dal momento che era entrato a far parte
dell'Islam. Poi il Profeta menzionò i versi di Ka 'b e quando
giunse alla parola posseduto, Ka 'b gridò:"Non ho detto posseduto,
inviato di Dio, ma l'uomo leale." Il Pro feta allora disse,
contento: "L'uomo leale, per Dio!" Poi Ka 'b declamò il suo famoso
poe ma in cui fa il panegirico del Profeta, dei Qurays, degli
An$ar e dei muhiifjirun. Si di ce che al Profeta, quando lo udì,
questo poema piacque molto e così offri in dono a Ka 'b il suo
mantello {per onorario]. Si sostiene che il califfo Mu 'awiya abbia
voluto compra re questo mantello da Ka 'b, ma che costui abbia
rifiutato. Alla sua morte, Mu 'awiya lo chiese ai suoi figli e lo
acquistò da loro. È quello che i califfi [indossano quando] escono
davanti alla gente in occasione delle feste.»
1 Nelle sequenze genealogiche è prassi abbreviare ibn in b.;
inoltre nel rendere gli isnii.d spesso si ricor
re alla formula "X daY da Z" per evitare l'accumulo dei verbo
dicendi.
57
ESERCIZI
~)L.:J\
Jj'YI ~~l - ~ Ricopia il testo della diciottesima lezione
aggiungendo tutte le vocali e i segni ortografici, senza declinare
i nomi propri. Esercitati a leggerlo con e senza vocali, aiutandoti
col cd.
~Wl ~~l - ~ Metti i verbi seguenti prima all'imperativo e poi
all'imperativo negativo, vocalizzandoli:
• • 0~} ·JW·~ · 0~ • 0~ ·~
-~.i_;;. 0~ ~ J ~
• ~. 0~. ~. 0ytw. ?.4-i. ~-"
-~ • ~} • 0y.--* • U:P · ~ · 01J..bu
cJWI ~~l -!'letti i verbi seguenti alla forma negativa (per quelli
al perfetto usa la negazione~):
J. " o J
~ . ~ • I..S_j.. • ~_;:-J ._j Y"" • _?-6..... • 0J\...a: • ~ • ~)
•
,. ~ o J
·u:?l>- ~ •
58
t'l)l u..r-=JI -Trasforma le frasi seguendo il modello:
.~1 ~i ~i~ - . .!-lb ~i~ Non sopporto più ciò. Non sopporto
ciò.
~Wl u..r-=JI -Trasforma le frasi seguenti con l'aggiunta di non ...
mai:
LI'~WI u..r-=JI -Traduci le frasi seguenti, vocalizzandole:
l. Me l'ha dato. 2. È il mio diciottesimo libro. 3. Questo è quello
che lei ha deciso. 4. Quando lessero la lettera rifiutarono di
fuggire. 5. L'aspettò finché lei tornò. 6. Quando lo vide lo
comprò.
C:! Ul u..r-=JI -Scrivi in arabo le parole seguenti, scegliendo il
corretto supporto per la hamza:
ma 'kiilat • mas 'iil• su'ila • bi' r • ka 's • ku 'iis • bu 's •
'anba 'a •la 'lm • ka 'lb • 'asà 'a • tasà 'ala • su'àl• 'ubbirat •
samà ' • qàri ' • al-mar ' • wà 'il• mu 'assis • qa$à 'id • qara
'ii • 'anbiya · • hum anbiyà 'u-hà • dakara 'asmà 'a-hum •
tabi'a-hà 'abnà 'u-hii.
(.1-A WI J-.r-=JI - Redigi un testo sul tema seguente: . "' . . 43
.l""' l if 4J ~ .t! L.. J olfl ~
59
. ).~j~IJJ_,JJIJ.kkiJI..:;~ ·Jti..,ajl..:;~ ·Jl$JI..:;~-
~ ·J.~IJ if).WI J~ .~IJ u_,JI J~
.ul) ::.~ .. J\ i~ .J__,A>JIJ ?..,JI ~IJ u~l "r-l~lJI "' .
i..:;\~Jl. ùJ~ t)~l t.} ~LJI t.?:. .. Q~ .. ·tL.a..JI i~
"' J
~lb ~~~ IJ..u~ ùl iflJI ~ l_r.lkJ ,él~ ~~ Lo
. uk }l \:.~ _;k>JI
\ I testi di questa Lezione sono un adattamento di passi tratti dal
racconto .,_\~l'l I nemici, dalla raccol
ta ..,.;.Wl i _;;JI .} ~_,.j1 Le tigri il decimo giorno (yl;l'l ).)
..::;\Jr- , ..::; ).r-i ), opera dello scrit
to;e sirian'o ~\.;-~)'j (nato nel 1929), autore di diverse raccolte
di racconti dai toni simbolisti e sur
realisti. Alcuni son6 stati tradotti in italiano da Eros Baldissera
(L'appello di Naè. Racconti scelti, Lecce,
Manni, 2002; Racconti e critica, Venezia, Cafoscarina, 1982;
Racconti, Roma, IPO, 1979).
~ ~~UI: il napalm.
i ~.,.~:velo usato dalle donne, fatto di un ampio pezzo di seta o
cotone: copre il braccio sinistro e passa
sul petto e sotto il braccio destro per poi coprire La testa.
l. :J:. 8:;: spingere qlcu. lontano da qlca.; il senso di
allontanamento espresso da if è L'accezione più immediata di questa
particella.
61
.uy.-)1 i~ _p; r~ 1 r~ distruggere ( z•)
.~IJ~ _p; J~ l ;:;;.i bruciare (trans.), incendiare (4")
. ..:..--L>- ~ )~\ J>- 1_#1 ~ l -~ o JS-~ ~l mettersi
d'accordo (8")
. airlJ ..:...~ ~ IJ~I ~~~\ _p; ·- ' disapprovare (8")
.;)~) WJ;) ~Wl y~i ·~ ;:.J~ ç. c. ' scienziato; sapiente
~ ' :e . ..k,k..iJI ..;;~ .k,6; .k.i ' c. ' gatto
J
·jy.kll Jl p ~fo ;.1 uccello J - c. - :J'1' j! 4-:-1 l é.AJ . J . -
. .
,. o 'E l J J ,. o .,.
JV.) J:J'l'j C. o.J>j fiore
~oJ~\ c..Ì i.S) b~ ,. J ,. J
J~ [. oJY immagine; foto
., ., l ~~ ~ ·~~lwl~l u . c. . risata
. ~_;JI _;,_,li ... J ""
._:.,\l~~
&L,.:; C [~a;. fabbrica
0) C ~ devoto; sincero
ù~ };_ • .,.JI :~Wl jdl
Ù~J J~l --L>-i ~ ù~ ~~~Ji iY.. ~~~.!).Wl l>i) ~
~ù~I~W- :~W vJ' , , #. "
. ~UJj ~l-..JI ù~ ~l ul - .:> ~ J ~l --L>-1 Jti t. 111" " ,
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Grammatica araba
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...1t> ~-;1 ~ l )~i emanare; pubblicare {4°)
...1t> 'o ~ l t_ lki obbedire ( 4•)
. ..!J.WI f~ \~ ~ (~:~ :~D y f, :6:i l ~l occuparsidi, preoccuparsi
di (a•)
· lezione 19
,. t ,. ...
JI~Ì C J~ scopo
~I__,Ì C ~Ì ordine
J~j C ~l.i~j blu (femm.)
o " ... o •
1 IL passivo: le forme verbali derivate
Il passivo nei verbi delle forme derivate si ottiene modificando il
vocalismo del tema dell'attivo come descritto nei paragrafi
seguenti.
1.1 Perfetto Tutte le vocali del tema sono sostituite da òamma,
salvo l'ultima vocale del tema che diventa kasra.
"" ~J. . ~ Fu nominato. .... ~"" ·~ Nominò .
. \}: ,;: '.,l Ricevettero. . 1); ~~· .. i Furono ricevuti.
. JJI.i Combatté . J
. j;..} Fu combattuto.
1.2 Imperfetto Tutte le vocali del tema sono sostituite da fatl;la,
salvo la prima vocale del tema che diventa <;lamma.
È tradotto. Traduce.
J "" .... o J
Tabella del passivo delle forme verbali derivate
~ l ~ 2" forma
~~ l ' ~_,; 3" forma
J;.4 l o!
~l 4" forma
~l 10" forma
2 Il nome diptoto ~~\ ~ t~\ 2.1 Definizione Alcune categorie di
nomi e aggettivi, quando sono indefiniti, hanno una declina zione
con due soli casi (accusativo e caso obliquo coincidono) e non
hanno tanwin:
J \~ U"'d Nominativo ~)\
Cl' d\~ Accusativo ~~
Cl' d\~ Caso obliquo ~~
Quando sono definiti, tramite l'articolo o l'annessione (un nome o
un pronome suf fisso), hanno invece una declinazione
regolare:
~d\~ :?'Y;\1 ~d\~ J 1..4ll U"'d Nominativo ~)\
~d\~ :?'Y;JICI'i~ Cl'd\..4]\ Accusativo ~~
~\.M :?')\.li U"' )~ Y'd\..4J\ Caso obliquo ~~ -d ' ' '
67
Grammatica araba
2.2 Schemi Va notato che non sono le parole in quanto tali a essere
diptote quanto piuttosto al cuni schemi ben precisi. Così una
parola può essere diptota al maschile ma non es serlo al
femminile, al singolare ma non al plurale ... In questa lezione
studieremo al cuni schemi di diptoti; gli altri saranno studiati
più avanti.
~
~L;.j i _fj,\ sordo
~~i~\ stupido
Tutti questi termini, al maschile e al femminile singolare, sono
diptoti quando so no indefiniti:
Vide un uccello rosso .
. ~by ~J~ ~) Salimmo su un'automobile nera. J
Lo schema del plurale di queste parole(~ per maschile e femminile)
ha una de- clinazione perfettamente regolare.
O I grammatici arabi spiegano che lo schema Jdi è diptoto perché
coincide con 0 lo schema dei verbi di 4' forma. Vi sarebbe stata
pertanto una certa resistenza a
mettere il tanwi:n, considerato marca tipica del nome, in un forma
così simile a una forma verbale. Spiegano anche che sono diptote
tutte la parole che finiscono con~ l quando la hamza fa parte dello
schema e non della radice.
• I plurali in ~l Gli schemi dei plurali in ~l nei quali la hamza
non fa parte della radice sono dip toti; ricordiamone alcuni
imparati nelle lezioni precedenti:
68
'• lezione 19
O ~~Ì, il plurale di~~' è anch'esso diptoto anche se la ç.. finale
fa parte della 0 radice. · -
• Il plurale quadrilittero ~~;1 P,l Tutti i plurali caratterizzati
dal ritmo a-ii-i oppure a-ii-i sono diptoti e quindi, quando sono
indefiniti, hanno una declinazione a due casi senza tanwi:n.
Questi plurali corrispondono agli schemi
~lU mafa 'il
~\ ~ :J' fawa 'il
~lU mafa 'll
~~~ :J' fawa 'll
- Le parole di quattro consonanti hanno in generale un plurale
quadrilittero; ram mentiamo alcune parole imparate nelle lezioni
precedenti:
J ~ ' J ~ ~ • "" o ... ~w ~ ~~ ~ J. ~
[_ [_ ~- [_ ~ J ~ ~ o o
[_ ~ '-! J'.] ~
- Se un nome col plurale quadrilittero ha un' alif dopo la prima
consonante, que sta diventa waw:
1 Stranamente, benché trilittero, questo termine ha un plurale
quadrilittero.
69
Grammatica araba
- Se un nome col plurale quadrilittero ha una i o una ii davanti
all'ultima conso nante, queste diventano ...!....:1
~ •l,.i;.. -.;; c ~L.,a; c
, - ~
~
- Le parole di cinque lettere hanno il plurale che segue il ritmo
a-a-i: ""' ~ "" o "" ,. o
41.:6' c yGs"' &~~ c l-'~ ~w c 0~ O Alcuni plurali hanno un
ritmo a-a-i e inoltre terminano con o. Questi non sono 0
diptoti:
, , :o:iJ~.; .!.\Jl.; ' c
Questa costruzione consiste nel mettere un nome indefinito
all'accusativo e senza tanwin dopo la negazione~. Serve a negare
categoricamente l'esistenza dell'enti tà designata da questo
nome.
"' 4 L'eccezione: la particella ':11 ~
"'
Nulla!
~\ tranne, eccetto precede il nome a cui si riferisce (che in arabo
si definisce ~
:~;o ~ l ~l, eccettuato), che si mette:
- In una frase affermativa, all'accusativo
Obbedirono, tranne un bambino che con tinuò a ridere.
l Lo stesso succede con La parole costruite sullo schema~~: per
esempio il plurale di ~L.. J è ~L..).
70
:. lezione 19
- In una frase negativa, al caso corrispondente alla sua funzione
sintattica nella frase; in questo modo si rende la costruzione non
... che:
Nel ristorante non ci sono che due clienti.
Non ha letto che un libro.
.. . /
In qu;ste frasi si sottintende ~l qualcuno o ~~ qualcosa
immediatamente pri-
ma di 'il. La parola "eccettuata" prende lo stesso-caso della
parola sottintesa . ~
"' Se 'il è usata in una frase dopo una negazione assoluta, la
parola "eccettuata" può ~
essere all'accusativo o al nominativo:
Le risate dei bambini non hanno altro scopo che farsi gioco del
re.
' ' ' 1/l . .\il\ J J / ~ (~l)~\ 'il .!.J\ 'j / .)-") ) ~ ~
Non c'è altro Dio all'infuori di Dio (formula della o~~' la
professione di fede mu sulmana).
TRADUZIONE DEL TESTO
Diciannove. Diciannovesima lezione. Primo testo.
Il pericolo. Si domandò a uno scienziato quello che sarebbe
successo in futuro; rispo se senza esitazione: «I grandi morranno.
I piccoli morranno. I gatti, gli uccelli e i fio ri morranno. Le
case e i libri saranno bruciati. Le scuole e le foto saranno
incendiate. Il napa/m cancellerà le risate, la lingua araba e i
campi. Gli ospedali saranno distrutti. Le fabbriche saranno
distrutte. Le donne cammineranno per strada senza velo.»
Quando
71 --
Grammatica araba
tutto ciò fu scritto nei giornali tutti coloro che erano devoti
alla patria convennero nel condannare quello che sarebbe successo
alla donna e chiesero alla gente di combattere per allontanare quel
pericolo dalla patria.
Secondo testo. I piccoli ridono. Un bel giorno il re vide dei
bambini che giocavano in un campo e ri devano e domandò loro:
«Perché ridete?- Io, rido perché il cielo è blu» disse uno dei
bambini. «- E io rido perché gli alberi sono verdi, disse un altro
bambino. - E io, rido perché gli uccelli volano» disse un terzo
bambino. Allora il re guardò il cielo, gli uccel li e gli alberi;
e trovò che non facevano ridere. Così si convinse che le risate dei
bambini non avevano altro scopo che ridere di lui, tornò al suo
palazzo ed emanò un decreto per impedire al popolo di ridere. Gli
adulti obbedirono e smisero di ridere, senonché i bam bini piccoli
non si preoccuparono del decreto del re e continuarono a ridere
perché gli alberi sono verdi, il cielo blu e gli uccelli
volano.
ESERCIZI
~J~\
J'j'YI 0-!__,...:JI -~ Copia il testo della diciannovesima lezione
aggiungendo tutte le vocali e i segni ortografici, senza declinare
i nomi propri. Esercitati a leggerlo con e senza vocali, aiutandoti
col cd.
~Wl 0-!__,...:JI -Scrivi, vocalizzandolo, il plurale delle parole
elencate al punto 1 e componi sullo stesso modello il plurale della
parole elencate al punto 2:
/ . • ~~. t_J~ • .UL... ~ • ~ ~. ~. 4-)J..o-
~L,a,.. ~\5':;. ~\.»- • ~\_.r. • &"Li.. • t:;lA...p • ~~-
'
.~")\k • ~~ • ':?'I_,.JI • ~")Wl • ~LWI • ~lk,. •
t'\)\ u..,...:JI - Elimina dai nomi l'articolo determinativo e
scrivi le frasi, vocaliz zandole:
J • •
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