GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MEMORIA

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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MEMORIA. VISITA A MAUTHASEN – 12 MAGGIO 2013. L’ingresso a Mauthasen. La delegazione del liceo Leonardo da Vinci. La testa del corteo con un deportato. Senatore Maris, deportato con i ragazzi del Liceo. Il Gonfalone di Milano. Monumento ai deportati italiani. - PowerPoint PPT Presentation

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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MEMORIA

VISITA A MAUTHASEN – 12 MAGGIO 2013

L’ingresso a Mauthasen

La delegazione del liceo Leonardo da Vinci

La testa del corteo con un deportato

Senatore Maris, deportato con i ragazzi del Liceo

Il Gonfalone di Milano

Monumento ai deportati italiani

Alcune lapidi del monumento ai deportati italiani

Appel Platz

Monumento alle pietre trasportate dai deportati

Particolare del monumento alle pietre

I 192 gradini della morte…dalla cava al campo

Monumento ai deportati ebrei

Lettera di Brecht alla GermaniaTraduzione:

O GERMANIA, PALLIDA MADRE COME TI HANNO RIDOTTO I TUOI FIGLI CHE TU STAI ASSISA TRA I POPOLI OGGETTO DI DERISIONE O DI PAURA!

Dedicato alle deportate del campo

Monumento ai deportati omosessuali

Dono del Papa Giovanni Paolo II (1978)

Ingresso ai forni crematori

Ingresso alla camera a gas

Le docce

Il tavolo per la recisione dei nervi ai cadaveri

Le latrine

I lavatoi

Vista dall’alto delle baracche dei deportati

Locali con i letti dei deportati

Lavanderia divise

Forni crematori

La recinzione ad alta tensione elettrica

La stanza con i nomi dei deportati

L’elenco dei nomi dei deportati

Il "Giuramento di Mauthausen"Il 16 maggio 1945, in occasione del rimpatrio del primo contingente di deportati, quello sovietico, si tenne sul piazzale dell'appello una grande manifestazione antinazista, al termine della quale fu approvato il testo di questo appello, noto come il "Giuramento di Mauthausen" «Si aprono le porte di uno dei campi peggiori e più insanguinati: quello di Mauthausen. Stiamo per ritornare nei nostri paesi liberati dal fascismo, sparsi in tutte le direzioni. I detenuti liberi, ancora ieri minacciati di morte dalle mani dei boia della bestia nazista, ringraziano dal più profondo del loro cuore per l'avvenuta liberazione le vittoriose nazioni alleate, e saluta no tutti i popoli con il grido della libertà riconquistata. La pluriennale permanenza nel campo ha rafforzato in noi la consapevolezza del valore della fratellanza tra i popoli.«Fedeli a questi ideali giuriamo di continuare a combattere, solidali e uniti, contro l'imperialismo e contro l'istigazione tra i popoli. Così come con gli sforzi comuni di tutti i popoli il mondo ha saputo liberarsi dalla minaccia della prepotenza hitleriana, dobbiamo considerare la libertà conseguita con la lotta come un bene comune di tutti i popoli. La pace e la libertà sono garanti della felicità dei popoli, e la ricostruzione del mondo su nuove basi di giustizia sociale e nazionale è la sola via per la collaborazione pacifica tra stati e popoli. Dopo aver conseguito l'agognata nostra libertà e dopo che i nostri paesi sono riusciti a liberarsi con la lotta, vogliamo:conservare nella nostra memoria la solidarietà internazionale del campo e trarne i dovuti insegnamenti;percorrere una strada comune: quella della libertà indispensabile di tutti i popoli, del rispetto reciproco, della collaborazione nella grande opera di costruzione di un mondo nuovo, libero, giusto per tutti;

«ricorderemo sempre quanti cruenti sacrifici la conquista di questo nuovo mondo è costata a tutte le nazioni.«Nel ricordo del sangue versato da tutti i popoli, nel ricordo dei milioni di fratelli assassinati dal nazifascismo, giuriamo di non abbandonare mai questa strada. Vogliamo erigere il più bel monumento che si possa dedicare ai soldati caduti per la libertà sulle basi sicure della comunità internazionale: il mondo degli uomini liberi!«Ci rivolgiamo al mondo intero, gridando: aiutateci in questa opera!

«Evviva la solidarietà internazionale!«Evviva la libertà!»