Post on 16-Feb-2019
di onore, di servizi non di
sopraffazione, abbiamo
bisogno di camminare in-
sieme, non di rincorrere il
potere.
Ha proseguito il suo di-
scorso sottolineando le
diverse problematiche che
limitano la serenità di que-
sto territorio. Dopo la
Santa Messa il Papa ha
raggiunto la missione
“speranza e carità” del
missionario laico Biagio
Conte, che assiste migliaia
di poveri e garantisce loro
pasti caldi. Nella mensa il
Papa ha pranzato con gli
ospiti del centro per poi
spostarsi nel quartiere di
Don Pino Puglisi, per far
visita alla chiesa di San
Gaetano e al piazzale dove
fu tristemente ucciso il
Beato. Si è infine recato
in Piazza Politeama per
incontrare sacerdoti e
seminaristi provenienti da
tutta la Sicilia, si è infine
recato in Piazza Politeama
per incontrare i giovani. Il
suo viaggio nella nostra
terra vuole mettere in
risalto una chiesa che
versa il suo sangue per
la fede e la giustizia, è
l a c e l e b r a z i o n e
dell‟EUCARESTIA, che
è la testimonianza della
carità e dell‟ amore per
i fratelli a prescindere
dal colore della pelle
degli uomini.
Classe V°B
La visita del Papa a Palermo
Data : 31/01/2019
Pagine 13
Giornalino Scolastico
Istituto
San Francesco
d’Assisi
Notizie di rilievo:
La visita del
Papa a Paler-
mo
Padre Pino
Puglisi
Tecnologia e
bambini
L’Avvento
Il Coding
Le nostre Gite
L’angolo delle
Ricette
Il Cruciverba
L’angolo delle
poesie
Giornalino Scolastico Edizione n. 1
Giorno 15 settembre
2018 Papa Francesco è
venuto in visita pastorale
per la ricorrenza del 25°
anniversario dell‟ uccisio-
ne del Beato Padre Pino
Puglisi. ”Fratelli e sorelle
cambiate e convertitevi.
Lo dico a voi mafiosi se
non lo fate la vostra
stessa vita andrà persa e
sarà la peggiore delle
sconfitte”.
Con questa affermazione
dal Foro Italico di Paler-
mo su un palco prospicien-
te il mare, Papa France-
sco fa risuonare il grido
di Giovanni Paolo II lan-
ciato il 9 maggio 1993
dalla valle dei templi di
Agrigento: “convertitevi”.
Il Papa ha affermato an-
che che non si può crede-
re in Dio ed essere ma-
fiosi perché chi è mafioso
non vive da cristiano.
Oggi abbiamo bisogno di
uomini e di donne di amo-
re, non di uomini e donne
Quest‟anno abbiamo ricevuto la
visita dei volontari del Centro
Padre Nostro, fondato dal Bea-
to Pino Puglisi, con cui la nostra
scuola condivide i suoi valori, il
suo operato e i suoi pensieri vi-
sto che anche la nostra fonda-
trice, Madre Florenzia, amava i
bambini e si adoperava per il
sano e pieno sviluppo della per-
sonalità. Abbiamo gioito e ci
siamo commossi ascoltando le
testimonianze del Vice Presi-
dente, dei volontari che abbia-
mo avuto il piacere di accogliere
con canti, sorrisi e infiniti ap-
plausi. Scopo dell‟ incontro è
stato uno “scambio”.
Noi siamo stati fortunati
nell‟aver ricevuto in prestito il
presepe, fatto proprio da “3p” e
che è rimasto esposto nella no-
stra scuola per ben 3 giorni.
Abbiamo ricambiato, dando in
prestito 3 simboli del carisma:
il presepe, l‟ ostensorio e il cro-
cifisso. Un modo per continuare
la sua missione perché ha fatto
tanto per i bambini e per la no-
stra Palermo.
Don Giuseppe Puglisi nacque nel-
la borgata palermitana di Bran-
caccio, il 15 settembre 1937.
Era figlio di una famiglia mode-
sta, il padre era calzolaio e la
madre sarta. Entrò nel semina-
rio diocesano di Palermo nel
1953 e venne ordinato sacerdo-
te nel 1960. Sin dai primi anni
seguì in particolar modo i giova-
ni e si interessò alle problema-
tiche sociali dei quartieri più
emarginati della città.
Il suo desiderio fu sempre quel-
lo di incarnare l‟ annunzio di
Gesù Cristo nel territorio, assu-
mendone quindi tutti i problemi
per farli propri della comunità
cristiana. Agli studenti e ai gio-
vani del centro diocesano voca-
zioni, ha dedicato con passione
lunghi anni realizzando, attra-
verso una serie di “campi scuo-
la”, un percorso formativo e-
semplare dal punto di vista pe-
dagogico e cristiano. Il 29 gen-
naio 1993 inaugurò a Brancaccio
il centro “Padre Nostro”, che
diventò il punto di riferimento
per i giovani e le famiglie del
quartiere. Collaborò con i laici
della zona dell‟ Associazione
intercondominiale per rivendi-
care i diritti civili della borgata,
denunciando collusioni e mal af-
fari, subendo minacce e intimi-
dazioni. Fu ucciso, sotto casa, il
giorno del suo 56°compleanno, il
15 settembre 1993. La sua vita
e la sua morte sono state testi-
monianze della sua fedeltà all‟
unico Signore e hanno disvelato
la malvagità e l‟ assoluta in-
compatibilità della mafia con il
messaggio evangelico. Fu beati-
ficato a Palermo il 25 maggio
2013.
Classe V°A
Pagina 2 Giornalino Scolastico
Padre Pino Puglisi: la celebrazione a scuola e la sua vita
Negli ultimi anni, sono sem-
pre più numerosi i bambini e i
ragazzi che si appassionano
ai videogiochi e che vengono
calamitati dagli schermi, tra-
scorrendo moltissime ore an-
che consecutive a giocare.
I videogiochi si sono enorme-
mente evoluti dal punto di
vista tecnologico, hanno am-
bientazioni realistiche e
modalita‟ interattive che
permettono di giocare online
con amici o sconosciuti anche
dall‟altra parte del mondo.
Troppo tempo davanti a uno
schermo, che sia per manda-
re un messaggio o giocare
con il videogioco preferito,
può far male allo sviluppo del
bambino e creare persino una
sorta di dipendenza, per que-
sto è importante che i geni-
tori diano dei limiti.
Secondo i pediatri dell‟ Ame-
rican Academy i piccoli non
dovrebbero passare mai più
di un‟ora o due con un dispo-
sitivo digitale e mai prima dei
due anni di età.
E‟ necessario puntualizzare
che un abuso dei videogiochi
è spesso la punta dell‟iceberg
di una difficoltà più profon-
da. Per questa ragione biso-
gna comprendere cosa si na-
sconde dietro tali atteggia-
menti, quali sono i bisogni
che i bambini cercano di
compensare giocando, dallo
svago, alla condivisione, alle
relazioni, alla ricerca di sen-
sazioni, allo scarico di ten-
sioni, fino all‟evasione della
realtà e al bisogno di speri-
mentarsi e di sentirsi effi-
caci.
Anche sa da noi la dipenden-
za da Internet non è ancora
considerata una patologia,
non c‟è dubbio che i giovani
passino troppe ore davanti a
smartphone, tablet, tele-
vsione …
E questo eccesso può dan-
neggiare il loro sviluppo.
L‟uso dei videogiochi non è
nocivo, anzi attiva e sviluppa
tutta una serie di capacità
cognitive importanti come il
problem solving o la risolu-
z i one dei prob l em i ,
l‟attenzione prolungata e la
reattività.
Un uso adeguato dei video-
giochi può fare parte della
crescita di un figlio.
Se lui riesce a portare a ter-
mine tutti i compiti e le atti-
vità extrascolastiche in pro-
gramma, alterna anche con
attività non virtuali e ha del-
le relazioni amicali anche of-
fline, non ci si deve eccessi-
vamente preoccupare del
tempo che un bambino tra-
scorre davanti alla console.
Anche perché è veramente
importante sottolineare che
non si diventa violenti per
colpa di un videogioco. Può
andare ad interferire sulla
condotta aggressiva quando
c‟è un forte abuso, delle con-
dizioni di vulnerabilità e fra-
gilità pregresse, quando il
gioco diventa compensatorio
e aliena completamente dalla
realtà.
Classe IV°B
Pagina 3 Giornalino Scolastico
Tecnologia e bambini
La parola avvento significa at-
tesa per la nascita del salvato-
re.
Con l‟Avvento inizia un nuovo
anno liturgico, cioè l‟anno della
Chiesa durante il quale ricordia-
mo e celebriamo quello che Ge-
sù ha fatto per noi. Questo pe-
riodo comprende le quattro set-
timane che precedono il Natale
in cui la chiesa intensifica le
sue preghiere e si prepara a
celebrare questo avvenimento
con riti e addobbi con cui orna
gli altari.
Nelle case fervono i preparativi
per la realizzazione del prese-
pe davanti al quale i più piccini
recitano la poesia e gli uomini
preparano con sentimenti di a-
more e perdono un cuore since-
ro del quale Gesù ne farà la cul-
la per la sua nascita Santa.
L‟Avvento è «tempo di attesa,
di conversione, di speranza»,
è il tempo dell’attesa della ve-
nuta di Dio che viene celebrata
nei suoi due momenti: la prima
parte del tempo di Avvento in-
vita a risvegliare l‟attesa del
ritorno glorioso di Cristo; poi,
avvicinandosi il Natale, la se-
conda parte dell‟Avvento riman-
da al mistero dell‟Incarnazione
e chiama ad accogliere il Verbo
fatto uomo per la salvezza di
tutti.
Ciò è spiegato nel primo Prefa-
zio di Avvento, ossia la preghie-
ra che “apre” la liturgia eucari-
stica all‟interno della Messa do-
po l‟Offertorio. In essa si sot-
tolinea che il Signore «al suo
primo avvento nell‟umiltà della
nostra natura umana, portò a
compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell‟eterna sal-
vezza». E poi si aggiunge:
«Verrà di nuovo nello splendore
della gloria, e ci chiamerà a pos-
sedere il regno promesso che
ora osiamo sperare vigilanti
nell‟attesa».
L‟Avvento è poi tempo di con-
versione, alla quale la liturgia di
questo momento forte invita
con la voce dei profeti e so-
prattutto di Giovanni Battista:
«Convertitevi, perché il regno
dei cieli è vicino» . Infine è il
tempo della speranza gioio-
sa che la salvezza già operata e
le realtà di grazia già presenti
nel mondo giungano alla loro ma-
turazione e pienezza, per cui la
promessa si tramuterà in pos-
sesso, la fede in visione, e «noi
saremo simili a lui e lo vedremo
così come egli è».
Classe IV°A
Pagina 4 Giornalino Scolastico
L’Avvento
Un argomento che ha molto in-
teressato le classi è stato
quello del coding, letteralmen-
te “coding” significa
«programmazione informatica»
ed è una disciplina che ha come
base il pensiero computazionale,
cioè tutti quei processi mentali
che mirano alla risoluzione di
problemi combinando metodi
caratteristici e strumenti intel-
lettuali (come i giochi interatti-
vi).
L‟insegnamento della program-
mazione a bambini avviene tra-
mite l‟utilizzo di giochi interat-
tivi, come i robot che obbedi-
scono a comandi in codice, oppu-
re, tramite apposite applicazio-
ni, come Scratch: una piatta-
forma di programmazione visua-
le che permette di creare il
proprio gioco virtuale o speciali
animazioni. Ma non si limita a
questo, bensì il coding aiuta i
più piccoli a pensare meglio e in
modo creativo, stimola la loro
curiosità attraverso quello che
apparentemente può sembrare
solo un gioco, consente di impa-
rare le basi della programma-
zione informatica, insegna a
“dialogare” con il computer, a
impartire alla macchina comandi
in modo semplice e intuitivo,
educa i più piccoli al pensiero
computazionale, che è la capa-
cità di risolvere problemi – an-
che complessi – applicando la
logica, ragionando passo passo
sulla strategia migliore per
arrivare alla soluzione, questa
metodica del pensiero ha
un risvolto pratico perché ha a
che fare con la nostra quoti-
dianità, con molti oggetti che
utilizziamo abitualmente e che
riteniamo ormai indispensabili.
Smartphone, tablet, videogio-
chi, persino elettrodomestici
come la lavatrice o il forno a
microonde funzionano grazie a
un codice informatico, a una
sequenza ordinata di istruzio-
ni.
Con il coding – come detto – gli
studenti imparano a program-
mare divertendosi. Attraverso
una serie di giochi ed esercizi
interattivi, basati su
un‟interfaccia visuale, il bambi-
no può determinare le azioni di
uno o più personaggi spostando
blocchi o oggetti grafici su un
monitor. A ciascun blocco cor-
risponde un‟azione, una linea di
codice che non ha bisogno
quindi di essere digitato. Basta
muovere o assemblare i mat-
toncini tra di loro – nell‟ordine
necessario a raggiungere un
certo obiettivo – e il gioco è
fatto.
Cosa sto imparando studiando,
approfondendo sviluppando que-
sti temi?
Comprendere un problema in
modo diretto, imparare dagli
altri, comprendere l‟importanza
dell‟errore, che esistono più
soluzioni a un problema, avere la
libertà di sbagliare, imparare
per tentativi e strategie, condi-
videre ciò che si è imparato.
Dunque non solo insegnamento
scolastico ma anche strategia
per il quotidiano.
L’Insegnante d’Informatica
Pagina 5 Giornalino Scolastico
Il Coding
Il 24 ottobre noi bambini
delle classi quinte abbia-
mo avuto modo di scoprire
e apprezzare uno dei tanti
palazzi monumentali che
Palermo, capitale della
cultura, offre: ovvero Pa-
lazzo Branciforte che è
ubicato nel centro cittadi-
no.
Il percorso di visita ci ha
permesso di "vivere" la
storia siciliana da diversi
punti di osservazione.
Abbiamo osservato le Col-
lezioni di archeologia e le
antiche maioliche, altissi-
me espressioni di cultura
materiale sia del Mondo
Antico sia del periodo tra
il XV e il XIX secolo. La
visita ci ha illustrato loro
l'importanza della cerami-
ca come oggetto di uso
quotidiano nel mondo prei-
storico e classico. Abbia-
mo capito che le diverse
forme di vasi sono corre-
late alle funzioni dei con-
tenitori e alle rotte com-
merciali per esemplificare
la complessità del mondo
antico.
Inoltre, abbiamo apprezza-
to la collezione di stampe e
disegni del Grand Tour e le
collezioni filatelica e numi-
smatica, testimonianze
dell'importanza della Sici-
lia nel sistema Mediterra-
neo dall'età bizantina fino
ai fasti del Regno delle Du-
e Sicilie.
Dalla sala lettura della Bi-
blioteca si accede agli am-
bienti del Monte di Santa
Rosalia, raro esempio di
composizione architettoni-
ca lignea ottocentesca che
accoglie, inoltre, una pre-
gevole esposizione perma-
nente dei pupi siciliani del-
la Collezione Giacomo Cu-
ticchio.
Alla fine, soddisfatti delle
numerose informazioni, in
laboratorio, siamo stati in-
vitati ad esercitare la pro-
pria manualità lavorando
l'argilla da decorare con
tecniche semplici come la
lavorazione a cordoncino, a
incavo, a sfoglia e a stampo.
Siamo stati dei veri e pro-
pri vasai e abbiamo avuto
l'onore e il piacere, in pri-
ma persona, di realizzare
un'opera con le nostre
stesse mani.
Pagina 6 Giornalino Scolastico
Visita a Palazzo Branciforte
Venerdí 26 ottobre, noi bambini
delle classi quarte, insieme alle
nostre maestre, alle due accom-
pagnatrici, alla guida della sim-
patica ed intrattenitrice Danie-
la Sole e alla sua collaboratrice
Viviana, asso nella manica in ma-
teria di botanica, abbiamo fatto
una passeggiata all‟interno di un
paradiso terrestre, di cui gode
la nostra citta‟ di Palermo,
l‟Orto Botanico.
Abbiamo scoperto i segreti di
piante e alberi secolari.
Siamo stati incantati dalla par-
ticolarità del ficus strangolato-
re, così chiamato perché basta
che un uccellino porti un suo
semino in una cavità di un albero
che lui comincia a crescere fino
a “strangolare” l‟albero ospitan-
te.
Abbiamo visto le piante carnivo-
re, ognuna delle quali ha svilup-
pato una sua strategia vincente
per nutrirsi di …proteine!
Abbiamo scoperto la pianta ap-
parsa sulla terra prima dei dino-
sauri, la cicas...
Siamo rimasti affascinati dall‟
albero del sapone con le cui no-
ci, si potevano addirittura lava-
re i vestiti.
Alla fine della visita, avremmo
voluto giocare nella capanna di
bambù, bere il “thè della memo-
ria”, comprare qualche piantina
da regalare ai nostri genitori,
ma la nostra mattinata si é con-
clusa con la visita di uno dei più
importanti e raffinati teatri del-
la citta‟, il Teatro Politeama!
Grazie alla nostra guida, abbiamo
appreso che il Politeama origina-
riamente nasce come circo olim-
pico per varie manifestazioni.
Abbiamo apprezzato i rilievi e le
pitture in stile pompeiano che
caratterizzano l‟interno e
l‟esterno del teatro. Abbiamo
visitato la “Sala degli Specchi”,
la Sala Gialla e la Sala Rossa, uti-
lizzate durante le pause degli
spettacoli, come luogo di incon-
tro e anche come sala da ballo.
Qui, noi femminucce abbiamo im-
maginato d‟essere delle donne di
fine „800 con abiti in stile, vol-
teggiando per la sala con il no-
stro principe azzurro.
Dal loggione abbiamo spiato le
prove dell‟Orchestra Sinfonica
Siciliana.
Abbiamo terminato la visita sa-
lendo fino all‟ultimo piano, dove
ad un metro di distanza, abbiamo
ammirato la celebre quadriga
bronzea del Rutelli che rappre-
senta il trionfo di Apollo ed Eu-
terpe: è stato come toccare il
cielo con un dito.
Abbiamo vissuto un‟esperienza
meravigliosa che ha alimentato
il nostro desiderio di conoscen-
za e di sapere alla scoperta del-
la natura, dello svago e della
cultura!
Pagina 7 Giornalino Scolastico
Visita all’Orto Botanico
La pupaccena (o pupo di
zucchero)
Fra i tanti protagonisti della
“festa dei morti“ spicca la
Pupaccena, il dolce di zucche-
ro dalla forma umana e dai
colori vivaci. Anticamente
venivano raffigurati i paladini
di Francia e tutti i perso-
naggi dell‟opera dei pupi sici-
liani. Nel corso degli anni,
questi personaggi sono stati
sostituiti da: calciatori, bal-
lerine, protagonisti dei car-
toni animati....
Ricetta
Ingredienti:
-2kg di zucchero
-250g di glucosio
-2 cucchiai di succo di limone
-Olio di mandorle
-Colori alimentari vegetali
Procedimento:
In un tegame sciogliete lo
zucchero nell‟acqua molto
calda, mescolando di conti-
nuo.
Aggiungete il glucosio e il
succo di limone, continuando
a mescolare .
Toglietelo dal fuoco e per
bloccare la cottura immerge-
te il tegame in acqua fredda .
Nel frattempo ungete gli
stampi con l‟olio di mandorle
e versate il composto.
Fate rassodare in forno a
130° e appena sodi, toglieteli
dal forno e fateli raffredda-
re .
Alla fine decorateli a vostro
piacere.
Classe IV°A
Pagina 8 Giornalino Scolastico
Angolo delle Ricette
Il tronchetto di Natale
(Buche de Noel), è un dolce tipi-
co della tradizione natalizia
francese, che riprende nella
forma, il ceppo di legno, simbolo
Natalizio di numerosi paesi del
Nord Europa considerato di
buon auspicio. Goloso e raffina-
to il nostro tronchetto è un dol-
ce perfetto per le feste, un ro-
tolo di soffice pasta biscotto
farcito con una crema ganache
al cioccolato e guarnito con sca-
gliette di cioccolato fondente
che, oltre a conferire un tocco
sfizioso, simulano l‟aspetto del
ceppo di legno.
Ingredienti per la pasta bi-
scotto:
-Sale fino 1 pizzico
-Farina 00 100g
-Uova medie 5
-Zucchero 140 gr
-Miele 10 g
-Baccello di vaniglia 1
Per la crema ganache:
-Panna fresca liquida 300 gr
-Cioccolato fondente 300 gr
Per decorare:
-Cioccolato fondente 250 gr
Preparazione:
Dividere i tuorli dagli albumi, sbat-
tete i tuorli con 90 gr di zucchero,
il miele e la vaniglia, montate gli
albumi assieme al restante zuc-
chero. Unite i due composti ag-
giungete la farina e stendete
l‟impasto su un foglio di carta for-
no, livellatelo fino allo spessore di
1 cm e infornate in forno statico
già caldo a 220° per 6-7 minuti,
estraete la pasta dal forno, spol-
verizzate con dello zucchero e si-
gillatela con della pellicola. Prepa-
rate intanto la ganache: tritate
tutto il cioccolato, ponete sul fuo-
co un pentolino con la panna. Quan-
do la panna avrà sfiorato il bollore,
spegnete e versate il cioccolato
tritato, mescolando con le fruste,
una volta che il cioccolato si sarà
sciolto, trasferite il composto in
una ciotola contenente del ghiac-
cio. Montate con uno sbattitore e
lavorate la ganache per 10-15 mi-
nuti, quando la pasta biscotto sarà
fredda togliete la pellicola e farci-
tela, arrotolatela delicata-
mente e avvolgetela nella
pellicola, ponete in frigo per
un‟ora e decorate con il cioc-
colato fondente.
Classe V°A
Pagina 9 Giornalino Scolastico
Continuazione
San Martino
La nebbia agli irti colli
piovigginando sale
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo,
dal ribbollir dei tini
va l‟aspro odor dei vini
l‟anime a rallegrar.
Gira su ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando
Sta il cacciator fischiando
Sull‟ uscio a rimirar.
Tra le rossastre nubi
Stormi d‟ uccelli neri
Com‟esuli pensieri
Nel vespero migrar.
Giosuè Carducci
Pagina 10 Giornalino Scolastico
C’erano uomini...
C'erano uomini, donne e ragazzini
c'erano vecchi e mamme con bambini.
C'erano lacrime e ricordi di vite lonta-
ne
c'erano dolori, miserie e violenze disu-
mane.
C'erano punizioni, lavori forzati e sol-
dati
c'erano silenzi, uomini sporchi e malati.
C'erano eserciti, fili spinati e fredde
prigioni
c'erano divise, numeri incisi ed esecu-
zioni.
C'erano stenti, fame e malattie
c'erano ghetti, campi ed epidemie.
C'erano pensieri ed esistenze troppo
corte
c'erano attese palpitanti in promesse
di morte.
C'erano cuori spezzati da addii definiti
c'erano visioni di tramonti per quelli
ancora vivi.
C'erano vergogne appese a un intellet-
to violento
ma anche sogni e speranze fino all'ulti-
mo lamento.
Maria Ruggi
Angolo delle Poesie
Viale Regione Siciliana n° 4550
90145 Palermo
Come contattarci:
Telefono
091/ 204119
Fax
091/ 229608
Posta elettronica
Informazioni generali:
info@scuolasanfrancescodassisi.it
istfra@libero.it
Sito Internet:
http://www.scuolasanfrancescodassisi.it/
Istituto San Francesco d’Assisi
L'Istituto San Francesco d'Assisi è una scuola primaria e dell'infanzia, fondata a Palermo negli anni 50. L'istruzio-ne della scuola offre a genitori ed alunni un'azione edu-cativa che valorizza le potenzialità di ciascuno seguendo itinerari didattici d'avanguardia , capaci di preparare gli alunni ad affrontare una realtà sociale in continua evolu-zione. La scuola nasce così con la precisa volontà di rea-lizzare un progetto educativo che tende a coniugare il binomio difficile di promuovere l'Uomo e il Cristiano , in modo da realizzare evangelizzazione e promozione dell'uomo , secondo la scelta pedagogica voluta da Ma-dre Florenzia Profilio e della Congregazione da Lei fon-data , le Suore Francescane dell'Immacolata Concezione
di Lipari.
Tre sono state le sedi della scuola nella città di Palermo :
negli anni '50 in Via G.Cusmano , nel centro della città
antica, negli anni 60 in Via V.zo Di Marco , ed infine nel
1966 in Viale Regione Siciliana , nella zona nord della
città , in un edificio di proprietà dell'Istituto dove a
tutt'oggi si svolge l'attività didattica con immutata atten-
zione e sensibilità verso ogni aspetto della realtà socia-
le , culturale ed economica.
Giornalino Scolastico Pagina 15