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di onore, di servizi non di sopraffazione, abbiamo bisogno di camminare in- sieme, non di rincorrere il potere. Ha proseguito il suo di- scorso sottolineando le diverse problematiche che limitano la serenità di que- sto territorio. Dopo la Santa Messa il Papa ha raggiunto la missione “speranza e carità” del missionario laico Biagio Conte, che assiste migliaia di poveri e garantisce loro pasti caldi. Nella mensa il Papa ha pranzato con gli ospiti del centro per poi spostarsi nel quartiere di Don Pino Puglisi, per far visita alla chiesa di San Gaetano e al piazzale dove fu tristemente ucciso il Beato. Si è infine recato in Piazza Politeama per incontrare sacerdoti e seminaristi provenienti da tutta la Sicilia, si è infine recato in Piazza Politeama per incontrare i giovani. Il suo viaggio nella nostra terra vuole mettere in risalto una chiesa che versa il suo sangue per la fede e la giustizia, è la celebrazione dell‟EUCARESTIA, che è la testimonianza della carità e dell‟ amore per i fratelli a prescindere dal colore della pelle degli uomini. Classe V°B La visita del Papa a Palermo Data : 31/01/2019 Pagine 13 Giornalino Scolastico Istituto San Francesco d’Assisi Notizie di rilievo: La visita del Papa a Paler- mo Padre Pino Puglisi Tecnologia e bambini L’Avvento Il Coding Le nostre Gite L’angolo delle Ricette Il Cruciverba L’angolo delle poesie Giornalino Scolastico Edizione n. 1 Giorno 15 settembre 2018 Papa Francesco è venuto in visita pastorale per la ricorrenza del 25° anniversario dell‟ uccisio- ne del Beato Padre Pino Puglisi. ”Fratelli e sorelle cambiate e convertitevi. Lo dico a voi mafiosi se non lo fate la vostra stessa vita andrà persa e sarà la peggiore delle sconfitte”. Con questa affermazione dal Foro Italico di Paler- mo su un palco prospicien- te il mare, Papa France- sco fa risuonare il grido di Giovanni Paolo II lan- ciato il 9 maggio 1993 dalla valle dei templi di Agrigento: “convertitevi”. Il Papa ha affermato an- che che non si può crede- re in Dio ed essere ma- fiosi perché chi è mafioso non vive da cristiano. Oggi abbiamo bisogno di uomini e di donne di amo- re, non di uomini e donne

Transcript of Giornalino Scolastico - scuolasanfrancescodassisi.it 2019 1... · Don Pino Puglisi, per far visita...

di onore, di servizi non di

sopraffazione, abbiamo

bisogno di camminare in-

sieme, non di rincorrere il

potere.

Ha proseguito il suo di-

scorso sottolineando le

diverse problematiche che

limitano la serenità di que-

sto territorio. Dopo la

Santa Messa il Papa ha

raggiunto la missione

“speranza e carità” del

missionario laico Biagio

Conte, che assiste migliaia

di poveri e garantisce loro

pasti caldi. Nella mensa il

Papa ha pranzato con gli

ospiti del centro per poi

spostarsi nel quartiere di

Don Pino Puglisi, per far

visita alla chiesa di San

Gaetano e al piazzale dove

fu tristemente ucciso il

Beato. Si è infine recato

in Piazza Politeama per

incontrare sacerdoti e

seminaristi provenienti da

tutta la Sicilia, si è infine

recato in Piazza Politeama

per incontrare i giovani. Il

suo viaggio nella nostra

terra vuole mettere in

risalto una chiesa che

versa il suo sangue per

la fede e la giustizia, è

l a c e l e b r a z i o n e

dell‟EUCARESTIA, che

è la testimonianza della

carità e dell‟ amore per

i fratelli a prescindere

dal colore della pelle

degli uomini.

Classe V°B

La visita del Papa a Palermo

Data : 31/01/2019

Pagine 13

Giornalino Scolastico

Istituto

San Francesco

d’Assisi

Notizie di rilievo:

La visita del

Papa a Paler-

mo

Padre Pino

Puglisi

Tecnologia e

bambini

L’Avvento

Il Coding

Le nostre Gite

L’angolo delle

Ricette

Il Cruciverba

L’angolo delle

poesie

Giornalino Scolastico Edizione n. 1

Giorno 15 settembre

2018 Papa Francesco è

venuto in visita pastorale

per la ricorrenza del 25°

anniversario dell‟ uccisio-

ne del Beato Padre Pino

Puglisi. ”Fratelli e sorelle

cambiate e convertitevi.

Lo dico a voi mafiosi se

non lo fate la vostra

stessa vita andrà persa e

sarà la peggiore delle

sconfitte”.

Con questa affermazione

dal Foro Italico di Paler-

mo su un palco prospicien-

te il mare, Papa France-

sco fa risuonare il grido

di Giovanni Paolo II lan-

ciato il 9 maggio 1993

dalla valle dei templi di

Agrigento: “convertitevi”.

Il Papa ha affermato an-

che che non si può crede-

re in Dio ed essere ma-

fiosi perché chi è mafioso

non vive da cristiano.

Oggi abbiamo bisogno di

uomini e di donne di amo-

re, non di uomini e donne

Quest‟anno abbiamo ricevuto la

visita dei volontari del Centro

Padre Nostro, fondato dal Bea-

to Pino Puglisi, con cui la nostra

scuola condivide i suoi valori, il

suo operato e i suoi pensieri vi-

sto che anche la nostra fonda-

trice, Madre Florenzia, amava i

bambini e si adoperava per il

sano e pieno sviluppo della per-

sonalità. Abbiamo gioito e ci

siamo commossi ascoltando le

testimonianze del Vice Presi-

dente, dei volontari che abbia-

mo avuto il piacere di accogliere

con canti, sorrisi e infiniti ap-

plausi. Scopo dell‟ incontro è

stato uno “scambio”.

Noi siamo stati fortunati

nell‟aver ricevuto in prestito il

presepe, fatto proprio da “3p” e

che è rimasto esposto nella no-

stra scuola per ben 3 giorni.

Abbiamo ricambiato, dando in

prestito 3 simboli del carisma:

il presepe, l‟ ostensorio e il cro-

cifisso. Un modo per continuare

la sua missione perché ha fatto

tanto per i bambini e per la no-

stra Palermo.

Don Giuseppe Puglisi nacque nel-

la borgata palermitana di Bran-

caccio, il 15 settembre 1937.

Era figlio di una famiglia mode-

sta, il padre era calzolaio e la

madre sarta. Entrò nel semina-

rio diocesano di Palermo nel

1953 e venne ordinato sacerdo-

te nel 1960. Sin dai primi anni

seguì in particolar modo i giova-

ni e si interessò alle problema-

tiche sociali dei quartieri più

emarginati della città.

Il suo desiderio fu sempre quel-

lo di incarnare l‟ annunzio di

Gesù Cristo nel territorio, assu-

mendone quindi tutti i problemi

per farli propri della comunità

cristiana. Agli studenti e ai gio-

vani del centro diocesano voca-

zioni, ha dedicato con passione

lunghi anni realizzando, attra-

verso una serie di “campi scuo-

la”, un percorso formativo e-

semplare dal punto di vista pe-

dagogico e cristiano. Il 29 gen-

naio 1993 inaugurò a Brancaccio

il centro “Padre Nostro”, che

diventò il punto di riferimento

per i giovani e le famiglie del

quartiere. Collaborò con i laici

della zona dell‟ Associazione

intercondominiale per rivendi-

care i diritti civili della borgata,

denunciando collusioni e mal af-

fari, subendo minacce e intimi-

dazioni. Fu ucciso, sotto casa, il

giorno del suo 56°compleanno, il

15 settembre 1993. La sua vita

e la sua morte sono state testi-

monianze della sua fedeltà all‟

unico Signore e hanno disvelato

la malvagità e l‟ assoluta in-

compatibilità della mafia con il

messaggio evangelico. Fu beati-

ficato a Palermo il 25 maggio

2013.

Classe V°A

Pagina 2 Giornalino Scolastico

Padre Pino Puglisi: la celebrazione a scuola e la sua vita

Negli ultimi anni, sono sem-

pre più numerosi i bambini e i

ragazzi che si appassionano

ai videogiochi e che vengono

calamitati dagli schermi, tra-

scorrendo moltissime ore an-

che consecutive a giocare.

I videogiochi si sono enorme-

mente evoluti dal punto di

vista tecnologico, hanno am-

bientazioni realistiche e

modalita‟ interattive che

permettono di giocare online

con amici o sconosciuti anche

dall‟altra parte del mondo.

Troppo tempo davanti a uno

schermo, che sia per manda-

re un messaggio o giocare

con il videogioco preferito,

può far male allo sviluppo del

bambino e creare persino una

sorta di dipendenza, per que-

sto è importante che i geni-

tori diano dei limiti.

Secondo i pediatri dell‟ Ame-

rican Academy i piccoli non

dovrebbero passare mai più

di un‟ora o due con un dispo-

sitivo digitale e mai prima dei

due anni di età.

E‟ necessario puntualizzare

che un abuso dei videogiochi

è spesso la punta dell‟iceberg

di una difficoltà più profon-

da. Per questa ragione biso-

gna comprendere cosa si na-

sconde dietro tali atteggia-

menti, quali sono i bisogni

che i bambini cercano di

compensare giocando, dallo

svago, alla condivisione, alle

relazioni, alla ricerca di sen-

sazioni, allo scarico di ten-

sioni, fino all‟evasione della

realtà e al bisogno di speri-

mentarsi e di sentirsi effi-

caci.

Anche sa da noi la dipenden-

za da Internet non è ancora

considerata una patologia,

non c‟è dubbio che i giovani

passino troppe ore davanti a

smartphone, tablet, tele-

vsione …

E questo eccesso può dan-

neggiare il loro sviluppo.

L‟uso dei videogiochi non è

nocivo, anzi attiva e sviluppa

tutta una serie di capacità

cognitive importanti come il

problem solving o la risolu-

z i one dei prob l em i ,

l‟attenzione prolungata e la

reattività.

Un uso adeguato dei video-

giochi può fare parte della

crescita di un figlio.

Se lui riesce a portare a ter-

mine tutti i compiti e le atti-

vità extrascolastiche in pro-

gramma, alterna anche con

attività non virtuali e ha del-

le relazioni amicali anche of-

fline, non ci si deve eccessi-

vamente preoccupare del

tempo che un bambino tra-

scorre davanti alla console.

Anche perché è veramente

importante sottolineare che

non si diventa violenti per

colpa di un videogioco. Può

andare ad interferire sulla

condotta aggressiva quando

c‟è un forte abuso, delle con-

dizioni di vulnerabilità e fra-

gilità pregresse, quando il

gioco diventa compensatorio

e aliena completamente dalla

realtà.

Classe IV°B

Pagina 3 Giornalino Scolastico

Tecnologia e bambini

La parola avvento significa at-

tesa per la nascita del salvato-

re.

Con l‟Avvento inizia un nuovo

anno liturgico, cioè l‟anno della

Chiesa durante il quale ricordia-

mo e celebriamo quello che Ge-

sù ha fatto per noi. Questo pe-

riodo comprende le quattro set-

timane che precedono il Natale

in cui la chiesa intensifica le

sue preghiere e si prepara a

celebrare questo avvenimento

con riti e addobbi con cui orna

gli altari.

Nelle case fervono i preparativi

per la realizzazione del prese-

pe davanti al quale i più piccini

recitano la poesia e gli uomini

preparano con sentimenti di a-

more e perdono un cuore since-

ro del quale Gesù ne farà la cul-

la per la sua nascita Santa.

L‟Avvento è «tempo di attesa,

di conversione, di speranza»,

è il tempo dell’attesa della ve-

nuta di Dio che viene celebrata

nei suoi due momenti: la prima

parte del tempo di Avvento in-

vita a risvegliare l‟attesa del

ritorno glorioso di Cristo; poi,

avvicinandosi il Natale, la se-

conda parte dell‟Avvento riman-

da al mistero dell‟Incarnazione

e chiama ad accogliere il Verbo

fatto uomo per la salvezza di

tutti.

Ciò è spiegato nel primo Prefa-

zio di Avvento, ossia la preghie-

ra che “apre” la liturgia eucari-

stica all‟interno della Messa do-

po l‟Offertorio. In essa si sot-

tolinea che il Signore «al suo

primo avvento nell‟umiltà della

nostra natura umana, portò a

compimento la promessa antica,

e ci aprì la via dell‟eterna sal-

vezza». E poi si aggiunge:

«Verrà di nuovo nello splendore

della gloria, e ci chiamerà a pos-

sedere il regno promesso che

ora osiamo sperare vigilanti

nell‟attesa».

L‟Avvento è poi tempo di con-

versione, alla quale la liturgia di

questo momento forte invita

con la voce dei profeti e so-

prattutto di Giovanni Battista:

«Convertitevi, perché il regno

dei cieli è vicino» . Infine è il

tempo della speranza gioio-

sa che la salvezza già operata e

le realtà di grazia già presenti

nel mondo giungano alla loro ma-

turazione e pienezza, per cui la

promessa si tramuterà in pos-

sesso, la fede in visione, e «noi

saremo simili a lui e lo vedremo

così come egli è».

Classe IV°A

Pagina 4 Giornalino Scolastico

L’Avvento

Un argomento che ha molto in-

teressato le classi è stato

quello del coding, letteralmen-

te “coding” significa

«programmazione informatica»

ed è una disciplina che ha come

base il pensiero computazionale,

cioè tutti quei processi mentali

che mirano alla risoluzione di

problemi combinando metodi

caratteristici e strumenti intel-

lettuali (come i giochi interatti-

vi).

L‟insegnamento della program-

mazione a bambini avviene tra-

mite l‟utilizzo di giochi interat-

tivi, come i robot che obbedi-

scono a comandi in codice, oppu-

re, tramite apposite applicazio-

ni, come Scratch: una piatta-

forma di programmazione visua-

le che permette di creare il

proprio gioco virtuale o speciali

animazioni. Ma non si limita a

questo, bensì il coding aiuta i

più piccoli a pensare meglio e in

modo creativo, stimola la loro

curiosità attraverso quello che

apparentemente può sembrare

solo un gioco, consente di impa-

rare le basi della programma-

zione informatica, insegna a

“dialogare” con il computer, a

impartire alla macchina comandi

in modo semplice e intuitivo,

educa i più piccoli al pensiero

computazionale, che è la capa-

cità di risolvere problemi – an-

che complessi – applicando la

logica, ragionando passo passo

sulla strategia migliore per

arrivare alla soluzione, questa

metodica del pensiero ha

un risvolto pratico perché ha a

che fare con la nostra quoti-

dianità, con molti oggetti che

utilizziamo abitualmente e che

riteniamo ormai indispensabili.

Smartphone, tablet, videogio-

chi, persino elettrodomestici

come la lavatrice o il forno a

microonde funzionano grazie a

un codice informatico, a una

sequenza ordinata di istruzio-

ni.

Con il coding – come detto – gli

studenti imparano a program-

mare divertendosi. Attraverso

una serie di giochi ed esercizi

interattivi, basati su

un‟interfaccia visuale, il bambi-

no può determinare le azioni di

uno o più personaggi spostando

blocchi o oggetti grafici su un

monitor. A ciascun blocco cor-

risponde un‟azione, una linea di

codice che non ha bisogno

quindi di essere digitato. Basta

muovere o assemblare i mat-

toncini tra di loro – nell‟ordine

necessario a raggiungere un

certo obiettivo – e il gioco è

fatto.

Cosa sto imparando studiando,

approfondendo sviluppando que-

sti temi?

Comprendere un problema in

modo diretto, imparare dagli

altri, comprendere l‟importanza

dell‟errore, che esistono più

soluzioni a un problema, avere la

libertà di sbagliare, imparare

per tentativi e strategie, condi-

videre ciò che si è imparato.

Dunque non solo insegnamento

scolastico ma anche strategia

per il quotidiano.

L’Insegnante d’Informatica

Pagina 5 Giornalino Scolastico

Il Coding

Il 24 ottobre noi bambini

delle classi quinte abbia-

mo avuto modo di scoprire

e apprezzare uno dei tanti

palazzi monumentali che

Palermo, capitale della

cultura, offre: ovvero Pa-

lazzo Branciforte che è

ubicato nel centro cittadi-

no.

Il percorso di visita ci ha

permesso di "vivere" la

storia siciliana da diversi

punti di osservazione.

Abbiamo osservato le Col-

lezioni di archeologia e le

antiche maioliche, altissi-

me espressioni di cultura

materiale sia del Mondo

Antico sia del periodo tra

il XV e il XIX secolo. La

visita ci ha illustrato loro

l'importanza della cerami-

ca come oggetto di uso

quotidiano nel mondo prei-

storico e classico. Abbia-

mo capito che le diverse

forme di vasi sono corre-

late alle funzioni dei con-

tenitori e alle rotte com-

merciali per esemplificare

la complessità del mondo

antico.

Inoltre, abbiamo apprezza-

to la collezione di stampe e

disegni del Grand Tour e le

collezioni filatelica e numi-

smatica, testimonianze

dell'importanza della Sici-

lia nel sistema Mediterra-

neo dall'età bizantina fino

ai fasti del Regno delle Du-

e Sicilie.

Dalla sala lettura della Bi-

blioteca si accede agli am-

bienti del Monte di Santa

Rosalia, raro esempio di

composizione architettoni-

ca lignea ottocentesca che

accoglie, inoltre, una pre-

gevole esposizione perma-

nente dei pupi siciliani del-

la Collezione Giacomo Cu-

ticchio.

Alla fine, soddisfatti delle

numerose informazioni, in

laboratorio, siamo stati in-

vitati ad esercitare la pro-

pria manualità lavorando

l'argilla da decorare con

tecniche semplici come la

lavorazione a cordoncino, a

incavo, a sfoglia e a stampo.

Siamo stati dei veri e pro-

pri vasai e abbiamo avuto

l'onore e il piacere, in pri-

ma persona, di realizzare

un'opera con le nostre

stesse mani.

Pagina 6 Giornalino Scolastico

Visita a Palazzo Branciforte

Venerdí 26 ottobre, noi bambini

delle classi quarte, insieme alle

nostre maestre, alle due accom-

pagnatrici, alla guida della sim-

patica ed intrattenitrice Danie-

la Sole e alla sua collaboratrice

Viviana, asso nella manica in ma-

teria di botanica, abbiamo fatto

una passeggiata all‟interno di un

paradiso terrestre, di cui gode

la nostra citta‟ di Palermo,

l‟Orto Botanico.

Abbiamo scoperto i segreti di

piante e alberi secolari.

Siamo stati incantati dalla par-

ticolarità del ficus strangolato-

re, così chiamato perché basta

che un uccellino porti un suo

semino in una cavità di un albero

che lui comincia a crescere fino

a “strangolare” l‟albero ospitan-

te.

Abbiamo visto le piante carnivo-

re, ognuna delle quali ha svilup-

pato una sua strategia vincente

per nutrirsi di …proteine!

Abbiamo scoperto la pianta ap-

parsa sulla terra prima dei dino-

sauri, la cicas...

Siamo rimasti affascinati dall‟

albero del sapone con le cui no-

ci, si potevano addirittura lava-

re i vestiti.

Alla fine della visita, avremmo

voluto giocare nella capanna di

bambù, bere il “thè della memo-

ria”, comprare qualche piantina

da regalare ai nostri genitori,

ma la nostra mattinata si é con-

clusa con la visita di uno dei più

importanti e raffinati teatri del-

la citta‟, il Teatro Politeama!

Grazie alla nostra guida, abbiamo

appreso che il Politeama origina-

riamente nasce come circo olim-

pico per varie manifestazioni.

Abbiamo apprezzato i rilievi e le

pitture in stile pompeiano che

caratterizzano l‟interno e

l‟esterno del teatro. Abbiamo

visitato la “Sala degli Specchi”,

la Sala Gialla e la Sala Rossa, uti-

lizzate durante le pause degli

spettacoli, come luogo di incon-

tro e anche come sala da ballo.

Qui, noi femminucce abbiamo im-

maginato d‟essere delle donne di

fine „800 con abiti in stile, vol-

teggiando per la sala con il no-

stro principe azzurro.

Dal loggione abbiamo spiato le

prove dell‟Orchestra Sinfonica

Siciliana.

Abbiamo terminato la visita sa-

lendo fino all‟ultimo piano, dove

ad un metro di distanza, abbiamo

ammirato la celebre quadriga

bronzea del Rutelli che rappre-

senta il trionfo di Apollo ed Eu-

terpe: è stato come toccare il

cielo con un dito.

Abbiamo vissuto un‟esperienza

meravigliosa che ha alimentato

il nostro desiderio di conoscen-

za e di sapere alla scoperta del-

la natura, dello svago e della

cultura!

Pagina 7 Giornalino Scolastico

Visita all’Orto Botanico

La pupaccena (o pupo di

zucchero)

Fra i tanti protagonisti della

“festa dei morti“ spicca la

Pupaccena, il dolce di zucche-

ro dalla forma umana e dai

colori vivaci. Anticamente

venivano raffigurati i paladini

di Francia e tutti i perso-

naggi dell‟opera dei pupi sici-

liani. Nel corso degli anni,

questi personaggi sono stati

sostituiti da: calciatori, bal-

lerine, protagonisti dei car-

toni animati....

Ricetta

Ingredienti:

-2kg di zucchero

-250g di glucosio

-2 cucchiai di succo di limone

-Olio di mandorle

-Colori alimentari vegetali

Procedimento:

In un tegame sciogliete lo

zucchero nell‟acqua molto

calda, mescolando di conti-

nuo.

Aggiungete il glucosio e il

succo di limone, continuando

a mescolare .

Toglietelo dal fuoco e per

bloccare la cottura immerge-

te il tegame in acqua fredda .

Nel frattempo ungete gli

stampi con l‟olio di mandorle

e versate il composto.

Fate rassodare in forno a

130° e appena sodi, toglieteli

dal forno e fateli raffredda-

re .

Alla fine decorateli a vostro

piacere.

Classe IV°A

Pagina 8 Giornalino Scolastico

Angolo delle Ricette

Il tronchetto di Natale

(Buche de Noel), è un dolce tipi-

co della tradizione natalizia

francese, che riprende nella

forma, il ceppo di legno, simbolo

Natalizio di numerosi paesi del

Nord Europa considerato di

buon auspicio. Goloso e raffina-

to il nostro tronchetto è un dol-

ce perfetto per le feste, un ro-

tolo di soffice pasta biscotto

farcito con una crema ganache

al cioccolato e guarnito con sca-

gliette di cioccolato fondente

che, oltre a conferire un tocco

sfizioso, simulano l‟aspetto del

ceppo di legno.

Ingredienti per la pasta bi-

scotto:

-Sale fino 1 pizzico

-Farina 00 100g

-Uova medie 5

-Zucchero 140 gr

-Miele 10 g

-Baccello di vaniglia 1

Per la crema ganache:

-Panna fresca liquida 300 gr

-Cioccolato fondente 300 gr

Per decorare:

-Cioccolato fondente 250 gr

Preparazione:

Dividere i tuorli dagli albumi, sbat-

tete i tuorli con 90 gr di zucchero,

il miele e la vaniglia, montate gli

albumi assieme al restante zuc-

chero. Unite i due composti ag-

giungete la farina e stendete

l‟impasto su un foglio di carta for-

no, livellatelo fino allo spessore di

1 cm e infornate in forno statico

già caldo a 220° per 6-7 minuti,

estraete la pasta dal forno, spol-

verizzate con dello zucchero e si-

gillatela con della pellicola. Prepa-

rate intanto la ganache: tritate

tutto il cioccolato, ponete sul fuo-

co un pentolino con la panna. Quan-

do la panna avrà sfiorato il bollore,

spegnete e versate il cioccolato

tritato, mescolando con le fruste,

una volta che il cioccolato si sarà

sciolto, trasferite il composto in

una ciotola contenente del ghiac-

cio. Montate con uno sbattitore e

lavorate la ganache per 10-15 mi-

nuti, quando la pasta biscotto sarà

fredda togliete la pellicola e farci-

tela, arrotolatela delicata-

mente e avvolgetela nella

pellicola, ponete in frigo per

un‟ora e decorate con il cioc-

colato fondente.

Classe V°A

Pagina 9 Giornalino Scolastico

Continuazione

San Martino

La nebbia agli irti colli

piovigginando sale

e sotto il maestrale

urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo,

dal ribbollir dei tini

va l‟aspro odor dei vini

l‟anime a rallegrar.

Gira su ceppi accesi

Lo spiedo scoppiettando

Sta il cacciator fischiando

Sull‟ uscio a rimirar.

Tra le rossastre nubi

Stormi d‟ uccelli neri

Com‟esuli pensieri

Nel vespero migrar.

Giosuè Carducci

Pagina 10 Giornalino Scolastico

C’erano uomini...

C'erano uomini, donne e ragazzini

c'erano vecchi e mamme con bambini.

C'erano lacrime e ricordi di vite lonta-

ne

c'erano dolori, miserie e violenze disu-

mane.

C'erano punizioni, lavori forzati e sol-

dati

c'erano silenzi, uomini sporchi e malati.

C'erano eserciti, fili spinati e fredde

prigioni

c'erano divise, numeri incisi ed esecu-

zioni.

C'erano stenti, fame e malattie

c'erano ghetti, campi ed epidemie.

C'erano pensieri ed esistenze troppo

corte

c'erano attese palpitanti in promesse

di morte.

C'erano cuori spezzati da addii definiti

c'erano visioni di tramonti per quelli

ancora vivi.

C'erano vergogne appese a un intellet-

to violento

ma anche sogni e speranze fino all'ulti-

mo lamento.

Maria Ruggi

Angolo delle Poesie

Pagine 13

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L’angolo del Cruciverba

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Istituto San Francesco d’Assisi

L'Istituto San Francesco d'Assisi è una scuola primaria e dell'infanzia, fondata a Palermo negli anni 50. L'istruzio-ne della scuola offre a genitori ed alunni un'azione edu-cativa che valorizza le potenzialità di ciascuno seguendo itinerari didattici d'avanguardia , capaci di preparare gli alunni ad affrontare una realtà sociale in continua evolu-zione. La scuola nasce così con la precisa volontà di rea-lizzare un progetto educativo che tende a coniugare il binomio difficile di promuovere l'Uomo e il Cristiano , in modo da realizzare evangelizzazione e promozione dell'uomo , secondo la scelta pedagogica voluta da Ma-dre Florenzia Profilio e della Congregazione da Lei fon-data , le Suore Francescane dell'Immacolata Concezione

di Lipari.

Tre sono state le sedi della scuola nella città di Palermo :

negli anni '50 in Via G.Cusmano , nel centro della città

antica, negli anni 60 in Via V.zo Di Marco , ed infine nel

1966 in Viale Regione Siciliana , nella zona nord della

città , in un edificio di proprietà dell'Istituto dove a

tutt'oggi si svolge l'attività didattica con immutata atten-

zione e sensibilità verso ogni aspetto della realtà socia-

le , culturale ed economica.

Giornalino Scolastico Pagina 15