Post on 07-Mar-2016
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ÈÈproprio il caso di dirlo, perchè,come dice Spalletti, l’arbitro è
una variabile del gioco del calcio.Impazzita, aggiungiamo noi, ed inmodo eccessivo in questa stagio-ne. Orsato non è stato il primo edho tanto l’impressione che nonsarà certo l’ultimo. Comunque va-da questa Roma sta dimostrando nelle ultime gare che sol-tanto una grossa svista arbitrale (chiamiamola così per esse-re buoni) può fermarla. La rimonta in campionato ha zittitotutti coloro i quali si sono affrettati a dare giudizi sulla campa-gna acquisti e su chi sentenziava come ormai impossibile laqualificazione in Champions League e di conseguenza l’invitoalla proprietà di scegliere la via obbligatoria per la cessione.Ed invece eccoci qui, di nuovo belli e bravi come prima, contanta voglia di continuare su questa strada, il desiderio di stu-pire ancora una volta tutti e la consapevolezza di tifare per ungruppo compatto ed in grado di regalarci ogni anno tante bel-le soddisfazioni.Reduci da due trasferte vittoriose cosecutive, oggi l’ostacoloda superare si chiama Palermo, un’altra squadra che giocabene e che da quando è stata affidata a Ballardini è risalitprepotentemente in classifica. Impegno difficile, ma sicura-mente alla portata della Roma. Una vittoria contro i rosanerodarebbe un altro scossone importante alla parte alta dellaclassifica così da puntare anche oltre al quarto posto. Le altredavanti possono sbagliare e noi dobbiamo essere pronti adapprofittarne. Arbitri permettendo...
Impaginazione
Renato Bosco
Fotografie
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Reg. Trib. Roman. 485/96 del 1.10.96
QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XII - Numero 2 - Mercoled0ì 28 gennaio 2009
Direttore responsabile
Massimo Limitim.limiti@forzaroma.info
CChhee DDiioo ccee lloommaannddii bboonnoo......ll’’aarrbbiittrroo!!
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m.limiti@forzaroma.info
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CC ’è un po’ di sano pudore nell’entusia-smo del momento. Nasce, questo pu-
dore, dallo scarto lampante, dall’ampio sol-co tra il fulgore delle aspettative e la gioiainevitabilmente trattenuta anche se esibitadella realtà attuale.Le indicibili emozioni, i tuffi al cuore che re-galò quel gol di Vucinic al Catania (anchese nei più reposti angoli della mente, ogniromanista si aspettava da un momento al-l’altro il gol di un Ibrahimovic qualsiasi…)appartengono a una storia vicina e lontanache, a meno di un virus calcistico che para-lizzi gli estri e le forze delle prime tre dellaclasse, non potrà rivivere nel campionato incorso.Il rovescio (positivo) della medaglia è chel’avvio disastroso, che aveva fatto paventa-re un cupio dissolvi che avrebbe costrettoad una nuova, complicata rinascita, è statospazzato via da una reazione orgogliosa ecommendevole del gruppo giallorosso, cheha saputo risalire la china sino ad essere, almomento, la squadra più in forma del grup-pone che aspira alla qualificazione Cham-pions, fermo restando che la Fiorentina stagiocando bene ma è penalizzata dagli epi-sodi (compresi quelli arbitrali).Curiosamente, il filotto negativo iniziò pro-prio alla Favorita contro il Palermo, è tra-scorso un girone ed ora tutto appare diver-so, sino a rendere fiduciosi in vista della co-munque durissima sfida all’Arsenal del de-miurgo Wenger.L’insoddisfazione (eufemismo) di Panucci èuna macchia di gelato sul vestito della do-
menica, e di nuovo Spalletti dovrà attingerealle sue empiriche qualità di psicologo perestraniare la squadra da questa vicenda enon farla distrarre, proprio adesso che sisono ritrovati estri individuali ed equilibricollettivi.Il percorso rosanero in trasferta è insuffi-ciente, ben 6 le sconfitte (peraltro, lo stes-so ruolino di marcia della Roma...) ma hain organico un drappello di singoli talentuo-si (Simplicio, Cavani, Miccoli se giocherà)che possono creare la giocata vincente al dilà della prestazione di squadra.Imperativo categorico, però, per la Roma ènon fermarsi, adesso: tra rimpianti e spe-ranze, la stagione giallorossa deve ancoravivere i suoi momenti decisivi.
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II l Palermo torna all’Olimpico un anno dopo il “fat-taccio” causato dal gol di Mancini su un’azione di
calcio d’angolo in cui un raccattapalle era entrato incampo piazzando il pallone sulla lunetta del corner. Ilpresidente Zamparini protestò, ma solo il giorno se-guente; e per di più, nemmeno i giocatori rosanero siarrabbiarono al momento della rete subita. Il Palermodi quest’anno sarà molto battagliero: il lavoro del nuo-vo allenatore Ballardini sta dando i suoi frutti. Il tecni-co di romagnolo, infatti, è riuscito a sfruttare l’ organi-co rafforzato dai giocatori che Zamparini aveva acqui-stato durante l’estate. Il modulo che sta attualmenteusando è il 4-3-1-2, mail segreto di Ballardiniè, come ha recente-mente dichiarato sul“correre dello sport”,quello di variare il pro-gramma di lavoro deisuoi ragazzi, affinchéabbiano sempre nuovistimoli. I fatti gli stanno dando ragione: la squadra stalottando per un posto in coppa Uefa, e siamo sicuri
che alla fine di maggio l’obiettivosarà centrato. Il Palermo non
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può fare a meno di molti giocato-ri, a cominciare dagli attaccantiMiccoli e l’uruguaiano Cavani, chese continuerà ad esprimersi comesta facendo entro due anni potràgiocare in una grande squadra.Altre pedine fondamentali sono icentrocampisti Tedesco, Simpli-cio, Migliaccio, Bresciano e l’exlaziale, ma tifoso romanista Live-
rani. Kjaer e Balzaretti sonodue buoni giocatori di una di-fesa ancora un po’ debole, mache viene salvata dalle pro-dezze di Marco Amelia, primogrande ex di questa partita. Ilsuo sogno è quello di tornarenella sua Roma, anche perchéè stanco di compiere grandi
interventi contro la squadra chelo ha lanciato. L’altro grande ex èCesare Bovo, un ragazzo dallegrandi potenzialità ma che si èperso per strada dopo che la Ro-ma lo aveva perso alle buste dueanni fa. Lui ha sofferto molto peressere stato scaricato, e ce ne ac-corgiamo dagli interventi duri cheha fa ogni volta che ha gioca con-tro i suoi ex compagni. Tutto que-sto ci dispiace: è vero che l’addioalla Roma non è dipeso da lui, mac’è modo e modo per esprimereil proprio rancore.
MERCOLEDÌ 28 GENNAIO 2009 - STADIO OLIMPICO
ROMA-PALERMOPROBABILI FORMAZIONI
ROMADoni 32
Cassetti 77Mexes 5
Juan 4Riise 17
De Rossi 16Perrotta 20
Brighi 33Baptista 19
Menez 24Vucinic 9
Spalletti All.
Artur 25Loria 15
Greco 36Aquilani 8Cicinho 3
Virga 34Okaka 89
PALERMO32 Amelia16 Cassani24 Kjaer5 Bovo
25 Savino33 Nocerino11 Liverani23 Bresciano30 Simplicio7 Cavani
10 Miccoli
All. Ballardini
1 Ujkani21 Cossentino80 Carrozzieri14 Guana8 Migliaccio
19 Succi99 Mchedlidze
JUVENTUS 43INTER 43MILAN 40GENOA 36ROMA 33NAPOLI 33FIORENTINA 32PALERMO 32LAZIO 31CAGLIARI 28ATALANTA 27CATANIA 26SIENA 25UDINESE 23SAMPDORIA 20BOLOGNA 19LECCE 18TORINO 16CHIEVO 16REGGINA 13
CLASSIFICA
MARCATORI15 reti: Di Vaio (Bologna)
13 reti: Milito (Genoa)
13 reti: Gilardino (Fio-rentina);Ibrahimovic (In-ter)
11 reti: Amauri (Juven-tus)
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PROSSIMI TURNI(1-2-2009) (8-2-2009)
CAGLIARI JUVECATANIA ATALANTA
FIORENTINA BOLOGNALECCE SIENAMILAN LAZIO
PALERMO GENOAROMA REGGINA
SAMPDORIA CHIEVOTORINO INTER
UDINESE NAPOLI
ATALANTA CAGLIARIBOLOGNA UDINESE
CHIEVO TORINOGENOA ROMA
INTER LECCEJUVE CATANIA
LAZIO FIORENTINANAPOLI PALERMO
REGGINA MILANSIENA SAMPDORIA
23
NOCERINO
7
CAVANI
32
AMELIA
25
SAVINO
11
LIVERANI
30
SIMPLICIO
33
BRESCIANO
5
BOVO24
KJAER
10
MICCOLI
16
CASSANI
IL MODULO4-3-1-2
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BERTO
CARBO
NARI
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DDunque, ancora sui me-dia, che non finiscono
mai di (non) stupire: cre-scendo rossiniano per quan-to riguarda le sviste arbitra-li, in una domenica abba-stanza scellerata in cui, lodiciamo con obiettività, la"capoccella" di Mexes sulcalcio di punizione battutoda Pizarro sembra vera-mente la più difficle da individuare,pagliuzza in mezzo a tante "travi" co-me il calcione rimediato da Jovetic inarea juventina o il rigore concesso alMilan in quel di Bologna: si d'accordo,i rossoneri avrebbero vinto ugualmen-te, ma intanto gliel'hai dato. Però,questa oggettiva graduatoria nellagravità delle sviste arbitrali è stata ri-prodotta fedelmente, a livello di trat-tazione televisiva? Assolutamentenon, com'era presumibile, perché lacapocciata di Mexes è diventata il bi-lanciamento naturale di quanto dallaroma era stato subito per mano e fi-schietto di Orsato, così come una par-tita come Sampdoria-Inter, devastatada Celi che alla fine ha ammazzato so-prattutto i blucerchiati, è stata fatta
passare per unmassacro arbi-trale a dannounicamente deinerazzurri, so-prattutto per-ché Mourinhosi è preso lascena preten-dendo di con-vincere partedei media e al-la fine convin-cendoli tutti
che il giovane fischietto di Inter-Sampabbia avuto paura di essere incluso nelnovero dei colleghi che tanto avevanosbagliato nel pomeriggio. In tutto que-sto, allo spettro di Pierluigi Collina,che ormai solo di rado viene evocatonei dibattiti arbitrali, va di lusso comesempre, perché il pedigree del nomeha ancora un grandissimo fascino a li-vello federale e in parte anche giornal-sitico e perchè, a livello simbolico, unasua rimozione equivarrebbe a unabocciatura della tesi, già bocciata dallarealtà dei fatti, secondo la quale dopoCalciopoli le cose sarebbero cambiate.Morale della favola? Scusate ma mora-le è un termnine ormai sconosciuto,anche il computer me lo segnala comeerrore.
Ma se chiedete a chi lo ha vi-sto giocare, vi racconteràdelle mirabilie tecniche di cuiera capace nei momenti diluna dritta, paragonabile aun Bruno Conti o a un Totti,uno che da solo spaccava lapartita. Le sue bizze, però, ilsuo carattere irascibile e pre-suntuoso, lo porteranno pre-sto in rotta di collisione conla società (che in precedenzalo aveva difeso fino ad eso-nerare Gipo Viani che lo ave-va messo fuori rosa) e co-stringeranno il sodalizio gial-lorosso a cederlo alla Juven-tus dopo due stagioni, 51partite e 12 reti. In bianco-nero si segnalerà, oltre cheper i soliti motivi disciplinari,per la ricerca spasmodica dicravatte di seta con cui arric-chire la sua sterminata colle-zione. Finirà la carriera italia-na relegato malinconicamen-te a Novara, conscio di averdissipato un talento senzapari.
classe fra igiocatori rosa-nero di tutti itempi. Il suop r o b l e m a ,però, così co-me per tantigeniacci calci-stici, era quel-lo di non condurre una irre-prensibile vita d’atleta. Eraspesso avvistato per le viedel capoluogo siciliano, incompagnia del suo compa-gno di squadra turco, MelaidGulesin, meglio noto comeSukru, a bordo di un’ingom-brante Buik, in giro a sperpe-rare quanto guadagnavanocol calcio, in compagnia didonne stupende, ma ancheprotagonisti di risse clamoro-se e sbronze memorabili. Dopo due anni, a malincuo-re, Lanza di Trabia lo cedettealla Roma e Bronee divennenella capitale, così come erastato per il Palermo, croce edelizia dei tifosi, capace digesti tecnici di alta scuola(segnava spesso direttamen-te da calcio d’angolo, tirandoindifferentemente col destroe col sinistro), così come dilatitanze prolungate e colpe-voli, indotte dalla scarsa for-ma fisica dovuta ad allena-menti incostanti e svogliati.
LLe olimpiadi londinesi del1948, dove la squadra
svedese vinse fra la sorpresagenerale, fu l’occasione in I-talia per creare una vera epropria moda per i giocatoridell’Europa del Nord, svede-si, appunto, ma anche dane-si. Fra questi anche un ari-stocratico giovanottone di ol-tre un metro e novanta, dallaclasse immensa, dotato di u-na velocità fuori dal comuneper uno della sua taglia, edal tiro al fulmicotone che glipermette spesso di figuraresul tabellino dei marcatori. Sichiama Helge Bronee e nel1950 gioca nella squadrafrancese del Nancy. Il principe Raimondo Lanzadi Trabia, presidente del Pa-lermo, famoso per condurrela campagna acquisti del Pa-lermo conducendo trattativein costume adamitico nel ba-gno della sua suite all’hotelGallia di Milano, in pratica ilvero e proprio inventore delcalcio-mercato, lo vuole for-temente e stacca un assegnapersonale di 13 milioni e 927mila lire (una fortuna per l’e-poca), pur di averlo in rosa-nero. Risulterà, a detta degliaddetti ai lavori in casa Pa-lermo, il miglior talento,quello dotato di maggior
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l’avvelenata
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piccolo episodio rac-contato da FabrizioGrassetti: “La Romadoveva giocare con-tro il Torino e durantela notte prima dellapartita, chiamò allecinque del mattinol’allora allenatore Ro-berto Clagluna (cheaffiancava lo svedeseSven Goran Eriks-son sulla panchinagiallorossa) e lo in-
vitò ad affacciarsi alla finestra. Roma era co-perta di neve. Allora il presidente chiese se ilgiorno seguente si sarebbe dovuto giocare omeno e Clagluna rispose di si, che la Roma erain forma. Così Viola chiamò una squadra dispalatori e fece sgomberare la neve dal campodell’Olimpico, permettendo alla Roma (che inquell’occasione indossò una maglia bianca) dibattere il Torino per 1-0 con gol di Pruzzo. Altermine, tutti a festeggiare e Clagluna disse‘Questa partita l’ha vinta il presidente Viola’“.Tante sono le testimonianze del suo amoreper la Roma, e tanti sono gli attestati di stimae affetto che tutti hanno nei confronti dell’in-gegnere e della sua famiglia: uno su tuttiquello di Massimo, di Casal Bertone, venuto aportare il saluto del suo amico Mimmo Spa-doni, fondatore del Club Roma Capoccia insie-me ad Antonello Venditti, purtroppo scompar-so di recente e andato ad aggiungersi ai tantitifosi giallorossi che seguono la Roma dall’alto.
Francesco Mancuso
E' festa nella sede diViale Giulio Cesare
L' UTR FESTEGGIA I SUOI 9ANNI: OSPITE MARIA SENSI
ÈÈstato un bellissimo pomeriggio quello or-ganizzato dall’Utr presso la sede di viale
Giulio Cesare la scorsa settimana. Il consigliodirettivo, con il presidente Fabrizio Grassetti in
UN AMORE INFINITORICORDANDO DINO VIOLA
SSono già passati diciotto anni. Diciotto annida quando Dino Viola, con la sua scom-
parsa, ha lasciato un vuoto incolmabile neisuoi familiari e in tutti quelli che come lui han-no a cuore uno dei suoi più grandi amori: laRoma. Lunedì 19 gennaio, nel giorno dell’an-niversario della sua morte, la famiglia e i tantiche gli hanno voluto bene si sono ritrovati nel-la chiesa di San Luigi Gonzaga ai Parioli per u-na messa in suo ricordo. Presente tutta la fa-miglia Viola: i tre figli dell’ingegnere, Presentetutta la famiglia Viola: i tre figli dell’ingegnere,Federica, Ettore e Riccardo,quest’ultimocon la moglie Anna, e tutti i nipoti: Francesca,Filippo, Ludovica, Stefania, Beatrice, Barbarae Andrea. Assente, ma più che giustificata, lasignora Flora, costretta ad affrontare a casala convalescenza dopo un recente interventochirurgico. Fabrizio Grassetti, presidente del-l’U.T.R, presente alla cerimonia insieme al te-soriere Romeo Capelli e a Gianni e SilvanaGroppa, anche quest’ ultimi consiglieridell’U.T.R. Ad assistere alla cerimonia c’eranoanche l’ex giocatore della Primavera gialloros-sa Angelo Quinzi, il già direttore della rivista“La Roma” Andrea Michelini, Alberto Mando-lesi, “Elione” del gruppo XXI Aprile oltre aduno dei fondatori del Commando Ultrà CurvaSud, Antonio Bongi. E proprio Bongi tracciaun ritratto significativo di Viola: “La messa insuo onore è una ricorrenza fissa ormai da tan-ti anni, Dino Viola è stato il presidente di noitifosi che apparteniamo ad una generazionepiù vecchia. Era sempre molto vicino al Com-mando e nell’anno dello scudetto si interessa-va molto della curva. Tutte le settimane ave-vamo con lui un appuntamento fisso, addirit-tura ogni tanto ci chiedeva qualche consiglioper la campagna acquisti. Un aneddoto delpresidente? Quando ritirarono lo striscione delCommando per la vicenda Paparelli, lui ciaiutò a crearne un altro più ‘tranquillo’ dando-ci l’idea dei ‘Ragazzi della Sud’ “. Ma quantoteneva alla Roma Dino Viola? La risposta è nel
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la partita in programma og-gi, ci ha confidato: “Sarà u-na gara difficile da giocarecon attenzione, ma pensoche la Roma possa vincere
per 2 a 1. In golFrancesco e
Perrotta”.Infine èstato in-terpellato
a n c h ePaolo Li-
guori, il notogiornalista sportivo, tifosodella Roma, presente ognidomenica a “Controcam-po”: “Per me finisce 2 a 1per la Roma. In gol andran-no Totti e Perrotta”. Il cen-
trocampista giallorossoeffettivamente que-sto periodo sta fa-cendo vedere buonecose, non sia mai
che Fiorini e Liguoriabbiamo ragione? Buo-
na partita!
Gianluca Lengua
RRoma-Palermo unmatch al cardio-
palma, da seguire conmolta attenzione. Unsolo imperativo per laRoma: vincere. Solocosì si può arrivare al co-sì agoniato quarto postoche permetterebbe ai giallo-rossi di entrare nuovamentetra le grandi di Eu-ropa. A spera-re nella vit-toria dellaRoma è ilprimo deinostri in-t e r p e l l a t i ,Antonio Giulia-ni, che pur essendo ram-maricato per il furto subitoa Milano in coppa Italia con-tro l’Inter, vede una Romarabbiosa e capace di reagi-re: “Roma-Palermo? 1 a 0per la Roma, sono molto ar-rabbiato per quello che èsuccesso a Milano, ma spe-ro che i ragazzi trovino la
forza per reagi-re e scenda-no in campopiù agguerri-ti che mai”.
Meno ottimi-sta è invece
Massimo Caputi.Il giornalista sportivo di“Quelli che il calcio”, tifo-so della Roma, dice: “Se-condo me finisce con un
pareggio. 1 a 1 gol diFrancesco”. Forza Romaha interpellato anche unmaestro, l’attore e can-
tante Lando Fiorini, inscena a Il Puff con il suo
spettacolo “Siamo tutti rici-clati”. Fiorini ci haconfidato che “l’e-lettricista”, ècosì che luichiama Fran-cesco Totti, èandato a vede-re il suo spetta-colo e gli ha confida-to: “Io gioco!”. Tornando al-
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e organi.
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testa, ha invitato la signora Maria Sensi, neoconsigliere della Roma, per festeggiare i primi9 anni di vita del sodalizio che riunisce tantitifosi e Roma Club, nell’anno che precede ildecennale per il quale l’Utr sta preparando fe-steggiamenti ad altissimi livelli. In occasione
della manifestazione la signora Sensi ha rin-graziato i presenti per l’impegno e l’affetto coni quali accompagnano sempre la Roma in casae in trasferta. C’è stato poi un emozionante ri-cordo della figura di Franco Sensi, il presidentedella Roma recentemente scomparso, una fotodel quale campeggia al centro del salone prin-cipale della sede Utr “Peccato per non avergliregalato la gioia di un altro scudetto – ha det-to la signora Maria Sensi – Lo scorso anno celo meritavamo noi ed invece... Comunque iosono fiduciosa e dico che anche quest’anno laRoma sorprenderà tutti e riuscirà a lottare perlo scudetto fino all’ultima giornata”. Musica perle orecchie dei tifosi giallorossi, parole che iragazzi in campo stanno tramutando in fatti.
Gianluca Lengua
VittorioLombardi,interprete de"La Canzonadi CampoTestaccio",con gli amicidel R.C. EurTorrino allostadio perRoma-Milan.
Marina (dell'Utr) a sinistra, Rolando e Isabella(Gruppo Luisa Petrucci) posano insieme aGiorgio Rossi e Matteo Brighi in visita aibambini ricoverati al S. Eugenio.
Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi organizzati che vogliano far conoscere la propria esistenza e leloro iniziative. L’indirizzo per mandare testi e foto è: redazione@forzaroma.info
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