Forza Roma di Roma-Juventus 12/12/2011

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Foto MAURO PENZO EDITORIALE Dove finiremo? IL DETECTIVE Sveglia Luis! Decidi ATTUALITÀ Pjanic? C’è! L’AVVELENATA Firenze lo sai, non è servita a cambiarla... IL DOPPIO POSTER Coreografia De Rossi EDITORIALE Dove finiremo? IL DETECTIVE Sveglia Luis! Decidi ATTUALITÀ Pjanic? C’è! L’AVVELENATA Firenze lo sai, non è servita a cambiarla... IL DOPPIO POSTER Coreografia De Rossi

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Forza Roma di Roma-Juventus 12/12/2011

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Foto

MAU

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EDITORIALEDove finiremo?

IL DETECTIVESveglia Luis! Decidi

ATTUALITÀPjanic? C’è!

L’AVVELENATAFirenze lo sai, non èservita a cambiarla...

IL DOPPIOPOSTERCoreografiaDe Rossi

EDITORIALEDove finiremo?

IL DETECTIVESveglia Luis! Decidi

ATTUALITÀPjanic? C’è!

L’AVVELENATAFirenze lo sai, non èservita a cambiarla...

IL DOPPIOPOSTERCoreografiaDe Rossi

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Dove finiremo?AA lzi la mano chi si aspettava di

vivere un periodo come que-sto. Chi storceva il naso sin dalprimo giorno, osservando i metodidi allenamento di Luis Enrique inritiro e la campagna acquisti diSabatini. Io, sinceramente, no.Credevo di poter vivere un iniziodi stagione esaltante, di essereinferiore al Milan e di lottare a pa-ri armi con la Juventus ed il Napo-li. Ed invece partita dopo partitastiamo soffrendo una dei peggioriinizi di stagione della storia roma-nista. E nel tunnel nel quale siamofiniti non vediamo nemmeno unbarlume di luce. Tante delusioni enon solo in campo. Aspettiamosempre la sterzata, ma rimania-mo quotidianamente con l’amaroin bocca. Le squadre che stannomale in classifica non vedono l’oradi incontrarci per poter resusci-tare. È successo con il Genoa esi è ripetuto con la Fiorentina. Ese non fosse per Meggiorini ancheil Novara, forse, avrebbe conqui-stato una delle rare vittorie diquesto campionato. E stasera in-contriamo la squadra più in forma

del campionato. Undici uomini,sempre quelli, e un allenatore chepredilige il calcio “pane e salame”,quello dei punti in classifica. Unasquadra, insomma, schiava dei ri-sultati. Tutto l’opposto della Romanew generation. E per giunta l’af-frontiamo con una formazione de-cimata. Orgoglio e personalità,solo così potremo evitare un’altradelusione. Ancora una volta toc-cherà a Totti caricarsi la squadrasulle spalle. E questo mi rendemolto più tranquillo.In attesa di capire che fine fare-mo, c’è la sosta natalizia. Un rin-graziamento a tutti i nostri lettoridello stadio e del web. Vi auguroBuone Feste anche da parte dellamia redazione. Forza Roma e… a presto!

Impaginazione

Renato Bosco

Fotografie

Mauro Penzo

Direzione e redazione

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82026 Morcone (BN)

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XV - Numero 14 - Lunedì 12 dicembre 2011

Direttore responsabile

Massimo [email protected]

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mo di Gijon sta incontrando.Cosa pensavamo, che un signore ricco dicultura (calcistica) ma sprovvisto di tuttoil resto (esperienza, duttilità, spirito di a-dattamento, conoscenza della materia i-taliana – assai diversa dalla stessa mate-ria che si studia nel resto del mondo, inSpagna soprattutto – fosse in grado, ol-tretutto con una pletora di orchestrali ta-

re gli undici che scendono in campo nelsecondo tempo (la partita è persa, se nonentra Totti...) ed esporre, stavolta vera-mente suo malgrado, il capitano a quellasquallida sceneggiatura che lo vede, a se-conda delle fazioni, vittima o carnefice diuna città e di un popolo intero. Caro Luis, basta con le indecisioni, i mezzisorrisi, gli equilibrismi per non scontenta-re nessuno che finiscono per far incazzaretutti (chiediamo scusa per il vocabolo bri-tish, ma rende bene l’idea..). È il momen-to delle scelte: via Juan, Cicinho, Cassetti,Simplicio, forse lo stesso Perrotta (ci pian-ge il cuore mentre lo scriviamo); via nelsenso di non utilizzarli più, a meno chenon scoppi un’epidemia. E dentro Viviani,Verre, Caprari, Nego. Se è la Roma deigiovani, che giovani siano. In attesa, agennaio e a maggior ragione a giugno dioperare investimenti non dissennati maneanche strizzando troppo l’occhio allamorigeratezza del governo Monti.

LLa testa confusa non è “patri-monio” solo dell’uomo con la

scucchia. La testa confusa pre-me come un macigno insosteni-bile in tutti gli amanti della Ro-ma (e sono tanti) che non sannopiù se credere nel progetto enon in chi lo persegue, se crede-re solo in una delle due cose o anessuna delle due.La nostra idea è confusa (ovvia-mente...) ma ribadiamo l’opinio-ne espressa in altri circostanze:non ci piace il sostantivo “rivolu-zione” ma questo Tom e Frank(Baldini) hanno fatto, con il so-stegno non irrilevante di Unicre-dit (non sempre adamantina neisuoi atti, ma sembra che sia unobbligo per le banche la non-tra-sparenza...) e il braccio armato(si fa per dire) di Sabatini che hasicuramente alternato ottime in-tuizioni ad errori grossolani(francamente ci è sembrata ec-cessiva la corte fatta a Kjaer,buon giocatore, migliore anchedi quello che appare, ma che il Wolfsburgnon voleva più neanche come operaio allaVolkswagen) ma che, a un certo punto, inpiena estate, apriva anche i cancelli di Tri-goria, isolato e felice (?).Discutere Luis Enrique è esercizio quasiobbligato, vista la situazione; assai menocomprensibile è lo stupore di chi si... stu-pisce per le difficoltà ciclopiche che l’uo-

lentuosi (alcuni) mamai amalgamati fraloro nemmeno in unaserata di fiera di pae-se, di confezionarevestiti di alta sartoria(leggasi prestazioni erisultati) da far im-pallidire le corazzatedelle griffe mondialidella moda – tantoper restare nella me-tafora?Certo, chi scrive è ri-masto negativamen-te sorpreso, pur nellaconsapevolezza delladelicatezza del compito affidatogli, delfosso che l’asturiano si è scavato da solo,con una girandola di prove, alcune dellequali assurde (tanto per non far nomi:Taddei emarginato a inzio stagione, ora i-namovibile; J. Angel, esattamente il con-trario; Pjanic, collaudato efficacementenel centrocampo a tre con De Rossi e Ga-go, sovente riproposto trequartista conminor costrutto; Juan e Cicinho, diciamolosenza mezzi termini, ormai ex giocatoriche l’uomo con la scucchia non si sa seper spirito evangelico, vuole far risorgerea dispetto di loro stessi, osiamo dire e l’e-lenco potrebbe continuare).Per non tacere del trattamento, anch’essoschizofrenico, riservato a Totti: in estatequasi un “sopportato”, poi “statua al Gia-nicolo”, adesso preso in giro (senza mala-nimo, sia chiaro, ma tant’è) con la storiel-la che non sarebbe degradante per lui en-trare sullo 0-2 e l’uomo in meno, facendo,miracolosamente due autogol: demotiva-

Sveglia Luis! Decidi

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AttualitàAttualità di Mirko Porcaridi Mirko Porcari

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FForse, visti i tempi, può considerar-si un privilegiato: sono davvero in

pochi a vantare una continuità nell’un-dici titolare della Roma, a vivere lepartite senza l’ansia di sapere se ci sa-ranno in campo, a vedere il proprionome ben sottolineato sull’Ipad di LuisEnrique. Per Miralem Pjanic, la fiduciaè incondizionata. E non potrebbe esse-re altrimenti.

Tra i mille esperi-menti del tecnicospagnolo, il bosnia-co ha rappresenta-to da subito unacertezza: in media-na o più avanzato,con licenza di of-fendere o compiti dicontenimento, il ta-lento del bosniaco èprobabilmente unadelle (poche) notepositive di questoinizio di stagio-ne. Arrivato con gliultimi vagitidel calciomer-cato estivo, ilbiglietto da vi-sita è una cresci-ta costante con lamaglia del Lio-ne: sedici golin poco più di

due anni ma, soprattutto, assiste qualità al servizio della squa-dra, caratteristiche che lasciaintravedere già dall’esordio ca-salingo contro il Cagliari, pri-ma sconfitta nel cammino diuna Roma ancora “incompiu-ta”.C’è da imparare, e in fret-ta: la lingua, le abitudini,

i metodi diallenamento; mentre la

squadra arranca, la stelladel 21enne comincia a bril-

lare di luce propria. Piaccio-no la personalità e i modi di

stare in campo, da collante tracentrocampo e attacco Pjanic di-mostra di essere uno dei punti diriferimento per il nuovo voltodella Roma. Si plasma alla perfe-zione intorno all’esperienza di DeRossi e Gago, grazie alle sue gio-

cate manda in gol Simplicio, Bojan eOsvaldo, quest’ultimo addirittura nelderby, nella perfezione della gara con-tro il Lecce trova un gol che sanciscel’amore definitivo con i tifosi gialloros-si. Adesso che il futuro è un’incognita (al-meno a livello di conduzione tecnica)all’orizzonte c’è la Juventus: brividi, sesi pensa a come ci arriva la Roma;speranza, se si crede che, dopo la Fio-rentina, sarà difficile immaginare dipeggio. Intanto Pjanic c’è. Ed è giàqualcosa.

Pjanic?C’è!Pjanic?C’è!

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LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 - STADIO OLIMPICO

ROMA-JUVENTUSPROBABILI FORMAZIONI

A DISPOSIZIONEROMA: 1 Lobont, 3 Josè Angel,23 Greco, 94 Verre, 30 Simpli-cio, 22 Borriello, 47 CaprariJUVENTUS: 30 Storari, 11 DeCeglie, 34 Marrone, 28 Estigar-ribia, 27 Krasic, 24 Giaccherini,9 Iaquinta

CATANIA PALERMOCESENA INTERCHIEVO CAGLIARI

FIORENTINA ATALANTAGENOA BOLOGNA

JUVENTUS NOVARAMILAN SIENALAZIO UDINESE

NAPOLI ROMAPARMA LECCE

ATALANTA MILANBOLOGNA CATANIACAGLIARI GENOA

INTER PARMALECCE JUVENTUS

NOVARA FIORENTINAPALERMO NAPOLI

ROMA CHIEVOSIENA LAZIO

UDINESE CESENA

ROMAStekelenburg 24

Cicinho 2Cassetti 77Heinze 5Taddei 11

Perrotta 20De Rossi 16

Pjanic 15Lamela 8

Osvaldo 9Totti 10

Luis Enrique All.

JUVENTUS1 Buffon

26 Lichtsteiner15 Barzagli19 Bonucci3 Chiellini

22 Vidal5 Pazienza8 Marchisio7 Pepe

32 Matri18 Quagliarella

All. Conte

JUVENTUS 29MILAN 27UDINESE 27LAZIO 25NAPOLI 20PALERMO 20ROMA 17CAGLIARI 17CATANIA 17FIORENTINA 16MARCATORI: 10 Denis (Atalanta)9 Di Natale (Udinese)8 Ibrahimovic (Milan)7 Cavani (Napoli), Giovinco (Parma)

PARMA 16CHIEVO 16ATALANTA 15GENOA 15SIENA 14INTER 14BOLOGNA 14NOVARA 10CESENA 9LECCE 8

CLASSIFICA

PROSSIMI TURNI(18-12-2011) (7-1-2012)

tro ex della serata, Simone Pepe,giocatore che la Roma ha lasciatoandare via troppo presto. L'ultimoex è Luca Toni, che non giocherà, eche forse non sarà nemmeno inpanchina, mentre Krasic, che l'ulti-mo giorno di mercato sarebbe statovicino alla Roma, è stato accantona-to insieme a...Del Piero. Lo storico

capitano bianconero èstato messo da partedalla dirigenza, e a fi-ne anno andrà via.Peccato, perché un ra-gazzo come lui merite-rebbe maggiore consi-derazione da una so-cietà per la quale hadato tutto se stesso. Il

rigore generoso contro il Cesena?Non non ce lo siamo scordati, cosìcome qualche altro aiutino...ma perora sono poca cosa rispetto al re-cente passato...

DDopo la vittoria all'Olim-pico contro la Lazio, ed

il pareggio ottenuto con le unghie a Napoli, abbiamo capi-to che la Juventus è tornata ad essere una grande squa-dra. Se i bianco neri sono tornati a competere per lo scu-detto è merito di una società che ha fatto tesoro degli er-rori dl passato, e che ha deciso di voltare pagina in mododrastico. La scelta di chiamare Antonio Conte, un ex cal-ciatore bianco nero del recente passato, è stata perfetta:primo perché è un allenatore moder-no; secondo perché dopo tanti errori èmeglio chiamare una persona che co-nosce bene l'ambiente. E' rimasto an-che Buffon, mentre dalla Roma è arri-vato il primo ex Mirko Vucinic, che nonsarà della serata per un infortunio chelo terrà fermo fino alla fine del 2011.Il primo rinforzo per la difesa, invece,è stato Lichsteiner, ma i veri colpi dimercato sono stati fatti a centrocampo: il primo è AndreaPirlo che, dopo tanti anni al Milan, sta vincendo una sfidacontro se stesso diventando il faro del centrocampo ju-ventino. Il secondo grande rinforzo è il cileno Vidal, otti-mo centrale di centrocampo, ma che può ricoprire tan-ti ruoli. Un altro rinforzo è stato Giaccherini,acquistato dal Cesena, e lo stesso discorsovale per Pazienza, arrivato dal Napoli. Nel4-3-3 di Conte, che si trasforma anche in4-2-3-1, spiccano anche la dinamicità diMarchisio, e la potenza di Giorgio Chielli-ni, sempre più leader di una difesa for-mata dall'altro centrale difensivo Bo-nucci, il laterale sinistro De Ceglie, e ilsopracitato Lichsteiner. AlessandroMatri, invece, è diventato una realtàdel calcio italiano, ma attenzioneanche a giocatori come Quaglia-rella, ed Elia, ma anche ad un al-

19

BONUCCI

1

BUFFON

26

LICHTSTEINER15

BARZAGLI

5

PAZIENZA

18

QUAGLIARELLA

22

VIDAL

3

CHIELLINI

8

MARCHISIO

32

MATRI7

PEPEIL MODULO

4-3-3

juventusDa Vecchia Signoraa Contessa

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LLa nuova Roma, al-meno per il momen-

to, non riesce (non vuo-le?) ad uscire dall'auraradical-chic che ne per-mea l'ambiente, tra in-terviste in punta di lin-gua rilasciate sempre aforbiti interlocutori e unaperenne presa di distan-za dalle istanze e dallepreoccupazioni dei tifosi.Atmosfera rarefatta, unanebbiolina che ammantacritiche e malumori; aforza di abbassare i toniun po' tutti cominciamoa capire che sarà saggioabbassare anche i desi-deri, i sogni, la prospet-tiva stessa. Parola quanto mai abusata, quasisputtanata direi, se non corressi il rischio di ri-sultare inelegante, fuori luogo,quindi non in li-nea col le "direttive" del futuro.Lo sguardo tagliente del Capitano, imbacucca-to in panchina, è allora l'immagine più giusta epiù appropriata, per sintetizzare il momento:l'icona della gente è relegata ai margini. Unasensazione che va al di là della doverosa cau-tela post-infortunio. Di conseguenza, anche lagente è relegata ai margini: i tifosi sono da ci-tare quando sostengono entusiasticamente osi dichiarano impermeabili alla schiavitù delrisultato; se invece cominciano a dissentire(vedi i cori di Firenze), allora vanno trattati

con un linguaggio bur-cratese, come quello u-sato da Baldini per defi-nire il cambiamento diatteggiamento che "Varegistrato...", come lostesso direttore generaleha detto a vari microfonisubito dopo l'assurdagara del "Franchi".Con qualsiasi altra diri-genza e se fossimo alleprese con "progetti" me-no avveniristici, dovreipremettere che non sose, al momento in cuileggerete questa rubri-ca, Luis Enrique sarà an-cora l'allenatore dellaRoma. Invece, con cer-

tezza assoluta dico che non c'è bisogno di unapremessa del genere, come tutti del resto a-vrete capito senza bisogno di questa precisa-zione. Questa perseveranza, però, assomigliasempre di più a quella diabolica che arriva do-po il primo errore umano, come dice il prover-bio infarcito di latinorum, che proprio per que-sto dovrebbe piacere alla nuova dirigenza col-ta, austera, forse più romanica (cioè amantedella storia dell'arte medievale) che romani-sta ma sicuramente coerente con i propri prin-cipi e le proprie scelte. Proprio per questo,coerentemente, nessuno ha ancora chiestoscusa e nessuno, di fatto, è ancora stato mes-so in discussione. A parte Totti, ovviamente.

Firenze lo sai, non èservita a cambiarla...

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Foto MAURO PENZO

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Foto MAURO PENZO

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“S“Se un regista non mette un attorenelle condizioni migliori per poterrecitare, anche il più bravo delmondo diventerebbe all’improvvi-

so incapace. Credo che nel calcio sia lastessa cosa”. Andrea Perroni, il noto attoreromano e romanista, usa questo calzanteparagone per spiegare il suo punto di vistasui problemi, che in questo momento stan-no affliggendo la Roma. “All’inizio avevomolta fiducia sia nella società che nel tecni-co, ora comincio ad avere delle forti per-plessità su entrambi”. Perroni, comunque,non è il solo a porsi delle domande su quelche sta succedendo attorno e dentro allaRoma, visto che il 99% dei tifosi romanistista facendo la stessa cosa.

Il momento Roma dal punto di vista diAndrea PerroniMi crede se le dico che non riesco a trovarené un aggettivo né una definizione calzanteper tutto quello che sta capitando alla Ro-ma. Se proprio devo, lo definirei un mo-mento complesso e complicato, dal qualesperiamo si esca al più presto.Si aspettava, all’inizio di questa nuova

avventura, che la Roma fosse cosìmessa male dopo quattro mesi di cam-pionato?Assolutamente, no. Credevo fermamentenella forza di questa società e nelle virtùdell’allenatore. Per quanto ri-guarda la parte societaria, miaspettavo qualcosa di più, nelsenso un’esposizione mag-giore per spiegare alla gentecosa sta succedendo. Percarità, l’hanno cominciato afare, ma forse ce n’era bi-sogno prima. Passandoall’allenatore, invece,alcune sue scelte milasciano per-plesso, comeil cambia-

re spesso formazione o lasciare CapitanTotti – il più forte di tutti – e Borriello in di-sparte. Anche il metodo di gioco, non miconvince. Un bel possesso di palla, ma, midomando, finalizzato a cosa?

Pensa che sarebbe il momento a-datto per cambiare l’allenatore?

Non dico questo. Ognuno deve es-sere messo nelle condizioni di fare

il proprio mestiere, ma allo stes-so tempo deve essere così o-

nesto nel riconoscere le pro-prie responsabilità e capire

quale sia la cosa giusta dafare per il bene, ad e-sempio, della Roma.

Secondo lei, i gio-catori hanno delleresponsabilità?Fino a quando nonverranno messinei loro ruoli, ten-derei a escluderlo.È come se un regi-

sta facesse fare alpiù grande attore del

mondo una parte percui non è adatto, anchelui non renderebbe almeglio.

Prossime partite, comunque, che po-trebbero essere decisive per il futurodel tecnico. Lei cosa ne pensa?Mi aspetto una reazione di carattere controla Juve. Sono quelle partite che, difficilmen-te, la Roma sbaglia, anche se, ad esseresinceri, i bianconeri hanno messo in piediuna bella squadra.

Roma-Juve che, a meno di sorprese,dovrebbe rivedere il ritorno in campodi Totti. Passano gli anni, ma i tifosi ro-manisti continuano ad aggrapparsi alCapitano, non trova?E come potrei affermare il contrario. Fran-cesco non è solo un simbolo per tutti noi,ma anche un Campione che nessuna squa-dra potrebbe permettersi di tenere in di-sparte. Il capitano è uno che la differenza lafa anche da fermo.

Passando dal Perroni-tifoso al Perroni-attore, quali sono i tuoi impegni al mo-mento e per il futuro?Ora sto facendo, quasi esclusivamente,Radio. Su Radio2 co-conduco due pro-grammi: “Social Club” con Luca Barbaros-sa e Virginia Raffaele, e “Circo Massimo”con Massimo De Luca. Per il resto, mi stoun po’ disintossicando dalla TV, anche seprima o poi ci tornerò, e mi sto dedicandoal Teatro.

Tommaso Gregorio Cavallaro

Andrea Perroni

“Deluso dasocietà etecnico”

“Totti? un Campione che nessuna squadra potrebbepermettersi di tenere in disparte. Il capitano è uno

che la differenza la fa anche da fermo”

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Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi organizzatiche vogliano far conoscere la propria esistenza e le loro iniziative.L’indirizzo per mandare testi e foto è: [email protected]

Fortunatamente il piccolo Leonardo haseguito le orme di nonno Giulio e non quelledel padre (tifoso juventino). Tanti auguri danonna Antonella e da nonno Giulio

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zeppa di campioni e di gio-catori tosti. E invece… Agostino già al13’ aveva cannoneggiato

l’incolpevole Zoff per l’1-0,poi al 32’ entrò finalmentenel tabellino dei marcatoridi serie A Bruno Conti. Sen-tiamo il suo racconto: “Unintelligente velo di PierinoPrati smarcò Peccenini che,prontissimo, mi fece arriva-re il pallone. Fintai su Fran-cesco Morini e indirizzai untiro non irresistibile verso laporta. Il pallone entrò in re-te e io stavo per impazziredalla gioia, non sapevo piùcosa fare. Allora cominciai a

II l 31 gennaio del 1977 ful’ultimo giorno di tra-

smissioni della tv italianainteramente in bianco e ne-ro. Dal giorno dopo, in-fatti, superate le pastoiedella scelta fra il siste-ma Pal o Secam, il tele-visore di casa iniziò(gradualmente) a tin-gersi di “realtà cromati-ca”, che rimpiazzò inquesto modo il monoto-no grigiore delle imma-gini bianconere. In quella domenica, i“bianconeri” per eccel-lenza, i giocatori dellaJuventus, scesero all’Olim-pico per incontrare la Roma.La squadra torinese era intesta alla classifica, reduceda ben sei vittorie di fila. LaRoma di Liedholm vivac-chiava nella metà inferioredella graduatoria, inseguen-do ancora il sogno del terzoposto conquistato due anniprima. Il confronto, quindi, sem-brava impari, tenuto ancheconto della consistenza del-l’armata trapattoniana, così

correre a perdifiato, facen-do praticamente tutto il girodel campo a torso nudo.Oggi, come minimo, sarei

stato espulso”. Francesco Morini, eviden-temente subendo il sorti-legio dell’Olimpico, fece ilsuo secondo autogol a fa-vore della Roma al 68’.Bettega 4’ più tardi, fissòil punteggio sul 3-1. LaJuve fu così provvisoria-mente scavalcata dal Tori-no in classifica.Bruno Conti, con la Romasegnerà in 403 presenze,altri 46 gol dopo quello ri-

filato alla Juve. Sarà fra imaggiori protagonisti delsecondo scudetto gialloros-so e della vittoria azzurra aimondiali spagnoli del 1982.Ma questo non c’è neanchebisogno di raccontarlo. E’poi sempre rimasto neiranghi societari, facendoanche per un breve trattol’allenatore della primasquadra ma, soprattutto,regalandoci splendidi talentiusciti dal settore giovaniledella Roma da lui diretto.

Roma-Juventus nel passato

Bruno Conti a colori

Marco Emberti Gialloreti, presidente del Roma ClubBanca d’Italia-Eurosistema rende omaggio agliospiti d’onore Sabatini e Tempestilli durante laserata per festeggiare il 25° del club

Maria e Carlo in viaggio negli USA con la sciarpa delGruppo Luisa Petrucci

Una foto di gruppo del Roma Club Treviso-Utr. La passioneper la Roma vissuta lontano dalla capitale

Un gruppo del Roma Club Pistoia-Utr in occasione dellaconviviale alla vigilia di Fiorentina-Roma

Il piccoloFilippo,bravocalciatore egranderomanista,posaaccanto allamaglia diTottiespostanellaMostradell’UTR invia Baccina

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PPassano gli anni ma Il Puff continua ad es-sere il punto di riferimento del Cabaret aRoma. Testimone prezioso di una genera-zione di artisti sempre più rari per genui-

nità e capacità Lando Fiorni per l’ormai storicoappuntamento con il nuovo spettacolo.Da oltre quaranta anni Fiorini e la sua collauda-ta squadra preparano con dedizione e profes-sionalità lo spettacolo stagionale, confezionan-

do due ore di sa-na e divertenteanalisi dei temidell’attualità nelnostro Paese, conla solità goliardiaromana.“ Lo Stivale inmutande” è il ti-tolo di questa e-dizione. Il cambiodel Governo, lacrisi economica, itagli, la disoccu-

pazione, la casta politica, gli argomen-ti che danno spunto ad ogni battuta,quelli che fanno cambiare il copione a-gli attori ora dopo ora per renderesempre più attuale lo spettacolo.Delle Donne-Borrelli- Fiorini sono gloautori dei testi, quelle battute fulmi-nanti che scandiscono il ritmo di unospettacolo che di giorno in giorno si ar-ricchisce di sana satira brillante.Dagli scheletri che escono dagli arma-di, alla reincarnazione di Mastro Titta iltutto intervallato da qualche barzellet-ta, aneddoto o canzone interpretata daLando Fiorini con i brani classici della

canzone romana. Con Lando Fiorini, inscena, ci sono Camillo Toscano, da an-ni nella compagnia teatrale, e le duenew entry Laura Di Mauro e SimonaD’Angelo.Bellissime le coreografie di GabriellaPanenti, ed i costumi creati da Graziel-la Pera; la musica dal vivo è del mae-stro Vincenzo Romano.

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Il Puff 2011/2012 “Lo Stivale in mutande”

Lando Fiorini eil cabaret nelcuore di Roma

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DIBENEDETTO INPROVINCIA E ALLAMOSTRA DELL’UTR

II l Presidente della Ro-ma, sabato 19 novembre,

ha visitato gli scavi ar-cheologici della DomusRomane a Palazzo Valenti-ni, una mostra a sistema in-terattivo curata da Piero An-gela, ricostruzione virtuale in3D dei locali risalenti al IIIsecolo, già visitate ad oggi da60mila persone. Con DiBe-nedetto c’erano ancheCappelli, Baldissoni, Tempestilli, il gen.Di Martino e la responsabile dell’ufficioStampa Roma Elena Turra.Terminata la visita il gruppo si è diretto ver-so la Chiesa vicina dove si svolge la messain memoria di Lino Cascioli, il giornalista ro-mano da pochi giorni scomparso.Subito dopo, a Palazzo Valentini ThomasDiBenedetto ha incontrato Zingaretti,presidente della Provincia di Roma. Il ma-nager americano ha regalato la maglia conil numero 10 al presidente della Provincia.Zingaretti ha invece regalato a DiBenedettoun libro sullo sbarco in Normandia.A seguire,i nella Sala Di Liegro, è comin-

ciata la manifestazione di consegnadegli attestati di Cavaliere della Roma.Thomas DiBenedetto è stato eletto Presi-dente Onorario dell’Associazione Cavalieridella Roma. Il primo ad essere insignito èRoberto Cappelli, poi una serie di perso-naggi del mondo della comunicazione, dellosport e dello spettacolo.A metà manifestazione DiBenedetto ha la-sciato la sede della Provincia per andare al-la Mostra dedicata al Decennale del TerzoScudetto, ideata e creata dall’Unione Tifo-si Romanisti, ed inaugurare un nuovospazio.

Alessio Nardo

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