Leggi Forza Roma di Roma del 05/02/2012

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Foto MAURO PENZO EDITORIALE Sempre a viso aperto. Anche troppo... IL DETECTIVE La Roma non è l’Udinese ATTUALITÀ Heinze? No, guerriero L’AVVELENATA L’idea e l’uomo qualunque IL DOPPIO POSTER Juan Simplicio EDITORIALE Sempre a viso aperto. Anche troppo... IL DETECTIVE La Roma non è l’Udinese ATTUALITÀ Heinze? No, guerriero L’AVVELENATA L’idea e l’uomo qualunque IL DOPPIO POSTER Juan Simplicio

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Foto

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EDITORIALESempre a viso aperto.Anche troppo...

IL DETECTIVELa Roma non èl’Udinese

ATTUALITÀHeinze? No, guerriero

L’AVVELENATAL’idea el’uomo qualunque

IL DOPPIOPOSTERJuanSimplicio

EDITORIALESempre a viso aperto.Anche troppo...

IL DETECTIVELa Roma non èl’Udinese

ATTUALITÀHeinze? No, guerriero

L’AVVELENATAL’idea el’uomo qualunque

IL DOPPIOPOSTERJuanSimplicio

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Sempre a viso aperto.Anche troppo...SS i può arrivare lontano ma

possiamo senza dubbiodire che siamo sulla stradagiusta. Quella che stiamo vi-vendo è una stagione sportivastrana per i nostri colori. Pre-tendevamo tutto e subito maera prevedibile una stagione“anomala”. Tanti nuovi acqui-sti a giugno, un allenatore chesi doveva ambientare al no-stro calcio e alla nostra men-talità di viverlo, e una nuovadirigenza che ha cambiato usie costumi in quel di Trigoria.Nonostante questo il campio-nato italiano risulta ancora e-quilibrato, e se non ci riguar-da i discorso scudetto ridottoad un apio di club, il gradinopiù basso del podio, la portici-na per l’Europa che conta, èancora raggiungibile. Spettasolo a noi deciderlo. Sprecarecome contro il Bologna oppu-

re osare sempre e comunquecome le altre volte. Vincereoggi significa anche battere u-na delle dirette concorrenti eribadire al campionato che laRoma oltre a vincere vuoleanche convincere. Con le i-dee, il gioco, la velocità, e lavoglia di divertire i propri tifo-si. A tutto, però, c’è un limi-te. Si attacca a viso aperto, sigioca spingendo in avanti, mapoi in difesa? Tra le amnesie(poche) di Juan, e gli errori(troppi) di Kjaer il buono fattoin attacco viene sempre mes-so in pericolo.

Impaginazione

Renato Bosco

Fotografie

Mauro Penzo

Direzione e redazione

Via dei Giornalisti, 55 - 00135 Roma

Cell. 334.3405952

Stampa : MORCONIA PRINT spa

Zona Industriale,18

82026 Morcone (BN)

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XV - Numero 4 - Sabato 4 febbraio 2012

Direttore responsabile

Massimo [email protected]

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che talvollta sfiora l'acritica idolatria(succede a Roma, è uno dei difetti diquesta meravigliosa città). La Romadeve crescere, studiare, nutrirsi di va-lori sani e improntati all'etica ma, di-ciamolo chiaro, non è l'Udinese. Sel'intenzione del management è questo,meglio finirla subito qui e guardarsi iBoston Celtics in televisione.

CChissà se Ranieri e Pazziniparlano mai di quella notte.

La notte in cui il primo sentìcrollare il mondo addosso per"colpa" del secondo che spezzò isogni di tanti romanisti. Sonopassati tantissimi giorni, le vitedi questi due uomini sono radi-calmente mutate, ed anche i de-stini di Roma e Inter. Non è più lo squadrone invinci-bile l'armata nerazzurra, per fi-siologica consunzione fisica ementale di molti suoi condottie-ri, ma resta comunque nell'ari-stocrazia del calcio italiano e in-ternazionale. La Roma, sempli-cemente...non esiste più. Perlo-meno quella Roma "passione earte di arrangiarsi", "sentimentoe salti mortali per arrivare a finemese". Ora c'è una Roma acer-ba, che muove passi malfermi,che ambisce a tornare grandema fa errori da principiante, incampo e dietro la scrivania. Ranieri, in fondo, motivi per a-vercela con Pazzini e i suoi so-dali blucerchiati, ne ha da ven-dere. Era di tutta evidenza-co-me peraltro fu chiarissimo an-che allora- che la Roma avrebbefatto "en plein" contro Parma,Cagliari e Chievo, pertanto quel-

lo di Del Neri ( e Cassano) sa-rebbe stato davvero l'ultimo,reale ostacolo verso il tricolore.L'uomo di Testaccio è passatocosì dall'incoronazione imperi-tura per un trionfo che sarebbestato,proprio perché inaspetta-to, più inebriante di quelli diLiedholm e Capello, alla polveree al fango di quel pomeriggiovergognoso (per colpa non cer-to solo sua...) di Marassi chefece da detonatore alle sue di-missioni.Ora sulla panchina giallorossac'è Luis Enrique,, uomo che coltivaprogetti splendidi e pensieri stupendi,ma che sta imparando a sue (e a no-stre...) spese che bestia feroce è il cal-cio italiano. Diciamo subito chiaro una cosa: il 31agosto 2012 non ci saranno alibi pernessuno, anche per chi, come FrancoBaldini, gode di una considerazione

La Roma non è l'Udinese

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AttualitàAttualità di Alessio Nardodi Alessio Nardo

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NNon solo carisma. Per riassumereGaby Heinze servirebbe una lun-

ga lista di aggettivi, tutti tendenti ver-so il furore agonistico e l’abnegazione.Il Bignami del difensore perfetto, ca-pace di reggere alla pressione di unacarriera folgorante, spesa tra i colori el’orgoglio della nazionale argentina ela vetta della classifica nei miglioricampionati europei. La sostanza, nelle parole e nei pensie-ri, si era intravista sin dai primi giorniin giallorosso: “E’ un orgoglio esserequi, è stato facile dire di sì alla Roma”la semplicità nell’esperienza, senza

pomposi proclami e stucchevoli pro-messe, facendo affidamento sul cuoree la grinta del vero guerriero. L’ombra sull’inizio del campionato, ri-succhiata dagli esperimenti e la ricercadell’affiatamento, ha lasciato il postoalla granitica certezza: senso della po-sizione condito da una massiccia dosedi “mestiere”, un clone biondo del “fra-tello” e compatriota Burdisso, un lega-me calcistico spezzato troppo prestodalla sfortuna e dal dolore dell’altro fi-glio “albiceleste”. Naufragio o trionfo che sia, Heinze èsempre lì: abituato a combattere, ha

sciolto piano piano i dubbi di Luis Enrique, dimostrando tuttala grandezza del campione al servizio di una causa comune.In pochi mesi è diventato perno della difesa e idolo dellatifoseria: il connubio perfetto, insomma, a dispetto di chi lo

voleva “bollito” dopo una carriera a respirare l’aria dellegrandi sfide. Riparte la caccia ad un posto in Europa, ilguerriero vuole prendere per mano la Roma.

Heinze?No,guerriero

Heinze?No,guerriero

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SABATO 4 FEBBRAIO 2012 - STADIO OLIMPICO

ROMA-INTERPROBABILI FORMAZIONI

A DISPOSIZIONEROMA: 18 Lobont, 92 Viviani,3 Josè Angel, 44 Kjaer, 20 Per-rotta, 23 Greco, 14 BojanINTER: 12 Castellazzi, 23 Ra-nocchia, 26 Chivu, 37 Faraoni,10 Sneijder, 28 Zarate, 30 Ca-staignos

ATALANTA LECCECAGLIARI PALERMOCATANIA GENOA

BOLOGNA JUVENTUSINTER NOVARALAZIO CESENA

NAPOLI CHIEVOPARMA FIORENTINASIENA ROMA

UDINESE MILAN

CESENA MILANFIORENTINA NAPOLI

GENOA CHIEVOINTER BOLOGNA

JUVENTUS CATANIALECCE SIENA

NOVARA ATALANTAPALERMO LAZIO

ROMA PARMAUDINESE CAGLIARI

ROMAStekelenburg 24

Rosi 87Juan 4

Heinze 5Taddei 11Pjanic 15Gago 19

Simplicio 30Lamela 8

Totti 10Borini 31

Luis Enrique All.

INTER1 Julio Cesar

13 Maicon6 Lucio25 Samuel55 Nagatomo20 Obi4 Zanetti19 Cambiasso11 R. Alvarez22 Milito7 Pazzini

All. Ranieri

JUVENTUS* 44MILAN 43UDINESE 41LAZIO 39INTER 36ROMA* 31NAPOLI 30PALERMO 28GENOA* 27CAGLIARI 26* UNA PARTITA IN MENO

MARCATORI: 15 Di Natale (Udinese), Ibrahi-movic (Milan); 12 Denis (Atalanta); Cavani(Napoli); Milito (Inter)

FIORENTINA* 25PARMA* 24CHIEVO 24CATANIA* 23ATALANTA* 23BOLOGNA* 21SIENA* 19LECCE 16CESENA 16NOVARA 12

CLASSIFICA

PROSSIMI TURNI(12-2-2012) (19-2-2012)

burg). A centrocampo giocherannoAlvarez a destra Zanetti e Cam-biasso al centro, e Nagatomo a sini-stra. In attacco ci saranno Milito ePazzini. Ranieri vorrà riprendersi u-na rivincita contro la sua ex squa-dra: lo scorso anno le sue dimissionisono state figlie di alcuni problemicon dei giocatori che sono stati

mandati via, maanche da alcuni er-rori che ha com-messo. Il problemadell’ex allenatoreromanista, infatti,sarà il prossimoanno, quando deci-derà di fare deicambiamenti tatticiall’interno della

squadra. Tuttavia non è detto che agiugno Moratti possa cambiare alle-natore: il sogno è Guardiola, ma sivocifera di un clamoroso ritorno diMourihno.

OOrmai non ci stupia-mo più se Ranieri è

andato ad allenare l’Interdopo che due anni fa allenava la Roma che sfiorò scudet-to, Coppa Italia, e Supercoppa, trofei vinti dai nero az-zurri. La storia tra Ranieri e il club nero azzurro è identicaal suo primo anno di Roma: squadra allo sbando e grupporivitalizzato dopo un inizio difficile. La ricetta è stata sem-plice: niente fronzoli, e tanta concretezza a livello tattico.Ci si poteva aspettare l’uscita di sce-na dalla Coppa Italia, ma non lasconfitta contro il Lecce: questo sci-volone inatteso potrebbe stimolarel’Inter a giocare meglio, perciò saba-to sera prepariamoci ad una garamolto complicata, specialmente se inero azzurri dovessero fare risultatonegativo anche contro il Palermo.Non è detto che l’Inter possa schie-rare i nuovi arrivati: Palombo dallaSampdoria, il colombiano Guarin del Porto, e Jesus Juandal Coimbra. Dal Genoa è arrivato in comproprietà Kucka,mentre alla fine Thiago Motta è andato al Paris Saint Ger-main. Il ritorno di Snejder rimessosi dal grave infortu-nio muscolare, è diventato un problema: la squadra siesprime meglio col 4-4-2, e l’olandese è untrequartista. Di sicuro Ranieri, centellinerà ilgiocatore sfruttando il fatto che non ha inovanta minuti nelle gambe, ma c’è il ri-schio che il mancato utilizzo del talentoolandese possa diventare un caso. Laprobabile formazione che scenderà incampo, quindi, sarà con Julio Cesar inporta, Maicon a destra e l’ex romani-sta Chivu a sinistra. Al centro ci sa-ranno l’altro ex giallorosso Samuele Lucio, (speriamo che non dia unaltro calcio in testa a Stekelen-

25

SAMUEL

20

OBI

1

JULIO CESAR

13

MAICON55

NAGATOMO

11

R. ALVAREZ4

J. ZANETTI

22

MILITO7

PAZZINI

19

CAMBIASSO

6

LUCIO

IL MODULO4-4-2

interClaudio non guardain faccia nessuno

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TTorna Ranieri, ed è già filosofia.O, meglio, scontro di filosofie;

con una premessa: lui a propositodel suo calcio non utilizzerebbe maiquesto termine culturalmente ele-vato. Parlerebbe piuttosto di sag-gezza, buon senso, praticità e con-cetti similari. Torna Ranieri e la filo-sofia la trova dall’altra parte, dovec’è invece l’orgoglio di rivendicarloquel termine, anzi di sacrificare adesso tutto ciò che può scaturirne, ri-sultati compresi, come ha di nuovofatto presente Luis Enrique nella conferen-za che ha preceduto la trasferta a Cagliari. Torna Ranieri e due mondi vengono a con-fronto, con la speranza che l’Idea, cui giu-stamentee attribuiamo la maiuscola, quasiutopisticamente, sappia calarsi caviglie emalleoli nel fango della praticità, se no unocome Ranieri rischia di avere le caratteristi-che ideali per sbaragliare presupposti filo-sofici e progettuali a lungo termine.Torna uno che da queste parti ha raccolto

consensi nella misura in cui la squadra glie-li ha fatti poi sperperare, torna uno che s’ècibato il 4-3 di Marassi, che se l’avete di-menticato è meglio così (lui non credo l’ab-bia fatto), torna un allenatore, non utopi-sta, del quale si sa sempre cosa riesce adare e soprattutto a migliorare e se ne san-no probabilmente anche i limiti, visto cherientra nella vituperata categoria dei “nor-mali” che poi forse un giorno qualcuno cispiegherà esattamente cosa voglia dire. Non è né giusto nè intelligente proporre

confronti con chi ha appena cominciato equalcuno potrebbe continuare a chiedersiperché farlo cominciare proprio da questeparti, ma questa è un’altra storia. Non ègiusto perché c’è sproporzione nelle espe-rienze ma soprattutto perché non è istitui-bile il confronto fra chi aggiusta, aggiustan-do nel corso dell’opera anche certe sfuma-ture delle proprie convinzioni e chi invece,sul versante opposto del punto di vista,impone sempre e comunque un prinicipio,sull’altare del quale più di una volta può es-sere sacrificato il risultato. Sempre se te loconcedono, questo lusso ideologico e aLuis Enrique, unico in Italia, in cinque mesiquesto è stato concesso. Da questo puntodi vista, anzi, rivoluzione culturale eccome. Speriamo soltanto che stasera l’Idea sappiacorrere veloce sul binario dei propri presup-posti, se no il cittadino qualunque del pia-neta calcio c’è da temere che a colpi dibuon senso possa riuscire in quattro mossea sgretolarla.

L’idea e l’uomo qualunque

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Foto MAURO PENZO

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Foto MAURO PENZO

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“R“Roma e la Roma mi sono rimaste nelcuore. Il ricordo di quell’annata e delcalore del nostro pubblico ancora mifa venire i brividi”. Herbert Proha-

ska, uno degli eroi del secondo scudetto ro-manista, non nasconde la sua emozione neltornare indietro con la mente a quella fantasti-ca cavalcata di quasi trent’anni or sono. Si di-ce che gli austriaci, come d’altronde i tedeschi,siano scevri dal pathos e dal coinvolgimentosentimentale di noi latini. L’ex centrocampistadella Roma di Liedholm (26 presenze e tre golnel suo unico anno in riva al Tevere, ndr) è,però, l’eccezione che conferma la regola. Per

lui la maglietta giallorossa ha significato, econtinua a farlo tuttora, un qualcosa di emo-tivamente indescrivibile. Schneckerl, so-prannome dovuto alla sua singolare capiglia-tura da giocatore, ha vestito anche la magliadell’Inter, squadra nella quale ha disputatodue stagioni dal 1980 al 1982. D’uopo, quin-di, intervistarlo per il match di stasera, inqualità di ex di entrambe le formazioni.

Lei ha vestito sia la maglia della Romache quella dell’Inter. Quali sono i suoi ri-cordi di quelle due esperienze?Quelle due casacche rappresentato intera-mente la mia vita professionale in Italia. Hodei bellissimi ricordi che mi le-gano sia a Roma che a Milano.Con l’Inter ho vinto una Cop-pa Italia e sono arrivato in se-mifinale di Coppa campioni.In giallorosso ho vissuto una

sola stagione, ma è come se viavessi giocato per dieci anni.Ripensare a quella fantasticastagione, che ha riportato nellaCapitale lo scudetto dopo 41anni, mi emoziona incredibil-mente. Sarà retorica, ma è proprio vero chevincere il Tricolore con la Roma equivale a vin-cerne 10 con la Juventus. Soprattutto per ilcalore del meraviglioso pubblico romanista,che ogni domenica, sia in casa che in trasfer-ta, ci dava una carica pazzesca. A proposito diquesto, vorrei dire una cosa.

Quello che vuole.E’ triste vedere che ora all’Olimpico al massi-mo vengono 35/40 mila persone, mentrequando giocavamo noi come minimo ce n’era-no 60 mila. Mi ricordo che una volta, se nonerro per una partita contro l’Ascoli, si presen-tarono solo 54 mila spettatori, cosa che fecearrabbiare molto il Presidente Viola. Il giornodopo, infatti, dichiarò che non si capacitava

del fatto che ci fosse così poca gente con laRoma in lotta per lo scudetto.

Vede delle similitudini tra l’idea di calciodi Luis Enrique e quelle del Barone.In un certo senso, qualcosa di simile, tra que-ste due filosofie di gioco, c’è. Luis Enrique haun modo d’intendere il calcio innovativo, comedel resto lo aveva Liedholm. A quei tempi, era-vamo l’unica squadra a giocare a quattro in li-nea dietro e puntavamo a un costante posses-so palla. Un po’ come fa ora il Barcellona, an-che se andavamo molto più piano rispetto aMessi e compagnia. Anche la Roma di oggicerca di mantenere sempre il controllo del pal-lone, che è la cosa più importante nel calcio.Come usava dire il Barone: “Se il pallone cel’abbiamo noi, non ce l’hanno gli avversari”.Questa Roma mi piace, bisogna solo avere pa-zienza.

I tifosi sembrano essere disposti ad a-spettare questa Roma, che, un po’ comel’Inter, sta vivendo una sta-gione tra alti e bassi. Qual è ilsuo giudizio sul campionato,finora disputato, da entram-be?La Roma ha cambiato molto: daigiocatori alla società, passandoper il tecnico. Credo, quindi, sianecessario darle almeno una sta-gione per il rodaggio. Sono, al-tresì, sicuro che il prossimo annolotterà per il titolo. Per l’Inter, invece, il discorso è diverso. Hanno una rosamolto forte, ma credo sia arrivato il momentodi un ricambio generazionale. Molti giocatori,infatti, sono da troppi anni a Milano e hannoormai dato il meglio. Ad Appiano Gentile c’è

bisogno di una mini-rivoluzione, se voglionotornare ai vertici.

Pensa che una delle due riuscirà almeno acentrare la Champions?Premesso che lo scudetto è un affare tra Milane Juve, credo che per arrivare all’ultimo postoChampions sia la Roma che l’Inter dovrannotrovare una maggiore regolarità e continuità dirisultati.

La Roma, pur avendo cambiato tanto,continua a essere guidata dalla Stella diFrancesco Totti. Cosa pensa del capitanogiallorosso?E’ uno dei più forti giocatori della Storia delcalcio italiano e della Roma. Ora, forse, correun po’ meno di 5/6 anni fa, ma come tocca ilpallone lui è una delizia per gli amanti del pal-lone. Le fortune della formazione giallorossadipendono ancora molto da Totti, che sperocontinui a giocare fino a 50 anni, perché difuoriclasse, come lui, ne nascono molto pochi.

Un’ultima domanda: se le dico1982/83, qual è la prima imma-gine che le viene in mente?Ce ne sarebbero tante, perché è statoun anno eccezionale. Riallacciandomiall’attualità, voglio citare quel Roma-Inter, nel quale Falcao s’inventò unastraordinaria punizione quasi dallatrequarti campo. Ovviamente, la fe-sta dopo Genoa-Roma credo che siastata una cosa che solo chi l’ha pro-

vata può descriverla. Mi faccia un favore.

Prego.Mi saluti Roma e lo straordinario popolo roma-nista.

Herbert Prohaska

“Luis Enriquemi ricorda ilBarone”

Herbert Prohaska

Alla Roma serve un anno di rodaggio. Per l’Inter è arriva-to il momento di un ricambio generazionale”

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1818 www.forzaroma.info

Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi organizzati che vo-gliano far conoscere la propria esistenza e le loro iniziative. L’indirizzoper mandare testi e foto è: [email protected]

Giorgio Rossi alla Banca diCredito Cooperativo

(Castel di Leva) consegnail libro "Il primo della fila”

La piccola irene guardal'obiettivo dopo essere entratain campo con i suoi campioni

Il Roma Club San Paolo. Dallontano Brasile si segue la Roma

partita dopo partita

I soci del RomaClub Barcellona

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2121www.forzaroma.info2020 www.forzaroma.info

LA ROMA RACCONTATACON DISEGNI ECARICATURE

LLa passione per il disegno e per la Ro-

ma. Dal Sudamerica ecco l’espressio-

ne di un tifoso romanista che da Rio de Ja-

neiro cura un blog giallorosso con qualche

notizia ma soprattutto disegni e caricature,

sempre aggiornatissimo (c’è già la caricatu-

ra di Marquinho ndr).Si chiama Rapha, vive a pochi chilometridal Maracanà e non si perde nemmeno unapartita della Roma. In tv, sul web, Raphaelè sempre aggiornato sulle vicende Roma ela sua matita racconta i giallorossi daitempi di Spalletti fino a Luis Enriquepassando per Ranieri. L’indirizzodel blog è http://asromaco-mics.blogspot.com/ Fateci unsalto, ne vale la pena.

NASCE L’ “AS ROMACUORE,SOLE,VILLAGE”PER BAMBINI EFAMIGLIE CHE VANNOALLO STADIO

Ecco un’altra novità della nuova Roma. “Cuo-re, sole, village!” è il villaggio d’intratteni-mento pensato per le famiglie, i bambini e lescuole che da domenica scorsa fino al terminedel campionato frequenteranno il Foro Italico.Gonfiabili tematici sul calcio, schermi tv, biliar-dini, il Subbuteo, corner con videocamere e a-nimatori. Poche ore prima di Roma-Bologna lospazio è stato inaugurato dal presidente dellaRoma Thomas R. DiBenedetto. Insieme a luic’erano l’Ad Fenucci ed i consiglieri Baldissoni,Pannes e Tacopina.

DiBenedetto si è fermato a posare per alcunefoto insieme ai bambini, prima di passare poiin ogni spazio per vedere i piccoli tifosi giocaree divertirsi poche ore prima di entrare allo sta-dio. Intanto Baldissoni e Fenucci si fermavanoa giocare una partita a Subbuteo.

L’area della manifestazione AS ROMA“CUORE SOLE VILLAGE” ospita:- N. 2 Archi/portale di ingresso con i loghi

Cuore Sole Village;- Zona gonfiabili tematici sul calcio: il penalty

shoot, lo scatto del portiere, il penalty ban-zai;

- Stand gonfiabili espositivi di Enti e Aziende;- Zone/attività palco per spettacoli ed eventi;- Schermi con immagini sul calcio;- Zona Biliardini;- Zona Subbuteo;- Totem face in hole;- Area foto e video setting per contenuti, un

corner con videocamera presso la quale ipartecipanti potranno lasciare le loro video-testimonianze, commenti, saluti e quel chevorranno, per una successiva ritrasmissionesugli schermi dello stadio o attraverso i ca-nali media della società;

- Staff personale di animatori e hostess a di-sposizione per tutte le attività;

- Show di freestyle del calcio e altri spettacolial ritmo di musica.

Insomma un modo nuovo di “vivere” il giornodella partita.

Notizie del meseNotizie del mese di Luca Parmegianidi Luca Parmegiani

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2222 www.forzaroma.info

Viale Giustiniano Imperatore 167Metro San Paolo - tel.: 065417466/9

Viale Leonardo da Vinci 124 - Tel.: 065417488

c/o Centro Commerciale Gran PaveseViale Cesare Pavese, 100 B I - Tel. 065020530

AABBBBIIGGLLIIAAMMEENNTTOOSSPPOORRTTIIVVOO,,CCAASSUUAALL EECCAALLZZAATTUURREE

Il 21 gennaio del 1968, laRoma di Oronzo Pugliese sitrova di fronte la “monta-gna” grande Inter di HH(Helenio Herrera per i piùgiovani). Ha dei problemiin difesa per l’assenza delsuo miglior uomo e capita-no, Giacomino Losi, e lisconterà tutti durante lagara. Racconta: “Problemimuscolari mi tennero fuoriper diverse gare. Quell’an-no eravamo partiti bene,andammo persino in testaalla classifica. In seguitofacemmo i conti col nostroreale spessore tecnico e fi-nimmo undicesimi (su 16,ndr)”.Franco Scaratti, autore di

RRoma- I n t e r,così come In-

ter Roma è, perqualche strana ra-gione che sfuggealla logica, unagara dai punteggispesso altisonan-ti, in cui i bomberfelicemente ispi-rati danno sfogoalla loro vena mi-gliore. Una gara,insomma, da “over”, quan-do non addirittura da “over3 e mezzo. Così, random,ricordiamo un Inter-Roma2-4 dell’ottobre 1980, contripletta di Pruzzo, seguitol’anno dopo da un 3-2 perl’Inter con l’espulsione diFalcao per il “carrinho” suAltobelli. A Roma, unospettacolare 3-0 dell’annodello scudetto con doppiet-ta di Montella, o il 3-3 “sto-rico” nel 2004, al debuttoin panchina di Delneri (tra-scurabile), ma nella qualeFrancesco Totti segnò il suocentesimo gol in A.In due occasioni, poi, ledue squadre addirittura e-sagerarono!

uno dei due gol della ban-diera giallorossa, ricordainvece come il povero O-ronzo Pugliese avesse sof-

ferto quella de-bacle contro He-lenio Herrera:“Era il suo più a-cerrimo rivale, loaveva sconfittoalla guida del ru-spante Foggiaqualche annoprima.Quel giorno l’al-lenatore bareseera proprio giùdi morale”.

Purtroppo per lui, quel 9maggio del 2007, il Magodi Turi aveva già esaurito lasua esperienza terrena enon ebbe la possibilità digodersi la vendetta. Finaledi andata della Coppa Ita-lia, Olimpico di Roma: Tottial 1’, De Rossi al 5’, Perrot-ta al 16’ e dopo poco più diun quarto d’ora la Roma ègià 3-0. Crespo accorcia al20’, al 30’ Amantino fa 4-1.Panucci all’11’ del secondotempo ci porta sul 5-1,Crespo accorcia ancora, 5-2, Panucci in chiusura fissail 6-2. Lo stesso identicopunteggio del ’68, ma aparti invertite. Sorridi O-ronzo…

Roma-Inter nel passato

Quel ‘68 riscattato

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